MaM
Messaggio del 25 luglio 2000: Cari figli, non dimenticate che qui sulla terra siete in cammino verso l'eternità e che la vostra dimora è in Cielo. Perciò, figlioli, siate aperti all'amore di Dio e lasciate l'egoismo e il peccato. Che la vostra gioia sia solamente scoprire Dio nella preghiera quotidiana. Dunque utilizzate questo tempo e pregate, pregate, pregate, e Dio è vicino a voi nella preghiera e attraverso la preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Vangelo Lc 14, 25-33: Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Nella rivista ufficiale del Califfato attacchi a papa Francesco e Benedetto XVI, l’appello a rompere la croce del Vaticano. Per mar Sako è un tentativo di “esercitare pressioni” sull’Occidente. A rischio i musulmani che cercano dialogo e riconciliazione. L’islam non può conoscere il cristianesimo dal Corano. Lettera aperta del primate caldeo ai musulmani contro il “cancro” dell’Isis.
AsiaNews ha raccolto la storia della famiglia di Victoria (nome di fantasia), costretta ad abbandonare la città di origine perché cristiana. Ma anche a Lahore, dove si sono trasferiti, i cristiani subiscono atteggiamenti di intolleranza e odio contro le minoranze, ben lontani dalle dichiarazioni dei proclami politici.
Il 19 agosto scorso, per futili motivi un gruppo di islamici ha fatto irruzione nel quartiere cristiano “Khusal Town” della città, picchiando i residenti e mandandone quattro all’ospedale. Dopo due settimane di incontri e trattive, le due comunità si sono riconciliate. Attivista per i diritti umani: “È la prima volta che accade qualcosa del genere nella città”.
Domenica 4 settembre verrà canonizzata Madre Teresa di Calcutta e per l’occasione il premier indiano Narendra Modi ha deciso di inviare a Roma una delegazione di alto livello, composta da 11 persone e guidata dal ministro degli Esteri. È la prima volta che il governo federale, invece di quelli locali, invia un suo membro a Roma per la canonizzazione di un indiano.
Dietro alcune politiche educative in vigore in Nigeria si nasconde la volontà di introdurre pratiche contrarie alla difesa della vita. È quanto denunciano i vescovi della provincia ecclesiastica di Ibadan nel comunicato conclusivo della loro seconda assemblea plenaria del 2016, svoltasi il 15 e 16 agosto nella diocesi di Ondo. In particolare, i presuli condannano la recente decisione del ministro dell’Educazione, Isaac Adewole, di «implementare la cultura della contraccezione e, di conseguenza, dell’aborto» nel Paese, presentandola come «un miglioramento delle cure sanitarie per le donne».
«Noi vi odiamo, prima di tutto e soprattutto, perché siete degli infedeli; voi rifiutate l’unicità di Allah – che ve ne rendiate conto o meno – siete blasfemi nei Suoi confronti, affermando che Lui ha un figlio e inventate ogni sorta di menzogna contro i Suoi profeti e messaggeri». Così si legge in un articolo dell’ultimo numero di Dabiq, rivista pubblicata dallo Stato islamico in inglese e diffusa online.
Un funerale voluto dal popolo dopo tante polemiche. Per desiderio dei residenti e del sindaco, le esequie di una parte delle vittime del terremoto nell’Appennino centrale sono stati celebrati ad Amatrice e non a Rieti, come precedentemente stabilito dalla prefettura. Sotto una pioggia che ha reso ancor più malinconico lo scenario, intorno alle sei di sera, presso la tensostruttura adibita per l’occasione, sono giunte le bare di 29 vittime. Solo una piccola parte, dunque, delle 291 totali. Accanto all’altare, la statua di una Madonna rimasta indenne dalle scosse sismiche e posta in cima ad un mucchio di macerie: il simbolo della misericordia di Dio, più forte della stessa morte umana, anche la più crudele ed improvvisa. Mentre il primo dei funerali, celebrato ad Ascoli sabato scorso, aveva coinvolto le vittime della provincia marchigiana, oggi è stata la volta della provincia più colpita, quella reatina. Molte delle famiglie hanno però preferito optare per le esequie private o di celebrarle nei paesi di origine.
a nelle vene un po’ del sangue di don Enrico Tazzoli, il più famoso dei cinque martiri di Belfiore. Da giovane scelse l’«opzione privilegiata per i poveri». Militava nei Cristiani per il socialismo e professava la teologia della liberazione. Aveva i suoi riferimenti spirituali e politici in Giulio Girardi, Ernesto Balducci e Giovanni Franzoni. Votava Psi e leggeva Com Nuovi Tempi. Al referendum del 1974 si espresse a favore del divorzio. Poteva finire arruolato nelle Brigate rosse o in Prima linea. La svolta avvenne il 14 maggio 1977, quando a Milano partecipò al corteo di protesta in cui il poliziotto Antonio Custra, 25 anni, fu ucciso con una rivoltellata da un manifestante che aveva il volto coperto da un passamontagna. Davanti al sangue che scorreva sull’asfalto, lo studente universitario prossimo alla laurea cominciò a diventare l’uomo che è oggi.
Pensate, ai tempi del giansenismo per fare la comunione ci voleva un permesso speciale del proprio direttore spirituale. Palesemente influenzato dal luteranesimo, tale movimento (che dilagò all’interno del cattolicesimo nel XVII secolo ma il cui contagio arrivò fino ai primi decenni del XIX) partiva dal presupposto dell’indegnità umana ad accostarsi ai sacramenti. Alla fine, poiché, a ben pensarci, è difficile che uno si ritenga degno, il risultato è lo scoraggiamento. E il conseguente allontanamento.
Il 22 agosto otto persone sono state uccise, arse vive, in Nigeria, a Talata Mafara, nello stato settentrionale di Zamfara. Una di esse era uno studente, accusato di blasfemia, cioè di aver in qualche modo offeso l’Islam e il profeta Maometto. Catturato e duramente malmenato, il ragazzo era riuscito a scappare. Un uomo lo aveva soccorso, portato in ospedale per medicare le lesioni e poi lo aveva ospitato a casa sua per proteggerlo da ulteriori aggressioni. Ma, quando i suoi persecutori hanno scoperto dove si era rifugiato, hanno dato fuoco all’abitazione uccidendo tutti coloro che si trovavano all’interno.
In principio fu la promessa di restare «nascosto al mondo», di «salire sul monte», di continuare a servire la Chiesa ritirandosi nella preghiera e nella meditazione, «in un modo più adatto alla mia età e alle mie forze». Nel febbraio 2013 Benedetto XVI aveva accompagnato così la sua rinuncia al pontificato, che aveva colto tutti di sorpresa. E per un bel po’ effettivamente è stato così, a parte la puntuale risposta nel settembre 2013 al matematico Piergiorgio Odifreddi che aveva criticato il suo libro su Gesù.
“Tante volte pensiamo che Gesù non sia qui, che non ci ascolti, ma non è vero”. E’ così che una donna data ormai per spacciata, paralizzata da tre anni da un tumore al cervello inoperabile e a cui furono diagnosticati problemi alla tiroide, la sclerosi a placche, il lupus e una decina di altre dolorose malattie oggi gira il mondo dimostrando con la sua vita che non c’è supplica che, richiesta con fede e abbandono totali (come ricorda san Paolo nell’11 capitolo della Lettera agli Ebrei), non sia ascoltata ed esaudita. Per questo motivo l’americana Colleen Willard, ripete a tutti uno dei messaggi dati al mondo dalla Madonna che dal 1981 appare a sei veggenti a Medjugorje: “Cari figli Dio può darvi tutto quello che gli chiedete; ma voi lo cercate solo quando vengono malattie, problemi, difficoltà e pensate che Dio è lontano da voi e che non vi ascolta e non esaudisce le vostre preghiere. No cari figli, questo non è vero! Se voi state lontani da Dio, non potete ricevere grazie perché non lo cercate con fede ferma…” (25 gennaio 1988).
Maria Madre della Chiesa assunta in Cielo. Di Don Gabriele Amorth (Radio Maria).
Leggere la preghiera iniziale e recitare poi 30 Ave Maria per ogni giorno della Novena; si diranno in tutto 270 Ave Maria in memoria dei giorni che Maria Santissima rimase nel seno di sua madre Sant'Anna. Questa devozione è stata insegnata dalla Vergine stessa a Santa Geltrude.
Faustina Kowalska, la donna che ha ricevuta la grazia di essere destinataria ed apostola del messaggio dell’amore infinito di Dio per ogni sua creatura
Oguzhan Aydin era stato condannato a 18 anni e 10 mesi di reclusione. La sua libertà sarebbe dovuta alla necessità di far posto ai presunti responsabili del fallito golpe del 15 luglio
Rievangelizzare i cristiani che hanno smarrito il legame con la propria fede. È l’obiettivo del quattordicesimo Simposio Intercristiano in corso dal 28 al 30 agosto a Salonicco, in Grecia. Ai partecipanti, riferisce la Radio Vaticana, papa Francesco ha inviato un messaggio attraverso il cardinale Kurt Koch, capo del dicastero vaticano per l’unità dei cristiani.
Grande protettore dell’infanzia, san Giovanni Bosco diceva ai ragazzi e ai suoi confratelli: “Non esiste nulla che il demonio tema di più di queste due cose: una comunione ben fatta e le visite frequenti al Santissimo Sacramento: Volete che il Signore ci doni tante grazie? Visitatelo spesso. Volete che il Signore ce ne dia poche? Visitatelo poche volte“. Le sue ultime raccomandazioni ai suoi figli e alle sue figlie spirituali furono: “Diffondete la devozione a Gesù sacramentato e a Maria ausiliatrice e vedrete quali saranno i miracoli. Aiutate molto i ragazzi poveri, i malati, gli anziani e la gente che più ha bisogno, e otterrete enormi benedizioni e aiuti da Dio. Vi aspetto tutti in Paradiso“.
