MaM
Messaggio del 16 agosto 1981:Pregate col cuore! Per questo, prima di iniziare a pregare, chiedete perdono e perdonate a vostra volta.

Notizie dai giornali cattolici



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Se non si aggiorna, se vi ritornano vecchie informazioni, se non funziona... abbiate pazienza. Manco io so cosa sta succedendo.... grazie.
Marco
La coincidenza del Giubileo della Misericordia e del Ramadam fornisce “un’opportunità per correggere le percezioni” reciproche tra cristianesimo e islam, come pure di “scegliere una strada che porti alla pace, alla riconciliazione” e alla “edificazione di una fiducia reciproca”.
Pubblicato postumo nel 1915, Loneliness? – solitudine – è l’ultimo libro scritto da mons. Robert Hugh Benson, un racconto moderno dalla forte caratura psicologica che ripercorre il tema della rinuncia di sé, uno dei più cari e indagati dall’autore.
Nel corso della Storia, la Beata Vergine ha visitato l’umanità in particolari località nel mondo. Nella maggior parte delle apparizioni mariane, soltanto una o poche persone – spesso dei bambini – hanno dichiarato di aver visto la Beata Vergine, descritta inizialmente soltanto come una “Signora”. Ma ci sono state delle eccezioni, come l’apparizione di Zeitun, in Egitto, dove è stata vista da migliaia di persone: cattoliche, ortodosse, musulmane e non credenti.
Per me è difficile parlare della mia Madre Celeste, ammetto di essere di parte. Amo la Vergine Maria con tutto il mio cuore! Maria è la donna per eccellenza, è la donna più sublime che ci ha donato l’amore di Dio Padre. Essendo così sublime, è necessario che siano dei grandi mistici a descriverla e a cantarne le lodi.
“Siamo lì lì per prendere delle decisioni. Poi si diranno. Per il momento si danno soltanto alcuni orientamenti ai vescovi, ma sulle linee che si prenderanno”. Era il 6 giugno di un anno fa e il Papa, rispondendo a una domanda a bordo dell’aereo che lo riportava a Roma dal viaggio a Sarajevo, spiegava che la decisione della Santa Sede sulla veridicità delle apparizioni mariane di Medjugorje sarebbe arrivata di lì a poco. Francesco citava anche una riunione della congregazione per la Dottrina della fede (una “feria quarta”) che si sarebbe tenuta a fine maggio del 2015 e che le conclusioni della commissione presieduta dal cardinale Cammillo Ruini – i cui lavori sono terminati due anni fa – erano sul tavolo del prefetto Gerhard Ludwig Müller. Successivamente, padre Federico Lombardi chiariva che la riunione non c’era ancora stata e che il tutto sarebbe stato rinviato a dopo l’estate.
Una foto di gruppo al Sacro Monte, ai piedi del Mosè che di gruppi ne ha accolti a migliaia. Do un’occhiata professionale, cioè non distratta perché le vie del cielo sono infinite e più volte mi è capitato di intercettare (con lo sguardo, non si tratta di violazioni di libertà individuali) chi ritenevo una birba – almeno stando ai suoi discorsi- e invece andava al Sacro Monte a risciacquare bocca e anima come un devoto antico. Ho fatto una pesca rapida, facile e buona guardando la foto perché il sorriso di Gigi Leva è magnetico, attira l’attenzione e la simpatia di tutti. Sono assai numerosi i varesini che debbono molto a questo personaggio che, convertitosi a Medjugorie, dall’inizio degli Anni 90 ne ha guidati a migliaia a conoscere e a pregare la Madonna dell’Erzegovina. Averlo visto in mezzo a uno squadrone del Popolo della Famiglia, lui che di tempo da sottrarre alla preghiera ne ha ben poco, mi ha sorpreso e indotto a un raid telefonico.
"Perché in Italia non si possono fare matrimoni multipli?" si chiede il senatore Cinquestelle Carlo Martelli secondo cui: "Anche 4, 5, 6 persone dovrebbero potersi sposare, perché il matrimonio tra due persone non è naturale"
In questi giorni è scoppiata una polemica fra il sito cattolico americano OnePeterFive e il Vaticano a proposito del Terzo Segreto di Fatima.....
«Avere 7 figli ti rende una persona un pochino fuori dall’ordinario. Avere 7 figli con lo stesso marito ti fa quasi sembrare un’aliena. Averne 7 con lo stesso marito e uno con la sindrome di Down ti qualifica, decisamente, come una pazza». Riassume così la sua vita Annalisa Sereni, autrice di Semplicemente una mamma (San Paolo, 12 euro, 92 pagine), abituata a parlarne sulle pagine del suo blog. Una vita fatta da tre “m”, quelle dell’essere moglie, mamma e medico. Una vita frenetica nonostante le gravidanze, non sempre facilissime, caratterizzate da nausee totalizzanti: non vissute nel riposo di Kensington Palace come faceva Kate Middleton, ma nel trambusto dell’ambulatorio dove lavora, tra un paziente e l’altro.
A due anni dalla scomparsa dello scrittore Eugenio Corti, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Université Paris-Sorbonne hanno hanno organizzato un convegno «per far conoscere la sua grande eredità di cui il mondo accademico ha bisogno». Elena Landoni, docente di lingua italiana dell’Università Cattolica di Milano, interverrà insieme ad altri relatori, nella seconda sessione di lavori (la prima si è svolta nell’ateneo parigino il 29 e 30 gennaio scorsi) che avrà luogo il 7 giugno prossimo dalle 9.00 nella cripta dell’aula magna dell’università di Largo Gemelli a Milano.
Trascorsi ormai due mesi dalla pubblicazione dell'esortazione post-sinodale Amoris laetitia ciò che sembra emergere è una pluralità di interpretazioni del documento, almeno per quanto riguarda la questione più dibattuta sul discernimento e l'integrazione delle cosiddette coppie “irregolari”. Più precisamente: per l'accesso all'eucaristia delle coppie di divorziati risposati. Il resto del testo, per quanto il Papa abbia indicato di leggerlo nella sua interezza, rimane dietro le quinte.
Si sono svolti ieri a Sotto il Monte in provincia di Bergamo i funerali del Cardinale Loris Capovilla, morto a 100 anni. Capovilla è stato per 11 anni segretario di Angelo Roncalli, prima a Venezia quando era Patriarca e poi a Roma, divenuto Papa Giovanni XXIII. Di seguito il ritratto tracciato per la Nuova BQ da un suo figlio spirituale, Monsignor Ettore Malnati, Vicario episcopale per il laicato e la cultura della Diocesi di Trieste.
Pochi giorni fa il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani ha tenuto una conferenza a Cambridge, nel Regno Unito, che gli è valsa diversi titoli di giornale. Koch avrebbe infatti detto che il dovere di evangelizzare è nei confronti di tutti i non cristiani, musulmani inclusi, ad eccezione degli ebrei. Quanto a questi ultimi, i cristiani - ha detto ancora Koch - riconoscono il patto stipulato da Dio con il popolo ebraico, cosa che non si può applicare all’islam. Da ultimo Koch è andato ben oltre la definizione di “fratelli maggiori” e ha detto che i cristiani dovrebbero vedere l’ebraismo come una “madre”. Per questo non si deve convertire gli ebrei, mentre al contrario si deve evangelizzare i musulmani.
Una sagra dell’ipocrisia giocata sulla pelle dei diretti interessati strumentalizzando la buona volontà e i buoni sentimenti di tanta gente: questo è in sintesi il giudizio che al punto cui si è arrivati si può dare della gestione dell’emergenza migranti. Da un lato i Paesi dell’Unione europea, Italia compresa, non contrastano, ma anzi spesso esasperano le situazioni e le crisi all’origine degli attuali esodi, e dall’altro con la politica del trasbordo prestabilito in mare aperto nel Mediterraneo dei migranti dai barconi alle navi “soccorritrici”, mascherato da soccorso ai naufraghi, danno stabile sostegno a un sistema criminale di contrabbando di esseri umani che per natura sua provoca stragi di innocenti.
Intervista a Riccardo Caniato e Padre Flavio Ubodi sulla Madonnina di Civitavecchia da Radio San Giuseppe.
Sono state 4 mila le persone soccorse nel Canale di Sicilia solo ieri. In un unico giorno, «più di 20 operazioni» di salvataggio sono state coordinate dalla Guardia costiera italiana. Ci è voluta la collaborazioni di tutte le missioni europee in corso nel Mediterraneo. Decine le navi impiegate, di ogni bandiera possibile. E potrebbero essere comunque addirittura «centinaia» le vittime dei diversi naufragi sfuggiti al monitoraggio o individuati troppo tardi. Le cronache dei quotidiani di oggi sono piene di testimonianze drammatiche e racconti eroici. E intanto su Repubblica appare un articolo di “scenario” che lascia presagire come l’emergenza non si riassorbirà affatto nelle prossime settimane. Al contrario.
Pannella alla fine che cosa ha visto, anzi Chi ha visto? Le sue battaglie sono state facili da vincere, diciamocelo. Il suo carro dei diritti correva in discesa. Ha assecondato, come referente italiano della prepotentissima Trilateral dei diritti individuali assoluti, l’avanzata del nichilismo. Papa Francesco ha individuato perfettamente quel che definisce questa antropologia con la formula “cultura dello scarto”. Divorzio non è forse trasformare l’altro te stesso in uno scarto? L’aborto, la scelta degli embrioni giusti per costruire gravidanze da laboratorio, e gli zigoti (bambini non nati) da vivisezionare, e l’eutanasia per vecchi e bambini? Scarto-scarto-scartissimo.
L’Albania vuole trasformare chiese e monasteri in teatri e sale da concerto o esposizione. La notizia è uscita questa settimana in Francia, dopo che la ministra albanese per la Cultura, Mirela Kumbaro, ha rilasciato un’intervista al giornale albanese Gazeta Shqiptare. Il problemi degli edifici religiosi sequestrati alla Chiesa durante il regime comunista, e mai restituiti, non è ancora stato risolto ma per Ardian Ndreca, docente albanese di Filosofia moderna alla Pontificia università urbaniana, «l’intervista è stata usata e bisogna inquadrare le sue parole in un contesto più ampio», dichiara a tempi.it.
Amicizia, teoria gender, accettazione sociale, sessualità, identità, famiglia, internet. Concetti, questi, che in un primo momento possono sembrare estranei, ma che sono invece le parole chiave di uno studio recentemente uscito in Germania e pubblicato in un libro edito da Springer Verlag. Intitolato "Maedchen im Netz" ("Femmine in rete") e scritto da Martin Voigt, tale libro è stato pubblicato lo scorso gennaio ed ha come obiettivo quello di dimostrare come l'utilizzo di internet e soprattutto i social network sia per molti funzionale a creare una identità fittizia e parallela a quella reale per cercare un'accettazione sociale che nella vita reale è sempre più difficile da raggiungere.
Da 70 anni alla East Liverpool High School, in Ohio, durante la cerimonia della consegna dei diplomi si canta il Padre nostro. Ma quest’anno la tradizione è stata interrotta, dopo che la fondazione atea e agnostica Freedom from Religion Foundation ha minacciato una causa legale. Secondo il gruppo, infatti, la canzone è troppo cristiana per una cerimonia pubblica e offende i non credenti.
Il sito americano Catholic Culture propone una storia interessante, anche per il pubblico italiano nel momento in cui il dibattito sulla legge Cirinnà sulle Unioni Civili è ancora ben aperto e vivace, e si parla, in area governativa, di altre iniziative nella stessa direzione.
Ho seguito con grande interesse il viaggio del Presidente Putin in Grecia e sull’Athos. Una scelta di certo non usuale per un capo di stato, specialmente in quest’epoca nella quale si fa a gara nell’esibire il proprio ateismo o la propria indifferenza religiosa. Putin ha inteso celebrare ufficialmente i 1000 anni di monachesimo russo, ma questa è la seconda volta in cui visita l’isola della Vergine. Putin ha fatto richiesta ufficiale, come ogni altro pellegrino, alla Chiesa Ellenica e al Patriarcato di Costantinopoli.
Esce in questi giorni, per Cantagalli, Leonardo Eulero, il matematico dell’età illuminista. Un grande scienziato contro Voltaire e i philosophes illuministi, di Francesco Agnoli. Euler è stato “il più prolifico matematico della storia”, meritando per questo il titolo di Princeps Mathematicorum, che sarà poi attribuito anche a C. Gauss (1777-1855). Fondò la meccanica dei continui, promosse la balistica, la cartografia, la diottrica, la teoria dell'elasticità, l'idraulica, l'idrodinamica, la teoria della musica, la teoria dei numeri, l'ottica e la teoria delle navi. Fu anche filosofo e medico. Riportiamo un brano dal libro
E’ un’Europa sull’orlo del suicidio, priva delle sue sorgenti cristiane, un vaso di coccio nello scontro tra Usa e Russia. Ma è anche un continente dove si distrugge la famiglia e si cerca di introdurre come surrogato un’immigrazione incontrollata e favorita dalla demagogia, un continente in cui la Chiesa rischia di perdersi come organizzazione di beneficienza, non più in grado di dare quella testimonianza che scuota le coscienze. E’ l’identikit del vecchio continente fotografato da Stanislaw Grygiel. Grygiel oggi è professore emerito di Antropologia filosofica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. Amico personale di papa Wojtyla, è autore di diversi saggi sull’antropologia e la filosofia, in questa intervista alla Nuova BQ affronta i mali principali che affliggono lEuropa. Mali che si risolvono in una perdita costante delle proprie radici cristiane.
Qualche mese prima di morire, il vescovo Fulton J. Sheen venne intervistato dalla televisione nazionale: “Vescovo Sheen, migliaia di persone in tutto il mondo si ispirano a lei. A chi si è ispirato? Forse a qualche papa?” Il vescovo rispose che la sua più grande fonte di ispirazione non era un papa, un cardinale o un altro vescovo, e nemmeno un sacerdote o una suora, ma una bambina cinese di 11 anni. Spiegò che quando i comunisti avevano preso il potere in Cina, avevano arrestato un sacerdote nella sua rettoria, nei pressi della chiesa. Il sacerdote osservò spaventato dalla finestra i comunisti mentre invadevano l’edificio sacro e si dirigevano al santuario. Pieni di odio, profanarono il tabernacolo e presero il calice gettandolo a terra, spargendo ovunque le ostie consacrate.
Stefano Maria, 19 anni ama sciare, nuotare, leggere, scrivere, dipingere soprattutto ad acquerello, servire a tavola con lo stile sobrio ed elegante dei camerieri cinque stelle. Stefano ama pregare con la sua mamma, andare a Messa la domenica, ma anche visitare il Louvres o una mostra di Picasso. Stefano ha la sindrome di Down, ma non ha alcuna delle patologie connesse alla Trisomia 21, neppure un soffio al cuore.
Se provate ad inserire in Google l’espressione inglese slippery slope l’oracolo di internet vi fornisce questi sinonimi: «brutta china, piano inclinato, china pericolosa o pendio scivoloso». Ponete una biglia in cima ad un piano inclinato e questa correrà verso il basso con accelerazione progressiva. É l’effetto valanga: smuovete un po’ di neve a monte e provocherete una valanga che travolgerà tutto a valle.
Gandolfini chiama e le famiglie rispondo. Sabato a Roma, presso l’Auditorium Antonianum gremito di oltre mille delegati locali, il Comitato promotore del Family day ha presentato il “Comitato famiglie per il No” al referendum di ottobre sulla riforma costituzionale. La nuova sfida che vede impegnati tutti coloro che si oppongono alla destrutturazione della famiglia e dei corpi intermedi della società italiana è la vittoria del “No” contro il moloch autoritario e centralista dello Stato che tutto può per cambiare il tessuto antropologico della società italiana.
L'ottobre scorso una delle più note femministe anticlericali brasiliane, fotografata nel 2014 su un crocifisso mentre baciava una donna di fronte alla chiesa di Nostra Signora della Calendaria a Rio de Janeiro, aveva chiesto scusa ai cristiani. Ora è tornata a far parlare di sé senza usare mezzi termini, esattamente come quando professava l'opposto, per denunciare le conseguenze devastanti dell'aborto.
A Roma nell'VIII Municipio, si candida Guido Pianeselli, organizzatore nel pellegrinaggio da Roma a Medjugorje a piedi. Il link porta alla pagina facebook del Popolo della Famiglia, VIII municipio. Se siete interessati al pellegrinaggio, andate a questo link: http://romamedjugorje.altervista.org/
Una pensione d’oro. Una pensione da fare invidia. Una pensione di cui è lecito indignarsi, perbacco, additando il beneficiario al pubblico ludibrio. Lo sproposito di 650,50 euro lordi al mese! Questa è la pensione del cardinale Angelo Bagnasco. Quella vera. Poi c’è quella di fantasia, che corre giuliva dalle rotative al web, grazie al tetragono impegno di tanti solerti divulgatori di disinvolte menzogne: quattromila euro, anzi forse di più, la pensione per i tre anni da ordinario militare.
L’ex deputato dipietrista Franco Barbato si è ritrovato con una figlia musulmana. Lui ebbe il suo breve momento di visibilità grazie alle sue trovate fustigatrici anti-casta, magliette a tema sfoggiate in Parlamento con gesti plateali simil-esibizionista (apri di colpo la giacca e compare la scritta sul petto), scenate con turpiloquio, espulsioni dall’aula. Niente di nuovo, si dirà, ma allora non era frequente come oggi.
