In Corriere.it Nel web con
I fondamenti dell'etica e della politica, «l'uomo non sia ridotto a merce»
Amore e carità, prima enciclica di Ratzinger
Benedetto XVI illustra il programma del suo pontificato. Al centro una riflessione teologica e il ruolo della Chiesa nella società
STRUMENTI
Papa Benedetto XVI (Eidon)
CITTA' DEL VATICANO -
«"Dio è amore, chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui". Queste parole della lettera di San Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana, l'immagine cristiana di Dio e anche la conseguente visione dell'uomo e del suo cammino». Inizia con queste parole la prima enciclica di Benedetto XVI, interamente dedicata al concetto dell'amore cristiano e della carità, il cui testo sarà reso noto nei prossimi giorni.
IL MESSAGGIO - Nel testo - una cinquantina di cartelle in tutto - Papa Ratzinger traccia di fatto la prospettiva del suo pontificato ed invita a fissare lo sguardo sul messaggio centrale del cristianesimo - l'amore - fondamento della fede cristiana. L'enciclica si suddivide in due parti, la prima dedicata all'«unità dell'amore, della creazione e della storia della salvezza», la seconda parte sulla «caritas» come «esercizio dell'amore da parte della Chiesa».
«BINOMIO NECESSARIO» - In quest'ultimo capitolo il pontefice Benedetto XVIinsiste sul concetto di «amore-caritas» legato all'attività degli organismi caritativi laici e cattolici. Il binomio «amore-caritas» - osserva il Papa - sarà sempre necessario «anche nella società più giusta». Poi rileva che questa attività deve essere sganciata e indipendente dai partiti o dalle ideologie, poichè non è un mezzo per cambiare il mondo, piuttosto, invece, la realizzazione «qua e ora dell'amore di cui l'uomo ha sempre bisogno».
AGAPE E EROS - Benedetto XVI mette in guardia l'umanità dal dissociare due dimensioni dell'amore:«l'eros e l'agape». Senza l'agape, vale a dire «l'amore fondato nella fede e da essa plasmato», l'eros finisce per essere «degradato a puro sesso». Diventa così «merce», una cosa «che si può vendere e comprare». E anche«l'uomo stesso diventa merce». Mentre se uniti - eros e agape - trovano una sintesi perfetta, una unità di concezione dell'amore di donare all'altro e di ricerca dell'altro. Il Papa osserva che se si radicalizzasse questa opposizione, tra amore che si dona, agape, e amore di concupiscenza, eros, l'aspetto caratteristico del cristianesimo verrebbe disgiunto dai contesti fondamentali della vita dell'uomo. Tanto più queste due dimensioni dell'amore entreranno nella giusta unità, tanto più si realizzerà la vera essenza dell'amore. E anche il «matrimonio basato su un amore esclusivo diventa la rappresentazione di Dio col suo popolo e viceversa».
LA CHIESA E LA SOCIETA' - La presentazione dell'enciclica potrebbe avvenire venerdì da parte di due diversi capi dicastero vaticani: mons. Josef William Levada, prefetto della Congregazione della dottrina della Fede, che illusterà la prima parte con la riflessione teologica in essa contenuta; e mons. Paul Cordes che presenterà la seconda parte sulla dottrina sociale e le sue ricadute nella vita della società (anche nella politica) e nella vita stessa della chiesa. Nell'enciclica vi saranno anche i temi della giustizia e della pace, in continuità con il magistero di papa Giovanni Paolo II.
17 gennaio 2006