mercoledì 23 gennaio 2013



II settimana del Tempo Ordinario

 

... gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!» 

Giovedì 24 gennaio – San Francesco di Sales, Vescovo e dottore della Chiesa

Dal vangelo secondo Marco (Mc 3,7-12)

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. 
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. 
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Spunto di meditazione e di preghiera personale:
Il Vangelo di oggi  mette in luce in che misura la fama di guaritore di Gesù abbia travalicato i confini della Galilea, con grandi folle di persone in movimento da ogni parte della terra di Israele, e perfino dal di fuori dei suoi confini. Vogliono presentarsi a Gesù, vogliono toccarlo o farsi toccare: sanno che basta un Suo sguardo, un cenno, per guarirli.
Gesù -  come abbiamo già visto, Marco lo sottolinea più volte -  si occupa soprattutto degli ultimi, degli abbandonati ed emarginati della società; e lo fa con tutto il Suo amore, tutta la Sua capacità, unica perché divina, di usare compassione (cum-patire, sun-pathein - 'soffrire assieme', mettersi nei panni dell'altro, "risuonare" in sintonia con l'altro) e misericordia. E questi davvero lo comprendono, lo apprezzano,  accorrono in massa.
L'amore, riversato sul povero - il malato, l'emarginato ...- in questa misura straordinaria, diventa per così dire quasi un 'esorcismo',  si traduce cioè in potere di salvezza e di liberazione dagli spiriti ribelli, menzogneri, inquieti ( = 'impuri' perché allontanano da Dio, impediscono la relazione con Dio) che tormentano il cuore umano e lo confondono. Questi spiriti mentono - in certo qual modo - anche quando dicono cose vere, come qui... perché non parlano in nome di Dio, a Lui non vogliono sottomettersi.
Preghiamo il Signore innanzitutto affinché faccia anche su di noi questo gesto liberatorio; e dia pure a noi la capacità di stare dalla parte dei più malati (che poi sono i disperati, i confusi, i tormentati dall'angoscia e dalla tenebra del peccato, dal non-senso). Chiediamo al Padre che ci conceda sempre la luce necessaria per testimoniare il potere salvifico di Suo Figlio Gesù, lo slancio per donare a tutti un sorriso, una parola di conforto.