MaM
Messaggio del 18 Marzo 2002:Cari figli! Come madre vi prego, aprite il vostro cuore, offritelo a me e non abbiate paura di nulla. Io sarò con voi e vi insegnerò come mettere Gesù al primo posto. Vi insegnerò ad amarlo e ad appartenere totalmente a Lui. Comprendete, cari figli, che senza il mio Figlio non c’è salvezza. Bisogna che sappiate che è Lui il vostro inizio e la vostra fine. Solamente con questa conoscenza potete essere felici e meritare la vita eterna. Io, come vostra madre, questo desidero per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Oggi inizia la Novena al Volto Santo.
Come prevedibile, il giorno dopo il Family Day la discussione non è sul contenuto del ddl Cirinnà ma sul numero delle presenze alla manifestazione al Circo Massimo. La stampa mainstream in questo senso tende a sminuire i numeri degli organizzatori, così La Stampa dichiara 300.000 presenze, Repubblica si limita a parlare di “guerra di cifre”, il Corriere della Sera prende per buona la nota della questura e parla di 200.000, infine Il Post ne conta meno di 70.000. Ma quante persone ci stanno al Circo Massimo? Dipende.
La testimonianza di una presenza, imponente non solo per numero ma per qualità e per ispirazione, che l’ordine costituito sia civile e politico che ecclesiastico del nostro Paese non può più ignorare: questo è a mio avviso l’esito fondamentale del grande incontro avvenuto ieri a Roma al Circo Massimo e dintorni. Non solo infatti nel “catino” erboso del Circo Massimo, tra l’altro in parte transennato e non accessibile ai convenuti a causa di lavori in corso (che ci sono sembrati, ma non ne siamo certi, degli scavi archeologici). Non solo nel Circo Massimo, gremito dove possibile fino all’orlo. Erano infatti migliaia le persone che, non potendo scendere nel Circo Massimo, sono rimaste nelle vie adiacenti o anche nei giardini e nelle aree di parcheggio della vicina sede della Fao.
L’area del Circo Massimo inizia già dalla tarda mattinata a riempirsi di una marea di persone. Sono famiglie con bambini piccoli al seguito, tantissimi giovani e adolescenti, persone di diversi movimenti di ispirazione cattolica, ma anche tanti appartenenti ad altre confessioni religiose.
Cinque persone sono state ferite. Nel campo abitano circa 3.000 migranti, quasi tutti musulmani. Secondo David Michaux, responsabile sindacale, «nel campo c’è un serio problema di convivenza»
Io, omosessuale, sarò in piazza ma vi dico: ricordatevi che dietro gli attacchi che subirete c’è una sofferenza simile alla vostra. Ricordatevi: la verità senza amore è solo legge
Inizia oggi la Novena all'Amore Misericordioso di Madre Speranza-
Non sarà inutile in questa giornata importante, che ha il suo clou al Circo Massimo a Roma, ricordare le due cose che contano in mezzo al mare di dichiarazioni, spesso contraddittorie, interventi, sgambetti, depistaggi che stanno caratterizzando la vigilia.
Intervista a Kiko Arguello di Angela Pellicciari (20 gennaio 2016) per il family day del 30 gennaio 2016.
Nella Messa mattutina, Francesco ribadisce: “Peccatori sì, corrotti no!”, spiegando che “la cosa più brutta della corruzione è che il corrotto non sente il bisogno di chiedere perdono”
Mons. Rino Fisichella presenta in Sala Stampa vaticana i due significativi eventi dell’Anno Santo della Misericordia in programma per il prossimo mese
La teoria morale in vigore oggi in quello che si definisce “mondo civilizzato”, soprattutto tra i più giovani ma senza limitarsi a loro, può essere chiamata di liberalismo morale. Questa teoria è composta fondamentalmente da due principi: – il Principio della Libertà Personale Assoluta, che considera moralmente permissibile qualsiasi condotta a patto che non provochi un male diretto a chi non vi ha acconsentito; – il Principio della Tolleranza Assoluta, che ci obbliga a tollerare qualsiasi condotta altrui a patto che non provochi un male diretto a chi non vi ha acconsentito.
Nell’udienza al Comitato Nazionale per la Bioetica, Francesco esorta a far sentire la voce dei più deboli e ammonisce a non utilizzare per scopi commerciali le applicazioni biotecnologiche
Niente più "Dio", infastidisce gli islamici. È successo a Wels, una città austriaca. L'insegnante di una scuola, che vede una altissima presenza musulmana, ha modificato una canzone popolare cristiana, rendendola "islamica". Ha sfrattato "Dio", sostituendolo con "Allah". Una madre è rimasta sotto choc quando ha visto tornare la sua bambina con il sonetto che intonava ad Allah invece che al Dio cristiano. Non ci voleva credere. Così è andata a chiedere spiegazione alla dirigenza scolastica.
José Luis Rubio Willen, parroco di El Carpio (Valladolid), ha 69 anni e ha vissuto gli ultimi nove da sacerdote. Prima ha avuto un’altra vita: è stato speaker radiofonico, cantante di un gruppo musicale, direttore di documentari, modello e fotografo, proprietario di varie discoteche e negozi di surf, pioniere del tecno in Castilla León…
Questo libro nasce da una «scoperta» per me davvero scioccante: in duemila anni di storia della Chiesa, mai, veramente mai, si è avuta una tale concentrazione di apparizioni mariane e una tale concentrazione di profezie che – tutte convergenti, le une e le altre – indicano il nostro tempo come un tempo di svolta quasi apocalittica. Non è mai accaduto prima. Inoltre si tratta di un avvertimento profetico che trova conferma nel magistero della Chiesa. Le apparizioni mariane a cui mi riferisco iniziano a Parigi nel 1830, in Rue du Bac, e arrivano a quelle di Kibeho, in Ruanda, pochi anni fa. Parlo quindi di casi il cui carattere soprannaturale è stato riconosciuto dalla Chiesa cattolica. E così pure i mistici che cito sono esclusivamente mistici cattolici, spesso già beati o santi (non ovviamente sedicenti veggenti di oggi o di ieri).
Rimandato il voto al 2 febbraio. I retroscena del Fatto, l’intervista a Nitto Palma. Per i sostenitori della famiglia, un motivo in più per mobilitarsi.
I parlamentari si sono rifiutati di inserire nel testo di legge una frase per specificare che «l’intenzione della sedazione non deve essere quella di provocare la morte»
Con modi arroganti, ha più volte disprezzato pubblicamente i francesi scesi in piazza per la famiglia e ha favorito, di fatto, la legalizzazione dell’utero in affitto
Il caso è simile a quello del 2012, quando intervenne il Gran Muftì dell’Arabia Saudita: «Tutte le chiese nella Penisola arabica devono essere distrutte»
È lo stesso capo della Commissione di controllo ad ammettere che la legge viene abusata e che spesso l’eutanasia viene praticata senza rispettare i requisiti di legge
L’adesione dell’associazione Agapo: «Il ddl Cirinnà erige un nuovo tabù per impedire la più elementare delle domande: da dove vengono i figli delle unioni gay?»
È appena uscito in libreria Per l’Umano & per l’Eterno (edizioni Ares, pp. 128), una intervista "virtuale" a don Luigi Giussani curata da don Gabriele Mangiarotti e Gianfranco Amato. Pubblichiamo ampi stralci dell'introduzione.
Si chiama Anne-Sixstine Pérardel, è una giovane donna francese che di mestiere fa il “counselor in vita affettiva e sessuale”. A Parigi e dintorni riscuote successo, conferenze, seminari, incontri nelle scuole, al punto che nello scorso novembre ha partecipato al Simposio Internazionale organizzato in Vaticano sulle nuove forme di schiavitù. Tramite la Steadfast Foundation ha dichiarato la sua adesione al Family day di domani al Circo Massimo, l'abbiamo incontrata per parlare di alcuni temi che ha presentato anche in Vaticano in occasione del Simposio.
Mentre mezza Italia – da una parte e dall’altra della barricata rappresentata dal Family Day – si riempie la bocca di “famiglia”, ben poco viene fatto per rendere più facile metterle su e ancora meno per far uscire le donne da certi stereotipi maschilisti della televisione e della pubblicità. In Italia manca ancora – tanto per dirne una – un codice deontologico che eviti di rendere le donne (ma anche gli stranieri o i bambini) caricature grottesche di se stesse. A differenza di Francia, Spagna e Olanda.
Quando intervisto artisti cattolici, in genere lascio che l’artista e il suo lavoro parlino da sé, ma visto che una delle serie fotografiche di Matthew Lomanno documenta la mia famiglia non posso fare a meno di sottolineare che il suo lavoro è splendidamente evocativo e presenta le cose belle, quelle brutte e quelle strane della vita con profondità, umorismo e pathos.
Povero Edipo. Se non conosceste la classica storia del re che ha sposato per sbaglio la madre e si acceca, ne rimarrei sorpresa. Da questa storia si possono trarre molte riflessioni profonde sul destino, sulla verità, sul controllo e sulla libera volontà, ma che dire dell’accecarsi? È terribile! Ma non la cosa più terribile che una persona possa fare. Se Edipo si acceca quando viene messo di fronte alla realtà, molti fanno di peggio quando pongono le cose che vedono nel mondo materiale al di sopra della realtà spirituale.
Il particolare percorso di vita di Claudio Canali, da storico vocalist e front man del “Biglietto per l’Inferno” a frate benedettino dell’eremo di Municciano, è stato raccontato nel programma televisivo religioso di Rai 1, “A sua immagine”, nella puntata di sabato 12 giugno 2010. Titolo della puntata a lui dedicata: “Preghiera, rock e gregoriano”. Negli anni 70 per “Il Biglietto per l’inferno”, ha scritto canzoni profonde che affrontano temi delicati. “Anche se con qualche errore teologico – dice a proposito della sua vecchia band – eravamo sulla retta via”.
Vangelo Lc 4,21-30: Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
29 gennaio 2016 alle ore 16.15 Kiko Argüello - iniziatore del Cammino Neocatecumenale Kiko Argüello a Radio Maria sul Family Day del 30 gennaio a Roma. Per seguire la trasmissione sintonizzatevi su Radio Maria alle ore 16.15 oppure via web a qusto link: http://www.radiomaria.it/la-radio-in-diretta.aspx
Di fronte alla grave crisi personale e sociale che attanaglia il tempo presente, due amici, discepoli di mons. Luigi Giussani, rendono pubblico il loro dialogo sull’uomo e sul bene comune che continua, anche oltre la morte, quotidianamente, col Fondatore del Movimento di CL, attraverso i suoi scritti e, grazie alla preghiera, nella comunione dei santi. Un testo che, nel suggerire un metodo per discernere la realtà e vivificarla, ripropone con speciale evidenza l’identikit del cristiano, uomo nel mondo ma non di questo mondo. Così gli spunti qui offerti si fanno invito ad approfondire l’intera opera di Giussani a cui puntualmente si riferiscono, per imparare, come lui, a pensare, amare e agire nella presenza di Cristo a ogni livello dell’esistenza, ogni istante della propria vita.
Se Giussani fosse qui: questo potrebbe essere il titolo alternativo o il sottotitolo del libro attualissimo e interessante scritto a due mani da Francesco Amato e don Gabriele Mangiarotti. Il titolo vero è una frase di don Giussani: “Per che cosa si deve combattere? Per l’umano e per l’eterno” (Ed. Ares - pp. 128 - € 12) e risponde sostanzialmente alla domanda, quanto mai incombente e attuale in queste settimane, in questi giorni: come deve porsi un cristiano di fronte allo spirito del mondo, agli orientamenti che chi detiene il potere in un dato periodo storico vuole affermare come bene e sentire comune?
All'udienza generale del 27 gennaio 2016, Papa Francesco ha continuato il ciclo di catechesi sulla misericordia, ricordando che «nella Sacra Scrittura, la misericordia di Dio è presente lungo tutta la storia del popolo d’Israele». Così, «con la sua misericordia, il Signore accompagna il cammino dei Patriarchi, dona loro dei figli malgrado la condizione di sterilità, li conduce per sentieri di grazia e di riconciliazione, come dimostra la storia di Giuseppe e dei suoi fratelli».
Fatta l’abituale avvertenza – e cioè che tu sappia che già oggi in Italia le persone conviventi dello stesso sesso hanno i diritti che invocano – tenterò di illustrare un altro effetto del ddl Cirinnà. Giudicherai tu se è un effetto equo o iniquo. Il disegno di legge della senatrice Cirinnà – così come è stato ripetutamente detto dalla stessa senatrice e da altri parlamentari – si propone di dare tutela a delle nuove «specifiche formazioni sociali» (come recita l’art. 1), così sono chiamate le unioni civili, cioè le unioni tra persone dello stesso sesso che si autodichiarano davanti all’ufficiale di stato civile (cf. art. 2). L’intenzione dichiarata dai promotori del disegno di legge è riconoscere l’amore, l’affetto e la solidarietà presenti in queste formazioni sociali.
Il Family Day del prossimo 30 gennaio continua a raccogliere le adesioni di associazioni, comunità, movimenti e comitati, intrecciandosi con altre cause sociali o pro-life. Il comitato esecutivo della federazione europea One of Us per la vita e la dignità umana è tra i partecipanti al raduno del Circo Massimo. A nome dei movimenti associati appartenenti ai 28 paesi dell’Unione Europea, riunitosi ieri a Madrid il 26 gennaio, ha ringraziato gli organizzatori di questo “importante appuntamento che ribadisce la centralità della famiglia formata da un uomo e una donna”.
