MaM
Messaggio del 5 agosto 2011:Cari figli, anche oggi in questa mia grande gioia quando vi vedo in tale numero, desidero invitare voi ed invitare tutti i giovani a partecipare oggi all'evangelizzazione del mondo, a partecipare all'evangelizzazione delle famiglie. Cari figli, pregate, pregate, pregate. La Madre prega insieme a voi ed intercede presso Suo Figlio. Pregate, cari figli. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Se qualcuno vi chiedesse il significato del 1° gennaio, cosa direste? La prima cosa che vi verrebbe probabilmente in mente è che è l'inizio dell'anno nuovo. E forse lo definireste il giorno in cui ci sono più postumi da sbornia in tutto l'anno. Se siete davvero informati sulla vostra fede cattolica, ricordereste che la Chiesa quel giorno onora Maria come Madre di Dio. Avreste ragione su tutte e tre le cose, ma sapevate che c'è molto di più?
Per lo sheikh Younes Laaboudi Laghzawi, che ha parlato alla Gran moschea d’Echirolles à Grenoble, «la nostra religione proibisce ai musulmani di imitare gli infedeli»
«Quaranta, erano solo 40 nel gennaio del 2013 i bambini nati all’estero con l’utero in affitto e portati in Francia dalla coppia all’origine della loro nascita». E oggi quanti sono invece? «Oggi sarebbero 2000 (Libération, 16 dicembre) (…) e domani quanti saranno se non si pone alcun freno allo sviluppo di questo turismo procreativo?». Così si inquieta Astrid Marais, docente di giurisprudenza presso l’università della Bretagna occidentale, in una lettera aperta al primo ministro Manuel Valls pubblicata dalla versione francese dell’Huffington post.
«I nostri santuari distrutti, la violazione dei nostri diritti nazionali, la falsificazione e distorsione della nostra storia, tutti gridano per avere giustizia”». Lettera del patriarca Karekin II
Ad agosto 2013 erano in cinquanta a Brescia. Oggi sono presenti in 150 città e hanno organizzato 199 veglie. Storia di un movimento rumorosamente silenzioso
Parla il comandante Ghiso, a capo di un gruppo di volontari del Dwekh Nawsha: «Abbiamo trascorso il Natale qui, lontano dalle famiglie, in servizio»
In India, quest’anno, i cristiani hanno atteso il Natale in un clima di paura, più ancora che in passato. Sempre più spesso sono infatti oggetto di aggressioni, violenze, abusi da parte dei fondamentalisti indù. Le suore e i sacerdoti che operano in regioni remote temono per la sicurezza dei loro istituti religiosi e per la loro stessa vita. Le scuole missionarie cristiane, anche nei grandi centri urbani, subiscono intimidazioni e sono oggetto di false accuse di proselitismo per il solo fatto che i loro stemmi presentano croci o immagini della Vergine. Si moltiplicano le denunce ai cristiani di convertire a forza gli indù e le “riconversioni” di massa all’induismo di nuovi cristiani, queste sì estorte con la forza dai fondamentalisti.
In Israele, spesso basta scavare un po' perché escano in superficie il passato e il Vangelo. È ciò che è avvenuto nel 2013 a padre Eamon Kelly, dei Legionari de Cristo, durante i lavori per costruire il Centro Magdala nei luoghi in cui Gesù di Nazareth ha trascorso gran parte della sua vita.
Gli sforzi di papa Francesco per la pace e il bene dell'umanità «devono essere ascoltati e sostenuti da tutti gli esseri umani, senza distinzione di religione o credo. Nello specifico, invito i miei fratelli e fedeli musulmani ad ascoltare e a comprendere le parole del pontefice: vanno seguite, se vogliamo sconfiggere il terrorismo». Lo ha dichiarato il capo del Consiglio degli imam delle Filippine, Ebra M. Moxsir al-Haj, durante un'intervista televisiva al programma "Know the Truth" che andrà in onda i primi di gennaio 2015 in vista dell'arrivo del pontefice nel Paese (Asianews, 29 dicembre).
L'elezione del primo pontefice non italiano dopo circa 5 secoli, la “paura” del papa africano e quel “se sbalio mi corrigerete”. Fu l'inizio di un grande amore tra il vescovo di Roma e il mondo cattolico. Grande l'apprezzamento anche dei laici che nel lungo pontificato hanno molte volte elogiato Karol Wojtyla, non senza irritare alcuni settori della Chiesa.di Roma. Era il 16 ottobre del 1978.
Quella tra un uomo e una donna non è l’unica unione che la Chiesa dovrebbe approvare. Lo ha dichiarato sabato scorso Il vescovo di Anversa, Johan Bonny, sul quotidiano fiammingo De Morgens. «Dobbiamo cercare in seno alla Chiesa un riconoscimento formale della relazionalità che è presente presso numerose coppie di bi e omosessuali. Così come nella società esiste una diversità di situazioni giuridiche per le coppie, così dovrebbero esserci diverse forme di riconoscimento all’interno della Chiesa».
«L’influenza dei fondamentalisti è cresciuta in modo smisurato negli ultimi anni. Tutto può succedere in ogni momento. Per questo motivo, tanti concittadini che vorrebbero cambiare le cose, scelgono di restare in silenzio». Joseph Arshad è stato nominato vescovo di Faisalabad da papa Francesco, ordinato l’1 novembre 2013 e quando parla della crescita dell’estremismo pensa alla coppia di cristiani bruciata viva in un forno a novembre per false accuse di blasfemia.
Ogni anno, durante l’Avvento e nel periodo natalizio, cresce il pericolo di violenze contro i cristiani che vivono in territori e Paesi ostili a ogni fede, come il Vietnam e la Corea del Nord, o in cui le minoranze religiose sono malviste, come il Sudan e il Pakistan. Malgrado ciò, ogni anno, i cristiani perseguitati rinnovano la loro determinazione a prepararsi al Natale e a celebrarlo partecipando numerosi alle funzioni religiose e intensificando le opere di carità. La cristiana volontà di pace, conciliazione e condivisione qualche riconoscimento lo ottiene anche in alcuni dei Paesi in cui la persecuzione è maggiore.
Un’altra bomba demografica, per di più inattesa? Così sembrerebbe da un lungo servizio dell’Espresso che, citando uno studio pubblicato da Science, ci dice che nel 2100 saremo (anzi, saranno) 11 miliardi, forse anche più di 12: almeno 3-4 miliardi in più di quel che si è creduto finora, visto che le stime ufficiali dell’Onu davano un picco di 9 miliardi intorno al 2050 per poi vedere una decrescita. Le conseguenze, avverte l’Espresso, sono ovviamente gravi, «una seria minaccia per l’ambiente, la sicurezza alimentare, la salute globale e perfino per la coesione sociale». E giù previsioni di carestie e guerre per accaparrarsi le poche risorse disponibili.
All'inizio di ogni nuovo anno è sempre la stessa storia: in televisione, sui giornali, alla radio veniamo letteralmente travolti dalle previsioni di astrologi e indovini. Ma poiché la sola e vera profezia è racchiusa nella Bibbia, abbiamo deciso di offrirvi le previsioni della Sacra Scrittura per questo nuovo anno. Se siete nati tra il 1 gennaio e il 31 dicembre allora siete sotto l’influenza della "grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini" (Tito 2, 11).
Laura ha 15 anni e cinque fratelli più grandi, ci sono giorni in cui li adora e giorni in cui vorrebbe strozzarli, in ogni caso non riesce a immaginare la sua vita senza di loro. Soprattutto i pasti: «Non potrei sopportare per tutto il tempo gli occhi dei miei genitori puntati solo su di me, e le loro aspettative. Oltre che fonte di ansia, sarebbe anche noioso: dovrei ascoltare solo la mia mamma che parla del suo catechismo e il mio papà del suo lavoro!». L’idea che i fratelli se ne vadano da casa, come hanno fatto i due più grandi sposandosi, le mette una tristezza a cui trova rimedio con adolescente senso pratico: «Bando alla tristezza. Per ora mi godo gli aspetti positivi dell’abbandono del nido: ho già una camera più grande, meno tempo da aspettare per la doccia e, se sono veloce, più spazio sul divano per spaparanzarmi davanti alla tv!».
Nei Paesi dove l’aborto è illegale muoiono meno madri di quelli in cui l’interruzione di gravidanza è stata legalizzata per la “sicurezza delle donne”. Lo confermano i dati del Cile, dove l’aborto è stato proibito nel 1989 in seguito dopo un periodo di legalizzazione. Il Paese sudamericano, infatti, per quanto riguarda la qualità della salute materna supera gli Stati Uniti dove il numero di decessi legati alla gravidanza è in costante aumento: da 7,2 morti materne ogni 100 mila nati vivi nel 1987, si è passati a 17,8 decessi ogni 100 mila nati vivi nel 2009 e nel 2011. In Cile invece i decessi sono attualmente 0,39 ogni 100 mila.
29 i figli adottati. Ogni nuovo arrivo è accolto in famiglia come un regalo. Joseph, ghanese: «Tutti i bambini meritano una possibilità. Io sono uno di quelli»
Ciccione, ubriacone, servo sciocco del consumismo e della Coca Cola. Ci è andato davvero pesante don Ferdinando Mazzoleni nella Messa di Natale. Preso alla lettera l’invito del Papa a non contaminare la natività di Nostro Signore con una melassa sciropposa di buoni sentimenti, il don ha versato chili di sale grosso sugli animi degli stupefatti parrocchiani.
Nel dicembre 2013 un gruppo di laici olandesi (Professorsmanifest) ha fatto pervenire a Papa Francesco un report sulla situazione del cattolicesimo in Olanda. Un testo dove, senza tanti giri di parole, si parlava di «deriva» e si accusava apertamente i vescovi di «aver scelto di ritirarsi dai loro obblighi e responsabilità verso il gregge». Di certo non è un segreto per nessuno che il tasso di secolarizzazione della Chiesa nei cosiddetti Paesi Bassi sia decisamente alto.
Il 28 dicembre 2014 Papa Francesco ha ricevuto l’Associazione Italiana Famiglie Numerose: tanti genitori, accompagnati dai figli, i «frutti più belli del vostro amore». Il Pontefice ha spiegato che nelle famiglie numerose si apprendono più facilmente la fede e la solidarietà, ma ha anche avuto accenti severi nei confronti di una politica italiana che sostiene la famiglia solo a parole: un atteggiamento autolesionistico, ha detto, in un momento in cui la grave crisi demografica consiglierebbe a qualunque governo di investire proprio sulle famiglie numerose. Non si deve però attendere passivamente che la politica cambi, ha aggiunto Francesco: le famiglie italiane devono occuparsi di politica, o rimarranno vittime di una politica che non si occupa di loro.
C’è una signora di 71 anni, ignota ai grandi media, che – aiutata da pochi volontari e sostenitori – ha salvato la vita a 17.486 bambini dal 1984 ad oggi (solo nel 2013 sono stati 1.134) Eppure pochi conoscono questa donna straordinaria che vive a Milano, in un normale condominio. Io eleggerei lei, Paola Bonzi, al Quirinale. Trent’anni fa ha fondato il Centro di aiuto alla vita della Mangiagalli. E’ un luogo dove accoglie povere donne indecise per diversi motivi se ricorrere all’aborto.
Per quale coraggiosa azione, quale gesto esemplare, discorso epocale o frase magistrale sarà ricordato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama? Per un qualcosa simile a quel Ich bin ein Berliner gridato nel 1963 a Rudolph Wilde Platz da J. F. Kennedy? Oppure per una definizione che ricordi quella impareggiabile di “Impero del Male”, appioppata all’Urss di Andropov dal cow boy Ronald Reagan? Oppure, quella familiare e molto wasp del giovane George W. Bush che al Congresso, dichiarò senza tentennamenti: «Non mi ritirerò dall'Iraq neanche se restassero ad appoggiarmi solo mia moglie Laura e il mio cane Barney».
Intere famiglie ridotte in schiavitù per generazioni. Costrette a lavorare quattordici ore al giorno, sei giorni a settimana per l’equivalente di qualche decina di euro al mese. È la drammatica condizione dei tanti lavoratori cristiani nelle fornaci di mattoni in Pakistan. Il 4 novembre scorso i coniugi Shama e Shahzad Masih, assieme al figlio che lei portava in grembo, sono stati gettati vivi in una fornace perché accusati di blasfemia. La vicenda, che rappresenta l’ennesimo caso di omicidio extragiudiziale legato alla “legge nera”, ha acceso i riflettori su questa forma di schiavitù contemporanea.
?A 59 anni diventa sacerdote in Molise un commercialista campano. La scelta di intraprendere un cammino nuovo Luigi Astarita, di Salerno, l'ha compiuta anni fa dopo un grave incidente nello sport marino che lo ha costretto a rimanere bloccato per mesi. Domani, sabato 27 dicembre, in Cattedrale a Campobasso il diacono don Luigi sarà ordinato presbitero mediante l'imposizione delle mani e la preghiera Consacratoria dell'arcivescovo di Campobasso, monsignor Giancarlo Bregantini.
“Ci siamo imbattuti in una iscrizione che indica che questa chiesa è stata costruita in onore dell'apostolo e arcidiacono Santo Stefano Protomartire, sepolto qui nel 35 dopo Cristo”. A dichiararlo ai media locali è il professor Salah Hussein al Hudeliyya, archeologo palestinese della Al Quds University di Gerusalemme.
All’interno del Diploma di Perfezionamento in Bioetica, lo scorso novembre è stata aperta al pubblico la lezione sul tema " Teoria del Gender: storia e fondamenti". Di seguito presentiamo un’intervista fatta alla prof.ssa Giorgia Brambilla, in occasione del suo intervento durante la seconda parte della lezione dedicata agli aspetti scientifici e bioetici dell’omosessualità.
" Intervista alla giornalista Ann Carey, che ha indagato per oltre 20 anni sulla crisi delle suore: «Il Vaticano ha avviato due indagini e solo una è conclusa. Resta aperta quella più critica» "
Intervista a Nicodemus Daoud Matti Shara, arcivescovo metropolita di Mosul e di tutto l’Iraq settentrionale. Dal nostro inviato a Erbil
Dal 1926 al 1929 il Messico brucia. Il presidente della repubblica, generale Plutarco Elías Calles (1877-1945), ha spinto sino in fondo l’acceleratore della persecuzione religiosa portando al culmine la politica laicista già insita, anzi sancita dalla Costituzione del 1917, ma che i governi precedenti non avevano avuto il coraggio di esacerbare.
