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Messaggio del 11 aprile 1988: Figli cari! Io sono vostra madre e vi chiedo di convertirvi. Pregate in modo particolare per i bestemmiatori.

Notizie dai giornali cattolici



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«Questo raid coronato da grande successo contribuirà a degradare l’Isis molto più degli attacchi aerei e delle operazioni di terra alleate degli ultimi mesi. Questo raid rappresenta una schiacciante sconfitta che danneggia sia le operazioni di terra dell’Isis sia la sua capacità di farsi pubblicità e attirare un numero di combattenti volontari senza precedenti». Le ultime parole famose di uno dei senior fellow del Foreign Policy Research Institute di Philadelphia, un think tank che fra i suoi affiliati annovera o ha annoverato gente come Henry Kissinger, Bernard Lewis, Alexander Haig, James Schlesinger, Robert Kaplan.
All'Angelus, Francesco sottolinea il mistero dell'unico Dio in tre Persone: "Ci rinnova la missione di vivere la comunione con Dio e tra di noi sul modello di quella trinitaria". Ricordiamoci "per quale fine, per quale gloria noi esistiamo, lavoriamo, soffriamo". Giovedì prossimo la celebrazione del Corpus Domini: "Partecipate a questo solenne atto pubblico di amore per Gesù in mezzo al popolo". Il Papa invita la piazza a fare, tutti insieme, il segno della croce.
L’Europa lo pretende ei l popolo italiano non vede l’ora. Dopo la vittoria dei si al referendum irlandese sulla legalizzazione dei matrimoni gay, pure in Italia le solite fanfare si sono levate a musicare il gaio gingle: ora tocca a noi. Tutte balle, messe i giro dal solito social club gay firiendly della sinistra neo gender e dei diritti extra e tran-sessuali. L’Europa potrebbe anche chiederlo (ci prova), ma il popolo, almeno quello, non pare proprio pronto a issare l’arcobaleno sui municipi italiani. Lo rivela un sondaggio effettuato dalla Lorien Consulting, pubblicato da Italia Oggi e ripreso (unico giornale a farlo) dal settimanale Tempi. Che dice due cose per niente irlandesi: la maggioranza degli italiani è d’accordo a definire «matrimonio solo l’unione tra un uomo e una donna» e la stragrande maggioranza è contraria alla possibilità di adozione da parte delle coppie omosessuali.
Fare memoria è anche un modo per leggere la storia e comprendere meglio il nostro presente. Penso ai giovani che oggi hanno vent’anni, e dieci anni fa erano ancora dei ragazzi che non potevano sapere e comprendere tutto quello che allora accadeva.
Una fonte vaticana al Giornale d'Italia: "Lo farà il 6 giugno, a Sarajevo". La Chiesa finora non ha avvalorato le apparizioni mariane che si ripetono da 33 anni
L’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, che è tra l’altro presidente del Convegno Ecclesiale Decennale di Firenze 2015 della Conferenza Episcopale Italiana, scende in campo contro il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. Lo fa con un’intervista concessa al settimanale diocesano di Torino La Voce del Popolo di domenica 31 maggio 2015.
Nel 1583 San Carlo Borromeo si recò a Rho, vicino a Milano. La sua non fu una semplice visita pastorale: quel viaggio fu l’occasione per annunciare al popolo rhodense l’autenticità del miracolo della lacrimazione della Madonna Addolorata. Il 24 aprile del 1583 la Vergine di un affresco di inizio Cinquecento raffigurante la Pietà, allora posto in una piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve, fu vista piangere da alcuni popolani. A perenne memoria dell’evento prodigioso fu proprio il Santo Arcivescovo di Milano a porre la prima pietra del tempio, avendone affidato progetto ed esecuzione al suo architetto di fiducia, quel Pellegrino Tibaldi, detto il Pellegrini, protagonista del rinnovamento architettonico della Chiesa lombarda riformata.
Mercoledì 3 giugno, a Roma (Università Europea, ore 19) viene presentato in anteprima un volume che raccoglie 16 storie di uomini & donne che si sono dimostrati campioni nello sport quanto nella vita. È..
«C’erano segni di tortura e fori di proiettile su tutto il corpo. Le sue gambe e le sue braccia erano spezzate… Il suo corpo era ridotto come se fosse stato infilato in un sacco e ridotto in poltiglia». Comincia così la descrizione di come è stato ritrovato il cadavere di Atta Najjar, disabile mentale arrestato nel 2009 a Gaza dai terroristi islamici di Hamas e ucciso in modo orribile nel 2014.
Il regime comunista di Kim Jong-un ha lanciato il 20 maggio la «battaglia di 40 giorni della coltivazione del riso verso la vittoria». Anche i bambini dovranno dissodare e seminare
Intervista al dottor Nabil Antaki (fratelli Maristi) che racconta cosa accade ogni giorno in città. «Noi siamo bombardati dai gruppi armati ribelli»
Bellissimo discorso del Pontefice all’udienza generale. In cui ha anche consigliato la lettura dei Promessi sposi di Manzoni: «Capolavoro sul fidanzamento»
Una rilevazione tra gli italiani dopo il referendum irlandese. Ecco i risultati su cosa sia il matrimonio, i diritti delle coppie di fatto, i giudizi sui gay e le adozioni
I giovani musulmani che domenica (giorno del Signore, il nostro, non il loro) si sono piazzati ai tornelli dell’Expo milanese a distribuire volantini in cui spiegavano che «Gesù è un servo di Allah», che l’islam è una religione di pace, che l’islam rispetta e, anzi, tiene in gran conto le donne eccetera eccetera, evidentemente non sapevano che bastava chiedere al commissario Giuseppe Sala per farsi accogliere dentro anziché starsene fuori all’addiaccio.
Non seguo le vicende di Hollywood. Conosco il nome di qualche attore solo perché lo sento ripetere spesso. Il problema è che non li riconosco sullo schermo. I volti sono familiari, così come i nomi, ma non riesco sempre ad abbinarli. Non lo considero comunque un problema. Non so chi sia il protagonista di Captain America – Il Primo Vendicatore. La mia seconda figlia, che probabilmente sa la sceneggiatura a memoria, potrebbe considerare questa ammissione come uno dei miei fallimenti personali nella vita, ma la questione è che non mi importa. Non me la cavo meglio con le cosiddette “leggende” di Hollywood – ad eccezione di Bob Hope, John Wayne, Gary Cooper e Susan Hayward (nel caso di quest'ultima, solo perché una volta uscivo con una ragazza dallo stesso nome).
Il 24 luglio 1976, quando fu trasmessa la notizia della morte improvvisa dell'arcivescovo di Monaco, cardinale Julius Dòpfner, fummo tutti sconvolti. Presto giunsero voci che mi indicavano tra i candidati per la successione. Non potevo prenderle molto sul serio, dato che i limiti della mia salute erano altrettanto noti come la mia estraneità a compiti di governo e di amministrazione; mi sentivo chiamato a una vita di studioso e non avevo mai avuto in mente niente di diverso. Anche le mansioni accademiche che ricoprivo - ero nuovamente decano della mia facoltà e vicerettore dell'università - restavano comunque nell'ambito delle funzioni che un professore deve mettere in conto ed erano ben distanti dalla re-sponsabilità di un vescovo.
La Orquestra Simfònica de Barcelona (OBC) si è affidata questa settimana alle mani del maestro giapponese Masaaki Suzuki, direttore, organista e clavicembalista noto non solo per aver contagiato con la sua passione per la musica antica il suo Paese “lontano”, dove nel 1990 ha fondato il Bach Collegium Japan, ma anche per aver convinto persino il pubblico tedesco della qualità delle sue registrazioni fedeli ai criteri storicisti.
Beati Voi, il nuovo programma tv di Alessandro Sortino è imprescindibile, non si può ignorare. E non lo dico perché sono cattolico o perché va in onda su TV2000, la tv dei vescovi. Tutto questo non c’entra. Quello che Sortino – per tanti anni inviato delle Iene – sta cercando di fare con questa nuova trasmissione è qualcosa che non può essere ignorato da chi si interessa di comunicazione. In un panorama televisivo in sofferenza, in cui i talk show crollano e si assiste a un rispolvero di vecchi format pur di recuperare ascolto, l'ex-iena sta sperimentando una formula destinata a lasciare traccia.
“Il demonio può farmi male fisicamente?”. E’ questa la domanda posta da un lettore. Spesso nelle vite dei santi si legge di lotte “corpo a corpo” con il demonio. Eppure nel Catechismo della Chiesa Cattolica si legge che Satana è un essere di puro spirito e al n. 395 si legge che l’azione di Satana causa gravi danni “di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica”. Aleteia ha girato la domanda a padre Francois Dermine, esorcista e presidente del GRIS.
Le "bianco vestite", un’immagine di fede e amore toccante. Sono loro le vere eroine di una festività mariana che richiama ogni anno migliaia di fedeli: la festa della Madonna della Pace. Ci troviamo a Giugliano, la città più popolosa della provincia di Napoli. Da queste parti fede e devozione camminano ancora parallele.
In questi giorni in cui l'Irlanda cattolica si scopre “moderna” in molti articoli si parla del più famoso degli omosessuali cattolici: Oscar Wilde, artista geniale dallo spirito sopraffino che affrontò il carcere a causa delle leggi omofobe della Gran Bretagna vittoriana. E' dunque divenuto – comprensibilmente – l'icona dell'orgoglio gay. Peccato che Wilde non ne fosse affatto orgoglioso.
“Questi risultati mi hanno reso molto triste. Certo, come ha detto l’arcivescovo di Dublino, la Chiesa deve tenere conto di questa realtà, ma deve tenerne conto nel senso che, a mio parere, deve rafforzare proprio tutto il suo impegno e fare uno sforzo per evangelizzare anche la nostra cultura. Ed io credo che non sia soltanto una sconfitta dei principi cristiani, ma un po’ una sconfitta dell’umanità”. Queste sono state le parole assai chiare del Segretario di Stato Vaticano, monsignor Pietro Parolin (Radio Vaticana, 26 maggio)
Anche i vescovi cattolici della Nigeria giudicano negativamente – e con parole molto nette – l’offerta di fare l’abortire le donne sequestrate e abusate dai terroristi islamici di Boko Haram e recentemente salvate dall’esercito nella foresta di Sambisa. La proposta è stata avanzata nei giorni scorsi al governo federale del paese dall’Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) e da alcune organizzazioni non governative stranieri, ed è già stata criticata con forza da una coalizione di Ong africane.
«La sua campagna elettorale è stata chiara, non ambigua e questo lo ha ripagato». Così Artur Dmochowski, giornalista polacco, editore del quotidiano Gazeta Polska, spiega a tempi.it la vittoria inaspettata di Andrzej Duda, il candidato conservatore del Partito Diritto e Giustizia che, dato perdente nei pronostici, ha vinto le presidenziali polacche. Dopo aver vinto al primo turno, al secondo ha ottenuto il 51,5 per cento dei voti contro il 48,5 del suo sfidante, Bronislaw Komorowski.
Bandiera arcobaleno la trionferà, falce e anello (quello delle nozze unisex) con l’orecchino nel pugno come insegna il Vendola style. Se il Sessantotto aveva liberato i gauchiste dal giogo della coppia unica e per sempre, la sinistra post- comunista torna all’antico, all’intangibilità del matrimonio, purché sia gay, lesbo e transessuale. Cambiano i tempi e anche le bandiere non sono più quelle di una volta. Addio falce e martello su sfondo rosso: di operai in giro non ce n’è neanche mezzo e quel che resta dei contadini pasteggia a crusca bio e carote no-ogm sotto i gialli vessilli della Coldiretti. La sinistra è mobile e anche molto liquida: il ton sur ton del rosso Lenin è ormai demodèe e poi come l’Arlecchino è piena di pezze ed è anche un po’ a pezzi. Meglio l’arcobaleno dei multicolor, quelli delle “convivialità delle differenze” e del syn-ballo che mette insieme e mischia tutto e tutti. Come i riflessi dell’arcobaleno che nella girandola ne producono uno solo: il bianco. Perfetto a indicare la resa generale ai nuovi diritti angelici, quelli del gender senza limiti e senza sesso.
Il p. Liu Honggeng è sparito il 7 maggio: il cellulare è staccato e la polizia non risponde alle domande dei suoi fedeli. Sacerdote della Chiesa non ufficiale, si preparava per il mese mariano: ha già trascorso otto anni in carcere per il rifiuto di aderire all’Associazione patriottico. Anche mons. Giulio Jia Zhiguo, di Zhengding, viene trattenuto per 12 giorni dalle autorità senza spiegazioni. Sempre a Baoding, gli agenti demoliscono un altare cattolico “illegale”. Ferite due donne che cercavano di difenderlo.
"Charlie, possiamo giocare?”. È questo il punto di partenza di un vero fenomeno virale basato su una sorta di gioco esoterico che prevede l'evocazione di uno spirito bambino (anche se alcuni lo definiscono un demone), Charlie per l'appunto, che trae le proprie origini da un più complesso rituale tradizionale messicano per bambini. Migliaia di utenti, per lo più giovanissimi, hanno twittato la loro personale versione di quello che viene anche chiamato "Il gioco della Matita", ma in versione soprannaturale.
Padre Amorth: "Ho passato al mio successore due chili di oggetti sputati dagli indiavolati. Ma i primi a non crederci sono i vescovi"
Un santo (riconosciuto dalla Chiesa come tale) in famiglia è già un segno straordinario, ma quando un santo è figlio di genitori santi, l'accadimento ha i connotati del prodigio. E' il caso del papà e della mamma di Santa Teresa del Bambino Gesù – i coniugi Louis Martin e Zélie Guérin – che saranno presto canonizzati. Nel marzo scorso, la Congregazione delle Cause dei Santi ha promulgato il relativo decreto, su autorizzazione di papa Francesco, dopo il riconoscimento come autentico di un miracolo attribuito all'intercessione dei Beati coniugi. Non meraviglia che con il primo miracolo (necessario alla beatificazione) i due santi sposi, genitori di nove figli di cui quattro deceduti in tenera età, siano “intervenuti” impetrando la guarigione di un neonato, come racconta il delicato libro “Diario di un prodigio. La guarigione del piccolo Pietro, il miracolo di Luigi e Zelia Martin” (Edizioni Punto Famiglia, 2015) di Mariarosaria Petti. Il volume, di cui proponiamo un estratto, ricostruisce il periodo che dalla nascita dell’ultimo figlio di Adele e Valter Schilirò ha portato alla sua guarigione.
Gesù ha fatto tutto attraverso la Madonna. È venuto al mondo attraverso di lei; ella gli ha dato la natura umana che ha fatto del Verbo incarnato il sommo Sacerdote. Ella è stata il paradiso del nuovo Adamo, come ha detto San Luigi di Montfort; lo ha cullato tra le sue braccia; gli ha insegnato a camminare, a parlare, a pregare, e lo ha preparato per la grande missione di Salvatore dell'umanità.
Nell’agosto del 1993 un incidente stradale le ha segnato «corpo, cuore e anima». Le sfigurò il primo, ruppe il secondo, ma salvò la terza. 22 anni dopo Paola Turci racconta quell'esperienza nel libro «Mi amerò lo stesso» (Mondadori).
Domenico Savio nacque a Castelnuovo d'Asti il 2 aprile 1842, e secondo il suo direttore spirituale, che non era altri che San Giovanni Bosco, aveva “un'indole buona, un cuore propriamente nato per la pietà. Apprese con maravigliosa facilità le preghiere del mattino e della sera ed all' età di soli quattro anni già recitavate da sé”. A cinque anni colpiva tutti per la devozione durante la Messa, nella quale già aiutava come accolito, anche se non gli era facile tenere tra le mani il grande messale. Il programma di vita di Domenico Savio era molto chiaro: “La morte ma non peccati”
Replica della catechesi di don Fabio Rosini, trasmessa ieri sera su Tv2000.
Fu verso la fine del primo decennio di vita romana che a Filippo cominciò a farsi chiara la sua vocazione: e lo fu per un evento straordinario, di cui egli stesso lasciò irrefragabile memoria. Lo narrò un testimone di certa attendibilità: il cardinale Federico Borromeo, la cui deposizione in proposito dirada un po’ il buio di quegli anni con rapidi cenni di sicure notizie. «Nel principio della sua conversione — gli aveva riferito Filippo “con grande umiltà” — pregò lo Spirito Santo che “gli desse spirito”». L’episodio a cui preludono queste parole si colloca nel 1544, all’incirca sul trentesimo della sua vita. È allora «al principio della sua conversione»; a questo accenna pure padre Francesco «Essendosi convertito a Dio, piangeva molto peccati». Non si tratta sicuramente d’un passaggio da vita peccaminosa a pratica della virtù, si allude piuttosto alla “conversio morum” della benedettina Regula monacorum: una decisa scelta del servizio di Dio, in attesa di più preciso indirizzo. Non era infatti «anco in tutto sicuro della vita che dovea tenere». La risposta gli venne immediatamente, lucida e perfino violenta. Secondo la narrazione del Borromeo, dopo un’apparizione di san Giovan Battista, lo colpì un empito di ardore, una irruzione di Spirito Santo, da farlo gettare a terra e da segnarlo nel fisico. Fu quella la sua transverberazione, una specie di stigmatizzazione che quasi a sua insapute lo introdusse in una sfera di esperienza mistica.
Gestire una grave emergenza umanitaria piantando nel frattempo semi per un futuro di pace. È quel che i missionari del Pime (Pontificio istituto missioni estere), insieme alla Caritas locale, tentano di fare nel nord del Camerun da quando lo scorso anno il paese è stato coinvolto nel jihad, la guerra santa islamica scatenata dai terroristi Boko Haram nella vicina Nigeria. A loro si devono una serie di progetti assistenziali destinati agli sfollati camerunesi: quelli messi in fuga dai Boko Haram che sconfinano in Camerun e quelli deportati dal governo che, per meglio combattere i jihadisti, ha svuotato di abitanti una fascia di territorio larga 20 chilometri lungo la frontiera con la Nigeria.
«Avevamo una casa dove ci trovavamo a giocare, e qui non c’è. Ma grazie a Dio, Dio si preoccupa di noi». Miryam, una ragazzina di 10 anni originaria di Qaraqoush, villaggio nel nord dell'Iraq da cui sono fuggiti decine di migliaia di cristiani iracheni, ora vive in un campo profughi dopo che la sua terra è stata assalita e devastata dai jihadisti del Califfato. In un video viene intervistata da un giornalista della Tv satellitare cristiana Sat7 che opera in Medio Oriente. Racconta della mamma, dell’amica e parla dell’amore di Dio: «Sono molto triste perché ci hanno costretto a lasciare la nostra casa. Ma Dio ci ama e non ha permesso che l'Isis ci uccidesse». La sua testimonianza, di una bellezza immensa, avvolge il cuore. Alla fine il giornalista la invita a fare un canto. Myriam canta: «Che gioia il giorno in cui ho creduto in Cristo. La mia gioia era completa all’alba e la mia voce cantava di gratitudine; il mio amore per il mio Creatore crescerà di giorno in giorno…».