Uno studio dal titolo "Ddl unioni civili criticità procedurali: 69 commi da raccontare” a firma del professor Luigi Ciaurro – docente di Diritto parlamentare presso la Lumsa di Roma - è stato pubblicato sull’ultimo numero del trimestrale Rassegna Parlamentare, rivista che fa capo all’Istituto per la documentazione e gli studi legislativi. Ciaurro mette in evidenza alcune gravi irregolarità o anomalie procedurali nell’iter di approvazione di questa legge.
Sono messaggi estremamente attuali e pertinenti con la modernità e la crisi di fede nella Chiesa quelli che la Vergine del Rosario di San Nicolas in Argentina ha affidato alla veggente Gladys Quiroga de Motta tra il 25 settembre del 1983 e l’11 novembre 1990. 1804 messaggi che la Madonna ha chiesto venissero resi pubblici. Recentemente la Diocesi di San Nicolas de los Arroyos, retta dal vescovo Domingo Salvador Castagna ha allestito un portale dove i messaggi sono classificati cronologicamente e tematicamente.
Sono bastati tre secondi nel nuovo trailer di Alla ricerca di Dory, il sequel del film premio Oscar con protagonista il pesciolino pagliaccio Nemo, per accendere il dibattito: è una famiglia arcobaleno quella che si vede nelle nuove immagini del film di Andrew Stanton e Angus MacLane? Secondo molti osservatori sembrerebbe proprio di sì. Hank, il polipo amico di Dory, al parco si imbatte infatti in una bambina i cui genitori sarebbero due donne. Non più di tre inquadrature, il tweet di Matthew Gottula che si definisce un appassionato di parchi a tema, e in poche ore la notizia fa il giro del mondo.
Nella sua autobiografia, Eric Clapton scrive di un momento di grande sofferenza che ha attraversato mentre era in fase di recupero dal consumo di droghe, nel 1987: “Ero completamente disperato. Nella privacy della mia stanza, ho chiesto aiuto. Non sapevo a chi pensassi di parlare, sapevo solo che non ne potevo più… e inginocchiandomi mi sono arreso. Pochi giorni dopo ho capito che avevo trovato un luogo a cui rivolgermi, un luogo che avevo sempre saputo che era lì ma a cui non avevo mai veramente voluto credere, o di cui pensavo di non aver bisogno. Da quel giorno, non ho mai smesso di pregare al mattino, in ginocchio, chiedendo aiuto, e la sera, per esprimere gratitudine per la mia vita e soprattutto per il fatto di essere sobrio”.
«Conoscevo bene Veronika, era una suora completamente dedicata all’opera di Dio che dirigeva, il St Bakhita’s Medical Centre di Yei». Don Daniele Moschetti, sacerdote comboniano in Sud Sudan, racconta tempi.it l’omicidio di suor Veronika Rackova, la religiosa slovacca, delle Missionarie dello Spirito Santo, uccisa il 16 maggio scorso da una pattuglia dell’Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese (Spla, l’ex movimento di guerriglia che, dopo l’indipendenza del paese nel 2011, ha preso il potere): «È stata una martire del suo servizio. Chiamata nel cuore della notte per assistere una donna partoriente, è tornata a casa sull’ambulanza da sola per permettere all’autista di riposarsi. Mentre viaggiava, i soldati hanno sparato ad altezza d’uomo». Le ragioni dell’agguato sono sconosciute, «ma si sa che la notte è sconsigliato viaggiare, visto che i soldati, che dovrebbero garantire la sicurezza, sono spesso ubriachi e autori di violenze. Sappiamo che hanno bruciato case, violentato donne e bambini, rubato. Eppure Veronika ha compiuto la sua missione».
«Amatevi come io vi ho amato. Veglie 2016 per le vittime dell’omo-transfobia e dell’intolleranza». È lo slogan che campeggiava il 21 maggio scorso su muri di Catania, in un colorato poster dove alcuni ragazzi e ragazze univano le dita indice e pollice delle due mani con quelle degli altri a formare una coreografica croce. La quale, ripresa dal basso, inquadrava significativamente il cielo. La cittadinanza era chiamata a «vegliare» in una parrocchia (cito) «in contemporanea con altre veglie nell’Italia e nel mondo». Come sanno quelli che sono usi leggermi non amo i numeri, perciò non attendetevi una snocciolata di cifre e statistiche: non ho contato quante sono le iniziative analoghe in Italia e nel mondo, né quante siano le «vittime» per cui i catanesi hanno vegliato. Non so nemmeno, a dire il vero, se hanno pregato durante la veglia, ma parrebbe di sì, vista l’autorevole citazione evangelica. L’iniziativa, come da poster, era allargata anche ai protestanti luterani, battisti ed evangelici nonché all’associazione genitori, parenti e amici di omosessuali. Ovviamente, ospitati dai cattolici, perché sempre i più “accoglienti” (o perché dispongono di locali più larghi? probabilmente tutt’e due).
Con la sessione iniziata ieri in Giappone torna con forza alla ribalta il gruppo delle sette maggiori economie industriali dell’Occidente (e del mondo), o G7. L’incontro consacra il suo ritorno sulla scena dopo che si è concluso il periodo in cui dapprima con l’aggiunta della Russia era divenuto G8, e dopo che Obama ha provato a metterlo da parte preferendogli un G20 sotto l’égida congiunta di Stati Uniti e Cina. L’evento segna insomma una svolta tutt’altro che secondaria nella politica estera degli Stati Uniti al concludersi della presidenza Obama: si tratta in sostanza di una marcia indietro, così sempre assai abilmente mascherata, rispetto alla politica, in cui il presidente Usa ora in scadenza si è a lungo impegnato, di ricerca di nuovi equilibri strategici alternativi allo storico rapporto privilegiato di Washington con le altre maggiori potenze industriali del globo.
«È dalla comunione in famiglia che nasce la Chiesa». Non è un proclama quello di don Giuseppe Nevi, il sacerdote di 55 anni che da 14 è responsabile della pastorale familiare della diocesi di Cremona, ma una realtà i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti: sposi che, educati alla scoperta del «dono potente del sacramento nuziale», fanno della loro unità «una comunione di famiglie vissuta come una missione». E non c'è progetto umano, n'è strategia mondana che abbia prodotto frutti così copiosi anche per le parrocchie della diocesi, ma solo la fede in Dio.
«Come Vescovo diocesano competente a tale tipo di istruzione; motivato da un senso di giusta coscienza (…) riconosco il carattere soprannaturale dei felici eventi con cui Dio per mezzo della sua figlia prediletta, Gesù attraverso la Sua Santissima Madre, lo Spirito Santo per mezzo della Sua diletta Sposa, ha voluto manifestarsi amorosamente nella nostra diocesi». Domenica 22 maggio, Mons. Héctor Cardelli, vescovo di San Nicolás (a nord di Buenos Aires, Argentina), ha confermato il carattere soprannaturale per gli “eventi mariani” accaduti a partire dal 25 settembre 1983, quando la veggente, Gladys Motta, vide apparire la Vergine vestita di azzurro e con il Bambino in braccio; entrambi avvolti da una straordinaria luce. L'apparizione era stata preceduta da una serie di fatti straordinari, in particolare molte corone del Santo Rosario avevano cominciato a brillare in molte case dei fedeli della città di San Nicolás, quasi ad anticipare quanto sarebbe accaduto di lì a poco. Da quel 25 settembre numerosissime sono state le apparizioni e molti i messaggi.
Vangelo Lc 9, 11-17: Tutti mangiarono a sazietà.
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Il Pd milanese è di nuovo sotto i riflettori a causa della candidatura alle amministrative della responsabile attività culturali del Caim, nonché responsabile giovanile FIOE (Federation of Islamic Organizations in Europe), Sumaya Abdel Qader.
In occasione dell’anniversario di Chiara Corbella Petrillo e in contemporanea con gli eventi di Roma, domenica 12 giugno Elisa Corbella, sorella di Chiara, sarà a Rho (Mi) per un incontro-testimonianza. Un’opportunità per quanti non potranno partecipare all’evento giubilare di piazza San Pietro e che si trovano nelle vicinanze di Milano. L’incontro, organizzato dai padri oblati, si terrà nell’auditorium Mantovani Furioli, presso il collegio in Corso Europa, 228.
Cosa c’è di tanto importante nella Divina Misericordia di Dio? Come influisce sulla nostra vita terrena? Purtroppo molti vivono come se Dio fosse un tiranno che punisce senza clemenza chi pecca. Quando una persona vede che vive di peccati, non vuole per nessun motivo rivolgersi a un tiranno, e deciderà di condurre una vita di disperazione. Queste persone pensano che Dio le abbia abbandonate e non vedono speranza dopo la morte. Fortunatamente non è questo il Dio in cui crediamo, visto che il nostro è un Dio sia di giustizia che di misericordia.
La potente testimonianza di una coppia sposata da oltre 20 anni. Donandosi totalmente all'altra persona e al prossimo.
Oggi inizia la Novena al Cuore Immacolato di Maria.
È tornato in libertà il monaco copto ortodosso Gabriel, di cittadinanza sudanese, che era stato rapito giovedì 14 aprile nella città di Nyala, capitale dello Stato sudanese del Darfur meridionale. I suoi confratelli del monastero di Sant’Antonio hanno potuto riabbracciarlo dopo un sequestro durato 40 giorni.
“Ratzinger è uno dei più grandi interpreti del pensiero e della cultura occidentale”. Ne è convinto Lorenzo Ornaghi, già rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e già ministro dei Beni e delle attività culturali, intervenuto ieri sera al terzo incontro promosso dalla Biblioteca Ratzinger al Campo Santo Teutonico in Vaticano, sul tema Università senza umanistica? Gli impulsi di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI.
Durante l’Udienza Generale, papa Francesco illustra la parabola del giudice e della “vedova importuna” e sottolinea: “Le nostre richieste al Padre passano in secondo piano, quello che conta è la relazione con Lui”
La mia lettera, riguardo alle “conversione” di Marco Pannella, ha sollevato le critiche, dure, inappellabili, definitive, di alcuni amici e di persone verso cui nutro grande stima: chi sei, tu, per dire che Pannella non si è convertito? Rispondere a questa domanda non serve a risolvere una querelle personale, ma a chiarire un concetto che ritengo importante. Nessun uomo, laico, vescovo, o papa, ha il diritto di dire se Pannella si sia convertito o meno, e quale sia il suo destino, per chi crede, eterno. Infatti il sottoscritto non ha mai detto nulla di simile, non si è mai permesso di giudicare il cuore del politico radicale. Ho solo scritto che non vi sono segnali evidenti, di alcun tipo, che dicano di una conversione, e che darla quasi per scontata, acclarata, è una mancanza di rispetto sia verso la realtà tangibile dei fatti, sia verso il defunto.
Seguendo la “buona” teologia eucaristica, lo sguardo e il cuore si concentrano sul pane eucaristico: quando viene innalzato alla consacrazione, quando l’abbiamo davanti nell'adorazione e quando cammina con noi nella processione. La mente tenta di immaginare il contenuto di quel pane e si domanda come sia possibile che contenga il Corpo del Signore, la sua anima e divinità. Ragione e immaginazione non resistono in questa arrampicata e ben presto cedono. Fidandosi: qui c’è Gesù e basta.
Dopo otto anni passati nel carcere politico di Nam Ha, a sud della capitale Hanoi, il 20 maggio è stato liberato padre Taddeo Nguyên Van Ly, strenuo difensore dei diritti umani e della libertà religiosa e per questo perseguitato da quarant’anni anni dal regime comunista del Vietnam. Doveva scontare ancora qualche mese di carcere, ma il partito comunista l’ha liberato in anticipo come segno di riconoscenza verso Barack Obama, che ha revocato l’embargo sulle armi letali all’ex nemico durante la sua visita nel paese di questi giorni. Padre Ly è stato subito portato nella sua arcidiocesi di Hue, dove ha passato pochissimi dei suoi ultimi quarant’anni anni di vita.
L’edizione milanese del Corriere della Sera torna a occuparsi del rapporto un po’ pasticciato del Pd con le comunità islamiche, rapporto che è diventato un caso con la candidatura di Sumaya Abdel Qader, sociologa musulmana di origini giordano-palestinesi che non è ancora riuscita a prendere le distanze dai Fratelli Musulmani, nonostante abbia dichiarato esplicitamente di non farne parte (con un post sul blog non privo di ambiguità).
Oggi inizia la novena al Sacro Cuore di Gesu'. Domani inizia quella dedicata al Cuore Immacolato di Maria.
Caro direttore, accolgo il suo invito a motivare il prossimo voto politico e, per farlo, parto da una sua affermazione: «Tali candidati [per la vita e la famiglia] si trovano nelle varie formazioni di centro-destra oltre che nel Popolo della Famiglia». La domanda a questo punto diventa la seguente: «In quale luogo politico i cattolici sono più efficaci?».
Quello che molti pensano in Vaticano, ma non dicono a microfoni aperti, è che le parole di Mons. Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito, hanno aperto una voragine. Il riferimento è a un preciso passaggio del suo recente discorso tenuto in occasione della presentazione di un libro di don Regoli sul pontificato di Benedetto XVI.
Le elezioni presidenziali in Austria, con il rischio evitato sul filo di lana dell’elezione del leader del partito di destra, hanno costituito solo l’ultimo palcoscenico per far esibire i leader europei nella retorica dell’accoglienza, nella commozione al pensiero dei profughi siriani che scappano dalla guerra e dalla fame. Peccato però che questi siano gli stessi leader europei che stanno contribuendo la loro parte alle condizioni impossibili in cui si trovano i civili siriani restati in patria. È da cinque anni infatti che è in vigore l’embargo dell’Unione Europea verso la Siria che, salvo una decisione contraria, sarà rinnovato il 1° giugno per un altro anno.
Se l’omosessualità è una condizione buona, allora ha ragione l’onorevole Cirinnà e la legge sulle unioni civili, appena promulgata da Mattarella, è una legge giusta. Altrimenti ha torto la senatrice Pd e questa legge è una norma ingiusta perché mai si può legittimare giuridicamente un male morale.
Parlare di famiglia non è mai stato così complicato. Persino dentro la Chiesa. Fa problema anzitutto l’oggetto del discorso: cosa è veramente famiglia? E come pretendere che non vi sia confusione nella società civile, se pure nella Chiesa si oscurano talora verità fondamentali sul matrimonio? La controversia sul cap. VIII dell’esortazione Amoris Laetitia di Papa Francesco e la recente legge italiana sulle unioni civili destano sconcerto.
Di Sant’Antonio María Claret, gigante spirituale che riempie tutto il XX secolo della Chiesa spagnola, i biografi raccontano un’infinità di aneddoti ed episodi collegati alla sua ardente devozione per la Madonna. Non dimentichiamo che è uno dei principali santi mariani mai esistiti. Fin da bambino spiccava per il suo amore e la sua pietà nei confronti della Vergine. Un racconto riportato in una delle sue biografie è particolarmente interessante.
Già dopo la cacciata dal Paradiso Terrestre, Dio ricopre Adamo ed Eva dei loro primi indumenti, come segno di benevolenza, pietà e disponibilità al perdono
Si terrà domani, mercoledì 25 maggio, a Loreto, il “Giubileo dei consacrati e religiosi anziani e infermi” promosso dall’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) della sezione Marche. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è stata inserita quest’anno negli eventi del Anno Santo della Misericordia voluto da Papa Francesco.
Un sostegno iniziato molte decadi fa. Era il 1961 quando Aiuto alla Chiesa che Soffre ha incominciato a prendersi cura dei profughi cristiani fuggiti dalla Cina. Da allora la fondazione non ha mai smesso di aiutare i cristiani cinesi a mantenere viva la fede, nonostante le gravi limitazioni imposte da Pechino. Chiese rase al suolo, croci demolite, vescovi scomparsi o agli arresti domiciliari, sacerdoti e fedeli detenuti. È questa la realtà dei cristiani in Cina, dove tuttavia il Cristianesimo continua a crescere. Se il governo dichiara appena 30 milioni di cristiani cinesi, secondo recenti studi sarebbero infatti almeno 68 milioni.
Carissimi, ecco quanto Ivan ha riferito sull'apparizione da lui avuta stasera, lunedì 23 maggio 2016, sul Podbrdo, alle ore 22,00: "Come dopo ogni apparizione, desidero avvicinare e descrivere anche a voi ciò che è stato più importante dell'incontro di stasera. Anche stasera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice. Appena è arrivata, ci ha salutato tutti con il suo materno saluto: <>. Poi ha pregato in particolare sui malati e su tutti i presenti con le mani distese. Poi la Madonna ha pregato per un lungo periodo di tempo per la pace nel mondo. In seguito ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che avete portato perchè venisse benedetto. Poi ho raccomandato tutti voi, i vostri bisogni, le vostre intenzioni , le vostre famiglie ed in particolare i malati. In seguito la Madonna ha pregato per un periodo di tempo per i sacerdoti e per le vocazioni nella Chiesa. Poi ha continuato a pregare su tutti noi presenti, ed in questa preghiera se n'è andata nel segno della luce e della croce, col saluto: <>. Vorrei sottolineare che la Madonna ha pregato la maggior parte del tempo dell'apparizione di stasera per la pace nel mondo."
In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, che dal 2007 si celebra ogni 17 maggio a seguito di un voto del Parlamento Europeo, il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Miur, che fa capo alla ministra Stefania Giannini, ha diffuso una circolare (prot. n. 0004213 del 16/05/2016) che merita attento commento.Prima di entrare in materia - essendo recente la forsennata campagna del governo Renzi contro gli enti di governo locale e i loro sprechi - ci permettiamo però di segnalare per inciso che l’episodio apre, tra l’altro, uno spiraglio su che cosa sia la burocrazia ministeriale in Italia, e dove davvero sarebbe il caso di cominciare a fare qualche risparmio.
