MaM
Messaggio del 25 marzo 2018:Cari figli! Vi invito a stare con me nella preghiera, in questo tempo di grazia, in cui le tenebre lottano contro la luce. Figlioli, pregate, confessatevi ed iniziate una vita nuova nella grazia. Decidetevi per Dio e Lui vi guiderà verso la santità e la croce sarà per voi segno di vittoria e di speranza. Siate fieri di essere battezzati e siate grati nel vostro cuore di far parte del piano di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Che cosa fareste se vostro figlio vi ripetesse in continuazione che lui è un gatto e che vuole essere trattato come tale? Si spera che per un po’ lo lascereste giocare senza prenderlo troppo sul serio. E, qualora la cosa si facesse ossessiva, vi rivolgereste prima a qualche altro genitore, parente, amico, insegnante, prete e poi magari a uno psicologo infantile. E’ verosimile credere che mediamente ogni genitore si comporterebbe più o meno così. Ma allora perché cresce il numero dei bambini assecondati quando comunicano a mamma e papà di essere quello che non sono, ossia persone del sesso opposto? E perché, in questo caso, se un adulto consultasse un esperto potrebbe facilmente sentirsi dire che “suo figlio è nato così”?
Con la nuova messe di membri appartenenti alla congregazione del Culto divino il cardinale Sarah sembra essere ancora più solo nel portare avanti la sensibilità liturgica della riforma della riforma e la vicinanza alle istanze liturgiche portate avanti da Ratzinger. Eccellenti ritorni e ingressi di peso di orientamento ben diverso da quello del cardinale prefetto.
Nell’intervista del 28 ottobre sulla Civiltà Cattolica in vista del viaggio a Lund per l’inizio del cinquecentesimo anniversario della Riforma, Papa Francesco, alla domanda «Che cosa la Chiesa cattolica potrebbe imparare dalla tradizione luterana?», risponde a tamburo battente: «Mi vengono in mente due parole: “riforma” e “Scrittura”». La Nuova BQ ha già commentato la categoria “riforma”, aggiungendo qualcosa - ma molto poco - su “Scrittura” perché questa categoria sembra più condivisibile. E invece è più insidiosa di “riforma”.
Nelle ultime settimane, come consuetudine da diversi anni a questa parte, siamo stati investiti dalla messa in mostra di zucche vuote, streghe in miniatura, amuleti, pipistrelli... oggetti che è oramai possibile trovare anche nelle scuole. Accanto a questo, non è raro sentire bambini e genitori affermare di essere in vacanza perché "è Halloween", a scapito delle ricorrenze cattoliche dei Santi e dei Morti. Anche questo è un triste segnale circa la perdita d'identità, intrinsecamente cristiana, dell'Europa.
Siamo ancora tutti sotto l’impressione delle scene drammatiche che sono apparse in televisione ieri mattina, e non per la prima volta in questo periodo. I servizi televisivi concitati, interviste a sindaci disperati per la sorte dei propri paesi, immagini di gente in fuga e in lacrime e di desolanti macerie. Fa particolarmente impressione il fatto che i crolli più estesi riguardino soprattutto le chiese, e si sa che questo dipende da ragioni architettoniche e da inevitabile carenza di manutenzione, per ovvi motivi visto che, specie nel centro sud, ci sono tante chiese e pochi soldi.
Michele Pavanello è un giovane cantautore che, nella galassia della christian music italiana, è stato uno degli ultimi, in ordine temporale, a far uscire un proprio CD. Da poco più di un mese, infatti, è possibile ascoltarlo nel suo Vento Caldo. Michele è un vero musicista, ha studiato al conservatorio fin dall’età di nove anni, cimentandosi con il violoncello e il pianoforte. Poi ha iniziato a suonare il blues in alcune band. Una vera e grande passione per la musica, la sua.
José Antón Gómez, Antolín Pablos Villanueva, Juan Rafael Mariano Alcocer Martínez, Luis Vidaurrázaga Gonzáles furono uccisi durante la Guerra civile del 1936. La loro colpa? Seguire Cristo
Oltre 5.000 animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo riuniti a Rimini affinchè il carisma assuma un cammino comunitario
Che cosa fareste se vostro figlio vi ripetesse in continuazione che lui è un gatto e che vuole essere trattato come tale? Si spera che per un po’ lo lascereste giocare senza prenderlo troppo sul serio. E, qualora la cosa si facesse ossessiva, vi rivolgereste prima a qualche altro genitore, parente, amico, insegnante, prete e poi magari a uno psicologo infantile. E’ verosimile credere che mediamente ogni genitore si comporterebbe più o meno così. Ma allora perché cresce il numero dei bambini assecondati quando comunicano a mamma e papà di essere quello che non sono, ossia persone del sesso opposto? E perché, in questo caso, se un adulto consultasse un esperto potrebbe facilmente sentirsi dire che “suo figlio è nato così”?
Va bene, Giovanni Paolo II ha beatificato un'insolita quantità di uomini e donne, molto più dei predecessori. Va bene, dall'ultimo concilio il concetto stesso di santità si è fatto più accessibile, come testimonia il numero non indifferente di nuovi beati laici, madri e padri di famiglia. Va bene, casi come quello recente di Padre Pio dimostrano che la gente non è refrattaria ai modelli di perfezione cristiana, come si tenderebbe a credere. Va bene tutto; ma perché una ragazza apparentemente normale è riuscita a «scardinare le porte del cielo» in pochi mesi? Come ha potuto rifiutare la morfina che i medici volevano somministrarle per lenire i dolori atroci delle metastasi? Voleva avere ancora «qualche cosa da offrire»... Dove trovava la forza? Un'esistenza - altrimenti archiviata con qualche lacrima, un trafiletto sul giornale locale e un coro di «povera ragazza, così giovane» - continua a essere ricordata e imitata. Insomma, c'è la curiosità di capire come una ragazza abbia raggiunto in un niente, in pochi anni, vette di alta spiritualità. Scrivo queste righe dinanzi a una delle sue ultime fotografie, un primissimo piano ripreso mentre giaceva ormai paralizzata nel letto della sua stanzetta di Sassello: Una federa a trama scozzese, azzurra, gialla, rosa e bianca, e lei, che guarda verso il suo interlocutore, col braccio reclinato dietro il capo. Una peluria scura le ricopre il cuoio capelluto; non certo un taglio di capelli all'ultima moda, ma la testimonianza spudorata di una recente chemioterapia. Eppure i tratti del volto non sono quelli di un'ammalata in punto di morte, quanto di una ragazzina maturata in poco tempo. Sorride. Proprio così, sorride di un sorriso che tanti avevano amato. Con lei nella stanza, in quel momento, c'erano tre amici di Genova; avevano scambiato quattro chiacchiere con l'ammalata, avevano vissuto un altro di quei momenti di vangelo "in atto" che la ragazza prediligeva. «Momenti di unità», li chiamava. Il cielo era sceso tra loro: quel sorriso lo testimonia. Ma soprattutto lo testimoniano quei due occhi grandi che non posso non fissare. Hanno un perché, sono sereni, sinceri. Sanno che «la medicina ha deposto le sue armi», ma anche che «tutto vince l'amore». Ecco Chiara Badano, diciottenne. Anzi, Chiara Luce. Come scrive l'Abbè Pierre: «I santi non si limitano a un catalogo, e noi ne incrociamo certamente tutti i giorni». La giovane Badano era probabilmente una di questi.
Già nell'Enchiridion indulgentiarum di Paolo VI troviamo infatti tre concessioni di indulgenze di carattere generale, particolarmente interessanti. Si, concede l'indulgenza parziale al fedele che: 1. Nel compiere i suoi doveri e nel sopportare le avversità della vita, innalza con umile fiducia l’animo a Dio, aggiungendo, anche solo mentalmente, una pia invocazione; 2. con spirito di fede e con animo misericordioso, pone se stesso o i suoi beni a servizio dei fratelli che si trovino in necessità; 3. in spirito di penitenza, si priva spontaneamente e con suo sacrificio di qualche cosa "lecita". In questa nuova edizione è stata inserita una quarta concessione generale a chi dà una pubblica testimonianza della propria fede in determinate circostanze della vita di ogni giorno, quali la partecipazione frequente ai sacramenti, l'inserimento nelle forme comunitarie di espressione della fede e dell'apostolato, l'annunzio, con la parola e con le opere, della salvezza cristiana a chi è lontano dalla fede. L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per quei peccati che, in quanto alla colpa, sono già stati rimessi al fedele per mezzo della Chiesa. L’indulgenza è parziale quando libera in parte, mentre è plenaria quando libera totalmente dalla pena temporale dovuta ai peccati. Le indulgenze possono essere applicate sia ai vivi sia ai defunti.....
Appena sulla soglia di casa, veniamo sorpresi dalle notizie sul nuovo terremoto. Cosa c'entra con questo nuovo dramma quanto abbiamo udito e vissuto nei giorni degli esercizi spirituali? La fede cristiana non è un recinto nel quale rifugiarsi, un lago o una laguna dove andare a pescare il pesce per la cena. La fede non è un buco in cui consolarsi senza procurarsi troppo danno.
Veniva dalla città di Qaraqosh. Ovvero proprio da uno dei centri cristiani della Piana di Ninive appena liberati dall'Isis nell'offensiva che l'esercito iracheno e i peshmerga curdi stanno portando avanti per la riconquista di Mosul. Anche Nazar Elias Al-Qas-Musa, siro-cattolico di 47 anni, sposato e padre di cinque figli, l'aveva lasciata nell'estate di due anni fa, quando i jihadisti erano arrivati a Qaraqosh imponendo ai cristiani locali la scelta tra partire in fretta lasciando tutto dietro di sé oppure morire. Solo che lui - a differenza della maggioranza degli altri esuli della Piana di Ninive - non aveva preso la direzione nord-est, verso Erbil e la regione del Kurdistan. Con la sua famiglia aveva scelto di trasferirsi a sud, nell'area irachena a maggioranza sciita: era andato a Bassora, la grande città portuale che è anche il centro dell'industria petrolifera irachena; e qui aveva provato a ricostruirsi una vita aprendo un piccolo negozio di alimentari. Non aveva però fatto i conti con gli altri fondamentalisti, quelli sciiti, che l'altra sera l'hanno ucciso a sangue freddo sulla pubblica via. La sua colpa? Tra gli articoli che vendeva c'erano anche gli alcolici.
Nove delle 12 donne africane per ospitare le quali era stato sequestrato l’ostello di Gorino sono nigeriane. Quattro hanno raccontato di essere scappate per salvarsi la vita: Esther, 22 anni, perché suo marito la voleva uccidere, Elle, 20 anni, per via di gravi problemi famigliari legati a un prestito non restituito (suo nonno ha ucciso suo padre), Dooshena, 20 anni, perché maltrattata da uno zio e Abideni, 35 anni, perchè minacciata di morte per qualche ragione che sembra non abbia ancora spiegato.
Il 31 di ottobre lascia perdere le zucche vuote e festeggia con i Santi. Buona festa di tutti i Santi!!!
A partire da questa domenica alle 21.00 andrà in onda un nuovo programma condotto dal giornalista Riccardo Caniato che, partendo dalla sua testimonianza, legge e commenta alla radio i fatti salienti di Medjugorje. Un appuntamento da non perdere in onda ogni domenica alle 21.00 con replica il lunedì alle 16.00.
Servono garanzie internazionali tali da escludere il ripetersi di vicende come quella che ha avuto per protagonista l’Isis
Come si è arrivati a questo punto? Non si tratta di difendere Putin o il nazionalismo russo, ma di capire quali sono stati gli errori dell’Occidente
Nel 1630 nella località piemontese una devastante piena del torrente Maira si arrestò solo quando il parroco si recò lì insieme a dei fedeli in processione con l’ostensorio.
Uomini armati, in moto e a volto coperto, hanno aperto il fuoco contro Nazar Elias, uccidendolo a sangue freddo. Egli era fuggito due anni fa da Qaraqosh in seguito all’avanzata dello Stato islamico. Nel sud aveva aperto un negozio di alimentari che vendeva anche alcolici. A Baghdad esplode un negozio di alcolici. Patriarcato caldeo: norma liberticida che fa male “all’unità nazionale”.
«La convinzione della necessità di diventare cattolici è cresciuta lentamente, la decisione di compiere questo passo è arrivata piuttosto alla fine». A parlare è Ulf Ekman, il pastore pentecostale svedese che lo scorso marzo ha annunciato la sua conversione al cattolicesimo insieme alla moglie Brigitte. Una notizia dirompente perché Ekman, 64 anni, è stato – come ha detto di lui Stefan Gustavsson, segretario generale dell'Alleanza evangelica svedese – «il leader cristiano più dinamico e influente che abbiamo avuto in Svezia durante l'ultimo mezzo secolo». E una figura di grande prestigio in tutto il mondo pentecostale. La comunità che ha fondato, Livets Ord, o Word of Life in inglese, Parola di Vita, conta una scuola frequentata da un migliaio di alunni, diversi missionari attivi specialmente in Russia, Kazakistan e altre regioni ex sovietiche, nonché una Ong caritativa attiva in India. Ha dato vita alla più grande scuola di studi biblici dell’intera Penisola scandinava, i suoi libri sono tradotti in 60 lingue e i suoi sermoni televisivi hanno varcato i confini europei.
Un milione di firme entro il 9 dicembre prossimo per dire “no” al tentativo della Commissione Europea di sgretolare il concetto di famiglia aggirando per questo i trattati dell’Unione. In valore assoluto non sembra un traguardo impossibile in un’Europa che ha circa 508 milioni di abitanti, ma in effetti è la sfida di Davide contro Golia se si considerano le risorse che ha potuto raccogliere il Comitato di cittadini di diversi Stati membri che sta promuovendo la petizione .
“E’ andata bene”, sospira la signora anziana infreddolita in un cappotto striminzito non suo. In mano delle ciabatte che tremano insieme alle mani per il freddo e la paura che è ancora vibrante. “E’ andata bene, siamo vivi”, continua a ripetere alle telecamere. “Per fortuna”. Già, la fortuna. Quanto volte ci sentiamo di invocarla come protettrice delle nostre miserie umane. Dio nella sventura, per il resto c’è la Fortuna.
