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«Papà e mamma rientravano da un viaggio a Medjugorje»

«Papà e mamma rientravano da un viaggio a Medjugorje»

VIAREGGIO. Tu chiamale se vuoi... coincidenze. Ma il fatto che proprio nel momento in cui è accaduto il terribile schianto in autostrada il papà e la mamma di Emanuele, Luca e Michael Roggio stessero...

28 ottobre 2015
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VIAREGGIO. Tu chiamale se vuoi... coincidenze. Ma il fatto che proprio nel momento in cui è accaduto il terribile schianto in autostrada il papà e la mamma di Emanuele, Luca e Michael Roggio stessero rientrando da un pellegrinaggio a Medjugorje con la parrocchia di Santa Rita non può non colpire anche il più incallito degli atei. E su questo Luca Roggio - che venerdì sera era alla guida della macchina - non ha esitazioni di sorta: «Se io e i miei fratelli siamo usciti vivi da questa terribile incubo è perché lassù qualcuno ci ha protetto con la sua mano invisibile: ognuno è naturalmente libero di credere ciò che vuole, ma noi ci siamo fatti questa idea. E il fatto che i nostri genitori fossero di rientro da un pellegrinaggio a Medjugorje non può essere soltanto un caso».

Luca, però, ci scherza anche su. «Certo, con quello che ci è accaduto venerdì sera ci siamo giocati il bonus. Adesso dobbiamo rigare dritto e stare attenti a quello che facciamo. Una seconda volta non potrà esserci...». Poi il discorso torna serio: «Se io e i miei fratelli ripensiamo a quello che ci è accaduto non possiamo che ringraziare chi ci ha voluto bene. E al tempo stesso dobbiamo ricordarci ancora una volta di più che abbiamo una sola vita e dobbiamo spenderla bene».

I tre fratelli Roggio sono tornati sani e salvi a casa già venerdì notte, dopo aver passato tutti i controlli al pronto soccorso dell’ospedale di Lucca. «L’unico ad essersi lievemente ferito è stato Michael, che sedeva sul sedile posteriore. Ma il giorno successivo è sceso regolarmente in campo per la partita del campionato di calcio a cinque nella squadra in cui militiamo entrambi (il Cus Pisa, formazione che partecipa alla serie B nazionale, ndr) ed ha messo a segno perfino una doppietta. Io, invece, ero troppo scosso per mettermi in maglietta e pantaloncini. Ma tornerò a giocare già nel prossimo weekend. I miei compagni di squadra, che mi hanno tempestato di messaggi affettuosi, possono stare tranquilli...»

Luca non è invece voluto mancare all’appuntamento domenicale con la messa. «Proveniamo da una famiglia molto religiosa. E alla messa, da don Luigi, ci andiamo tutte le settimane. Ma questa volta non potevamo proprio saltarla. Se ho acceso un cero in chiesa? In realtà lo faccio spesso, quindi non è una novità. Però certe cose che ti accadono ti aiutano a riflettere sul senso profondo della vita. E quella che ci è successa è senz’altro una di queste...»

Cla.Ve.

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