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Messaggio del 18 marzo 1996:Cari figli! Desidero che riflettiate a lungo sul messaggio che oggi vi dono attraverso la mia ancella. Figli miei, grande è l’amore di Dio! Non chiudete gli occhi, non tappatevi le orecchie quando vi ripeto che grande è l’amore di Dio! Ascoltate il mio invito, ascoltate la supplica che oggi vi rivolgo. Consacrate il vostro cuore a Dio e fate di esso la dimora di Dio! Che Dio vi abiti per sempre! I miei occhi ed il mio cuore saranno qui anche quando non apparirò più. Agite in ogni momento come vi ho chiesto di fare così che io possa condurvi a Dio. Non respingete il nome di Dio per non essere rigettati anche voi!. Accogliete i miei messaggi così da poter essere accolti anche voi! Decidetevi, figlioli miei: questo è il momento di decidersi! Abbiate un cuore giusto ed innocente affinché io possa condurvi a Dio vostro Padre. È proprio grazie al suo grande amore che io sono oggi sono qui. Grazie per essere venuti!

Commento al Messaggio del 25 novembre 1999

Commento del 25 novembre 1999

Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. In questo tempo di grazia, che la croce sia per voi il segno indicatore dell'amore e dell'unità attraverso le quali viene la vera pace. Perciò, figlioli, pregate in questo tempo specialmente perché nei vostri cuori nasca il piccolo Gesù, Creatore della pace. Soltanto attraverso la preghiera voi potrete diventare i miei apostoli della pace in questo mondo senza pace. Per questo pregate fin quando la preghiera diventi per voi gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!


E' un messaggio che vuole prepararci al Natale, ora che iniziamo il tempo di Avvento, certamente tempo di grazia. La preghiera è indispensabile affinché questo tempo donato a noi possa realizzarsi in pienezza.

Forse abbiamo dimenticato un po' la preghiera, ma ora, all'inizio del nuovo Anno Liturgico, vogliamo deciderci a vivere con tutto il cuore questo Anno eccezionale di grazia.

La Madonna ci invita affinché la Croce sulla nostra strada sia il segno indicatore che ci conduce all'amore e all'unità, attraverso le quali viene la vera pace.

Se guardiamo la Croce vediamo che ha una dimensione verticale (amore verso Dio) ed una orizzontale (amore verso il prossimo). Queste due dimensioni ci indicano la strada dell'Amore. Colui che ama è pronto a soffrire, pronto a perdonare, a riconciliarsi, è pronto a portare la croce.

Chi ama Dio potrà realizzare anche l'altra dimensione: amerà il prossimo, amerà anche la creazione. E quando avremo realizzato questa unità fra le due dimensioni, quando queste s'incontrano nel nostro cuore, avremo la vera pace e comunicheremo pace attorno a noi. Nel tempo che ci prepara al Natale, esaminiamoci bene alla luce di questo "segno" indicatore, l'unico nel quale c'è salvezza: Cristo ci ha salvato con la Croce, segno di Amore! Il centro di unità fra la dimensione verticale e quella orizzontale è Gesù. E se Lui è al centro della nostra vita, allora le preghiere, i digiuni, le veglie, la preparazione dei doni natalizi, gli auguri che vogliamo rivolgere alle persone care, tutto sarà illuminata alla presenza di Gesù che crea la pace vera.

La Madonna infine ci invita a diventare suoi apostoli della pace in questo mondo senza pace. Se ci guardiamo attorno, vediamo tanti esempi di assenza di pace, ovunque nel mondo. La Madonna non ci dice di giudicare o condannare, ma ci invita ad essere noi testimoni di pace, operatori di pace, suoi apostoli della pace!

E infine ecco l'invito a pregare finché la preghiera diventi per noi gioia. Quando non abbiamo voglia di pregare, sentiamo una resistenza a farlo, sentiamo aridità, ebbene, sono momenti in cui se preghiamo ugualmente, arriveremo a sentire la gioia. La gioia viene certamente, perché pregare è incontrare Dio, sorgente di gioia infinita… Apriamo dunque il nostro cuore alla conversazione e al pentimento sincero, viviamo questo messaggio come programma per le settimane di Avvento e Gesù nascerà in noi, nel nostro cuore purificato dal peccato che ci separa da Dio e dai fratelli.

Camminiamo verso il Giubileo del 2000 guardando la Croce, segno di amore e unità e diciamo il nostro "Magnificat" ringraziando Maria per la sua presenza tra noi. Lei ci aiuta, affinché nel nostro cuore rinnovato dalla grazia, possa nascere il piccolo Gesù!

P. Slavko Barbaric'