In Olanda c'è chi vuole ora dare la possibilità di venire ucciso legalmente anche a chi semplicemente è stufo della vita. È la proposta avanzata con lettera formale al Parlamento da parte dei ministri della Salute e della Giustizia. Il testo è ovviamente un pò meno diretto: il diritto a "terminare la propria esistenza" verrebbe concesso alle "persone che hanno l'opinione… che la loro vita sia completa". Evidentemente la restrizione della legge attuale alle sole persone affette da una malattia inguaribile sembra troppo limitante.
“ Ai genitori dei bambini e a tutti dico: non sta bene giocare col demonio e il satanismo, è pericoloso come avvicinare la benzina al fuoco.” Lo dice in questa intervista monsignor Basile Tapsoba, vescovo emerito del Burkina Faso, esorcista, attualmente impegnato nella diocesi di Ascoli Piceno.
Il postulatore della causa di beatificazione parla del “martirio” dello statista e accenna ad un intreccio con il Terzo Segreto di Fatima. Dirime poi le controversie, come l’atteggiamento dinanzi alla legge sul divorzio
Si chiama Anna Maria Sartini, pesarese, 67 anni, da anni soffre della sindrome di Sjogren: un virus infiammatorio di origine autoimmmunitario che interessa le ghiandole salivari e lacrimali provocando fatica e dolori articolari. La signora ha raccontato a un giornalista di un giornale locale nei minimi dettagli quello che appare come qualcosa di inspiegabile. Durante una messa del malato celebrata nella Chiesa del Porto la signora Sartini, donna di fede vissuta e praticata, ha percepito addosso a una signora che le è passata accanto un intenso profumo di fiori. Anche se la signora in questione, poi, ha giurato di non aver mai utilizzato profumi. Facile, pensare subito al profumo intenso di rosa che in molti riconducono alla figura di Padre Pio. E la Sartini, dopo essersi inginocchiata davanti la statua di Padre Pio, dice di aver “visto i suoi occhi sbattere” ritrovando lacrime e salivazione che non aveva più da oltre dieci anni. Da quel giorno la Sartini non fa più uso di medicinali.
Questo libro ripercorre la vita di Madre Teresa, al secolo Agnes Gonxhe Bo­jaxhiu, soffermandosi sui passaggi salienti sia della vocazione sia dell’opera delle Missionarie e dei Missionari della Carità a cui ha dato vita, per ispirazione divina. Con stile giornalistico rivivono in queste pagine gli incontri, le rivelazioni private e gli aneddoti più significativi, attingendo anche dagli scritti della Santa le riflessioni e i pensieri più folgoranti. Dopo il racconto dei miracoli che hanno permesso il riconoscimento della santità di Madre Teresa, ne completano il ritratto le parole con cui Giovanni Paolo II e Papa Francesco hanno accompagnato rispettivamente le cerimonie di beatificazione e di canonizzazione.
Di recente il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) ha sottoposto a revisione un proprio documento concernente la “Pianificazione familiare per il periodo 2008-2013”. Una sorta di bilancio per scoprire se le teorie malthusiane per calmierare la popolazione mondiale stanno avendo successo.
La scena del pullman con 12 donne e 8 bambini, immigrati irregolari, ricacciato indietro dal paese di Gorino, è stata sicuramente scioccante. Ma il linciaggio della popolazione di questa frazione di 500 anime, cui si è assistito ieri da parte di politici, giornali e tv ha dell’incredibile. Salvo rare eccezioni, non si è neanche tentato di capire, di ascoltare le ragioni di questa gente, ma si è passati direttamente alla gogna, trattati come fossero un gruppo del Ku Klux Klan, la vergogna dell’Italia. Soprattutto stupisce l’atteggiamento dei tanti giornalisti intervenuti, più attenti a distribuire patenti di immoralità e di indegnità che non di cercare di capire e spiegare cosa sta succedendo. Anche l’onesto lavoro di pescatori di vongole, in cui è occupata gran parte degli uomini del paese, è diventato occasione di disprezzo.
Il problema della politiche familiari dopo l’approvazione della Cirinnà è cosa piuttosto seria per chi è ancora interessato alla coerenza. Non con se stessi ma con le verità che la nostra coscienza si trova davanti e che riempiono la sua libertà politica. Tutti i vecchi cavalli di battaglia delle politiche familiari sembrano spuntati. Facciamo un esempio concreto di questi giorni. A Trieste la giunta di centro-destra ha approvato l’istituzione della Consulta della Famiglia e ora se ne sta occupando il Consiglio comunale. Lo aveva promesso in campagna elettorale e ora sta mantenendo, anche in segno di discontinuità con la maggioranza precedente. Un tempo, quando la famiglia si sapeva cosa fosse, chiedere la Consulta della Famiglia e impegnarvisi era un cavallo di battaglia dei cattolici. Nel recente passato, nei vari comuni italiani, simili organismi erano spesso presieduti da cattolici e l’associazionismo pro family cattolico vi era ampiamente rappresentato. Per opposti motivi, le giunte di sinistra stentavano a far decollare questi organismi consultivi di base, perché la loro posizione nei confronti della famiglia era molto diversa. Anche a Trieste, infatti, la cosa era stata congelata.
A pochi giorni dalla Commemorazione luterano-cattolica della Riforma protestante, (il prossimo 31 ottobre, infatti, Papa Francesco si recherà in Svezia per i 500 anni della riforma luterana), esce un libro dal titolo intrigante: Martin Lutero. Il canto del gallo della Modernità (Edizioni Scientifiche Italiane). Il testo esce anche in spagnolo presso la casa editrice Marcial Pons di Madrid. L'autore è il professor Danilo Castellano, allievo del filosofo cattolico Augusto Del Noce, già preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Udine. «Il presente lavoro», si legge nella Prefazione, «deliberatamente ignora le grandi questioni religiose poste da Lutero», anche se implicitamente ne tiene conto, e si concentra in modo originale su ciò che la Riforma «ha significato e significa sul piano etico, politico e giuridico». Un libro di uno studioso, capace di andare in profondità e offrire uno sguardo controcorrente. La Nuova BQ l'ha intervistato
Francesco ha incontrato la famiglia al termine dell’Udienza generale in Piazza San Pietro. Poi ha festeggiato il compleanno di Dea, bimba albanese di 9 anni, ospite delle Figlie della Carità a Mollas
La vicenda della mistica viareggina è stata presa in esame da studiosi internazionali che hanno rilevato le clamorose coincidenze tra le visioni e l’epoca di Gesù
Vangelo Lc 19, 1-10: Il Figlio dell'uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Alla fine del mese di ottobre – periodo mariano per eccellenza assieme a maggio – papa Francesco ha raccomandato la recita della “preghiera del rosario”. Al termine dell’Udienza Generale odierna, al momento del consueto saluto ai giovani, ai malati e agli sposi novelli, il Santo Padre ha indicato questa “semplice preghiera mariana”, perché indichi ai giovani “la strada per interpretare la volontà di Dio” nella loro vita.
Con il titolo «Diari. Le apparizioni di Rosa Mistica a Montichiari & Fontanelle», Riccardo Caniato pubblica con la Ares, di cui è capo redattore, gli scritti – fino ad oggi inediti – di Pierina Gilli, la veggente di Montichiari (Brescia) che per anni e anni, dal 1946 fino alla morte, avvenuta nel 1991, ricevette continuativamente rivelazioni, con apparizioni e messaggi della Vergine (da lei definita Rosa Mistica), di Gesù (che spiegò alla veggente il dogma dell’Assunzione con due anni di anticipo sulla sua proclamazione), di santi come Maria Crocifissa Di Rosa, fondatrice delle bresciane Ancelle della Carità, e i piccoli Giacinta e Francesco Marto, di Fatima. Il libro curato da Riccardo Caniato (già autore di testi di primaria importanza come «Maria alba del Terzo Millennio», «La Madonna si fa la strada», «Medjugorie, paradiso di sola andata», e, con Rosanna Brichetti Messori, «Maria Rosa Mistica Madre della Chiesa»), racconta nel dettaglio la vicenda di Montichiari attraverso la fonte primaria degli scritti finora inediti della Gilli. Ci si focalizza sui due cicli di apparizioni con messaggio pubblico verificatisi nel 1947 nel Duomo di Montichiari (in cui la Madre di Dio chiese preghiere e sacrifici per i Consacrati, mettendo in guardia da una grande crisi che avrebbe colpito la Chiesa) e nel 1966 in campagna, in località Fontanelle, dove la Madonna benedisse, definendola «piccola Lourdes italiana», una sorgente che da allora è effettivamente all’origine di numerose grazie di guarigione fisica e spirituale.
«Carissimo, ogni giorno più comprendo qual Grazia sia esser Cattolici. Poveri disgraziati quelli che non hanno una Fede: vivere senza una Fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la Verità non è vivere ma è vivacchiare. Noi non dobbiamo mai vivacchiare ma vivere perché anche attraverso ogni disillusione dobbiamo ricordarci che siamo gli unici che possediamo la Verità, abbiamo una Fede da sostenere, una Speranza da raggiungere, la nostra Patria. E perciò bando ad ogni malinconia che vi può essere solo quando si perde la Fede. I dolori umani ci toccano ma se essi sono visti sotto la luce della Religione e quindi della rassegnazione non sono nocivi ma salutari perché purificano l’Anima delle piccole ma inevitabili macchie di cui noi uomini per la nostra cattiva natura spesse volte ci macchiamo. In alto i Cuori e sempre avanti per il trionfo del regno di Cristo nella società».
Esulta il competente assessore del Comune di Torino perché, in due soli anni, le cremazioni sono aumentate del 200 per cento. Si prevede che, tra non molto, si potrà arrivare alla situazione dell’Europa settentrionale, dove ormai il numero dei defunti inceneriti è superiore a quello degli inumati. Una prospettiva garantita ora in Italia da nuove disposizioni di legge, secondo le quali non è più necessario per la cremazione che il defunto abbia lasciato disposizioni in proposito: per lui può decidere il parente più prossimo. La soddisfazione particolare a Torino deriva dal fatto che il boom delle fiamme segna il successo di una campagna pubblicitaria del Comune. Si propagandava la cremazione con alcuni slogan (del tipo «l’anima non è bruciata») che intendevano rassicurare i cattolici che ancora esitassero. La Curia stessa non aveva dato parere negativo a quella pubblicità. Né, del resto, avrebbe potuto farlo, visto che il nuovo Codice di Diritto Canonico, al terzo paragrafo del canone 1176, così recita: «La Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana».
Immagina che ti venga a trovare il presidente del tuo paese, che cammini per la tua strada e, senza averlo annunciato, venga a bussare alla porta di casa tua. Anche se non dovesse rispecchiare perfettamente il tuo orientamento politico, per il solo fatto di essere la massima autorità civile, lo rispetteresti, ti scuseresti per avere la casa in disordine e gli offriresti qualcosa. Se invece fossero i tuoi genitori a bussare, apriresti loro la porta e li faresti entrare, se dovessero voler mangiare qualcosa si servirebbero da soli e aprirebbero il frigorifero. Perché sono di casa, tra voi c’è molta confidenza. A meno che tu non abbia un rapporto distante con loro, molto probabilmente accoglierai con affetto la loro visita, e non con l’apprensione e il nervosismo che avresti se dovessi ricevere il presidente del tuo paese.Quando ci avviciniamo al Santissimo Sacramento dell’Altare, abbiamo due opzioni: trattarlo da presidente, oppure pensare a Lui come a nostro Padre. Gesù è stato con noi proprio per annullare le distanze.
Margaret Boemer era alla 16ª settimana della sua terza gravidanza quando, dopo aver fatto un’ecografia, i medici le hanno detto che la sua bambina aveva un tumore e dei problemi al cuore. Alla madre sono state date due opzioni: abortire o sottoporsi a un rischioso intervento fetale. La bimba soffriva di un tumore chiamato teratoma sacrococcigeo, che appare prima della nascita e cresce nel coccige del bambino. Il dottor Darrell Cass, chirurgo e co-direttore del Texas Children’s Hospital (Stati Uniti), ha spiegato alla CNN che si tratta del tumore più frequente nei bambini.
Un parere del Consiglio di Stato autorizza l’allestimento del presepe in luoghi pubblici, ma solo a determinate condizioni. La laicità sovrasta le tradizioni religiose?
Un docufilm e un volume sul giovane Servo di Dio Carlo Acutis saranno presentati in Vaticano, mercoledi? 26 ottobre, dalla Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, il Centro Televisivo Vaticano, la Liberia Editrice Vaticana e Officina della Comunicazione. La presentazione delle due opere avverra? nel corso di una conferenza stampa convocata alle 12.30 presso la Filmoteca Vaticana (Palazzo San Carlo) alla quale interverranno monsignor Dario Edoardo Vigano?, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede; don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana; Nicola Gori, giornalista presso L’Osservatore Romano, autore del libro “Un genio dell’informatica in cielo. Biografia di Carlo Acutis”; Matteo Ceccarelli, regista del documentario “La mia autostrada per il cielo – Carlo Acutis e l’Eucarestia”. L’incontro sara? introdotto da Nicola Salvi ed Elisabetta Sola, produttori del documentario e amministratori di Officina della Comunicazione. Il progetto nasce con l’intenzione di raccontare la normalita? della vita del ragazzo Carlo Acutis, morto a soli 15 anni il 12 ottobre di dieci anni fa, per una leucemia fulminante, che fin in tenera eta? ha costruito un rapporto speciale con la fede e con l’Eucarestia. Gia? Servo di Dio, la storia della sua vita sta intraprendendo un cammino coraggioso verso la beatificazione.
A margine della presentazione in Sala Stampa vaticana dell’Istruzione della Congregazione per la Dottrina della Fede Ad resurgendum cum Christo, circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione, il cardinale prefetto Gerhard Müller ha risposto ad alcune domande a ZENIT e altri colleghi della stampa.
Il Presidente in carica del Perù, il 21 ottobre 2016, ha pubblicamente conscrato la sua Patria al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, proponendosi ufficialmente di fare ogni cosa possibile per avvicinare il popolo e la Repubblica del Perù a Dio e ai suoi Comandamenti, chiedendo perdono per tutte le volte che fosse accaduto diversamente. Qui le 12 Promesse del Sacro Cuore e la Grande Promessa del Cuore Immacolato di Maria.