Si è tenuto ieri, come anticipato dal vaticanista del Figaro, Jean-Marie Guenois, la riunione per pochi intimi (una cinquantina di invitati) all’Università Gregoriana di Roma. Tre sono le Conferenze episcopali interessate, che hanno spedito nell’Urbe propri rappresentanti di peso: Germania, Svizzera e Francia. I temi del dibattito sono quelli che più al Sinodo straordinario dello scorso ottobre hanno fatto discutere, dal riaccostamento alla comunione dei divorziati risposati alla possibilità di aprire le porte alle convivenze tra persone dello stesso sesso.
È stato dato nelle mani di Ratzinger il volume con le visioni della «veggente» Conchiglia, che divinizza la Madonna, considera Papa Bergoglio «vicario dell'Anticristo», definisce il Vaticano un covo di vizi capitali e assicura che siamo governati dagli alieni. Monsignor Gänswein: «Non c'è alcun tipo di appoggio rispetto alla "veggente" e al contenuto del libro. Se Benedetto XVI avesse saputo di che cosa si trattava non avrebbe accettato l'incontro»
«Ancora una volta basta stare in piedi, in silenzio, a tutela della famiglia naturale, per essere accusati di omofobia». Solo l’intervento della polizia impedisce scontri a Roma e Torino
Tutto è nato da presunte accuse di blasfemia a un cristiano mentalmente instabile. Testimone: «Questo è stato l’anno più violento che mi ricordi»
«Ho lavorato in molti paesi, tra cui Bosnia, Congo, Sud Sudan, Somalia e Centrafrica. Ma non ho mai visto niente del genere. Non riesco a capire tanta disumanità. Mi sono sentita male». Così Zainab Bangura, rappresentante speciale dell’Onu per i crimini sessuali nelle zone di conflitto, ha parlato a Middle East Eye, descrivendo le atrocità compiute dallo Stato islamico sulle donne rapite in Iraq e Siria.
Ci voleva il più punk tra i punk per fare della musica davvero anticonformista. Cioè umana. Parla il leader degli Screeching Weasel alla vigilia dell’uscita di Baby Fat. Un Rigoletto rock
Dobbiamo confessare che scrivere questo post è stato difficile (ha richiesto varie teste che pensassero con attenzione per vari giorni). Il fatto è che lo Spirito Santo ci risulta uno sconosciuto, e ancor di più i suoi sette doni. Almeno per me è stato tutto un cammino di comprensione e apprendimento su chi è e come agisce nella mia vita. E continua ad esserlo, perché credo che riesco a intravedere ancora molto poco di ciò che fa.
Ho deciso che recitare il Rosario ogni giorno sarà una priorità nella mia vita. Se pensi di non avere 20 minuti per sederti a recitare preghiere a Maria e a meditare sui misteri della vita di suo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, io troverò 20 minuti nella tua agenda piena. Tieni conto del fatto che non devi recitare i cinque misteri in modo continuativo. Puoi dividerli durante la giornata, e non è necessario portare un rosario con te, perché hai 10 dita che ti aiuteranno allo scopo.
All'indomani del referendum irlandese circa i matrimoni gay proponiamo una riflessione del professor Massimo Borghesi, ordinario di filosofia morale all'università di Perugia, tratta dal suo volume "Critica della Teologia politica" (edito da Marietti nel 2013), decisamente attuale.
Nel 1500 a Roma non c’erano scuole, ma abbondava la miseria e torme di ragazzini abbandonati a se stessi, ladruncoli laceri e sempre affamati, affollavano le strade cercando di borseggiare qualche passante o di sgraffignare qualcosa da mangiare dai banchi del mercato. Colto, appassionato di Dio (si racconta che nella sua prima estasi il cuore gli si dilatò nel petto rompendogli due costole) e sempre di buonumore, giunse a radunarli intorno a sé un giovane fiorentino di buona famiglia che a Firenze era nato il 21 luglio 1515. “Pippo buono”, come era chiamato da tutti, diede loro un tetto e una famiglia e mendicò nelle strade perchè avessero da mangiare, istruendoli attraverso il canto e la catechesi nella conoscenza di Dio . A 500 anni dalla nascita di san Filippo Neri (la cui memoria liturgica ricorre il 26 maggio) non si è ancora spenta l’eco della sua risata di grande burlone che portava il cuore di piccoli e grandi a Dio attraverso la gioia e lo stare allegri nella semplicità, così come alcuni aneddoti famosi che lo ebbero protagonista.
1. Valorizza tuo figlio. Quando è rispettato e stimato, il giovane progredisce e matura. 2.....
“Sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient'altro. È Lui che pensa. È Lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata”
Vittoria del sì nel referendum irlandese sulle nozze gay. "L’establishment politico e culturale ha distrutto il tessuto della società, chi come me si è opposto alla mentalità dominante è stato dipinto come un pazzo reazionario". Parla John Waters, scrittore anti conformista, giornalista ed ex columnist dell'Irish Times. Il silenzio dei "vescovi codardi" e la chiesa d'Irlanda diventata "inutile"
Dall’«infedele ostinato» di tre anni gettato nel fuoco da Boko Haram al gesuita che in Siria ha dato la vita per cristiani e musulmani, fino alla donna irachena che non ha abiurato davanti alla spada dell’Isis
La vittoria del «sì» al «matrimonio» fra persone dello stesso sesso in Irlanda, ampiamente prevista, costituisce una lezione per chi difende la famiglia in altri Paesi, e deve indurre sia le organizzazioni pro family sia le comunità religiose contrarie al «matrimonio» omosessuale a riflettere sugli errori da non commettere. Nello stesso tempo – dal momento che nessuno ha il coraggio di dirlo – occorre spiegare che in Irlanda una gravissima scorrettezza del governo ha sostanzialmente truccato la consultazione referendaria.
“Rafforzati dallo Spirito che ci guida e rinnova noi e tutta la terra, rafforzati dallo Spirito e dai suoi molteplici doni, diventiamo capaci di lottare senza compromessi contro il peccato e la corruzione che si allarga nel mondo di giorno in giorno, e di dedicarci con paziente perseveranza alle opere della giustizia e della pace”. “Il rispetto del creato è un’esigenza della nostra fede”.
Don Fabio Rosini sarà ospite fisso della prima puntata di ?#?BeatiVoi?, ed interverrà con una catechesi sulla beatitudine "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei Cieli". Lunedì 25 Maggio alle 21:05 su Tv2000
Oscar Romero fu ucciso il 24 marzo 1980 da uno squadrone della morte, mentre celebrava all’altare. Da tre anni era arcivescovo di San Salvador, la capitale del Salvador. A lungo la sua figura è rimasta controversa. Romero è stato trasformato da una parte politica in un simbolo rivoluzionario, mentre la parte avversa lo vedeva come un agitatore comunista. Già all’indomani della morte esisteva un mito politico di Romero, accostato messianicamente a personaggi come Camilo Torres, «Che» Guevara o Salvador Allende. Questo produceva una reazione negativa in chi non si riconosceva in tale pantheon politico.
San Massimiliano Kolbe imparò ai piedi dell’altare l’arte della carità. Alla scuola dell’Eucaristia, il discepolo Kolbe non offre qualcosa di sé, ma «spezza» la sua vita per gli altri, si lascia fare a pezzi, dimostrando ad Auschwitz l’amore più grande. Per lui «l’Eucaristia è la forza dell’anima» e perché il sacramento dell’Eucaristia potesse sprigionare tutta la sua forza ed efficacia, nella sua vita dava molta importanza alla preparazione immediata alla santa Messa e al ringraziamento che la segue, perché diceva che «si può e si deve anticipare e prolungare con il buon adempimento dei propri doveri e con la cura di procurare gioia al cuore di Gesù». «Per una comunione fatta bene occorre metà giornata di preparazione e metà di ringraziamento». Il ringraziamento dopo la Messa lo faceva non meno di 20 minuti ed era totalmente immerso in questa preghiera. Come impiegava questi momenti? A volte si fermava in un’adorazione silenziosa. Per tentare di saperne di più, occorre rifarsi alle raccomandazioni che dava ai suoi confratelli, non senza averle lui stesso messe in pratica. La prima è nella stessa etimologia della parola eucaristia: li esortava a «rendere grazie» per i benefici ricevuti, il più grande fra tutti la venuta del Dio eterno e onnipotente in un cuore umano e fragile.
Oggi e domani il popolo della famiglia tornerà a far sentire la sua voce, scendendo nelle piazze di tutta Italia a difesa della libertà di espressione, la famiglia naturale e il diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà. Parliamo della seconda veglia nazionale delle Sentinelle in Piedi (clicca qui): dopo il successo di quella dell’ottobre scorso, in cui più di 10 mila persone avevano invaso silenziosamente un centinaio di piazze in tutta la penisola, le Sentinelle in Piedi, «rete di persone, accomunate dalla passione per l’uomo e l’amore per la nostra società», si darà appuntamento nei principali centri italiani per un atto di testimonianza sereno, silenzioso e pacifico (guarda qui l’elenco delle città).
"Signore, manda lo Spirito Santo a dare consolazione e fortezza ai cristiani perseguitati". Il tweet diffuso qualche ora fa Papa Francesco avvia la Veglia di Pentecoste che i Vescovi italiani dedicano in ogni Diocesi della Penisola ai martiri di oggi. Vescovi, sacerdoti, seminaristi, religiosi, uno dopo l’altro, vengono rapiti, torturati, eliminati: l’ultimo in ordine di tempo, a meno di due anni dal sequestro di padre Paolo Dall’Oglio è il padre Jacques Mourad, rapito in Siria. Ogni anno 100mila cristiani vengono assassinati a causa della loro fede, sono 273 al giorno, undici all’ora. E' un genocidio, ma nessuno si mobilita per fermarlo. Basterà, dunque, una sera di preghiera a spezzare questa invincibile catena di orrori e persecuzioni? La Chiesa la propone, perché la domanda al Signore resta la forma più adeguata e radicale per vincere l’odio e arrivare alla pace. Ma soprattutto, perché non si prega per loro, ma per noi, per domandare a questi martiri la forza e coraggio di imitarli.
Una riflessione sulla figura del Beato che continua ad essere pietra di scandalo in una Chiesa che voleva e vuole recidere ogni legame con l’organizzazione mafiosa
Si festeggiano oggi don Cristobal Magallanes Jara e altri suoi 25 compagni, fucilati dal governo massone nel 1927. Qui la storia dei cristeros
"«Sarò stato a Palmira almeno 400 volte, è una città dal valore inestimabile. Ma se non siamo in grado di difendere questo simbolo di convivenza, è meglio che torni sotto la sabbia». Samaan Daoud è un cristiano siriano di Damasco e prima che la guerra sconvolgesse la sua vita, lavorava come guida turistica. «Ho fatto la guida dal 1994 fino al 2011 e visitavo la città almeno 25 volte all’anno», dichiara a tempi.it."
l monaco padre Jacques Mourad è stato rapito a Qaryatayn, piccola città della Siria centrale ad un centinaio di chilometri da Palmira, la città presa dai jihadisti dello Stato Islamico. Come riferisce Fides, Mourad è priore del monastero di Mar Elian, collocato alla periferia di Quaryatayn, e rappresenta una filiazione del Monastero di Deir Mar Musa al Habashi, rifondato dal gesuita italiano padre Paolo Dall’Oglio, rapito anche lui il 29 luglio 2013 mentre si trovava a Raqqa. Mercoledì padre Mourad aveva inviato un messaggio premonitore: «Gli estremisti dell’Isis si avvicinano alla nostra città. A Palmira hanno ucciso molta gente decapitando centinaia di persone. Pregate per noi». Come riferisce Acs, «l’ultimo contatto di padre Mourad con il Deir Mar Musa risale a ieri a mezzogiorno». Padre Nawras Sammour, direttore del servizio dei gesuiti per i rifugiati in Medio Oriente, parlando con Acs e ha spiegato che «ancora non abbiamo novità, sappiamo soltanto che è stato prelevato da quattro uomini, sicuramente appartenenti ad un gruppo jihadista».
Il pensiero rinascimentale della natura divina della geometria, dell’armonia inscritta nel disegno del Creatore emerge dal celebre manoscritto De Divina Proportione di Luca Pacioli, frate francescano del XV secolo, illustrato da Leonardo. Il pregiato volume, di cui esistono solo due esemplari conservati a Milano e Ginevra, è stato ora riprodotto in un facsimile da collezione da Aboca. A presentare l’iniziativa ieri alla Pontificia Università Lateranense c’era, tra gli altri, don Andrea Lonardo, direttore dell’ufficio catechistico della diocesi di Roma. Paolo Ondarza lo ha intervistato:
«Se si considera l’eucarestia come un pasto da condividere, da cui nessuno può essere escluso, allora si perde il senso del Mistero». Così ha detto il cardinale Robert Sarah, da pochi mesi prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, intervenuto al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia in occasione della presentazione della collana “Famiglia, lavori in corso”, una raccolta di saggi editi dalla casa editrice Cantagalli, in vista del prossimo Sinodo ordinario di ottobre. Una collana che ha l’obiettivo di stimolare il confronto e di toccare tutti i temi “caldi”: omosessualità, sessualità, divorzio, procreazione assistita, eutanasia, celibato. Tre volumi hanno aperto la collana, due dei quali scritti da docenti presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia: “Eucaristia e divorzio: cambia la dottrina?” di José Granados (che è anche stato nominato consultore del Sinodo dei vescovi) e “Famiglie diverse: espressioni imperfette dello stesso ideale?” di Stephan Kampowski. Il terzo, “Cosa ne pensa Gesù dei divorziati risposati?” è opera di Luis Sanchez Navarro, ordinario di Nuovo Testamento alla Università San Damaso di Madrid. Il Foglio aveva anticipato ampi estratti dei libri dei professori Granados e Sanchez il 15 aprile scorso.
Novena alla Santissima Trinità
Oggi è Santa Rita, preghiamo insieme a Santa Rita, la Santa degli impossibili, l’avvocata dei casi disperati.
«La Chiesa ha sempre voluto evitare ambiguità tra il matrimonio e ciò che potrebbe essere simile. È per questo che non pratica la benedizione delle coppie omosessuali». Lo ha dichiarato a La Croix il vicepresidente della Conferenza episcopale francese, mons. Pierre-Marie Carré, vescovo di Montpellier. L'intervista del prelato francese viene dopo che la Chiesa protestante unita di Francia ha deliberato a favore della benedizione delle coppie dello stesso sesso. Con 93 voti a favore contro 3 questa Chiesa protestante, riunita in Sinodo a Séte, ha deciso per «una benedizione liturgica delle coppie sposate dello stesso sesso che vogliono mettere la loro alleanza davanti a Dio».
Non solo per la Chiesa ma anche per la causa della libertà in genere la situazione è peggiore di quanto si potesse immaginare: è questo, se si va anche oltre all’immediato, il succo che si può ricavare da larga parte dell’esito delle consultazioni promosse dalle conferenze episcopali dell’Occidente in vista dell’ormai imminente Sinodo per la Famiglia.
È un paradosso che proprio alla vigilia dell’inizio delle celebrazioni per il centenario della Rivolta di Pasqua (Easter Rising) del 1916, tappa fondamentale che portò alla sua indipendenza da Londra nel 1922, l’Irlanda si ritrovi a decidere per la sua sottomissione alla cultura dominante e più specificamente a Bruxelles (Unione Europea). Oggi si vota infatti per il referendum che potrebbe approvare un emendamento alla Costituzione che ridefinisce il matrimonio come «unione fra due persone senza distinzione di sesso». In pratica l’approvazione delle nozze gay.
«I miei fedeli hanno perso tutto perché hanno conservato la loro fede. Non sappiamo quale futuro ci attende, ma continuiamo ad avere fiducia in Dio». Così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Yoanna Petros Mouche, arcivescovo siro-cattolico di Mosul, durante una visita alla sede italiana di ACS. Il presule ha ricordato la presa di Mosul da parte dello Stato Islamico, avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2014. «Ci siamo sentiti traditi dall’esercito iracheno, che si è ritirato rapidamente lasciando la città nelle mani di Isis».
Il 13 maggio 2015, memoria liturgica di Nostra Signora di Fatima, è stato il giorno scelto per l’inizio delle trasmissioni di Radio Maria Irlanda. L’apertura di questa radio in lingua inglese nel vecchio continente, che trasmette da Dublino, rappresenta un importante traguardo per l’emittente cattolica diffusa in tutto il mondo. Il progetto di aprire Radio Maria in Irlanda ha origini molto lontane, ed affonda le sue radici all’Anno Santo del 2000. La storia di Radio Maria Irlanda è stata segnata da una profonda dedizione al compimento di un sogno. I tecnici sono riusciti ad assicurare che il tutto fosse pronto per questa data, concludendo i lavori di ristrutturazione il giorno del Giovedì Santo. «Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il grande supporto della World Family of Radio Maria in Italia, Germania, Austria, Romania e negli Stati Uniti, che ricordiamo ogni giorno nella Santa Messa e nelle nostre preghiere». hanno detto in una nota stampa i responsabili dell’emittente cattolica irlandese.
Se togliete Dio dal centro della mia vita, se non vado alla palestra dell'anima non ce la faccio, è impossibile... Quando il giornalista della CNN in lingua spagnola gli ha chiesto se il fatto di non avere rapporti sessuali da 13 anni non era una decisione un po' estrema, l'attore ha risposto: “Sono una persona estremista, questo sì. È la mia personalità. Quando faccio qualcosa, mi piace andare fino in fondo. (…) Sono anche una persona che ama molto la disciplina, mi piace molto ciò che costa lavoro, amo le sfide”.
Per molti anni sono stata lontana da Dio, il che non significa che Lui sia stato lontano da me. Sono certa che Dio sia sempre stato (e sia sempre) al mio fianco, guidando i miei passi e proteggendomi a volte anche da me stessa. Credo che le preghiere di mia madre abbiano avuto un ruolo fondamentale in quest'ultimo aspetto. Grazie, mamma.
Alla fine di aprile è stato confermato che papa Francesco si recherà a Fatima per il 100° anniversario delle apparizioni mariane, e si è detto che approfitterà di quell'occasione per canonizzare i due veggenti più giovani, Jacinta e Francisco Marto. Nei giorni scorsi, in occasione della festa di Nostra Signora di Fatima (il 13 maggio), l'immagine originale della Vergine è stata venerata dal Santo Padre in Vaticano. Qual è la comprensione di papa Francesco del messaggio di Fatima, e perché la Madonna di Fatima sembra tanto importante per lui, come del resto lo è stata per i suoi due predecessori?
