MaM
Messaggio del 31 maggio 2004:Cari figli anche oggi vi invito a pregare per la pace, la pace, la pace.

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



Presentate le iniziative verso l’evento del 27 aprile quando saranno proclamati santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Chiese aperte dalla sera del 26. Il 22 incontro per i giovani. Il cardinale Vallini: «Sarà una festa della santità». Inizierà con l’incontro dedicato ai giovani in programma per martedì 22 aprile alle 20.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano la settimana di preparazione immediata della diocesi di Roma verso la canonizzazione dei due Papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, domenica 27 aprile. Insieme al cardinale Agostino Vallini, parleranno ai ragazzi i due postulatori monsignor Slawomir Oder, della causa di Giovanni Paolo II, e padre Giovangiuseppe Califano, della causa di Giovanni XXIII. Seguirà una catechesi di don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le vocazioni del Vicariato di Roma.
- Gesù: “ Anima peccatrice, non aver paura del tuo Salvatore. Io per primo Mi avvicino a te, poiché so che tu da sola non sei capace di innalzarti fino a Me. Non fuggire, figliola, dal Padre tuo. Cerca di parlare a tu per tu col tuo Dio misericordioso, che desidera dirti parole di perdono e colmarti delle Sue grazie. Oh, quanto Mi è cara la tua anima! Ti tengo scritta sulle Mie mani. Sei rimasta incisa nella ferita profonda del Mio Cuore ”. - L'anima: “ Signore, sento la Tua voce che m'invita ad abbandonare la cattiva strada, ma non ho né la forza né il coraggio ”. ...
Ci sono tre categorie di cristiani: coloro che si fidano delle promesse di Dio, che mai deludono, e le seguono lungo l'arco della vita, quelli la cui vita di fede ristagna e, infine, a quanti sono convinti di progredire e che invece "mai fanno un passo avanti. E chiedo al Signore la grazia di riprendere la strada, di metterci in cammino, ma verso le promesse".
La chiesa greco-cattolica di Yabroud dedicata alla Madonna è stata profanata dai ribelli: l’iconoclastia dei terroristi islamici non ha risparmiato niente
L’Agenzia europea dei medicinali (EMA) quando approvò il commercio della Ellaone – la famigerata pillola dei cinque giorni dopo – stabilì che la sua somministrazione avvenisse solo tramite prescrizione medica. E tale indicazione è ancora presente nella scheda tecnica dell’EMA e in un comunicato del 24 gennaio di quest’anno. Nonostante ciò, solo Germania, Polonia e Italia tuttora si attengono a tale regola. Si richiede ricetta non perché l’EMA consideri la Ellaone come preparato con possibili o quasi certi effetti abortivi, ma perché all’opposto la considera come “contraccettivo di emergenza” cioè come farmaco che – così si legge sul sito dell’Agenzia – “agisce bloccando o ritardando l’ovulazione”. Ergo serve una visita medica per escludere che la donna sia incinta e per valutare il suo stato di salute in previsione di possibili e nocivi effetti collaterali.
Mai come in questi ultimi tempi l’Unione europea è diventata un campo di battaglia, in cui le lobby della cultura della morte hanno fronteggiato la resistenza sempre più attenta di un grande numero di cittadini. Il Parlamento europeo è il luogo dove questa resistenza si fa più politica e dove tutto dipende dai numeri in campo. Di qui la necessità di eleggere come nostri rappresentanti a Bruxelles e Strasburgo uomini e donne che condividano e difendano i princìpi non negoziabili.
Un nuovo libro sull'Esortazione apostolica di papa Francesco, a firma di p. Giuseppe Buono PIME, aiuta a rileggere l'Evangelii Gaudium attraverso la sua vera ottica, quella missionaria. Il cammino della conversione a Cristo è come il cammino del missionario che va fra le genti per diventare non "come loro", ma "uno di loro".
Ogni preghiera rivolta ai Santi è buona. Ci sono preghiere private, che sgorgano dal cuore e che ogni anima può formulare secondo la propria devozione. Ci sono però delle preghiere raccomandabili a tutti e sono quelle liturgiche, cioè quelle che la Chiesa fa sue. Per San Giuseppe la Chiesa ha formulato delle orazioni particolari, arricchendole d'indulgenze. E' bene che i devoti del Santo Patriarca conoscano le principali per recitarle con una certa frequenza. ...
Il dibattito accesosi attorno alla questione dei divorziati risposati e del loro non poter accostarsi all'Eucarestia, ha messo in evidenza - come ampiamente documentato da La Nuova BQ - che molti cattolici e anche importanti fette dell'episcopato non solo hanno perso il significato del valore sacramentale del matrimonio, e quindi il suo carattere di indissolubilità, ma anche quello dell'Eucarestia. La riduzione della Comunione a un diritto e la pratica ormai diffusa in Europa di accostarsi alla Comunione anche in stato di peccato grave e senza sentire il bisogno di confessarsi, ne sono una lampante dimostrazione. Per questo abbiamo pensato di proporre un itinerario che aiuti a recuperare il significato dell'Eucarestia, affidandolo a una firma ben nota ai nostri lettori che è anche suora adoratrice del Santissimo Sacramento. Suor Maria Gloria Riva ripercorre per noi la storia di alcuni miracoli eucaristici per introdurci al Mistero, con tutte le sue implicazioni.
I cristiani di Lahore, Pakistan, hanno dedicato il 28 marzo al digiuno e alla preghiera per Sawan Masih e per Asia Bibi, due cristiani giudicati colpevoli di blasfemia e condannati a morte.
Intervista a Cristina Borgogni, autrice e attrice dello spettacolo dedicato alla mistica tedesca, poetessa, medico e profetessa, in scena dall'1 al 20 aprile, al Teatro Due di Roma
All’Angelus papa Francesco contrappone il cieco che arriva fino a credere in Gesù e i “presunti vedenti che continuano a rimanere ciechi nell’anima”. La nostra vita talvolta è “simile a quella del cieco” e talvolta a “quella dei dottori della legge: dall’alto del nostro orgoglio giudichiamo gli altri, e perfino il Signore!”. L’invito a leggere il vangelo di Giovanni per “la strada della luce e la strada della cecità”. Il saluto ai militari italiani che “lavorano per la pace”.
In conseguenza del peccato originale la natura umana rimase ferita ed inclinata al male. In ogni essere umano c'è il cosiddetto « fomite della concupiscenza », per cui è necessario lottare per non cedere alla forza delle passioni. Con l'aiuto della grazia divina si può riuscire vittoriosi in ogni tentazione. Finché siamo in questa vita di prova, siamo in pericolo di peccare; la nostra volontà è molto debole. San Giuseppe non fu esente dal fomite della concupiscenza; molti pensano che egli fu confermato in grazia e non peccò mai, né mortalmente, né venialmente. In lui gli istinti del male naturalmente c'erano, ma per privilegio rimasero sempre legati. Questo privilegio era richiesto dall'altezza del suo ministero e dalla sua elezione da parte di Dio a condurre una vita di grande intimità con Gesù e con la Vergine. Si chiarisce il concetto della confermazione in grazia. Secondo San Tommaso la confermazione in grazia è un dono gratuito, che inclina al bene in modo che non ci si può con facilità allontanare da esso. Chi è confermato in grazia, è protetto dalla Divina Provvidenza in modo eccezionale. La Madonna fu confermata in grazia in tutto il corso della sua vita, perché era la Madre del Figlio di Dio; in lei non ci fu il fomite della concupiscenza, perché concepita senza la macchia del peccato originale.
Obama e papa Francesco? Nello storico incontro di ieri in Vaticano il Pontefice “ha incastrato Obama sul laicismo, altro che sperequazione”. In un articolo che compare sotto questo efficace titolo, Mattia Ferraresi conferma sul Foglio quello che abbiamo anticipato ieri, ovvero che l’operazione “alleanza Usa-Chiesa per la lotta alla povertà”, studiata e annunciata strumentalmente dal presidente degli Stati Uniti per riavvicinare i cattolici nell’anno delle elezioni di metà mandato, è fallita.
La condanna a morte del cristiano Sawan Masih pronunciata giovedì scorso dal tribunale di Lahore è la perfetta dimostrazione del fatto che la legge sulla blasfemia è un’infamia. La norma promulgata nel 1986, che prevede condanne pesantissime per chi offende l’islam (compresa la pena capitale), è spesso utilizzata in maniera fraudolenta contro i cristiani, e non solo per ragioni di odio religioso ma anche per far mere questioni di interessi personali. Come è avvenuto nel caso di Sawan Masih, appunto.
Due donne, il cui nome non può essere rivelato, si stanno contendendo in tribunale due bambine in Inghilterra. La prima è la “madre” genetica, la seconda è quella che ha partorito le piccole. Chi è la vera mamma? Il problema è scoppiato quando le due donne, che avevano una relazione, si sono lasciate.
Aumentano i rapimenti e le conversioni forzate delle donne cristiane. Negli ultimi due anni in Pakistan il numero delle giovani cristiane costrette a convertirsi e a contrarre matrimonio islamico è più che raddoppiato e dall’inizio della primavera araba in Egitto i casi sono più che triplicati.
Nel raduno con seimila persone del Movimento apostolico ciechi e della Piccola missione per i sordomuti, papa Francesco parla della "cultura dell'incontro" e di quella "dell'esclusione", ricordando il cieco nato. "Solo chi riconosce la propria fragilità, il proprio limite può costruire relazioni fraterne e solidali, nella Chiesa e nella società". Il saluto ai presenti mentre la folla agita le mani come applauso.
Tutta l’attività poetica di Karol Wojtyla raccolta in un volume, compreso il Trittico Romano. Mentre si approssima la data della canonizzazione del beato Giovanni Paolo II, la Libreria Editrice Vaticana presenta il libro L’opera poetica completa di Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II), curato da don Santino Spartà, giornalista, scrittore e consulente cinematografico.
Il postulatore Slawomir Oder tratteggia la santità di Wojtyla a partire dal suo rapporto intimo con Dio e la Madonna, dal legame con Padre Pio e dalla sua profonda spiritualità che lo faceva pregare notti intere senza neanche toccare il letto.
La sentenza contro il giovane Sawan Masih è giunta al termine di un processo che si è svolto in prigione. Alto il rischio di attentati da parte di estremisti islamici. La difesa annuncia il ricorso in appello. Ira e indignazione nei leader religiosi e società civile. Mons. Rufin Anthony: "Accuse false, è un abuso”. Il 14 aprile fissata udienza di appello per Asia Bibi.
"E' il Dio della misericordia: non si stanca di perdonare. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere il perdono, ma Lui non si stanca. Settanta volte sette: sempre; avanti con il perdono".
È quanto denunciano gli attivisti di Hrwlrf, secondo cui i cristiani hanno subito a lungo pressioni per abbandonare la loro fede. Per le autorità essi avrebbero lasciato il villaggio di loro “spontanea volontà”. Ora hanno ricostruito una piccola comunità in una nuova zona, più sicura, e con piena libertà di culto.
Indossi la maglietta della Manif pour tous? Allora non puoi votare. È l’incredibile situazione che si è trovato a vivere domenica scorsa Bruno, cittadino di Tolosa di 54 anni, che si è recato a votare in Francia per le elezioni municipali della sua città.
Intervista a Camillo Ballin, vicario apostolico dell’Arabia del Nord, responsabile di Bahrain, Kuwait, Qatar e Arabia Saudita. «Presto in Bahrain costruiremo una cattedrale dedicata a Nostra Signora di Arabia»
Va di moda da un po’ di tempo che, ogni anno, le Organizzazioni internazionali ci ricordano il loro compleanno dando vita ad una “giornata mondiale”. Nel nome il termine “mondiale” riporta all’antico, all’epoca dell’esperanto, della mondializzazione, della "belle époque". Oggi probabilmente dovrebbero chiamarsi “giornate globali”, ma niente è più lento della burocrazia internazionale. Nel tempo ai “compleanni” si sono aggiunte altre giornate cosiddette mondiali indette da vari altri tipi di Organizzazioni capaci di procurarsi spazi sui mass-media.
Ci sono volute più di due ore e mezza per rendere pubblico un comunicato stringato a commento dell’udienza concessa dal Papa a Barack Obama. Poco più di dieci righe in cui si parla per prima cosa di “cordiali colloqui” che hanno “permesso uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti all’attualità internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte”.
Quando si scrive la vita di un Santo, se ne mettono in evidenza i fatti ed i detti; però c'è sempre qualche cosa che non si può conoscere appieno e quindi non si può scrivere. Ciò che avviene nella vita interiore dei Santi, l'amore di Dio, la perfezione, la lotta continua... tutto questo si può soltanto dedurre dai fatti. In San Giuseppe, grandissimo Santo, risplendono la sua operosità e l'esatta. osservanza delle prescrizioni ebraiche. Ma chi può penetrare e scrutare l'interiore del Santo Patriarca? La sua vita interiore si può solo immaginare, ma non esprimere. Il suo cuore era un braciere ardente, che si consumava nell'amore divino; viveva intensamente la vita spirituale. Parlando di San Giovanni Evangelista, i sacri scrittori dicono: Fortunato quest'Apostolo, che nell'ultima Cena ebbe la sorte di poggiare il capo sul petto di Gesù e di sentire i divini palpiti! San Giovanni soltanto una volta ebbe questa fortuna. San Giuseppe l'ebbe di continuo. Quante volte Gesù, Bambino o Adolescente, si addormentò tra le sue braccia! Che cosa provava in quei momenti il cuore di San Giuseppe?...
Vangelo Gv 9, 1-41 (forma breve: Gv 9,1.6-9.13-17)

Dal vangelo secondo Giovanni [ In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita ] e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, [ sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». ] Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». ] Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». [ Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. ] Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
Grazie alle testimonianze del rettore, del cappellano e di professori e studenti si ripercorre il caso del 2008. Storia di un’occasione persa (soprattutto per i professori)
"Solo pochi giorni fa è esplosa la polemica per una donna ricoverata al Pertini di Roma che sarebbe stata lasciata sola dai medici nel corso di un aborto", ricorda Roberto Bennati, presidente del Movimento per la Vita del Lazio. "In quel caso - prosegue - si era trattato di una montatura mediatica ma al governatore Zingaretti quell’idea deve essere piaciuta perché ha deciso di istituzionalizzare l’abbandono delle donne durante l’interruzione di gravidanza".
In un comunicato diffuso nel pomeriggio di ieri, l’Associazione Ginecologi e Ostetrici Cattolici (A.I.G.O.C.) ha affermato che la pillola RU 486 inverte e contraddice le motivazioni storiche e psicosociali che hanno motivato fortemente i fautori della legge 194: un’aborto privato per quanto precoce che sia, aggiunge solitudine a solitudine. Nell’aborto chirurgico l’interruzione di gravidanza viene delegata tecnicamente a una terza persona. Nell’aborto chimico, praticato con la RU 486, è la stessa madre che si autosomministra il veleno che ucciderà il proprio figlio. Gli effetti fisici sono gli stessi di un aborto chirurgico eseguito in anestesia: contrazioni, espulsione, emorragia, ma, con la RU 486, la donna vive tutto questo in diretta senza neanche l’assistenza medica. La pillola trasforma l’attesa della gravidanza, cioè del figlio, nell’attesa della sua morte che può durare fino a 10 penosissimi giorni: e in quel tempo si può pure cambiare idea ma non si può più tornare indietro.
È di pochi giorni fa la notizia del fatto, avvenuto in Francia, che ha visto Xavier Dor, medico di 84 anni, accusato di abortofobia. A presentare denuncia la donna incinta alla quale l’uomo avrebbe regalato un paio di scarpine da neonato con il chiaro scopo di dissuaderla dall’abortire. L’uomo ha perciò dovuto pagare una multa di 10.000 euro, rischiando inoltre un mese di reclusione, perché riconosciuto colpevole di aver infranto la legge Weil del 1975 che ha introdotto il reato di intralcio all’aborto, considerando quest’ultimo un diritto di tutte le donne che non desiderano portare a termine la gravidanza.
Correva l’anno 1910, quando Nostra Signora di Guadalupe fu proclamata patrona dell’America Latina da Pio X. Tale gesto, realizzato da un Pontefice dalla forte devozione mariana, fu il riconoscimento che quanto avvenne nel 1531 nei pressi della collina di Tepeyac, nell’attuale Messico, costituisce il crocevia determinante nell’evangelizzazione dei popoli indigeni.
Due incontri col patriarca ecumenico Bartolomeo, oltre a un incontro ecumenico nella basilica del Santo Sepolcro, e la firma di una dichiarazione comune nel pellegrinaggio che si svolge nel 50mo anniversario dell'incontro a Gerusalemme tra Papa Paolo VI e il Patriarca di Costantinopoli, Atenagora. Padre Lombardi: "la preparazione del viaggio continua", malgrado la tensione sindacale in Israele.
Grande cordialità nel primo incontro tra Francesco e il presidente degli Usa. "Nel contesto delle relazioni bilaterali e della collaborazione tra la Chiesa e lo Stato ci si è soffermati su questioni di speciale rilevanza per la Chiesa nel Paese, come l'esercizio dei diritti alla libertà religiosa, alla vita e all'obiezione di coscienza nonché il tema della riforma migratoria. Infine, è stato espresso il comune impegno nello sradicamento della tratta degli esseri umani nel mondo".
All’udienza generale del 26 marzo 2014, riprendendo le sue catechesi sui sacramenti, Papa Francesco ha proposto una meditazione sul sacramento dell’Ordine. Per diventare sacerdoti «non si vendono i biglietti d'entrata - ha detto il Papa - è un'iniziativa che prende il Signore», e cui chi è chiamato deve corrispondere, non solo fino all'ordinazione ma per tutta la vita.
E quattro. Dopo Emilia Romagna, Umbria e Puglia ora anche il Lazio si appresta a somministrare la RU486 in regime di day hospital. Lo ha deciso il governatore Nicola Zingaretti affermando che si tratta di “un atto di profondo rispetto per le donne”. Come è già avvenuto nelle altre tre regioni, la somministrazione del preparato abortivo deve rispettare delle condizioni: preospedalizzazione (a meno che non si voglia dare la pillola in mezzo ad una strada), controllo degli esami e visite ad hoc (per verificare almeno che la donna sia incinta) ed entro 21 giorni è prevista una visita ambulatoriale finale. Il male ha le sue regole.
Il consueto comunicato della Santa Sede diffuso al termine dell’udienza tra il Papa e Barack Obama probabilmente metterà oggi in rilievo il “clima cordiale”. Eppure, sono molti gli argomenti in agenda a far immaginare un incontro tra i due giocato non sul velluto. Sia in Vaticano che a Washington non hanno ancora dimenticato le tensioni dell’estate scorsa, quando Francesco si oppose pubblicamente e con fermezza allo strike su Damasco che allora sembrava imminente. Digiuno, veglia di preghiera, adunata silenziosa in piazza San Pietro per scongiurare il conflitto che vedeva tra i suoi più convinti sostenitori proprio il presidente degli Stati Uniti. Non contribuì ad allentare la tensione, poi, la lunga lettera accompagnata da benedizione finale che il Papa inviò a Vladimir Putin, in quelle settimane presidente del G20 riunito in Russia. Una diversità di vedute che è emersa anche in riferimento alla più recente crisi ucraina, dove la Santa Sede ha scelto un basso profilo, assumendo così atteggiamento opposto a quello adottato in riferimento al caso siriano.