Quanto graveranno sui contribuenti i simil-matrimoni gay? E quanti pasticci legali causeranno? Risposte a domande che Renzi e Mattarella avrebbero fatto bene a porsi
La storia di Ge Genfu e di sua madre Bai Ye, che grazie al rapporto con il piccolo ha creato un’azienda per far lavorare le persone con difficoltà mentali
La cena sta finendo, la giornata è stata memorabile, hai potuto raccontare dei tuoi fratelli cristiani perseguitati, carne della tua carne, in una meravigliosa sala cinquecentesca del palazzo comunale di Perugia, insieme a un appassionato come il cardinale Bassetti e a un inviato di guerra di serie A come Gian Micalessin. Hai potuto ancora una volta pronunciare i loro nomi, mostrare i loro volti, strappare all’oblìo e consegnare alla memoria il loro sacrificio. E implacabile ti arriva la notifica via social media: mentre tu evocavi l’Iraq, e Micalessin la Siria, ad Aleppo due missili sparati dai ribelli sono caduti sul collegio Terra Santa dei francescani, nel quartiere dell’università. Una anziana ospite della struttura è morta sul colpo, due sono rimaste gravemente ferite, tutte le altre sono terrorizzate, e i frati che volevano fare del loro collegio un centro di resistenza umana contro la logica disumana della guerra ora sono scoraggiati.
“Durante la Tac ho pregato, mi sono fidata e affidata a Padre Pio, davanti ai miei occhi avevo sempre e solo il crocifisso di San Giovanni Rotondo. E quando sono risalita in corsia ho sentito un fortissimo profumo di fiori. Il giorno dopo stavo bene, non avevo più niente, con grande stupore dei medici che avevano già preparato la sala operatoria”. Così Consiglia De Martino la donna salernitana, ricoverata d’urgenza per una rottura traumatica del dotto toracico (una malattia incurabile), che nel 1995 ha ricevuto il primo miracolo di San Pio, quello riconosciuto per la beatificazione, ha raccontato per la prima volta la sua esperienza nel docu-film Tornerò tra cent’anni di Luigi Ferraiuolo in onda su Tv2000 martedì 24 maggio alle ore 21 e il 25 maggio alle 12.20, giorno del suo compleanno.
Giovedì 26 maggio, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, alle ore 19, papa Francesco celebrerà la Messa sul sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano. Non è prevista concelebrazione. Seguirà la tradizionale processione eucaristica che, percorrendo via Merulana, raggiungerà il sagrato della basilica di Santa Maria Maggiore, da dove il Santo Padre impartirà ai fedeli la solenne benedizione eucaristica.
Durante l’omelia del mattino, papa Francesco raccomanda di accogliere le “ricchezze spirituali” e di stare attenti alle ricchezze mondane che “promettono tanto ma non ci danno niente”
Mi chiamo John Pridmore e questa è la mia storia. Sono nato nel quartiere londinese di East End, all’ospedale dell’Esercito della Salvezza. Pur essendo stato battezzato come cattolico, non sono mai andato a una scuola cattolica né in chiesa. A dieci anni, tornando a casa una sera normale, i miei genitori mi hanno detto che dovevo scegliere con chi dei due volevo vivere perché avrebbero divorziato. Amavo moltissimo i miei genitori, e non potevo scegliere tra le due persone a cui volevo più bene ma che paradossalmente mi avevano appena annientato. È stato allora che nel più profondo del mio essere ho preso la decisione di non amare più nessuno, perché pensavo che così non sarei stato ferito di nuovo.
È un grande miracolo di cui probabilmente non avete mai sentito parlare. Domenica 3 ottobre 1847, più di 2000 persone videro a Ocotlán, in Messico, un’immagine perfetta di Gesù Cristo crocifisso apparsa in cielo per oltre 30 minuti. Approvato dall’arcidiocesi di Guadalajara nel 1911, il fenomeno è noto come “miracolo di Ocotlán” ed ebbe luogo il giorno prima di un terremoto che uccise 40 persone e ridusse in macerie la città dello Stato di Jalisco. Prima dell’inizio della Messa al cimitero della cappella dell’Immacolata Concezione, presieduta dal vicario parrocchiale, padre Julián Navarro, due nuvole bianche si unirono in cielo e apparve l’immagine di Cristo. I presenti e chi abitava nelle città vicine rimasero profondamente colpiti, fecero atti di contrizione e gridarono “Misericordia, Signore!” Questa apparizione di Cristo venne chiamata “il Signore della Misericordia”, e in suo onore nel settembre 1875 venne benedetta, consacrata e dedicata una nuova parrocchia.
Si avvicina la persecuzione per il clero spagnolo che non intende piegarsi alla dittatura gay. L’arcivescovo di Valencia Antonio Cañizares è finito nel mirino di diverse associazioni Lgbt e dell’ideologo di Podemos Juan Carlos Monedero. Il motivo? Aver parlato di “impero gay” a proposito dell’inculturazione di gender e omofobia in atto da tempo nella società spagnola. Ormai vescovi e sacerdoti spagnoli sono costretti al martirio bianco, ma quello che è accaduto nel corso di una conferenza dell’Università cattolica di Valencia, dove ha sede la sezione spagnola dell’Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sulla famiglia, rappresenta un deciso cambio di passo. Cañizares infatti rischia una denuncia penale alla corte spagnola per istigazione all’odio, causa intentata dalla lobby gay Lambda, collettivo valenciano per i diritti Lgbt retto da Mar Ortega.
Nei giorni scorsi, con un rescritto a firma del Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, il Papa ha modificato una norma del codice di diritto canonico, il canone 579, a proposito dell'erezione degli Istituti di vita consacrata diocesani. In particolare, a differenza di quanto avveniva da sempre, ora, prima di decretare l'erezione di un Istituto diocesano, il vescovo locale dovrà, "pena la nullità del decreto di erezione dell'Istituto stesso", consultare la Santa Sede. Cioè la consultazione diventa ora "necessaria ad validatem". Il motivo è quello di "evitare che vengano eretti a livello diocesano dei nuovi Istituti senza il sufficiente discernimento che ne accerti l’originalità del carisma, che definisca i tratti specifici che in essi avrà la consacrazione mediante la professione dei consigli evangelici e che ne individui le reali possibilità di sviluppo". La segnalazione di questi problemi l'ha sollevata la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica, retta dal cardinale brasiliano Joao Braz de Aviz. Questa congregazione, quindi, "ha segnalato l’opportunità di meglio determinare la necessità, stabilita dal can. 579 CIC, di richiedere il suo parere prima di procedere alla erezione di un nuovo Istituto diocesano."
Zitto, zitto, approfittando del clamore mediatico suscitato dalla morte di Marco Pannella che ha concentrato tutta l’attenzione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato venerdì la legge sulle unioni civili. Lo ha fatto ignorando i gravi dubbi di incostituzionalità sia sui contenuti (l’effettiva parificazione delle unioni civili al matrimonio) sia sul metodo (violazione dell’articolo 72 della Costituzione riguardo al procedimento di approvazione di una legge). Da notare anche che al proposito si attende un pronunciamento della Corte Costituzionale a cui si sono rivolti una quarantina di senatori. Ma da “uomo delle istituzioni”, Mattarella non ci ha pensato neanche un attimo a sospendere la firma di questa legge: che tutto fili liscio, senza scossoni, senza provocare pericolosi (per chi, poi?) attriti fra istituzioni dello Stato, è preoccupazione che viene prima di ogni altra considerazione.
Scrive sant’Ignazio Ugualmente, il nemico si comporta come un falso amante che non vuole venire scoperto: infatti, come l’uomo falso parla maliziosamente ed adesca la figlia di un buon padre o la moglie di un buon marito, desiderando che le sue proposte restino segrete, mentre, al contrario, gli dispiace molto se la figlia scopre al padre o la moglie al marito le sue parole, perché comprende che non potrà più portare a compimento l’impresa cominciata; allo stesso modo, quando il nemico ti suggerisce le sue astuzie e persuasioni, vuole che siano accolte e tenute in segreto: gli dispiace molto se tu le manifesti a una persona spirituale esperta, perché si rende conto di non poter portare avanti l’opera incominciata, dal momento che sono stati scoperti i suoi inganni (Esercizi Spirituali, n. 326).
Ottava e ultima puntata: La Sapienza.
La Trinità è come inerpicarsi sulla cima di un monte e lì trovare pace. Attraverso i sentieri e i passaggi della vita, i tormenti e le attese, le tensioni e gli sforzi, le chiusure che sprofondano e le radure che improvvisamente si aprono. Il cammino dell’amore, della speranza, della libertà, della decisione, dei condizionamenti. Sempre alla ricerca di un bene, di un di più, di una risposta finalmente piena e pacificante.
Venerdì scorso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la legge Cirinnà sulle cosiddette unioni Civili che si rifanno direttamente alle norme sul matrimonio contenute nel codice civile. «Il prossimo passo della lobby Lgbt sarà l'equiparazione piena, l'adozione dei bambini e l'utero in affitto. Il che creerà un clima da "caccia alle streghe" contro chi osi anche solo dissentire, come avvenuto nel mio paese dopo che, nel 2010, furono approvate». E che, dopo cinque anni, «ha ceduto al sabotaggio della Costituzione». A parlare è John Waters, ex giornalista dell'Irish Times, che ha pagato caro il suo dissenso contro il referendum costituzionale in Irlanda, indetto il 22 maggio dello scorso anno per ridefinire il matrimonio l'unione fra due persone dello stesso sesso. Soffrendo, fuori e dentro la Chiesa, perdendo lavoro e affetti, «fino al un punto in cui non hai più nulla da perdere. É li' che diventi libero e trovi persino conforto e gusto nella battaglia».
Una delle leggende che ruotano attorno a Rita e che una certa agiografia ha sottolineato con forza, rendendo agli occhi dei moderni la figura di quella donna persino paradossale e quasi esempio di un malinteso senso della preghiera e della morale, fa di lei la madre che prega per la morte dei figli, e di Dio colui che la esaudisce.
Caro direttore, si respira una strana aria tra i cattolici. Da varie parti, è stato loro raccomandato che non possono non interessarsi di politica, in vista del raggiungimento del bene comune. In tal senso si sono espressi lo stesso Papa Francesco, il Consiglio Episcopale della Diocesi di Milano, il Coordinamento delle associazioni e movimenti della stessa nostra Diocesi (bella novità) e tante altre giuste prese di posizione. Tutte raccomandazioni da condividere appieno, senza se e senza ma. E penso che tutti i cattolici, senza alcuna distinzione, le condividano.
Un esempio di fedeltà al Vangelo nonostante i tentativi di imposizione del mondo. Le Piccole Sorelle dei Poveri ottengono un’altra vittoria nella battaglia legale (in corso da quattro anni) contro l’amministrazione Obama e il “mandato contraccettivo” contenuto nella riforma sanitaria, che impone ai datori di lavoro di garantire ai dipendenti una copertura assicurativa delle spese per contraccettivi, sterilizzazione e farmaci abortivi, pena l’irrogazione di multe salatissime.
Per una curiosa coincidenza, ieri mattina nella consueta omelia a Santa Marta, papa Francesco ha commentato - riporta Radio Vaticana - il brano del Vangelo di Marco in cui Gesù spiega l’indissolubilità del matrimonio affermando che la comprensione per i peccatori va di pari passo con l’affermazione senza compromessi della verità. Dico una curiosa coincidenza perché tale importante distinzione arriva nel giorno in cui si è registrato un totale sbracamento di alte gerarchie ecclesiastiche nel commentare la morte di Marco Pannella, dove quella che appare chiara è la confusione tra la dovuta pietà – e in alcuni casi l’amicizia – verso un defunto e il giudizio storico su quanto dallo stesso defunto realizzato in vita.
Nel convento di Porta Maggiore suor Viviana prende le distanze: “Ci hanno chiesto la sala in affitto per fare ginnastica e l’abbiamo concessa. Perché? C’è qualche cosa che non va?”. Alle suore Pallottine di Roma deve essere stato spiegato che il seminario di Raja Yoga che si svolgerà il 2 e 3 luglio prossimi a Roma non è altro che una pratica motoria. Ma nell’antica disciplina chiamata Raja Yoga, dove Raja sta per ascolto dei messaggi che il proprio corpo invia e che dobbiamo imparare a captare, chiamarla ginnastica è riduttivo e fuorviante.
Gallagher ha annullato il suo viaggio in Venezuela. La Conferenza Episcopale Venezuelana (CEV) ha reso pubblico il comunicato del Nunzio Mons. Aldo Giordano: “L'Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, è stato costretto ad annullare il suo viaggio previsto in Venezuela nei giorni 24-29 maggio". Il motivo? “Non dipende dalla Santa Sede”, si legge nel comunicato. Parole che ancora non hanno una spiegazione ufficiale tra i membri della CEV, ma che senza dubbio uccidono la speranza di pace di un popolo in ginocchio.
Dalla discoteca dei vip alla collina delle apparizioni. Dal mondo dello spettacolo a quello della fede. In queste poche parole si può racchiudere il cammino di conversione di Simona Amabene, una brava ragazza che lavorava come pr al Twiga, famoso locale della Versilia, prima di essere toccata dalla Madonna. La Vergine, in questo Suo straordinario disegno di conversione, è entrata piano piano nel suo cuore facendosi largo tra le pagine della sua agenda fitta di impegni, per non uscirne più.
Una giornata interamente dedicata alla spiritualità di don Andrea Santoro, il sacerdote donum fidei della diocesi di Roma ucciso a Trabzon, in Turchia, nel febbraio 2006. A organizzare l’incontro, in programma per domenica 22 maggio, dalle 10 alle 18.30, presso il Seminario Romano Maggiore, l’associazione Don Andrea Santoro onlus, in collaborazione con il Vicariato di Roma, il Seminario Romano Maggiore e l’associazione Finestra per il Medio Oriente.
Continuano le dichiarazioni del rabbino estremista Bentzion Gopstein, leader del gruppo Lehava, fermamente contrario alla presenza di cristiani e musulmani in Israele. Come riferiscono ad Aiuto alla Chiesa che Soffre fonti della Chiesa locale, già nell’agosto del 2015, Gopstein aveva ufficialmente chiesto al governo di dare fuoco a tutte le chiese presenti nel paese. Mentre a dicembre dello scorso anno il leader fanatico ha invitato le autorità a vietare la celebrazione del Natale.
La carità deve sempre andare a braccetto con la verità e viceversa. Lo ha ribadito papa Francesco durante l’omelia di stamattina alla Casa Santa Marta, traendo spunto dal passo odierno del Vangelo (Mc 10,1-12), in cui Gesù discute sull’adulterio con i farisei.
C’è un detto – forse un luogo comune? – secondo cui la vera vita inizia a quarant’anni. Eppure per alcuni è stato davvero così. In occasione della festa di Pentecoste di Nuovi Orizzonti, celebrata domenica scorsa alla Mariapoli di Castelgandolfo, ZENIT ha incontrato Massimiliano Carbonari, 45 anni, membro del movimento fondato da Chiara Amirante, dove svolge incarichi di organizzazione e coordinamento.
Caro Padre Angelo, mi chiamo R. e riesco a vivere la castità del corpo, però non quella dei pensieri e degli occhi come posso fare per riuscire anche in questo? Arrivederci e grazie e auguri di buon anno
Prosegue l’analisi della legge sulle Unioni civili. Questo articolo viene pubblicato in contemporanea da Corrispondenza Romana, CulturaCattolica.it, Il Timone online, La Croce, La nuova Bussola Quotidiana, Notizie Provita e Osservatorio Van Thuan. L’iniziativa è promossa dalla piattaforma A reti unificate.
«Aveva stima e ammirazione per Papa Francesco» - «Con Marco Pannella ci siamo trovati su posizioni a volte profondamente discordanti per moltissimo tempo» ma «non si poteva non apprezzare l’impegno generoso e totale per cause nobili come quella per le carceri. Personalmente questo è stato il tema e l’occasione su cui ho avuto modo d’incontrarmi con lui». Lo ha detto il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000.
Il comune di Bruxelles ha fatto chiudere martedì una scuola coranica clandestina nel quartiere di Molenbeek, lo stesso dove sono stati organizzati gli attentati terroristi di Parigi. La scuola, secondo La Libre, era frequentata da 38 bambini dai tre agli otto anni. La decisione è stata presa dal borgomastro responsabile del quartiere Françoise Schepmans. Le autorità hanno tenuto a precisare che la chiusura non c’entra con eventuali accuse di terrorismo, che non competono loro, ma con infrazioni urbanistiche appurate.
Negli ultimi anni si sente parlare di un numero crescente di catecumeni cristiani provenienti dalla religione di Maometto. Una analis dell’Interdisciplinary Journal of Research on Religion parla addirittura di un incremento globale nel mondo di circa 10 milioni di convertiti dall’islam al cristianesimo. Dudley Woodbury, studioso della materia, conta 20 mila battesimi all’anno solo negli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’Europa, invece, a Pasqua si è diffusa la notizia di 196 conversioni nella diocesi di Amburgo. Camille Eid, scrittore e giornalista libanese, coautore del libro I cristiani venuti dall’Islam, spiega a tempi.it quello che è «un fenomeno sicuramente incalcolabile ma, altrettanto certamente, in crescita costante».
L’Unicef invoca l’eutanasia per i bambini. L’organo ufficiale dell’Onu deputato a «tutelare i bambini» fa aperta campagna per la loro uccisione in Canada. Non si tratta di una voce di corridoio o dell’indiscrezione di qualche gola profonda, ma delle parole pronunciate a Ottawa davanti al Parlamento da Marvin Bernstein, avvocato filantropo e Chief Policy Advisor di Unicef Canada.
