Ma che bella Marcia

marcia1

Almeno 30 mila i partecipanti quest’anno alla marcia nazionale per la Vita, più che raddoppiate le presenze rispetto allo scorso anno. Un successo. Tantissime famiglie, carrozzine, sacerdoti, suore, boy scout, striscioni, slogan, allegria, e perfino babbucce di lana per neonati, insomma tanti “pericolosi estremisti antidemocratici“.

A prendere parte alla Marcia nazionale istituti religiosi, parrocchie e associazioni laicali pro-life. La manifestazione ha rilevanza mondiale e per questo sono presenti molte delegazioni straniere.

«La grande mobilitazione pro-life – afferma una nota degli organizzatori – si rivela ancora occasione di grande festa per la vita e di lotta contro l’ingiusta legge 194».  Prima della partenza ha preso la parola la portavoce della Marcia, Virginia Coda Nunziante, che ha ricordato come la lotta a favore della vita è anche a difesa dell’intera società, sottoposta a un’enorme e spaventosa crisi valoriale. Sono poi intervenuti i vari rappresentanti delle delegazioni straniere, tra cui Jeanne Monahan, presidente della imponente e storica March for Life di Washington. Tutti hanno ribadito l’importanza di lottare in tutto il mondo contro l’aborto in spirito di unità.

2013-05-12-12_02_25

Anche Papa Francesco chiede di “mantenere viva l’attenzione sul tema cosi’ importante del rispetto della vita umana sin dal momento del suo concepimento”. Lo ha detto salutando nel Regina Coeli la Marcia per la Vita, e citando la iniziativa delle parrocchie italiane a sostengo della campagna europea “Uno di noi”  (si può firmare anche online basta cliccare QUI e seguire le istruzioni) per garantire protezione giuridica all’embrione, tutelando ogni essere umano sin dal primo istante della sua esistenza”. Un momento particolare per coloro che hanno cuore la difesa della sacralità della vita umana sarà la Giornata dell’Evangelium Vitae che avrà luogo qui in Vaticano nel contesto dell’Anno della Fede, il 15 e 16 giugno prossimo.

PS le foto in testa all’articolo (dove si vede Costanza, Beatrice Fazi e, poco dietro, Andreas Hoefer) e la foto in coda con sullo sfondo Castel sant’Angelo sono di una giovanissima fotografa: Lavinia

marcia2

107 pensieri su “Ma che bella Marcia

    1. Lucia ONE OF US

      Filosofia zero…
      ringrazi la sua mamma perché non ha abortito… invece di commentare inutilmente!!!
      Probabilmente se l’approvazione della legge sull’aborto o sul divorzio fosse avvenuta secoli fa lei oggi non sarebbe qui.
      Ps. Con secoli fa non intendo darle del dinosauro 😉
      Si faccia una risata!

      1. admin

        no, filosofiazzero si riferisce all’espressione dei due figli di Costanza (ma ti assicuro che non è un’ espressione particolarmente scocciata). Comunque dopo l’incredibile commento lusinghiero sulla performance televisiva di padre Maurizio (al quale ho riferito e ha commentato: “come il lupo di Gubbio!!!), Alvise si può permettere questo ed altro 😉

        1. …era solo per dire che mai mai mai mai mai e poi mai in nessunissima maniera si dovrebbe portare i figlioli dietro a sfilate manifestazioni cerimonie di nessunissimo tipo, poveracci!

          1. Alex67

            filosifiazzero:
            Le mie figlie sono venute, sono 4; abbiamo spiegato loro cosa si andava a fare ed hanno passato tutta la sera precedente a preparare un cartellone coloratissimo che dice “Se fossi nata in CIna sarei morta piccolina. Sono felice di essere viva! “.
            Sono felicissime di tutta la Marcia, stanno già pensando ad anno prossimo. E di bambini felicissimi ce n’erano migliaia, abbiamo avuto la Grazia di incrociare casualmente Enrico Masini di Giovanni XXIII ed abbiamo condiviso con loro la gioia che tutti quei bimbi sprizzavano marciando insieme per metà tempo. Ed erano tutto tranne che tristi.
            Let it be, please.

        1. Lucia ONE OF US

          Spero proprio di no!
          La mia era una battuta un po’ acida per rispondere al suo sarcasmo.
          I miei genitori mi hanno portata ad una delle prime giornate della famiglia in piazza S.Pietro e le assicuro che ho dei ricordi bellissimi! (Avrò avuto 4 anni)
          È grazie a loro se sono cresciuta salda nella fede, ammetto di essere stata fortunata rispetto a tanti miei amici e a tanti altri che ancora cercano..
          Infine credo che dobbiamo essere riconoscenti nei confronti delle nostre mamme! Anche quando va tutto storto 🙂

    2. Giusi

      Tu questa frase l’avresti detta comunque perchè la dici sempre. Ti assicuro che un corteo non è la situazione più scocciante per i bambini soprattutto se è festoso e se ci sono altri bambini. Io più che scocciata l’espressione del piccolo la definirei timida.

  1. ignazio

    Non abbiamo potuto raggiungere Roma ma SIAMO CON VOI E CON TUTTO IL POPOLO DELLA VITA!!
    Coraggio! Non paevalebunt!

  2. ivana

    anch’io ero con voi…stamattina ho firmato, e con me tante altre persone…viva la vita…sempre!!!

  3. darioski

    Credo che “filisofiazero” stesse solo facendo del sarcasmo per dire che in quella marcia non c’era certo motivo di ritenerla “nociva” per i bambini.

    1. Lucia ONE OF US

      Sì sì…si capiva 😉
      Però sotto all’altro post non stava facendo del sarcasmo con il suo commento lusinghiero, come ha giustamente detto l’admin!

  4. Lalla

    Il commento acido di Vendola: “Medioevo culturale”. E allora…evviva il Medioevo!!!

    1. Davvero ha detto così, Vendola? Ma allora sta cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel 😉
      Lo raccomando ai SS. Martiri di Otranto suoi conterranei, che preghino per l’ulteriore sgretolamento dei pregiudizi ideologici di un conterraneo.

  5. avrei voluto tanto partecipare per difendere la vita, soprattutto quella del piccolo che portavo in grembo, ma purtroppo, sto affrontando il mio settimo aborto (naturalmente spontaneo) e nemmeno stavolta sono stata risparmiata.
    mi chiedo sempre di più, perchè la vita si forma in me e poi se ne va.
    Continuerò a combattere comunque sempre per la difesa della vita umana dal suo concepimento.

    1. @Anna la vita che si forma in te non “se ne va”… (o se così lo intendevi, se ne va da questa vita, al Cielo)

      Ad ognuno di questi concepimenti corrisponde un’anima e una vita eterna. Anch’io ho tre figli qui in terra e tre in Cielo. Dai un nome a queste vite 🙂

      Ti abbraccio

      1. @bariom, sono daccordo…naturalmente volevo dire che se ne vanno dal mio corpo e da questa terra, per rinascere a vita nuova. Questa è la mia consolazione.

        Si, tutti hanno un nome, nel mio cuore.
        Le mie domande però, rimangono tante.