Le Sentinelle in Piedi sono nate un paio di anni fa, con l’intento di difendere la famiglia naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna da leggi inique ed ideologiche. Due anni in cui le proposte di legge contrarie a tale modello si sono moltiplicate, con buone possibilità di essere approvate dal Parlamento. È per questo che le Sentinelle hanno deciso di moltiplicare i propri sforzi, fissando per sabato 23 maggio, una grande manifestazione nazionale, che avrà delle appendici nei giorni successivi. 100 piazze per la famiglia è il nome dell’evento che, per l’appunto, radunerà un centinaio di gruppi di Sentinelle in altrettante città d’Italia. La modalità di protesta pacifica è sempre lo stesso: un’ora in piedi, in silenzio, impegnati nella lettura di un libro, a testimoniare come la cultura vince ogni forma di ignoranza, la quale è la base per la sopraffazione del potere.
Scalfarotto rassicura: libertà di opinione garantita. Ma il primo ad associare omofobia e opposizione al riconoscimento dei matrimoni gay è il presidente del Senato
Quando i giudici della corte d’appello olandese di Arnhem hanno letto la sentenza, scagionando completamente Albert Heringa, l’aula di tribunale è stata investita da un applauso fragoroso. «Sono felicissimo», ha dichiarato all’uscita l’uomo, sotto processo per l’uccisione della madre di 99 anni.
Ha 22 anni, la pelle d’ebano, e alle spalle già una lunghissima vita. Un percorso tortuoso e irto, che da un piccolo villaggio della Nigeria l’ha condotta a Caserta, in una piccola casetta uguale a tante altre, dove altre donne, le Orsoline del Sacro cuore di Maria, oggi si stanno prendendo cura di lei. Faith, questo il suo nome, è bella ma soprattutto è forte. È coraggiosa, perché malgrado le macerie che si lascia alle spalle, oggi stringe felice una penna, mentre impara a leggere e scrivere per la prima volta, e spera di poter ricostruire il suo futuro.
Il Salone del Libro 2016 vedrà come paese ospite l’Arabia Saudita. Una provocazione, una battuta? Al contrario, una triste verità. Non servono a rassicurare le dichiarazioni di Fahad Hamad Almaghlooth, l’addetto culturale dell’Ambasciata Saudita a Roma.
Premessa d’obbligo: dallo scorso anno i giornalisti sono alle prese con l’ansia da formazione. L’Ordine dei Giornalisti infatti, dal 2014, recependo una direttiva europea, ha istituito l’obbligo per tutti gli iscritti – professionisti, praticanti e pubblicisti – di partecipare a corsi di formazione e maturare relativi crediti nell’arco di tre anni, pena sanzioni da parte dello stesso Ordine.
Vangelo Gv 15, 26-27; 16, 12-15: Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Sabato, a 17 anni, ha vinto la medaglia di bronzo ai campionati liceali del Texas, superando i 3 metri e mezzo al salto con l’asta. «È la cosa più bella e vicina alla morte che conosca»
«La situazione è terribile. Da dopo Pasqua c’è stato un deteriorarsi della situazione». Sono ripresi furiosamente gli scontri in Sud Sudan tra l’esercito del presidente Salva Kiir e le forze ribelli del vicepresidente Riek Machar, deposto dopo essere stato accusato di tentato golpe. La guerra civile, ormai degenerata in scontro etnico, è cominciata nel dicembre del 2013 ed ha già causato la morte di oltre 50 mila persone, con almeno due milioni di sfollati (su 12 milioni di abitanti).
La coalizione delle Ong locali definisce «inconcepibile, disumano, scandaloso» pensare di restituire in questo modo una vita a donne già provate dalla prigionia
Le esecuzioni capitali sono aumentate in modo esponenziale e Riyad è a corto di boia. Nel 2016, però, i sauditi potrebbero diventare i “paladini” dei diritti umani: «Sarebbe una catastrofe»
E per te, qual è la donna perfetta? Tutti i giorni ci vediamo bombardati da pubblicità che accanto a qualsiasi prodotto mostrano una donna in abbigliamento succinto o in situazioni “insinuanti”. Il video di VitaSnella, anche se ci mostra comunque una donna senza troppi vestiti, utilizza questo espediente con un'intenzione diametralmente opposta: riflettere su quanto è facile cadere nella bugia del modello di bellezza che ci vendono i mezzi di comunicazione attuali.
Famiglia e maternità. Sono queste le parole chiave che le donne cattoliche rilanceranno nel corso della conferenza internazionale "Donne verso l’agenda per lo sviluppo post-2015: quali sfide dagli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS)?", promossa dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, l'Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche e il World Women’s Alliance for Life and Family (WWALF). L'evento è in programma a Roma dal 22 al 24 maggio.
Santa Teresina del Bambin Gesù ha raccontato di essere stata guarita, quando era bambina, da quella che oggi verrebbe probabilmente diagnosticata come una sindrome di attacchi di panico. Venne curata dal sorriso della Vergine. La santa scrisse: “13 maggio 1883, festa di Pentecoste. Dal letto, ho girato lo sguardo verso l'immagine di Nostra Signora e... All'improvviso la Santissima Vergine mi è sembrata bella, così bella che non avevo mai visto nulla di simile, il suo volto emanava una bontà e una tenerezza ineffabili, ma ciò che è calato profondamente nella mia anima è stato il 'sorriso incantevole della Santissima Vergine'. In quel momento tutte le mie pene se ne sono andate, due grosse lacrime sono sgorgate dalle mie palpebre e mi sono scivolate sul volto. Erano lacrime di pura gioia... Ah, ho pensato, la Santissima Vergine mi ha sorriso, sono felice... (…) È stato a causa sua, delle sue intense preghiere, che ho ricevuto la grazia del sorriso della Regina del Cielo…”. Chiamò questa immagine “Vergine del Sorriso”, e l'invocazione iniziò con i suoi familiari. In seguito, portò la devozione al Carmelo di Lisieux. Alla fine venne diffusa in tutti gli ordini carmelitani e si propagò nel mondo. Molte persone hanno ottenuto la guarigione dalla depressione e da altre malattie dell'anima, come Teresina, attraverso questa devozione.
"Donna mirabilis", esempio di virtù, obbedienza, pudicizia. Così le grandi religioni monoteiste considerano la Vergine Maria, che solo nel cristianesimo è riconosciuta come "Madre di Dio". Don Aldo Buonaiuto, animatore del servizio Anti Sette della Comunità Papa Giovanni XXIII su RomaSette (13 maggio) evidenzia che tra le sette e i cosiddetti nuovi movimenti religiosi la concezione della Madonna è completamente diversa. Se in alcuni casi viene sminuita, in altri è addirittura detestata.
È iniziato il conto alla rovescia per la prima teatrale di Pane e Paradiso – Filippo, il Santo che ha amato Roma. Qualche giorno e si alzerà il sipario su uno spettacolo itinerante, che percorrerà le parrocchie romane nei vari settori della diocesi, per portare il messaggio di San Filippo, in occasione del quinto centenario dalla sua nascita. Lo spettacolo è ideato dall’associazione “Sotto il cielo di Roma” che mira a far conoscere la figura del copatrono di Roma, in occasione del suo quinto Giubileo. “Un messaggio quanto mai attuale – ha detto l’ideatore dello spettacolo dott. Carlo Munns – perché Filippo può dare molto ancora a questa città. Egli è portatore di un messaggio positivo carico di speranza e gioia”.
Per mancanza di fondi, il quotidiano cattolico fondato da Mario Adinolfi diventerà solo online. L'Espresso, come al solito livoroso, acido, forse invidioso, sputa su una storia certamente particolare e curiosa. Non sempre condivisibile e perfettamente lineare, forse per certi versi contradditoria, ma a dirla così sembra esattamente la storia umana di tutti noi.
«Purtroppo siamo abituati a una lettura immediatamente ideologica e travisata, pregiudiziale per motivi ora politici ora culturali, di alcuni fatti, come quello capitato al ragazzino di Terni. Dietro un litigio tra ragazzi si legge subito una guerra religiosa». Questa l’affermazione di don Gian Carlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes della Cei, in un’intervista a Vatican Insider, dove si dà per scontata la smentita della storia della 12enne colpita da un compagno di classe senegalese che voleva strapparle il crocifisso dal collo. In effetti il padre del bambino e la preside della scuola hanno smentito qualsiasi motivazione religiosa, ma le cose sono un po’ più complesse. Il caso non nasce da una lettura magari data da alcuni giornali che subito immaginano una guerra religiosa dietro un litigio tra ragazzi.
Nel suo breve intervento di lunedì pomeriggio, in apertura della 68°Assemblea Generale della Conferenza episcopale italiana che si tiene nell'Aula Nuova del Sinodo fino a giovedì mattina, il Papa aveva esortato i vescovi, «come buoni pastori», a «uscire verso il popolo di Dio per difenderlo dalle colonizzazioni ideologiche che gli tolgono l'identità e la dignità umana». Ieri mattina, è su questo punto che si è soffermata principalmente la ben più corposa Prolusione del cardinale Angelo Bagnasco (per il testo integrale clicca qui).
È necessario che le famiglie cattoliche siano diverse? Come si potrebbe distinguere questa “differenza”? A queste e altre domande cerca di rispondere un articolo scritto dal dottor Greg Popcak in collaborazione con la moglie Lisa. Autori di oltre 20 libri (www.CatholicCounselors.com), saranno tra gli oratori all'Incontro Mondiale delle Famiglie che si celebrerà a Philadelphia (Stati Uniti) a settembre. Per i Popcak, non si tratta di dare risposte definitive su come sono o devono essere le famiglie cattoliche, ma di illuminare sia l'Incontro Mondiale delle Famiglie che il prossimo Sinodo Ordinario dei Vescovi sulla Famiglia, che avrà luogo a ottobre a Roma. “Considerando ciò che la Chiesa ha scritto sulla materia familiare, ecco quelle che suggerisco”, scrive Popcak nell'articolo pubblicato sulla versione web di Our Sunday Visitor, “come le cinque differenze più importanti che distinguono una famiglia impegnata a vivere in base a una visione cattolica”.
“Si sono distinti per la loro dedizione verso i poveri, che ha portato così tanti alla comunione con Cristo e la fede cattolica”. Con questa motivazione la Catholic University of America ha deciso di conferire sabato scorso a Francisco Gómez de Argüello Wirtz detto Kiko e Maria del Carmen Hernández Barrera detta Carmen il titolo ad honoris causa di dottore in teologia. Entrambi sono iniziatori del Cammino Neocatecumenale e fanno parte dell’equipe responsabile con padre Mario Pezzi. Le lauree erano già state proposte alcuni anni fa e sono state decise recentemente dopo l’incontro del Papa con il Cammino Neocatecumenale il 6 marzo scorso, quando Papa Francesco – inviando 250 famiglie in missione - ha definìto il Cammino Neocatecumenale “un vero dono della Provvidenza alla Chiesa dei nostri tempi”.
Le unità di cure palliative o di terapia intensiva degli ospedali hanno uno stretto rapporto con la morte, dando luogo a numerose esperienze che sfuggono a qualsiasi spiegazione razionale. Pazienti che intuiscono il momento esatto in cui moriranno, altri che sembrano decidere da sé il giorno e l'ora, affrettando o ritardando la morte, sogni premonitori di familiari o presentimenti di terze persone che senza neanche sapere che qualcuno è ricoverato o ha subito un incidente sono sicuri che sia morto. Solo i professionisti sanitari che lavorano da vicino con i pazienti terminali conoscono in prima persona la portata e la varietà di queste strane esperienze. La scienza non è stata capace di offrire alcun tipo di risposta, per cui in genere vengono descritte come eventi paranormali o soprannaturali. Un'etichetta “troppo vaga per la grandezza di queste esperienze”, secondo l'infermiera britannica Penny Sartori, che da circa vent'anni lavora nell'unità di terapia intensiva. Una carriera sufficientemente solida per aver visto di tutto, intuire standard ed elaborare ipotesi su questi fenomeni. È a tal punto così che sta per discutere una tesi di dottorato sul tema, le cui conclusioni principali verranno anticipate nel libro The Wisdom Of Near-Death Experiences (La saggezza delle esperienze vicine alla morte, Watkins Publishing).
In Togo accadono cose diverse. È il segreto di questo Paese, rivelato in questa intervista da un missionario diocesano di Girona (Spagna), Joan Soler Ribas (Olot, 1975), che ha compiuto per Aleteia la radiografia di un Paese poco conosciuto.
Tra le Sante che in questo secolo hanno illuminato la Chiesa di Gesù Cristo, è da mettere Santa Gemma Galgani (1878-1903), vergine lucchese. Gesù la ricolmò di specialissimi favori, apparendole di continuo, istruendola nell'esercizio delle virtù e confortandola con la compagnia visibile dell'Angelo Custode. Il demonio si rodeva di furore contro la Santa; avrebbe voluto impedire l'opera di Dio; non riuscendo, tentava di disturbarla e d'ingannarla. Gesù preavvisò la sua Serva: Sta' in guardia, o Gemma, perché il demonio ti farà grande guerra. - Il demonio infatti le si presentava in forma umana. Tante volte egli la batté fortemente con un grosso bastone o con dei flagelli. Santa Gemma non di raro cadeva a terra per il dolore e, narrando il fatto al suo Direttore Spirituale, diceva: Come batte forte quel brutto chiappino! Il peggio è che mi picchia sempre in un posto e mi ha prodotto una larga ferita! - Un giorno che il demonio l'aveva conciata bene a furia di botte, la Santa pianse assai.
Attraversare col semaforo rosso, lanciarsi per le scale, rompere un tacco alto per cadere volutamente. Le donne cilene lottano per legalizzare l'aborto
Line Jansrud, medico che in Norvegia va in onda con il programma scientifico per preadolescenti fra gli 8 e i 12 anni, mostra come ci si bacia usando un pomodoro. In “Sex and Stuff” fa vedere cosa è un succhiotto, simula la masturbazione, parla di ciclo mestruale, crescita del seno e dei peli, e rivela la scienza dietro l’orgasmo. Tutto, ricordando innanzitutto che l’età del consenso è 16 anni e che non c’è fretta di fare sesso.
“Non avevamo mai avuto tanta paura e ormai siamo pronti al peggio. Pregate per noi”. È la drammatica testimonianza di Suor Annie Demerjiaan giunta da Aleppo ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. La religiosa armeno-cattolica racconta la tragica situazione nella città siriana che “in migliaia hanno già abbandonato per paura delle violenze”. A partire sono anche moltissimi cristiani che cercano rifugio nella Valle dei Cristiani e nelle regioni costiere. “Molti dei nostri quartieri sono completamente deserti”, ha aggiunto. Nelle ultime settimane la condizione della comunità cristiana di Aleppo - che prima del 2011 contava circa 150mila fedeli – è rapidamente peggiorata. Il 10 aprile scorso – venerdì santo per gli ortodossi – il quartiere a maggioranza cristiana di Suleymaniye è stato bombardato dai ribelli.
Il 18 maggio 2015 Papa Francesco ha aperto i lavori dell'assemblea generale della Conferenza Episcopale italiana, dedicata all'esortazione apostolica «Evangelii gaudium». Il breve intervento è stato però ricco di spunti che alimenteranno la discussione tra i presuli. Francesco ha richiamato i vescovi - senza attendere caso per caso una sollecitazione del Papa - ma anche i laici, senza attendere la richiesta o il permesso dei vescovi, a scendere in campo con decisione su due grandi problemi della società italiana: la corruzione e le «colonizzazioni ideologiche», termine che come ormai sappiamo nel linguaggio del Pontefice indica la teoria del gender. Se i pastori e i laici italiani sono timidi, o si perdono in convegni dove parlano i soliti noti e da cui escono documenti che pochissimi leggono, si condannano - ha detto il Papa - all'irrilevanza.
Adebambo Oyekan Oyelaja è un giovane programmatore nigeriano che ha deciso di impegnare il suo talento per creare una start up tecnologica nel campo della fede, nel suo paese martoriato dalle costanti aggressioni dei Boko Haram: un paese, la Nigeria, che è diviso in due – tra cristiani e musulmani – praticamente a metà, con tutte le difficoltà che questo può comportare.
Vorrei guardare Maria come fa papa Francesco. Egli parla molto di Maria come Madre. Una madre che cura, protegge, si svela e ama senza che le importi nient'altro. Mi ama follemente, la preoccupano le mie paure e le mie cadute. Corre a soccorrermi quando non sono in casa. Mi aspetta svelata sapendo che tornerò per stare al suo fianco. Conosce le mie paure, le cose più nascoste, quelle inconfessabili. Sa dei miei sogni e me li ricorda quando li dimentico perso nel mondo. Maria è mia madre, e vivo sotto la sua protezione. Mi aspetta sempre, mi ama sempre. Diceva papa Francesco: “Tempo di turbolenza, andare a cercare rifugio sotto il manto della Santa Madre di Dio. Così dicono i monaci russi, e in verità è così”. Cerchiamo la sicurezza. E in Maria la troviamo.
Se lo Stato sceglie di equiparare di fatto convivenze e nozze, l’Ue impone che il regime sia omogeneo. Anche per quanto riguarda la pensione di reversibilità
L’avvocato autodidatta, nemico pubblico di Pechino, a Tempi: «Il partito comunista ha instaurato una dittatura e in una dittatura non può esistere una vera legge»
Viaggio a San Benedetto del Tronto, dove un piccolo popolo ha messo in piedi una minuscola, gigantesca sfida al potere costituito nel nome della libertà di educare. Alla bellezza
Cose di democrazia, diritti, giudici e politici premono perché ci si scriva sopra. E lo farò, sono ligio ai doveri. Eppure mi pare tutto distrazione, intervallo per la merendina, rispetto al grande tema. Da russo anarchico e furibondo di sentimenti in questo spazio dove faccio quello che mi pare, prima di tirar su il muro del mio gulag in cui rinchiudere quattro stupide parole, in questa dittatura delle cazzate, dico l’unica cosa che preme quando esco dalle proporzioni fasulle del bene e del male di questo tempo accidioso. La notizia permanente, la casa che brucia adesso, è la persecuzione dei cristiani, cioè la persecuzione di Cristo. Ovvero. La persecuzione di Cristo, cioè la persecuzione dei cristiani. Finché c’è persecuzione di Cristo vuol dire che è vivo adesso. Finché è ucciso, vuol dire che risorge ora. Ma intanto ricordiamolo, stringiamoci intorno al Signore che sono quei nostri fratelli. Francesco insiste ogni giorno nella denuncia. Seguiamolo.
I cattolici sono la seconda confessione religiosa più ampia degli Stati Uniti d’America; ma non si sbaglia se, al di là delle cifre fredde, li si considera la Chiesa maggioritaria del Paese, giacché fare di tutti i protestanti un fascio è impossibile. Le cose stanno però cambiando velocemente. Per la prima volta il numero di chi si dichiara non credente (atei, agonistici, indifferenti) supera quello dei cattolici. Lo afferma un’analisi del Pew Research Centre (Prc) (clicca qui) il famoso istituto di ricerca statistica, demografica e demoscopica di Washington. Nel 2007, anno dell’ultimo censimento religioso effettuato dal Prc, negli Stati Uniti vi erano 227 milioni di adulti e poco più del 78% di essi, cioè circa 178 milioni di persone, si professava cristiana. Nel 2014, anno cui si riferisce la nuova indagine resa pubblica pochi giorni fa, la popolazione adulta è salita a quasi 245 milioni di persone, ma solo il 71%, circa 173 milioni, si professa cristiana. In 7 anni vi è stato un incremento di 18 milioni nella popolazione adulta, ma una diminuzione di 5 milioni tra i cristiani, l’8%.