Ci sono cristiani perseguitati che non si guadagnano nemmeno un titolo su un giornale: sono troppe oggi le crisi, non si riesce a stare dietro a tutte le stazioni di questa Via Crucis. Così in pochissimi sanno che anche l’Estremo Nord del Camerun, la striscia di terra che si insinua tra la Nigeria e il Ciad, quest’anno ha vissuto un Natale di tensione con migliaia di profughi. Sono le popolazioni fuggite dalla Nigeria dei Boko Haram, il movimento fondamentalista islamico che con gli attentati alle chiese e le altre scorribande semina il terrore ormai anche nei Paesi vicini.
Il nostro inviato tra i cristiani rifugiati. Gli scatoloni, le pulizie, le feste senza regali. E la Messa con il patriarca Sako e il primo ministro del Kurdistan Barzani.
Questo è il momento in cui l’uomo geme nella nostalgia di riavere la propria vera casa e di ripercorrere e di ritrovare fino in fondo il suo vero e proprio Natale: il Natale di Cristo.
Il Bambino divino è diventato il Maestro e ci ha detto che cosa dobbiamo fare. Per permeare tutta una vita umana di vita divina non basta lasciarsi prendere dall’incanto della notte santa
Nel suo Racconto di Natale il giornalista e scrittore narra la storia di don Valentino, segretario del vescovo, di come Dio «disparve» dal Duomo e fu, infine, ritrovato in una «grande chiesa ai limiti di una vastissima landa»
È una nuova specie di bambini, una generazione di pupi e marmocchi “ecologicamente modificata”. Come sempre capita ai fenomeni di avanguardia pure questo arriva dagli Stati Uniti: il New York Times, qualche anno fa, gli dedicò il primo reportage. E fu la fine. Anzi, l’inizio. Il principio di una tendenza che in pochi mesi diventerà movimento: quello delle EcoMom, le eco-mamme. Niente a che vedere con le casalinghe disperate: queste sono giovani, sicure di sé, colte e con una spiccata coscienza ambientale. I loro pargoli, sono i primi “bambini a impatto zero”. Come la musica e le aziende sponsorizzate da Lifegate, la radio che non nuoce alla salute e fa bene alle foreste. Non siamo ancora arrivati allo scambio neonati-alberi, ma è solo questione di tempo.
Si parla sempre di meno della guerra in Siria. La tragedia di Mosul - con le centinaia di migliaia di profughi che vivono un esilio durissimo in Kurdistan - ha portato un altro angolo del Medio Oriente in cima alle preoccupazioni dei cattolici di tutto il mondo. Ma l'effetto collaterale è che stiamo cominciando a dimenticarci che la stessa guerra continua anche là dov'è cominciata. E - dunque - che i cristiani della Siria in queste ore si preparano a vivere il loro quarto Natale consecutivo nella sofferenza.
Dopo avere ricordato nella notte di Natale la tenerezza del Bambino Gesù, nel Messaggio Urbi et Orbi del 25 dicembre 2014 Papa Francesco ha insistito sulle «tante lacrime che ci sono in questo Natale insieme con le lacrime di Gesù», a causa di tanti Erode che ancora perseguitano i bambini, cominciando da prima che nascano. Nell'omelia della Messa della notte di Natale, il Papa ha mostrato «lungo il cammino della storia, la luce che squarcia il buio e ci rivela che Dio è Padre e che la sua paziente fedeltà è più forte delle tenebre e della corruzione». Il Bambino Gesù è icona dell'infinita pazienza di Dio. «Dio non conosce lo scatto d’ira e l’impazienza; è sempre lì, come il padre della parabola del figlio prodigo, in attesa di intravedere da lontano il ritorno del figlio perduto. E tutti i giorni, con pazienza. La pazienza di Dio».
A Donetsk il viso di Cristo eletto a simbolo della guerra di indipendenza del Donbass da Kiev. Si rappresenta la trinità, intesa come l’Unità della Rus’: Malorossia (Ucraina) Belorossia (Bielorussia) e Velikorossia (Russia). In slavo antico c’è scritto: “per la fede, lo zar, e la santa trinità della Rus’” (Vita.it, 24 dicembre)
Una delle principali preoccupazioni della Chiesa negli ultimi anni è stata l'emarginazione delle credenze religiose, relegate al contesto privato. Questo fenomeno si verifica in ambienti secolarizzati nei quali si limita la manifestazione pubblica della fede, dando luogo a situazioni che hanno provocato una notevole controversia o sono arrivate perfino in tribunale.
“C'è chi tace, perché non sa che cosa rispondere, e c'è chi tace, perché conosce il momento propizio” (Siracide 20,6) Notate come Dio ha creato la natura silenziosa, calma e produttiva. Non sentiamo e non vediamo la pianta crescere, ma cresce senza sosta, nel silenzio. Una foresta intera cresce senza far rumore. È nel silenzio che la natura produce le sue meraviglie: il fiore che si apre, la farfalla che lascia il bozzolo, la frutta che matura, il bambino che si sviluppa, i trilioni di stelle che brillano... La natura non ha fretta.
«Il portinaio aveva due figli, uno era Peppino e sarebbe diventato mio amico. Gesù quel Natale portò i doni come sempre: com’è naturale a me portò molto più che a lui»
Siamo presi come tra due fuochi nella stalla di Betlemme dipinta da Federico Barocci nel 1597: gli occhi sgranati del bue e dell’asino e quelli sorpresi dei due pastori che battono all’uscio. Nessuno ci aveva condotto così dentro il Mistero del Natale. E ci sentiamo quasi in imbarazzo non sapendo bene dove collocarci. A ben guardare questa Natività è tutta in movimento: la Vergine spalanca le braccia quasi per segnare i confini eterni del Mistero; Gesù sembra essersi liberato in quel momento dal tepore della coperta e volge gli occhi alla Madre; san Giuseppe corre alla porta ad accogliere i pastori e questi ultimi già si piegano in adorazione prima ancora d’essere entrati. E in tutto quest’andirivieni dove siamo noi? Noi che stentiamo a credere al miracolo che ha cambiato il mondo, all’evento che ha fondato le radici della nostra Europa?
Reportage dall’Iraq. Intervista al vescovo Warda: «In questo anno terribile i giovani entrati in seminario sono 9! Davvero Dio opera in un modo misterioso»
Il nostro inviato in Iraq ha incontrato i genitori della piccola di tre anni rapita ad agosto da Isis. «Ci dicevano: “Dovete convertirvi all’islam o andarvene perché qui i cristiani non possono più starci”»
Nel seminario vescovile di San Miniato è spuntato un presepe, che a voler essere buoni perché è Natale, potremmo definirlo ambiguamente gay. L’artista Mario Rossi ha raffigurato due pastori a grandezza naturale che stanno a braccetto uno con l’altro e tengono in mano un cartello dove c’è scritto: «Cerchiamo di superare come ha detto Papa Bergoglio, la cultura dello ‘scarto’ con la cultura della solidarietà».
Si parla sempre di meno della guerra in Siria. La tragedia di Mosul - con le centinaia di migliaia di profughi che vivono un esilio durissimo in Kurdistan - ha portato un altro angolo del Medio Oriente in cima alle preoccupazioni dei cattolici di tutto il mondo. Ma l'effetto collaterale è che stiamo cominciando a dimenticarci che la stessa guerra continua anche là dov'è cominciata. E - dunque - che i cristiani della Siria in queste ore si preparano a vivere il loro quarto Natale consecutivo nella sofferenza.
«Un gancio in mezzo al cielo. Storie di speranza» è il concorso artistico-letterario voluto e organizzato da «conGiulia onlus», l’associazione a cui hanno dato vita i genitori di Giulia Gabrieli, portata via tre anni fa, a soli 14 anni, da un tumore.
«Abbiamo scelto con cura l’obiettivo. Vogliamo far provare ai militari il nostro stesso dolore». In realtà i talebani che con questo glaciale messaggio hanno rivendicato la strage di bambini e ragazzi in una scuola, non hanno nemmeno idea di cosa sia il dolore. Sono così lontani dalla vita che non è più possibile riconoscere in loro segni di un’umanità dove dolore e odio non si identifichino con la stessa esperienza di sé. D’altronde, anche il Salvatore del mondo è nato dentro un mondo umanamente stravolto. Dentro un mondo così, tale e quale al nostro, più o meno talebano, dove l’umano è quotidianamente sfregiato, calpestato, ucciso.
«Quando sei qui con me, questa stanza non ha più pareti ma alberi, alberi infiniti». Così cantava Mina sul testo della celebre canzone di Gino Paoli. E forse le stanze dei centri specializzati nelle cure di quei pazienti che dopo un trauma non riescono più a svegliarsi diventano anch’esse luoghi dove non ci sono più pareti, ma si aprono ad un mistero infinito fatto di dolori e speranze, di affetti e lacrime grazie alla presenza amorosa dei familiari che vegliano insieme a loro. Infiniti spazi per silenzi infiniti.
La Corte Suprema del Regno Unito ha impresso un’ulteriore stretta al diritto all’obiezione di coscienza in tema di aborto. Con una sentenza del 17 dicembre scorso, infatti, l’organo che esprime i giudizi finali su casi di rilevanza nazionale e che per sua natura gioca un ruolo determinante nello sviluppo della legge britannica, si è espresso a sfavore di due ostetriche scozzesi, Mary Doogan e Concepta Wood.
A Taiwan non si attende il Natale. La vera festa sentita dai taiwanesi è il capodanno cinese. Il cristianesimo qui non ha ancora radici profonde, è sbarcato (letteralmente, trattandosi di un’isola) solo da poco più di un secolo e mezzo. Templi, idoli e riti pagani sono la cornice religiosa ad una vita fatta di lavoro assiduo, di sogni di ricchezza, gioia, pace e salute, che sono anche gli auguri più comuni che ci si scambia qui tra le persone.
Giorno di battesimi nella cappella che porta il nome della patrona dell’Argentina, NS di Lujan. Le note allegre di un “angelo che passa furtivo” si mescolano alle litanie che provengono dal salone che c’è dirimpetto, dove un gruppo di evangelici invoca Dio e benedizioni sulla vita. 34 battesimi oggi, terza domenica di Avvento, 14 sabato in una cappella nelle vicinanze, dedicata alla Madonna di Itatí, due dozzine nella terza cappella della baraccopoli La Carcova dove padre José Maria di Paola continua a seminare mense, doposcuola e centri di prevenzione della tossicodipendenza. Quest’anno, il 2014, il registro dei battesimi affidato alla custodia di una volontaria annota 600 nomi. Dieci volte di più dell’anno precedente, quando il prete veniva da fuori e battezzava i residenti in occasioni determinate. Ed è così un po’ per tutti i sacramenti, che con il nuovo parroco hanno avuto una impennata verso l’alto. Sì, perché da venerdì La Carcova, un agglomerato alla periferia di Buenos Aires è parrocchia a tutti gli effetti, con confini ben delineati e tanto di decreto del vescovo Gulliermo Rodríguez Melgarejo che “per grazia di Dio e della Santa Sede Apostolica” e in base alle disposizioni del canone 515 del Codice di diritto canonico ha eretto una nuova parrocchia.
Almeno 185 persone rapite, tra donne e bambini, e 32 uomini uccisi. È il bilancio, ancora provvisorio, dell’ultimo attacco di Boko Haram al villaggio di Gumsuri, nello Stato nordorientale di Borno. Gumsuri si trova poco più a nord di Chibok, dove otto mesi fa sono state rapite 276 ragazze e non sono più tornate.
Non sarà un presepe classico ma è sempre meglio che niente. In occasione del Natale, sotto l’altare della chiesa di San Giuseppe, nel villaggio di Knayeh, in Siria, ci sarà solo una culla. Ma che i francescani possano adagiarvi dentro Gesù bambino è già un miracolo se si pensa che la città è saldamente controllata da Jabhat Al Nusra, la milizia siriana di Al Qaeda.
Un centinaio di combattenti dello Stato islamico provenienti dall’Occidente sono stati uccisi dagli stessi terroristi per aver tentato la fuga. Come riportato sabato da testimoni al Financial Times, molti jihadisti occidentali si sono resi conto che il Califfato non è quel paradiso che pensavano ma non sono stati lasciati tornare indietro.
Da un lato le polemiche su sbarchi, Mare nostrum e Frontex plus. Dall’altro il silenzio sul report Istat, pubblicato il 12 dicembre, sull’interruzione volontaria della gravidanza, nella parte che riguarda le donne straniere. L’aborto “legale” è praticato più dalle immigrate che dalle italiane, e questa non è una novità: nel 2012 il ricorso a esso è avvenuto da parte di 7,6 su mille donne in età fertile presenti in Italia, ma il dato riguardante le straniere è più alto; le migranti che hanno praticato l’ivg sono infatti il 34 per cento del totale delle donne che hanno abortito in Italia, mentre è stimata all’11 per cento la popolazione femminile straniera presente fra noi in età compresa fra i 15 e i 49 anni.
La Francia ha subito sabato e domenica due attacchi «islamisti radicali» consecutivi. Ieri a Dijon, verso le otto di sera, un automobilista si è lanciato con l’auto contro un gruppo di pedoni urlando «Allahu Akbar», Dio è il più grande. Undici persone in tutto sono rimaste ferite, due gravemente.
Pancia contro pancia. Si dice che sia questo il modo migliore per tenere i bambini appena nati. Così sentono l’odore della mamma e del latte. I filmati per promuovere l’allattamento materno mostrano bambini che appoggiati a pancia sotto sulla mamma arrivano spontaneamente al seno. Pietro a pancia in giù non si è mai messo. Ha guardato subito il mondo. E anche il mondo lo ha guardato. Il 2 gennaio 2014, quando è nato con cesareo programmato alla clinica Mangiagalli di Milano «ha pianto subito fortissimo. Respirava. Era vivo».
Siamo pronti a celebrare il Natale in un’atmosfera abbastanza oppressiva, in cui persino i presepi danno scandalo e sono oggetto di dibattito nelle scuole pubbliche, perché potrebbero “offendere” scolari di altre religioni. Meglio dare una rinfrescata alla memoria: giusto per avere un parametro di riferimento è bene sentire chi ha vissuto sotto un regime che imponeva l’ateismo di Stato a tutti e con la forza.
Qualche giorno fa, il tribunale amministrativo di Nantes (Francia) ha proibito le rappresentazioni della nativitànegli uffici pubblici, in quanto si tratterebbe di simboli religiosi incompatibili con il “principio di neutralità del servizio pubblico“. Qualche giorno prima, il preside di una scuola di Bergamo aveva vietato l’allestimento del presepe nei locali dell’istituto, poiché sarebbe una “tradizione che può discriminare“. Più o meno in tutta la penisola (e in tutta Europa), notizie simili a queste si rincorrono, il presepe viene vietato in ossequio al principio di neutralità e a quello di rispetto per chi professa altri culti.