"Preghiamo il Signore che ci dia la grazia di andare sempre per la strada della salvezza, di aprirci alla salvezza che soltanto viene da Dio, dalla fede, non da quello che proponevano questi 'dottori del dovere', che avevano perso la fede a reggevano il popolo con questa teologia pastorale del dovere".
Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: "Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio." (Lc 11,17-20)
Le immagini sacre servono a suscitare buoni sentimenti ed aiutano la devozione. I pittori facilmente s'ispirano sulla Sacra Famiglia. Un quadro artistico rappresenta Gesù Fanciullo, in piedi, con le mani giunte e gli occhi rivolti al cielo. Vicino a Lui sta la Madonna in ginocchio; San Giuseppe è pure in orazione, con le mani incrociate sul petto e gli occhi bassi. In alto arde la lampada. Questa scena riproduce la Famiglia di Nazareth in preghiera. Gesù, la Madonna e San Giuseppe, pur attendendo con assiduità al lavoro, tenevano il cuore unito al Divin Padre. Chi può misurare il numero e la densità delle pie invocazioni e degli slanci d'amore che si sprigionano da questi tre cuori? Oltre a stare abitualmente unita con Dio, la Sacra Famiglia in certe ore si dedicava esclusivamente all'orazione. Come doveva essere gradita a Dio questa preghiera in comune! Quante grazie attirava sull'umanità! San Giuseppe, quantunque dovesse compiere molto lavoro, non rimpiangeva il tempo dedicato alla preghiera; era convinto che il tempo più prezioso era quello dell'orazione.
Col sacramento dell'ordine il vescovo o il sacerdote è posto "a capo", cioè "a servizio" della comunità loro affidata, che è la loro "famiglia" e non la loro "proprietà". Aiutiamoli allora perché continuino "a pregare, ad ascoltare la Parola di Dio che è il pasto quotidiano, a celebrare ogni giorno l'Eucaristia e ad andare a confessarsi abitualmente" e "preghiamo per quelli che sono in difficoltà".
La Chiesa si sta preparando alla prima sessione del Sinodo episcopale sulla famiglia nell’ottobre prossimo (la seconda nell’ottobre 2015), per discutere le esperienze e sollecitazioni che vengono dalla base del mondo cattolico sui problemi attuali che la famiglia pone ai credenti in Cristo. Ma la Chiesa cattolica è universale e i modelli di famiglia e i problemi familiari che i missionari e le giovani Chiese incontrano fra i popoli non cristiani sono molto diversi dai nostri.
39 paesi africani su 54 sanzionano l’omosessualità con pene detentive, alcuni anche con la condanna a morte, e tutti, salvo il Sudafrica, proibiscono i matrimoni omosessuali. L’Etiopia è in procinto di adottare un disegno di legge contro l’omosessualità, già adesso punibile con pene fino a 15 anni di carcere e che con la nuova normativa sarà inclusa nella lista dei reati non passabili di amnistia. Altri stati tra cui il Camerun e il Tanzania intendono varare leggi in materia. La Nigeria lo ha appena fatto adottando norme molto severe. Il mese scorso in Uganda le leggi in vigore sono state inasprite. Tutto questo per soddisfare, una volta tanto, le richieste, i bisogni e la volontà popolari: perché gli Africani disapprovano i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso e non vogliono assolutamente sentir parlare di matrimoni gay. Lo ha confermato l’indagine svolta dal Pew Research Centre nel 2013, dal titolo La linea di demarcazione mondiale sull’omosessualità. Maggiore il consenso nelle società più secolari e ricche. Gli stati africani considerati presentano tutti tassi di rifiuto dell’omosessualità da parte della popolazione superiori al 90%, ad eccezione del Sudafrica (61%). In particolare, rifiutano l’omosessualità e ritengono che non debba essere accettata dalla società il 98% dei nigeriani e il 96% degli ugandesi (alla pari con gli abitanti del Ghana e del Senegal).
A un anno dalla rinuncia al suo Pontificato il Papa emerito Benedetto XVI ha rotto il suo silenzio. Lo ha fatto accettando l’intervista proposta dal vaticanista polacco Wlodzimierz Redzioch, dopo aver ricevuto le bozze del libro Accanto a Giovanni Paolo II. Gli amici & i Collaboratori raccontano.
Meditazioni sulla Quaresima. Intensifichiamo la preghiera in questo periodo di Quaresima e leggete le news di questo sito che riguardano la preghiera. Sono le più importanti.
Il Vangelo è fonte di verità. Essendo Gesù il Divin Maestro, era necessario che durante la vita terrena esponesse la sua dottrina. Difatti, prima con l'esempio e poi con la parola lasciò al mondo i suoi insegnamenti. Quante parabole sapientissime e quante sublimi verità uscirono dalla sua bocca! Nel Vangelo si parla della Madonna e gli Evangelisti riferiscono soltanto pochissime parole, che la Santissima Vergine pronunziò in particolari circostanze. Gli Evangelisti parlano anche di San Giuseppe, però non ne riportano parola alcuna; scrissero ciò che egli fece, ma nulla di ciò che disse. I sacri scrittori sono soliti chiamare San Giuseppe « il Santo silenzioso». Questo non significa che San Giuseppe non abbia mai parlato, ma che abbia parlato poco e con molto riserbo. Quale insegnamento ci dà! Parlare poco e sempre con prudenza. Una gran parte del male che avviene nelle famiglie e nella società deve attribuirsi al parlare, o perché troppo, o perché irriflessivo e quindi imprudente. Volendosi onorare San Giuseppe, uno dei modi più pratici è imitarlo nel freno della lingua. Iddio ci ha dato la lingua per lodarlo, per manifestare al prossimo i nostri giusti pensieri, per consolare chi è afflitto, per consigliare i dubbiosi, insomma per fare del bene. ...
Nella solennità dell'Annunciazione Francesco dice che "l'obbedienza" della Madonna scioglie il nodo della disubbidienza di Eva. "Il Signore è in cammino con il suo popolo. E perché camminava con il suo popolo, con tanta tenerezza? Per ammorbidire il nostro cuore". Il "cammino dell'umiltà, dell'umiliazione", "significa semplicemente dire: io sono uomo, io sono donna e Tu sei Dio, e andare davanti, alla presenza di Dio".
Da pregare oggi, possibilmente alle 12:00.
Daniele 3,34-43 Non ci abbandonare, non rompere l'alleanza.

Salmo 24,4-9
4 saran confusi tutti quei che fanno il male invano. Le tue vie, o Signore, fammi conoscere, e i tuoi sentieri insegnami. 5 Guidami nella tua verità e ammaestrami, perchè tu sei Iddio mio salvatore, e in te spero tutto il dì. 6 Rammenta le tue tenerezze, o Signore, e le tue misericordie che sono ab eterno. 7 I falli della mia gioventù e le mie colpe non ricordare,[ma] secondo la tua misericordia ricordati di me, per la tua bontà, o Signore. 8 Benigno e retto è il Signore; perciò mostra agli erranti la via. 9 Guida gli umili nella giustizia, insegna ai miti le sue vie.

Matteo 18,21-35 Non dovevi anche tu aver pietà?
Chi si umilia, sarà esaltato. La Madonna piacque tanto a Dio e fu così innalzata a motivo della sua umiltà. San Giuseppe ha tanta gloria in Cielo ed è così onorato sulla terra, perché ebbe una profonda umiltà. Il Signore lo rese grande, perché lo vide umile. Ecco l'insegnamento che San Giuseppe dà ai suoi devoti: essere umili! L'umiltà è la virtù che ci fa riconoscere ciò che siamo, cioè povere creature, tendenti al male e bisognose del continuo aiuto di Dio; è la virtù che ci fa amare il nascondimento e ci fa disprezzare le lodi umane; è la virtù che attribuisce a Dio l'onore e la gloria di ciò che si fa di bene. San Giuseppe fu modello d'umiltà. Quantunque discendente da famiglia reale, non arrossì di fare il falegname. Era consapevole della sua eccezionale missione: custodire il Figlio di Dio. Eppure non ne fece parola ad alcuno. I suoi concittadini, se avessero saputo ch'egli teneva presso di sé l'aspettato Messia, gli avrebbero reso onore e l'avrebbero stimato assai di più; ma egli non cercava l'onore e la stima umana.
Le schede proposte dal Servizio del Comune sono un vero guazzabuglio di ipotesi e di teorie non confermate. Chi le ha redatte? Con quale spesa? L’educazione compete alle famiglie
«Il feto era morto, il cuoricino non batteva, l’ecografia era piatta». Così avevano detto a Maria i medici del Pronto soccorso del San Giovanni Calibita Fatebenefratelli. Alternative? Solo l’aborto terapeutico. Invece, poi, il piccolo è nato perfettamente sano e oggi, che ha tre mesi e mezzo, la madre ha deciso di fare causa all’ospedale. È la storia raccontata oggi sulle pagine del Messaggero e che narra di una donna che, solo grazie al suo “sesto senso di mamma”, ha salvato la pelle del suo bimbo.
L’uomo è stato accusato di aver derubato e ucciso un musulmano. Per questo i miliziani gli hanno prima sparato in testa e poi l’hanno appeso a una croce di legno posta in piazza, dove resterà fino a martedì
Più di 15 mila bambini abortiti sono stati bruciati negli inceneritori in quanto «rifiuti» e usati da 27 ospedali del Regno Unito negli ultimi due anni per il riscaldamento delle strutture. È la terribile scoperta annunciata dal famoso programma di Channel 4 “Dispatches”, che andrà in onda stasera, e che ha costretto il ministro della Salute britannico Dan Poulter a definire il programma «totalmente inaccettabile» e a bloccarlo immediatamente.
Jan Figel, vicepresidente del Parlamento slovacco a tempi.it: «È una risposta all’imposizione della teoria di genere nel nostro paese, nell’Europa occidentale e in Nord America»
Piotr Kurylo, cattolico di 42 anni, è partito il 15 marzo da Studzieniczna, villaggio nel nord della Polonia, per la santificazione di Giovanni Paolo II, che si terrà il 27 aprile a Roma. Farà duemila chilometri
e linee guida per i giornalisti in tema di omosessualità, contro cui abbiamo presentato ricorso al TAR del Lazio, sono già operative. Ne ha dato ampia dimostrazione la scandalosa puntata domenicale de "L'Arena", condotta da Massimo Giletti, e dedicata al caso del liceo di Modena dove i genitori hanno preteso che l'intervento di Vladimir Luxuria a scuola non restasse senza contraddittorio. Tanti ospiti, ma una vera gogna mediatica per l'unico a difesa del diritto dei genitori, il senatore Giovanardi. Con i cattolici paragonati a nazisti. E' sempre più evidente che si sta affermando una nuova dittatura, e finalmente anche il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, ha suonato la sveglia alla Chiesa italiana, denunciando come si sia ormai arrivati a concepire la scuola come campi di rieducazione all'ideologia di genere.
Nel mirino dei gruppi fondamentalisti la chiesa di San Stanislao Kostka a Cibubur, nella reggenza di Bekasi. Il tribunale locale parla di pericolo di "violenze confessionali", cede alle intimidazioni e ferma il progetto. Il parroco mostra la documentazione in regola e conferma: "La costruzione continua, finora completato il 70% della struttura".
Il triste caso dei gemelli Reimer. Che gioia nella famiglia Reimer quando il 22 agosto del 1965 nacquero i due gemellini omozigoti Bruce e Brian, due bei maschietti identici che, come tutti i bebè, vennero al mondo con quell'aria innocente di chi non sa immaginare quali avventure, quali gioie e quali dolori avrebbero dovuto affrontare in questa vita. Nessuno, in quel momento, avrebbe potuto minimamente sospettare le dolorose e atroci vicende che attendevano i due piccoli neonati di Winnipeg (Canada). Gli ingredienti che hanno rovinato l'esistenza delle due creature furono un maldestro errore chirurgico degno dei peggiori casi di malasanità e l'intervento di un folle dottore più interessato alle sue fantomatiche teorie scientifiche che al benessere dei suoi pazienti: lo psicologo e sessuologo neozelandese John William Money.
Messaggio di Francesco per la morte del patriarca della Chiesa Siro-Ortodossa di Antiochia e di tutto l'Oriente. "Osservatore" al Concilio, ha contribuito a rafforzare i rapporti tra i cristiani e in particolare con la Chiesa cattolica. Il profondo rapporto con l'India. Chiesa siro-ortodossa del Kerala ha proclamato 40 giorni di lutto.
"L'umiltà cristiana non è la virtù di dire: 'Ma, io non servo per niente' e nascondere la superbia lì, no, no! L'umiltà cristiana è dire la verità: 'Sono peccatore, sono peccatrice'. Dire la verità: è questa la nostra verità. Ma, c'è l'altra: Dio ci salva. Ma ci salva là, quando noi siamo emarginati".
Una sfilata di abiti per chierichette, ministre straordinarie dell’Eucaristia, ma anche predicatrici e “diaconesse” de facto. E’ quella che è stata organizzata la settimana scorsa nel centro conferenze St. Clemens di Hannover all’insegna del maggior coinvolgimento delle donne nella liturgia e nel servizio all’altare. «E’ naturale che vogliamo abiti in cui ci sentiamo bene e che ci stanno bene» ha commentato tale Ewa Karolchak, referente pastorale del decanato della capitale della Bassa Sassonia (diocesi di Hildesheim).
José María Zavala è un noto giornalista e scrittore madrileno, autore di numerosi libri anche d’inchiesta storica e spirituale, specialista della storia dei Borboni di Spagna e della Guerra Civile spagnola, in Italia noto per il suo Padre Pio. I miracoli sconosciuti del santo con le stigmate (La Fontana di Siloe, Torino 2013).
«Dobbiamo essere in prima linea a sfidare i sacerdoti di Bahal, i profeti dei falsi dei, mostrando a tutti questa strana, scandalosa, inquietante immagine di Cristo crocefisso, dicendo con chiarezza profetica: questa è la visione della felicità, questa è la visione della libertà». Sono le parole di padre Robert Barron nel trailer di «Priest, Prophet, King», sei vibranti video-omelie, montate come un film, che saranno lanciate a settembre in Dvd.
L’effige della svolta è l’abbraccio alla veglia per le vittime della mafia tra Francesco e don Luigi Ciotti. Sabato il successore di Pietro e il sacerdote-simbolo del cattolicesimo di frontiera sono entrati in chiesa tenendosi per mano. Stravolte forma e sostanza all’ombra del Cupolone, nelle diocesi e nei movimenti agli «apostoli degli ultimi» viene riservato un posto d’onore. Una «riabilitazione» a tutto tondo per i «pretacci» che in passato furono quasi in odore di eterodossia per l’insofferenza al conformismo del potere e la vicinanza ai tormenti della società contemporanea.
È salito a quattro morti e 17 feriti il bilancio dell'attacco di questa mattina a una chiesa di Mombasa da parte di un gruppo di uomini armati che ha aperto il fuoco sui fedeli. In un primo momento la polizia aveva parlato di due morti e una decina di feriti. Fornendo un bilancio aggiornato, la Croce Rossa ha reso noto che altre due persone sono morte per le ferite riportate e che 17 sono ricoverate in ospedale. Il Kenya è oggetto di attacchi di matrice islamica da quando, nell'ottobre 2011, è intervenuto militarmente nel sud della Somalia per combattere gli shabaab legati ad al Qaida.
La Chiesa albanese ha ricordato i 65 anni dalla morte di Mons. Vincent Prennushi (1885-1949), Arcivescovo di Durazzo, vittima della terribile persecuzione del regime comunista. Già nel 1944, al momento della presa del potere, i cattolici furono considerati gli avversari più pericolosi dal regime di Hoxha che voleva fare dell’Albania “il primo stato ateo del mondo”.
L'obiettivo dei prossimi due Sinodi sulla famiglia (ottobre 2014 e 2015) lo ha spiegato direttamente colui che del Sinodo è (dallo scorso settembre) segretario generale, il neocardinale Lorenzo Baldisseri. L'occasione era data dal Convegno internazionale su "Giovanni Paolo: il Papa della famiglia" organizzato dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia in collaborazione con i Cavalieri di Colombo, che si è tenuto a Roma il 20 e 21 marzo. Intervenuto nell'ultima sessione riservata ai delegati delle conferenze episcopali europee, il cardinale Baldisseri ha poi rilasciato una breve intervista alla Radio Vaticana. Premesso che «l'iniziativa di trattare il tema della famiglia, quindi anche del matrimonio, è stato un momento importantissimo per la chiesa, stabilito da Papa Giovanni Paolo II», è venuto il tempo di andare oltre, dice sostanzialmente il porporato. In che modo? «Oggi naturalmente sono passati molti anni da quella famosa enciclica, la Familiaris Consortio (che in realtà è un'esortazione apostolica, ndr), e Papa Francesco ritiene che sia opportuno riprendere questo grande tema alla luce del Vangelo e in più, con i tempi mutati, dare uno sguardo che possa essere di attualizzazione della Dottrina della chiesa». E questo perché – ha aggiunto il segretario generale del Sinodo dei vescovi – «molti temi, molti problemi, molte situazioni sono mutate da quel tempo, per cui la chiesa deve essere capace di rispondere alle sfide».
Riccardo Cascioli, direttore della Nuova Bussola Quotidiana, ha impugnato presso il T.A.R. del Lazio il famigerato decalogo dell’UNAR «per una rispettosa informazione delle persone LGBT», avvalendosi dell’assistenza legale dei Giuristi per la Vita (vedi allegato in fondo all'articolo). E' il primo - e per ora unico - giornalista che abbia sfidato la dittatura del politicamente corretto.
2 Re 5,1-15a Si lavò nel Giordano sette volte, e la sua carne ridivenne come la carne di un giovinetto.

Salmo 41,2-3; 42,3-4
2 Come il cervo anela ai rivi d'acqua,così anela l'anima mia a te, o Dio. 3 Ha sete di Dio l'anima mia, del Dio vivente;quando verrò e comparirò al cospetto di Dio? .
3 Manda giù la tua luce e la tua fedeltà: esse mi guidinoe mi conducano al tuo santo monte e ai tuoi tabernacoli. 4 E m'accosterò all'altare di Dio,al Dio ch'è mia gloria e mia esultanza.Ti celebrerò nella cetra, o Dio, Dio mio!

Luca 4,24-30 Lo cacciarono fuori dalla città
I Santi per lo più sono raffigurati nei quadri con qualche simbolo particolare, che denota la caratteristica della loro santità. San Francesco Saverio, apostolo delle Indie, è raffigurato tra i pagani; San Giovanni Bosco, apostolo della gioventù, tra i giovanetti; San Francesco di Sales, grande scrittore sacro, è rappresentato con una penna in mano; San Tommaso D'Aquino con il sole raggiante sul petto, simbolo della sua eccezionale scienza teologica. San Giuseppe è raffigurato come membro della Sacra Famiglia e come operaio. Però le principali immagini lo rappresentano con un bastone in mano, alla sommità del quale sta un bel giglio. Altre volte tiene in mano un ramoscello con tre gigli, ovvero tiene in braccio Gesù Bambino che gli presenta un giglio. Questo fiore rappresenta la virtù della purezza. Tutti gli artisti del pennello e dello scalpello vanno a gara a mettere in evidenza la purezza verginale del Santo. Giglio ed Agnello senza macchia è Gesù; giglio purissimo è Maria Vergine; giglio profumato è anche San Giuseppe. Se lo Spirito Santo fu così generoso dei suoi doni col nostro Patriarca, si deve anche al fatto che Egli fu un Angelo di purezza.
