MaM
Messaggio del 2 marzo 2019:Cari figli, vi chiamo apostoli del mio amore. Vi mostro mio Figlio, che è la vera pace ed il vero amore. Come Madre, mediante la grazia divina, desidero guidarvi a lui. Figli miei, per questo vi invito ad osservare voi stessi partendo da mio Figlio, a guardare a lui col cuore ed a vedere col cuore dove siete voi e dove sta andando la vostra vita. Figli miei, vi invito a comprendere che vivete grazie a mio Figlio, mediante il suo amore e il suo sacrificio. Voi chiedete a mio Figlio di essere clemente con voi, ma io invito voi alla misericordia. Gli chiedete di essere buono con voi e di perdonarvi, ma da quanto tempo io prego voi, miei figli, di perdonare ed amare tutti gli uomini che incontrate! Quando capirete col cuore le mie parole, comprenderete e conoscerete il vero amore, e potrete essere apostoli di quell’amore, miei apostoli, miei cari figli. Vi ringrazio!

Sacra Bibbia C.E.I.


Giobbe - 2

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1Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore.2Il Signore disse a satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Da un giro sulla terra che ho percorsa".3Il Signore disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo".4Satana rispose al Signore: "Pelle per pelle; tutto quanto ha, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita.5Ma stendi un poco la mano e toccalo nell'osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!".6Il Signore disse a satana: "Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita".
7Satana si allontanò dal Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo.8Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere.9Allora sua moglie disse: "Rimani ancor fermo nella tua integrità? Benedici Dio e muori!".10Ma egli le rispose: "Come parlerebbe una stolta tu hai parlato! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?".
In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.
11Nel frattempo tre amici di Giobbe erano venuti a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita, e si accordarono per andare a condolersi con lui e a consolarlo.12Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere.13Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore.