Marcello Capotosti (nella foto all'arrivo) sul gradino più alto del podio, il portacoliri dell’Athletic Terni si è aggiudicato la maratona della Pace disputata a Medjugorje (Bosnia). Una gara ricca di significato non solo agonistico visto il luogo dove si è disputata la prova. “Ed è stata davvero una bellissima esperienza – sottolinea Marcello Capotosti – Al di là della vittoria sono veramente soddisfatto di questa esperienza che mi ha arricchito molto”. Gara molto bella, ma anche impegnativa con una serie di saliscendi che appesantisce il tempo finale degli atleti. Non a caso la prima edizione, quella del 2007, era stata vinta con il da Duro Kodzo con un tempo finale superiore alle 2h30’ che la dice lunga sulla durezza del percorso. L’edizione 2008 aveva invece un favorito indiscusso, il campione sloveno della specialità, Roman Kejzar al quale era stato infatti attribuito il pettorale numero 1. Ma Kejzar, atleta che vanta una partecipazione alle Olimpiadi di Atene e un personale di 2h11’50”, nulla ha potuto contro Marcello Capotosti che ha stroncato le velleità del nazionale sloveno nel tratto più impegnativo togliendosi di torno l’avversario. Al traguardo Capotosti, visibilmente emozionato (per lui anche il bacio della terra che ricorda le grandi imprese dell’atletica italiana), ha ottenuto anche il primato della corsa grazie alle 2h29’04” (in questa stagione ha già corso 10’ più forte) su cui ha fatto fermare il cronometro. Alle sue spalle Kejzar, staccato di 22 secondi, e un altro italiano, l’esperto maratoneta Emanuele Zenucchi distanziato di 3’26” che ha completato il podio.
Vittoria di Capotosti, quindi, con un altro ternano, Marco Piagentini (Gs Monti) giunto in diciottesima posizione. A Medjugorje era in programma anche una stracittadina competitiva di 15 km che ha visto in gara Fabio Capotosti, fratello di Marcello e papà dell’ostacolista Leonardo, che ha chiuso nei primi dieci. Con lui il presidente dell’Athletic Terni, Francesco Corsetti che, nonostante i pochi allenamenti alle spalle, si è voluto cimentare in una prova dal doppio sapore. “Questa è una gara davvero speciale – ha dichiarato un esausto Francesco subito dopo la prova – Abbiamo trascorso quattro giorni straordinari, riposando pochissimo, ma potendo vivere una esperienza indescrivibile che consiglio a chiunque”.

La classifica finale:

1 Marcello Capotosti 2:29:04, 2 Roman Kejžar (Slovenia) 2:29:26, 3 Emanuele Zanuchi 2:32:30, 4 Norbert Persely (Ungheria) 2:40:11, 5 Andrea Bifulco 2:44:01.