MaM
Messaggio del 19 luglio 1984:Cari figli, in questi giorni avete notato quanto sia attivo satana. Sono sempre con voi; e non abbiate timore delle prove poiché Dio veglia sempre su di voi. E io mi sono donata voi, e vi sono vicina anche nella più piccola prova. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Sant'Anna Schaffer

ANNA, UNA PREDILETTA DI GESÙ LE APPARE IL BUON PASTORE

Nel giugno del 1898 ebbi un sogno eccezionale. Lo descrivo come un sogno perché, per il momento, non saprei che altro nome dargli.

Non ero ancora coricata e la luna splendeva nella mia stanza. Verso le dieci recitai le preghiere della sera. Appena finito, improvvisamente, si fece buio nella camera ed io mi spaventai. Poi, sempre improvvisamente, divenne tutto luminoso e davanti a me vidi una "Figura" vestita con una tunica azzurra ed una toga rossa sopra, come certe immagini di Gesù Buon Pastore. La "Figura" teneva in mano un rosario e mi parlò di questa preghiera; mi disse anche che avrei dovuto patire molto, sia prima di arrivare ai vent'anni, sia poi, per molto tempo. Subito dopo, quel Personaggio sparì ed io ero talmente agitata per la paura da non riuscire a ricordare quasi nulla di quanto avevo sentito. Poi la luna ritornò a illuminare con la sua pallida luce la mia stanzetta, ma per quasi tutta la notte non potei dormire: avevo sempre davanti quel volto.

Quando successero queste cose, io avevo sedici anni. Due anni dopo, a diciotto anni, ebbi un infortunio, proprio come aveva predetto quel Personaggio della visione. Si è dunque verificato quanto mi era stato predetto: prima di arrivare ai vent'anni avevo già sofferto molto.

IL SACRO CUORE DI GESÙ, MIA DIFESA E MIA FORZA

In un periodo di grande sofferenza per me, caddi anche ammalata. Un giorno feci questo sogno che mi diede paura e conforto insieme.

Con indosso una bellissima veste bianca, camminavo con grande leggerezza, perché ero morta, e quindi senza il peso del corpo. Non sentivo più alcun dolore. Ero felice di essere stata liberata dal mondo e una gioia indescrivibile mi rallegrava il cuore mentre dall'alto guardavo giù, verso questa misera terra. Ad un certo punto vidi davanti a me una montagna molto alta sulla quale avrei dovuto salire. Quando vi arrivai vicino, ecco un drago spaventosamente grande comparirmi davanti per impedirmi di proseguire il cammino. Spalancò le fauci come se volesse inghiottirmi ed io fui presa da così grande angoscia che quasi svenni. Presto però venne in mio soccorso una forza invisibile che mi trasportò oltre il drago e così potei scalare la montagna senza alcuna fatica.

Arrivata alla sommità, vidi una scala molto alta, tutta dorata; ad ogni scalino che salivo, aumentava la mia felicità e ringraziavo il Signore; benedivo il fatto di aver tanto sofferto sulla terra. Arrivata a metà della scala, una forca sconosciuta voleva impedirmi di salire tirandomi violentemente indietro, tanto che credetti di precipitare giù nell'abisso, a sinistra della scala. Nuovamente angosciata, invocai tre volte il santo Nome di Gesù; alla terza invocazione il Signore mi apparve con le braccia aperte e dal suo santissimo Cuore uscì una luce così splendente che, per la gioia e la beatitudine che mi invase, avrei potuto morirne.

In quell'istante mi svegliai e mi trovai di nuovo nel mio letto di sofferenza. Ringraziai allora mille volte il santissimo Cuore di Gesù per la protezione e l'aiuto che mi dava in tanto dolore. Non pensai più ad altro se non che ormai ero vicina alla morte. Questo pensiero mi dava un'intima gioia, per il ricordo della beatitudine provata nel sogno.

Poter vedere il santissimo Cuore di Gesù così splendente fu sicuramente un grande conforto che mi diede la forza di poter ancora soffrire volentieri secondo i misteriosi e santi disegni di Dio.

"Santissimo Cuore di Gesù, io confido in te!"

LA MADRE DI DIO È VICINA AD ANNA CHIAMATA ALLA SOFFERENZA

Una volta vidi in sogno la Madonna Addolorata che piangeva tanto. Le chiesi il perché, e Lei mi rispose: "Piango perché Gesù è offeso da tanti peccati degli uomini e il mondo è così lontano da Dio che io non posso non soffrirne con il mio Gesù".

Allora chiesi alla Madonna se potevo anch'io fare qualche cosa e Lei mi rispose: "Tu devi soffrire molto di più di quanto hai sofferto finora".

Questo sogno avvenne nel 1905 e negli anni seguenti i dolori crebbero notevolmente.

LA MADRE DI DIO VIENE A TROVARE LA SUA BAMBINA

Anche da piccola sognai più volte la Madre di Dio.

Nel maggio 1909, mentre ero sotto narcosi e mi venivano raschiate le ossa, vidi in sogno la Madonna Addolorata e Gesù Bambino.

La mia dolcissima Madre stava sopra il mio letto e poiché anche nel sogno soffrivo una sete tremenda, il Bambino Gesù, sorridendo, mi porse un bicchiere d'acqua da bere.

La Madonna non disse niente: solo mi guardava con tanta compassione come la migliore delle madri può guardare una figlia che si trova in estremo bisogno.

CROCIFISSA CON CRISTO

Dopo la morte di Anna fu trovato un foglietto a quattro facciate, scritte di suo pugno, sul quale era descritto come aveva ricevuto le stimmate.

Questo il contenuto.

"La notte del 4 ottobre 1910, festa di San Francesco, come ogni giovedì, feci l'Ora Santa, spiritualmente raccolta davanti al Santissimo Sacramento. Dopo aver pregato per un po' di tempo, mi vidi circondata da una luce meravigliosa che penetrava tutto il mio spirito e il mio corpo. In questo mare di luce vidi il dolcissimo Salvatore che mi disse: "Io ti ho chiamata ad essere riparatrice del mio Santissimo Sacramento. Alla santa Comunione tu proverai quei dolori della mia passione con i quali ho salvato te, povero niente. Soffri, offri e ripara in silenzioso nascondimento". Poi il dolce Salvatore disparve. Tremavo tutta e piangevo sui miei peccati pregando il Signore di essere misericordioso e benigno con me, povera peccatrice.

Era frattanto venuta l'una di notte, ma non potei chiudere occhio, così cominciai a prepararmi per la Santa Comunione.

Al mattino, quando il reverendo Parroco venne per portarmi Gesù Eucaristia, mentre diceva le preghiere iniziali vidi uscire dalla Santissima Ostia cinque raggi di fuoco che, come un lampo, mi entrarono nel cuore. Avvertii subito un acutissimo dolore. Quando ricevetti la Santa Comunione, sentii dentro di me un tal fuoco che credetti di bruciare.

O mio Dio, sii misericordioso con me!

Con questi miei dolori, partecipai da allora, senza alcuna interruzione, ai dolori del Salvatore.

SUI CAMPI DI BATTAGLIA

Durante la guerra, molte volte fui presente in sogno sui campi di battaglia e potei assistere ai combattimenti.

Una volta mi trovai su un campo rumeno nel bel mezzo di una grande battaglia: tutto era avvolto in una nebbia di fumo e di vapori. Era buio: solo il fuoco degli spari, che facevano cadere le pallottole come grandine, illuminava il campo. Mi trovavo vicinissima ai nostri soldati che cadevano a terra, uno dopo l'altro; tra loro vi erano anche molti miei conoscenti. Anche se il nemico era molto vicino e quindi poteva vedermi, continuavo ad andare su e giù lungo la linea di fuoco; ogni volta che gli spari illuminavano il volto dei nostri soldati, li vedevo coperti di sudore; le loro guance erano come quelle dei moribondi e gemevano paurosamente. Alcuni soldati mi vedevano e mi gridavano: "Sta' davanti a me! Sta' davanti a me!" e io continuavo ad andare dall'uno all'altro. Ogni volta che uno gridava: "Sta' davanti a me!", venivo investita da innumerevoli pallottole che, colpendo me, risparmiavano i soldati.

Quanto dev'essere stata tremenda quella realtà per i soldati, se un semplice sogno era stato per me così sconvolgente e pesante!

PREGARE E SOFFRIRE PER RIPARARE MOLTO

Sognai di trovarmi, insieme ad altre persone, nella cappella presso la Madonna Addolorata; nuovamente la vidi piangere. Piangeva talmente tanto che nella cappella si formò della nebbia. Dopo lungo tempo la Madonna prese dal suo petto una spada e me la diede perché la consegnassi ad una signora, lì presente, che indossava un'uniforme grigia e una cintura in pelle fornita di un fodero, nel quale ella avrebbe dovuto infilare la spada. Nel sogno conobbi anche chi era quella signora.

Feci tutto quanto mi aveva detto la Madonna, quindi mi avvicinai a Lei, ed Ella mi disse: "Bisogna patire, pregare e riparare molto!". Dicendo queste parole mi guardò con tanta compassione e dai suoi occhi cominciarono a scendere molte lacrime.

Feci questo sogno nell'estate del 1911.

"O mia cara, dolce Madre di Gesù, fa' che io pensi continuamente a Te!"