La proliferazione di numerosi istituti religiosi femminili francescani, la presenza di tante suore che richiamano il loro impegno agli insegnamenti del "poverello d'Assisi" a quando affondano le radici? E sopratutto in cosa si distingue la vita consacrata francescana da quella degli altri ordini? Sono questi alcuni aspetti che si approfondiranno durante un corso promosso dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose della Pontificia Università Antonianum e incentrato proprio su "La Vita Consacrata francescana femminile".
Quando l'attuale Papa Francesco era neo-arcivescovo di Buenos Aires, cattedra nella quale succedete il Primate cardinale Antonio Quarracino il 28 febbraio 1998, scrisse un piccolo libro (luglio 1998), articolato in diversi capitoli, dedicato alla visita storica di Giovanni Paolo II a Cuba tra il 21 e il 26 gennaio 1998. Il volumetto, solo in vendita, e disponibile in lingua spagnola, da oltre un anno viene periodicamente citato, soprattutto da giornalisti o scrittori che hanno scritto biografie su Jorge Mario Bergoglio.
Per la quarta domenica di Avvento, Francesco sottolinea due aspetti della vita di Maria "modello per prepararsi al Natale": la sua fede e la capacità di riconoscere il tempo di Dio. "L'esempio di Maria e di Giuseppe è per tutti noi un invito ad accogliere con totale apertura d'animo Gesù, che per amore si è fatto nostro fratello". "Quando senti la voglia di essere migliore, lì è Cristo che passa e bussa da te: spalancagli le porte".
Se è vero che le rivoluzioni partono dal basso, l'Emilia Romagna si dimostra ancora una volta all'avanguardia. Registro delle coppie gay sposate all'estero. Sotto il Po pullulano le iniziative di Consigli comunali, anche micro, per forzare la normativa nazionale che oggi impedisce il riconoscimento di un matrimonio di persone dello stesso sesso contratto all'estero. Come? Con un'operazione di stress test che costringe le Prefetture ad esporsi “contronatura” visto il loro ruolo e creare una tensione istituzionale che solo il Parlamento centrale dovrà poi risolvere.
Pochi giorni or sono l’Unicef, nel pubblicare il proprio rapporto annuale sulla condizione del’infanzia nel mondo, ha fornito un bilancio terribile dell’anno che sta per concludersi definendolo “devastante” per milioni di bambini. Oltre al permanere, sebbene con progressi in ogni settore e in molti paesi, di minacce alla loro esistenza riconducibili alla povertà (condizioni abitative insalubri, alimentazione insufficiente, carenze nutrizionali, sistemi sanitari inadeguati…) e a istituzioni discriminanti e lesive dell’integrità fisica e morale della persona (matrimoni infantili, mutilazioni genitali femminili, dote e prezzo della sposa….), il 2014 ha infatti visto moltiplicarsi violenze e pericoli per i minori nei territori di guerra: “bambini sono stati uccisi mentre si trovavano a scuola o durante il sonno, nei loro letti, mentre altri sono rimasti orfani, sono stati torturati, reclutati, violentati e persino venduti come schiavi. Mai nella storia recente – ha detto l’8 dicembre il direttore esecutivo dell’Unicef Anthony Lake illustrando i dati contenuti nel rapporto 2015 – così tanti bambini sono stati sottoposti a tali indicibili brutalità”.
E' risaputo che i momenti dell'attesa sono i momenti in cui l'uomo vive maggiormente: in quei giorni e in quelle ore in cui egli aspetta qualcosa o qualcuno, gioisce, lavora, prepara, pensa e mette in moto tutte le sue energie. Ma non è altrettanto risaputo dagli uomini che le varie attese, tutte le attese, deludono non appena arrivano a compimento. Solo una delle molte attese, quando giunge al termine, riversa pace e pienezza per sempre nel cuore. Tutte le attese, quando sono colmate lasciano spazio ad altre. Solo una è diversa: è quella di chi attende Gesù. Chi attende Gesù, quando arriverà, entrerà nella pace stabile, perché Egli introduce nei cieli, nella pienezza di Dio. Egli è la pace, e quando arriva in un cuore, in una vita, non può che riempirla, portarla alla perfezione. Io attendo Gesù. Già mentre lo attendo Egli addirittura anticipa il frutto del dono della Sua Presenza. Già mentre lo attendo, questa attesa colma il cuore di gioia e serenità! come già fosse presente. lo attendo Gesù. Non vale la pena attendere qualcosa o qualcun altro: passerà, e rimarrò vuoto. L'esperienza parla chiaro. Non solo la mia esperienza, ma quella della storia, quella dei popoli dice: l'unica attesa che appaga è quella di Gesù. E quando Egli arriva la nostra vita ha raggiunto il culmine e potrebbe andarsene dal mondo, se non fosse per qualche compito nei riguardi di coloro che ancora attendono. Così come s. Paolo afferma dopo esser stato raggiunto da Gesù: meglio andar via da questo corpo, a meno che non sia utile a voi che io rimanga! ...
Mio carissimo, come saprai, ci avviciniamo alla data del mio compleanno, il Santo Natale. Tutti gli anni si fa una grande festa e anche quest’anno sarà lo stesso. In questi giorni la gente fa molte compere, ci sono anche molti annunci pubblicitari fatti per radio e per televisione. In realtà, molti anni fa (più di 2000) cominciarono a festeggiare il mio compleanno. I primi anni sembrava che avessero capito quanto ho fatto per loro, però oggi, molti ignorano il motivo per cui lo festeggiano. La gente si raduna e si diverte senza sapere di che cosa si tratta. Ti racconto dell’anno passato, quando è arrivato il Natale, fecero una grande festa in mio onore e si scordarono di invitarmi. La festa era per me ma quando arrivò il grande giorno mi lasciarono fuori la porta. Io avrei voluto condividere la loro mensa!!! In verità non mi sorpresi più di tanto perché in questi ultimi anni mi chiudono la porta. Siccome non mi invitano, decisi di entrare lo stesso, senza far rumore. Entrai e mi misi in un angolo. Vidi che il mio Presepe non c’era e che era stato sostituito da un albero artificiale pieno di luci e ghirlande. Tutti stavano bevendo. Alcuni, già ubriachi, raccontavano barzellette e ridevano. Al colmo della festa arrivò un anziano signore, robusto, vestito di rosso e con la barba bianca. Sembrava che avesse bevuto di troppo perché si lasciò cadere pesantemente su una poltrona. Tutti i bambini corsero da lui: “Babbo Natale!!! Babbo Natale!!!” come se la festa fosse in suo onore. Arrivò la mezzanotte e tutti si abbracciarono. Io stesi le mie braccia sperando che qualcuno mi abbracciasse, ma nessuno mi abbracciò. Ho sperimentato una triste realtà : che io, in quella festa, ero di troppo e che non ero accetto. Uscii senza far rumore, chiusi la porta e me ne andai. Chi crede che io non abbia mai pianto si sbaglia, quella notte piansi. Un’altra cosa che mi dispiace è che nel giorno del mio compleanno, invece di far regali a me se li fanno tra di loro. Una volta uno mi disse: “Come faccio a farti regali se nemmeno ti vedo?” Ti immaginerai già la mia risposta: “Lasciami nascere nella tua anima, non mi mandare via con il peccato. Se desideri vedermi, guardami nell’Ostia Santa. Sono venuto per salvarti. A Betlemme mia madre mi teneva fra le sue mani, il sacerdote sull’altare mi tiene tra le sue. AIUTA I POVERI, VISITA GLI AMMALATI E QUELLI CHE SONO SOLI, PENSA AI TUOI FRATELLI E MI VEDRAI IN OGNUNO DI LORO E SARA' COME SE L'AVESSI FATTO A ME. QUESTI SONO I REGALI CHE MI PIACEREBBE RICEVERE DA TE. Oggi,come ieri, la gente pensa solo a comprare regali e di me nessuno si ricorda. Nel migliore dei casi mi vedono come un bambino qualunque, non come Dio fatto uomo. Mi fa pena vederli con la sete di amore avendo la fonte tanto vicina. Termino questa lettera sperando di non averti annoiato. Però credimi, anche se hai poco o niente da offrirmi: LASCIAMI ENTRARE NEL TUO CUORE: e' già molto se ci riuscirai. Se fino ad oggi non lo hai fatto provaci! E' l'unico modo per prepararti a celebrare l'eterna natività nella Betlemme del cielo. A presto! Il tuo santo amico e...se vuoi, anche il tuo Dio.
E' morta a 78 anni Virna Lisi, classe 1936, un volto tra i più conosciuti del cinema italiano che aveva attraversato le generazioni, grazie anche al successo conseguito in tv, l'ultimo con la serie "Madre aiutami" in cui vesteva i panni di Suor Germana. Virna, non ha mai nascosto la sua fede e la sua grande ammirazione per la Madonna. "Ho una devozione speciale per la Madonnina. Sento che mi sta vicino, che mi protegge, percepisco che quando la invoco con un'Ave Maria è sempre pronta ad ascoltarmi. Ecco perché la mia stanza è piena di rosari che vengono da ogni parte del mondo" (A Sua Immagine, 15 febbraio).
Nel gennaio corso ero in viaggio per lavoro e soggiornavo in un piccolo albergo di una città universitaria. Mi piace pensare che in genere sto più attenta a ciò che mi circonda, ma nevicava così tanto e soffiava un vento così forte che non sarei riuscita a sentire i suoi passi neanche se avesse camminato pesantemente. È avvenuto tutto molto rapidamente. Avevo aperto la porta, mi sono girata per chiuderla e lui era lì, un uomo grosso. La mia prima reazione istintiva non è stata di paura, ma di confusione. In un istante, mi ha dato un pugno in faccia. Non ricordo di essere stata trascinata fuori dalla stanza, ma sono stata ritrovata nella tromba delle scale. Non so perché – forse stavo cercando aiuto.
Il 19 dicembre 1915 nasceva l'irrequieta artista francese. Una vita di eccessi toccata dalla devozione a Santa Teresa di Lisieux.
Aleteia intervista il cardinale Gerhard Müller in occasione della pubblicazione del suo libro “Povero con i poveri”, con prologo di papa Francesco
In tanti messaggi la Gospa parla dell’azione del maligno, di come Satana desidera distruggere i suoi piani di pace e di salvezza. Occorre preghiera, digiuno e vigilanza per scoprire e annientare le carte malefiche del maligno. Soprattutto occorre prudenza, anche quando ci rechiamo in pellegrinaggio a Medjugorje. Come pellegrini occorre sapere che anche in questo luogo vi possono essere tranelli messi in atto da “strani” personaggi. Oggi desidero mettervi in guardia su due situazioni che riguardano proprio Medjugorje.
Oggi inizia la Novena alla Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.
Storica sentenza della Corte suprema inglese: «Partecipare significa solo prendere parte con un’azione diretta». Due ostetriche ricorreranno alla Corte europea dei diritti umani
Si allunga a dismisura la lista delle brutalità perpetrate dai miliziani del cosiddetto Stato islamico (Is) in Iraq e in Siria. Almeno centocinquanta donne, alcune delle quali incinte, sono state barbaramente uccise dall’Is per aver rifiutato di sposare i jihadisti del gruppo. Il drammatico fatto ha avuto luogo nella provincia di Anbar, nel parte nord-occidentale dell’Iraq. Lo ha denunciato ieri alla stampa il ministero per i Diritti umani di Baghdad, citato dall’emittente satellitare Al Arabiya, precisando che le esecuzioni sono avvenute a Falluja e che i corpi delle vittime sono stati sepolti in fosse comuni alla periferia della stessa città.
Intervista a padre Natale Paganelli, missionario nel Paese da 31 anni: «Ringraziamo papa Francesco, che mandandoci il cardinale Turkson in visita ci ha dimostrato che non siamo soli»
Pubblichiamo ampi stralci della prefazione al saggio di Marguerite A. Peeters - Il Gender, Una questione politica e culturale, edito da San Paolo - scritta dal cardinale Robert Sarah, nominato lo scorso 24 novembre prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Se il libro è importante, lo sono anche le parole del cardinale Sarah, che riescono con la loro chiarezza a squarciare il velo di ambiguità e ipocrisia che avvolge, purtroppo, anche settori del mondo cattolico. Proprio per questo meritano di essere riportate.
La notizia non è certo nuova ma, come spesso accade in Italia, non c’è nulla di più dirompente delle ovvietà. Sulla presenza di terroristi islamici tra le maree umane sbarcate clandestinamente in Italia si è discusso e speculato a lungo fin dalla guerra di Libia del 2011 che vide oltre 40 mila africani sbarcare in Italia a bordo delle carrette del mare gestite dai trafficanti di esseri umani.
Migliaia di feti sopravvissuti all'aborto vengono abbandonati ogni giorno come scarti. Le ONG raccolgono firme perché il Consiglio d'Europa affronti questo trattamento disumano e illegale
Ogni essere umano è unico e irripetibile. E per uno come Sammy Basso questa è un'evidenza che lo accompagna da 19 anni. Ciò che per una persona comune potrebbe essere una sfortuna o un impedimento a vivere, per lui è una marcia in più. “L'unicità” di Sammy, i suoi genitori, l'hanno scoperta quando aveva 2 anni. I medici gli diagnosticarono la Progeria una malattia estremamente rara che provoca un precoce invecchiamento della persona con conseguenti complicazioni tipiche dell'età avanzata tra cui ovviamente una aspettativa di vita breve.
Illegale, ma non troppo. Il governo spagnolo, guidato dal Partito popolare, ha annunciato attraverso il ministro della Giustizia che modificherà la legge per permettere di iscrivere nei registri civili i bambini nati all’estero con l’utero in affitto.
Sono passati 11 anni e otto mesi da quando Jeong Kwang-il (qui la sua testimonianza integrale) è stato liberato dal campo di concentramento di Yodok in Corea del Nord. Eppure l’uomo che il 30 aprile 2003 è riuscito a scappare dal Paese e dal regime comunista dei Kim ancora soffre «di insonnia a causa degli incubi che i ricordi del campo mi provocano».
Il dibattito sulla nuova moschea di Milano in vista dell’imminente Expo2015 continua, si accende e richiede sempre più chiarezza da parte di entrambe le parti in causa ovverosia il Comune di Milano e il Coordinamento Associazioni Islamiche di Milano e Monza e Brianza (Caim). La richiesta di una valutazione dei ministri di culto da parte del Viminale prima di affidare aree pubbliche ai gruppi religiosi rallenta i tempi dell’apertura del luogo di culto islamico. Anche le recenti dichiarazioni e i dubbi espressi dal consigliere Matteo Forte riguardo al Caim, principale referente islamico del Comune di Milano, rammentano l’importanza di definire due concetti chiave alla base del dibattito meneghino: quello di comunità e quello di rappresentatività dei musulmani.