Le persone, certo, non sono numeri. Ma le cifre aiutano a mettere qualche punto fermo. E soprattutto a definire la platea di riferimento della stepchild adoption, più o meno temperata che sia. Dati precisi di bambini che potrebbero essere interessati alle 'novità' del ddl Cirinnà non ce ne sono. Ma esiste un ordine di grandezza che viene fuori dal censimento Istat del 2011: 529, ricordava ieri l’agenzia Redattore sociale. Queste, infatti, sarebbero le coppie dello stesso sesso con figli tra le 7.513 conviventi. Il numero viene fuori sottraendo ai 16 milioni 648 mila nuclei familiari in Italia quelli monogenitoriali (2 milioni 651mila); dei 13 milioni 997mila restanti la quasi totalità, cioè 13 milioni 990mila, hanno dichiarato di essere eterosessuali.
Guardate il VIDEO (QUI), e ascoltate attentamente. È agghiacciante la tragica naturalezza dell’orrore generato dalla menzogna del demonio. È sufficiente questo servizio televisivo per capire perché non si può restare chiusi in casa, in parrocchia o nel proprio movimento il 30 gennaio; se, è ovvio, abbiamo sperimentato, anche solo una volta nella nostra vita, la dolcezza dell’amore di Dio che ci ha strappato dall’abbraccio mortale del demonio. La nostra lotta infatti è contro di lui, e non contro le creature di sangue e di carne, anzi. Non esistono categorie ma persone, e ciascuna è amata da Dio e dalla Chiesa cosi come è. È la nostra esperienza, quella che ci ha salvato e ci sta plasmando per essere immagine e somiglianza di Dio. Ma ci sono momenti in cui è necessario e doveroso rendere testimonianza alla Verità, alla bellezza e alla liberta che solo essa genera nelle persone. Lo dobbiamo soprattutto a tutti coloro che si riconoscono nei pensieri, nelle parole e nei gesti che appaiono nel video. E per quanti a tutto questo sono indifferenti, ovunque si trovino.
Un ladro ruba a casa vostra. Sporgete denuncia e per tutta risposta le forze dell’ordine arrestano voi per furto. È quello che accaduto – ma in scala assai maggiore – in Texas, dove lunedì scorso un tribunale di Huston ha incriminato alcuni pro-life e scagionato dalle accuse l’organizzazione abortista Planned Parenthood Federation (Ippf).
Quella che segue è una storia strana. Un C’era una volta in America che però accade proprio mentre la si sta leggendo. È per stomaci forti e palati fini. Mescola il diavolo e l’acqua santa, cioè la sociologia e la fede. E vale tutto il valore unico e profondo che hanno le testimonianze, mentre i dogmi, intangibili, a quelli ci si può solo inginocchiare devoti e silenziosi.
Per la sua attualità e per le ragioni in difesa della vita e della famiglia, pubblichiamo uno stralcio dell'omelia pronunciata da papa Giovanni Paolo II a Washington, Capitol Mall, il 7 ottobre 1979.
Si presta a una duplice lettura la notizia della probabile presenza, sabato in piazza a Roma per il Family day, di una folta pattuglia di parlamentari cattolici di vari partiti, a sostegno della famiglia naturale. Pare siano oltre 140, tra quelli di Area popolare, i forzisti, i cattolici dem, i leghisti e i rappresentanti di Fratelli d’Italia. Da una parte, il gesto denoterebbe coerenza e coraggio. La fedeltà al proprio patrimonio di valori va manifestata “coram populo” e, quindi, quale migliore occasione di un raduno di piazza, con tutte le anime che compongono il mondo cattolico ma anche l’arcipelago dell’associazionismo socio-culturale che si rifà all’antropologia cristiana?
Dopo quasi tre anni di lotta contro un tumore alla lingua, Michel Delpech ha reso l’anima a Dio il 2 gennaio. La sua vita? Trent’anni senza Dio e trenta con Lui. Gli ultimi sono stati i più fruttuosi. È stato il prototipo del cantante degli ani Settanta: basette folte e capelli lunghi. Ha saputo aprirsi un varco in un panorama musicale francese all’epoca traboccante, con nomi come quelli di Claude François, Mireille Mathieu – con la quale condivideva l’agente, il famoso Johnny Stark – o Michel Sardou. Con quest’ultimo ha fatto un’interpretazione memorabile di Le Rire du Sergent, una canzone che già allora è stata tacciata di omofobia. Sardou ci ha messo tre decenni per smentire l’accusa. Delpech ha anche lasciato canzoni di cui era egli stesso l’autore, come Chez Laurette, Pour un flirt o Que Marianne était jolie, che ancora oggi risuonano in discoteche, matrimoni e feste private.
L’appuntamento è per giovedì 28 gennaio presso Sala Teatro Carlo Verga (Chiesa di san Carlo alla Ca’ Granda, via Val Daone 10,ore 21, Milano) per la presentazione dell’ultimo libro di monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, intitolato Il cammino della Chiesa (qui trovate l’intervista di Tempi sul volume). L’evento, organizzato da Edizioni Ares, la Fondazione internazionale Giovanni Paolo II e Fondazione Tempi, vedrà presenti due personalità d’eccezione: il professore Sergio Belardinelli e il senatore Marcello Pera.
Tra il 2008 e il 2010 la polizia nigeriana ha scoperto più di 20 edifici in cui le donne venivano sfruttate per alimentare il business della vendita di bambini
Commentando il Messaggio del Papa, il cardinale Montenegro ricorda che il periodo liturgico in corso non può esaurirsi nella sola preghiera ma richiede un impegno concreto nelle opere di misericordia
“Siamo un milione!”. Questo l’ordine di scuderia partito dalle associazioni LGBT e ripreso dalla quasi totalità dei media nazionali all’indomani della manifestazione “Svegliati Italia” in favore dell’approvazione del ddl Cirinnà e contro il Family day del prossimo 30 gennaio. La manifestazione, organizzata da Arcigay e altre sigle analoghe, ha coinvolto, riporta il loro sito, 99 piazze. Ma la matematica non è un’opinione e basta fare due conti per capire che qualcosa non quadra: 1 milione diviso 99 piazze fa più di 10 mila persone per città. Il che significa che se questo dato fosse vero avremmo avuto una media di 10.000 persone in ogni piazza, un numero notevole, una vera e propria mobilitazione di massa in nome del ddl “unioni civili”. Peccato che l’evidenza dei fatti smentisca completamente questo dato.
Si terrà oggi, 26 gennaio 2016, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, dalle ore 20.45 alle ore 22.15, una Veglia mariana dedicata alle donne e alle madri intitolata "Porta un fiore a Maria... e lascia sbocciare la verità!", promossa da alcune Associazioni e Movimenti ecclesiali italiani e in collaborazione con la Diocesi di Roma.
«Il Cammino della Chiesa» è il titolo del nuovo libro di mons. Luigi Negri che viene presentato a Milano dal prof. Sergio Belardinelli. Il dialogo proseguirà in seguito fra l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio e il senatore Marcello Pera.Le Edizioni Ares, la Fondazione internazionale Giovanni Paolo II & la Fondazione Tempi sono liete di invitare la S.V. Giovedì 28 gennaio 2016 – ore 21 Sala Teatro Carlo Verga Chiesa di san Carlo alla Ca’ Granda Via Val Daone 10, Milano (MM 5 – Stazione Ca’ Granda).
Circa 45 mila cristiani fuggiti da Siria e Iraq devono nascondere la loro identità religiosa in Turchia per evitare discriminazioni. Decine di migliaia di armeni, siriaci e caldei hanno chiesto asilo negli Stati Unti, in Canada o in Austria e in attesa del permesso di partire potranno restare in Turchia fino al 2023.
Il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, in visita a Roma, incontra oggi Papa Francesco. L’islam sciita iraniano, ricorda Vatican Insider, è più aperto al dialogo con la Chiesa. Il lungo e paziente lavoro diplomatico del cardinal Jean Louis Tauran ha ricucito il rapporto fra Teheran e il Vaticano, sin dai primi anni 2000. Il presidente Hassan Rouhani, eletto presidente poco dopo l’ascesa al Soglio di Papa Francesco, ha voluto fortemente questo incontro. Dopo il rinvio di novembre, dovuto alla strage di Parigi e alla preoccupazione per la sicurezza che ne è seguita, siamo al dunque, con appena due mesi di ritardo. Se la volontà di dialogo è forte, come potrà migliorare la vita della piccola minoranza cristiana in Iran? E come vivono i cattolici, e in generale i cristiani, nella Repubblica Islamica?
Nel dibattito che caratterizza questo momento della vita ecclesiale e sociale italiana attorno al disegno di legge sul riconoscimento delle unioni civili, e sulla possibilità di adottare figli da parte delle coppie omosessuali, si stanno profilando soprattutto in campo cattolico alcuni elementi che ripropongono in modo artificioso una situazione culturale che si pensava fosse stata definitivamente superata.
E’ un romanziere milanese Giorgio Ponte, omosessuale, e attento al dibattito sulle unioni civili. Per lui il Ddl Cirinnà non deve proprio passare, “già oggi il cosiddetto affido in prova è di fatto una prassi per qualsiasi bambino resti senza genitori” e non è d’accordo “sul fatto che dire che due uomini non possono crescere un bambino sia omofobo”. Attraverso IntelligoNews fa anche un appello agli omosessuali perché vadano al Family Day: “Facciano sentire la loro voce”. Giorgio, domanda secca: parteciperà al Family Day? “Sì, assolutamente. Ci vado con alcuni amici delle Sentinelle e della Manif. Per quanto le adesioni siano numerosissime, la mia presenza è significativa come quella di tutti: una sola goccia può far traboccare il vaso in senso positivo. È importante che ci siamo tutti”.
35 milioni e 800 mila schiavi nel mondo. La schiavitù non appartiene solo alla storia. Dall’antica Roma all’Africa, fino all’Asia la schiavitù persiste oggi con un nuovo volto. Donne e bambini ne sono i protagonisti. Dalla prostituzione, al traffico di organi, dall’immigrazione clandestina, allo sfruttamento sul lavoro… Il progresso avanza ogni giorno e con lui anche la criminalità diventa sempre più organizzata. Una nuova forma di sfruttamento sta sempre più emergendo, si chiama: “Maternità Surrogata” o “Utero in affitto”, un business colossale!!!
La caduta da cavallo, ossia l’immagine più evocativa della Conversione di San Paolo, che la Chiesa celebra oggi, è spesso utilizzata a paradigma di un episodio capace di apportare una metamorfosi nella vita di una persona. Nel caso di Sara Fernanda Giromini, la “caduta da cavallo” è rappresentata dalla nascita di un figlio. Questa giovane brasiliana, conosciuta con lo pseudonimo di Sara Winter, è balzata agli onori delle cronache del suo Paese nel 2012, quando insieme ad altre donne, ha fondato la locale sezione delle Femen, il movimento femminista finanziato da alcuni magnati per inscenare volgari esibizioni pubbliche di protesta contro la morale. Eppure, a sentirla parlare oggi, sembrano lontani anni luce i tempi in cui calcava le strade del Brasile per intonare slogan e mostrare i suoi seni nudi. Sara è oggi un’altra persona. Madre di una bambina, si è allontanata dalle Femen e conduce una battaglia contro il femminismo e l’aborto. Ha avuto la dignità di chiedere scusa ai cristiani per le gazzarre offensive di cui è resa protagonista ed ha anche pubblicato un libro (Vadia Não!, “non una cagna”) che descrive gli abusi a cui è stata sottoposta e le delusioni che ha sofferto durante la militanza femminista.
Un giorno, per caso, la sua vita è cambiata: è “bastato” comporre una canzone, un inno per arrivare al cuore della Chiesa, di milioni di fedeli e, immaginate un po’, anche a quello di un santo, Papa Wojtyla. Niente di più straordinario, non credete? Parliamo di Marco Mammoli l’autore di quell’emozionante brano dal titolo “Emmanuel” che ha fatto da colonna sonora alla Giornata Mondiale della Gioventù di Roma, nel 2000. Una canzone semplice e allo stesso tempo così sensibile, così vera che ha fatto il giro del mondo facendo dell’Italia il suo cuore pulsante. Dopo averla composta in pochi minuti, grazie ad un’ispirazione, non è azzardato dire, divina, milioni di persone l’hanno cantata alla presenza dell’allora pontefice Giovanni Paolo II. Un’emozione grandissima, un momento indimenticabile, una “grazia” che ancora oggi è uno dei “più bei regali che la vita e il Signore mi abbiano mai fatto”, ci racconta.
Il "Cristal Palace" di Andria tempestato di giudizi negativi dopo che aveva lanciato un'offerta promozionale per i partecipanti a un convegno su famiglia e unioni civili in programma in città
Jean Pierre Delaume-Myard, sceneggiatore e documentarista francese, omosessuale convinto e sereno, è da alcuni anni nel mirino delle lobby gay europee. Si è macchiato di una colpa imperdonabile: non solo ha accettato il ruolo di portavoce di Manif pour tous in Francia, ma ha scritto un libro per spiegare perché lui, da omosessuale, ritiene ingiusta la scelta del matrimonio e, soprattutto, dell’adozione gay. «I bambini – ripete – devono avere una mamma donna e un padre uomo. Ogni scelta diversa è una discriminazione. E ve lo dico da omosessuale ».
Un successo arrivato in silenzio. E forse non poteva che essere così. Una specie di piccolo miracolo televisivo che si ripete ogni giorno, alle 18. Tra telefilm, telegiornali e sitcom c' è una rete che fa registrare ascolti da generalista: Tv2000. L' emittente della Conferenza episcopale italiana diretta da Paolo Ruffini è in continua crescita: in un anno (dal 2014 al 2015) gli ascolti sono aumentati del 16,2%. Ma il vero caso nel caso è rappresentato dal rosario mandato in diretta da Lourdes.