  6. Commento impopolare qui da voi, ma la mia devo dirla.
    Secondo voi, la difesa della vita si manifesta solo impedendo l’aborto? Non sarebbe più giusto difendere l’uomo, garantendogli una vita dignitosa?
    Signore mie, non tutte nasciamo madri, non tutti vogliono diventarlo.
    E allora perchè non rispettare semplicemente la visione di tutti, garantire il diritto all’aborto (perchè di un diritto si tratta) ed evitare queste manifestazioni, che mi sanno un pò di pagliacciata bigotta?
    Non offendetevi, signori, la mia è la visone di un’atea, ma non di un’a-morale.
    Rispetto le vostre convinzioni. Ma spero che lo stato rimanga sempre laico, che determinati diritti che voi considerate crimini contro dio, siano sempre pienamente assicurati e che la chiesa rimanga dov’è, senza intralciare la libera attività del governatore e del legislatore.
    Buona serata,
    PoisonLara.

    1. @Poisonlara, se lo garantisca lei il “diritto” all’aborto, cioè all’infanticidio (perché di infanticidio si tratta).
      Non si offenda signora, ma la sua è una visone atea certamente, che spalanca qualche dubbio (a un “bigotto” come me), sulla sua moralità, che si nasconde dietro quella di una società che indica l’aborto come diritto (infanticidio-omicidio-soppressione di una vita-crimine contro l’Uomo prima ancora che contro Dio – lei lo chiami pure “interruzione di gravidanza” che è più semplice).

      Il suo nick e il suo avatar poi certo non aiutano… 😉

      Buona serata anche a lei.

      1. Sono contenta che il mio commento sia stato accettato, non ci speravo molto.
        Io credo che voi siate liberi di credere in un dio che a me suscita il riso e di difendere il vostro credo come volete e potete.
        La cosa che mi “infastidisce” è l’ingerenza nelle questioni statali: questa marcia ha il pretenzioso e malcelato scopo di proporre l’abrogazione di una legge (mi sembra che in giro vi sia una raccolta firme a ral scopo) che io (e non solo io!) considero applicazione del diritto di ogni donna a scegliere.
        Se voi donne cattoliche non volete abortire e siete contro l’aborto, va bene, è più che legittimo.
        Ma chi siete voi per imporre una vostra concezione agli altri?
        Per cui: manifestate, fate marce, diffondete il vostro credo: ma lasciate in pace la “nostra” legge sull’aborto.

        Ateo non vuol dire immorale, ribadisco.
        Io rispetto tutti i tipi di credo perchè per me questa è vera democrazia.

        Per quanto riguarda il mio nick ed il mio avatar, si spiegano in considerazione del mio blog, ma sono parecchio “acida” di mio 🙂

        Buona serata a tutti!

    2. “Non tutte nasciamo madri, non tutti voglio diventarlo”. Ma tutte almeno sono nate. Per poter scegliere occorre quantomeno esistere. Per avere una dignità, ugualmente, occorre quantomeno esistere. Ed è una ben strana idea di libertà quella di chi arroga a sé un diritto che nega ad altri.
      Vorrei far notare comunque che poisonlara ha centrato perfettamente lo status quaestionis. I sostenitori dell’aborto “libero” sono coloro che, di fatto, credono che sia lo Stato a dover decidere cosa sia vero, buono, giusto, a dirci come dobbiamo vivere. In altre parole, adorano un altro Dio: il Grande Animale, il Leviatano, il corpo collettivo o che schiaccia e spezzi i corpi individuali. È questa la battaglia in corso: lo stato contro la società.

      1. Non sono d’accordo. Io difendo il diritto alla libera autodeterminazione della donna. Non venero di certo il grande Leviatano, anzi.

        1. Le buone intenzioni, sempre che siano tali, lastricano sempre le strade più pericolose. Ne sia consapevole o meno, tu sei un adoratore del Leviatano.
          “Libera autodeterminazione” nella cornice dell’ordinamento statale. La classica posizione radicale. È quello che i sociologi chiamano caosmos: caos + cosmos. Si lascia che il “privato” sguazzi in ogni genere di “libertà trasgressive” (aborto libero droga libera, gioco libero, sesso libero, ecc). Si fomenta il caos nella società di modo che, una volta “liquefatta”, non opponga resistenza al cosmos “pubblico”, vale a dire allo stato. Siccome, si dice, “tutto è relativo” e non esiste natura umana, i diritti diventano graziose concessioni del pubblico potere. È un modo di rendere dipendenti gli individui dallo stato.
          L’idea che l’aborto sia male se clandestino, bene se di stato, è un tipico portato della dottrina giacobina dello stato. Secondo questa l’unico ente che lecitamente può volere è l’Universale, che si esprime sotto forma della ben nota “Volontà Generale”. Solo ciò che assume forma pubblica e collettiva è dunque legittimo. Ne consegue che la volontà privata per essere in certo qual modo legittimata deve porsi sotto l’egida della Volontà Generale. Per questo i Radicali predicano l’aborto libertario in materia di decisione, a totale discrezione della donna, ma allo stesso tempo l’aborto di Stato in ambito esecutivo: lo stato cioè come esecutore della volontà privata e l’insieme dei servizi abortivi sovvenzionati pubblicamente.

          1. Che bella analisi la sua.
            Peccato che, per quanto mi riguarda, la filosofia hobbesiana no spieghi ciò che io penso.
            Non è tanto l’idea che l’aborto clandestino è un male e quello pubblico è un bene.
            L’aborto clandestino uccide. Mentre, in uno stato che non assicura questo diritto, le signore benestanti possono espatriare e fare i loro comodi all’estero, le povere donne meno abbienti muoino sui tavoli delle mammane.
            invece, l’aborto pubblico avviene in strutture ospedaliere, dove le donne sono curate e assistite com’è è giusto che sia.
            Lei dice Stato contro Società?
            Beh, io credo che oggi come oggi, sia inutile porsi la questione, perchè credo che le due si siano già integrate e amalgamate per bene.
            Lo Stato ha il dovere di garantire i diritti di tutti.
            Voi cattolici avete il diritto di fare ciò che ritenete più opportuno per difendere il vostro credo.
            Noi atei e noi laici abbiamo il diritto di avere uno stato parimenti laico, che tuteli le differenze, le religioni e i nostri diritti e le nostre libertà.
            Signor Andreas, io non credo che la libertà di abortire sia una “libertà trasgressiva”. E’ la libertà di una donna a non essere madre.
            Non tutte le donne vogliono essere madri, e se vogliono rinunciare alla maternità devono poterlo fare.
            E le dirò di più: Lo Stato sociale è quello stato che assicura la volontà privata, che rispetta la libera volontà dei singoli e assicura l’uguaglianza.
            Rivendico il giacobinismo, mi fa a un favore a chiamarmi giacobina 🙂
            E se Lei ritiene che ciò sia radicale, sono fiera di esserlo.
            E concludo con una spendida frase di Voltaire “Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo.”
            Per farLe capire che, amo a tal punto la democrazia, che se il vostro credo e la vostra libertà di professare la vostra religione vi fosse negata, combatterei per voi, al vostro fianco.

            1. JoeTurner

              è vero l’aborto clandestino uccide, è l’aborto che uccide, l’aborto è morte sempre e soprattutto per il più incolpevole, il più innocente di tutti: il bambino; ma a voi di questa morte non è mai importato nulla, è Vita inutile e sacrificabile. Ma le sue idee signora Lara sono talmente raffazzonate e sgangherate che il non sapere neanche che la frase che lei attribuisce a Voltaire è in realtà Evelyn Beatrice Hall è solo l’ultima e la meno grave delle fesserie dette.