L'obiettivo chiaro è giustificare la comunione ai divorziati risposati in vista del prossimo Sinodo sulla famiglia. Come fare? Dimostrando che anche nel recente passato la dottrina è "evoluta" così che quello che prima era proibito poi è stato ammesso. Ed ecco che il sedicente teologo Gianni Gennari - che su Avvenire quotidianamente fa il guardiano dell'ortodossia e su altri giornali fa "l'innovatore" - sostiene che l'enciclica "Casti Connubii" del 1931 vieti assolutamente quei metodi naturali che verranno invece promossi da Pio XII ed esaltati da Paolo VI. Peccato che sia una palese menzogna.
Vangelo Lc 1, 26-38: Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
"La preghiera era la fonte della sua determinazione, oltre all’amore delle figlie, del marito e di tutta la famiglia”. Così don Roberto Straodiotto descrive Veronica Giazzon, mamma e infermiera di 36 anni che ha scelto di donare la sua vita per far nascere la secondogenita Matilde. Don Roberto il 17 dicembre celebrerà nel duomo di Mogliano (Treviso) i funerali di una donna che ha lasciato il segno per la sua prorompente umanità. A metà della seconda gravidanza, le diagnosticarono una forma molto aggressiva di leucemia. Veronica chiese ai medici di far nascere anticipatamente la sua piccola, per iniziare, subito dopo, le cure. Oggi Matilde ha 13 mesi e la sua mamma, ora, la sta proteggendo dal Cielo.
Angelo Branduardi: oggi al mondo servirebbe san Francesco Il famoso musicista ha scritto le note per i suoi testi e ha fatto conoscere la sua Lauda “Perché i Francescani hanno scelto proprio me per musicare i testi di san Francesco? Perché Dio sceglie sempre i peggiori...”. Ironizza Angelo Branduardi. Con san Francesco ha un rapporto particolare. In occasione del Giubileo del 2000, ha dato vita al progetto discografico L'infinitamente piccolo, un album voluto dai Francescani e pubblicato dalla EMI che, attraverso undici tracce, mette in musica la vita di san Francesco basandosi sulle fonti autentiche dell'epoca. L'album è poi confluito nello spettacolo teatrale portato in scena in tutta Europa, La Lauda di Francesco, dove accanto a ballerini, attori, musicisti e mimi, Branduardi veste i panni del Trovatore, il musicista viandante e narratore che accompagna con la musica l'azione.
È “cattedrale di Santa Maria” «fin dal XIII secolo», ma per l’assessore al Turismo è «assurdo e fondamentalista» chiamarla così. Esposto un reclamo contro la Chiesa
«Strano che non interessi a nessuno lottare per un mondo del lavoro “mummy friendly” dove una venticinquenne possa avere un bambino». Intervista a Marina Terragni, dirigente nazionale del Pd che scrive di donne per il Corriere della Sera
Intervista a Mohaned Mustafa, legale della cristiana condannata a morte per apostasia in Sudan: «Da quando è stata liberata, sono entrato nel mirino dei fondamentalisti. Ma è mio dovere difendere i gruppi più vulnerabili del paese»
Non c'è che dire: Bologna la rossa non smette mai di stupire in termini di avanguardie. La nuova frontiera è la luminaria natalizia dichiaratamente massonica. Uno scherzo? Una provocazione? Un gioco di luci? Poco importa se c'è da far parlare di sé e scimmiottare il senso del Natale. Nella città felsinea sono comparse il 13 dicembre scorso tre luminarie natalizie. O meglio: di natalizio c'è solo l'occasione perché il senso dell'istallazione è tutto fuorché cristiano o natalizio.
Si chiama Cuntala (“raccontala” in dialetto meneghino) e come sottotitolo riporta “equal opportunities games”. Si tratta di un’azienda che produce giochi per bambini in cui i ruoli maschili e femminili sono saltati e mischiati tra loro. All’ombra dello stendardo dell’ideologia gender ovviamente c’è posto anche per incensare l’omosessualità.
Tutto è bene quel che finisce bene. Dopo sei anni di indagine, la visita apostolica «che non ha precedenti» a 341 istituti religiosi femminili impegnati in ministeri apostolici su tutto il territorio degli Stati Uniti s’è conclusa in modo positivo. Il giudizio della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di vita apostolica è stato svelato ieri mattina durante una conferenza stampa in Vaticano, cui hanno partecipato il cardinale prefetto João Braz de Aviz, il segretario del dicastero mons. José Rodriguez Carballo, la visitatrice Madre Mary Clare Millea, la coordinatrice del Council of Major Superior of Women Religious, suor Agnes Mary Donovan e la presidente della Leadership Conference of Women Religious, suor Sharon Holland.
I Talebani hanno compiuto ieri la loro strage più sanguinosa ed efferata in Pakistan. Un commando di sette terroristi ha fatto irruzione in una scuola di Peshawar e ha massacrato scientemente 132 bambini e 9 fra insegnanti e dipendenti dell’istituto.
Mazzo di carte, foulard e l'immancabile saio da cappuccino. Si presenta così padre Gianfranco Priori, o meglio Frate Mago, un omone dalla faccia buona, da quattro anni rettore del santuario della Madonna dell'Ambro nelle Marche. Spesso ospite del salotto più famoso d’Italia, il “Maurizio Costanzo Show”, più volte nominato “marchigiano dell’anno”, ha partecipato a numerose trasmissioni televisive oltre ad aver tenuto spettacoli in Canada e in Svizzera.
L’hanno colpito con il calcio del kalashnikov alla testa e calpestandolo con lo stivale, gli hanno premuto il viso dentro le fiamme. È quanto hanno fatto a un bambino di appena tre anni alcuni terroristi di Boko Haram, secondo quanto riportato dalla ong Voice of the Christian Martyrs Nigeria, che sostiene i cristiani nigeriani. La colpa del bambino sarebbe stata quella di essere un «infedele ostinato».
Per il vescovo di Reggio Emilia la crescente intolleranza verso un gruppo che manifesta «un credo laico» è segno della «debolezza della nostra democrazia»
«Ho sempre vissuto insieme alla mia gente e, se necessario, morirò tra di loro. Quindi non andrò da nessuna parte». Così rispose padre François Xavier Truong Buu Diep al suo superiore che gli consigliava di lasciare la sua parrocchia per un posto più sicuro. Era il 1945 e in Vietnam stava per scoppiare la guerra d’Indocina, che vide combattersi l’esercito francese e i Viet Minh, un’organizzazione politica e paramilitare fondata da Ho Chi Minh sotto il partito comunista.
Thomas Carlyle Ford è una celebrità nel mondo della moda e del cinema statunitense. Noto stilista fondatore del marchio “Tom Ford”, e regista del film A single man, presentato in concorso alla 66ma Mostra internazionale d’arte cinematografia di Venezia, dove si è aggiudicato il Queer Lion per il miglior film a tematica omosessuale. Tom Ford ha una relazione con il giornalista inglese Richard Buckley, e il 23 settembre 2012 la coppia ha annunciato la nascita del “loro primo figlio”, Alexander John Buckley Ford. Si è aggiunto alla “famiglia” ora composta da Tom, Richard, il piccolo Alexander e due cani, Angus e India, dei Fox Terrier a pelo liscio, che sono apparsi nel film A single man.
All’improvviso, un angolo di conflitto mediorientale si è trasportato a Sydney, in Australia, dall’altra parte del mondo. Alle dieci del mattino di lunedì (ora australiana) la bandiera nera degli jihadisti ha fatto la sua surreale comparsa sulla vetrina di un Lindt Chocolate Café, nel centro della metropoli australiana. Non era uno scherzo, né una provocazione. Ad issarla erano due ostaggi terrorizzati, mentre gli altri clienti apparivano al pubblico lungo tutte le vetrine con le mani alzate. Dietro di loro c’era un fanatico, che li minacciava con le armi in pugno e che, a detta degli ostaggi (quelli che sono riusciti a fuggire o a comunicare con sms durante l’assedio) aveva con sé almeno quattro bombe, due delle quali erano state piazzate fuori dal locale e all’interno. Cinque ostaggi sono riusciti a fuggire nel primo pomeriggio di lunedì. L’assedio è durato fino per sedici lunghe ore. Alla fine, dopo il fallimento di ogni trattative, la polizia australiana ha fatto irruzione alle 2:20 di notte (ora australiana) ponendo rapidamente fine al sequestro.
L’Italia Repubblica fondata sul lavoro? Ma quando mai lo è stata? Questa balla è durata per più di mezzo secolo, ma oggi finalmente qualcuno ha il coraggio di cambiare i fondamenti e distribuire altre carte (costituzionali) agli italiani. In tempo di nuovi diritti, anche la Costituzione si rinnova: l’Italia è un bio park (la parola zoo è irrimediabilmente fuorilegge) fondato sui diritti dei labrador e dei fox terrier, sul diritti ai verdi pascoli di mucche e capre, sul libero raglio degli asini e al selvaggio grufolamento dei porci. Principi e valori che entreranno nella nostra Costituzione: così vogliono, infatti, alcune anime belle della politica e della società civile.
Oggi inizia la Novena di Natale.
L'adorazione eucaristica perpetua via web è un'idea geniale della parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma, che ha allestito apposta un sito ricco di spunti, di meditazioni, di cibo per l'anima, di nutrimento per il cuore, di stimoli per la mente. Esploriamone il sito alla scoeprta della bellezza e della ricchezza della tradizione devizonale cattolica. E usiamone, quotidianamente, gli straordianri strumenti che mette mette a disposzione di tutti.
60 anni fa esatti approdava in libreria uno dei maggiori capolavori letterari di tutti i tempi: Il Signore degli Anelli. Correva il 1954 (solo la terza e ultima parte di quest’opera, innaturalmente divisa in tre tomi per ragioni editoriali, uscì nel 1955) e l’Occidente si trovava al centro del più cupo secolo della sua storia, squassato dai totalitarismi e da violenza di scala mai vista, piegato, irretito, snaturato dal trionfo delle ideologie più terribili e dei materialismi più nefasti. Il “secolo lungo” nato alla fine del Settecento con il disastro della Rivoluzione Francese culminava nel Novecento dell’oscurantismo più disperato.
Amato da studiosi laicissimi, venerato da linguisti e appassionati della materia, purtroppo dimenticato nel suo mondo cattolico: un curioso destino quello del cardinale Mezzofanti, il più grande poliglotta di sempre.
Arrivo, la piazza è piena, ascolto il discorso del portavoce e ricordo più o meno questa frase “Non vogliamo sottometterci ad un potere che schiavizza le persone con i loro bisogni facendogli dimenticare l’altezza dei desideri”, prendo il mio posto e inizio a leggere, ma non posso non pensare a questo anno e mezzo da sentinella Mi chiamo Cristoforo, ho 26 anni e sono un ragazzo con attrazioni per lo stesso sesso. Quando un anno e mezzo fa ero sceso in piazza per la prima ero solo un omosessuale inquieto ed arrabbiato. Arrabbiato con me stesso perché avevo incatenato i miei desideri alla dipendenza del sesso, inquieto perché se la proposta LGBT non poteva essere la risposta alla mia inquietudine, tantomeno lo poteva essere il diventare etero.
Napoli, condannati a dieci anni due ragazzi che avevano picchiato un omosessuale per rapinarlo. «Una pena esemplare» dice l'Arcigay, che però insiste nel volere una legge contro l'omofobia. È evidente che il vero obiettivo è ideologico, creare una casta di intoccabili.
La Chiesa si vive. Dobbiamo partire da questa certezza per comprendere il momento che la Chiesa e la società stanno vivendo. Della Chiesa non si parla come di un oggetto a partire dalle proprie presupposizioni di carattere ideologico, culturale, filosofico o altro. La Chiesa si vive. Per la Chiesa si soffre, per la Chiesa si gioisce, soprattutto si tenta di dare il nostro apporto significativo e creativo.
«Sono contro la maternità surrogata per principio. L’utero in affitto è lo schiavismo moderno. È un mercato, è l’apertura al commercio internazionale di bambini e alla negazione del ruolo della madre, alla riduzione del corpo della donna a mero strumento atto a soddisfare i desideri di coppie agiate. Il messaggio vergognoso che viene fatto passare è che tutto si compra e tutto si vende, compreso il potere procreatore della donna. È uno scandalo che deve essere fermato». L’ennesimo attacco contro quella che in Francia viene chiamata Gpa (gestazione per conto terzi) non proviene da un “pericoloso reazionario”, come viene apostrofato chiunque si opponga alla maternità surrogata et similia, bensì da Marie-Josèphe Bonnet (foto a destra), storica militante della causa femminista, lesbica nonché fondatrice del Fronte omosessuale d’azione rivoluzionaria (Fhar).
Immagini dell’Europa di oggi. Madrid, fine novembre. I quotidiani sportivi As e Marca informano che il Real Madrid ha deciso di rimuovere la croce raffigurata nel simbolo del club, riportato da una carta di credito della Banca nazionale di Abu Dhabi, sponsor della squadra spagnola. La croce era lì dal 1902, da quando il glorioso Real è stato fondato; la scelta di toglierla sarebbe collegata al rispetto per la sensibilità dei musulmani. Quando a settembre il presidente del club madrileno Florentino Perez aveva firmato il contratto triennale con la Banca, definiva l’accordo una «alleanza strategica», e aggiungeva che «i nostri legami con gli Emirati Arabi Uniti sono in costante crescita. Questo accordo aiuterà il club a conquistare i cuori dei nostri tifosi negli Emirati Arabi Uniti».
Per promuovere il diritto delle donne ad abortire anche a gravidanza avanzata, venerdì 12 dicembre il Sydney Morning Herald ha pubblicato un’intervista a una coppia australiana che ha ingaggiato una faticosa battaglia per ottenere il permesso di abortire il figlio alla 28esima settima perché aveva la mano sinistra deformata. «Onestamente mi sono sentito molto inumano», ricorda Frank, il padre del bambino, perché «ci dicevano che la nostra unica opzione era quella di dare alla luce un bambino che non volevamo affatto dare alla luce. Ci siamo sentiti dimenticati e abbandonati per via dell’incertezza politica e giuridica della legislazione sull’aborto». Mentre la madre, Cindy, di origine cinese, racconta: «Sono cresciuta con molte persone disabili e… c’era discriminazione. Non volevo che mio figlio fosse discriminato. Il problema è… ovvio perché si tratta delle dita e penso che il bambino avrebbe avuto una vita molto dura».
La Corea del Nord non è un Paese per disabili. Il ritornello della propaganda del regime comunista usa spesso frasi di questo tipo: «Non esistono persone con disabilità sotto il governo dei Kim», la dinastia dei dittatori, «tutti sono uguali e vivono bene». La diversità in un totalitarismo è una colpa ed è per questo che «i bambini disabili vengono sottratti alle madri e portati via, costretti a soffrire pene indescrivibili, quando non vengono uccisi».