Siamo nel 1872 in America, precisamente a Santa Fe, capitale del New Mexico. Il vescovo locale, Jean Baptiste Lamy, decide di far costruire una cappella, precisamente la cappella di Loretto (sì, con due T, il nome inglese infatti suona come: Sisters of Loretto) per poter fornire un luogo di culto alle suore appena stabilitesi, dopo una peregrinazione che le vide attraversare il Sud-Ovest degli Stati Uniti, il Kentucky, il Missouri ed il Kansas. Le suore (quattro, la superiora suor Madeleine, suor Catherine, suor Hilaire e suor Robert) appena giunte sul posto iniziarono dunque ad appaltare i lavori adiacenti alla loro semplice abitazione, affinché, oltre al convento, potesse essere eretta una struttura simile alla “Sainte Chapelle” di Parigi, dunque, la prima cappella gotica ad ovest del Mississippi. Il progetto fu affidato all’architetto P. Mouly, noto per la sua perizia e capacità: aveva, tra l’altro, realizzato la cattedrale di Santa Fe. I lavori durarono cinque anni. La cappella misurava 22,5 metri di lunghezza, era larga metri 7,5 ed alta metri 25,5. L’opera terminata era esteticamente ammirevole. La galleria, gli archi, la navata riuscivano a dare il senso del divino, a coinvolgere e a creare l’idoneo raccoglimento. Ciò che sconvolse le suore fu il doversi accorgere, di colpo, che il coro non era accessibile, dal momento che non era stata né progettata né dunque costruita una scala apposita per potervi accedere dalla tribuna. D’acchito si cercò l’architetto progettista, nel tentativo di riuscire a tamponare l’errore, ma questi era da poco deceduto.
“In Europa viene soppresso un bambino ogni 11 secondi”. È il dato agghiacciante che risuona nel colloquio con don Maurizio Gagliardini, presidente dell’Associazione “Difendere la vita con Maria” che dal 21 al 23 marzo si occuperà di riflettere sul destino dei bambini non nati nel convegno che si terrà a Roma presso la facoltà di Bioetica di Regina Apostolorum. “Nel concepito il voltto di Gesù”, questo il titolo del convegno, si propone di discutere gli aspetti etici, scientifici, giuridici ma soprattutto pastorali che ruotano intorno all’embrione e alla nascita riflettendo sugli aspetti umani che spesso spingono molte donne ad interrompere la gravidanza, sugli aspetti più cristiani di chi, a volte, tende a banalizzare l’aborto stesso senza dimenticare quelli scientifici e più ideologici di chi etichetta la nascita solo con termini biologici.
Forse nei libri di storia, fra cinquant’anni o fra un secolo ci sarà scritta la verità su pagine dolorose e ancora buie della nostra storia, come l’omicidio Moro. Più in generale, ci si augura che la storiografia d’impronta marxista che ha dominato incontrastata il mondo dell’istruzione (e della distruzione…) di diverse generazioni di giovani possa arretrare di fronte a un’ auspicabile affermazione del pluralismo ideologico e culturale.
Alcuni anni fa, eravamo riusciti a concretizzare una stupenda iniziativa di accoglienza alla coppia che avesse deciso di far nascere il proprio figlio. Si trattava di un’accoglienza “pilota” e lo sarebbe ancora se fosse andata avanti, visto che a tutt’oggi non esiste qualcosa di simile. Ma quei benedetti quattrini che non ci sono, hanno messo la parola “fine” e l’impresa resta un “sogno nel cassetto” che vorremmo tentare ancora di rendere realtà.
Lo scorso 7 marzo una ricerca che ho condotto per La nuova Bussola quotidiana ha rivelato che nel 75% delle parrocchie italiane i divorziati risposati si comunicano regolarmente, senza attendere che il Sinodo cambi eventualmente la dottrina. Dopo questa ricerca sono stato contattato da molti lettori, e anche da diversi vescovi, i quali mi hanno confermato che lo studio fotografa esattamente quanto accade nelle loro diocesi. Alcuni mi hanno indotto a riflettere su un problema più generale. I divorziati risposati sono solo la punta di un iceberg. Il vero problema è che la maggioranza di coloro che si comunicano non frequentano il sacramento della Confessione.
“La misericordia è più grande del pregiudizio”, lasciate da parte le anfore interiori, quella che vi pesano, quella che vi allontanano da Dio. Lo ha detto papa Francesco stamane, dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, prima della preghiera mariana dell’Angelus. Di fronte ad una piazza San Pietro stracolma di gente, il Pontefice ha ricordato il passaggio del Vangelo di Giovanni (Gv 4,6) in cui si racconta dell’incontro che Gesù ebbe con una donna samaritana nei pressi di un pozzo. Gesù chiese da bere alla donna, superando le ostilità che esistevano tra giudei e samaritani e rompendo gli schemi del pregiudizio nei confronti delle donne. Secondo le abitudini sociali del tempo, Gesù non avrebbe dovuto nemmeno rivolgergli la parola.
L'annuncio dato da papa Francesco dopo l'Angelus di oggi. "Il perdono che ci dà il Signore si deve festeggiare", come ha fatto "il padre del figliol prodigo". Nell'incontro di Gesù con la samaritana, egli "rompe gli schemi del pregiudizio nei confronti delle donne". I pellegrini invitati a ripetere: "Ogni incontro con Gesù ci cambia la vita; ogni incontro con Gesù ci riempie di gioia". La Giornata mondiale della Tubercolosi e il saluto a una scuola del Giappone.
Fondamentalisti libici hanno ucciso il preside cristiano della Facoltà di Medicina di Sirte. Il sindaco di Nazareth musulmano propone invece che l'Annunciazione diventi festa civile e un missionario nelle Fillippine riceve un premio islamico
Domenica 30 marzo, press il Teatro Gentile di Fabriano, alle ore 17 ed alle ore 21, gli alunni dell’Istituto “Morea-Vivarelli” e di altre scuole, metteranno in scena il loro terzo spettacolo di Basta! Storie vere di dolore e di rinascita.
“I peccati più grossi dei media, sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione. Queste due ultime sono gravi!, ma non tanto pericolose come la prima!” Lo ha detto stamane papa Francesco ricevendo in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, i Membri dell’Associazione "Corallo", network di emittenti locali di ispirazione cattolica presenti in tutte le regioni italiane. L’associazione "Corallo" (Coordinamento Radiotelevisioni libere locali) è presieduta da Luigi Bardelli e conta su 212 radio e 69 televisioni in tutte le regioni italiane. E’ in stretto rapporto con l'Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana ed ha uno stretto rapporto con le emittenti televisive e radiofoniche satellitari della Sat 2000 e Blusat, con l’agenzia di stampa SIR e con la FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici). Il Pontefice ha spiegato che il lavoro dei giornalisti cattolici deve svolgersi sulla strada della verità, della bontà e della bellezza. Ma, bisogna stare attenti – ha sottolineato – che la ricerca della verità non vi faccia diventare “un intellettuale senza intelligenza”.
Alfredo Scattolon, missionario in Giappone da trent’anni, spiega perché la millenaria tradizione cristiana sta rivoluzionando la società nipponica. Proprio mentre l’Italia e l’Europa sembrano tornare al paganesimo
Monsignor Ignatius Kaigama risponde alle critiche contro la Chiesa. «Noi difendiamo i valori morali del popolo, non discriminiamo le persone». Ma la vera emergenza del paese riguarda la sicurezza
La carità è la regina delle virtù: amare Dio ed il prossimo, o meglio, amare Dio nella persona del prossimo. Gesù dichiara che considera fatto a sè quello che si fa all'ultimo dei suoi fratelli ed al Giudizio Universale darà la sentenza favorevole a chi avrà esercitata la carità. Le anime pie sanno escogitare tante forme di carità, indice di fede e di vero amor di Dio. I devoti di San Giuseppe hanno ideato un atto di carità, degno di lode; da secoli è praticato in molti luoghi ed è desiderabile che si diffonda sempre più. Si tratta del pranzo dei poveri. San Giuseppe era povero. Si possono beneficare i poveri, intendendo onorare San Giuseppe. Taluno il mercoledi, o in giorno festivo dedicato al Santo, procura il pranzo a qualche famiglia bisognosa. Altri invitano un poverello o una poverella in casa propria e li fanno pranzare alla tavola comune, come fossero membri della famiglia. Altri ancora scelgono un certo numero di bisognosi, li fanno assistere alla Messa in onore di San Giuseppe e poi somministrano loro un pranzo solenne. Poiché si richiedono delle spese, si può chiedere la cooperazione di anime generose: chi offre il pane, chi la minestra, chi la bevanda.
Alla veglia di preghiera in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno, alla presenza dei familiari delle vittime della violenza mafiosa, Francesco lancia un forte appello alla conversione: "Il potere e il denaro che avete adesso sono insanguinati, frutto di azioni insanguinate, e non potrete portarli con voi. Se non cambiate vita, siete destinati all'inferno". Il testo integrale del discorso.
«Sono l'unico testimone di quel piccolo "furto" che Bergoglio fece prendendo il rosario dalla bara di padre Aristi...». Padre Andrés Taborda è un sacerdote sacramentino di origini argentine che vive a Roma. Ha prestato servizio per anni nella Basilica del Santissimo Sacramento di Buenos Aires, là dove aveva vissuto - e confessato - per una vita José Ramón Aristi, il confessore a cui Francesco nell'aprile 1996 ha sottratto la piccola croce del rosario che da allora porta sempre con sé. Era stato lo stesso Pontefice a raccontare l'episodio lo scorso 6 marzo, incontrando i parroci romani ai quali aveva raccomandato di essere misericordiosi. ....
Se non fosse stato per un frate americano, oggi a Norcia, il paese che ha dato i natali a San Benedetto, per paradosso i benedettini non sarebbero presenti. Furono costretti ad abbandonare l’abbazia nel 1810 a causa delle leggi napoleoniche, lasciando un vuoto di quasi due secoli. Correva infatti il 2000 quando il primo manipolo di frati rasati e barbuti, con la tonaca dal colore scuro, riprese possesso del monastero costruito sopra quella che fu la casa di San Benedetto e di sua sorella Santa Scolastica.
Secondo il rapporto Prison Statistics India 2012 del National Crimes Record Bureau (Ncrb), la percentuale di detenuti dalit, tribali, musulmani e cristiani è superiore alla loro presenza reale nella popolazione. Attivista cristiano: "Lo Stato prende di mira le minoranze".
«Abbiamo perso ogni cosa. Le nostre case e le nostre chiese sono state distrutte e saccheggiate». Costretto a rifugiarsi in un seminario cattolico di Giuba, monsignor Roko Taban Mousa, amministratore apostolico di Malakal in Sud Sudan, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre come intere aree del più giovane stato al mondo siano state abbandonate dalla popolazione, in seguito a violenti scontri tra l’esercito del presidente Salva Kiir e la coalizione ribelle guidata dal Dr. Riek Machar.
Quando Kiev era invasa dalla rivolta contro il governo di Yanukovich, anche i cristiani, ortodossi e cattolici, scendevano in piazza Maidan insieme. Uniti contro la violenza esercitata sui manifestanti ucraini, i sacerdoti delle diverse confessioni, oltre che aiutare spiritualmente e materialmente la folla, si spingevano fino a mediare fra la gente e la polizia. Adesso, dopo l’annessione della Crimea alla Russia, i cristiani raccontano di persecuzioni e imposizioni che sembravano relegate al buio passato sovietico.
Femministe radicali e membri dei collettivi antisistema di Madrid hanno aggredito ieri, presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università Complutense, un gruppo di universitari del movimento ecclesiale Comunione e Liberazione (Clu) che stavano distribuendo un volantino sulla questione dell’aborto e del progetto di legge del ministro Ruiz-Gallardón in materia, restrittivo rispetto alla legge del 2010 voluta dall’allora governo Zapatero, che ha fatto dell’aborto un vero e proprio diritto. Il volantino presentava un manifesto – un testo articolato di 6.300 battute -, recante il titolo “Es bueno que tú existas” (“È una cosa buona che tu esista”). Il contenuto precisa che «noi cristiani non dobbiamo imporre nulla alla società», ma anche che «non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana», e che «il progetto di legge del ministro Ruiz-Gallardón deve essere accolto come un importante passo avanti, perché sopprime l’aborto come diritto e torna a mettere tutti i fattori sul tavolo, parlando del non nato (proteggendolo in conformità a quanto stabilito dalla sentenza del Tribunale Costituzionale) e della donna incinta, e affrontando il problema, come minimo, in chiave di conflitto di interessi».
"Oggi per le vie di Roma l’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII. I numeri del fenomeno e le storie di ragazze salvate da un prete coraggioso. «Invece di chiedermi “quanto costi”, mi chiese “quanto soffri”» "
L’offensiva per introdurre la teoria del gender nelle scuole italiane non si ferma. L’ultima trovata patrocinata dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), in occasione della settimana contro il razzismo, è la proposta alle scuole di una sitcom, Vicini, in cui si parla di un condominio che accoglie le coppie omosessuali ma non le famiglie con bambini. Inoltre non si contano più ormai le proteste da parte dei genitori per il moltiplicarsi delle iniziative dell’Unar e delle associazioni Lgbt che negli ultimi mesi hanno usato la scuola per promuovere la loro agenda: pubblicazioni, convegni, giornate di formazione per insegnanti e studenti.
Il numero di marzo della rivista Jesus, edita dalla San Paolo, è dedicato al primo anniversario dell'elezione di Papa Francesco. In sole dieci righe di editoriale il direttore condensa una vera e propria summa dell'ideologia progressista circa il passaggio da Benedetto XVI a Papa Francesco.
Genesi, 31,12-28 Passarono alcuni mercanti, essi estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d'argento lo vendettero.

Salmo 104,16-21
16 E chiamò la fame sul paese, e ogni sostentamento di pane infranse. 17 Mandò innanzi a loro un uomo [in Egitto]:per schiavo fu venduto Giuseppe. 18 Umiliarono ne' ceppi i suoi piedi, ne' ferri fu stretta l'anima sua; 19 sino a che s'avverò la sua parola,[e] l'oracolo del Signore la comprovò. 20 Il re mandò [allora] a scioglierlo, il sovrano de' popoli a liberarlo. 21 Lo costituì signore della sua casa, e soprintendente di tutti i suoi possessi

Matteo 21,33-46 Vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.
Si deve onorare e benedire Dio nelle sue infinite perfezioni, nelle sue opere e nei suoi Santi. Tale onore gli si deve rendere sempre, tutti i giorni della nostra vita. Tuttavia la pietà dei fedeli, approvata ed incrementata dalla Chiesa, dedica certi giorni a rendere particolare onore a Dio ed ai suoi Santi. Così, il venerdì è dedicato al Sacro Cuore, il sabato alla Madonna, il lunedì al ricordo dei defunti. Il mercoledi è dedicato al grande Patriarca. Infatti in tale giorno si sogliono moltiplicare gli atti di ossequio ad onore di San Giuseppe, con fioretti, preghiere, Comunioni e Messe. Il mercoledi sia caro ai devoti di San Giuseppe e non si lasci passare questo giorno senza avergli reso qualche atto di ossequio, che potrebbe essere: una Messa ascoltata, una devota Comunione, un piccolo sacrificio o una preghiera speciale... Si raccomanda la preghiera dei sette dolori e delle sette allegrezze di San Giuseppe. Come si dà un'importanza speciale al primo venerdì del mese, per riparare il Sacro Cuore, e al primo sabato, per riparare il Cuore Immacolato di Maria, così conviene ricordarsi di San Giuseppe ogni primo mercoledì del mese. Dove c'è una Chiesa od un Altare dedicato al Santo Patriarca, al primo mercoledì sogliono compiersi pratiche particolari, con Messa, predica, canti e recita di pubbliche preghiere. Ma oltre a ciò, ognuno privatamente in detto giorno si proponga di onorare il Santo. Un atto consigliabile ai devoti di San Giuseppe sarebbe questo: Comunicarsi al primo mercoledì con queste intenzioni: riparare le bestemmie che si dicono contro San Giuseppe, ottenere che si diffonda sempre più la sua devozione, impetrare la buona morte ai peccatori ostinati ed assicurare a noi la morte serena.
L'uomo che confida in se stesso, nelle proprie ricchezze, negli "idoli" e dimentica il Signore, sarà come "un tamerisco nella steppa", condannato dalla siccità, "perderà il suo nome". Ma anche per lui "alla fine c'è una porta di speranza", "c'è la possibilità di dire questa parola che è più che magica, è più, è forte: 'Padre'. Lui sempre ci aspetta per aprire una porta".
La disoccupazione "è la conseguenza di un sistema economico che non è più capace di creare lavoro, perché ha messo al centro un idolo, che si chiama denaro!". "Il lavoro non ha soltanto una finalità economica e di profitto, ma soprattutto una finalità che interessa l'uomo e la sua dignità. E se manca il lavoro questa dignità viene ferita! Chi è disoccupato o sottoccupato rischia, infatti, di essere posto ai margini della società, di diventare una vittima dell'esclusione sociale".
L’Africa deve fare come l’Europa e adottare le politiche per la promozione dei nuovi diritti Lgbt. Giovedì scorso 13 marzo il Parlamento europeo ha votato all’unanimità una risoluzione che «invita la Commissione e il Consiglio a inserire un esplicito riferimento alla non discriminazione fondata sull’orientamento sessuale nell’ambito di una prossima eventuale revisione della convenzione di Cotonou (che regola la cooperazione allo sviluppo fra Ue e paesi di Africa sub-sahariana, Caraibi e Pacifico, ndr)».
Entrambi i paesi europei investono il 5 per cento del Pil in politiche familiari. Eppure in Germania il tasso di fecondità è inferiore agli 1,4 figli per donna. Intervista a Roberto Volpi: «Il problema è culturale»
Scrive che essere gay è una scelta e che chi è contrario alle nozze fra persone dello stesso sesso non è per forza omofobo. Per questo gli attivisti lgbt lo attaccano
Il sito printempsfrancais ha rilanciato con un tweet una fotografia che mostra le scritte dal sapore anarchico con cui alcuni vandali hanno imbrattato il portone della Basilica del Sacro Cuore di Montmartre a Parigi. «Fuoco alle cappelle», «né Dio né Stato», «abbasso ogni autorità» sono alcuni degli slogan che si possono leggere. Il fatto non ha finora trovato troppa eco, tanto che il sito francese – polemicamente – chiede «una parola dalle autorità. O sono troppo preoccupate di mantenere il loro posto?».
Nel suo “A Prayer Journal” chiedeva di non «essere una suora» ma uno «strumento per scrivere la storia di Dio». Non c’è traccia in lei del “male di vivere” degli altri autori del Novecento: intuiva una bellezza fuori di sé che voleva celebrare
Era una cittadina molto ricca Yabrud, in Siria, poco lontano dal confine col Libano. E qui dove c’è la più antica chiesa del paese, domenica sono entrate le milizie di Bashar al-Assad, che, dopo una dura offensiva contro i ribelli, si sono impossessate della città. È il reporter britannico Robert Fisk a raccontare la situazione dal villaggio alle porte di Damasco dalle colonne del The Independent, dipingendo un paese distrutto dai combattimenti e vandalizzato dai ribelli. Fisk, celebre reporter, simpatie a sinistra, descrive la situazione della chiesa greco-cattolica di Nostra Signora (foto da Twitter), diventata «un luogo di vergogna, di copie bruciate del Nuovo Testamento, dipinti squarciati coi coltelli – molti giacciono ridotti in strisce di tessuto d’oro e rosse, di fianco alla croce dell’altare distrutta -, i mosaici staccati dal muro. Gli scettici potrebbero chiedere se è stato il regime a compiere questo atto sacrilego, a vantaggio delle macchine fotografiche, ma ci sarebbero volute settimane per distruggere questo luogo di preghiera con le sue antiche colonne, e per aver cavato gli occhi dai mosaici dei santi».
