Mi sognai un grande prato; vidi un giovinetto (di) circa otto anni. Detto ragazzetto si inginocchiò davanti a due bimbe coperte di terra. Dalle due tombe spiccava un giglio. Il giovinetto, colle mani giunte, recitò una poesia sentimentale che diceva:
Giglio purissimo, tanto caro a Dio - se da gigli vivrete - dalle vostre tombe un giglio spunterà.
Un giglio (era) già cresciuto in dette tombe. In ogni foglia c'era una scritta, incisa a caratteri d'oro; in una foglia era scritto così: purità, umiltà nell'altra, nella terza era scritto pazienza.
Dette tombe, una era mia, l'altra compresi essere di mia sorella Paolina.