Si chiama É Sposa ed è una fiera dedicata a tutto quello che serve per preparare a puntino il giorno del proprio matrimonio. É rivolta non solo alle coppie etero ma anche a quelle omo. Si terrà a Napoli dal 9 all’11 di gennaio 2015 e dal 16 al 18 dello stesso mese. «Il matrimonio è un diritto di tutti», dichiara il direttore artistico della kermesse Diego Di Flora, «e quindi è giusto coinvolgere anche i futuri sposi omosessuali per rendere il nostro Paese al passo con l’Europa dove tale unione è riconosciuta legalmente».
A 35 anni dal giorno in cui fu pronunciato, riproponiamo integralmente il discorso della Beata Madre Teresa di Calcutta per l'accettazione del Premio Nobel per la pace. È un discorso che rimane di una attualità sorprendente, nell'indicare l'anorto come la principale minaccia alla pace, e anzi è anche profetico rispetto al destino della nostra società. Ma è un discorso importante anche per un altro motivo, di metodo. Davanti a un consesso laico, anzi laicista, interessato soltanto alla sua opera per i poveri, Madre Teresa con grande semplicità e con grande autorevolezza ha parlato di Cristo. Rileggendo queste parole si comprende cosa significhi testimoniare la fede in qualsiasi circostanza, un abisso rispetto ai tanti prelati e teologi odierni che si preoccupano soltanto di parlare il linguaggio del mondo. Una grande lezione da riscoprire e imparare, perché il rinnovamento della Chiesa può nascere solo da questa santità vissuta.
Dopo la preghiera dell'Angelus, papa Francesco ha regalato ai presenti un libretto tascabile con le preghiere "per i vari momenti della giornata e per le diverse situazioni della vita". In precedenza aveva benedetto i "bambinelli" dei presepi portati dai bambini degli oratori romani. "Con Gesù la gioia è di casa". La candela di Natale in solidarietà con i fedeli polacchi.
Una «Preghiera per Roma» in questo momento difficile per la città, davanti all’icona cara ai romani e a Papa Francesco, la Salus Populi Romani. È l’iniziativa pensata dal cardinale vicario Agostino Vallini e dal Consiglio Episcopale della diocesi di Roma con un invito rivolto a tutta la comunità ecclesiale: parroci, sacerdoti, religiosi e religiose, laici. Si tratta di una celebrazione della Parola che il cardinale Vallini presiederà lunedì 22 dicembre, con inizio alle ore 19, nella Cappella Paolina della basilica di Santa Maria Maggiore, dove è custodita la celebre icona mariana. La decisione è stata adottata venerdì mattina durante la riunione del Consiglio Episcopale.
Insulti e offese. È quanto hanno subito le Sentinelle in Piedi nel corso della veglia che si è tenuta oggi a Roma in Piazza San Silvestro dalle 17 alle 18. Una veglia che si è svolta nel consueto stile, in piedi, leggendo un libro e in composto silenzio. Ma il silenzio, come è già capitato in altre piazze italiane, è stato ancora una volta pesantemente contestato.
Sono 29 le città iberiche dove oggi, così come avviene ogni 12 del mese, si pregherà un «Rosario per la Spagna». L’iniziativa è promossa da una piattaforma denominata appunto «Rosario por España», laici convinti che la secolarizzazione del Paese e il suo progressivo abbandono della fede cattolica siano le cause della sua crisi morale, che si manifesta nella crisi economica, in una legislazione che attenta al bene sommo della vita e nella minaccia della rottura dell’unità nazionale.
Il patriarca Louis Raphael I Sako ha scritto un messaggio (diffuso oggi dall’Agenzia Fides) per invitare i fedeli della Chiesa caldea a digiunare e pregare in occasione delle festività natalizie per i loro fratelli perseguitati dallo Stato islamico in Iraq, affinché possano tornare nelle case, nelle città e nei villaggi che sono stati costretti ad abbandonare per sfuggire alla violenza dei terroristi di Al Baghdadi.
Nel corso della storia, i santi hanno scritto numerose prose dedicate alla bellezza della Vergine Maria. Lodi come “Stella del mattino”, “Rosa mistica”, “Consolazione degli afflitti” e “Porta del Cielo” sono ripetute quotidianamente dai cristiani di tutto il mondo per rendere onore alla Regina del Cielo.
Ricevendo Ignace Youssif III Younan, patriarca di Antiochia dei Siri, Francesco parla della diaspora provocata dai conflitti della regione. "Questo movimento di fedeli verso Paesi considerati più sicuri impoverisce la presenza cristiana in Medio Oriente". "Testimoniare il Vangelo nel confronto, a volte non facile, con persone di etnie e religioni diverse".
Sembra ormai aperta la strada alla canonizzazione della beata carmelitana scalza Mariam Bawardi di Gesù Crocifisso (1846-1878). Il miracolo grazia al quale la religiosa verrà elevata agli onori degli altari è la guarigione di un neonato ad Augusta, in provincia di Siracusa (Sicilia), il piccolo Emanuele Lo Zito.
Prima pensavo che dovessimo lasciare la medicina ai dottori e la fede alla Chiesa. Non capivo che il mio pediatra sarebbe diventato per me un mentore personale una volta diventata mamma. Non pensavo che il mio pediatra sarebbe diventato un confidente dei miei figli, discutendo argomenti sensibili a porte chiuse. E allora sono diventata pediatra. Ho trascorso gli ultimi undici anni praticando la pediatria, e sono più convinta che mai del fatto che chiunque abbia bisogno di un pediatra che condivide i suoi valori genitoriali. Ecco sette ragioni per cui avete bisogno di un medico cattolico per i vostri figli.
Non vogliamo abituarci alle cose di sempre. Vogliamo rinnovare il nostro atteggiamento di abbandono alla volontà di Dio. Ce lo ricorda padre Josef Kentenich: “Non vogliamo appartenere alla schiera di coloro che pregando sanno dire molto sulla donazione totale ma poi riuniscono tutti i cavalli del mondo perché tirino il carro della propria vita e lo facciano tornare indietro quando Dio inizia a prendere sul serio la loro preghiera e fa con loro ciò che Egli vuole”. È vero, non vogliamo appartenere a quel gruppo di codardi. Anche se a volte ci sentiamo così.
La persecuzione delle minoranze religiose ha raggiunto «livelli critici in Pakistan», la discriminazione riguarda «quasi tutti gli aspetti della vita di un fedele cristiano, indù o ahmadi». E il governo «ha sistematicamente fallito nella sua missione di proteggere i diritti delle minoranze», rivela l’ultimo rapporto sul Paese musulmano pubblicato dalle associazioni Minority Rights Group International e Sustainable Development Policy Institute.
«L’aborto è un bene sociale» perché ha fatto «risparmiare al governo americano oltre 14 miliardi in welfare fino al 1994». Come? Impedendo la nascita dei «bambini emarginati», cioè coloro che sarebbero probabilmente diventati criminali o poveri che il governo avrebbe dovuto mantenere. Queste affermazioni sono state scritte da Jonathan Gruber, meglio conosciuto come l’architetto della riforma sanitaria di Obama: il cosiddetto Obamacare.
Il controverso ordine esecutivo elaborato dalla Commissione Pari opportunità di Obama per contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale sul posto di lavoro ha già ottenuto effetti che probabilmente superano perfino gli auspici del governo federale. Proprio mentre la Conferenza episcopale statunitense infatti con una nota pubblicata il 5 dicembre prendeva una posizione molto critica riguardo a misure che «sembrano proibire ai datori di lavoro anche la contrarietà religiosa e morale ai comportamenti omosessuali, cosa che rappresenta una grave minaccia alla libertà di coscienza», la Catholic News Agency ha scoperto che tra le prime istituzioni ad adeguarsi alle nuove norme c’è niente meno che la cattolica Marquette University, celebre ateneo gesuita di Milwaukee, Wisconsin.
Nascere, vivere si può finché il nostro corpo funziona. I difettosi, è meglio eliminarli prima che vedano la luce, e gli inguaribili, pietosamente sopprimerli. Perché, se non c’è un Dio, né un senso, stare di fronte alla morte è intollerabile
Come molti sanno già il noto cantante Giuseppe Mango è morto pochi giorni fa, stroncato da un infarto durante un concerto che stava tenendo al Pala Ercole di Policoro, in provincia di Matera. Autore di bellissime canzoni, come “La rondine”, “Bella d’estate”, “Lei verrà” e “Oro”. Proprio “Oro” è stato l’ultimo brano cantato da Mango prima del tragico evento sul palco. Ricordiamo anche la morte del fratello Giovanni, anche lui colpito da infarto il giorno seguente durante la veglia in attesa dei funerali del fratello Giuseppe. «L’artista ha un dovere», diceva, «far riscoprire la bellezza del mondo a quanta più gente possibile, tramite quanto sa esprimere».
-Vittorio è un giovane attore di 33 anni, è nato a Noto e lavora in teatro a Roma da dieci anni. E’ stato uno dei protagonisti del film trasmesso su canale 5 : “L’Onore e il Rispetto parte 3”. Ha riscoperto la fede dopo un pellegrinaggio a Medjugorje.
La paradossale condanna di Al-Ansi, comandante in capo di Al Qaeda nella Penisola arabica. «Per noi è un grosso errore»
Invitato da Aiuto alla Chiesa che soffre, il principe del Galles Carlo ha tenuto un discorso ieri durante la Messa organizzata a Londra con tutta la comunità dei cristiani caldei. Molti di loro sono fuggiti dall’Iraq dopo essere stati cacciati dalle loro case di Mosul, Qaraqosh e di tutta la piana di Ninive. Altri hanno parenti perseguitati dallo Stato islamico. Nella chiesa della Sacra Famiglia, il principe ha rinnovato il suo impegno a difesa dei cristiani perseguitati. Riportiamo alcuni stralci del suo discorso.
«Gli ebrei sono le creature più malvagie che abbiano mai camminato sulla Terra. Ebrei, io vi dico forte e chiaro: il tempo di combattervi, di uccidervi, di massacrarvi è arrivato». Con queste parole il predicatore musulmano Omar Abu Sara ha arringato poche dozzine di persone il 28 novembre nella moschea al-Aqsa, situata sul Monte del Tempio a Gerusalemme.
Hanif Masih è un cristiano pakistano di 28 anni, 16 dei quali passati in schiavitù in una fabbrica di mattoni. Secondo il Global Slavery Index ci sono ancora 35,8 milioni di schiavi nel mondo. Hanif è uno di loro e la sua libertà è stata comprata un anno fa da una Ong cristiana per 50 mila rupie, pari a 390 euro. Uomo libero da un anno, Hanif, padre di due figli, ha raccontato la sua storia a Der Spiegel.
Il 10 dicembre 2014 Papa Francesco ha reso noto il Messaggio per la 48ª Giornata Mondiale della pace, che cadrà il 1° gennaio 2015, formalmente datato 8 dicembre 2014. Il messaggio, dal titolo «Non più schiavi ma fratelli», esamina le diverse manifestazioni contemporanee della schiavitù, che derivano tutte dalla «tentazione di comportarci in modo non degno della nostra umanità» e dal peccato.
Lo spot colpisce duro, ma le voci sono studiate, scandiscono le parole in modo calmo e convinto. Segno di una decisione masticata a lungo e dunque irrevocabile. Non indugiano allo spettacolare né fanno leva sugli effetti speciali per convincere che ammazzarsi è giusto e civile, fa parte dei diritti umani. La rèclame della "dolce morte" è firmata dai radicali che non sono nuovi a campagne di questo tipo (loro non buttano mai via niente, tranne i feti) si offre a un pubblico adulto e maturo, criticamente formato alla tolleranza e all’impassibilità cosmica: quelli che non muoverebbero un dito neppure se vedessero un disgraziato pronto a saltare dal ponte. Si capisce che è fattura di professionisti esperti e ben allenati sul campo.
Nel suo Messaggio per la Pace 2015, papa Francesco ricorda le donne "forzate a sposarsi" o "vendute in vista del matrimonio". Il 90% delle donne nordcoreane che fuggono in Cina sono vendute a mariti cinesi o a bordelli per 2mila dollari. Un sacerdote coreano, insieme a organizzazioni umanitarie, paga il loro riscatto e le introduce nella Corea del Sud.
Ristoranti, hotel, voli, stabilimenti balneari e tanti altri luoghi pubblici e di intrattenimento. Sono sempre di più le strutture in cui i bambini non possono accedere nemmeno se accompagnati dai genitori. La tendenza “childfree” è nata negli Stati Uniti dopo l’uscita del libro “No Kid, quaranta ragioni per non avere figli”, di Corinne Maier, scrittrice e psicanalista francese, “mamma pentita” di due figli.
"Non ci sono chiese in Afghanistan, ma la Chiesa vive!” A testimoniarlo al convegno CISM E USMI è sr. Annie Joseph Puthemparambil, appena rientrata da Kabul. Niente crocifissi, né abiti religiosi: nessun segno esterno che esprima la loro fede. Lei e altre due religiose sono nascoste dietro l'abito afghano. Poca possibilità di uscire dal cortile della loro casa. Tre volte alla settimana scortate a messa presso l'ambasciata italiana. In sintesi le suore del PBK, il progetto Pro bambini di Kabul, nato nel 2004 dalla collaborazione di 14 istituti religiosi, che hanno dato vita in Afghanistan ad una scuola speciale per bambini con disabilità, raccogliendo l'appello di Giovanni Paolo II nel 2001 “Salviamo i bambini di Kabul”.
Le prime ad accorgersene sono state le suore: donne giovanissime, quasi bambine, trafficate e vendute lungo le strade delle nostre città. Schiave della violenza dei trafficanti e dell’indifferenza della gente. Le suore hanno aperto i conventi per dare loro riparo, hanno imparato cos’è il trafficking – la tratta degli esseri umani -, si sono organizzate in maniera trasversale alle congregazioni, hanno creato una rete di aiuti internazionale Talitha Kum e chiesto l’intervento del legislatore. Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2015 “Fratelli, non schiavi”, dedicata all’impegno contro le moderne forme di schiavitù, ha sottolineato “l’enorme lavoro silenzioso” svolto da tanti anni dalle congregazioni religiose, specialmente femminili, che operano in contesti difficili “cercando di spezzare le catene invisibili che tengono legate le vittime ai loro trafficanti e sfruttatori”. Lo sa bene sr. Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, una “pioniera” in questo campo che dal 2000 dirige l’ufficio contro la tratta dell’Unione superiore maggiori d’Italia.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Vicka Ivankov, chi è la veggente e i dieci segreti di Medjugorje Ieri sera ospite speciale del programma Porta a porta è stata Vicka Ivankovic, la veggente più anziana in termini di età del gruppo di persone che da oltre trent'anni su base quotidiana ha incontri privilegiati con la Vergine Maria. Inizialmente le apparizioni accadevano a Medjugorje nella ex Jugoslavia, ma poi si sono verificate ovunque i veggenti si trovassero, anche in nazioni e località diverse. La Chiesa non si è mai espressa ufficialmente sul riconoscimento o meno di queste apparizioni ma una apposita commissione darà la sua sentenza nel prossimo mese di gennaio. Ieri la donna ha raccontato la storia della primissima apparizione e dei messaggi che ogni volta la Madonna lascia loro, messaggi che vengono sempre resi noti pubblicamente. Bruno Vespa ha insistito parecchio con Vicka chiedendole se davvero come lei diceva, la Madonna si fosse fatta toccare anche fisicamente da loro, e Vicka sempre con un meraviglioso sorriso sul volto ha risposto di sì, che hanno potuto toccarla in più occasioni.
