«Hamas usa i civili come scudi umani ma noi non ce ne andremo da qui». Così padre Jorge Hernandez, sacerdote argentino in servizio nella parrocchia della Sacra Famiglia nella Striscia di Gaza, parla della guerra tra Israele e Hamas, che ha già causato la morte di oltre 500 persone.
«BAMBINI TERRORIZZATI». Padre Hernandez racconta al National Catholic Register di non voler andarsene, anche se già tre missili sono esplosi di fianco alla sua parrocchia questa settimana. «I bambini sono terrorizzati e i genitori fanno tutto il possibile per distrarli, perché non siano sopraffatti dalla crudele violenza di questi giorni». Nella sua parrocchia, considerata un posto relativamente sicuro, sono già rifugiati 28 bambini handicappati e nove donne. Sono stati portati lì dalle suore dell’Istituto del Verbo incarnato, tre delle quali sono state fatte però uscire dalla Striscia per sicurezza.
«ANDARSENE DOVE?». Padre Hernandez descrive la vita sotto le bombe: «Oggi (domenica, ndr) siamo riusciti a celebrare la Messa, grazie a Dio, con sette suore e cinque uomini coraggiosi. Ieri è stato il giorno peggiore di questa guerra. I razzi vengono sparati verso Israele senza sosta e molte città vicine a Tel Aviv e Gerusalemme sono state coinvolte. Qui tre giorni fa l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione dei residenti vicini al confine. Hanno distribuito volantini e mandato spot via radio e televisione. La gente ha cominciato ad andarsene. Ma andarsene dove? Dovunque, non ha importanza».
CIVILI COME SCUDI UMANI? Il sacerdote descrive il modo di agire dell’esercito israeliano e sembra confermare i sospetti secondo i quali Hamas userebbe i civili come scudi umani: «In pratica, prima di bombardare una casa, l’esercito chiama al telefono per avvertire la famiglia di andarsene. Dopo avergli dato una certa quantità di tempo, distruggono la casa. Nonostante questo, Hamas ordina ai residenti di restare nelle case. “Non c’è bisogno di fare spazio al nemico sionista”, dicono pubblicamente».
«NON CI ABBANDONATE, VERO?». Quello che è certo, conclude «è che il crimine aumenta in continuazione. Ecco cosa sta succedendo. Ascoltando entrambe le parti coinvolte in questa guerra ridicola, sembra che a vincere o a perdere non sia nessuno. La realtà è che tutti perderanno la guerra e tutti pagheranno le conseguenze della cecità e della malvagità. Ma nonostante tutto questo stiamo bene. Molte persone ci ringraziano per la nostra presenza e ci dicono di continuo: “Voi non avete intenzione di abbandonarci, vero?”».