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Martedi, 7 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santa Flavia ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Secondo l'Apocalisse di Giovanni, a ogni singola chiesa presiede in generale un angelo, il quale, o viene encomiato per il buon comportamento del popolo, oppure viene interrogato sui delitti che sono stati commessi. Questo fatto mi induce all'ammirazione dello stupendo mistero, che ci sia in Dio tanta sollecitudine nei nostri riguardi da permettere che anche i suoi angeli siano interrogati e anche rimproverati per noi (cf. Ap 1,20-3,22). Avviene infatti come quando si affida un fanciullo a un educatore: se risulta istruito in materie meno convenienti ne viene incolpato l'educatore, a meno che il fanciullo, testardo, protervo e insolente, non abbia disprezzato le salutari ammonizioni dell'educatore. Dio ha maggior sollecitudine della salvezza di un'anima, che il diavolo della sua dannazione.

Novena a San Giovanni XXIII (Papa)

Signore, sono qui davanti a te senza saperti dir nulla. Eppure ho tante cose da dirti, tante cose da chiederti. Ma sono troppe e non so da quali cominciare. Signore ho una pena che tu solo conosci. Tu ed io. Non oso dirla a nessuno. Mi vergogno di farla sapere ad altri. Signore, la dico a te. Vedi, mi costa di dirla anche a te. Perdonami. Tu che mi leggi nel cuore, tu aiutami, Signore. Esaudiscimi per la fede del tuo servo Papa Giovanni. Per il bene che ti ha voluto, rivolgi a me il tuo sguardo di padre buono. Signore, soccorrimi, dammi la grande grazia che ti chiedo.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

Signore, so che tu hai sofferto nel veder soffrire. Non hai pianto sulla tomba di Lazzaro? Non hai pianto sulla tua città che ti rinnegava e fuggiva da te? Io sono tentato di fare lo stesso. Sono tentato di ribellarmi a te, di fuggire da te. Signore, non permetterlo, te ne scongiuro. Fa' che vinca me stesso, la mia riluttanza e che stia sempre con te. Ma tu, o Signore, per intercessione del tuo servo Papa Giovanni dammi la grazia che ti chiedo, che lui ti chiede per me. Io non son degno di levare la mia voce a te, ma lui sì. Per lui, ti prego, esaudiscimi, Signore.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

Signore, se guardo l'anima mia mi spavento. Quanti peccati. Tutti i giorni ne commetto. Come pregarti così? Ma, o Signore, non sei tu Padre, un padre che non porge un sasso a un figlio che chiede pane? Ti confesso che a volte ho questa impressione. Anche ora, Signore, anche ora, mentre ti prego, mi domando se la tua bontà vincerà la mia miseria, se il tuo amore sorpasserà la mia cattiveria. Signore, liberami da quest'incubo, dissipa la mia diffidenza nella tua bontà. Tu che ci hai dato in Papa Giovanni un esempio vivo di semplicità affettuosa per te, di confidenza illimitata, di sereno abbandono, con la grazia che ti chiedo per i suoi meriti, dammi quella di non aver mai paura di te, ma solo del peccato e che ti ami come tu meriti di essere amato.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.