La serie di articoli fin qui dedicati al dibattito sul Sinodo per la Famiglia ci consente di fare una prima, sommaria, sintesi di alcuni punti da chiarire. La questione fondamentale è che sta andando in scena una rappresentazione mediatica della situazione della famiglia e delle sfide della Chiesa in materia che è molto lontana dalla realtà, anche lasciando da parte i discorsi sul significato del sacramento e dell’indissolubilità del matrimonio, che pure abbiamo affrontato abbondantemente su La Nuova BQ.
E' bene assicurare a noi la buona morte; ma non dimentichiamo che abbiamo il dovere di carità di ottenere una si grande grazia anche ai peccatori. Muoiono i buoni e muoiono i cattivi. Dove andranno questi ultimi, se nessuno s'interessa della loro buona fine? Si danneranno in eterno. Il buon ladrone, come attesta il Vangelo, si convertì nell'ultima ora e si salvò. Le persone più malvage potrebbero ritornare a Dio almeno in punto di morte. Per conoscere l'importanza di ciò, si consideri quello che ogni giorno avviene nel mondo. Circa centocinquanta mila persone giornalmente passano all'eternità. Quanti sventurati moribondi respingono Gesù! Credono di non averne bisogno e non consentono a Gesù di perdonarli e di dare loro il bacio di pace. Tanti spirano senza guardare la Croce, senza benedire le Piaghe di Gesù e senza invocare quel Signore Divino sparso per la loro salvezza! Iddio ispirò una santa iniziativa ad uno zelante Sacerdote, oggi Beato Luigi Guanella: Costituire la Pia Unione del «Transito di San Giuseppe». San Pio X l'approvò, la benedisse e le diede un grande incremento. ...
Oggi la definiremmo leggenda metropolitana, ma la diceria sull’usanza di certi ebrei di uccidere bambini cristiani allo scopo di usarne il sangue per riti magici ha attraversato l’Europa fin dal 1144, quando il piccolo William di Norwich, in Inghilterra, fu trovato assassinato. Poiché episodi del genere, qua e là, si ripetevano, nel 1751 il Sant’Uffizio vietò ai cattolici di prestare fede alla fola dell’omicidio rituale ebraico. Massimo Introvigne ha ricordato in un libro (Cattolici, antisemitismo e sangue. Il mito dell’omicidio rituale, Sugarco) che autore della diffida fu il cardinale Lorenzo Ganganelli, poi divenuto papa Clemente XIV.
Il 19 marzo 2014 all'udienza generale Papa Francesco ha dedicato la sua catechesi, nel giorno della festa, a san Giuseppe, richiamando anche la sua omelia d'inizio del pontificato quando esattamente un anno fa, il 19 marzo 2013, il Pontefice pose il suo ministero petrino sotto la protezione dello sposo di Maria.
L'arcivescovo di Mumbai ha celebrato una messa di ringraziamento per il primo anniversario dell'inizio del ministero petrino. Il presule lo ha definito "un anno di grazia per la Chiesa universale, per l'India e per il mondo". Un pensiero anche al papa emerito Benedetto XVI e "al suo amore immenso la Chiesa".
Birendra Sah aveva anche minacciato il suocero. Sul posto la polizia ha trovato una tanica di cherosene e dei fiammiferi. Nel sud del Paese (dove è avvenuto il fatto) vivono per lo più indù e musulmani, tra cui sono frequenti casi di violenza contro le donne. Attivista musulmana: "Impariamo dai cattolici a creare famiglie basate su amore e rispetto".
Gv 4, 5-42: Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.
[ In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». ] Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, [ vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». ] In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». [ Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». ]
Era il giorno del suo onomastico, il 19 marzo del 1994, quando don Peppe Diana venne ucciso nella sua parrocchia, la chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, nel casertano, dove don Peppino era nato e cresciuto. Fu assassinato da un clan rivale dei Casalesi, cosca che dominava quella terra, per le sue denunce, per il rischio che risvegliasse le coscienze, perché sottraeva i giovani alle mani mafiose, e perché aveva osato rifiutare i funerali in Chiesa di un camorrista morto ammazzato. Oggi il Paese e la zona tutta ricordano il sacerdote con molte manifestazioni, aperte dalle Messa delle 7.30, quella che quel mattino di venti anni fa don Diana non riuscì a celebrare.
Per i serbi rimasti nel Kosovo questo è un triste decimo anniversario. Tra il 17 e il 19 marzo 2004, hanno subito un pogrom di vaste dimensioni ad opera di militanti indipendentisti albanesi, musulmani. Si è trattato di un grave episodio di violenza religiosa, oltre che etnica. Un tipo di evento che, ormai, siamo purtroppo abituati a vedere in India o in Nigeria, ma non nel cuore dell’Europa. In soli due giorni, 28 serbi ortodossi sono stati assassinati, un altro migliaio ha dovuto abbandonare la propria casa distrutta. Le milizie ortodosse, rispondendo agli attacchi, avevano a loro volta provocato la morte di 11 albanesi. Il danno al patrimonio artistico, culturale e religioso alla comunità ortodossa è stato immenso: 35 chiese dissacrate, bruciate o completamente distrutte. Fra queste figurano, nella città di Prizren, anche la cattedrale di Nostra Signora di Ljevis, la chiesa della Santissima Salvazione, il monastero dei Santi Arcangeli (tutti costruiti nel XIV Secolo), la chiesa di San Giorgio Runovic (XV Secolo), che facevano parte del patrimonio sopravvissuto alla lunga occupazione turca, iniziata nel 1389 e finita appena due secoli fa.
"Ha saputo attraversare il buio del dubbio, l'esperienza dell'esilio e della fuga da casa, senza perdere mai la fiducia in Dio e nel Suo amore". Gli auguri a "tutti i papà". "Chiedo per voi la grazia di essere sempre molto vicini ai vostri figli, lasciandoli crescere, ma vicini".
Dal momento della morte dipende la eternità. Coloro che seguono gl'insegnamenti di Gesù e credono nella vita futura, vivono nella aspettazione della beata speranza; spesso richiamano alla mente l'ora della morte, sia per perseverare nel bene e sia per assicurarsi un buon passaggio alla eternità. La Chiesa, considerando l'importanza dell'ora della morte, ha scelto come Protettore per l'ora dell'agonia San Giuseppe. Chi meglio di lui potrebbe compiere quest'ufficio? San Giuseppe infatti spirò felicemente tra le braccia di Gesù e della Madonna. Da questo fatto deriva il fondamento del suo particolare patrocinio sui moribondi. Il Santo Patriarca perciò è chiamato «Speranza degl'infermi » e « Patrono dei moribondi». Questo è l'aspetto più diffuso della devozione a San Giuseppe. ...
Geremia 18,18-20 Si rende forse male per bene?

Salmo 30,5-6.14-16
5 Mi trarrai fuor dal laccio, che nascostamente m'han teso, perché tu sei il mio protettore. 6 Nelle tue mani raccomando lo spirito mio; tu mi libererai, o Signore, Dio di verità. 14 Poichè sento lo sparlar di molti che mi stanno intorno; mentre insieme si radunan contro di me, di toglier la mia vita congiurano. 15 Ma io spero in te, o Signore. Dico: «Il mio Dio se' tu!». 16 Nelle tue mani son le mie sorti; liberami dalla mano de' miei nemici e da' miei persecutori.

Matteo 20,17-28 Noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato.
Strategia che vince non si cambia. Uno dei mezzi che i radicali da sempre hanno usato per sdoganare alcuni “diritti civili” è quello dell’indagine conoscitiva per poi arrivare a dire: “Quanti aborti clandestini! Legalizziamo l’aborto. Quante giovani fanno uso di droghe! Legalizziamole. Quante coppie vanno all’estero per accedere all’eterologa! Legalizziamola”. A questo giochino – quasi sempre basato su dati mendaci - ovviamente non si sottrae nemmeno l’eutanasia. In una conferenza stampa tenuta ieri, l'associazione Luca Coscioni e il Comitato promotore EutanaSia Legale hanno annunciato l’avvio di una ricerca sul campo per verificare “come si muore in Italia” e - citando le parole di Marco Cappato - per “spingere il Parlamento ad esaminare il progetto di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della eutanasia per il quale l'Associazione ha raccolto 67mila firme autenticate''. Per l’occasione i radicali si sono fatti accompagnare dai familiari di personalità note che si sono uccise oppure hanno chiesto con successo l’eutanasia: Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Piergiorgio Welby e Lucio Magri. Non è mancato il vivente oncologo Umberto Veronesi il quale ha sentenziato che “abbiamo l'ovvio diritto di programmare la vita e anche il termine della vita''.
Vangelo Mt 1, 18-24: Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide.

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
La Quaresima è un tempo per “aggiustare la vita”, “per avvicinarsi al Signore”. E’ quanto sottolineato da Papa Francesco nella Messa di stamani a Casa Santa Marta. Il Papa ha messo in guardia dal sentirsi “migliori degli altri”. Gli ipocriti, ha avvertito, “si truccano da buoni” e non comprendono che “nessuno è giusto da se stesso”, tutti “abbiamo bisogno di essere giustificati”.
A Montelaguardia è stata intitolata una via alla beata Chiara Luce Badano che è deceduta a soli 19 anni dopo una terribile malattia nell'agosto del 1990. Il movimento religioso in festa insieme al sindaco Boccali
La Crimea si affida alla Vergine Maria. All’indomani del referendum che ha decretato la secessione del Paese dall’Ucraina, il vescovo ausiliare della diocesi cattolica di Odessa-Simferopoli, responsabile per la Crimea, mons. Jacek Pyl, ha affidato ieri - alla fine della Messa domenicale e di fronte al Santissimo Sacramento - l'intera nazione e tutte le persone e i popoli che la abitano, alla protezione del Cuore immacolato di Maria. A raccontarlo è il vescovo raggiunto a Simferopoli telefonicamente dall'agenzia Sir.
Intervistato dal Foglio, il cardinale Carlo Caffarra ribadisce l'indissolubilità del sacramento matrimoniale e chiarisce alcuni equivoci sorti riguardo al prossimo Sinodo sulla famiglia
Tutti "abbiamo bisogno di cambiare la vita", di guardare "bene nella nostra anima" dove sempre troveremo qualcosa. "La pietra di paragone per cui noi non siamo ipocriti e ci avviciniamo al Signore" è "avere cura del prossimo: del malato, del povero, di quello che ha bisogno, dell'ignorante". "Gli ipocriti non sanno fare questo, non possono, perché sono tanto pieni di se stessi che sono ciechi per guardare gli altri".
«Sotto ogni aspetto, da ogni angolatura la osservi, Medjugorje è una finestra spalancata sull’eternità» scrive il giornalista Riccardo Caniato nella prefazione dell’ultima sua opera Medjugorie. Paradiso solo andata (Ares). Dopo Maria, alba del terzo millennio. Il dono di Medjugorie e «La Madonna si fa la strada». Civitavecchia nel tempo di Maria, Caniato torna su quello che padre Livio Fanzaga ha definito l’avvenimento del secolo XX e si muove con spirito giornalistico, alla ricerca dei luoghi, dei personaggi, dei fatti accaduti in questi trentadue anni, dal 25 giugno 1981, da quando per sei veggenti sono iniziate le apparizioni della Madonna.
Sono più di 200 le vittime delle stragi compiute in Nigeria tra il 13 e il 15 marzo in sei villaggi di contadini quasi tutti cristiani. Il 13 marzo sono state attaccate le località di Mararrabar Maigora, Kura Mota e Ungwar Rimi, nello stato settentrionale di Katsina. Due giorni dopo è toccato a Ugwar Sankwai, Ungwar Gata e Chenshyi, tre villaggi situati nello stato centrale di Kaduna. Gli autori dei massacri questa volta non sono gli estremisti islamici Boko Haram, ma i pastori Fulani, da sempre in conflitto con le tribù contadine. Che i Fulani siano musulmani e i contadini (Berom, Tarok, Tiv…) cristiani non fa che aggravare le tensioni etniche. Ma la causa delle ostilità tra pastori e contadini è essenzialmente economica: da sempre – succede in tutto il continente – si contendono terre, sorgenti, pascoli da cui dipende la loro sopravvivenza. Inoltre i Fulani, come altre tribù di pastori, considerano la razzia di bestiame un modo con cui periodicamente incrementare le proprie mandrie.
Visto il dibattito di questi ultimi giorni, ho pensato di condividere questa storia di vita di qualche anno fa. L’ambulatorio di genetica della Mangiagalli ci chiede un colloquio per una donna che all’ecografia morfologica risulta aspettare un bambino che per il 99% sarebbe nato con un cervello che gli avrebbe permesso una vita solo vegetativa. I genitori, Giovanna e Luca, avevano voluto quella gravidanza e, quindi, erano nella disperazione più profonda. Fissiamo un incontro e il martedì mattina cerchiamo di stabilire una relazione. Dopo le solite perplessità iniziali, cominciano a raccontare la loro storia. Sono sposati, hanno già un bambino di circa tre anni e desiderano un fratellino per Massimiliano. Arriva una seconda gravidanza che purtroppo si interrompe spontaneamente per una patologia rara. Altro tempo per ottenere gli esiti di controlli numerosi, ed ecco un’altra gravidanza; viene loro consigliato di farsi seguire alla Mangiagalli; tutto bene fino al momento della ecografia morfologica in cui viene evidenziato qualcosa di grave. Sembra infatti che il cervello di questo bambino produca strane formazioni di cisti non meglio classificate che dopo la nascita gli impedirebbero qualsiasi funzione cognitiva.
Karol Wojtyla, "il grande papa Giovanni Paolo II", sta per essere proclamato santo. In vista della canonizzazione, il prossimo 27 aprile, sono usciti negli ultimi mesi diversi volumi che ricostruiscono la sua biografia e il suo pensiero, che ne celebrano il carisma, la forza, l'intelligenza, la sapienza, l'eroismo, l'umanità. Riportano i numeri straordinari del suo pontificato oppure rievocano la sua giovinezza, le difficoltà e i drammi affrontati con il coraggio della fede. Ma come si fa a spiegare la santità di tutta una vita?
"Per essere misericordiosi ci sono necessari due atteggiamenti. Il primo è la conoscenza di se stessi": sapere che "abbiamo fatto tante cose non buone: siamo peccatori!". E di fronte al pentimento, "la giustizia di Dio ... si trasforma in misericordia e perdono".
Dopo decenni di discriminazioni sociali e politiche,migliaia di persone si avvicinano alla Chiesa e ai cristiani, visti come persone felici che vivono una vita di impegno per la diffusione del Vangelo. Sacerdote della capitale: "Nonostante le minacce, la nostra vera sfida resta quella di raggiungere il maggior numero possibile di persone per condividere con loro la grazia divina".
n sacerdote cattolico di rito orientale è stato prelevato dalla sua chiesa in Crimea da milizie filorusse. Lo riferisce l’agenzia ANSA. Per alcune ore è stato rapito senza poter dare notizie ma alla fine è stato liberato dalla polizia. È il sacerdote greco-cattolico padre Mykola Kvych, parroco della chiesa della Dormizione della Vergine a Sebastopoli e cappellano della Marina. A dare la notizia, che è emblematica del clima di tensione che si respira in queste ore in Crimea, era stato un sito di informazione religiosa ucraino ma la conferma era arrivata anche ai microfoni di Radio Vaticana dal vescovo Gudziak Borys, l'eparca della chiesa greco-cattolica ucraina, che aveva espresso «profonda preoccupazione» per quanto accaduto e in generale per il clima che si è creato nella regione. A informare della liberazione di padre Kvych è stata la polizia di Sebastopoli, riferendo di aver trovato, nel corso della perquisizione dell'appartamento del presule, alcuni giubbotti anti-proiettile.
Sull'ultimo numero di Rolling Stones, Bill Gates dice di credere in Dio. L'uomo più ricco del mondo, con un patrimonio personale superiore a quello di molti stati, dice che ha senso credere in Dio, che la bellezza e il mistero del mondo sono schiaccianti, che si può demitizzare tutto quello che si vuole ma alla fine, dire che è stato tutto generato da numeri casuali fa ridere. A me queste affermazioni danno allegria ma qualche mio amico arriccia il naso. Parla del dio massone, pensano. Il Grande Architetto, vorrai dire, non quello cattolico.
Ha passato circa 30 anni in prigione o nei campi di lavoro forzato. Designato successore del card. Gong Pinmei, non ha mai avuto la libertà di esercitare il suo ministero. Il governo gli ha opposto mons. Jin Luxian, morto lo scorso anno. L'unico vescovo rimasto a Shanghai, mons. Ma Daqin è agli arresti domiciliari. La benedizione del papa attraverso AsiaNews.
È stato meno eccentrico, ma più anticonformista del suo celebre connazionale, il campione George Best. Come lui, Phil Mulryne ha indossato le maglie del Manchester United e della Nazionale nordirlandese. Ha calcato i campi più prestigiosi della Gran Bretagna e d’Europa. Ha percepito stipendi faraonici e non si è fatto mancare i vezzi tipici dei calciatori moderni: auto di lusso e fidanzamenti da copertina di tabloid.
Un anno fa, il 13 marzo 2013, Giorgio Mario Bergoglio era eletto da 115 cardinali Vescovo di Roma e Pontefice della Chiesa cattolica universale, il 263° discendente dell’Apostolo San Pietro. A un anno di distanza, Papa Francesco continua a suscitare nei popoli anche non cristiani tante speranze di pace, di giustizia, di gioia di vivere, di crescita umana ed economica per tutti. Un interesse inspiegabile, poichè Francesco non ha alcun potere economico-politico-militare-scientifico-tecnico, così da poter influire sull’andamento delle vicende mondane. Si spiega solo per un motivo soprannaturale. Il Papa argentino ripropone ai popoli, con la sua persona, i suoi gesti e le sue parole, il Vangelo e le Beatitudini di Gesù, un’autentica rivoluzione rispetto alla disumanità del mondo in cui viviamo, che specialmente nel nostro Occidente post-cristiano, sembra aver eliminato Dio dall’orizzonte dell’uomo e della società.
«L’uomo mortale non ha che questo, di immortale: il ricordo che porta e il ricordo che lascia». Aldo Moro vive nel tempo e nello spazio dell’eternità, cui sembrano consegnarlo le parole dello scrittore Cesare Pavese. Trentasei anni sono passati da quel giorno in cui via Fani si tinse di sangue e di morte: andava in Parlamento per la presentazione del governo di solidarietà nazionale, al quale aveva lavorato nel tentativo di ricucire coraggiosamente e profeticamente la divisione tra le due principali aree politiche e culturali del Paese: la comunista e la cattolica. Non ci arrivò mai: quel giorno, la sua scorta perse la vita, falciata dal piombo delle Brigate Rosse. Egli finì nella casa prigione di via Caetani, da dove uscì solo cadavere, il 9 maggio del 1978.