Domenica 4 settembre, a Roma, sarà canonizzata madre Teresa, fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità, nata a Skopje, in Albania, il 27 agosto 1910 e morta a Calcutta, in India, il 5 settembre 1997. La sua vita racconta di una dedizione operosa, paziente e tenace ai poveri: uomini, donne, bambini che sono stati curati, protetti, riscattati dalla miseria, dalla solitudine, dagli avvilimenti, dalle umiliazioni e restituiti a una vita buona, nel nome di Gesù. Madre Teresa sapeva che nelle molte forme della custodia, dell’accudimento, della dedizione affidabile si accende qualcosa di immenso che trasmette il calore della presenza di Dio. Sapeva che le cose dell’amore rammendano il mondo, lo migliorano, lo abbelliscono rendendolo una casa in cui è bello per tutti abitare. Nell’imminenza della canonizzazione abbiamo rivolto alcune domande al cardinale Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santità per la città del Vaticano e arciprete della basilica di san Pietro, che fu legato a madre Teresa da grande amicizia, e che di recente ha pubblicato il volume “Ho conosciuto una santa” (Edizioni San Paolo).
Per p. Frederick D’Souza la suora che sarà canonizzata il prossimo 4 settembre, ha trasformato l’esperienza della Chiesa. La diaconia non è solo servizio, ma è sacrificio e dono do sé.
Col suo lungo appello pro legalizzazione Roberto Saviano ha un merito: ha elencato i più diffusi luoghi comuni della cannabis libera. Li ascoltiamo da decenni, monotoni, inalterati, senza riscontri oggettivi, ostili alle evidenze scientifiche. La campagna a sostegno della proposta Giachetti, in coincidenza col suo arrivo nell’Aula della Camera, conosce una forte accelerata. L’opposizione di Ap ha fatto slittare la discussione da fine luglio a settembre: nel frattempo il terreno viene preparato.
A pochi giorni dalla canonizzazione, il postulatore Brian Kolodiejchuk illustra le virtù della futura santa, di cui c’è ancora molto da scoprire e da imparare
“Sono circa 300 mila all’anno i pellegrini che arrivano a Walsingham. Il numero è andato aumentando, nel corso degli anni, ed è particolarmente alto in quest’anno del Giubileo della misericordia”. È quanto afferma Julian Foord, responsabile del coordinamento dei pellegrinaggi, sulle presenze al Santuario mariano più frequentato della Gran Bretagna, che ha recentemente ottenuto da Papa Francesco il titolo di “Basilica”.
Il grande missionario e giornalista ripercorre le sue visite alla Madre fin dal 1964. Madre Teresa verrà canonizzata il prossimo 4 settembre. A Calcutta nella casa per i moribondi e in quella per i bambini abbandonati. La prima Veglia missionaria: un corteo di fede in una società segnata dalla contestazione e dalla violenza. La proclamazione del dono della vita e dell’aborto come omicidio. La sobrietà di Madre Teresa; l’adorazione anche di notte; il dormire per terra su una stuoia. L’alluvione in Andhra Pradesh, con 100mila morti e decine di migliaia di rifugiati. L’opera di Madre Teresa per la Chiesa e il mondo.
Ha piazzato una bomba mentre si celebrava una funzione religiosa, finendo per ferire se stesso e altri tre fedeli, ma senza riuscire a portare a termine la strage che aveva in mente.
Tre neo battezzati nordcoreani raccontano il loro passato e la loro conversione. L’educazione atea, le violenze del regime, la fuga e i primi contatti coi cattolici.
Da undici mesi vice parroco latino ad Aleppo, padre Firas racconta come sopravvivono i cristiani e cosa gli ha detto l’inviato Onu per la Siria Staffan De Mistura
Paradossalmente quello che è forse il più efficace apologeta vivente del ruolo della Chiesa di Roma nella storia dell’Occidente non è neanche cattolico. Anzi, come spiega lui stesso nel suo ultimo libro, è «cresciuto nei fasti della Riforma» e «come tutti i luterani» ogni domenica alla funzione veniva «illuminato sulla perversione dei cattolici». Se Rodney Stark ha deciso di scrivere Bearing False Witness: Debunking Centuries of Anti-Catholic History (“Falsa testimonianza. Sfatare secoli di storia anticattolica”), non è dunque per un impulso partigiano a difendere una bandiera che non è mai stata sua. Piuttosto «ho scritto questo libro per difendere la storia».
A Zamfara, nel nord del Paese, un gruppo di fanatici musulmani ha dato fuoco alla casa dello studente, uccidendolo assieme ad altre sette persone
Il Vescovo di Ascoli Piceno celebra le prime Messe nelle tendopoli. L’invito a cogliere da questo tragico evento “un positivo in termini di pazienza, umiltà e amore”
Siamo nel mezzo dell’anno delle celebrazioni per l’VIII centenario dalla fondazione dell’Ordine domenicano che si concluderà il 21 gennaio 2017. L’invito che risuona, ed è quasi una regola per tutti i centenari degli ordini religiosi, è quello di «tornare alle origini dell’Ordine» come scrive il Maestro dalla casa generalizia. Tornare alle origini fa venire in mente i grandi delle origini, San Domenico, ovviamente, San Tommaso, il Beato Angelico, tanto per ricordare i nomi più noti dell’ordine dei frati predicatori.
Banneux è un paesino in Belgio, così piccolo da non essere neanche sulla mappa. Durante gli anni dell’ascesa di Hitler al potere, una ragazzina di 11 anni chiamata Mariette Beco ebbe un’esperienza che non fece notizia. Mariette era nata il 25 marzo 1921, giorno dell’Annunciazione, maggiore di sette figli. Come la sua famiglia, anche Mariette andava raramente a Messa. Il suo papà, cattolico, non era entrato in una chiesa da anni e non si curava minimamente se i figli vi andassero o meno. Tuttavia Mariette aveva con sé un rosario che aveva trovato. A volte lo stringeva e pregava, prima di andare a dormire.
Domani 26 agosto il secondo album degli Unspoken sarà disponibile sugli scaffali. “Higher,” il primo singolo dell’album, incarna la gioia gratitudine che irradia dalla musica e dai testi delle altre tracce.
L'amore senza fine. Catechesi di don Fabio Rosini sull'Inno alla carità. L'accidia - seconda parte.
Il matrimonio come via alla santità, al pari della vocazione alla verginità, è l’assunto centrale della Bottega dell’orefice, il magnifico testo teatrale di San Giovanni Paolo II, scritto nel 1960, quando Karol Wojtyla era ancora Vescovo di Cracovia. La commedia ha una struttura tripartita. I tre atti si intitolano «I richiami», «Lo sposo», «I figli». Tre dialoghi tra altrettante coppie si succedono secondo il ritmo paziente della coscienza che riflette sul passato e sulle scelte decisive per l’esistenza. Un personaggio accomuna le tre storie, quell’orefice che non prende mai direttamente la parola, che rappresenta la voce della legge naturale, il richiamo della coscienza, ma ancor più, credo, Gesù Cristo stesso, Colui che ha costituito il matrimonio sacramentale. La verità delle sue parole è rievocata solo nei dialoghi delle coppie.
Il finanziere George Soros ha dato consistenti contributi ad organizzazioni cattoliche per «spostare le priorità della Chiesa cattolica americana» dai temi vita e famiglia a quelli della giustizia sociale: occasione particolare, la visita di Papa Francesco negli Usa nel settembre 2015. È quanto emerso nei giorni scorsi, in aggiunta alle precedenti rivelazioni, dai numerosi documenti riservati hackerati alla sua Open Society Foundation. La notizia è circolata soprattutto negli Stati Uniti, focus dell’azione di Soros, ma merita di essere ripresa e conosciuta ovunque perché le sue implicazioni riguardano la Chiesa universale.
Cosa c’è di più sconvolgente e lesivo per il corpo, l’anima e la psiche di una donna della violenza fisica e psicologica perpetrata su di lei? E’ difficile immaginare cosa significhi essere abusate ripetutamente, giorno e notte, da più uomini e accettare che la stessa sorte tocchi alle tue sorelle o amiche soprattutto se sono bambine.
Oggi inizia la Novena a Madre Teresa di Calcutta.
“Pellegrina del bene”. Con questa semplice immagine il cardinale Angelo Amato ha sintetizzato la figura di María Antonia de San José, conosciuta da tutti in Argentina come Mama Antula, durante la sua omelia per la cerimonia di beatificazione che si è svolta oggi a Santiago del Estero.
Si è svolta ad Introbio in Valsassina (8-15 agosto) la mostra “Felice di nome e di fatto”, dedicata al servo di Dio fratel Felice Tantardini (1898-1991), missionario laico del Pime in Myanmar, morto a 93 anni, dopo 70 anni vita in Birmania. La Mostra ha presentato gli oggetti di Felice e la vicenda umana e spirituale di un piccolo-grande missionario, una figura attualissima e dai chiari tratti di santità, tant’è che è in corso il suo processo di beatificazione.
Il Presidente della Corte suprema del Pakistan ha disposto che il caso di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, venga riesaminato nella seconda settimana di ottobre. La notizia è stata accolta con gioia e al tempo stesso ansia dalla minoranza cristiana: con gioia perché Asia Bibi è in carcere ormai da sette anni in attesa di conoscere la propria sorte, dal giugno del 2009 quando è stata denunciata e arrestata con l’accusa di aver offeso il Profeta Maometto; e con ansia perché la condanna a morte pronunciata nel 2010 è già stata confermata in secondo grado nel 2014 e potrebbe esserlo di nuovo, definitivamente.
Prevedere scientificamente un terremoto e mettere in salvo centinaia di persone per evitare tragedie come quella di Amatrice? E’ ancora un’utopia, ma la scienza sismica, dopo un notevole ritardo, sta procedendo nella strada giusta tanto che oggi la sfida è quella di affinare sempre di più la sinergia tra i tanti indicatori pre sisma che conosciamo. Parola di monaco benedettino. Il tragico sisma di mercoledì notte ha riportato all’attenzione mediatica l’annoso tema della previsione di un sisma accanto alla sacrosanta messa in sicurezza degli edifici. Ma il problema fondamentale è che ad oggi una previsione certa, come può essere per un temporale, non si può fare. Così questo argomento si lascia spesso perdere perché impraticabile e ci si concentra di più sull’aspetto della tenuta degli edifici che avvita l’Italia nel baratro della ricostruzione, vero banco di prova di amministrazioni e della politica. Ma prevedere un terremoto in linea teorica è possibile e la notizia, a sorpresa, arriva da un convento.
Filippine, riemerge lo strano e tragico caso di Rodrigo Duterte. Strano perché è un presidente dichiaratamente ostile alla gerarchia della Chiesa votato a gran maggioranza da una popolazione che è all’80% cattolica. Tragico, perché ha mantenuto le sue promesse: in sette settimane, secondo un rapporto della polizia, sono state uccise 1916 persone, accusate di spacciare droga, meno della metà delle quali per mano delle forze dell’ordine. E Duterte, fra un insulto e l’altro ai vescovi, promette di andare contro la Chiesa, anche promuovendo politiche di pianificazione familiare.
Una storia di fiducia nella vita e di speranza fa da sfondo al convegno organizzato dal Movimento per la Vita di Casale Monferrato che si svolgerà venerdì e sabato all'Auditorium di Piazza Statuto della cittadina piemontese. Diritto di aborto o diritto al consenso informato? questo il titolo dato dagli organizzatori (MpV e Cav) in collaborazione con Giuristi per la vita, Orizzonti di vita Piemonte, Consiglio Regionale Piemonte, Diocesi di Casale Monferrato e Comitato Verità e vita. Il convegno, che vedrà le relazioni di esperti giuristi, bioeticisti e scienziati tra i più autorevoli, come il prof Giuseppe Noia, Padre Giorgio Maria Carbone, Renzo Puccetti e altri, inizierà venerdì sera alle 20.30 con la relazione del presidente dell'Associazione Medici Cattolici Franco Balzaretti e si concluderà sabato pomeriggio con la lectio di Padre Carbone.
Ernst Nolte (1923-2016) è scomparso a 93 anni il 18 agosto a Berlino. È uno di quegli storici di cui probabilmente si continuerà a parlare per anni, forse decenni. Non che la cultura di massa si sia mai accorta di lui o che lo farà adesso, ma il personaggio si presta a diventare un luogo comune dei parolai prodighi di riferimenti pseudocolti.
Vangelo Lc 14, 1. 7-14: Chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
La morte di mons. Girolamo Grillo ha inevitabilmente riproposto la straordinaria vicenda –di chiara origine soprannaturale- che ha avuto inizio a Borgo Pantano, frazione di Civitavecchia, nel lontano 2 febbraio 1995 e che –è importante ricordarlo- continua ancora oggi, nel silenzio e nell’evangelico nascondimento.
La sfida interiore. Catechesi di don Fabio Rosini sul combattimento spirituale. L'accidia - parte prima.
Il 17 agosto un cittadino del Camerun, Africa occidentale, ha ottenuto asilo in Spagna perché gay. La commissione che esamina le richieste glielo aveva negato in un primo tempo giudicando inverosimile il suo racconto di violenze subite in patria, culminate, a suo dire, con la morte del fidanzato, picchiato a morte. Tuttavia la Corte suprema ha annullato la decisione della commissione e ha ordinato al governo spagnolo di accoglierne la richiesta, come già quella di altri omosessuali in Spagna e nel resto d’Europa, anche in seguito all’intervento dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati che ha presentato un rapporto in suo favore.
Per il riconoscimento del genocidio dei cristiani in Medio Oriente «ci sono già due mozioni depositate presso Camera e Senato, e il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, si è impegnato a farla approvare dalla regione Lombardia». Così il direttore della sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), Alessandro Monteduro, spiega alla Nuova Bussola Quotidiana come ci si sta muovendo in Italia per dare seguito all'appello che viene dalle Chiese di Iraq e Siria e rilanciato ieri da padre Rebwar Basa nell'intervista al nostro quotidiano.
È morto mons. Girolamo Grillo, il vescovo della Madonnina delle lacrime di Civitavecchia. È successo ieri, nel giorno di Maria Regina. E in questo chi lo ha conosciuto potrà leggerci una carezza, quasi una firma del Cielo nel momento del distacco e del dolore, perché dice molto di lui e della vicenda in cui è stato coinvolto. A Civitavecchia, non tutti sanno, all’evento delle lacrimazioni fece seguito, negli anni 1995 e 1996, un ciclo di apparizioni della Vergine presso la famiglia Gregori, proprietaria della statua, su cui la Chiesa ancora indaga, ma avvalorate, come a breve vedremo dallo stesso ordinario diocesano... Orbene la Madonna si è qui presentata nei titoli di «Regina della Chiesa» e di «Regina della Famiglia», e lo stesso vescovo Grillo, nel 2011, introduceva con queste parole il libro testimonianza dedicato ai misteriosi eventi verificatesi nella sua diocesi: «Sarà questo il mio testamento spirituale: un vero atto di amore alla celeste Regina che ha voluto coinvolgermi in una storia lunga e, per qualche verso drammatica».
Al Meeting un incontro per raccontare l’epocale restauro che coinvolge circa 60 ditte e che ha messo d’accordo le tre comunità religiose detentrici dei diritti della Basilica
«Occorre che la comunità internazionale riconosca il genocidio compiuto nei confronti dei cristiani e delle altre minoranze religiose dallo Stato Islamico: questo sarebbe un vero aiuto per noi, la comunità internazionale si muoverebbe di più per tutelare la libertà dei cristiani e anche per ristabilire la giustizia e la pace»: da Rimini leva un forte appello padre Rebwar Basa, sacerdote iracheno originario di Erbil, 38 anni, dell’ordine antoniano di S. Ormisda dei Caldei. Lo abbiamo incontrato al Meeting, dopo una delle sue visite guidate alla commovente mostra sulla persecuzione anticristiana, curata da Aiuto alla Chiesa che Soffre (padiglione C5).
La sera del 17 agosto di 35 anni fa - correva l’anno 1981 - la Milicija, come si chiamava la Polizia nella Jugoslavia comunista, arrestava fra Jozo Zovko, parroco francescano di Medjugorje, il quale dopo un primo momento di dubbio, era diventato un convinto assertore della sincerità dei sei ragazzi che affermavano di avere da quasi due mesi colloqui quotidiani con Maria Santissima Regina della Pace. Il fatto non sorprese nessuno: non appena il racconto dei ragazzi era divenuto pubblico, l’apparato repressivo del regime si era scatenato contro di loro e le loro famiglie. I veggenti erano stati fermati diverse volte, interrogati presso le stazioni di polizia e condotti da medici e da psichiatri nell’evidente tentativo di estorcere loro la ‘confessione’ che si erano inventati tutto; ai loro genitori era stato minacciato il licenziamento dal posto di lavoro o il ritiro del passaporto per chi lavorava all’estero, i veggenti stessi subivano a scuola angherie di ogni tipo.
Una singolare alleanza per fare pressione sui leader religiosi e convincerli che non c’è incompatibilità tra la fede e i nuovi “diritti umani” propagandati oggi, quali contraccezione, aborto, educazione sessuale fin dall’infanzia e riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Come riporta Rebecca Oas di C-Fam, una ong impegnata a difesa della vita nascente e della famiglia naturale, gli alleati in questione sono il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), che ha tra i suoi obiettivi il controllo delle nascite (celato dietro la più ampia e vaga espressione “diritti sessuali e di salute riproduttiva”), e la Chiesa di Svezia, che con i suoi sette milioni di membri - stando alla cifra dichiarata sul proprio sito - è la seconda confessione luterana più numerosa al mondo.
Si chiama Omran, è un bambino di appena cinque anni ed è da qualche giorno il nuovo totem mediatico della guerra in Siria. La foto del piccolo in ambulanza, coperto di polvere e insanguinato dopo un bombardamento dell’esercito regolare di Assad sta facendo il giro del mondo con il solo scopo di indignare e di orientare l’opinione pubblica sul conflitto siriano in un gioco al massacro di buoni e cattivi che produce sterilità, ma gonfia le aspettative politiche di chi con quella foto vuole dimostrare dove stanno le vittime. Invece, come ha spiegato Gian Micalessin su il Giornale quella foto è stata diffusa dall’Aleppo Media Center, la centrale di propaganda dei ribelli legati ad Al Qaeda che controllano la parte est della città. Una foto commovente, esattamente come quella del piccolo Aylan che giaceva sulle coste turche cercando l’Europa. Una foto che lacera il cuore, ma che non può da sola farci comprendere quale sia la tragedia del popolo siriano, invaso, e non il contrario, dalle truppe dello Stato Islamico.
Per alcuni conservatori è il diavolo in persona, un puparo che si cela dietro a ogni evento funesto. Per altri è solo un cinico speculatore che compie ogni mossa per lucrare sulle perdite altrui. Stiamo ovviamente parlando del finanziere George Soros, uno degli uomini più ricchi del pianeta, classe 1930, ungherese ed ebreo “non sionista”. Torna alla ribalta in questo periodo ferragostano perché è vittima di una delle operazioni di hacker più eclatanti del decennio. Oltre 2500 documenti della sua Open Society Foundation sono stati infatti pubblicati sul sito DC Leaks. Dai quali possiamo capire meglio chi sia veramente e soprattutto a cosa miri.
Nel libro “San Gabriele dell’Addolorata. La vita e i prodigi più recenti del santo dei miracoli, dal 1975 al 2014” il passionista padre Vincenzo Fabri racconta l’incredibile
Donald Trump e Hillary Clinton, i due contendenti per le presidenziali degli Stati Uniti, «hanno entrambi difetti sorprendenti». Lo ha scritto un vescovo americano, monsignor Charles Chaput, in una nota pubblicata il 12 agosto sul giornale della sua diocesi, Philadelphia.