            2. Guarda, sarà la miliardesima volta che leggo questo panegirico dello stato come “fattore di uguglianza” unito all’accozaglia di slogan e luoghi comuni della propaganda pro-choice. Evidentemente non sai di che stai parlando. Hai confermato tutto quello che ho detto. L’idea che stato e società si identifichino è la base di ogni totalitarismo. E non parlavo di Voltaire ma di Rousseau, che com’è noto di Voltaire era oppositore.
              Grazie della “generosa offerta”, ma a noi sta cuore la libertà dell’uomo, che comprende la libertà religiosa. Ma la libertà dell’uomo presume, come è ovvio, che esista un’umanità per cui lottare, cosa che, evidentemente, l’aborto non assicura. Con questo passo e chiudo, non ho intenzione di disputare all’infinito con chi non sa oltrepassare il livello della propaganda.

              1. Andreas Hofer:

                Per quello che ne sappiamo una società senza stato (quale che fosse) non è mai esistita (se non per periodi brevissimi o allo stato selvatico).
                Si potrebbe pensare – come immaginava Feyerabend- a una società (o non-società) senza stato, ma con una qualche polizia che evitasse l’homo homini lupus o, magari, a una società di buoni santi cattolici (forse è a questa che te pensi) dove tutto fosse buono e santo.

                1. Caro Alvise, per me puoi dire quello che vuoi, gradirei solo che non mi attribuissi tesi fantasiose. Nulla mi fa più orrore delle società di “santi”, di “puri e duri”. Perché non esistono se non allo stato ideale, perciò mai pienamente realizzabile quaggiù sulla terra. Non esistono edifici sociali perfetti perché le pietre che li compongono, gli uomini, sono imperfetti e fallibili.
                  Per quel che vale non ragiono in forma dialettica (aut-aut, o una cosa o l’altra) ma organica (et-et, una cosa e l’altra). Non ho affatto detto che deve poter esistere solo la società e non lo stato. A un errore non si risponde con l’errore contrario, così all’irregimentazione del Leviatano non si risponde con la dissoluzione di ogni ordine pubblico patrocinato dell’anarchia (a ben vedere i postulati di partenza poi sono i medesimi). Credo solo, per riprendere la terminologia di Friedrich August von Hayek, che le società umane siano una sintesi di “ordine costruito” (taxis) e di “ordine spontaneo” (cosmos). C’è chi invece – come la Murgia, per citare un esempio tanto classico quanto banale di questa moderna sofistica – considera l’ordine sociale solo come taxis, cioè come il prodotto finale di una costruzione razionalmente pianificata, un’opera di ingegneria sociale. Solo cultura, niente natura. Da questa società ad artificialità crescente è esclusa, in linea teorica, ogni possibilità di una crescita organica largamente irriflessa e spontanea, sedimento di un lungo sviluppo storico. Mi limito semplicemente a osservare che una ragione esclusiva, che dovesse pretendere di cancellare dall’orizzonte umano tutto ciò che non rientra nei suoi “piani”, diventa inevitabilmente un mostro arbitrario e irrazionale. Poi c’è anche chi, come spesso è accaduto nella storia umana, a una libertà da conquistare a caro prezzo preferisce i bagordi gratuiti del paese dei Balocchi. Salvo ritrovarsi, il mattino successivo, tramutato in asino…

            3. “Non tutte le donne vogliono essere madri, e se vogliono rinunciare alla maternità devono poterlo fare.”

              Uccidendo i propri figli?

              Ah già… non sono ancora figli, non sono persone, non sono vite, bla, bla, bla…
              Parole! Come la “splendida” frase di Voltaire…

              Lei darebbe la vita perché qualcuno possa esprimere una opinione diversa dalla sua (ci crederò quando gli lo vedrò fare…), ma non può dare la sua vita (neppure nove mesi della sua vita),perché una vita venga al mondo!
              Che ipocrisia… che belle chiacchiere.

                  1. studente

                    E invece secondo me l’anima ce l’hanno! anche se è ben diversa dalla nostra…
                    Non so perchè ma ne sono convinto, e mi sembra che anche questo indichi la Chiesa.
                    Questo ovviamente non significa che si debba essere vegetariani o vegani

                    Per quanto riguarda la marcia è stata fantastica,
                    sono stato veramente contento, Viva la Vita!
                    Ciao a tutti!

                    1. “…e mi sembra che anche questo indichi la Chiesa.”

                      @studente, perdonami la facile battuta… ci devi studiare su ancora un po’ 😉

                    2. Giusi

                      Si come no l’undicesimo comandamento: le galline hanno l’anima….. E non è ancora scoppiato il caldo!

                    3. studente

                      @Bariom:
                      Cavoli, dici veramente? ma ne sono proprio convinto…
                      beh, ho cercato un pò in giro nel web e ho trovato quello che forse avevo anche letto tempo fa
                      http://www.uccronline.it/2013/01/13/il-falso-pensiero-attribuito-a-tommaso-daquino/
                      dovo riporto ciò che ho fatto mio:
                      “Aristotele prosegue poi la sua analisi distinguendo nell’anima tre parti, sulla base delle funzioni da esse presiedute: 1) l’anima vegetativa, le cui funzioni sono nascita, nutrizione e crescita; 2) l’anima sensitiva, da cui dipendono movimento e nutrizione; 3) l’anima intellettiva, propria solo dell’uomo e che fonda la capacità di conoscere, di giudicare e di scegliere liberamente.
                      […]
                      Tommaso (d’Aquino ndr) accetta le dottrine aristoteliche, ma deve conciliarle con le verità della fede cristiana concernenti direttamente l’uomo, in particolare con il fatto che l’anima umana sia spirituale, e quindi incorruttibile, e che essa sia generata direttamente da Dio.”

                      ora è da specificare che, dati i vari paragrafi esistenti tra le due frasi, non sono proprio sicuro che il pensiero che san Tommaso accetta sia questo distinguo di anime, spero che mi possiate dare un parere in merito. (non ero molto bravo in comprensione del testo, potrei non essere migliorato 😉 )

                      Beh, non contento di aver trovato questo articolo sono andato in cerca ancora, e non ho trovato nulla che mi dica che gli animali non abbiano anima,
                      ma ho trovato solo questo bell’articolo
                      http://www.avvenire.it/Rubriche/Pagine/Leggere,%20rileggere/Ma%20gli%20animali%20hanno%20%C2%ABdiritti%C2%BB%20come%20gli%20uomini%20_20130102.aspx?Rubrica=Leggere,%20rileggere

                      e questo discorso di Giovanni Paolo II in un’ UDIENZA GENERALE di Mercoledì, 16 aprile 1986
                      è troppo bello e che devo riportare direttamente (ma leggetelo anche interamente!):
                      “7. Nei tempi moderni una difficoltà particolare contro la dottrina rivelata circa la creazione dell’uomo, quale essere composto di anima e corpo, è stata sollevata dalla teoria dell’evoluzione. Molti cultori delle scienze naturali che, con metodi loro propri, studiano il problema dell’inizio della vita umana sulla terra, sostengono – contro altri loro colleghi – l’esistenza non soltanto di un legame dell’uomo con l’insieme della natura, ma anche la derivazione delle specie animali superiori. Questo problema, che sin dal secolo scorso, ha occupato gli scienziati, coinvolge vasti strati dell’opinione pubblica. La risposta del magistero è stata offerta dall’enciclica Humani generis di Pio XII nell’anno 1950. In essa leggiamo: “Il magistero della Chiesa non ha nulla in contrario a che la dottrina dell’“evoluzionismo”, in quanto esso indaga circa l’origine del corpo umano derivante da una Materia preesistente e viva – la fede cattolica infatti ci obbliga a tenere fermo che le anime sono state create immediatamente da Dio – sia oggetto di investigazione e discussione da parte degli esperti . . .” (DS 3896).

