MaM
Messaggio del 20 gennaio 1985:Figli miei! Io vi amo! Vi amo d’un amore senza limiti, senza confini! Vorrei che comprendeste il mio amore e l’amore di Dio. Desidero che ciascun membro del gruppo vada da solo all’aperto in mezzo alla natura, per contemplare Dio attraverso la natura. Lì preghi da solo e poi raccolga un fiore, una foglia o qualunque altra cosa che attiri la sua attenzione e la porti con sè alla prossima riunione del gruppo.

Notizie dai giornali cattolici



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Un giorno, non si sa in che anno, Don Bosco sognò di trovarsi nella Basilica di San Pietro, entro la grande nicchia che si apre sotto il cornicione, a destra della navata centrale, perpendicolarmente alla statua di bronzo del Principe degli Apostoli, e al medaglione in mosaico di Pio IX. Egli non sapeva come fosse capitato lassù e non si dava pace. Guarda attorno se vi sia modo di scendere, ma non vede nulla. Chiama, grida, ma nessuno risponde. Finalmente, vinto dall’angoscia, si sveglia. Se qualcuno, udendo questo sogno, allora avesse creduto di scorgervi un senso profetico, si sarebbe detto che sognava a occhi aperti. Ma oggi, proprio dall’alto di quella nicchia, sorride il magnifico Don Bosco del Canonica. Questo monumento, degno della Basilica vaticana, è un colossale gruppo marmoreo, in cui la figura di Don Bosco misura metri 4,80 di altezza, senza tener conto del piedestallo di oltre un metro di altezza. Don Bosco è rappresentato nell’atto che con nobile gesto della destra indica l’altare papale a due giovani, da lui avvolti con la sinistra in ampio amplesso paterno. Questi sono San Domenico Savio e il venerabile giovane patagone Zeffirino Namuncurà, figlio del Gran Cacico convertito con la sua tribù dal cardinal Cagliero. I due giovani pare pendano dal suo labbro per ascoltare, perpetuata nel marmo, quella professione di fedeltà al Papa, che è stata la divisa inviolata di Don Bosco. Tale atteggiamento, mentre risponde alla fedeltà storica, non isola la statua nella sua nicchia come un puro elemento decorativo, ma ne fa un elemento organico del tempio vaticano. «In questo monumento, concezione ed espressione toccano il vertice dell’arte. Il Canonica, scultore di fama mondiale e Accademico d’Italia, svincolandosi dalle meticolosità fotografiche e sorpassando gli atteggiamenti tradizionali di Don Bosco dipinto e scolpito, ne fissò energicamente la grandezza spirituale in una creazione che appartiene all’arte veramente degna di questo nome». Traspare infatti «il carattere meditativo del Santo, la sua forza intellettuale, la sua antiveggenza di santo e di apostolo; ciò che, sposato al sorriso paterno della sua forte bocca, integra bene il suo carattere esuberante di carità e di amore» (G. De Mori). Il monumento fu inaugurato il 31 gennaio 1936 e benedetto dal cardinal Pacelli, il futuro Pio XII, tra l’entusiasmo di 20.000 giovani, tra i quali 10.000 rappresentavano, per disposizione del Ministero, le Scuole di Roma. La nicchia assegnata da Pio XI a Don Bosco si può ben dire nicchia d’onore, perché s’innalza sopra la statua di San Pietro ed era rimasta vuota per secoli. Coloro poi che vissero negli ultimi anni del Santo non potevano contemplarlo lassù senza ra,nmentare il sogno citato, che avevano udito raccontare da ragazzi. Nessuno, e lui meno di tutti, allora avrebbe mai immaginato quale arcano si potesse nascondere sotto il velo dello strano sogno.
«Se vedeste un bambino mentre viene pestato a sangue senza poter intervenire, cosa fareste?», queste sono le parole con cui don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, inaugurava a Rimini 16 anni fa un momento di preghiera pubblica di fronte agli ospedali. L'esperienza continua ininterrottamente ogni martedì, nel giorno in cui si praticano gli aborti, e da allora si è diffusa in diverse città in tutta Italia.
Ci sono pronunciamenti oppure orientamenti della Chiesa cattolica su come comportarsi nel caso del rapimento di un religioso in zone di guerre? L'ultimo caso in ordine di tempo è quello del sacerdote cristiano Murtada Ablahad, di 44 anni, che sarebbe stato ucciso dai jihadisti dell'Isis a Mosul, nel nord dell'Iraq (Ansa, 20 gennaio).
L'Eurispes dice che è cresciuta la fetta di italiani contraria a nozze e adozioni gay. l'Arcigay incolpa Adinolfi.
Il destino non ha lasciato solo l'uomo. La vita di San Giovanni Bosco, per tutti Don Bosco, si può riassumere in questa frase. Una personalità straripante, sempre allegra, e con una genialità educativa che ha cambiato la vita dei giovani e di chiunque lo incontrasse. La società dell’allegria. L’oratorio di don Bosco: “Questa è la mia casa" è la mostra itinerante per bambini e adulti che illustra i tratti distintivi della sua umanità e racconta le opere nate proprio dal suo desiderio di bene per l'uomo. Maria Serra, direttore editoriale “Piccola Casa Editrice” ci introduce all'esposizione che sta raccogliendo grande consenso in tutta Italia.
Nel mondo di oggi sembra che l'unico gesto d'amore tra due persone sia un atto sessuale. A parte la bellezza e la virtù dell'amore tra un uomo e una donna, tendiamo a dimenticare la castità come via per il vero amore, modo per prepararci al matrimonio e chiamata a vivere veramente una vita di vocazione come giovane uomo o donna. Di seguito troverete una slideshow di immagini che illustrano gesti d'amore tra le coppie. Queste fotografie rappresentano varie espressioni di vero amore. Sono uno sguardo a un Amore che ci apre a uno stato d'animo divino se impariamo a cercare e a vedere attraverso la lente di un altro, colui che è di Dio. Fuori dal sesso, tutti questi comportamenti mostrano come sia possibile esprimere e parlare d'amore e rafforzare questo modo di essere attraverso le nostre parole e le nostre azioni.
Il sogno delle due colonne
Tra i sogni di Don Bosco, uno dei più noti è quello conosciuto con il titolo di «Sogno delle due colonne». Lo raccontò la sera del 30 maggio 1862. «Figuratevi — disse — di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale. Queste navi sono armate di cannoni e cariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie incendiarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una nave molto più grande e alta di tutte, tentando di urtarla con il rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto possibile. A quella maestosa nave, arredata di tutto punto, fanno scorta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalla flotta avversaria. Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici.....
Uno, padre Najeeb Michael, è iracheno e indossa un abito bianco, ha reso noto la National Public Radio. L'altro è padre Columba Stewart, un texano alto e magro, vestito di nero e con occhiali dalla montatura dello stesso colore. Entrambi sono religiosi domenicani.
Padre Bernard Kinvi è un sacerdote di 32 anni del Togo che gestisce una missione nella Repubblica Centroafricana. All'inizio del 2014, padre Kinvi ha salvato da solo la vita di oltre mille musulmani che fuggivano dalle milizie inferocite, ospitandoli nella chiesa locale. Il sacerdote ha agito mettendo seriamente a rischio la propria vita.
Dio ha "adottato" me. Per questo io do tutta la mia vita per salvare questo piccoli abbandonati. La storia di Lee Jong-rak non può non toccare le fibre più profonde dell'anima e della coscienza umana. Tanto che la sua testimonianza di vita, universalmente riconosciuta, è diventata un docu-film girato a Seul, in Corea del Sud. "The Drop Box" - questo il titolo - che uscirà i primi giorni di marzo 2015, sta già catturando l'attenzione del popolo coreano, portando alla luce un problema non secondario come l'abbandono dei neonati nei primissimi giorni di vita.
Una scultura della Vergine Maria rimasta carbonizzata dopo gli attacchi dei musulmani a metà del mese a Niamey (Niger) ha ravvivato la fede dei cristiani in questo Paese africano. L'arcivescovo emerito della capitale, monsignor Michel Cartatéguy, ha esortato i sacerdoti a conservare le ceneri delle loro parrocchie incendiate per utilizzarle a Pasqua.
«C’è un modo sbagliato di impostare la pastorale nella Chiesa, che è quello di cercare di risolvere i problemi. La pastorale invece dovrebbe avere al centro una proposta positiva, aiutare la gente a vivere una bellezza». A ribaltare la prospettiva con cui anche al recente Sinodo straordinario si è parlato di famiglia è Stephan Kampowski, docente ordinario di Antropologia Filosofica all’Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi su Matrimonio e Famiglia, presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. Kampowski, oltre ad avere scritto diversi saggi sul tema della famiglia, è anche autore di un libro scritto a quattro mani con Juan Josè Perez-Soba – Il vangelo della famiglia nel dibattito sinodale oltre la proposta Kasper (Cantagalli, 2014) – che ha animato il dibattito prima e durante il Sinodo. Lo incontriamo nel suo piccolo ufficio di docente universitario che condivide con il filosofo polacco Stanislaw Grygiel.
Il dossier su Medjugorje sarà nell’ufficio del Papa nel gennaio 2015. Il 19 ottobre 2014 monsignor Parolin, braccio destro del Papa aveva incontrato a Roma il Presidente del Consiglio dei Ministri della Bosnia, Vjekoslav Bevanda, lui aveva poi confermato in un’intervista che aveva invitato Pietro Parolin in Bosnia, apparentemente per una visita preparatoria alla visita del Papa nel 2015. D’altra parte, si apprende che ci dovrebbe essere a Roma anche la riunione della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina nel febbraio o marzo 2015.
I numeri di una legge che sembra invitare a vedere l'eutanasia e il suicidio assistito come soluzione immediata ed efficace a vari problemi anziché come ultima ratio
Il dado è tratto. Dopo il Family Day del 2007, per la prima volta un popolo si riunirà nuovamente per far sentire la propria voce. Il luogo è stato addirittura già prenotato: sabato 13 giugno alle 15 al Palalottomatica di Roma in uno spazio da quindicimila posti, quindicimila persone da tutta Italia si riuniranno per dire che la Corte Europea di Strasburgo - che sanziona l’Italia perché non permette che i figli si comprino – sbaglia e per chiedere, tramite una raccolta firme che l’ONU voti una proposta di moratoria per la pratica dell'utero in affitto che trasforma i bambini in merce, le donne in corpi da sfruttare, a volte fino alla morte come è successo alla diciassettenne indiana Sushma Pandey uccisa dalla iperstimolazione ovarica.
Dl 1938 al 1945 ben 2720 sacerdoti cattolici sono stati internati nel famigerato campo di concentramento nazista di Dachau, vicino a Monaco di Baviera, radunati dai carnefici in apposite baracche. Oggi sono note come « le baracche dei preti ». Di quei quasi 3mila deportati, 1034 non sono mai usciti da Dachau. Sono morti lì. Assieme ai molti, troppi altri internati.
Uno dei temi più scottanti trattati al Sinodo straordinario sulla famiglia è stato quello dei divorziati risposati. È stato notato che soprattutto nei paesi occidentali, questo fenomeno è molto diffuso anche tra i battezzati, con grosse sofferenze sia per i coniugi sia per i figli. C’è anche però un certo numero di divorziati risposati che intende continuare un cammino di fede. Come deve comportarsi con loro la Chiesa?
La sofferenza degli innocenti è il titolo della sinfonia che Kiko Argüello, artista spagnolo e iniziatore del Cammino Neocatecumenale, ha voluto dedicare allo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale. Una musica struggente, che a tratti ricorda le sonorità yiddish, e che è stata suonata di fronte a molte comunità ebraiche,autenticamente commosse per il modo in cui un cattolico aveva saputo cogliere il senso ed il mistero profondo della loro tragedia.
Da New Liturgical Movement un interessante e commovente video della Messa solenne di Mezzanotte del 1962 celebrata nella chiesa, stracolma di sacerdoti e di seminaristi, dell’Ushaw College di Dhuram, in Inghilterra. Il College fu fondato nel 1808 dagli studenti del Collegio inglese di Douai, in Francia, fuggiti a seguito della persecuzione anti-cattolica. Nel 1968 fu affiliato alla Università di Durham.
Mc 1, 21-28: Insegnava loro come uno che ha autorità.
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnaménto nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
24 ore per dare espressione alla necessità della preghiera. E' l'auspicio espresso da Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2015. Bergoglio invita a "non trascurare la forza della preghiera di tanti" ed è in questa direzione che va l'iniziativa 24 ore per il Signore. Ma di cosa si tratta esattamente?
Pio XII e la Shoah: fiumi d’inchiostro sono scorsi in merito all’accusa rivolta al pontefice di essere stato troppo “tiepido” di fronte all’orrendo e sistematico sterminio degli ebrei che si stava consumando prima e durante la seconda guerra mondiale. Nemmeno l’opera dispiegata da conventi e istituti religiosi cattolici per nascondere e proteggere migliaia di ebrei e perseguitati è servita a convincere dell’impegno di Pio XII contro il nazismo. Sebbene sia noto il sostegno che a questa rete di protezione attivata dai conventi venisse dall’allora sostituto alla Segreteria di Stato, mons. Montini (futuro Paolo VI), uno dei diretti collaboratori di Pio XII, l’ombra del sospetto continua a gravare su Eugenio Pacelli, per alcuni il “Papa di Hitler”.
Inviati nelle scuole mille “ambasciatori della laicità”, il 9 dicembre un’apposita “Giornata” celebrativa. Il cardinale di Parigi: «Ma non è una religione»
L’Arcidiocesi di Cebu, nelle Filippine, lo scorso 17 dicembre ha emanato una circolare con alcune direttive sulla disposizione dell’arredo liturgico nelle chiese. La circolare richiama continuamente a una non ben precisata Conferenza liturgica della Commissione sulla Liturgia della Conferenza Episcopale delle Filippine. Le indicazioni relative ad altare, ambone, candele, etc. si situano chiaramente in una linea che, potremmo chiamare, minimalista. Basti pensare a quella che riguarda la presenza del crocefisso sull’altare: in barba alla raccomandazione di Benedetto XVI ed al suo esempio, «il crocefisso», dice la circolare, «può essere messo vicino all’altare… Non si esorta a porre un piccolo crocefisso sull’altare, se c’è già un crocefisso visibile nella chiesa o cappella. Se invece non c’è un crocefisso nella chiesa o cappella, allora si può mettere un piccolo crocefisso sull’altare, con il corpo rivolto verso i fedeli e non verso il sacerdote».
All'udienza generale del 28 gennaio 2015 Papa Francesco ha ripreso le sue catechesi sulla famiglia, proponendo una meditazione sulla figura del padre e una drammatica denuncia della «società senza padri» contemporanea.
Sono ormai moltissimi i vescovi che si sono espressi a favore delle unioni omosessuali «purché non si chiamino matrimonio». Tra le tante, ricordiamo la presa di posizione di monsignor Bruno Forte che, durante la presentazione della «Relatio post disceptationem» del recente Sinodo straordinario ha esclamato: «Non si può escludere la codificazione di diritti per le coppie omosessuali, è un discorso di civiltà!». Anche molti laici influenti hanno ammesso la possibilità di riconoscere pubblicamente le unioni omosessuali «purché non si chiamino matrimonio» e purché non si pretenda l'adozione di bambini da parte di genitori con tendenze omosessuali.
