MaM
Messaggio del 2 febbraio 2017:Cari figli, voi che cercate di presentare a mio Figlio ogni giorno della vostra vita, voi che provate a vivere con lui, voi che pregate e vi sacrificate, voi siete la speranza in questo mondo inquieto. Voi siete i raggi della luce di mio Figlio, un vangelo vivente, e siete i miei cari apostoli dell’amore. Mio Figlio è con voi. Egli è con coloro che pensano a lui, che pregano. Allo stesso modo, però, egli aspetta pazientemente quelli che non lo conoscono. Perciò voi, apostoli del mio amore, pregate col cuore e mostrate con le opere l’amore di mio Figlio. Questa è l’unica speranza per voi, ed anche la sola via verso la vita eterna. Io, come Madre, io sono qui con voi. Le vostre preghiere rivolte a me sono per me le più belle rose d’amore. Non posso non essere là dove sento profumo di rose. C’è speranza! Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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Dopo i sette luoghi sacri già demoliti, i jihadisti hanno provato a far saltare l’antico minareto di Hadba, ma la gente si è opposta. «Non sono qui per liberarci come avevano detto». E il “Battaglione di Mosul” inizia la guerriglia anti-califfo
Meriam Yahya Ibrahim, la cristiana condannata a morte in Sudan per apostasia, poi scagionata e volata al sicuro in Italia, è partita a mezzogiorno per gli Stati Uniti. Andrà vivere con il marito e i due figli nel New Hampshire, dove risiede il fratello del consorte Daniel Wani, che ha la cittadinanza americana.
Nella rubrica delle lettere di Repubblica tale Plinio Garbujo chiede oggi a Corrado Augias un commento sul caso – sollevato un paio di giorni fa dalla stessa Repubblica – del «video shock» in cui si vede una scena che il lettore, sulla base della ricostruzione offerta dal quotidiano, sintetizzata così: «Durante la processione della Madonna del Carmine, la statua con il baldacchino si è fermata davanti all’agenzia funebre del boss D’Ambrogio, luogo simbolo di Cosa Nostra, per rendergli onore, mentre lui è in carcere a Novara».
Sono nata in una famiglia di testimoni di Geova, in un ambiente ostile dove mi hanno fatto credere che Dio fosse spietato e giustiziere. Ho vissuto per anni nelle tenebre senza alcun punto di riferimento ma non voglio parlare di questo al momento. Condivido con voi questa esperienza per mettervi in guardia dalle trappole del Maligno, da come si usa di illusioni o di cose apparentemente piacevoli per allontanarci da Dio. E’ mio desiderio mostravi come Satana si trasforma in “angelo di luce” dietro un’apparenza benefattrice. Ringrazio il Signore che mi ha accolta con lui e mi ha salvata. Tutto cominciò nel 2000. Ero in contatto con un uomo canadese. Un giorno mi chiese di spedirgli una ciocca di capelli. Non sapevo assolutamente nulla di pratiche magiche, pensai che fosse un gioco e invece …..
Dal mezzogiorno del 1 agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto si può ricevere, una sola volta, l'indulgenza plenaria detta anche "del perdono d'Assisi". Condizioni richieste: 1) visita ad una chiesa parrocchiale o francescana e recita del Padre nostro e del Credo; 2) Confessione sacramentale; 3) Comunione eucaristica; 4) Preghiera secondo le intenzioni dei Santo Padre; 5) Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato. Le condizioni di cui ai nn. 2, 3 e 4 possono essere adempiute anche nei giorni precedenti o successivi la visita della chiesa. Tuttavia è conveniente che la comunione e la preghiera per il Santo Padre siano compiute nel giorno stesso della visita. L'indulgenza può essere applicata sia per i vivi che in suffragio dei defunti.
L’irachena Dalia AlAqidi lancia «una campagna aperta a tutti». La collega libanese Dima Sadeq annuncia il tg indossando una t-shirt con la N araba dei cristiani
Caporedattore del Newton Daily News, è stato cacciato per le sue opinioni ritenute “omofobe”: «Compromettono la nostra reputazione». Il giornalista ha sporto denuncia per «discriminazione religiosa»
La Csa rimprovera le emittenti che hanno diffuso “Cara futura mamma”: il video «ambiguo» mancherebbe di «interesse generale». Critiche che non stupiscono in un paese «leader nell’eliminazione dei bambini con trisomia 21»
Ospedale pugliese Tatarella a Cerignola: se vuoi abortire subito devi pagare 100 euro, altrimenti ti faccio aspettare oltre il 90° giorno. Questo hanno rivelato le intercettazioni fatte dai carabinieri nei confronti di Osvaldo Battarino e Giuseppe Belpiede, di 56 e 62 anni, il primo dirigente medico responsabile delle pratiche abortive e il secondo direttore dell’Unità di Rianimazione. Una ventina i casi accertati. L'accusa a loro contestata è di concussione continuata in concorso. Un vero e proprio pizzo abortivo: mazzette per ammazzare prima.
I fanatici dello Stato islamico, dopo essersi insediati a Mosul proclamando il califfato, hanno dato il via a una sistematica persecuzione dei cristiani, culminata nella cacciata di questi dalle loro case. Le massime cariche istituzionali della Chiesa e degli organismi internazionali hanno condannato questa condotta, ma come hanno reagito i musulmani moderati? «Dipende», dichiara Camille Eid, scrittore e giornalista libanese. «Alcuni hanno protestato, pagando con la propria vita, altri hanno preferito restare in silenzio».
“La scelta infelice del sindaco Virginio Merola” merita “la più ferma e risoluta opposizione di chi vuole preservare i diritti della famiglia, e con essi, il bene comune”. È uno dei duri passaggi dell’editoriale uscito domenica scorsa, 27 luglio, sulla prima pagina di Bologna Sette, il settimanale dell’arcidiocesi guidata dal card. Carlo Caffarra. L’editoriale - firmato da Filippo Savarese, portavoce della Manif Pour Tous Italia - si scaglia contro la direttiva emanata dal sindaco di Bologna che permetterà, dal prossimo 15 settembre, di trascrivere nei registri di stato civile del capoluogo emiliano anche i matrimoni omosessuali celebrati all’estero.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel presentare la “road map” del decreto sulla fecondazione eterologa, ha spiegato che questa pratica godrà della copertura del Servizio sanitario nazionale. L’associazione Scienza & Vita si chiede allora perché non venga garantita la stessa assistenza finanziaria alle adozioni.
Gregorio III Laham, Patriarca della Chiesa cattolica greco-melchita, rispedisce al mittente la proposta del governo francese, che nei giorni scorsi tramite il ministro degli Esteri Laurent Fabius si era detto pronto ad accogliere i cristiani in fuga dalle persecuzioni dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante.
La Cei pubblica una nota dalla quale emerge l'importanza della scuola cattolica per le casse statali. Richiami anche alla libertà d'insegnamento e ai non adeguati finanziamenti
Amorevole condivisione. Attiva partecipazione. Reciproco aiuto. Ma poi anche: sincerità nel dialogo che nasce dall’ascolto e dal confronto proattivo. Il “modo” in cui si vive fa la differenza! Così, tentando di dar vita alla regola “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”, “io voglio ricominciare da Stop’n Go” è stato il non dichiarato motto dei partecipanti. Stop’n Go il nome. In italiano, ti fermi e riparti. Come definirlo? Si potrebbe provare con “campo estivo”. Ma appare un poco riduzionistico. Di “estivo”, effettivamente, il periodo, ovvero la terza settimana di luglio. E l’incredibile perdurante calura nel quale ha preso vita. La quarta edizione si è appena conclusa. E già si parla del prossimo anno. Ma cosa avrà avuto mai di tanto prorompente?
Un libro che promuove l’uccisione degli apostati e la guerra santa contro gli infedeli e la Bibbia? «Sono uguali». È questa la risposta che il ministero degli Interni francese ha dato a quanti chiedevano di impedire la vendita nei supermercati del libro La voie du musulman (La via del musulmano).
Leggiamo che «il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, non ha escluso che si possa ricorrere a un provvedimento legislativo d’urgenza in materia» (Il Giornale, 27 luglio u.s.). Donde l’«urgenza», data la «materia»? Boh. La «materia» sarebbero i compensi per i donatori di gameti e le donatrici di ovociti dacché la Corte costituzionale ha praticamente liberalizzato la fecondazione eterologa. Già: ci vuole la materia prima e il settore va disciplinato. Naturalmente non si tratta di vile mercimonio, bensì di «gratificare quanti decidono di cedere ovociti e gameti per andare incontro al desiderio di tante coppie che hanno difficoltà ad avere figli».
«A quanti qui in Europa e in Occidente importerà davvero qualcosa dell’ennesima uccisione di cristiani, saltati in aria ieri, a Kano, in Nigeria, per lo scoppio di una bomba in una chiesa? E del resto a quanti glien’è importato davvero qualcosa dei cristiani obbligati la settimana scorsa ad abbandonare Mosul nel giro di 24 ore, pena la vita o la conversione forzata all’Islam?». Sono le domande con cui si apre l’editoriale odierno del Corriere della Sera, firmato da Ernesto Galli Della Loggia. E la risposta è scontata: «A nessuno».
Matrimoni forzati, esecuzioni sommarie, vietata perfino l’arte. Padre Hanna descrive le regole imposte dal califfato in città: «Ora anche i sunniti si pentono amaramente di avere accolto questi terroristi pur di sbarazzarsi del governo sciita»
Almeno cento morti in una sola notte, quella del 28 luglio: è uno dei bilanci più drammatici da quando è cominciata la guerra tra Hamas e Israele, l’8 luglio scorso. Queste volta i bombardamenti a Gaza hanno colpito anche il complesso parrocchiale dell’unica chiesa cattolica che si trova nella Striscia, quella della Sacra Famiglia.
La lodevole offerta di asilo ai profughi iracheni da parte della Francia e le parole (ignorate) del patriarca Sako: «Non dovete incoraggiare i cristiani a lasciare la regione, ma aiutarli a restare qui»
C'è un aspetto del dibattito sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, che Matteo Renzi vuole imporre agli italiani già a settembre, che è talora nascosto o fatto passare per secondario, ma è invece centrale. Attenzione: se non si capisce la centralità di questo elemento la battaglia è già persa. Si tratta della cerimonia in Comune che consacrerà secondo le proposte di Renzi l'unione civile fra due omosessuali e due lesbiche e che, secondo i modelli inglese e tedesco, dovrà essere «identica» al matrimonio civile fra due persone di sesso diverso. Intervistato da La Stampa il 29 luglio, Stefano Lepri, vicepresidente dei senatori del Partito Democratico, vicinissimo a Renzi, ha spiegato che questa è la linea del Piave del suo partito: si potrà trovare una mediazione su altre cose, non sulla cerimonia. Successe lo stesso in Inghilterra, dove in più una parte della magistratura andò a caccia con ferocia di chi nei Comuni non officiava cerimonie «identiche», multando e licenziando, e generando casi che poi finirono alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
Pope Francis is waiting for the right moment for his verdict on Medjugorje, and well-informed sources say it is not far away, writes Spanish priest who often visited. Medjugorje will achieve shrine status and the authenticity of the apparitions will be neither confirmed nor dismissed, he further tells.
Rimant? Šalaševi?i?t? ha parlato così a TV3, aggiungendo che «la legge sull’eutanasia infantile del Belgio merita di essere presa in considerazione»
Un centinaio di estremisti islamici in Pakistan ha attaccato un quartiere ahmadi bruciando le case dei membri della setta religiosa e uccidendo almeno una donna e due bambine. L’assalto, come riporta Reuters, è avvenuto ieri nella città di Gujranwala, 220 chilometri a sud della capitale Islamabad e sarebbe stato originato da un caso di presunta blasfemia.
A un anno dal rapimento del gesuita a Raqqa da parte dei ribelli siriani, i suoi familiari scrivono: «Non abbiamo più notizie di nostro figlio e fratello Paolo. Chiediamo ai responsabili di avere la dignità di farci sapere della sua sorte»
Quasi mille islamici sono rifugiati a San Porfirio, dove «l’amore tra cristiani e musulmani sta crescendo». Intanto la guerra continua nella Striscia, come testimonia padre Hernandez
«E tu mi sei venuto accanto, mi hai detto: “Ma io ti perdono, mamma. Non piangere. Nascerò un’altra volta”. Splendide parole, bambino, ma parole e basta. Tutti gli spermi e tutti gli ovuli della terra uniti in tutte le possibili combinazioni non potrebbero mai creare di nuovo te, ciò che eri e che avresti potuto essere. Tu non rinascerai mai più. Non tornerai mai più. E continuo a parlarti per pura disperazione »: con queste parole Oriana Fallaci nella sua Lettera a un bambino mai nato esprime tutta la drasticità e la tragicità dell’aborto.
Così Valentina Castaldini di Ncd ha denunciato il sindaco per l’atto in contrasto con la legge nazionale (ma in linea con la “campagna” in atto in diverse città)
Intervista al parroco Pierre Laurent Cabantous: «Questo segno viene messo sulle case dei cristiani di Mosul. Noi per solidarietà, oltre alla preghiera, l’abbiamo affisso sulla canonica. In Italia c’è troppa rassegnazione»
Il mistero del nostro esserci, le domande censurate, la forza segreta di quel sacerdote che «parlava di me» in un’aula della Cattolica. «Voglio uscire dalla foresta»
Boko Haram non dà tregua alla popolazione della Nigeria e ora ha ripreso ad attaccare anche il nord del Camerun. Ieri i terroristi islamici hanno condotto un raid nella città di Kolofata, dove hanno rapito la moglie del vicepremier del paese insieme alla governante, l’imam locale, che è anche il sindaco della città, e cinque membri della sua famiglia. «La situazione è davvero critica qui», ha dichiarato il colonnello Feliz Nji Formekong.
«A quanti qui in Europa e in Occidente importerà davvero qualcosa dell’ennesima uccisione di cristiani, saltati in aria ieri, a Kano, in Nigeria, per lo scoppio di una bomba in una chiesa? E del resto a quanti glien’è importato davvero qualcosa dei cristiani obbligati la settimana scorsa ad abbandonare Mosul nel giro di 24 ore, pena la vita o la conversione forzata all’Islam?». Sono le domande con cui si apre l’editoriale odierno del Corriere della Sera, firmato da Ernesto Galli Della Loggia. E la risposta è scontata: «A nessuno».
La sua astuzia e i suoi inganni non cancellano una realtà: noi siamo figli della Luce, creature amatissime da Dio
Lo scorso 6 marzo, durante un’udienza ai parroci di Roma, papa Francesco aveva rivelato che, parecchi anni fa, aveva raccolto dalla bara dove era stata posta la salma di un sacerdote argentino suo amico, la croce che il defunto teneva tra le mani. Da allora, Bergoglio la tiene sempre con sé. Assieme a questa croce, ora sappiamo che il Santo Padre porta sempre indosso la medaglia del Sacro Cuore donatagli dalla domestica che lavorava presso la sua famiglia, quando era bambino.
A lui venne affidata la comunità di Shanghai. Da lì individuava i percorsi che i missionari dovevano fare per entrare in Corea. Quando fu scoperto, venne decapitato
A volte la realtà supera di gran lunga la fantasia. È accaduto a San Marino, l’«antica terra della libertà», a cui forse bisognerà cambiare il nome in «La nuova terra della dittatura del pensiero unico». Che è successo? In Repubblica vige una interessante caratteristica, retaggio forse di una antica concezione della responsabilità dei capi famiglia in ordine al governo della cosa pubblica. Ad ogni cambio dei Capitani Reggenti (chi non vive in Repubblica sappia che questo accade ogni sei mesi) è possibile presentare ai nuovi rappresentanti dello Stato delle «Istanze d’Arengo» che, se ritenute degne di essere prese in considerazione, vanno discusse entro la fine del mandato degli stessi Capitani Reggenti.
Il patriarca libanese maronita Bechara Rai, a proposito dell'ultimatum lanciato la settimana scorsa dallo Stato islamico dell'Iraq e del Levante ai cristiani di Mosul, aveva osservato il silenzio da parte islamica e la mancanza di "voci di denuncia." Dal canto suo, il Patriarca dei caldei Louis Sako aveva ribadito, in una lettera aperta pubblicata il 21 luglio, che le richieste dell’ISIS sono “richieste che offendono i musulmani e la reputazione dell’islam, che sostiene la libertà per ognuno di avere la religione che preferisce e che proibisce la costrizione negli affari di fede, e sono in contraddizione con i 1.400 anni di storia e di vita del mondo islamico.”