Il pellegrinaggio ecumenico al capezzale di Marco Pannella, gravemente malato, che coinvolge persone diversissime, presenta tutte le caratteristiche di una religiosità secolare. I sociologi, del resto, lo hanno notato: mentre la religione «di chiesa» è praticata in Occidente da una minoranza, oggi il senso religioso si manifesta in forme secolari e implicite, dal culto delle celebrità fino allo sport e all'arte. Una delle manifestazioni più studiate di questo fenomeno è il culto della defunta principessa Diana d'Inghilterra, che non era una persona particolarmente religiosa.
«Tariq Ramadan è la voce più importante sulla questione dei musulmani d'Occidente e il rinnovamento del pensiero islamico. È docente di "Studi Islamici Contemporanei" all'Università di Oxford e alla Facoltà di Studi Islamici del Qatar, inoltre dirige il Centro di Ricerca sulla Legislazione Islamica e l'Etica (Cile) a Doha. È Presidente del think thank European Muslim Network (Emn) ed è membro dell'Unione Mondiale dei Sapienti Musulmani». Così Davide Piccardo, membro del Caim, annuncia la venuta a Milano del nipote di Hasan al-Banna in occasione dell’Assemblea generale del European Muslim Network, di cui sono membri italiani Davide e Hamza Roberto Piccardo, che si terrà nel capoluogo meneghino ai primi di giugno.
La difesa della famiglia non consiste in una “guerra ideologica”, ma “si tratta in realtà di difendere noi stessi, i nostri figli e le generazioni future da una ideologia demoniaca (quella del gender ndr.) che dice che i bambini non hanno bisogno di una mamma e un papà. Questa ideologia nega la natura umana e mira ad estirpare Dio da intere generazioni”.
Vangelo Gv 16, 12-15: Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve l'annunzierà.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Quando Voice of the Family ha parlato con il cardinale Raymond L. Burke per esprimere le proprie preoccupazioni per una decadenza percepita sia nella società che nella Chiesa, il porporato ha esortato ad “approfondire la comprensione dell’insegnamento e della disciplina della Chiesa” e a far sentire la propria voce ai leader ecclesiali. In un discorso del 7 maggio al Rome Life Forum promosso dal gruppo, Burke – attualmente patrono dell’Ordine di Malta – ha riconosciuto le preoccupazioni sulla possibile confusione nella Chiesa su verità dogmatiche e morali fondamentali, e ha affermato che i vescovi devono “comprendere l’urgente bisogno di annunciare di nuovo con chiarezza e coraggio la verità della fede”. I fedeli cristiani, ha aggiunto, dovrebbero essere pronti al martirio per amore di Cristo e della sua Chiesa, e questo martirio può assumere molte forme diverse.
Mosul, la capitale irachena del califfato islamico. Una delle tante città di quel paese devastata da guerra, violenza, brutalità conquistata dagli islamisti nel giugno 2014. Da quel momento i cristiani residenti in città che non riuscirono a fuggire subito, vennero perseguitati con la richiesta di convertirsi all'Islam o di pagare la tassa di sottomissione. Innumerevoli i casi di cristiani uccisi.
In Inghilterra le famiglie dei bambini affetti da sindrome di Down hanno protestato contro l’introduzione da parte del sistema sanitario nazionale del nuovo test sul Dna materno, che porterebbe gli aborti di questi bambini dal 90 al 92 per cento. «In Italia invece nessuno parla per smascherare un immaginario falso sulla condizione di queste persone, mentre occorrerebbe un battaglia culturale e di testimonianza», spiega a tempi.it Roberto Volpi, statistico e autore del volume recentemente pubblicato da Lindau La sparizione dei bambini down. Un sottile sentimento eugenetico percorre l’Europa.
Sabato 14 maggio, nella cappella del Centro di Studi Superiori, a Roma, mons. Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, ha ordinato diaconi sei Legionari di Cristo: Benjamin Errington (Inghilterra), Carlos Zanatta (Messico), Esteban Rodríguez (Argentina), Juan Andrés Lander (Venezuela), Lucio Boccacci (Argentina) e Michael O’Connor (Stati Uniti). I novelli diaconi si aggiungono ai quattro già ordinati, in aprile, a Gozzano e in Germania e sono parte del gruppo di 38 che quest’anno riceveranno l’ordine del diaconato.
A meno di settanta giorni dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, Dorota Abdelmoula per la prima volta una giovane donna come portavoce, ha illustrato le centinaia di iniziative culturali, spirituali, sociali, di preghiera. Per la prima volta nella storia delle GMG a Cracovia ci saranno anche le competizioni sportive. Nel corso del seminario sulla Giornata Mondiale della Gioventù, organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) insieme alla Diocesi di Cracovia e dalla Conferenza Episcopale Polacca, svoltosi a Cracovia dal 12 al 14 maggio, Dorota ha illustrato attività e numeri incredibili
La Rivoluzione Culturale di Mao Zedong durò dieci anni e fece tre milioni di morti. Fu una vera e proprio guerra civile, scatenata dal “grande timoniere” contro il suo stesso partito, una purga contro i dirigenti comunisti spacciata per rinnovamento giovanilistico, una “lotta di classe” pilotata e diretta dall’alto in una società in cui, teoricamente, le classi sociali dei borghesi e dei proprietari terrieri erano già state eliminate fisicamente nei due decenni precedenti. A cinquant’anni di distanza dal suo inizio (1966) è ancora sconosciuto il numero delle vittime cristiane di questa gigantesca epurazione.
«Sono riusciti a cancellare il contrasto all'aborto dalle politiche della Regione Lombardia con il placet di tutti i partiti che si sono sempre detti a favore della vita e della famiglia. Tutti, Lega, Forza Italia, Ncd, hanno preferito l'opzione politicamente corretta, mentre diversi Cav (Centri di aiuto alla vita) si sono arresi per ragioni economiche e a prezzo della propria identità».
Cosa c’entra il referendum costituzionale con le unioni civili e la difesa del diritto naturale? È l’interrogativo che pongono con sempre più insistenza alcuni gruppi e movimenti cattolici e pro-famiglia guardando, con malcelato fastidio, all’annunciato impegno del Comitato promotore del Family-day per la campagna per il ‘No’ al quesito referendario di ottobre.
Sono diventata cattolica come ha fatto San Paolo: dal momento in cui ho incontrato Cristo, tutto è cambiato. Avevo un fidanzato, quattro figli e tre figliastri. Ero sicura che dopo essermi sposata per la Chiesa cattolica tutti intorno a me avrebbero visto le differenze che si erano verificate nella mia vita e che sarei stata cattolica per sempre. Pensavo che la mia conversione fosse l’inizio del mio “e vissero felici e contenti”, indipendentemente da quanto fosse stata problematica la mia vita prima dell’adesione alla Chiesa. Ma non è quello che è successo.
Beato Federico Ozanam, fondatore della famosa Società di San Vincenzo de Paoli, ci dice che la sua fede si è rafforzata dopo aver visto un grande uomo in preghiera. All’età di 19 anni, il famoso scrittore Federico Ozanam è stato mandato dai genitori a studiare all’Università di Parigi. Durante la sua permanenza ha avuto la grande fortuna di incontrare il celebre scienziato André Ampère. “Un giorno”, racconta Ozanam, “triste e sopraffatto dai miei problemi, sono entrato nella Chiesa di San Esteban per cercare un po’ di conforto. La chiesa, quasi vuota, era in silenzio. Davanti all’altare c’era un uomo umilmente inginocchiato, immerso nella preghiera del Rosario. Avvicinandomi mi sono reso conto che si trattava di Ampere . Dopo aver contemplato un attimo quella scena mi sono ritirato, profondamente commosso e più vicino a Dio”.
Era sorda fin dalla nascita ma l’11 maggio scorso, verso le 20.30, si è tolta le protesi e le ha date alla madre dicendole così: «Non mi servono più, ci sento». La piccola era in pellegrinaggio a Lourdes insieme alla mamma, alla nonna e al fratellino. A raccontare a tempi.it la storia di quello che è successo è Giuseppe Secondi, responsabile della sezione Unitalsi di Milano Sud-Ovest, che ha condotto il pellegrinaggio cui la piccola ha partecipato.
«I miei carcerieri mi hanno tolto tutto, ma c’era qualcosa che non potevano strapparmi via: la mia coscienza e la mia fede». Armando?Valladares, 79 anni, ex prigioniero di coscienza sotto il regime comunista di Fidel Castro, ha ricevuto settimana scorsa la Medaglia Canterbury 2016 dal Fondo Becket per la libertà religiosa a New York per «il coraggio dimostrato nella difesa della libertà religiosa».
Quando le campane dell’Università cattolica di Lovanio rintoccano le note di Imagine per commemorare le vittime degli attacchi di Bruxelles, e quando preti e suore francesi si mettono insieme per creare Ennéacath, rete di esperti cristiani per diffondere l’utilizzo dell’enneagramma, perché come scrive suor Marie Dolores Marco, questa pratica psicologica di origine esoterica permette di «riscoprire con piacere la facilità di rivolgersi allo Spirito Santo quando si prega», si capisce al volo che l’islam non è l’unico monoteismo malato ai nostri giorni.
Iraq, un’altra meraviglia archeologica è stata distrutta dai bulldozer dell’Isis. Le antiche mura di Ninive, nell’odierna Mosul, sono state in parte spianate. Avevano resistito al tempo, 2700 anni di storia, con le loro merlature, porte e preziosi bassorilievi. Ora sono un cumulo di macerie, stando le foto diffuse nei siti della propaganda jihadista. E l’Isis non è più tenero con gli esseri umani, naturalmente. Coloro che hanno la sventura di vivere sotto il regime jihadista sono ora sottoposti a una pressione ancora peggiore, anche a causa dei rovesci militari subiti dallo Stato Islamico.
Due degli undici principi sulla materia, teorizzati dal ministro della Propaganda del III° Reich Joseph Goebbels, erano: «il principio dell’esagerazione e del travisamento», con «il trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave», ed «il principio di orchestrazione», cioè «limitare la propaganda a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto».
Quali che siano i motivi immediati che l’hanno spinta a prendere posizione al riguardo, si deve riconoscere al ministro Beatrice Lorenzin il merito di aver portato alla ribalta dell’Italia ufficiale il cruciale problema del declino demografico del nostro Paese (come peraltro di buona parte del mondo), rompendo un tabù sin qui rigorosamente osservato sia dal potere politico che dal potere mediatico. Non condividiamo la sua analisi dei motivi di tale declino, ma quell’originario merito resta.
Un album di figurine che spiega ai bambini, in modo semplice, il disegno di Dio per l’uomo, collegando gli eventi dell’Antico con il Nuovo Testamento
A distanza di 70 anni si potrebbe riaprire il caso delle 13 presunte apparizioni della Madonna a Ghiaie di Bonate nel 1944, in provincia di Bergamo, con protagonista la piccola veggente di 7 anni, Adelaide Roncalli. Al momento per la Chiesa non c’è stata né rivelazione, né apparizione. Una vicenda che all’epoca ha coinvolto anche nazisti e servizi segreti e che ancora oggi interroga teologi, storici e fedeli su cui Tv2000 ha dedicato un docu-inchiesta a cura del programma ‘Indagine ai Confini del Sacro’ di David Murgia, in onda su Tv2000 il 17 maggio alle ore 23, e dal titolo ‘1944: apparizioni a Ghiaie di Bonate, un caso ancora aperto?’.
L’antica chiesa bizantina di Aghia Sophia (Santa Sofia) a Trabzon, riconvertita in moschea nel 2013, è stata gravemente danneggiata dai lavori seguiti alla sua trasformazione in luogo di culto islamico. Lo riferiscono fonti locali riprese dall’agenzia Fides.
La prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, pronunciata in apertura della 69° Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana è stata salutata dal presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, nel segno della continuità tra gli ultimi pontificati.
Disappunto del presidente CEI per la nuova normativa nella prolusione alla 69° Assemblea annuale dei vescovi italiani. Affrontati temi di gender, migrazioni, nullità matrimoniali, povertà, disoccupazione, ludopatia
Don Giacomo Pavanello racconta la sua esperienza come Missionario della Misericordia, condivisa con altri quattro sacerdoti di Nuovi Orizzonti
Quando gli amici di “Presbyteri” mi hanno chiesto di scrivere questo articolo hanno insistito sul fatto che volevano un taglio esperienziale e pastorale. Sulle prime la cosa mi ha un po’ preoccupato perché la mia esperienza di per sé è grande quanto il mio cappello, nel senso che non ho titoli particolari per parlare di come i preti vivono la liturgia delle ore: non sono teologo, né mi occupo di formazione, né ho mai scritto alcunché di specifico sull’argomento, quindi mi sono francamente chiesto cosa mai avessi da condividere. Poi ho pensato che ciò che rende grande un’esperienza non è la sua base, ma la sua altezza, ovvero non il fatto che faccia riferimento alla vita di tante persone, ma il fatto che sia radicata nell’unica che conta, quella di Cristo. Ciò che dovevo fare allora non era tanto allargare la mia base di esperienza, ma aumentare la sua altezza, o se preferite la sua profondità, in altre parole meditare su di me e sul mio modo di vivere la Liturgia delle Ore e su cosa questo c’entri con la Vita in Cristo. Ho pensato quindi di strutturare questo articolo quasi come un esame di coscienza sulla mia fedeltà, nella presunzione che i problemi e le grazie che vivo nella pratica delle Ore non sono poi tanto diversi da quelli della maggioranza dei sacerdoti.
Desiderando fare proselitismo, un pastore protestante si avvicinò a un contadino che stava piantando un pesco. Dopo averlo salutato, gli chiese se aveva ascoltato il sermone del suo parroco la domenica precedente a Messa. Il contadino disse di sì e che gli era piaciuto molto perché era stato un’esortazione a venerare la Vergine Maria, nostra madre....
Vi siete mai accorti che alla gente piace più parlare delle cose negative che di quelle positive? Sembra che troviamo qualche tipo di divertimento nel sottolineare gli errori e le mancanze nelle cose. Ci piace suggerire cosa dovremmo migliorare o fare in modo diverso per far andare tutto meglio. Sembra che abbiamo sempre a portata di mano una lista di lamentele. A livello della nostra fede, sto cercando di superare questo vizio personale di costante negatività. Anziché lamentarmi e sottolineare ciò che non va, voglio concentrarmi il più possibile sugli aspetti positivi, per ricordarmi del dono che ho per il fatto di essere cattolica.
Un allevamento di lumache come lista di nozze è un’idea per lo meno bizzarra. Dietro c’è la storia di Riccardo e Barbara, e lo zampino della Provvidenza. Lui, giornalista, vive in una casa-famiglia nel catanese e si occupa di comunicazione per la Missione di Fratel Biagio Conte a Palermo, dove lei fa servizio. Si incontrano, si innamorano e decidono di fare della loro vita insieme una storia d’amore per tanti. Bastano pochi incontri a Riccardo per capire che è lei la donna giusta. La proposta di matrimonio arriva dopo pochi mesi e la “condizione” è fare della casa-famiglia (in cui Riccardo già vive) la loro casa. “Trovare una persona che sposasse me e al tempo stesso sposasse l’idea di casa-famiglia, quindi di accoglienza, solidarietà e carità, non è cosa comune”. Sì, perché questa villa alle pendici dell’Etna non è esattamente il “nido” di una coppia fresca di matrimonio, ma è diventata da subito la “culla” di questa storia d’amore. Riccardo e Barbara vivono con una ventina ospiti, chi con problemi mentali, chi in sedia a rotelle, “tutte persone che generalmente uno terrebbe a distanza più che portarsele a casa”. Qui “i vincoli di parentela vengono superati e diventiamo una grande famiglia: diventiamo sorella, fratello, madre”.
In merito all’evento tenutosi il 15 maggio, a Catania presso il centro fieristico “Le Ciminiere”, nel quale è stato relatore il prof. Massimo Gandolfini, sul tema Identità sessuata e ideologia gender, dalla ragione all’arbitrio, si è consumata nelle scorse ore una pagina tristissima per i fondamentali princìpi di libertà e della vita democratica. È stato infatti revocato all’improvviso da parte della Provincia di Catania il patrocino gratuito che era invece stato concesso qualche giorno prima. E la revoca è avvenuta a causa delle pressioni da parte dei gruppi lgbt, che così hanno finalmente mostrato il loro vero volto intollerante e anti-democratico.
Caro direttore, qualche giorno fa un giulivo presidente del Consiglio che si dichiara cattolico ha proclamato: mica ho giurato sul vangelo, ho giurato sulla Costituzione. L’allegro presidente evidentemente non sa quello che dice. Il punto è che, altrettanto evidentemente, altrimenti non lo farebbe, è certo di rivolgersi a un pubblico smemorato, disorientato, che non sa più cosa credere e cosa pensare. Un pubblico che non ha più i minimi riferimenti non dico teologici ma nemmeno culturali....
Oggi inizia la Novena a San Filippo Neri.
Esattamente dieci anni fa, Luca Bertola, che allora aveva dieci anni, ha ricevuto una diagnosi infausta: sarcoma di Edwing in versione molto aggressiva. Un verdetto spietato che non ha impedito a Luca di amare la vita, di fare progetti, di credere appassionatamente in Dio. La malattia che, giorno dopo giorno, diventava sempre più grave è stata l’inizio di un itinerario spirituale che la mamma, oggi, in questo “anniversario” così doloroso della breve esistenza di suo figlio vuole ricordare per trasmettere a tutti i ragazzi malati e sani la voglia di progettare, la voglia di credere. Occhi azzurro-cielo, solare, sorridente, tifava per lo sport e per la vita. Impazziva per il motociclista Dani Pedrosa. Amava la pizza, la pasta con i pomodori e la pancetta, l’hamburger, le brioches al cioccolato, le caramelle alla Coca Cola, la play station. Luca Bertola, è morto a 13 anni: ragazzo nello stile di vita, uomo nel cuore. Il suo calvario è iniziato, appunto, nel 2006: tutte le sere aveva la febbre che non passava.