«Al principio del dialogo c’è, dunque, l’incontro». Impossibile non essere d’accordo con le parole pronunciate da papa Francesco in occasione della sua visita al Pontificio di Studi Arabi e Islamici a Roma nei giorni scorsi, ma altrettanto difficile è realizzare l’incontro. Il riferimento è al dialogo islamo-cristiano, cui tanto si è dedicato il Pontificio Istituto anche attraverso alla preziosa rivista Islamo-Christiana, un dialogo che il Pontefice ammette «esige pazienza e umiltà che accompagnano uno studio approfondito, poiché l’approssimazione e l’improvvisazione possono essere controproducenti o, addirittura, causa di disagio e imbarazzo». Come ha sottolineato Papa Francesco «c’è bisogno di un impegno duraturo e continuo al fine di non farci cogliere impreparati nelle diverse situazioni e nei differenti contesti. Per questa ragione si esige una preparazione specifica, che non si limiti all’analisi sociologica, ma abbia le caratteristiche di un cammino tra persone appartenenti alle religioni che, pur in modi diversi, si rifanno alla paternità spirituale di Abramo».
La Corte Europea dei diritti dell’uomo fa pressing sull’Italia perché riconosca la pratica dell’utero in affitto. Questa è la sintesi di una sentenza emessa ieri dai giudici europei (Echr 028-2015) che riguarda una coppia di nostri connazionali. Questi i fatti. I coniugi Donatina Paradiso e Giovanni Campanelli non riescono ad avere figli e così dopo aver tentato con la fecondazione artificiale di tipo omologo ecco che volano a Mosca per avere un bambino tramite la pratica dell’utero in affitto. Si rivolgono quindi alla società legale Rosjurconsulting affinché istruisca la pratica. Il bebè nasce il 27 febbraio 2011 a Mosca grazie ad una donna che si è offerta di portare a termine la gestazione. Il bambino non è figlio genetico né della signora Paradiso né del marito. Per la legislazione russa il figlio è però di coloro che lo hanno “commissionato”.
Grazie a loro figlia, due genitori riscoprono l’amore per il Padre ed esorcizzano la paura della morte.
Nell’ultimo anno, in Egitto si è molto parlato di Islam Yakan, un giovane cresciuto in una famiglia benestante e partito a combattere il jihad in Siria tra le fila dello Stato Islamico. Nel settembre scorso un giornale egiziano avevano ricostruito la sua storia raccogliendo le testimonianze di genitori, vicini di casa e amici. Ma è stato lo stesso ragazzo ha rivelare i dettagli del suo arruolamento in un racconto pubblicato sul sito justpaste.it. Islam racconta il suo percorso da svogliato studente di diritto all’Università ‘Ayn Shams del Cairo a combattente jihadista, passando per il lavoro di trainer in una palestra e la predicazione islamica nelle strade della capitale egiziana: «tutta la mia vita era fatta di allenamento, predicazione, moschea e memorizzazione del Corano».
Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2015 mette in guardia i cristiani dalla tentazione dell’indifferenza. Intervista a Roy, segretario generale di Caritas internationalis.
Mentre percorreva la Pennsylvania Avenue sul lato nord-est del Campidoglio giovedì pomeriggio, il dottor Antony Levatino ha guardato le migliaia di persone dietro di lui e ha provato una sincera solidarietà nei confronti degli altri partecipanti alla marcia.
C’era una volta la legge fatta di prescrizioni e divieti, di sangue di tori e capri, “sacrifici antichi” che non avevano né la “forza” di “perdonare i peccati”, né di dare “giustizia”. Poi nel mondo venne Cristo e con il suo salire sulla Croce – l’atto “che una volta per sempre ci ha giustificato” – Gesù ha dimostrato quale fosse il “sacrificio” più gradito a Dio: non l’olocausto di un animale, ma l’offerta della propria volontà per fare la volontà del Padre.
Quella che segue è la storia di un caso reale di cui si è occupata una clinica di aiuto psicologico. I nomi e i luoghi sono fittizi, ma la storia, così come la patologia, è vera al 100%. Jack era sui quaranta e si trovava in una tappa della vita nella quale essere padre era il suo grande sogno. Aveva conosciuto Louise, che aveva già un figlio da una relazione precedente e aveva acconsentito senza grande entusiasmo ad avere un secondo figlio con Jack.
Dicono che per capire l’Olanda di oggi, atea e laica, multiculturale e accogliente, bisogna tornare con la memoria agli anni Settanta, quando sui campi di calcio d’Europa imperversava la mitica Arancia meccanica di Rinus Michels, monumento nazionale di cui parlò bene perfino Johan Cruijff, che in morte del tecnico che rivoluzionò il calcio oranje mise da parte la sua proverbiale boria e riconobbe nel maestro la grandezza del leader. Era, quella, la prima Nazionale di calcio libertina della storia, che rifiutava quei codici etici o pseudo-etici che tanto di moda vanno oggi, che infranse il divieto quasi parasacrale dell’astinenza dai rapporti sessuali prima delle partite. Così, mentre gli altri si preparavano con rassegnazione a passare un mese sulle lavagne tattiche a studiare mosse e contromosse per portarsi a casa il trofeo, loro si divertivano. Talmente spavaldi che si potevano permettere di stravolgere ogni norma fin lì codificata; così forti da piazzare tra i pali della porta in un Mondiale un gentiluomo trentaquattrenne che neppure era professionista. Furono loro i primi a portarsi mogli e fidanzate e amanti in ritiro.
Cinque uomini con il volto coperto sono entrati stamattina in un hotel di lusso di Tripoli, capitale della Libia, prendendo ostaggi e uccidendo otto persone. La loro irruzione nel Corinthia Hotel (foto a destra), che ospita spesso diplomatici e funzionari, è stata preceduta dallo scoppio di un’autobomba nel parcheggio dell’albergo, il cui staff di origine maltese è stato evacuato. L’attentato, che si è concluso da poco, è stato già rivendicato dallo Stato islamico come vendetta per la morte del membro di al-Qaeda «Abu Anas al-Libi». Uno dei jihadisti è stato catturato, gli altri quattro si sono fatti esplodere.
Si è concluso il 15 gennaio l'incontro tra i Presidenti delle Commissioni Dottrinali delle Conferenze Episcopali Europee, le task force dei vescovi che vegliano sulla custodia del “deposito” della fede. Alla presenza dei Superiori della congregazione vaticana dell'ex Sant'Ufficio, tra cui il cardinal Gherard Müller e monsignor Ladaria, i vari rappresentanti europei si sono incontrati nel cuore religioso dell'Ungheria. All'apertura dei lavori, Müller ha dato lettura di una missiva inviata da Papa Francesco dove si sottolinea l'importanza di questi organismi, «la loro responsabilità per l’unità e l’integrità della fede nonché per la sua trasmissione alle giovani generazioni» .
Nel duecentenario della nascita un gruppo di ragazzi porta in scena una commedia musicale sulla vita del santo. Ecco il video e gli appuntamenti
Il primo ministro Modi lancia una campagna per frenare l’aborto selettivo delle bambine. Gli impressionanti numeri del femminicidio
La comunità cristiana si sente «rifugiata nel suo stesso Paese», dove il 99 per cento della popolazione è musulmana. Si lanciano appelli alla calma, dopo le violente proteste contro Charlie Hebdo
Cargo fantasma, yacht di lusso, ma anche insospettabili voli di linea. Quella che per giornali e politici è l’eterna “emergenza profughi” nasconde in realtà un enorme business, secondo solo alla droga. Chi sono e come si evolvono i “trafficanti di uomini”
arancia-meccanica-wallpaperCaro direttore, pochi giorni fa si è saputo che uno studente della Normale di Pisa è stato espulso dall’Italia per sospetti legami con gruppi jihadisti. Si tratta del venticinquenne turco Furkan Semih Dundar, dottorando in fisica, ammesso alla Normale per le sua competenza nella fisica dei buchi neri e nella connessione di questa con la teoria delle stringhe. Fra novembre e dicembre, ha inviato messaggi sospetti a siti jihadisti e a siti governativi italiani e statunitensi. In ogni caso, questi messaggi erano troppo vaghi per provare che egli fosse collegato a gruppi jihadisti. Per il momento l’unica accusa formalizzata contro di lui è “procurato allarme”.
Tra i sette sacramenti che la Chiesa custodisce gelosamente essendo stati istituiti dallo stesso Gesù Cristo, ce n'è uno in particolare che suscita dubbi in molti e rifiuto in altri. Il sacramento della riconciliazione o penitenza è per noi cristiani un dono di Dio, che oltre a liberarci del peso dei nostri peccati manifesta senza fine la Misericordia e l'Amore di Dio nei confronti degli uomini che lo tradiscono continuamente. È quindi chiaro che il deposito di fede che la Chiesa custodisce non è né è mai stato un'invenzione umana, ma ha un'origine divina, come risposta alla necessità dell'uomo di riconciliarsi con il suo Dio.
Stanchi di battibecchi, gelosie ed egoismi? I bambini sono per natura materialistici ed egoisti, ma la buona notizia è che la gratitudine si può insegnare. E dalla gratitudine deriva la gioia. Ecco undici suggerimenti per insegnare ai bambini la gratitudine e creare una famiglia più felice.
Se ha avuto una morte santa mio nonno Lucio, un diavolo come lui, peccatore, egoista, prepotente, aggressivo, testardo, menefreghista, bestemmiatore, un uomo che ha trascorso la sua giovinezza nei bar tra ubriaconi e prostitute, credo che veramente Gesù Cristo mandi il Suo Spirito a rinnovare la nostra vita, a illuminarci della Sua luce, a darci morte santa.
Il segnale dell'emittente cattolica giunge in due regioni molto povere dell'Uganda: Kabale e Moroto. L'importanza di questa espansione per la popolazione ugandese
Il 23 gennaio 2015 è destinata a entrare negli annali della storia della penisola arabica. In Arabia Saudita muore re Abdallah e nello Yemen il presidente Abdu Rabbu Mansour Hadi e il suo governo rassegnano le dimissioni dietro pressione delle milizie sciite degli Ansar Allah (“ausiliari di Allah”), comunemente noti come “huthi”, dal nome del loro fondatore Hussayn Badr al-Din al-Huthi. Da un lato muore il “Custode dei Due luoghi Santi” - La Mecca e Medina – uno degli uomini simbolo del mondo sunnita e della coalizione anti-Stato islamico, dall’altro si assiste all’avanzata sciita a scapito dell’alternativa sunnita al potere ovverosia i Fratelli musulmani del partito al-Islah, la cui pasionaria è il premio Nobel per la Pace Tawakkul al-Karman.
Non la si può certo definire una hit parade del sacro, una top ten dei santi più amati e pregati dagli italiani. Perché nella speciale graduatoria celeste, i punteggi di gradimento sono assegnati con criteri “alla buona”, “fatti in casa” verrebbe da dire.
Lo schema è lo stesso di un anno fa: passate le feste di Natale, iniziato l’anno, il fronte novatore che auspica cambiamenti sulla pastorale familiare fin qui seguita dalla chiesa cattolica, fa sentire la sua forza.
Secondo gli americani ci vorranno «anni» per sconfiggere lo Stato islamico. I curdi intanto si avvicinano a Mosul, dove gli abitanti sono disperati: «Meglio morire che vivere così»
«Si muore una volta, non due. Il mio messaggio continuerà, anche se mi ammazzano», sentenziano due occhi vispi in un volto serio, davanti a un gruppo di giornalisti. È il volto di Paul Rusesabagina, il direttore dell’hotel de Mille Collines (l’Hotel Rwanda del famoso film di Terry George) che diede rifugio a oltre 1200 hutu e tutsi durante il genocidio del ’94, abituato agli attentati, alle minacce, alle aggressioni e anche alle cerimonie annullate. Non è rimasto troppo sorpreso della decisione del Comune di Torino di cancellare la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria, a seguito della protesta ufficiale dell’ambasciatore, con tanto di minaccia di ritiro del Paese da Expo 2015.
In Inghilterra un nutrito gruppo di deputati ha proposto di vietare in modo esplicito l’aborto selettivo in base al genere, dopo aver scoperto che un terzo delle cliniche inglesi abortisce le bambine. La magistratura ha già dichiarato che non vuole perseguire le cliniche perché «non è nell’interesse pubblico», mentre molte femministe la pensano così: «Se le donne non sono felici del sesso dei figli possono abortire. O accettiamo fino in fondo ogni scelta della madre, oppure no». Sembra un problema quasi filosofico, ma non lo è, come dimostra il caso della Cina.
Mentre il Segretario Generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri, ci informa che l’Instrumentum Laboris verrà pubblicato in giugno, il cardinale Reinhard Marx, intervistato da America, la rivista dei gesuiti d’oltreoceano, dice che le questioni poste dal Sinodo si riducono ad un problema di “aggiornamento”. «Per trovare in modo nuovo il senso di quanto ha detto Gesù», dice il capo dei vescovi tedeschi e membro del gruppo di 9 cardinali consiglieri del Papa.
“La Nigeria non ha bisogno di truppe né delle Nazioni Unite né dell’Unione Africana per far fronte a Boko Haram. Nel nord est del paese è concentrato quasi il 50% dell’esercito nigeriano, il che dimostra con quanta serietà il governo stia affrontando la situazione”. Il 23 gennaio, con queste parole, il consigliere alla sicurezza nazionale Sambo Dasuki ha chiarito che cosa ne pensa il governo nigeriano di eventuali interventi militari stranieri.
La proibizione a livello internazionale della terapia dell'omosessualità è da anni uno degli obiettivi del movimento gay. Non può essere altrimenti, visto che pretendono di far riconoscere l'omosessualità come normale, naturale e immutabile, in tutto equivalente alla sessualità (etero) normale; parlare di “terapia” significa, infatti, che qualcosa non va, che non è una manifestazione di sessualità normale o sana, e che è suscettibile di cambiamento, di “guarigione”. La loro conclusione è che la terapia è eticamente inaccettabile, e per di più impossibile, perché non si può cambiare la natura di una persona: si può tutt'al più farle violenza. Al contrario, un atteggiamento umano sarebbe quello del presidente Obama: riconoscere alle persone il diritto di “amare come vogliono”.
Don Gabriele Amorth ricorda il padre passionista e racconta di quella volta che il diavolo si mise a discutere con il suo maestro dell’Inferno
Al Senato è stata depositata una bomba a orologeria per far saltare in aria la famiglia
Pochi commentatori, anche cattolici, hanno reagito con la dovuta serietà e con la necessaria chiarezza di idee al proclamato “diritto alla bestemmia” o “ diritto di blasfemia” che il presidente Holland ha incluso di fatto tra i diritti civili e le conquiste di libertà della Rivoluzione Francese. Purtroppo il guaio è cominciato proprio con l’Illuminismo anticattolico, i cui rappresentanti però non erano propriamente atei (non lo era nemmeno Voltaire). Quello che fece l’Illuminismo massonico fu di sostituire il culto di Dio con il culto del Potere politico. Così, in Francia i giacobini idearono la solenne intronizzazione di un’immagine della Dea Ragione nella basilica di Notre Dame a Parigi, non più casa di Dio ma esaltazione del pensiero rivoluzionario. Così, negli Stati Uniti, i Padri pellegrini fecero di Dio la bandiera delle aspirazioni all’indipendenza dalla Chiesa anglicana, governata dal re d’Inghilterra, e nella banconota da un dollaro scrissero In God we trust. Due secoli dopo, i nazisti combattevano la loro battaglia neopagana mantenendo il motto degli imperatori tedeschi: Gott mit uns…
Gaby Olthuis è stata "incentivata" all'eutanasia? Chi doveva indirizzare la sua scelta ha tenuto conto della sua condizione psico-fisica? In Olanda fa ancora discutere il caso della 47enne, madre di due bambini, che l'1 marzo 2014 ha scelto la strada della "dolce morte".
