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Messaggio del 2 febbraio 2014:Cari figli, con materno amore desidero insegnarvi la sincerità, perché desidero che, nel vostro operare come miei apostoli, siate corretti, decisi, ma soprattutto sinceri. Desidero che con la grazia di Dio siate aperti alla benedizione. Desidero che, col digiuno e la preghiera, otteniate dal Padre Celeste la consapevolezza di ciò che è naturale, santo, divino. Colmi di consapevolezza, sotto la protezione di mio Figlio e la mia, sarete miei apostoli che sapranno diffondere la Parola di Dio a tutti coloro che non la conoscono, e saprete superare gli ostacoli che si troveranno sulla vostra strada. Figli miei, con la benedizione la grazia di Dio scenderà su di voi e voi potrete conservarla col digiuno, la preghiera, la purificazione e la riconciliazione. Avrete l’efficacia che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori, affinché un raggio della grazia di Dio illumini le loro vie. Vi ringrazio.

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«Dovevo avere un destino segnato, tutti i dati della mia vita mi davano per spacciato, ma Dio ha cambiato il mio finale. “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”, così è scritto nell’Apocalisse», spiega a La NuovaBQ il rapper Thomas Valsecchi in arte Shoek. Abbandonato dalla madre che gli offriva la droga, cominicò a prostituirsi, spacciare e venne arrestato: «Accusavo il Signore, finché mi mostrò il suo amore...».
Tra i danni causati dal terremoto di grado 5,3 della scala Richter che ha devastato Zagabria, molti quelli a chiese e conventi. Gravemente danneggiata la Basilica del Sacro Cuore: intatto però il quadro, nemmeno fissato al muro, del beato Ivan Merz. Le scosse non l’hanno spostato di un millimetro. Integra pure la sua tomba. Segno che la santità è la strada che Dio vuole per noi.
Mentre gli ospedali si riempiono, si cerca di non far diminuire l'aborto e l'eutanasia domandando leggi più permissive. E, approfittando dei Parlamenti chiusi, le lobby provano ad ottenere la morte fai-da-te. Sorge il sospetto che a prevalere durante il coronavirus non sia l'altruismo ma la logica dell'autoconservazione, per cui da una parte si può consegnare la propria libertà e dall'altra chiedere che non abbia limiti.