Fecondazione artificiale eterologa con ovocita crioconservato da dieci anni. Accade al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna dove si presenta una donna 32enne in menopausa precoce che vuole diventare mamma a tutti i costi. L’equipe diretta dalla dottoressa Eleonora Porcu la sottopone a fecondazione artificiale di tipo eterologo: vanno in laboratorio e scongelano un ovocita che era nel freezer da dieci anni, lasciato lì da una donna che aveva già avuto dei figli in provetta, e poi prendono il seme del partner maschile. Il bambino dovrebbe nascere a breve.
«Siamo rimasti l’unico Paese dei 28 (dell’Unione Europea: Ndr) senza una disciplina sulle unioni civili», ha affermato recentemente Renzi aggiungendo poi che a tale eccezione occorre al più presto porre rimedio. La stessa cosa è stata poi perentoriamente ribadita da diversi esponenti della maggioranza di governo, dal ministro Martina e ancora ieri dalla presidente della Camera Boldrini, trovando disciplinata eco in una stampa e in telegiornali che hanno perso la buona abitudine di verificare la correttezza delle notizie che diffondono.
La prolusione del cardinale Bagnasco al Consiglio permanente dei vescovi italiani di oggi pomeriggio affronterà certamente il tema caldo delle unioni civili e, più o meno direttamente, farà cenno al Family day di sabato 30. Intanto, ha già preso una certa fisionomia la geografia ecclesiale che si è espressa rispetto all’incontro del Circo Massimo di Roma. Dopo le prime dichiarazioni favorevoli del cardinale Bagnasco, e il recente discorso del Papa alla Rota romana, l’argine si è rotto producendo il classico effetto valanga.
Chi si sta impegnando per il ritiro del ddl Cirinnà dovrebbe porre attenzione ad una posizione oggi abbastanza diffusa anche tra i cattolici, ecclesiastici e laici che siano. Questa idea è riassumibile in questa frase: sì alle unioni civili, no alle adozioni, e può creare non poca confusione. L’idea di fondo è che nella società di oggi ci sia una pluralità di unioni e che lo Stato le debba normare, l’importante è che non le equipari tra loro e, soprattutto, non le identifichi con il matrimonio.
«All’Inferno non ti mandano: ci vai tu, perché tu scegli di essere lì. L’Inferno è volere allontanarsi da Dio perché io non voglio l’amore di Dio. Questo è l’Inferno. Va all’Inferno soltanto colui che dice a Dio: “Non ho bisogno di Te, mi arrangio da solo”, come ha fatto il diavolo che è l’unico che noi siamo sicuri che sia all’Inferno». In queste poche e semplici parole di Papa Francesco è racchiusa tutta la dottrina cattolica sull’Inferno.
A una settimana esatta dal Family Day del Circo Massimo una conferenza episcopale regionale – quella del Triveneto – prende posizione collegialmente a favore della grande manifestazione in difesa della famiglia naturale.
L'Arcigay gonfia i numeri dei cortei per le unioni civili. Una mossa politica per equiparare le piazze arcobaleno al Family Day. E i media si bevono i numeri finti. Giovanardi li smaschera: "Città per città si fa fatica ad arrivare a 50mila. Dove sono gli altri 950mila?"
Dalla sua introduzione in Canada nel 2005 il matrimonio omosessuale ha eroso i diritti fondamentali
Oggi inizia la Novena alla Madonnina delle Lacrime di Civitavecchia.
Oggi inizia la Novena della Purificazione (Candelora).
Il notevole successo della fiction televisiva Don Matteo, interpretato da Terence Hill, oltre che all’intreccio di elementi drammatici e comici, è dovuto senza dubbio alla figura del protagonista, questo “prete detective”, che ha più fiuto di tutti e arriva sul posto giusto sempre prima dei carabinieri. Ma, ci chiediamo, è possibile fare un’indagine più approfondita di questa figura di prete? Io penso che ne valga la pena, perché essa può dire la sua parola nella attuale evoluzione della figura del sacerdote cattolico, che a volte stenta a trovare modelli di riferimento.
Ci si può avvitare sugli emendamenti. Il punto più critico del disegno di legge sulle cosiddette unioni civili sta però in quello che la Presidenza della Repubblica ha fatto trapelare qualche giorno fa, senza essere smentita: il testo non va bene perché sovrappone il regime del matrimonio e il regime della convivenza fra persone dello stesso sesso; e ciò contrasta con la Costituzione, che adopera all’articolo 29 espressioni che non lasciano margini di equivoco. Contrasta pure con l’esegesi che di quella norma fondamentale la Corte costituzionale ha dato sei anni fa, con la sentenza n. 138/2010, allorché - pur richiamando la necessità del riconoscimento di diritti ai componenti di una coppia same sex - ne ha escluso la parificazione al matrimonio.
Secondo il noto psichiatra, la maternità surrogata porta inevitabilmente all’eugenetica attuata da Hitler. Egli solleva poi il diritto del figlio a conoscere i propri genitori
Il presidente del Forum delle associazioni familiari saluta con favore la manifestazione del 30 gennaio contro il ddl Cirinnà, auspica però che la “partita per la famiglia” prosegua anche dopo la piazza
Oggi la promulgazione del decreto riguardante il miracolo ad una bimba argentina. La postulatrice Silvia Correali: “Un giorno di grande allegria per tutta l’Argentina e per la Chiesa”
Oggi inizia la Novena a San Giovanni Bosco
Dopo l’evento di maggio, torna a fine gennaio un evento per sapere tutto sulla compravendita di bambini a partire da 100 mila dollari. Aperto a tutti: coppie gay, lesbo ed etero
Sposata da 46 anni con l’ex calciatore del Paris Saint-Germain, Bernadette dimostra un amore sconfinato: «Lo lavo, lo vesto e gli dò io da mangiare. È ancora vivo ed è meraviglioso»
A Mozogo, al confine con la Nigeria, le ripetute incursioni dei jihadisti hanno unito i fedeli delle due religioni. «Questo ci rende un esempio di tolleranza interreligiosa».
Le parole del Bergoglio sono un macigno sul ddl Cirinnà: "Non confondere unioni civili e matrimonio". Barricate bipartisan in parlamento. Il Pd si divide sulla stepchild adoption. E Renzi avverte: "Senza intesa voto di coscienza in aula"
Il cristianesimo è sempre all’inizio. Per almeno due motivi. Il primo riguarda l’ambiente in cui viviamo: in un mondo ridiventato pagano, il cristianesimo è sempre agli inizi, con l’unica differenza che mentre gli antichi romani ai vizi attribuivano il nome di un dio, ora i moderni li chiamano “diritti civili”. Il secondo motivo è che nessuno nasce cristiano; cristiani si diventa e non lo si è mai compiutamente. La “milizia cristiana” si svolge dunque contemporaneamente su due fronti, l’uno rivolto all’esterno, nel paragone con un ambiente svuotato di senso o addirittura corrosivo, l’altro all’interno, per la riconquista della propria anima a Dio.
Iraq, il monastero di Sant’Elia sorgeva su una collina nei pressi di Mosul. Era luogo di culto dei cristiani da 1400 anni. Oggi non ne resta altro che un cumulo di macerie. Foto satellitari, pubblicate l’altro ieri, mostrano l’opera di distruzione sistematica dell’antichissimo edificio condotta dall’Isis. Tracce di bulldozer circondano una chiazza grigia, lì dove prima c’erano le sue mura.
Racconti di un esorcista di Don Gabriele Amorth: L'occultismo (13/01/2016). Trasmissione da Radio Maria.
Vangelo Lc 1,1-4; 4,14-21: Oggi si è compiuta questa Scrittura .
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
La famiglia sulla terra si compone e si ricompone nel perdono quotidiano
Il presidente dei vescovi americani scrive nel messaggio per la Marcia per la Vita che molti sono contro l’aborto ma non si considerano “pro-life”, ciò è uno stimolo per i cattolici a diventare “migliori messaggeri” della cultura della vita
L’editore britannico, scampato all’Olocausto in gioventù grazie all’aiuto dei cristiani, ha dedicato gli ultimi mesi della sua vita portare famiglie siriane in “rifugi sicuri” lontano dai tagliagole jihadisti
L’iniziativa è del Centro Studi Rosario Livatino, costituitosi a 25 anni dal sacrificio del giudice siciliano. Alcuni magistrati, avvocati, docenti universitari hanno sentito l’esigenza di dare vita ad un organismo che approfondisca in particolare i temi della vita, della famiglia e della libertà religiosa, avendo come quadro di riferimento il diritto naturale. Decidono di costituire un Centro Studi e di intitolarlo a Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990, mentre si recava al lavoro al Tribunale di Agrigento.
"L'autore di "Quo vado?" e degli altri film del comico pugliese racconta la sua conversione e il "filo" che lega il pontefice a Zalone "
Nel momento in cui le istituzioni italiane ed europee, le istituzioni religiose aprono sempre più alle organizzazioni islamiche legate alla Fratellanza musulmana, l’intervista qui presentata rappresenta un ulteriore spunto di riflessione sui processi di radicalizzazione e sull’operato dell’islam politico. Mohammed Louizi, di origine marocchina, ma residente a Lille in Francia, è un ex Fratello musulmano che ha vissuto la Fratellanza sia in Marocco che in Francia, come Presidente dell’organizzazione Etudiants Musulmans de France, membro del Forum delle Organizzazioni Giovanili e Studentesche Europee (FEMYSO) di cui fanno parte anche i Giovani Musulmani d’Italia (GMI). Louizi ha avuto il coraggio non solo di lasciare gli incarichi e l’affiliazione alla Fratellanza, ma anche di denunciarne il progetto globale. Questa lunga intervista si propone di contribuire al dibattito, arduo e delicato, della rappresentanza dei musulmani in Italia e in Europa che molto spesso è monopolizzata dall’islam politico a scapito dell’islam politico cui richiama Louzi nel proprio saggio.
La discussione, in questi giorni, del ddl Cirinnà ha riportato all’attenzione il tema delle adozioni omosessuali su cui il governo, nonostante la strenua opposizione dei cattolici, ha intenzione di mettere il cappello. In momenti come questi, in cui la battaglia parlamentare è intrisa da ogni parte di questioni ideali e ideologiche, sarebbe invece bene fare un passo indietro per provare valutare le cose da una prospettiva diversa: quella del bambino.
Dal discorso di Benedetto XVI ai partecipanti al convegno promosso dal Partito Popolare Europeo, 30 marzo 2006.
Dopo Palmira e Niniva abbattuto a Mosul un altro pezzo di storia di 1400 anni fa. Padre Habib: ci vogliono eliminare
Pochi hanno sentito parlare di Irene Fedoryka, ma la sua vita è un’icona di donazione di sé per la gloria di Dio. Lo afferma Kimberly Cook, scrittrice freelance e autrice che ha parlato con Aleteia di questa notevole musicista e madre. La Cook ha scoperto la Fedoryka grazie ai suoi figli. “Dai loro frutti li riconoscerete”.
Quando siete stati più innamorati? Più specificatamente, quando siete stati più innamorati di Dio? Vi si adattano le parole di Ron Rolheiser, per il quale “tranne in rari momenti, di grazia, crediamo ancora in un Dio che è estremamente serio, intenso, addolorato, deluso da noi, deluso dal mondo e lontano dal perdono incondizionato… E tuttavia la lotta profonda di ogni religione è entrare nella gioia di Dio?”. E allora ve lo chiederò di nuovo: quando siete stati più innamorati?
Forse ne avrete già sentito parlare. L’Harvard Extension Cultural Studies Club aveva deciso di ospitare una messa nera (una presa in giro satanica del Santo Sacrificio della Messa) ad opera del Tempio Satanico, ed era stato annunciato che durante questo “servizio” sarebbe stata profanata un’ostia consacrata. Il gruppo responsabile della messa nera, il Tempio Satanico, affermava di non avere un’ostia, perché “rispettiamo tutte le religioni e vogliamo che nessuno si senta offeso. Capiamo il ruolo potente che l’Eucaristia ha nella religione cristiana, e non vogliamo affatto che sembri che non rispettiamo le vostre tradizioni”. La mia prima reazione è stata pensare che fosse un’immagine perfetta dell’ambiente universitario del XXI secolo: si voleva realizzare una messa nera satanica senza offendere nessuno. Dopo una maggiore riflessione ho pensato, però, si trattasse di un’argomentazione importante a favore del cattolicesimo.
Incontro con i genitori di Chiara Luce Badano. Sabato 6 febbraio, Cappella universitaria La Sapienza, Roma.
«Chi non ama il profeta Maometto?». Questa semplice domanda posta da un imam pakistano alla platea di fedeli ha innescato una serie tragica di eventi che ha lasciato un bambino di 15 anni senza una mano. Il 10 gennaio, nella moschea del villaggio di Khanqah, il giovane Anwar Ali, avendo probabilmente interpretato male le parole della guida religiosa, ha alzato la mano alla domanda dell’imam Shabir Ahmad. Il figlio di una famiglia povera si è reso conto di aver sbagliato risposta quando ha visto che solo la sua mano si era alzata e che centinaia di occhi si erano girati verso di lui, accompagnando gli indici puntati dei musulmani scandalizzati e le grida dell’imam: «Blasfemo!». L’accusa è passata di bocca in bocca: «Non ami forse il tuo profeta?».
Non abbiamo molti dubbi su cosa accadrà di qui al 30 gennaio, quando il popolo del Family Day invaderà pacificamente Roma dopo che il Quirinale ha ricordato al governo Renzi che, così com’è, la legge Cirinnà è incostituzionale perché le “unioni civili” sono il “matrimonio gay” camuffato con un altro nome, mentre già nel 2010 la Corte costituzionale sentenziava che «i costituenti tennero presente la nozione di matrimonio che stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso».
Pensate al ghiaccio bollente o all’acqua asciutta. Ci siete riusciti? No? E avete ragione perché pensare al ghiaccio che scotta è una contraddizione in termini, un ossimoro. Un ossimoro vivente è il dottor Gian Benedetto Melis, direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Monserrato in provincia di Cagliari nonché professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia nella Facoltà di Medicina a Cagliari. Il prof. Melis pratica aborti, una ventina a settimana, e si definisce cattolico. Ecco allora che andiamo a raccontarvi lo strano caso del Dottor Melis e di Mister Hyde, medico abortista che si trasforma nel privato in un fervente credente.