Lo rende noto il Patriarcato Latino di Gerusalemme riferendo che gli intrusi hanno oltraggiato le ostie, rubato le offerte, vandalizzato alcune statue
La Chiesa ricorda la memoria liturgica di Giovanni Paolo II nell’anniversario dell’inizio del suo pontificato. Il 22 ottobre 1978, papa Wojty?a fece storia con la sua celebre frase: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!” Giovanni Paolo II è stato anche un papa esorcista, odiato e temuto dal diavolo, secondo il famoso esorcista padre Gabriel Amorth. Fino all’inizio del suo pontificato, gli esorcismi venivano considerati una pratica “medievale” che stava scomparendo di fronte ai progressi della scienza psichiatrica e medica e della tecnologia. 400 anni dopo, il papa “venuto da lontano” realizzò un rito di esorcismo all’interno della Città del Vaticano, come ha documentato il giornalista David Murgia in una trasmissione della televisione dei vescovi italiani, TV2000.
Sette studentesse universitarie di Kirkuk (Iraq) ritengono che sia merito della Vergine Maria se si sono salvate dopo otto ore terribili nascoste sotto i propri letti mentre i combattenti dello Stato Islamico usavano la loro stanza come nascondiglio durante un assalto alla città avvenuto venerdì 21 ottobre. “La Vergine Maria era con loro”, ha riferito padre Roni Momika alla CNA il 23 ottobre. Il sacerdote, che svolge il suo ministero nei campi di rifugiati di Ankawa ad Erbil, nel nord dell’Iraq, era in contatto via telefono cellulare con due delle ragazze mentre si nascondevano sotto i letti. Le due giovani gli hanno riferito minuziosamente ciò che stava accadendo.
La nuova comunità dei Legionari di Cristo, si è ufficialmente insediata nella diocesi di Catania con la presa di possesso da parte di padre Luca Frontali L.C. delle due parrocchie di Santa Lucia e San Giuseppe in Ognina rispettivamente giovedì 20 e domenica 23 ottobre 2016. È stato mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania ha presentare ai fedeli rispettivamente nella chiesa di Santa Lucia e ieri, domenica 23 durante la Santa Messa delle 18, nella Chiesa di San Giuseppe in Ognina, la nuova comunità spiegando che padre Luca sarà parroco di entrambe le parrocchie, per motivi di diritto canonico coadiuvato in Santa Lucia, dal vicario padre Claudio Garcia e, nella chiesa di San Giuseppe, dai padri Miguel Cavallé e Arquímedes Sanchez. La nuova comunità risederà nella canonica della chiesa di San Giuseppe.
Giovinezza giovinezza. Si chiamava Elisabetta. Nata in un campo militare. Entrata in clausura a 21 anni. Morta in clausura a 26. Il 25 settembre 1984 Giovanni Paolo II la dichiarò beata. Il 16 ottobre 2016 papa Francesco l’ha proclamata santa. Per farla breve, nel profilo che ci offrono le consorelle Carmelitane Scalze di Bologna, le cose stanno così. «Elisabeth Catez nacque il 18 luglio 1880 nel Campo d’Avor presso Bourges in Francia e fu battezzata quattro giorni dopo. Nel 1887 la famiglia si trasferì a Digione; quello stesso anno le morì il padre. Nel 1894 emise il voto privato di verginità.
Si arricchisce di due nuovi capitoli la battaglia per la libertà religiosa e di espressione che sta interessando gli Stati Uniti, causata dall’approvazione di leggi che contrastano con le tutele garantite dal Primo emendamento della Costituzione e generano infinite dispute legali.
Comprendere The Young Pope non è facile. Bisognerebbe togliersi i cliché con i quali siamo soliti incasellare la figura del Papa. L’errore marchiano che molti giornali e commentatori hanno fatto al termine delle prime due puntate della serie di Paolo Sorrentino su Sky Atlantic, è stato quello di incasellarlo nelle categorie stantie di conservatore o tradizionalista. In realtà con questa manichea divisione non si è in grado di esprimere un giudizio sulla serie che sia davvero distaccato e privo di tifoserie. Chi accentuerà gli aspetti più conservatori di Pio XIII interpretato da un magnetico Jude Law resterà deluso, chi si aspetta che un Papa al cinema debba essere o un progressista rivoluzionario volemossebbene o un inetto rappresentante di un potere decaduto, non capirà mai a fondo lo sforzo che il regista napoletano ha voluto fare per raccontare la storia di Lenny Belardo, il primo Papa statunitense della storia della Chiesa.
Don Joseph Mulimbi Nguli, 52 anni, è stato assassinato a colpi di kalashnikov da alcuni sconosciuti che gli hanno teso un agguato. Lo riferisce l’agenzia Fides
Lo dice a 38 anni dall’inizio del pontificato di san Giovanni Paolo II, quando il papa polacco pronunciò le celebri parole: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo»
Abbiamo aspettato per molto tempo il verdetto della Chiesa prima di annunciare la notizia. Il segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del Vaticano, il sacerdote della parrocchia della cattedrale di Andria e l’arcivescovo locale hanno certificato il miracolo che ha avuto luogo il 25 marzo 2016 davanti a migliaia di fedeli. Il miracolo si è manifestato nel giorno in cui coincidevano la festa dell’Annunciazione e il Venerdì Santo, un’occasione singolare. La spina della corona di Cristo conservata nella cattedrale di Andria ha iniziato a germogliare e sono apparse alcune macchie di sangue, secondo quanto ha confermato l’agenzia ANSA. La corona di Cristo era piena di spine affilate, molto dure e secche e che non manifestavano alcun segno di vita. È dunque comprensibile la sorpresa di fronte alla comparsa di nuovi germogli. Si tratta di un prodigio che si ripete ogni volta che il Venerdì Santo coincide con il 25 marzo. Il Venerdì Santo del 2016, la Sacra Spina ha iniziato a prendere vita esattamente alle 16.10.
Quando le distopie diventano realtà bisogna preoccuparsi. La proposta di due ministri olandesi di estendere l’eutanasia a chi ritenga di «aver completato la sua vita», ricorda molto da vicino quanto profetizzato da La morte moderna, il romanzo con cui nel 1978 lo svedese Carl-Henning Wijkmark immaginò un futuro in cui la dolce morte fosse intesa come il rimedio più efficace per sfatare quel «vecchio tabù che si chiama rispetto dell’esistenza umana».
Oggi inizia la Novena ai defunti.
Mons. Arborelius parla dell’entusiasmo per l’imminente visita di Papa Francesco e di una Chiesa in ascesa, nonostante rimangano pregiudizi anti-cattolici
Il problema dell’adesione cattolica alla marcia dei Radicali pone un problema importante, ossia se da parte cattolica si possa partecipare a tutte le iniziative sociali e politiche “umanitarie” oppure no. Nell’attuale fase di liquidità sociologica e pastorale molti ritengono di sì: i cattolici possono collaborare con tutti. La cosa, però, a ben vedere, fa problema.
In questa Giornata Missionaria Mondiale, siamo tutti invitati ad “uscire”, come discepoli, mettendo a servizio la propria saggezza e creatività
Appello del presidente per una nuova alleanza che rilanci il Santuario, dove negli ultimi anni si è registrato un sensibile calo di pellegrini per la crisi e il terrorismo
Giovedì 20 ottobre si è chiusa la fase diocesana della causa di beatificazione di María Cecilia Perrín de Buide (1957-1985), laica argentina, madre di famiglia. In un atto al quale hanno partecipato le autorità ecclesiali di Bahía Blanca, la diocesi in cui ha vissuto questa donna che da bambina ha partecipato alle attività del Movimento dei Focolari, si è conclusa la tappa iniziale del processo, caratterizzata da una profonda ricerca a livello di documentazione.
La testimonianza di una band che affonda le proprie radici in Medjugorje, il cui frontman è nato grazie all'intercessione del Papa
Oggi ricorre la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II, proclamato beato il 1 maggio del 2011 da Papa Benedetto XVI e innalzato all’onore degli altari soltanto tre anni dopo, il 27 aprile 2014 da Papa Francesco. Per festeggiare con voi lettori la festa del nostro amato santo abbiamo pensato di raccontare un aspetto più intimo e meno conosciuto della sua storia: il suo rapporto con Medjugorje, il suo esservi stato solo come “pellegrino del cuore”, non avendo mai potuto fisicamente visitare quel luogo per rispettare la lunga prassi della Chiesa chiamata ad esprimersi di fronte al manifestarsi di un evento prodigioso. Il libro “San Giovanni Paolo II e Medjugorje” (Shalom editrice) di mons. Dott. Eduard Pericic raccoglie le lettere private di Papa Giovanni Paolo II e alcune sue dichiarazioni non ufficiali ai singoli, ai gruppi ecclesiali, ai laici sull’importanza di Medjugorje. Egli non ha mai dichiarato ufficialmente il suo parere, rispettando la consuetudine della Chiesa, ma si è espresso privatamente al riguardo in moltissime occasioni.
In novembre arriverà anche in Italia il film franco-polacco Agnus Dei (nell’edizione francese, Les innocentes). Un film diretto da una donna, Anne Fontaine, e sceneggiato da altre due. Un film femminile, insomma, e al femminile, perché parla di donne. La protagonista è un medico francese che nel 1945 lavora con la Croce Rossa al rimpatrio dei feriti francesi in Polonia. Qui le tocca assistere, discretamente, alcune suore che sono state violentate dai sovietici e, perciò, sono rimaste incinte.
Quale tratto comune caratterizza il pontificato di Benedetto XVI e quello di Francesco? La radice teologica, e dunque anche pastorale, di entrambi è, e non poteva non essere, cristologica. Ma i due Sommi Pontefici la specificano con originalità personale, come risulta dai saggi del cardinale Gerhard Ludwig Müller riuniti in questo volume.
«In questo servizio al Popolo di Dio, san Giovanni Paolo II è stato il Papa della famiglia. Così lui stesso, una volta, disse che avrebbe voluto essere ricordato, come il Papa della famiglia. Mi piace sottolinearlo mentre stiamo vivendo un cammino sinodale sulla famiglia e con le famiglie». Così disse papa Francesco il 27 aprile 2014 nell’omelia della messa per la canonizzazione di san Giovanni Paolo II, di cui oggi la Chiesa celebra la memoria.
«Venti, sessanta, cento anni… la vita. A che serve se sbagliamo direzione? Ciò che importa è incontrare Cristo, vivere come lui, annunciare il suo Amore che salva. Portare speranza e non dimenticare che tutti, ciascuno al proprio posto, anche pagando di persona, siamo i costruttori di un mondo nuovo». Così parlava don Pino Puglisi, martire di mafia. E con le sue parole indicava una strada: quella della gioia del Vangelo, che riempie il cuore e la vita intera di coloro che incontrano e si lasciano afferrare da Gesù perché si sentono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo nasce e rinasce la gioia, perché attinge sempre alle sorgenti della grazia, della verità, della bontà, della bellezza divina. La gioia è il sentimento distintivo di chi vive del Vangelo e lo comunica agli altri, con il viso illuminato, sempre sereno, come accadde a don Puglisi fino alla morte.
La “pastorale vocazionale” non è “uno dei tanti settori dell’azione ecclesiale”, magari “un ufficio di curia”. È invece “molto di più: pastorale vocazionale è un incontro con il Signore!”. Così Papa Francesco, nel discorso pronunciato oggi al Convegno Internazionale di Pastorale vocazionale, in corso da mercoledì scorso in Vaticano, promosso dalla Congregazione per il Clero. Ai circa 250 presenti, il Pontefice ha offerto il passo evangelico della chiamata di Matteo per spiegare in cosa consiste la “pastorale vocazionale”. Per questo il Papa ha scelto come tema del Convegno il motto “Miserando atque eligendo”, che è anche il motto del suo pontificato, scelto da Bergoglio “facendo memoria degli anni giovanili in cui sentii forte la chiamata del Signore: non avvenne a seguito di una conferenza o per una bella teoria, ma per aver sperimentato lo sguardo misericordioso di Gesù su di me”.
Nel capoluogo piemontese si è svolto un evento interessantissimo: "Distinti animali", una rassegna di conferenze durata diversi giorni che ha visto protagonisti eterogenei: accademici di ogni scienza ed esponenti religiosi di ogni credo. L’iniziativa nasce nell’ambito di “Torino Spiritualità” che va in scena da 13 anni.
“Buffon? Io lo avrei preso a calci nel sedere se fossi stato il suo allenatore, bestemmiare è una cosa brutta”: Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana un allenatore di lungo corso, Carletto Mazzone, fervente cattolico.
Non ci sono parole per esprimere l’amarezza che suscita la notizia della convinta ed entusiastica adesione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) alla Marcia per l'Amnistia, la Giustizia, la Libertà intitolata a Marco Pannella e Papa Francesco, organizzata per il 6 novembre a Roma dal Partito Radicale Transnazionale Nonviolento e Transpartito, in occasione del Giubileo dei Carcerati. L’annuncio è anche stato portato a domicilio, a Radio Radicale, da don Ivan Maffeis, portavoce della CEI. Don Maffeis ha sottolineato come la decisione sia stata presa dal segretario generale monsignor Nunzio Galantino, che ha «informato» della decisione il presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, il quale «condivide le finalità dell’iniziativa» (e le modalità?).
Nei primi sei mesi del 2016 in Italia ci sono state 14.600 nascite in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo certifica l’Istat facendo un bilancio della natalità al giro di boa dell’anno in corso. In totale da gennaio a giugno si sono registrati 221.500 nuovi nati contro i 236.100 di un anno fa. In termini percentuali si tratta di un crollo del 6%, un tasso mai registrato in epoca recente anche se perfettamente in linea con il trend di denatalità imboccato dal nostro Paese da oltre 20 anni a questa parte. Il dato potrebbe anche peggiorare per la fine dell’anno, come avvenuto nel 2015, quando il calo a metà anno era solo del 2% per poi arrivare al 3% al computo finale dei 12 mesi.
Un musulmano si è convertito al cattolicesimo grazie a Benedetto XVI e al martirio di Padre Hamel, il prete francese sgozzato da due militanti dello Stato Islamico il 26 luglio scorso mentre celebrava la Santa Messa. Si tratta del giornalista e editorialista del Wall Street Journal Sohrab Ahmari (di origine iraniana), che ha annunciato la sua decisione di unirsi alla Chiesa cattolica. Ahmari ha spiegato recentemente il suo “viaggio da Teheran a Roma” in un articolo del Catholic Herald, ricordando che il suo itinerario di conversione è stato lungo e complicato ed, infine, “accelerato” dal sacrificio di Padre Hamel (la cui causa di beatificazione è stata recentemente avviata con procedura speciale da Papa Francesco).