Oggi inizia la Novena della Purificazione (Candelora).
Oggi inizia la Novena (non ufficiale) alla Madonna delle Lacrime di Civitavecchia, o Madonna delle Rose.
Tra questi Maria Teresa Casini, fondatrice delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù, don Luigi Schwartz, fondatore delle Suore di Maria e dei Fratelli di Cristo e tre laici.
Continua a dispiegarsi la secolarizzazione in Olanda, uno dei Paesi notoriamente più secolarizzati d’Europa. Secondo un sondaggio realizzato dalla multinazionale delle ricerche di mercato Ipsos, per la prima volta nei Paesi Bassi coloro che si definiscono atei (25%) superano coloro che dicono di credere in Dio (solo il 17%). Circa il 60% degli intervistati si è dichiarato agnostico. Più della metà, il 53%, afferma tuttavia di credere in una vita dopo la morte. Un dato che ha sorpreso i ricercatori e che si presenta come una piccola e confortante luce, è comunque che tra coloro che credono in Dio la maggioranza sono giovani.
Viene tradotto, per la prima volta, da Marco Settimini L’arazzo di santa Genoveffa e di Giovanna d’Arco di Charles Péguy (edizioni Marietti); opera di poesia in verso alessandrino «della strofa di quattro o otto versi, d’andamento narrativo e percussivo, che obbliga il traduttore a una performance notevole» (dalla prefazione di Davide Rondoni).
E’ il “lavoro” di Dio, ed è un lavoro “bello”: riconciliare. Perché “il nostro Dio perdona” qualsiasi peccato, lo perdona “sempre”, fa “festa” quando uno gli chiede perdono e “dimentica” tutto. Francesco riflette sul brano di Paolo agli Ebrei, nel quale l’Apostolo parla in modo insistito della “nuova alleanza” stabilita da Dio col suo popolo eletto, e l’omelia diventa un’appassionata meditazione sul perdono.
La nostra era cristiana decolla con l'incredibile attività di un pugno di ebrei che approfittano della struttura dell'Impero Romano e della rete di sinagoghe ebraiche per insediarsi nelle regioni che circondavano il Mediterraneo. Dopo quattro secoli di persecuzioni, questi cristiani fanno sì che l'imperatore Costantino debba riconoscere ufficialmente il cristianesimo.
Monsignor Oliver Dashe Doeme: «Hanno distrutto 50 chiese e ucciso un migliaio di fedeli. Cristiani scomparsi da certe regioni. Tanti sono stati uccisi per non aver abiurato»
«Come faremo a pagare?». Già, come faranno? L’impresa appare impossibile. Come spiega oggi Avvenire, l’Istituto Santa Dorotea si è visto recapitare una bolletta sui rifiuti di oltre 20 mila euro (20.771 euro per la precisione). Come è potuto succedere? Suor Alberta Camatta, economa dell’istituto paritario, frequentato da 250 bambini dall’asilo alla terza media, è sconcertata. «Nel primo semestre del 2014, l’importo era stato di 3.361 euro. Quello del secondo semestre, arrivato adesso, è di 20.771 euro, il 600 per cento in più», racconta. Ma come lei sono nei guai tutte le scuole non statali capitoline. Il Comune, infatti, «a seguito dei vincoli di bilancio», non ha individuato le risorse per garantire anche quest’anno l’agevolazione e lo sconto sulla tassa rifiuti, e così alla scuola è arrivata la salatissima bolletta.
Alla Messa in vista della Marcia per la vita il cardinale O’Malley parla di battaglia «per cambiare i cuori». Il video che incarna le sue parole. E i sondaggi che confermano il mutamento dell’opinione pubblica, soprattutto tra i giovani
Nel Messaggio per la 49ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, papa Francesco definisce la famiglia "il paradigma della comunicazione". In essa, come nel grembo della madre, si impara l'incontro, il linguaggio, la preghiera, la prossimità, il perdono. I media spesso trattano la famiglia come "un oggetto" su cui fare battaglie ideologiche e non come un luogo da cui imparare a comunicare. Occorre "reimparare a raccontare, non semplicemente a produrre e consumare informazione".
Dal 1995 al 2002 è stato Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei, dal 2003 al 2009 Consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia, da sempre si occupa “sul campo” di pastorale familiare. È don Renzo Bonetti, oggi presidente della Fondazione Famiglia Dono Grande. Poco prima del Sinodo di ottobre è stato tra i firmatari di una lettera (Commitment to marriage) che alcune personalità di varie nazioni hanno firmato, rivolgendosi ai padri sinodali. Ha tutte le carte in regola per fare due chiacchiere sui temi del Sinodo.
Una delle categorie di peccato più sottovalutate è quella dei peccati della parola. Pecchiamo in molti modi, ma forse quello più comune è attraverso le parole. Troppo facilmente, quasi senza pensarci, ci dedichiamo a pettegolezzo, chiacchiere vane, bugie, esagerazioni, attacchi duri, osservazioni e riflessioni poco caritatevoli. Con la nostra lingua possiamo diffondere odio, promuovere paura e malizia, dare informazioni sbagliate, provocare tentazione, scoraggiare, insegnare l'errore e rovinare reputazioni. Possiamo provocare sicuramente gravi danni con un dono che è capace di fare tanto bene!
“È un culto suicida! Ovviamente la gente si è uccisa. A volte l'abbiamo aiutata”. Il fondatore della Church of Euthanasia (Chiesa dell'Eutanasia, CoE), il reverendo Chris Korda, non ha problemi a esprimere il punto di vista del suo movimento. L'unico comandamento della Chiesa è “Non procreare”, sostenuto da quattro pilastri: suicidio, aborto, cannibalismo (ma solo di persone già morte) e sodomia (qualsiasi atto sessuale che non porti a una gravidanza). Korda ha fondato la Chiesa dell'Eutanasia nel 1992 dopo un sogno in cui un'intelligenza aliena nota come The Being (L'Essere) l'aveva avvertito del fatto che l'ecosistema del pianeta si stava sgretolando e della negazione di questa situazione da parte dei leader mondiali.
Forse il più grande desiderio del pontificato di papa Benedetto XV era quello di mettere la parola fine al massacro in atto durante la prima guerra mondiale. I milioni di uomini ammassati per mesi e mesi nelle trincee, solo al pontefice potevano provare ad appellarsi. "Vi prego, come padre di tutti noi, di rivolgere un appello a tutti i governanti degli Stati in guerra perché concludano presto la pace, perché noi prigionieri siamo tutti stufi di stare lontani dalle nostre famiglie e dalla nostra bella patria” queste sono righe di una delle tante lettere inviategli, in questo caso da un prigioniero di guerra italiano in Austria, ma che mai gli arrivarono a causa della censura.
Disapplicare la Strategia nazionale dell'Unar ed emanare precise direttive affinché sia rispettato il ruolo della famiglia e il diritto dei genitori, costituzionalmente garantito, ad educare i figli. In particolare su temi etici e sensibili come l'educazione alla sessualità e all'affettività, con cui spesso inmodo subdolo nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dall'asilo, si introduce la teoria del gender (La Croce, 22 gennaio).
Lettera aperta di un sacerdote al direttore del Corriere della Sera...
Oggi inizia la Novena a San Giovanni Bosco.
Per la prima volta una pellicola racconta la vicenda delle esecuzioni sommarie dei partigiani in un piccolo paese veneto. Intervista al regista Antonello Belluco
Cari miliziani dell’Isis, ma almeno l’avete visto il gol di Yaser Kasim? Non potete vederlo su uno schermo? Ok, ve lo racconto io. Minuto 77, difesa schierata. Lui che fa? Triangolo, controllo da manuale, poi uno, due, tre dribbling (l’ultimo da fuoriclasse) e palla in rete, non senza la fortunata deviazione di un avversario (il divino aiuta sempre le grandi cose: è per ricordarci che non le facciamo da soli).
La città è divisa in due e i ribelli concedono agli abitanti sotto il controllo del governo solo «un’ora di elettricità ogni 48 e l’acqua un giorno su sette». Intervista al medico siriano dei Maristi blu Nabil Antaki
Sono un coniglio irresponsabile. E per la verità non me ne vergogno nemmeno, dato che ho passato tutta la mia vita matrimoniale con la colpevole complicità di mia moglie ad accogliere i figli che Dio ci ha donato, come dice la striminzita formuletta che oggi sembra tanto desueta. Ho amici conigli e da due anni sotto la casetta di legno dei bimbi in giardino hanno fatto il nido dei conigli veri che sono arrivati qui per osmosi, per attrazione evidentemente.
Secondo il vocabolario Treccani della lingua italiana “terrorismo” è “L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e sim.; possono farvi ricorso sia gruppi, movimenti o formazioni di vario genere (ma anche individui isolati), che vogliono conseguire mutamenti radicali del quadro politico-istituzionale, sia apparati, istituzionali o deviati, di governo interessati a reprimere il dissenso interno e a impedire particolari sviluppi politici.”
Mc 1, 14-20: Convertitevi e credete al vangelo.

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Il sequestro lunedì mattina, mentre i due si trovavano in un veicolo per trasportare medicinali. L'arcivescovo Nzapalainga impegnato in prima persona nelle trattative per la liberazione
Il '2014 Persecution Report' diffuso dalla Catholic Secular Forum dipinge una situazione grave. Lo scorso anno 5 cristiani uccisi e 300 sacerdoti aggrediti. Preoccupa la crescita di gruppi nazionalisti indù
Domenica a Niamey, in Niger, non è stata celebrata la Messa. I vescovi della Chiesa cattolica hanno scritto a tutte le parrocchie chiedendo «di sospendere la celebrazione eucaristica». È la prima volta nella storia del Paese che un simile comunicato viene redatto.
Papa Francesco ne ha parlato diverse volte, l’ultima sul viaggio di ritorno dalle Filippine, consigliandone caldamente la lettura. Si tratta de Il padrone del mondo, romanzo distopico scritto nel 1907 da Robert Hugh Benson (1867 – 1914). Il suo autore, figlio di anglicani, si convertì al cattolicesimo e divenne sacerdote nel 1904. Il suo romanzo, ambientato nel futuro, narra la presa del potere da parte di Julian Felsenburgh, sotto la cui figura si cela l’Anticristo, che in nome dell’umanitarismo e del comunismo, abbatte la Chiesa cattolica e conquista il mondo. In occasione del centenario della scomparsa dell’autore, il romanzo è stato ripubblicato da Fede e cultura in una nuova traduzione. Per gentile concessione della casa editrice, ripubblichiamo di seguito la prefazione scritta da monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio.
Lo Stato islamico almeno ci prova. Nei territori del Califfato siriano e iracheno la vita non è certo quella che vorrebbe far credere la propaganda di Twitter: ospedali che non funzionano, razioni di cibo che arrivano a intermittenza, costo del gas elevato, elettricità che va a singhiozzo, sharia per tutti ed esecuzioni sommarie. Però il tentativo dell’Isis è quello di mettere in piedi un vero e proprio Stato, per quanto barbaro.
In Niger "sono state commesse brutalità con i bambini, con le chiese", "non si può fare la guerra in nome di Dio". Il viaggio nello Sri Lanka e nelle Filippine. San Giuseppe Vaz "modello per tutti i cristiani, chiamati oggi a proporre la verità salvifica del Vangelo in un contesto multireligioso". "La cura dei poveri è un elemento essenziale della nostra vita e testimonianza cristiana; comporta il rifiuto di ogni forma di corruzione, perché la corruzione ruba ai poveri e richiede una cultura di onestà".
Esiste un modo corretto e preciso di svolgere un apostolato? Il successo nell'evangelizzazione dipende dalla gestione e dal controllo di tutte le situazioni della vita o dal saper dire e pensare sempre la cosa giusta? Decisamente no. Il video prodotto da Life Teen Inc. che presentiamo illustra le visioni errate che alcune persone hanno dell'evangelizzazione.
Sicuramente il gesto di padre Martin Dolan resterà nella storia. Perché è stato il primo sacerdote a fare coming out, dichiarando la propria omosessualità in un'omelia ai suoi fedeli della chiesa di Saint Nicholas of Myra, in pieno centro a Dublino (Irish Central 9 gennaio). Ma c'è di più, perché il sacerdote ha invitato i cattolici a votare a favore dei matrimoni omosessuali al referendum che si terrà in Irlanda la prossima primavera.
San Paolo fornisce alcune indicazioni sulla scienza spirituale come la tripartizione dell’uomo (anima corpo spirito), oppure rivela la scienza dei desideri della carne contrari ai desideri dello spirito... Suor Faustina riferisce le parole di Gesù, secondo cui il miglior modo per contemplare Dio è la meditazione dei suoi attributi (Amore, Santità e Giustizia). Altri mistici hanno avuto l’aiuto degli angeli e alcune rivelazioni sugli angeli. Qual è il giusto atteggiamento da tenere rispetto alle questioni spirituali profonde?
Nel giorno della festa di sant’Agnese, il 21 gennaio, Papa Francesco rinnova la tradizione della benedizione degli agnelli la cui lana servirà alla confezione dei sacri pallii per i nuovi arcivescovi metropoliti della Chiesa cattolica. Il pallio è una stola bianca con sei croci nere che viene custodita in un’urna presso la confessione di san Pietro. In occasione della solennità dei SS. Pietro e Paolo, il 29 giugno, il papa la impone ai nuovi arcivescovi metropoliti per simboleggiare la loro speciale comunione con la sede apostolica. Gli agnelli sono allevati dalle religiose del convento romano di san Lorenzo in Panisperna e offerti al pontefice dai Canonici regolari Lateranensi appunto in occasione della memoria liturgica di sant’Agnese.
Il 3 gennaio è morto a Roma padre Ermanno Battisti, missionari del Pime che in 33 anni di Guinea Bissau si è distinto per le sue realizzazioni e per la saggezza umana e cristiana con cui le dirigeva. Ha fatto appena a tempo a stampare la sua autobiografia (Un elefantino miracoloso, Mimep, 2014, con circa 500 foto in 300 pagine!), che è volato al Cielo, dove migliaia di bambini e di giovani africani l’aspettavano, in compagnia dei loro genitori e di tanti altri. La sua improvvisa scomparsa ha suscitato un’ondata di messaggi di condoglianze sul suo sito e su Facebook, con molti ricordi che rimangono indimenticabili in chi l’ha conosciuto. É stato un autentico missionario che annunziava Cristo con la vita e la parola, anche portando in silenzio e umiltà, con dignità e pazienza, le molte e pesanti croci che hanno manifestato la sua partecipazione alla Passione del suo amato Gesù.
Boia chi molla. Fedeli al motto del Ventennio alcuni eurodeputati non mollano l’osso dell’aborto legale. E quindi dopo la risoluzione Estrela ecco la Tarabella. Ma andiamo con ordine. Il 10 dicembre 2013 il Parlamento europeo bocciò, per la seconda volta, la risoluzione della socialista Edite Estrela su “Salute e diritti sessuali e riproduttivi”.
