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Messaggio del 2 giugno 2018:Cari figli, vi invito ad accogliere con semplicità di cuore le mie parole, che vi dico come Madre affinché vi incamminiate sulla via della luce piena, della purezza, dell’amore unico di mio Figlio, uomo e Dio. Una gioia, una luce indescrivibile con parole umane penetrerà nella vostra anima, e verrete afferrati dalla pace e dall’amore di mio Figlio. Desidero questo per tutti i miei figli. Perciò voi, apostoli del mio amore, voi che sapete amare e perdonare, voi che non giudicate, voi che io esorto, siate un esempio per tutti quelli che non percorrono la via della luce e dell’amore o che hanno deviato da essa. Con la vostra vita mostrate loro la verità, mostrate loro l’amore, poiché l’amore supera tutte le difficoltà, e tutti i miei figli sono assetati d’amore. La vostra comunione nell’amore è un dono per mio Figlio e per me. Ma, figli miei, ricordate che amare vuol dire sia voler bene al prossimo che desiderare la conversione della sua anima. Mentre vi guardo riuniti attorno a me, il mio Cuore è triste perché vedo così poco amore fraterno, amore misericordioso. Figli miei, l’Eucaristia, mio Figlio vivo in mezzo a voi, e le sue parole vi aiuteranno a comprendere. La sua Parola, infatti, è vita, la sua Parola fa sì che l’anima respiri, la sua Parola vi fa conoscere l’amore. Cari figli, vi prego nuovamente, come Madre che vuol bene ai suoi figli: amate i vostri pastori, pregate per loro. Vi ringrazio!

Notizie dai giornali cattolici



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L'incendio della cattedrale di Nantes è solo l'ultimo di una serie di attacchi contro le chiese e i simboli della cristianità in Francia e in Europa. Ma per centinaia di incendi appiccati, mai sono stati trovati i responsabili. Eppure è un fatto che avvengono prevalentemente in aree a forte densità islamica.
La recente Istruzione della Congregazione per il Clero non è rivoluzionaria come indicato dai media ma risente di un approccio “pastoralista”. Per rilanciare l’evangelizzazione c’è infatti un’unica ricetta: stare in chiesa con il Signore, predicare, scacciare i demoni. Come faceva il Santo Curato d’Ars.
E' stato definito sui social "pericoloso", "delirante", "schifoso". Poi preso di mira dai siti gay e segnalato al suo vescovo di Palermo come "mentitore spudorato". Infine messo alla gogna sui giornali per la sua omelia contro il Ddl Zan in cui ha denunciato i gruppi omosessualisti. Ma nessuno dei cosiddetti difensori dei diritti ha difeso don Calogero D'Ugo dagli attacchi, questi sì d'odio. Ecco un assaggio della legge bavaglio che si prepara in Parlamento: chi non si allinea sarà messo alla berlina, in attesa che scatti la galera.