Il Tirreno

Grosseto

In coda alla grotta della Madonna per avere il miracolo

di Fiora Bonelli
In coda alla grotta della Madonna per avere il miracolo

Monticello Amiata: tanti fedeli vanno a bere l’acqua che sgorga sotto la statua. Scettici i sacerdoti della zona: «Non ci sono le prove»

23 febbraio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





GROSSETO. C’è una Madonna, quella della Consolazione, per la quale, oltre che il santuario, è stato ricostruito pure un suggestivo luogo en plein air, una sorta di grotta, vicino alla chiesa, dove sgorga una polla d’acqua. E sono in tanti a bere quell’acqua che ritengono miracolosa.

Monticello una specie di Medjugorje dell’Amiata? Gli abitanti del paese maremmano raccontano che i fatti straordinari che si attribuiscono alla Madonna di Val di Prata sono realtà.
Una storia dove gioca una qualche parte anche la suggestione storica: per una leggenda, fu proprio la Madonna a far sgorgare quella fonte davanti a una pastorella, disperata perché il gregge stava morendo di sete. E sempre per la leggenda la Madonna, pochi giorni dopo, in pieno agosto, imbiancò di neve il poggetto di Val di Prata, indicando così il luogo della chiesa futura. Una Madonna delle nevi, insomma, che a Monticello è da sempre veneratissima. E ora c’è chi racconta di averla vista; chi dice di aver bevuto quell’acqua ed è rinato, chi ha avuto una grazia.

I sacerdoti che sanno tutto questo, invece, sono molto scettici: «Meglio non parlarne. Non ci sono prove, solo chiacchiere». Le persone coinvolte non hanno piacere di parlarne. La Madonna non ci ha dato questo incarico, dicono.

A-_WEB

(nella foto il santuario di Val di Prata)

Una signora, però, accetta di raccontarsi, a patto di rimanere anonima. Dunque la donna torna con il pensiero al febbraio del 2012: i giorni della grande nevicata che blocco l’Amiata. «Ho sentito forte la voglia di andare dalla Madonnina, giù alla grotta. Ho detto una preghiera. Il silenzio era totale. Poi ho cominciato a risalire il pendio, per tornare. È stato allora che, voltandomi, ho visto la Madonna. Era color di neve, tutta bianca e sospesa fra gli alberi. Un grande sudore mi ha cosparso, ho continuato a fissarla e all’improvviso, nel bianco, un raggio di sole, sopra di lei. La vedevo benissimo, in alto fra i rami. Ho cercato di andare da lei, sospesa proprio sopra la grotta. Ho saltato la staccionata, ho cercato il mio cellulare. Volevo fermarla, imprimerla in una fotografia. Ma ero ancora distante e poi ero troppo in basso, impedita dal cumulo di neve che mi stava davanti. Ho scattato la foto. Ma nell’immagine la Madonna sembra a terra». Da allora, a Val di Prata continua ad arrivare gente: vengono da Siena e da Grosseto, dai paesi vicini.

VOI CREDETE AI MIRACOLI? L'OPINIONE DEI LETTORI SU FACEBOOK

 

 

Primo piano
L’inchiesta

Corruzione, le intercettazioni: “barca” e “caviale”, le parole in codice tra Giovanni Toti e Aldo Spinelli