MaM
Messaggio del 25 gennaio 2020: Cari figli! Oggi vi invito a pregare ancora di più finché nel vostro cuore sentiate la santità del perdono. Nelle famiglie ci deve essere la santità perché figlioli, non c’è futuro per il mondo senza amore e santità, perché nella santità e nella gioia voi vi donate a Dio Creatore il quale vi ama con amore immenso. Per questo mi manda a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Il furore ideologico delle città amministrate da Podemos, Izquierda Unida e Psoe sta provocando episodi sconcertanti di eliminazione dei simboli cristiani con la scusa dell'antifrachismo. L'ultima croce smontata e gettata in una discarica nella provincia di Cordoba sotto gli occhi sconvolti dei cittadini. Si tratta di monumenti installati a conclusione della guerra civile e che sono diventati simboli di devozione e memoria. Da anni la Sinistra al potere smantella e distrugge i simboli religiosi. E anche il premier Sanchez promette battaglia alla croce che perpetua «il ricordo dell'odio».
Biden rimuove un generale dal suo incarico contro il procedimento democratico previsto. Un altro generale paragona gli elettori di Trump ai giovani partiti per la Siria a combattere con l'Isis e un funzionario dell'Fbi fa lo stesso. A che pro? Lo si capisce quando i giornali parlano di rieducare chi ha votato il repubblicano e Harvard considera di togliere le lauree ai suoi supporter. Le purghe continuano anche oltre la politica.
È stato completamente ignorato da pressoché tutti i media, compresi quelli cattolici. Eppure, chi ha pronunciato quel discorso non è affatto un personaggio secondario nel panorama ecclesiastico mondiale. Le parole dell’arcivescovo Henryk Hoser, visitatore apostolico della Santa Sede a Medjugorje, sono state un pugno nello stomaco e, al tempo stesso, un lampo nel buio. In un breve ma densissimo videomessaggio indirizzato ai pellegrini americani, il presule ha individuato una serie di sfide e di “segni dei tempi” di carattere quasi apocalittico. Monsignor Hoser ha usato un linguaggio totalmente disallineato dall’agenda attuale della Chiesa, assumendo i toni della profezia nel senso più corretto del termine. Una vox clamans in deserto, destinata ad essere ignorata perché troppo scomoda.