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Messaggio del 25 settembre 2018: Cari figli! Anche la natura vi offre i segni del suo amore attraverso i frutti che vi dona. Anche voi, con la mia venuta, avete ricevuto l’abbondanza dei doni e dei frutti. Figlioli, quanto avete risposto alla mia chiamata, Dio sa. Io vi invito: Non è tardi, decidetevi per la santità e per la vita con Dio nella grazia e nella pace! Dio vi benedirà e vi darà il centuplo, se confidate in Lui. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Un uomo dice di aver sporcato lui di sangue la statuina delle presunte lacrimazioni del ‘95. Intervistato da una giornalista che sta per pubblicare un libro sulle sue rivelazioni, sostiene che, tagliatosi col filo del gas della sua moto, accarezzò l’ effigie e la sporcò. Ma la sua testimonianza resa dopo 20 anni presenta molte incongruenze. E soprattutto non collima con quelle rilasciate subito da chi era presente le volte (14) che la Vergine pianse
Dal 2 al 6 febbraio 1995, una Madonnina di gesso, proveniente da Medjugorje, per tredici volte piange sangue nel giardino privato della famiglia Gregori, in località Sant’Agostino, nella periferia Nord di Civitavecchia. Il 15 marzo successivo il fenomeno si ripete nelle mani del vescovo della città, Girolamo Grillo. Il 10 aprile, il cardinale polacco Andrzej Maria Deskur, fraterno amico di Giovanni Paolo II, dona ai Gregori a nome del Papa una statuina del tutto identica alla precedente che da allora fino a oggi, in determinate feste liturgiche o in presenza di gente che prega, essuda un’essenza, un olio profumato; e questo fenomeno coinvolge talvolta anche la grotticina della Vergine, le foglie dell’edera e la natura circostante. Dal 2 luglio 1995 al 16 maggio 1996, infine, la famiglia Gregori testimonia un ciclo di oltre novanta apparizioni mariane apportatrici di messaggi per la Chiesa e il mondo intero.
La Svezia nega il lavoro a due ostetriche cristiane solo perché si rifiutano di partecipare agli aborti. E la Cedu rigetta come inammissibile il loro ricorso. In Argentina confermata la condanna al medico che ha salvato un bambino dall’aborto. Sono gli ultimi attacchi alla libertà religiosa e di coscienza, figli di un’ideologia che inculca false libertà negando quelle vere.
Il blitz della polizia nella chiesa di Cerveteri e la totale assenza di reazioni da parte di Chiesa e istituzioni è un segnale allarmante su quella che ormai è la cultura dello "stato di emergenza". In nome della lotta al coronavirus si tollerano veri e propri abusi di potere. Senza voler minimizzare la gravità della pandemia in atto, si deve però riconoscere che ci stiamo abituando a vivere in stato di emergenza: appena finirà l'epidemia in corso, ritorneremo all'emergenza climatica, dichiarata già dal nostro parlamento e da quello europeo. Un'altra paura su cui si governerà spingendo i paesi occidentali verso una nuova forma di totalitarismo.