Nell’elenco mondiale delle Università più quotate e prestigiose, quella di Genova non figura neppure a volerla cercare in fondo alla lista, cioè tra il 900 e il 1000 posto. Del resto, nessuna italiana compare tra le 150 migliori università al mondo e per trovarne una bisogna arrivare tra il 151° e il 200° posto dove si piazzano Bologna con Milano, Padova, Pisa, Roma, La Sapienza e Torino. Dell’ateneo genovese, insomma, neppur l’ombra. Questo almeno fino a oggi. Tra pochi giorni, infatti, le cose potrebbero cambiare e l’università di Genova balzare inaspettatamente nei primi posti di una speciale lista delle accademie più queer e Lgbt friendly del mondo. Venerdì 22 maggio, alle ore 15, nell’Aula Magna verrà presentato "Il doppio libretto universitario. Riconoscimento delle identità di genere e percorsi di transizione", organizzato dal Comitato per le pari opportunità. Questo consentirà alle studentesse e agli studenti in transizione di genere di ottenere, prima dell’eventuale emanazione della sentenza di rettifica di attribuzione di sesso, il rilascio di un libretto elettronico sostitutivo, recante il nome d’elezione corrispondente alla identità di genere del o della richiedente. Basta l’autocertifcazione del voler cambiare sesso e a Marco sarà rilasciato il suo desiderato trans-badge col nome di Maria, Giovanna o Samantha.
Nel 2011 sono stato Rappresentante dell’OSCE per la lotta al razzismo, alla xenofobia e all’intolleranza e discriminazione contro i cristiani e i seguaci di altre religioni. Il 12 settembre 2011 l’OSCE ha organizzato a Roma la prima conferenza internazionale sui «Crimini e incidenti di odio contro i cristiani». Sono grato all’OSCE per avere voluto dare seguito a quell’evento con una seconda conferenza, quattro anni dopo la prima.
Trasmissione Racconti di un esorcista di Don Gabriele Amorth. Puntata del 13 maggio 2015: Satana in azione.
C’è un fatto che attraversa da nove mesi la cronaca di una città di provincia, come un filo sottile. In apparenza un fatto piccolo, roba minima si direbbe. Ma imprevisto, tenace, resistente. Non perché abbia dalla sua i media (che se ne infischiano) ma perché ci va tanta gente semplice. Parliamo del rosario in piazza ogni 20 del mese, partito nell’agosto 2014 sull’onda della condivisione del dolore e delle sofferenze dei cristiani fatti “esodare” dalle loro case e dai loro terreni nel nord dell’Iraq. Da allora alcune centinaia di persone si ritrovano un’ora la sera in piazza Tre Martiri, a dieci metri da dove Giulio Cesare arringò le legioni, nell’incrocio fra il cardo e il decumano di Ariminum, Rimini. Sotto la luna o sotto la pioggia, il «Comitato Nazarat» raduna le persone a pregare la Vergine Maria rivolgendo un «appello all’umano» - così si chiama il gesto - affinché il cuore di ogni uomo venga toccato e convertito da ciò che succede, anziché girarsi dall’altra parte con indifferenza.
«Non sappiamo se qualcuno dei discepoli era mariconcito (gay, NdA) o la Maddalena era una lesbica. Sembra di no perché molti sono passati tra le sue gambe». Un linguaggio che fa tristezza a doverlo riportare, ma anche questa è cronaca. Sono parole pronunciate dal Presidente della Commissione per la Vita della Chiesa cattolica colombiana, monsignor Juan Vicente Córdoba nel corso di un forum promosso dalla comunità Lgbt presso l'Università delle Ande.
Dopo il caso di Conselice, ecco Terni. Dopo gli insulti alla processione della Madonna ecco l’aggressione a una ragazzina di 12 anni da parte di un suo compagno di classe che non sopportava il crocifisso che portava al collo. In entrambi i casi protagonisti sono ragazzini islamici.
Francesco proclama sante quattro suore, una francese, una italiana, due palestinesi: Maria Alfonsina Danil Ghattas, fondatrice delle Suore del Rosario, e la carmelitana Maria di Gesù Crocifisso (al secolo: Maria Bawardy). Presente Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità palestinese. “Rimanere in Cristo” e coltivare “l’unità fra di noi” sono segni essenziali della testimonianza. Maria Bawardy, “strumento di incontro e di comunione con il mondo musulmano”.
Taylor Hale, ragazzina dell’Iowa, è stata vittima a 14 anni di un gravissimo incidente e i medici l’hanno dichiarata morta. Ma si è miracolosamente risvegliata, e ha dovuto imparare di nuovo a vivere
L’elegante pronao tetrastilo della Consolata di Torino e le cappelle ellittiche che ne circondano il Santuario sono opera dell’ingegnere torinese Carlo Ceppi, attivo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Prima di lui illustri architetti erano intervenuti sull’antica chiesa di Sant’Andrea, la cui fondazione si può far risalire addirittura al V secolo. Il piccolo edificio fu successivamente trasformato in abbazia grazie alle cure dei monaci Benedettini, responsabili del suo ampliamento. A testimonianza dello splendore di quell’epoca oggi resta ancora il monumentale quanto austero campanile romanico, leggermente scostato dal corpo principale e scandito da una successione di ordini di archetti pensili, monofore, bifore e trifore.
"Per la prima volta nell'era moderna, domani saranno proclamate sante due donne palestinesi, Marie Alphonsine Ghattas, di Gersualemme, e Mariam Baouardy, della Galilea. Assieme a loro, saliranno all'onore degli altari anche Jeanne Emilie de Villeneuve, fondatrice delle Suore dell'Immacolata Concezione di Castres, e suor Maria Cristina dell'Immacolata Concezione, fondatrice delle Suore Vittime espiatrici di Gesù Sacramento. "
Scopri le 15 piccole scoperte che si possono fare in un ritiro...
Il “califfo” esorta tutti i musulmani a fare la loro “hijrah”, emigrazione, per passare da un islam di pace a uno di guerra, imitando Maometto e la sua Egira (nel 622). Il messaggio risveglia qualcosa di dormiente nel mondo islamico tradizionalista e salafita. L’islam è pace e guerra ed è tempo per i musulmani di riformare la loro visione della storia. Impossibile paragonare la guerra santa alle crociate.
Perché 800 e più milioni di uomini soffrono la fame? È la grande domanda che molti si fanno, ma non c’è una risposta semplice e univoca. Nei miei numerosi viaggi in paesi extra-europei ho visto quanto è difficile risolvere questa tragedia. Nel 1969 a Moroto, capitale della regione dei Karimojon nel nord dell’Uganda, nella vasta area cintata dei Comboniani si erano rifugiati più di mille indigeni, seduti per terra in attesa di avere acqua e cibo. Un anno di siccità e quasi senza raccolto, li avevano portati a soffrire fame e sete. I pozzi della missione davano acqua e le riserve di mais e grano permettevano di sfamarli. Centinaia di uomini, donne e bambini scheletriti e sconvolti da dolori atroci, fino a non aver quasi più aspetto di persone umane. Ho pensato a Gesù crocifisso. Tutti quei miei fratelli e sorelle, quei bambini per i quali le mamme non avevano più latte, erano crocifissi e io mi sentivo impotente, quasi colpevole. Ricordo indimenticabile, vista anche in India, Bangladesh, Somalia, Namibia, Mozambico, Burkina Faso…. Pregavo e mi chiedevo: Perché, o Signore?
Uno dei più preziosi lasciti di San Giovanni Bosco riguarda il suo contributo alla nascita delle comunicazioni sociali moderne. A metà del XIX secolo, il fondatore dei Salesiani ebbe numerose fortunate intuizioni in merito all’editoria, alla musica, al teatro, alla fotografia, che ne fanno un precursore della grande rivoluzione comunicativa che ha coinvolto la Chiesa Cattolica a partire dal Concilio Vaticano II. Lo straordinario carisma di don Bosco, la notevole capacità di utilizzo dei mezzi di comunicazione della sua epoca non sono mai state, però, fini a se stesse, venendo per lo più concepite come strumenti a servizio del principale scopo dell’opera salesiana: l’educazione dei giovani. Un Salesiano che ha vissuto in modo integrale entrambi questi aspetti è don Giuseppe Costa. 69 anni, originario di Gela (CL), don Costa è stato ordinato sacerdote nel 1974, diventando subito direttore di oratorio.
Papa Francesco, a Santa Marta, ribadisce che non è cristiano chi vive sempre nella paura, che è diversa dal timore di Dio, e senza quella gioia che dona lo Spirito Santo
Oggi inizia la Novena di Pentecoste.
Una buona madre è sempre un vero tesoro ed un gran conforto per la sua famiglia. Così Maria madre nostra pietosa sarà certamente sorgente di grazie e di benedizioni alle famiglie dei cristiani sparsi per tutto il mondo. Noi viviamo come in mare burrascoso, come in esigilo, come in valle di lagrime. Or bene Maria è la stella del mare, il conforto del nostro esiglio, la luce che ci rischiara, la via del cielo, è insomma la vita, la dolcezza, la speranza nostra: vita, dulcedo, et spes nostra. Ella a noi si mostra tale coll'ottenerci continui aiuti spirituali e temporali. Maria, dice s. Girolamo, ha un cuor sì pietoso e tenero verso gli uomini, che non è stata mai persona, la quale talmente si affliggesse delle proprie pene, quanto Maria delle pene altrui. Perciò non si tosto scorge un bisogno, che subito ci porta soccorso. Così Maria appena conobbe dall'Arcangelo che la famiglia di Zaccaria e specialmente Elisabetta aveva bisogno di aiuto, in tutta fretta a lei si portò, facendo per aspre montagne un viaggio di circa settanta miglia: abiit in montana cum festinatione. Giunta poi in quella casa avventurata Maria per tre mesi la servi quale umile ancella, nè più l'abbandono finchè più non ebbe bisogno del suo servizio. - Lo stesso ella fece in Cana di Galilea. Trovavasi Maria a nozze invitata con Gesù e altri insigni personaggi, quando in sul più buono del pranzo viene a mancare il vino. Maria coll'occhio suo materno si avvede che gli sposi sono in pena, e si coprono ormai di vergogna. A quella vista Maria si commove e senza punto esserne pregata pensa a portar loro soccorso. Si assunse tosto, come riflette s. Bernardino da Siena, l'uffizio di pia ausiliatrice: officium piae auxiliatricis assumsit non rogata. Figlio, dice sotto voce a Gesù, non hanno vino. Maria pronunzia queste parole con tale espressione da far conoscere che desidera un miracolo in favore di quei suoi divoti, e l'ottiene, e li consola.
«Nel nome della Santissima Trinità, da cui proviene ogni autorità e a cui, come ultimo fine, debbono riferirsi tutte le azioni sia degli uomini sia degli Stati, Noi, il popolo dell’Éire, umilmente ci riconosciamo debitori del nostro Signore divino, Gesù Cristo, che diede sostegno ai nostri Padri lungo secoli di prove…». Il preambolo della Bunreacht na hÉireann, la Costituzione della repubblica d’Irlanda, recita così da quando fu varata nel 1937, ma oggi va stretta a troppi irlandesi. Tanto che la vogliono modificare attraverso un referendum, il 22 maggio. Sì, non è quell’incipit trionfale la preoccupazione primaria dei progressisti dell’Isola Verde, ma non è lo stesso una buona notizia. Fra tre settimane, infatti, gli irlandesi saranno chiamati alle urne per pronunciarsi sui due emendamenti alla Bunreacht ammessi dalla Convenzione costituzionale convocata per la prima volta nella storia del Paese repubblicano il 1° dicembre 2012 e scioltasi il 31 marzo 2014: uno riguarda l’abbassamento da 35 a 21 anni dell’età minima affinché un cittadino irlandese possa candidarsi alla presidenza del Paese, ma l’altro punta a introdurre nell’ordinamento giuridico irlandese il “matimonio” omosessuale.
L'errore più grande è quello di chiuderla a tarallucci e vino dicendo che, alla fine, “so' ragazzi”. Interrompere al motto di “andate via di qui” e “questa è casa nostra” una processione religiosa non era riuscito neanche ai bravi di Peppone per i quali l'affronto massimo poteva essere non togliersi il cappello al passaggio della statua della Madonna o staccare la corrente all'altoparlante mentre il prete parlava.
Incontrare, anche se per poco tempo, Philippe Ariño, cattolico, Sentinella in Piedi con tendenze omosessuale, rimane un’esperienza unica. Forse per la sua personalità così enigmatica ed esuberante, forse per l’esperienza che la vita in soli trent’anni gli ha dato, portandolo a essere insegnante di spagnolo, scrittore, critico d’arte, cantante, blogger e ora a cercare di aprire un’accademia d’arte. O forse perché ciò che afferma sui temi dell’omosessualità è così incredibilmente vero, da mettere in crisi la “dittatura del pensiero unico” del gender che si sta impadronendo della nostra società.
Sono personalmente responsabile di aver eseguito 75.000 aborti. Ciò mi legittima a parlare con autorevolezza e credibilità sull’argomento. Sono stato uno dei fondatori della National Association for the Repeal of the Abortion Laws (NARAL), nata negli Stati Uniti, nel 1968. A quel tempo, un serio sondaggio d’opinione aveva rilevato che la maggioranza degli Americani era contraria a liberalizzare l’aborto. In capo a soli 5 anni, noi riuscimmo a costringere la Corte Suprema degli Stati Uniti ad emettere la decisione che, nel 1973, legalizzò l’aborto completamente, rendendolo possibile virtualmente fino al momento del parto. Come ci riuscimmo? È importante capire le strategie messe in atto perché esse sono state utilizzate, con piccole varianti, in tutto il mondo occidentale al fine di cambiare le leggi contro l’aborto.
“Dietro tante buone maniere si nascondono cattive abitudini”. Sono le parole di papa Francesco pronunciate nei giorni scorsi in riferimento alla famiglia. Un monito a vivere il Cristianesimo pienamente anche e soprattutto all’interno del nucleo fondamentale della società. Un avvertimento che va dunque letto sia nei rapporti tra coniugi e con i figli, ma anche come l’espressione tangibile del concepire il proprio cammino all’interno di un percorso di fede. Ma come vivono le famiglie cristiane nel mondo? In modi totalmente diversi, a seconda che si abiti a Roma, nella culla del cattolicesimo, piuttosto che a Mosul in Iraq, o in Sud America o dall’altra parte del globo, in Australia.
In questo momento, a quest'ora. Ogni minuto. Tutti i giorni. Che ci faccia più o meno orrore, in questo istante nel mondo ci sono 38 milioni di persone – quasi l'intera popolazione della Spagna – che stanno fuggendo. 38 milioni di persone perseguitate in tutto il mondo, e l'escalation mette i brividi perché ogni anno sono di più. Solo in Iraq e solo l'anno scorso, più di 2,2 milioni di persone si sono visti costretti ad abbandonare le proprie case. Ci sono persone, però, che diffondono speranza con il loro esempio. Persone che non fuggono, che restano per alleviare le pene, la fatica, la paura e la mancanza di speranza di quanti devono fuggire. Gente ammirevole. Una di queste persone è padre Douglas Bazi, parroco della chiesa di Sant'Elia ad Erbil, nel Kurdistan iracheno.
Lo ha specificato il cardinale di Sarajevo nel corso di una conferenza stampa. Per Francesco previsti oltre 50mila pellegrini dalla regione
Un laboratorio di Lione: «Tra due anni saremo capaci di produrre spermatozoi artificiali». La comunità scientifica frena: «Non speculate, ci vuole cautela»
Più di 5 mila cattolici sono stati uccisi da Boko Haram nella sola diocesi di Maiduguri, nel nord della Nigeria, dal 2009. È quanto afferma un rapporto realizzato dalla diocesi nigeriana e diffuso da Aid to the Church in Need (Acn).
«Ecco, ora lo sapete: io esisto. E ora provate a dirlo a me, che sono omofobo». Lettera a tempi.it: «Non ho bisogno né di leggi o di trattamenti privilegiati, ma solo di essere amato in verità»
«Occorre finirla con l’esclusione dai Sacramenti dei divorziati risposati», «il partenariato di omosessuali e lesbiche deve trovar posto nella Chiesa», «la Santa Famiglia non appare affatto come modello ideale». Queste sono solo alcune delle opinioni espresse da circa 6.000 cattolici della Svizzera, che hanno partecipato tra febbraio e marzo a numerosi dibattiti presinodali, organizzati a partire del questionario su matrimonio e famiglia inviato dalla Santa Sede a tutte le Conferenze episcopali. Questi dibattiti sono stati riuniti in 570 rapporti, condensati in un breve documento di sintesi che la Conferenza episcopale elvetica invierà in Vaticano in preparazione del Sinodo ordinario sulla famiglia di ottobre. Se alcune prese di posizione da parte dei fedeli hanno destato stupore in Italia, in Svizzera «lo stupore è stato molto minore», dichiara a tempi.it Cristina Vonzun, che si occupa di informazione religiosa per il Giornale del Popolo, quotidiano cattolico del Canton Ticino.
Bambini, uomini, donne, anziani, affetti da malattie terminali o no, soggetti a sofferenze fisiche ma anche psicologiche, persone semplicemente stanche di vivere: quasi tutti possono ottenere l’eutanasia in Belgio. Dal 28 maggio 2002, anno in cui la “buona morte” è stata legalizzata, le maglie della legge sono state allargate così tanto che morire è diventato un gioco da ragazzi.
«Difendere i cristiani perseguitati non è un hobby chic», ha dichiarato il cardinale Timothy Dolan, invitato il 7 maggio scorso dall’Hudson Institute a New York a una conferenza sul dramma dei cristiani minacciati dallo Stato islamico in Iraq e non solo. L’arcivescovo della Grande Mela ha elencato sette modi con cui i cristiani occidentali possono aiutare i loro fratelli in Medio Oriente e in tutto il mondo per risolvere questa «emergenza internazionale», riporta il National Catholic Register.