L’impronta di un’ostia miracolosa resta impressa su un gradino in una chiesa di Roma. Siamo nell’anno 595 e la traccia di questa evento è ancora oggi visibile nella basilica di Santa Pudenziana, una delle più antiche chiese di Roma. Che risale all’epoca romana.
La sfida elettorale che l’8 novembre si concluderà con l’elezione del 45° presidente degli Stati Uniti è anche una battaglia fra due visioni del mondo contrapposte e inconciliabili. Da un lato Hillary Clinton, candidata del Partito Democratico, è una lucida sostenitrice dell’aborto; non a caso la Planned Parenthood, il più grande abortificio del mondo, ne appoggia appassionatamente la candidatura. Dall’altro Donald J. Trump, candidato del Partito Repubblicano, è un uomo molto chiacchierato e non certo famoso per essere un idealista; nondimeno è capace d’impegni politici precisi a favore del diritto alla vita. Come questo suo breve ma inciso articolo pubblicato sul quotidiano Washington Examiner il 23 gennaio scorso con il titolo My vision for a culture of life e letteralmente ignorato dalla stampa.
Angela Monachese, pugliese, poco più che quarantenne, filosofa e teologa, dopo aver conseguito il Baccellierato in Teologia presso la Pontificia Università dell’Italia Meridionale ed essersi trasferita a Roma si dedica allo studio del «Bello» come riflesso di Dio tanto da dedicare all’argomento un libro, La bellezza nel pensiero di Tommaso d’Aquino, (ed. Armando). La Nuova BQ l'ha intervistata per sapere cosa l’ha spinta a scrivere, oggi, un saggio su questo tema.
Il grande imbroglio della legge sulle Unioni Civili, altrimenti detta Cirinnà, si arricchisce di un nuovo particolare. A conferma che quella del simil matrimonio è soltanto ormai una pia illusione sta la decisione del governo di imporre la fascia tricolore ai pubblici ufficiali che lo registreranno. Non è una richiesta, ma una precisa disposizione del Governo che per essere sicuro di non confondere le nozze con le unioni civili ha messo per iscritto l’obbligo in un decreto legislativo che ora è al vaglio del Parlamento per il parere.
Lawrence S. Mayer è docente di statistica e biostatistica presso l’Università dell’Arizona. Paul R. McHugh è professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Johns Hopkins University School of Medicine. Insieme hanno vergato un articolo scientifico pubblicato sull’ultimo numero di The New Atlantis dal titolo “Sessualità e genere. Risultati di carattere biologico, psicologico e sociale”. Gli autori, dopo accurata revisione di differenti studi, dichiarano che "le prove scientifiche non supportano la tesi che l'orientamento sessuale è una proprietà innata e biologicamente fissata nell'essere umano (l'idea che gli individui sono 'nati così')". In merito alla cosiddetta identità di genere la musica non cambia: “gli studi scientifici non supportano l'ipotesi che l'identità di genere sia una proprietà innata e umana fissa e indipendente dal sesso biologico, cioè che una persona è ‘un uomo intrappolato nel corpo di una donna’ o ‘una donna è intrappolata nel corpo di un uomo’, come se ci fosse un errore nel suo corpo e nei suoi genitali”.
Le forze armate irachene sono entrate a Qaraqosh, la città cristiana più grande della piana di Ninive. Tra i suoi abitanti, chi non è emigrato in Turchia e Libano, con la speranza di raggiungere l’Occidente, vive ormai da due anni a Erbil, insieme ad altre migliaia di sfollati, cacciati dalle loro case nell’estate del 2014 dallo Stato islamico. La battaglia di Qaraqosh è solo un antipasto, una tappa verso la guerra di Mosul, difesa da 5 mila jihadisti (come minimo).
Novena alla Misericordia di Dio per l'intercessione della beata Chiara Badano. Primo Giorno.
Giovedì 20 ottobre alle 12.30 (replica alle 21.00) il giornalista Riccardo Caniato presenta ai microfoni di Radio San Giuseppe il libro I "Diari di Pierina Gillii" in riferimento alle apparizioni di Rosa Mistica a Montichiari e Fontanelle pubblicato delle Edizioni Arres. Il volume contiene i più importanti documenti d’inchiesta e i contributi dei Confessori e Padri spirituali della veggente,di p. Stefano De Fiores e di mons. Enrico R. Galbiati.
Al termine dell’Udienza generale, Papa Francesco ha ricordato che, la prossima domenica 23 ottobre, la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale. Proprio in questo Anno Giubilare ricorre il 90° anniversario della ricorrenza, promossa dalla Pontificia Opera della Propagazione della Fede e approvata da Papa Pio XI nel 1926.
Per il Pontefice, l’esempio del sacerdote polacco è modello “per costruire il giusto ordine sociale nella quotidianità alla ricerca del bene evangelico”
Vangelo Lc 18, 9-14: Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
È uscito, recentemente, un libro del cardinale tedesco Walter Kasper, dedicato a Martin Lutero: Martin Lutero. Una prospettiva ecumenica (Queriniana). Si tratta di un saggio breve, ma denso, che pur partendo da una certa simpatia per il monaco tedesco, definito capace di «un fascino addirittura magnetico», ammette in vari punti, onestamente, la verità storica. Che è questa: per quanto si voglia romanzare o alterare la storia, Martin Lutero, quello vero, il personaggio storico e riformatore religioso, con l'ecumenismo non ha nulla a che fare.
Gli abortisti stanno tirando la volata verso la Casa Bianca a Hilary Clinton. Planned Parenthood, la più potente organizzazione abortista al mondo, ha investito 30 milioni di dollari per aiutare la Clinton a vincere. Soldi usati per stipendiare 800 cosiddetti procacciatori di voto e 3.500 volontari che stanno bussando, casa per casa, alla porta degli elettori indecisi del Nevada, New Hampshire, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, Wisconsin e di altri stati.
Recentemente sul blog del vaticanista Sandro Magister, è comparso l’elenco di tutti i pezzi grossi d’America battezzati cattolici: il vicepresidente, il segretario di stato, il capo di gabinetto, il presidente dei deputati, i consiglieri alle sicurezze nazionale e interna, il capo dei deputati democratici, il direttore e il vice dell’Fbi, il direttore della Cia, i capi di stato maggiore e dell’aviazione, il comandante dei marines. Più, ben sei giudici sui nove della corte suprema. E’ cattolico, infine, il trenta per cento del Congresso e il quaranta dei governatori. Con tutta questa gente, gli Usa hanno le nozze gay e la dittatura gender, in casa e in esportazione su scala mondiale.
Nell’arco di 48 ore abbiamo due visioni completamente diverse sull’andamento dell’occupazione in Italia. Una è una statistica della Banca d’Italia che dimostra come i posti di lavoro, per la prima volta, siano tornati ai livelli pre-crisi, come prima del 2008. Ed è un’ottima notizia. L’altra è una statistica dell’Inps che dimostra il contrario: sono aumentati i licenziamenti (+28,3%) e sono diminuite le assunzioni stabili (-32,9%). Non si tratta di cifre false: entrambe le fonti sono affidabili. La prima induce all’ottimismo, la seconda al pessimismo. Il professor Paolo Preti, però, ci invita a cambiare prospettiva. Non dobbiamo essere ottimisti o pessimisti a seconda delle statistiche macro-economiche che leggiamo. Dobbiamo essere ottimisti a prescindere e sarà proprio la nostra fiducia nel futuro a far ripartire la crescita. La Nuova BQ lo aveva intervistato in altre due occasioni per commentare la ripresa e il Def, ora completa il discorso: “E’ la cultura che rende forte l’economia e non viceversa”, spiega il docente di Organizzazione Aziendale presso l’Università della Valle d’Aosta e direttore del Master piccole imprese della Sda Bocconi di Milano.
“Siamo fatti per supportarci a vicenda, per prenderci per mano e accompagnarci nel viaggio della vita”. E invece? Invece Stephanie, 34enne americana, madre di quattro figli, si è vista negare le cure dopo la recente approvazione della legge sul suicidio assistito in California. La donna ha raccontato al Center for bioethics and culture (autore di diversi documentari sull’utero in affitto e sui figli dell’eterologa) la sua storia di malata terminale prima e dopo l’entrata in vigore della norma.
La terza parte delle lettere diffuse qualche giorno fa da Wikileaks contiene delle sorprese interessanti. La fuga di notizie riguarda principalmente la cerchia di collaboratori più vicini ad Hillary Clinton, candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti. Sia il team responsabile della campagna elettorale del candidato repubblicano Donald Trump, sia diversi media della stampa anglosassone, hanno fatto largo uso del contenuto del leak. In molti paesi c’è stato silenzio assoluto, ma negli Stati Uniti è scoppiato il finimondo. Le e-mail rivelano che il consigliere più stretto della signora Clinton, suo storico collaboratore, ha voluto fomentare una “primavera cattolica” in seno alla Chiesa, insinuando in essa idee progressiste rivoluzionarie fino a farla implodere.
Crediamo davvero che l'aborto sia un "abominevole delitto"? I fatti di questi giorni avvenuti in Polonia possono indurre a pensare che anche nella Chiesa non tutti siano totalmente convinti di quanto insegnato nel catechismo. E non si parla solo dei soliti prelati rimasti cattolici soltanto nominalmente, ma di fatto adepti del protestantesimo. Ma ad uno degli episcopati fino ad oggi considerato tra i più fedeli all'ortodossia cattolica. Ma prima di commentare è bene raccontare i fatti.
Come reagire alla notizia di nuovi bombardamenti ad Aleppo che hanno massacrato altri innocenti (fra cui bambini)? In cosa sperare quando si legge di giovani mamme sole, i cui mariti sono morti trucidati dalla persecuzione dei cristiani in Medio Oriente? Dove cercare aiuto quando le potenze internazionali non hanno alcun interesse a porre davvero fine ai conflitti? Cosa fare di fronte a un esodo che ormai da anni sta portando alla scomparsa della Chiesa in Iraq e alla sua erosione in Siria?
Mentre 58 milioni non vanno a scuola nei paesi poveri. In Italia, un milione in povertà assoluta. L’allarme di Save the Children che lancia la campagna “Fino all’ultimo bambino”
Decine di migliaia di manifestanti hanno percorso ieri le strade di Parigi ribadendo la scollatura esistente tra classe politica progressista e popolo francese sui temi cosiddetti sensibili. Bandiere, sorrisi, canti e slogan intonati contro la legge Taubira, che legalizza le nozze gay in Francia, sono stati il corollario della domenica parigina. Immagini come quelle immortalate ieri non sono nuove nella capitale francese. Nel 2012 e nel 2013, in pieno dibattito parlamentare sul “matrimonio egualitario”, ingenti e ripetute adunate di protesta avevano dato la misura del dissenso popolare rispetto a un legge di tal risma.
Il rito penitenziale, presieduto a Jasna Gora da mons. Gadecki, ha rappresentato una richiesta di perdono per i peccati personali e del Paese e un rendimento di grazie
Un’altra visita pastorale in una città italiana si segnala nell’agenda di Papa Francesco del 2017: Genova. Il Pontefice vi si recherà sabato 27 maggio. La notizia è stata confermata dalla Sala Stampa vaticana, dopo essere stata annunciata dall’arcivescovo del capoluogo ligure, il cardinale Angelo Bagnasco, durante la messa di oggi nella Cattedrale di San Lorenzo in occasione dell’inaugurazione del nuovo Anno pastorale.
Venticinque anni fa, in occasione del tifone che causò 138 mila morti in Bangladesh, un umorista italiano pubblicò su un quotidiano nazionale una vignetta spietata: «Poverini quelli del Bangladesh: per un trafiletto in prima pagina devono morire almeno in 100 mila!». Un quarto di secolo dopo, l’amara verità contenuta in quella vignetta non è svanita: notiziari televisivi e pagine dei grandi quotidiani hanno dato più spazio ai 19 morti e alle distruzioni che l’uragano Matthew ha causato negli Stati Uniti, che non ai 900 e passa registrati ad Haiti. Non è solo questione di difficoltà logistiche per mandare le troupe televisive lì anziché là. Il fatto è semplicemente che l’affinità culturale e i legami politici (di dipendenza, per essere precisi) fanno sì che il pubblico italiano si senta più colpito dai 19 morti statunitensi che dai 900 haitiani.
Adesso solo i cristiani, paradossalmente, sostengono Trump. Dopo l’oramai famoso video “sessista” rubato da un microfono lasciato (per caso?) acceso e diffuso da The Washington Post, il Partito Repubblicano (forse non vedendo l’ora di un assist così) ha praticamente abbandonato il magnate al proprio destino. Ma quello che la stampa ? soprattutto nostrana a eccezione lodevole de Il Foglio ? non dice è che inamovibile al fianco del candidato presidente è rimasta la Destra cristiana. Non lo hanno abbandonato i protestanti evangelical, né un predicatore di primo piano come Jerry L. Falwell Jr., né il medico prestato alla politica Ben Carson, che ha corso nelle primarie di quest’anno. E non lo hanno abbandonato nemmeno i cattolici, capitanati dal governatore del Kansas Sam Brownback.
L’agenzia Adista del 15 ottobre ha dato notizia dell’erezione di una statua a Benedetto XVI a Sulmona. Il bronzo in grandezza naturale sta alle spalle della cattedrale e tutto il resoconto informa che la cosa è stata fortemente voluta dal vescovo Angelo Spina. Informa anche che pochissima gente è venuta all’inaugurazione. La statua doveva celebrare la visita di quel Papa il 4 luglio 2010 e ancora si viene informati che, pure in quel giorno, c’era pochissima gente.