Walt Disney è stato uno dei più grandi geni del Novecento. Tipo ideale del “sogno americano”, anche lui cominciò in un sottoscala, da solo, senza un soldo, e armato solo di una matita e un foglio di carta. Le fiabe della grande cultura europea furono la sua ispirazione: Esopo, Fedro, Perrault, i fratelli Grimm. Il suo unico target, i bambini. Anche Hollywood dovette inchinarsi a lui e attribuire l’Oscar addirittura a un film di disegni, Biancaneve (e negli anni Trenta!). Perfino i grandi dittatori del ventesimo secolo lo adoravano: Mussolini, Hitler, Tito, che si facevano proiettare privatamente i suoi film, chi apertamente, chi di nascosto. Walt Disney, non è un segreto, era un conservatore, un «Dio, patria & famiglia» alla John Wayne tanto per intendersi, gente per cui il “sogno” americano era inscindibile dai ”valori” americani di una volta. Ma poi papà Disney è morto e una potentissima multinazionale ha preso il suo posto. Disney era “papà” perché, come si è detto, aveva indirizzato tutto il suo lavoro ai bambini. Questo, commercialmente, si traduceva in prezzi contenuti, appunto alla portata delle famiglie, e moralità assoluta di antico stampo puritano.
Il conto alla rovescia è partito, mentre mancano pochi giorni alla discussione in Aula del ddl Cirinnà, fra dieci giorni a Roma tornerà in piazza il popolo pro-family. Quello che lo scorso 20 giugno riempì piazza san Giovanni per un appuntamento che ha suonato la sveglia a molte orecchie. Quella piazza sbalordì analisti e addetti ai lavori soprattutto per il fatto di essersi auto-convocata, grazie all'impegno di un comitato nato dal basso e capace di tempi di reattività (e risultati) impensabili. Presidente del Comitato “Difendiamo i nostri figli” è il professor Massimo Gandolfini che la Nuova Bussola ha incontrato per chiedere come procede l’ avvicinamento al 30 gennaio.
Vi parliamo di Madame Blavatsky e del suo odio viscerale per il cristianesimo ...
C’è un aspetto ricorrente nella vita quotidiana di preghiera: è la frivolezza, l’incostanza naturale dell’uomo. Questa incostanza ha origine nell’intelligenza e genera, quando non viene combattuta, l’apatia della volontà, culminando inevitabilmente nell’essere tiepidi. Lo spirito frivolo è l’opposto dello spirito riflessivo. L’intelligenza superficiale non permette all’idea di penetrare in sé e di gettare radici. Oltre a questo, essendo completamente coperto dalla foresta dei pensieri vani, delle preoccupazioni futili e degli attaccamenti alle cose create, il seme della grazia, appena ricevuto, viene subito soffocato. Un’anima frivola vive sulla superficie delle cose. Anche durante la preghiera non riflette, non penetra la verità proposta, non si attacca alla considerazione delle cose dell’aldilà. Non è mai stata toccata dalle massime del Vangelo, dalle perfezioni di Dio, dai diritti imprescrittibili del suo sovrano dominio, dai pensieri salutari dei santi.
“Murati vivi”. Una scritta sul muro e una data: 3 novembre 1943. Inizia quel giorno l’avventura di alcuni uomini – ebrei, disertori, renitenti alla leva – per fuggire dai tedeschi che occupavano Roma. Una storia rimasta nascosta per 40 anni, e riportata alla luce, è il caso di dirlo, da padre Ezio Marcelli, sacerdote della comunità redentorista presente fin da allora nella chiesa di San Gioacchino in Prati, dove si svolge questa vicenda. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, la situazione è incandescente; chiese e conventi non sono risparmiati dalle incursioni dei tedeschi. Anche per i padri redentoristi è troppo rischioso continuare a proteggere ebrei e fuggiaschi nei locali annessi alla chiesa: il teatro e anche le stanze del convento. Nei libri delle cronache della comunità, si legge – sotto la data del 24 ottobre 1943 – che “tutta la comunità è riunita in consulta per decidere su affari delicati”. Si trattava di stabilire la sorte di questi “ospiti”. I padri decidono di licenziarli, ma la storia va diversamente.
Nessun impegno sul piano organizzativo ma i dirigenti del movimento lanciano un appello ai parlamentari, mentre fervono le veglie di preghiera per la tutela della famiglia naturale
Don Mauro Mantovani, rettore della Pontificia Università Salesiana dallo scorso luglio, si sofferma sull’emergenza educativa e sul sempre attuale “metodo preventivo”
Da Nord a Sud Italia, il prossimo fine settimana sarà attraversato da veglie silenziose per protestare contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili. In attesa della grande manifestazione di piazza del 30 gennaio, con appuntamento al Circo Massimo di Roma, i fautori della famiglia naturale sono pronti a rendere testimonianza pubblica e visibile del loro punto di vista. Lo faranno, nelle piazze di una 40ina di città italiane, tra il 23 e il 24 gennaio, attraverso l’originale iniziativa delle Sentinelle in Piedi, già attive per protestare contro il ddl sull’omofobia. Persone di ogni età, estrazione sociale e confessione religiosa si raduneranno per restare in piedi, in silenzio, a leggere un libro.
Padre Giacobbe Elia, esorcista incaricato per la Diocesi di Roma dal 1987 e autore di numerosi libri e pubblicazioni, intervistato da IntelligoNews parla dell'anno trascorso e di quello che verrà. Mette in guardia dalle tentazioni moderne e chiarisce come procedere evitando di cadere nel nichilismo e non cancellando l’idea del peccato che può trarre in inganno...
Un modulo online e 24 ore di attesa, tanto è bastato alla giornalista del Corriere della Sera Monica Ricci Sargentini per richiedere un appuntamento per avere un figlio con una madre surrogata ed essere ricevuta alla Santa Monica Fertility Clinic. Siamo in California, avamposto dell’industria della cosiddetta “surrogata etica”, come spiegherà alla giornalista Kim Bergman, direttrice di Growing Generation, una delle prime agenzie di surrogacy degli Stati Uniti: «La surrogata etica è la collaborazione tra adulti informati e consenzienti che si mettono insieme per aiutare qualcun altro. Dovreste venire in sala parto insieme a loro. È un banchetto d’amore».
In inglese il termine è blanding, mischiare i generi, e ormai fa parte del vocabolario dei giovani. Il fatto è che a Londra gli storici magazzini Selfridges, sei piani nell’area di Oxford Street vicino a Hyde Park, due filiali a Manchester e una a Birmingham, hanno aperto uno spazio per la moda gender. Sono i più grandi magazzini del Paese dopo Harrods, “Open to the world since 1908” come c’è scritto sulla facciata dell’edificio: da visitare anche solo da turista, e infatti sono inseriti nelle guide. Se si vuole fare shopping di classe è il posto giusto, perché ha tutti i grandi brand, da Prada a Louis Vuitton, da Gucci a Chanel, Dior, Burberry, su una superficie di 40.000 metri quadri.
Fabrizio De André tornava volentieri sul tema “suicidio”. La prima volta, ne La ballata del Miche’, se la prese con la Chiesa che, spietata, negava ai suicidi il funerale religioso. Nel brano scritto in memoria di Luigi Tenco, morto suicida, scavalcò la Chiesa spietata e si disse sicuro che il Paradiso accoglie tutti, «perché non c’è l’Inferno nel mondo del buon Dio». Infine, in Andrea, buttò la spugna e non fece commenti metafisici sul suicidio del protagonista.
Le lobby pro eutanasia scavano cunicoli profondi sotto le fondamenta del Parlamento europeo, cunicoli che ad oggi non hanno ancora determinato il collasso di questa istituzione, ma che alla lunga potrebbero provocare guai seri. La settimana scorsa è stata bocciata una “Dichiarazione sulla dignità del fine vita”. Il documento, sottoscritto da 95 deputati su 751, così recita: «Tutti i cittadini europei, indipendentemente dalla loro nazionalità, che si trovano in una fase avanzata o terminale di una malattia incurabile, la quale sta causando loro una insopportabile sofferenza fisica o psichica impossibile da alleviare, dovrebbero essere messi in grado di beneficiare di assistenza medica allo scopo di porre fine alla propria vita con dignità». Un giro di parole per tentare di introdurre l’eutanasia nei paesi Ue.
Con la nuova manifestazione sul tema “Difendiamo i nostri figli”, in programma a Roma il 30 gennaio prossimo, torna alla ribalta quella che è una cruciale novità nella vita pubblica del nostro Paese: un movimento nel senso più proprio del termine, nato nella società civile al di fuori di qualsiasi consolidata organizzazione politica e sociale, che si mobilita a tutela di un valore civile di decisiva importanza. Un movimento che prende le mosse dalla diffusa convinzione, largamente confermata dai fatti, che oggi la democrazia italiana neghi adeguato spazio politico a quei settori della società italiana che in valori del genere attivamente si riconoscono.
Ci si è messa anche la tempesta di sabbia, ieri. Sabbia rossa del deserto, non certo l'ideale per chi ha la sua roccaforte in un aeroporto militare stretto d'assedio dalle bandiere dell'Isis da ogni punto cardinale. Sabbia rossa che copre la tragedia che si consuma ormai da giorni a Deir Ezzor, capoluogo dell'est della Siria, principale centro petrolifero del Paese, un tempo abitato da duecentomila persone.
Interpellato dalla stampa sul situazione migrazioni in Europa, l’arcivescovo di Vienna afferma: “Dal Ccee né una parola forte, né un’analisi delle cause di quello che è un dramma”
La situazione degli abitanti di Aleppo, è sempre più drammatica. Alle bombe che minacciano quotidianamente la città (ieri colpita la chiesa Armena Evangelica, per fortuna senza vittime), si aggiunge la mancanza di energia elettrica, l’interruzione dell’erogazione dell’acqua e infine il freddo intenso di questo periodo.
Il villaggio ospita decine di famiglie cristiane fuggite dalla piana di Ninive. Protesta del patriarcato caldeo all’ambasciata turca a Baghdad.
Quando San Luca inizia a narrare la vita pubblica di Cristo, dice che “Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent’anni” (Lc 3,23). Trent’anni. Quando Gesù ha iniziato ad attirare le folle con la sua parola e i suoi segni miracolosi, quelli che lo avevano conosciuto in precedenza rimanevano stupiti: “Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria?” (Mt 13,55). Capite cosa significa? Per almeno trent’anni, la vita di Gesù ha avuto – con l’eccezione di qualche mese di esilio in Egitto – la normalità della vita quotidiana di rapporto familiare e lavoro propria di una famiglia modesta. Si vede che quando ha iniziato la sua vita pubblica Giuseppe era già morto, perché viene menzionato solo indirettamente, mentre la madre viene presentata come la persona conosciuta, Maria.
Due organizzazioni cattoliche, l’Istituto di politica familiare e Mas Libres per la libertà religiosa, hanno preso una posizione pubblica, criticando aspramente il gesto compiuto dal Maliorca Gay Men’s Chorus con la loro esibizione, travestiti da monache, in concerto per i festeggiamenti di San Sebastiano, patrono di Palma di Maiorca.
Già in passato l’edificio ha avuto attacchi analoghi. Mons. Twal: “Deplorevole che questi episodi di odio arrivino 50 anni dopo la Nostra Aetate”
Nel ricordo delle visite di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, Francesco incontra gli ebrei di Roma e, rammentando commosso la Shoah, condanna ogni forma di “violenza dell’uomo sull’uomo” contraria ad ogni religione
Sabato c’è stato a Roma all’Auditorium Antonianum il primo congresso nazionale del Comitato “Difendiamo i nostri figli”. Ha aperto la giornata il presidente Massimo Gandolfini che ha ricordato con gioia la manifestazione del 20 giugno scorso a piazza San Giovanni, convocata dal Comitato per riaffermare il diritto dei genitori ad educare i figli e fermare la “colonizzazione ideologica” della teoria Gender nelle scuole. L’incontro di sabato, a poco più di cinque mesi da quella bellissima piazza, è stato organizzato per valutare il lavoro svolto fino ad oggi nella difesa dei più piccoli e della famiglia, per definire le linee operative comuni per i prossimi mesi e per conoscere e incontrare i rappresentati dei Comitati Locali DFN (Difendiamo i nostri figli) nati sulla scia del Comitato Nazionale permanente.
Il ddl Cirinnà bis, già ddl 14 depositato nel 2013, alla quarta riscrittura e senza aver ottenuto neanche mezzo minuto di passaggio in commissione (procedura platealmente anticostituzionale) approderà il 26 gennaio 2016 nell’aula del Senato della Repubblica. Tutti i mezzi di comunicazione, con rarissime eccezioni, lavorano con tonalità diverse per far capire che la sua approvazione è auspicabile o per certi versi inevitabile. Non è così, è una bugia. Il ddl Cirinnà si può fermare, anche agevolmente, a patto di compiere sette atti decisivi che facciano leva sulla debolezza intrinseca di un testo ideologico e scritto male, denso di imbrogli: un colossale inganno verso gli italiani che sono genericamente favorevoli alle unioni civili per omosessuali, ma in stragrande maggioranza contrari a assegnare loro i figli.
??Il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili e sulla stepchild adoption è "una distrazione grave e irresponsabile" rispetto "ai veri problemi dell'Italia" e la manifestazione prevista il 30 gennaio a Roma è "condivisibile". La voce del cardinale Angelo Bagnasco si è levata alta e netta nel giorno tradizionalmente dedicato ai migranti ed ai rifugiati.
