MaM
Messaggio del 2 novembre 1983:La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’Inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso. Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte.

Fatima - La terza apparizione dell'Angelo (Lúcia dos Santos, Francesco Marto, Giacinta Marto)

Verso la fine di Settembre o ai primi di Ottobre, i tre pastorelli si trovavano ancora alla Loca do Cabeço, accanto ai grandi massi di pietra che erano diventati il loro rifugio. 

« Là recitammo il Rosario e la preghiera che l’Angelo ci aveva insegnato nella prima apparizione. 

Mentre eravamo là, Egli apparve la terza volta, portando tra le mani un calice sormontato da un’Ostia da cui cadevano nel calice gocce di sangue. Lasciando il calice e l’Ostia sospesi nell'aria Egli si prostrò a terra e ripeté questa preghiera tre volte: 

SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente, Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze da cui Egli è offeso. E per gli infiniti meriti del Suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori “. 

Quindi, alzatosi, l’Angelo prese il calice e l’Ostia. Diede l’Ostia a me e il contenuto del calice a Giacinta e a Francesco, dicendo nello stesso tempo: ‘Prendete e bevete il Corpo di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i delitti e consolate il vostro Dio “. Ancora una volta si prostrò a terra, ripeté tre volte la preghiera della SS. Trinità e scomparve.

Costretti dalla forza soprannaturale che ci circondava, imitammo tutto ciò che l’Angelo aveva fatto, prostrandoci a terra e ripetendo le preghiere da lui recitate. Sentivamo così intensamente la presenza di Dio da essere completamente sommersi e assorbiti da essa. Ci sembrò per un tempo considerevolmente lungo, di essere privi del nostro corpo e dei nostri sensi. 

Durante i giorni seguenti. tutta la nostra attività era compresa da quello stato soprannaturale. Internamente sentivamo una grande pace e una grande gioia, che lasciavano l’anima come immersa in Dio ».