" Dopo la moschea dedicata al profeta Giona, anche il mausoleo di San Giorgio, patrono di Mosul, nel nord dell'Iraq, è stato fatto saltare in aria da jihadisti dello Stato islamico (Isis). Lo affermano fonti locali, parlando di una "potente esplosione", avvenuta nella tarda serata di venerdì, che ha "devastato l'intero mausoleo"."
Oggi inizia la Novena alla Madonna della Neve di Santa Maria Maggiore a Roma.
Quando in tv o nel tablet vedi uomini correre portando una barella, o senti il grido di una madre, o incroci gli occhi sbarrati di un bimbo, non si tratta più di cose lontane. Un amico fa rimbalzare fino a te l’invocazione di una famigliola che abita a Gaza, e ne allega la foto, papà e mamma e bimbo piccolo in braccio… Persone, uomini, donne, paura, dolore, fumo di bombe e traiettorie di razzi. Appena un poco più in là i cristiani vengono marchiati, depredati, costretti alla fuga; torturati e uccisi; crocifissi come Gesù: solo perché non rinnegano Gesù e amano la Chiesa. Più in qua, i barconi con un drammatico carico umano e il ventre abitato dai morti asfissiati. Il mondo lontano diventa più vicino dei tavolini del bar, entra nel tuo cuore e abita la tua preghiera. Viene da riconsiderare tutto: la fede che hai, l’opera che svolgi, le amicizie che godi, la libertà che consumi, gli incontri, le letture, il presente, il passato. La storia. Noi non siamo nati musulmani.
Papa san Pio X ebbe solo il tempo di sentir tuonare i «cannoni d’agosto» prima di morire nel 1914. Il suo successore, il sessantenne Benedetto XV, fece di tutto affinché almeno l’Italia restasse fuori da quella che si rivelò ben presto una (parole sue) «inutile strage». Ma la Santa Sede aveva giurisdizione solo spirituale sui cattolici, e questi militavano sotto governi laicisti (Francia e Italia) o luterani (Germania) o semplicemente antipapisti (Inghilterra, Stati Uniti, Russia). L’unico governo ufficialmente cattolico era quello austriaco e, infatti, l’imperatore Carlo I (che è stato addirittura beatificato) si batté (inutilmente) per la pace a fianco del Papa in una guerra che non aveva voluto ma solo ereditato.
P. Amado Baranquel, parroco della chiesa di Maria Immacolata a Tripoli, lancia un appello al suo governo. Islamisti hanno ucciso un filippino di 50 anni perché "non era musulmano". "Bengasi e Tripoli sono sotto il controllo delle milizie, invase da carri armati e con continue sparatorie ed esplosioni".
È terribile che una terra così bella sia rovinata così", ha detto arrivando nella zona segnata dalla diossina provocata dal seppellimento di rifiuti tossici e radioattivi organizzato dalla camorra. "Chi diventa amico di Dio, ama i fratelli, si impegna a salvaguardare la loro vita e la loro salute anche rispettando l'ambiente e la natura".
Il ricordo dei bambini, vittime delle guerre, "ai quali si toglie la speranza di una vita degna". Affrontare "ogni diatriba con la tenacia del dialogo e del negoziato e con la forza della riconciliazione". Domani, i 100 anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale, "un giorno di lutto". Imparare le lezioni della storia. Il Vangelo ti fa conoscere Gesù vero, vivo; ti parla al cuore e ti cambia la vita, come per san Francesco di Assisi. "La gioia di avere trovato il tesoro del Regno di Dio traspare, si vede. Il cristiano non può tenere nascosta la sua fede".
Oggi inizia la Novena al santo curato d’Ars - San Giovanni-Maria Vianney.
"L’amichevole tra i francesi del Lille e gli israeliani del Maccabi Haifa è finita a calci e pugni. A cinque minuti dalla fine del match che si è tenuto in Austria due giorni fa, alcuni manifestanti di origini turche hanno invaso il campo con le bandiere della Palestina prendendo a calci e pugni i giocatori israeliani come forma di protesta per la guerra a Gaza, che ha già causato la morte di oltre 800 persone."
«L’Italia con i Paesi del Corno d’Africa si pone come Paese che ascolta, non che fa la lezione. Nella regione siamo considerati un partner affidabile, senza secondi fini». Così Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri, spiega ad Avvenire come è stato possibile liberare Meriam Yahya Ibrahim e trasferirla in Italia: attraverso una diplomazia che punta sulla collaborazione e non sull’accusa. Ieri la donna cristiana condannata per apostasia e adulterio, e poi scagionata, è arrivata in Italia su un volo di Stato e ha incontrato papa Francesco dopo l’atterraggio a Ciampino.
Il video della distruzione dell’edificio religioso, diventato per il califfo «luogo di apostasia». E Sako scrive all’Onu: «Fermate la pulizia etnica dei cristiani»
Nipote dell’ultimo sovrano di Moldavia, si convertì al cattolicesimo «per essere un ortodosso migliore». La storia di Vladimir, oggi beato, è raccontata nel libro “Vladimir Ghika. Il principe martire”
Sono passati sedici anni dalla vittoria in giallo del “Pirata” romagnolo. Era Marco Pantani l'uomo che aveva riportato il Tour de France in Italia dopo le vittorie di Felice Gimondi, Gastone Nencini, Fausto Coppi, Gino Bartali e Ottavio Bottecchia. Ora sembra essere il turno del siciliano doc Vincenzo Nibali che sta dominando il Tour 2014, ormai a un passo dall'ultima maglia gialla di Parigi. Dopo aver vinto il Giro d'Italia 2013 e la Vuelta Espana nel 2010, eccolo pronto a completare il tris dei giri più difficili e spettacolari al mondo. Lo sta facendo come uno “squalo”, il soprannome che gli è stato affibbiato nel mondo delle corse per significare il suo correre in modo terrificante. Soprattutto per gli avversari.
Un episodio miracoloso è all’origine della fondazione del Duomo di Bolzano. La leggenda, tramandata dalle cronache locali, vuole che un carrettiere, avendo sentito un’invocazione di aiuto, si fosse fermato sulle rive di una palude trovandovi una statua della Vergine che allatta il Bambino. Su quel luogo fu eretto un primitivo tempio, dapprima intitolato alla Madonna della Palude, mentre il piccolo simulacro marmoreo è ancora oggi conservato nella cappella dell’abside di quella che poi divenne la Cattedrale della città, dedicata a S. Maria Assunta.
Non ero felice questa mattina andando al Centro di Aiuto alla Vita. Le emozioni più strane mi rigiravano nel cuore e, come sempre mi capita in questi casi, analizzavo i miei vissuti, le mie speranze, i miei sentimenti, per vedere di trovarne il senso. La storia di Leila, incontrata ieri con tutta la sua sofferenza, mi faceva sentire avviluppata da una cappa di piombo. Continuamente mi ripetevo che l’ineluttabilità del mistero del dolore, fa parte della condizione umana. Mi consolavo pensando che sarebbero venute al Cav, Ornella e Piera che, sul territorio del Lago Maggiore, vorrebbero istituire, a loro volta, un Cav all’interno dell’ospedale. Così, provando a dare significato alla tristezza, inventando cose importanti per la vita, salgo e mi accingo ad accoglierle.
Se un laziale vi dicesse che la Roma è la migliore squadra del mondo, in voi potrebbero nascere almeno due reazioni. O credere che il tifoso laziale abbia perso la testa oppure trovarvi ad apprezzare più di prima questa squadra. “Se lo ammette pure un laziale – pensereste voi – c’è proprio da credergli”. Ecco, un fenomeno simile si sta verificando nel Regno Unito in merito al progetto di legge sull’eutanasia, in questi giorni in discussione presso la Camera dei Lord e proposto dall'ex ministro della Giustizia e laburista Lord Falconer of Thoroton. Uomini di chiesa – seppur di fede anglicana – plaudono a questo progetto. Un mega spot alla “dolce morte”, una questione spinosa che può essere accettata non solo dai mangiapreti, ma finalmente ora anche dai preti stessi.
Non solo dalla Curia romana arrivano le critiche pubbliche alle proposte illustrate lo scorso febbraio dal cardinale Walter Kasper, nel corso del Concistoro straordinario voluto dal Papa per discutere di famiglia. Il cardinale Reinhard Marx, tedesco e sostenitore della linea fatta propria dal presidente emerito del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, s'era fin da subito augurato che il testo della relazione letta davanti ai porporati fosse divulgata, così da stimolare il dibattito tra i teologi. E così è accaduto, con la stroncatura netta firmata da otto teologi statunitensi, sette dei quali domenicani, apparsa sul numero in uscita il prossimo agosto di Nova et Vetera, la rivista fondata da Charles Journet e Jacques Maritain e ora diretta dal cardinale Cottier. «Le proposte del cardinale Kasper sono simili a quelle che, negli ultmi mesi, erano apparse sui media in quanto discusse dalla Conferenza episcopale tedesca» e, «sebbene di per sé relativamente semplici, sollevano un'ampia gamma di questioni teologiche». Nel dettaglio, aggiungono gli otto estensori del saggio, «consideriamo il recente volume del cardinale Kasper come una tipica proposta sul divorzio e il nuovo matrimonio». Il che è «incompatibile con la dottrina cattolica».
Oggi sembriamo assistere ad una preoccupante deriva cristianofobica non solo a migliaia di chilometri di distanza dal nostro Paese. L’odioso fenomeno della persecuzione dei cristiani non riguarda – purtroppo – solo la tragedia che si è abbattuta sulla comunità irachena di Mosul. In modi e forme diverse è presente anche nei Paesi del cosiddetto mondo occidentale che ama definirsi civilizzato. Anche a casa nostra cominciano a profilarsi i primi inquietanti segni di un inspiegabile odio anticristiano. Basta citare l’atto sacrilego compiuto al Concerto del Primo maggio dell’anno scorso, il video sul matrimonio gay tra Gesù e San Pietro andato in onda su RAI 2, le velenosissime polemiche contro le scuole d’ispirazione cattolica seguite al caso artatamente montato dell’Istituto del Sacro Cuore di Trento, e, da ultimo, le farneticanti esternazioni radiofoniche dell’ineffabile fotografo Oliviero Toscani.
Delle questioni relative a leggi ingiuste degli Stati in materia di famiglia e matrimonio il Papa non parla, o parla molto raramente, ma vuole che siano i vescovi a parlare. L’esortazione apostolica «Evangelii gaudium» spiega che «non è opportuno che il Papa sostituisca gli Episcopati locali nel discernimento di tutte le problematiche che si prospettano nei loro territori». Le note dell’esortazione apostolica forniscono esempi d’interventi «opportuni» di episcopati locali precisamente in materia di famiglia, fra cui due documenti, uno dei vescovi americani e uno di quelli francesi, che prendono posizione contro il «matrimonio» omosessuale. A prescindere da ogni valutazione su questa scelta strategica di Papa Francesco, (che si può certamente discutere, senza mancare di rispetto al Pontefice), si può osservare che, da un punto di vista fattuale, la strategia funziona dove i vescovi la capiscono e la attuano.
La domanda è di quelle capaci di far tremare i polsi anche al più tosto dei teologi: riguarda la vita e la morte degli uomini, il loro destino, chi lo guida e verso dove. E soprattutto perché a qualcuno basta uno stupido dettaglio, un insulso accidente per scampare a tragedie crudeli, assurde e senza pietà neppure per gli innocenti. La questione interessa tutti: chi ha in riserva almeno un briciolo di fede, ma anche quelli rassegnati a stare con i piedi sulla terra senza sperare in un Cielo vuoto e indifferente. La domanda la ripropone su Repubblica una lettera a Corrado Augias, il laicissimo e miscredente giornalista-scrittore e conduttore televisivo che con queste cose ci va a nozze. Ha indagato su Gesù, sul cristianesimo e, ultima fatica letteraria, anche sulla Vergine Maria, trovando alla fine ben poco di interessante. Certamente, niente di vero. Eppure, i lettori di Repubblica continuano a adorare questo messia, capace di dare una spiegazione accettabile e rassicurante a tutto, perfino ai miracoli.
Meriam Ibrahim è salva, finalmente. Nella notte tra il 23 e il 24 luglio, a bordo di un aereo del governo italiano, accompagnata dal viceministro per gli Affari esteri Lapo Pistelli, è partita da Khartoum insieme al marito e ai due figli alla volta di Roma dove, ad accoglierla all’aeroporto militare di Ciampino, ha trovato il Primo Ministro Matteo Renzi e il Ministro degli Affari Esteri Federica Mongherini.
Nel celebrare oggi la Santa Messa (ieri per chi legge, ndr), mi ha turbato alquanto la prima lettura, tratta dal profeta Geremia: «Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto,in una terra non seminata. Israele era cosa sacra al Signore la primizia del suo raccolto; quanti ne mangiavano dovevano pagarla, la sventura si abbatteva su di loro. Oracolo del Signore. Io vi ho condotti in una terra da giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti. Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso il mio possesso un abominio. Neppure i sacerdoti si domandarono: Dov'è il Signore? I detentori della Legge non mi hanno conosciuto, i pastori mi si sono ribellati, i profeti hanno predetto nel nome di Baal e hanno seguito esseri inutili. Stupitene, o cieli; inorridite come non mai! Oracolo del Signore. Perché il mio popolo ha commesso due iniquità: essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate, che non tengono l'acqua» (Libro di Geremia, 2,1-3.7-8.12-13).
Alla veglia di sabato ha partecipato anche Mario Adinolfi, democratico della prima ora, e l’ondata di pesanti reazioni divide la sinistra anche in Consiglio comunale, dove si discute sulla registrazione dei matrimoni gay contratti all’estero
I fanatici dello Stato islamico, dopo essersi insediati a Mosul proclamando il califfato, hanno dato il via a una sistematica persecuzione dei cristiani, culminata nella cacciata di questi dalle loro case. Le massime cariche istituzionali della Chiesa e degli organismi internazionali hanno condannato questa condotta, ma come hanno reagito i musulmani moderati? «Dipende», dichiara a tempi.it Camille Eid, scrittore e giornalista libanese. «Alcuni hanno protestato, pagando con la propria vita, altri hanno preferito restare in silenzio».
Mar Sako scrive al Segretario generale delle Nazioni Unite: "La situazione peggiora, la comunità internazionale deve intervenire per fermare le violenze contro le minoranze religiose ed etniche. Abbiamo bisogno di tutto, dall'acqua ai medicinali". Un appello per salvare il patrimonio religioso: "Sarà difficile ricostruire chiese e monasteri antichi dati alle fiamme dagli estremisti".
Intervista a padre Daniele Moschetti, superiore provinciale dei comboniani nel paese: «Fa caldissimo e con la stagione delle piogge la gente vive in stagni e acquitrini: tornerà a rifugiarsi nelle foreste dove non c’è niente»
Una conferenza stampa presso il Senato e un flash mob sono stati organizzati il 22 luglio dalla Manif pour Tous Italia a Roma. Sul senso e valore di questa iniziativa ospitiamo l'intervento di uno degli organizzatori. “La libertà non va in vacanza”. Con questo slogan La Manif Pour Tous Italia era in piazza il 25 luglio 2013, a pochi giorno dall’approvazione in sordina del disegno di legge Scalfarotto sul reato di “opinione omofobica” alla Camera dei Deputati.
Amal Marogy è docente di Lingua araba all’Università di Cambridge ed è la direttrice esecutiva della Fondazione Aradin che si propone di mantenere viva la memoria, linguistica e storica, dei cristiani in Medio Oriente. La sua testimonianza è quella di una cristiana irachena la cui famiglia ha vissuto e vive in prima persona, con immensa fede, la tragedia dei cristiani in Iraq. Si tratta di un grido di dolore che diventa motivo di maggiore fede e di maggiore impegno a livello accademico, e non solo, per salvare il patrimonio di migliaia di anni che rischia di scomparire con la prossima generazione. (v.c.)
Oggi inizia la novena alla Madonna degli Angeli...
[ In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. ] Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
I Movimenti ecclesiali e le nuove comunità si apprestano a riunirsi per discutere del tema La gioia del Vangelo: una gioia missionaria. Il terzo Congresso mondiale è in programma a Roma, presso il Pontificio Collegio Internazionale “Maria Mater Ecclesiae”, dal 20 al 22 novembre 2014.