Monica Mares, una donna di 36 anni che vive a Clovis in New Mexico, partorì suo figlio Caleb quando aveva 16 anni. Caleb fu dato in adozione poco dopo. Passati 18 anni si ritrovano su Facebook e dopo un anno la donna va a trovare il figlio dal padre adottivo. Tra i due – così raccontano loro stessi al Daily Mail – scocca la scintilla. Gli esperti, che vogliono sempre ammantare le perversioni con nomi scientifici, battezzano questa forma di rapporto incestuoso come Genetic Sexual Attraction (GSA). Casi come questi compaiono sempre più spesso nei media: ne avevamo già parlato qualche mese fa anche noi su queste colonne.
Aheda Zanetti, la stilista australiana di origini libanesi che nel 2004 ha lanciato il burkini, probabilmente non pensava che la sua creazione di moda diventasse motivo di polemica e oggetto di leggi speciali in Europa. Ha lanciato un prodotto e ne ha tratto un notevole vantaggio economico.
«Tu sei un bene per me», il titolo della XXXVII edizione del Meeting di Rimini che si apre oggi, coglie senz’altro un aspetto decisivo dell’esperienza umana oggi così gravemente contraddetto dalla mentalità dominante. Il bisogno dell’altro per crescere e realizzarsi è un’esperienza elementare che viviamo fin dal concepimento, e poi su su fino alle relazioni internazionali: in fondo anche la tanto demonizzata globalizzazione dice di un’interdipendenza tra i popoli e le nazioni.
Non accenna a placarsi, anzi è destinata a prendere una piega sempre più drammatica l’escalation di attacchi contro la gerarchia cattolica che si oppone alla dittatura culturale del gender. Va di moda la querela al vescovo, quando non si riesce a opporsi con la ragione. E poco importa se nel fare presente gli errori dell’ideologia gender non si usano le armi della violenza. Comunque ti muovi, basta dire le cose come stanno e il potere ti assale con una veemenza tale da rasentare la persecuzione.
Con il Motu proprio Sedula Mater, pubblicato ieri, prende concretamente corpo il nuovo dicastero vaticano per laici, famiglia e vita che era già stato approvato ad experimentum lo scorso giugno. Finalmente viene nominato anche il Prefetto di questo nuovo dicastero, monsignor Kevin Farrel, attuale vescovo di Dallas negli Stati Uniti.
In occasione del cinquecentesimo anniversario della rivoluzione di Martin Lutero lo scontro tra cardinali tedeschi è già da tempo in atto: da una parte i cardinali Kasper e Marx, che di Lutero si dichiarano apertamente ammiratori, dall'altra i porporati Mueller, Brandmuller e Cordes, che si collocano invece nel solco del pensiero cattolico, vedendo in Lutero l'uomo che deformò il Vangelo e spezzò la Chiesa, dividendo così la Cristianità e l'Europa.
Da settimane si parla di una prossima svolta nelle relazioni tra Cina e Santa Sede, un accordo che porterebbe alla normalizzazione dei rapporti e magari spianerebbe la strada anche a una visita del Papa nel Continente di mezzo. Si tratterebbe di un evento storico, atteso da decenni, ma non necessariamente una buona notizia per la Chiesa cattolica, e non solo quella cinese. Perché stando alle indiscrezioni che si fanno sempre più insistenti, il risultato di questo eventuale accordo – a cui sembra tenere solo la Santa Sede – non sarebbe la libertà religiosa tanto agognata ma una pericolosa sottomissione della Chiesa alla volontà del governo cinese, che si evidenzierebbe nella scelta dei vescovi.
Vangelo Lc 13, 22-30 Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Czestochowa
Era fiorentino, come la Fallaci e l’attuale Giglio Magico. Ma di area sbagliata, secondo i canoni correnti. Incontrai una prima volta Ettore Bernabei a un Meeting di Rimini, quando già era una leggenda vivente (per dirla alla Stan Lee). Cenammo insieme e mi colpirono sia il temperamento bonario sia l’accento toscano che si era ben guardato dal perdere. Conversammo anche sui massimi sistemi e la nostra sintonia fu totale (ed essere in sintonia totale con me, date le idee che da sempre professo, è tutto dire).
Dopo il video e il messaggio audio del 3 agosto che ne annunciavano l’avvenuta divisione, Boko Haram il 14 agosto ha diffuso un nuovo video in cui il portavoce di una delle due fazioni, a quanto pare quella ancora alleata con l’Isis, mostra una cinquantina di ragazze affermando che si tratta di parte delle studentesse rapite nei dormitori di una scuola nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 2014 a Chibok, nel nord est della Nigeria.
C’è modo e modo per affrontare un terremoto. In Emilia le ferite del sisma del 2012 che ha sconvolto la Bassa emiliana e mantovana sono ancora lancinanti tanto che come ha scritto la Nuova BQ nei giorni scorsi le chiese sono ancora tutte chiuse e i musulmani hanno operato il sorpasso grazie ai fondi della Regione e quelli di una Fondazione del Qatar aprendo la nuova moschea di Mirandola. In provincia di Modena infatti solo 4 delle 52 chiese lesionate della sola diocesi di Carpi, la più in ginocchio, ha potuto riaprire.
Nella città argentina di San Nicolás de los Arroyos, stanno crescendo i pellegrini che almeno una volta a mese vanno nel luogo dove una donna con poca istruzione, ma una grande fede ha detto che ha cominciato a vedere visioni della Vergine Maria, il 25 settembre 1983.
Suor Teresa della Oblate della Madonna del Rosario, ha 80 anni ma non li sente, continua la sua opera di Misericordia in Albania
Intervista di Angelo Perfetti del quotidiano “In Terris” a don Fabio Rosini, Direttore del Servizio per le Vocazioni a Roma e ideatore del Percorso sui Dieci Comandamenti. Argomenti affrontati: il ruolo dei giovani oggi, la mancanza di punti di riferimento, l’attacco alla Chiesa, le vocazioni.
AddThis Sharing ButtonsShare to Facebook Share to Twitter Stampa Invia ad un amico Scarica il PDF RSS Dagli anni in cui, a grandi bracciate, il Ferragosto ha iniziato a percorrere il mare dell’estate, sembra ormai che sia arrivato a sbaragliare definitivamente la concorrenza della festa dell’Assunta nel quindici agosto. Ma la moda della contrapposizione non soddisfa l’anima. Il Ferragosto segna il culmine delle vacanze e rievoca i tempi “gloriosi” della chiusura delle fabbriche e dello svuotamento delle città. Più ancora, diventa il simbolo di una ricerca di ristoro e riposo, di divertimento e di felicità. In qualche modo, il Ferragosto è l’altra faccia, clamorosa e a volte sbracata, del Natale. Non possiamo fare a meno di desiderare e ricercare la festa, la vacanza, la compagnia; sempre in corsa verso la felicità, anche quando ci dobbiamo accontentarci di molto di meno.
Un volumetto edito quest’anno fotografa la realtà attuale dell’emittente cattolica, network globale animato da una costante attenzione alla persona umana
Nel cuore del martirio, senza paura. Nei giorni più terribili di Aleppo si alza forte il grido di aiuto della comunità cattolica rimasta a testimoniare la tragedia di una città ormai allo stremo. Mentre l’Isis retrocede dalla Siria, nella città fortino di Aleppo si intensificano i raid della coalizione pro Assad. In attesa della creazione di un corridoio umanitario che consenta alla Croce Rosa internazionale di entrare in una città in ginocchio a raccontare la situazione disperata dei civili e della comunità cattolica, la più a rischio delle bandiere nere, è chi è riuscito a fuggire da poco, ma che in tutti questi anni di guerra è rimasto al fianco della popolazione.
Incuriosito dai commenti letti sul web, ho letto con gusto (e una certa fatica, anche fisica) il ponderoso tomo del giovane studioso Paolo Borgognone intitolato L'immagine sinistra della globalizzazione (Zambon 2016). Si tratta di più di mille pagine, zeppe di riferimenti e scritte con uno stile paolino, non certo una lettura da ombrellone. Al di là di questo, la tesi del libro è quella riassunta da Oswald Spengler: «La sinistra fa sempre il gioco del grande capitale. A volte perfino senza saperlo». Partendo da una posizione che alcuno definiscono “rosso-bruna” e che si rifà al filosofo Costanzo Preve, Borgognone asserisce (e dimostra) la sostanziale identità tra la “sinistra” italiana e occidentale come garante e riferimento del turbo-capitalismo globalizzato.
Quando nel 2014 ha adottato una legge che inaspriva le pene nei confronti degli omosessuali, l’Uganda ha subito severe sanzioni. Gli Stati Uniti e diversi Stati europei hanno subito congelato parte dei loro aiuti finanziari al Paese. La Banca Mondiale, tra l’altro, ha sospeso un prestito di 90 milioni di dollari destinato al servizio sanitario.
La pacifica invasione delle strade colombiane, per protestare contro l’introduzione di un manuale scolastico che insegna il gender agli alunni, ha sortito i suoi effetti. Come riferisce l’agenzia Efe, il presidente della Repubblica colombiana, Juan Manuel Santos, ha detto ieri che non autorizzerà la diffusione del gender nelle scuole.
Cercare il bene , voler costruire una convivenza sociale all’insegna dell’amore, non è compito dei soli credenti.