E così il professor Francesco D'Agostino ha parlato: «resistere, resistere, resistere». Quel grido di battaglia faceva ben sperare e poco importa che il pilotato titolista avesse depotenziato il titolo utilizzando il molto più innocuamente adattativo "resilienza", mica l'autore del pezzo decide i titoli. Purtroppo la lettura ha spento il mio entusiasmo in men che non si dica. C'è una prima insincerità nella necessariamente sommaria ricostruzione degli eventi: è vero, noi di piazza san Giovanni e del Circo Massimo siamo stati sconfitti in questa battaglia, e voi, autorevolissimi rappresentanti del laicato organizzato, vi dichiarate altrettanto. Ma c'è una differenza tra noi e non è di poco conto: noi ci siamo battuti. Non solo lo abbiamo fatto, ma, che piaccia o meno agli ipocriti, continueremo a farlo, perché la posizione prona non si addice alla virilità. Ma c'è assai di peggio che questo.
Mentre in Italia il Papa interveniva all’assemblea generale della CEI, al di là delle Alpi il quotidiano cattolico francese La Croix ha pubblicato ieri pomeriggio una lunga intervista esclusiva che lo stesso Francesco ha concesso al direttore Guillaume Goubert e al vaticanista Sébastien Maillard. Di seguito i passaggi più rilevanti.
No, non ci siamo. Potremmo adottare tutte le attenuanti possibili, compresa quella che il terzo gol al Frosinone, quello di rovesciata, quello del suo ingresso nella storia del calcio italiano, è un qualche cosa che va oltre le leggi della fisica. Però stavolta non ci siamo. Nulla contro Gonzalo Higuain, anzi. I suoi 36 gol sono l’aspetto più bello ed eroico del campionato appena concluso, ma da qui a farlo diventare un fenomeno da baraccone persino in chiesa ce ne passa. A tutto c’è un limite: se non avete rispetto per Gesù, abbiatene almeno per il Pipita il quale sicuramente non meritava di essere trattato come canto finale di una messa domenicale in quel di Napoli.
In fondo era solo una frase di buon senso. Ma all’ideologia animalista il buon senso non serve. Animali e uomini, il Papa ne ha riparlato. L’ultima volta aveva messo in guardia chi sceglie di non avere figli e si circonda di cani e gatti. Sabato, alla vigilia della Pentecoste, nello spiegare uno dei doni dello Spirito Santo, la pietà, ha fatto un esempio dei suoi, di quelli che provocano terremoti.
Da tempo l’amministrazione Obama era in rotta di collisione con lo stato del North Carolina per questione di latrine. Una vera e propria Wc War. Infatti quest’ultimo – a differenza dei desiderata presidenziali - aveva imposto alle persone transessuali di accedere solo a quei bagni pubblici e spogliatoi corrispondenti al sesso biologico, cioè al sesso registrato all’atto di nascita, e non a quello anagrafico. Questo per un motivo di ordine pubblico e ancor prima di buon senso.
Una gravidanza su quattro termina con un aborto volontario. Secondo uno studio su The Lancet nei paesi in via di sviluppo il tasso di aborti è rimasto invariato (ma aumenta il numero assoluto)
L’allora cardinale Joseph Ratzinger nel 2000 avrebbe confidato a uno suo amico personale, il professore di teologia tedesco Ingo Dollinger, che esiste realmente una parte non pubblicata del Terzo Segreto di Fatima.
“Spero che verrete in Polonia per incontrare Papa Francesco”. Così il cardinale Stanislaw Dziwisz ha accolto il 13 maggio nel palazzo arcivescovile di Cracovia, i partecipanti al seminario sulla Giornata Mondiale della Gioventù organizzato dalla CCEE (Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa). Cracovia è una città che ha un forte impatto emotivo: la diocesi di San Giovanni Paolo II, il Pontefice che ha animato il maggior numero di Giornate mondiali della Gioventù. In merito alle tante apprensioni e paure relative ad eventuali attentati, l’Arcivescovo di Cracovia ha rassicurato tutti: “Non abbiate paura di venire in Polonia – ha detto – è un paese tranquillo, i servizi di sicurezza sono efficienti e la popolazione è vigile e accogliente. È forte il desiderio di andare nella città di Wojtyla. La GMG sarà un momento di gioia. Non solo divertimento, ma incontro nella fede in Gesù Cristo insieme a Papa Francesco”.
La ragazza ha 26 anni e insegna alla Majibnagor Amrokanon High school, nella diocesi di Khulna. Si era recata in una città vicina per sostenere un concorso pubblico riservato ai docenti. Il preside e un suo amico l’hanno violentata in una camera d’albergo e poi minacciata di diffondere il video dello stupro su Facebook.
Song Yongyi, ex Guardia rossa, due volte incarcerato dal regime, ricorda la Rivoluzione Culturale, a 50 anni dal suo inizio. «Il partito comunista ha spinto la gente a vivere come animali per 10 anni»
Prosegue l’analisi della legge sulle Unioni civili. Questo articolo viene pubblicato in contemporanea da Corrispondenza Romana, CulturaCattolica.it, il Timone on line, La Croce, La Nuova Bussola Quotidiana, Notizie Provita, Osservatorio Van Thuan. L’iniziativa è promossa dalla piattaforma A reti unificate (www.retiunificate.it), piattaforma su cui è possibile leggere tutti gli articoli finora pubblicati e prendere visione del calendario dei prossimi articoli.
Le unioni civili sono state approvate. Mentre si attende l’intervento del Presidente Mattarella che deciderà se firmare il provvedimento o rimandarlo alle Camere, il popolo della famiglia corre un grosso rischio: quello dello scoraggiamento. Dopo le grandi manifestazioni di piazza, le conferenze, dopo i Family day, le mobilitazioni, le ore di preghiera offerte, corriamo il rischio di pensare che sia stato tutto inutile, che in fondo tutto sia caduto nel nulla.
Se non si mette a tema l’omosessualità, poco si capisce delle diverse posizioni – anche tra cattolici – sulle unioni civili. O meglio: si deve dire con chiarezza se si ritiene che l’omosessualità sia una tendenza contro natura oppure una delle possibili variabili della sessualità umana. L’equivoco cattolico nasce proprio da qui.
Papa Francesco raccoglie l’assist di una superiora generale ed appare possibilista circa una riscoperta del diaconato femminile secondo quanto era nella chiesa primitiva. Probabilmente, l’intento di Bergoglio è quello di rilanciare la vita consacrata femminile che appare ai suoi occhi un po’ stantia e persino deprimente: «troppe donne consacrate sono “donnette” piuttosto che persone coinvolte nel ministero del servizio. La vita consacrata è un cammino di povertà, non un suicidio». Ma il futuro sembra, invece, aprire prospettive più gratificanti; auspica, infatti, «che le donne entrino nel processo decisionale, anche che possano guidare un ufficio in Vaticano».
Non è vero che Dio sceglie i santi o i peggiori peccatori al solo fine di mostrare la sua potenza. No, Dio sceglie chi vuole, come vuole e quando vuole, anche le persone più normali e magari pure tiepide. E lo fa solo per rivelare all'uomo il suo amore. Il resto è una conseguenza, per enorme che sia, in cui questa predilezione si ripete. A dimostrarlo è la storia (raccontata nel libro Sei mesi di vita, edito da Ares) di uno dei miracoli più grandi e dagli effetti più dirompenti avvenuti a Medjugorje tramite la potente intercessione della Madre di Dio, che da 35 anni appare ai veggenti del paesino bosniaco. La guarigione di Arthur P. Boyle, ormai in fin di vita a causa di un tumore, avvenne nel 2000 riconducendolo a una fede autentica, vissuta fino a quel momento come un'abitudine domenicale senza alcuna incidenza sulla vita. Arthur si sposa, infatti, con sua moglie Judy quando entrambi sono giovanissimi.
«Bene avrai» promise la Vergine Maria al beato Mario Omodei cui apparve, il 29 settembre del 1504, in un orto in quel di Tirano, chiedendogli di edificare in quel punto un santuario a lei intitolato. Dietro l’altare dell’apparizione, il luogo più appartato del tempio, la scritta “Ubi steterunt pedes Mariae”, “dove si posarono i piedi di Maria”, segnala il luogo esatto in cui la Vergine si rese allora visibile e ancora oggi invita i fedeli alla preghiera.
Gesù aveva promesso agli Apostoli che avrebbe mandato lo Spirito Santo: «Non vi lascerò soli, vi manderò lo Spirito Santo…. Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine dei tempi». Pochi giorni dopo l’Ascensione, gli Apostoli erano nel Cenacolo con Maria «per paura dei giudei», la Terza Persona della SS. Trinità scende su di loro sotto forma di fiammelle di fuoco, li fortifica nella fede e dà loro il coraggio di annunziare che Cristo crocifisso, morto e risorto, è il Figlio di Dio, il Salvatore.?
Ci siamo. Lo aveva promesso Renzi in TV da Fazio domenica scorsa: «Giovedì l’Italia avrà una legge sui diritti civili». Certo manca la firma del Presidente della Repubblica, ma legge c’è. «Credo che il Paese se lo meriti» aveva aggiunto parlando della legge sulle cosiddette unioni civili. Ma che cosa si merita, il Paese? Qual è il cuore di questo testo legislativo passato senza discussione parlamentare e nel silenzio complice dei media?
Oggi inizia la novena a Santa Rita.
Lourdes, mercoledì 11 maggio. Sono le 20,30. Una bambina di sei anni, sorda dalla nascita, sta giocando con Giuseppe Secondi, il direttore del pellegrinaggio dell’Unitalsi lombarda che ha portato nella città delle apparizioni mariane 225 pellegrini provenienti dalle parrocchie della sottosezione Milano Sud-Ovest. «Quando dico alla piccola che non posso più giocare con lei perché un impegno mi attende, torna dalla mamma e la vedo togliersi gli apparecchi acustici senza i quali è condannata alla sordità – racconta Giuseppe –. All’invito della madre a rimetterli, risponde: 'Ci sento bene, non mi servono più'».
Prega la Supplica alla Madonna di Fatima...
«Il Signore ci ha detto che la Chiesa sarebbe stata sempre sofferente, in modi diversi, fino alla fine del mondo. L’importante è che il messaggio, la risposta di Fatima, sostanzialmente non va a devozioni particolari, ma proprio alla risposta fondamentale, cioè conversione permanente, penitenza, preghiera, e le tre virtù teologali: fede, speranza e carità...
Oggi inizia la Novena alla Santissima Trinità.
Testimonianza resa a Padre Pio a padre Tarcisio da Cervinara, esorcista a Dan Giovanni Rotondo
«Una mattina mentre stavo confessando gli uomini mi si presenta un signore alto, snello, vestito con una certa raffinatezza e dai modi garbati, gentili. Inginocchiatosi questo sconosciuto incomincia a palesare i suoi peccati che erano di ogni genere contro Dio, contro il prossimo, contro la morale: tutti aberranti. Mi colpì una cosa.
Presso il santuario di Nostra Signora di Fatima, situato nei pressi di Tivoli, si vive una spiritualità nel segno della misericordia che, assieme alla preghiera e alla penitenza, può cambiare la storia
Il 13 maggio 1981 tutto il mondo si ferma. Papa Giovanni Paolo II è stato vittima di un attentato in piazza San Pietro. Nessuno sa se è morente o se sopravvivrà, né chi gli ha sparato e perché. Il resto è storia. Di quel drammatico momento per la storia della Chiesa e dell’umanità, ha reso testimonianza per ZENIT, W?odzimierz R?dzioch, giornalista e scrittore polacco, da quasi quarant’anni residente a Roma. Firma di punta del settimanale Niedziela, R?dzioch è autore di Accanto a Giovanni Paolo II (Ares, 2014), raccolta di interviste a illustri personalità che hanno conosciuto da vicino il pontefice polacco. Tra questi il papa emerito Benedetto XVI, le cui uniche dichiarazioni mai pubblicate in un libro dopo la sua rinuncia, sono state riportate proprio nel libro di R?dzioch.
Nella Messa mattutina, il Papa ricorda la preghiera di Gesù “per l’unità dei cristiani”. Perché quando “i cristiani si fanno guerra fra loro non c’è testimonianza” e si fa il gioco del diavolo
La città di Trani, in Puglia, custodisce nella Cattedrale di Maria Santissima Assunta la preziosa Reliquia del Miracolo Eucaristico dell'”Ostia Fritta”. Attorno all’anno Mille una donna non cristiana, dubitando della presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, chiese ad una sua amica cristiana, di aiutarla, dietro compenso, a rubare un’Ostia consacrata. La donna riuscì a rubare l’Ostia nascondendola in un fazzoletto e si recò di corsa a casa dell’amica. Appena questa ebbe l’Ostia in mano, congedò la donna e dopo avere acceso il fuoco, vi pose sopra una padella piena di olio bollente, con dentro l’Ostia. Successe allora una cosa incredibile: l’Ostia divenne carne e cominciò a fuoriuscire tanto sangue che ben presto questo si riversò sul pavimento fino a uscire fuori dalla porta.
Lo storico vaticanista Luigi Accattoli ricorda le ore febbrili dell’attentato a Giovanni Paolo II e i cambiamenti che esso portò. Un dramma che non esclude che possa ripetersi ancora oggi
Nel giorno in cui è stata approvata alla Camera la fiducia sulle unioni civili, sono usciti sui quotidiani diversi articoli e interviste che vale la pena di sottolineare. Quello più interessante lo firma, a nostro avviso, Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera che, già dal titolo (“«Bigamia» consentita e altri vuoti del testo”), fa capire quanto la cosiddetta legge Cirinnà sia un gruviera.
Un’esercitazione anti-terrorismo si è trasformata in un caso nazionale in Inghilterra. Per testare la prontezza e la preparazione delle forze di polizia, a Manchester è stato organizzato un finto attentato terroristico al Trafford Centre con tanto di finti feriti, finte bombe e finti attentatori kamikaze.
È passato quasi un mese da una controversa risoluzione approvata dall’Unesco contro le «aggressioni» israeliane e il polverone sollevato non si è ancora sedato. L’organizzazione dell’Onu, più che per la condanna nei confronti di Tel Aviv, si è attirata le critiche internazionali per aver indicato il Monte del Tempio usando solo i riferimenti sacri all’islam (al-Aqsa e al-Haram al-Sharif).
«Continuiamo a pregare per lui e a tenere desta l’attenzione, anche attraverso i media». Così don Francesco Cereda, vicario del Rettor maggiore dei Salesiani, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre lo stato d’animo della famiglia salesiana a più di due mesi dal rapimento del religioso indiano don Tom Uzhunnalil, il loro confratello sequestrato ad Aden in Yemen il 4 marzo scorso, durante l’attacco che è costato la vita a quattro Missionarie della Carità.
Le aggressioni a coltellate in una stazione della periferia di Monaco e gli arresti di Bari sembrano aprire nuovi preoccupanti orizzonti alla minaccia terroristica islamica in Europa e in Italia. Al di là dei risultati delle indagini che, in Italia come in Germania potrebbero non essere eclatanti, vi sono alcuni elementi che andrebbero presi in seria considerazione perché potrebbero configurare un quadro molto grave della minaccia.
“Papa Francesco apre al clero femminile”, “Il Papa apre alle donne: Diaconato possibile”; mentre Vito Mancuso (su Rep TV) dice che finalmente c’è un “ritorno alla Chiesa delle origini”. Così sono state “festeggiate” dai grandi media italiani le parole che ieri Papa Francesco ha pronunciato durante l’udienza all’Unione internazionale Superiore generali (Uisg), ricevute in Vaticano. I festeggiamenti di alcuni quotidiani, forse, sono stati un tantino esagerati, perchè Papa Francesco più che altro ha detto di voler mettere in atto una commissione di studio per approfondire la questione sul diaconato femminile nella chiesa primitiva. Che è questione complessa e spinosa e che, certamente, non ha nulla a che fare con una “apertura” al clero femminile. D’altra parte bisogna riconoscere che è un tema che solletica molto le attese dei media, già abbondantemente sollecitati da quasi tre anni di sinodo sulla famiglia.
Abrogare la prima parte della legge sulle unioni civili, che de facto istituisce un simil-matrimonio, per evitare che le sentenze dei tribunali consentano l’adozione e la filiazione alle coppie dello stesso sesso. È questo che muove l’iniziativa lanciata da tutte le opposizioni di centro-destra che ieri alla Camera hanno presentato il Comitato promotore del referendum per la parziale abrogazione del testo approvato definitivamente mercoledì a Montecitorio.
Nel maggio del 1982, per l’anniversario dell’attentato avvenuto l’anno precedente in piazza San Pietro quando Giovanni Paolo II venne gravemente ferito da Ali A?ca, il papa polacco si recò a Fatima per ringraziare la Vergine di averlo salvato. Le cronache dell’epoca ci ricordano che il 12 maggio di quell’anno un prete spagnolo, Juan María Fernández y Krohn, tentò di colpire il pontefice con una baionetta, ma venne fermato in tempo dai servizi di sicurezza. In realtà, come si saprà ufficialmente soltanto nel 2008, per bocca del suo segretario il cardinale Stanislaw Dziwisz, Giovanni Paolo II fu davvero ferito.