Luca è fidanzato con Manolo, un ragazzo conosciuto in Erasmus a Cracovia, si amano tanto e si vogliono sposare. Ma l’Italia, ahimé, è un Paese di vecchi discriminatori, dunque i ragazzi sono costretti a partire alla volta di Madrid per celebrare le nozze. Lì si che sono “avanti”: festa, paella, cuori rossi e “vi dichiaro marito e marito”. Ma l’idillio finisce presto perché, tornati in Italia, il sindaco di Ingiustolo (nome di “fantasia”) non riconosce il matrimonio. “Questo matrimonio non s’ha da trascrivere, nè ora nè mai – dice il primo cittadino, nelle vesti di un cattivone dalla voce un po’ nazi – altrimenti dobbiamo accettare anche la poligamia”. Luca, allora, decide di prendersi gioco di quel signore così retrogrado, rozzo e anche un po’ ignorante. “Sei tu il poligamo e te lo dimostro”. Per farla breve, Luca fa il giro dell’Europa, si sposa un po’ con tutti. Quando torna in Italia, però, il ragazzo è ancora celibe, dunque il sindaco tontolone e magari pure “uomo di chiesa”, accetta di maritarlo con Anna. In verità però Luca ha già tre mariti in giro per l’Europa: ergo, in Italia c’è la poligamia. Questa è più o meno la morale della favola: fare passare l’idea che se l’Italia non approva i matrimoni omosessuali, automaticamente significa che acconsente alla poligamia.
Mc 16, 15-20: Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
In quel tempo, [ Gesù apparve agli Undici ] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
«Buongiorno, in piazza san Pietro per favore». «Subito, eminé…», risponde il tassista al cardinale appena salito in macchina. Passano pochi secondi e il tassista comincia a chiacchierare: «’Mmazza che caldo oggi, eh?». «Caldo davvero», risponde con cortesia ma distrattamente il cardinale, che sta ripassando mentalmente i punti più importanti da affermare nella conferenza stampa che dovrà presiedere da lì a un’ora. «Guardi qua – insiste il tassista indicando il cruscotto dell’auto – sò 29 gradi. A maggio non s’è mai visto». «Eh già», dice il cardinale che però a sentire quelle parole ha un sussulto: il viso gli si apre in un sorriso come se gli si fosse improvvisamente spalancata una finestra sulla verità. Ed è così infatti, perché di lì a poco annuncerà alla stampa le parole del “tassinaro” come la prova provata del riscaldamento globale. Una trovata da film comico di serie B, direte voi. Magari. E invece no, è proprio successo ieri alla Conferenza stampa di presentazione dell’assemblea di Caritas Internationalis, e protagonista è stato il cardinale honduregno Oscar Rodriguez Maradiaga che – volendo mettere in ridicolo gli scienziati che contestano la teoria del riscaldamento globale – ha infilato una perla dietro l’altra, tra cui, appunto, la prova del “tassinaro”.
In testa ha una bandana e zero capelli, il sorriso è coperto da una mascherina da ospedale, ma gli occhi ridono e la mano è stretta a quella del vicino di posto. Ha vinto il primo premio della sezione Scuola in ospedale con una poesia che ha lo stesso nome che sta scritto sulla sua cartella clinica, Linfoma. E che lui definisce «una tegola in testa». Dopo di lui sfilano gli altri vincitori, i secondi classificati, le menzioni speciali che la giuria ha dovuto inventarsi in corsa, spiazzata da 600 fra testi, disegni e video arrivati per raccontare storie di sofferenza e speranza. Questa è la premiazione di un concorso, Un gancio in mezzo al cielo – Storie di speranza o, come dice il papà di Giulia Gabrieli, «una finale di Champions». I premiati han buttato dentro la palla, ma in squadra ci stanno tutti, docenti, medici, volontari dell’associazione e anche gli sponsor che hanno reso possibile tutto questo. Giulia Gabrieli se n’è andata sorridendo a 14 anni, dopo aver lottato come una guerriera contro una malattia che ha fatto solo finta di andarsene, prima di tornare. I suoi cari e i suoi amici hanno visto che è possibile vivere una sofferenza così grande senza perdere la speranza, e tra le mille cose che si sono inventati, l’associazione Con Giulia in primis, c’è anche questo concorso.
Supplica alla Madonna di Fatima, da pregare oggi anniversario delle apparizioni.
Sulla famiglia i cattolici del Lussemburgo invocano “atteggiamenti evangelici” in vista del Sinodo del prossimo autunno. Anche la Chiesa del Granducato ha infatti messo oggi online il documento di sintesi - 26 pagine in francese - che l’arcivescovo Jean-Claude Hollerich ha inviato alla segreteria del Sinodo dei vescovi il 14 aprile scorso, preparato da un “gruppo pilota”. Questo secondo questionario “non ha suscitato che pochissimo interesse”, si legge nell’introduzione, forse perché “il numero, la densità, lo stile e la complessità delle domande hanno scoraggiato più di una persona di buona volontà”. Critiche alla complessità del linguaggio erano arrivate dal Lussemburgo anche in vista dell’assemblea sinodale dello scorso ottobre. Numerosi nel testo i rimandi ai documenti conciliari e alla “Evangelii gaudium” di Papa Francesco.
Chi c'era veramente dietro l'attentato di Alì Agca a Giovanni Paolo II?
Celebrando la messa in occasione dell’apertura della XX Assemblea generale di Caritas Internationalis, Francesco rinnova l’appello a non dimenticare le “intollerabili ingiustizie” subite da “quei nostri fratelli cristiani che sono stati privati con la violenza sia del cibo per il corpo sia di quello per l’anima: sono stati cacciati dalle loro case e dalle loro chiese, a volte distrutte”. “Chi vive la missione di Caritas non è un semplice operatore, ma un testimone di Cristo”.
Tra i feriti gravi anche una bambina di 7 anni. I fedeli hanno colpito la comunità selvaggiamente distruggendo le abitazioni. Tutti i cristiani ora fuggiti .
Mercoledì 13 maggio 2015, giorno di ricorrenza della prima apparizione della Madonna di Fatima, a fare da sfondo all’Udienza Generale del Santo Padre sarà la statua della Madonna di Fatima, grazie al contributo dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali).
La più grande parata militare di sempre sulla Piazza Rossa, quella dello scorso 9 maggio per commemorare la vittoria della Russia contro il nazismo, ha avuto un incipit poco notato ma di grande valore simbolico. Sergey Shoygu, il popolarissimo ministro della difesa, prima di dare il via alle celebrazioni con il suo giro sulla limousine di Stato, si è fatto il segno della croce, mentre la telecamera è subito andata ad inquadrare un’icona di Cristo (nel video qui a fianco è visibile al minuto 8:30). Shoygu, di madre russa e padre mongolo, non è ortodosso ma buddista. Il suo gesto e il rimando all’immagine del Salvatore sono stati interpretati, più che come un segno di fede strettamente personale, come un discreto ma chiaro messaggio della “Nuova Russia” all’Occidente.
Suor Diana Momeka, irachena, cattolica, aiuta i profughi di ogni etnia e confessione che giungono a Erbil, quelli che riescono a fuggire dal territorio controllato dallo Stato Islamico. Invitata negli Stati Uniti a parlare della persecuzione dei cristiani iracheni, il Dipartimento di Stato le ha negato il visto. Solo una campagna di mobilitazione condotta da Newsmax, una Tv conservatrice, ha fatto sì che il caso Momeka venisse riaperto e alla fine la suora cattolica ha ottenuto il visto.
Pubblichiamo un capitolo del libro recentemente uscito, intitolato "Gender" e scritto da padre Giorgio M. Carbone per le Edizioni Studio Domenicano (ESD), che spiega come l'ideologia del genere, lanciata dallo psicologo John Money, è stata fatta propria dall'attivismo gay. Un passaggio interessante che aiuta a capire anche la strategia attuale del movimento gay.
A sentirlo così il termine “Moti di Milano” a molti suggerirà poco o nulla. Qualcuno, sbagliando, penserà si stia parlando delle Cinque giornate di Milano del 1848, mentre a qualcun altro non si accenderà proprio nessuna lampadina. Tant’è che a Milano, nei giorni scorsi, non le ha ricordate nessuno a parte un consigliere di zona, Alessandro Giacomazzi, che sabato ha deposto una corona sotto Porta Ticinese.
I Gay Pride vilipendono spesso l’abito di sacerdoti e suore, ma sabato 9 maggio, a Cuba, all’VIII Giornata contro la omofobia e la transfobia, il prete c’era davvero: Roger LaRade, un ex gesuita omosessuale che, con diversi altri, non perde occasione per usurpare il titolo di “cattolico”.
Expo 2015: qualcuno fotografa sacchi di pane accumulati vicino a un padiglione e pubblica on line le immagini, denunciando il paradosso di un evento intitolato “Nutrire il pianeta” che diventa occasione di sprechi alimentari. Altri si uniscono allo sdegno. Può darsi però che i pacchi fossero stati messi lì in attesa che passasse a prenderli il Banco Alimentare, l’organizzazione che raccoglie eccedenze di cibo e le ridistribuisce a enti assistenziali e persone in stato di bisogno. Poiché nei circuiti della grande distribuzione e ristorazione è prevedibile che grandi quantità di cibo vadano sprecate, il Banco si è infatti attivato per ridurre il danno. Nei mesi scorsi aveva annunciato che sperava di raccogliere almeno il 40% degli alimenti non consumati all’Expo.
Quando comparirete davanti a vostro Figlio, ricordategli – ve ne prego – che mi avete visto inginocchiato, accando a Bernadette, nella grotta nella quale sorridevate”. Con questa frase di Jean-Baptiste Estrade, Manuel Díez Quintanilla, presidente di Radio Maria Spagna, ha concluso questo martedì la conferenza che ha pronunciato a Madrid sulla “Storia delle apparizioni della Vergine Maria”. Estrade era esattore di Lourdes quando avvennero le apparizioni, assistette al primo interrogatorio di Santa Bernadette ed era insieme a lei in una delle occasioni nelle quali vide la Signora, notando la trasformazione del suo volto e diventando da quel momento uno dei grandi testimoni e apostoli di quanto accaduto nella grotta di Massabielle.
Da sempre è stato abituato a interpretare le parole umane. Quando, per curiosità culturale, ha iniziato a leggere quella di Dio, la sua vita è cambiata: da neoateo («appartengo a una generazione che ha per lungo tempo guardato alla fede quasi come un’idiozia intellettuale»), oggi Gabriel Magalhães, intellettuale molto noto in Portogallo (è stato Prêmio Revelação nella categoria romanzo) racconta la sua conversione nel libro Il tuo volto allo specchio. Il Vangelo trasforma la vita (Paoline, pp. 128, euro 14).
Catechesi tenuta da don Fabio Rosini nella Basilica di S.Giovanni in Laterano il 22 aprile 2014 in preparazione della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
“Con Francesco al mio fianco” è una collezione di fascicoli per bambini distribuita con quotidiani di tutto il mondo che pur diffondendo alcuni valori promossi da papa Francesco ne include alcuni che non solo non corrispondono al pensiero del papa e della Chiesa, ma sono tra i disvalori più pericolosi segnalati dal pontefice.
È aperta da quattro giorni e rischia di chiudere entro una settimana. Potrebbe finire così il caso della chiesa di Santa Maria della Misericordia trasformata in moschea dall’artista Christoph Büchel per la 56ma Biennale di Venezia (La Stampa, 12 maggio).
Un documento della Conferenza episcopale svela che per i fedeli la Sacra Famiglia non è più un modello. E la Chiesa ammette: "Bisogna riformulare i vecchi modelli"
Giovedì scorso si è concluso in Israele, il I incontro internazionale ebraico-cristiano di rabbini, cardinali e vescovi, promosso dal Cammino neocatecumenale, in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate e nel ricordo del 70° anniversario della fine della Shoah. Si è tenuto presso la Domus Galilaeae, sul lago di Tiberiade e vi hanno partecipato 120 rabbini, 7 cardinali (Pell, Rylko, Toppo, Schonborn, Cordes, Yeom Soo-jung e Romeo) e 20 vescovi provenienti da tutto il mondo. Presenti anche gli itineranti del Cammino e personalità del mondo accademico, dell’arte e della cultura di entrambe le confessioni religiose. Papa Francesco ha inviato un messaggio per sottolineare e riconoscere questo evento come uno strumento per rafforzare la fraternità tra i due popoli. Roberto Piermarini ha chiesto a Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale come è nato questo evento interreligioso ...
Intervista all’esorcista padre Cesar Truqui: «Il diavolo separa sempre e contrappone un Gesù buonista a una Chiesa cattiva, che non lascerebbe all’uomo la libertà di fare ciò che vuole»
Per sapere tutto sull’utero in affitto, l’organizzazione “Men Having Babies” ha organizzato «nel cuore dell’Europa la più grande conferenza dedicata agli uomini gay che vogliono avere figli»
Tra gli oltre 160 firmatari dell’appello ci sono la femminista Agacinski, tanti socialisti, l’ateo Onfray, insieme a molte donne che hanno venduto il proprio utero e si sono pentite
Non è compito mio frugare nei cassonetti di Medjugorje (onnipresenti e sempre piene da scoppiare!) per rivelarne le brutture. Al contrario, come il cercatore di perle desidero metterne in piena luce le meraviglie perché un bel ringraziamento salga a Dio. I racconti scelti non devono farci credere che tutto sia ingenuamente roseo in questo paesino santo! C'è del rosa, certo, del rosso, del blu ma anche del nero. Il cugino di Vicka, Karlo, l'altro giorno mi ha detto: - Quando ero piccolo e camminavo rasente le case alla sera, sentivo che tutte le famiglie recitavano il rosario. Camminavo al ritmo dei Padre Nostro e delle Ave Maria che sfuggivano da ogni finestra. Oggi, se passo vicino alle stesse finestre, mi arriva solo il rumore dei televisori e questo mi rattrista. Non abbiamo riconosciuto il tempo in cui siamo stati visitati dalla Grazia: é grave. - Padre Jozo constata anche lui: - Nelle famiglie la televisione ha sostituito la preghiera. Quel che non sono riusciti a fare il comunismo e l'islam per secoli contro la fede del popolo, il denaro l'ha fatto in dieci anni... Questi due commenti, fra molti altri, fanno eco al grido della Gospa: non abbandonate la preghiera o sarete perduti! Senza preghiera non abbiamo la vita, siamo dei morti ambulanti. Senza preghiera ci condanniamo l'elettroencefalogramma piatto per quanto riguarda l'amore.
Maria, la Madre di Dio, è il nostro modello di tutto ciò che implica la maternità. La sua fedeltà, la sua umiltà, la sua purezza, il suo amore per Cristo e il suo spirito di sacrificio sono tutti aspetti fondamentali della maternità per i quali dovremmo lottare quotidianamente. Maria è una madre per tutti noi, e ci offre il suo aiuto e il suo manto di protezione mentre cresciamo nella nostra comprensione di ciò che significa essere madre.
Nella seconda guerra mondiale succedeva che per sfuggire alle retate naziste i bambini ebrei recitavano il Padre Nostro e l'Ave Maria; adesso per sfuggire alle milizie jihadiste, quelle che il 2 aprile scorso proprio a Garissa hanno trucidato i cristiani, al catechismo accanto al nome della mamma di Gesù si insegnerà anche quello della mamma di Maometto (Il Sussidiario.net, 11 maggio).
Nel secolo scorso ha vissuto uno degli uomini più famosi per i suoi miracoli e le sue profezie: san Giovanni Bosco. La sua fama si è diffusa ovunque. Ad alcuni annunciava quanti anni avrebbero vissuto, ad altri diceva cosa sarebbero diventati in futuro e a molti leggeva i peccati prima che li dicessero in confessionale. In totale, san Giovanni Bosco ha compiuto più di 800 miracoli. Un uomo povero sentì parlare delle meraviglie che compiva questo umile sacerdote e corse a cercarlo per chiedergli qualcosa di molto importante: “la formula per vincere alla lotteria”. Voleva che il santo gli dicesse quali numeri doveva scegliere al momento di comprare il biglietto. San Giovanni Bosco meditò un po' e poi gli rispose con la massima sicurezza: “I numeri magici per vincere alla lotteria sono questi: 10 -7- 14. Può metterli in qualsiasi ordine e vincerà”.
Nel 2010 TJ Joseph era stato accusato di blasfemia e un gruppo di musulmani gli aveva mozzato una mano. Un tribunale di Ernakulam ha dato otto anni di prigione a 10 imputati, due anni ad altri tre. Il procuratore aveva chiesto l’ergastolo. Ancora latitante il principale sospettato.
È da febbraio che Javed David, della “Hope for the Light Ministries”, riceve intimidazioni da “estremisti sconosciuti”. Insieme ai suoi collaboratori dal 2013 aiuta le comunità povere a costruire i loro luoghi di culto.
Francesco ha parlato del colloquio telefonico avuto ieri col Patriarca copto Tawadros: “io ricordavo i suoi fedeli, che sono stati sgozzati sulla spiaggia perché cristiani”. “Morivano col nome di Gesù sulle labbra. E’ la forza dello Spirito. La testimonianza suprema”. Ma c’è anche “la strada ‘martiriale’ di ogni giorno; strada ‘martiriale’ nel difendere i diritti delle persone; strada ‘martiriale’ nel difendere i figli: papà, mamma che difendono la loro famiglia; strada ‘martiriale’ di tanti, tanti ammalati che soffrono per amore di Gesù”.
Entrare nel grande tempio del rito “bio” e scoprire che nessuno qui è venuto per menarla sull’impatto zero, ma per piazzare prodotti tipici e pacchetti turistici.
È il più grande massacro mai compiuto dallo Stato islamico. I soldati sciiti sono stati tutti uccisi con un colpo alla testa. Oggi che l’esercito ha riconquistato Tikrit, quel luogo è meta di pellegrinaggio
Non capita tutti i giorni che la direttrice di un centro abortivo, invece di cacciarli via, chieda di pregare a una schiera di pro life, radunati a dire il rosario all’esterno di una clinica della Planned Parenthood. È quello che è accaduto nell’aprile del 2011 a Sherman, in Texas. La vicenda è raccontata nel libro di recente pubblicazione Redeemed by Grace, scritto dalla protagonista della vicenda, Ramona Trevino.
Il mantello scarlatto attirava il nemico come la fiamma di una candela con le falene. Una dozzina di mani si allungò su di lei quando venne disarcionata. «Arrenditi» le ordinò un cavaliere borgognone. «Non a voi!» replicò Giovanna, in tono di sfida. «Mi sono già arresa a Dio, e manterrò la parola data a Lui». Poi le furono addosso. La Pulzella, la leggendaria creatura che alla testa di seicento cavalieri aveva liberato Orléans dall’assedio di inglesi e borgognoni e aveva condotto il delfino a Reims per essere incoronato, era caduta prigioniera.
Eh, sì, Myriam ha fatto breccia in tutti i cuori. Il video con l’intervista che alla piccola profuga cristiana del nord dell’Iraq ha realizzato la tivù Sat-7 Arabic (per la trasmissione Sat-7 Kids) ha spopolato in rete nelle varie versioni sottotitolate nelle varie lingue. Meraviglia e gratitudine sono le reazioni più comuni registrate fra quanti hanno visto il filmato, espresse in centinaia di commenti. Meraviglia per la serenità e la pazienza con cui una ragazzina di 10 anni mostra di affrontare una situazione in cui le è stato portato via quasi tutto, compresa l’amica del cuore. Gratitudine per la testimonianza di fede semplice e cristallina come può essere quella di un bambino, messa alla prova da eventi sui quali non ha nessun potere: allora la debolezza e l’ingenuità di chi rende quella testimonianza si trasformano in forza e profondità negli adulti che la ricevono.