La storia millenaria della cattedrale di Aosta, intitolata all’Assunta e a San Giovanni Battista, è correlata alla fase iniziale della diffusione del cristianesimo in Valle d’Aosta. Un primo edificio sacro, a navata unica e due battisteri, era già stato costruito a ridosso del complesso forense romano alla fine del IV secolo. A quell’epoca, infatti, sembra risalire la costituzione della diocesi locale. La primitiva chiesa fu probabilmente utilizzata fino alla metà dell’XI secolo, quando si cominciò a celebrare il culto nella cattedrale attuale. Fu Anselmo I, vescovo a cavallo tra il X e l’XI secolo, a intraprendere la ricostruzione del tempio che venne notevolmente ampliato e impostato su una pianta basilicale a tre navate con otto campate coperte da capriate lignee. La cripta è l’ambiente che ancora oggi conserva quasi intatta l’impronta anselmiana: si tratta della porzione più antica della cattedrale, vi si accede dalla navata destra ed è divisa in tre navatelle, voltate a crociera, terminanti in altrettante absidi.
Per una Fede in pena, una fede che fiorisce. Non ci sono solo i tormenti di Federica Pellegrini e l’inquietante e triste storia di Alex Schwazer a delineare il tratto umano degli atleti in gara a Rio 2016. La nuotatrice italiana e il marciatore altoatesino alle Olimpiadi stanno catalizzando il circuito mass mediatico a seguito delle loro vicissitudini agonistiche la prima e legate alla giustizia sportiva il secondo. Ma nella calca che affolla i villaggi olimpici della città carioca ci sono anche molte altre storie di rinascita e di speranza. Storie che in tanti casi hanno a che fare con la fede. Storie minori che non conquistano le copertine dei giornali sportivi, ma storie che sono il motore principale di una rinascita e infine di una prestazione olimpica.
San Lorenzo, accompagnato dalla graticola, non evoca una morte facile. Un martire, un uomo che offre la propria vita per gli altri (e non per toglierla ad altri), è consapevole che esiste veramente la verità e che questa Verità è salvifica. La festa di San Lorenzo ha ricordato a tutti che «se il chicco di grano muore, produce molto frutto», e i frutti veri, come ha detto il cardinale Angelo Bagnasco nella sua Genova, «sono vita non morte».
Ci risiamo. Questa volta a finire nel registro degli indagati saranno non uno, ma ben tre vescovi. E non per un’omelia, ma per aver esercitato il loro diritto di espressione criticando la recente legge emanata dall’assemblea autonoma di Madrid sull'educazione gender obbligatoria nelle scuole. In Spagna tornano i “taglialingua” riuniti sotto una delle tante sigle dell’apparato Lgbt e incuranti della recente archiviazione nei confronti del vescovo di Valencia Cañizares rispolverano la via giudiziaria. Certi che è la goccia che scava la pietra.
«Non posso fare a meno di scrivere, si tratta di un rituale su cui ogni giorno sento l’esigenza di tornare con dedizione e passione». Il gusto di cimentarsi tra note e spartiti non dà tregua a Ennio Morricone, nemmeno ora che il celebre compositore romano è giunto alla soglia degli 88 anni. Non lo appagano il prestigioso curriculum – oltre 400 colonne sonore all’attivo e più di 50 milioni di dischi venduti – e i premi più o meno conosciuti che gli vengono tributati costantemente, in Italia e all’estero.
Negli ultimi giorni molto si è discusso della proposta lanciata da Hamza Roberto Piccardo, uno dei più noti italiani convertiti all’islam, circa la necessità di riconoscere, dopo le unioni civili, anche la poligamia. Con stupore dello stesso Piccardo, che già nel 1994 in un commento della sua edizione del Corano si esprimeva a favore della poligamia, la stampa nazionale ha ripreso la non-notizia. Tuttavia sono in pochi ad avere notato che la questione dell’islamicamente corretto e, quindi anche dell’islamicità della poligamia, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un dibattito molto acceso in seno all’islam organizzato italiano. Il dibattito ha un attore principale, Hamza Roberto Piccardo, e un interlocutore chiave, l’Unione delle Organizzazioni e delle Comunità islamiche in Italia (UCOII), presieduta da Ezzeddine Elzir. Il nocciolo della questione riguarda la rappresentanza dei musulmani in Italia e il rapporto dell’islam con lo Stato ovverosia l’Intesa per potere godere di un riconoscimento e dell’8 per mille.
Vangelo 12, 49-57 Non sono venuto a portare la pace sulla terra, ma la divisione.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». [ Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?». ]
Dall'1 al 22 luglio scorso ha avuto luogo il VII Capitolo Generale dell'Istituto del Verbo Incarnato, la congregazione religiosa nata in Argentina nel 1984 per l'opera di P. Carlos M. Buela. Il capitolo è stato diretto dalla Santa Sede, come era stato già comunicato al Consiglio Generale nel dicembre 2015. Dopo le accuse, che da tempo sono rivolte al fondatore, questo Capitolo ha confermato la “veridicità” dei fatti imputati, una vicenda controversa che apre scenari nuovi sulla congregazione.
Si fa presto a dire: “prima gli italiani”. A Mirandola, provincia di Modena, sono arrivati prima gli islamici. Con qualche aiutino pubblico. La comunità cattolica dovrà abituarsi a restare nel prefabbricato donato dalla Caritas italiana ancora a lungo per celebrare la Messa. Tra burocrazia, fondi da sbloccare e ritardi, la parrocchia di Mirandola è ancora ferma all’anno 2012 in quanto a chiese riaperte. Dal terribile sisma di maggio 2012 in tutta la diocesi di Carpi sono appena 4 le chiese riaperte al culto. Le altre 50 sono ancora chiuse, alcune con i rinforzi di sostegno, altre completamente sbarrate.
La mattina di lunedì 12 maggio (1879), il Padre Newman si recò al Palazzo della Pigna, residenza del cardinale Howard, che gli aveva messo a disposizione il suo appartamento per ricevere il messo del Vaticano, latore del Biglietto con il quale il Cardinale Segretario di Stato lo informava che, nel Concistoro segreto da poco concluso, Sua Santità Leone XIII si era degnato di elevarlo al rango di Cardinale. Alle undici la sala era affollata di cattolici inglesi e americani, ecclesiastici e laici, come anche di molta nobiltà romana e dignitari della Chiesa, riuniti per l’occasione. Poco dopo mezzogiorno fu annunciato l’arrivo del messo della Concistoriale. Questi consegnò il Biglietto al Padre Newman, che, tolto il sigillo, lo diede a S.E. Mons. Clifford, Vescovo di Clifton, per la lettura ai presenti. Il messo informava quindi il nuovo Cardinale che Sua Santità lo avrebbe ricevuto il mattino seguente in Vaticano alle dieci, per il conferimento della Berretta, aggiungendo i consueti complimenti, ai quali egli rispose con quello che è passato alla storia come il “Biglietto Speech”.
«Da giovedì sera, i rifornimenti sono cessati. Non abbiamo più benzina, gasolio, prodotti freschi (frutta, verdura e carne) e il pane è diventato raro. Gli abitanti sono molto preoccupati per il loro futuro immediato. Perché i governi occidentali non protestano, non si indignano, non minacciano, non presentano una risoluzione al consiglio di sicurezza dell'Onu per chiedere la revoca del blocco di Aleppo (ovest), che conta 1.500.000 abitanti? Come avevano fatto dieci giorni fa quando l'esercito siriano circondava Aleppo est pretendendo la sopravvivenza dei 250.000 abitanti di quella zona...».
Padre Simon Zakarian ci racconta l’esperienza e le parole dei ragazzi siriani che sono stati alla Gmg. «Attraverso il nostro dolore, Egli ci insegna il vero significato dell’amore»
Riprendendo il monito del Papa, mons Mario Zenari denuncia i tanti interessi dei potenti che stanno massacrando un popolo distruggendo un paese civile
Seul 1988, finale dei 1500. C'è un vincitore annunciato, il britannico Steve Cram, argento quattro anni prima a Los Angeles. Lo applaude il pubblico, lo osanna lo speaker di turno. Invece, a due giri dalla fine, un anonimo kenyano, Peter Rono, prende il largo: non strapazza gli avversari, ma quelli proprio non riescono ad avvicinarsi. Il suo coach se la ride: si chiama Colm O'Connell, è un frate irlandese. Anche per lui è il primo trionfo alle Olimpiadi, da allenatore. Ne arriveranno altri quattro, l'ultimo con David Rudisha, che a Londra 2012 ha stabilito il nuovo record del mondo negli 800 metri.
Non c’è più traccia degli Abba che cantano Hasta mañana con lo sguardo struggente della biondina anni settanta che ha fatto innamorare mezza Europa. Forse quello è stato l’ultimo addio che ha unito in un fremito il popolo svedese. Perché dopo, nella patria del progresso e della protestantizzazione scientifica, la Svezia ha assistito ad uno sviluppo inversamente proporzionale: maggiore erano il benessere e gli standard qualitativi della pubblica amministrazione e della società in generale, minore era la felicità dei suoi abitanti.
Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la notizia dell’irruzione della Polizia in assetto antisommossa in una chiesa di Parigi. Le immagini del sacerdote trascinato via a forza hanno fatto il giro del mondo. Il prete stava celebrando messa. L’ultima messa nell’edificio consacrato a Santa Rita sulle cui fondamenta, dopo una lunga vertenza giuridico amministrativa, pende ora la spada di Damocle della ruspa. La chiesa infatti sarà demolita e al suo posto sorgerà un parcheggio. L’irruzione ha mostrato al mondo una violenza da parte della Polizia che non si vede di solito per le tante moschee abusive sparse qua e là nelle città d’Europa. All’iniziale indignazione anche di esponenti politici francesi come Marion Le Pen ha fatto seguito un balletto giustificazionista che alla fine ha prodotto il risultato di far passare il sacerdote e gli occupanti come usurpatori.