«Si dovrebbe evitare soprattutto l’impressione che il papa (o l’ufficio in genere) possa solo raccogliere ed esprimere di volta in volta la media statistica della fede viva, per cui non sia possibile una decisione contraria a questi valori statistici medi (i quali sono poi anche problematici nella loro constatabilità). La fede si norma sui dati oggettivi della Scrittura e del dogma, che in tempi oscuri possono anche spaventosamente scomparire dalla coscienza della (statisticamente) maggior parte della cristianità, senza perdere peraltro in nulla il loro carattere impegnante e vincolante.
La nostra tragedia non fa più notizia. Per questo siamo stati dimenticati anche se ancora vittime di un orribile conflitto. Abbiamo perso tutto e tanti cristiani vivono in miseria”. Le parole amare di padre Jalal Yako spiegano perché Gli occhi della guerra ed il Rotary del distretto 2050 hanno fortemente voluto il reportage sui profughi dimenticati che stiamo realizzando. Per ora vi proponiamo dei brevi video servizi, che danno l’idea del documentario che presenteremo il 7 giugno a Cremona.
L’edizione araba di Aleteia ha scoperto la storia di Hassan Hussein Ibrahim Hamdar, di Mrah Sghir, dipendente dal villaggio di Bechtelida, nel distretto libanese di Keserwan. Suo padre era l’imam locale, lo zio Mohammad quello di un’altra regione. Suo cugino Hassan Hamdar era un giudice di dottrina sciita. Mohammad Bin Hassan riconciliò Bechtelida e i suoi subordinati. La popolazione si unì attraverso il matrimonio con la dinastia degli Hussaini, che includeva quella dell’imam Ali e di Fatima, figlia del profeta Maometto. La caratteristica era un turbante blu.
“Il demonio è intelligente e ci dice: ‘Non pregare, nasconditi, non puoi presentarti così davanti a Dio’…” Le riflessioni di Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini, fanno venir voglia di pregare, vivendo ogni istante nella certezza che il Signore è con noi e sostenendo la nostra inesauribile sete di Lui, unico Dio. “La libertà interiore”, “Chiamati alla vita” o “Tempo per Dio” sono alcuni dei libri di riferimento necessari per conoscere la spiritualità che ha modellato l’anima di Jacques Philippe, che il 30 aprile scorso ha guidato un ritiro e ha pronunciato un intervento a Barcellona (Spagna). “Anche se forse non si vede”, ha affermato, “molta gente sente oggi la chiamata dello Spirito alla preghiera, e quando si entra in questo cammino – un cammino di fedeltà non sempre facile – le conseguenze sono molto positive”.
La storia di mamma Lucia, che da giovane pensava alla carriera. Famiglia, fede e difficoltà di tutti i giorni con la felicità nel cuore.
Le quindici promesse della Madonna a chi recita il Rosario. A riportarle sono padre Livio Fanzaga con Saverio Gaeta in “Il Santo Rosario. La preghiera che Maria desidera” (Sugarco edizioni) Il più importante codificatore del Rosario è stato il monaco domenicano Alano de la Roche, che morì nel 1475 ed è considerato l’apostolo della devozione per il Rosario in diverse nazioni europee. Nelle sue memorie, Alano narra di aver ricevuto direttamente dalla Vergine quindici promesse valide per tutti i devoti del santo Rosario, tuttora di grande attualità e che manifestano l’intensità dell’amore che la Madonna nutre per tutti noi.
Nel Pd sembrano aver trovato un’altra vasta prateria per portare avanti la battaglia sul gender. La chiamano Medicina di genere e secondo i deputati Dem che hanno presentato martedì un'apposita proposta di legge alla Camera è una nuova branca della medicina, che si propone lo scopo di arrivare ad una appropriatezza terapeutica per maschi e femmine. Le cui patologie, o risposte farmacologiche sono diverse proprio perché diverso è il sesso e diverso è il genere. Qui genere sta per l’insieme dei fattori relativi all'ambiente, alla società, all'educazione, alla cultura e alla psicologia dell’individuo che necessitano di trattamenti diversi a seconda della tipologia che si presenta davanti.
Tre attentati diversi con un bilancio complessivo di almeno 93 morti e quasi 200 feriti. Con il primo - il più terribile - in un mercato affollato nel quartiere di Sadr City. È stata l'ennesima giornata di sangue quella di ieri a Baghdad: la peggiore dall'inizio del 2016. Anno, peraltro, già nerissimo per l'Iraq: l'immancabile conteggio diffuso dall'Onu (l'unica cosa che ormai le Nazioni Unite riescono a fare in Medio Oriente) già prima delle stragi di ieri parlava di 1.119 persone uccise in episodi violenti a marzo e altre 741 ad aprile.
Il fatto che il via libera definitivo della Camera (371 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti) della legge sulle unioni civili sia stato accompagnato da un lungo applauso dai banchi del Pd e dal silenzio degli alleati centristi della maggioranza che hanno comunque assicurato il loro appoggio a questa legge, la dice molto lunga su quale sia la vera natura di un compromesso che serviva a salvare la faccia a Renzi e la poltrona ad Alfano.
Vangelo Gv 14, 15-16. 23-26: Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Sembra che una statua della Vergine Maria pianga a Fresno, in California (Stati Uniti). La famiglia che possiede la statua lo definisce un miracolo e dice che si verifica già da un po’. Maria Cardenas ha affermato che la statua è un regalo che ha ricevuto per la Festa della Mamma dieci anni fa, ma ha iniziato a piangere solo un anno e mezzo fa, quando suo cugino, Jessie Lopez, è stato assassinato. A volte, ha rivelato, non piange per settimane o per mesi. Le lacrime sgorgano dall’occhio destro per poi scendere sulla guancia.
La scelta non è ricaduta né su Frozen né su Dora o qualche principessa. La piccola Pietra, di appena 5 anni, ha scelto come tema per la sua festa di compleanno la Madonna. La bambina si è vestita da Nostra Signora delle Grazie, e nelle decorazioni della festa erano menzionati i titoli di Nostra Signora Aparecida e Nostra Signora di Fatima. Molto internauti si sono detti emozionati vedendo la foto di Pietra vestita da Nostra Signora delle Grazie.
Questo libro si rivolge a coloro che si interrogano sulla figura di Gesù di Nazaret e desiderano approfondire la loro fede. Si presenta come un itinerario in tre «tappe» verso Cristo. La prima è di rendersi conto del valore storico dei Vangeli: Gesù aveva la consapevolezza di essere il Figlio di Dio e il Messia tanto atteso? Oppure è stato tutto inventato dalla comunità primitiva? L’Autore, nel solco del Gesù di Nazaret di Benedetto XVI, offre una risposta fondata e corretta a questi e altri interrogativi. La seconda tappa è di comprendere ciò che la fede rivela: sono esaminati, in stile coinvolgente, il mistero dell’incarnazione, la realtà del peccato e della salvezza, il senso della passione e della morte in croce, la risurrezione, l’ascensione, la discesa dello Spirito Santo e altre verità di fede. La terza tappa è di cercare l’incontro personale con Cristo: l’Autore descrive le fasi attraverso le quali i lineamenti di Cristo si imprimono nell’anima per farla nascere a vita nuova. Grazie alla sua formazione di matematico, Grifone dà ai suoi argomenti precisione e rigore, insieme all’entusiasmo della sua fede cristiana, consegnando così uno strumento dottrinale e apostolico davvero in sintonia con i nostri tempi.
Pubblicato “Dai vangeli a Gesù Cristo. Le vie della ragione e del cuore”: dal sapere di Joseph Grifone un’appassionata indagine su Gesù sulla scia tracciata da Benedetto XVI
Il Procuratore generale Usa fa causa alla North Carolina, “rea” di aver adottato una legge che non consente di scegliersi il bagno pubblico sulla base dell’identità gender
L’uomo è intervenuto mentre alcuni musulmani stavano insultando e picchiando un gruppo di fedeli al termine della messa domenicale. Egli ha “osato” sfidare uno dei figli di un ricco possidente locale musulmano. Per punire Masih, gli aggressori hanno picchiato il padre paralizzato. Un “accordo di pace” di facciata tra cristiani e musulmani; la richiesta di aiuto per trovare un lavoro.
Il bambino era stato accusato di “blasfemia”. L’esecuzione avvenuta in pubblico davanti ai genitori e a alla folla. Una ragazza, punita perché senza velo in casa, costretta in gabbia con cadaveri e ossa di uccisi.
Nunzio Galantino, numero due della Conferenza episcopale italiana, tuona come mai aveva fatto prima d’ora contro le unioni civili. Detta comunicati alle agenzie, fa sapere che la fiducia posta dal governo al ddl Cirinnà raprpesenta “una sconfitta per tutti” e che “c’è la necessità di politiche che mettano al centro l’importanza della famiglia, fatta di madre, padre e figli”. Pare quasi di sentire il cardinale Pietro Parolin, che neppure un anno fa parlava di “sconfitta per l’umanità” dopo che in Irlanda era passato il referendum sui matrimoni gay. Dopo mesi in cui la Conferenza episcopale italiana ha preferito non scendere nell’agone, ammainando bandiere e striscioni, disattendendo i raduni di piazza e sfoggiando un inedito (a queste latitudini) soft power, Galantino insorge ora che non c’è più nulla da fare e il testo Cirinnà diverrà legge dello stato. Viene da domandarsi allora quale fosse la strategia della Cei, che aveva scelto di dialogare con il governo, di trattare a oltranza per cercare di portare a casa qualcosa e di mantenersi ben alla larga dal Family Day di gennaio.
I cristiani continuano a essere perseguitati da estremisti islamici. Non in Siria o Iraq, ma in Germania, all’interno di quei campi profughi che dovrebbero ospitarli e metterli al riparo. A prenderli di mira e minacciarli di morte non sono solo gli altri migranti musulmani, ma anche le guardie tedesche dei campi profughi, tutte di fede musulmana.
Le spese mediche, come è noto, possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi. Anche quelle che di medico non hanno proprio nulla come le tecniche di fecondazione artificiale. La novità dell’ultima ora sta nel fatto che l’Agenzia delle entrate, dietro richiesta di chiarimenti da parte dei Caf (Centro Aiuto Fiscale), ha incluso nella deducibilità fiscale anche la crioconservazione degli embrioni e degli ovociti, sia avvenuta in Italia che all’estero, e la tecnica di fecondazione extracorporea denominata Icsi, tecnica che prevede l’inserimento dello spermatozoo nell’ovocita, anche qualora sia stata effettuata al di fuori dei confini italici.
Una ragazzina indiana di 13 anni o 15, la sua famiglia non ricorda, siede nella polvere davanti a sei anziani. Dopo una breve discussione stabiliscono una pena leggera: 5 frustate. Le legano i polsi con una corda, poi la frusta si abbatte sulla sua schiena e le frustate diventano 10. Che cosa ha fatto questa ragazzina? È stata stuprata da suo padre, ma non ha avuto il coraggio di denunciarlo.
La sua foto con papa Francesco, che alcuni mesi fa l’aveva ricevuta in udienza, aveva commosso il mondo. La piccola Melissa Dereani, colpita da un male incurabile, si è spenta ieri pomeriggio a soli otto anni, all’ospedale di Tolmezzo, dove era ricoverata. La bambina, residente a Paluaro (Udine), era malata da circa un anno di un tumore al cervello, decretato poco come incurabile. Vivace ed allegra, fino all’ultimo Melissa ha lottato con dignità contro il cancro, sostenuta dall’affetto della famiglia e degli amici.
In onda domani, alle 21.30, per “Diario Civile” il documentario di Antonia Pillosio che ricorda il drammatico evento. Con l’introduzione del procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti
In visita a Tallin, il Segretario di Stato elogia la collaborazione ecumenica tra le chiese del paese baltico e ricorda le persecuzioni durante il regime sovietico
Carissimi, ecco ciò che Ivan ha riferito circa l’apparizione da lui avuta stasera, lunedì 9 maggio 2016, sul Podbrdo alle ore 22:00: «Anche stasera, dopo l’incontro con la Madonna, vorrei avvicinare e descrivere un po’ anche a voi ciò che è stato più importante di questo incontro. Anche stasera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice, e ci ha salutati tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha pregato per un periodo di tempo qui su tutti noi con le mani distese. In seguito, ha pregato in particolare su voi malati presenti. Poi la Madonna ha detto: “Cari figli, anche oggi vi invito di nuovo: rinnovate i miei messaggi e vivete i miei messaggi. In modo particolare vi invito: pregate per la pace. Pregate per la pace, per la pace nel mondo! Sappiate, cari figli, che sono con voi e vi sono vicina. Pregate insieme con la Madre: siate perseveranti nella preghiera, non stancatevi! Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata”. Poi la Madonna ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna, ed ha benedetto tutto quello che avete portato perché venisse benedetto. Io ho raccomandato tutti voi, i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie. Ho raccomandato in modo particolare i malati. Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi e in questa preghiera se n’è andata, nel segno della luce e della croce, col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”».
In Africa l’influenza delle tradizioni tribali è molto forte. La stregoneria, la superstizione spesso orientano pensieri, scelte e comportamenti individuali e collettivi. Il tribalismo pesa sui rapporti personali e sociali, giustifica e persino prescrive indifferenza per la sorte degli estranei, alimenta diffidenza e ostilità nei loro confronti.
Poco tempo fa il nostro ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, ha firmato un accordo col collega germanico, Johanna Wanka, al fine di cooperare nel settore della formazione professionale. Il ministro italiano ha spiegato che si tratta di un passo in direzione del modello economico tedesco.
L’Onu non ha ancora riconosciuto come “genocidio” i crimini dell’Isis in Iraq e in Siria, ma sta raccogliendo prove sempre più numerose per documentarlo. L’ultima, illustrata al Palazzo di Vetro da Jan Kubis, il rappresentante speciale nella missione in Iraq, è la scoperta di almeno 50 fosse comuni nei territori liberati dall’esercito regolare iracheno. Il ché inizia a dare anche l’idea delle dimensioni del crimine, oltre che della sua natura genocida.
Meno due segna il conto alla rovescia per lo stravolgimento antropologico e giuridico della famiglia. Lunedì le unioni civili sono approdate in aula Camera. Oggi, o al massimo mercoledì, il governo porrà la questione di fiducia sul testo e, stando alla dichiarazioni di Renzi, giovedì 12 la legge sarà votata.
L’arcidiocesi della capitale ha inaugurato un periodo di preghiera speciale per “gli eroi della nazione e per i politici”. Distribuiti migliaia di rosari con i colori della bandiera nazionale: “Simboleggiano la ricerca della verità e la santità”.
Il piacere non è cattivo in se stesso; Dio lo permette ordinandolo ad un fine superiore, il bene onesto; se annette il piacere a certi atti buoni, lo fa per renderli più facili e attirarci così all'adempimento del dovere. Gustare moderatamente il piacere riferendolo al suo fine che è il bene morale e soprannaturale, non è male; anzi è atto buono, perchè tende a fine buono, che in ultima analisi è Dio. Ma volere il piacere indipendentemente da questo fine che lo giustifica, volerlo quindi come fine in cui uno si ferma, è un disordine, perchè è un andare contro l'ordine sapientissimo stabilito da Dio. E questo disordine ne trae seco un altro: quando si opera per il piacere, si è esposti ad amarlo con eccesso, perchè non si è più guidati dal fine che impone dei limiti a questa smodata sete del piacere che tutti ci punge.
Il Pakistan piange oggi un altro attivista per i diritti umani, colpito a morte dalla violenza islamista: qualche ora fa a Karachi è stato ucciso Khurram Zaki, 40 anni, giornalista coraggioso e voce instancabile nel denunciare i danni prodotti dall’estremismo dei talebani. Gli hanno sparato mentre si trovava seduto ai tavolini di un ristorante sulla strada: non c’è stato scampo.
Si pensa che Rima Fakih sia stata la prima musulmana a vincere il titolo di Miss USA quando è stata incoronata nel 2010. Ora la vincitrice del concorso di bellezza si è convertita al cristianesimo, condividendo recentemente un versetto della Lettera ai Filippesi su Twitter.
Perché è stato scelto proprio il mese di maggio per esercitare una devozione particolare verso Maria Santissima? «La prima ragione», risponde il Beato Cardinale John Henry Newman (1801- 1890) «è che in questo mese la terra esplode con tutte le sue foglie novelle e il verde delle sue erbe, dopo il crudo gelo e la neve dell’inverno, dopo la rigida atmosfera e il vento selvaggio e le piogge dell’incipiente primavera. Maggio, perché gli alberi sono in boccio e i giardini si vestono di fiori. Maggio, perché le sue giornate si fanno più lunghe, il sole sorge prima e tramonta più tardi. Tutta questa felicità e gaiezza della natura al di fuori di noi accompagna convenientemente la nostra devozione verso colei che è la Rosa mystica e la Domus aurea» (Meditazioni e preghiere, Jaca Book, Milano 2002, p. 129).
Grande il successo riscosso dalla VI Marcia per la Vita, svoltasi la mattina di domenica 8 maggio nel cuore di Roma: è stato l’entusiasmo festoso dei bambini, col caratteristico trenino colorato e addobbato coi palloncini messi a disposizione da cinque anni dall’associazione La Musa di Cervinara, ad aprire il corteo, snodatosi poi lungo piazza Venezia, Largo Argentina, Corso Vittorio Emanuele fino ad arrivare dinanzi al colonnato di S. Pietro con il grande striscione presente in piazza, tenuto da mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara (primo Vescovo italiano ad aver partecipato ufficialmente all’evento) assieme al cardinale statunitense Raymond Leo Burke, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, ed a mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakhistan). Con loro erano presenti numerosissimi religiosi di molte Congregazioni, maschili e femminili, tra i quali i sacerdoti dell’Istituto del Verbo Incarnato, gli Orionini, Familia Christi, i Canonici dell’Istituto di Cristo Re, la Fraternità San Pietro, la Fraternità San Pio X, l’Istituto del Buon Pastore, oltre ad un nutrito numero di ex-seminaristi dei Francescani dell’Immacolata. Tra le tante parrocchie presenti, spiccavano la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Prato e quella di S. Pietro apostolo di Napoli.