Partiamo da un dato di fatto: mentre papa Francesco visitava le Filippine, sui giornali di tutto il mondo teneva banco la discussione sulla faccenda dei pugni in risposta agli insulti contro la madre, esempio che il Papa aveva fatto sull’aereo che dallo Sri Lanka lo portava nelle Filippine, a proposito dei limiti della libertà di espressione. Non che non ci siano stati servizi sui discorsi fatti nell’arcipelago, ma l’attenzione, i commenti e le analisi erano tutte legate alla liceità o meno dell’uso della violenza in risposta alle offese; e quanto questo poteva suonare come un assist per i fondamentalisti musulmani.
Con milioni di visualizzazioni su Facebook e youtube e oltre 50mila condivisioni, un video diffuso dall'associazione americana Live Action ha causato un responso enorme sull'industria dell'aborto tardivo. Come si sa esistono in America cliniche abortive che praticano il cosiddetto aborto tardivo, cioè l'uccisione del feto anche quando esso è in grado di sopravvivere al precedente tentativo di aborto ed esce dal grembo materno in vita e soprattutto al limite del termine previsto dalla legge americana in materia. Il video si intitola What is Human? Nel video si possono ascoltare le dichiarazioni di Leroy Carhart, colpevole in passato della morte di una donna di 29 anni in seguito a una procedura di aborto fallito che in passato aveva definito i bambini nati prematuri come "carne nella pentola a pressione".
Ci siamo quasi. La causa di beatificazione di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, entra nel vivo. Si tratta del primo passo dell’iter che potrebbe portare «Chiara» – com’è universalmente conosciuta l’iniziatrice di un fecondo cammino ecclesiale, nata a Trento nel 1920 – fino agli altari. Un evento atteso da migliaia di persone in tutto il mondo.
Nella puntata di "Scherzi A Parte" di lunedì 12 gennaio è stato trasmesso il filmato dello scherzo a PaoloBrosio, al quale – durante un’intervista organizzata in casa sua – è giunta una finta telefonata di Papa Francesco. Brosio, da qualche anno protagonista "non convenzionale" del mondo dello spettacolo - specialmente dopo la sua conversione al cattolicesimo raccontata in prima persona nel libro “A un passo dal baratro”, sentendo la voce del presunto Bergoglio si è commosso fino alle lacrime: Paolo Brosio ha creduto per lunghi minuti di parlare davvero con il Santo Padre. Il suo grande coinvolgimento emotivo ha imbarazzato la troupe, spiazzata dalla reazione del giornalista ma costretta alla fine a rivelargli lo scherzo. E ha generato una sorta di vicinanza con il pubblico che solitamente, invece, apprezza e si riconosce dalla parte degli autori.
Piero Piperno, quando aveva 15 anni, trovò rifugio nel Monastero di Santa Brigida di Roma. La superiora, madre Maria Elisabetta Hesselblad, rispettò la sua religione ebraica. Oggi quel convento è una “Casa di vita”
Una invocazione intima e anticonformista di don Tonino Bello alla Madonna
Jeanne Monahan-Mancini – l'ultima parte del nome è un'aggiunta che segue al suo matrimonio, celebrato meno di due mesi fa –, presidente del March for Life Education and Defense Fund, continua a dimostrare di essere la scelta perfetta per sostituire la fondatrice della Marcia per la Vita, Nellie Gray, morta nell'agosto 2012. Jeanne è laureata in Psicologia presso la James Madison University e ha una laurea conseguita presso l'Istituto Pontificio Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia di Washington, D.C. Prima di diventare presidente della Marcia per la Vita, Jeanne ha lavorato nell'ufficio della segreteria del Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani su questioni sanitarie interne e globali, e poi per il Family Research Council su questioni relative alla dignità umana, all'aborto, alla salute femminile e alle questioni del fine vita. Tra le apparizioni sui media e la preparazione dell'ultimo minuto dei vari eventi della Marcia per la Vita, è riuscita a concedere un'intervista telefonica a Susan Wills il 16 gennaio.
Nel viaggio di ritorno dalle Filippine Papa Francesco ha concesso un’ampia intervista ai giornalisti, annunciando fra l’altro che andrà presto a scoprire l’Africa, in Centrafrica e in Uganda, e dopo gli Stati Uniti visiterà ancora diversi Paesi dell’America Latina.
La scienza non è in grado di rispondere, per principio, a quelli che sono i problemi più importanti per l’uomo; la filosofia non riesce a salvare l’uomo; il senso della vita è sempre religioso. Muove da quest’assunto la stesura dell’enciclica Lumen Fidei (29 giugno 2013), che inquadra in maniera efficace la natura della fede: «La fede è la risposta a una Parola che interpella personalmente, a un Tu che chiama per nome. La fede è un dono gratuito di Dio che chiede l’umiltà e il coraggio di fidarsi e affidarsi, per vedere il luminoso cammino dell’incontro tra Dio e gli uomini, la storia della salvezza».
È ormai un po’ tardi per offrirvi qualche racconto natalizio, ma al Carmel di Bangui, nella Repubblica Cantroafricana, è come se fosse sempre Natale. E questa volta i bambini saranno i protagonisti di quanto vi racconterò.
29 giugno 2014, Assisi: si tiene la conferenza dal titolo “Sarà ancora possibile dire mamma e papà?”. Tra i relatori c’è Simone Pillon, portavoce del Forum delle Associazioni familiari dell’Umbria e membro del direttivo nazionale; tra i presenti in sala l’arcivescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino.
La storia di Chiara è la storia della vittoria della vita sulla morte, sul dolore e sulla disperazione. Chiara muore a 28 anni per un carcinoma alla lingua, scoperto quando è al quinto mese di gravidanza: rimanda le cure per dare alla luce suo fi glio. E lo fa con consapevolezza e gioia, dopo che due altri suoi bambini sono già in Cielo. Una vicenda che è testimonianza esemplare, limpida e determinata di come sia sempre possibile scegliere la vita e di come l’amore, come scrive Chiara nella lettera per il fi glio, “è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto d’amore, viviamo per amare e per essere amati, e moriamo per conoscere l’amore vero di Dio”.
Quante volte gli automobilisti dopo aver "miracolosamente" trovato un parcheggio, hanno dovuto scarpinare per le strade vicine in cerca della colonnina del parchimetro, "pregando" di avere le monete necessarie al pagamento della sosta e "affidandosi a qualche santo" per riuscire a concludere le laboriose operazioni prima che l'ufficio postale o il laboratorio di analisi o il supermercato cui si era diretti chiudesse? Nelle grandi città è la norma, ma il parcheggio è spesso un problema anche nei piccoli centri. Le preghiere dei 1200 abitanti di San Lorenzo di Rovetta, nell'alta Valle Seriana, provincia di Bergamo, devono essere arrivate "molto in alto" e qualcuno è intervenuto in loro aiuto. Il parroco don Guido Rottigni ha deciso che il parcheggio di proprietà della parrocchia resterà a disposizione del pubblico, ma soggetto a una particolare forma di pagamento (Eco di Bergamo 16 gennaio). Come afferma la regolamentare segnaletica affissa sopra lo spiazzo della parrocchia, sotto la grande "P" in campo blu che indica "Parcheggio", la tariffa richiesta è "ogni sosta 1 Ave Maria".
Si preannunciava una serata strana e complicata. Eve Tushnet, una nota intellettuale cattolica omosessuale, è arrivata solo pochi minuti prima del suo discorso al Catholic Information Center e si è seduta da sola su una sedia nella parte anteriore di una cappella che fa anche da auditorium. Non ha parlato con nessuno.
Suonavano con vigore, e non a caso gli Screeching Weasel seguivano nel 1986 negli Stati Uniti la scia avviata anni prima dai Sex Pistols per insediare il punk nel Regno Unito. Non sappiamo se Sid Vicious sia riuscito a raggiungere la pace anelata prima di morire per l'overdose somministratagli dalla madre. È però accaduto al leader della band nordamericana, Ben Weasel, che dichiara: “Cerco di ricordare di ringraziare Dio per le cose belle della mia vita e, quando mi sento un po’ più devoto, anche per quelle schifose”.
Premessa: quando si cerca di quantificare il numero dei ‘protestanti’ in Europa (e anche nel resto del mondo), si presentano subito difficoltà non minime, derivate prima di tutto dal fatto che nel mondo originato dalla Riforma protestante del XVI secolo si muovono – oltre alle ‘sigle’ storiche connotate dal nome del loro fondatore (luterani, calvinisti) – le tante altre denominazioni nate in secoli successivi, come ad esempio i battisti, i metodisti, i mormoni. Non solo: più recente è il diffondersi dei pentecostali e di tutta una miriade di sigle che si rifanno a un protestantesimo ‘libero’,‘evangelico’, di risveglio’. Sono del resto queste ultime che stanno dilagando in America latina, strappando milioni di fedeli al cattolicesimo.
Nessun divieto, ma vive raccomandazioni in Russia a «non pubblicare caricature su temi religiosi» sono arrivate, il 16 gennaio, da parte dell'agenzia federale per il controllo dei media, la Roskomnadzor (Asianews, 16 gennaio). Dopo giorni in cui su internet si parlava di «divieti» diramati da alcuni uffici regionali dell'agenzia (Ansa, 15 gennaio), Mosca ha tenuto a precisare che pur «esprimendo solidarietà a tutti gli avversari di ogni tipo di estremismo e terrorismo», si chiede ai media della Federazione russa di «non pubblicare vignette che possono violare la legge».
E' stata quella visione avuta sulla tomba della piccola Sara Mariucci, originaria di San Martino in Colle, frazione di Gubbio, a cambiare la vita e il destino di Antonella M. (nome di fantasia) guarita inspiegabilmente da un cancro? La storia del presunto miracolo sta facendo il giro dell'Umbria, rimbalza tra i social network e le cronache locali. Ma ben presto si appresta a diventare un caso nazionale. Perché anche il vescovo di Gubbio, monsignor Mario Ceccoballi, in un'intervista al Corriere dell'Umbria (18 gennaio) ha confermato che qualcosa di strano è accaduto.
Il premier Matteo Renzi, il capo dello Stato, magari anche papa Francesco. Se un passante, ignaro di tutto, fosse capitato oggi per caso a Milano, davanti a Palazzo Lombardia, intorno alle 15, avrebbe pensato che all’interno della sede della Regione ci fosse una di queste personalità. Transenne dappertutto, servizio d’ordine per controllare chi entra e chi esce, una grande folla, cori, contestazioni, camionette delle forze dell’ordine, centinaia di poliziotti, molti in assetto antisommossa. E invece in auditorium Giovanni Testori c’era un convegno sulla famiglia. Anzi, un «convegno banale con contenuti semplici», come sottolinea il presidente della Regione Roberto Maroni intervenuto a fine incontro. Il governatore ha proposto al direttore di Tempi Luigi Amicone di prendersi la responsabilità di promuovere un forum permanente sulla famiglia, e, in barba alle polemiche sull’uso del logo Expo, ha lanciato l’idea di organizzare un convegno simile durante la rassegna espositiva internazionale.
La regione Lazio ha appena stanziato oltre cinquanta milioni di euro per ampliare la rete di asili nido pubblici e convenzionati; intanto la riforma dell’Isee, l’indicatore del reddito fondamentale per accedere alle agevolazioni per spese come servizi per l’infanzia e tasse universitarie, rischia di escludere il 20 per cento dei vecchi beneficiari (e sono solo stime, perché per ora sulla riforma, voluta dal governo Letta e in vigore dal primo gennaio di quest’anno, c’è più confusione che altro).
C’era da aspettarselo, dopo la nuova caricatura di Maometto pubblicata da Charlie Hebdo: imam, personaggi politici e portavoce dei movimenti islamisti hanno reagito all’ulteriore affronto con dichiarazioni di condanna e chiedendo ai fedeli di protestare pubblicamente dopo le preghiere del venerdì, giorno di particolare devozione per i musulmani. Al richiamo di leader religiosi e politici, masse di fedeli hanno risposto riempiendo strade e piazze: uomini, donne, tantissimi giovani, persino molti bambini. Le manifestazioni popolari più imponenti si sono verificate in Niger, Pakistan, Somalia, Yemen, Senegal, Mali, Mauritania, Algeria, Sudan e nella repubblica autonoma di Inguscezia. Decine di migliaia di persone sono sfilate e continuano a farlo brandendo cartelli su cui è scritto, in inglese e in francese, con la stessa grafica dei manifesti “Je suis Charlie”: “Io sono Musulmano” e, più in piccolo, “e amo il mio Profeta”. Su altri si legge “Condanniamo gli atti anti islamici”, in altri ancora “Stop Charlie”, “Io sono Maometto”, “Io sto con Maometto”, “Io sono Kouachi”. Su striscioni e manifesti molte frasi inneggiano a Maometto: “Il nostro Profeta in Paradiso, i vostri Charlie all’inferno”, “Non insultate i profeti di Dio, grazie”, “Non amo chi prende in giro la mia religione”, “Sono con Maometto, che la pace sia con lui”, “No alla violenza, no a Charlie, pace e bene sotto la guida di Maometto”, “Noi amiamo e sempre ameremo il nostro Profeta”…
La giornata del 18 gennaio 2015, terza del viaggio di Papa Francesco nelle Filippine, è stata dedicata all’incontro con trentamila giovani nel campus dell'Università Santo Tomas di Manila e alla Messa celebrata sul parco permanente Quirino Grandstand dell’immenso Parco Rizal di Manila di fronte a oltte sette milioni di persone. Il Papa entra così nel Guinness dei primati per avere raccolto la più grande folla mai radunata da un leader vivente – folle maggiori si sono infatti radunate in occasioni dei funerali dell’ayatollah Kohmeini in Iran nel 1989 e dell’uomo politico indiano C.N. Annadurai nel 1969 - superando il precedente record stabilito da san Giovanni Paolo II nel 1995 sempre a Manila, quando erano affluiti per la Giornata Mondiale della Gioventù cinque milioni e mezzo di fedeli.
EllaOne, la pillola dei cinque giorni dopo, e RU 486, pillola in uso per aborto chimico entro la 7a settimana di gravidanza, presentano una notevole analogia sia funzionale che strutturale dal punto di vista chimico
Tra canti solenni, proclamati da un palco maestoso, davanti ad una folla oceanica di circa 6 milioni di persone ferme in preghiera sotto la pioggia, si conclude in bellezza nelle Filippine il settimo viaggio apostolico di Papa Francesco. Nella Messa conclusiva al Quirino "Grandstan-Rizal Park" di Manila si respira l'aria di una Giornata Mondiale della Gioventù. E la mente torna subito a vent’anni fa quando Giovanni Paolo II celebrò appunto la Gmg del 1995, registrando il record precedente di oltre 4 milioni di persone. Furono così tanti i fedeli partecipanti da impedire il passaggio del Pontefice in papamobile, costringendolo a raggiungere in elicottero l’altare. Sembra quindi che oggi il popolo filippino abbia voluto battere questo record. Sarà forse che una Messa del Successore di Pietro nella ricorrenza della festa del Santo Niño - uno dei segni più importanti della devozione popolare dei cattolici filippini - era un appuntamento a cui davvero non si poteva mancare.