Sono tranquillamente seduto in un comodo scompartimento del Frecciargento in partenza dalla Stazione Termini. Destinazione Vicenza, per la consueta conferenza serale su gender, educazione, “diritti gay”, famiglia e affini. Mi dicono che Vicenza sia una piazza particolarmente difficile, soprattutto per quanto riguarda il mondo soi-disant cattolico. Me ne accorgo subito leggendo una surreale iniziativa che la Diocesi di Vicenza ha inteso organizzare per mercoledì 6 maggio, a ridosso del mio incontro. Si tratta della presentazione di un libro di Beatrice Brogliato e Damiano Migliorini intitolato “L’amore omosessuale. Saggi di psicoanalisi, teologia e pastorale. In dialogo per una nuova sintesi” (Cittadella Editrice, 2014). Il luogo della presentazione non si può certamente considerare neutro: è il celebre Palazzo delle Opere Sociali in piazza Duomo, edificio di proprietà della diocesi di Vicenza, e attuale sede di uffici diocesani e associazioni cattoliche.
Al termine di un colloquio durato quasi un’ora, il Papa ha regalato al leader cubano una medaglia di San Martino di Tours, ricordando che è necessario “coprire la miseria della nostra gente e promuovere le persone e la loro dignità”
«Il sacramento del matrimonio comporta un impegno preciso: si ama come ama Dio, per sempre. Ci vuole coraggio per amarsi come Cristo ama la Chiesa. Per questo gli sposi coraggiosi son una risorsa essenziale per la Chiesa», Narrano le cronache che molti giovani fidanzati abbiano incrociato gli sguardi e mostrato un sorriso di sorpresa nell’ascoltare Papa Francesco mentre vestiva di eroismo l’unione coniugale. Un accostamento all’apparenza provocatorio, in realtà fondato e ben spiegato dal Pontefice, la cui riflessione è arrivata in un mese, quello di Maggio, solitamente nuziale e dunque propizio per interrogarsi sull’essenza e forse pure sul futuro del matrimonio e del sacramento matrimoniale.
"Quando comparirete davanti a vostro Figlio, ricordategli – ve ne prego – che mi avete visto inginocchiato, accando a Bernadette, nella grotta nella quale sorridevate”. Con questa frase di Jean-Baptiste Estrade, Manuel Díez Quintanilla, presidente di Radio Maria Spagna, ha concluso questo martedì la conferenza che ha pronunciato a Madrid sulla “Storia delle apparizioni della Vergine Maria”. Estrade era esattore di Lourdes quando avvennero le apparizioni, assistette al primo interrogatorio di Santa Bernadette ed era insieme a lei in una delle occasioni nelle quali vide la Signora, notando la trasformazione del suo volto e diventando da quel momento uno dei grandi testimoni e apostoli di quanto accaduto nella grotta di Massabielle."
Alessandra aveva diciannove anni quando si è accorta di essere incinta. Era stata cresciuta da una madre emancipata, separata, fieramente autonoma. Alessandra era libera di fare tardi la sera, di dormire fuori, di fare quello che voleva con i ragazzi. La sua mamma per lei era un mito, così diversa dalle altre, così poco opprimente. Perciò è stato naturale per lei correre dalla madre per quell’emergenza, come è stato naturale per la madre portarla dal suo ginecologo, che senza battere ciglio l’ha indirizzata verso l’”eliminazione di quel grumo di cellule”, del quale si è ben guardato di mostrare la vera natura – un cuore che batte, una vita che pulsa da subito! – alla ragazza, “per non impressionarla”. Nessuna alternativa proposta, neppure uno dei colloqui previsti, obbligatori, dalla 194.
Papa Francesco ha infatti autorizzato la promulgazione dei decreti riguardanti le “virtù eroiche” del servo di Dio Sergio Bernardini, laico e padre di famiglia nato a Sassoguidano il 20 maggio 1882 e morto a Verica, entrambi nel modenese, il 12 ottobre 1966; e le “virtù eroiche” della Serva di Dio Domenica Bedonni in Bernardini, laica, vedova e madre di famiglia nata a Verica il 12 aprile 1889 e morta a Modena il 27 febbraio 1971 (Gazzetta di Modena, 7 maggio)
Divorzi in svendita, separazioni sempre più facili e, molte volte, richieste anche per futili motivi. Uno studio norvegese segnala che alcune donne si sono allontanate dal partner perché lui non ha rispettato la rigida divisione dei compiti domestici oppure perché era contrario a trascorrere il week end nei centri commerciali. Al di queste grottesche situazioni, la crisi delle coppie è allarmante. Spesso, pare incredibile, a creare barriere insormontabili fra lui e lei sono la poca tolleranza, l’incapacità di sorridere, di litigare in modo costruttivo, di chiedere scusa, di perdonare. E questo capita a coniugi che hanno una vita confortevole, dal punto di vista di Maria Ciccanti, rimasta fedele per quasi 45 anni a un uomo in carrozzina perché tetraplegico e con altre patologie connesse.
La prima volta fu recitata nel 1883: ha compiuto 122 anni la “Supplica alla potente Regina del SS. Rosario” composta dal beato Bartolo Longo, costruttore del santuario di Pompei e infaticabile diffusore della devozione alla Vergine del Rosario. Il testo viene recitato solennemente due volte l’anno: l’8 di maggio e la prima domenica di ottobre. Sono migliaia i fedeli che accorrono ogni volta alla preghiera e ad essi si aggiungono quelli collegati in tutto il mondo attraverso i mass media. La devozione alla Madonna di Pompei spinge da 70 anni gli abitanti di un piccolo paese della provincia di Caserta, Pignataro Maggiore, a percorrere a piedi i 90 chilometri che li separano dal santuario mariano dove arrivano puntuali a mezzogiorno, l'ora della preghiera. Un importante anniversario per una tradizione di fede le cui radici affondano in tempi difficili della storia italiana che trovano echi anche nell’oggi. Lo racconta un articolo della rivista del Santuario “Il Rosario e la nuova Pompei”.
L’ultima battaglia: la vittoria di Gesù sul demonio (Piemme 2015) è il titolo del nuovo libro di padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria e autore di numerosi saggi di spiritualità e di teologia. Il nuovo testo farà sicuramente storcere il naso ad alcuni teologi e chierici perché ancora una volta il sacerdote bergamasco si sofferma sulla figura del demonio, come spesso ha fatto nei suoi libri (la sua penultima fatica letteraria si intitolava proprio L’Anticristo) e come fa spesso nelle sue catechesi radiofoniche.
Molte persone abbandonano la massoneria, ma ben poche lo raccontano. È il caso di Serge Abad-Gallardo, architetto francese che oggi ha 60 anni e ne ha trascorsi 24 come membro di una delle obbedienze più importanti di Francia, Diritto Umano. Il suo libro “J'ai frappé à la porte du Temple” (Ho bussato alla porta del tempio), racconta la sua esperienza. Dopo la conversione al cristianesimo (era battezzato ma lontano dalla Chiesa), ha percepito l'incompatibilità tra la religione cattolica e l'ideologia massonica ed ha deciso di andarsene. Il processo di ritorno alla fede è stato però lungo.
Sacerdote “scorretto”, grande amico e collaboratore di Tempi, don Gianni si spegneva sei anni fa a Genova. Ancora oggi vale la pena di rileggere la sua profetica lezione sull'”irrealtà” come punto di forza del jihadismo. Da Osama Bin Laden al Califfato
Animalisti scatenati contro Barbara Babu Buonsanto e la sua piccola Ginevra, affetta da una malattia genetica rarissima. Un nuovo caso Simonsen
Non accenna a fermarsi la campagna di demolizione e rimozione delle croci delle chiese nella provincia cinese di Zhejiang. Il partito comunista perseguita le chiese cattoliche e protestanti, ufficiali e non registrate, attraverso la campagna «Tre rettifiche e una demolizione», grazie alla quale ha distrutto in un anno tra le 500 e le 1000 croci. Solo nell’ultima settimana, dal 30 aprile, ne sono state rimosse almeno 15 e altre 10 chiese della città di Fanshan hanno ricevuto l’avviso di demolizione.
Cancellate a colpi di spugnette la grande devastazione black blochista anti expo e apparso in edizione domenicale e straordinaria alla testa dei milanesi col cuore e il secchio del sapone in mano, il sindaco Giuliano Pisapia è tornato alle sue occupazioni abituali. Cioè a menar il can per l’aia sui reali problemi della città (tanto lui a rifare il sindaco non ci pensa più) e a propalare balle ideologiche su fantomatici pericoli omofobi. Così, un convegno dal titolo “La famiglia, il fondamento della società”, organizzato per sabato 23 maggio dal gruppo consiliare della Lega Nord, diventa per il sindaco arancione nuovo pretesto per gridare al lupo fascista e sessista. Un allarme che viene direttamente dall’ufficio del sindaco, dal capo di gabinetto Maurizio Baruffi che si affretta a comunicare alla fida Repubblica, quotidiano portavoce della sinistra gender chic e gay friendly, il divieto ai leghisti di utilizzare la sala Alessi, una delle più prestigiose di Palazzo Marino. Morivo? I relatori al convegno sono molto schierati e, naturalmente, non la pensano come il capo Pisapia. Questo basta e avanza per rifiutare l’ospitalità a un libero dibattito, come democrazia rossa la comanda.
«Un fenomeno gravissimo caratterizza la Chiesa del nostro tempo: il cedimento totale alla mentalità catto-laicista, anche perché stiamo accettando che siano i mass media laicisti a definire l’immagine della Chiesa, del prete, di una autentica pastoralità». Non fa sconti alla verità monsignor Luigi Negri, neanche in questi giorni di festa che lo vedranno chiudere questa sera con una solenne messa pontificale nella cattedrale di Ferrara, i festeggiamenti per il X anniversario della sua ordinazione episcopale. Dieci anni sono un soffio, ma se guardiamo indietro non possiamo non riconoscere che molto è cambiato in questi dieci anni: nella Chiesa, in Italia, nel mondo.
Lo scorso giovedì si è concluso il primo Incontro Internazionale tra Rabbini, Cardinali e Vescovi organizzato in Israele dal Cammino Neocatecumenale, in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate e nel ricordo del 70° anniversario della fine della Shoah. Ha avuto luogo presso la Domus Galilaeae, sul lago di Tiberiade in Galilea e hanno partecipato 7 Cardinali, 20 Vescovi e 120 Rabbini da tutto il mondo. Erano presenti inoltre personalità del mondo accademico, dell’arte e della cultura di entrambe le confessioni religiose. I Cardinali presenti erano: Card. George Pell, Prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede Card. Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici Card. Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India) Card. Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna (Austria) Card. Josef Cordes, Presidente Emerito del Pontificio Consiglio Cor Unum Card. Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul (Corea del Sud) Card. Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo (Italia)
Comunicare la famiglia come ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore: è stato questo il tema del convegno promosso mercoledì nella Basilica di Santa Maria in Montesanto dalla Diocesi di Roma, dalla Onlus Comunicazione e cultura delle Paoline e dalla Pontificia Università Lateranense, in preparazione alla 49.ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.
Questo mercoledì è morto a 88 anni François Michelin, che ha retto i destini dell'impresa familiare dal 1959 al 1999. Uomo dalle forti convinzioni cattoliche, il suo orizzonte etico era quello tracciato dagli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa. François Michelin, titolare di una fortuna stimata in 1.300 milioni di euro – in base a un articolo pubblicato l'autunno scorso dalla rivistaChallenges –, è morto con la stessa discrezione con cui era vissuto, e in una residenza cattolica. Per oltre quattro decenni è stato presidente della marca di pneumatici simboleggiata dal pupazzo Bibendum. La marca è stata fondata nel 1889 a Clermont-Ferrand dal nonno Édouard e dal prozio André.
Padre Donald Calloway, sacerdote della Congregazione dei Mariani dell'Immacolata Concezione, ha raccontato la sua drammatica storia di conversione nel suo libro No Turning Back: A Witness to Mercy. È la storia di un giovane uomo schiavizzato dalle dipendenze e dal peccato, e invischiato in una vita di crimine. Tutto è cambiato, e Calloway ha iniziato il suo improbabile viaggio verso il sacerdozio dopo essersi imbattuto in un libro sulle apparizioni mariane a Medjugorje. Nel libro Amazing Grace for the Catholic Heart, il sacerdote ricorda come è scappato di casa, è stato arrestato e dopo un paio diperiodi di riabilitazione dalla tossicodipendenza ha trovato un libro dei suoi genitori sulle apparizioni mariane.
Pro Vita Onlus ha presentato al presidente della Repubblica italiana una petizione firmata da 180.517 cittadini per chiedere di fermare e di contrastare la propaganda dell’ideologia gender pervicacemente diffusa oggi nelle scuole.
L’oriente è pieno di chiese trasformate in moschee, come la Omayyade di Damasco, la Ibn Tulun del Cairo e la cattedrale di Santa Sofia a Istanbul. Anni fa una profezia dello scrittore franco-romeno Emil Cioran gettò una luce sinistra anche sull’Europa: “I francesi non si sveglieranno fino a che Notre Dame non sarà diventata una moschea”. Si è tornati a citare Cioran ora che la chiesa di Saint-Eloi a Vierzon, fra la Loira e la Borgogna, diventerà un luogo di culto islamico. La diocesi di Bourges, in mancanza di fondi e fedeli, l’ha messa in vendita e l’offerta più significativa, oltre a quella di aziende e commercianti, è arrivata dall’Association des Marocains. La “scristianizzazione” della regione ha spinto a dismettere la chiesa. Su 27 mila abitanti soltanto trecento sono praticanti e vanno a messa una volta alla settimana.
Un sacerdote nigeriano, don Innocent Umor, sarebbe stato rapito dalla sua parrocchia di Ikanepo, nella diocesi di Idah, nello Stato di Kogi, nel centro sud della Nigeria. Lo rendono noto fonti giornalistiche locali, riprese dall'agenzia Fides, che informano che il fatto sarebbe accaduto nella prime ore del mattino del 4 maggio.
Durante il cammino soste al sacrario delle Fosse Ardeatine e all’ospedale Santa Lucia, con la preghiera per malati, perseguitati e sofferenti. All'arrivo, Messa con il vescovo Leuzzi.
Basta che il sovrano alzi un sopracciglio perché il suddito corra a servirlo. E così è stato sufficiente che la Corte europea dei diritti dell’uomo, pronunciandosi su un caso collegato al blitz della polizia alla scuola Diaz in occasione del G8 svoltosi a Genova nel 2001, abbia dichiarato che la nostra «legislazione penale [è] inadeguata per quanto riguarda le sanzioni contro gli atti di tortura» che subito il Parlamento è corso ai ripari. Infatti, ad aprile un disegno di legge sulla tortura è stato approvato alla Camera e a breve tornerà in Senato, dove aveva iniziato il suo iter.
“Stanno lanciando una guerra contro i cristiani, ovunque nel mondo, in Libia così come contro il Vaticano e dobbiamo trovare un interesse comune nel combattere questi fanatici, ma farlo ora, prima che possano diventare troppo potenti”. A parlare così è Noman Benotman, libico, ex jihadista e attualmente presidente della Quilliam Foundation, un’associazione britannica che studia e contrasta i processi di radicalizzazione nel mondo islamico.
Supplica alla Madonna di Pompei. Se è possibile, recitarla alle 12:00.
Fatima nel terzo millennio è nel segno di un Amore colmo di misericordia e compassione, ricordando quella consacrazione al suo Cuore Immacolato chiesto dalla Vergine a Suor Lucia. Nel 1917, alla pastorella preoccupata per la solitudine che l'attende e per le prove dolorose che dovrà affron­tare, la Vergine confida: «Non ti scoraggiare: Io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio». Queste ras­sicuranti parole, Maria le ha rivolte non solo a Lucia, ma ad ogni cristiano che in Lei si affida. E oggi tornano più che mai attuali nell'anno del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco.
La maggioranza dei numerosi pellegrini che in questi giorni si trovano a Medjugorje proviene dall’Italia. Anche questa volta Manuel Reato, un trentaquattrenne italiano di Ivrea, in provincia di Torino, che da molti anni ascolta ed è sostenitore di Radio “Mir” Medjugorje, ne ha visitato la sede. Manuel guida gruppi di pellegrini a Medjugorje e in tutti questi anni ha anche imparato il croato da autodidatta. Ci ha detto che qui la sua vita è cambiata completamente, poiché in questo luogo egli ha trovato il senso della sua croce.
Il Dott. Massimo del Bene, chirurgo milanese, è stato a Medjugorje in questi giorni. Cinque anni fa egli ha realizzato il primo trapianto di mani in Italia, su una signora allora cinquantenne. Alcuni anni fa la moglie del Dottor del Bene aveva visitato Medjugorje ma, già nel pellegrinaggio seguente, sono venuti entrambi.
Filippo Neri, l’Apostolo di Roma, nasce a Firenze nel 1515. Arriva nella Città eterna a 18 anni, nel 1533. La Roma che Filippo trova è in uno stato di desolante abbandono, poiché sono trascorsi pochi anni dal Sacco di Roma, che ha ridotto la città a poche migliaia di abitanti.
«Cosa rimarrà del Libano e della nostra cultura?». È quanto si domanda il patriarca maronita, il cardinale Béchara Boutrous Rai in una conversazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre. Ricevendo la Fondazione pontificia nella sua residenza di Bkerke, in Libano, il porporato descrive le difficoltà e i pericoli legati alla presenza di oltre un milione e mezzo di siriani nel paese dei cedri. Una percentuale altissima rispetto agli appena quattro milioni e mezzo di abitanti.
Non gli perdoneranno mai di essersi opposto all’aborto, all’eutanasia e a tutto ciò che che il progressismo individualista è capace di classificare come “conquista di civiltà”. Oggi André-Joseph Léonard, arcivescovo di Malines-Bruxelles, ha compiuto 75 anni e ha di conseguenza inviato a papa Francesco una lettera con le sue dimissioni per raggiunti limiti di età.
Il 22 maggio l’Irlanda voterà il referendum sulla legalizzazione del matrimonio fra persone dello stesso sesso, che avverrebbe attraverso una modifica della Costituzione. Il dibattito ha visto emergere solo poche voci contrarie all’introduzione delle nozze gay. Quelle della Chiesa cattolica e di alcuni singoli cittadini.
E pensare che non serve certo aver frequentato un corso avanzato di retorica per capire che “decrescita felice” è un ossimoro, un accostamento di parole dal senso opposto. Decrescere vuol dire veder ridurre inesorabilmente le proprie condizioni di vita il che è, appunto, l’opposto dell'incessante miglioramento personale, una delle condizioni basilari della felicità. Se da un lato come sostiene il pensatore americano Arthur Brooks non è certo il denaro renderci felici, non si capisce come possa essere motivo di giubilo l’assenza dei mezzi necessari a condurre una vita dignitosa.