"L'amore è la nostra missione: la famiglia pienamente viva" sarà il tema del raduno che migliaia di famiglie svolgeranno a Filadelfia nel settembre 2015
«Siamo pronti a essere imprigionati e anche a morire per la nostra fede». Non esagerano i fedeli cinesi della chiesa ShuiTou Salvation nella contea di Pingyang, Wenzhou, almeno a giudicare dalle foto (pubblicate in pagina) che mostrano come la polizia cinese ha ridotto molti di loro per aver cercato di difendere la loro chiesa.
Il sacerdote argentino è rimasto nonostante i tre missili israeliani esplosi accanto alla sua parrocchia. «Tutti perderanno la guerra e tutti pagheranno le conseguenze della cecità e della malvagità»
Ennesima farneticante imposizione dei terroristi che controllano ampie zone di Siria e Iraq. Trenta bambine sarebbero già state sottoposte alla mutilazione genitale
Tra gli obiettivi militari anche i conventi. Accade in Siria. Un missile lanciato da un aereo ha colpito il convento francescano di Yacoubieh, un villaggio poco distante dai confini con la Turchia, nella vallata del fiume Oronte, nel nord del Paese dilaniato dalla guerra.
«La nostra gente è in preda al panico », lamenta un sacerdote caldeo della Piana di Ninive, a est di Mosul. Tra gli abitanti della fertile zona stretta tra il Tigri e il Grande Zab circolano storie sugli orrori subiti daicristiani di Mosul, oraaccolti nelle loro case. Qualcuno ritiene certi racconti «esagerati», come quello relativo al suicidio di un padre per evitare di assistere allo stupro della figlia. «Ma è difficile per noi, continua il prete, rassicurarli e chiedere loro di mantenere il sangue freddo». L’ordine intimato domenica dall’Isis ai monaci di Mar Behnam di «andar via e lasciare le chiavi» non è certo un buon segnale. Nella località di Qaraqosh, a pochi chilometri dal monastero violato, l’ultimatum ha accresciuto ulteriormente lo stato di allarme.
La Corte di Cassazione si è pronunciata contro il riconoscimento della nullità matrimoniale stabilita dalla Chiesa. In poche parole, a parere della Suprema Corte, se marito e moglie hanno vissuto come tali per almeno tre anni, la sentenza ecclesiastica di dichiarazione di nullità del loro matrimonio non ha effetti per lo Stato italiano, perché entrerebbe in contrasto con il principio dell’ordine pubblico.
"Il patriarca maronita Béchara Rai nella sua omelia domenicale a proposito dell’ultimatum lanciato dallo Stato islamico di al-Bahghdadi ai cristiani di Mosul, ha chiesto: “Che ne dicono i musulmani moderati?”. A qualche centinaio di chilometri più ad Ovest del Libano, dove il Patriarca celebrava Messa, stava arrivando proprio in quelle ore una prima, confortante risposta a questa domanda. "
Una conferenza stampa in Senato e una flash mob nel cuore di Roma. Sono le due iniziative realizzate ieri dalla Manif Pour Tous Italia per denunciare “i gravi profili di pericolosità” dei disegni di legge sull’omofobia e sulle Unioni civili. In una gremita Sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama, i contenuti dei due progetti legislativi sono stati contestati sul filo del diritto. Relatori, infatti, gli avvocati Simone Pillon, Consigliere nazionale del Forum delle associazioni familiari, e Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita.
Il Papa, in occasione della sua visita pastorale in Corea del Sud, ha accolto in udienza privata, mercoledì 9 luglio, l’iniziatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Arguello. Durante l’incontro, tenuto in maniera molto cordiale, il Papa ha sottolineato di essere cosciente del bene che il Cammino Neocatecumenale sta facendo in tutto il mondo. Durante l’udienza, come già riporta il periodico Religiòn Confidencial, Papa Francesco ha ringraziato l’enorme sforzo e zelo dei membri del Cammino per l’annuncio del Vangelo.
L’arcivescovo Alexios ha aperto la chiesa di San Porfirio a tutti: «Non importa se sono cristiani o musulmani, questo è il dovere della chiesa». Una donna ha anche partorito in chiesa: «C’è la vita oltre alla morte»
Con il passare dei giorni il caso dell’insegnante lesbica (non) licenziata dall’Istituto Sacro Cuore di Trento si sta rivelando sempre più per quello che è: una volgare azione pretestuosa per imporre l’ideologia di genere anche alle scuole cattoliche, magari con il ricatto economico, e chiudere definitivamente la bocca a ogni forma di resistenza al pensiero unico. Che poi a essere complici di questo attacco – che ultimamente è alla libertà della Chiesa e perciò di tutti - siano anche dei cattolici non fa altro che rendere più triste l’intera vicenda.
8 giugno, domenica di Pentecoste. Giardini vaticani. Sul capo dei presenti, invece delle «lingue come di fuoco» citate dagli Atti degli Apostoli, scende una minaccia sotto forma di preghiera: «Tu sei il nostro patrono, dacci la vittoria sui miscredenti». L'imam sunnita palestinese che la pronuncia sta recitando la parte conclusiva della Sura II del Corano, Al Baqara. Peccato che non sia il testo preventivamente concordato e comunicato agli organizzatori della giornata, promossa da Papa Francesco durante il suo recente viaggio in Terrasanta.
La piccola ha cinque anni ed è protagonista del fotoracconto “Una su ottocento”. Nel paese è questa infatti la probabilità di nascere per un bambino con anomalie genetiche
Alle 24 di sabato è scaduto l’ultimatum dello Stato islamico: per non «affrontare la spada» tutti i cristiani sono dovuti fuggire. Un docente musulmano che si è opposto pubblicamente è stato ucciso
Si sono riuniti domenica sera alla fine della Messa davanti alla chiesa di San Giorgio a Baghdad con questo cartello: «Anch’io sono un cristiano iracheno». Il patriarca Sako era fra loro: «Grazie, questo raduno porta speranza»
Adesso che i campionati mondiali di calcio Brasile 2014, francamente dimenticabili, sono alle spalle, e nel pallone il mondo ci è tornato come sempre, si può provare a guardare a questo popolarissimo sport in maniera un po’ diversa. L’occasione la offre il San Lorenzo de Almagro, la squadra di Buenos Aires per cui tifa accanitamente sin da bambino anche Papa Francesco, una delle cosiddette “cinque grandi” argentine della Primera División assieme a Boc Juniors, River Plate, Racing e Independiente. Di quella squadra “papalina” qualcosa la stampa l’ha detta in occasione dell’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio al Soglio di Pietro, ma qualcos’altro resta ancora da raccontare. A partire dal suo fondatore, don Lorenzo Bartolomé Massa (1882-1949).
C'è il dramma di migliaia di persone costrette a lasciare la propria terra a causa della pulizia etnica: un dolore immenso, impossibile da immaginare fino in fondo. Eppure se ci fermiamo solo qui non abbiamo ancora detto tutta la tragedia che stanno vivendo in questi giorni i cristiani dell'Iraq, costretti ad abbandonare Mosul. Ogni angolo del Medio Oriente, infatti, per il cristianesimo non è un posto come gli altri: qui ogni pietra dice qualcosa di ciò che tutti siamo.
Nel 1996, per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova, pubblicavo un volume dal titolo Aspettando la Pentecoste. Il quarto ecumenismo. Intervista a Matteo Calisi e Giovanni Traettino. Con il libro-intervista, che ebbe notevole risonanza negli ambienti carismatici cattolici e nel mondo protestante italiano, portavo all’attenzione generale – naturalmente, d’accordo con gli intervistati – un dialogo cui avevo partecipato negli anni precedenti, e che si era svolto lontano dai riflettori dei media come dall’ecumenismo «ufficiale», fra una parte significativa del mondo carismatico cattolico e alcuni protestanti pentecostali. Nello stesso anno, dava notizia del dialogo di cui era protagonista il pastore Traettino la rivista più letta nel mondo pentecostale e carismatico americano, Charisma.
Il sito caldeo ankawa.com racconta: un docente universitario ha parlato apertamente contro la persecuzione verso i cristiani ed è stato ucciso. Intanto lo Stato islamico ha fissato in 450 dollari al mese la tariffa della jizya
?"Siamo tutti Noon". Che tradotto, vale a dire "siamo tutti cristiani". Così la società civile irachena, le associazioni che da anni si impegnano per favorire il dialogo, discutere dei problemi di un Paese funestato da dittatura, guerre, occupazione, divisioni settarie, terrorismo, corruzione, sta facendo sentire la sua voce contro IS, il nuovo autoproclamato Stato Islamico, dopo che i miliziani di IS hanno "marchiato" con la N di nazareno le case di Mosul abitate dai cristiani o appena abbandonate dai membri della stessa comunità.
Nel pomeriggio di domenica i miliziani jihadisti dell'auto-proclamato Califfato Islamico si sono impossessati dell'antico monastero di Mar Behnam, a dieci minuti dalla città di Qaraqosh, in Iraq, fino a pochi giorni fa officiato da monaci siro-cattolici. L'arcivescovo siro-cattolico di Mosul, Yohanna Petros Moshe, conferma all'agenzia Fides che gli emissari del Califfato "hanno imposto ai tre monaci e a alcune famiglie residenti nel monastero di andar via e lasciare le chiavi". Non ci sono per ora altre notizie confermate su quello che sta succedendo nel monastero, anche se molti temono il ripetersi di atti vandalici e profanazioni già registrati in altri luoghi di culto cristiani finiti nelle mani degli jihadisti. Intanto, nella città di Qaraqosh, distante solo pochi chilometri da Mar Behnam, la resa del monastero da parte dei miliziani islamisti ha già accresciuto lo stato di allarme della popolazione, in maggioranza cristiana. Il monastero dedicato al principe martire assiro Behnam e a sua sorella Sarah, risalente al IV secolo, è uno dei luoghi di culto più antichi e venerati del cristianesimo siro.
All'Angelus il Papa commenta la parabola del grano e della zizzania, sottolineando la contrapposizione tra la pazienza del padrone e l'impazienza dei servitori, simile alla nostra premura di "giudicare e classificare"
Settanta premi individuali tra cui due Palloni d’oro e un Fifa World Player, una ridda di trofei alzati con le maglie di Sporting Lisbona, Manchester United e Real Madrid. E ancora, una sfilza di record da richiedere una buona dose di pazienza a chi vuole leggerli tutti nonché due alte onorificenze assegnate dallo Stato del Portogallo. Ebbene, un piccolo grande merito per questi riconoscimenti lo si deve a un ignoto medico portoghese. Piccolo come il corpicino ancora fragile e indifeso che cresce giorno per giorno nel ventre di una donna, grande come il gesto nobile di chi adempie con professionalità e fede il proprio lavoro e riesce così a salvare una vita umana dall’aborto.
Il notissimo cantante e attore sudcoreano, ha ricevuto il sacramento nei giorni scorsi in una piccola parrocchia alla periferia di Seoul. Fidanzato con una attrice cattolica, ha voluto sottolineare che la scelta non ha nulla a che vedere con un eventuale matrimonio. Cresce il numero delle celebrità che si convertono: BoA, la "regina del pop", sarà a pranzo con papa Francesco durante la visita nella penisola.
Ieri la giornata più violenta: uccisi 140 palestinesi e 13 soldati israeliani. La metà delle vittime palestinesi sono donne, bambini, anziani. Fra gli israeliani vi sono due civili uccisi a causa dei razzi lanciati da Gaza. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha chiesto il rispetto delle leggi internazionali e la protezione dei civili. Netanyahu: nessuna altra scelta contro "il terrore"; Abbas: "crimini contro l'umanità".
Come dichiarato da monsignor Shleimun Warduni a Baghdadhope «vengono obbligati a lasciare le loro case. Ai check point gli rubano tutto: soldi, averi, anche le auto»
Secondo l’Associazione patriottica «È plagiato da forze straniere (IL Vaticano, ndr). Ha violato le regole della Chiesa ma è una persona dotata di talento e può essere riabilitato se si pente veramente e riconosce i suoi errori»
Se si volesse cercare un esempio del fallimento di tutta la strategia contraccettiva nel prevenire l'aborto, non si potrebbe trovarne uno più chiaro e lampante di quello francese.
«Vorrei proprio che lo conoscessi, una persona gentile, buono, educato, attento». Queste le parole di un amico con cui stamattina scambiavamo opinioni. Mi sono chiesta: questa non è, forse, la modalità normale di rapportarsi con le persone? Rispondendomi di ”sì”, ho immediatamente associato il tutto a Marcella.
Che la battaglia culturale sia perduta (anzi, non è mai stata nemmeno combattuta) è dimostrato dal fatto che i temi cattolici per acquistare, non tanto rilevanza, quanto almeno visibilità, devono essere proposti da laicisti di intemerato curriculum. La rispettabilità infatti è data dalla qualifica «laico, democratico e antifascista», meglio se di lunga data. Se di qualcosa parlano Repubblica o il Corriere della sera esiste, sennò non conta. Così, anche gli argomenti strettamente religiosi vengono alla ribalta solo se accennati da Scalfari, Augias, Della Loggia e compagnia «autorevole», e pazienza se non sanno nemmeno il catechismo.
Non si sa più da dove partire: se dalla constatazione, ormai sempre più chiara, del fatto che “gay e lesbiche sono più uguali degli altri”, o se da alcune inevitabili considerazioni sulla scarsa serietà con cui molti giornali compiono il loro dannato mestiere, attenti più alle loro battaglie ideologiche o allo scoop ad ogni costo, che al rispetto della verità, dei fatti, e delle persone. Mi riferisco alla vicenda della insegnante lesbica “licenziata” da una scuola cattolica trentina in ragione delle sue preferenze sessuali.
"Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace!". All'Angelus Francesco ha commentato la parabola del buon grano e della zizzania. Dio è "paziente", sa che "la stessa zizzania, alla fine, può diventare buon grano". Ma "al tempo della mietitura, cioè del giudizio, i mietitori eseguiranno l'ordine del padrone separando la zizzania per bruciarla".
Per chi è cattolico credere nei miracoli è facile, ma per gli atei e per gli scienziati i miracoli non esistono. Eppure, talora, anche i medici, dinanzi a guarigioni non spiegabili, hanno alzato le mani, e con voce febbrile hanno pronunciato la parola “miracolo”. Racconta di essere un “miracolato” Dino Stuto, un ragazzo di 23 anni della Sicilia. Il miracolo è avvenuto per intercessione della Gospa, la Regina della Pace, la Madonna di Medjugorje, che fa visita ormai da quasi un trentennio ai veggenti.
La denuncia penale contro lo sketch blasfemo mandato in onda su Rai2, in cui Gesù veniva presentato come un gay, ha provocato diverse reazioni. La più interessante è quella di coloro che non solo non hanno visto nulla di male nell’iniziativa della Tv di Stato, ma che, anzi, hanno difeso a spada tratta l’assurda pretesa che Nostro Signore fosse un omosessuale dichiarato. Hanno invocato, a supporto della tesi, «importanti e recenti documenti storici» che comproverebbero inequivocabilmente l’orientamento sessuale del Cristo.
Non vi è dubbio che fin dalle origini le donne hanno avuto un ruolo importante nella diffusione del Vangelo. Alcuni esegeti, tuttavia, si spingono oltre, e sostengono che al tempo della prima evangelizzazione le donne hanno partecipato non solo alla missione, ma anche alla direzione delle Chiese domestiche. Questo primo periodo sarebbe stato per loro come una specie di “primavera”, che però non sarebbe durato a lungo, perché prontamente riassorbita dal modello patriarcale di origine giudaica.
Sempre più drammatica la situazione per i cristiani in Iraq. Il palazzo episcopale dei siro-cattolici di Mosul è stato bruciato dagli estremisti islamici dell’Isil. Lo denuncia il patriarca della Chiesa cattolica sira, Ignace Joseph III Younan. Il patriarca ha incontrato in Vaticano l’arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati. Papa Francesco sta seguendo con grande preoccupazione e vicinanza la situazione in Iraq, dove la comunità cristiana è a rischio sopravvivenza. A Mosul non ci sono più cristiani dopo quasi duemila anni. "Le ultime notizie sono disastrose. Noi con rammarico ripetiamo ciò che abbiamo sempre detto: non si deve mischiare la religione con la politica.
Abortire a comando. Anzi a telecomando. E’ l’ultima trovata di Robert Langer, Michael Cima e John Santini, tre ricercatori del famoso Massachusetts Institute of Technology (Mit) uno dei centri di ricerca tecnologici più avanzati al mondo. Si tratta di un chip sottocutaneo della misura di due centimetri che controlla due miniserbatoi al cui interno c’è un preparato chimico: il levonorgestrel. E’ lo stesso principio attivo presente nella famigerata pillola del giorno dopo e, come lei, il chip sotto pelle è stato ideato per impedire gravidanze indesiderate. I suoi effetti possono essere sia contraccettivi che abortivi.
Se si volesse cercare un esempio del fallimento di tutta la strategia contraccettiva nel prevenire l'aborto, non si potrebbe trovarne uno più chiaro e lampante di quello francese. L'educazione sessuale è entrata nelle scuole transalpine dal 1973 ed è diventata obbligatoria con la legge del 4 luglio 2001 che prevede tre sessioni annuali a partire dalle scuole elementari con programmi differenziati a seconda dell'età degli studenti. Già alle medie gli studenti sono "formati" alla contraccezione anche attraverso l'intervento di associazioni come Le Planning Familial, il cui slogan, "Liberté, Egalité, Sexualités" esprime con una certa efficacia il baricentro pubico dell'ideologia libertaria.
"Il serbatoio della mia auto è sempre pieno. Così se la situazione dovesse precipitare, sono pronto per fuggire con mia moglie e mio figlio". Karam, cristiano caldeo di 23 anni, ha vissuto tutta la sua vita a Kirkuk. Nella città del nord iracheno convivono curdi, arabi, turkmeni e assiri. La varietà di religioni, lingue ed etnie, e la presenza del più grande giacimento petrolifero d’Iraq sono da sempre causa di scontri, ma in seguito all’avanzata dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) dello scorso giugno la situazione si è fatta ancor più drammatica perché i curdi hanno assunto il controllo di Kirkuk, mentre i jihadisti sono a meno di venti chilometri dal centro abitato.
Un gruppo di fondamentalisti indù, guidati dal coordinatore locale del Bajrang Dal, ha interrotto una sessione di studi biblici a Sehkari Nagar: l'aggressione non ha risparmiato neanche la giovane figlia del religioso. Gli assalitori hanno demolito la croce sul tetto della chiesa e issato la bandiera arancione, simbolo dell'hindutva. Attivista cristiano: "Lo Stato faccia qualcosa".
Sono trapelate in questi giorni alcune indiscrezioni riguardanti la decisione che avrebbe preso Papa Francesco, dopo aver esaminato la documentazione prodotta dalla commissione vaticana sul "caso" Medjugorje. Padre Kevin Devine, sacerdote inglese residente a Medjugorje, durante un'omelia in occasione del 33° anniversario delle apparizioni, il 25 giugno appena trascorso, avrebbe accennato ad una visita a Roma di Fr Miljenko Steko, durante la quale, dopo essersi presentato come provinciale francescano per la giurisdizione di Medjugorje, il Santo Padre gli avrebbe confidato: "Pregate che abbia preso la decisione giusta".
Il rettore del seminario è il vescovo illecito Giuseppe Ma Yinglin: gli studenti rifiutano di concelebrare con lui e respingono anche mons. Fang Xingyao, che ha partecipato a diverse ordinazioni episcopali illecite. La direzione chiude l'anno senza dare diplomi e rimanda tutti a casa: voci dicono che a settembre alcuni corsi "non ripartiranno". Il precedente del 2000, quando 130 giovani preferirono la fedeltà al Papa piuttosto che il compromesso con il governo.
Secondo Taj Hargey, «il burqa non è un simbolo di multiculturalismo e tolleranza». I politici non agiscono perché «temono di essere accusati di “islamofobia”» ma così «ledono i diritti delle donne»
«Probabilmente se avesse fatto la chemioterapia sarebbe sopravvissuta, ma mai avrebbe avuto la figlia che ha sempre desiderato». Storia di una giovane madre britannica
Nel 1956 il primate Wyszy?ski lanciò l’idea che una copia dell’immagine miracolosa pellegrinasse per il paese: «Visto che non tutti riescono a far visita alla propria Regina a Jasna Góra, che sia Lei a recarsi dai suoi figli là dove vivono, ossia nelle loro parrocchie!». Leonard Torwirt, pittore e restauratore, fu incaricato di dipingere una copia dell’icona miracolosa. Il primate fu molto contento del risultato e il 26 agosto ‘57 la copia, benedetta da Pio XII, iniziò il suo pellegrinaggio per la Polonia. Fino al ‘66 toccò ad una ad una le parrocchie rimanendovi anche per un solo giorno che si trasformava in una vera e propria festa popolare: addobbi lungo le strade e agli edifici (persino quelli pubblici, notavano con disappunto le autorità!), bande musicali, ecc. Ma fu soprattutto l’intenso programma spirituale a inquietare il regime: era chiaro che il tessuto religioso tradizionale resisteva ancora, con la sua profonda devozione mariana e il legame alla Chiesa universale. Le autorità comuniste dapprima cercarono di disturbare e di ostacolare la partecipazione dei fedeli, finché decisero di passare all’azione.
Chi era veramente San Francesco d’Assisi? In che misura il patrono d’Italia ha cambiato la storia della Chiesa? È stato davvero un rivoluzionario o, piuttosto, un fautore della radicalità evangelica? Perché è una figura ancora così attuale? Perché Jorge Mario Bergoglio ha assunto il suo nome, al momento dell’elezione a Romano Pontefice? A queste e ad altre domande, ha dato risposta padre Raniero Cantalamessa, nel suo ultimo libro Innamorato di Dio. Il segreto di San Francesco, edito da Zenit Books e in uscita alla fine di giugno. A colloquio con ZENIT, il Predicatore della Casa Pontificia ha anticipato in esclusiva i contenuti del suo saggio, che si annuncia come una delle più approfondite opere su uno dei santi più amati del mondo.
La "N", come Nazareno, tracciata in arabo a marchiare le case dei cristiani, a segnalare il nemico da cacciare, uccidere, affamare. Le scritte sui muri di Mosul, capitale del califfato islamico, ricordano le stelle gialle cucite dai nazisti sulle casacche degli ebrei. In dieci anni la presenza dei cristiani si è ormai ridotta al lumicino. E la stessa cosa sta accadendo nel nord della Nigeria, dove i terroristi islamici di Boko Haram dettano legge: più di 10mila cristiani uccisi. E Onu, Usa ed Europa - per cinici calcoli politici o per ideologia - stanno a guardare.
La denuncia fatta ad AsiaNews dalla Chiesa locale. L'arcivescovo, mons. Bernard Moras, esprime "dolore profondo per l'atto disumano subito da questa giovane ragazza. Questo atto è una macchia vergognosa per la dignità delle nostre donne, della società e della nazione". Tre uomini si sono introdotti nel convento e hanno violentato la ragazza, ora ricoverata.
[ In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece ri! ponètelo nel mio granaio”». ] Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
“Pray that I have made the right decision” Pope Francis recently said to Fr. Miljenko Steko who had introduced himself to the Pope as the Franciscan Provincial in the area where Medjugorje is located. Exchange of words was passed on by US priest who has led English Mass in Medjugorje for years.
Una «N» per marchiare, per umiliare, per discriminare, per derubare legalmente. La impongono – in carattere arabo, lo stesso che affianca il titolo che apre questa pagina – i fondamentalisti musulmani sunniti dell’Isis a Mosul, in Iraq. «N» come «nasara», seguace del Nazareno, cioè cristiano. «N» come marchio di vergogna. Ma vergogna solo e soltanto per coloro che lo usano, che si proclamano credenti in Dio e si dimostrano feroci portatori e servi di odio, sopraffazione e violenza. Quella «N» la portiamo anche noi, con disarmato e dolente orgoglio, con consapevole partecipazione alla sorte delle donne e degli uomini cristiani di Mosul e di ogni altro perseguitato a ragione della propria fede. Questo è il giorno giusto per dirlo, e – speriamo – non da soli. Perché quella «N» la portiamo nell’anima, nel cuore, sulla pelle, e non come una cicatrice amara o una bandiera di guerra, ma come l’inizio di una parola di fraternità e di libertà.
Dieci anni fa è stata introdotta nell’arcidiocesi di Vienna la «chiamata d’emergenza al sacerdote». «Se qualcuno ha bisogno urgentemente di un prete, di solito chiama nella parrocchia e sul messaggio registrato trova l’indicazione del numero di telefono 142 che è il riferimento alla chiamata di emergenza sacerdotale per la consulenza», spiega Bernhard Linse, segretario del Vicariato per la città di Vienna.
È un caso che la Santa Sede considera chiuso ma che in Slovacchia rimane ancora aperto: libri, interviste, manifestazioni di piazza. La destituzione «per gravi motivi» del giovane arcivescovo di Trnava, il religioso redentorista Robert Bezák, continua a infiammare gli animi. Bezák venne sollevato dall'incarico per decisione di Benedetto XVI il 2 luglio 2012. Nel comunicato diffuso dalla nunziatura apostolica di Bratislava si leggeva: «Sulla base di numerose segnalazioni riguardanti la situazione pastorale nell’arcidiocesi di Trnava inviate da sacerdoti e fedeli direttamente alla Santa Sede, il Segretario di Stato vaticano aveva autorizzato la Congregazione per il clero a condurre una visita apostolica in quella Chiesa particolare allo scopo di verificare le lamentele... In seguito, la Congregazione per i vescovi ha informato monsignor Bezák delle questioni più importanti relative alla sua persona e alle sue attività pastorali, chiedendo al vescovo di esaminare quanto emerso e di spiegare la sua posizione. Il Santo Padre, dopo un’attenta riflessione, ha deciso di chiedere a Bezak di dimettersi dal suo incarico pastorale nell’arcidiocesi di Trnava. Dopo il rifiuto del vescovo, il Santo Padre ha deciso di sollevarlo dal suo incarico».
Nei primi venticinque secondi sembrerebbe un filmato del National Geographic. Poi compare un ragazzo armato di fucile con alle spalle la bandiera dello Stato Islamico e si intuisce che le bellezze naturali del Canada non hanno nulla a che vedere con quanto sta per dire. Il protagonista del video è Andre Poulin, un canadese arruolatosi nelle fila dei terroristi islamici e ucciso l’anno scorso in Siria. Il filmato è stato pubblicato l’altro ieri da Al-Hayat Media Center, una delle emittenti dello Stato Islamico, l’organizzazione terroristica che ha conquistato parte dell’Iraq e della Siria, sotto l’egida del califfo Ibrahim, alias Abu Bakr al-Baghdadi. Il video – uno dei tanti diffusi dai terroristi per accreditarsi agli occhi dei musulmani occidentali e invogliarli a collaborare con il califfato – è stato ripreso ieri dal New York Times.
Un lungo viaggio di due settimane attraverso numerosi paesi del Sudest asiatico in cerca di libertà religiosa. È una vera odissea quella vissuta da Zhang “Yunyun” Huixin, suo marito Sun Zhulei e la loro figlia di un anno Sun Jiexi per scappare dalla persecuzione dei cristiani in Cina e raggiungere finalmente «esausti» il 14 luglio scorso gli Stati Uniti. La loro fuga è stata resa possibile da Bob Fu (nella foto sopra, con i tre cristiani fuggiti alla sua destra), scappato a sua volta dalla persecuzione in Cina nel 2002 e fondatore di ChinaAid per aiutare dagli Stati Uniti i cristiani perseguitati sotto il regime comunista.
Se non sei gay friendly non sei nessuno e non puoi certo pretendere che ti votino. E se non ti votano non puoi fare l’assessore, il sindaco oppure il senatore. E se non hai un posto in Parlamento non puoi portarti a casa una bella bustona da 14mila euro e passa al mese, indennità inclusa e pensione garantita. E nemmeno sperare di fare il relatore di qualche progetto di legge e lucrare così qualche soldino in più. Ecco, in sintesi, il teorema, mai confessato ma tenacemente praticato, di tanti peones e parvenu alla politica, soprattutto quelli che siedono negli scranni della sinistra.
Ricordo bene quel giorno di febbraio. Ero all'università. Ogni tanto guardavo fuori dalla finestra e mi chiedevo se Sara fosse già partita. Sara era rimasta incinta durante un rapida storia chiusa con un test di gravidanza positivo. Si era rivolta a me per un aiuto, non sapeva che fare. "È solo un grumo di cellule" dicevamo. Poi arrivò quella decisione. Mi sentivo fiera di aver consigliato Sara di abortire. Credevo fermamente in quella libertà che concede alla donna di gestire la propria sessualità e di controllare la maternità, fino a eliminarla del tutto. Figli compresi.
Mitja Buli?, un giovane sacerdote della Diocesi di Novo Mesto (Slovenia), ha partecipato per la prima volta al seminario per sacerdoti di Medjugorje. Ci ha detto che è diventato sacerdote un anno fa ed è stato a Medjugorje trenta volte: “Da questo seminario porto con me delle esperienze molto profonde. Per me è stato interessante il motto “Ecco tua Madre!”, perché sto vivendo tutta la vita con Maria, penso che lei mi stia conducendo a Gesù. Questi giorni a Medjugorje per me sono una grande grazia. Seminari del genere ci aiutano molto nella vita e questo è indispensabile e necessario. Io penso di aver scoperto qui la vocazione, qui ho ravvivato la mia preghiera, la lettura della Parola di Dio. Sono venuto per la prima volta quando avevo sei anni e già allora ho percepito qualcosa di potente e non posso dimenticarlo. Qui si percepisce la pace, la forza della preghiera. In qualunque luogo di Medjugorje tu sia, percepisci pace”, ha detto questo giovane sacerdote sloveno.
O Maria, Madre del Carmelo, a Te consacro tutta la mia vita quale piccolo tributo per le tante grazie e benedizioni che attraverso le tue mani ho ricevuto da Dio. Tu guardi con particolare benevolenza coloro che indossano il tuo Scapolare; Ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d' illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente e di accrescere in me la fede, la speranza e la carità, affinché possa ogni giorno renderti il tributo di umile omaggio. Il sacro Scapolare richiami su di me gli sguardi tuoi misericordiosi e sia pegno della tua particolare protezione nella lotta quotidiana, sì che possa rimanere fedele al Figlio tuo e a Te. Il tuo Scapolare mi tenga lontano da ogni peccato e mi doni ogni giorno la certezza che Tu sei vicino a me e il desiderio di imitare le tue virtù. D' ora in poi cercherò di vivere in soave unione con il tuo Spirito e di offrire tutto a Dio per mezzo tuo. O Madre dilettissima, il tuo indefettibile amore! faccia sì che un giorno sia concesso anche a me, indegno peccatore, di trasformare il tuo Scapolare nell' eterna veste nuziale e di abitare con Te e con i Santi del Carmelo nel Regno del Figlio tuo. Così sia.
Le due suore e i tre orfani rapiti in Iraq lo scorso 28 giugno dai terroristi dello Stato islamico sono stati liberati. La notizia è stata commentata così ad AsiaNews dal patriarca caldeo Louis Raphael Sako: «Sono molto felice per la liberazione, sono stati trattenuti in una casa di Mosul ma hanno ricevuto un buon trattamento. Le suore temevano per l’incolumità degli orfani ma non vi sono stati problemi».
Si considera una donna normale, nonostante la maggior parte delle persone la guardi come un alieno. Per Rosa Pich-Aguilera Roca, madre catalana di 15 figli e autrice del libro Cómo ser feliz con 1,2,3… hijos? (“Come essere felici con 1,2,3… figli?”), la sua è solo un’«esperienza in una famiglia» dove «a volte i miei figli se la passano anche male», perché come tutti sono «disobbedienti», ma in cui si può «essere felici semplicemente vivendo la vita quotidiana».
L’australiano Nigel Brayley non era né malato né vecchio quando ha deciso di suicidarsi a maggio a 45 anni ingerendo un farmaco usato per l’eutanasia ed importato illegalmente dall’estero. L’uomo non ha fatto tutto da solo, riporta Abc, ma è stato «sostenuto e incitato» dal medico Philip Nitschke (foto a fianco), fondatore e presidente di Exit International, gruppo che promuove la legalizzazione dell’eutanasia in tutto il mondo.
«Boko Haram ha detto chiaramente che cosa vuole: islamizzare la Nigeria e fare la guerra ai cristiani ma i loro progetti non si realizzeranno». Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente della Conferenza episcopale nigeriana, commenta così a tempi.it il recente filmato in cui il leader dei terroristi islamici, Abubakar Shekau, saluta il «fratello Al Baghdadi», leader dello Stato islamico e autoproclamato califfo dei musulmani in Iraq e Siria.