Pubblichiamo la relazione introduttiva di Massimo Introvigne al convegno "Difendere la Famiglia per difendere la Comunità", promosso e organizzato dalla Regione Lombardia. Al convegno hanno partecipato circa 3mila persone, mentre qualche centinaio di attivisti pro-gay - che spalleggiati dal quotidiano "Repubblica" hanno montato una campagna menzognera contro il convegno - hanno manifestato all'esterno del Pirellone. All'interno, in prima fila a manifestare solidarietà alla Regione che non ha ceduto di fronte a contestazioni di ogni genere, oltre al governatore Maroni e al presidente del Consiglio regionale Cattaneo, c'erano il ministro Lupi, l'ex governatore Formigoni, Ignazio La Russa e il deputato siciliano Alessandro Pagano.
Per l’Istituto Superiore di Sanità la gravidanza è un problema di salute. Ce lo rivela un sondaggio diffuso in questi giorni tra gli studenti de La Sapienza di Roma. Il sondaggio è un’iniziativa promossa dall’Osservatorio Chiediloqui, che tra gli altri enti fa capo anche al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. L’indagine riguarda i comportamenti sessuali tra i giovani. Tra le «problematiche per la salute sessuale», vengono indicate malattie come la candida, l’Hpv, la sifilide, la gonorrea, l’Hiv e poi la “gravidanza indesiderata”. Per quelli del ministero, sia che lavorino a braccetto con la Presidenza del Consiglio sia che collaborino con il ministero della Sanità, il bambino nella pancia della mamma è né più né meno che un virus o un batterio da cui difendersi con l’uso del preservativo oppure, se l’ “infezione” è già conclamata, con il ricorso all’aborto.
Giornalmente mi confronto con atei e agnostici e riesco a tenere botta a tante loro obiezioni, ma ce n’è una che mi lascia in difficoltà... peraltro storica... come si concilia la prescienza divina con l’esistenza dell’inferno? Se Dio, rispettandone il libero arbitrio, sa comunque che un’anima è condannata, dov’è il suo amore? Che senso ha allora la vita di quell’anima? È tutto, infine, dunque già scritto?
L'attore e produttore Joe Mantegna ha annunciato che il suo prossimo progetto sarà un film sul santo e mistico Padre Pio da Pietrelcina. L'attore, famoso per i suoi ruoli in Three Amigos e Il Padrino parte III, sta lavorando in collaborazione con la Fondazione San Pio, alla quale verrà devoluta una percentuale degli incassi del film.
Si intitola Sottomissione (per i tipi di Bompiani, uscito ieri nelle librerie) l'ultimo libro di di Michel Houellebecq è la storia parallela di una crisi personale e una collettiva. Quella personale è legata alle vicende del narratore François, un professore universitario che si trova ad affrontare una crisi interiore legata alla convinzione che tutto ciò che compone la sua vita – la carriera, la lettura, il sesso e l’amore – sia incapace di offrirgli felicità e più ancora un orizzonte di senso. Quella collettiva invece è legata allo stato della democrazia francese (che è specchio di quella europea), che nel 2022 (anno in cui è ambientato il romanzo) è dominata da un partito che vuole instaurare la legge coranica. Le due storie sono una sola in realtà.
Ormai siamo a chi la spara più grossa, la bestemmia. Charlie ha fatto scuola (postuma) e nella stampa è tutto un rincorrersi a dimostrare a chi è più laico/laido, ateo e blasfemo degli altri. Quasi una sfida dopo le incisive parole di papa Francesco e la sua voglia di “prendere a pugni” chi offende le religioni. In Francia la stragi islamiche sembrano aver dato nuovo vigore alla sinistra atea e anticattolica che ha in Liberation la sua migliore rappresentazione. L’altro giorno, lo sciccoso quotidiano della gauche-pâté, se n’è uscito con una copertina che supera di mille maometti anche quelle più dissacranti di Charlie Hebdo.
Dopo lo Sri Lanka, il 16 gennaio 2014 Papa Francesco ha iniziato la sua visita apostolica nelle Filippine. La sua prima giornata è stata dedicata alle famiglie, chiamate alla solidarietà verso i poveri, cuore del Vangelo, ma anche a difendersi contro l’attacco «sempre più» aggressivo di «forze potenti che minacciano di sfigurare il piano creativo di Dio e di tradire i veri valori», ispirandosi a «colonizzazioni ideologiche che cercano di distruggere la famiglia» e «ridefinire la stessa istituzione del matrimonio».
Accanto alle feste cattoliche, canonicamente segnate in rosso, si potrà trovare la mezzaluna con stella o la Menorah ebraica. E' il calendario 2015 del Messaggero di Sant'Antonio, prodotto dai frati minori della basilica del Santo e distribuito a oltre 1 milione di famiglie in Italia e nel mondo.
“Si parla sempre di Pound e letteratura, Pound ed economia, Pound e politica e non si menziona quasi mai il Pound non dico mistico ma religioso. Eppure nei Cantos i riferimenti alla fede sono tanti”. Mary de Rachewiltz, figlia del celebre poeta americano, ricorda così suo padre, in una versione poco conosciuta all'opinione pubblica. Una versione più “scomoda” di tutte le altre.
Padre Paolo Dall'Oglio "e' vivo" e si trova "nelle prigioni dello Stato islamico a Raqqa", in Siria. Lo riferisce @sadeer1, account twitter legato ai ribelli che poco prima aveva annunciato il rilascio di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le italiane rapite nel Paese mediorientale lo scorso anno. Padre Dall'Oglio, sacerdote di 60 anni impegnato nel dialogo interreligioso, e' stato rapito il 29 luglio 2013 nella zona di Raqqa.
Un ritorno vincente alla vita. Si può definire così la storia del 39enne sudafricano Martin Pistorius. Per dodici anni ha vissuto in stato vegetativo dopo che all'età di 12 anni aveva contratto una forma meningite e non si era più ripreso dalle conseguenze dell'infezione.
Se lo Stato islamico conquistasse la vostra città e vi costringesse a scappare nottetempo, tornereste indietro per prendere le cose più importanti che non avete potuto portare con voi, rischiando di essere rapiti, se non uccisi? La maggior parte dei 120 mila cristiani iracheni costretti dai terroristi a scappare in estate e a rifugiarsi in Kurdistan avranno pensato di farlo almeno una volta, ma suor Sanaa Hana non l’ha solo pensato, l’ha anche fatto. Tre volte.
Di fronte alla ridefinizione del matrimonio civile, per includere anche quello tra persone dello stesso sesso, i vescovi della Florida (Usa) hanno battuto un colpo. Con una dichiarazione congiunta molto precisa hanno evidenziato i rischi che comporta una certa definizione pubblica di matrimonio. Ma qualche confratello nell'episcopato dissente.
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri», scriveva il visionario George Orwell nella sua celebre Animal Farm. Lo scrittore parlava di suini, ma l’allegoria era per i burocrati comunisti della Russia post rivoluzionaria, raffigurati in arcigni e dispotici maiali. Avevano guidato la rivolta di mucche, cavalli, conigli, pecore e galline contro lo sfruttamento di padron Jones, prenderanno il controllo della fattoria instaurando una dittatura peggiore di prima. Sono passati settant’anni, il comunismo, almeno quello sovietico, è morto e gli avidi suini antropomorfi sono tornati a essere solo animali, destinati a diventare squisitezze gourmet sui banchi delle macellerie.O, morbidosi personaggi di fiabe e cartoon, come “I tre porcellini”, Babe e, più recentemente, Peppa Pig.
Il 15 gennaio 2014 il Papa è partito dallo Sri Lanka ed è arrivato nelle Filippine. In aereo non si è riposato, ma ha risposto alle domande dei giornalisti, non sottraendosi a un giudizio sulla tragedia parigina di Charlie Hebdo. Il Papa ha condannato con parole molto forti le derive fondamentaliste che portano a uccidere, ma nello stesso tempo ha mostrato che il Pontefice di Roma «n'est pas Charlie» e non ha nessuna simpatia per le vignette violente e blasfeme. Ha anche citato il discorso di Ratisbona di Benedetto XVI, tanto spesso menzionato in questi giorni solo per le poche righe dedicate all'islam, cioè a una religione che rischia la negazione della ragione in nome della fede, dimenticando che la sua parte centrale - quella appunto da cui Francesco ha tratto una citazione - critica l'Illuminismo occidentale, che nega la fede in nome della ragione.
Fa lo psicologo da trent’anni. È specializzato in psicoterapia cognitivo comportamentale, ha conseguito sette perfezionamenti universitari e tre master, ha scritto anche saggi e insegnato la materia a cui ha dedicato la vita. Ma secondo il Consiglio dell’ordine degli psicologi della Lombardia ci sarebbero lacune nelle sue conoscenze scientifiche. Tanto gravi da fargli meritare una condanna a tre mesi di sospensione. Non appena l’atto sarà formalizzato non potrà lavorare e dovrà anche cancellare da tutti i siti la pubblicità del suo studio. Vittima del provvedimento è Paolo Zucconi, 64 anni, sposato, due figli, udinese d’origine ma con studio a Milano, zona Loreto. La sua colpa? Il 19 luglio 2013, sul sito 'guida psicologi.it' ha osato rispondere a un visitatore che, non si sa quanto ingenuamente, aveva chiesto: «È possibile uscire dall’omosessualità?».
Sabato 17 gennaio nella sede della Civiltà Cattolica, alle 18, si svolgerà una tavola rotonda intitolata «1915-2015: a 100 anni dal genocidio armeno», moderata da padre Francesco Occhetta SJ e a cui parteciperà anche Georges Ruyssens, docente al Pontificio Istituto biblico. Georges Ruyssens è probabilmente uno dei più grandi specialisti del genocidio armeno, compiuto dai «Giovani turchi», e ancora adesso oggetto di una tenace opera di negazionismo da parte del governo di Ankara, a dispetto dell’opinione sicuramente maggioritaria degli storici, alcuni dei quali anche turchi, sulla sua evidenza. Georges Ruyssens ha pubblicato i documenti sul genocidio armeno conservati in Vaticano. Scrive sul suo blog padre Occhetta: «Si tratta di un’opera che possiamo definire colossale. Anni di ricerca silenziosa negli archivi vaticani. La questione armena respira adesso con un polmone della storia rimasto inedito».
“Mamma” fa spesso e volentieri rima con “amore”. Ogni giorno esistono storie che raccontano le vicende eroiche di madri che accudiscono e crescono i loro figli nel silenzio, nella fatica, nel sacrificio. Nel dolore. Lo fanno senza che nessuno glielo abbia ordinato, in virtù di un amore più grande, che “dà la vita per un'altra vita.”
La profezia dei “tre giorni di buio” è stata divulgata da secoli, ma non da santi e beati molto conosciuti quanto, purtroppo, da presunti mistici legati al New-age e al paranormale, o perfino attribuita a chi non l’ha mai annunciata, come per esempio Padre Pio. L’origine della profezia viene attribuita alla beata senese Anna Maria Taigi, una splendida figura di sposa e di madre cristiana morta a Roma nel 1837. Dopo di lei, sembra che anche San Gaspare del Bufalo, santa Faustina Kowalska, le beate Maria di Gesù Crocifisso, Elisabetta Canori Mora, Elena Aiello e la mistica Teresa Musco avrebbero parlato di questa profezia. Ma conferme ufficiali non ci sono. Se si leggono gli scritti di questi santi nulla c’è a questo proposito.
«Tutto è perdonato» recita lo splendido titolo del nuovo numero di Charlie Hebdo, con Maometto che piange in copertina con il cartello «Je suis Charlie» tra le mani. Il giornale è uscito oggi nelle edicole francesi con una tiratura eccezionale di cinque milioni di copie, esattamente una settimana dopo l’attentato terroristico che ne ha decimato la redazione parigina. Ma le note liete del «giornale irresponsabile», come si autodefinisce in prima pagina, si fermano al titolo.
Evviva, esulta il Guardian. Evviva, esultano di rimando i suoi lettori nei commenti. Finalmente anche nelle zone rurali del Laos sono arrivati i programmi di pianificazione familiare e la distribuzione gratuita di preservativi grazie all’Onu e più precisamente all’Unfpa. Bene.
Chi è il più Charlie di tutti? Il tormentone è arrivato alla sua farsa finale, alla zuffa per il copyright, il marchio di fabbrica brevettato e regolarmente depositato. Charlie c'est moi, "Basta con i finti Charlie", intima il Giornale. L'Hebdo impazza, le sue vignette sono qui e in ogni luogo: su Facebook, sui blog, negli instant book: il Corriere della Sera l'annuncia per domani, magari con una breve prefazione di Vauro o Forattini. Le più feroci e blasfeme sono già state pubblicate (la stampa italiana e mondiale ha sfoderato il suo cuor di leone solo a strage avvenuta), almeno quelle che fanno a pezzi il Profeta Maometto e i suoi mullah in terra. Nessuno però, tra i grandi media laici e illuminati, ha ricordato che i vignettari di Charlie menavano gran colpi di matita anche sulla testa dei Papi e della triade a capo della Chiesa cattolica: Padre, Figlio e Spirito Santo. Tanto meno hanno offerto qualche esempio illustrato di questa satira no limits e no religion delle nuove Marianne del lapis made in France.
Resta alta la polemica per la decisione del Comitato tecnico dell’Ema, l’Agenzia europea dei farmaci, che ha dato il via libera alla vendita senza ricetta della cosiddetta “pillola dei cinque giorni dopo”. La deliberazione uniforma la normativa in tutti i Paesi dell’Unione Europea, nei quali, entro il 2015, il farmaco sarà disponibile senza l’obbligo di presentare una prescrizione medica e senza la verifica preliminare di una gravidanza in corso attraverso un apposito test.
É l’effetto Parigi nel dialetto di Cologno Monzese, il Je suis Charlie buttato in satira stracciona come solo a Scherzi a parte sanno fare. Chi siamo noi, devono aver pensato negli studi Mediaset, per non pigliare per i fondelli fondamentalisti islamici, ebrei dal naso adunco e cattolici papalini?
Hanno fatto il giro del mondo le terribili immagini del “leoncino del Califfato”: il bambino-soldato kazako di 10-11 anni che in un video pubblicato dall’IS, lo stato islamico di al Baghdadi, è ripreso mentre spara alla nuca con una pistola automatica a due prigionieri accusati di lavorare per i servizi segreti russi.
Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità, ogni anno si registrano nel Paese 3,07 milioni di nuovi casi di tumore: i decessi, sempre su scala annuale, sono 2,2 milioni. Il governo non fornisce l'assistenza medica gratuita promessa dalla Rivoluzione comunista, e l'enorme costo per le cure degli anziani ricade sull'unico figlio lavoratore. Se non cambia rotta, solo per il "fattore tumore", Pechino rischia di perdere una cifra pari a 5,6mila miliardi di dollari nel periodo 2012-2030.
Vangelo Gv 1,35-42: Videro dove dimorava e rimasero con lui.
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbi - che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro.
“Non ci sono parole per deprecare l'attentato di Parigi e ogni forma di violenza, ancor più inorriditi perché giustificata "in nome di Dio". Però anch’io sono tra quelli che non si sentono di dire "Je suis Charlie", perché non intendo condividere le offese e la volgarizzazione del sacro attuate più volte da Charlie Hebdo contro l’Islam e anche contro il Cristianesimo. Di fronte al libertarismo individualistico rappresentato da Charlie Hebdo, anch’io come molti dico: Je ne suis pas Charlie”.