Gesuino sposa Maria. I due poi si separano. Il marito vuole addebitare alla moglie la separazione perché è venuta meno ex lege ai suoi doveri coniugali e conseguentemente non vuole pagarle l’assegno di mantenimento, così come la legge consente di fare. Perché la donna sarebbe venuta meno ai suoi doveri di moglie? Perché, a dire del marito e così come riportano i giudici di Cassazione, «la signora nonostante il rapporto non fosse in crisi, si era semplicemente stancata di comportarsi da moglie fedele e da madre preferendo accompagnarsi ad altre donne con cui intratteneva relazioni omosessuali».
«Ci sono bambini che hanno un padre e una madre. Uno di ciascuno. Altri, due di ciascuno. Altri, uno e due; o due ed uno; o solo uno; o una. O nessuno». Questo é il messaggio dedicato ai più piccoli attraverso un racconto infantile della collezione “Con Francesco vicino a me”, venduta ogni domenica dal giornale spagnolo El mundo: ci sono diversi tipi di famiglie e sono tutte accettabili. La frase, che induce il lettore a pensare che sia del Papa, è accompagnata da un disegno di alcune bambine prese per mano da due madri.
"Da ROMA a MEDJUGORJE A PIEDI per la quarta volta. La MARCIA ROMA MEDJUGORJE anche quest'anno si ripeterà dal 14 al 24 giugno con tappa finale coincidente con la Marcia Internazionale della pace da Humac. "
Da 42 anni Kong Zhenlan, cattolica della provincia cinese dello Shanxi, accoglie e cresce nella sua casa orfani disabili e bambini abbandonati insieme ai suoi figli. Lei e suo marito hanno iniziato questa opera di carità quando avevano 24 anni. Ora che hanno entrambi 66 anni, 11 dei loro figli adottati sono cresciuti, vivono in modo autonomo e la aiutano in questa missione. “Noi le dobbiamo molto – racconta uno di loro –, senza di lei non saremmo potuti crescere e non avremmo potuto vivere un’esistenza così bella”.
A giudicare dall'ultimo prodotto della conferenza episcopale tedesca, il sinodo sulla famiglia in programma dal 4 al 25 ottobre potrebbe rivelarsi fatica sprecata. Il cardinale Reinhard Marx (nella foto), arcivescovo di Monaco e presidente della conferenza episcopale, l'aveva fatto capire lo scorso 25 febbraio con una battuta che ha fatto il giro del mondo: "Non siamo una filiale di Roma. Ogni conferenza episcopale è responsabile della cura pastorale nel proprio contesto culturale e deve predicare il Vangelo nel proprio modo originale. Non possiamo aspettare che un sinodo ci dica come dobbiamo modellare qui la cura pastorale del matrimonio e della famiglia".
La famigerata legge sul figlio unico, che in Cina da decenni impone a ogni coppi l’aborto di stato dopo la nascita del primo figlio, viene ogni tanto “aggiustata”, ma non eliminata. Negli anni recenti da più parti si è cercato di minimizzare, con zelo sul serio degno di miglior causa, sostenendo che Pechino, anche da questo punto di vista, sta notevolmente cambiando. Ma non è vero, e la corsa di molti, troppi ad applaudire al finto “nuovo corso” cinese francamente urta.
Gv 15, 9-17: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
“Alcuni bambini affetti dalla sindrome di Edwards vivono solo un paio di settimane. Non sono molti quelli che sopravvivono. Altri nascono morti... A noi hanno detto che il bambino sarebbe sopravvissuto forse circa tre minuti”. Con queste parole, Shane Hillman riferisce come i medici avessero assicurato a lui e a sua moglie, Sharron Swales, che il figlio che aspettavano era condannato già prima di nascere e che la cosa migliore che potevano fare era abortirlo. È accaduto due anni fa, un compleanno che il piccolo Alfie Hillman ha potuto festeggiare grazie alla fede pro-vita dei suoi genitori, che hanno rifiutato categoricamente di seguire ciò che dicevano i dottori, sfidando la logica medica per questi casi. I medici hanno diagnosticato che Alfie soffriva già nel grembo materno a 27 settimane di gestazione di una malattia genetica nota come Trisomia 18 e hanno detto ai genitori che non c'era alcuna speranza. La soluzione era l'aborto.
Sono personalmente responsabile di aver eseguito 75.000 aborti. Ciò mi legittima a parlare con autorevolezza e credibilità sull’argomento. Sono stato uno dei fondatori della National Association for the Repeal of the Abortion Laws (NARAL), nata negli Stati Uniti, nel 1968. A quel tempo, un serio sondaggio d’opinione aveva rilevato che la maggioranza degli Americani era contraria a liberalizzare l’aborto. In capo a soli 5 anni, noi riuscimmo a costringere la Corte Suprema degli Stati Uniti ad emettere la decisione che, nel 1973, legalizzò l’aborto completamente, rendendolo possibile virtualmente fino al momento del parto.
Mettere piede a Dachau è addentrarsi nella desolazione. Sono stati appena celebrati i 70 anni della liberazione di questo campo di concentramento, il primo costruito nella Germania nazista. Si trova in Baviera in un luogo nel quale oggi ci sono dei monumenti religiosi e perfino un convento di carmelitane. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha visitato domenica il campo, incontrando alcuni sopravvissuti e mettendo in guardia contro i rigurgiti totalitari in Europa. Dachau è anche un simbolo del ricordo e della riconciliazione. Il visitatore si trova di fronte a monumenti commemorativi di varie religioni in uno dei luoghi che hanno fatto esclamare “Dov'era Dio?” Gli edifici che esistevano all'epoca non ci sono più. Dove ora ci sono elementi religiosi c'erano un padiglione per la disinfestazione, un allevamento di conigli, l'orto e il postribolo, dove le donne che provenivano dal campo di concentramento di Ravensbrück erano costrette a diventare schiave sessuali dei nazisti.
La Santa Sede e il Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco: quali sono le 10 cose da sapere? Le hanno spiegate nella conferenza stampa di presentazione Monsignor Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e Monsignor Graham Bell, Sottosegretario del medesimo Pontificio Consiglio.
Sabato 13 giugno 2015 saranno due gli appuntamenti a Roma per ricordare Chiara Corbella Petrillo nel terzo anniversario della sua nascita al Cielo. La mattina, alle 10,30, Messa nella Basilica di San Lorenzo al Verano presieduta da padre Vito D’Amato (a seguire, processione verso la tomba di Chiara). Nel pomeriggio, alle 16,30, testimonianza di don Fabio Rosini nella chiesa delle Sacre Stimmate di S. Francesco, Largo di Torre Argentina. I sacerdoti che volessero concelebrare dovranno portare con sé camice e stola.
Introdotto nel ddl un emendamento per educare alla «parità di genere». Presentate al Quirinale le 180 mila firme raccolte da 41 associazioni.
Alana Newman e Hattie Hart hanno difeso con un articolo gli stilisti che hanno parlato contro la procreazione artificiale. A tempi.it raccontano le loro storie: «Mi sono sempre sentita comprata, mai accolta»
Polemiche prima di portarla all’Expo e polemiche oggi per la sua collocazione da «ospite sgradito». Eppure anche questo inghippo infelice ha qualcosa da suggerirci
Sono terroristi, fanatici sanguinari e tagliagola. Ma quando si tratta del Califfo e dei suoi più fidati collaboratori, non badano a spese e non gli fanno mancar nulla. Del resto, pure Maometto promette ai martiri dell’islam un paradiso con 72 vergini, all inclusive di confort e prelibatezze, come Corano comanda. Con una grande cerimonia di inaugurazione, venerdì 1 maggio l’Isis ha riaperto il Nineveh Oberoi, il più elegante albergo di Mosul nonché di tutto l’Iraq. L’hotel era chiuso da più di dieci mesi, causa guerra, massacri e caccia ai cristiani che hanno tenuto impegnate le milizie del Califfo in questi mesi.
Pare non esserci tribunale francese capace di bocciare un ricorso della Federazione Nazionale Libero Pensiero, associazione che appare in grande spolvero, oltralpe. L'ultimo successo, legittimamente festeggiato con tanto di comunicati a salutare «la nuova vittoria», è legato a quanto stabilito da una corte amministrativa di Rennes, in Bretagna. Ploërmel, ridente cittadina di quella regione, da nove anni ospita in una delle sue piazze una statua che ricorda Giovanni Paolo II. Non certo un capolavoro dell'arte moderna, ma pur sempre un monumento che rende omaggio a un Papa fatto santo. Ieri è giunto l'ordine (sei mesi di tempo per darne esecuzione) di rimuoverla. Il motivo è semplice: contrasta con la Legge del 1905 sulla separazione tra Stato e Chiesa. Nello specifico, recita la sentenza, il problema sta nell'arco che sovrasta il monumento, e in particolare nella croce che «ha un carattere ostentato». La soluzione, insomma, non è troppo dissimile da quella praticata dai miliziani jihadisti al soldo del cosiddetto Califfo Abu Bakr al Baghdadi: mettere in moto il bulldozer e radere al suolo le croci.
Domani, 7 maggio si vota in Gran Bretagna ed è davvero impossibile fare pronostici su chi sarà il vincitore. Il premier uscente David Cameron, conservatore, può vantare la maggior e più rapida crescita economica dei paesi del G7 (+2,6% del Pil nel 2014), ha rilanciato l’occupazione e ridotto il deficit pubblico, ha sfidato l’indipendentismo scozzese con un referendum e lo ha vinto. Tutti ottimi risultati, che però sono contestati dai Laburisti per il rovescio della medaglia: l’austerity. Che in Gran Bretagna è reale e non solo proclamata: grandi tagli ai benefit e alla spesa sociale. I Laburisti, guidati da Ed Miliband, vogliono infatti tornare a un programma sociale duro e puro, scolpito nella pietra in pubblico, come fossero i Comandamenti: più tasse “ai ricchi”, più regole, maggiore spesa sociale. Per questo, il mondo dell’imprenditoria e della finanza, alla vigilia di questo voto si affida a Cameron, mentre nelle precedenti elezioni era equamente diviso fra Conservatori e Laburisti.
Se vivi nei quartieri controllati dal governo sulla testa ti piovono colpi di mortaio e razzi sempre più potenti sparati dai ribelli indiscriminatamente sulle aree abitate dai civili. Se invece vivi in un quartiere controllato da una delle diciotto milizie ribelli (appartenenti ogni sfumatura possibile della galassia jihadista), sulla testa ti piovono le «barrel bomb», i barili di combustibile riempiti di esplosivo e frammenti metallici, sganciati da aerei ed elicotteri dell’esercito siriano.
Commento di Padre Livio da Radio Maria, al messaggio del 02 Maggio 2015 alla veggente Mirjana
Le testimonianze delle ragazze strappate ai terroristi dall’esercito nigeriano: «Tante sono state sposate a forza». Buio intorno alle studentesse rapite a Chibok
«Avevo paura ma ho sempre pensato che il Signore avrebbe protetto me e lei. E sono certa che continuerà a farlo. Il futuro dei miei bambini non sarà facile, ma mi affido alla volontà di Dio. Lui mi ha dato una nuova vita. Il sorriso sul mio viso non significa che sia perfetta, vuol dire che apprezzo quello che ho e ciò che Dio mi ha concesso perché la mia fede nasce dal mio cuore». Dice così in un’intervista pubblica oggi sul Corriere della Sera, Meriam Yahia Ibrahim, la donna cristiana sudanese condannata a morte per apostasia e liberata solo in seguito a un grande campagna internazionale in suo sostegno.
«Alcuni sono stati rapiti che avevano tre anni, non sanno qual è il loro villaggio, non ricordano i nomi dei genitori». Il racconto del vescovo di Yola
Intervista a Jean-François Chemain, che ha lasciato un posto di direttore esecutivo in una delle più importanti aziende francesi per insegnare storia nelle scuole dei quartieri difficili di Lione
Dal 6 all'8 maggio sullo sfondo di Espo, si sfida il meglio dei giovani formati dai salesiani. Ticozzi: la competizione stimola la qualità, migliore biglietto da visita per entrare oggi nel mondo del lavoro
Riportiamo un racconto cristiano medievale che veniva trasmesso come aiuto per far imparare e memorizzare alcuni passi della Bibbia ed episodi della vita di Gesù e dei santi, oltre a una riflessione sul ruolo dell'Angelo Custode nella nostra protezione contro gli stratagemmi del demonio.
Gli insegnanti entrano in sciopero contro la riforma della pubblica istruzione del governo Renzi. Ma non per risolvere il problema di fondo, che è e resta il monopolio statale dell'istruzione pubblica, con pochissima concorrenza permessa. Anzi: protestano per assumere più insegnanti statali e per evitare l'introduzione di una (seppur minima) meritocrazia. La scuola resta pubblica e il Pd la usa anche come strumento di indottrinamento alle teorie gender. Lo dimostra l'ultimo emendamento introdotto, fra il lusco e il brusco, nella pausa domenicale: rende obbligatorio l'insegnamento della parità di genere nelle scuole di ogni grado e livello.
Si conclude oggi la visita in Iraq del cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, iniziata lo scorso venerdì 1° maggio. A suggellare il viaggio del porporato nel paese mediorientale - durante il quale ha incontrato le comunità, i rifugiati e le autorità di Baghdad, Erbil e Duhoq -, è la riunione dei vescovi iracheni con le agenzie della ROACO, svoltasi stamane nel Seminario Saint Peter di Erbil.
«Ai poveri, a chi non ha una casa non possiamo dare abiti smessi, camicie logore e fuori moda, no, a queste persone dovremmo regalare i nostri vestiti più belli nel tentativo di restituire loro un guizzo di gioia», ha detto qualche anno fa la trasgressiva e irriverente artista Carol Rama, a Torino, nel corso di incontro informale con intellettuali e pittori. Una Robin Hood laica e dark in odore di giustizia sociale? Diciamo che non è l’unica a pensarla così. Anche il coiffeur Nino, parrucchiere-volontario dei senza fissa dimora, è convinto che a chi ha di meno dovremmo dare il nostro meglio. Autenticità e non “finzione”. «Da circa due anni faccio il parrucchiere dei senzatetto, esercito questa professione presso il Rifugio Caritas della Stazione Centrale di Milano, quello di via Sammartini 116, ex-dormitorio di fratel Ettore, ora ristrutturato. Qui seguo il metodo utilizzato in salone: mostro a ogni clochard, che per me è un cliente anche se non paga, quali fra i tagli alla moda sono i più adatti al suo viso. Poi lascio che lui scelga spiegando nel dettaglio in che modo adatterò quella certa pettinatura ai suoi lineamenti».
Ogni anno "Reporter sans frontières" pubblica l’Indice della libertà di stampa: una classifica che misura il livello complessivo delle violazioni della libertà di informazione stato per Stato e, nel confronto con gli anni precedenti, valuta i progressi e i peggioramenti in corso. L’indice 2015, relativo al 2014, rivela un drastico declino della libertà di stampa – meno 8% – in tutti i Continenti. Due terzi dei 180 Stati esaminati mostrano un aumento dei limiti posti alla libertà di stampa, con performance particolarmente negative in Timor-Leste, Andorra e Italia (scese di 27, 26 e 24 posizioni rispetto all’indice precedente).
Il cammino ecumenico è imprescindibile, ma non vanno sottaciute le tematiche sulla vita, la famiglia e la sessualità per il timore di ulteriori divisioni: lo ha detto Papa Francesco incontrando in Vaticano la signora Antje Jackelén, arcivescovo di Uppsala, della Chiesa Evangelica-Luterana di Svezia.
Sarà rimossa la statua di Giovanni Paolo II eretta in una piazza della città bretone di Ploermel, nel dipartimento di Morbih. Lo ha deciso il tribunale amministrativo di Rennes, secondo il quale la scultura contrasta con la legge che prevede la separazione tra Stato e Chiesa. La città avrà sei mesi per conformarsi alla sentenza.
Il mese di maggio e delle rose è per i cattolici dedicato tradizionalmente alla Madonna e alla preghiera del Rosario, “corona di rose”. Il maggio delle rose e della Madonna ha origine antichissime che si radicano nel tentativo di cristianizzare le feste pagane in onore della natura, quando si pensò che nella Madonna, "Rosa Mistica", si potevano unire insieme i temi della natura e della Madre di Dio. Sappiamo che molto prima del cristianesimo, fin dall’età della pietra, si sono ritrovati templi dedicati alla Grande Madre con centinaia di ex voto: l’antropologia culturale ci dice che quando il cristianesimo arriva in ambienti in cui la religione della Madre aveva già radici antichissime, Maria diventa automaticamente "Madre di Dio" (Theotókos), molto prima dell’approvazione del Concilio di Efeso; e per secoli Maria, il “volto materno di Dio” è la taumaturga, la buona madre, la dispensatrice di grazie.
In prospettiva del centenario delle apparizioni di Fatima (1917-2017) organizzato dalla Pontificia Academia Mariana Internazionale si terrà il forum internazionale di mariologia dal titolo Il carisma di Fatima tra carisma e profezia che si svolgerà presso la Pontificia Università Antonianum di Roma dal 7 al 9 maggio 2015.
Era il 21 novembre 2012, il giorno della Madonna della salute, festa a me cara. Ero molto felice: nel mio grembo si stava formando una nuova vita, la nostra famiglia sarebbe cresciuta! Sono andata a fare l’ecografia del terzo mese con il cuore in festa, serena, tranquilla. Ma il viso della dottoressa che mi percorreva la pancia con la sonda ecografica mi ha spaventata: lei era tesa, preoccupata. Mi ha detto che qualcosa non andava, che appariva un’immagine anomala che poteva associarsi a molte patologie, anche gravi…. Ho subito chiamato mio marito, che è corso veloce da me, e, con la sua mano stretta alla mia, abbiamo ripetuto nuovamente l’ecografia all’ospedale, dove hanno confermato l’evidenza di una gravidanza con problemi. Non è facile tradurre a parole le emozioni che si provano in simili circostanze…. gelo, paura, angoscia, totale smarrimento. Ma eravamo assieme, mio marito e io. Ci siamo tenuti stretti le mani e uniti i cuori. E siamo andati avanti.
Siamo fatti per amare, lo ha cantato lui stesso nell’ultima edizione del Festival di Sanremo, e l’amore prevede anche di chiedere scusa. Realisticamente, tutti i giorni. «Saper domandare perdono è una cosa che si impara da piccoli», dice Nek. «È la prima cosa che cerco di insegnare a mia figlia: nelle piccole come nelle grandi cose, bisogna avere l’umiltà di riconoscere gli errori prima che l’orgoglio s’insinui tra i sentimenti». A due mesi dal Festival che lo ha visto protagonista (secondo posto in classifica generale e premio miglior cover) Filippo Neviani continua ad avere incalzanti impegni professionali, ma decide di dedicare del tempo ai lettori di Credere perché, dice, la fede va testimoniata e lui non si tira indietro.