Una chiesa cattolica sarà costruita a Cuba a 55 anni dalla rivoluzione castrista e dall’avvento del regime comunista. La ospiterà Sandino, cittadina di 40 mila abitanti a una notte di viaggio dall’Avana, creata dal nulla negli anni Sessanta per deportarvi migliaia di famiglie contadine (“pueblo cautivo”) che avevano partecipato alla rivolta contro il regime. La prima chiesa sorgerà grazie a un gemellaggio inedito tra la parrocchia cubana di Las Martinas y Sandino e quella americana di San Lorenzo a Tampa, Florida.
Qualche mese fa è stato pubblicato con grande rilievo uno studio statunitense sul linguaggio moderno, del XXI secolo, in un confronto con quello dei nostri bis-bisnonni. Bla, bla, bla, tabelle, ovvietà, comparazioni più o meno intelligenti, per arrivare a quella che veniva venduta come una verità assoluta: il linguaggio, qualsiasi tipo di linguaggio, non va mai censurato, perché così facendo si blocca il libero flusso del progresso delle parole, che hanno una loro vita, che nascono e muoiono, anche se una traccia, pur nascosta che sia, resta sempre.
Da noi lo conoscono quattro gatti, “addetti ai lavori” compresi. Ma Pyiush Jindal, per tutti oramai “Bobby”, è uno degli uomini politici più influenti e significativi degli Stati Uniti, un vero e proprio astro nascente. Nato nel 1971 a Baton Rouge, Louisiana, viene da una famiglia indiana (come rivela il suo nome), e pure induista. Dal 2008 è il 55° governatore dello Stato federato della Louisiana, che è e resta un luogo piuttosto atipico degli Stati Uniti.
Sono stati liberate le due suore e i tre ragazzi caldei che, il 28 giugno scorso, erano stati rapiti dai miliziani dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), dopo l'assalto alla città irachena di Mosul, dove gli islamisti hanno posto il centro dell’autoproclamato Califfato Islamico. La notizia della liberazione è confermata al sito Vatican Insider dall’arcivescovo caldeo di Mosul Amel Shimon Nona, che ha riferito: "Suor Atur, suor Miskinta e i tre ragazzi stanno bene e hanno fatto già ritorno a Dohuk. Eravamo riusciti ad avere un contatto telefonico con loro domenica 13 luglio, e ci hanno detto che oggi sarebbero state liberate. Sono tornate libere senza pagare nessun ricatto, perché chi le aveva trattenute non ha fatto nessuna richiesta di quel tipo".
Il 16 Luglio la liturgia ci propone la meditazione sulla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Una devozione molto sentita nell’ordine dei carmelitani, che assume un valore salvifico per la Chiesa universale. Il Monte Carmelo è un luogo riportato dall’Antico Testamento, ed in particolare nel Primo Libro dei Re, quando il profeta Elia vinse la sfida contro i sacerdoti di Baal, manifestando la grandezza di Dio rispetto alle divinità pagane venerate in quei luoghi. La tradizione racconta che in queste lande si trasferì una comunità monastica cristiana, che si definiva erede dei discepoli del profeta Elia e che seguiva la regola di San Basilio. Nel 1154 vi fu la svolta, quando il nobile francese Bertoldo, insieme con il cugino, il patriarca di Antiochia, Aimerio di Limoges, decise di riunire i monaci a vita cenobica e edificò una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine Maria. A questa comunità così costituita, fu deciso di dare il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. La diffusione di questo ordine avvene nel 1235, quando i frati, a causa delle invasioni dei saraceni, dovettero lasciare quei territori della Terra Santa per stabilirsi in Europa.
Non chiedono nulla. Non protestano. Non fanno baccano, anzi, bisbigliano in un angolo. Eppure in qualche modo fanno “rumore”, come la famosa foresta che cresce: in silenzio, ma eccome se cresce... Da venti anni i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII ogni settimana una mattina si ritrovano a recitare il Rosario davanti agli ospedali d’Italia in cui si praticano gli aborti. Un quarto d’ora di preghiera e via, in punta di piedi, come iniziò a fare il fondatore dell’associazione, don Oreste Benzi. In un’Italia in cui si è "liberi" di tutto e ogni cosa è un "diritto", pare però che la preghiera sia vista da qualcuno come un atto da censurare: da qualche settimana un gruppetto di contestatori/trici si dà appuntamento davanti all’ospedale Sant’Orsola di Bologna e aggredisce il gruppo di 50/60 persone in preghiera, insultando e cercando di impedire il Rosario.
«Signor presidente della Repubblica, gli esseri umani non sono delle cose». Si sono rivolti così a François Hollande decine di professori universitari ed intellettuali francesi per chiedere che l’utero in affitto non venga di fatto legalizzato in Francia. Tra i firmatari dell’appello, ripreso da Libération, spiccano diversi nomi “di sinistra”: Jacques Delors (socialista e presidente della Commissione europea dal 1985 al 1994), Lionel Jospin (ex primo ministro socialista), Yvette Roudy (femminista e socialista, ministro dei Diritti delle donne dal 1981 al 1986), Marie-George Buffet (segretario nazionale del Partito comunista francese dal 2001 al 2010) e Nicole Péry (ex vicepresidente del Parlamento europeo).
Pantalla è una frazione del comune umbro di Todi. È nota per essere sede del nosocomio di zona, l’Ospedale Unico Territoriale della Media Valle del Tevere. Come molti ospedali d’Italia, anche quello di Pantalla ospita (ancora) una cappella per funzioni religiose. Domenica 7 luglio è accaduto un altro di quei fatti inquietanti sul fronte della libertà d’opinione minacciata dalla propaganda omosessualista. Durante la celebrazione della Santa Messa, intorno alle 18.00, i fedeli si accorgono di un medico del reparto Chirurgia che si reca verso la bacheca posta appena fuori dalla cappella, ove era affisso il manifesto intitolato “Con la legge sull’omofobia siamo tutti a rischio!” firmato dal Comitato Direttivo della Manif pour Tous di Siena. Il medico si avvicina alla bacheca e affigge un foglio. Finita la celebrazione, i fedeli, incuriositi dall’accaduto, vanno a leggere il messaggio lasciato dal medico, e restano basiti. Questo il testo scritto su un foglio che porta il logo della “Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria 1”, in riferimento al citato manifesto della Manif pour Tous: «Questo manifesto è razzista e edito da un’organizzazione fascista. Vergogna ai religiosi che lo espongono!!». Il caso è grave e meriterebbe di essere segnalato alle forze di polizia, perché l’offesa gratuita ed infondata di “razzista”, integra un reato penale.
Qualche mese fa è stato pubblicato con grande rilievo uno studio statunitense sul linguaggio moderno, del XXI secolo, in un confronto con quello dei nostri bis-bisnonni. Bla, bla, bla, tabelle, ovvietà, comparazioni più o meno intelligenti, per arrivare a quella che veniva venduta come una verità assoluta: il linguaggio, qualsiasi tipo di linguaggio, non va mai censurato, perché così facendo si blocca il libero flusso del progresso delle parole, che hanno una loro vita, che nascono e muoiono, anche se una traccia, pur nascosta che sia, resta sempre.
Il 9 luglio scorso è stata pubblicata l’annuale relazione che il ministro della Salute presenta al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 40, norma che disciplina la fecondazione artificiale nel nostro Paese. I dati sono riferiti all’anno 2012. Qualche cifra tra le più significative (ringrazio il dottor Renzo Puccetti per l’assistenza in fase di verifica dei dati). «In generale, aumenta l’accesso alle tecniche di Pma» scrive il ministro Beatrice Lorenzin (si riferisce alle tecniche di II e III livello). Quindi sempre più coppie cercano il figlio in provetta, ben 72.543. Ma quante riescono nel loro intento? Siamo intorno al 17%. Il dato di insuccesso non è molto dissimile da quello del 2004-2005, primo anno in cui legalmente si praticava la fecondazione artificiale. E questo nonostante si possano produrre quanti embrioni si vogliono per ciclo e la crioconservazione del figlio non abbia più limiti grazie alla sentenza della Corte Costituzionale del 2009. Ciò a dimostrare che le aperture alla provetta a colpi di sentenza non ha prodotto i risultati sperati.
Alan Sears è riconosciuto come uno dei più importanti leader - se non, semplicemente, il più importante, nella lotta per la libertà religiosa, la vita e la famiglia in cui i cristiani degli Stati Uniti sono impegnati da diversi decenni, a fronte di leggi che aggrediscono in modo sempre più virulento i principi che Benedetto XVI chiamava non negoziabili. Avvocato, procuratore federale, collaboratore del presidente Ronald Reagan (1911-2004), da vent'anni Sears presiede l'Alliance Defending Freedom (Adf), una coalizione di migliaia di giuristi, con la partecipazione anche di giornalisti e accademici, che intervengono quando la libertà dei cristiani o i diritti della vita e della famiglia sono attaccati. L'Adf ha avuto un ruolo cruciale in migliaia di cause nei tribunali americani, e non solo, compresi casi pilota della Corte Suprema, fra cui il recente caso Hobby Lobby di cui anche La nuova Bussola quotidiana si è occupata. Lo incontro a Naples, in Florida, in occasione dell'”Accademia»”che forma ogni anno diverse centinaia di avvocati e studenti di legge interessati alle cause difese dall'Adf. Sears non concede molte interviste, ritenendo che il lavoro dell'Adf debba essere condotto, per assicurare i risultati, in modo discreto e senza troppa pubblicità per la sua sigla. Ma si tratta di un personaggio chiave per capire non soltanto che cosa succede, e non solo negli Stati Uniti, nell'aggressione mondiale alla libertà religiosa, alla vita e alla famiglia, ma anche che cosa si può fare in concreto per resistere. In questa intervista esclusiva ci spiega che la battaglia non è affatto perduta.
I fedeli hanno trovato la statua di Gesù a Vile Parle con le braccia spezzate. Centinaia di cattolici in protesta per l'arresto - giudicato ingiusto - di un membro della comunità. Il crocifisso era stato vandalizzato anche nel dicembre 2013.
Questa mattina sono stati uccisi una donna a Rafah e un vecchio a Khan Younes. Nella notte l'aviazione israeliana ha compiuto 25 raid. Il 25% dei morti di Gaza sono bambini. Il governo di Netanyahu ha deciso stamane di accettare la tregua. Hamas rifiuta perché vuole anche la fine del blocco della Striscia, l'apertura del passaggio di Rafah e la liberazione di alcuni prigionieri.
Numerose le vittime durante le aggressioni di stamane. Gli uomini armati hanno sparato contro gli abitanti e dato alle fiamme alcuni edifici, tra cui tre chiese
Il governo del Sudan non autorizzerà più la costruzione di nuove chiese nel paese. Lo ha reso noto, nel fine settimana, il Ministro degli Affari religiosi, Shalil Abdullah, spiegando che la decisioneè dovuta al fatto che i luoghi di culto presenti sono sufficienti per una popolazione di cristiani sempre più ridotta.
In un'area in cui un tempo venivano relegati gli oppositori al regime, vedrà la luce l'edificio sacro finanziato da cubani esiliati negli Stati Uniti
Il ministro dell'Istruzione, dopo un incontro con associazioni omosessuali, promette di riattivare la "Strategia Nazionale", documento che prevede l'introduzione dell'ideologia gender nelle scuole
I terroristi dello Stato islamico hanno rimosso la croce dalla sommità della cupola della chiesa di Sant’Efrem a Mosul. La rimozione, come riporta Ankawa.com, è avvenuta una settimana dopo l’occupazione della chiesa, insieme alla presa delle arcidiocesi caldea e siro-ortodossa. Come mostrano le foto qui in basso, la chiesa non presenta più la croce. Azioni di questo tipo non sono nuove nel califfato di Al Baghdadi, dove vige la sharia: gli islamisti hanno già distrutto la statua della Madonna della chiesa dell’Immacolata e l’antica tomba del profeta Giona, venerato da musulmani e cristiani. Secondo le ultime notizie i terroristi avrebbero occupato anche le case di due famiglie cristiani a Mosul nel quartiere di Nirgal.
Con tre giorni di lutto nazionale, a partire dal 10 luglio, la Repubblica Centrafricana ricorda le vittime dell’ultima strage di cristiani compiuta dai miliziani islamici Seleka: 26 morti e 35 feriti. Autore dell’eccidio, il 7 luglio, è stato un commando che ha fatto irruzione nel campo per sfollati allestito presso la sede dell’arcivescovado di Bambari, nei pressi della cattedrale di Saint-Joseph, che al momento ospitava oltre 10.000 persone.
Nell’antica medicina cinese si dice che, in un’unica giornata, sia salutare provare tutta la gamma delle emozioni, dalla serenità alla rabbia. Bene, se questo è vero, credo di aver ottemperato al principio enunciato in modo quasi assoluto, nel colloquio di ieri con Claudia, una vecchia conoscenza!
Apprendo dall’agenzia «Corrispondenza romana» che Burger King, colosso del fast-food, offre ai suoi clienti il classico panino «whopper», orgoglio della casa, in speciale confezione arcobaleno, il «whopper proud» (proud vuol dire fiero in inglese e pride fierezza), per l’annuale Gay Parade di San Francisco. I proventi della vendita finiscono in un fondo che offre borse di studio agli studenti Lgbt delle superiori. Date le percentuali di questi ultimi, si suppone che alla ditta resterà in cassa un mazzo di dollari. Sempre che la trovata procuri incassi, visto che i californiani, in un referendum (poi vanificato dalla magistratura), hanno a suo tempo detto no alle nozze gay. Ma è il trend del Terzo Millennio, bellezza, e nessuno vuol restare indietro. Infatti, la Starbucks, colosso internazionale di caffetteria, ha festeggiato il quarantesimo anniversario del Gay Pride stendendo una bandiera arcobaleno di ben ottocento metri quadri nella sua casa-madre di Seattle.
«Solo più tardi ho saputo che la maggior parte di coloro che transitavano dal mio ufficio finivano i loro giorni nel S-21 (il famigerato lager di Phon Phem, ndr)». Ordinarietà di un genocidio. Il più sanguinoso di tutta la storia. Un terzo della popolazione cambogiana fu sterminato nell’arco di soli 4 anni, da quel 17 aprile 1975 quando le truppe di Pol Pot conquistarono il potere in quella che fu celebrata (purtroppo anche in Occidente) come la Kampuchea democratica, "paradiso" proletario per generazioni di intellettuali "democratici". Un milione e mezzo di persone, su poco più di 4 milioni di abitanti, sacrificate sull’altare di nozioni come "lotta di classe", "dittatura del proletariato" e altri diktat di marca marxista-leninista.
Thomas Ladner (nella foto) è un prete austriaco di 36 anni, abitualmente in talare, cooperatore nella parrocchia di Stans, in Tirolo. Un paesino di 1.500 anime dove insegna anche religione nella locale scuola elementare. Prima della fine dell’anno scolastico gli è stata tuttavia comunicata dalla diocesi di Innsbruck la revoca del permesso per insegnare. La colpa commessa dal sacerdote, secondo l’ufficio scuola diocesano, è stata quella di aver parlato ai suoi piccoli scolari dei novissimi, tra cui inferno e purgatorio, «lezioni non adatte ai bambini e loro stato di vita», di aver trattato il tema della famiglia «in termini non più attuali» e l'aver usato «un linguaggio retorico», ossia troppo tradizionale.
E’ il 2003. Il 4 luglio – festa nazionale negli Stati Uniti – una normale famiglia americana che vive nel Nebraska, a Imperial, paesino agricolo che ha appena “duemila anime e neanche un semaforo”, sta stipando di bagagli una Ford Expedition blu. I Burpo partono verso Nord per andare a trovare lo zio Steve, che vive con la famiglia a Sioux Falls, nel South Dakota (hanno appena avuto un bambino e vogliono farlo vedere ai parenti). L’auto blu imbocca la Highway 61. Alla guida c’è il capofamiglia Todd Burpo, accanto a lui la moglie Sonja e nel sedile posteriore il figlio Colton, di quattro anni, con la sorellina Cassie. Fanno rifornimento a una stazione di servizio nel paese dove nacque il celebre Buffalo Bill prima di affrontare immense distese di campi di granoturco. E’ la prima volta, in quattro mesi, che i Burpo si concedono qualche giorno di ferie dopo lo scioccante vicenda che hanno vissuto il 3 marzo di quell’anno. Il piccolo Colton quel giorno aveva cominciato ad avere un forte mal di pancia. Poi il vomito. Stava sempre peggio finché i medici fecero la loro diagnosi: appendice perforata. Fu operato d’urgenza a Greeley, in Colorado. Durante l’operazione la situazione sembrò precipitare: “lo stiamo perdendo! Lo stiamo perdendo!”. Il bambino era messo molto male e passò qualche minuto assai critico. Poi però si era ripreso. Per il babbo e la mamma era stata un’esperienza terribile. Lacrime e preghiere in gran quantità come sanno tutti coloro che son passati da questi drammi.