I combattimenti della trentennale guerra civile tra forze governative e ribelli tamil non hanno risparmiato nemmeno il santuario della Vergine di Madhu, nella zona a nord dello Sri Lanka, dove papa Francesco si è recato in elicottero da Colombo nel pomeriggio. D'altra parte la storia lunga più di quattro secoli dell' immagine della Vergine, guaritrice e protettrice contro il morso dei serpenti, si è intrecciata da sempre con la violenza e le persecuzioni contro i cattolici, prima del re locale Jaffna, poi dei colonizzatori olandesi calvinisti.
Nel consegnare a Carlo Verdone il prestigioso premio Bresson, durante la scorsa Mostra d'arte cinematografica di Venezia, il presidente dell'Ente dello Spettacolo, don Ivan Maffeis, aveva affermato che “il suo cinema è graffiante ma garbato, curioso senza pregiudizi, mai volgare, né cinico; e ci ha raccontato come siamo cambiati, denunciando il finto benessere che ci rende infelici, le inquietudini, i fallimenti, lo spaesamento: fra dramma e ironia, insomma, ci ha narrato i nostri difetti”.
Che l'aborto sia un tema sempre più comune e più relativizzato nel nostro mondo non è una novità. Ne abbiamo sentito parlare tanto che forse ormai ci siamo abituati. Oggi speriamo di trovare in questo video qualche novità. La protagonista è un'ex modella che ci racconta la sua esperienza, ed è necessario perché ci ricorda come gli ideali mondani relativi a bellezza e successo portino le donne a sottoporsi a un aborto senza tener conto delle conseguenze (non solo per le modelle).
Oratoriano, evangelizzatore instancabile, affrontò con una fede enorme le persecuzioni calviniste, la carestia e il vaiolo. Per Giovanni Paolo II «è giustamente considerato il secondo fondatore della Chiesa dello Sri Lanka»
Criticarli, scacciarli come ratti, farli letteralmente a pezzi. È questa l’immagine che il partito comunista cinese ha voluto far passare, premiando a un concorso popolare di pittura i dipinti murali contro gli estremisti religiosi islamici. Peccato che Pechino, nel suo tentativo di reprimere l’estremismo (che ogni giorno alimenta con le sue politiche), non faccia troppe differenze tra i cosiddetti “separatisti”, i musulmani e l’etnia uigura in generale.
Ci sono sempre stati i maliziosi che ironizzavano sul titolo della fiaba di Andersen “La principessa sul pisello”, ma gli svedesi, anche quando ci sono di mezzo i bambini, da tempo hanno abbandonato la malizia in campo sessuale preferendo il realismo nudo e crudo. D’altronde si sa che lassù tra i fiordi sono sempre stati un po’ ossessionati dal sesso e che, non di rado, la loro prospettiva privilegiata per guardare il mondo è quella ad altezza vita.
Oggi inizia la Novena dello sposalizio di Maria e Giuseppe.
«Urgente. I soldati dell’Isis hanno catturato 21 crociati cristiani». Recita così un messaggio rilasciato da un gruppo jihadista e verificato da SITE Intelligence Group. Insieme al messaggio, sono state pubblicate anche tre foto con un gruppo di uomini. Contemporaneamente, un portavoce del ministero degli Esteri egiziano ha confermato che 20 cittadini egiziani sono stati rapiti in Libia.
Suheila vive in un container e lo ritiene un enorme passo avanti rispetto a pochi mesi fa, quando doveva dormire per terra. Un tempo che sembra ormai lontanissimo, anche se dista solo sette mesi, casa sua era Mosul, la città irachena conquistata a giugno dallo Stato islamico. Oggi invece è lo Sports Club Center di Ankawa, quartiere di Erbil, capitale del Kurdistan. «Grazie, grazie», dice con la sua voce da anziana a chi le dà notizia del cambio di domicilio. «Questo è davvero un grande passo avanti e sono grata. Ma in generale, ovviamente, questa non è più vita. Abbiamo perso tutto e la cosa peggiore è che non sappiamo quando e se saremo in grado di tornare nella nostra terra natia».
«Nessuna autorità, compresa quella del Papa, può rompere un vincolo coniugale quando ha raggiunto la sua perfezione sacramentale perché è Cristo che vi ha sposati, che vi ha “vincolati” l’uno all’altro». Il cardinale di Bologna, Carlo Caffarra, lo ribadisce più volte perché sa che questo il punto nodale su cui una parte di ecclesiastici vorrebbe fare leva per scardinare l'istituto matrimoniale, partendo dal riconoscimento delle coppie omosex e della comunione ai divorziati risposati.
Kolinda Grabar Kitarovi? è la nuova Presidente della Repubblica di Croazia. Dopo un appassionante testa a testa con il candidato socialdemocratico Ivo Josipovi?, Presidente uscente, la candidata del centro-destra ha alla fine prevalso con il 50,74% dei suffragi, una differenza di soli trentaduemila voti su un totale di due milioni duecentomila voti validi.
Se su qualcosa di fondamentale tu non sei d’accordo con me allora tu mi odi. Perciò ho diritto di chiedere alle autorità di impedirti di esprimere e di affermare pubblicamente il tuo convincimento. Questo equivoco, che è l’inizio di una tirannide, sta alla base della pretesa di bollare come “omofobia”, ossia come odio per l’omosessuale, la posizione di chi è convinto che eterosessualità e omosessualità non siano due realtà equivalenti.
La strage attuata da militanti del terrorismo islamico presso la sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi induce il nostro Osservatorio ad esprimere alcune considerazioni, dato che quell’atto ha riproposto drammaticamente i gravi problemi della convivenza tra religioni diverse, il senso della democrazia e della libertà di espressione, l’uso della violenza e il terrorismo. Questi gravi problemi sono stati riproposti con la morte violenta di tante persone innocenti cui va prima di tutto il nostro sofferto pensiero di suffragio.
Sabato scorso sul quotidiano Le Monde è stato pubblicato un manifesto di condanna della strage islamica al Charlie Ebdo. Cinquecento firme (nome, cognome, professione) di arabi musulmani: laici e praticanti, intellettuali e non, che non hanno bisogno di sentirsi rappresentati da alcuna sigla, ma che hanno sottoscritto in prima persona - come avrebbero firmato cattolici o ebrei senza ergersi a portavoce di una presunta comunità, che forse non esiste o che non sarebbe riuscita a raccogliere tutte quelle firme.
Incontro a Colombo con i rappresentanti delle religioni del Paese. "Il dialogo farà risaltare quanto siano diverse le nostre credenze, tradizioni e pratiche. E tuttavia, se siamo onesti nel presentare le nostre convinzioni, saremo in grado di vedere più chiaramente quanto abbiamo in comune. Nuove strade si apriranno per la mutua stima, cooperazione e anche amicizia".
Siamo nel 1606 e l’editore Wolfgang Richter, di Francoforte, dà alle stampe un opuscolo, in latino, di una quarantina di pagine, intitolato "De Jesu Christi servatoris nostri vero anno natalitio". L’autore di questo testo – tutto teso a ridatare il vero anno di nascita di Cristo, sulla base dell’ apparizione della stella di cui parlano i Vangeli, e che spinse i magi a mettersi in cammino-, è un tedesco che ha studiato presso il seminario inferiore di Adelberg e poi presso quello superiore di Maulbronn. Finiti questi studi, ha poi frequentato per quattro anni e mezzo un monastero di Tubinga per divenire teologo.
La cosiddetta “esperienza pre-morte” (NDE, Near Death Experience) è un fenomeno, per ora irrisolto, sempre più studiato da neurologi, cardiologi e neuroscienziati. Francesco Agnoli lo analizza nel suo libro “Sorella morte corporale. La scienza e l'aldilà” (La Fontana di Siloe), nel quale affianca a un'approfondita trattazione del tema interviste a persone competenti sull'argomento.
Un miracolo. Di sant’Antonio. Neppure i medici sanno dare altre spiegazioni davanti all’evidenza di esami e referti, ripetuti più volte e sempre con il medesimo responso: Kairyn, scrive il Gazzettino (12 gennaio), sarebbe nata con una terribile malattia al cervello, che le avrebbe dato poche speranze di sopravvivenza. Almeno così pareva, fino al 13 giugno del 2014, quando invece c’è stata la svolta. Secondo i genitori, grazie appunto all’intercessione del santo che tanto avevano invocato durante la difficoltosa gestazione.
Cochran era stato sospeso per via di un libro in cui cita fra i peccati l’omosessualità. Su pressione della comunità Lgbt, dopo 34 anni di servizio, è stato allontanato
Trent'anni fa ha fondato la Comunità Cenacolo, che non è solo un'opera sociale o assistenziale, ma soprattutto un luogo di fede, una “casa di vita”.
Un gruppetto di immigrati ha distrutto una statua della Vergine e ci ha urinato sopra. Ma il vescovo ammonisce: "Non è un atto di odio religioso"
I siti di lingua tedesca riportano la notizia che la pillola dei cinque giorni dopo avrebbe ricevuto il via libera definitivo alla sua vendita come prodotto da banco da parte della Commissione Europea, dopo che il 20 novembre l'Agenzia Europea del Farmaco (Emea) aveva dato parere favorevole alla pratica. Teoricamente la decisione sarà immediatamente operativa anche se resta un margine affidato ai singoli Paesi per appellarsi ad un arbitrato.
La commovente storia di Angelé Lieby, affetta dalla sindrome di Bickerstaff che paralizza l'intero corpo ma non la consapevolezza dei propri pensieri.
Da domani, 13 gennaio 2015, i lettori italiani potranno trovare in edicola una voce nuova. Una voce che, per dirla con il suo fondatore Mario Adinolfi, “non canterà nel coro e sarà contro ogni mistificazione”. E che inoltre - va riconosciuto - non manca di coraggio. In un periodo storico tutt’altro che roseo per la piccola editoria, La Croce - quotidiano ha deciso di rinunciare ai finanziamenti pubblici e di lanciarsi in quest’avventura senza avere alle spalle alcun facoltoso imprenditore. Un segno di fiducia nel futuro. Di fiducia nel fatto che un numero crescente di lettori è stanco di sciropparsi “i falsi miti di progresso” su temi quali aborto, eutanasia, gender, “nuovi diritti”. La Croce sfiderà questi “miti” proponendo “una cultura della vita e della famiglia”. Ma non finisce qui. Ogni giorno racconterà la realtà tutta, spaziando dalla politica all’economia, dalla cultura allo sport. Alla vigilia del debutto nelle edicole, Adinolfi presenta La Croce a ZENIT.
Mario Joseph era un imam di 18 anni, è diventato cristiano e suo padre ha cercato di assassinarlo. Oggi è predicatore cattolico in India. È un caso unico al mondo. È il primo chierico musulmano ad aver abbracciato il cristianesimo, il che ha rappresentato una condanna a morte. Nel cimitero del suo villaggio indiano c'è una lapide con il suo nome, e sotto una bara con una scultura di creta delle sue dimensioni. Suo padre gli ha detto: “Se vuoi essere cristiano devo ucciderti”. Invece è vivo, e Lartaún de Azumendi è riuscito a intervistarlo per “La Noche de COPE”.
Le ultime settimane hanno visto riaccendersi in India il dibattito attorno alla questione della libertà religiosa e delle conversioni, argomenti tradizionalmente molto delicati in una società, come quella indiana, che da sempre ha difeso la sua laicità a fronte della ricca presenza multi religiosa. Gli indù, infatti, restano una netta maggioranza (il 78 per cento) rispetto ai musulmani (13 per cento) e ai cristiani (poco più del 2 per cento) e ad altre affiliazioni religiose (sikhs, gianisti, buddhisti ed ebrei). La vittoria nelle elezioni della scorsa primavera del Bharatya Janata Party, che si ispira all’ideologia dell’Hindutva, che prevede che l’India sia patria dei seguaci del Sanatana Dharma, le religioni con radici vediche, normalmente sintetizzate nel termine ‘induismo’, aveva fatto prevedere ai più che la questione religiosa sarebbe riemersa.
È di almeno 16 morti il bilancio di un attentato suicida compiuto ieri 10 gennaio a Maiduguri, la capitale dello stato del Borno. A rendere più spaventosa la notizia è il fatto che a indossare la bomba era una bambina di dieci anni. L’attentato non è stato ancora rivendicato, ma tutti accusano i terroristi islamici Boko Haram.
"Preghiamo per quelle mamme - sono tante, purtroppo - che non sono in condizione di dare da mangiare ai loro figli. Preghiamo e cerchiamo di aiutare queste mamme"." E' tanto importante pregare lo Spirito Santo perché ci insegna a portare avanti la famiglia, perché questi bambini crescano in questa atmosfera della Trinità Santa".
Nella quotidianità, spesso ci troviamo di fronte ad atteggiamenti che non rendono gloria a Dio. Qual è la causa di tante inclinazioni al male, di tanti desideri disordinati e di tanti altri difetti della natura umana? L'orgoglio, che dalla caduta dei nostri primi progenitori si è trascinato nel mondo come una peste nel giardino. Questo vizio è alla base di tutti i peccati, e per questo l'uomo deve combatterlo costantemente, senza che possa vedersene liberato “se non mezz'ora dopo la morte” (1), come ha commentato monsignor João Scognamiglio Clá Dias. Ancor prima della caduta di Adamo, ad ogni modo, un altro atto di orgoglio aveva provocato la perdizione eterna di altri esseri, superiori all'uomo nell'ordine della Creazione.
Nel capitolo 22 del Vangelo di Matteo, alla richiesta del dottore della legge, “Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?”, Gesù risponde: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo, poi, è simile: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. “Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti” (Mt 22, 37-40). Nel discorso di addio che Gesù fa nel cenacolo dice: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri, come Io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 34-35). Come si può notare nel discorso riportato da Giovanni esplode la novità del comandamento dell'amore in tutta la sua capacità di trasformazione. La novità è evidente per diversi motivi. Quello principale è citato nel testo: “Amatevi come Io vi ho amato”.
Quando scrive Il 5 maggio Manzoni si basa soltanto sulla notizia della conversione di Napoleone pervenutagli, non ha evidentemente potuto leggere le trascrizioni (pubblicate più tardi) delle conversazioni tenute dall’Imperatore con generali e medici, francesi e inglesi, credenti e miscredenti, che lo assistono durante i sei anni di esilio. Nel 1840, meno di vent’anni dopo la morte, Robert-Antoine de Beauterne dà alle stampe la trascrizione dei discorsi sotto il titolo Sentiment de Napoléon sur le cristianisme, Conversations religieuses. Per curare il testo De Beauterne «entra in corrispondenza e si procura documenti e dichiarazioni dai testimoni privilegiati degli anni in esilio, primo tra tutti il generale de Montholon, poi gli altri due generali Bertrand e Goucard, i due medici O’ Meara e Antonmarchi, facendo anche uso del celebre Memoriale di Sant’Elena scritto da Las Cases nel 1823».
41 neonati. Sezione Family Guy. In 16 ore, 35.546 hanno visitato, visionato, scaricato video con neonati abusati sessualmente. Anche questo è un attacco criminale all’umanità. Le parole non sconvolgono più, ed allora facciamo parlare le immagini per raccontare al mondo quello che i pedofili compiono sui neonati e i bambini ( Il materiale allegato, non contiene in maniera assoluta immagini sessuali di minori). Tutto denunciato dall’Associazione Meter onlus alla Polizia Postale Italiana (segnalazione n. 63/2015): 50 video.