Prime coppie omosex unite civilmente all’ombra della Madonnina a Milano. Hamza Piccardo, ex dirigente dell’Unione delle comunità islamiche (Ucoii), sulla sua pagina Facebook così commenta il rito presieduto del neo sindaco Beppe Sala: «Se è solo una questione di diritti civili, ebbene la poligamia è un diritto civile. Lo Stato regolamenti le nozze plurime. Non si può vietare di avere più mogli» (non è la prima volta che dall’Islam provengono idee simili: clicca qui)
La sentenza del TAR del Lazio che ha respinto il ricorso proposto da Movimento per la Vita, Medici Cattolici, Ginecologi ed Ostetrici Cattolici, Giuristi per la Vita e Pro Vita contro il decreto della Regione Lazio sulla presenza dei medici obiettori nei consultori familiari non è solo una sconfitta per il mondo prolife, ma ha una portata più ampia.
Costretti a fuggire in poche ore, senza potersi portare dietro praticamente nulla. Costretti a lasciare anche quella striscia di terra che - nelle fantasie di chi, a tavolino, giocava a spartirsi le spoglie dell'Iraq - sarebbe dovuta diventare la “riserva” dei cristiani. Sono passati due anni dalla notte tra il 6 e 7 agosto 2014, quella durante la quale 125 mila cristiani iracheni dovettero lasciare la Piana di Ninive dopo che le loro case vennero marchiate dalle milizie dell'Isis con la lettera araba nun, l'iniziale dei nazareni. Estrema tragedia giunta ad appena un mese dal primo esodo, quello da Mosul, la grande città del nord dell'Iraq, abbandonata nelle mani del sedicente Califfato.
L’annuncio dell’amore che vince la morte e il peccato è risuonato di nuovo nel Campus Misericordiae di Cracovia all’indomani della Messa con papa Francesco, quando Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, ha dato voce alla chiamata urgente di annunciare il Vangelo in ogni angolo della terra. Una sfida attualissima lanciata ai 150mila giovani pervenuti dai cinque continenti, resa ancora più forte dal patrimonio lasciato da Carmen Hernández, scomparsa due settimane fa. «Una donna escatologica, che aveva lo sguardo fisso al cielo», ha sottolineato Kiko, facendo memoria del suo coraggio e della sua parola profetica. A renderla presente, uno stendardo portato sul palco dai giovani, con una grande foto delle co-iniziatrice del Cammino, nato nelle baracche di Madrid.
Novena dell'Assunzione della Beata Vergine Maria primo giorno
Nel libro “Giovanni Paolo II e la sofferenza. Un magistero vissuto” (edizioni Cantagalli) don Andrea Mariani parla della sofferenza attraverso l’esempio di Karol Wojtyla
Forse non tutti sanno che fino a metà del XVIII secolo in Toscana rimase in uso il cosiddetto Stile dell’Incarnazione, ovvero il computo dei giorni dell’anno a partire dal 25 marzo, festa dell’Annunciazione. Anche per questo motivo la Basilica della Santissima Annunziata di Firenze è sempre stata il fulcro della vita cittadina. Essa sorge sul luogo dove la compagnia dei Servi di Maria aveva, nel 1250, posto la prima pietra di una chiesa, in seguito a delle avvenute apparizioni mariane, per la quale commissionarono a fra' Bartolomeo un affresco riproducente l’Annunciata. Nonostante l’impegno profuso, il maestro non riusciva a portare a termine il viso di Maria che venne invece concluso miracolosamente da un intervento angelico, mentre il pittore era caduto in uno stato di sonnolenza.
In questi giorni i tabloid, le agenzie di stampa e i giornali on line sono tutto un fiorire di notizie sulle prime unioni civili in giro per l’Italia. Uno dei principi cardine della propaganda gay per chiedere le unioni civili è stato quello della libertà. Libertà di vedersi riconosciuti lo status di coppia, di mettere su “famiglia”, di essere felici, di “amarsi” alla luce del sole, di esercitare gli stessi diritti delle coppie sposate. Ora è arrivato il contrordine. Non c’è più la libertà di unirsi civilmente. Questo è diventato un obbligo. Va da sé, banale a dirsi, che non tutte le coppie omosessuali nutrono il desiderio di vedersi riconosciuta legalmente la loro relazione. Anzi, a guardare le percentuali negli altri paesi, sono pochine le coppie gay che non vedono l’ora di scambiarsi gli anelli. I motivi sono dei più vari: desiderio che la relazione sia vissuta solo come affare privato, pudore, fastidio nel pensare che così facendo si possa diventare una bandiera della militanza gay, fino alla consapevolezza che il matrimonio è una cosa seria destinata solo a persone di sesso differente e che non deve prestarsi a scimmiottamenti giuridici.
Nella notte tra il 6 ed il 7 agosto 2014, 125mila cristiani d’Iraq sono stati costretti ad abbandonare le proprie case per rifugiarsi nel Kurdistan iracheno. A due anni esatti dalla cacciata dei cristiani dalla Piana di Ninive, molte famiglie hanno abbandonato l’Iraq, mentre chi è rimasto, non meno di 110mila nella zona di Erbil e Duhok, vive ancora oggi nella condizione di rifugiato.
Uno studio condotto da un gruppo di scienziati spagnoli guidati dal dott. Emilio Jesús Alegre del Rey e pubblicato dall’European Journal of Clinical Pharmacy ribadisce il potenziale effetto abortivo del Levonorgestrel, la pillola del giorno dopo. Il dott. Alegre del Rey è farmacista presso il Dipartimento di Farmacia all’Universitary Hospital di Puerto Real, a Cadice, in Spagna, ed effettua studi da vari anni sulla cosiddetta “contraccezione d’emergenza”.
Inchiesta del Daily Mail – “La marcia dei “maschi-mamme'” – sul denaro pubblico usato per congelare ovuli e sperma per consentire ai trans di procreare dopo l’operazione chirurgica.
Nell’aprile 2013 ha fatto parlare molto la conversione al cattolicesimo del pastore evangelico pentecostale Fernando Casanova, del Portorico. Da quel momento è diventato un valido apologeta del cristianesimo, caratterizzato dalla sua incredibile padronanza delle citazioni bibliche – impeccabilmente precise – dal suo stile di appassionata oratoria latina e dal suo cuore aperto. È lui stesso a raccontare il lento e doloroso processo di conversione, durato cinque anni, a seguito di molti anni di servizio e di prestigio all’interno della Chiesa protestante.
Giovedì 4 agosto il cardinale Pietro Parolin sarà nell’isola di Pellestrina (Venezia) per i 300 anni dall’Apparizione della Madonna. Ci saranno anche il Patriarca di Venezia e il vescovo della nostra diocesi di Chioggia. Trecento anni fa, Maria toccò il braccio di un ragazzo di nome Natalino dicendogli di dire al parroco di far celebrare delle Messe per le anime del Purgatorio “se volemo avere vittoria”. Senza la vittoria della Repubblica veneta nei giorni seguenti il 4 agosto 1716, le nostre donne porterebbero il velo e noi tutti reciteremmo a memoria i versetti del Corano.
In occasione della Festa di Sant’Emidio (7 agosto Ascoli Piceno) , dalla sera di ieri 4 agosto resta esposta in Cattedrale una preziosa reliquia per alcuni giorni. Si tratta di una piccolissima parte di filamento del tessuto sindonico, proveniente dalla zona lombare dell’uomo della Sindone. La fibra di lino presenta sulla superficie un grumo di sangue (sangue umano di gruppo AB+) impressosi per diretto contatto con le ferite dell’Uomo della Sindone. La fibra deriva da un’asportazione di polveri effettuata sulla Sindone nel 1978 ed è stata donata ai Templari Cattolici d’Italia dal prof. Giulio Fanti, ingegnere meccanico dell’Università di Padova, nonché sindologo di fama mondiale.
70mila firme per chiedere al governo di rispettare la Costituzione e dire un secco no all’educazione gender nelle scuole. E’ il manifesto-dossier consegnato ieri dal Comitato Difendiamo i nostri figli al governo. Una delegazione capitanata dal leader Massimo Gandolfini ha consegnato presso il Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri un dossier sui casi di gender nelle scuole, un’autocertificazione sulle oltre 70mila firme già raccolte sulla libertà educativa, la richiesta di ufficializzazione del consenso informato preventivo per affermare il diritto del primato educativo dei genitori e una copia del manifesto educativo. È stata inoltre rinnovata la richiesta di essere ricevuti dal ministro Boschi in quanto coordinatrice della cabina di regia sull’educazione di genere.
Un “gesuita tra i frati”. E' stata la ricca giornata di ieri di Papa Francesco: la mattina, in Vaticano, ha incontrato i partecipanti al Capitolo generale dei Domenicani, che proprio questo anno festeggiano l'ottavo centenario del loro riconoscimento da parte di papa Onorio III. Il pomeriggio, invece, ad Assisi, presso la Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, quella Porziuncola per cui lo stesso Onorio III nel 1216 concesse a San Francesco l'indulgenza plenaria per la festa del Perdono.
Vangelo Lc 12, 32-48: Anche voi tenetevi pronti.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. [ Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». ]
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Forte crescita del numero di chiese e di chierici ortodossi russi negli ultimi sei anni. Le cifre sono state date dal patriarca di Mosca Cirillo, il quale, in un’intervista a Interfax, ha reso noto che a partire dal 2010 si è registrata l’apertura di cinquemila nuovi luoghi di culto mentre sono stati diecimila i nuovi chierici. Una tendenza che, secondo il patriarca, testimonia il forte bisogno di Chiesa da parte dei russi, giacché «non può esserci una simile crescita della Chiesa se non vi è nessuna richiesta da parte dei fedeli. Ecco perché proviamo particolare gioia quando poniamo le fondamenta per erigere nuove chiese».