                      Si può dunque dire che, dal punto di vista della dottrina della fede, non si vedono difficoltà nello spiegare l’origine dell’uomo, in quanto corpo, mediante l’ipotesi dell’evoluzionismo. Bisogna tuttavia aggiungere che l’ipotesi propone soltanto una probabilità, non una certezza scientifica. La dottrina della fede invece afferma invariabilmente che l’anima spirituale dell’uomo è creata direttamente da Dio. È cioè possibile secondo l’ipotesi accennata, che il corpo umano, seguendo l’ordine impresso dal Creatore nelle energie della vita, sia stato gradatamente preparato nelle forme di esseri viventi antecedenti. L’anima umana, però, da cui dipende in definitiva l’umanità dell’uomo, essendo spirituale, non può essere emersa dalla materia.

                      8. Una bella sintesi della creazione sopra esposta si trova nel Concilio Vaticano II: “Unità di anima e di corpo – vi si dice – l’uomo sintetizza in sé, per la stessa sua condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi attraverso di lui toccano il loro vertice” (Gaudium et Spes, 14). E più avanti: “L’uomo, però, non sbaglia a riconoscersi superiore alle cose corporali e a considerarsi più che soltanto una particella della natura . . . Infatti, nella sua interiorità, egli trascende l’universo” (Gaudium et Spes, 14). Ecco, dunque, come la stessa verità circa l’unità e la dualità (la complessità) della natura umana può essere espressa con un linguaggio più vicino alla mentalità contemporanea. ”

                      Scusa Admin, non so scrivere bene in codice da blog, forse tu riesci a mettere meglio questa citazione in carattere più piccolo, se ritieni che sia troppo lungo questo post fai tutti i tagli che vuoi.

                      In ogni caso attendo che mi riportiate dei link che mi possano dire effettivamente come stanno le cose, e cosa dice la Chiesa in merito,
                      ciao,
                      sempre fedeli a Pietro!

                    4. @studente, io per “farla più semplice” partirei dal Catechismo della Chiesa Cattolica, dove leggiamo:

                      Il rispetto dell’integrità della creazione

                      2415 Il settimo comandamento esige il rispetto dell’integrità della creazione. Gli animali, come anche le piante e gli esseri inanimati, sono naturalmente destinati al bene comune dell’umanità passata, presente e futura. 290 L’uso delle risorse minerali, vegetali e animali dell’universo non può essere separato dal rispetto delle esigenze morali. La signoria sugli esseri inanimati e sugli altri viventi accordata dal Creatore all’uomo non è assoluta; deve misurarsi con la sollecitudine per la qualità della vita del prossimo, compresa quella delle generazioni future; esige un religioso rispetto dell’integrità della creazione. 291

                      2416 Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua provvida cura. 292 Con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria. 293 Anche gli uomini devono essere benevoli verso di loro. Ci si ricorderà con quale delicatezza i santi, come san Francesco d’Assisi o san Filippo Neri, trattassero gli animali.

                      2417 Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine. 294 È dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perché aiutino l’uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.

                      2418 È contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. È pure indegno dell’uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell’affetto che è dovuto soltanto alle persone.

                      Come vedi non c’è traccia alcuna di anima o vita spirituale che dir si voglia, poi leggendo la tua risposta a Giusi, non so cosa tu intenda per “anima corruttibile”…
                      Anch’io adesso devo staccare, ma l’ipotesi di una presenza di un’anima negli animali porterebbe non poche complicazioni riguardo la Salvezza, il peccato, il discernimento, il combattimento spirituale, i Sacramenti, il Peccato Originale, l’Annuncio, ecc, ecc.

                    5. studente

                      @Giusi:
                      ah ah ah 🙂
                      scherzi a parte, mi affido a voi a trovare qualcosa in merito, perchè adesso spengo il computer perchè se no non faccio altro

                      an, sia ben chiaro, ribadisco nel dire che penso che l’anima animale sia corruttibile. Non sto parlando di paradisi degli animali o altre invenzioni animaliste.
                      ciao e grazie a tutti quelli che mi aiuteranno!
                      Buon pomeriggio!

                    6. studente

                      sono ancora al computer… 😛
                      Comunque appunto come dici, Bariom, non se ne parla nel Catechismo,
                      per anima corruttibile intendo che non è eterna.
                      Comunque è qualitativamente diversa non solo per l’eternità, ma fondamentalmente per la ragione, la sapienza e la volontà.
                      Secondo me invece l’anima degli animali non è assolutamente un problema e non porta complicazioni.
                      Forse solitamente si intende per anima quella cosa che è di prerogativa umana, e non si fa la suddivisione aristotelica.

                      Forse è importante approfondire questo argomento, anche per capire e comprendere (non giustificare! 😉 ) le ragioni vegetariane. Infatti per loro è chiaro che abbiano un’anima gli animali!
                      Ma, udite udite, alla faccia dei vegani, io penso che ce l’hanno pure le piante! E che faccio ora? morirò di fame? ah ah ah 😀
                      Beh, spero che a nessuno leggendo questo post venga la malsana idea di farlo,
                      Ciao!

                      p.s.: eddai filosofiazzero, perchè non mi rispondi anche te al riguardo? la maggior parte delle volte mi è sempre piaciuto leggere i tuoi post, che mettono un pò di movimento al blog!

                    7. Caro studente, personalmente ho già il mio daffare a star dietro ai problemi filosofici, spirituali ed esistenziali della mia di anima, che di quella degli animali (e delle piante…) proprio non me ne può…. de meno.

                      Ciao 🙂

                    8. studente

                      Ok Bariom… non mi aspetterò nessun tuo contributo allora… 🙁
                      oggi ho trovato questo comunque per chi interessa:
                      Agostino, La città di Dio, 12,21-24

                      “Dio fece dunque l’uomo a immagine sua. Gli creò perciò un’anima dotata di ragione e di intelligenza, per la quale egli sarebbe stato al di sopra di tutti gli animali terrestri, acquatici e volatili, privi di tale anima. ”

                      “Formato poi l’uomo dalla terra, gli soffiò dentro una tale anima, sia che l’avesse già creata, sia piuttosto che la creasse soffiando, volendo cioè che quel fiato emesso (che altro è il soffiare che emettere un soffio?) fosse l’anima dell’uomo. E gli fece anche la donna, quale aiuto nella procreazione, plasmandola, come Dio, da un osso che aveva tolto dal fianco dell’uomo. Né dobbiamo pensare a tutto ciò secondo le consuetudini terrene, come vediamo gli artigiani che da una particolare materia terrena, con le loro mani terrene, fabbricano ciò che la loro arte e la loro industria gli permette. La mano di Dio è la potenza di Dio, che opera invisibilmente anche le realtà visibili. Ma questi eventi vengono ritenuti favolosi, più che veri, da coloro che misurano la potenza e la sapienza di Dio – con la quale egli può certamente creare semi anche senza semi – dalle sue opere comuni e quotidiane; ciò invece che egli creò all’inizio – dato che ne hanno esperienza – li lascia increduli. Eppure, ciò che essi ben conoscono sulla concezione e sul parto degli uomini, non sembra ancor più incredibile, se lo si narra a chi non ne sa niente? Certo è, però, che costoro assegnano tutto ciò a cause fisiche della natura e non all’opera della mente divina.”

