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Martedi, 7 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santa Flavia ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Con la parabola della Pecorella smarrita Gesù voleva dire che Dio non si rassegna alla perdita. La parabola ha del paradossale: "Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta?" Ognuno di noi risponderebbe: "Nessuno, Signore!" Vale davvero la pena rischiare tutto? Solo un folle, come Dio, oserebbe tanto. Dio infatti non fa calcoli come noi: è pronto a tutto pur di raggiungerci nei nostri smarrimenti. Anche di fronte al l'evidente fallimento, Dio non si rassegna alla perdita ma va a cercarci. E quando ci ritrova, ci porta sulla spalla e ci dà una nuova possibilità. Sembra impossibile, ma vero: io valgo davvero. Se Dio non smette mai di cercarmi, vuol dire che io sono prezioso per Lui. La Sua volontà di cercarmi restituisce il valore e il prezzo alla mia dignità.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Mc 9,2-10: Questi è il Figlio mio, l'amato

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.