Santo Rosario on line

Giovedi, 2 maggio 2024 - Misteri luminosi - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:L'indice più sicuro per misurare la maturità cristiana è la capacità di accettare gli altri nella loro diversità. Tra noi ci sono diversità di idee, di carattere, di sensibilità, di scelte. La tentazione è sempre quella di difendere a spada tratta le proprie opinioni credendole migliori e buone per tutti, andando d'accordo solo con chi la pensa come noi. Questa è una brutta abitudine che divide. Gesù ci ricorda che tutti siamo figli di Dio, tutti uguali anche se diversi, con le stesse miserie, tutti mendicanti dell'amore del Padre. Il nostro principio di unità è lo Spirito Santo che conosce il posto di ognuno nel piano di Dio: non siamo numeri indifferenziati né coriandoli portati via dal vento, bensì tessere insostituibili nel Suo meraviglioso mosaico.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Gv 2,13-25: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.