A più di due anni dalla scomparsa di Chiara Corbella, la storia di questa giovane madre romana continua a sorprendere. Ad Assisi, oggi migliaia di persone assisteranno alla testimonianza del marito, Enrico Petrillo, che ormai da tempo viene chiamato a raccontare il "sì" di Chiara al Signore. Un sì rafforzato dalla perdita dei suoi due bimbi, morti poco dopo la nascita, e dalla malattia scoperta quando era in attesa del piccolo Francesco. Proprio le testimonianze di Enrico e di chi ha conosciuto da vicino Chiara sono al centro di “Piccoli passi possibili”, il nuovo libro edito da Porziuncola, che esce oggi nelle librerie.
Maria das Dores Hipolito Pires, nota a tutti come Doris Hipolito, è sposata, ha due figli, ma almeno 3mila altri bimbi le debbono letteralmente la vita. Cioè la possibilità concreta di diventare un giorno santi nel Paradiso di Dio, perché – caso mai a qualcuno sfuggisse – per diventare santi e compiere l’opera di Dio occorre essere liberi e anzitutto vivi…
Quanto vale l'economia arcobaleno? Negli Stati Uniti il potere d'acquisto della comunità gay è stato calcolato intorno ai mille miliardi di dollari - ed erano 800 miliardi solo due anni fa -. Si spiega così il clamoroso caso Barilla: a un solo anno di distanza dalla celebre frase pronunciata dal presidente del gruppo a Radio24 («Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale») il brand è passato negli Usa dalla gogna mediatica e dal boicottaggio - che portarono a sfiorare il disastro commerciale in un Paese dove l'azienda detiene il 30 per cento del mercato della pasta - ad essere indicato (e soprattutto valutato) come marchio modello, in cima alla lista delle corporation gayfriendly stilata dalla potentissima Corporate equality index, praticamente la Stantard&Poor's del rating arcobaleno.
A raccontare la loro storia è stato il vicario anglicano di Baghdad, Canon Andrew White. Siamo in una enclave cristiana caduta nelle mani degli uomini del Califfato vicino alla capitale irachena. “Le cose hanno iniziato a mettersi male a Baghdad, ci sono stati bombardamenti e sparatorie; hanno iniziato a uccidere i cristiani e così molti di loro hanno iniziato a fuggire verso Ninive, da dove molti provenivano”, ha raccontato il religioso anglicano alla stampa britannica. “Un giorno sono arrivati quelli dello Stato islamico e hanno dato il via a una vera e propria caccia all’uomo. Ne hanno ammazzati moltissimi”. Compresi dei bambini cristiani. Uccisi perché cristiani. Quattro in particolare.
Un sacerdote racconta il viaggio con la delegazione francese del cardinale Philippe Barbarin: «Queste persone hanno due tesori: famiglia e fede. Ho scoperto la grande ospitalità dei poveri»
Il blues-rock baltico non è esattamente la cosa più popolare del mondo, ma Raul Ukareda, estone, classe 1970, è una piccola grande celebrità. Fondatore nel 1988 dei Compromise Blue, chitarrista nella Tanel Padar Blues Band Raul Ukareda che nel 2001 ha trionfato all’Eurovision Song Contest (prima del trans austriaco con la barba “Conchita Wurst”), dal 1993 è l’organizzatore di Augustibluus, il festival musicale più noto del suo Paese. Cos’ha di speciale un quidam de populo pop così perché se ne parli su queste colonne? Ha che per una vita è stato l’emblema di una congerie di mezzucci atti a lasciarsi scivolare la vita addosso e nel frattempo sbarcare il lunario (ateismo, materialismo, edonismo e una presina di esoterismo), ma oggi è uno dei pochi cattolici praticanti di tutta l’Estonia.
«La vostra resistenza è martirio, rugiada che feconda. Vi piegate con dolore, ma avete la forza di portare avanti la vostra fede, che per noi è testimonianza». Ha usato queste parole papa Francesco nel videomessaggio che ha inviato ai cristiani iracheni esuli a Erbil, in occasione della festa dell'Immacolata. Giorno particolarmente significativo per la comunità fuggita da Mosul che proprio nella chiesa dell'al Tahira - il titolo arabo che sta a indicare l'Immacolata - avevano uno dei loro simboli più cari. Un simbolo trasformato oggi in prigione dalla follia crudele dello Stato islamico.
Il 9 dicembre 2014 la Santa Sede ha inviato alle diocesi di tutto il mondo la relazione finale del Sinodo straordinario sulla famiglia del 2014, che si trasforma così in documento di base per il Sinodo ordinario del 2015, accompagnata da un questionario in 46 domande. La relazione finale è quella già nota, preceduta da una breve introduzione, e si invita chi risponderà al questionario a non proporre «schemi e prospettive proprie di una pastorale meramente applicativa della dottrina».
SUPPLICA ALLA MADONNA DI LORETO.
Il Papa emerito rilascia una intervista esclusiva al quotidiano tedesco 'Frankfurter Allgemeine', in cui smentisce qualsiasi suo presunto "intervento" al dibattito del Sinodo
Nei libri di storia in uso in Egitto i Copti vengono privati della loro storia plurimillenaria, perché i percorsi scolastici preparati per gli studenti, e naturalmente anche i libri di testo, fanno partire la storia del Paese delle Piramidi praticamente solo dal settimo secolo dopo Cristo, quando cioè le tribù arabo islamiche lo conquistarono sullo slancio delle prime invasioni musulmane. All'epoca l'Egitto era in maggioranza cristiano, e copto.
Arrestato più volte, torturato e condannato a cinque anni di carcere, il cristiano egiziano convertito dall’islam Bishoy Armiya Boulous (foto a fianco) ha cominciato lo sciopero della fame in prigione. «Ha promesso di lasciarsi morire», ha dichiarato il suo avvocato Karam Ghobrial, «a causa della sua incarcerazione illegale». Bishoy è noto alle cronache dal 2007 per essere il primo cristiano ad avere chiesto pubblicamente che venisse modificata sui suoi documenti la dicitura riguardante la religione da “musulmano” a “cristiano”.
Nella Solennità dell'Immacolata mi vengono in mente le parole di Ann-Marie MacDonald autrice di Come vola il corvo, romanzo di alcuni anni fa, incentrato su un modello aperto di famiglia, i Froelich: cinque figli adottati, e molto amati. La protagonista, Madeleine, sceglie di vivere con una donna... Rispondendo alla domanda su cosa fosse per lei la famiglia l'autrice rispose di pensare che «la famiglia nucleare sia un’invenzione della metà del secolo scorso, fatta proprio in Nord America. Una trasformazione che si è voluta far passare per naturale, ma che in realtà non lo è. Le famiglie che presento nelle mie storie hanno tutte qualcosa in comune: amore, dedizione, impegno. Questi elementi sono per me già sinonimo di famigliaqualcosa in comune. ». (Il Messaggero 29 novembre 2004).
Non è un nome notissimo, da noi, quello di Amy Berg, documentarista hollywoodiana. Eppure oltreatlantico è famosa perché ha addirittura vinto un Oscar nel 2006. L’opera premiata a furor di studios si intitolava Deliver Us from Evil («Liberaci dal male») e denunciava gli abusi sessuali, pedofili e pederastici, compiuti da quella sentina di ogni corruzione che è per i w.a.s.p. la Chiesa Cattolica.
La Corea del Nord è il paese al mondo in cui i cristiani subiscono le peggiori forme di persecuzione. Merita da 12 anni il primo posto nella WorldWatch List pubblicata da Open Doors, l’organizzazione internazionale che da quasi 60 anni si prodiga in favore dei cristiani in difficoltà. Nell’elenco, che comprende 50 Stati ordinati in base all’intensità delle persecuzioni inflitte, la situazione in Corea del Nord è definita di gravità “estrema” (“assoluta”, nell’edizione italiana). Gli altri 13 Stati che nel 2014 sono indicati come responsabili di persecuzione “estrema” sono tutti a maggioranza islamica: a infierire sui cristiani sono le componenti integraliste, al potere, come in Sudan, oppure, come in Nigeria e in Somalia, organizzate in gruppi armati jihadisti.
Il diavolo si nasconde nei dettagli. E nel disegno di legge della vice-presidente del Senato Valeria Fedeli (Pd) sulla pari uguaglianza tra uomini e donne il dettaglio sta tutto in una parola: “genere”. Il Ddl si intitola, infatti, “Introduzione dell'educazione di genere e della prospettiva di genere nelle attività e nei materiali didattici delle scuole del sistema nazionale di istruzione e nelle università” a firma di quaranta onorevoli e depositato pochi giorni fa in Senato.
«Vengo da 7 giorni vissuti fra nausea e rabbia». È lo stato d’animo di Gigi De Palo, 38 anni, figura "particolare" perché, oltre a essere attuale consigliere d’opposizione (della lista civica "Cittadini X Roma"), fu assessore (alla Famiglia, Scuola e Giovani) nella parte finale della giunta Alemanno. È su questa base che De Palo ci racconta che un gruppo di membri del Consiglio di Roma Capitale sta valutando in queste ore se dimettersi o no. Il perché ce lo spiega così: «In consiglio non c’è il clima giusto per fare politica. Non riesci più a fidarti di nessuno. Non solo fra noi politici, ma anche a livello di rapporti con dirigenti, con gangli vitali dell’amministrazione».
La traccia mariana che andiamo a esaminare questa volta ci porta a Fatima, un villaggio situato al centro del Portogallo, a circa 125 km a nord di Lisbona. Anche se il nome che è tanto caro alla devozione popolare è proprio quello di “Fatima”, i fatti che andremo a esaminare questa sera non si sono svolti precisamente nel villaggio, bensì in una limitrofa località denominata Cova da Iria.
Nella Solennità dell'Immacolata mi vengono in mente le parole di Ann-Marie MacDonald autrice di Come vola il corvo, romanzo di alcuni anni fa, incentrato su un modello aperto di famiglia, i Froelich: cinque figli adottati, e molto amati. La protagonista, Madeleine, sceglie di vivere con una donna... Rispondendo alla domanda su cosa fosse per lei la famiglia l'autrice rispose di pensare che «la famiglia nucleare sia un’invenzione della metà del secolo scorso, fatta proprio in Nord America. Una trasformazione che si è voluta far passare per naturale, ma che in realtà non lo è. Le famiglie che presento nelle mie storie hanno tutte qualcosa in comune: amore, dedizione, impegno. Questi elementi sono per me già sinonimo di famigliaqualcosa in comune. ». (Il Messaggero 29 novembre 2004).
«La beatissima Vergine Maria, sin dal primo istante del concepimento, per singolare grazia e privilegio di Dio e in vista dei meriti di Gesù Cristo, fu preservata immune da ogni macchia di peccato originale». Questo in estrema sintesi il dogma della Immacolata Concezione, proclamato dal beato Papa Pio IX con la bolla pontificia "Ineffabilis Deus" l'8 dicembre 1854.
Un venerdì nero? L’altroieri nelle stesse ore sono arrivate due mazzate. Il declassamento dei titoli di Stato dell’Italia da parte di Standard&Poor’s (ormai spaventosamente vicino al livello “spazzatura”) e la pubblicazione dell’annuale Rapporto Censis che sembra quasi la pietra tombale su questo povero Paese.
Maria che scioglie i nodi: le testimonianze. Sono sempre più numerose le testimonianze di fedeli che, avendo chiesto aiuto alla Vergine Maria tramite titolo di "Maria che scioglie i nodi", hanno ricevuto benefici e grazie spirituali. Molte persone hanno sperimentato concretamente lo "sciogliersi" di quei nodi che provocavano dolore e sofferenze e per i quali si sono rivolti a Maria chiedendo umilmente aiuto come ci si rivolge ad una madre amorosa e sollecita verso i propri figli in difficoltà. Da quando è stato eletto papa Francesco questa devozione è divenuta immediatamente molto popolare e cara ai fedeli di tutto il mondo.
Al Capitol della Florida, nella città di Tallahassee, dove è ospitato il Parlamento, ogni anno al primo piano in occasione delle feste natalizie vengono esposte delle decorazioni
Anche il sindaco di Bari preferisce genitore 1 e 2 a mamma e papà. Forum famiglie: «Nessuno spazio alla vita reale»
Dopo un processo durato sedici anni sono risultati tutti assolti. Intanto, però, delle famiglie sono state distrutte, una madre si è suicidata, un sacerdote è morto di crepacuore
Si sono travestite da poliziotte, sono entrate nella grande scena della natività allestita per il Natale nella Grand-Place di Bruxelles, capitale del Belgio, hanno portato via Gesù nella sua culla e hanno preso a manganellate Maria e Giuseppe. Tutto questo per denunciare la politica del governo nei confronti dei poveri, così riassunta dallo striscione appeso dalle donne all’entrata della mangiatoia: «Fanculo i poveri».
Si sono travestite da poliziotte, sono entrate nella grande scena della natività allestita per il Natale nella Grand-Place di Bruxelles, capitale del Belgio, hanno portato via Gesù nella sua culla e hanno preso a manganellate Maria e Giuseppe. Tutto questo per denunciare la politica del governo nei confronti dei poveri, così riassunta dallo striscione appeso dalle donne all’entrata della mangiatoia: «Fanculo i poveri».
Un’indagine del Pew Research Center mostra come ormai in Sudamerica i protestanti sopravanzino i cattolici in tutto. Numeri, pensieri, parole e opere
Il videomessaggio del pontefice portato dal card. Philippe Barbarin. L'impegno in Turchia e con la comunità internazionale per una "maggiore convergenza" a risolvere i conflitti in Iraq. Il ringraziamento per la testimonianza di fede. L'8 dicembre, preghiera speciale di tutta la Chiesa per i profughi cristiani irakeni a Erbil.
Nulla ferma gli iracheni dal celebrare il Natale...