UNA RAGAZZA MI INTRODUCE IN CHIESA

Una volta sognai che stavo facendo un pellegrinaggio; percorrevo una strada sconosciuta alquanto lunga.

Ad un tratto vidi un alto monte ed una chiesa e salii fin lassù.

Quando arrivai alla Chiesa, la trovai chiusa e perciò non riuscii ad entrare. Pregai a lungo quando, a un tratto, un forte malessere si impadronì di me perché mi resi conto di essere su un'alta montagna e in un luogo a me totalmente sconosciuto. Immersa in questi pensieri, all'improvviso vidi davanti a me una ragazza di sedici o diciassette anni, con i capelli biondi. Teneva in mano una chiave d'argento e mi sorrideva, mi apri la porta della chiesa; entrammo assieme e mi condusse all'altare di Nostra Signora Poi mi sorrise nuovamente e sparì.

Pregai a lungo fino a quando, alzando gli occhi, vidi che avevo davanti a me non una statua, ma la Madonna viva che mi guardava con tanto amore. Allora le chiesi dove mi trovavo, perché non riuscivo a capire nulla e non sapevo come avrei potuto trovare la via del ritorno. Lei mi sorrise e mi disse: "Adesso ti trovi a Marching, in questa chiesa consacrata a mio onore e gloria". Ed ecco che vidi di nuovo accanto a me la ragazza bionda con la chiave in mano; mi fece uscire e richiuse la porta con la chiave.

Questa chiesa si trova effettivamente a un'ora e mezza di distanza da noi ed su un'alta montagna: tutto proprio come nel sogno. Non sono mai stata di persona in quel luogo, ma poiché lo sognai per sette volte e sempre di sabato, un giorno chiesi ad una signora che mi era venuta a trovare chi fosse il Patrono principale di quella chiesa. Mi disse che la Patrona principale era la Madonna, celebrata come "Maria Assunta in Cielo". Seppi anche che una volta quel luogo era stato meta di grandi pellegrinaggi. Ebbi questi sogni nell'anno 1912.

"O Santa Madre di Dio, Ti ringrazio per quei sette pellegrinaggi che ho potuto compiere in sogno."

L'IMMACOLATA CONCEZIONE IN UN GRANDE SPLENDORE

Sognai di trovarmi in una grande chiesa molto bella. Il Parroco stava celebrando la Santa Messa alla quale io pure potei assistere. Finita la celebrazione, il Parroco invitò i presenti a fermarsi ancora un po' in chiesa, poiché un Padre missionario sarebbe venuto a impartire la benedizione. La chiesa era così piena di gente che non c'era più un posto libero. Dopo un paio di minuti arrivò il Padre missionario e diede la benedizione, quindi, assieme al Parroco, si avviò all'uscita che si trovava nella parte destra della chiesa.

All'improvviso, proprio da quella parte, apparve l'Immacolata Vergine: usciva da Lei uno splendore così grande che impallidii e quasi svenni. Anche il Parroco e il Padre La videro e rimasero fermi in ammirazione e venerazione davanti a Lei.

La Beata Vergine teneva le mani giunte e sorrideva amorevolmente. Delle altre persone presenti in chiesa, nessuna si accorse di nulla, tranne una suora che si dedicava alla cura degli infermi, che vide solo un grande bagliore. Uscita dalla chiesa, mi chiese di spiegarle che cos'era successo. "Mi sembra - disse - che tu abbia visto qualcosa". Riuscii a risponderle solo: "Ho visto la Santa Madre del Cielo!". Ripetei la frase tre volte e a voce così alta che tutta la gente si voltò a guardartisi. In quello stesso istante mi svegliai.

"Sia benedetta la Santa Immacolata Concezione della Vergine Maria."

ANNA PREVIDE COSE FUTURE I BRANI SCRITTI

Una volta sognai un Padre cappuccino che stava seduto al mio tavolo e correggeva degli scritti. Mentre stavo ad osservarlo, mi capitò sotto gli occhi un foglio su cui erano scritte tre righe con l'inchiostro e il resto con la matita Poi, il Padre cappuccino mi diede in mano quei brani scritti dicendomi qualche cosa che però non capii.

Due giorni dopo questo sogno, che avvenne il primo novembre 1915, ricevetti da un reverendo Padre una lettera nella quale mi si chiedeva se ero disposta a scrivere la vita di una giovane, compagna di sofferenza, che era morta da poco, riordinando anche le sue annotazioni. Risposi affermativamente a questo invito e pochi giorni dopo ricevetti tutto il materiale occorrente. Sfogliando queste pagine, ad un tratto riconobbi chiaramente il foglio che avevo visto così chiaramente nel sogno: tre righe scritte con l'inchiostro e il resto a matita.

Possa quella cara compagna pregare anche per me, presso il trono della divina misericordia!