A breve, fra qualche giorno, al massimo qualche settimana, il popolo delle famiglie tornerà in piazza. Lo farà in coincidenza dei lavori al Senato sul disegno di legge sulle unioni civili, che parifica al matrimonio la convivenza fra persone dello stesso sesso e apre la strada all’adozione da parte di una coppia dello stesso sesso e all’utero in affitto. Lo farà ripetendo l’esperienza del 20 giugno scorso, non perché trovi gusto nel trascorrere due notti in viaggio, pagare il biglietto del treno per sé e per i suoi senza un centesimo di sconto, e dedicare un fine settimana a questo invece che ad attività più riposanti: lo farà perché lo ritiene necessario. Userà lo stesso metro di responsabilità con il quale quando in una famiglia il padre o la madre, o entrambi, perdono la testa e iniziano a compiere azioni dissennate, gli altri sentono il dovere di prendere in mano una situazione che mai in passato avrebbero immaginato di guidare.
Il Family Day del 30 gennaio è un’iniziativa «a difesa della famiglia, del sostegno pieno alla famiglia che non può essere uguagliata da nessun’altra istituzione o situazione. L’obiettivo è decisamente buono» e «assolutamente necessario perché le politiche familiari sono piccolissime»: «la famiglia è il fondamento di tutta la società». Le dichiarazioni fatte ieri dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), a margine della messa celebrata in Duomo a Genova, segnano una svolta radicale nell’atteggiamento ufficiale della CEI nei confronti di movimenti e associazioni che sono mobilitati a difesa della famiglia naturale, contro il ddl Cirinnà che vuole il riconoscimento delle unioni civili. «La promozione della famiglia – ha detto Bagnasco - e l’invocazione di sostegni reali, che fino ad adesso sembra che non ci siano, dovrebbe essere una voce unitaria di tutto il Paese, di tutte le famiglie italiane, anche in modo diversificati».
Domani Kiko Argüello parteciperà a Radio Maria alla trasmissione "La vera storia della chiesa" da me diretta. Per seguire la trasmissione sintonizzatevi su Radio Maria alle ore 10.15.
La cultura dominante ha dato, e dà ancora, un immagine stereotipata di San Giovanni Paolo II, un papa su cui molto si è detto ma molto c’è ancora da scoprire
Ieri la telefonata tra il card. Bagnasco e l’iniziatore del Cammino. Si conferma la vasta presenza dei neocatecumenali alla manifestazione, come nell’edizione del 20 giugno 2015
Sono a dir poco “ignobili” gli insulti che alcuni utenti Facebook hanno rivolto a don Fortunato Di Noto, fondatore di ‘Meter’, rivolte sulla pagina de Il Messaggero che riportava la notizia della denuncia da parte dell’associazione di 40 filmati che riprendevano decine di bambine legate e stuprate dentro stanze di hotel da soggetti adulti. Erano quest’ultimi a riprendere con telecamere le scene, per poi scambiarle con altri video pedopornografia.
Tempi sta organizzando un treno alta velocità a tariffa speciale andata-ritorno Milano-Roma in giornata per sabato 30 gennaio
La misericordia di Dio è a buon mercato? Vi sono alcuni passaggi del libro intervista del Papa Il nome di Dio è misericordia che ci fanno capire che la misericordia di Dio non può essere disgiunta dalla giustizia – la quale richiede che chi opera il bene riceva un premio e chi compie il male sia punito – e dalla verità – la quale invece esige che il male venga riconosciuto come male. Andrea Tornielli, che ha intervistato il Pontefice, ad esempio, ricorda una sua omelia a Santa Marta in cui Francesco, spiegando l’incontro di Gesù con l’adultera che stava per essere lapidata, rammenta che Cristo «difende il peccatore da una condanna giusta». Il Papa, quindi, ci dice che il peccato merita una condanna che, per giustizia, non può che essere proporzionalmente severa tanto quanto la gravità del peccato.
Un intero popolo in ginocchio per difendere la famiglia e i diritti dei bambini. Questa è la straordinaria avventura dell’“Ora di guardia,” un’iniziativa partita da qualche giorno per chiamare a raccolta tutti i cattolici e ricordare loro che di fronte all’avanzata del male nel mondo lo sforzo umano non è sufficiente: è necessaria la preghiera.
A proposito del ddl Cirinnà e della manifestazione del 30 gennaio pubblichiamo l'Angelus pronunciato da Giovanni Paolo II il 19 giugno 1994. In quell'anno il Papa, in previsione della Conferenza ONU su popolazione e sviluppo che si sarebbe svolta in settembre al Cairo, che si prefigurava come un mortale attacco alla famiglia, dedicò molti Angelus all'approfondimento di alcuni aspetti riguardanti la centralità e il senso della famiglia naturale. Quello che pubblichiamo oggi va al cuore delle discussioni, delle polemiche e delle obiezioni che tengono banco in questi giorni.
Come segnalavamo in questo post, le ordinazioni sacerdotali negli Stati Uniti sono state 595 nel 2015, contro le 477 del 2014. Un aumento di circa il 25% in un solo anno e uno dei più robusti segnali di ripresa vocazionale dopo una crisi pluridecennale iniziata poco dopo la chiusura del Concilio, in concomitanza con l'esplosione del 68. Le ordinazioni erano state 994 nel 1965, 771 nel 1975, 533 nel 1985, 511 nel 1995 e 454 in 2005. Che la caduta si fosse arrestata era chiaro già da alcuni anni, ora, appunto, sembra manifestarsi una chiara e vibrante inversione di tendenza.
Le apparizioni della Vergine a Banneux nel gennaio del 1933 sono state una luce nel gelo e nella sera tenebrosa delle Ardenne, ma più ancora nella notte del dolore e della sofferenza che l'umanità ha vissuto come conseguenza dell'illuminismo, del nazionalsocialismo e dell'avvento della seconda guerra mondiale. Quando la fede viene assopita e l'uomo si trova inesorabilmente di fronte al mistero del dolore, della morte e quando nell'indigenza è a contatto con le tenebre, non può in nessun modo venire meno la speranza della fede nel Dio vivente, colui che è venuto, viene e verrà. Nella notte la Vergine dei Poveri viene per chiamare alla fede, per invitare a rimettersi in cammino, per sollecitare alla confidenza in Dio, per accompagnare l'umanità a Cristo Gesù. Le apparizioni di Banneux segnano la storia dell'Europa: avvengono nel cuore di questo vecchio mondo bisognoso di riscoprire il senso della solidarietà, dell'appartenenza al mistero della salvezza, dell'apertura ai deboli, ai piccoli, ai sofferenti e ai poveri. L’intervento della Vergine delle nazioni è dono di grazia per scuotere dall'apatia spirituale i singoli, le famiglie, le comunità, i popoli: dono per tutti, perché nessuno è escluso dal piano della redenzione. Banneux resta per sempre segno di questa luce dall'alto che viene ancora a rischiarare a qualunque livello coloro che si lasciano accompagnare dalla Madre verso una meta sicura. Di questo messaggio, così intenso ed evangelico, la presente pubblicazione ne vuole dare una lettura con semplicità, attraverso la sensibilità di una madre e di una donna che nella sera del suo cuore coglie la presenza della luce vera che illumina ogni uomo. L'intento non è quello di uno studio sistematico sulla realtà delle apparizioni o di un approfondimento teologico, ma un tentativo di lettura spirituale del messaggio attraverso uno stile semplice, dove anche il particolare assume un suo significato senza perdersi. Dovremmo, in un certo senso, riscoprire il valore della devozione come atteggiamento di stupore reverenziale di fronte alle opere di Dio di cui Maria santissima ne è segno inconfondibile. Una luce nella notte. Sì, Banneux è questo. E anche il libro è nato così: nella notte, a Banneux, in occasione di un pellegrinaggio invernale. Poi è rimasto nel silenzio dell'attesa, ma con la speranza di una promessa che si sarebbe compiuta; sono i disegni imperscrutabili di Dio, che non lasciano tutto nel buio, ma a un certo punto fanno spuntare una luce. È la realtà dell'evento che maturato nel segreto viene rivelato per essere donato, offerto, condiviso: dono e mistero per tutti.
La parola “rosario” proviene dal latino e significa “ghirlanda di rose”. La rosa è uno dei fiori più usati per simboleggiare la Vergine Maria. Se si chiedesse quale sia il sacramentale più emblematico che possediamo noi cattolici, le persone risponderebbero probabilmente il Santo Rosario. In questi ultimi anni il Rosario ha fatto una ricomparsa poderosa, visto che molti cattolici lo recitano e anche quelli che lo conoscevano poco hanno imparato a recitarlo in famiglia. Il Rosario è una devozione in onore alla Vergine Maria. Si compone di un numero determinato di preghiere specifiche. Ecco alcune informazioni sul Rosario che potranno esservi utili.
Un carcerato cinese racconta la sua conversione. Le lacrime della mamma e gli incontri dietro le sbarre: così Gesù è venuto a visitarmi
Nella World Watch List 2016 al primo posto c'è la Corea del Nord. In Nigeria invece il maggior numero di cristiani uccisi. Nella graduatoria quasi tutti i paesi sono a maggioranza musulmana
I vescovi duri sul ddl Cirinnà. E "freddi" sulla piazza: no a vescovi-piloti. Sondaggi: gli italiani dicono "no" alle adozioni
L’agenzia Sir ha intervistato padre Zuhir Nasser, rogazionista, parroco a Santa Maria Santissima e responsabile per i siro-cattolici di Amman (Giordania), che ha dato un quadro fosco del futuro dei cristiani in Iraq. Da molto tempo, ormai, si susseguono gli appelli e le denunce sulla loro situazione (qui, ad esempio, quello dell’arcivescovo caldeo di Erbil, monsignor Bashar Matti Warda) e gli studi che preconizzano la loro scomparsa dal paese (secondo Acs si estingueranno entro 5 anni). Parole e analisi confermate da Nasser, secondo cui «fra cinque o sei anni i cristiani in Iraq potrebbero non esserci più. Per loro il conto alla rovescia è già cominciato».
Da qualche giorno 38 Primati nazionali della comunione Anglicana sono convocati dall'Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, per discutere e mettere al centro della loro azione pastorale alcuni temi come la violenza a sfondo religioso e il cambiamento climatico. Ma le cose sono presto virate (e arenate) su questioni di morale sessuale e dell'omosessualità in particolare. Per chi ha seguito il recente dibattito sinodale della Chiesa cattolica non sfuggono alcune interessanti analogie. Già alla seconda giornata di lavori Peter Jensen, a capo di un'alleanza di Chiese anglicane conservatrici (Gafcon), ha pubblicato un video messaggio dove diceva di aver ricevuto un mandato per «stare nella verità», con riferimento neanche troppo indiretto alle questioni dell'omosessualità e del same-sex marriage. I leader di sei Chiese africane si sono dichiarati pronti a lasciare i lavori se, come ha detto il monsignore ugandese Stanley Ntagali, «la disciplina e l'ordine divino non vengono ripristinati», In particolare, queste Chiese africane chiedono a Welby di sanzionare la Chiesa episcopale d'America per aver consacrato un prete gay, Gene Robinson, a vescovo del New Hampshire nel 2003. Ma, più in generale, la questione omosessuale è ormai più di 20 anni che travaglia l'anglicanesimo.
Aggiornamento ore 8.30: È finalmente arrivato l'annuncio ufficiale. Il "Comitato Difendiamo i nostri figli" convoca la nuova manifestazione nazionale «a difesa della famiglia e del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà» per il 30 gennaio a Roma. Raduno ore 11.30 per l'inizio della marcia. «Il luogo e il percorso - dice il comunicato - verranno comunicati in un secondo momento, poiché sono in corso decisioni con le autorità comunali romane e con le forze dell'ordine».
?La fede vince sempre, perché trasforma in vittoria anche la sconfitta, ma non è una cosa "magica", è un rapporto personale con Dio che non s'impara sui libri, è infatti un dono di Dio, un dono da chiedere: è questo, in sintesi, quanto ha detto il Papa nella Messa del mattino a Casa Santa Marta.
Ho deciso che d’ora in poi porterò al collo un crocifisso ben visibile. Cinque le ragioni di questa scelta.
«Molti cristiani arrivati [qui in Germania] dal Medio oriente subiscono pressioni così forti nei campi profughi dai migranti musulmani che preferiscono tornare indietro a casa loro». Con questa lettera il superiore del monastero ortodosso di San Giorgio, a 100 chilometri da Berlino, l’igumeno Daniel Irbits (foto in basso), ha denunciato al ministro federale per gli Affari speciali Peter Altmaier la condizione drammatica dei cristiani nei campi di accoglienza tedeschi.
Padre Jacques Murad spezza il pane, recita il Padre Nostro in arabo, poi fissa la famiglia, gli amici riuniti intorno alla tavola imbandita. «Me l’avessero detto mesi fa non ci avrei creduto. Non speravo di sopravvivere, figuratevi rivedere Roma e i miei amici siriani». Padre Jacques Murad una volta era un prete. Oggi è l’incarnazione di un miracolo. Un’incarnazione ancora incredula di fronte alla propria sorte, alla propria sopravvivenza.
Insieme al video del bambino chiuso in gabbia, il gruppo guidato da don Fortunato Di Noto ha consegnato molte cartelle che erano caricate su un server della Nuova Zelanda. Ci sono anche casi in cui i minori sono costretti a rapporti sessuali con animali, oltre che testi e riferimenti satanisti
Nel 2015 le persecuzioni contro i cristiani si sono ulteriormente inasprite e moltiplicate, estendendosi a Paesi in cui in passato erano assenti. I cristiani uccisi per la loro fede sono saliti a 7.100, contro i 4.344 del 2014, e oltre 2.400 chiese sono state attaccate, distrutte o gravemente danneggiate, più del doppio rispetto al 2014 quando gli attacchi erano stati 1.062. È quanto emerge dalla edizione 2016 della Word Watch List, la classifica dei 50 paesi in cui i cristiani sono più perseguitati (clicca qui).
