«Putin ha sparso sangue, gli aerei [russi] hanno sganciato bombe. Perché i musulmani vengono uccisi? Anche loro vogliono vivere». Così Gulchekhra Bobokulova ha parlato in un video riferendosi all’intervento russo in Siria e motivando, sembra, l’uccisione tramite decapitazione di una bambina moscovita di quattro anni alla quale faceva da tata.
«MI SONO VENDICATA». Lunedì la polizia russa ha bloccato la donna mentre girovagava per le strade di Mosca agitando in aria la testa mozzata di una bambina e gridando slogan islamisti. Agli investigatori e ai giornalisti ha dichiarato che è stato Allah a ordinarle di compiere l’omicidio. E, riporta Reuters, in un video «pubblicato su internet giovedì (ieri, ndr) e diffuso da diversi blogger» ha dichiarato: «Mi sono vendicata di chi ha sparso sangue. Volevo andare in Siria ma non avevo i soldi per farlo».
AEREO ESPLOSO. Al di là delle dichiarazioni di Bobokulova, non sembra esserci alcun serio legame tra lei e gruppi jihadisti che operano in Siria come Stato islamico o Al-Qaeda. Se si trattasse di una vendetta islamista contro Vladimir Putin e la Russia, sarebbe la seconda di questo tipo: il 31 ottobre un aereo russo è stato fatto esplodere nel cielo sopra l’Egitto causando la morte di tutti i 224 passeggeri.
CONSENSO ALLE STELLE. In ogni caso, la possibile vendetta contro l’interventismo di Putin non ha danneggiato in patria l’immagine del presidente. Secondo un sondaggio diffuso da una casa di rilevazioni statale, il 74 per cento dei russi vorrebbe che Putin fosse rieletto per la quarta volta presidente. Il dato più alto di gradimento mai raggiunto in questi anni è stato confermato anche dall’indipendente Levada Center. Secondo l’opposizione, la popolarità del presidente è “drogata” dall’informazione di parte continuamente veicolata dalla stampa governativa. Se Putin vincesse le elezioni del 2018, resterebbe in carica fino al 2024.
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