Lunedì 17 marzo si riaprirà il processo ad Asia Bibi, la donna pakistana e madre di 5 figli, cristiana protestante, arrestata il 19 giugno 2009 e condannata a morte l’11 novembre 2010 da un tribunale di primo grado in base alla “legge di blasfemia”. L’accusa a suo carico è quella di aver offeso il Profeta Maometto. Il secondo grado di giudizio si svolgerà con un’udienza davanti all’Alta Corte di Lahore. La donna si trova attualmente nel carcere femminile di Multan (in Punjab) e, come ha riferito all’agenzia Fides (www.fides.org) il team difensivo di Asia Bibi, non sarà presente all’udienza per motivi di sicurezza. Un’udienza sul caso era stata programmata nel febbraio scorso, ma poi è stata rinviata. Oggi la difesa di Asia si avvale di un team guidato dall’avvocato cristiano Naeem Shakir, nota personalità nel campo della difesa dei diritti umani, premiato dal governo pakistano nel 2012 con lo Human Rights Defender Award.
È iniziata con un incontro con i disabili, la visita di papa Francesco alla parrocchia di Santa Maria dell’Orazione, a Setteville di Guidonia, alle porte di Roma. Si è trattato della quinta visita in una parrocchia in un anno di pontificato. Il Santo Padre è arrivato intorno alle quattro del pomeriggio, a bordo della consueta Ford Focus, accolto da uno sventolio di bandierine e foulard e da magliette con la scritta “daje Francesco”. Qualcuno è addirittura salito sul tetto della propria abitazione per poter assistere all’evento. “In queste visite emerge sempre il contatto diretto con la gente, specie con coloro che abitano nelle zone meno centrali e dove la vita è un po' più difficile”, ha detto il cardinale vicario della Diocesi di Roma, Agostino Vallini nel suo discorso di benvenuto al Vescovo di Roma. “La gente fatica ad andare avanti – ha proseguito Vallini - ma la forza della fede crea anche tanta serenità e tanti buoni rapporti. E il Papa sa sempre suscitare forti emozioni”. Dopo essersi intrattenuto con un centinaio di disabili e con le loro famiglie, il Pontefice ha salutato circa 300 bambini e ragazzi, accompagnati dai loro familiari. “Bisogna chiedere la grazia per non avere vergogna della fede”, ha detto loro il Papa, insegnando loro, a tal proposito, la seguente preghiera: “Gesù ti chiedo di mandarmi lo Spirito Santo perché mi faccia coraggioso in modo da non avere paura”.
All'Angelus, papa Francesco suggerisce un modo pratico di vivere la Trasfigurazione: leggere ogni giorno un passo del vangelo, portando con sé "in tasca" un "piccolo libretto". "Ascoltare Gesù" è "l'invito del Padre", "non lo dice il papa". Una preghiera per i passeggeri del volo della Malaysia Airlines e per i loro familiari. I saluti alla Comunità Giovanni XXIII e alla scuola cattolica di Erbil, nel Kurdistan irakeno.
Non è un caso che il Nuovo centrodestra abbia scelto proprio Bologna per il suo convegno nazionale che si terrà oggi e domani (“Famiglia Bene Comune”): per due giorni la neonata forza politica discuterà sul tema della famiglia, concetto tanto elementare quanto purtroppo sempre più messo in pericolo dalle difficoltà economiche e, soprattutto, dalle nuove correnti che vorrebbero cambiarla, scardinandone l’autentica origine, l’unione tra un uomo e una donna. E il capoluogo emiliano, in questi anni, più volte è diventato il laboratorio di tentativi per minare quel legame, dagli spettacoli per bambini sul principe che s’innamora di una “principessa” del suo stesso sesso fino all’eliminazione delle parole “uomini” e “donne” dallo Statuto, passando per i registri delle unioni civili, i moduli con “genitore 1 e 2” al posto di “mamma” e “papà”.
Dopo la montatura del caso della donna «abbandonata ad abortire in un bagno del Pertini», Repubblica rilancia la sua campagna contro l’obiezione di coscienza alla legge 194 con rinnovata ideologia
«Padre, mi hanno detto che su via Asunción Flores, vicino al Tribunale della giustizia elettorale, c’è un uomo coperto di mosche, sdraiato sul marciapiede. Che facciamo?». «Figlia mia, andiamo subito a prenderlo e lo portiamo a casa». «Ma padre, è tutto occupato, dove lo mettiamo?». «Non ti preoccupare. In questo momento la prima cosa che il Signore ci chiede è quella di portare via dalla strada suo figlio, dopo la Provvidenza ci indicherà dove metterlo». Chiamo suor Sonia che mi accompagna col camioncino sul posto, in compagnia di Irma, la responsabile delle case per anziani, e di un’infermiera. Arrivati sul posto lo spettacolo è terribile. Pieno di piaghe, ubriaco, era coperto dai propri escrementi. L’odore era insopportabile. Gli abbiamo chiesto il nome e da dove veniva. «Mi chiamo Eduardo, sono argentino, ex combattente del conflitto delle Isole Falkland (l’inutile guerra tra Inghilterra e Argentina degli anni Ottanta, ndr)». Non ha saputo dirmi nient’altro che queste parole. Lo abbiamo preso con delicatezza e molto affetto, come si alza l’Ostia durante la Messa; con grande fatica siamo riusciti a metterlo sul sedile anteriore, di fianco a suor Sonia. L’odore ha riempito l’automobile, un fetore insopportabile. Tuttavia, pensavo tra me e me: questo odore è sacro, perché è l’odore di Cristo. Il Papa ci ha detto che noi sacerdoti dobbiamo puzzare di pecora, tuttavia in questi momenti puzzo di urina e di escrementi… Odori che, senza dubbio, fanno parte anche loro della vita di un prete.
Si può dare il nome a un «bambino mostro»? Ha bisogno di un nome un neonato che «non assomiglia a nessuno, non assomiglia nemmeno a un essere umano»? Tori-bird è convinto di no. Guardando suo figlio nell’incubatrice e la deformità che lo affligge, scopre di non poterlo accettare. Il pensiero di dare il nome a una cosa che non ha prospettive di «vita normale» lo terrorizza. Lui vorrebbe soltanto che suo figlio muoia. E, se ne fosse in grado, lo ucciderebbe con le sue stesse mani.
Il dibattito accesosi attorno alla questione dei divorziati risposati e del loro non poter accostarsi all'Eucarestia, ha messo in evidenza - come ampiamente documentato da La Nuova BQ - che molti cattolici e anche importanti fette dell'episcopato non solo hanno perso il significato del valore sacramentale del matrimonio, e quindi il suo carattere di indissolubilità, ma anche quello dell'Eucarestia. La riduzione della Comunione a un diritto e la pratica ormai diffusa in Europa di accostarsi alla Comunione anche in stato di peccato grave e senza sentire il bisogno di confessarsi, ne sono una lampante dimostrazione. Per questo abbiamo pensato di proporre un itinerario che aiuti a recuperare il significato dell'Eucarestia, affidandolo a una firma ben nota ai nostri lettori che è anche suora adoratrice del Santissimo Sacramento. Suor Maria Gloria Riva ripercorrerà la storia di alcuni miracoli eucaristici per introdurci al Mistero, con tutte le sue implicazioni. Si comincia proprio dal rapporto tra Eucarestia e fedeltà matrimoniale e dal miracolo di Santarem.
La storia straordinaria di donne che hanno combattuto e affrontato il demonio e poi le storie di chi il diavolo lo ha visto in faccia, come le ex possedute che grazie agli esorcisti sono riuscite a liberarsi, con il coraggio e la preghiera. Conduce David Murgia.
In Belgio l’eutanasia per i bambini è stata approvata da pochissimo ma c’è già chi vuole «andare oltre» e legalizzare la cosiddetta «eutanasia non richiesta». In un articolo pubblicato sul belga Le Soir, Jean-Louis Vincent, capo del reparto di terapia intensiva all’ospedale Erasme ed ex presidente della Società belga di terapia intensiva, chiede una legge che «condanni l’accanimento terapeutico» e che quindi «autorizzi la pratica dell’eutanasia “non richiesta”».
Ricordate le polemiche suscitate in Spagna dal libro di Costanza Miriano Spòsati e sii sottomessa? Richieste di messa al bando, di censura almeno sul titolo, interrogazioni parlamentari, manifestazioni di protesta contro Cásate y sé sumísa, con bersaglio, al solito, la Chiesa. I fenomeni anticlericali erano stati particolarmente virulenti a Granada, alla cui arcidiocesi sovrintende un prelato senza peli sulla lingua, Francisco Javier Martínez, già finito nel mirino per aver detto che l’aborto è un genocidio silenzioso. Definito ultraconservatore (mentre fa solo il suo mestiere di vescovo cattolico), non gliene perdonano una, tanto che nel 2007 fu condannato in tribunale a pagare un risarcimento a uno dei suoi preti che lui avrebbe «intimidito».
Nella prima predica di Quaresima, padre Raniero Cantalamessa spiega il motivo per cui Gesù si recò nel deserto e il modo in cui bisogna pregare e digiunare in questi quaranta giorni.
Nel tempo di quaresima deve essere più vigorosa la forza dell’uomo capace di vincere le tentazioni che affollano la sua quotidianità. Papa Francesco, nell’Angelus di domenica scorsa, ha detto con chiarezza: “Gesù non dialoga con Satana, sa bene che è astuto e quindi si rifugia nella forza della Parola di Dio. Niente argomenti con Satana, ma sempre difesi dalla Parola di Dio e questo ci salverà”. Il Santo Padre, che giorno dopo giorno sta rivoluzionando la Chiesa riportandola sui dimenticati sentieri del vangelo, ci ha chiamati, ricordando le parole di Gesù, a rivedere la nostra fede, senza mai soccombere alle nostre crisi esistenziali: “…la strada della fede passa anche attraverso il buio, il dubbio, e si nutre di pazienza e di attesa perseverante” e in questo tempo che “dobbiamo disfarci degli idoli, delle cose vane, e costruire la nostra vita sull’essenziale”. Necessita perciò una fede ecclesiale più forte per tenere lontano le insidie quotidiane del demonio. In questo periodo quaresimale il teologo e pastore mons. Costantino Di Bruno scrive a proposito: “Devi rivestirti di una fede che è di perenne ascolto dello Spirito Santo che ti parla attraverso la sua Chiesa. La fede ecclesiale salva, la fede fatta da te ti lascia nel tuo ozio spirituale, ti abbandona alle tue chiacchiere quotidiane, ti lascia scivolare in ogni trasgressione, ti consente ogni ignavia e ogni pigrizia spirituale, ti giustifica anche il peccato”. Una fede “fai da te” apre le porte al diavolo e lo fa diventare padrone dei pensieri e di tutto ciò che da essi si riflette nella comunità in cui si vive.
La corte distrettuale di Cuttack ha emesso la controversa sentenza. La religiosa dell’ordine delle Servitrici venne stuprata da fondamentalisti indù durante le violenze anticristiane del 2008.
IlRinnovamento nello Spirito Santocelebra laFesta del Ringraziamento in memoria del 14 marzo 2002, giorno dell’approvazione definitiva dello Statuto del RnS da parte del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana.
E' un dipinto di dimensioni imponenti quello che verrà inaugurato e benedetto domenica 16 marzo, alle ore 16.00, nella chiesa di S. Giovanni Evangelista, in via Rielta a Mestre. Realizzato dal pittore spagnolo Kiko Argüello e dalla sua équipe internazionale di artisti, misura 40 metri di lunghezza per 3 di altezza e rappresenta una “corona misterica”: un ciclo di 13 icone di grande formato che abbracciano lo spettatore, illustrando i principali misteri della vita di Cristo e delle Chiesa, fissati nelle principali feste liturgiche.
Duemila persone, domenica scorsa, si sono radunate – previa marcia con cartelli, striscioni e fischietti – davanti alla cattedrale di San Gallo, dove abita e lavora il vescovo Markus Büchel, che è anche presidente della Conferenza episcopale svizzera. La marcia di protesta aveva anche un titolo, "Basta!", e l'oggetto dell'ira dei manifestanti era il vescovo di Coira, mons. Vitus Huonder, accusato di essere un "conservatore" paralefebvriano che "discrimina divorziati risposati, omosessuali e concubini".
L’hanno chiamata “haram”, impura: l’accusa più infamante nel Pakistan della legge sulla blasfemia. Da allora la vita di Asia Bibi è cambiata, tenuta dietro alle sbarre senza alcun appello giudiziario da quasi duemila giorni. Tanti sono quelli che ci dividono da quel 14 giugno 2009, giorno in cui la giovane madre di Ittan Wali offrì da bere ad un’altra donna un bicchiere d’acqua da cui lei stessa aveva bevuto, e per questo fu accusata di aver “sporcato” quel pozzo con il suo essere infedele, cioè cristiana. La sua storia apre il libro “Asia Bibi, Malala e le altre” (ed. San Paolo) di Michela Coricelli (giornalista prima ad Avvenire e ora alla Rai), che racconta storie di giovani donne che si sono opposte all’angusto meccanismo d’intolleranza del Pakistan, che mostra il suo aspetto più violento proprio sui cittadini di sesso femminile.
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Papa Francesco inviò nel novembre scorso ai partecipanti a un convegno sulla Dottrina Sociale il seguente messaggio: “La sfera può rappresentare l’omologazione, come una specie di globalizzazione: è liscia, senza sfaccettature, uguale a se stessa in tutte le parti. Il poliedro ha una forma simile alla sfera, ma è composta da molte facce. Mi piace immaginare l’umanità come un poliedro…”. Sfera e poliedro. Due immagini, una metafora geometrica per sintetizzare l’impronta geopolitica di papa Francesco. Impronta che agisce in profondità, stravolgendo le certezze maturate sinora rispetto a un globalismo apparentemente inarrestabile e a un granitico quadro d’alleanze. Ne abbiamo parlato con il generale Giovanni Marizza, docente di Geopolitica e Gestioni delle crisi all’Università “La Sapienza”.
A Kilis, Turchia, i profughi siriani esultano. L’esercito di Bashar Al Assad ha ripreso la loro città natale di Azaz il 28 febbraio scorso, dopo che i terroristi dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) l’hanno lasciata per non dover fronteggiare un’altra fazione qaedista con cui sono in guerra: Jabhat Al Nusra.
La Tunisia ne ha abbastanza di “Primavera araba” e rivoluzioni. Ecco perché, per impedire che jihadisti o radicali islamici destabilizzino il paese, il governo ha cominciato a controllare le moschee del paese, una a una, per trovare e rimuovere gli imam estremisti.
Al Lurie Children’s Hospital di Chicago il dottor Garofalo prende in cura, a partire dai tre anni, bambini che si sentono bambine e bambine che vogliono diventare bambini. Viaggio in un labirinto gender
"«Quello che abbiamo realizzato qui è semplicemente il comunismo». Forse Mao Zedong sarebbe entusiasta di quello che ha messo in piedi Xue Feng in un piccolo paesino cinese nello Yunnan, al confine con Laos, Vietnam e Myanmar." Lo Shengmin Chanyuan (Nuova oasi per la vita) è una piccola comune di 150 persone dove si condivide tutto: dalla casa al cibo, senza bisogno di soldi. Ognuno lavora secondo le sue capacità e la sua forza fisica e i frutti vengono messi in comune e spartiti secondo le esigenze di ciascuno. «Le persone danno quel che possono e prendono ciò di cui hanno bisogno», dichiara Xue al New York Times
Reportage dalla Siria al terzo anno di guerra civile. La testimonianza di un sopravvissuto alla strage di Adra, dove 80 civili sono stati trucidati perché appartenenti alle minoranze religiose e dipendenti pubblici.
A un anno dalla rinuncia di Benedetto XVI e dalla elezione di papa Francesco , un punto incontrovertibile spiega l’abbraccio tra i due e la decisione di Francesco di tenere presso di sé (come ha confessato lui stesso al Corriere della Sera) il papa emerito. «Non mi stancherò di ripetere – dice Francesco nella Evangelii Gaudium – quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo: “All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, la direzione decisiva”. Solo grazie a quest’incontro – o reincontro – con l’amore di Dio, che si tramuta in felice amicizia, siamo riscattati dalla nostra coscienza isolata e dall’autoreferenzialità».
La caccia all’obiettore continua e quando l’attualità non offre appigli per mettere all’angolo il medico non abortista ecco che i radicali rispolverano un cold case. Nel 2010 una donna, Valentina Magnanti, dichiara che al quinto mese di gravidanza è stata costretta ad abortire da sola, unicamente assistita dal marito Fabrizio, nel bagno dell’ospedale Sandro Pertini di Roma. Il caso è stato riesumato dalla solerte avvocato Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni: «Questa è omissione di soccorso , un reato penale, anche se la coppia ha deciso di non denunciare la struttura. È la dimostrazione di come la legge 194 in Italia non garantisca sempre la presenza di un medico non obiettore nel caso dell’interruzione volontaria della gravidanza». Nel mirino anche la legge 40. La donna, intervistata da Repubblica infatti così commenta: «E tutto questo per colpa di una legge sulla fecondazione ingiusta. […]Ho una malattia genetica trasmissibile rara e terribile, ma in teoria posso avere figli, quindi per me non è previsto l’accesso alla fecondazione assistita, alla diagnosi pre-impianto. A me questa legge ingiusta concede solo di rimanere incinta e scoprire, come poi è avvenuto, che la bambina che aspettavo era malata, condannata. Lasciandomi libera di scegliere di abortire, al quinto mese: praticamente un parto». E poi chiosa: «Pensate la desolazione che troppi devono vivere, obbligati a implorare per un ricovero, per abortire, come me, un figlio desiderato».
Confermato il viaggio di Papa Francesco in Corea del Sud. Sappiamo che il Santo Padre si recherà a visitare un Paese in cui il cristianesimo cattolico è in forte espansione, nonostante un passato, anche abbastanza recente, di dure persecuzioni. Giusto l’altro ieri si celebravano due santi martiri coreani, Marco Chong Ui-bae e Alessio U Se-yong. Catechista, uomo votato alla fede e coraggioso il primo; il secondo, suo allievo, più debole e incline inizialmente a rinnegare la fede per salvarsi la vita (ma anche San Pietro lo fece…); entrambi affrontarono la tortura e il martirio nel 1866. In Corea del Sud, ora c’è libertà di culto e il Papa è atteso dalla popolazione così come dalle autorità politiche.
A un anno dall’elezione di Bergoglio a “vescovo di Roma” si resta perplessi nel vedere il giornale delle banche e della finanza – il “Corriere della sera” – che acclama il “papa dei poveri” il quale tuona contro “il Nord ricco” a cui “più volte in quest’anno ha gridato ‘vergogna’ mettendolo sotto accusa”. Ci si sente presi per il naso. Che gioco stanno facendo? E che dire della “Stampa-Vatican Insider”? Il giornale torinese è il più affetto da quella “francescomania” che Bergoglio deplora. Il quotidiano della Fiat è arrivato addirittura a suonare le fanfare per Gustavo Gutierrez che è stato “riabilitato” in Vaticano: Gutierrez è il padre di quella “Teologia della Liberazione” che mescolava cristianesimo e marxismo e che fu seppellita da Giovanni Paolo II e da Ratzinger.
Un’ampia riflessione sta attraversando l’attuale dibattito sul contributo che la donna può e deve dare alla vita della Chiesa. È a questo proposito che spesso viene chiamata in causa Chiara Lubich, morta il 14 marzo 2008, per il suo patrimonio di spiritualità, di pensiero e di opere. Il 6° anniversario della sua morte verrà ricordata in molte città del mondo sotto diversi profili e per confrontarsi con la sua eredità.