Nella pratica degli esorcismi il diavolo rende testimonianza, suo malgrado, della sollecitudine materna della Madonna per tutti i suoi figli. Questo il nucleo centrale di "La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi", opera di padre Francesco Bamonte, religioso ed esorcista dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, da qualche settimana (nel 2001 ndr) disponibile nella versione riveduta e ampliata edita dalle Paoline. Si tratta di una raccolta delle esperienze personali dell'autore, tutte caratterizzate dalla presenza efficace e risanante della Madonna e, soprattutto, da dichiarazioni e attestazioni della Sua straordinaria dignità da parte del diavolo.
“Hai sete dell’unica acqua che ti può dissetare?”: è la domanda che percorre l’intera esortazione spirituale pronunciata da don Guido Pietrogrande, Consigliere spirituale nazionale, in occasione dell’apertura della 38° Conferenza Nazionale degli Animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo che si sta svolgendo a Rimini da 5 al 8 dicembre; tema della conferenza, intitolata Fiumi di acqua viva sgorgheranno dal cuore di chi crede in me, è il Rinnovamento come corrente di grazia per l’evangelizzazione.
La storia di suor Branka, che dopo tanti anni vissuti nel buio e nella sofferenza, ha scoperto la preghiera e la Messa, riconciliandoli con sé stessa e con Dio
Educare è poter dire al figlio. «Vivi figlio mio, vivi! Stiamo vivendo un’avventura pazzesca che finisce bene, che ha una lieta fine! Vivi, non avere paura! Tutto in questo mondo è contro di te, ma non temere!». Quando pronuncia queste parole, la voce di padre Vincent si fa viva e vibrante. E non ha alcun dubbio quando mi dice che: «Avere figli ed educarli, non significa prima di tutto proteggerli dal dolore e dalle sofferenze, nemmeno quelle che gli rechiamo noi». Vincent Nagle è un prete della Fraternità San Carlo Borromeo di Roma, lo riesco a intercettare con un po’ di fortuna visto che la sua missione lo impegna costantemente in giro per il mondo.
Tempi duri per la libertà di religione in Crimea. La penisola sul Mar Nero, annessa (di fatto, anche se non di diritto) alla Federazione Russa sin dallo scorso marzo, potrebbe espellere tutti i preti e le suore della Chiesa cattolica, e religiosi di altre religioni (compresi gli ortodossi del Patriarcato di Kiev) entro la fine di questo mese.
Ma chi l’ha detto che i gay non sanno sorridere, non sono ironici e a volte anche un po’ auto-omofobi? D'accordo, non sempre li trovi disposti a farsi quattro risate sui paradossi del gender correct o con le battute sull’amore gay.
È uno dei santi più amati e venerati in tutto il mondo, unisce cattolici e ortodossi, vanta numerose leggende e miracoli, le sue reliquie, conservate a Bari, sono ancora oggi contese e ogni tanto la Turchia ne chiede la restituzione dopo che furono trafugate da Myra nel 1087 da parte di alcuni marinai baresi. È così popolare, San Nicola, da aver ispirato persino la figura di Babbo Natale. Il motivo? Forse un episodio della vita del Santo che prima di essere ordinato vescovo s’imbatté in una famiglia nobile e ricca caduta in miseria. Il padre, che si vergognava dello stato di povertà in cui versava, decise di avviare le figlie alla prostituzione. Nicola, nascondendosi, lasciò scivolare dalla finestra dell’abitazione dell’uomo tre palle d’oro, che ricorrono nell’iconografia classica con cui viene rappresentato, grazie alle quali l’uomo poté far sposare le figlie e risparmiare loro l’onta della prostituzione.
Un incontro con due delle più vivaci realtà ecclesiali contemporanee quello che Papa Francesco ha avuto questa mattina con i “capi” del Rinnovamento nello Spirito e del Cammino Neocatecumenale, cioè: Salvatore Martinez e Kiko Argüello. Il primo incontro con il Papa, Martinez ha potuto averlo nel giugno scorso, quando il Santo Padre partecipò alla Convocazione del Rinnovamento nello Spirito Santo, che si è svolto allo Stadio Olimpico di Roma
Presepe vietato all'istituto De Amicis di Bergamo, nel quartiere Celadina. Quest'anno la rappresentazione della Natività non ci sarà. Una "consuetudine" per il preside della scuola, Luciano Mastrorocco che ha vietato la realizzazione del presepe, adducendo come motivo la volontà di non discriminare chi è fedele di religioni diversa da quella cattolica. Un insegnante nei giorni scorsi aveva chiesto di poter realizzare il presepe, ma il preside glielo ha impedito con un secco no.
In diverse città del sud degli Stati Uniti, luoghi da sempre abitati per la maggioranza da fedeli cristiani, sono apparsi negli ultimi giorni alcuni cartelloni pubblicitari molto particolari. Su di essi, riporta Il Sussidiario.net (3 dicembre) si vede una foto di una bambina con un cappello da Babbo Natale intenta a scrivere la classica letterina e la scritta: "Caro Babbo Natale, tutto quello che chiedo per Natale è che io possa non andare in chiesa, sono troppo grande per le favole".
L’esperienza insegna che non v’è persona che cerchi di vivere in conformità della sua fede, la quale non si fermi angustiata davanti a questa domanda: Mi salverò o mi dannerò? Turbini di pensieri le passano allora per la mente conturbata ad accrescere la sua apprensione: la conoscenza della sua debolezza, la propria incostanza, l’assalto furibondo delle passioni, le suggestioni del male, le mille insidie di cui è circondata, l’ambiente malsano in cui deve vivere: discorsi provocanti, derisioni, schemi, insulti, scandali, cattivi esempi, tutto coopera a farle nascere un senso di grande sfiducia fino a gettarla nel più profondo avvilimento. Ecco allora venirle incontro l’infinita misericordia del Cuore di Gesù che le sussurra: «La Grande Promessa che vengo a suggerirti farà svanire i tuoi timori e ti ridonerà pace e serenità. Pensa che metto a tua disposizione l’Onnipotenza del mio Amore per mettere al sicuro la sua salvezza. Fidati di me che ho impegnato la mia parola; fidati di me che ti amo infinitamente e null’altro desidero che di vederti un giorno entrare in Cielo a godere la felicità eterna. Incomincia subito a fare le Nove Comunioni dei Primi Venerdì del mese. Non devi pensare però alla tua personale salvezza soltanto, ma sii sollecito pure della salvezza degli altri. Proponi di diventare zelatore di questa devozione consigliando altri a fare i Primi Venerdì. Ricordati: «Chi salva un’anima assicura la salvezza della sua». Su dunque, mettiti all’opera diffondendo largamente questo opuscolo tra i tuoi parenti, amici e conoscenti. Il denaro che spenderai in questa maniera ti frutterà il cento per uno per il Cielo, e nello stesso tempo ti servirà a riparare il denaro speso malamente nella tua vita passata.
Il suo nome è Captagon, ma tutti ormai la conoscono come la pozione dell'orrore. È fiorita assieme alle Primavere Arabe e come un elisir di lunga rivoluzione ha contribuito all'ardore delle masse islamiste pronte a sacrificarsi sotto i colpi di poliziotti e militari dalla Tunisia all'Egitto, dalla Libia alla Siria.
Alla fine ci siamo arrivati. Tranquilli, eravamo preparati e, se non fosse grottesco, sarebbe perfino divertente. Il professor tuttologo Umberto Veronesi, quello del "Dio non esiste perché esiste il cancro" (ma per favore non ditelo a Chiara Corbella), ha voluto, non si sa se per convizione (tutte quelle radiazioni professore, stia attento!) oppure per profitto (le parcelle non bastano mai?), lanciare l'ennesima provocazione. Gay è bello. Anzi no. Gay è meglio. Capito? Nessuno nella Chiesa cattolica ha mai messo in discussione la forza dei sentimenti e degli affetti tra persone dello stesso sesso, e non si è mai messa a fare classifiche. Pone una serie di avvertenze e giudizi, forte della sua esperienza, del buon senso e di due o tre cosette dette dal Signore. Ma non fa classifiche. La "Chiesa del politicamente corretto" invece dice: gay meglio di etero. Famiglie? Schifo, a meno che non siano famiglie omogenitoriali. Eccetera.
Sardar Mushtaq Gill (al centro nella foto), cristiano pakistano di 33 anni, sposato con tre figli, è uno degli otto legali di Asia Bibi ma più che l’avvocato voleva fare il tecnico. Ha cominciato a cambiare idea quando in prima media, all’età di 11 anni, si è trovato in classe con 70 musulmani e due cristiani. Un giorno d’estate, quando il caldo supera i 40 gradi, uno dei suoi compagni cristiani si è alzato per bere un bicchiere d’acqua dal refrigeratore presente in classe. Alla fine della giornata il preside ha preso i tre cristiani da parte: “Quell’acqua non è per voi. Se la bevete i vostri compagni musulmani si offendono”, ha detto loro.
E’ un bel mattino di maggio del 2012 quando Peter Srsich, insieme ai genitori Tom e Laura ed al fratello minore Johnny, si trova tra la folla di piazza S. Pietro per assistere all’udienza di Papa Benedetto XVI. Peter è un ragazzo di diciannove anni, giunto dal Colorado grazie alla Fondazione internazionale Make A Wish, che gli ha offerto la possibilità di realizzare un sogno. “E’ stato uno dei meno costosi, con una spesa complessiva di soli 14.000 dollari, ma sicuramente il più singolare” ha constatato Jennifer Mace-Walton, direttrice dell’organizzazione che nel Colorado consente ai ragazzi con malattie mortali di concretare desideri altrimenti impossibili. Terminata l’udienza, la famiglia Srsich viene invitata a mettersi in fila per incontrare personalmente il Pontefice. Il ragazzo, che non si aspettava di potergli parlare, capisce che ha a disposizione pochissimi minuti per raccontargli le ragioni della sua venuta ma, mentre lo vede avvicinarsi sempre di più, si accorge con apprensione che gli altri fedeli gli stanno offrendo doni importanti, mentre loro sono arrivati a mani vuote. ...
Anna Marchesini, in un programma tv, domenica scorsa, ha detto: “Non ho ancora capito perché si sta in vita”. Cara Anna, questa è la grande domanda dell’esistenza: qual è il senso della vita?
Perché per fare la Comunione bisogna stare a digiuno? E quanto tempo prima della Messa si può mangiare?
Come ci si può sentire dopo 5 anni di sofferenza, di (ingiusto) carcere in isolamento e di processi faziosi? Male, molto male.
Con il documento pastorale "Il significato del matrimonio", i presuli intervengono sulla proposta di referendum del governo di Dublino per la legalizzazione di matrimoni omosessuali nel Paese
Papa Francesco questa mattina alla Messa a Casa Santa Marta, commentando il Vangelo sulla casa costruita sulla roccia o sulla sabbia, ha parlato dei «cristiani delle apparenze», dove non c’è sostanza di fede e di quei tanti che, magari nascosti, «mettono in pratica l’amore di Gesù». Persone di cui spesso non si parla, come gli «ammalati che offrono le loro sofferenze per la Chiesa, per gli altri. Pensiamo a tanti anziani soli, che pregano e offrono. Pensiamo a tante mamme e padri di famiglia che portano avanti con tanta fatica la loro famiglia, l’educazione dei figli, il lavoro quotidiano, i problemi, ma sempre con la speranza in Gesù, che non si pavoneggiano, ma fanno quello che possono».
Diverse associazioni hanno scritto al presidente della Commissione Europea perché interrompa il cammino di una bozza che contiene i cavalli di battaglia gender
«Senza dubbio siamo lontani dalla pace e non vedo alcuna possibilità di cambiamenti in un prossimo futuro. Vi è troppa frustrazione e mancanza di fiducia». Così padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa (foto a destra), commenta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre l’attuale stato delle relazioni tra Israele e Palestina. Secondo il francescano occorrerà molto tempo per dimenticare anni di odio. «Dobbiamo cominciare nelle scuole e poi all’interno della società. I palestinesi hanno bisogno di qualcosa in più delle promesse, mentre gli israeliani devono sentire di avere un interlocutore».
Studentessa racconta al Corriere di aver ricevuto una «ricompensa» per la sua generosità. Intervista a Eugenia Roccella: «È fuori legge, spero almeno che non si tratti di un ospedale pubblico»
«Indossa il velo» è il titolo della campagna promossa negli Usa da Latin Mass Society per riportare questo bellissimo segno della tradizione cristiana nelle chiese. L'8 dicembre sarà la terza Giornata nazionale, in cui si chiede alle donne di ogni età di manifestare con questo segno la propria fierezza di essere cattoliche e mariane.
Domenica 7 dicembre sant’Ambrogio, vescovo di Milano e dottore della Chiesa. Per la metropoli lombarda, la festa è un appuntamento religioso e civile: l’arcivescovo celebra nella bellissima basilica dedicata al Santo la sua omelia che quasi sempre è anche un messaggio “politico” alla città, alle sue istituzioni e agli uomini che la governano. Memorabili quelli del cardinale Martini che per l’occasione era solito impugnare lo staffile di Ambrogio (arma impropria per un santo ma così lo raffigurò nello stendardo san Carlo Borromeo: la frusta nella destra, il Pastorale nella sinistra) per mettere in riga sindaco e assessori. Che, a loro volta, sono soliti onorare il patrono distribuendo il 7 dicembre medaglie d’oro e onorificenza ai benemeriti cittadini che contribuirono, a parer loro, a diffondere il buon nome di Milano.
È noto che i governi africani tendono spesso a trascurare i loro compiti istituzionali: a mezzo secolo dalla fine del dominio coloniale europeo, infrastrutture e servizi essenziali quali istruzione e sanità continuano, ad esempio, a essere estremamente carenti anche nei paesi più ricchi di materie prime e di altre risorse naturali. Molto di quel che c’è, e che funziona, dipende da finanziamenti, assistenza e interventi stranieri realizzati nell’ambito della cooperazione internazionale allo sviluppo e di accordi con paesi e imprese che, in cambio di contratti di sfruttamento di miniere, giacimenti e terre coltivabili, realizzano strade, centrali elettriche, edifici pubblici, strutture sanitarie e molto altro ancora.
Il ddl Scalfarotto è già legge. Non è pubblicato sulla Gazzetta ufficiale né il Parlamento ha dato il via libera definitivo alla legge che istituisce pene severe per chi viene tacciato di omofobia. È legge secondo una consuetudine ormai radicata per la quale parlare di gender e gay strategy è impossibile perfino all'interno delle parrocchie. Lo dimostra l'assurda vicenda di Reggio Emilia dove ieri (3 dicembre) era in programma un incontro delle "Sentinelle in Piedi" locali con alcuni genitori della parrocchia di Regina Pacis, popoloso quartiere alle porte della città del Tricolore.
Vangelo Mc 1, 1-8: Raddrizzate le vie del Signore.