Con rispetto e devozione, vorrei porre una domanda a S.E.R. il Cardinale George Pell, il quale in quanto Prefetto della Segreteria per l’Economia sta gestendo la riforma delle finanze della Santa Sede.
Sulla porta che mette in comunicazione la chiesa della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno con il chiostro adiacente, è scolpita l’iscrizione che ricorda la posa della prima pietra nel maggio 1498. “ ..se brami guarire, va’ alla cappella di strada Varesina, edifica una chiesuola là dove sorge il simulacro della Madonna, i mezzi non mancheranno giammai…”. E queste, una trentina di anni prima, erano state le parole della Vergine a un giovane di nome Pedretto. che aveva chiesto di costruirle una piccola chiesa che i Saronnesi decisero, successivamente, di trasformare in un tempio degno di tale richiesta, dove custodire la venerata statua .
Takayama Ukon, chi era costui? Takayama Ukon (il primo è il cognome, come si usa in giapponese) fu un samurai figlio di samurai, cristiano figli di cristiani. Si coprì di gloria terrena come uomo d’arme e si guadagnò la gloria del cielo come uomo di fede. Il 2015 marca il quarto centenario della sua morte e molti sperano che proprio quest’anno da venerabile (la sua festa liturgica cade il 3 febbraio) il “samurai di Cristo” diventi beato.
L’8 gennaio Open Doors, l’organizzazione internazionale impegnata da quasi 60 anni a difendere i Cristiani in difficoltà, ha pubblicato la nuova edizione della World Watch List, la classifica dei 50 paesi, su un totale di oltre 65, in cui i Cristiani sono più perseguitati. Nei primi 11 stati dell’elenco la persecuzione è definita “estrema”, nei successivi 14 “grave”. Nei restanti 25 paesi è definita “moderata” e “limitata”.
Il prossimo 17 gennaio a Milano ci sarà un incontro patrocinato dalla Regione Lombardia e promosso da Obiettivo Chaire e insieme con Alleanza Cattolica a cui parteciperanno tra gli altri i giornalisti Costanza Miriano, Mario Adinolfi (direttore della Croce) e Luigi Amicone (direttore di Tempi). Tema dell'incontro la difesa della famiglia tradizionale. Fin qui ci sarebbe poco da aggiungere se non che gli interessati possono raggiungerli alle ore 15 all'Auditorium Testori, se non fosse che questo evento – ancora prima di iniziare – è già stato stigmatizzato e bollato come omofobo da parte dell'opposizione in consiglio regionale e dalle pagine di cronaca cittadina di Repubblica (3 gennaio).
Brillante studente marocchino, avviato a una promettente carriera di studioso o di amministratore pubblico, convertito a Cristo ma sempre profondamente convinto di non aver lasciato nulla di ciò che vive nel cuore della fede islamica, annunciatore insieme a pochi altri spiriti eletti di nuovi orizzonti di dialogo tra mondo islamico e cristiano, con tutte le conseguenze del caso. Così si potrebbe riassumere in poche parole la figura di Abd el Jalil, protagonista del libro di Giulio Basetti-Sani e Matteo Verderio “Cristiano e musulmano. L''impossibile' vicenda del francescano Giovanni-Maometto” (edizioni Ancora).
La ricerca, la gioia di vedere la stella, un incontro che cambia tutto. La vicenda dei Re Magi è quella di ogni cristiano: il Natale non finisce ma diventa vita
«Dove ci condurrà questa terza guerra mondiale che, come ha detto Francesco, “è già cominciata”? In qualsiasi momento e per qualsiasi “incidente” ci condurrà a una catastrofe». La considerazione era contenuta nell’editoriale con cui ieri mattina salutavamo su questo sito il vecchio anno e ci auguravamo il miracolo di una ripresa di libertà in un mondo fatto di opposte ma complementari spinte fanatiche e totalitarie: l’odio dell’altro da una parte e l’odio di sé dall’altra; il nichilismo islamista di là e l’irrazionalismo buonista di qua; lo Stato islamico in Oriente, lo Stato laicista in Occidente.
«Duemila morti mi sembra una stima davvero esagerata. Nessuno per il momento ha la certezza di quante persone siano morte ma sono migliaia le persone fuggite in Ciad, Camerun e a Maiduguri». Non trova riscontro in Nigeria la notizia circolata nelle ultime ore, veicolata dalla Bbc, che Boko Haram avrebbe ucciso «circa duemila persone» attaccando ieri per la seconda volta in una settimana la città di Baga e 16 villaggi circostanti.
«La mia è una vita piena d’amore». Esordisce così Stefania Tanganelli, aretina di 53 anni, di fronte ad una tazzina di caffè. E ti spiazza subito col suo sorriso sereno: Stefania, il 25 marzo del 2001, è stata lasciata da suo marito dopo neppure 10 anni di matrimonio, con un figlio di quasi 8 anni da crescere e una vita intera davanti. «Mio marito non si è mai guardato indietro ed io ero sola e stordita e dopo un periodo di solitudine ho conosciuto un bravo ragazzo che aveva un progetto importante per me e mio figlio insieme a lui». Contemporaneamente, Stefania inizia a frequentare di nuovo la parrocchia, dopo una lunga assenza, per garantire al figlio un’educazione cristiana. È qui che entra in scena il padre spirituale di Stefania, che dopo un po’ di tempo la mette di fronte alla verità: dovrà scegliere tra quel suo fidanzato e il Signore, non potrà continuare a ricevere l’Eucarestia vivendo nella sua nuova condizione.
Je suis Charlie? Massì, ripetiamolo in coro quest’ultimo omaggio alla libertà assassinata, urliamo nelle piazze l’innocente e innocuo mantra che dovrebbe scacciare il diavolo islamista e i fantasmi della dittatura coranica. Ripetiamolo pure perché adesso si può, è lecito affermare che quei killer che hanno fatto fuori l’intera redazione del settimanale satirico, erano islamici autentici, con tanto di Allah Akbar nel distintivo sulle loro tute nere da militari del Califfo. Ridiciamolo in coro ora che anche la sinistra ha deciso che offendere Maometto non è più peccato, che coniugare terrorista con islam non comporta più reato di islamofobia e che vignettare sul Profeta gay o sulle vergini nude di Allah è segno di suprema libertà e di magistrale satira. Approfittiamo dell’occasione, della finestra aperta alla libertà di critica religiosa che la sinistra mediatica, intellettuale e culturale ci concedono, perché, c’è da scommetterci, non durerà a lungo.
La minaccia era stata definita da almeno un anno e in molti avevano lanciato l’allarme per il rischio che ai “terroristi fai da te” che utilizzano armi rudimentali o le loro automobili per uccidere infedeli si unissero anche i foreign fighters, i veterani di guerra del jihad rientrati da Siria e Iraq.
L'islam curdo è stato sempre moderato e ha vissuto in pace con cristiani, yazidi, zoroastriani... Ma le pressioni fondamentaliste stanno scuotendo la convivenza. "Da noi non c'erano donne velate; adesso se ne vedono qua e là: sono pagate dall'Arabia saudita per portare il velo. Il fondamentalismo è figlio della povertà". La guerra sta risucchiando le risorse del Kurdistan e arricchisce la Turchia.
“Avevo 44 anni e 5 figli, come oggi. Ero al supermercato e davanti al banco del pesce conobbi un altro papà di cinque figli, Enrico: ragionavamo sul fatto che branzino e spigola non sono cibo da famiglia numerosa… È nata così l’idea di fare qualcosa. Per raccontare la bellezza di essere una famiglia numerosa, ma anche per offrire aiuto e solidarietà nelle difficoltà di ogni giorno. Io ero dipendente della curia di Brescia. Sono anche cattolico e credo che le chiamate avvengano anche così. All’inizio ero titubante, ma mi sono buttato.” si racconta così a Tempi (7 gennaio) Mario Sberna, fondatore dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose, nata un po' per caso un po' (molto) per desiderio nel 2005. Oggi riunisce più di 17 mila nuclei familiari cattolici ma anche musulmani, indù, evangelici, valdesi. Per un totale di circa 150 mila persone.
Recitare il Rosario non solo rallegra la nostra cara Maria Santissima per essere stata chiamata per nome e lodata per le sue infinite bellezze ma giova anche alla salute. Di certo non è una novità sentire che chi prega vive di più ma cerchiamo di capire, in questo contesto, il punto di incontro tra scienza e fede. Tra ricerca e preghiera.
“La Chiesa dichiarerà Medjugorje “Luogo di culto e di preghiera” e inizieremo la costruzione dell’ospedale per i milioni di pellegrini che, ogni anno, si recano al santuario mariano ma anche per i tanti abitanti del posto – cattolici e non – carenti di assistenza sanitaria”.
La notizia arriva dal Wall Street Journal ma non è una novità: l’Europa sta diventando sempre più laica e le chiese chiudono, ponendo un nuovo interrogativo ai governi riguardo il riutilizzo (e la manutenzione) degli ex-edifici sacri.
Vangelo Mc 1, 7-11: Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento.
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Ricordiamo tutti il monaco cieco che, ne Il nome della rosa, avvelena quanti si avvicinano al prezioso scritto nel quale Aristotele difende la commedia e il riso. È vero che la tristezza intossica, meno che il Medioevo sia stato un’epoca di cupa e triste penitenza. Eric Auerbach, nel suo immortale studio Mimesis, ha documentato che la struttura portante della narrativa cristiana, a partire dai Vangeli, è proprio la commedia… non la tragedia.
Una volta ero su un bus navetta con un gruppo di persone più grandi di me di ritorno da un aeroporto. Hanno visto che ero un sacerdote e hanno iniziato a farmi delle domande....
Uno dei primi uomini a diventare santo fra le vittime dei campi di concentramento tedeschi. Un sacerdote che con il suo martirio ha riportato “la vittoria mediante l’amore e la fede, in un luogo costruito per la negazione della fede in Dio e nell’uomo” (Giovanni Paolo II, Brzezinka, 7 giugno 1979.) E' Padre Massimiliano Kolbe, il «patrono del nostro difficile secolo» come lo aveva definito il “compatriota”, Giovanni Paolo II che lo proclamò santo il 10 ottobre 1982.
Ecco perché è fondamentale raccontare l’avvenimento e l’entusiasmo della fede nelle terre della nuova evangelizzazione. Lettera di un lettore a padre Gheddo
Il gruppo pro life americano Live Action ha realizzato una nuova inchiesta sull’operato dell’industria dell’aborto negli Stati Uniti, entrando in diverse cliniche del colosso abortivo Planned Parenthood
«Questo bimbo a chi lo do?». La filastrocca ritorna sovente nelle aule dei tribunali quando un giudice deve decidere in ordine all’affidamento di un minore a seguito di separazione dei genitori. La scelta è sempre complicata e la soluzione migliore sarebbe quella – blasfemo a dirsi oggi – di non separarsi se i genitori avessero davvero a cuore l’interesse del figlio. Se poi il bimbo ha due mamme, “sposate” e poi “divorziate”, la faccenda si complica ancora di più. É ciò che è accaduto presso la Corte di Appello di Torino.
Parigi trema, il terrorismo islamico, dopo innumerevoli avvisaglie, ha compiuto la sua prima strage. E’ un massacro nella redazione del Charlie Hebdo: 12 morti e 7 feriti. Il giornale aveva osato sfottere l'islam e Maometto. Aveva dedicato la sua ultima copertina a Houellebecq, lo scrittore (e profeta, a questo punto) che per il 2022 prevede una Francia sottomessa all'islam.
Papa Francesco riceverà questo giovedì Tahseen Sayid Ali (Mir Takshin-beg il suo vero nome), leader spirituale del popolo yazida, minoranza perseguitata in Iraq – al pari della comunità cristiana – dagli jihadisti del cosiddetto Stato islamico (TmNews, 5 gennaio).
Il piccolo Jett Morris nasce contro il parere dei medici a 25 settimane di gravidanza. Pesa meno di 600 grammi, sopravvive ed ora festeggia felice il suo primo compleanno
Nel giardino della parrocchia di Mar Elia accanto alle tende ci sono container che servono da aule per i ragazzi e da biblioteca. Un altro serve da stanza per il ricamo. Un coro di bambini. P. Douglas: "preoccuparsi dei profughi non significa solo pensare al mangiare, al bere, alle medicine, le iniezioni, le vaccinazioni... Le persone rifugiate hanno bisogno di fare qualcosa e di coltivare la speranza".
Vigilia dell’Epifania, circa 250 manifestanti del nuovo movimento Pegida hanno sfilato per le strade di Colonia, contro “l’islamizzazione della Germania e dell’Occidente”. Migliaia di manifestanti, almeno 10 volte più numerosi, hanno manifestato contro Pegida. Intanto, l’imponente cattedrale gotica di Colonia era oscurata. Non perché l’islamizzazione è un fatto ormai compiuto e le chiese sono al buio, come già avviene per le minoranze cristiane in Medio Oriente, ma per “lanciare un segnale ai tanti conservatori cristiani (che sostengono Pegida, ndr) di pensare a quel che stanno facendo”, come dichiara il decano Norbert Feldhoff ai microfoni della Bbc. Il comune di Colonia ha poi provveduto a oscurare anche parti della città in cui era previsto il passaggio dei manifestanti.
Nell'omelia per la Messa dell'Epifania, Papa Francesco ha proposto una meditazione sui Magi. Queste figure molto amate dalla tradizione popolare cristiana hanno un ruolo importante. Ci dicono qualcosa sull'intera storia del cristianesimo, sul cammino e sulle difficoltà dei popoli e delle nazioni - ostacolate da manovre mondane dietro cui si nasconde l'azione del Diavolo, di cui il Pontefice è tornato ancora una volta a parlare - per avvicinarsi alla verità e alla Chiesa. «Questi Magi venuti dall’Oriente», ha detto il Papa, «sono i primi di quella grande processione di cui ci ha parlato il profeta Isaia»: la processione dei popoli e delle genti verso Dio è il cristianesimo, «che da allora non si interrompe più, e che attraverso tutte le epoche riconosce il messaggio della stella e trova il Bambino».
Era ormai divenuta una consuetudine. Da qualche anno ad Ankawa – sobborgo a maggioranza cristiana di Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno - veniva celebrata la messa di Natale in un tendone capace di accogliere oltre mille persone. Era soltanto uno spazio ulteriore che consentiva ad un numero maggiore di fedeli di assistere alla liturgia. Negli ultimi anni la comunità cristiana nel Kurdistan iracheno era sorprendentemente aumentata, dopo l’arrivo nella regione semiautonoma di migliaia di fedeli, sfuggiti alle violenze anticristiane perpetrare in città come Bassora, Bagdad, Mosul.
La bellezza della verginità la intravedi ancora in certe giovani ragazze che hanno nei loro occhi casti il vertiginoso fascino del pudore. Maria Vergine è regina delle vergini consacrate, che combattono per noi la necessaria battaglia di offrire a Dio tutto di sé stesse. Maria regina di tutti i consacrati. Regina anche di quelli che cadono, ma che per Grazia ogni volta si rialzano. Testimoni di una verginità feconda perché regala a tutti la verità che la vita non è tutta “quaggiù”. Maria Vergine, insieme ai suoi consacrati, è antidoto al veleno del materialismo e della secolarizzazione.
E' il racconto di incontri particolari, unici. Incontri che cambiano la vita, soprattutto quando si viene travolti dalla fede, dal mistero, dallo spirito religioso. Testimonianze forti come quella di un aspirante sacerdote che vuole fuggire di notte dal seminario dove sta subendo ogni tipo di violenza e che viene bloccato “in sogno” da Natuzza.