Il comma 16 della riforma della scuola e gli otto disegni di legge volti ad introdurre l’educazione di genere negli istituti di ogni ordine e grado non hanno ancora trovato un sbocco concreto all’interno dei corsi curriculari. Ma in Italia spesso quello che esce dalla porta rientra dalla finestra, ed è così che le strategie di indottrinamento stanno facendo leva sulla grande capacità dell’esperienza teatrale di influire sull’immaginario collettivo dei ragazzi. I simboli, le immagini, la scena e gli attori in carne ed ossa stimolano molte più forme di apprendimento di un semplice testo scritto. D’altra parte i genitori, in genere, si fidano della scuola frequentata dal figlio e, ai più, spettacoli dal titolo un po’ stravagante come ‘Fa’afafine’ o ‘Di che famiglia sei?’ non destano alcun sospetto per il quale valga la pena di negare l’autorizzazione a mandare il ragazzo a teatro.
Chiesa cattolica e omosessualità sono oggi divenuti conciliabili ? A leggere Pfarrblatt, il bollettino parrocchiale della cattedrale Santo Stefano dell’arcidiocesi di Vienna sembra proprio di sì. Il numero 2 datato “Autunno 2016” della rivista, alla pag. 17, presenta infatti un articolo dal titolo inequivocabile “We are family“, con raffigurato un sorridente ed insolito trio famigliare in tradizionale tenuta tirolese, formato da due uomini e il loro figlio adottivo.
La foto risale al 30 ottobre 2014. Mostra bambini e bambine della scuola elementare di Vinkenbuurt, olandesi autoctoni biondissimi, prostrati per terra a pregare Allah nella moschea Ghulzar-e-Madina a Zwolle, capoluogo della provincia di Overijssel, nella zona centro-orientale dell'Olanda.
Grande mattatore del palcoscenico, ma autore mediocre, Dario Fo deve tutta la sua fama al suo attivismo politico nell'estrema sinistra. Non c'è una sola sua opera che tenga, se si toglie il suo connotato propagandistico. Il Mistero Buffo, che oggi è applaudito anche da critici cattolici, non è comprensibile se non come opera anticlericale.
Una chiave per comprendere gli effetti della Riforma luterana è l'analisi che ne fa il filosofo e teologo domenicano Tommaso Campanella (1568-1639), che nei suoi studi si impegna a comprendere a fondo cosa sia successo con Martin Lutero e la Riforma. Occorre tener presente che Tommaso Campanella, conosciuto e stimato nel mondo protestante tedesco, ha vissuto da spettatore inerme lo scoppio della terribile guerra dei Trent'anni, e quindi non può non meditare su cosa il luteranesimo abbia significato anche politicamente, lui che aveva sperato in una renovatio mundi religiosa e politica. La sua Epistola antilutherana, così come il Dialogo politico ed altri scritti, si collocano dunque in questo contesto: l'Europa incendiata da Lutero si è divisa, ma non sono arrivati i tempi decisivi, né quelli dell'Anticristo, né quelli di un "nuova era" segnata dal trionfo del Bene. Ebbene, qual è, in estrema sintesi, la visione che Campanella ci dà di Lutero? Egli non ha dubbi: Lutero è un figlio di Machiavelli. E' l'uomo che, machiavellicamente, ha saputo fomentare e cavalcare il machiavellismo dei prìncipi tedeschi. Infatti su chi ha fatto leva il monaco agostiniano? Sui prìncipi tedeschi, desiderosi da una parte di emanciparsi dall'Imperatore, dall'altra di prendere nelle proprie mani, oltre al potere temporale, il potere spirituale, e, oltre ai beni dello Stato, anche monasteri, terre, ospedali, scuole e beni della Chiesa.
Questa mattina in Piazza San Pietro sarà proclamato santo Josè Sanchez del Rio, il piccolo martire della spaventosa persecuzione anti-cattolica che si scatenò in Messico negli anni Venti del secolo scorso. La Canonizzazione ha luogo proprio mentre ricorre infatti il 90° anniversario della rivolta dei cattolici messicani, i quali - perseguitati da un feroce regime massonico e anti-religioso - insorsero in difesa della fede e della libertà. La rivolta finì in un martirio di popolo, in un bagno di sangue che vide barbaramente uccisi migliaia di uomini, donne, bambini, religiosi, vittime di un atroce quanto lucido progetto di scristianizzazione del Paese.
A Fatima, nel maggio 2010, papa Benedetto XVI fece più volte riferimento al Segreto della Cova d’Iria con parole considerate enigmatiche da alcuni osservatori. In buona sostanza disse che la profezia di Fatima non si è ancora compiuta: un concetto, dal mio punto di vista, espresso con una ponderata autorevolezza e di una particolare intensità, ma non enigmatico, dal momento che Fatima avrà il suo compimento con il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria che non trova certo realizzazione nella drammaticità dell’epoca presente. Il Santo Padre, nell’occasione, ribadì con uguale forza e autorità che il messaggio di Fatima è un richiamo all’umanità e alla Chiesa dimentichi di Dio e che il Segreto riguarda precipuamente un grande travaglio che scuote la Chiesa stessa dal suo interno.
L’attesa e la tensione non finiscono mai, in Pakistan, per Asia Bibi. La donna cristiana, accusata di blasfemia e già condannata a morte dal primo e dal secondo grado della giustizia pakistana, avrebbe dovuto essere ricevuta in udienza ieri dalla Corte Suprema. Avrebbe dovuto essere l’ultimo appello, dopo sei anni e mezzo di carcere e calvario giudiziario. Ma l’udienza non c’è stata. E’ stata rimandata a data da destinarsi.
Il popolo del Family Day e alcuni senatori della Repubblica del gruppo Idea la definiscono una vittoria ottenuta grazie alla protesta che hanno fatto davanti al Palazzaccio. La Corte di Cassazione ha deciso di rinviare alla prima sezione della Corte l’udienza sulla stepchild che inizialmente era stata assegnata alla VI sezione in quello che a tutti era parso un rischio di sentenza creativa da parte dei giudici su una materia delicata e complessa come quella dell’adottabilità di un bambino da parte di una coppia omosessuale.
Si è concluso con una Messa nella Cappellina delle apparizioni del Santuario di Fatima, l’ultima giornata di viaggio del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, in Portogallo. Nella mattinata di ieri, il porporato è intervenuto alla Conferenza sull’identità dell’Europa tenuta all’Università cattolica portoghese di Lisbona; in serata ha poi incontrato i fedeli riuniti per un pellegrinaggio internazionale nella Cappellina delle apparizioni, assicurando loro di essere a Fatima con il desiderio di incontrare il cuore di Cristo, un cuore “dalle porte aperte”.
12 Primati e 90 delegati di 20 Province anglicane, riuniti al Cairo dal 3 all’8 ottobre, hanno stilato un documento in 11 punti in cui definiscono il rapporto tra due persone dello stesso sesso “contrario al disegno di Dio”
Colpita dal morbo di Pott e costretta a vivere dentro un busto di ferro con un poggiamento che le bloccava testa e collo, senza mai potersi sedere, suor Annita ha ribaltato lo schema del dolore accettato e offerto a Gesù per la salvezza delle anime
Che Dio abbia un debole per i deboli è la storia della salvezza a dircelo. Che la Madonna prediliga nelle sue apparizioni le persone umili e dimenticate è un fatto: le più celebri manifestazioni mariane, da Lourdes a Fatima, ne danno conferma. Se le cose stanno così, non dovrebbe meravigliare che Maria possa essere apparsa anche a Pierina Gilli, una donna bresciana, morta nel 1991 all’età di 80 anni, la cui vita – letta con occhi umani – sembrerebbe insignificante e tutt’altro che invidiabile.
Dal 1946 fino alla morte avvenuta nel 1991, Pierina Gilli di Montichiari ha ricevuto continuativamente rivelazioni celesti, con apparizioni e messaggi della Vergine (apparsa nel titolo di Rosa Mistica), di Gesù (che spiega alla veggente il dogma dell’Assunzione con due anni di anticipo sulla proclamazione del dogma), preparati come nel caso di altri mistici dalle visite di santi (nel suo caso Maria Crocifissa Di Rosa, fondatrice delle bresciane Ancelle della Carità, e dei piccoli Giacinta e Francesco di Fatima) e di angeli. Questo volume dà conto di tutto, attraverso la fonte primaria degli scritti finora inediti della Gilli. Ci si focalizza sui due cicli di apparizioni con messaggio pubblico verificatesi nel 1947 nel Duomo di Montichiari (in cui la Madre di Dio chiede preghiere e sacrifici per i Consacrati, mettendo in guardia da una grande crisi che colpirà la Chiesa) e nel 1966 in campagna, in località Fontanelle, dove la Madonna ha benedetto, definendola «piccola Lourdes italiana», una sorgente che da allora è effettivamente all’origine di numerose grazie di guarigione fisica e spirituale. Nella seconda parte del volume si pubblicano una serie impressionante di documenti inediti firmati dai confessori e direttori spirituali della veggente e da alcuni studiosi – fra cui il biblista mons. Enrico R. Galbiati, p. Stefano De Fiores e il curatore del volume – i quali, accostatisi a queste apparizioni in tempi più recenti, spiegano perché a loro giudizio siano da ritenersi autentiche e perché la Chiesa dovrebbe studiarle approfonditamente e con grande urgenza, anche alla luce della devozione a Maria Rosa Mistica che si è diffusa capillarmente a livello mondiale in un modo misterioso e insieme sorprendente. A cura di Riccardo Caniato
Dal diario di Pierina: “Oggi è festa del Corpo del Signore. Festa dell’unione! Festa dell’amore!” “Quanto desidererei che questo grano diventasse Pane Eucaristico… in tante Comunioni riparatrici”. (Accennava al frumento maturo nel campo adiacente). “Desidererei che questo grano trasformato in tante particole arrivasse a Roma e per il 13 ottobre raggiungesse Fatima”. Le dissi: “Ma tutto lo debbono dare?”. Mi rispose: “Sia riferito ai Signori Proprietari del campo che siano generosi nell’offrire questo grano. E si trovino altri cuori generosi, affinché si adempia ciò che desidero”. “Desidero che qui sia fatta una pensilina con una statua con lo sguardo sulla Fonte”. “Per il 13 ottobre la statua sia portata qui processionalmente; però prima desidero che il popolo di Montichiari si consacri al mio Cuore”. (sospesa). “Raccomando ai figli di Montichiari che si rendano degni delle grazie che il mio Divino Figlio Gesù concede loro, perciò si emendino dai loro peccati e ritornino ad essere degli esemplari cristiani (sospesa), di esempio al mondo. Montichiari è il paese che il mio Divino Figlio vuole prediligere con l’inviarmi a portare le sue grazie”. “A te chiedo nuovamente tanta generosità; avrai tanto da soffrire, ma nulla andrà perduto. Io sarò sempre con te”
Il 13 ottobre del 1917 circa settantamila persone, provenienti da ogni parte del Portogallo, si raccolgono alla “Cova de Iria” (Fatima). Già da molte settimane si è diffusa la notizia dell’apparizione della “Signora” e del miracolo che Ella ha promesso di compiere. In mezzo alla gente comune ci sono anche nobili, ingegneri, medici, notai e, ovviamente, giornalisti e fotografi. Dal cielo, completamente coperto di nubi, scende una pioggia incessante. Scortati dai familiari, arrivano Francesco, Giacinta e Lucia, i tre piccoli veggenti. Raggiungono, a fatica, il leccio su cui abitualmente si posa la “Signora” ed iniziano a pregare il Rosario. A mezzogiorno, nonostante continui a cadere la pioggia, Lucia dà ordine di chiudere gli ombrelli e la folla obbedisce. Pochi istanti dopo appare la “Signora”, più luminosa del solito. Tutti i presenti notano una nuvoletta bianca muoversi intorno al gruppo.
Si prega oggi.
Quale che sia l’esito delle ormai imminenti elezioni presidenziali americane siamo già certi che l’incipiente declino della super-potenza americana si riflette sulla qualità sia dei candidati alla presidenza, sia delle questioni in gioco nella campagna elettorale. La facilità con cui oggi si può accedere alla registrazione integrale dei dibattiti tra Hillary Clinton e Donald Trump, sia in originale che in traduzione simultanea, ha messo un vasto pubblico in contatto con un “teatrino” della politica americana che ahimè non ha nulla da invidiare al nostro. D’altra parte l’instabilità che gli ultimi presidenti Usa hanno disseminato nel mondo ci deve indurre a concludere che non erano da meno i predecessori di chi uscirà vincitore dal voto del 4 novembre prossimo, ognuno dei quali, dall’Afghanistan all’Iraq e dall’Iraq alla Siria, ha fatto detonare una crisi poi non più risolta.
Sappiamo bene come negli ultimi cinquant’anni la vita delle Apparizioni mariane sia stata ancor più complicata del solito. Pochissimi e molto stentati i riconoscimenti, soprattutto in Europa; un utilizzo sempre più vasto della formula dubitativa: “non consta la soprannaturalità degli eventi” (ricordiamo che quella esclusiva è: “consta la non soprannaturalità degli eventi"), una diffidenza generalizzata verso tali fenomeni che ha fatto parlare addirittura di “inverno mariano”. Anche le Apparizioni avvenute, in un primo ciclo, nel 1947 a Montichiari, in diocesi di Brescia, e poi ripetutesi, in un secondo ciclo, nel 1966 nella vicina località di Fontanelle, sempre con la medesima veggente Pierina Gilli, non sono sfuggite a questo clima. Le prime, infatti, sono state velocemente liquidate dopo un esame che ora, ripreso in considerazione, si è rivelato quanto meno affrettato se non superficiale, mentre le seconde sono state ostacolate e rifiutate senza nemmeno essere state approfondite.
Giulia e Marcello sono rispettivamente figlia e papà. Giulia prepara a papà Marcello il ragù mentre lui è in giro con il suo camion a consegnare nei ristoranti dello stivale la pasta Barilla. A volte accade il contrario, cioè che sia Marcello a preparare prelibati piatti alla figlia Giulia, soprattutto quando torna a casa dalla partita un po’ sconfortata per una sconfitta. Ma l’intesa tra i due è eccellente. Tanto che finiscono sempre a tavola a guardarsi negli occhi e a mangiare nel piatto la stessa pietanza, ovviamente Barilla. Durante la giornata però Marcello gira e gira con il suo camion a consegnare agli esigenti ristoratori pacchi di penne e fusilli della casa di Parma, i quali sono sempre gli stessi, cioè fedeli alla tradizione. Una tradizione gastronomica di massaie e osti dal palato fino, nel segno, appunto, del passato che torna.
