Il Papa non è “teologo professionale”, dice il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Müller, in un’interessante intervista di qualche giorno fa al quotidiano Kölner Stadt-Anzeiger, ammettendo che di tanto in tanto è necessario consigliarlo in materia di dogma".

Aggiunge il cardinale: "…il Papa, secondo la fede cattolica, è stato istituito da Cristo stesso, e la Congregazione della Fede, con i suoi venticinque cardinali nominati dal papa è lo strumento legittimato dal papa per aiutarlo, e quindi partecipare, all’esercizio del suo ministero di insegnamento universale. Ma noi della Congregazione siamo chiamati non a esercitare l’arte dell’adulazione, ma piuttosto, a usare la nostra conoscenza di esperti”. 


Una sottolineatura importante, perché certamente gli adulatori non mancano alla corte del Pontefice; e il ruolo degli esperti, in particolare di teologia, è vitale. Come si è visto, anche se in maniera non ufficiale, in occasione dell’esortazione apostolica sulla famiglia che sarà firmata il 19 marzo, festa di San Giuseppe. Sia il teologo della Casa Pontificia, che la Congregazione per la Dottrina della Fede hanno cercato di aiutare il Papa, facendogli pervenire decine se non centinaia di correzioni e proposte di modifiche alla bozza proposta.


 Si ignora se e quanto i suggerimenti dei professionisti siano stati apprezzati e fatti propri dal Pontefice e dai suoi collaboratori ed estensori più vicini. Gerhard Müller ha risposto così alla domanda secondo cui deve di tanto in tanto correggere quello che il Papa dice nel suo entusiasmo carismatico: “Questo è ciò che il Papa ha detto già tre o quattro volte, egli stesso; e poi mi ha abbracciato così da far cessare ogni gossip al riguardo”. Al cardinale è stato chiesto se è vero che egli sia il principale oppositore del Pontefice; al che ha risposto che si tratta assolutamente di “una favola”.