Intervista al presidente di Avis, Vincenzo Saturni. La donazione di sangue è un gesto gratuito e volontario. Dura una decina di minuti ma può salvare fino a tre persone. Spiega perché è importante donare il
Per la prima volta in sedici secoli nelle chiese di Mosul non si celebrano più Messe e per l’Iraq si fa sempre più reale lo spettro della divisione in tre Stati autonomi e in guerra tra loro
La lettura del libro di Salvatore Puglisi è consigliata a tutti, non solo a «chi è coinvolto direttamente»
Ha detto di amare il figlio, ma poi i piani sono cambiati e ha fatto ricorso chiedendo che le sia tolta la potestà genitoriale
«Ci stiamo occupando di turismo, di attività commerciali, non ci stiamo occupando di dove la gente va a scopare. Non è un problema mio, vada dove gli pare»
La devozione al Cuore Immacolato di Maria è la via indicata a Fatima dalla Provvidenza per disporsi ad accogliere il progetto salvifico di Dio sull’uomo. Il Cuore stesso di Maria è singolare espressione di tale volontà, già perfettamente realizzata in Lei e proposta ai suoi figli, che a Lei guardano come modello e causa esemplare per la loro vita di fede. Il Cuore Immacolato è rivelato e offerto a noi, nella sua pienezza di amore e di Grazia, come corrispondenza totale alla volontà di Dio e risposta finalmente matura alle esigenze del Vangelo. La Fede è una grande e continua educazione all’amore: solo lo Spirito Santo sa donarci le “coordinate giuste”, sa infondere in noi la forza dell’amore vero. Lo Spirito purifica, fortifica, rende gioiosi e perseveranti nella fedeltà al Vangelo. Maria, la tutta santa, “sposa dello Spirito”, ci aiuta a santificarci: ci indica l’orientamento da imprimere alla vita e ci ottiene da Cristo la Grazia necessaria per giungere alla pienezza del bene, alla perfetta carità.
Dopo l'Angelus, papa Francesco invita alla preghiera i presenti, con un minuto di silenzio, ma anche i responsabili politici locali e internazionali. La preghiera aiuta a "non lasciarci vincere dal male e a non rassegnarci". La parabola del seminatore: domandarci "com'è il nostro cuore? A quale terreno assomiglia: a una strada, a una pietraia, a un roveto?". Ricordarci che "anche noi siamo seminatori", con le nostre parole. "Le nostre parole possono fare tanto bene e tanto male; possono ferire o guarire, incoraggiare o deprimere". "E per favore, non dimenticatevi di pregare per me".
Theo Boer, docente a Utrecht e membro della commissione olandese che monitora gli effetti della legge, avvisa il Parlamento inglese di non approvare il suicidio assistito: «È un piano inclinato inarrestabile»
Il giudice Garry Neilson è stato posto sotto indagine. Ha aggiunto che gli effetti collaterali dell’incesto, cioè la nascita di bambini con anormalità genetiche, possono essere risolti «dall’aborto»
Con tre giorni di lutto nazionale, a partire dal 10 luglio, la Repubblica Centrafricana ricorda le vittime dell’ultima strage di cristiani compiuta dai miliziani islamici Seleka: 26 morti e 35 feriti. Autore dell’eccidio, il 7 luglio, è stato un commando che ha fatto irruzione nel campo per sfollati allestito presso la sede dell’arcivescovado di Bambari, nei pressi della cattedrale di Saint-Joseph, che al momento ospitava oltre 10.000 persone.
[ Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti». ] Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”. Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono! Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
I terroristi dello Stato islamico hanno distrutto l’antica tomba del profeta Giona, che si trova a Mosul, seconda città più importante dell’Iraq recentemente conquistata dagli islamisti di Al Baghdadi. Giona è il profeta venerato da musulmani e cristiani che secondo la Bibbia è stato inghiottito da un grosso pesce e vomitato sulla spiaggia per andare a predicare agli abitanti della città di Ninive.
La proposta fatta dall’Associazione dei pediatri olandesi, che a settembre presenteranno una proposta al Parlamento, sarà anche peggiore dell’eutanasia infantile approvata in Belgio
L’Isil distribuisce attraverso internet anche gadget promozionali fra cui dvd e magliette. Ecco la campagna virale degli islamisti per promuovere il califfato e garantirsi nuove reclute
I disertori del regime fuggiti in Corea del Sud spiegano qual è l’arma più forte del regime: «Chiedere il perché di qualcosa non ha né senso né rilevanza. Bisogna solo obbedire “per il bene del Partito e del Leader Supremo”»
La sentenza della Corte Suprema di qualche giorno fa che, in contrasto con quanto previsto dall’Obama-care, ha permesso a due aziende statunitensi quotate in borsa – la Hobby Lobby e la Conestoga Wood Specialties - di non pagare le spese per la contraccezione eventualmente sostenute dai propri dipendenti, sta creando un effetto a catena. Infatti, dopo solo 24 ore dalla pronuncia dei giudici della Suprema Corte, due tribunali federali hanno preso decisioni identiche a favore di una televisione cattolica e cinque enti no-profit di ispirazione cristiana del Wyoming: la diocesi di Cheyenne, la Caritas statale, l’orfanatrofio di Saint Joseph, la scuola di Saint Anthony e l’Università cattolica del Wyoming. In modo analogo ha sentenziato una corte dell’Illinois a favore del Wheaton College alle porte di Chicago.
«È clinicamente morto Riccardo Bazzurri, 32 anni, che non accettando la fine della storia con la sua compagna, ha aperto il fuoco in strada contro Ilaria, l'ex convivente 24enne e il figlio di due anni, per poi spararsi un colpo alla testa. Tra i feriti, anche un'amica della donna. L'aggressione è avvenuta a Ponte Valleceppi, alla periferia di Perugia». Giunto brevemente sulle prime pagine dei giornali lo scorso 8 luglio, e poi ben presto sommerso dal fluire della cronaca, il tragico episodio è stato ancora una volta commentato dalla stampa attingendo per lo più alla girandola di luoghi comuni ormai di rigore in casi del genere.
L’articolo del direttore Cascioli pubblicato ieri e riguardante la “politica culturale della CEI” a proposito di Tv2000 e non solo, pone un problema che ci trasciniamo da molto tempo. Quando Giovanni Paolo II andò al Convegno ecclesiale di Loreto proprio per invertire il processo consolidatosi con il precedente convegno ecclesiale di Roma, non fece altro che affrontare questo stesso problema: dalla fede cattolica deriva una cultura, una visione organica e complessiva della realtà e della vita.
Parole di gratitudine verso papa Francesco e l'annuncio di momenti di formazione per coniugi, fidanzati e single hanno segnato l'ultima convocazione regionale siciliana
Oltre alla piena e definitiva libertà, c'è un altro desiderio nel cuore di Meriam Yahya Ibrahim: incontrare Papa Francesco. La madre cristiana sudanese, la cui triste vicenda ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per mesi, si trova ancora nell'ambasciata statunitense di Khartum dove, dal 26 giugno, è in attesa di poter lasciare il Sudan insieme al marito, Daniel Wani, e ai due figli Martin e Maya, partorita durante la prigionia.
La minaccia dei collettivi di sinistra che contestano i gruppi di preghiera della comunità Papa Giovanni XXIII e l’obiezione di coscienza del personale medico
«È tempo di salvare l’islam, lottando contro il fanatismo religioso». Scrive così su AsiaNews in un’approfondita analisi padre Samir Khalil Samir, gesuita arabo, docente di storia araba e islamologia all’università di Beirut. Per Samir il califfato islamico proclamato da Abu Bakr Al Baghdadi «rivela un senso di disperazione» con «una forte impronta ideologica» ma non risolverà i problemi del mondo arabo e dell’islam.
Boston, Stato del Massachusetts (United States of America) e Bisceglie, provincia di Bari (Puglia country, Italy), gemellati e francescanamente uniti a nozze (di fatto) sull’onda del falso papale: “Chi sono io per giudicare?”. I cappuccini bostoniani con un debole per i gay, ve li abbiamo già fatti conoscere; oggi tocca alla sorella “Chiesa Cappuccini” di Bisceglie. Più che una chiesa, un’associazione no profit con sede in un ex convento, che però mantiene nel nome e nel logo il celebre brand di Assisi. E che divide con i frati di Boston la stessa tendenza a fraternizzare con il popolo gay.
Come funzionano davvero le leggi sull'omofobia e sulla non discriminazione degli omosessuali? Questo giornale lo ha fatto notare più volte: anziché dissertare in teoria, guardiamo in pratica come vanno le cose dove le leggi ci sono già. L'ultimo caso - che sarebbe ridicolo se non mostrasse i pericoli che ormai corre la libertà religiosa, anzi la libertà di tutti in Europa - viene dall'Irlanda del Nord, l'unica parte del Regno Unito che non ha una legge sul matrimonio omosessuale, introdotto invece in Inghilterra e Galles nel 2013 e in Scozia nel 2014.
Il cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l'economia, ha illustrato oggi i cambiamenti che riguardano lo Ior, ma anche l'Apsa, il Fondo pensioni e anche l'intero sistema dei media della Santa Sede.
Secondo membri della Chiesa cattolica citati da Reuters, i ribelli hanno attaccato la cattedrale verso le tre del pomeriggio sparando all’impazzata. Secondo i militari francesi, ora la popolazione è al sicuro
La radio diffondeva messaggi di perdono nei confronti dei ragazzi costretti a commettere atrocità dai soldati del Lord’s Resistance Army, convincendoli a tornare dalle loro famiglie
Un’insegnate scrive al primo cittadino del suo paese: «Caro signor sindaco, i bambini mi hanno detto che hanno sentito cose “disgustose”» su cambio di sesso, masturbazione e prostituzione
Il 25 giugno il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, in occasione del ventesimo anniversario dell’Anno internazionale della famiglia, istituito nel 1994, ha deciso di organizzare una tavola rotonda sulla protezione della famiglia e dei suoi membri. Nel testo della risoluzione approvata dal Consiglio si leggono le motivazioni. Il Consiglio afferma che “incombe in primo luogo agli Stati di promuovere e proteggere i diritti dell’uomo e le libertà fondamentali di tutti gli esseri umani, in particolare delle donne, dei bambini e degli anziani”; si dichiara “cosciente che spetta alla famiglia in primo luogo allevare e proteggere i bambini e che essi, per poter raggiungere una completa e armoniosa maturazione della loro personalità, devono crescere in un quadro famigliare e in un’atmosfera di felicità, amore e comprensione”; si dice “convinto che la famiglia, unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei bambini, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui ha bisogno per poter assumere in pieno il suo ruolo nella comunità”; e infine riafferma che “la famiglia è l’elemento naturale e fondamentale della società e che essa ha diritto alla protezione della società e dello Stato”.
Lunedì 7 luglio 2014 la diocesi cattolica di Baton Rouge, in Louisiana, ha pubblicato un durissimo documento dove critica una sentenza della Corte Suprema della Louisiana che segna il primo significativo assalto negli Stati Uniti contro il segreto della confessione. La sentenza si riferisce a un caso di abusi sessuali, ma non ha niente a che fare con i preti pedofili. Riguarda una ragazzina cattolica, dodicenne all'epoca dei fatti, che aveva confessato al parroco di avere una relazione con un uomo adulto, un impresario di pompe funebri del suo paese. Senza violare il segreto della confessione, il parroco aveva cercato di avvicinare discretamente l'uomo per convincerlo a porre fine alla relazione, che - senza portare a rapporti sessuali completi - includeva comunque momenti di «intimità» non appropriati per una dodicenne. Successivamente, la ragazza aveva confessato la relazione ai genitori, che avevano denunciato l'uomo alla polizia. Dopo l'iscrizione sul registro degli indagati, l'uomo era morto.
Oltre 4 milioni le persone che vivono in condizioni di povertà assoluta. Persi 424 mila posti di lavoro tra 2012 e 2013; disoccupazione giovanile al 42%
Anche l’Ucraina è scenario di rapimenti di sacerdoti. È accaduto al 43enne padre Tikhon, cattolico, sequestrato sei giorni fa a Donetsk da un gruppo armato, dopo che egli si era dichiarato critico, attraverso un post sul suo profilo Facebook, verso i separatisti filo-russi della autoproclamata “Repubblica popolare di Donetsk”.
Sono del tutto infondate le notizie di un peggioramento della salute psico-fisica di Asia Bibi, la cristiana madre di cinque figli condannata a morte in Pakistan per blasfemia. Lo confermano al sito Vatican Insider alcuni familiari e membri della “Renaissance Education Foundation” (l’istituto che assiste la famiglia di Asia e garantisce l’istruzione ai figli) che hanno compiuto la visita mensile al carcere femminile di Multan. “Ringraziando il cielo, il Signore le sta donando buona salute", riferiscono, Asia sta bene e la fede in Cristo la rende, anche in carcere, una donna felice”. Nella delegazione erano presenti il marito di Asia, Ashiq, due dei cinque figli, la nuora e Joseph Nadeem, responsabile della “Renaissance Education Foundation", che le hanno consegnato alcuni abiti estivi, scarpe, effetti personali, generi alimentari e qualche generico medicinale, per ogni evenienza.
La retorica di Abu Bakr al Baghdadi è fallimentare. Nessun musulmano vuole vivere in un califfato. Lo stesso "califfo" è rifiutato da tutti. Ma egli ha ragione nell'indicare la decadenza del mondo islamico, di cui i primi responsabili sono gli stessi musulmani. Israele e la teoria del "complotto". Restaurare l'islam attraverso il dialogo aperto nella società, basato sui valori universali e comuni. Altrimenti rischia di finire anche l'islam.
In un terrificante editoriale il vicedirettore del quotidiano definisce la scelta del governo un «segnale pessimo improntato all’ipocrisia e all’iniquità». Le considerazioni del Correttore di bozze
Si sono aggiornati al 12 agosto. Sì, ieri il presidente del parlamento iracheno ha deciso che per la seduta nella quale oggi i deputati eletti il 30 aprile avrebbero dovuto cercare di dare un governo al Paese, si può aspettare ancora un altro mese. Come se al Nord una parte di ciò che era l'Iraq non fosse diventato diventato il luogo da cui l'autonominatosi califfo Ibrahim (in proprio o tramite controfigura, non è ancora del tutto chiaro), lancia dalla moschea di Mosul proclami a tutto il mondo musulmano. Come se non ci fossero centinaia di migliaia di profughi fuggiti nelle ultime settimane dalle proprie case. Come se l'unico brandello di sicurezza da quelle parti oggi non fosse garantito dai peshmerga curdi, che - come è noto - «lavorano in proprio».
Gay Pride, mozioni, registri comunali, proposte di legge sulle unioni civili non sono più ritenuti sufficienti dalla propaganda omosessualista. Ora ci tocca pure assistere alle finte nozze celebrate in Comune. Con tanto di sindaco, cerimonia, inviti, servizio fotografico, fiori, bouquet e l’immancabile bacio. È accaduto il 5 luglio a Ravenna ...
La cancellazione di “madre” e “padre” con “Genitore 1” e “Genitore 2”, avvenuta in diverse scuole, appare come un piccolo caso provinciale a confronto dell’operazione che, su vasta scala, ha lanciato Facebook per annacquare “maschi” e “femmine” nell’indistinto mare dell’ideologia Gender. Per la quale essere uomo o donna è un’opinione fra tante altre, non un dato di natura. Questo impone il nuovo dogma dell’epoca obamiana. Perciò sul famoso social network ora si potrà “definire la propria identità di genere in ben 58 modi diversi”, come annuncia esultante “Repubblica”: negli spazi dove fino a ieri stavano scritti solo “maschio” e “femmina” adesso si potrà fare anche una scelta “personalizzata”. Infatti “sotto la stretta supervisione dell’Arcigay” si offrono decine di possibilità: intersessuale, agender, bigender, fluido, neutro, trans e pure femminiello. C’è perfino la distinzione tra “femmina trans” e “trans femmina”.