La battaglia di Aleppo si avvicina, forse, al drammatico epilogo. Un finale cruento per una città già martoriata da anni di guerra civile. Alla contro-offensiva lanciata dai ribelli, le truppe del governo hanno reagito sferrando un nuovo, fulmineo attacco. Con la copertura dei raid russi, i militari sono avanzati nella zona sotto il controllo degli insorti, riconquistando le colline e diversi villaggi nella periferia sudoccidentale della metropoli. In particolare, l’esercito fedele al regime di Bashar al-Assad – secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong con sede a Londra, vicina all’opposizione – ha occupato l’altopiano di Telat al-Mahoroukat e le cittadine di Khweriz e al-Amriyeh. Nei combattimenti, sempre secondo l’Osservatorio, si contano almeno una quarantina di civili morti. Tra loro anche quattro bimbi. A questi si sommano decine di combattenti uccisi, una cinquantina nelle file dei ribelli. La Ong Usa “Physicians for Human Rights” ha denunciato il bombardamento di sei ospedali da parte del regime durante le ultime due settimane.
Ecco quello che papa Francesco ha detto nell’incontro con i vescovi polacchi durante la Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia. È stato un dialogo a porte chiuse, quello del 27 luglio in Cattedrale, di cui padre Federico Lombardi, da due giorni ex direttore della Sala stampa della Santa Sede, ha riferito parlando di un clima «molto semplice e familiare», ribadendo che «la maggior parte dei vescovi sono semplici, non sono le vecchie guardie che mettono un po’ in soggezione, ma non è che ci siano dei misteri, l’incontro si è svolto in totale familiarità». Nessun mistero, infatti, perché oggi il Vaticano ha pubblicato il resoconto dello scambio tra i presuli polacchi, che hanno sottoposto quattro domande, e il Pontefice. Il tema del gender è tra quelli affrontati in modo particolare da Papa Bergoglio, che ha affermato di essere d’accordo col suo predecessore Benedetto XVI: «Questa è l’epoca del peccato contro il Creatore».
Era il tassello mancante delle recenti giornate polacche di Papa Francesco: le parole rivolte ai vescovi nell'incontro a porte chiuse avvenuto lo scorso 27 luglio nella Cattedrale di Cracovia. Ieri il Vaticano ha diffuso il resoconto del dialogo tra il Papa e i presuli polacchi, avvenuto a partire da quattro domande che gli sono state rivolte dai vescovi.
Il 26 luglio 2016 sarà ricordato per la barbara uccisione di padre Jacques Hamel da parte di un soldato dell’esercito dello Stato islamico. Domenica 31 luglio 2016 sarà ricordata come il giorno in cui alcuni musulmani sono entrati nelle chiese di Francia e Italia per mostrare solidarietà ai cristiani. I giorni successivi saranno ricordati per l’acceso dibattito scaturito da questa presenza pacifica che ha riportato alla superficie molti interrogativi e molti nodi irrisolti del rapporto tra cristiani e musulmani.
Una bomba che sconvolge la Chiesa irlandese ma che deve aprire gli occhi sulla realtà gay tra i preti dell’intera Chiesa cattolica. Il clamoroso gesto dell’arcivescovo di Dublino, monsignor Diarmuid Martin, che ha ritirato i propri seminaristi dal famoso seminario nazionale di Maynooth a causa della cultura gay che regna in quella istituzione, è destinato a provocare un terremoto nella Chiesa irlandese. Martin è infatti uno dei quattro vescovi che fa parte del comitato dei garanti di Maynooth, un simbolo della Chiesa irlandese, un seminario fondato nel 1795 e preparato per accogliere 500 seminaristi. La crisi post-conciliare e i gravi scandali di pedofilia che hanno sconvolto la Chiesa irlandese hanno comportato un calo drastico delle vocazioni e attualmente ci sono una sessantina di seminaristi, destinati ulteriormente a calare alla riapertura del seminario a settembre. Oltre ai tre della diocesi di Dublino, che verranno inviati a studiare al Collegio irlandese a Roma, indiscrezioni parlano di altri sei seminaristi che avrebbero deciso di uscire per le molestie ricevute.
Il Movimento per la Vita Italiano, perplesso rispetto alle valutazioni scientifiche dei giudici amministrativi e alla loro considerazione del diritto all’obiezione di coscienza, continuerà la sua battaglia presso il Consiglio di Stato a difesa del diritto delle donne alla corretta informazione, della dignità della professione medica e, soprattutto, della vita dell’embrione umano, considerato dall’industria del farmaco un oggetto prima che esso possa annidarsi nell’utero materno”. Lo ha dichiarato l’on. Gian Luigi Gigli, Presidente del Mpv, apprendendo la sentenza del Tar del Lazio che ha ritenuto infondati i ricorsi presentati dal Mpv e da altre associazioni contro il decreto Zingaretti sulla riorganizzazione dei consultori familiari.
Stamattina un gruppo di fedeli è stato trascinato con forza dalla polizia perché si opponeva alla demolizione della chiesa di Santa Rita, al cui posto sorgerà un parcheggio
Mons. Kassas, osservatore della Santa Sede, è intervenuto a un dibattito all’Onu su questo tema sottolineando l’impegno della Santa Sede contro tale barbarie
Solo una cerimonia laica. All'inaugurazione della Foligno-Civitanova non c'è stata alcuna benedizione. A chiederlo, secondo il vescovo, è stato Palazzo Chigi
Dopo la pausa di luglio, è ripresa stamani l’udienza generale del mercoledì, che si è tenuta in Aula Paolo VI come di consueto nei mesi estivi. Al centro del discorso del Papa il recente viaggio apostolico in Polonia, che ha avuto tra gli scopi la Giornata mondiale della gioventù a Cracovia. Ecco una sintesi dei principali punti toccati da Francesco.
Ecco le parole dell’incontro di Francesco con i vescovi polacchi, il 27 luglio a porte chiuse in Cattedrale a Cracovia, diffuse martedì. Il gender tra i temi affrontati, su cui il Pontefice si è detto d’accordo con Ratzinger: «Frutto di colonizzazione ideologiche. Come ha detto Benedetto “questa è l’epoca del peccato contro Dio Creatore”»
Quella che segue è una rapida traduzione dell’omelia pronunciata dall’arcivescovo di Rouen, Dominique Lebrun, durante la Messa funebre di padre Jacques Hamel, assassinato mentre celebrava la Messa in Normandia. Seguirà una traduzione più accurata.
Fervente cattolico o semplicemente attento alle tradizioni di fede del suo popolo? L’interrogativo aleggia sul conto del presidente argentino Mauricio Macri, il quale, da quando ha preso possesso della Casa Rosada succedendo alla super laicista Cristina Kirchner, non si è risparmiato in atteggiamenti e posizioni politiche decisamente vicine alla Chiesa. Di estrazione liberale, Macri non proviene certo dal mondo cattolico propriamente detto, ma negli ultimi mesi ha inanellato una serie di attenzioni verso una concezione cristiana della società che meritano comunque un’attenta analisi. Ultimo intervento è un secco no alla revisione della legge che in Argentina condanna l’aborto ad eccezione di quello per grave pericolo per la madre. Macri lo ha fatto nei giorni scorsi rispondendo alle domande della giornalista Cecilia Gonzalez di Notimex, uno delle agenzie più importanti del Messico, dove il presidente si era recato per incontrare il presidente della repubblica.
Nel lontano 1972 Karl Rahner, che a quei tempi, anche se lontani da noi oggi, era già Karl Rahner, scrisse un libretto dal titolo “Trasformazione strutturale della Chiesa come compito e come chance”. L’anno successivo fu pubblicato in lingua italiana dalla Queriniana. Il libro era rivolto alla Chiesa di Germania, che aveva appena celebrato il suo sinodo, ma le considerazioni del (già) grande teologo tedesco anticipavano sorprendentemente i tempi e parlavano di noi oggi. In Italia la DC doveva governare ancora per vent’anni, non si era nemmeno ancora fatto il referendum sul divorzio, Paolo VI aveva appena sconfessato le Acli che a Vallombrosa avevano scelto il socialismo, c’era stato il ’68 sì, ma per le Brigate Rosse mancavano ancora diversi anni, era ancora in corso la guerra del Vietnam. E’ vero che Paolo VI aveva già parlato del “fumo di satana” entrato nella Chiesa, ma a quell’epoca il sistema sembrava reggere. Era un altro mondo, eppure in questo altro mondo, Rahner pensava già a noi oggi, al nostro mondo e alla nostra Chiesa di oggi. La rilettura di quel libretto fa la nostra fotografia.
È in corso, a Medjugorje, il Ventisettesimo Incontro Internazionale di Preghiera dei Giovani, sul tema: “Siate misericordiosi!”. L’apertura ufficiale del Festival si è svolta lunedì 1° agosto, presso l’Altare esterno. Il Rosario delle ore 18:00 è stato guidato da fra Karlo Lovri?, mentre la Santa Messa delle ore 19:00 è stata presieduta dal Dott. fra Miljenko Šteko, Provinciale della Provincia Francescana erzegovinese, e concelebrata da trecentoventi sacerdoti.
Il cielo plumbeo minacciava diluvio, ma né la pioggia né il fango avrebbero mai fatto desistere i giovani del Cammino Neocatecumenale dal rimanere nel Campus Misericordiae di Cracovia, dove ieri pomeriggio si è svolto il consueto incontro vocazionale dopo la Gmg. A maggior ragione quando l’iniziatore Kiko Argüello, dal palco, ha gridato: “Carmen dal cielo sta intercedendo perché non piova!”. Il nome della co-iniziatrice, scomparsa lo scorso 19 luglio a 85 anni, è stato il più citato durante il grande incontro che ha visto la partecipazione di oltre 150mila ragazzi e ragazze da 120 nazioni (300 anche da Cina e Medio Oriente), reduci dal pellegrinaggio in Polonia al seguito del Papa. Non poteva essere altrimenti: Carmen è sempre stata una delle colonne degli appuntamenti giovanili, specie con i suoi incoraggiamenti alle donne a dare la vita per Cristo come spose e madri, come suore o missionarie.