«Un disagio fortissimo, quasi uno sgomento». La voce al telefono di monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, esprime benissimo il sentimento che cerca di esternare. Ma cos’è che provoca questo disagio a monsignor Negri? La lettura di un corposo dossier dedicato al fondamentalismo cattolico, pubblicato da “La Nuova Europa”, periodico emanazione di Russia Cristiana.
C’è una guerra che è più importante di tutti i conflitti del Medio Oriente messi assieme, perché ne è alla base, ma pochissimi ne parlano. E c’è una tendenza, che conta più di mille discorsi sulla sicurezza e sull’integrazione dei giovani musulmani in Europa, che in pochi analizzano. Ci riferiamo, da una parte, alla guerra senza esclusioni di colpi interna all’islam tra sunniti e sciiti, dall’altra, al fanatismo religioso, propagandato dall’Arabia Saudita in tutto il mondo, che spinge sempre più giovani occidentali a diventare jihadisti. Senza questi due fattori, non si può capire che cosa sta succedendo oggi in Medio Oriente e Occidente.
Vangelo Lc 18, 1-8: Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
È appena tornato da Berlino, dove il suo Tatarak ha vinto il premio speciale della giuria per un’opera che «apre all’arte cinematografica nuove prospettive». «Pensi – dice sorridendo all’inviato di Tempi nei suoi studi a Varsavia – che il riconoscimento lo hanno dato ex-aequo a me e a un regista argentino poco più che trentenne al suo primo film». Lui, Andrzej Wajda, di anni ne ha ottantatré, e di regie alle spalle ne conta oltre tre dozzine. Ma ha ancora l’entusiasmo di un giovanotto e il gusto di usare la macchina da presa per continuare a raccontare le gioie e i dolori della vita, oggi come trent’anni fa, quando opere come L’uomo di marmo, L’uomo di ferro e Danton filtravano attraverso la cappa di piombo del socialismo reale e facevano sentire anche in Occidente la voce di un uomo libero, che non ha mai rinunciato a guardare la realtà coi suoi occhi rifiutando le lenti deformanti dell’ideologia. L’arrivo nelle sale italiane, dopo lunghe peripezie, di Katyn, il film sull’eccidio degli ufficiali polacchi perpetrato dai sovietici durante la Seconda guerra mondiale e a lungo attribuito ai nazisti tedeschi, è l’occasione per incontrare Wajda e parlare con lui di cinema. E di molto altro.
Fra le 11 televisioni cristiane dichiarate illegali dal “Pakistan Electronic Media Regulatory Authority”, ente del governo pakistano, come riferito dall’Agenzia Fides, c’è la Catholic Tv, rete cattolica diocesana di Lahore. Aiuto alla Chiesa che Soffre stava sostenendo con uno specifico progetto biennale questo canale, da 17 anni prima ed unica televisione cattolica in tutta la nazione. La Tv, finanziata dai fedeli locali, diffondeva film di ispirazione cristiana, documentari sulle attività della Chiesa locale, talk show, interviste e varie pratiche di pietà. Il tutto veniva trasmesso dalla parrocchia di san Francesco di Lahore entro un raggio di 10 km, a beneficio di circa 8.000 famiglie cattoliche. La piccola emittente finora ha rappresentato anche una fonte di reddito per 11 componenti dello staff.
Quatta quatta la Cassazione sta sdoganando la stepchild adoption a colpi di sentenze. Che l’annoso tema dell’adozione di bambini nati da utero in affitto da parte di coppie omosessuali sarebbe rientrato dalla porta giurisprudenziale era un fatto scontato nel momento stesso in cui veniva approvata la Legge Cirinnà. Era chiaro a tutti che aver stralciato la stepchild adoption dal provvedimento delle Unioni civili fosse solo un tentativo di rimandare il problema per reintrodurlo attraverso un’altra porta. Quella giudiziaria appunto dove la speranza di trovare giudici creativi è più rassicurante e dove non c’è la pressione di comitati pro family a disturbare il manovratore.
Oltre 500 persone, fra volontari e disabili dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) provenienti da tutto il Lazio si ritroveranno in preghiera a Roma, il prossimo giovedì 13 ottobre, in preparazione del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima.
Dopo le due clamorose decisioni della prima sezione della Cassazione che ha deciso per l’adozione di un bambino a favore di una coppia di donne, mercoledì 12 ottobre la sesta sezione deciderà, per la prima volta, per l’adozione di un bambino da parte di una coppa di due uomini sposati all’etero. Un provvedimento che, sottolinea in un comunicato il Comitato Difendiamo i Nostri Figli, viola ancora una volta, la legge “che impone che una decisione così delicata venga assunta dalle sezioni unite, così come richiesto invano dalla Procura generale per i due casi precedenti”.
Ascoltato in Senato, l’arcivescovo maronita accusa Usa e media occidentali: “Con la guerra ci si guadagna due volte: si vendono armi e poi si ricostruisce…”
Il corpo di padre Barbosa Tenorio era privo di vita, accasciato su una strada vicino Rio de Janeiro; sul corpo ferite da armi da taglio e l’impronta del calcio di un fucile
Nel sacramento della penitenza si realizza “l’incontro tra l’amore misericordioso di Dio e il desiderio di pace interiore di ogni persona”. Lo scrive Papa Francesco nella presentazione al volume Peccato, Misericordia, Riconciliazione. Dizionario Teologico-Pastorale, curato dalla Penitenzieria apostolica ed edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Il volume – riferisce L’Osservatore Romano – è stato presentato oggi pomeriggio, martedì 11 ottobre, nel Palazzo della Cancelleria dal penitenziere maggiore, il card. Mauro Piacenza, dal reggente della Penitenzieria, mons. Krzysztof Nykiel e dal direttore della Lev, don Giuseppe Costa.
«No all’utero in affitto. No alle “operaie della gravidanza”». Parla Daniela Danna, promotrice dell’appello di cinquanta donne omosessuali contro la maternità surrogata
L’Africa è un immenso continente, sottopopolato e povero, che conosce da molti anni una crescita continua di cristiani. Il cristianesimo porta con sé un nuovo modo di vedere Dio, e di conseguenza l’uomo, la natura, il lavoro… Eppure ancora oggi molti dei mali dell’Africa rimangono quelli di un tempo. Mali che originano, be più che dalle colpe di molti occidentali, certamente presenti, soprattutto dalla religione e dalla cultura africana animista. L’11 luglio 2009, ad Accra, capitale del Ghana il presidente degli Usa, Barak Obama, che ha sangue africano nelle vene, si è rivolto agli africani dichiarando che non ci si può sempre nascondere dietro le colpe dell’Occidente se si vuole veramente fare qualcosa per cambiare la situazione: “è troppo facile, ha detto, addossare ad altri la colpa di questi problemi. L’Occidente non è responsabile della distruzione dell’economia dello Zimbabwe nell’ultimo decennio o delle guerre in cui vengono arruolati bambini tra i combattenti. Ma io sono convinto che questo sia un nuovo momento di promesse”.
Un sacerdote, due minatori e uno studente. Sono i quattro martiri uccisi nella diocesi di Oviedo durante la guerra civile spagnola. Si chiamavano Genaro Fueyo Castañón, prete diocesano, Isidro Fernández Cordero, sposato e padre di sette figli, Segundo Alonso González, che di figli ne aveva dodici, e il giovane Antonio González Alonso. Noti come i martiri di Nembra, dal nome della parrocchia in cui prestavano il turno notturno di adorazione eucaristica, vengono beatificati dal cardinale Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza del Papa, sabato 8 ottobre, nella cattedrale di Oviedo.
«Solo una donna coraggiosa e audace come lei poteva resistere così tanto senza perdere la fede. Il Signore non l’ha mai abbandonata».
Una domanda laica e perciò cristiana, un lungo confronto tra storia, attualità, fede religiosa, indagine razionale. Camillo Ruini sfida con un libro il mondo che chiede segni e cerca sapienza
Domenica prossima, a un mese esatto dalla morte, sarà celebrata una Messa di suffragio per padre Gabriele Amorth. La celebrazione avrà luogo, il 16 ottobre alle ore 16, presso la parrocchia Santa Maria Regina degli Apostoli alla Montagnola in Roma. Presiederà l’Eucaristia il Superiore provinciale dei Paolini, don Eustacchio Imperato. L’omelia sarà tenuta da padre Francesco Bamonte, Presidente dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti. Padre Gabriele Amorth si è spento lo scorso 16 settembre, all’età di 91 anni, di cui una sessantina dedicati all’esorcismo.
La misericordia in Padre Pio è il titolo del libro che sarà presentato mercoledì 12 ottobre, alle ore 17.30, nella Parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa. loc. Santo Ianni, Catanzaro. L’autore è il giornalista Stefano Campanella, direttore di Padre Pio TV, ospite dell’evento culturale – religioso, per parlarci del santo più amato dagli italiani e non solo. L’introduzione sarà curata da don Francesco Cristofaro, volto amico dell’emittente nazionale di San Giovanni Rotondo; interverrà fr. Marciano Morra, già Segretario generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio e ultimo in ordine di tempo tra i frati che hanno condiviso con il santo di Pietrelcina un tratto importante della propria vita. Le conclusioni dell’incontro saranno affidate a S.E. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita dell’Arcidiocesi Catanzaro – Squillace. Moderatore della serata sarà Egidio Chiarella, collaboratore di Zenit.
È morta ieri, a Pavia, Danila Castelli, la donna di Bereguardo meglio conosciuta come ‘l’ultima miracolata’ di Lourdes. Aveva 70 anni, e si è spenta nella sede della Fondazione Maugeri. Sposata con figli, nel 1982 le era stato diagnosticato un tumore all’utero che l’aveva costretta a sottoporsi a diversi interventi chirurgici. Le condizioni di salute continuarono tuttavia a peggiorare, sino a che i medici, all’inizio del 1989, avevano stabilito che non c’erano più speranze per lei. Con la famiglia, Danila si recò quindi in pellegrinaggio a Lourdes chiedendo la grazia della guarigione. In quell’occasione, dopo aver fatto il bagno nelle piscine del Santuario mariano, confidò ad alcuni partenti di aver provato una straordinaria sensazione di benessere. Poco dopo, durante alcune visite i medici confermarono che il tumore era effettivamente sparito.
Pubblichiamo la traduzione italiana di ampi stralci dell'intervista che il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto divino, ha concesso al periodico francese La Nef in occasione dell'uscita del libro La Force du silence (Fayard, 2016).
Dà voce ai valori cristiani, a coloro che sembrano ormai aver perso la speranza di vivere in un mondo migliore perché inghiottiti da questo modernismo perverso. Dà voce ai cattolici delusi, agli ultimi, a chi teme, a chi la voce non ce l’ha più perché sacrificato in nome dei falsi miti del progresso: ad esempio ai bambini uccisi ancora nel grembo materno, alle famiglie naturali composte da una mamma e un papà, ai giovani, a chi ha bisogno di essere difeso anche legalmente per poter affermare la sua libertà di coscienza. CHI E'. Lui è Gianfranco Amato, avvocato, scrittore ed editorialista dei maggiori quotidiani cattolici come La Croce e La Nuova Bussola Quotidiana, presidente nazionale dei “Giuristi per la vita”, co-fondatore e presidente dell’associazione “Scienza & Vita”, cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, membro e consulente legale dell’organizzazione britannica CORE. E mille altre cose tra cui non ultime, co-fondatore e segretario nazionale del Popolo della Famiglia, movimento politico di stampo cattolico, e, marito e padre di tre figli. In parole povere un leader che coniuga carisma e pragmatica, scienza e fede, coraggio e ragione, intelligenza e cultura per aprire gli occhi a chi da un po’ li ha serrati fingendo di non vedere, o non vedendo affatto, lo stravolgimento antropologico messo in atto negli ultimi anni contro la società cristiana.
Fede e nuove generazioni: un rapporto complesso e contraddittorio, che non cancella il sacro. Parla il sociologo Franco Garelli, autore di un recente libro che affronta il problema: «I giovani italiani che si dichiarano non credenti rappresentano il 28 per cento del totale». Una percentuale che risulta in crescita. «Circa la Chiesa c’è una generalizzata resistenza: il dato di fede, quando c’è, è vissuto più a livello individuale che collettivo».
Alla fine Gesù ha scalzato Maometto anche in Arabia Saudita. Non dal punto di vista teologico e religioso, ma da quello della datazione. Riad infatti a partire dal primo ottobre ha imposto il calendario gregoriano in tutti gli uffici pubblici, mandando in soffitta quello islamico. Più che la religione, è il caso di dirlo, poté il denaro. Così infatti il periodo lavorativo dei funzionari aumenterà di 11 giorni, senza che lo Stato debba spendere un solo riyal in più.
Il 2016 volge al termine, siamo entrati nel quarto trimestre, è tempo di bilanci. Centri studi, fondazioni e organismi internazionali incominciano a divulgare i dati contenuti nei nuovi rapporti annuali sullo stato del mondo. L’Unesco, l’agenzia dell’Onu per l’educazione, la scienza e la cultura, ne ha appena divulgati alcuni relativi alla scolarizzazione.
L’importanza della famiglia nella società contemporanea e come aiutarla a tornare a recitare un ruolo da protagonista. Questi gli argomenti della conferenza Famiglia non problema, ma risorsa protagonista e motore di sviluppo nell’equità, organizzata dal Centro italiano di promozione e assistenza per la famiglia (Cipaf) e dall’Associazione genitori Lazio (Age Lazio) a Roma presso la sede della Società geografica italiana. Un’iniziativa che aderisce alla Settimana della famiglia, promossa dalla Diocesi di Roma e dal Forum delle associazioni familiari del Lazio.
Bergoglio riconfigura l’organigramma del Collegio cardinalizio rompendo schemi e tradizioni secolari. Nominati 6 americani, 3 europei, 2 africani, un asiatico e uno dell’Oceania. Il nunzio in Siria Zenari e mons. Corti, ‘braccio destro’ di Martini, gli unici italiani. Spicca il nome dell’albanese Ernest Simoni, perseguitato dal regime comunista
Puntata nr. 2. Bereshit.