Il convoglio di 44 camion della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa - sotto l'egida dell'Onu - alla fine è arrivato a Madaya, la cittadina a 25 chilometri a ovest di Damasco, sulle montagne del Qalamoun (al confine con il Libano), diventata nelle ultime settimane il nuovo luogo simbolo della guerra in Siria. Madaya il posto dove si muore di fame per l'assedio delle milizie di Hezbollah, alleate del presidente siriano Bashar al Assad.
Si sente talmente tanto parlare di “nuova Chiesa” che molti vescovi si sono calati perfettamente nella parte e ignorano totalmente non solo ciò che la Chiesa (quella “vecchia”) ha creduto e annunciato per duemila anni, ma anche le indicazioni più recenti. Nei giorni scorsi abbiamo già fatto riferimento alla Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede a proposito dei progetti di riconoscimento delle unioni omosessuali (2003), che spiega con chiarezza per quale motivo i cattolici non possono sostenere qualsiasi tipo di riconoscimento giuridico delle relazioni gay. Documento importante, approvato da Giovanni Paolo II, su cui i diversi vescovi e cardinali intervistati in questi giorni dalla grande stampa non hanno neanche pensato di misurarsi. Roba da “vecchia Chiesa”, evidentemente.
“Gli Stati Uniti d’America sono la nazione più potente del mondo. Punto”, dice il presidente Barack Obama in uno dei passaggi chiave del suo ultimo discorso dello Stato dell’Unione. “Nessuna nazione ci attacca direttamente, perché sa che quella sarebbe la strada della sua rovina”. E proprio poche ore prima che Obama pronunciasse queste parole di fronte al Congresso, l’Iran compiva un sequestro lampo di 10 uomini della Marina statunitense, nelle acque del Golfo, umiliandoli, fotografandoli con le mani dietro la nuca e rilasciandoli la mattina dopo. Mai tempismo fu più azzeccato e significativo di questa smentita (dal vivo) fornita dall’Iran. Proprio da quell’Iran con cui l’amministrazione Obama ha appena concluso l’accordo sul programma nucleare, vantato come una delle più grandi vittorie diplomatiche dal presidente.
Vangelo Gv 2,1-12: Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù.
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
I medici del Santuario di Lourdes hanno riconosciuto un nuovo miracolo: la 69ma guarigione certificata dalla commissione medico-scientifica (Bureau Medical) del santuario mariano francese. Beneficiaria è l’italiana Danila Castelli, moglie di un ginecologo e madre di quattro figli, che soffriva di ipertensione arteriosa provocata da vari tumori, con crisi gravi e frequenti. La guarigione della signora è avvenuta quando aveva 43 anni, il 4 maggio 1989, nelle piscine del Santuario di Lourdes.
Se vuoi compiere un attentato in Europa, fai finta di essere un cristiano occidentale. È quanto consigliato dal documento intitolato “Linee guida sulla sicurezza per i mujaheddin lupi solitari”. Il testo di 63 pagine è stato pubblicato in inglese per la prima volta il 18 ottobre da un membro dell’Isis, come riporta la Jamestown Foundation, ma dopo la strage di Parigi del 13 novembre è sempre più condiviso sui social network.
Parliamo dell’Italia e del modo con cui in Italia stanno cercando di imporre al di sopra (o al di sotto) della democrazia e del consenso popolare le adozioni gay.
Ve lo dico di tutto cuore: sono stufo, anzi arcistufo. Ancora una volta mi è toccato leggere riguardo quella gigantesca sciocchezza dei "sacrosanti diritti delle coppie omosessuali". La cosa irritante è che ad usare la formula non sono tanto, o almeno soltanto, i paladini dell'omosessualismo, ma anche alcuni esponenti che a parole si dichiarano contrari all'attuale disegno di legge Cirinnà.
Di certo è stato il concerto con gli ascoltatori più giovani che mai si è avuto nella storia della musica. Non erano ancora nati. Si è inventato questo particolarissimo concerto Emiliano Toso, biellese di 41 anni, che di professione fa il biologo presso un centro di ricerche in Piemonte e che divide il suo tempo tra colture in vitro e tastiera del pianoforte. Compone musica per stimolare le cellule verso una sana crescita e per infondere serenità a quella parte di noi chiamata anima che invece non è fatta nemmeno di una cellula.
Le incertezze e le paralisi che la Chiesa italiana ha reso evidenti nella confusione sulla linea da prendere a proposito del disegno di legge Cirinnà hanno un nome: pastoralismo. Una Chiesa che si è così a lungo macerata e lacerata su una cosa in vero molto semplice da fare, come opporsi ad una legge disumana da tutti i punti di vista, richiede una ragione culturale: il pastoralismo. Il pastoralismo ha fatto dire a tanti vescovi e sacerdoti che le manifestazioni di piazza rompono il dialogo e non costruiscono.
È stato presentato oggi in Vaticano il libro Il nome di Dio è misericordia (Piemme), dove Andrea Tornielli intervista Papa Francesco sul tema che è al centro del suo pontificato, la misericordia. Il libro è un’utile e commovente guida all’Anno Santo della Misericordia, e chiarisce in modo netto che la misericordia non ha nulla a che fare con il buonismo o con presunte negazioni della realtà del peccato. Al contrario, il Pontefice spiega che solo chi si riconosce peccatore riesce a incontrare la misericordia di Dio, e che il luogo privilegiato di questo incontro è il confessionale. Il libro comprende cinque diversi nuclei tematici. Il primo è relativo alle fonti del Magistero di Francesco sulla misericordia.
Il sacerdote cattolico si è spento giovedì all’età di 86 anni. Nel 2013 scrisse: «Dio ci consente sempre di realizzare i nostri sogni, ma in maniera diversa da come ce l’immaginiamo»
Sarkis Kirbukiyle, 57 anni, ha preferito restare in casa sua «come in una tomba». Costretto a pagare il tributo umiliante, ha visto esecuzioni e ricevuto insulti per stralda
Sono partiti da Israele, destinazione Nepal, per prendere la figlia che avevano commissionato a una madre surrogata. Una volta ritornati a casa, dopo aver effettuato un test genetico obbligatorio, si sono accorti che la bambina non era la loro e l’hanno rimandata indietro.
Il Medio Oriente resta il cuore pulsante della geopolitica mondiale, il luogo deputato per quella “struttura altamente specializzata” che in medicina si definisce sinapsi, dal greco toccare e connettere, per l’appunto. Per cercare di tenere il passo alla “guerra non convenzionale” scatenata dai terroristi dell’Isis è sempre utile farsi un giro dalle parti di Beirut, in Libano e quindi spostarsi di 215 chilometri, e raggiungere Tel Aviv.
Il 26 gennaio inizia al Senato la discussione sulle Unioni civili a partire dal testo Cirinnà. Già il 20 giugno 2015 il comitato “Difendiamo i nostri figli” aveva portato in piazza a Roma un milione di persone e ora che ci si approssima all’ora X, il comitato ha indetto una nuova manifestazione. La data precisa ancora non c’è, ma dovrebbe cadere tra gli ultimi giorni del mese e i primi di febbraio. Intanto, facciamo il punto della situazione con Massimo Gandolfini, portavoce del comitato.
«Io penso che l’Europa o ridiventerà cristiana o diventerà musulmana. Ciò che mi pare senza avvenire è la “cultura del niente”, della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l’atteggiamento dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità. Questa “cultura del niente” (sorretta dall’edonismo e dalla insaziabilità libertaria) non sarà in grado di reggere all’assalto ideologico dell’islam che non mancherà: solo la riscoperta dell’avvenimento cristiano come unica salvezza per l’uomo - e quindi solo una decisa risurrezione dell’antica anima dell’Europa - potrà offrire un esito diverso a questo inevitabile confronto».
Si dice che se si insegna a un bambino volitivo a fare ciò che è giusto, quel bambino lo farà con una forte volontà. È vero finché non si infrange la sua volontà. Crescere dei figli volitivi risucchierà tutte le vostre energie se non state attenti e non siete creativi nella vostra genitorialità, o se dimenticate di confidare nel fatto che Dio ha un buon progetto per vostro figlio. Più il vostro figlio volitivo è intelligente, più difficile sarà il vostro compito come genitore. Ecco cinque dritte per aiutarvi a trasformare la tensione di crescere un figlio volitivo in gioia:
La rockstar scomparsa ieri, ha avuto una clamorosa evoluzione della sua spiritualità. Da avverso al cristianesimo ha poi riabbracciato il Signore
L'arrivo nella Capitale è previsto il 3 febbraio. A San Pietro giungeranno però solo il 5. E resteranno per una settimana
A un certo punto, ti ci imbatti. Non c’è infatti innamorato che non si sia interrogato sulla possibilità (reale) dell’amore eterno. Un “per sempre” che interpella i nostri cuori, facendo razzia delle fragilità umane e di qualsivoglia pronostico esistenziale. Come se il destino dell’amore non fosse altro che quello: condurre a interrogarci sulla relazione tra eternità e imperfezione, Cielo e terra. Ed è questo in fondo che Max Giusti racconta ripercorrendo la propria scelta di mettere su famiglia. L’attore, presentatore e comico televisivo dimostra quanto la promessa di amore eterno sia una sfida decisiva per l’uomo e come, se accolta, renda le persone più vere e felici.
Nel vertice dei primati delle 38 province di tutto il mondo, si prenderanno decisioni su temi delicati come l’omosessualità e le donne vescovo
È da un po’ che nella vita della Chiesa accadono cose preoccupanti. Ma non pare che siano in molti a preoccuparsi. E questo merita una riflessione.
Colonia, Amburgo, Zurigo e altre città europee hanno assistito inermi e incredule all’assalto da parte di bande, probabilmente organizzate, nei confronti di donne che circolavano la notte di San Silvestro. Il dibattito che ne è conseguito ha sollevato molti interrogativi sul fallimento dell’integrazione, sulle mancanze del sistema di sicurezza, sull’eccessiva accoglienza dei rifugiati, sull’origine islamica delle aggressioni, sul modello femminile occidentale che attira e accende gli istinti maschili.
La famiglia ha in Italia una sua piccola legione composta da sentinelle che la presidiano per difenderla. Forse saranno poche queste sentinelle e con risicati mezzi materiali, ma sono forti delle loro armi culturali e spirituali. Tra queste ci sono le Sentinelle in Piedi che chiamano a raccolta tutti i signor Rossi d’Italia per scendere in piazza nei prossimi giorni a difesa della famiglia e contro il disegno di legge Cirinnà sulle Unioni civili che approderà al Senato il prossimo 26 gennaio.
Lc 3,15-16.21-22:Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.
Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Intervista a Georges Jahola, sacerdote siriaco-cattolico, nato e cresciuto a Qaraqosh, città presa dall’Isis nell’agosto del 2014, in Italia per completare i suoi studi
«Le manifestazioni in piazza sono un modo per dare voce a chi non ce l’ha e per mostrare che le famiglie sono una realtà concreta e viva, e voglono contare per il bene di tutta la società». A parlare è Luisa Santolini, “storico” presidente del Forum delle Associazioni familiari, che ha guidato dal 1994 al 2006, anno in cui è stata eletta alla Camera dei Deputati dove è stata per due legislature, fino al 2013. La sua è una risposta a chi vuole scoraggiare un nuovo Family Day che potrebbe tenersi sabato 30 gennaio, durante la discussione al Senato del ddl Cirinnà che legalizzerebbe le unioni omosessuali. Così si punta sulla presunta inutilità delle manifestazioni addirittura accusando di fallimento il primo Family Day del 2007, come ha fatto recentemente il neo presidente del Forum delle Famiglie Gigi De Palo (a cui comunque la Santolini augura «tutto il bene possibile»).
L’eco sulla stampa più influente dello straordinario successo di Don Matteo è interessante non solo in sé, ma anche quale sintomo dell’ormai stabile divaricazione fra la cultura della gente in Italia, insomma del popolo italiano, e quella dell’élite laica-progressista che ha in pugno il mondo dei media. Il primo episodio della decima stagione della fortunata serie televisiva, andato in onda lo scorso giovedì 7 gennaio sulla Rete 1 della Rai-tv, ha avuto un picco di ascolti di 10,2 milioni e un ascolto medio di 9,2 milioni di persone.
Alla fine di gennaio 2016 il Parlamento italiano comincerà la discussione del disegno di legge Cirinnà che concluderà presumibilmente il suo iter in primavera. Il mondo cattolico in politica, a parte qualche valente eccezione, ha già deciso per non dare battaglia e di giungere al compromesso sul testo di legge. Nel mondo cattolico più ampiamente inteso si sta discutendo su cosa fare. Il quadro è molto frammentato, purtroppo, e si rischia di non fare nulla. Sarebbe una tragedia.
L’Istituto Sant’Agostino di Diest non ha permesso l’iniezione letale all’interno delle proprie mura nel 2011. Una sua ospite è stata così uccisa in una residenza privata. La famiglia ha sporto denuncia
Se pensiamo di contrastare economicamente una crisi che è antropologica, combattiamo contro i mulini a vento. I dati di Francia, Germania e Finlandia
«Le manifestazioni in piazza sono un modo per dare voce a chi non ce l’ha e per mostrare che le famiglie sono una realtà concreta e viva, e voglono contare per il bene di tutta la società». A parlare è Luisa Santolini, “storico” presidente del Forum delle Associazioni familiari, che ha guidato dal 1994 al 2006, anno in cui è stata eletta alla Camera dei Deputati dove è stata per due legislature, fino al 2013. La sua è una risposta a chi vuole scoraggiare un nuovo Family Day che potrebbe tenersi sabato 30 gennaio, durante la discussione al Senato del ddl Cirinnà che legalizzerebbe le unioni omosessuali. Così si punta sulla presunta inutilità delle manifestazioni addirittura accusando di fallimento il primo Family Day del 2007, come ha fatto recentemente il neo presidente del Forum delle Famiglie Gigi De Palo (a cui comunque la Santolini augura «tutto il bene possibile»).