"Un “cocktail” di acque benedette da Lourdes, Fatima e Medjugorje, utilizzato per cure che, però, di miracoloso avevano ben poco, almeno secondo il pm di Ancona, che ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque persone, tutte accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Maria Luisa Raco, ospite di Fabio Bolzetta nello spazio Arancio di Nel cuore dei giorni, è la zia di Athena, rimasta gravemente ferita nel crollo dell'aprile del 2010, a Ventotene, di una parete rocciosa sulla spiaggia dove sostava una scolaresca. Maria Luisa prega per la guarigione della nipote sostando ore ed ore davanti alla Madonna delle Tre Fontane. Dopo due giorni la nipote esce dal coma.
C’è qualcuno, nelle aule parlamentari dell’Unione europea, che si attiva per difendere il diritto dei bambini di chiamare madre e padre i propri genitori. Diritto apparentemente ovvio, banale, inutile da rivendicare. Eppure, stando a una modulistica scolastica che sembra diffondersi a macchia d’olio in alcuni Paesi Membri, anche questo diritto lapalissiano appare inopinatamente calpestato. È per questo che la scorsa settimana si è mobilitata l’onorevole Cristiana Muscardini, battagliera donna piemontese passata dalle file del Msi ad An, dal Pdl alla breve esperienza con Fli, fino alla fondazione del movimento Conservatori e Social Riformatori, che aderisce in Europa al Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei. L’eurodeputata ha scritto di suo pugno una lettera alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo e un’interrogazione parlamentare. Lo scopo? “Arginare un fenomeno che prende sempre più piede, quello di una burocrazia che travisa la realtà per favorire un presunto politically correct”, confida a ZENIT. “In numerosi Paesi Membri e in parecchi enti locali in Italia - approfondisce la Muscardini - nella modulistica si stanno sostituendo, ove presenti, i ruoli di mamma e papà con queste figure mitologiche in ordine gerarchico, ‘genitore 1 e 2’”.
Se in meno di tre mesi i Boko Haram sono riusciti a uccidere in Nigeria oltre 600 persone, distruggendo case, scuole, chiese e moschee in villaggi grandi o piccoli, significa che «la strategia scelta dall’esercito per contrastarli ha fallito». Scrive così uno dei commentatori politici più famosi della Nigeria, Theophilus Ilevbare, sul Nigerian Daily Post.
È una corsa contro il tempo per l’associazione degli atei americani: in primavera verrà inaugurato a New York il museo sotterraneo che fa parte del National September 11 Memorial & Museum, dove verranno messi in mostra circa 1.000 artefatti provenienti dai resti della tragedia dell’11 settembre. Tra questi c’è anche una lamiera a forma di croce alta cinque metri, rinvenuta tra le macerie del World Trade Center, che gli atei stanno cercando di bandire dall’esposizione.
I Vangeli distribuiti agli studenti fuori da scuola non possono essere portati in classe, ma devono finire nella spazzatura. È quanto accaduto in una scuola media di Reggio Emilia, secondo quanto riportano alcuni media locali. L’episodio risale a fine 2012 ma il fatto è stato denunciato solo ieri da un consigliere regionale di Forza Italia, Fabio Filippi, che ha presentato al presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna un’interpellanza sull’episodio. Un gruppo di volontari aveva distribuito agli studenti alcune copie del Nuovo Testamento, ma due bidelle si sono piazzate davanti alla porta dell’istituto e hanno ritirato i libri, per poi farli sparire in alcuni grossi sacchi della spazzatura. Poiché, a norma di legge, la distribuzione gratuita non è un reato, mentre sottrarre beni altrui lo è, ora a rischiare qualcosa è la dirigente dell’istituto, da cui pare essere partito l’ordine. Dirigente che, tra l’altro, ha chiamato la Digos per evitare la distribuzione e, alcuni giorni più tardi, ha inviato una circolare alle famiglie degli studenti perché si rifiutassero di accettare il regalo.
Con un margine di 9 voti il Parlamento europeo ha bocciato martedì mattina il Rapporto di Ines Zuber, membro del gruppo della Sinistra unitaria europea e iscritta al partito comunista portoghese. L’intento del testo redatto all’interno della Commissione sui diritti della donna e l’uguaglianza di genere era quello di intervenire sull’uguaglianza tra uomo e donna, promuovendo il “genderismo”, l’aborto come diritto e i matrimoni omosessuali. Il rapporto Zuber sembra così uno stretto parente dei tanto criticati rapporti Estrela e Lunacek.
Un gruppo di estremisti islamici ha demolito nei giorni scorsi in Pakistan una chiesa che i cristiani avevano appena cominciato a costruire. La notizia, riportata ieri dal Pakistan Christian Post, conferma la discriminazione e le violenze che devono subire i cristiani in questo paese.
I radicali sollevano un caso di (presunta) mancata applicazione della legge 194. La struttura coinvolta lo smonta, ma ormai è polemica. Proprio adesso che il Consiglio d’Europa ci vuole imporre l’aborto come diritto…
Nell'articolo di padre Giorgio Carbone OP, "Le amnesie del cardinale Kasper", a proposito del caso dei divorziati risposati, si fa riferimento alla possibilità di vedere il divieto di accostarsi alla Comunione come parte di un cammino penitenziale, recuperandone così un valore positivo. Questo argomento viene qui approfondito da padre Domenico Marafioti SJ, teologo e docente alla Facoltà teologica dell'Italia meridionale.
Una riflessione dell'arcivescovo di Mumbai. Francesco "fin dalla sua elezione ha rafforzato la missione della Chiesa in India, sostenendo 'una opzione per i poveri' come via concreta per proclamare l'amore di Dio nel mondo di oggi".
Le suore hanno ringraziato tutti, anche i rapitori, chiedendo per loro la benedizione di Dio. Il Fronte Al Nusra promette di continuare l'impegno finché non saranno libere tutte le prigioniere nelle carceri siriane. Si parla di un riscatto di 4 milioni di dollari, ma i mediatori negano.
La scienziata canadese ha scritto un articolo per la Bbc in cui racconta il suo ruolo nella canonizzazione di Marie-Marguerite d’Youville: «Quella prima paziente è ancora viva 30 anni dopo essere stata toccata dalla leucemia»
La strage di Lecco non può lasciare indifferenti. Edlira Dobrishi, una donna albanese lasciata poco tempo fa dal marito, ha ucciso a coltellate le sue tre figliolette di 3, 10 e 13 anni. Una madre che uccide le sue figlie, una tragedia terrificante. Abbiamo chiesto di commentare questo tremendo fatto di cronaca a chi meglio conosce - perché ci convive quotidianamente nel suo lavoro al Centro di Aiuto alla Vita - ciò che si agita nell'animo di una madre che intende disfarsi dei propri figli. (R.Cas.)
Una conferenza a scuola con Luxuria scatena la protesta dei genitori. Ci sono tutti gli ingredienti per una saga guareschiana al Liceo Classico Muratori di Modena. Se il tema non fosse drammaticamente serio verrebbe persino da sorridere di fronte all'ennesimo tentativo della scuola pubblica di coercizzare le opinioni dei ragazzi in ambito sessuale. Ma qui ci sono di mezzo interessi politici nascosti e il timore persino di far perdere alla scuola il suo buon nome, codificato in anni e anni di duro lavoro. La gender theory non conosce soste ed entra a piedi pari nelle scuole superiori. Nel liceo modenese ad esempio, nobile istituto che forma la classe dirigente dei futuri diplomati, il consiglio di Istituto aveva approvato senza il consenso della totalità dei genitori una assemblea di istituto sul tema della transessualità. E fin qui, passi.
Pubblichiamo la testimonianza di un uomo, figlio di divorziati risposati, che racconta di come l'impossibilità di accedere alla Comunione sia stata per sua madre la più grande misericordia che la Chiesa potesse concederle. Un'ulteriore prova che le spinte in corso in vista del Sinodo per rendere lecite le seconde nozze sono lontane dalla realtà quotidiana del popolo di Dio. Ovviamente la firma di questo articolo è uno pseudonimo, per garantire la privacy all'autore.
«Solo i coraggiosi sanno perdonare. Un vigliacco non perdona mai, non è nella sua natura». Vigliacco certo non era padre Lazzaro Longobardi, il sacerdote redentorista ucciso a Sibari da uno dei tanti poveri, derelitti, ultimi, per aiutare i quali aveva votato l’intera esistenza. E come scrive lo scrittore Laurence Sterne, avrebbe perdonato anche il suo assassino, poiché ricco del coraggio della fede, che in vita gli aveva dato la forza di stare dalla parte dei deboli e degli emarginati, in silenzio ma con dignità, sfidando e vincendo le diffidenze anche di molti cattolici della domenica.
“Gesù Cristo è il centro della nostra fede, la quale per sua natura è incontro con Lui e quindi con il Dio vivente. Il fatto che nel nostro tempo la sua figura venga sempre più respinta e diventi inaccessibile a causa di molteplici discussioni e opinioni, per la Chiesa è una preoccupazione che non ci deve dare pace. Spinto da questa preoccupazione ho scritto i miei libri nel tentativo di rendere la sua figura di nuovo visibile”. Lo scrive il Papa emerito Benedetto XVI nel suo indirizzo di saluto ai partecipanti al Seminario di studi in inglese dal titolo: “Di dove sei?” (Gv 19,9). La figura e il messaggio di Gesù nella trilogia “Gesù di Nazaret” di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, che si svolge dal 10 al 12 marzo presso il Jordan University College di Morogoro, in Tanzania. È il secondo appuntamento in Africa e si realizza dopo il Simposio in lingua francese sul “Gesù di Nazaret” che ha avuto luogo in Benin lo scorso settembre.
Hanno preso il via ieri, alle 18, gli Esercizi Spirituali quaresimali con Papa Francesco e la Curia Romana. Nella residenza paolina del Divin Maestro, ad Ariccia, nei pressi di Roma, mons. Angelo De Donatis, parroco di San Marco Evangelista al Campidoglio, ha pronunciato la meditazione introduttiva sul tema “La purificazione del cuore”.
Previsti già oltre 2 milioni di giovani alla Veglia e alla Messa con Papa Francesco di sabato 30 e domenica 31 luglio
Sabato 15 marzo, la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale conferisce al compositore filosofo un riconoscimento nel campo della comunicazione e per l'attenzione al mondo giovanile
Il viaggio del pontefice si svolgerà dal 14 al 18 agosto 2014. Francesco presiederà la messa di beatificazione dei 124 martiri coreani, una messa per la pace rivolta alla Corea del Nord e parteciperà alla Giornata asiatica della Gioventù nella diocesi di Daejeon. La gioia del card. Yeom: "Prego affinché porti pace e riconciliazione nella penisola".
Oggi iniziano due novene a San Giuseppe. Stanno nella prima pagina del sito Rosario on line ....
bortire è un diritto, fare obiezione di coscienza no. È questa, nella sostanza, l’assurda sintesi che si deve trarre dopo che il Consiglio d’Europa ha accolto il reclamo presentato dalla Ong International Planned Parenthood Federation European Network (Ippf) che accusava il nostro paese, a causa dell’alto numero di obiettori, di non garantire il rispetto della legge 194 sull’interruzione di gravidanza. Il Consiglio d’Europa, con 13 voti favorevoli e un solo contrario, ha quindi richiamato il nostro paese perché «l’obiezione di coscienza non può impedire la corretta applicazione della norma». Concetto interessante, oltre che liberticida. E ora che accadrà, si obbligheranno i medici obiettori a far abortire le donne? Oppure si premerà per l’estensione della Ru486, la pillola abortiva “fai da te”, così da lavarsi pilatescamente le mani?
Valerie Gatto, 25 anni, laureata con lode, ha spiegato ai giornalisti: «Sapere come sono stata concepita non mi ha impedito di crescere. Anzi il sacrificio di mia madre mi ha fortificato» valerie-gatto-miss-pennsylvaniaMiss Pennsylvania 2014 si è laureata cum laude all’università di Pittsburgh, ma non è questa la notizia. Valerie Gatto, classe 1989, è una cristiana praticante che ha stupito mezza America quando si è raccontata così: «Dio è la ragione del mio essere al mondo».
Il rilascio è avvenuto verso la mezzanotte, dopo ore di attesa dalla notizia. I capi della sicurezza Abbas Ibrahim, libanese, e Ghanim al-Kubaisi, del Qatar, fondamentali mediatori. Le suore hanno vissuto per due mesi al secondo e al terzo piano di una casa, controllata dai ribelli di Al Nusra. Grande pubblicità data al rilascio chiamando a raccolta i media.
Per Gianni Brera era “il gioco più bello del mondo”, per Pasolini addirittura “una rappresentazione sacra”. Si tratta del calcio, il futbol, lo sport più amato dagli italiani. Idolo laico, ma anche passione sincera di molti credenti, il calcio si presta bene come metafora di vita. Quante volte diciamo “mi sono salvato in corner” per dire che l’abbiamo scampata bella, oppure che “è stato come fare un goal a porta vuota” quando tutto va liscio come l’olio.
Quando arriva una telefonata per dirti che un amico è morto, si rimane sempre senza parole. Anche se la notizia non giunge del tutto inaspettata. Anche ieri sera, quando la comunicazione riguardava Mario Palmaro. Senza parole. O meglio, si apre il cuore alla preghiera, perché davanti alla morte a imporsi è soprattutto il mistero di Dio, che ci mette davanti a situazioni troppo grandi per poter essere comprese dalla ragione. Morire ancora giovane, una moglie – Annamaria - e quattro figli ancora piccoli, così bisognosi del marito e del padre. E invece il Padre lo chiama a sé. Solo la certezza che tutto è per un Bene permette di guardare negli occhi la realtà.
Il testo che pubblichiamo si chiama "A proposito di alcune obiezioni contro la dottrina della Chiesa circa la recezione della Comunione eucaristica da parte di fedeli divorziati risposati", ed è stato scritto nel 1998 dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. La stessa Congregazione aveva già scritto nel 1994 una Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica su questo tema (con l'esplicita approvazione di papa Giovanni Paolo II), chiarendo la dottrina della Chiesa sul punto, ma diversi teologi e vescovi evidentemente non erano d'accordo. Da qui la necessità del cardinale Ratzinger di chiarire ulteriormente - e definitivamente - le eccezioni sollevate, che in parte si ritrovano anche nella relazione del cardinale Kasper al Concistoro. Chi pensa che quella dei divorziati risposati sia una (presunta) emergenza spuntata ai nostri giorni, dalla lettura di questo intervento capirà che si tratta invece di una vecchia storia, peraltro già chiarita abbondantemente. Lo stesso dicasi per il rapporto tra giustizia e misericordia. Il testo che pubblichiamo è parte del volume "Sulla pastorale dei divorziati risposati" (Lev 1998, no. 17 della Collana "Documenti e Studi" della Congregazione per la Dottrina della Fede). Le note sono state aggiunte e si trovano nella versione pubblicata sul sito della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Alle ore 12 di oggi, I Domenica di Quaresima, il Santo Padre Francesco si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
Sono state liberate le 13 suore ortodosse rapite il 2 dicembre 2013 a Maaloula, in Siria. Già in mattinata si era acceso un barlume di speranza grazie ad alcune voci sulla liberazione imminente delle religiose per via di un tweet della tv araba al-Arabiyya. La notizia, però, non aveva inizialmente trovato conferma. Seppur gli attivisti antigovernativi della regione di Qalamun, attraverso il loro portavoce Amer Qalamouni, avevano comunque annunciato: “I negoziati sono ancora in corso. Le suore potrebbero essere liberate oggi stesso o tra qualche giorno”.
All'Angelus domenicale, Francesco commenta il Vangelo della prima domenica di Quaresima che racconta le tentazioni di Cristo nel deserto ad opera del demonio: "Gesù non dialoga con Satana, come aveva fatto Eva nel Paradiso Terrestre. Gesù sa bene che con Satana non si può dialogare, perché è tanto astuto. Per questo Gesù, invece di dialogare come Eva, sveglie di rifugiarsi nella Parola di Dio e risponde con la forza di questa Parola. Ricordiamoci di questo nel momento delle nostre tentazioni".
Vangelo Mt 4, 1-11: Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
La testimonianza di Maria Pia Pacioni è sobria, ma precisa nei ricordi. «Mentre camminavo ho sentito come se qualcuno mi accarezzasse la schiena e la gamba non mi faceva più male. Penso: ma chi mi ha toccato? Mi giro e non c’è nessuno, la strada era deserta».
La partita per la legalizzazione della dolce morte in Francia si gioca tutta intorno alla incomprensibile differenza tra “eutanasia” e “sedazione terminale”. Un trucco linguistico che «non cambia il risultato concreto»
«Abbiamo perso i contatti con i rapitori delle suore di Maloula, con cui mi sentivo regolarmente fino a ieri. Forse sono state trasferite», dichiara un intermediario all’Afp
Sul Guardian ho trovato un prontuario di dieci consigli per le ragazze, solo e soltanto ragazze, che vogliono entrare in politica oggi per cambiare il mondo domani
La decisione del ministero dell’Educazione dopo gli attacchi degli ultimi giorni. Dieci giorni fa, altri 59 morti. In questi anni sono stati 209 gli istituti presi di mira dal gruppo terroristico
In un’intervista Jacques Testart mette in guardia dalla tentazione prometeica di «fabbricare individui». Lui, uomo laico e di sinistra, dice: «Solo i cattolici resistono un po’. I miei amici non vogliono neppure parlarne»
Un fuggitivo racconta le atrocità vissute nei gulag: «Ho visto morire oltre duemila persone per fame, esecuzioni, torture». Nel Sud invece, dopo secoli di persecuzione, i cattolici aumentano
«Mi stanno telefonando da Roma perché hanno incontrato una signora prenotata per interrompere la sua gravidanza, il prossimo giovedì. Poiché deve venire a Milano ci chiedono di darle un appuntamento». Elena mi sta interpellando dalla nostra segreteria e si aspetta un orario da poter comunicare a Roma. Così incontro Cristina, gli occhi pieni di lacrime. Dire che la sua sia una storia drammatica e confusa allo stesso tempo, è poco. «Ho trentotto anni e sono stati trentotto anni di cose negative. Anche ora che sono incinta di nove settimane, tutti i miei familiari e il padre del bambino che aspetto, mi spingono ad abortire. Sono prenotata per giovedì». Cristina è nata da due genitori diciassettenni che si sono sposati per il suo arrivo. Il matrimonio è durato circa due anni e poi la mamma con la sua piccola, si è trasferita a casa dei nonni.
In occasione dell'8 marzo, festa della donna, pubblichiamo ampi stralci del capitolo "Il cristianesimo e le donne", tratto dal libro di Francesco Agnoli «Indagine sul Cristianesimo» (La Fontana di Siloe, euro 16,50) di cui esce in questi giorni la terza edizione.
Il Papa emerito Benedetto XVI, cinque cardinali, diversi prelati, tre segretari, un fotografo, un gendarme, un medico, un postulatore due miracolate raccontano la santità di Karol Wojtyla
"Un ulteriore, importante, capitolo delle lunghe e proficue relazioni tra la Chiesa Cattolica ed il Consiglio Ecumenico delle Chiese" si è scritto oggi in Vaticano. Papa Francesco ha incontrato infatti, questa mattina, una Delegazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese guidata dal segretario generale, il reverendo Olav Fykse Tveit.
