MaM
Messaggio del 2 dicembre 2007:La Madonna era molto triste. Per tutto il tempo aveva le lacrime negli occhi. Cari figli, mentre guardo nei vostri cuori, il mio cuore si riempie di dolore e fremito. Figli miei fermatevi per un attimo e guardate nei vostri cuori. Il mio Figlio, vostro Dio, è veramente al primo posto? Sono veramente le sue leggi la misura della vostra vita? Vi avverto di nuovo. Senza fede non c'è la vicinanza di Dio, non c'è la parola di Dio che è la luce della salvezza e la luce del buon senso. Mirjana ha aggiunto: io con dolore ho pregato la Madonna di non lasciarci, di non togliere le mani da noi. Alla mi richiesta, Lei ha fatto un sorriso doloroso e se ne è andata. Questa volta non ha detto "Vi ringrazio". Ha benedetto tutti noi e tutti gli oggetti sacri.

Banneux - Mercoledì 18 gennaio 1933 (Mariette Beco)

Don Jamin non è ancora rientrato e l'incredulità scettica della perpetua non frena il signor Beco che decide di interpellare un suo vicino di casa, Michel Charlesèche, stimato da tutti per la sua saggezza; questi, insieme al figlio Henrie di undici anni, si incammina verso La Fange. Nel frattempo è accaduto qualcosa: mentre Mariette recitava le Ave, improvvisamente ha teso le braccia verso l'alto, guardando estasiata in cielo; fra le cime di due grandi abeti c'è una piccola figura luminosa che man mano le si avvicina diventa sempre più nitida fino a fermarsi a qualche passo da lei. È la stessa visione di domenica, in grandezza naturale, posata su una specie di nuvola di fumo grigiastra, elevata da terra una trentina di centimetri; ha il viso sorridente e dolce che le comunica bontà e tenerezza. Tiene le mani rivolte in alto ed è luminosa, bella e splendente come il sole; sul capo, sopra il velo bianco e lungo, ha un' aureola di luce dalla quale si staccano raggi più lunghi intercalati da raggi un po' più corti e il suo abito è ancora uguale. Questa sera Marinette nota che ha il piede destro scoperto, ornato da una rosa d'oro, mentre dall'avambraccio destro le pende una corona di rosario bianca. La santa Vergine muove lentamente le labbra, come se pregasse, ma senza far udire la sua voce; poi, con un cenno dell'indice (lo stesso della volta precedente), invita la bambina a seguirla, indietreggiando posata sulla nuvoletta. Manette la segue varcando la stecconata e mentre si incammina sulla strada che porta verso Tancrémont, giunge suo padre con i Charlesèche che le chiede dove stia andando; Mariette non si ferma e senza nemmeno voltarsi risponde che "Lei la chiama" e prosegue, seguita e sorvegliata a distanza. La Vergine, dopo qualche metro, si ferma e la bimba si lascia cadere in ginocchio così pesantemente sul terreno gelato che se ne ode il tonfo, ma trascorso un istante, al cenno della Madonna, si rialza, riprende a camminare, senza rispondere ai ripetuti richiami e senza curarsi di dove mette i piedi. La Madonna continua a scivolare all'indietro senza distogliere lo sguardo dalla bambina che, a una seconda sosta, cade ancora sulle ginocchia per rialzarsi nuovamente all'invito e riprendere a camminare. A un tratto, piega bruscamente verso destra e si inginocchia al bordo di un fosso davanti a una misera sorgentella d'acqua, mentre la Bella Signora è ferma davanti a lei, al di là del rigagnolo, sopra la scarpata e le dice: «Immergi le tue mani nell'acqua». Mariette, senza esitare, obbedisce e la corona del rosario le scivola dalle dita che bagna e muove nell'acqua. I tre testimoni attratti dallo sciacquio si avvicinano e odono la bambina ripetere: «Questa sorgente è riservata per me». Allora Michel Charlesèche, sorpreso, cerca nell'oscurità verso la scarpata senza scorgere nessuno e sente ancora Mariette ripetere le parole della Vergine: «Buona sera, arrivederci». Dopo il saluto, la Bella Signora si eleva sugli abeti vicini alla fonte e si allontana guardando la piccola che la fissa fino a quando, rimpicciolita e troppo distante, scompare. Come se si risvegliasse da un sogno, la bambina stropiccia gli occhi e finalmente si incammina verso casa col babbo e i due vicini.