martedì 14 aprile 2015
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Cresciuto nella fede cattolica da genitori polacchi immigrati negli Stati Uniti, John Studzinski è uno dei banchieri e dei filantropi più famosi del mondo. È vicepresidente Blackstone – il fondo americano di private equity che si è comprato la storica sede del Corriere della Sera di via Solferino e il 20% di Versace – e cavaliere emerito sia della Chiesa cattolica sia dell’Impero britannico. Giovanni Paolo II l’ha premiato con l’Ordine di San Gregorio Magno e la Regina gli ha dato il Cbe. Della sua vita spirituale intensissima dice: «Mi piace la parola "fede" anziché "religione", perché parla del rapporto tra due persone, ovvero di come io tratto te e tu tratti me». La sua Quaresima comincia ogni anno il 31 dicembre e finisce il Giovedì santo. «Niente alcol, pane e burro (che corrispondono alla pasta per gli italiani), cioccolato e dolci». Studzinski compensa con «più contemplazione e meno ripetizione meccanica delle preghiere». Anche in tempo ordinario mantiene ben stretto il contatto con Dio. «Mi alzo ogni mattina alle 4.30 e medito per 20-30 minuti. Poi prego per altri 10 o 15. Ho il mio breviario, ma uso anche le Scritture e una serie di santi tra i quali Padre Pio». Racconta ancora: «Medito anche alla sera, per altri 20 minuti, e prego per 5. Vado a Messa, due o tre volte alla settimana, nella cattedrale cattolica di New York o al Brompton Oratory di Londra». Studzinski ha letto molto su quale tipo di modello economico la Chiesa vuole seguire, sotto la guida di Francesco: «Sono giunto alla conclusione che, in termini di distribuzione di fondi disponibili o di capitale, tra varie attività di investimento in economia, la Chiesa vuole garantire l’istruzione e l’apprendistato delle persone così che abbiano un ruolo, nel mercato del lavoro e nella società, che garantisca loro dignità. Il lavoro è più importante dei soldi». Secondo Studzinski «è importante che la collaborazione tra settore privato e istituzioni pubbliche funzioni bene per assicurarsi che le persone entrino nel mercato del lavoro e ci rimangano. Anche se questo significa rivedere stipendi e altri aspetti del mercato. Il lavoro è fonte di autostima per una persona. È quello che ci chiede il Vangelo quando ci dice di rispettare i nostri vicini e garantire loro dignità». Nell’economia italiana il vicepresidente della Blackstone vede segnali importanti di ripresa. «Si tratta ancora della seconda economia, per importanza, in Europa, quando si parla di manifattura e di una economia di successo se pensiamo al software per l’ingegneria in Lombardia, alla Fiat o alla Pirelli», spiega. «È importante comunque collocarsi fuori dal mercato per dare uno sguardo d’insieme all’economia». Certo, conferma ad <+CORSIVOA>Avvenire<+TONDOA>, «puntando anche sul "Bes"» anziché soltanto sul Pil. «Esiste un movimento, il cosiddetto capitalismo inclusivo – continua – che chiede alle imprese, in molti Paesi compreso il Regno Unito, di avere un orizzonte di investimento di lungo periodo, non 1 o 2 anni, ma 3,4,5 anni. Perché investimenti e reinvestimenti di lungo periodo sono più importanti, per la crescita e la creazione di posti di lavoro, rispetto ai profitti di breve periodo». John Studzinski ritiene che «i valori morali siano essenziali in finanza, e che comincino con la leadership delle imprese. In Blackstone – continua – prendiamo tutto questo molto seriamente e il nostro presidente e fondatore Steve Schwarzman dà molta importanza all’integrità morale. Se vogliamo iniettare valori cattolici nella società – conclude – dobbiamo identificare aziende che siano disposte ad abbracciare questo nuovo modello di capitalismo che ci chiede di trattare con giustizia e dignità gli esseri umani».
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