Le vocazioni religiose crescono, anzi esplodono in Pakistan, dove i cattolici rappresentano appena l’1 per cento della popolazione e dove la persecuzione è costante. È infatti il paese di Asia Bibi, la donna cattolica detenuta da quasi sette anni per aver bevuto un bicchiere d’acqua ed essersi rifiutata di abiurare, di Shahbaz Bhatti, ucciso per la sua politica in difesa dei cristiani, è il paese delle giovani rapite e costrette a convertirsi all’islam, dei due sposi cristiani bruciati vivi e nella cui capitale, Lahore, a Pasqua sono state uccise 75 persone che festeggiavano dopo la Messa.
16 luglio 1995, ore 6: «Da voi, cari figli, dovrà partire un cammino di evangelizzazione della Parola di Dio, nostro Padre, non solo nella preghiera, ma anche nell’unione massima di amore della famiglia (…). Il cammino non sarà facile, perché Satana vuole distruggere le famiglie».
Da decenni la cultura dominante, i mass media e la politica impongono al nostro Paese una sorta di campana di vetro, sotto la quale non è consentito parlare dei 5 milioni e 700 mila bambini uccisi con il benestare dello Stato italiano nei nostri ospedali e, soprattutto, è assolutamente vietato mettere in discussione la necessità della Legge 194 che ha consentito questo genocidio.
Il famoso social Twitter (i social sono quelle cose che se non ci sei non esisti), attraverso i misteriosi meccanismi dell’algoritmo (e che è, una nuova danza?) mi manda i brevi pensieri quotidiani di personaggi a cui, secondo esso, dovrei essere interessato. Lo lascio fare, perché sono curioso come Totò (il quale, picchiato da uno che lo riteneva Pasquale, voleva vedere fin dove quello intendesse spingersi).
È primavera e nella Chiesa pare proprio sbocciato l’amore, ma quello omosessuale. Dal centro alla periferia ormai è tutto un inno ai rapporti gay. Non si fa in tempo a stupirsi del nuovo spazio dedicato dal settimanale diocesano Verona Fedele alla nuova rubrica “La Porta Aperta”, che debutta l’1 maggio con un’intervista-propaganda a una persona omosessuale che decanta il suo amore, che il 3 maggio si scoprono porte aperte anche all’Osservatore Romano che lancia il suo nuovo magazine dedicato alle donne.
L’avventura un po’ folle di Pierre Le Corf, francese di 27 anni, da un mese ad Aleppo ovest: «I ribelli ci uccidono, non il governo. Io non prendo una parte politica e parlo solo di quello che vedo»
Il modello multiculturale britannico ha portato a una frammentazione del contesto sociale e urbanistico, dividendolo in ghetti etnici, culturali e religiosi
In un paesino del trevisano di 4.210 abitanti sono stati ordinati ben dieci sacerdoti in vent'anni. I seminaristi, a San Trovaso, sono invece ben tredici, di cui otto prossimi a diventare preti. Le religiose sono quattro. Se si fa un calcolo, il tasso di vocazioni sorpassa la media dell'Africa e dell'Asia, i continenti in cui la scelta alla vita consacrata fra i cattolici è ancora un'opzione normale.
Supplica alla Madonna di Pompei. Si prega a mezzogiorno....
Il Presidente del Forum delle associazioni familiari Gianluigi De Palo, in relazione alle dichiarazioni del premier Renzi in occasione al recente question time alla Camera, ha dichiarato che è giunto il momento del "fattore famiglia": "Le famiglie non sono mai un peso, ma una risorsa e hanno bisogno di sentire la fiducia del Paese”. Nel frattempo, lunedì prossimo il disegno di legge Cirinnà tornerà alla Camera. La sua approvazione rivoluzionerebbe la proposta di De Palo e il fattore famiglia avrebbe un'applicazione diversa e più ampia di quanto egli pensi. La sua diventerebbe una proposta inutile o anche dannosa. Il perché lo vedremo subito. Prima facciamo un passo indietro.
Due recenti ricerche scientifiche pubblicate su Nature e Cell Biology sono balzate agli onori della cronaca perché per la prima volta è stato riprodotto in vitro l’annidamento dell’embrione in utero riuscendo a coltivarlo per 13 giorni. “Nessuno – ha riportato il Corriere – era riuscito a coltivare degli embrioni per più di nove giorni. Ora, due studi, uno americano e uno inglese, hanno dimostrato che è possibile spingersi fino al tredicesimo giorno e probabilmente anche oltre, fornendo agli embrioni il giusto ambiente chimico e una matrice adatta a cui attaccarsi”.
Prima la crisi economica, ora anche la pressione degli immigrati rischiano di mandare in pezzi la costruzione europea. È un dato di fatto, è probabilmente la sfida più grave che l’Unione si trova ad affrontare a più di 60 anni dai primi passi per l’integrazione continentale. Davanti alle pressioni interne ed esterne, i Paesi membri dell’Unione Europea si rinfacciano l’un l’altro le responsabilità e fanno valere la logica dei confini. Il caso del Brennero con lo scontro Austria-Italia è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo, ma se il 23 giugno in Gran Bretagna nel referendum voluto dal governo prevalessero i sì all’uscita dall’Europa, sarebbe ben difficile evitare di affrontare apertamente la crisi in corso.
L’ultima volta che Papa Francesco è intervenuto sul caso di Asia Bibi, la donna cristiana pachistana in carcere con l’accusa di blasfemia, è stato ad aprile 2015, quando ha ricevuto e confortato il marito di Asia, Ashiq Masih e la figlia. «Prego per lei e per tutti i cristiani perseguitati», aveva detto loro il papa. Da allora non si sono più registrati pronunciamenti del Vaticano e di Bergoglio sul caso Bibi (Avvenire, 15 aprile 2016). Come scrive uccronline.it (29 aprile) «diversi polemisti mediatici di Papa Francesco, lo accusano di fregarsene della vita di questa donna, preoccupandosi di incontrare vip e personalità famose ma di non trovare il tempo per promuovere appelli pubblici di liberazione nei suoi confronti».
Eliminare tutte le croci e le immagini sacre dai cimiteri municipali, proibire ai consiglieri comunali di manifestare la propria fede pubblicamente, addirittura cambiare i nomi delle vie che presentano riferimenti al cristianesimo. Più che una mozione per il rispetto della laicità, è l’indizione di una crociata anti-cristiana quella appena approvata dal comune di Lalín, in Galizia (Spagna).
L’iniziativa di alcuni personaggi di Twitter, che con l’hashtag #GiveElsaaGirlfriend tempestano la piattaforma di microblogging con frasi d’amore strampalate e statistiche raffazzonate, sta prendendo piede in America e negli stati anglofoni ma, almeno, non ancora in Italia. Frozen è un film uscito nel 2013 per i tipi della Disney che ha riscosso un enorme successo nel pubblico infantile e adolescente. Le vicende di Elsa, la regina dei ghiacci, seguono la trafila delle classiche storie della Disney: una trama semplice condita con personaggi simpatici (come un pupazzo di neve vivente di nome Olaf) e con una colonna sonora di tutto rispetto (Let it go, la canzone più famosa della soundtrack, è diventata bandiera LGBT, per dire). Insomma: la ricetta perfetta - e forse un po’ abusata - di quello che è un film riuscito a tavolino, prima ancora di approdare nelle sale.
«Non è possibile vivere in grazia di Dio in situazione di peccato. La Chiesa non ha la potestà di cambiare il diritto divino, non può cambiare l'indissolubilità del matrimonio. Non si può dire sì a Gesù Cristo nell'Eucaristia e no nel matrimonio. É una contraddizione oggettiva». Con queste parole è entrato nel dibattito sull'esortazione post-sinodale Amoris laetitia il cardinale Gherard L. Muller, intervenuto all'Università Francisco de Vittoria a Madrid per presentare il suo ultimo libro-intervista con Carlos Granados, Informe sobre la esperanza (Edizioni Bac).
Nel 75° anniversario del martirio di padre Massimiliano Maria Kolbe, la Cattedra kolbiana della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” dedica l’annuale convegno al tema “Kolbe fra i martiri”, in programma sabato 7 maggio alle 15.30 nella sala Sisto V del Seraphicum.
Ha fatto giusto in tempo a festeggiare il quarto anniversario di matrimonio con suo marito. Il giorno dopo, la 34enne riminese Laura Grassi, è salita al cielo. Lo scorso 22 aprile ha così lasciato una famiglia composta da suo marito Ugo e dalla figlia Alessia, di tre anni. È proprio intorno all’amore nei confronti di quest’ultima che ruota la vicenda di Laura, un vero e proprio simbolo della festa della mamma, che si celebra domenica prossima. Una storia che fa fiorire i primi boccioli nel 2010, quando Laura e Ugo iniziano un corso di preparazione al matrimonio. Come tante coppie, anche loro si prefigurano un avvenire insieme, costellato di gioie ma anche di dolori.
Presiedendo la Veglia ‘per asciugare le lacrime’ nella Basilica di San Pietro, Francesco assicura: “Nel dolore non siamo soli. Dio ci consola”
Il p. Cereda conferma le ultime notizie secondo cui p. Tom, rapito da jihadisti, è “ancora vivo” e chiede di tenere alta l'attenzione sul suo caso. Egli esorta a tenere aperto il canale comunicativo e l’interesse dei media senza “esercitare pressioni” o alimentare “false speranze”. Dai salesiani messe, preghiere e adorazioni eucaristiche.
Le due religiose austriache hanno passato 40 anni sull’isola di Sorok, infermiere in un sanatorio per gli affetti dalla malattia di Hansen. In un clima di paura e di emarginazione, spendono le loro giornate curando i pazienti e cercando di restituire loro la dignità. E un giorno, vecchie e malate, temendo di divenire un peso per il loro ospedale, se ne vanno in silenzio. Tornate in Corea per un ultimo saluto, vengono accolte dall’abbraccio dei figli e nipoti di quei 6mila lebbrosi che hanno aiutato a tornare alla vita.
Primo ministro dal 2007 al 2013 e ministro degli affari esteri dal 1992 al 2013, racconta di come il Qatar abbia influito in maniera non indifferente nell’ambito della crisi siriana, a partire dal 2012: “Quello che in realtà è accaduto in Siria, non è stata una rivoluzione, ma una disputa internazionale tra potenze mondiali”. Sottolinea come gli Stati Uniti abbiano preparato la strada a Qatar e Arabia Saudita per un ingresso in campo nello scacchiere siriano: “Ti dirò quello che non è mai stato detto” ribadisce “quando abbiamo iniziato ad interferire negli affari politici siriani eravamo quasi certi che il Qatar avrebbe assunto la leadership a causa di una certa riluttanza da parte dei sauditi per quanto riguarda l’intervento nel paese. Ma la situazione è cambiata quando la monarchia saudita ha deciso di prendere parte in maniera diretta nel conflitto, chiedendoci di limitarci ad un intervento di secondo piano. Questo ha portato ad una competizione tra noi e loro nel supporto più accanito a questa “rivolta” siriana”.
L’Italia ha siglato un nuovo accordo con la Germania. La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Stefania Giannini ha firmato insieme dal ministro tedesco dell'Istruzione Johanna Wanka un accordo che introduce la cooperazione tra Italia e Germania nell'ambito della formazione professionale. L’obiettivo, come spiega la Giannini, è quello di avvicinare il Paese al modello sociale ed economico tedesco. Un modello che secondo i ministri ha permesso alla Germania di uscire indenne dalla crisi economica che ha invece travolto l’Italia ed i Paesi del Mediterraneo. Ma in cosa consiste il modello tedesco? Entrato in vigore a pieno regime da oltre 10 anni, da quando il governo di Schroeder mise in atto una serie di riforme volte a liberalizzare il mercato, quello tedesco è un sistema fortemente orientato all’introduzione nel mondo del lavoro. Una competenza, questa, che secondo molti esperti manca all’Italia.
Cosa succede ad Aleppo? Qui si combatte la battaglia decisiva per le sorti della Siria e in questi giorni giungono diverse notizie sulla città. Notizie contrastanti e non è sempre chiaro chi lancia bombe e missili sui civili (e i media, come vi abbiamo già spiegato, sono parte in causa di questa confusione, preferendo sottolineare certi attacchi piuttosto che altri). Per capire meglio, ci pare quindi interessante riportare le risposte che oggi, in un’intervista ad Avvenire, fornisce padre Ibrahim Alsabagh, parroco francescano, che i lettori di Tempi conoscono bene, grazie soprattutto ai reportage del nostro inviato Rodolfo Casadei.
La segreteria fiamminga per l’insegnamento cattolico, l’organismo ufficiale responsabile delle scuole cattoliche nelle Fiandre, in Belgio, ha deciso di rivoluzionare programmi e strutture per dare più spazio e importanza alle altre religioni, in particolare all’islam.
Contadini musulmani che contribuiscono ad una raccolta fondi per la costruzione di una chiesa cattolica in Pakistan. È il confortante gesto di generosità di cui si sono resi protagonisti gli abitanti del villaggio di Khalsabad, nella regione del Punjab, situato vicino a Gojra Tehsil. Lì le famiglie cristiane sono soltanto otto, e la cappella di fango che usavano come luogo di culto è stata distrutta dalle piogge monsoniche dell’ultimo anno. Costretti a pregare nelle proprie case, i cattolici della piccola comunità hanno quindi deciso di costruire una nuova chiesa e chiesto aiuto alla cittadinanza.
Auditorium strapieno e 15 minuti di standing ovation. Non male come risultato per un concerto che la Turchia ha cercato di boicottare per settimane, facendo pressione sulla Commissione Europea «tutti i giorni». La prima 2016 del progetto musicale “Aghet – agit”, ideato per commemorare il genocidio degli armeni, è stato accolto con un bagno di folla a Dresda nella Festspielhaus Hellerau. E Marc Sinan, chitarrista e co-ideatore del progetto, è più che soddisfatto: «La risposta del pubblico è stata fantastica, la Turchia non l’ha avuta vinta».
Nel rispetto della sua tradizione mediatica lo Stato Islamico ha preso ufficialmente piede in Somalia con un video postato il 14 aprile su diversi social network in cui viene mostrato l’addestramento dei miliziani jihadisti nel Paese del Corno d’Africa sconvolto da anni dalla guerra tra le forze governative e le milizie islamiste di al-Shabab (la Gioventù) che hanno da tempo aderito ad al-Qaeda.
Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha cancellato il corso riservato ai cronisti su Unioni civili, omofobia, famiglia. L’uso del linguaggio per le minoranze sessuali nei mass media. La decisione è avvenuta dopo la lettura dell'articolo denuncia della Nuova BQ di ieri in cui evidenziavamo come il seminario, che si sarebbe dovuto tenere l'8 giugno prossimo, fosse tenuto da un sedicente pedagogo dei diritti gay che però sui social network aggrediva, insultandoli, tutti quei giornalisti o politici che si oppongono alla dittatura del relativismo e all'indottrinamento forzato della nuova lingua gay friendly.
Provo a mettermi nei panni di un cattolico davanti alle prossime elezioni amministrative. Cosa farei? (uso il condizionale perché nel mio comune non si vota. Uso il condizionale anche perché parlando di cattolico elettore so di fare riferimento ad una tipologia in via di estinzione: ci sono molti elettori cattolici ma pochi cattolici elettori). Proviamo a fare qualche ragionamento.
Vangelo Lc 24,46-53:Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo gior­no, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Il seminarista Rosario Vitale, della diocesi di Caltagirone, ha coltivato la sua vocazione con molta determinazione e spontaneità. Fin dall’infanzia, quando, a soli otto anni, fu scelto dalle maestre per aiutare il parroco in un recital che si teneva in chiesa. Un lungo cammino quello di Rosario, che matura la sua scelta vocazionale malgrado la sua disabilità; la sua tenacia e l’amore per Dio lo hanno portato a chiedere di entrare in seminario e attendere qualche anno prima di essere ammesso. La sua docilità, la parola gentile e la sua caparbietà dimostrano ogni giorno che alla gioia del cuore, il limite fisico non può essere da ostacolo e così, a pochi esami dal baccellierato, al suo penultimo anno in seminario, Rosario ha incontrato il papa emerito Benedetto XVI, con cui si è confidato ed ha aperto il suo cuore. Rosario guarda con ammirazione ed entusiasmo anche a papa Francesco, per il coraggio e la costanza nella riforma della Chiesa. A colloquio con Zenit, il seminarista siciliano ha raccontato la sua storia, per molti versi unica.
Il vescovo di Aleppo, monsignor Antoine Audo, accusa l'Occidente: "Questa guerra è organizzata per interessi economici e strategici ad alti livelli da Usa e Israele".
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
Si può dare la notizia del cristianesimo – perché il cristianesimo è, oggettivamente, una notizia; per chi ci crede una buona notizia – in tanti modi diversi. Che rispecchino tante sensibilità diverse. Ciò che non si può, io penso, è ritenere la propria sensibilità, il proprio modo gli unici validi, perché la notizia di Cristo è troppo grande per essere tradotta tutta da un solo uomo. Io domenica ho sentito dare questa notizia nel modo che preferisco, e che sento più vicino a me, in un modo forte, che mi ha infiammato il cuore. Ero, per lavoro – che ci volete fare, sono fortunata – al Divino Amore all’incontro vocazionale del cammino neocatecumenale. Dal palco vedevo decine di migliaia di persone, silenziose, in attesa come me. Dio ci vuole fare un regalo, ha detto Kiko. Il kerigma, l’annuncio, rende l’uomo una cosa nuova. Aumenta la nostra fede, ha proclamato prima di aprire la Bibbia, mentre continuavano ad arrivargli telefonate dal Giappone e dalla Corea e dall’America.
