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in un documentario le memorie del Cardinale polacco Dziwisz

«Quel giorno a Fatima ferirono Wojtyla»

Il cardinale Dziwisz, segretario personale del Papa, racconta cosa accadde nel 1982. «Ricordo il sangue»

Giovanni Paolo II incontra Ali Agca (Reuters)
Giovanni Paolo II incontra Ali Agca (Reuters)
Ad appena un anno dall'attentato di Ali Agca in Piazza San Pietro, Papa Giovanni Paolo II fu vittima di una seconda aggressione e «rimase ferito». Ne parla per la prima volta il cardinale polacco Stanislaw Dziwisz, per 39 anni fedele segretario personale di Karol Wojtyla, nel documentario inglese intitolato «Testimony» che racconta la vita e le opere del Papa scomparso tre anni fa. Il prete spagnolo ultraconservatore Juan Fernandez Krohn il 12 maggio del 1982, durante la visita di Wojtyla a Fatima, non solo tentò di assassinare il Pontefice avvicinandosi a lui con un pugnale, ma riuscì a ferirlo leggermente. Il prete fu velocemente immobilizzato dalla polizia e arrestato.

A FATIMA - Giovanni Paolo II si era recato in quei giorni al santuario di Fatima per ringraziare la Madonna di avergli salvato la vita dopo l'attentato subito il 13 maggio dell' anno prima. «Adesso posso rivelare che il Santo Padre rimase ferito» afferma nel documentario il cardinale Dziwisz. «Ricordo che quando tornammo nella stanza c'era del sangue». Il prete spagnolo passò diversi anni in una prigione portoghese e dopo aver scontato la sua pena fu espulso dal paese lusitano.

Il cardinale polacco Stanislaw Dziwisz (Ansa)
Il cardinale polacco Stanislaw Dziwisz (Ansa)
Nel documentario, basato parzialmente sul libro di memorie del cardinale Dsiwisz, intitolato «Una vita con Karol» e narrato dalla voce dell'attore inglese Michael York, sono presenti anche le immagini dell’ultima apparizione pubblica di Wojtyla dallo studio che affaccia su piazza San Pietro. A causa della sua malattia Wojtyla non riuscì a parlare ai fedeli. Facendo riferimento a quest'ultimo episodio Dsiwisz afferma che Giovanni Paolo II, più tardi nella sua stanza, confessò al suo fedele segretario: «Se non posso parlare più, allora è arrivato il momento di passare a miglior vita».

PROIEZIONE - Il documentario, che sarà proiettato per la prima volta giovedi sera in Vaticano, è stato girato a Roma e in alcune città della Polonia dove Giovanni Paolo II visse durante la sua adolescente e gli anni precedenti al suo Pontificato. Il cardinale Dziwisz ha sottolineato che quest'opera su Karol Wojtyla dimostrerà «che Giovanni Paolo II non è stato dimenticato» e si dichiara orgoglioso di essere stato l'assistente di una personaggio così grande. «Karol è stato quasi un padre per me» ha concluso il cardinale polacco.

Francesco Tortora
16 ottobre 2008

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