L'intervista al Papa emerito nel libro "Accanto a Giovanni Paolo II - Gli amici e i collaboratori raccontano" di Wlodzimierz Redzioch
Il Papa, a Santa Marta, spiega che il digiuno è "una carezza" che si realizza nella carità verso i poveri, i deboli e i sofferenti. Senza questa, tutto diventa una grande "ipocrisia"
In Egitto i rapimenti di giovani copte non rappresentano affatto una novità: già durante la presidenza Sadat si registrarono diversi episodi. Tuttavia dopo la caduta di Mubarak il numero di casi è aumentato in modo esponenziale. «Prima della rivoluzione sparivano quattro o cinque ragazze al mese, oggi la media è di quindici», dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre Ebram Louis, fondatore dell’Associazione per le vittime di rapimenti e sparizioni forzate (AVAED), organizzazione che garantisce alle vittime e alle loro famiglie assistenza medica, psicologica e legale. «Dal 2011 si ritiene siano state almeno 550 le cristiane rapite», afferma l’attivista. Peraltro è quasi impossibile fornire stime esatte, poiché spesso i crimini e gli aggressori non vengono né riferiti né denunciati. In Egitto una donna violentata è tuttora motivo di vergogna per la sua famiglia.
Ho scoperto di essere lesbica quando lavoravo negli ambienti universitari. Mi occupavo di scienze sociali perciò, un po’ per lavoro, un po’ per interesse, iniziai a frequentare movimenti femministi. Provenivo da un ambiente sociale e famigliare segnato da un forte clima di individualismo (ognuno deve sapersela cavare da solo e bene), perciò non fu difficile per me sposare ciò che il femminismo radicale insegna: la donna basta a se stessa e l’uomo rappresenta un nemico. Nei numerosi circoli culturali che frequentavo, notavo che i dibattiti, l’arte, le presentazioni librarie, la moda, la comunicazione, gli eventi avevano un filo comune che tesseva l’immagine della donna di oggi: difenditi e aggredisci per sopravvivere al maschio dominatore e trova solidarietà e protezione nelle donne.
Don Duilio Mengozzi, nome che ai più non dice nulla, è uno dei tanti che nel corso della Seconda guerra mondiale si adoperarono per salvare vite umane. A costo di mettere a repentaglio la propria, di vita. Parroco a Sansepolcro, don Duilio, orfano, fece di un’anziana ebrea triestina sua madre, salvandola così dai rastrellamenti. Martedì scorso, nel cinquecentesco Palazzo delle Laudi, ove sono gli uffici comunali della cittadini toscana, lo Stato di Israele ha conferito alla memoria di questo parroco l’onorificenza di “Giusto tra le nazioni”, titolo che viene assegnato ai non ebrei che abbiano agito in modo eroico per aiutare ebrei perseguitati. La sala era gravida di emozione, riconoscibile negli sguardi della signora Giuseppina Mengozzi, nipote del sacerdote, e in quelli della famiglia della donna “adottata” da don Duilio, la signora Nidia Vanardi Foa e sua figlia Giovanna.
Sembrava essere finalmente giunta al termine la diatriba in Malaysia sull'uso del termine "Allah" da parte dei cristiani. Invece si è rivelata un'altra attesa inutile. Come riferisce l'agenzia Misna, sette giudici della Corte federale malese avrebbero dovuto decidere ieri se procedere verso un nuovo giudizio sulla questione oppure confermare la sentenza precedente. Invece, dopo ore di tensione, mentre all’esterno centinaia di musulmani reclamavano l’uso esclusivo di “Allah” e mostravano striscioni in cui consigliavano a non musulmani che volessero usare il termine di convertirsi all’Islam, i giudici hanno deciso di posporre il loro parere. Una non-decisione che ha creato ovvia delusione tra i cristiani che in tutto il Paese avevano accompagnato la giornata con iniziative di digiuno e di preghiera.
Ho dovuto recentemente parlare del “Sessantotto”, un tempo di ubriacatura ideologica nefasta per la fede, quando molti pensavano che l’ideologia marxista, la “rivoluzione comunista” e le varie correnti del socialismo fossero “l’unica speranza per i poveri”; quando non pochi “intellettuali” e anche teologi cattolici scrivevano che è sbagliato parlare di “Dottrina sociale della Chiesa”, perchè l’unica autentica e scientifica “analisi della società” era quella del marxismo. Negli suoi ultimi anni di pontificato (1963-1977), Paolo VI, spesso contestato e deriso, non osava più parlare di “Dottrina sociale della Chiesa”. Il termine è stato ripreso con forza da Giovanni Paolo II nel suo primo grande viaggio internazionale a Puebla in Messico (gennaio 1979), per la terza Assemblea dei vescovi latino-americani (Celam) , e oggi è usato da tutti, Avendo visto come sono finiti i circa trenta paesi governati dal comunismo o “socialismo reale”, oggi è difficile capire perché a quel tempo nasceva addirittura l’associazione “Cristiani per il socialismo”!
La religiosa, 96 anni, fa parte dell'ordine della Sacra Famiglia. La sua "missione più importante" è stata al fianco di ragazzi e ragazze che lavoravano nella Zona di libero mercato di Katunayake, sfruttati dai loro datori di lavoro. Suor Clarice ricorda con affetto le centinaia di buddisti, indù e musulmani a cui ha fatto catechismo.
"Noi non possiamo pensare la vita cristiana fuori da questa strada. Sempre c'è questo cammino che Lui ha fatto per primo: il cammino dell'umiltà, il cammino anche dell'umiliazione, di annientare se stesso, e poi risorgere".
Incontrando il clero romano Francesco dice che "la Chiesa oggi possiamo pensarla come un 'ospedale da campo'". "Io sempre porto qui una busta di stoffa piccola" con la croce, in ricordo di un grande confessore, "E quando mi viene un cattivo pensiero contro qualche persona, la mano mi viene qui". I confessori non debbono essere "lassisti", né "rigoristi".
Il 6 marzo 2014 Papa Francesco ha incontrato i parroci di Roma per l’inizio della Quaresima, e ha loro tenuto uno dei discorsi più lunghi del suo pontificato, incentrato su un tema che gli sta a cuore: la misericordia. Partendo dal Vangelo del giorno, il Papa ha rilevato un fatto «curioso. Qual è il posto dove Gesù era più spesso, dove lo si poteva trovare con più facilità? Sulle strade». Non si tratta di una curiosità, perché permette di «cogliere la profondità del suo cuore, ciò che Lui prova per le folle, per la gente che incontra: quell’atteggiamento interiore di “compassione”, vedendo le folle, ne sentì compassione. Perché vede le persone “stanche e sfinite, come pecore senza pastore”». Questa espressione è molto attuale per i parroci e i sacerdoti. Dipinge bene «tante persone che voi incontrate oggi per le strade dei vostri quartieri», non solo a Roma.
Nell’intervista a papa Bergoglio, pubblicata ieri da Ferruccio De Bortoli sul “Corriere della sera”, ci sono notizie sorprendenti su quello che sta accadendo nella Chiesa e sul bivio davanti al quale si trova questo pontificato. Che si annuncia drammatico.
Vangelo Mt 4, 1-11: Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Cari amici, abbiamo accolto la proposta di alcuni nostri ascoltatori di svolgere, il primo Mercoledì di ogni mese, un programma volto a sensibilizzare gli ascoltatori sulle necessità di Radio Maria e di informarli sulle varie attività e novità. Ci è sembrato significativo iniziare proprio il primo Mercoledì di Quaresima, tempo di preghiera e di digiuno, ma anche di opere di misericordia, perché Radio Maria è una formidabile opera di misericordia spirituale, che raggiunge una moltitudine impressionante di persone. La necessità della sensibilizzazione è dovuta alle difficoltà in cui Radio Maria si trova in questo tempo di crisi, che provoca una progressiva diminuzione delle offerte. Purtroppo le spese, specialmente quelle dovute alla tecnica, tendono a crescere e guai a noi se non fossimo nella possibilità di pagarle! Nel medesimo tempo mancano le risorse non solo per rispondere alle richieste di nuove Radio Maria, ma anche per aiutare quelle già iniziate, in particolare nei paesi più poveri. Sembrerebbe uno scenario drammatico con poche speranze, ma in realtà non è così. Infatti gli ascoltatori italiani di Radio Maria, secondo una stima prudenziale, sono circa due milioni. Ebbene soltanto 175.007 in tutto l’anno 2013 hanno fatto almeno un’offerta. Questo significa che su 100 ascoltatori solo 8 hanno fatto un’offerta nell’arco di 12 mesi. Grazie a loro Radio Maria è andata avanti fino ad ora. Il 92% degli ascoltatori invece non ha mai fatto offerte. Di qui la necessità di una seria riflessione da parte di tutti e della necessità di una maggiore sensibilizzazione. Se i sostenitori divenissero almeno il 15% potremmo diffondere in breve tempo Radio Maria in gran parte dell’Africa. Incominciamo subito, fin da questa settimana, a mobilitarci per aiutare la Madonna in questa grande opera. Pensate a quanto bene potremmo fare se ognuno si mettesse la mano sul cuore e donasse i due oboli della vedova. Chi non ha possibilità, sappia che la preghiera è un aiuto preziosissimo. Il modo più semplice è l’impegno mensile attraverso la banca o attraverso posta.
Vostro Padre Livio
Da un po’ si parla con insistenza della possibilità che Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), il grande scrittore e saggista inglese, convertito al cattolicesimo nel 1922, possa diventare santo. In settembre, mons. Peter John Haworth Doyle, vescovo di Northampton, in Inghilterra – la diocesi in cui Chesterton visse – ha chiesto ufficialmente di verificare se ne sussistano le condizioni a don John Udris, oggi direttore spirituale del Seminario di St. Mary presso l’Oscott College (il seminario dell’arcidiocesi cattolica di Birmingham) nonché ex parroco di Beaconsfield, nel Buckinghamshire, cittadina dove Chesterton morì nel 1936 (e nel 1797 pure Edmund Burke, il pensatore anglicano che univa l’antigiacobinismo al filocattolicesimo). Poi il giornalista inglese William Oddie, presidente della Chesterton Society in Inghilterra ed editorialista di The Catholic Herald, ha diffuso la notizia che fra coloro che vedrebbero di buon occhio la canonizzazione di Chesterton vi è nientemeno che Papa Francesco, mentre già Papa Giovanni Paolo I (1912-1978) ne stimava pubblicamente le virtù cristiane. E non solo su Internet circola, in diverse lingue, una preghiera d’intercessione a Chesterton che ? composta originariamente in inglese sul modello di una orazione al futuro beato John Henry Newman (1801-1890), diffusa in Canada negli anni 1930 ? nella versione spagnola è stata approvata dall’allora card. Jorge Mario Bergoglio tre giorni prima di diventare Papa.
«Non sono un superman, è offensivo dipingermi come una sorta di star», dice Papa Francesco nel corso dell'intervista rilasciata al direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. Eppure il circo mediatico lo ha visto proprio come il favoloso eroe dei fumetti, l'eroe per eccellenza. A pagina 17 del nuovissimo settimanale della Mondadori “Il mio Papa”, primo esperimento in occidente di magazine interamente dedicato non solo al Papa, ma ad una persona, la foto di Bergoglio che vola come Nembo Kid si dice che fosse piaciuta anche al Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali. Tanto che venne pubblicata proprio sull'account Twitter. Era un murales apparso a Borgo Pio a Roma, testimonianza anonima di arte metropolitana di ciò che ci si aspetta dal Papa. «Peccato che il Comune di Roma lo abbia fatto cancellare, per motivi di decoro ambientale», fa notare con una punta di stizza il nuovo rotocalco diretto da Aldo Vitali.
Sabato scorso il quotidiano Il Foglio ha pubblicato l’integrale della relazione tenuta dal cardinal Walter Kasper in occasione del Concistoro straordinario sulla famiglia, relazione intitolata “Il Vangelo nella Famiglia”.
C’era un inossidabile politico della prima repubblica, aveva un nomignolo, “Rieccolo!”. Se devo pensare a qualcosa in violazione della legge naturale e del bene comune il “Rieccolo” che mi viene in mente si chiama Toscana. È in Toscana che prendono il via quei monumenti di offensiva inutilità che vanno sotto il nome di registri delle coppie di fatto, è in Toscana che nel 2008 si organizza un convegno medico dove in una relazione ci si interroga: “Il neonato è persona?”. È ancora in Toscana che si pensa di bloccare nel limbo prepuberale bambini con disturbo d’identità di genere nell’attesa che da grandi decidano tra l’essere maschio o femmina. È in Toscana dove si mette a punto un protocollo neonatologico che nega una chance di vita ai cittadini italiani con la sfortuna di nascere fortemente prematuri.
La conversione, l’esigenza della conversione. E’ questa la chiave di lettura degli interventi di Papa Francesco in questo inizio di Quaresima. Ieri lo ha detto più volte, nell’udienza del mattino e poi ancora nell’omelia per la messa delle Ceneri, che hanno segnato l’inizio della Quaresima. Ma la necessità della conversione è anche la prospettiva con cui leggere l’intervista al Corriere della Sera pubblicata ieri, dove il Papa risponde a molte domande sui temi più svariati.
Papa Francesco ha aperto al pubblico i Giardini di Castel Gandolfo. Dal 1° marzo di quest'anno, pellegrini e turisti potranno varcare la soglia delle Ville Pontificie per visitare il Giardino Barberini, quello più accessibile e anche meno conosciuto, ricco di bellezze naturali e archeologiche. In particolare, riferisce la Radio Vaticana, nel Giardino Barberini si potranno ammirare scenari naturalistici e reperti archeologici come il Giardino della Magnolia, il Viale delle Rose, il Viale delle Erbe aromatiche e quello dei Ninfei, o ancora il Piazzale dei lecci e il Giardino del Belvedere. Nell’area della Villa Barberini sorgeva, con affaccio sul lago, la Villa dell’Imperatore Domiziano e il visitatore potrà sostare fra le rovine del Teatro imperiale o il criptoportico.
La sedia a rotelle non gli ha permesso di fuggire, ma gli ha salvato la vita. Andrew lavora nel seminario minore di St. Joseph di Shuwa, nello stato nigeriano di Adamawa. La notte del 26 febbraio scorso il seminario è stato attaccato da esponenti della setta estremista Boko Haram e il giovane nigeriano è stato costretto ad assistere alla brutale esecuzione di quattro guardie di sicurezza.
In occasione del Mercoledì delle Ceneri, papa Francesco ha pubblicato una frase a tema sul suo profilo Twitter: “La Quaresima è un tempo adatto alla rinuncia. Priviamoci di qualcosa ogni giorno per aiutare gli altri”.
Pubblichiamo di seguito il testo integrale del saggio di Alessandro Gisotti, vice-caporedattore della Radio Vaticana, sul primo anno di pontificato di Papa Francesco, pubblicato dal Centro Tocqueville Acton.
Santa Francesca Romana, compatrona di Roma, viene commemorata nella sua casa, Palazzo Ponziani, nel cuore di Trastevere. L'evento è cuore pulsante di un ciclo di conferenze inauguratesi a settembre con Ildegarda di Bingen circoscritti al tema della guarigione, declinata nei diversi ambiti della contemporaneità. A raccontare la vita di Santa Francesca, sarà l'antropologa Francesca Serra, analizzando la tematica della ferita spirituale e della taumaturgia, nell'agiografia e iconografia medievale. Insieme a don Pierrick de Rio che ricorderà un'altra grande mistica del diciannovesimo secolo, la francese Marthe Roben, che nella sua infermità si rivelerà inutile e feconda. Monsignor Antonio Interguglielmi curatore delle attività pastorali della casa, e direttore dell'Istituto, modererà insieme alla giornalista Rai della Tgr Lazio, Isabella di Chio, l'evento, preceduto alle ore 16 e 30, dalla Santa Messa, presieduta da S.E.Mons. Matteo Zuppi, Vescovo Ausiliare di Roma del Settore Centro.
Il regime stalinista ha internato in un campo di lavoro per prigionieri politici le "decine di persone" che avrebbero aiutato Kim Jeong-wook, missionario cristiano entrato in maniera illegale nel Paese, nelle sue attività di "spionaggio". Esuli dal Nord: "Saranno fucilati. Oppure, se gli va bene, finiranno rinchiusi nei lager di Stato".
Francesco indica due "impegni" per il periodo che conduce alla Pasqua: vivere con più viva consapevolezza l'opera redentrice di Cristo e vivere con più impegno il nostro battesimo. Il "rischio di non stupirci di fronte alle tristi realtà che ci circondano", come la violenza, l'ingiustizia, "una società che pretende di fare a meno di Dio".
Se mi fermo a guardarmi allo specchio o se scendo nella profondità della mia vita scopro due grandi realtà apparentemente inconciliabili. Trovo la mia piccolezza che è anche nullità e la sublimità delle opere che il Signore ha compiuto nella mia vita. Non gli ho cantato, fino ad oggi, un degno poema di amore, ma Egli mi ha plasmato come meraviglia di grazie prima ancora che io nascessi. Ed oggi ritorna l'invito. Il suo. "Ritornate a me con tutto il cuore". Non si può lasciare svanire il suo invito. Bisogna rendere attento, premuroso, docile il proprio spirito perché le sue promesse sono sublimi. Egli non rigetta mai nessuno, non disprezza il povero, non umilia il peccatore, non lascia cadere nel fango le briciole della sua tavola. Il coprirsi di ceneri, oggi, è certamente segno di chiarezza e di scelta. È come il cambiare direzione di rotta o, meglio, come il prendere consapevolezza che le vanità, le seduzioni, gli incanti sono come sterpi da ardere. Solo bruciando tutte le negatività del nostro spirito, risplende la luminosità del nostro essere. Il coprirsi di ceneri significa prendere consapevolezza della propria debolezza, della propria nullità, della propria incapacità e soprattutto del grande disordine accumulatosi nella nostra vita. Il Signore può ridare forza e slancio al nostro spirito. Il coprirsi di ceneri significa constatare che i nostri occhi non possono guardare il sole e i nostri abiti sono macchiati e laceri. Egli, immensa bellezza e bontà, ci aspetta per purificare e salvare, per redimere e restaurare. ...
La Quaresima inizia con un richiamo al digiuno. Un richiamo a fare i conti con quanto sprechiamo e su quel poco che diamo a chi non ha, sentendoci in pace. Non ci sfiora neanche il sospetto che NOI siamo parte di quella umanità che gode dei beni che ci sono sulla terra. Ci abbuffiamo, sprechiamo e disprezziamo chi non ha il necessario per vivere. Consumiamo 30 volte di più di un africano e viviamo 20-30 anni di più di un cittadino del Terzo Mondo. Anche al tempo di Gesù c'era chi, come Erode, banchettava ed andava ad uccidere; o chi, come il ricco Epulone, faceva festa con ogni bene di Dio e chi, come Lazzaro, moriva di fame sui gradini della sua casa. Deuteronomio 26,4-10 Io presento le primizie di frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato.
Sul sito Rosario on line, sono iniziate le meditazioni per la Quaresima. Le trovate in fondo alla prima pagina ...
La Quaresima ci conduce dentro il segreto della vita cristiana. Le nostre giornate scorrono indaffarate di impegni e appesantite da preoccupazioni, nel sobbalzo di opinioni e proposte che si rincorrono, mentre confusione e speranza si incrociano nell’agone nazionale e mondiale. Siamo attraversati da provocazioni e sfide, catturati da tentazioni e suggestioni: un ambaradam di opinioni, discussioni, contestazioni, proposte, avanzamenti, sviluppi, arretramenti.