«Vieni, fratello, andiamo in Paradiso». Il “Paradiso” in questione è quello islamico dei jihadisti, popolato da decine di vergini «che ci aspettano e da angeli come servitori». Il fratello, invece, è Saïd Ramai (pseudonimo), giornalista musulmano, che per sei mesi si è infiltrato e ha filmato di nascosto una cellula jihadista francese che voleva organizzare un attentato. Il risultato del suo lavoro è stato trasmesso lunedì da Canal +. Si tratta di un documentario di oltre un’ora, dal titolo “Soldati di Allah”. L’uomo che promette il Paradiso, con l’aggiunta di «un palazzo e un cavallo alato fatto d’oro e di rubini», ha 20 anni, il suo nome è Oussama, anche se tutti lo chiamano “emiro”. È questo ragazzo che ha già scontato cinque mesi di carcere, dopo aver tentato di raggiungere lo Stato islamico in Siria, ad essere alla guida della cellula di una decina di persone, tutti musulmani di tradizione o convertiti.
Ogni anno migliaia di cristiani vengono uccisi per la loro fede e molti di più subiscono maltrattamenti, discriminazioni e abusi. Secondo Open Doors, l’organizzazione internazionale che da oltre mezzo secolo documenta le persecuzioni subite dai cristiani nel mondo, li soccorre con la preghiera e, se possibile, fornisce loro assistenza e aiuti materiali, nel 2015 i cristiani uccisi per la loro fede sono saliti a 7.100, contro i 4.344 del 2014, e oltre 2.400 chiese sono state attaccate, distrutte o gravemente danneggiate, più del doppio rispetto al 2014 quando gli attacchi erano stati 1.062.
Nell’ottavo capitolo della sua esortazione post-sinodale Amoris laetitia Papa Francesco riflette sul tema dell’accompagnamento, del discernimento e dell’integrazione (AL 291-312). Si tratta indubbiamente del capitolo più discusso nel dibattito pubblico.
Capelli bianchi, viso squadrato, espressione volitiva, ma soprattutto una tempra che viene da un’altra epoca. Alba Mignani Dossi, ex-insegnante di religione e maestra elementare è volontaria storica della Ronda della Carità di Milano, associazione che si occupa di dare soccorso e aiuto alle persone in difficoltà. «Dai più piccoli ho imparato che l’insegnamento deve diventare esperienza, vita, non astrazione. Perché se è solo teoria, rischia di essere poco fecondo, di non raggiungere il cuore. Forse per questo la mia fede è pragmatica e i miei modelli sono i Santi che si sono battuti sulle strade e che hanno condiviso con gli ultimi sofferenze e sogni», dice Alba.
Finalmente la Santa Sede prende posizione sulla crisi venezuelana. Oggi Leopoldo López Gil, padre dell’omonimo leader dell’opposizione e prigioniero politico di Nicolas Maduro da più di due anni, e Vanessa Ledezma, figlia di Antonio Ledezma, sindaco di Caracas agli arresti domiciliari, saranno in Piazza San Pietro per incontrare il Papa durante il baciamano dell’udienza pubblica. Un importante segno che avviene subito dopo la lettera papale inviata al Presidente del Venezuela che fa riferimento alla grave situazione del Paese, confermata recentemente dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi.
L’ordine dei giornalisti ha organizzato per il prossimo 8 giugno un seminario rivolto ai suoi iscritti chiamato Unioni civili, omofobia, famiglia. L’uso del linguaggio per le minoranze sessuali nei mass media. Il seminario è inserito nella piattaforma Sigef, il sistema che i giornalisti hanno a diposizione per i corsi di aggiornamento relativi alla loro professione.
Numerose ricerche sono state dedicate al rapporto tra religione e psicologia e i risultati sono pressoché identici: la fede è una forza di benessere psico-fisico personale ed un collante sociale. Avere una vita religiosa attiva migliora la salute mentale, aumenta il successo scolastico, rende più felici, migliora l’autocontrollo, diminuisce il tasso di dipendenze e aumenta la prospettiva di vita, riduce la delinquenza, l’ansia e la depressione. Sono alcuni dei risultati di numerosi studi scientifici elencati nel nostro apposito dossier.
“Fratello Rifiuto” è il titolo della seconda puntata di Beati Voi/Laudato si’ , il programma condotto da Alessandro Sortino, in onda mercoledì 4 maggio su Tv2000, alle 21.15. Si parlerà di ecologia e sobrietà. Ospiti don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le vocazioni del Vicariato di Roma; gli economisti Alberto Bagnai, Leonardo Becchetti e Andrea Baranes; Daniela Ducato, imprenditrice che utilizza le eccedenze delle sotto-lavorazioni agricole in materiali per l’edilizia a Guspini in Sardegna; Elisa Nicoli, documentarista, giornalista, scrittrice, e educatrice ambientale di Bolzano che nel libro “Senza pesare sulla Terra” racconta le sue esperienze di ecologia quotidiana, la lotta agli sprechi e la filosofia del riuso. Interverranno inoltre Mauro Pagnano, fotografo della Terra dei fuochi in Campania; Pietro Valicenti, giornalista, ex inviato di Striscia la notizia, che ora vive in campagna in Basilicata, con la sua famiglia e coltiva un orto sinergico; i Cartura, artisti di Catania che riciclano carta e spazzatura utilizzandoli per i loro spettacoli; Michele Dotti che spiegherà il costo ambientale di un prodotto.
C’è un’infinità di argomenti contro l’aborto, ma io, visto che mi piace perdere facile, scelgo il più opinabile, il più attaccabile, il meno spendibile in un dibattito pubblico: l’aborto rende le donne infelici. Si potrebbe affrontare il tema sul piano filosofico, come Bobbio (o la Paola Belletti, la mia filosofa preferita, di certo la più gnocca), culturale, come Pasolini, di fede, come fa la Chiesa, o ancora economico, come fa chi elenca nomi dei finanziatori dei prochoice e cifre (fiumi di denaro: perché?). Si potrebbero contestare i numeri falsi che hanno alimentato falsi miti e portato all’approvazione delle leggi sulla base di bufale (come la sentenza Roe – Wade negli Usa o la campagna radicale in Italia), e mostrare come l’aborto ha risparmiato pochissime vite di donne evitando l’aborto clandestino ma ha sterminato schiere infinite di bambini che senza la 194 sarebbero nati.
Tra le macerie dell’ospedale al-Quds ad Aleppo, in Siria, gestito da Medici Senza Frontiere e bombardato alcuni giorni fa, sono stati rinvenuti anche i resti di Mohammed Wasin Moaz, l’ultimo medico specializzato in pediatria che operava nella città controllata dai ribelli (Il Giornale, 29 aprile).
Cari figli, non lasciate che lo scintillio di questo mondo vi seduca: il materialismo, l’invidia, la superbia. Non lasciate che la luce del mondo vi seduca. Apritevi alla luce dell’Amore Divino, all’Amore di mio Figlio. Decidetevi per Lui: Egli è l’Amore, Egli è la Verità. Riportate la preghiera nelle vostre famiglie. Pregate di più! Le vostre preghiere mi sono necessarie, affinché possa realizzare con voi i miei piani. Grazie, cari figli, per esservi decisi anche oggi per Gesù.
Avevano ragione i cristiani, ma ormai è tardi. Il governo locale di Zhumadian, cittadina dell’Henan, ha dato ragione alla chiesa di Beitou, che due settimane fa è stata demolita per permettere la costruzione sul terreno di un’area commerciale. Nella demolizione, è stata uccisa la moglie del pastore protestante, seppellita viva volontariamente dalla squadra di demolizione con una ruspa.
L’Unione Europea si sta liberando dei siriani approdati in Grecia, ma presto potrebbe essere invasa dai turchi. Nonostante le dichiarazioni di facciata, infatti, l’Ue è intenzionata a liberalizzare i visti per i cittadini turchi anche se Ankara non ha soddisfatto i 72 criteri previsti dall’accordo sui migranti di metà marzo.
Ha fatto il giro del mondo la notizia dell’uccisione «dell’ultimo pediatra di Aleppo». Ma tutto tace quando si tratta dei bombardamenti dei ribelli. «È ora che l’Occidente si svegli e smetta di sostenere i terroristi»
Onore a Luciana Castellina, comunista doc e non appartenente al genere dei rottamatori abili a saltare sul carro del vincitore che hanno assimilato il linguaggio buonista post comunista. In una recente videointervista su Repubblica.it la giornalista ha sciorinato tutto il catalogo del perfetto comunista italiano, un po’ snob, un po’ radical, con i suoi tic e i suoi ideali traditi e l’impressione che dà l’intervista è che sia rimasta un esemplare raro di attaccamento ai valori della sua gioventù, con quel non so che di disincanto e idealismo mascherati da senile rimembranza. Ma che alla fine lascia quell’amaro in bocca fino a farti chiedere: “Tutto qua?”. L’ultima giapponese della libertà intesa come conquista sociale, a patto che non sia quella degli altri.
Ogni anno migliaia di cristiani vengono uccisi per la loro fede e molti di più subiscono maltrattamenti, discriminazioni e abusi. Secondo Open Doors, l’organizzazione internazionale che da oltre mezzo secolo documenta le persecuzioni subite dai cristiani nel mondo, li soccorre con la preghiera e, se possibile, fornisce loro assistenza e aiuti materiali, nel 2015 i cristiani uccisi per la loro fede sono saliti a 7.100, contro i 4.344 del 2014, e oltre 2.400 chiese sono state attaccate, distrutte o gravemente danneggiate, più del doppio rispetto al 2014 quando gli attacchi erano stati 1.062.
Nell’ottavo capitolo della sua esortazione post-sinodale Amoris laetitia Papa Francesco riflette sul tema dell’accompagnamento, del discernimento e dell’integrazione (AL 291-312). Si tratta indubbiamente del capitolo più discusso nel dibattito pubblico.
Come si vive dopo che dentro casa un quadro della Madonna ha lacrimato? Il miracolo – riconosciuto in pochi mesi dalla Chiesa – è quello avvenuto a fine agosto del 1953, a Siracusa, in casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in attesa del loro primo figlio. Il 29-30-31 agosto e l’1 settembre, da un quadretto di gesso raffigurante il cuore immacolato di Maria, posto a capezzale del letto matrimoniale, sono sgorgate delle “lacrime umane”, come hanno confermato le analisi scientifiche. Angelo e Antonina di figli ne avranno in tutto quattro, due maschi e due femmine. È il secondogenito, Enzo, ad “aprirci” le porte di casa. “Quando Maria ha scelto di piangere nella nostra famiglia, è perché voleva la famiglia, il Suo messaggio doveva essere dato all’interno di una famiglia”.
Laura Grassi è salita al cielo lo scorso 22 aprile a soli 34 anni. Il giorno prima aveva festeggiato il quarto anniversario di matrimonio insieme al marito Ugo Morganti e alla figlia Alessia, di appena tre anni. La vicenda di Laura aveva colpito l’Italia intera per l’esempio di forza e di dignità nonostante una malattia devastante come la Sla (Avvenire, 2 maggio).
Oltre 35mila giovani riuniti ieri nel santuario romano in preparazione all’evento di Cracovia. Circa 300 le ‘alzate’ per l’evangelizzazione nel mondo, benedette dal card. Pell che ha chiesto preghiere per il suo lavoro nelle finanze vaticane
Era il 13 maggio 1940, il lunedì di Penteco­ste. Barbara Ruess di Pfaffenhofen fece una pas­seggiata nel bosco. Allora aveva 16 anni, faceva e volentieri belle camminate. Andava spesso nel bosco di suo padre, vicino a Marienfried. Anche il giorno prima, la domenica di Pentecoste, aveva fatto la stessa strada, recitando il Rosario, ma a­veva perso senza accorgersi la corona. Rifaceva quindi il lunedì la stessa strada sperando di ritro­varla. Mentre si stava incamminando, domandan­dosi che Misteri del Rosario doveva recitare, i gloriosi o i gaudiosi, una signora la raggiunse, di­cendo dopo un breve saluto: "Tu stai pensando che corona devi recitare. Io ti voglio insegnare un altro Rosario, e così pregheremo insieme". Barbara le chiese: "Scusi, come mai conosce il mio pensiero? Chi è Lei?" - La signora rispose: "Non è importante saperlo; se tu reciterai con diligenza questo Rosario, imparerai a conoscer­mi meglio". E le insegnò il Rosario dell'Immaco­lata.
Il continuo e consistente afflusso di migranti verso l’Europa sta mettendo in crisi la politica (e non solo) dell’Unione Europea:- se spalanchiamo le porte per accettare tutti quelli che vogliono venire, ben presto saremo costretti a chiuderci in difesa della nostra sopravvivenza. Ma se costruiamo muri ai confini e rimandiamo indietro nel loro Paese i migranti, che da anni rischiano la vita per fuggire da situazioni insostenibili, tradiamo i valori sui quali sono state fondate l’Onu e l’Ue.
Un inferno chiuso in un palazzo, dove ogni giorno decine di persone si alzano, mangiano, escono, vanno a scuola, al lavoro e rientrano. Persone qualunque di un quartiere popolare di Caivano in provincia di Napoli, mediamente povere e non istruite, come tante ce ne sono, si sono ritrovate in un sistema diabolico e lo hanno accettato e quindi alimentato con l'omertà. Fino ad abituarsi, tanto da preferirlo al rischio di denunciate la verità, fino a non rendersi più conto dell'oppressione disperate di quello schifo ripugnate.
Una lettera privata datata 19 febbraio e firmata dall’Abbé Franz Schmidberger, figura storica di spicco della Fraternità S. Pio X, già stretto collaboratore di Mons. Lefebvre, è trapelata nel web. Ora lo stesso Schmidberger ne ha autorizzato la traduzione in inglese e la pubblicazione sul blog statunitense Rorate Caeli, per evitare inutili speculazioni su di uno scritto che era stato inviato a Mons. Fellay, attuale superiore della Fraternità, e ad altre personalità della società sacerdotale. La lettera è di un certo interesse perché offre ulteriori indizi sulla possibile riconciliazione tra il Vaticano e la Fraternità, come avevamo già annunciato sulla Nuova BQ dopo l’incontro avvenuto tra il vescovo Fellay e Papa Francesco all’inizio di aprile.
L'ultima frontiera della propaganda transgender arriva diretta da Facebook. E si traveste in una campagna choc per sensibilizzare l'opinione pubblica. A renderla pubblica è la fotografa Meg Bitton. Nello scatto, che accompagna l'iniziativa, è immortalata una bambina bionda, carina e innocente. Un messaggio lanciato sui social network per sensibilizzare il pubblico sulla controversa legge della Carolina del Nord che introduce restrizioni sulla libera scelta dei transesessuali nell'utilizzo dei bagni pubblici.
Milioni di persone partecipano nel mese di maggio a pellegrinaggi ai santuari mariani, recitano preghiere speciali in onore della Madonna e le fanno dei doni, sia spirituali che materiali. Dedicare il mese di maggio – chiamato anche mese dei fiori – a Maria è una devozione popolare radicata da secoli.
La Regina della famiglia a Ghiaie di Bonate: la Chiesa apra un processo di verifica delle apparizioni
Il pellegrinaggio ecumenico al capezzale di Marco Pannella, gravemente malato, che coinvolge persone diversissime, presenta tutte le caratteristiche di una religiosità secolare. I sociologi, del resto, lo hanno notato: mentre la religione «di chiesa» è praticata in Occidente da una minoranza, oggi il senso religioso si manifesta in forme secolari e implicite, dal culto delle celebrità fino allo sport e all'arte. Una delle manifestazioni più studiate di questo fenomeno è il culto della defunta principessa Diana d'Inghilterra, che non era una persona particolarmente religiosa. La relazione fra Pannella e la religione è però più complessa. Quando si vedeva il suo nome sulle liste ufficiali dei candidati alle elezioni si leggeva: «Giacinto Pannella, detto Marco». E nella città natale del leader radicale, Teramo, c'è una Via Giacinto Pannella. No, non gli hanno dedicato una via da vivo - il che, con gli eccessi di apologia del vecchio leader cui assistiamo in questi giorni, forse non stupirebbe nessuno - ma l'hanno intitolata a un suo prozio. Questo prozio, Giacinto Pannella, era un prete, oltre che un rispettato intellettuale locale, interlocutore cattolico di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile.
Questa non è la storia di come un'opera può nascere, ma di come può risorgere: dell'eros che finisce, del limite che emerge e della tentazione di mollare, alla scelta di una fedeltà che sola può trasformarlo in agape, compiendolo in un modo forse inaspettato. È così che Mario Dupuis, fondatore dell'opera di accoglienza Ca' Edimar di Padova, sta cominciando a capire, vent'anni dopo gli inizi, quello che «mi disse don Luigi Giussani prima di morire: pregate la Madonna che porti a compimento ciò che ha cominciato». Mario non comprendeva quelle parole. Allora era il 2005 e Ca' Edimar era diventata un villaggio enorme «C'era tutto: due comunità di minori, una scuola di cucina con 120 iscritti. E ogni cosa mi pareva già compiuta».
Troverete sul sito Rosario on line, le meditazioni di Maggio, quasi tutte dedicate alla Madonna.