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Il santo padre: «La forza sta in desiderio e partecipazione all’Eucaristia»

E il papa risponde a Berlusconi:
«Anche senza comunione c'è la salvezza»

Casini aveva detto: «Non è il presidente del Consiglio a decidere le regole della Chiesa»

ROMA - «È Il Papa a decidere le regole della Chiesa, non il presidente del Consiglio»: il leader dell’Udc aveva risposto così ai microfoni di Sky Tg24 commentando la proposta di Silvio Berlusconi di consentire la comunione anche ai divorziati.

IL PAPA - E il papa risponde a Silvio Berlusconi e ai divorziati che chiedono la comunione: «Coloro che non possono ricevere la comunione a motivo della loro situazione, troveranno comunque nel desiderio di comunione e nella partecipazione all’Eucaristia una forza e una efficacia salvatrice». Lo ha affermato, fra l’altro, il Papa nel messaggio indirizzato al 49esimo Congresso Internazionale Eucaristico che si chiude domenica a Quebec, in Canada.

BERLUSCONI - L'ex presidente della Camera aveva fatto riferimento all'episodio accaduto sabato quando Berlusconi, in Sardegna, ha chiesto al vescovo di Tempio Pausania che gli stava porgendo l'ostia: «Eccellenza, perché non cambiate le regole per noi separati e ci permettete di fare la comunione?». Il presidente del Consiglio ha rifiutato cortesemente la comunione (a differenza di quanto avvenne alcuni anni fa a Tunisi durante i funerali di Bettino Craxi, quando l'ostia gli venne offerta da don Verzè) e si è sentito rispondere dal vescovo Sebastiano Sanguinetti: «Lei che ha potere, si rivolga a chi è più in alto di me», riferendo anche al recente incontro del premier con il Papa.


22 giugno 2008

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