                      Ho spezzato in due la citazione:
                      -la prima parte, a superficiale lettura, sembra sia concorde con la mia ipotesi del tema-fuori-tema che ho introdotto in questo articolo,
                      -la seconda è invece molto interessante, soprattutto nella sua ultima parte, ed è riguardo l’argomento vero dell’articolo. (su questo almeno dovrai darmi ragione Bariom! 😉 )

                      Mi dispiace se forse ho parlato con voi con troppa confidenza, ma a forza di leggere cosa scrivete vi sento tutti fratelli (ovviamente esagerato, non vi conosco nemmeno! ),
                      buon pomeriggio a tutti!

                    1. Roberto

                      @studente: visto che ti interessa questo OT sugli animali, ti lascio questa citazione dalla “Somma di Teologia Dogmatica” di Giuseppe Casali, edizione del ’56, dal capitolo terzo sull’uomo.

                      “”L’anima spirituale

                      TESI – L’anima dell’uomo è spirituale e immortale ed è di per sé ed essenzialmente la forma del corpo umano.

                      É DI FEDE

                      la prima parte dall’ordinario e universale magistero della Chiesa; la seconda dal Conc. di Vienna (1311) che definisce, condannando come eretico chi dice che «l’anima razionale, ossia intellettiva non sia la forma del corpo umano per sé ed essenzialmente» (D. B. 481).

                      PROVA: II Genesi (1. c.) dice che Dio infuse nell’uomo «una spirazione di vita», ciò che significa un’anima spirituale. Ed è per questo spirito che l’uomo diventò «anima vivente». Dunque è questa anima spirituale che informa il corpo e sostiene anche le facoltà sensitive e vegetative. Gli animali e le piante hanno rispettivamente quella che si chiama impropriamente anima sensitiva o vegetativa, ciò che dà loro la forma. L’anima spirituale perciò è unita col corpo non in una forma accidentale, ma in una forma sostanziale.
                      Il Genesi dice ancora che l’uomo fu creato «a immagine di Dio» che è Spirito. Ciò non poteva intendersi del corpo. Dunque nell’uomo c’è una parte, ed è l’anima, che è spirituale. Ciò si vede dal fatto della risurrezione di alcuni morti come il figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia (3 Re 17,17 ss.); il figlio della Sunamitide risuscitato da Eliseo (4 Re 4, 17 ss.). Il Profeta Ezechiele (37, 12) scrive: «Io vi trarrò dai vostri sepolcri». Così pure in molti altri libri Sapienzali si parla della immortalità dell’anima.
                      Nel Nuovo Testamento si legge: «Non temete quelli che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima» (Mt. 10, 28). S. Paolo ne parla ai Corinti (1 Cor. 11, 11).
                      Tutti questi passi ci fanno capire come nella Scrittura è dichiarato che l’anima dell’uomo è spirituale ed immortale.
                      Non riportiamo gli innumerevoli passi dei Padri riguardo a questo argomento, perché non solo i loro scritti ma tutta la loro opera è indirizzata alla salvezza di questa anima immortale.””

                      Perciò hai capito bene, la differenza sta nel fatto che l’anima sensitiva (e vegetativa) muore assieme al corpo.
                      Tra l’altro, sotto questo aspetto siamo noi esseri umani a essere una “anomalia”: siamo dotati di un’anima razionale e perciò immortale, ma di un corpo caduco.
                      Questo in realtà perché l’essere umano è anello di congiunzione, ricapitolazione di tutto il creato.

                      Perciò, anche se l’immortalità non è una caratteristica dovuta alla natura umana (a differenza di quella angelica), è ragionevole affermare che era un dono a suo modo “opportuno”, anche se presto perduto dai nostri due progenitori.

                      PS: bada che questo non ti aiuterà affatto con gli animalisti, che considereranno una intollerabile “discriminazione” il fatto che le anime delle creature irrazionali muoiano assieme al loro corpo 😉

                    2. studente

                      Grazie mille Roberto!
                      quindi c’azzeccavo! evvai! 😀
                      beh, a pensarci non era di sicuro merito mio, infatti credo che il buon Dio mi avesse fatto leggere per caso qualcosa al riguardo anni fa…
                      Spero invece di poter aiutare comunque un sacco di animalisti su questa cosa,
                      sapessi quanti cristiani fanno anche i vegetariani…
                      grazie ancora!

            4. Lalla

              Uccidere non è un diritto di nessuno.
              Non si difende un “credo”, si difendono vite umane.

            5. lidiaB

              è legittimo non voler essere mamma, per non essere mamma basta non concepire, non c’è bisogno di spingersi fino a calpestare il diritto ad esistere di un bambino

  7. La marcia in difesa della vita può essere una bella cosa, al di là della mia opinione personale sul tema. Solo un punto mi lascia perplessa oggi. Ci sono due mie cugine che vanno alla marcia, peccato che le stesse di cui sopra, quando i nostri cuginetti sono rimasti senza madre ( a tre e dieci anni ) se ne sono lavate le mani. Scusate lo sfogo ma rimango perplessa dall’ipocrisia di certa gente che non aiuta neanche la vita del suo prossimo e poi prende parte a certe iniziative solo per postarlo sulla bacheca di facebook.

  8. alessandra

    non so come dirlo ma va detto, cantato, difesa la vita con mezzi diversi, con esclusioni diverse con accoglienze differenti..so che c’è un muro difficile da saltare, capisco che chi vuole testimoniare ciò in cui crede si vede assediato o sente il bisogno di dire, di fare… ma non riconosco in questo strumento, in questo bisogno di mettere le cose a posto, di marciare, di opporsi , una strategia vincente..ho fiducia in Dio, sono intransigente come posso con me stessa, vedo negli errori degli altri qlcuno come me, meno fortunato di me e forse migliore di me, non vedo un nemico…quindi cerco di essere con lui, con il suo punto di vista e così troverò la chiave..o cerco di essere pronta quando scoppiano le contraddizzioni o inviterei tutti al cinema, a una festa di famiglia grande, a un banchetto a una messa in piazza, a qualcosa di minimo x tutti e bellissimo ..per aprire i dialoghi, non c’è altro modo testimoniare, sorridere, stare insieme, anche con gli altri bisogna essere sottomessi…
    penserò a qlche idea per la prossima volta….giuro! ci deve essere un modo vero e interessante senza… bambine in cina…

  9. Buonasera, posto per la prima volta (anche se leggo il blog da tempo) e volevo fare i complimenti agli organizzatori e ai partecipanti della Marcia.
    Solo un appunto alla titolare del presente blog: essendo lei ormai una persona pubblica non avrebbe dovuto pubblicare una foto con alcuni dei suoi figli … viviamo purtroppo in un paese dove i “pazzi” abbondano, quindi penso sarebbe stato più prudente non farli apparire in pubblico (come è questo blog) … dopotutto, in Italia da trent’anni milioni di persone sono convinte che l’aborto procurato sia “legale” … mentre invece la cosiddetta “legge” sull’interruzione volontaria della gravidanza non è una legge per il semplice fatto che non esiste regime politico – democratico, autocratico, oligarchico, o di qualunque altro tipo – che possa “legalizzare” l’omicidio dell’innocente.
    Saluti a tutti e … no pasaran !

