mercoledì 15 maggio 2013


Mercoledì della VII Settimana di Pasqua

Siano una cosa sola, come noi




Mercoledì 15 maggio - Sant’ Isidoro, agricoltore (Spagna, Madrid 1070 - 1130)


Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 17,11-19)


In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Spunto di meditazione e preghiera personale:


Gesù e gli Apostoli sono usciti dal Cenacolo, ci troviamo nell’orto del Getsemani dove il Maestro si è ritirato a pregare prima della cattura. Gesù parla a cuore aperto con il Padre, sa che che i Suoi discepoli ed in particolare gli Apostoli vivranno il distacco in modo forte, violento si sentiranno perduti, in più uno di loro che fino al giorno prima ha condiviso tutto, addirittura gestiva i soldi del gruppo, Giuda, tradirà Gesù e con Lui tutti quanti loro che lo consideravano un fratello, anche se dalle parole di Gesù traspare il senso di perdono e di misericordia per lui: lo chiama "figlio" della perdizione, perché, attraverso di lui, si è comunque compiuta la Scrittura. Gesù prega di conservarli uniti, di mantenere salda la fiducia tra di loro, di custodirli nell’Amore, perchè Lui in questi giorni di Passione non potrà farlo. Gesù accetta il Suo destino umano e divino, come fosse un Uomo qualsiasi, sa che la morte si sta appressando ed affida alla persona più cara i Suoi fratelli perchè non si “perdano”. La Sua preghiera è quasi struggente: custodiscili dal maligno, consacrali nella verità, perchè la Tua parola è verità, manda anche loro a predicare così come hai mandato me, non ti dimenticare di loro, Io consacro la mia vita per la loro salvezza, fa che anche loro siano consacrati nella verità del Tuo Amore. Parole bellissime, Gesù ha avuto un solo, umanissimo momento di tentennamento, poi tutta la Sua preghiera è rivolta alle persone che ama, Lui sa cosa li aspetterà per testimoniare la Parola e per loro chiede che il Padre li accompagni, li sorvegli, li innondi del Suo Amore, li protegga dall’odio del mondo, loro, gli Apostoli, che, scelti uno ad uno ormai non sono più di questo mondo, e che dopo l'effusione dello Spirito saranno portatori di pace, di Amore, di vita eterna.........nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!