Monsignor Costantino Di Bruno spiega le dimensioni storiche, umane e spirituali del sacramento della riconciliazione
La vita del cantautore Roberto Bignoli è essa stessa testimonianza di fede e amore per la vita e per l’intera umanità. A un anno, contrae la poliomielite e inizia il suo percorso a ostacoli: disabilità, collegi, rancori e chiusura in se stesso. La droga e il carcere sono le conseguenze di questo suo disagio interiore e di questa incapacità di accettarsi totalmente. Sarà allora l’incontro con la Vergine Maria, a Medjugorje, a infondergli fiducia in se stesso, nel suo talento musicale e la fede in Dio a incoraggiarlo. E da quel lontano 1984 a oggi sono davvero tanti i riconoscimenti ottenuti nella christian music: dodici album, concerti in tutto il mondo, per ben cinque volte insignito del UCMVA, il premio USA della musica cristiana internazionale e vincitore del Golden Graal, dedicato all’evangelizzazione. La sua canzone Ballata per Maria è la sigla mondiale dell’emittente internazionale Radio Maria. Ed ora è un marito e padre felice e ha ancora tante idee e nuove proposte per diffondere il messaggio di luce, che Maria insegna. A Zenit ha raccontato la sua “scommessa del cuore”.
“Anche a te una spada trafiggerà l’anima”: nonostante lo stupore gioioso per la gloria di Dio che si manifesta nella sua carne, la profezia di Simeone si realizza durante tutta la vita di Maria. Ma certo, sotto la croce, la Madre dolorosa incarna quella profezia: “Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o santa Madre nostra! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del Figlio se non passando per l’anima della Madre”; la lancia che “non poteva più recare alcun danno al Figlio tuo, a te sì. A te trapassò l’anima”, scrive Bernardo, uno degli innamorati cantori dello splendore della nostra Madre celeste.Circa cinquant’anni fa a Kiko Argüello, coiniziatore del Cammino neocatecumenale insieme a Carmen Hernandez, è apparsa Maria per consegnargli quella che sarebbe stata la missione della sua vita: “Fai comunità cristiane come la Santa Famiglia di Nazareth che vivano in semplicità, umiltà e lode, in cui l’altro è Cristo”. All’inizio della vita spirituale di Kiko c’è lo scandalo della croce. Lo sgomento per la sofferenza degli innocenti. E così, nonostante sapesse poco di musica, nel 2011 ha composto una sinfonia, “La sofferenza degli innocenti”: “Vorremmo celebrare con questa sinfonia quando un angelo sostenne la Vergine, come accadde a Gesù nell’Orto degli Ulivi quando un angelo lo aiutò a bere il calice preparato per i peccatori. Vorremmo contemplare e sostenere la Vergine che accetta quella spada, che secondo il profeta Ezechiele Dio ha preparato per i peccatori del suo popolo, e che ora trapassa l’anima di questa povera donna”.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha un nuovo Segretario Generale, nominato giovedì 6 ottobre dall’Assemblea Generale su raccomandazione del Consiglio di Sicurezza: António Manuel de Oliveira Guterres, che in gennaio prenderà il posto del sudcoreano Ban Ki-moon, in carica dal 2007, per un mandato la cui durata non è di per sé stabilita negli statuti ma che per prassi è di cinque anni.
Appena due settimane. Tanto è il tempo trascorso tra il convinto “sì” iniziale (267 voti a favore e 154 contrari) del parlamento polacco alla proposta di legge di iniziativa popolare “Stop Abortion”, firmata da 450 mila cittadini e che mirava a stabilire il principio che l’aborto è un reato senza eccezioni, e il successivo “no” da parte di una schiacciante maggioranza (352 contro 58) nella seduta di giovedì.
Se tutte le storie di conversione sono straordinarie perché testimoniano la potenza dell’Amore di Dio che conquista il cuore dell’uomo, la storia di suor Gloria Riva lo è ancor di più. Il suo personale incontro con la Salvezza è stato diretto, senza mediazioni, un vero e proprio faccia a faccia col Mistero di Cristo presente nella storia. «Dentro all’oscurità, improvvisamente ho visto una luce che mi veniva incontro. E ho avuto la certezza di essere alla Presenza di Dio». Una vicenda di conversione sconvolgente e per certi versi anche atipica: nata in una famiglia cattolicissima ed educata in collegi religiosi, suor Gloria respira la fede, dentro e fuori casa, sin dalla tenera età, senza viverne una sostanziale ribellione. Ma, proprio per questo, racconta di un livello più profondo: la conversione, non è solo la novità dell’ incontro con Cristo vivo, ma ancor più è «lo stare, il rimanere in Cristo e portare le persone in Cristo. Che è tutto e solo quello che noi cristiani dobbiamo fare». E’ il desiderio di convertire lo sguardo a Cristo in ogni istante, per sempre. Ebbene, questa esperienza di Dio per suor Gloria diviene talmente vita che nel 2007 arriva a fondare la comunità delle monache dell’Adorazione Eucaristica nel monastero di san Lazzaro e santa Maria Maddalena a Pietrarubbia (Pesaro-Urbino), come costola dell’ordine delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento di cui faceva parte dal 1984. Il loro compito primario sta, appunto, nell’adorare giorno e notte ininterrottamente Cristo Eucarestia.
“I bambini non si comprano e le donne non sono cave di estrazione. Non possiamo limitarci a denunciare, ma dobbiamo scendere in piazza perché è Gesù che ci ha detto di gridare sui tetti”. Non è una chiamata alle armi, ma un appello forte quello che il Cardinale Carlo Caffarra fa in questa intervista alla Nuova BQ commentando la decisione della Regione Emilia Romagna di acquistare da banche del seme estere gameti femminili e maschili per promuovere la fecondazione eterologa. Caffarra dice di intervenire non come arcivescovo emerito di Bologna, ma come figlio di questa terra secondo “un diritto che mi è dato dall’essere io un emiliano”. Ma sull’iniziativa duplice dell’assessore regionale Sergio Venturi (acquisto di gameti all’estero e donazione gratuita di volontari “altruisti” italiani) ha deciso che non è più il momento di stare con le mani in mano.
A quasi quarant’anni dall’approvazione della legge 194, c’è un tabù che grava ancora sull’aborto: la condizione umana e psicologica delle donne che l’hanno praticato e la cura che andrebbe ad esse riservata.
In Pakistan, è fissata per il 13 ottobre prossimo l’udienza della Corte Suprema per il caso di Asia Bibi, la donna cristiana, madre di 5 figli, ingiustamente accusata di blasfemia e per questo condannata a morte.
Nel libro “Le spie del Vaticano – La guerra segreta di Pio XII contro Hitler”, Mark Riebling rivela quanto Papa Pacelli si adoperò per fermare Hitler e impedire la Seconda Guerra Mondiale
Lutto nell’episcopato cinese: alle ore 23.15 di domenica 25 settembre, è deceduto mons. Antonio Xu Jiwei, vescovo della diocesi di Linhai (Taichow), nella provincia di Zhejiang (Cina Continentale). Il presule aveva 81 anni e da tempo era affetto da vari problemi di salute; nei mesi scorsi era stato colpito da un ictus cerebrale e, successivamente, da ricorrenti episodi di infezione polmonare.
La Regione Emilia Romagna entra a gamba tesa nel mercato, perché di questo si tratta, della fecondazione eterologa. E lo fa pubblicando un bando per la donazione di gameti maschili, cioè spermatozoi, e femminili, cioè ovociti. L’invito della campagna, che non scatenerà di sicuro le proteste come per la recente campagna del Fertilty Day, è molto allettante: “Il tuo dono, la loro felicità. Aiuta un’altra coppia ad avere un figlio”.
Non c’è nulla che urga il senso come la contraddizione e il dolore. E che riguardino la vita di un paese o quella personale poco conta, la dinamica è la stessa. Perciò si può dire che quanto accaduto a Mario Dupuis, fondatore dell'opera di accoglienza Ca' Edimar di Padova è simile a quanto avvenne quando i monaci benedettini furono spinti da una civiltà in crollo a ricercare l’essenziale creando una nuova forma di vita comune. La sua storia si rifarà carne domenica a Monza nel corso della Giornata della Nuova BQ
Lo ha affermato monsignor Nuno Bras: «Credo che si possa dare per certo». La visita dovrebbe avvenire in occasione delle commemorazioni per il centenario della prima apparizione della Madonna
Juan Viroche era parroco di una chiesa della provincia di Tucumán. Si adoperava per strappare i giovani del posto dalle grinfie dei criminali locali legati ai grandi narcos
Il ministro dell’Educazione francese, Najat Vallaud-Belkacem, ha accusato il Papa di farsi plagiare «da integralisti e dalla loro follia menzognera». Di ritorno dal viaggio in Georgia e Azerbaigian, Francesco ha criticato l’insegnamento della teoria gender nelle scuole francesi. Questo ha fatto molto «arrabbiare» il ministro transalpino, che ha reagito così: «Il Papa sembra essere convinto che gli insegnanti francesi passino il loro tempo a insegnare ai bambini che nella vita si può cambiare sesso. Nei programmi scolastici, che sono di mia responsabilità, c’è forse scritto che nella vita l’uguaglianza tra donne e uomini significa che si può cambiare sesso? Evidentemente no». In realtà, l’evidenza porterebbe a dire un’altra cosa.
In vista del Giubileo mariano, dal 7 al 9 ottobre, padre Livio Fanzaga racconta la sua "vocazione nella vocazione", la propria devozione alla Madre di Dio, e quando «da bambino cercai di vedere la madonna ma rimasi deluso». Un ampio servizio e l'intervista integrale sul nuovo numero di Credere, in edicola da giovedì 6 ottobre e in parrocchia.
Cercare Dio è un ricordo che riaffiora: una madre che ti culla, ma che lentamente sta morendo. E una madre che ti rialza, una madre celeste. Per Padre Vincent Nagle la scoperta di quel Dio nel quale tutto si compie ha le sembianze di un’immagine plastica, onirica, codificata nel momento più duro dell’esistenza, quando si sta per lasciare la vecchia vita e si intravede un esito nuovo che sta arrivando, ma ancora non si conosce e per questo lo si teme. Il sacerdote americano della Fraternità San Carlo sarà uno dei protagonisti della Giornata della Nuova Bussola Quotidiana che si svolgerà domenica a Monza. E parlerà di sé, della sua vita ai nostri occhi così avventurosa per mostrare attraverso quale tortuoso percorso si possa giungere ad abbracciare una fede che è principalmente un incontro con la verità.
Vangelo Lc 17, 11-19: Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Nello scorso fine settimana ho compiuto il viaggio apostolico in Georgia e Azerbaigian. Rendo grazie al Signore che me lo ha concesso e rinnovo l’espressione della mia riconoscenza alle Autorità civili e religiose di questi due Paesi, in particolare al Patriarca di tutta la Georgia Ilia II, la sua testimonianza mi ha fatto tanto bene al cuore e all'anima, e allo Sceicco dei Musulmani del Caucaso. Un grazie fraterno ai Vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e a tutti i fedeli che mi hanno fatto sentire il loro caloroso affetto....
Il Cammino Neocatecumenale eseguirà il prossimo venerdì 7 ottobre la celebrazione sinfonico-catechetica “La Sofferenza degli innocenti” nell’Aula Paolo VI in Vaticano, alle ore 16:30. In un’iniziativa congiunta tra il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e il Cammino Neocatecumenale, l’orchestra e il coro del Cammino Neocatecumenale interpreteranno questa sinfonia, composta dall’iniziatore e responsabile internazionale del Cammino, Kiko Arguello.
Durante il secondo Conflitto mondiale e l’occupazione tedesca che in Polonia durò lunghi cinque anni (1939-45), il giovane Karol Wojty?a lavorava nella fabbrica chimica “Solvay” nel quartiere di Cracovia chiamato Borek Falecki, non lontano dalla collina dove si trovava il cimitero delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Si fermava lì per pregare presso la tomba di suor Faustina Kowalska morta nel 1938, un’umile suora polacca a cui nel 1935 Gesù ha comandato di predicare il messaggio della misericordia di Dio al mondo. Wojty?a ha continuato le sue visite al santuario di ?agiewniki da sacerdote, da vescovo e da cardinale. Spesso pronunciava omelie sulla Divina Misericordia.
L’attualità non cessa di confermare un dato cruciale, che invece i “non addetti ai lavori” troppo spesso non percepiscono o sottovalutano: alla scala sia nazionale che globale il sistema massmediatico ha ormai nel suo insieme un suo stabile orientamento ideologico a causa del quale riflette la realtà in modo stabilmente distorto. La macchina massmediatica mondiale è insomma un veicolo sbilanciato che tende sempre a sinistra (intendendo la parola nel suo senso attuale, che spesso con lo storico concetto di “sinistra” non ha nulla a che fare).
È un libro scaturito da un’amicizia «nata nel silenzio, cresciuta nel silenzio e che continua a esistere nel silenzio». Il titolo ne è una mirabile sintesi: La force du silence, la forza del silenzio. Esce oggi in Francia per le edizioni parigine Fayard e domani verrà presentato in Italia all’Insitut francaise Centre Saint Louis di Roma. È il frutto della rinnovata collaborazione tra il cardinale guineiano Robert Sarah, prefetto della Congregazione vaticana per il Culto Divino, e il giornalista francese Nicolas Diat. Insieme avevano già dato alle stampe quello che si è rivelato come un vero e proprio best seller, Dio o niente (Ed. Cantagalli, 2015).
Stefano Bimbi aveva tutto quello che può desiderare un adolescente: una vita comoda e piena di opportunità, benessere, una famiglia unita, tutte le esperienze della modernità a portata di mano. Eppure arrivato all’età di 25 anni si accorse che non era sazio. Qualche cosa mancava. Oggi che si chiama don Stefano Bimbi ed è parroco a Staggia Senese, ha colmato quel vuoto con il miracolo più grande che poteva accadergli: la conversione. Una vita piena, nella sua dimensione di sacerdote e cristiano che non scende a compromessi, deve fare per forza qualche cosa di grande perché in fondo non è più lui che vive, ma c’è una presenza che si chiama Cristo che orienta i suoi passi. Così accanto all’attività di parroco che svolge nel piccolo paese alle porte di Siena don Stefano sta dando una risposta alla drammatica carenza di educazione nel mondo della scuola. E ha promosso, nella sua parrocchia, la nascita di una scuola parentale, cioè fatta dai genitori: una scuola a misura di famiglia e di bambino.
