martedì 7 maggio 2024
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Ecco i rituali massonici filmati da un reporter cattolico sotto copertura
NEWS 24 Novembre 2023    di Manuela Antonacci

Ecco i rituali massonici filmati da un reporter cattolico sotto copertura

Il giornalista cattolico indipendente Kyle Clifton ha subito diverse minacce di morte dopo aver denunciato i rituali massonici segreti che si facevano beffe del cattolicesimo. In un’intervista esclusiva su LifeSiteNews  ha spiegato di essersi unito a una loggia massonica diversi anni fa, con l’intenzione di svelarne i segreti e che da quando ha filmato il rituale ha deciso di farsi battezzare come cattolico. Dal 16 novembre il giornalista ha iniziato a pubblicare una serie di videoclip realizzati mentre partecipava a un rituale massonico altamente segreto. Girato con una telecamera nascosta, il suo filmato documenta la cerimonia di investitura di un Maestro Massone di terzo grado, che è il grado più alto della Massoneria nella Loggia Blu. Uno dei suoi video ha ricevuto più di 7 milioni di visualizzazioni su twitter.

Clifton ha detto a LifeSiteNews che sin quando aveva 18 anni si era proposto di smascherare la Massoneria perché credeva che fosse la causa di gran parte del male nel mondo.  E così, racconta: «Sono andato in una loggia massonica locale, ho stretto amicizia con alcuni di loro e ci sono entrato». Dopo aver sviluppato un significativo seguito online per il suo lavoro giornalistico sotto copertura ha deciso, all’inizio di quest’anno, di tornare nella sua loggia locale e filmare uno dei rituali. «Dopo aver fatto il mio lavoro ho parlato con un prete e gli ho spiegato tutto» – racconta Clifton- «Sono stato battezzato nella Chiesa cattolica. E tutto questo, appena tre mesi dopo aver girato questo video».

I video di Clifton forniscono la prova dei rituali segreti, gelosamente custoditi dalla loggia massonica, tra cui la finta cerimonia di esecuzione, la professione del giuramento massonico e lo scimmiottamento del cristianesimo durante i rituali. Il rituale massonico in questione, si basa sul racconto e sulla rievocazione della vita di Hiram Abiff, ritenuto l’architetto capo del tempio di re Salomone. L’Antico Testamento registra un artigiano di nome Hiram che lavorava al tempio di Salomone, sebbene non lo presenti come l’architetto capo né fornisca alcuna traccia della sua cattura e del suo omicidio.

Quindi si tratta di un personaggio legato alla mitologia massonica. Secondo la “leggenda” avrebbe diviso i suoi operai in tre livelli e assegnato a ogni livello una parola segreta (per farsi identificare nel momento della riscossione della paga). Gli apprendisti erano identificati con la parola “Boaz”, gli operai con “Jachin” e i maestri con “Jehovah”. Ancora secondo la tradizione massonica, Hiram fu ucciso da tre lavoratori, impegnati nella costruzione del Tempio, che volevano sapere la parola segreta per passare a un grado successivo. Il rituale massonico è pieno di finte cerimonie di resurrezione, di parole e strette di mano metaforicamente donatrici di vita, e di cerimonie che richiedono un particolare numero di punti di contatto corporei.

Al Maestro Massone in arrivo, viene anche assegnata una password mentre stabilisce il contatto fisico su cinque punti del suo corpo con maestri già professi. Si tratta dello scimmiottamento delle cinque principali ferite subite da Cristo durante la Passione. I membri del rituale sono indicati con i termini diaconi, suddiacono e diacono e un “altare” è usato anche dai massoni, in una sorta di imitazione della Messa cattolica. Aver reso pubblico tutto ciò, ha meritato a Clifton numerose minacce di morte da parte dei massoni.

Tra queste c’erano messaggi che lo avvertivano del “prezzo” che avrebbe pagato per aver rivelato i segreti della Loggia, che i membri sono tenuti a non rivelare, con un giuramento. Durante tale professione solenne di segretezza, infatti, il Massone afferma che qualora infrangesse il segreto della loggia si ritroverebbe a «subire una pena non minore di quella di avere il mio corpo tagliato in due, le mie viscere prelevate di lì e ridotte in cenere […]. Le ceneri gettate al vento, affinché di me non si abbia più ricordo tra gli uomini e tra i Massoni per sempre. Aiutami dunque Dio, e mantienimi saldo nella dovuta osservanza di questo mio solenne obbligo, di maestro muratore». La Chiesa cattolica ha costantemente e fermamente vietato ai cattolici di unirsi alla Massoneria, cosa riaffermata dal Vaticano nelle ultime settimane, con una nota del dicastero dell’ex Sant’Ufficio inviata in in collaborazione con la Conferenza episcopale delle Filippine, a monsignor Julito Cortes,  vescovo di Dumanguete nelle Filippine.

La bolla papale di Papa Clemente XII del 1739, In ​In eminenti apostolatus specula, giudicava la Massoneria una questione così seria, e l’appartenenza ad essa così pericolosa, da imporre una scomunica automatica, latae sententiae, a qualsiasi cattolico che si unisse alla massoneria. Successivamente, Papa Leone XIII scrisse nella Humanum Genus che i Massoni hanno «come loro scopo ultimo il rovesciamento totale di tutto quell’ordine religioso e politico del mondo, che l’insegnamento cristiano ha prodotto, e la sostituzione di un nuovo stato di cose secondo le loro idee, le cui basi e leggi saranno tratte dal mero naturalismo». Infine, nella Dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede del 1981, riguardante lo status dei cattolici che diventano massoni, il Vaticano ha ribadito che la scomunica e tutte le sanzioni rimangono in vigore per i cattolici che decidono di diventare massoni. (Fonte foto: Twitter/X)

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