La Chiesa cattolica tedesca viene spesso accusata di aver messo in atto un percorso di “protestantizzazione” della fede e, in effetti, le ultime dichiarazioni del cardinale Rehinard Marx, riportate da Die Welt, sembrano confermare l'insinuazione. «Dopo 50 anni di dialogo ecumenico congiunto», ha scritto il cardinale di Monaco e Frisinga, «è possibile per un cristiano cattolico leggere i testi di Lutero con apprezzamento e imparare dai suoi pensieri». Si avvicina l'anniversario della Riforma nel 2017, e Marx ci tiene a ricordare che «Lutero non ha lo scopo di dividere la Chiesa, ma con i suoi richiami» ha voluto portare l'attenzione su ciò che «oscurava il messaggio del Vangelo».
L’altra sera mi arriva un sms da una persona amica: “Dalla terrazza di casa mia si vede la luna e le stelle e il campanile illuminato…”. “Vengo subito”, rispondo. Salito sulla terrazza, mi pare d’essere come Ciàula nella novella di Pirandello, colpito dalla sorpresa e pieno di meraviglia: nel buio del cielo terso, la luna a tre quarti sembra illuminare i puntini delle stelle, sopra la gran mole del Duomo e i tetti delle case.
"La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine." (Corinzi 4,8)
Una vita spesa per i suoi ideali: la musica e la sua terra d'origine. Tutto cantato con sincerità, senza fronzoli “da core a core”. Una vita che oggi si è compiuta, in modo così improvviso, un po' come i suoi assoli che sferzano l'anima di chi porge cuore e orecchie per ascoltarli.
Propensione al consumo e propensione al risparmio. Sono due termini economici che gli studenti degli Itc (Istituto tecnico commerciale, la scuola superiore da cui si esce ragionieri) conoscono bene. Sono descritti nei loro manuali di economia e indicano rispettivamente la percentuale del proprio reddito che si è disposti a consumare e a risparmiare. La propensione media si ricava prendendo in considerazione un periodo dato. E’ un’entità che dipende da una serie di fattori, primo dei quali, ovviamente, il reddito disponibile. Ma anche il fattore psicologico ha la sua parte: se uno è avaro cerca di consumare poco, se è prodigo fa il contrario.
Milioni di pellegrini, infinite conversioni. Trent’anni anni di apparizioni. A cadenza quasi regolare. Uno sconosciuto paesino di 3000 abitanti in un angolo della Bosnia Erzegovina, diventa una dei luoghi più visitati al mondo. Un flusso di fedeli che non si è mai interrotto, neanche negli anni bui della guerra fratricida e del disfacimento della Jugoslavia. Il film documentario vuole raccontare la storia di un luogo che a partire dal 24 giugno del 1981 - quando sei ragazzi e ragazze, poco più che bambini, affermano di aver visto e parlato con la Madonna - è al centro del dibattito politico, religioso, medico. Durante questi 30 anni si sono alternate, a volte scontrate, indagini scientifiche e commissioni teologiche, così come si sono confrontate opinioni all’interno della stessa chiesa cattolica. Nel 2010, Papa Benedetto XVI costituisce una nuova commissione internazionale di studio, formata da canonisti, mariologi e cardinali, e presieduta dal cardinale Camillo Ruini. Il 18 gennaio del 2014 la commissione ha consegnato il suo rapporto. La decisione spetta ora a Papa Bergoglio. Ma, al di là della storia, delle polemiche, delle indagini, c’è un’altra verità. Inconfutabile. Sono gli oltre un milione di pellegrini che ogni anno giungono a Medjugorje da ogni parte della terra.
Augusto Del Noce, a partire dal suo libro Il suicidio della Rivoluzione (1978), ci ha spiegato quello sbocco paradossale, quella particolare eterogenesi dei fini per cui «il compimento della rivoluzione coincide con il suo suicidio». Nel marzo del 2010 il presidente Obama aveva firmato un executive order con il quale, in attuazione della sua riforma sanitaria (l’Obamacare), finanziava fra l’altro nello Stato della Pennsylvania un programma di “assicurazione ad alto rischio”, pari a 16 milioni federali, con il quale si sarebbe dovuto coprire anche l’aborto. Pare proprio non sia andata così (l’eterogenesi dei fini…).
Cinque anni a Buenos Aires come ispettore dei salesiani per l’Argentina meridionale prima di essere eletto il 25 marzo scorso, giorno dell’Annunciazione, nuovo Rettor Maggiore e decimo successore di don Bosco. Don Ángel Fernández Artime, asturiano di 54 anni, è onorato e orgoglioso di guidare oltre 15.000 salesiani impegnati in tutto il mondo. «Oggi un salesiano è mosso dalle stesse ragioni di ieri. Se è chiaro come tutto ha avuto inizio, è facile essere salesiani anche nel mondo moderno» esordisce il prelato. Nelle sue parole in un ottimo italiano emergono le due sorgenti della scelta salesiana: «Accanto a una ragione profonda di fede che accompagna la vita dei religiosi è necessario un cuore con una grande passione educativa per i giovani». L’incontro con i giovani resta il «respiro» dei figli del carisma di don Bosco: un respiro che deve essere vissuto come un’urgenza che muove e definisce tutta la vita. «Un respiro che vale anche per me, benché sia chiamato a incarichi “gestionali”, ovvero occuparmi di religiosi, missioni e opere». Se un salesiano non lascia estinguere la fiamma della sua vocazione non potrà mai essere un burocrate della fede.
Il 9 gennaio ricorre la memoria liturgica di una madre speciale. E' Mamma Rosa, la prima beata del pontificato di Benedetto XVI. Donna di valori e virtù esemplari, Eurosia Fabris, questo il suo nome, è indicata come modello di una santità possibile a tutti, perché, da sposa e madre, è vissuta nella semplicità evangelica del dono di sé e del sacrificio per amore. Nel suo ricordo è stato elevato a santuario la chiesa della Presentazione del Signore a Marola, che custodisce le spoglie mortali della Beata Eurosia.
“Ho avuto la gioia di avere tante testimonianze d'affetto, ma le parole di Madre Teresa rimangono per me indelebili: è riuscita, con poche righe, a esprimere il vero senso del mio lavoro”. Esordisce così Carla Fracci, étoile della danza classica, nello svelare in una intervista a “Credere” (4 gennaio) un segreto custodito gelosamente per molto tempo: una cartolina autografa della Beata conservata con cura quasi fosse una reliquia.
La traccia mariana che andiamo a esaminare insieme questa volta cari amici è davvero particolare poiché non si tratta di un santuario già esistente bensì della richiesta di edificarne uno. Intendo dire che ciò di cui ci occuperemo è un’apparizione mariana – come tante ne abbiamo fin qui viste, essendo le apparizioni mariane il primo passo, se così possiamo dirlo, che il Cielo compie per manifestarsi in terra, primo passo in risposta del quale gli uomini del tempo edificano poi un santuario come ricordo e segno della devozione e pietà mariane lì sviluppatesi, spesso ottemperando con tale opera di edificazione a una precisa richiesta della Vergine che domanda che, laddove Lei è apparsa, venga costruito un edificio sacro come memoria della sua venuta e come prolungamento della sua presenza tra gli uomini, al fine di offrire un luogo in cui i pellegrini possano ritrovarsi per offrire le loro preghiere, necessità e intenzioni a Dio per intercessione della Madonna. Orbene, per quanto vedremo questa volta, non potremo trattare del santuario corrispondente poiché ancora se ne attende l’edificazione, pur avendo ottenuto le apparizioni in questione ufficiale riconoscimento di soprannaturalità da parte della autorità ecclesiastica competente.
Prima dell'Angelus, Francesco torna sul Messaggio per la Giornata mondiale della Pace: "Non più schiavi, ma fratelli". Lo sfruttamento "è una piaga sociale che mortifica i rapporti interpersonali e impedisce una vita di comunione". Ancora "troppi conflitti insanguinano il mondo. Non c'è futuro senza propositi e progetti di pace!". Annunciati i nomi dei 20 nuovi cardinali (15 più cinque emeriti): fra questi i vescovi di Hanoi, Yangon, Bangkok.
«Speravamo che almeno il servizio pubblico ci evitasse la ridicola girandola degli oroscopi: invece da giorni assistiamo a trasmissioni in cui astrologi predicono come sarà il 2015…». Inizia così l'attacco dell'Aiart, l'associazione dei telespettatori cattolici, contro i vari Branko, Paolo Fox e altri, spesso ripresi e consultati da vari programmi televisivi e finanche, dal Tg2. (Articolotre.com, 2 gennaio).
In origine doveva essere una semplice “chiesola con umile campanile”. Queste erano state le parole di Paolo II all’indomani del riconoscimento del culto dell’immagine della Vergine dipinta su una tegola romana ed appesa al ramo di una quercia. Era il 1467. Neanche una manciata di anni più tardi, considerata la crescente devozione e la significativa somma di denaro raccolta attraverso spontanee donazioni, il Santo Padre emanò una seconda bolla con la quale sancì che si erigesse “una chiesa consona alla grande divinità del luogo”.
La schiavitù non è un ricordo sepolto nel passato, esiste ancora. Il richiamo di Papa Francesco alla nuova schiavitù, l'ultimo giorno dell'anno scorso, dovrebbe suonarci come una sveglia. Gli schiavi, ad oggi, sono 36 milioni, secondo il Global Slavery Index del 2013, redatto dalla Walk Free Foundation, una Ong con sede in Australia. Se mettessimo tutti e 36 milioni di schiavi assieme, essi formerebbero una nazione intera, popolata quasi quanto la Polonia, o, per usare un esempio più noto, più della metà della popolazione italiana. Eppure il problema è quasi del tutto assente nell’agenda delle emergenze umanitarie.
A letto con l’influenza, ho guardato l’Angelus del Papa a Capodanno in tivù. Il primo giorno dell’anno è consacrato a Maria Madre di Dio. Ma ormai è roba da tradizionalisti inveleniti. Per i cattolici adulti il primo dell’anno è la Giornata della Pace, molto più aperta e avanzata. Così, nella piazza romana gremita quelli di Sant’Egidio si sono presentati con un megastriscione bianco e la scritta cubitale “La pace è possibile”. Cioè, uno slogan più pieno di vento dell’otre di Eolo (cfr. Odissea). Non significa niente, ma fa tanto trendy.
«Entro il 2021 l’India sarà purificata da religioni estranee quali il cristianesimo e l’islam». Rajeshwaar Singh, leader del gruppo nazionalista Dharm Jagran Manch [Forum del Risveglio della Fede] ha scelto proprio la Giornata nazionale delle minoranze - il 18 dicembre – per annunciare il suo proposito ai microfoni di una televisione nazionale indiana. Prima di lui, esponenti di un'altra fazione induista avevano proposto di impedire ai cristiani l’accesso alle regioni himalayane, considerate sacre dai fedeli indù.
Stasera, su Rai 3, andrà in onda il film documentario “La Grande Storia, la Chiesa oggi: da Medjugorje alle terre di confine”, che si addentrerà in racconti, luoghi e persone che hanno caratterizzato la storia della fede cristiana in tutto il mondo. Il documentario sarà diviso in due parti: la prima, a cura di Fania Petrelli, sarà incentrata sul luogo di pellegrinaggio Medjugorje, raggiunto ogni anno da moltissimi pellegrini.
Quando lessi “Storia di un’anima” di Santa Teresa di Lisieux, lo feci fu quasi controvoglia. Diciamo che ce l’avevo un po’ con Santa Teresina per motivi personali: per farla breve siccome non avevo ricevuto la rosa durante la “Novena delle rose” mi era presa a male... Ero rimasta talmente delusa che mi lamentavo con lei, lanciavo sguardi contrariati di tanto in tanto al suo santino che tenevo vicino al mio letto.
Il 13 ottobre 1884, al termine della celebrazione della S.Messa, Leone XIII udì una voce dal timbro gutturale e profondo che diceva: «Posso distruggere la tua Chiesa: per far questo ho bisogno di più tempo e di più potere». Il Papa udì anche una voce più aggraziata che domandava: «Quanto tempo? Quanto potere?». La voce gutturale rispose: «Dai settantacinque ai cento anni e un più grande potere su coloro che si consegnano al mio servizio»; la voce gentile replicò: «Hai il tempo...». Profondamente turbato, Leone XIII dispose che una speciale preghiera, da lui stesso composta, venisse recitata al termine della Santa Messa.
Una delle preghiere più belle (e anche più efficaci) per chiedere la Grazia di trovare un lavoro è la Novena a San Giuseppe Lavoratore. Solitamente la si recita dal 22 al 30 aprile per prepararsi alla sua festività, celebrata il 1 maggio, ma la si può compiere sempre, specialmente nel momento del bisogno.
Sei anni fa una moto si fermò davanti all’entrata del monastero benedettino di Mount Angel, in Oregon, Stati Uniti. Scese un uomo con abiti di pelle nera, capelli rasta, braccia e collo tatuati, piercing alle orecchie. In pochi avrebbero immaginato che di lì a poco quel biker dall’aspetto non proprio devoto sarebbe diventato un membro esemplare della fiorente comunità religiosa (una cinquantina i monaci attualmente). Fratel Andrea, Bobby Love al secolo, quando prese l’abito di san Benedetto chiese di poter cancellare i tatuaggi. Ma l’abate dom Vincent gli suggerì di tenerli e così lui ha fatto.
Chiesa di Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane, Santuario della Vergine della Rivelazione. Incontro di preghiera, primo sabato del mese. Prossimo incontro: SABATO 3 GENNAIO 2015
Il suo nome era Giovanni Antonio Bazzi, ma tutti lo chiamavano il Sodoma. E certo non a caso. Da nessuno fu perseguitato: fu pittore stimato, autore di Madonne straordinarie e soprattutto di Sacre famiglie colme di poetica religiosità. Così il Sodoma sfata il mito di una Chiesa ostile a certe categorie di persone, di una Chiesa omofoba. Non fu l’unico artista ad avere, come si sa, tendenze omossessuali, eppure tutti quanti nella Chiesa trovarono luogo, lavoro e amicizia sincera e disinteressata.
: “Non si può capire Gesù, senza sua madre”, non si può separare Cristo “dalla Chiesa”. E’ uno dei passaggi forti dell’omelia di Papa Francesco nella Messa celebrata in San Pietro per la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e 48.ma Giornata Mondiale della Pace. Il Pontefice ha sottolineato che, come Maria, la Chiesa è chiamata a esprimere con tutti la sua maternità, quindi ha levato un appello per combattere contro ogni forma di schiavitù.
Il 2015 è l’Anno della Vita Consacrata. Nel suo messaggio, il Papa chiede ai religiosi di “svegliare il mondo, illuminarlo con la loro testimonianza profetica e controcorrente”; li esorta ad “essere gioiosi, coraggiosi, uomini e donne di comunione”. “Le persone consacrate – ha detto Francesco – sono lievito per la crescita di una società più giusta e fraterna”. Nei prossimi dodici mesi il Santo Padre redigerà una nuova Costituzione Apostolica sulla vita contemplativa: si apre dunque un tempo di riflessione e preghiera come conferma, al microfono di Paolo Ondarza, suor Maria Chiara Cavalli, clarissa del monastero di Sant’Agnese di Perugia.