Un paesaggio sterminato, grande come mezza Europa, che ha il sapore della provincia francese, dove le strade sono fiancheggiate da file di case in stile franco-normanno, dalle quali si diffonde un’aria di intimità che le rende subito care al turista. E poi le botteghe che commerciano ricordi e oggetti sacri. Le strade che hanno nomi di santi, di re, di generali di Francia, tortuose e strette. Case di mattoni, con gli abbaini aperti negli aguzzi tetti d’ardesia. E le insegne: “La laiterie du public”, “Boulangerie Lapointe”, “Restaurant chez Denise”, “Hotel Normandie”… Benvenuti in Québec, uno degli angoli più religiosi e fertili d’occidente, i cui nomi delle strade dicono tutto: Saint-Augustin-de-Desmaures, Saint-Nicolas, Saint-Basile-Sud, Sainte-Catherine-de-la-Jacques-Cartier, Notre-Dame-de-Portneuf, Saint-Marc-des-Carrières, Sainte-Anne-de-la-Pérade, Saint-Pierre-les-Becquets, Sainte-Geneviève-de-Batiscan, Saint-Luc-de-Vincennes, Saint Maurice, Saint-Louis-de-France. Ma religioso e fertile soltanto nel ricordo, ormai.
«Non esitiamo quindi ad affermare di nuovo pubblicamente che grande è la speranza da Noi riposta nel santo rosario, per risanare i mali che affliggono i nostri tempi. Non con la forza, non con le armi, non con la umana potenza, ma con l'aiuto divino ottenuto per mezzo di questa preghiera, forte come Davide con la sua fionda, la chiesa potrà affrontare impavida il nemico infernale, ripetendo contro di lui le parole del pastore adolescente: “Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con lo scudo: ma io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti... e tutta questa moltitudine conoscerà che il Signore non salva con la spada, né con la lancia” (1 Re 17, 44.49)».
Per incontrare Giovanni Pellielo, quattro medaglie in quattro Olimpiadi nel tiro a volo, occorre addentrarsi nei campi attorno a Vercelli. Lui che ha ricevuto proposte dai luoghi più lussuosi del mondo, vuole continuare a vivere «nella semplicità delle risaie. Se sono nato qui», spiega con grande serietà “Johnny”, nato nella cittadina piemontese quarantasei anni fa, «un senso ce l’ha e, visto che non so qual è, non posso arrogarmi il diritto di andarmene. Credo che il mio successo sia estremamente legato alle mie origini e non voglio per nulla al mondo abbandonarle». Una breve telefonata ritarda l’inizio del racconto: «Mi spiace, ma non posso... vado in Africa dai miei bambini». Alla domanda sulle attività benefiche che svolge da decenni otteniamo in risposta solo monosillabi, ma quando si inizia a parlare di fede, la riservatezza tutta piemontese di Pellielo si trasforma in un fiume di parole. Perché «in fondo si tratta solo di rompere un piattello. Se tutto finisse qui... Il vero sportivo deve essere una presenza che va oltre».
Non è un po’ paradossale richiamare l’importanza del silenzio nella liturgia, riconoscendo contemporaneamente che le liturgie orientali non hanno momenti di silenzio e sono particolarmente belle, sacre, ricche di un atmosfera orante?
E’ un piccolo miracolo. In pochi mesi il popolo messicano è riuscito a scendere i piazza ben due volte per protestare contro il matrimonio omosessuale e l’ideologia di genere nelle scuole. Merito di un vasto movimento di popolo che si è raggruppato attorno al Fronte Nazionale per la famiglia. I due family day di settembre hanno mostrato al presidente Enrique Pena Nieto quanto sia grande e variegato il popolo che si batte per la famiglia naturale fondata sul matrimonio.
Il sole che sorge dalle tenebre è l’immagine biblica che si specchia nella vita di Luca Di Tolve. Luca è diventato celebre per quel libro così politicamente scorretto, un pugno in faccia al perbenismo omosessualista: “Ero gay, a Medjugorje ho ritrovato me stesso”, editrice Città ideale, che il 19 ottobre tornerà in libreria con la V edizione. Ma di lui si è parlato per l’ancor più celebre canzone di Povia portata a Sanremo nel 2009 con “Luca era gay”. La sua storia è la prova che omosessuali non si nasce, che si può, attraverso un percorso di rinascita psicologica e spirituale, riprendere in mano i fili del proprio destino e riorientarsi a quello che è il progetto originario e specifico della natura umana.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
L’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA) ha tagliato stamattina il traguardo del suo XXIV anno accademico. Alla solenne inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, padre Eduardo Robles-Gil, direttore generale dei Legionari di Cristo e gran cancelliere dell’Ateneo, e il cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che ha tenuto la lectio magistralis.
Lo rende noto il vescovo di Rouen, mons. Dominique Lebrun, nel giorno della riapertura della chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray
L’esercito di Bashar Al Assad continua la sua marcia per liberare Aleppo. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i lealisti hanno riconquistato il quartiere Suleiman al Halabi e la rotonda di Al Yandul. L’avanzata procede dal 22 settembre scorso e rappresenta il tentativo finale da parte dei governativi per liberare Aleppo.
” Il satanismo è in aumento. La ragione? Abbiamo abbandonato la fede , si prega poco e a volte male.” Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana il noto esorcista don Ermes Macchioni della diocesi di Reggio Emilia, che lancia l’allarme.
Abiti provocanti, commenti con secondi fini, scherzi volgari, film osceni, siti web indecenti… C’è un’infinità di tentazioni che possono far cadere anche il migliore di noi nella trappola del peccato e dell’impurità. Il mondo attuale è un terreno minato in cui ad ogni passo troviamo una bomba di immoralità che può esplodere in qualsiasi momento. Quasi cent’anni fa, Nostra Signora di Fatima è apparsa a tre pastorelli portoghesi: Lucia e i suoi cuginetti Francisco e Jacinta. La Madonna è apparsa loro sei volte, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. Uno dei messaggi della Madonna riguardava la Salvezza e la perdizione dell’umanità. La Vergine ha affermato che molte anime si sarebbero perse nelle fiamme dell’inferno a causa dei peccati contro il VI e il IX comandamento, i peccati della mancanza di purezza.
Cucire insieme le linguette delle lattine per farne borse luccicanti, e ricucire gli strappi dei cuori, brandelli di esistenze, vite scartate, per far risplendere di nuovo la dignità sul volto di tante donne. È questo il lavoro – anzi la missione – di suor Rosemary Nyirumbe, una piccola religiosa ugandese, che da 15 anni, nella sua terra, offre alle ex bambine-soldato la possibilità di ricominciare. Il velo su questo dramma si è squarciato dopo un anno che suor Rosemary dirigeva la scuola “Santa Monica” a Gulu. “C’era una studentessa molto introversa: sempre in disparte, testa bassa. Un giorno le ho detto: sono così brutta che non vuoi guardarmi?. Lei ha accennato un timido sorriso e mi ha detto: Mi vergogno: sono stata nove anni con i ribelli e ho paura che gli altri scoprano quanto di terribile ho fatto. Attraverso la sua sofferenza, ho aperto gli occhi”.
“Fuoco verde. Ildegarda di Bingen, donna del mistero” (San Paolo edizioni) è il libro della giovane Costanza Cavalli che racconta la storia della santa, mistica, musicista, esperta di erbe Ildegarda, proclamata Dottore della Chiesa il 7 ottobre 2012 da Benedetto XVI che così disse: «In Santa Ildegarda di Bingen si rileva una straordinaria armonia tra la dottrina e la vita quotidiana. In lei la ricerca della volontà di Dio nell’imitazione di Cristo si esprime come un costante esercizio delle virtù, che ella esercita con somma generosità e che alimenta alle radici bibliche, liturgiche e patristiche alla luce della Regola di San Benedetto: rifulge in lei in modo particolare la pratica perseverante dell’obbedienza, della semplicità, della carità e dell’ospitalità. In questa volontà di totale appartenenza al Signore, la badessa benedettina sa coinvolgere le sue non comuni doti umane, la sua acuta intelligenza e la sua capacità di penetrazione delle realtà celesti».
Siria, dopo cinque anni e mezzo di guerra, ci sono cristiani che ancora resistono, testimoniano la fede e preferiscono il martirio alla conversione forzata. Contrariamente al vicino Iraq, dove i cristiani sono quasi del tutto estinti (ne sono rimasti 300mila quando prima della guerra del 2003 erano 1 milione e mezzo), in Siria i cristiani erano fra il 10% e il 12% della popolazione siriana ed oggi sono ancora l’8%. Nonostante l’Isis sia nato proprio in Siria e qui siano avvenute alcune delle peggiori stragi e compiute gravi distruzioni dei luoghi sacri della cristianità, come l’antichissimo monastero di Mar Elian. La Nuova Bussola Quotidiana ne ha parlato con padre Mtanios Haddad, archimandrita melchita, rettore della basilica di Santa Maria in Cosmedin a Roma, rappresentante patriarcale presso la Santa Sede.
In attesa dell’uscita delle linee guida del comma 16 della legge 107, la Buona scuola, relative all’attivazione di percorsi educativi di lotta alla ‘discriminazione per orientamento di genere’, e dopo essere stati inascoltati dal ministro dell’Istruzione Giannini e da quello delle Riforme Boschi, una delegazione dei vertici del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, promotore dei Family day del gennaio 2016 e giugno 2015, ha manifestato davanti al Quirinale e consegnato alla segreteria della Presidenza della Repubblica un dossier sui casi di gender delle scuole, la richiesta di ufficializzazione del consenso informato preventivo per affermare il diritto del primato educativo dei genitori e una copia del manifesto educativo redatto dallo stesso Comitato. E? stata inoltre avanzata la richiesta di essere ricevuti dal capo dello Stato Mattarella, per esprimergli le preoccupazioni delle famiglie italiane riguardo ai tentativi di introdurre la teoria gender nelle scuole, al fine di destrutturare l’identita? sessuata dei bambini.
Di nuovo c’è soltanto il deposito, avvenuto venerdì 30, delle motivazioni della sentenza. Ma il contenuto della sentenza del 21 giugno 2016 della 1^ sezione civile della Cassazione era già stato anticipato, e riguardava un caso più che noto: due donne, una italiana e una spagnola, contraggono matrimonio in Spagna, una delle due ha un figlio da fecondazione artificiale di tipo eterologo con gamete di uomo non noto, il bambino viene registrato all’anagrafe come figlio delle due donne. Nel 2013 esse divorziano, l’italiana decide di rientrare a Torino, sua città di origine, e qui chiede all’ufficiale di stato civile del Comune la trascrizione dell’atto spagnolo: ciò che il funzionario rifiuta. Il Tribunale e la Corte di appello ordinano al Comune di Torino di provvedere, il Procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena, presenta ricorso per Cassazione.
«Una mano divina l’ha protetta. Nessuna delle coltellate ha toccato organi vitali. Ma ci sono andate molto vicino… È come un miracolo». Sono queste le parole che il medico del reparto d’urgenza ha rivolto a Guy Coponet, dopo averlo salvato per un soffio. La mattina del 26 luglio l’uomo di 87 anni si trovava insieme alla moglie Janine, 86, nei primi banchi della chiesa di Saint-Étienne, a Saint-Étienne du Rouvray (Normandia), per festeggiare il loro 63esimo anno di matrimonio e «ringraziare Dio».
«Oggi c'è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio». E' questa la frase che rimbomba dalla giornata di ieri del viaggio papale in Georgia e Azerbajan. L'ha pronunciata Papa Francesco rispondendo alle sollecitazioni proposte da Irina, una giovane mamma intervenuta durante l'incontro con religiosi, religiose e seminaristi nella chiesa dell'Assunta di Tiblisi. L'ultima giornata georgiana di papa Bergoglio, iniziata con la S.Messa presso lo Stadio M. Meskhi, era proseguita con l'incontro nella chiesa dell'Annunziata, quindi quello con gli assistiti e con gli operatori nel Centro di Assistenza dei Camilliani, infine si è conclusa con la visita alla Cattedrale Patriarcale di Svetitskhoveli di Mtskheta. Oggi il viaggio prosegue e si conclude in Azerbajan.
«Tutta la vita di Edith Stein è stato un quaerere Deum. Un cercare Dio nella nostalgia di un vuoto che solo nella sua tragica morte si è mostrato come un portare la croce di Gesù». E’ il messaggio cui fa da sfondo lo spettacolo teatrale Edith Stein. Il silenzio di Dio che il Teatro dell’Aleph porterà in scena domenica 9 ottobre nel corso della Festa della Nuova Bussola Quotidiana.
Per papa Pio X è «la più grande santa dei tempi moderni», Pio XI l’ha proclamata “patrona delle missioni” e Giovanni Paolo II “dottore della Chiesa”. Ma soprattutto si può ben dire che sia «la ragazza più amata del mondo», come recita il titolo di una biografia a lei dedicata. Santa Teresa di Gesù Bambino, “Santa Teresina” per tutti, vissuta alla fine dell’Ottocento, morta a soli 24 anni nel Carmelo di Lisieux, non smette di attirare a Dio, e quando l’urna con le sue reliquie gira per le città d’Italia e d’Europa, le chiese dove sosta si riempiono traboccanti di fedeli. Il racconto della sua vita, Storia di un’anima, scritto per obbedienza, ha tuttora un successo straordinario, tradotto in più di 50 lingue e venduto in milioni e milioni di copie. Ma qual è il segreto di questa santa di cui la Chiesa ricorda oggi – 1 ottobre – la sua memoria? Lo abbiamo chiesto a padre Antonio Sicari, carmelitano anche lui, “biografo dei santi”: i suoi libri di “Ritratti di santi” sono già quattordici e sono soltanto una parte della sua copiosa produzione biografica. Recentemente ha anche pubblicato per Ares “Così muoiono i santi, cento racconti di resurrezione”.
“Quaerere deum”, “Cercare Dio”, è una formula che tornò al centro del dibattito cristiano quando papa Benedetto XVI, nel 2008, parò al mondo della cultura francese nel collegio dei Bernardini. Da allora sono state date diverse interpretazioni del suggerimento che il santo padre diede per la riedificazione di una civiltà in decadenza. Il monaco olivetano Christopher Zielinski, abate di Lendinara, capo ufficio della congregazione del Culto divino dal 2012 fino al 2014, spiega che «non solo quel discorso ma tutto il pontificato di Ratzinger è un “quaerere deum”».