Cade il 75° anniversario della “Casa Nostra Signora del Perpetuo Soccorso” di Atlanta, in Georgia. È l’ospizio per malati terminali di cancro fondato nel 1939 (vi ebbe a che fare anche la leonessa della letteratura cattolica Flannery O’Connor, 1925-1964) dopo la “Casa Sacro Cuore”, fondata a Filadelfia nel 1930, e la Casa Collina del Rosario, fondata nel 1901 in una località dello Stato di New York dal nome curioso: Hawthorne, oggi frazione del borgo di Mount Pleasant, contea di Westchester. Allora si chiamava però “Hammond’s Mill”; fu dopo la creazione della casa di cura (all’epoca un’istituzione più unica che rara, anche perché, pur integerrimamente cattolica, accoglieva malati di ogni colore, razza, fede e sesso) che il nome fu mutato in onore della fondatrice, Rose Hawthorne, da cui prendono il nome, sempre curioso, le suore domenicane cui ella diede impulso. Perché ho definito “curioso” quel cognome-toponimo?
Che il paramatrimonio fra persone dello stesso sesso sia diventata la priorità nazionale – altro che crisi economica o l’immigrazione! – era attestato fino a ieri dalla intensificazione dei lavori parlamentari, dalla moltiplicazione delle sentenze, dalla Corte costituzionale in giù, della ripetizione dei gay pride, dall’alluvione di interviste pro da parte di leader politici di ogni colore. Da ieri il cerchio è chiuso: la stragrande maggioranza degli italiani è a favore! Sul Corriere della Sera, una intera pagina dedicata è al tema, aperta dal titolo: "Coppie gay, svolta di cattolici e centrodestra". Il 78% degli italiani si schiera per i diritti. Quasi a dire: poveri trogloditi che ancora ponete problemi e avanzate riserve, rassegnatevi! Non ci sono solo il progresso e la storia, adesso c’è anche il popolo (comprensivo di cattolici e di centrodestra) …
La famiglia è sotto attacco. Ogni giorno si ha notizia di nuove iniziative volte a indebolirla, a screditare e intralciare chi la difende. Quando il 1° luglio il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione a sostegno della famiglia, in cui tra l’altro si impegna la giunta regionale a individuare una data per la celebrazione della Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione di un uomo e di una donna, l’Arcigay ha definito la mozione “intrisa di odio” e quella per la famiglia una “festa abominevole”, un “atto barbaro”.
Caro Direttore, molti fedeli, e forse anche molte persone che non si riconoscono nella Chiesa cattolica, in questo periodo si stanno facendo una domanda che anch’io vorrei fare. Nel 2007 giravano in Parlamento proposte di legge sul riconoscimento delle convivenze o, come si diceva allora, delle coppie di fatto. Ci fu un notevole confronto nel Paese che ebbe un momento significativo al Family Day, quando un milione di persone scesero in piazza per rifiutare il riconoscimento delle convivenze e per difendere la famiglia naturale. ...
La sequenza fotografica in cui due uomini – una coppia gay canadese – abbracciano, commossi, un neonato ancora sporco di liquido amniotico, ha fatto il giro del mondo, pubblicata sui giornali con titoli che si appellano esplicitamente all’emozione del lettore (la foto in pagina è tratta dalla pagina Fb del fotografo, ndr). L’emozione c’è, ma non è empatica. È piuttosto un indefinibile turbamento che coglie qualunque donna osservi le foto dei due, che, a torso nudo, tengono il piccolo pelle contro pelle. In una sola inquadratura, ai margini, si intravede il profilo di una donna dall’espressione smarrita e sofferente; è la donna che ha tenuto quel bimbo nel suo grembo per nove mesi, che lo ha appena partorito, e deve subito consegnarlo ad altri, come da contratto. È stata pagata per questo, ha fatto il suo lavoro. Nelle foto successive scompare.
Il caso di un'ergoterapeuta inglese, sospesa dal lavoro per aver invitato una collega musulmana nella propria parrocchia e per averle regalato un libro su una storia di conversione dall'islam al cristianesimo.
Hanno approfittato dell'assenza dei loro rapitori, si sono fatte coraggio e sono riuscite a fuggire dalle loro grinfie. E' accaduto a 63 ragazze sulle 68 sequestrate a giugno dai terroristi di Boko Haram in Nigeria. Le giovani hanno trovato la libertà mentre i loro rapitori erano impegnati ad attaccare, lo scorso 4 luglio, una base militare vicino a Damboa, provocando almeno 50 morti. Il sequestro delle 68 donne era avvenuto il 24 giugno nel villaggio di Kummabza, nello Stato di Borno, a nordest della Nigeria. Sempre in quella zona, più precisamente nei pressi del villaggio di Chibok, gli estremisti di Boko Haram avevano già rapito ad aprile circa 200 giovani studentesse.
A un gruppo di vittime di abusi, Francesco ribadisce la "tolleranza zero" nei confronti di chi commette qualcosa di "più che atti deprecabili". "E' come un culto sacrilego, perché questi bambini e bambine erano stati affidati al carisma sacerdotale, per condurli a Dio". "Dio mi conceda il coraggio di seguire questa strada per il bene dei bambini".
Luca è morto da quasi tre mesi. Ciò che ne resta è in un colombario di un cimitero, dove io non andrò, perché mi rifiuto di credere che mio fratello sia lì. Ma dove, allora?
In questo “Anno della famiglia”, il quotidiano cattolico Avvenire si sta impegnando a denunziare, con dati e riflessioni, la crisi della famiglia in Italia, che porta all’agonia del matrimonio e al suicidio della società italiana. Quarant’anni fa (1974) il popolo italiano approvò nel referendum la legge sul Divorzio e il tema è tornato d’attualità. Lamentiamo tutti la crisi dell’Italia, economica, politica, morale, ma ben pochi, fuori della stampa cattolica, affermano che una delle radici di questa crisi sta proprio nella Legge sul Divorzio e poi in quella sull’Aborto, approvata dal referendum (1981). In poche parole ...
A Roma, in piazza San Silvestro, erano 500. Nel momento in cui il Palazzo è ripiegato su una sorta di gerontocrazia ideologica, la piazza sta diventando il luogo per proclamare le ragioni della vita e della famiglia
Mosul, Iraq, ancora pessime notizie. Ieri due sacerdoti e una suora sono stati rapiti mentre si trovavano in chiesa. Martedì scorso era successa la stessa cosa, quando a essere prelevati erano state due suore e tre orfani cristiani. L’Isil è ormai padrone del territorio e le forze irachene non sembrano assolutamente in grado di garantire la tranquillità della zona. Venerdì, l’arcivescovo caldeo di Mosul, monsignor Emil Shimoun Nona, ha detto che «la mia diocesi non esiste più. Isis me l’ha portata via». Anche da Baghdad giungono notizie di scontri. Quattro morti e dodici feriti è il bilancio di un attentato suicida in un quartiere sciita della capitale.
Oggi inizia la Novena alla Vergine del Carmelo.
L'"angelo dei barboni", guarito a Lourdes dopo una gioventù di ribellione e ricerca, fondava 20 anni fa a Palermo la Missione speranza e carità che assiste oggi oltre mille persone
Sul filo del rasoio. Cammina sulla lama quel terribile pensiero che a volte percorre la mente quando una donna subisce violenza. Perché, ad esser onesti, non si può negare che oggi il senso della purezza, con il suo corollario del pudore, è desaparecido. Purtroppo anche la violenza sulle donne ha quasi sempre un movente di carattere sessuale e la cronaca di questi giorni incalza con il triste caso di Yara Gambirasio. Oggi, 6 luglio, è la festa di S. Maria Goretti, la martire che può essere considerata protettrice delle donne che subiscono violenze o aggressioni mortali.
Dopo aver “visitato” il Messico, presentando le apparizioni di Guadalupe nella precedente puntata, ci rechiamo ora in un altro continente: l’Africa. La traccia mariana che là si trova ha un significato tutto particolare, poiché si tratta del Santuario di Nostra Signora dei Dolori a Kibeho, in Rwanda. Ci troviamo dunque nel “continente nero”, e quelle di Kibeho sono le prime apparizioni riconosciute in quella terra che, a lungo oggetto delle mire di conquista dei Paesi europei, solo nei secoli recenti ha accolto il messaggio cristiano. Si tratta di un fenomeno ancor più straordinario se pensiamo che sono le apparizioni ufficialmente riconosciute dall’autorità della Chiesa cattolica che più sono vicine a noi da un punto di vista cronologico, avendo avuto luogo in Rwanda dal 1981 al 1989: dopo un lungo tempo in cui le apparizioni mariane parevano privilegiare l’Europa – pensiamo a Rue du Bac, 1830, a La Salette, 1846, a Lourdes, 1858, a Fatima, 1917 – ecco che la Vergine sceglie di apparire nel continente africano, a tre fanciulle del collegio di Kibeho: Alphonsine, Natalie e Marie Claire, rivelando un messaggio specifico per il Rwanda, in virtù del suo significato profetico rispetto alla storia nazionale di quel Paese che verrà insanguinato dai feroci genocidi del 1994 e del 1995, ma anche un messaggio di una portata universale, una profezia per il mondo intero, come vedremo.
A giovani e detenuti Francesco ripete che "Dio non si stanca di perdonare". Una statua di San Giovanni Evangelista che la diocesi ha donato per la riapertura della cattedrale di Smirne. A Isernia, dove nacque san Celestino V, ha aperto l'Anno giubilare celestiniano.
All'Angelus papa Francesco ricorda che l'invito di Gesù di donare "ristoro" a chi è "stanco e oppresso" vale anche nei nostri giorni. Ai bisognosi fa male "l'indifferenza umana", e "soprattutto l'indifferenza dei cristiani". Un saluto "particolare e affettuoso" alla gente del Molise, dove il pontefice si è recato ieri in visita pastorale. Per favore, non dimenticate di pregare per me. Anch'io lo faccio per voi".
Con un paginone trionfale appositamente dedicato, Repubblica annuncia che da oggi, come è già avvenuto negli Stati Uniti (vedi qui), anche in Italia Facebook offre ai propri utenti la possibilità di «definire la propria identità di genere in ben 58 modi diversi». Tutti naturalmente selezionati «sotto la stretta supervisione dell’Arcigay».
È iniziato il Ramadan, il mese di digiuno diurno annuale, seguito dai musulmani di tutto il mondo. In alcune nazioni in cui l’islam è religione di Stato, come Algeria e Marocco, denuncia il World Watch Monitor, anche i non musulmani spesso sono obbligati a rispettare il digiuno.
«Trattano i sunniti meglio degli altri perché sono anche loro sunniti. Li lasciano immediatamente, una volta pagato il prezzo del taxi per tornare a casa. Agli sciiti che non riescono a scambiare con altri prigionieri, semplicemente, tagliano le teste». Lo dice, in un video della Bbc, Hassan, un curdo, in passato rapito per sette giorni dai militanti jihadisti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. Hassan fa parte delle 50 mila persone scappate da Tikrit, Mosul e Tal Afar, per trovare rifugio temporaneo a Sinjar, una piccola città irachena sul confine siriano.
Deve abiurare la sua fede cristiana. Motivo? Ha convertito la sua amica Chan. L’agenzia Fides riferisce di un nuovo capitolo intorno alla vicenda della donna cristiana deceduta nel villaggio di Saisomboon dopo una lunga malattia. Ora Varn, la donna che ha convertito Chan, deve rinnegare il suo credo, altrimenti sarà cacciata dal villaggio. Siamo nel Laos, paese comunista che non sopporta che la sparuta minoranza cristiana (2 per cento della popolazione) non solo si espanda, ma che addirittura esista.
«La vita può toglierla solo Dio», fu così che il padre di Miguel impedì ai medici di “staccare la spina” al figlio in coma. E fu così che per 15 anni lo curò insieme alla moglie e alla nipote. Fino a quando Miguel si svegliò improvvisamente dal coma. Miguel Parrondo ha raccontato la sua storia il 30 giugno scorso al giornale online ForumLibertas.com, per spiegare come mai è «contrario all’eutanasia».
Nel 2003 «Avvenire» chiese a Giorgio Faletti una breve testimonianza sul significato della Pasqua. Ecco la sua risposta, pubblicata sul nostro giornale il 20 aprile di quell’anno...
Questa devozione è riassunta nelle seguenti parole dette dal Signore Gesù a Teresa Elena Higginson il 2 Giugno 1880: “ Vedi, o figlia prediletta, sono rivestito e schernito come un pazzo nella casa dei miei amici, sono messo in derisione, Io che sono Dio di Sapienza e di Scienza. A Me, Re dei re, l’Onnipotente, si offre un simulacro di scettro. E se vuoi contraccambiarmi, non potresti fare di meglio che dire che si faccia conoscere la devozione su cui ti ho così sovente intrattenuta. Desidero che il primo venerdì seguente la festa del mio Sacro Cuore sia riservato come giorno di festa in onore del mio Sacro Capo, quale Tempio della Divina Sapienza e mi sia offerta una pubblica adorazione per riparare a tutti gli oltraggi e peccati che vengono continuamente commessi contro di Me.” E ancora: “E’ immenso desiderio del mio Cuore che il mio Messaggio di salvezza sia propagato e conosciuto da tutti gli uomini.” In altra occasione Gesù disse: “ Considera l’ardente desiderio che provo di vedere il mio Sacro Capo onorato, così come ti ho insegnato.” Per capire meglio riportiamo alcuni stralci degli scritti della mistica inglese al suo Padre spirituale: “Nostro Signore mi mostrava questa Divina Sapienza come potenza direttrice che regola moti ed affetti del Sacro Cuore. Mi ha fatto capire che al Sacro Capo di nostro Signore devono essere riservate adorazioni e venerazioni speciali, in quanto Tempio della Divina Sapienza e potenza direttrice dei sentimenti del Sacro Cuore. Nostro Signore mi ha mostrato anche come il Capo sia il punto di unione di tutti i sensi del corpo e come questa devozione non sia solo il complemento, ma anche il coronamento e la perfezione di tutte le devozioni. Chiunque venererà il suo Sacro Capo attirerà su di sé i migliori doni del Cielo. Nostro Signore ha detto inoltre: “Non vi scoraggiate delle difficoltà che sopraggiungeranno e delle croci che saranno numerose: Io sarò il vostro sostegno e la vostra ricompensa sarà grande. Chiunque vi aiuterà a propagare questa devozione sarà mille volte benedetto, ma guai a coloro che la rifiuteranno od agiranno contro il Mio desiderio al riguardo, perché li disperderò nella mia collera e non vorrò più sapere ove siano. A quelli che mi onoreranno darò dalla mia Potenza. Io sarò il loro Dio e loro Miei figli. Metterò il Mio Segno sulle loro fronti e il mio Sigillo sulle loro labbra.” ( Sigillo = Sapienza)
«Ahlan wa sahlan. Benvenuta». L’arcivescovo caldeo di Mosul, monsignor Emil Shimoun Nona accoglie calorosamente una donna visibilmente agitata e la fa accomodare in quello che è ora divenuto il suo ufficio a Tall Kayf, villaggio a tre chilometri a nord di Mosul. Nella notte tra il 9 e il 10 anche il presule ha dovuto abbandonare la seconda città dell’Iraq in seguito all’invasione di alcune aree del paese da parte dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis). «Questa donna è appena arrivata qui a piedi da Mosul – spiega l’arcivescovo ad un rappresentante di Aiuto alla Chiesa che Soffre – è scappata con suo figlio in cerca di salvezza».
Il vicario apostolico Abu Khazen descrive l'assedio cui è sottoposta la città siriana, divisa tra il fuoco dell'esercito di Assad e dei ribelli antiregime e l'emergenza umanitaria della popolazione
Lo psicologo Cantelmi: «Attenti all'appiattimento dei sessi. L'obiettivo è una falsa uguaglianza». Don Fabio Rosini (Servizio diocesano vocazioni): «Non ho paura del ddl Scalfarotto: si tratta di vivere la vita»
Intervista di Paolo Conti a Franco Zeffirelli sul matrimonio omosessuale dal Corriere della Sera (7 giugno 2006).
Vangelo Mt 11, 25-30: Io sono mite e umile di cuore.
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Quando a dicembre il partito comunista cinese ha deciso di allentare le regole della legge sul figlio unico, permettendo alle sole coppie di figli unici (20 milioni su una popolazione di oltre un miliardo) di avere due figli, non l’ha fatto per garantire maggiori libertà ai cinesi. Nel 2011 il tasso di fertilità aveva toccato il minimo storico, 1.04 figli per donna, e la popolazione in età da lavoro era scesa nel 2012 di 3,45 milioni di persone rispetto al 2011, mentre gli anziani oltre i 60 anni avevano toccato quota 200 milioni nel 2013.