  10. alessandra

    ecco la prova di che sterile situazione riuscite a creare, ma non potete fare, creare, senza discutere in contesti così amari..non era così acida e brutale nel suo torto Lara come invece voi lo siete nella vostra ragione, perchè la vostra ragione è diventata un’arma non solo una convinzione è come è difficile fare pace in Israele per questa ragione che è diventata un fucile, una rivalsa, una scusa anche se dolorosa, mentre i più non se ne accorgono..chi subisce o guarda in alto e vola o subisce il destino di cui è stato vittima…
    pensate a idee nuove e forme nuove per.spiegarsi, farsi capire, capire!.perchè io di vie ne vedo tante??

    1. Beata te Alessandra…
      Chissà com’è neppure Cristo è riuscito a farsi capire a suo tempo. Mi risulta che l’abbiano messo in croce. Si che le Sue (non pretendo le mie…), erano Parole di Verità e di Vita.

      1. alessandra

        ma lui ha scelto una strada giusta…non è doveroso farlo anche noi almeno indirizzando bene parole e polemiche??

        1. E’ doveroso per noi seguire la Sua strada…
          Indirizzare “bene” (c’è poi da capire cosa significhi questo “bene”) le nostre parole, sta poi ad un problema di discernimento. Non è detto questo ci sia ogni volta.

          Tu pensi di avere sempre la parola giusta? Mai avuto l’impressione che anche pronunciandole in Verità o il Carità, queste producano il contrario dell’effetto desiderato? O siano semplicemente non ascoltate?
          Ecco perché il più delle volte contano più le opere delle parole… ma qui siamo su un blog 😉

          1. alessandra

            qlche libro commentato, qualche post gentile l’ho scritto ma seguire con affetto ..insomma interesse per qlche settimana un blog non mi era mai capitato, be la durezza , l’astio, la chiusura di queste risposte, di tutti, intelligenti e più ordinari..mi ha proprio svelato che non sono poi così utili i messaggi i commenti il mi piace o meno, ci si scrive spesso addosso, Lara su cui non sono d’accordo mi è apparsa più innocente di altri giusti, continuo a scrivere a te perchè non ho sentito pazienza nemmeno in te ma equilibrio si..e in nome di quell’equilibrio che è gia di per se un’opera’, come pure io opero anche quando parlo, e in questo ti rispondo, non puntualizzare sempre in polemica, in discussione, opera anche nelle parole, trova in me quello che di bello o sincero esprimo e lascia stare le tue visioni fatti catturare dagli altri ..come anche negli errori almeno dal mio punto di vista, ha fatto lara, lara si è ‘fatta mangiare’ voi o con belle o con cattive parole l’avete mangiata..brutto
            ma piu che brutto, non si addice ai cristiani e con questo metodo non vincerete, allontanate la pace, e anche se si salvano i bambini si uccidono i grandi.

            1. @Alessandra, grazie per aver trovato in me equilibrio, se non pazienza… che poi vedi com’è Giusi più giù mi attesta la sua profonda ammirazione per la mia pazienza (non che io senta il bisogno di attestati di stima…), ma visto che scrivi a me ti rispondo che seppure con “lievi parole” (in verità un po’ contorte… anche tu vai “giù pari”, come si suol dire:

              “…be la durezza, l’astio, la chiusura di queste risposte, di tutti, intelligenti e più ordinari (?)…”

              “Lara… mi è apparsa più innocente di altri giusti” (qui di “giusti” io non ne ho trovato nessuno – sottoscritto compreso)

              “lara si è ‘fatta mangiare’ voi o con belle o con cattive parole l’avete mangiata..”

              e dulcis in fondo “ma piu che brutto, non si addice ai cristiani e con questo metodo non vincerete, allontanate la pace, e anche se si salvano i bambini si uccidono i grandi.” (addirittura…)

              Insomma, voglio dire, di dove sei uscita giudice delle altrui virtù o nefandezze, dell’altrui pazienza od astio, dell’uso che si fa o non si fa delle parole… perché hai scritto a me, ma stati dicendo a “tutti”, perché tutti qui, dopo la tua attenta osservazione di “qualche settimana”, sono rei di atteggiamenti che non si addicono ai cristiani… o sbaglio?

              Lo so ci sono ricaduto, sono qui a polemizzare a puntualizzare, ma che vuoi io non sono facile al farmi “catturare dagli altri”, specialmente quando fanno discorsi campati per aria (se va bene…) o quando negano ciò che per me è Verità, quella Verità che Ella si mi ha catturato.
              D’altronde anche tu fai lo stesso, prendi le distanze (e giudichi…) e non ti lasci “catturare” dal bello e buono che c’è qui… perché c’è sai? mischiato in mezzo a tutte le nostre mortali e umane miserie. 😉

              1. alessandra

                non avrei scritto se non pensavo che ci fossero cose belle,persone belle, dette cose intelligenti o utili ma per non incorrere nelle polemiche, per me in primis e per il mezzo che le stimola non continuo a dire ciò che ho gia detto , ti ho, vi ho ascoltato e qlcosa dovevo dire anch’io ovviamente,, ma piu che altro ho provato a comunicare . A forza di difendersi o di parlare tra uguali, si perde la fiducia ….ma nel tuo caso non la gentilezza contrariamente ad altri.

  11. alessandra

    ma lui ha scelto una strada giusta…non è doveroso farlo anche noi almeno indirizzando bene parole e polemiche??

  12. quanta acidità, signori miei. Io non voglio certo far polemica, volevo solo esprimere le mie opinioni. Ho trovato un muro.
    Io credo e continuerò a credere nel diritto all’aborto o all’autodeterminazione. Credo e continuerò a credere nella libertà di ognuno a scegliere il proprio credo o a non sceglierlo affatto. Credo e continuerò a credere nella democrazia e nel valore che le opioni altrui e discordanti apportano a ciascuno di noi.
    Voi credete che io sia nel torto?
    Per me va benissimo.
    Ma i non democratici credo che siate voi, arroccati nella convinzione che solo le vostre opinioni e la vostra morale siano giuste.
    Per fortuna viviamo in un paese libero e democratico, dove ancora godiamo di libertà fondamentali.
    Voi credete che l’aborto sia l’omicidio di un innocente?
    Perfetto, non praticatelo, difendete il valore della maternità e della gravidanza e il diritto alla vita del nascituro.
    Ma lasciate le persone libere di scegliere se portare avanti la gravidanza.
    Il nascituro non può scegliere, è vero. Ma la madre si. E deve poterlo fare anche se questo significa “uccidere”.
    Non credo a quelle sciocchezze riguardo il feto-persona, il feto-non persona.
    Io credo semplicemente che la legge debba esistere e continuare ad essere applicata.
    Perchè il nostro non è un paese cattolico, è un paese laico e tale deve rimanere.

    1. “Ma la madre si. E deve poterlo fare anche se questo significa “uccidere”.

