martedì 15 gennaio 2013


I settimana del Tempo Ordinario

Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie


Mercoledì 16 gennaio - S. Marcellino I, papa

Dal vangelo secondo Marco (Mc 1, 29-39)

 In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Spunto di meditazione e preghiera personale:
In questo brano, la prima caratteristica di Gesù che salta agli occhi è la Sua disponibilità instancabile per tutti e per ogni richiesta gli venga fatta: guarisce malati da ogni sorta di malattie e scaccia demòni, come già abbiamo visto nel Vangelo di ieri.
Ma mentre ieri si imponeva la Sua autorità e fermezza, oggi possiamo apprezzare quella che potremmo definire "l'altra faccia della medaglia", la Sua grande misericordia. Gesù non si risparmia, dall'alba al tramonto; non solo, ma trova anche il tempo per pregare il Padre Suo. Ed il mattino dopo parte per andare in altri villaggi a continuare la Sua opera perché Lui è venuto per tutti noi!
Impariamo allora da Lui  innanzitutto ad essere più disponibili verso gli altri: possiamo essere stanchi per la giornata intensa di studio o di lavoro, ma non dimentichiamoci mai di avere parole ed attenzioni, segno di amore e di disponibilità per i nostri familiari e per il prossimo... e ricordiamoci anche della preghiera di ringraziamento per quanto abbiamo ricevuto e per l’Amore di Dio, che in ogni istante lavora e si manifesta in ognuno di noi.
Rimangono storiche ed impresse nella memoria dei più grandi le parole del Santo Padre Giovanni XXIII, nella notte del famoso "discorso alla luna": “ Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza... Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto!

Ecco, non dimentichiamo mai di prenderci cura e di proteggere chi ci sta a fianco, lodando e ringraziando il Signore!