Siamo ormai abituati ai calciatori che, dopo un gol, si rivolgono agli spalti congiungendo le mani a forma di cuore. È un segno d’affetto un po’ patetico mostrato a mogli e fidanzate (e fotografi). Ma c’è un calciatore a questo Mondiale in Brasile che quel gesto lo fa pensando alla figlia, Mia. «Mi ha insegnato che tutto è possibile», ha dichiarato il giocatore argentino, 26 anni, autore del gol vittoria agli ottavi contro la Svizzera. Mia è nata il 22 aprile 2013, prematura, aveva solo sei mesi. Parto d’urgenza, complicato, difficile. Per i medici aveva solo il 30 per cento di possibilità di rimanere in vita. Invece Mia ce l’ha fatta e il 24 maggio il papà l’ha portata sul campo al termine della finale di Champions League, vinta dal Real Madrid di cui di Maria è uno dei campioni maggiormente celebrati.
Un nordcoreano fuggito dal regime racconta come il suo popolo resiste alla propaganda antireligiosa secondo cui «Kim Il-sung è l’unico Dio»
«Il califfato significherebbe gravi attacchi e crimini come quelli in Siria: violenze, omicidi, stupri, imposizione di tributi ai non musulmani». Intervista a Massimo Ilardo, direttore di “Aiuto alla Chiesa che soffre” in Italia
Il regista de “L’esorcismo di Emily Rose” presenta il suo nuovo film raccontando di sé: «Sono protestante, ma quando si tratta del mistero e del male, è la Chiesa cattolica che ha l’artiglieria pesante». Autori preferiti? Chesterton e la O’Connor
Assurda iniziativa dell’associazione dopo la mozione approvata in consiglio regionale. E ancor più assurde le lamentele per l’app “Milano Gay Life” del Comune, che non segnala locali per scambisti: «Questa è censura».
Intervista a Luke Goodrich sulla guerra giudiziaria che ha portato la Corte suprema a esentare l’azienda dei Green dal “contraceptive mandate”. «Non finisce qui. Ora tocca agli enti no profit»
La Munhwa Broadcasting Corporation, rete televisiva nazionale di Seoul, ha inviato a Roma una troupe per preparare due ore di filmati sulla figura del pontefice e sui luoghi dei martiri coreani. Durante la lavorazione, la troupe si è avvicinata sempre di più alla Chiesa: "Quando torno a casa - dice uno dei giornalisti - voglio tornare alla parrocchia che ho abbandonato anni fa".
Familiari e avvocati denunciano un peggioramento del quadro clinico “psicologico e fisico” della donna. Sacerdote a Lahore conferma l’attenzione e le preghiere della Chiesa pakistana. Presentata una petizione perché venga fissata la data del processo di appello. Attivista musulmano: tempo di fare “giustizia”.
È stata la sciupasogni degli spagnoli per anni. La vedevano in tv, nelle pubblicità di marchi prestigiosi, era lei la Kellog’s-girl, lei, Olalla Oliveros, fisico da urlo, sorriso-che-porta-via, top model, showgirl, attrice di cinema, teatro e popolarissime sit-com. Guardando le sue foto in internet, anche in lingerie, si resta stupefatti, sia per la bellezza della donna, sia per quel che è successo dopo, proprio quando era in procinto di firmare il contratto per un film. Un viaggio a Fatima ed ecco la decisione di mollare tutto per diventare suora di clausura. Solo nel 2010, col permesso dei superiori, ha raccontato tutto al foglio «El Tiempo». Ed ecco in sintesi: «Il Signore non commette errori. Mi ha chiesto di seguirlo e io non ho rifiutato». Suora di clausura, dunque, nella congregazione di San Michele Arcangelo di Vilariño, in Galizia.
Ho conosciuto mons. Fiorini Morosini il 29 settembre di quattro anni fa, a Polsi, nel cuore del dell’Aspromonte. Fino all’anno precedente, nei primi giorni di settembre, in quel Santuario dedicato alla Vergine, ‘a Maronna ra muntagna, si riunivano i capi delle cosche della ndrangheta e, a 900 metri di altezza, in una natura dalla bellezza struggente, concordavano le linee-guida delle attività criminali da svolgere nei mesi seguenti. Proprio lì, nel 2010, in occasione della festa di San Michele, patrono della Polizia di Stato, l’allora questione di Reggio Calabria decide di far celebrare una Messa in onore dell’Arcangelo, e mi invita a rappresentare il governo. In uno dei luoghi-emblema della grande mistificazione – il rapporto fra clan e devozione religiosa – i poliziotti si ritrovano, insieme con tanta gente non in divisa, non per operare blitz, ma per riappropriarsi del senso autentico del culto. Mons. Fiorini Morosini è in quel momento il vescovo di Locri-Gerace, diocesi nella quale ricade Polsi: celebra l’Eucarestia e nell’omelia, senza proclami o enfasi fuori luogo, parla della “necessità di restituire a questo santuario il volto che gli appartiene, quello cioè di luogo di culto e di pietà mariana”.
La foto dei frati francescani di Boston che partecipano sorridenti al cittadino festival gay con un loro stand davanti a cui campeggia in colori arcobaleno la scritta «Chi sono io per giudicare?», vale più di mille articoli e trattati. Dice soprattutto a quale tremendo equivoco abbiano dato origine le parole che papa Francesco ha pronunciato il 29 luglio 2013 parlando con i giornalisti sull’aereo di ritorno dal viaggio in Brasile.
Dal 17 al 20 luglio, una Conferenza internazionale promossa dalle organizzazioni cattoliche Courage e EnCourage alla Villanova University, in Philadephia, presieduta dall'arcivescovo Chaput.
La vittima, disabile, è sopravvissuta e si trova in ospedale. Cattolica, è nipote di un sacerdote della zona. Il suo violentatore è un giovane musulmano di 25 anni, al momento in prigione.
L’organizzazione internazionale degli esorcisti (Aie), ora ha anche statuto giuridico. Con decreto del 13 giugno 2014 infatti, come riferisce l'Osservatore romano, la Congregazione per il clero ha riconosciuto giuridicamente l'Associazione internazionale esorcisti (Aie). In base al canone 322 paragrafo 1 del Codex iuris canonici, ne ha infatti approvato gli statuti, conferendo all'Aie personalità giuridica privata quale associazione privata internazionale di fedeli secondo il canone 116 paragrafo 2, con tutti i diritti e gli obblighi stabiliti dal codice stesso.
La figura di san Pio da Pietrelcina, il frate con le stimmate pregato e venerato da milioni di persone, non finisce mai di stupire. Un nuovo tassello è stato appena aggiunto alla raccolta di episodi misteriosi che hanno accompagnato la sua vita. Si tratta di una testimonianza pubblicata in un libro presentato ieri, in occasione del decimo anniversario della dedicazione del nuovo moderno santuario di San Giovanni Rotondo, che accoglie il corpo del frate, e riguarda un fenomeno di bilocazione che avrebbe portato Padre Pio in una cella di Budapest, dov'era rinchiuso il cardinale József Mindszenty, primate d’Ungheria.
I cristiani sono stati avvisati il 29 giugno della demolizione avvenuta il 30. «Volevano anche picchiarci o lanciare contro di noi i lacrimogeni», raccontano i fedeli increduli che ora «pregano nei tendoni»
Ieri il capo dello Stato islamico, Al Baghdadi, che si è proclamato califfo del neonato califfato, comprendente parte dell’Iraq e della Siria, ha diffuso un messaggio per tutti i musulmani in occasione del Ramadan, cominciato lo scorso 29 luglio. È un messaggio guerriero, e non di pace e carità, quello lanciato dal leader del gruppo jihadista più ricco del mondo.
Si chiama Abu Bakr al-Baghdadi, il nuovo leader auto proclamato dello Stato Islamico, il califfato che è nato qualche giorno fa nei territori occupati di Iraq e Siria da parte delle milizie di Isis. D fatto, Baghdadi, un dottorato in studi islamici, è il califfo di questo stato, il primo dopo la dissoluzione dell'impero ottomano un secolo fa. E adesso ha lanciato un proclama ai musulmani di tutto il mondo di unirsi per conquistare il mondo stesso, perché, ha detto, "la terra intera appartiene ad Allah". Tra i suoi obbiettivi c'è anche Roma, la capitale dell'Italia ma soprattutto il cuore della cristianità mondiale. Lo ha detto lui, invitando poi i musulmani di ogni parte del globo a emigrare nel nuovo stato islamico, perché "è un dovere dei musulmani emigrare nella casa dell'Islam". E' il vostro stato, la Siria non è per i siriani, l'Iraq non è degli iracheni: "la terra è per i musulmani, tutti i musulmani". Aggiungendo che "se sarete uniti, conquisterete Roma e il mondo intero".
In una nota inviata ad AsiaNews Mar Sako sottolinea la situazione terribile del Paese. Milioni i rifugiati, nessuna notizia certa delle suore e dei tre giovani rapiti a Mosul. Sempre più concreta l’ipotesi di una guerra civile che si conclude con la partizione della nazione. Nessuna risposta dalla politica, interessata al petrolio. Appello ai cristiani alla preghiera.
«Poiché sono stata costretta a partorire in catene, mia figlia è disabile». È la drammatica dichiarazione rilasciata oggi da Meriam Yahya Ibrahim alla Cnn. La donna cristiana di 27 anni condannata a morte per apostasia e adulterio, poi scagionata in appello, e attualmente all’ambasciata americana a Khartoum in attesa del passaporto sudanese, è stata costretta a partorire in carcere la sua seconda figlia, Maya.
Ieri, martedì 1 luglio, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza una mozione a sostegno della famiglia naturale proposta dalla Lega Nord e firmata da tutto il centrodestra. Invece i gruppi di opposizione (Pd, Patto civico e M5S) al momento del voto sono usciti dall’aula. Il testo ricorda come «in tutto il Paese, con il pretesto di combattere “inutili” stereotipi, si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro la famiglia naturale, soprattutto nel mondo scolastico», e invita la giunta Maroni «a individuare una data per la celebrazione della Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione fra uomo e donna», a impegnarsi con il governo di Roma perché non sia applicato in Italia del Documento Standard per l’educazione sessuale in Europa redatto dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e infine a «introdurre il “Fattore Famiglia”» in Lombardia.
“Oggi ci sono più testimoni, più martiri nella Chiesa che nei primi secoli, tanti più cristiani perseguitati” ha ricordato Papa Francesco durante la messa celebrata a Casa Santa Marta il 30 giugno, nel giorno in cui si commemorano i santi protomartiri della Chiesa romana, uccisi sul Colle Vaticano per ordine dell’imperatore Nerone dopo l’incendio di Roma del 64 d.C.
Abbiamo riportato 5 articoli del nuovo Codice deontologico. Hanno una cosa in comune: il medico agisce in scienza e coscienza, non sottostà a diktat da qualsiasi parte essi provengano. Se lo facesse violerebbe la dignità della professione, perché un medico che si fa dirigere da qualcun altro tradisce la propria missione e facendolo diventa una minaccia per la salute di tutti. Quando infatti si è disposti ad incrinare la propria integrità una volta, perché non lo si potrebbe fare altre due, dieci, cento, mille volte? Se si tradisce ciò in cui si crede per paura, perché non lo si potrebbe fare per interesse? Questo ci pare sia la posta in gioco nella sfida lanciata dal presidente della regione Lazio Zingaretti in qualità di cCommissario ad acta con il decreto sulle linee d'indirizzo regionali per le attività dei Consultori Familiari con il quale, oltre ad imporre ai medici obiettori la redazione del documento per abortire, si obbligano tutti i medici dei consultori ad inserire spirali e prescrivere pillole post-coitali.
Domenica i terroristi islamici hanno attaccato tre villaggi nell’area di Chibok, dove sono state rapite 276 ragazze ad aprile, uccidendo almeno 51 persone. L’esercito non è neanche intervenuto
In un messaggio audio l’Isil ha parlato del leader Al Baghdadi come del “Califfo Ibrahim” chiedendo a tutti i musulmani di «giurare fedeltà». Il territorio si estende dalla provincia di Aleppo (Siria) a quella di Diyala (Iraq)
Soprannominata dalla Cbs, nel 1966, «la suora più veloce del West», Suor Blandina, quasi cinquant’anni dopo, è la prima aspirante santa del New Mexico. Al secolo Rosa Maria Segale, Blandina visse la sua giovinezza e compì la sua missione nel “selvaggio west”, ai tempi di pistoleri e banditi, e morì nel 1941. La scorsa settimana l’arcidiocesi di Santa Fe ha annunciato che il Vaticano ha dato il via alla sua causa di beatificazione.
Il governo francese lascia ma raddoppia sull’insegnamento a scuola dell’ideologia del gender. Se da una parte il nuovo ministro dell’Educazione nazionale Benoit Hamon ha annunciato che l’esperimento ABCD dell’uguaglianza, che ha riguardato nel 2013 circa 600 classi, non avrà seguito il prossimo anno, essendosi rivelato un flop, ha anche aggiunto che «sarà rimpiazzato da un programma molto ambizioso».
Ha invitato una collega musulmana a partecipare a un evento sportivo organizzato dalla sua chiesa, le ha regalato un libro e ha pregato per lei. Per questo un’ergoterapeuta inglese è stata accusata di “bullismo” dal Sistema sanitario nazionale che l’ha costretta a nove mesi di inattività e l’ha obbligata a sottoscrivere una serie di impegni mirati a impedirle in futuro di parlare della sua fede nell’ambito professionale. Ma adesso a trentasettenne dell’Essex Victoria Wasteney (nella foto a sinistra, tratta da Facebook) ha deciso di ingaggiare una battaglia legale contro i suoi responsabili.
La mappa comprende il Medio Oriente, il Nord Africa, i Balcani e gran parte dell’Asia occidentale. La data indicata per la conquista di Madrid è il 2020.
Pochi sanno che da anni i jihadisti di Al Shabaab praticano la politica dello sterminio nei confronti dei rarissimi cristiani somali, da loro considerati apostati che meritano la morte. La presenza ufficiale del cristianesimo in Somalia è venuta meno di fatto nel 1991, quando la cattedrale cattolica di Mogadiscio venne depredata e gravemente danneggiata con la distruzione del tetto. I sette edifici ecclesiali presenti nel Paese sono stati rasi al suolo (la cattedrale è stata definitivamente smantellata nel 2008) e dei 100 cattolici somali computati nell’Annuario statistico della Chiesa non si sono più avute notizie. Nel silenzio, nell’indifferenza e nell’oblio di tutti la mattanza continua.
Venite, adoriamo Cristo, Figlio di Dio, che ci ha redenti con il suo Sangue. Per redimerci Gesù ha versato ben sette volte il suo Sangue! Il motivo di sì copiose e dolorose effusioni non va ricercato nella necessità di salvare il mondo, perché a salvarlo ne sarebbe bastata una sola goccia, ma soltanto nel suo amore per noi. Agli albori della storia umana avviene un grave fatto di sangue: il fratricidio di Caino; Gesù, agli albori della sua vita terrena, vuole iniziare la redenzione con la prima effusione di Sangue, quello della Circoncisione, versato sulle stesse braccia della Madre, come primo altare del Nuovo Testamento. Sale allora a Dio la prima degna offerta dalla terra e, da allora in poi, Egli guarderà l'umanità non più con lo sguardo della giustizia, ma della misericordia. Passano anni da questa prima effusione - anni di umile nascondimento, di privazioni e lavoro, di preghiera, di umiliazioni e persecuzioni - e Gesù dà inizio nell'orto degli ulivi alla sua Passione redentrice, versando sudore di sangue. Non sono le pene fisiche che gli fan sudare Sangue, ma la visione dei peccati della intera umanità, che egli innocente si è addossato, e la nera ingratitudine di coloro che avrebbero calpestato il suo Sangue e rifiutato il suo amore. Gesù versa di nuovo Sangue nella flagellazione per purificare particolarmente i peccati della carne, perché «per una piaga così putrida, non poteva esservi una medicina più salutare» (S. Cipriano). Ancora Sangue nella coronazione di spine. È il Cristo, re d'amore, che al posto di quella d'oro ha scelto la corona di spine, dolorosa e sanguinosa, affinché l'orgoglio umano si pieghi davanti alla Maestà di Dio. Altro Sangue lungo la via dolorosa, sotto il pesante legno della croce, fra gli insulti, le bestemmie e le percosse, lo strazio d'una Madre e il pianto delle pie donne. (continua ....)