      Questa frase si commenta da sola… e perché non farlo quando avrà 16 anni e sarà “troppo impegnativo”?
      Ah, giusto la legge di un paese democratico non lo consente (per fortuna), ma se per ipotesi lo consentisse, allora ok sarebbe moralmente lecito. La legge lo consente, la legge è dio…

      Se poi per te, il porsi il problema riguardo il feto-persona, feto-non persona è una sciocchezza, beh complimenti. Sei proprio la persona giusta per vivere in un paese dove qualcun altro decide per te (tanto è laico e democratico…).
      Se nascevi nella Russia di Stalin, o nella Germania di Hitler, dovevi sperare di nasce dalla “parte giusta” 😉

      1. io non capisco l’astio. Io mica ce l’ho con voi perchè marciate per l’aborto.
        La legge non è morale e non è giusta. E’ la legge. E’ frutto del consenso, frutto di una votazione. Le leggi sono (o dovrebbero essere) estranee alla morale.
        Se ci sono le leggi bisogna rispettarle a prescindere se siamo giuste o meno. Se non ti va, cambia stato.
        Si può manifestare, alle prossime elezioni si può votare diversamente, si può chiedere il referendum ecc.
        Il problema feto persona-non persona per me non si pone non perchè non abbia importanza, ma perchè trovo stupido legittimare l’aborto dicendo che il feto non è persona. L’aborto per me si legittima perchè è una scelta libera e consapevole.
        E con questo chiudo.
        Saluti a tutti.

        1. admin

          poisonlara grazie, agghiacciante al punto giusto! un osservatore esterno potrebbe anche pensare che sei finta e che abbiamo costruito apposta il tuo personaggio, come fossi uno dei cattivi della Disney.

        2. “Se ci sono le leggi bisogna rispettarle a prescindere se siamo giuste o meno.”
          Oh Signur… come direbbe la mia nonna 😉

          Come già dicevo, fortunata ad essere nata in Italia, nascevi a Cuba o in Germania ai tempi del muro, volevo vederti a cambiare stato!

        3. Giusi

          “L’aborto si legittima perchè è una scelta libera e consapevole”: difficilmente ho sentito qualcosa di più raccapricciante! E non potrebbe essere una scelta libera e consapevole sopprimere qualcuno che mi sta antipatico? Menare il vicino? Rapinare una banca? Mettere una bomba? E’ legittimo tutto quello che è libero e consapevole: perfetto! Pure la mafia dunque: anche quella è libera e consapevole! Madonna di Fatima pensaci tu!

        4. fish

          @poisonlara:
          – essere contro l’aborto non ha nulla a che vedere con la religione, la fede, la chiesa etc. quello che la donna ha nel grembo è un essere umano o no? se non lo è bene, si può fare quello che si vuole, perchè l’unica vita in gioco è quella della donna. se invece lo è sopprimerlo è un omicidio e stop. non si tratta di dogmi di fede, ma di riconoscere questo fatto o almeno di porsi la domanda e cercare di dare una risposta ragionevole. ora, è vero, pare siano rimasti quasi solo i cattolici, qualche medico e qualche raro intellettuale (come Norberto Bobbio, di cui si parlava qualche post fa) a sostenere che l’embrione umano è un uomo, come due cellule tumorali sono un tumore. ma questo dice solo della terribile ideologia che si è diffusa che non vuole riconoscere la verità, perchè troppo dura e soprattutto troppo scomoda.
          se una donna non vuole essere madre questo non la giustifica ad ammazzare la vita che porta in grembo. ci potrebbero essere tante soluzioni, come ad esempio partorire e dare il bimbo in adozione, senza doverlo mai più vedere nella vita e senza poter essere mai rintracciate e senza nessun bisogno di sopprimerlo. ma non lo si fa perchè è scomodo e disdicevole avere la pancia per nove mesi.
          – “La legge non è morale e non è giusta. E’ la legge. E’ frutto del consenso, frutto di una votazione. Le leggi sono (o dovrebbero essere) estranee alla morale. … L’aborto per me si legittima perchè è una scelta libera e consapevole.” Detta così anche una mia ipotetica scelta di uscire da casa e ammazzare la prima vecchietta che incontro sarebbe pur sempre legittima, purchè “libera e consapevole”. Un tale comportamento sarebbe sbagliato solo perchè lo dice la legge? E se si facesse un referendum e la maggioranza votasse per l’abolizione della legge che penalizza l’omicidio? Sarebbe giusto che io andassi in giro ad ammazzare tutte le vecchiette che incontro, liberamente e consapevolmente?

        5. ti auguro con tutto il cuore di non vivere mai un aborto.
          Purtroppo, solo passando per questo lacerante dolore, si può discutere davvero (senza astio) della questione feto-persona-non persona.

        6. Sara

          “L’aborto per me si legittima perchè è una scelta libera e consapevole”.

          Ah, allora se uno sceglie liberamente e consapevolmente di danneggiare, rubare, sparare sulla folla, stuprare, torturare, schiavizzare, etc. ….è legittimato a farlo! Interessante…

          1. Sara

            Scusa Giusi, non avevo letto la tua risposta ed ho risposto praticamente allo stesso modo!

    2. Lucia

      @poisonlara, non è solo una questione di diritti delle donne e di imporre il proprio credo cattolico. “Perfetto, non praticatelo, difendete il valore della maternità e della gravidanza e il diritto alla vita del nascituro.” questo è certo. A me però sembra un po’ come dire che Hitler deve essere libero di uccidere tutti gli ebrei che vuole perché sta esercitando un suo diritto e che l’importante è che non chieda a me di farli fuori. Se ne avessi la possibilità, non farei bene a lottare contro il fatto che lui li uccida? Scusate forse è un esempio scemo, ma mi sembra che un po renda l’idea.

    3. vale

      ecco, insomma, si parla chiaro. il diritto ad uccidere.
      anch’io non condivido ciò che dici. ma sarei disposto a dare la vita perché tu possa dirlo.
      preferibilmente la vita degli altri.

    4. Sì, abbiamo capito. Sei una devota del dogma dell’Immacolata Costituzione, credi nello Spirito Laico, nella santa legge 194 e non vedevi l’ora di ribadire la tua professione di fede. Naturalmente lasci agli “infedeli”, che graziosa concessione!, la libertà di professare un altro credo. Non però di battersi per formare una maggioranza che, secondo le norme dettate dalla Santa e Immacolata Costituzione, possa modificarla e perfino – orrore! – abrogarla. Eh, ci lasci la libertà di essere i “dhimmi” dello Stato laico (sempre sia lodato!), cittadini di serie C. Questo sì che è essere “aperti”, laici e democratici… 😀 A proposito, mi sapresti indicare in che punto il sacro dettato costituzionale vieta la modfica della santa legge 194? (sempre sia lodata!)

      1. vale

        beh,fra non molto non lo potremo più fare( la marcia, la raccolta di firme,ecc). saremo la foglia di fico,purché silente, del pensiero unico positivo.e, va da sé, democratico.
        l’Unar (ovvero l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, istituito all’interno del Dipartimento per le Pari Opportunità) ha pubblicato le linee guida per l’applicazione dei princìpi contenuti nella Raccomandazione CM/REC (2010) 5 del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, volta a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o l’identità di genere.( da “la bussola quotidiana”)
        per non parlar dell’aborto…..

  13. «Il nascituro non può scegliere, è vero. Ma la madre si. E deve poterlo fare anche se questo significa “uccidere”.»
    […]
    «Io credo semplicemente che la legge debba esistere e continuare ad essere applicata.»

    La legge del più forte?.