Da tanti pulpiti si tuona contro questo mondo infame in cui – si dice – i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Ma è davvero così? No. Il 26 aprile scorso “Il Sole 24 ore” ha dedicato diverse pagine al primo “Rapporto Fondazione Hume-Sole 24 ore” da cui si evince che “negli ultimi 15 anni si sono ridotti gli squilibri a livello globale”. Seguono numeri e grafici. Ma potete star certi che nessuno si curerà di quei dati. Anche l’Expo di Milano mostra la realtà che però viene poi contraddetta dalla sua narrazione ideologica, paradossalmente vicina agli slogan dei manifestanti “No Expo” di Milano. Dopo il comunismo è arrivato il luogocomunismo, un rancido minestrone di banalità catastrofiste contro lo sviluppo, la tecnologia, il mercato, l’industria e il profitto. Ma un’Esposizione universale che nel 2015 ha come tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” anzitutto dovrebbe dichiarare ufficialmente morta e sepolta proprio quell’ideologia apocalittica che da Malthus, passando per Darwin e Marx, è arrivata a noi con le teorie del Club di Roma diventate poi pensiero dominante negli organismi internazionali e ora perfino in Vaticano (come dimostra il protagonismo di Jeffrey Sachs oltretevere e ciò che ha detto il cardinal Turkson del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace).
Milioni di persone partecipano nel mese di maggio a pellegrinaggi ai santuari mariani, recitano preghiere speciali in onore della Madonna e le fanno dei doni, sia spirituali che materiali. Dedicare il mese di maggio – chiamato anche mese dei fiori – a Maria è una devozione popolare radicata da secoli. La Chiesa l'ha incoraggiata, ad esempio concedendo indulgenze plenarie speciali e con riferimenti ad alcuni documenti del Magistero, come l'enciclica Mense Maio di papa Paolo VI del 1965. “ Il mese di maggio ci incoraggia a pensare e a parlare in modo particolare di lei”, constatava papa San Giovanni Paolo II in un'udienza generale all'inizio del mese di maggio del 1979. “Infatti questo è il suo mese. Così, dunque, il periodo dell’anno liturgico e insieme il mese corrente chiamano e invitano i nostri cuori ad aprirsi in maniera singolare verso Maria”.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
Lei si chiama Sofìa Vergara e fa l’attrice nella serie Tv Modern family. Nella vita reale era fidanzata con il milionario Nick Loeb. I due tentarono di avere un figlio tramite la fecondazione artificiale e poi per mezzo della pratica dell’utero in affitto. Non ci riuscirono e poi arrivò la rottura del fidanzamento. Capita che a volte gli ex si restituiscano i regali che si sono fatti: orologi, videocamere e naturalmente l’anello di fidanzamento. Il problema di Sofìa a e Loeb però stava nel fatto che i due si erano regalati vicendevolmente anche due embrioni che, con termine da ragioniere, i tecnici di laboratorio chiamano soprannumerari. Cioè embrioni prodotti per essere impiantati nell’utero della donna, ma poi abbandonati in azoto liquido. Infatti l’addio della Vergara al suo milionario ha spinto la star a dire addio anche a questi due bambini. Loeb invece voleva che i due embrioni vedessero la luce ed ha trascinato la ex in tribunale. La soluzione della neofilastrocca procreativa “Questo embrione a chi lo do?” è quindi ora in mano ai giudici.
Mentre le varie Conferenze episcopali continuano a recapitare alla Segreteria del Sinodo i risultati del lavoro di risposta al questionario intersinodale, il dibattito intorno al tema dei divorziati risposati continua ad essere acceso. Nonostante si tratti di un tema periferico rispetto all'obiettivo principale dell'assemblea sinodale. Così ha ribadito per l'ennesima volta il cardinale Ludwig Müller in un'intervista concessa al quotidiano francese La Vie e pubblicato lo scorso 29 aprile. «L'obiettivo principale del Sinodo non è quello di discutere del problema dei divorziati risposati, ma di riaffermare il matrimonio come fondamento della società civile e della comunità della Chiesa, di rivitalizzare la sua dimensione fondamentale».
Sappiamo che in ogni civiltà e cultura la vita umana è circondata dal massimo rispetto, al punto che l’omicidio volontario è punito con la massima pena, che può variare a seconda delle legislazioni. Per sfuggire a questa terribile accusa, i sostenitori della liceità dell’aborto giustificano questa loro convinzione dicendo che l’embrione è solo un grumo di cellule che fanno parte del corpo della donna e quindi si possono sopprimere come si sopprimono delle cellule tumorali. Se infatti l’embrione fosse un vero essere umano, la sua soppressione sarebbe un atto gravissimo.
Nel corso degli anni, ho avuto numerose conversazioni con amici e colleghi sul fatto di condividere apertamente la nostra fede cattolica. Resto sempre un po' sorpreso constatando quanto spesso molti di loro esprimano una forte riluttanza ad essere aperti relativamente alle proprie convinzioni. Tra le ragioni che vengono fornite, ce ne sono molte di cui avrete sentito parlare: “Non voglio offendere nessuno” “Non potremmo mai farlo al lavoro” “Non mi piace discuterne al di fuori della mia parrocchia” Ci fermiamo mai a riflettere su quanto spesso le nostre azioni e i nostri pensieri sono influenzati da ciò che gli altri pensano della nostra fede cattolica?
Lo è per tutti i Pontefici, naturalmente. Ma lo è, in modo speciale, per Giovanni Paolo II, il primo Papa slavo, polacco, che ha conosciuto sulla sua pelle le tragedie del XX secolo. E dunque, non si può comprendere la figura di Karol Wojtyla - così come non si può comprendere il suo pontificato, imperniato sulla difesa della persona umana, della sua dignità, dei suoi diritti – senza risalire alle origini, alle radici della sua vocazione, alle diverse situazioni ed esperienze che ha vissuto. Compresa, ed è di questa che si vuole qui parlare, l’esperienza artistica.
Domenica 10 maggio a Roma si svolgerà la V edizione della Marcia per la Vita (su questo sito tutte le informazioni necessarie per partecipare: www.marciaperlavita.it). Altre benemerite iniziative – ricordiamo tra le molte la marcia di Biella e Palermo – chiamano a raccolta credenti e non da tutta Italia per difendere la vita, dal momento in cui l’essere umano viene a esistenza al momento in cui la sua parabola terrena si conclude in modo naturale. Ma di certo la Marcia per la Vita di Roma rappresenta un unicum sia per numero di partecipanti – parecchie migliaia – sia per l’eco massmediatico che suscita, sia per il suo carattere internazionale, sia per la capacità di coinvolgere anche il mondo ecclesiale ai più alti livelli.
La traccia mariana che andiamo a esaminare insieme questa volta cari amici ci porta in una Paese che, per il gran numero di apparizioni mariane che lo hanno interessato, può davvero considerarsi privilegiato. Sto parlando della Francia, dove hanno avuto luogo le apparizioni forse più care alla devozione popolare mariana, cioè quelle di Lourdes, nel 1858. Ma è sempre in Francia che avvengono le apparizioni di Rue du Bac, a Parigi, nel 1830, di La Salette, nel 1846, e di Pontmain nel 1871. Certo, potremmo citare anche altre apparizioni, alcune fondate sulla tradizione dei secoli passati, altre risalenti all’epoca moderna ma ancora in attesa di riconoscimento da parte dell’autorità ecclesiastica competente, altre ancora già ufficialmente riconsociute (mi riferisco in questo caso alle apparizioni di Nostra Signora del Laus, dal 1664 al 1718). Però preferisco rimanere in un secolo particolare, ovvero quell’Ottocento che in Francia si presentava denso di particolari pericoli e rischi per la Chiesa: da una parte l’eredità del razionalismo illuminista, dall’altra il naturalismo e il materialismo di ispirazione massonica che tendevano a negare l’orizzonte spirituale della vita o quanto meno ad attaccare l’autorità della Chiesa e del Papa. Soprattutto, stava germogliando nel XIX secolo quella piaga che San Pio X avrebbe esplicitamente condannato come somma di tutte le eresie: il modernismo.
Dice bene Reinhold Messner, il nostro grande Buddha degli ottomila, quando invita a distogliere lo sguardo da quel disgraziato campo base ai piedi dell’Everest dove la valanga ha sepolto almeno 200 alpinisti. E dove la macchina dei soccorsi, quella di seria A, con gli elicotteri che vanno e vengono come in una base del Pentagono, a portare in salvo l’elite dell’alpinismo mondiale. Il vecchio conquistatore ce l’ha con «l’arroganza con cui i turisti salgono in vetta sulle piste preparate dagli sherpa». Poveracci che si dannano, e fanno il lavoro sporco per far assaporare agli scalatori californiani, tedeschi, francesi, svedesi o chissàchi l’ebbrezza di piantare le loro bandiere e foto ricordo sul tetto del mondo, e che «magari quando torneranno a casa non la troveranno più». Messner ce l’ha con il turismo di massa che ha trasformato l’Everest in un luna park, con il “viaggio globale” e l’alpinismo “all inclusive” che ammassa centinaia di dilettanti a 7mila metri, in luoghi dove è proibito scherzare. Già, anche questo imprevisto ci ha rivelato la tremenda tragedia del Nepal: il colonialismo delle cime, in un Paese che ha saputo opporsi a ogni forma di sottomissione esterna, prima agli inglesi poi ai maoisti della Cina rossa.
“Templum hoc Deo Crucis vexillo dicatum.” Questa chiesa è dedicata a Dio e al simbolo della Croce, recita un cartiglio sulla facciata di Santa Croce a Lecce. La battaglia di Lepanto del 1571 aveva da poco scongiurato, nel segno del Sacro Legno, l’avanzata dei Turchi infedeli e il tempio pugliese dei Celestini intendeva ricordare, con le sue forme monumentali, questa storica vittoria della fede. L’iscrizione prosegue ricordando l’anno del Signore della sua posa: 1582. A questa data risale la conclusione della prima fase dei lavori iniziati nel 1548 per volere degli Spagnoli di Carlo V che, considerando Lecce avamposto strategico del loro viceregno, avevano predisposto una rivisitazione urbanistica della città coinvolgendo anche la prima basilica celestina che era stata abbattuta.
L'eco suscitata nell'opinione pubblica suggerisce di riandare al Secondo Incontro Nazionale delle famiglie cattoliche croate, svoltosi lo scorso 19 aprile al santuario della Madonna di Tersatto, a Fiume - sorto nel luogo dove, secondo la tradizione, dal maggio 1291 al dicembre 1294 si trovò la casa della Vergine Maria dove aveva avuto luogo l'Annunciazione, e che in seguito fu trasferita a Loreto. Quindicimila fedeli provenienti da tutta la Croazia, la Bosnia-Erzegovina e la diaspora croata, rappresentati per la maggior parte da famiglie al completo, hanno riempito il piazzale antistante il santuario, presso il cui altare esterno è stata celebrata la Santa Messa, presieduta dal cardinal Josip Bozani?, arcivescovo di Zagabria, e concelebrata da numerosi altri vescovi e sacerdoti.
Insieme all’assenza del presidente della Repubblica e all’allestimento minimalista e un po’approssimativo della cerimonia, il modesto discorso del premier Renzi ha contribuito a rendere quanto mai feriale la festa di inaugurazione dell’Expo 2015, che ha avuto luogo ieri sotto un cielo rannuvolato e piovoso che spegneva i colori altrimenti vivaci delle bandiere e dei padiglioni. Di tutt’altro livello e di tutt’altra ampiezza di orizzonti è stato invece il messaggio di Papa Francesco, videotrasmesso alle 12,30, in apertura della cerimonia.
Dacché mondo è mondo, la gioia in se stessa e nelle sue molteplici manifestazioni di riso, di gioco, di beffa, di spiritosità, di umorismo, di facezia, di arguzia, ha avuto, diciamo così, i suoi clienti. Senza un po' di gioia non si potrebbe vivere e tutti ne cerchiamo, almeno una stilla. In fondo la gioia è espressione di quella felicità alla quale tutti necessariamente tendiamo: essa è necessaria alla vita dello spirito come l'aria alla vita materiale. La gioia, oltre i clienti ordinari, e cioè tutti gli uomini, ha avuto i suoi cultori e questi sono tutti coloro che si sono dedicati a meglio conoscerla, a coltivarla, a potenziarla, a diffonderla, come un autentico bene ed a difenderla dai nemici che pur essa ha. Un editore coraggioso e geniale A. F. Formiggini, per esempio, nel 1922 iniziò la pubblicazione dei «Classici del Ridere » molto oppurtunamente e con grande successo, per consenso generale. Tutti questi cultori della gioia collaborarono più o meno a questa nobile missione, secondo la loro capacità e molti ne fecero un'arte, una attività dell'intera loro esistenza. S. Filippo ha superato tutti costoro di ogni tempo, di ogni luogo ed ha fatto una cosa nuova, quasi incredibile: ha vissuto la gioia per se stessa, ha sistemato, organizzato la su vita in funzione di gioia, anche nei suoi discepoli ed è divenuto perciò il maestro insuperabile, il principe di questa grande disciplina. La gioia pervade tutte le sue attività, tutti i momenti dell'esistenza ed è come un lievito che agisce benefico in tutto il suo essere. La sua gioia non sgorga a scatti o diversa in diversi momenti, ma fluisce a getto continuo come una fonte. Nessun avvenimento esterno, anche doloroso, come le perdite, le persecuzioni ed i dolori di ogni genere possono distruggerla o solo attenuarla o turbarla. La stessa morte perde il suo aspetto lugubre alla sua presenza o al suo contatto e si riveste di uno splendore come il sole.
Fra i mezzi che adopera Iddio per preparare gli uomini a ricevere qualche grande benefizio è principalissimo quello di annunziarlo molto tempo prima. Per questo motivo la venuta del Messia fu annunziata quattro mila anni innanzi e preceduta da tanti simboli e da tante profezie. Or bene Maria, l'augusta Madre del Salvatore, vero aiuto dei cristiani, era un benefizio troppo grande perchè non venisse pronunziata parimenti con figure che rappresentassero agli uomini i diversi favori che ella avrebbe fatti al mondo. Eva, Sara, Rebecca, Maria sorella di Mosè, Debora, Susanna, Ester, Giuditta rappresentano sotto speciali aspetti le glorie di Maria come insigne benefattrice del popolo eletto, o come raro modello di tutte le virtù. L'albero della vita, l'arca di Noè, la scala di Giacobbe, il roveto ardente, l'arca dell'alleanza, la torre di Davidde, la fortezza di Gerusalemme, l'orto ben custodito e la fontana sigillata di Salomone, la rosa di Gerico, la stella di Giacobbe, l'aurora mattutina, l'acquedotto di acque limpide, sono alcuni dei molti simboli che la Chiesa Cattolica applica a Maria e con cui si suole spiegare qualche suo celeste privilegio o qualche sua eroica virtù. Noi sceglieremo solamente alcuni di questi simboli colla applicazione che ai medesimi sogliono dare la Chiesa o i più accreditati scrittori delle glorie di Maria.
Nel pomeriggio del 30 aprile si sono recati in visita alla Sindone Maria Teresa e Ruggero Badano, genitori della beata Chiara Luce, accompagnati dalla migliore amica della giovane Chicca Coriasco. Ad accoglierli don Luca Ramello e don Luca Peyron, direttori rispettivamente della Pastorale giovanile e universitaria della diocesi. «La nostra è un’avventura divina – ha evidenziato la signora Badano – Chiara testimoniava la gioia e la felicità attraverso la sua sofferenza, era felice di offrire la sua vita al Signore Gesù. L’Amore più grande per Chiara – ha sottolineato - era stare con Gesù; ci ha insegnato che più si soffre più grandi sono le meraviglie della vita». «La Sindone ci fa comprendere pienamente il senso della sofferenza – ha condiviso - che si apre alla luce della Risurrezione».
Era il 13 maggio 1940, il lunedì di Penteco­ste. Barbara Ruess di Pfaffenhofen fece una pas­seggiata nel bosco. Allora aveva 16 anni, faceva e volentieri belle camminate. Andava spesso nel bosco di suo padre, vicino a Marienfried. Anche il giorno prima, la domenica di Pentecoste, aveva fatto la stessa strada, recitando il Rosario, ma a­veva perso senza accorgersi la corona. Rifaceva quindi il lunedì la stessa strada sperando di ritro­varla. Mentre si stava incamminando, domandan­dosi che Misteri del Rosario doveva recitare, i gloriosi o i gaudiosi, una signora la raggiunse, di­cendo dopo un breve saluto: "Tu stai pensando che corona devi recitare. Io ti voglio insegnare un altro Rosario, e così pregheremo insieme". Barbara le chiese: "Scusi, come mai conosce il mio pensiero? Chi è Lei?" - La signora rispose: "Non è importante saperlo; se tu reciterai con diligenza questo Rosario, imparerai a conoscer­mi meglio". E le insegnò il Rosario dell'Immaco­lata. ...
Con la devozione del «Mese di Maggio» tu puoi ottenere il patrocinio di Maria e la tua salvezza. Sarà mai possibile che una Madre sì tenera non abbia da esaudire un suo figlio che si mostra sinceramente a lei devoto? Per un rosario, per un digiuno, ella ha talvolta beneficato, con grazie singolari, i più grandi peccatori. Pensa dunque che cosa farà per un intero mese a lei dedicato! Gran bisogno tu hai di Maria per salvarti. Sei innocente? Ma la tua innocenza è in gran pericolo. Quanti più innocenti di te sono caduti in peccato, e si sono pentiti! Sei penitente? Ma la tua perseveranza è molto incerta! Sei peccatore? Oh! quanto bisogno tu hai di Maria per convertirti! Hai cominciato più volte senza riuscirvi. Ah! se non fosse stato per Maria, forse a quest'ora saresti già perduto. Ma guai a perdere questa grazia! Guai se cominci, e dopo pochi giorni abbandoni! Chi sa se questa non sia l'ultima occasione che Dio ti presenta per migliorarti!. Chi sa se a questa devozione non sia congiunta la tua finale perseveranza! E poi, chi sa se questo non sia l'ultimo mese della tua vita?! Poter con sì poco acquistar un sì gran patrocinio, e non farlo! Che rammarico, che rimorso in punto di morte! Pensaci bene. Se è così, onoriamo, dunque ed amiamo Maria, ed in questi giorni del mese di Maggio si accresca il nostro amore per questa Vergine bella, per questa Madre dolcissima! A noi che abbiamo bisogno di tante grazie per il corpo e per l'anima; a noi che versiamo in tanti lutti e dolori; a noi che siamo sì esposti alle tentazioni dell'inferno, alle seduzioni del mondo e alla guerra delle nostre passioni: quanto riesce caro il ritorno della pratica del «Mese Mariano»!