La sfida della famiglia per la Chiesa in America Latina. Non è facile parlare in poche righe di questo tema data la sua complessità e varietà di forme nelle quali si presenta la famiglia in America Latina, sia per l’eredità storica sia per la realtà attuale nei diversi paesi del continente. Sarà una presentazione necessariamente generica.
“La scelta della Regione Toscana di rilasciare la Ru486 nei consultori consuma il processo di banalizzazione dell’aborto in una deriva riduttivistica mascherata da efficienza”. Lo affermano Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, presidente e copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita.
"Il mondo non tollera la divinità di Cristo. Non tollera l'annuncio del Vangelo. Non tollera le Beatitudini". "Sono condannati perché hanno una Bibbia. Non possono fare il segno della croce", "non possono andare a Messa, perché è vietato". Quante volte "viene un prete di nascosto, fra di loro, fanno finta di essere a tavola, a prendere un tè e lì celebrano la Messa", "perché non li vedano".
“La Croce è sempre nella strada cristiana”. E’ quanto affermato da Papa Francesco nella Messa di stamani a Casa Santa Marta. Il Papa ha incentrato la sua omelia sulle persecuzioni dei cristiani e ha avvertito che oggi ci sono più martiri che nei primi tempi della Chiesa. Quindi, ha affermato che la vita cristiana non è “un vantaggio commerciale”, ma “è semplicemente seguire Gesù”.
“Chi segnala la presenza di un cristiano riceverà diecimila dinari libici (circa 5800 euro).” Questo il contenuto di alcuni cartelli affissi in alcuni villaggi della Libia orientale che descrivono il clima che probabilmente ha portato alla barbara uccisione, lo scorso 24 febbraio, di sette egiziani copti. Nella stessa zona nel febbraio 2013 sono stati sequestrati e torturati un centinaio di copti. Purtroppo la condizione dei copti, che sono di fatto gli unici cristiani residenti in Libia, a partire dall’allontanamento del presidente islamista egiziano Mohammed Morsi nel luglio 2013. Già in agosto il medico egiziano Ayman al-Zawahiri, successore di Bin Laden a capo della galassia Al Qaeda, in un video aveva accusato i copti di avere ordito un complotto con i militari con l’intento di “creare uno Stato copto nell’Egitto meridionale” sulla falsariga di quanto accaduto in Sudan.Come se ciò non bastasse il messaggio postato su Facebook il 14 agosto scorso sul profilo della sede di Helwan del partito della Libertà e della Giustizia, legato ai Fratelli Musulmani, rincarava la dose accusando persino il Papa copto...
A differenza di quella del 1853-1856, che durò due anni e tre mesi e fece mezzo milione di morti, la guerra di Crimea di Putin è durata ventiquattr’ore, e sono morte solo un paio di persone. È del tutto inverosimile che la diplomazia internazionale riporti la Crimea sotto il controllo di un’Ucraina indipendente da Mosca. Nessuno oggi in Occidente è disposto a morire per Sebastopoli. Gli inglesi nella guerra del XIX secolo per la Crimea pagarono un tributo di ventimila morti, con episodi famosi come la carica dei seicento di Balaklava cantata da Alfred Tennyson (1809-1892). Oggi, mentre i ragazzi inglesi continuano a studiare Tennyson, il governo della Gran Bretagna minaccia reazioni estreme all’invasione russa della Crimea: non il ritiro della squadra britannica dalle Paralimpiadi invernali di Sochi, cioè le olimpiadi riservate ai disabili – questo no, dopo tutto non bisogna esagerare – ma la rinuncia alla cerimonia di inaugurazione. Addirittura. La Germania si dissocia anche dalle modeste proteste di altri Paesi europei: gli affari con la Russia innanzitutto, e la Merkel ci ha spiegato diverse volte che i contribuenti tedeschi non sono disposti a pagare neppure un euro per l’Ucraina.
Da pregare durante il mese di Marzo.
Sterminate erano le memorie della vecchia signora: re e regine, intrighi e gerarchi, guerre e amori, donne (le altre donne del suo «lui») e anche santi. La vecchia signora era Rachele Mussolini, la moglie del Duce, e ora la nipote - stesso nome, figlia di Romano e di Carla Puccini - ha messo in un libro, con l' aiuto di Benedetto Mosca, quel che ricorda dei racconti della nonna ( Mia nonna e il Duce, Rizzoli, pp. 200, 18, in uscita domani). Frammenti, squarci, noti e meno noti, spesso confortati dal giudizio degli storici, talvolta ancora discussi o letti sotto altre prospettive. Il posto dei santi - e questa, ad esempio, è una storia ben poco raccontata - spetta a Padre Pio da Pietrelcina. Che, nel 1936, non era il santino che è oggi sul cruscotto degli automobilisti e neppure, più rispettosamente, la figura consacrata dalla canonizzazione ufficiale.
Una madre cancella con un tratto di penna la definizione sui moduli scolastici per l’iscrizione dei figli a scuola. E il suo post su Facebook diventa virale. Lei dice: «Ho provato un grande fastidio»
Il Belgio diventa così il primo paese al mondo a permettere l’eutanasia a tutta la popolazione senza limiti di età. Il re non ha così voluto tenere conto della petizione che gli chiedeva di non firmare
Le vicende che hanno segnato la storia raccontate dal Direttore della Sala Stampa vaticana: dalla rinuncia di Benedetto XVI, all'elezione di Bergoglio e i suoi entusiasmanti 12 mesi di pontificato.
Editoriale dell'arcivescovo di Catanzaro-Squillace sul caso della coppia sterile di Milano espatriata in Ucraina per ricorrere alla maternità surrogata, nonostante il divieto italiano
Medaglia dei Giusti tra le nazioni al cardinale Elia Angelo Dalla Costa, che si oppose ad Hitler ed organizzò una rete clandestina per nascondere gli ebrei nei conventi.
Nel suo Messaggio per la Quaresima, il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I suggerisce ai fedeli del mondo le azioni da compiere affinché questo sia un vero tempo di ravvedimento e ascesi.
La Lettera del vescovo Lorenzo Leuzzi agli studenti universitari di Roma per il mese di marzo 2014...
A partire dal 5 marzo, ogni mercoledì sarà in edicola Il mio Papa, il primo settimanale al mondo lanciato da Mondadori e interamente dedicato al Santo Padre. “L’idea di un giornale pensato per raccontare e condividere gli atti e le parole di Papa Francesco è nata osservando come la sua elezione abbia provocato una nuova attenzione nei confronti dei temi etici, religiosi e di morale”, dice il direttore Aldo Vitali. “Il nostro Pontefice è infatti una figura che grazie alla sua empatia, insieme alla potenza, al coraggio e alla semplicità del suo messaggio, ha conquistato tutti, fedeli e non”, conclude Vitali. Il mio Papa, ha un taglio positivo e popolare, con una grafica di facile lettura, colorata e vitale, e fotografie di grande impatto emotivo. Il giornale racconterà la settimana del capo della Chiesa - gli incontri, le frasi, gli impegni e le udienze (in particolare l’Angelus e l’Udienza generale del mercoledì) - prestando grande attenzione ai messaggi di cambiamento che caratterizzano il pontificato di Francesco.
Un giovane anacoreta invita a non avere paura di Cristo perché è la Vera Vita ...
Carissimi, desidero scrivervi queste due righe per ringraziarvi ancora delle vostre preziosissime preghiere con cui ci avete sostenuto nella difficile vicenda di grande persecuzione, ostruzionismo e diffamazione che abbiamo dovuto affrontare per un lungo periodo per riuscire a portare avanti e a difendere il Progetto cittadella Orizzonti di Pace in Bosnia Erzegovina. Numerosi amici, che conoscono molto bene la situazione in Bosnia-Erzegovina e le persone che avevano architettato ad arte la campagna diffamatoria e tutta l’operazione contro Nuovi Orizzonti (37 ispezioni in un anno ad un opera umanitaria senza che di fatto sia mai stato trovato niente… la dicono lunga), ci avevano assicurato che si trattava di persone potenti, senza scrupoli e che sarebbe stato impossibile riuscire a fermare il loro progetto di sopprimere l’Associazione Nuovi Orizzonti in Bosnia Erzegovina e arrivare a una confisca o ad un’ estorsione delle opere da noi costruite. Eravamo anche stati avvertiti dei seri pericoli di attentati verso alcuni di noi (soprattutto nei miei confronti), confermati poi da numerose minacce mafiose esplicite e pericolosissime manomissioni di nostri autoveicoli. Abbiamo però ritenuto necessario fare tutto il possibile perché la verità potesse venire a galla.
"Quanti giovani sentono nel loro cuore questa 'chiamata' ad avvicinarsi a Gesù, e sono entusiasti" e "vogliono seguirlo, ma, quando hanno il cuore pieno di un'altra cosa e non sono tanto coraggiosi per svuotarlo, tornano indietro, e quella gioia diviene tristezza".
In Italia come in tutta Europa le famiglie sono ridotte al lumicino e i bambini sono ormai una quota marginale della popolazione. Credete che questo trend possa continuare impunemente? Caro Renzi, attento alla variabile demografica
«Noi russi abbiamo vissuto sulla nostra pelle le conseguenze di un’ideologia che ci aveva fatto credere che saremmo stati felici senza Dio. Siamo arrivati a un centimetro dal suicidio umano e demografico. Adesso vogliamo tornare indietro». Alexey Komov è l’ambasciatore presso le Nazioni Unite del Congresso mondiale delle Famiglie, la più grande piattaforma internazionale per la difesa della famiglia naturale. In Italia per un convegno su Russia ed Europa organizzato a Rovereto dalla rivista Notizie Pro Vita, ha accettato di spiegare a Tempi le ragioni della svolta “life-friendly” di Mosca dopo il crollo del comunismo.
Tra i protagonisti della classifica della letteratura ateistica mondiale ci sono ormai nomi diversi da quelli dei tempi di De Lubac e soprattutto del suo Le drame de l’humanisme athée. Anche se si ricordano con venerazione ancestrale e quasi religiosa i padri dell’ateismo Feuerbach, Marx, Comte e Nietzsche (per nominare quelli trattati da De Lubac), i nomi in voga oggi sono: Dawkins, Hitchens, Dennett, Harris, ecc. Ciò nondimeno, l’opera di De Lubac risalente alla seconda guerra mondiale, conserva una sorprendente freschezza. Non a caso viene presentata dai tipi della Morcelliana in una ottava edizione. Quell’écrit d’occasion, come definiva De Lubac con tanta umiltà gran parte della sua produzione inimitabile, non è circoscritto nell’epoca e nelle circostanze che l’hanno visto nascere e che hanno segnato la sua lettura e disegnato i suoi accenti. Come ogni grande classico, il libro parla a un tempo senza affogarsi in esso. Dialoga con un’epoca senza perdere la pregnanza quasi-perenne.
Un anno fa la rinuncia di Benedetto XVI. Un'atmosfera pesante si era creata intorno alla Chiesa cattolica e alla Curia Romana dopo gli scandali di pedofilia e il tradimento dell’aiutante di camera. I preparativi al Conclave e l’elezione sorprendente del primo papa non europeo hanno fatto sì che Roma venisse invasa da una folla di giornalisti che non si vedeva dalla morte di Giovanni Paolo II. Per tante settimane padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana ha dovuto rispondere alle domande di circa seimila giornalisti. In un’atmosfera tesa e incerta il direttore della Sala Stampa vaticana ha svolto il difficile compito di spiegare ai giornalisti provenienti da tutto il pianeta, che cosa stava accadendo. Si tratta di eventi che hanno segnato la storia della Chiesa cattolica e del mondo. Per conoscere quanto e cosa è accaduto un questo ultimo anno abbiamo intervistato padre Lombardi.
“Per fare in modo che a nessuno manchi il pane, l’acqua, il vestito, la casa, il lavoro, la salute, bisogna che tutti ci riconosciamo figli del Padre che è nei cieli e quindi fratelli tra di noi, e ci comportiamo di conseguenza”. Lo ha detto papa Francesco, stamane, prima della preghiera dell’Angelus recitata in Piazza San Pietro a Roma. Prendendo spunto dalla liturgia della domenica, in cui il profeta Isaia sottolinea che Dio non si dimentica mai dei suoi figli, il Pontefice ha esclamato: “Che bello è questo! Dio non si dimentica di noi, di ognuno di noi! Di ognuno di noi con nome e cognome. Ci ama e non si dimentica”.
Oggi è un viso noto a miliardi di persone, ma chi era Jorge Maria Bergoglio prima di diventare i 266° Pontefice della Chiesa Cattolica? Ci può aiutare a rispondere a questa domanda l’ultimo numero de “La Civiltà Cattolica”, uscito sabato primo marzo, nel quale il direttore, padre Antonio Spadaro, volendo far luce sulla passata attività di docente di Papa Francesco, ha intervistato il suo ex alunno Jorge Milia. Papa Francesco infatti, all’età di 28 anni, fra il 1964 e il 1965, insegnò letteratura a Santa Fe presso il Colegio de la Inmacu­lada Concepción, una delle più antiche e celebri istituzioni gesuitiche in Argentina. Papa Francesco parlò di questa sua esperienza a padre Spadaro nel corso dell’intervista che gli concesse alla fine di agosto 2013. Possiamo dunque considerare questo articolo de “La Civilità Cattolica” una sorta di approfondimento di parte di quella intervista, dove le domande questa volta non sono state poste al “Professor Bergoglio” ma a un suo alunno.
Il 28 febbraio di un anno fa, alle ore 20,00, Benedetto XVI lasciava il Pontificato. Con ciò egli apriva il periodo della “vacanza” in vista della elezione del nuovo Pontefice e nello stesso tempo, uscendo di scena, ci lasciava una sua eredità. Ad un anno di distanza questa eredità risulta ancora molto preziosa. Di una parte di essa, quella relativa alla dottrina sociale, mi sono occupato nel libro Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, Il posto di Dio nel mondo. Potere politica legge (Cantagalli 2014) e curando il fascicolo monografico del Bollettino di Dottrina sociale della Chiesa avente lo stesso titolo e in distribuzione in questi giorni.
Li attaccano e li uccidono, come succede in Nigeria e in altri stati, mentre pregano in chiesa, la domenica. Chi non è ferito a morte afferra i figli e fugge, si rifugia terrorizzato in casa: e neanche lì è al sicuro dalla furia degli aggressori, capaci di sterminare intere famiglie, saccheggiarne e raderne al suolo le case. Eppure la domenica successiva i superstiti tornano in chiesa e trovano i sacerdoti ad accoglierli, sebbene minacciati di morte. Profanano, abbattono e bruciano le loro chiese – in Egitto, Tanzania, Kenya, India… – e loro le ricostruiscono.
Una manciata di giorni fa il governo di Sua Maestà ha presentato una proposta di legge che mira a togliere o limitare l’assistenza sanitaria a quelle persone anziane che hanno vissuto già abbastanza e che hanno ricevuto cure più adeguate nel corso della loro esistenza. Continuare a prendersi cura di loro con medicinali e visite sarebbe uno sperpero di denaro pubblico. A conti fatti meglio l’abbandono terapeutico quando l’anziano non è più “un beneficio per la società più ampia” – così si legge nella bozza - perché non solo non è più in grado di produrre, ma addirittura consuma risorse.
Nella foto del profilo Facebook accarezza una pecorella. Lui che si sente “pecorella” di Dio. E’ un eremita del terzo millennio. Cammina scalzo: senza sandali (o scarpe). Indossa solo un saio come il Poverello di Assisi. Ha una pagina Facebook – anzi due -, ed un canale Youtube. Stiamo parlando di Fra Felice Maria Roccia di Gesù Povero, al secolo Pietro Puleri, 27 anni, che vive in un eremo da lui intitolato “San Damiano” presso Montelaguardia , Randazzo (Catania), nella diocesi di Acireale. Lo abbiamo intervistato.
Da questa settimana in Uganda i gay rischiano l’ergastolo. L’Occidente è sbigottito davanti all’omofobia del continente nero. Brevi cenni di antropologia per conoscere una cultura “diversa”
Purtroppo a conferma della nuova politica estera americana, meglio dire della attuale amministrazione Usa, l’impegno profuso è univoco e unidirezionale. Avevamo scritto molto tempo fa che lo scopo primario di Obama era e rimaneva quello di ottenere un documento Onu che avesse valore internazionale, in occasione dell’anniversario dell’Anno della Famiglia che si celebra proprio nel 2014, nel quale si sostituisse il termine “famiglia” con quello “famiglie”, aprendo così le porte alle unioni LGBTI e distruggendo la cellula fondamentale della società anche sul piano giuridico internazionale.
Benritrovati, cari amici, con il consueto appuntamento mensile di “Sulle tracce di Maria” per seguire insieme – passo dopo passo – il cammino di Maria tra gli uomini, ripercorrendo alcune delle più importanti tracce che la Vergine ha lasciato nel mondo, ovvero i santuari a Lei dedicati, intesi come risposta umana all’iniziativa di Maria di rivolgersi all’umanità con apparizioni o messaggi in precisi momenti della storia. La traccia mariana che andiamo a esaminare questa volta mi è particolarmente cara poiché si trova in una terra cui sono molto legato, avendovi avuto i natali: il Monferrato. E’ lì che vi chiedo di seguirmi in questo ormai consueto pellegrinaggio del cuore e della mente che vuol condurvi a ripercorrere insieme alcuni tra i segni del cammino di Maria nel mondo. Andiamo in Monferrato, dunque, precisamente a San Salvatore. Definito il luogo, possiamo anche meglio indicare la data.
"Questa settimana inizieremo la Quaresima, che è il cammino del Popolo di Dio verso la Pasqua, un cammino di conversione, di lotta contro il male con le armi della preghiera, del digiuno, della misericordia". "Il sudario non ha tasche! E' meglio condividere, perché noi portiamo in Cielo soltanto quello che abbiamo condiviso con gli altri".
Don Fabrizio de Michino, scomparso due mesi fa, aveva incontrato il Pontefice ad ottobre e gli aveva consegnato una lettera in cui diceva di offrire la sua sofferenza "per il bene della Chiesa".
«Ogni giorno l’informazione riporta i casi estremi dello sfascio morale che è alla base della crisi della nostra Italia: le ragazzine di 14-15 anni si vendono per i piercing e i vestiti alla moda, studenti di liceo si accapigliano e si accoltellano (…). Questo è il nostro cibo quotidiano». Inizia così una lettera inviata oggi al Corriere della Sera da padre Piero Gheddo, missionario del Pime e giornalista, sulle due minorenni che a Ventimiglia, «ispirandosi» alle baby prostitute di Roma, si vendevano per comprarsi vestiti e ricariche del telefono.
«Bisogna lottare contro la disinformazione e l’enorme propaganda sulle madri surrogate, che una nuova pratica sociale vorrebbe far diventare le schiave del mondo moderno. Soprattutto le donne devono resistere». Sylviane Agacinski, filosofa femminista, voce importante del mondo della sinistra francese e moglie di un ex primo ministro socialista, Lionel Jospin, ha realizzato una nuova edizione attualizzata del suo libro del 2009 Corps en miettes (Corpi lacerati).
Dunque i cristiani nella provincia di Raqqa adesso devono anche pagare la jizya, la tassa islamica per ottenere «protezione». A metterlo nero su bianco - come riferito l'altro giorno da AsiaNews - è stato Abu Bakr al-Baghdadi, il leader dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis), la formazione jihadista che ha la sua roccaforte in questa città di 200 mila abitanti dell'est della Siria. Al Baghdadi ha emesso un vero e proprio editto in cui elenca in dodici punti molto precisi lo «status» dei cristiani nel suo territorio.