Da Nord a Sud siamo pronti a mobilitarci: pur non avendo mezzi di comunicazione a disposizione, ci restano il nostro corpo, la nostra faccia, quello che siamo
Circa 100 cristiani uccisi per essersi rifiutati di convertirsi all’induismo, 56 mila sfollati, 6.500 case distrutte e 395 chiese rase al suolo in 600 villaggi. È il bilancio dei pogrom dell’Orissa del 2008, quando i cristiani del distretto di Kandhamal vennero attaccati da un gruppo di fondamentalisti indù. Per quei cristiani massacrati il cardinale Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale indiana, ha ufficialmente deciso di aprire la causa di beatificazione.
I maggiori controlli annunciati dal presidente Usa sono nella maggior parte dei casi già previsti. Il problema, al massimo, è farli rispettare sempre
Tra due mesi la pubblicazione di Quando eravamo femmine, che prosegue la riflessione sul ruolo della donna al giorno d’oggi. Intanto la scrittrice commenta i tentativi di censura dei suoi scritti in Francia: “Non c’è nessun obbligo di comprarli, non sono testi scolastici, né parlano del gender…”
Il National Catholic Reporter, rivista sedicente cattolica, nomina persone dell’anno una coppia gay che si è “sposata”. Nell’ultimo editoriale si legge: «Una coppia cattolica che può raccontare la storia degli effetti positivi del matrimonio tra persone dello stesso sesso è quella di Greg Bourke e Michael DeLeon di Louisville» scrive il NCR.
Nel 2004 avevo chiesto ai politici cattolici di porre le loro azioni pubbliche coerentemente con la legge morale insegnata dalla Chiesa, altrimenti non sarebbe stato più possibile per loro ricevere la santa comunione. Poiché è uno scandalo violare pubblicamente la legge morale e dopo accedere alla comunione. Nel 2004, quando fui trasferito dalla diocesi di La Crosse a quella di St. Luois, i giornali ripresero questa affermazione da me fatta. Poco dopo, nell’incontro estivo della conferenza episcopale degli Stati Uniti, che si tenne a Denver, ci fu una viva discussione su questa pratica disciplinare della Chiesa...
Il primo blog dell’Anno 2016 comunica ai lettori una buona notizia. La missione alle genti continua, nuove popolazioni conoscono Gesù Cristo, sentono il gioioso stupore di amarlo, entrano nella Chiesa e si impegnano per farlo conoscere. Il racconto di padre Gianni Zimbaldi, mio coscritto del 1929, missionario prima in Birmania (1957-1966) e poi nel Nord Thailandia (dal 1972 ad oggi), semplice e denso di fatti, convince più di tanti ragionamenti. Spesso si sente dire che la missione alle genti è finita, è compito delle Chiese locali. Ebbene, non è così. La missione alle genti continua, non solo in Africa, ma in diversi Paesi dell’Asia e Oceania anche con missionari stranieri (a volte con varie limitazioni), almeno come sperimentiamo noi del Pime in Bangladesh, India, Birmania, Hong Kong, Cina,Thailandia, Cambogia, Filippine, Giappone, Papua Nuova Guinea; ma anche in altri paesi asiatici. Buona lettura di questo gioioso lampo di luce dagli Atti degli Apostoli attuali, là dove la Chiesa nasce adesso.
Non c’è niente da fare. Ci vogliono convincere – almeno in casa cattolica – che il problema del ddl Cirinnà sulle unioni civili sia essenzialmente sulla stepchild adoption (letteralmente “adozione del figliastro”), soprattutto perché aprirebbe all’utero in affitto.
La commovente storia del giovane di Allegrezze che, a soli 24 anni, sacrificò la propria vita salvando ostaggi innocenti e un intero paese .
Nessun appoggio esplicito alle manifestazioni ma la Cei ribadisce la propria contrarietà a qualsiasi equiparazione tra matrimonio ed altre forme di convivenza, nonché alla stepchild adoption e all’utero in affitto
L'arcivescovo di Bologna celebra la 'Messa dei popoli' per la Solennità dell'Epifania, nella Cattedrale di S. Pietro, alla presenza delle comunità etniche bolognesi
Nell'omelia della Messa mattutina, Papa Francesco spiega l'appello di San Giovanni Apostolo: "Mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio"
Su Repubblica dello scorso 4 gennaio Stefano Rodotà sostiene la tesi del matrimonio egualitario, cioè la necessità che il legislatore estenda la portata e l’applicabilità dell’istituto matrimoniale anche alle persone dello stesso sesso.
L’arcivescovo caldeo Amel Nona, cacciato da Mosul: «Il voler bene agli altri comandato dal Maestro divino ci spinge a reagire in modo adeguato ai terroristi»
Le efferatezze compute dallo Stato Islamico in Medio Oriente e Libia e gli attentati terroristici in Francia sembrano aver modificato la percezione dell’opinione pubblica occidentale circa l’opportunità di partecipare a conflitti armati e di muovere guerra a questo nemico. Lo hanno ben dimostrato alcuni sondaggi che dopo la strage di Parigi del 13 novembre hanno fotografato la volontà di buona parte del campione di persone intervistate di accentuare le operazioni belliche contro l’Isis.
La scienza abbonda di tabù che inibiscono il progresso. Uno dei più clamorosi è il falso mito della sovrappopolazione mondiale, l’idea (circolante da decenni) che sulla Terra saremmo troppi e che per questo motivo il nostro vecchio pianeta non ce la farebbe più a sfamarci e a dissetarci tutti.
D’ora in poi negli States i maschi omosessuali potranno donare il sangue dopo solo un anno di astinenza dai rapporti sessuali. É quanto ha deciso lunedì 21 dicembre la Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo che regolamenta il commercio di alimenti e farmaci, nonché l’uso di altre sostanze quali il sangue, gli emocomponenti e gli emoderivati per trasfusioni. La decisione è stata presa in accordo con il ministero della Salute, il Centro per il controllo e prevenzione delle patologie, l’Ente per l’amministrazione delle risorse e servizi della salute pubblica e l’Istituto nazionale della salute.
Nel nostro cammino, capita che incontriamo delle persone che ci entrano nel cuore, anche se non comprendiamo il perché. Una di queste era Anna Maria Meola. Il ricordo più bello di lei risale al 20 marzo 2009, uno dei giorni più tristi della mia vita. Era periodo di Pasqua e Anna Maria era venuta a farmi visita insieme alla sua bellissima famiglia. Quella sera arriva la telefonata che mio fratello era venuto a mancare. Anna Maria, con un fare da sorella mi dice: “Non ti preoccupare vai, mi occupo io dei tuoi figli”.
Un ritratto del cappuccino croato, il cui corpo sarà esposto in San Pietro insieme a quello di Padre Pio. Un modo per sottolineare l’importanza del ministero del confessore che il Santo svolse con profonda fede e carità
Mentre raccoglievo tutti i miei libri di dieta e ginnastica per prepararmi a combattere per buttar giù gli ultimi 7 chili che mi hanno attanagliato nel mio post-partum, ho realizzato che non ho dato metà di questa attenzione ai cambiamenti nella mia vita che contano davvero. I miei piatti di pollo alla griglia insegneranno ai miei figli la compassione, l’amore e l’arte di donarsi? Uno stile di vita sano è sicuramente importante, ma i cambiamenti nel modo in cui vivo il Vangelo hanno effetti eterni.
Nuove polemiche in Belgio sull’eutanasia. Già nel luglio scorso aveva attirato l’attenzione mediatica la vicenda di una 24enne, colpita da depressione, che aveva chiesto ed ottenuto che i medici le dessero la “dolce morte”. Stavolta al centro del dibattito è finita una casa di cura cattolica di Diest, cittadina delle Fiandre, i cui rappresentanti dovranno comparire in Tribunale per aver rifiutato l’accesso di un medico nella struttura che avrebbe dovuto praticare l’eutanasia nei confronti di una paziente che ne aveva fatto richiesta.
Natale è un mistero perché avviene di notte, al buio, escluse poche stelle e alcune lampadine intermittenti dei pastori. Natale è un mistero perché la sera c’è la culla vuota, e la mattina ci dorme già Gesù bambino. Non hai sentito nessuna puerpera gridare, nemmeno una statuina è in diversa posizione. Come è arrivato? Stessa domanda per i regali. Ho l’impressione che le cose migliori succedano nel momento preciso in cui riesco ad accettare che la mia presenza non è indispensabile a farle accadere. La conferma la trovo nell’ostinazione di Babbo Natale ad apparire solo quando dormiamo. Natale è un mistero perché le soluzioni importanti si attivano quando ci giriamo, per ricordarci che non ne siamo la scintilla, né la misura. Per dirne una, sono un enigma entusiasmante i novi mesi di sviluppo dei bambini nelle mamme, che ci attrezziamo per violare con ecografie tridimensionali, senza dare il giusto prezzo al non sapere. La magie si compiono nel chiuso di cilindri neri, fosse anche solo perché guadagnino in stupore.
In Malaysia, nell'Università statale di Kuala Lumpur, sono stati organizzati dei corsi per islamici contro il "proselitismo" dei cristiani.
Novena alla Madonna dei Poveri di Banneux. Inizia oggi.
Biasimo dei vescovi francesi nei confronti della copertina blasfema proposta dal giornale satirico a un anno dalla morte di 12 persone dopo un assalto alla redazione
Il Family Day del 2007 non è stato un fallimento, e oggi si combatte una battaglia non meno impegnativa. Non è una questione solo fiscale, ma antropologica
“Rimettiamoci alla misericordia di Dio che sia venire a capo di tutto ciò che si fa beffe della nostra forza… la speranza in questa futura rivelazione mi dà una grande gioia… quando ciò che vediamo esternamente in noi e negli altri ci toglierebbe il coraggio”. È Edith Stein a scrivere: grande santa tedesca (con il nome Teresa Benedetta della Croce) di origini ebraiche, filosofa di profonda intelligenza speculativa, assistente del filoso Edmund Husserl, patrona d’Europa. Mi piace ricordarla non solo per la prossima giornata della memoria (27 gennaio, in commemorazione delle vittime della Shoah), ma perché alla sua scuola trovo la fiducia nella misericordia che splende nonostante le tenebre del male e della violenza, tanto drammaticamente caratterizzanti quel “secolo breve” in cui la santa carmelitana visse e morì, ad Auschwitz. Uno dei modelli biblici preferiti da lei era la regina Ester, che aveva rischiato la vita per la salvezza del proprio popolo.
Sono oltre 150 i figuranti che prenderanno parte al presepe vivente che si terrà domani, 6 gennaio 2016, a partire dalle ore 17.15 su piazza del Campidoglio. L'iniziativa giunta alla IV edizione è promossa dall'Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) di Roma in collaborazione con Roma Capitale e la basilica di Santa Maria in Ara Coeli. Tra i figuranti ci saranno anche 30 ragazzi disabili, provenienti soprattutto delle periferie della città.
Propongo la visione di questi tre video, consecutivi, in cui Giuliano Ferrara intervista Antonio Socci sul suo ultimo libro allora pubblicato, Il segreto di Padre Pio. Correva l’anno 2007, Socci era reduce dall’avventura di Excalibur, programma fuori dagli schemi convenzionali e troppo originalmente cristiano per avere vita lunga, ma che gli aveva procurato sia la notorietà come giornalista sia la stima dei cattolici per quella sua intelligenza vivace, arguta e schietta sostenuta da una solida cultura umanistica e da una preparazione a tutto campo sulla storia della Chiesa, dottrina compresa.
Da poco eletto alla Presidenza del Forum delle Famiglie, Gigi De Palo ha ritenuto opportuno dire subito come la pensa; identificare il “nemico”, l’errore storico, da mai più ripetere. E sapete qual’è l’errore?
Per amore di tranquillità, sembra che tutti, o quasi, nei discorsi ufficiali si siano messi d’accordo per non toccare quelli che sono chiamati il “temi divisivi”, quali ad esempio: aborto, eutanasia, matrimoni gay, teoria gender, procreazione assistita, utero in affitto, adozione per coppie omosessuali... In realtà questi temi sono toccati - e come! - dalle lobby che li sbandierano come diritti, e lavorano attivamente perché siano introdotti nella nostra legislazione, come lo sono già in molte legislazioni europee e americane. Chi tace (purtroppo) sono i cattolici (ma non tutti), perché non vogliono turbare la quiete, ma mantenere un clima di serenità, lasciando da parte appunto le questioni che potrebbe dividere (i “temi divisivi”).
Nel passato, in momenti cruciali per la Chiesa in cui tutto sembrava perduto, quando ogni sforzo umano sembrava insufficiente, una potentissima arma ha permesso ai cristiani di far trionfare il bene contro ogni possibile speranza: la preghiera.
Tornano gli attacchi cristianofobici un po’ ovunque, nel mondo. Segno di come il fenomeno, per diffusione, frequenza e virulenza, non possa ascriversi al semplice gesto isolato di qualche folle, bensì rappresenti un’autentica piaga sociale, una fissa endemica, una fobia programmatica, metodica e pianificata a tavolino.
La conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rilanciato il dibattito sulle unioni civili in vista della discussione del ddl Cirinnà in aula al Senato prevista per il 26 gennaio. Il premier e segretario del PD ha chiaramente detto che vuole arrivare in fretta all’approvazione della legge, stepchild adoption inclusa. Proprio su questo punto si è riaccesa la polemica ma anche l’ennesimo tentativo di mediazione. Come è noto la stepchild adoption prevede la possibilità all’interno di una relazione gay per un convivente di adottare il figlio dell’altro convivente. Si tratta di un istituto che oltre a rendere l’unione civile ancora più assimilabile al matrimonio, spalanca la porta all’adozione in quanto tale e alla pratica dell’utero in affitto. Proprio quest’ultima possibilità sta creando perplessità e discussioni anche all’interno del partito di maggioranza, oltre alla divisione nel movimento femminista. Per superare l’ostacolo e guadagnare il massimo consenso anche nelle file del centrodestra, negli ultimi giorni alcuni deputati “cattolici” del PD (Rosa Maria Di Giorgi, Emma Fattorini e Stefano Lepri) starebbero valutando il consenso intorno alla proposta di sostituire la stepchild adoption con quello che è stato definito un “affido rinforzato”, vale a dire un prendersi cura del figlio del partner fino alla maggiore età dopo di che sarà quest’ultimo a decidere per l’adozione o meno.
Commento di Padre Livio da Radio Maria al messaggio del 2 gennaio 2016 a Mirjana.
Dio contro Satana: l'ultima battaglia, «lo scontro finale», sarà sulla famiglia e sulla vita. La profezia è di suor Lucia dos Santos, la veggente di Fatima. Cosa possiamo fare noi? Di sicuro non possiamo rimanere in silenzio facendoci i fatti nostri. Parlare, facendoci sentire è già qualcosa. Più importante però è utilizzare l'arma che il Signore ci ha dato e cioè la preghiera. Quello che potremmo fare è dedicare uno spazio della giornata per pregare per questa intenzione. Avrei scelto un rosario che guarda caso, ricorre proprio nel mese Gennaio, mese dedicato alla Famiglia di Nazareth: Il Rosario alla Santa Famiglia di Nazareth. Vi va di pregarlo tutti i giorni? Tutti, una volta al giorno. Se andate nella pagina principale del sito Rosario on line con un tablet o smartphone, potrete trovare anche la versione Mobile. Se vi va, incominciamo da questo momento. Grazie.
L’inferno avanza e ne vediamo i segni. Vediamo crescere l’offensiva di una visione antropologica che, nell’attacco alla famiglia naturale, dissimula l’ambizione di fondo: trasformare le persone in cose. Eppure riusciamo a resistere, eppure ci arriva la forza che ci consente di resistere. Più i mass media, i politici, il potere affondano la loro lama provando a trasformare il falso in vero, inducendo persino una campagna di lavaggio del cervello nelle scuole presso i più piccoli imperniata sull’ideologia del gender, più il popolo organizza la sua resistenza. Quando vogliono convincerci con la violenza dei loro mezzi più subdoli, con i loro programmi tv, con le loro paginate sui giornali, che persino vendere e comprare bambini sia cosa buona e giusta, basta chiamarla in inglese “stepchild adoption” per confondere le acque, improvvisa spunta la risposta popolare, di piazza, clamorosamente partecipata: è stato il 20 giugno di San Giovanni, il comitato Difendiamo i nostri figli, un milione di persone a dire no al gender nelle scuole e al ddl Cirinnà.
Le etichette tradizionali per il desiderio sono inadeguate. La psicologa: "La società contemporanea dovrebbe spingersi oltre"
Visita a sorpresa di Papa Francesco a Greccio. Nel primo pomeriggio è arrivato in auto, senza alcun preavviso pubblico, nel santuario francescano di Greccio, in provincia di Rieti. Gli unici a sapere in anticipo del sua arrivo sono stati solo il priore del santuario reatino e il Vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili. Bergoglio, poco dopo l'arrivo, è andato pregare nella cappella interna al Santuario.
L’importante sito di informazione religiosa in lingua spagnola Infovaticana ha decretato che il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino, è il personaggio dell’anno per il 2015. Il cardinale guineano è stato scelto “per la sua difesa della cristianità nei confronti di due grandi minacce diaboliche: il fondamentalismo islamico e la teoria del gender”. Il suo discorso al Sinodo straordinario sulla famiglia ed il suo recente libro “Dio o niente” sono da considerarsi due capisaldi della cristianità contemporanea.
Si avvicina la data in cui le spoglie di Padre Pio giungeranno a Roma e poi in Vaticano. I dettagli del trasferimento sono stati definiti dall'arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. La mattina del 3 febbraio l'urna partirà da San Giovanni Rotondo, per raggiungere la basilica romana di San Lorenzo al Verano nel pomeriggio. In questa stessa basilica saranno trasferite anche le reliquie dell'altro patrono dell'Anno Santo della Misericordia, San Leopoldo Mandi?.
Un corpo aperto a ogni possibilità: è l’ideale disegnato dagli esponenti del gender più radicale, come Judith Butler e Donna Haraway. Sulla scia di Monique Wittig, Judith Butler sostiene la necessità di rovesciare la «restrizione binaria del sesso» e di distruggere il «sistema di eterosessualità obbligatoria». Dalle rovine del sistema si alzerà finalmente il «vero umanesimo della “persona” liberata dai ceppi del sesso». Con Donna Haraway, che porta alle estreme conseguenze la frattura tra natura e cultura, il gender sconfina invece nel postumano. Il suo Manifesto cyborg inneggia alla possibilità di un miscuglio di carne e tecnologia. Si approssima, dice Hraway, l’alba di una nuova creazione: il cyborg, «creatura di un mondo post-genere». Si tratta di denaturalizzare – cioè di distruggere – la categoria stessa del sesso.
Qualcuno temeva che presto o tardi sarebbe accaduto. Il video Gender Revolution, prodotto da ProVita dava molto fastidio. Moltissimi hanno apprezzato e ringraziato: tra YouTube e Facebook è stato visto da più di 100.000 persone.Ma certo i commenti critici, comprese le minacce di morte, non sono mancati.
"Riteniamo necessario ribadire con convinzione alle nostre comunità e a tutti gli uomini ricchi di sensibilità e di sapienza, la necessità di proseguire il cammino di dialogo che vent’anni fa abbiamo voluto iniziare". Contiene una comune riflessione ebraica e cristiana sulla Decima Parola tra quelle scelte tra Esodo 20 e Deuteonomio, il messaggio di presentazione della XX Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei che si celebra il 17 gennaio ed avrà quest’anno per tema: “Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”.
«Il Disegno di legge sulle cosiddette unioni civili arriverà in Aula al Senato il 26 gennaio, dopo mesi di braccio di ferro all'interno della Commissione Giustizia, dopo il rinvio ottenuto grazie alla resistenza di piazza, culturale e politica portata avanti negli ultimi mesi da tanti singoli e associazioni, ma come cattolici possiamo e dobbiamo fare di più. Sappiamo che questa non è una semplice lotta politica, è una battaglia escatologica delle forze del Bene contro quelle del Male “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” ecco perché occorre che ci prepariamo per combattere insieme e combattere in ginocchio. Ci sia da esempio quanto accaduto da poco nella vicina Slovenia, che con il referendum abrogativo di domenica 20 dicembre 2015 ha cancellato la legge approvata solo lo scorso marzo che regolava l'istituto della famiglia nel Paese e che ammetteva appunto matrimoni e adozioni di coppie dello stesso sesso. Una vittoria ottenuta certamente con un lavoro culturale di informazione capillare, con la resistenza di piazza, ma anche – come hanno raccontato gli sloveni in diverse interviste - con la preghiera strutturata, organizzata e costante. Possiamo lasciare inutilizzata questa potentissima arma? No. Ecco perché dal 5 al 26 gennaio e per i tre giorni della discussione del testo (ovvero fino al 30 gennaio) siamo chiamati in modo speciale a pregare per questa intenzione. Come? Scegliendo la nostra Ora di Guardia e impegnandoci a pregare per 60 minuti, da soli o in compagnia, in Chiesa o in qualsiasi altro luogo, iniziando con l’invocazione che trovate su questo sito per fermare il ddl sulle cosiddette unioni civili.
All'Angelus del 3 gennaio 2016 Papa Francesco ha proposto una nuova riflessione sul Diavolo, uno dei temi più frequenti del suo Magistero. Di fronte al mistero del male, ha detto il Papa, «siamo chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio». Sì, «il male insidia anche la nostra vita e richiede da parte nostra vigilanza e attenzione perché non prevalga».
Si chiama "Gesù il più grande" ed è in effetti la più grande statua di Gesù che sia mai stata vista in Africa. È stata inaugurata ieri nel villaggio di Abajah, nel Sud-Est della Nigeria, alla presenza di un centinaio di religiosi cattolici.
I ragazzi del «Jugendkantorei su Eichstätt Dom» si sono esibiti, il 31 dicembre, nel Salone Assunta della Radio Vaticana davanti al Papa emerito
"Il grimaldello utilizzato è sempre quello della «libertà religiosa», volutamente intesa come anarchia spirituale in nome della quale tutto dovrebbe essere concesso, anche il male. E’ stato così lo scorso ottobre con la sedicente «grande chiesa di lucifero» ad Old Spring Town, nel Texas. Fu così anche per il tempio pagano in Islanda. Ed ora, di nuovo. Come riportato dall’agenzia Médias-Presse-Info, nella località di Quindio, in Colombia, è stata eretta un’altra “chiesa”, dedicata al culto satanico. "
Motus in fine velocior. Questa espressione aristotelica, con cui si usa indicare l’intensificarsi di un’azione verso la sua fine, rende perfettamente l’idea di ciò che sta avvenendo nell’attuale fase di decadimento della nostra società, e della crescente deriva cristianofobica. Assistiamo, infatti, ad un’accelerazione finale della parabola discendente che non può non preoccupare. Quattro notizie giunte nell’arco di settantadue ore, dal 29 al 31 dicembre 2015, costituiscono un’ottima conferma di quanto asserisco. Restiamo in Italia. Giunge la strabiliante notizia che da piazza Navona di Roma sono spariti i presepi e le tradizionali bancarelle di dolciumi che hanno tradizionalmente caratterizzato quel luogo storico per tutto il periodo natalizio fino all’Epifania. Al loro posto i bambini romani quest’anno hanno trovato bancarelle “laiche”, di varie organizzazioni onlus come la Croce Rossa, la mezzaluna islamica, Emergency, l’Unicef, Greenpeace e, dulcis in fundo, il Gay Center. Possiamo immaginare il tripudio di felicità dei bimbi romani. Anche nell’Urbe, quindi, trionfo del più becero politically correct, a discapito della tradizione e della cultura cristiana.
Una stella ad otto punte svetta sul campanile della basilica di Sant’Eustorgio a Milano, in ricordo della splendente cometa che guidò i Re Magi a Betlemme per adorare il Bambino Gesù. Ai sapienti venuti dall’Oriente è legata la storia di questa splendida chiesa milanese, essendo state qui custodite per lungo tempo le loro spoglie, donate al vescovo Eustorgio dalla madre dell’imperatore Costantino, Elena. Le reliquie furono trafugate durante la distruzione della città meneghina per mano dell’imperatore Federico Barbarossa e traslate a Colonia, dove tutt’ora si venerano nella cattedrale gotica. Fu il cardinal Ferrari, all’inizio del Millenovecento, a ottenerne, in parte, la restituzione. Nel transetto destro della basilica milanese le custodisce una teca posta sopra l’altare della cappella a loro dedicata.
La notte di Natale un gruppo di uomini musulmani, dodici in tutto, sono andati a presidiare una chiesa. Hanno fatto la guardia, schierati davanti all’ingresso, per tutto il tempo in cui all’interno dell’edificio si è celebrata la messa di mezzanotte. È successo a Lens, una cittadina di circa 36.000 abitanti, situata nella regione del Pas-de-Calais, nel nord della Francia. La chiesa è quella della parrocchia di San Francesco d’Assisi. L’iniziativa è stata accolta con gratitudine e commozione dai 200 fedeli che hanno assistito alla messa. Padre Xavier Lemblé, il sacerdote officiante, al termine della funzione ha regalato ai musulmani di sentinella il lume della pace di Betlemme, ringraziandoli calorosamente.
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Il missionario padre Aurelio Gazzera: «È venuto il Papa e sembrava che la gente non aspettasse altro. Ci ha ricordato che anche in questo paese, dove ci si massacra per meno di niente, può tornare il desiderio di costruire»
"Prima di ricordare all'Angelus la Giornata Mondiale della Pace, il 1° gennaio 2016 Papa Francesco ha celebrato la Messa della festa di Maria Madre di Dio. Come già nel Te Deum del giorno prima, ha notato che il male oggi spesso sembra prevalere, ma lo sguardo della fede ci convince che i fiumi del male non possono nulla contro l'oceano della misericordia divina."
Nove cristiani sono rimasti uccisi nelle Filippine nel corso di attacchi messi in atto da un gruppo di fondamentalisti islamici, i Combattenti per la Libertà del Bangsamoro Islamico. Gli attentati sono avvenuti nella regione meridionale di Mindanao, e hanno preso di mira alcuni contadini che raccoglievano il riso e una cappella colpita con una granata. Gli estremisti hanno affermato in un video su Youtube di avere legami con l’Isis. Ne abbiamo parlato con Padre Amelio Troietto, sacerdote camilliano, chirurgo e missionario nell’Isola di Dolores, nella zona ovest delle Filippine.
Il primo gennaio di ogni anno la Chiesa cattolica festeggia Maria santissima Madre di Dio. Tra pochi giorni, il primo dell’anno del 2016, il Papa aprirà la Porta santa della basilica di Santa Maria maggiore. Qual è il senso della devozione mariana oggi? E quale rapporto esiste tra la .gura di Maria e il tema della misericordia, che papa Francesco ha voluto al cuore del Giubileo da poco iniziato? Abbiamo girato queste e altre domande a Vittorio Messori, giornalista e scrittore cattolico tra i più noti e tradotti nel mondo, che da poco ha dato alle stampe una nuova edizione di ipotesi su Maria (edizioni Ares), ampliata rispetto alla precedente del 2008, con l’aggiunta di 13 capitoli.