  14. Carlo

    POISONLARA: …ma, scusa…prima dici che la legge è legge e basta…ed ora dici che quello che legittima le azioni è che siano libere e consapevoli? ma, allora, la legge…a che serve? Veramente incredibile. Comunque se un domani riuscissimo a conquistare di nuovo un consenso maggioritario che portasse all’abolizione della legge, cosa ci troveresti di male? Se la legge si rispetta e basta (ma le leggi cambiano col tempo – prima l’aborto era proibito dalla legge)…vorrà dire che rispetterai la nuova legge anche tu!
    PS: le donne non sono obbligate ad avere figli…ma dovrebbero non concepirli, non eliminarli. Poi, sei sicura che questa “autodeterminazione” non sia l’ennesima fregatura proprio per le donne, che vanno a negare la loro essenza più profonda e, sulla loro pelle, oltre che quella dei figli, liberano ancora di più i maschi dalle loro responsabilità?

  15. Ma allora cosa si dovrebbe fare secondo voi? Abolire la legge? “Abolire”l’aborto? E in che modo “abolirlo”?
    Convincendo le persone a non perché essendo un omicidio vero e proprio sotto tutti i punti di vista? Ma non lo state facendo già ora(di cercare di convincere tutti)? E se non si convincessero? Sarebbero in mala fede?

  16. – Il nascituro non può scegliere, è vero. Ma la madre si. E deve poterlo fare anche se questo significa “uccidere” – ha scritto Lara. E ha messo le virgolette per UCCIDERE. Mi chiedo perché visto che uccidere è uccidere. Mi chiedo perché visto che quella vita non è sua (della madre), ma la sta solo portando per un pezzettino. Mi chiedo come sia possibile passare sopra questo dato che non serve essere geni o scienziati per vederlo. Ognuno di noi conosce la verità. Mi chiedo come ci si possa sentire liberi spezzando il legame che ci genera. Mi chiedo come si possa vivere pensando solo a se stessi senza avere a cuore tutto il mondo.

    1. Non non me l’hai mai detto… pensa che nella realtà, mia moglie mi dice sempre (e ha ragione…) che non ho un briciolo di pazienza con nessuno!!

      Mai fidarsi delle “conoscenze” fatte su internet… 🙂

      1. Giusi

        Questo è tipico: gli uomini fuori di casa si presentano sempre al meglio………. Bisognerebbe sempre chiedere alle mogli…… 😀

  17. Bea-wonderwoman

    Che bello e interessante leggervi (tutti, ma ho “scoperto ” solo in quest’occasione Andreas Hofer)! Ero alla marcia e anch’io in questi giorni mi sto trovando a sostenere le ragioni della marcia con amici che la contestano, e certo che non è sempre facile tanto è radicata una certa mentalità..ma ci si prova, soprattutto considerando che, come nel post di oggi che parla della bellezza di quello che è nato in Francia dopo la legge sui “matrimoni” gay, davvero ogni occasione può essere buona per testimoniare come si può la difesa della vita. A tal proposito, molti mi dicono: eh ma voi non considerate la solitudine, la sofferenza delle donne in certe situazioni…! Marciate, ma poi concretamente le lasciate sole…Certo, è vero, la mia vita (gli impegni di moglie e madre, il lavoro, la pigrizia..) non mi portanto a fare molto, di fatto, per le donne in difficoltà (magari qualche amica però l’ho incoraggiata ad avere fiducia di fronte alle paure di una gravidanza inattesa), ma questa mi sembra una ragione in più per sostenere le realtà che lo fanno ogni giorno e che ieri erano alla marcia (i ginecologi cattolici, i cav, le associazioni varie) o anche i politici che cercano di portare avanti certe idee, come possono. Poi mi viene da pensare, ma tutti i discorsi sulla comprensione nei confronti della solitudine, del disagio, della sofferenza di chi decide poi per l’aborto, è applicata anche nei casi di chi commette omicidi (magari i famosi “femminicidi”), o di chi commette qualsiasi reato grave o meno grave, oppure il più delle volte, c’è invece solo la voglia di unirsi al coro di chi vuole che chi si macchia di reati sia messo al rogo e alla gogna?! Certo che non si pensa minimanete in quei casi, com’è giusto, a depenalizzare certi reati, ma neanche minimamente a giustificarli..! Anzi chi solo prova a cercare la motivazione di certi gesti in una società che lascia soli, che sta perdendo di vista dove si sta andando, è il solito retrogrado, maschilista (nel caso dei “femminicidi”) incurante complice di certi delitti..

    1. ” …eh ma voi non considerate la solitudine, la sofferenza delle donne in certe situazioni…! Marciate, ma poi concretamente le lasciate sole…”

      Eh già perché “loro” invece se ne preoccupano e spendono tempo e vita per i singoli casi…
      In realtà dicono: “vi abbiamo dato l’aborto, cosa volete ancora?” 🙁

  18. “Marciate, ma poi concretamente le lasciate sole…”
    Chisà se chi dice queste cose ha mai sentito parlare, che so, del Progetto Gemma?

  19. ashantyr

    Ok, diciamo che in qualche modo riusciste a far passare una legge che equipari l’aborto a un omicidio, e di fatto fosse vietato per legge… pensate che le donne smetterebbero di abortire? No! Andrebbero, come hanno sempre fatto, dalle mammane, perchè una donna che non vuole un figlio, perchè troppo giovane, perchè non pronta, perchè vittima di violenza, non lo accetterà. E’ sempre stato così, dalla notte dei tempi gli aborti ci sono sempre stati, perchè per molte donne l’embrione nelle prime settimane non è sentito come un figlio, ma come poche cellule che potrebbero diventare figlio. Voi non siete d’accordo, ma per molte donne è così. E molte donne non se la sentono di portare avanti una gravidanza per poi dar via il figlio, perchè comporta comunque una serie di sconvolgimenti fisici e psicologici. e Per molte donne il figlio non è un dono di dio, perchè molte donne neanche credono in dio.
    Ora, visto che l’aborto è un dato di fatto, e che non potrete convincere le donne a volere i figli, ma di fatto, con una legge, impedireste loro di usufruire dell’aborto legale, che pensate che succederebbe? Che tutte accoglierebbero felici i pargoli o che si farebbero litri di infuso di prezzemolo?
    Esatto.
    Prezzemolo.
    O ferri da calza.
    Tanta morte in più.
    Ora, anch’io sono contro la prostituzione, ma so che moltissimi uomini ne usufruiscono, lo facevano un tempo e lo fanno ora. Non vieterei la prostituzione per legge, anche se non la sopporto, piuttosto la legalizzerei, per limitare il danno. Perchè ci sono cose che, se vietate, vengono fatte lo stesso, soprattutto se concernono la “morale”, come l’aborto, la prostituzione o il consumo di alcool (vedi il gran successo del proibizionismo in America).

    1. Lalla

      Sarebbe già molto se si riuscisse a far passare una legge (con i dovuti stanziamenti economici) che aiuta, favorisce, appoggia e sostiene il più possibile le donne che non vogliono o possono tenere il bambino, per tutti i casi che hai citato tu, e le madri in generale. Il ricorso all’aborto, in ospedale o clandestino, diminuirebbe drasticamente. È già questo sarebbe magnifico.
      Un altro grandioso risultato sarebbe se tanti, molti si interrogassero sull’identità della persona chiamata feto e giungessero alla conclusione che lasciarlo vivere sia la cosa migliore. Anche questo sarebbe magnifico.
      Così, senza nessun divieto.
      Mi permetto di dissentire su “non si possono convincere la donne a non avere figli”: tante donne che hanno abortiro testimoniano che si sarebbero lasciate convincere ad avere il figlio, se solo…

I commenti sono chiusi.