È andata bene questa Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia? “Ma certo!”. Non ha dubbi il cardinale Stanislaw Dziwisz sulla buona riuscita dell’evento mondiale che, dal 26 al 31 luglio, ha portato quasi due milioni di giovani di tutto il mondo nella terra di Giovanni Paolo II. Proprio pensando a Papa Wojtyla, che per oltre 20 anni servì come segretario particolare, l’arcivescovo di Cracovia confida a ZENIT: “Giovanni Paolo II sarebbe certamente soddisfatto di questa Gmg”. Che qualcuno ha definito anche la ‘Gmg dei due Papi’, visto il forte richiamo del Pontefice polacco. “La più bella iniziativa pastorale di San Giovanni Paolo II è stata proprio la Giornata Mondiale della Gioventù”, afferma Dziwisz, ovvero “queste giornate trascorse dai giovani di ogni paese, a peregrinare nella fede, a predicare e ascoltare il Vangelo e gioire insieme”.
L’arcivescovo emerito di Cracovia, malato da tempo, si è spento a 89 anni. Il Papa gli aveva fatto visita lo scorso 28 luglio in ospedale
La Chiesa è sempre perseguitata, e lo sappiamo. Viene costantemente perseguitata in tutto il mondo. Negli ultimi mesi, le ondate di questa persecuzione si sono avvicinate sempre più al nostro mondo occidentale per la prima volta in centinaia di anni. In Occidente non siamo abituati al concetto di martirio. Ci spaventa. Con il martirio di padre Jacques Hamel, tuttavia, questo concetto sta diventando più reale. Stiamo iniziando a sperimentare qualcosa della realtà che per molti Paesi è purtroppo fin troppo familiare. I media hanno iniziato a chiedere alle nostre chiese cattoliche come intendiamo rendere più sicure le nostre chiese. Cosa faremo per assicurare che nessuno possa entrare per commettere violenza? La soluzione più rapida e semplice sarebbe ritirarci con le nostre paure dietro la sicurezza delle barricate sia mentali che fisiche, ma sappiamo che non è quello che il cristiano è chiamato a fare. Tenendo a mente tutto questo, ho ricordato ancora una volta il testamento di padre Christian de Chergé, monaco e superiore dei martiri dell’Atlante rapiti e uccisi durante la Guerra Civile algerina nel 1996. Il loro assassinio venne rivendicato da un gruppo fondamentalista islamico (il film Uomini di Dio racconta la loro storia).
A Cracovia, a poche ore di distanza dalla veglia e dalla messa presiedute da Papa Francesco, il Campus Misericordiae ha accolto nuovamente l’entusiasmo dei giovani. Più di 150 mila ragazzi del Camminio Neocatecumenale da 120 nazioni si sono riuniti per l’incontro vocazionale che, come di consueto, segue le celebrazioni della GMG. Molti di loro intraprenderanno il percorso per il sacerdozio in uno dei 107 seminari Redentoris Mater del Cammino, mentre, tra le vocazioni femminili, tante sceglieranno l'impegno spirituale della clausura. Il cardinal Stanis?aw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, ha presieduto l’incontro, al quale è intervenuto Kiko Argüello. Presenti numerose autorità ecclesiastiche da tutto il mondo.
L’esperienza salvifica della preghiera che riempie il vuoto lasciato dalle cose materiali, la scoperta di avere un Padre che ama tutti al di là di ogni nostro limite e restituisce il centuplo a chi si abbandona fiducioso a Lui. È la gratitudine il sentimento prevalente nelle parole degli ospiti del “Padre misericordioso”, la comunità per combattere la dipendenza da droga, alcol e gioco d’azzardo, che si trova a Medjugorje all’interno del Villaggio della Madre, fondato a metà degli anni ’90 da padre Slavko Barbaric per dare accoglienza ai bambini abbandonati e orfani di guerra (in conseguenza del conflitto in Bosnia ed Erzegovina) e che gradualmente ha esteso la sua opera per aiutare famiglie in difficoltà, ragazze madri, anziani e disabili.
A 5 anni dall’ultimo insuccesso il Canada ci riprova. Con numeri più confortanti. Che fare se una donna incinta viene uccisa? Si riconosce il reato di duplice omicidio. Ciò che sarebbe naturale e sensato non lo è dal punto di vista della legge in molti Paesi, Italia compresa. In Canada se la donna incinta viene uccisa ci si limita a considerare, come accade altrove, la morte del bambino una semplice aggravante da infliggere al reo in caso di condanna.
Giovedì 4 agosto il cardinale Pietro Parolin sarà nell’isola di Pellestrina (Venezia) per i 300 anni dall’Apparizione della Madonna. Ci saranno anche il Patriarca di Venezia e il vescovo della nostra diocesi di Chioggia. Trecento anni fa, Maria toccò il braccio di un ragazzo di nome Natalino dicendogli di dire al parroco di far celebrare delle Messe per le anime del Purgatorio “se volemo avere vittoria”. Senza la vittoria della Repubblica veneta nei giorni seguenti il 4 agosto 1716, le nostre donne porterebbero il velo e noi tutti reciteremmo a memoria i versetti del Corano. Invece oggi abbiamo la grazia di portare in trionfo la Madre del Signore Gesù. Venerata nel santuario di marmo bianco che si specchia sulla laguna di Pellestrina, sùbito innalzato dalla Repubblica Veneta in segno di gratitudine, la bella immagine della Madonna nera dipinta da ignota mano, dal 18 luglio in poi, esce di casa e inizia il suo percorso di benedizione in tutte le chiese dell'isola. In laguna, centinaia di barche - dalle più piccole ai grandi barconi da pesca - fanno risuonare clakson e trombe. Questa la sua storia.
Entrare nella Porziuncola di Assisi il 2 di agosto non è una semplice esperienza, una visita qualsiasi. E' molto di più. Si tratta di poter accedere ad uno di quei benefici concessi dalla grazia divina che è faticoso comprendere in questi nostri tempi, ma che hanno un valore immenso: è l'indulgenza plenaria per il cosiddetto Perdono di Assisi. Non a caso in questo anno giubilare dedicato alla Misericordia anche Papa Francesco si recherà nella città umbra il 4 agosto.
Siamo in guerra o no, con gli jihadisti? A corrente alternata, i media internazionali usano la guerra come titolo per poi specificare, con gran confusione per i lettori, che non siamo in guerra con un terrorismo islamico. La stessa cancelliera Angela Merkel, dopo aver invitato a “non generalizzare” sul terrorismo, ha poi dichiarato che “siamo in guerra”.
Dal mezzogiorno del 1 agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto si può ricevere, una sola volta, l'indulgenza plenaria detta anche "del perdono d'Assisi". Condizioni richieste: 1) visita ad una chiesa parrocchiale o francescana e recita del Padre nostro e del Credo; 2) Confessione sacramentale; 3) Comunione eucaristica; 4) Preghiera secondo le intenzioni dei Santo Padre; 5) Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato. Le condizioni di cui ai nn. 2, 3 e 4 possono essere adempiute anche nei giorni precedenti o successivi la visita della chiesa. Tuttavia è conveniente che la comunione e la preghiera per il Santo Padre siano compiute nel giorno stesso della visita. L'indulgenza può essere applicata sia per i vivi che in suffragio dei defunti.
Monumentale discorso del Papa alla Veglia della Gmg al Campus Misericordiae: l’appello alla fine di ogni guerra e a non vegetare perché “Dio vuole titolari in campo, non riserve”
“Non so se ci sarò a Panama, ma so che ci sarà Pietro”. Papa Francesco conclude con un velo di malinconia questa XXXI Giornata Mondiale della Gioventù vissuta con entusiasmo da oltre un milione e mezzo di giovani di ogni continente. Alla Tauron Arena, noto palazzetto dello sport a 10 km da Cracovia, Bergoglio – prima di tornare a Roma – incontra i circa 20mila volontari e organizzatori dell’evento mondiale che lo accolgono come una star. Tra applausi, urla e flash fotografici, il Pontefice compie il consueto giroin papamobile, mentre una band locale suona e canta l’inno della Gmg sul grande palco dove sono esposte le gigantografie dei volti dei Patroni: Giovanni Paolo II, Faustina Kowalska, Piergiorgio Frassati, Massimiliano Kolbe.
Si può ancora parlare di divorzio felice? Che cosa succede quando i sacri legami matrimoniali si spaccano? É possibile trovare la felicità nelle relazioni affettive, lasciandosi dietro alle spalle i problemi della propria vita, non risolti? Le risposte ce le offre Fabio Nestola, consigliere dell’associazione “Adiantum”, presidente della Federazione Nazionale Bigenitorialità e direttore del Centro Studi Applicati, a 10 anni dall’entrata in vigore della legge 54, che promosse l’affido condiviso per entrambi i genitori in sostituzione di quello esclusivo, prevalente fino ad allora.
Un lettore evangelico: «Su Lutero scrivete menzogne, e la frase "pecca fortemente..." è di sant'Agostino». Risponde monsignor Livi: «I buoni rapporti ecumenici non cancellano la realtà: per la Chiesa le dottrine di Lutero sono eretiche, noi spieghiamo perché. E comunque quella frase di sant'Agostino è stata deformata da Lutero».
Dalla presenza silenziosa e rispettosa agli imam chiamati a recitare versi del Corano dall'ambone, ieri in giro per le chiese italiane si è visto di tutto nella domenica in cui migliaia di musulmani hanno partecipato alla messa in segno di solidarietà per il barbaro assassinio di padre Jacques Hamel a Rouen. L'iniziativa originale era partita dal Consiglio francese per il culto musulmano ma in Italia ha trovato entusiastica adesione da parte della CEI (clicca qui per il nostro giudizio sull'atteggiamento della Chiesa italiana). Sarà ironia della sorte, ma proprio quando i musulmani di Francia lanciano l'iniziativa di partecipare alla Messa cattolica, esce il nuovo numero di Dabiq, la rivista ufficiale dello Stato Islamico, in cui si invitano i militanti a uccidere i cristiani ovunque nel mondo.