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Quando suor Jean ha scoperto che un gruppo di miei compagni di classe aveva giocato con una tavola Ouija è andata su tutte le furie. I suoi occhi si sono spalancati e le sopracciglia si sono alzate – uno sguardo allarmato si è diffuso sul suo volto. “Non avete idea di ciò che avete fatto”, ha affermato. “Non dovete mai rifarlo, e dovete dire ai vostri amici che non devono farlo neanche loro”. Pensavo che suor Jean stesse avendo una reazione eccessiva. “Che c'è di così negativo nelle tavole Ouija?”, ho chiesto. “Sono solo uno stupido gioco”. La suora mi ha spiegato che le tavole Ouija sono più di un gioco stupido – sono un grave pericolo per l'anima di chiunque abbia a che fare con loro. “Non state invocando le anime di parenti defunti”, ha detto. “Vi state aprendo agli spiriti maligni”.
Per cambiare sesso sulla carta d’identità probabilmente non servirà più sottoporsi a un intervento chirurgico. Basterà l’autocertificazione
Oggi è la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Una buona occasione per rileggere questo articolo e rivedere questo video
Un gruppo di sostenitori dello Stato islamico ha rilasciato un video nel quale sparano a un cittadino danese a Riyad. La tabella di marcia del Califfato non è cambiata
Oggi inizia la Novena a Nostra Signora di Guadalupe.
Il suo ipod era ancora acceso quando l'hanno trovato appeso a un albero poco lontano dalla sua scuola. James Lock, 15 anni, si è ucciso ascoltando la sua band preferita, gli Slipknot. Il caso riaccende il dibatto sulla influenza nefasta che certa musica può avere sui giovanissimi.
Pochi giorni fa il Cardinale Bagnasco, con una lettera scritta al termine della visita pastorale alla diocesi di Genova, ha vigorosamente preso posizione a favore delle scuole non statali (e cattoliche in particolare) ribadendo a chiare lettere che tali scuole "non sono private come spesso si sente dire, ma pubbliche, come la legge riconosce”, che “nel sistema della pubblica istruzione ci sono scuole statali e non statali ma sempre pubbliche", e che queste scuole “fanno risparmiare allo Stato 6 miliardi di euro”.
Ci mancava la mafia. Accusata di ogni nefandezza, la Chiesa cattolica, e con essa i fedeli cattolici italiani, scopriranno da queste righe di essere anche responsabili del radicamento nel Bel Paese della criminalità organizzata. Non bastavano le leggende nere, le crociate, la caccia alle streghe, l'accusa di impedire il progresso della scienza e la tutela dei diritti umani perché contro aborto e altre derive eugenetiche che ormai conosciamo. Adesso pastori e fedeli dovranno discolparsi anche dall'infamante accusa di essere contigui con i "massantissima" e di smerciare coppole e pizzini per coprire mafiosi, camorristi, 'ndranghetisti e compagnia. Verrebbe da dire: avanti che c'è posto, presto saremo accusati di essere responsabili dell'ormai accertata assenza della nebbia dalla Pianura padana. Eppure il disegno sembra essere proprio questo.
A distanza di qualche giorno dal discorso di papa Francesco al Parlamento europeo di Strasburgo e dopo i numerosi commenti a caldo da parte della stampa, vorrei riprendere quelle sue riflessioni, che rappresentano una nuova tappa degli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa sull’Europa.
Mons. Anil Couto sottolinea la gravità di aver appiccato un incendio a un luogo di culto nella capitale dell'India. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): "Fallimento del governo centrale e dell'amministrazione locale. Le autorità devono proteggere i luoghi di culto".
In una intervista rilasciata a MeridioNews.it (2 dicembre), Don Fortunato Di Noto racconta l'azione di contrasto e prevenzione della violenza sui minori nella sua ventennale attività con l'associazione Meter in Sicilia, realtà che ha sede in 7 province ma punto di riferimento in Italia (con sedi in diverse regioni) e all'estero. Meter ha sempre avuto lo scopo di educare alla cultura dell'infanzia, per prevenire abusi e maltrattamenti, e progettare interventi mirati di aiuto concreto alle vittime degli abusi sessuali e in una strenua lotta contro la pedopornografia on line. Don Di Noto parla della necessità di avere una copertura territoriale a favore dei minori, ma come si dice: nemo propheta in patria...
Il 2 dicembre del 1960, Papa Giovanni XXIII incontrò Geoffrey Francis Fisher, arcivescovo di Canterbury. È il primo incontro fra un papa e il primate della comunione anglicana dal 1559. Ma cosa sono gli “anglicani” e cosa li separa realmente dalla comunione con Roma?
«Non possiamo rassegnarci a un Medio Oriente senza i cristiani, che lì hanno professato il nome di Gesù per duemila anni. Molti nostri fratelli e sorelle sono perseguitati e sono stati costretti con la violenza a lasciare le loro case». Questo è uno dei passaggi più significativi della Dichiarazione congiunta firmata dal patriarca ortodosso ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo e papa Francesco, durante la recente visita in Turchia. Alcuni numeri fanno capire quanto grande sia questa emergenza.
Testimoni hanno riferito di aver visto negli ultimi giorni membri dell’Isil portare alcuni detenuti bendati e ammanettati all’interno della chiesa caldea dell’Immacolata
Sono arrivati all’una di notte, li hanno prelevati mentre dormivano nelle loro tende, hanno separato i musulmani dai cristiani e poi hanno sparato alla testa degli “infedeli”, decapitando quattro di loro. Ennesima strage in Kenya ad opera degli islamisti di al Shabaab, il gruppo terrorista affiliato ad Al Qaeda. L’attacco si è svolto nella miniera di Korome a una ventina di chilometri da Mandera sul confine con Somalia ed Etiopia. Ad essere uccisi sono stati trentasei operai, come riferito dalla polizia e dalla Croce Rossa. Poche ore dopo l’attentato al Shabaab ha rivendicato la sua azione, scrivendo che «quasi 40 crociati keniani sono andati incontro alla loro fine» e promettendo una guerra «senza quartiere, incessante e spietata».
Un tour lungo tutto lo Stivale per dire che gli uteri non si affittano, i figli non si comprano, i malati non si ammazzano. E scoprire un popolo che ama la verità
A Raqqa, roccaforte dello Stato Islamico in Siria, si vive «nella disperazione». La gente è alla fame, i jihadisti «girano per le strade bevendo Red Bull»
L’arcivescovo di Milano a tutto campo: «Come facciamo a dire a dei giovani che il matrimonio è indissolubile, se sanno che ci sarà sempre una via d’uscita?»
La tragica e incredibile vicenda di una ragazza stuprata dai terroristi del califfato islamico. «Tra qualche mese dovrò dare un nome a questo bambino»
No country for families. Ogni diagnosi sullo stato della famiglia, specialmente nel mondo occidentale, evoca immancabilmente pensieri e giudizi analoghi. Senza scomodare ulteriormente Cormac McCarthy, non è forse questo il senso delle parole pronunciate recentemente da papa Francesco? La famiglia, dice il Papa, vive attualmente sotto il tallone di una «cultura del provvisorio». È afflitta da una crisi senza precedenti, che si riallaccia a quella «rivoluzione nei costumi e nella morale» che «ha spesso sventolato la “bandiera della libertà”, ma in realtà ha portato devastazione spirituale e materiale a innumerevoli esseri umani, specialmente ai più vulnerabili».
In Joan Miró “c'è sempre stata una piccola luce che lo spingeva ad andare oltre, a non fermarsi”, sottolinea Pilar Cabañas, dell'Università Complutense di Madrid (Spagna), che ha pubblicato di recente Miró. El camino del arte (edizioni Encuentro). “Cammino di perfezione”, sottolinea la docente, basato sull'ascetica continua dell'artista catalano di rinunciare “a se stesso e a quanto aveva imparato”, perché concepiva l'arte “come un dono ricevuto, come una vocazione e una facoltà di diffondere semi che rendano migliori gli uomini”.
Per questa domenica iniziale d’Avvento RomaSette - l'inserto settimanale di Avvenire - ha scelto come articolo di apertura un testo sull’ormai allarmante dilagare anche nelle scuole romane – dagli asili nido in poi - dell’imposizione dell’ideologia del gender, secondo la quale la differenza tra maschile e femminile è solo una costruzione culturale e dunque va “decostruita” nel senso che ognuno non è quel che è e si vede, ma ciò che si sente e pensa di essere.
Un “paese pacifico”, esempio di “coesistenza culturale e confessionale”. Con queste parole, papa Francesco descrive la Svizzera, introducendo il discorso consegnato ai vescovi elvetici da lui ricevuti stamattina in visita ad limina apostolorum. La Svizzera, ha ricordato il Pontefice, è anche “sede di importanti istituzioni internazionali che lavorano per la pace, per il lavoro, per la scienza e per l’ecumenismo”. Sebbene un gran numero dei suoi abitanti “si tiene a distanza dalla Chiesa, la maggioranza di loro riconosce ai cattolici e ai protestanti un ruolo positivo in ambito sociale”, in particolare per quanto riguarda “il loro impegno caritativo per i poveri e gli esclusi” che è “un riflesso della tenerezza del Padre”. Francesco ha quindi esortato i presuli svizzeri a “mantenere viva la fede” nella loro terra. “Senza una fede viva in Cristo risuscitato, le belle chiese e i monasteri diventerebbero a poco a poco dei musei”, mentre “tutte le opere e le istituzioni encomiabili perderebbero la loro anima, lasciando solo ambienti vuoti e abbandonati”.
Nei prossimi giorni tante famiglie del mondo inizieranno a prepararsi per l’allestimento del presepe. Tante altre famiglie hanno perduto questa illuminante tradizione, forse perchè si è perso il significato della rappresentazione sacra della nascita di Gesù. La difficoltà maggiore di tanti uomini del nostro tempo è quella di contestualizzare, dentro gli avvenimenti del nostro tempo, il misterioso evento della Nascita di Gesù.
Sono circa 8mila coloro che nel fine settimana hanno abbandonato ufficialmente la Chiesa luterana finlandese, a causa delle dichiarazioni dell’arcivescovo luterano di Turku, Kari Mäkinen, che ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione dei matrimoni gay nel Paese scandinavo.
Gli echi di stampa a commento dell’incontro del Papa con il patriarca Bartolomeo a Istanbul hanno fatto sperare i cristiani sensibili alle esigenze dell’ecumenismo che ci sia stato un altro importante passo avanti in direzione della ricomposizione dell’unità tra tutti i credenti in Cristo. Ma, oltre ai commenti giornalistici, che hanno i loro insuperabili limiti intrinseci (vedi quanto ho scritto recentemente sul blog www.isoladipatmos.com), l’opinione pubblica cattolica ha diritto ad avere anche qualche commento rigorosamente teologico.
Io e io marito abbiamo tre figli, tutti e tre ancora molto piccoli. Il secondo è un maschio, e sembra particolarmente simpatico. Quando lo vedono per strada mi dicono spesso frasi come questa: “Che bel bambino! Da grande farà sicuramente impazzire le ragazze”. Varie volte ho sorriso e ho risposto: “Magari lo volesse Dio e diventasse sacerdote”.
L'unico bambino canonizzato dalla Chiesa è San Domenico Savio. È stato Pio XII a elevarlo agli altari, ponendo così una pietra miliare nell'agiografia, ma è stato necessario che passassero 30 anni perché San Giovanni Paolo II aprisse nuovamente le porte della santità ai bambini.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Loreto.
«È meraviglioso che la tregua tra gli eserciti sia stata generata da un evento accaduto una notte di duemila anni fa». Tra gli orrori della Grande Guerra, un episodio di straordinaria umanità
L’Europa manda i cacciabombardieri a colpire i miliziani dello Stato Islamico ma poi ne finanzia i miliziani pagando loro sussidi di disoccupazione mentre si trovano in Siria a combattere il jihad. Il paradosso, l’ennesimo di un Occidente che dice di combattere il terrorismo islamico senza però volersi impegnare a contrastare l’estremismo che lo genera, è tornato fragorosamente a venire a galla nella tollerante e politicamente corretta Danimarca dove i servizi d’intelligence hanno rivelato che 28 “volontari” jihadisti partiti per combattere fra le fila dello Stato Islamico in Siria ricevono il sussidio da disoccupati dal welfare di Copenhagen, uno ei più ricchi d’Europa nei confronti degli immigrati.
Abitano sugli altipiani centrali del Vietnam. Per questo li chiamano Montagnards, uomini delle montagne, e anche, sprezzantemente, “moi”, selvaggi. Sono i Degar, un gruppo di etnie minoritarie, da molti secoli confinate nelle inospitali regioni montuose del paese. Le difficoltà derivanti dalle condizioni ambientali avverse tuttavia sono poca cosa al confronto di quel che devono patire per colpa del loro governo. Durante la guerra (1955-1975) tra il Vietnam del Nord, comunista, e il Vietnam del Sud i Montagnards, così come i Hmong che vivono più a nord e in Laos, si erano schierati con i Francesi prima e con gli Stati Uniti poi, sperando così di poter costituire una nazione autonoma. Già bastava perché, dopo l’unificazione dei due Vietnam nel 1975 e l’imposizione del regime comunista, subissero ritorsioni e una dura repressione.
Che male ci sarebbe a costruire una moschea a Milano? In teoria nulla. Si tratterebbe di un’espressione della libertà di religione. In pratica bisogna considerare due aspetti: chi la gestisce e con quali fondi. Ed è implicita la terza domanda: per fare cosa? Abbiamo già visto, su queste colonne, che il Qatar sta finanziando un grande progetto di penetrazione culturale della Sicilia. A Milano sta accadendo la stessa cosa? Se non la stessa cosa, per lo meno qualcosa di molto simile.
C’è più eutanasia sulla carta stampata dei soliti quattro giornali più letti che nelle corsie di tutti gli ospedali del mondo, compresi quelli dove tale pratica è ammessa. Ci riferiamo al caso della 23enne Tugce che, un paio di settimane fa in un McDonalds di Offenbach in Germania, prende le difese di due ragazzine tredicenni importunate pesantemente da alcuni ragazzi poco più grandi di loro. Questi, grazie all’intervento di Tugce, lasciano in pace le ragazzine ed escono dal locale. Tugce alla fine della serata esce anche lei, ma ad attenderla trova uno di loro, un certo Sanel di 18 anni, il quale le tira un pugno al volto. La giovane cade e batte la testa. Viene ricoverata e, come ci riferisce il quotidiano BIld, viene sottoposta ad intervento al cervello. I medici tentano di fermare l’emorragia cerebrale, ma dopo due settimane di ricovero Tugce muore.
Con la terza e ultima giornata di viaggio in Turchia, domenica 30 novembre 2014 Papa Francesco ha messo al centro il motivo principale per cui ha intrapreso la visita pastorale: fare un passo in avanti, auspicabilmente decisivo, nel cammino della piena riconciliazione con le Chiese ortodosse, o almeno – e più realisticamente – con una parte di esse.