MaM
Messaggio del 25 agosto 2010:Cari figli, con grande gioia anche oggi desidero nuovamente invitarvi: pregate, pregate, pregate. Questo tempo sia per voi tempo per la preghiera personale. Durante la giornata trovate un luogo dove, nel raccoglimento, possiate pregare con gioia. Io vi amo e vi benedico tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Laus

Apparizione di San Maurizio a Benedetta di Benoîte Rencurel

Un giorno, mentre Benedetta pregava il Rosario, la sua preghiera preferita perché sapeva che la preferiva a tutte anche Maria, presso una cappella dedicata a San Maurizio, il santo le apparve dicendole: "Figlia mia, va nella valle che si trova sotto Saint Etienne: là vedrai la buona Madre di Dio". "Che dite? La S. Vergine è in Cielo, come potrò vederla in quel luogo?". " Sì - rispose il messaggero celeste - Ella è in Cielo, ma è anche in terra, quando vuole".

Alla scuola di Maria di Benoîte Rencurel

Ma la Madonna la guida anche a distaccarsi dalle cose, ad essere generosa e a rinunciare per amore anche a ciò che è buono. Un giorno, dopo averla mandata a Messa, la Signora condusse il gregge in un'altra valle assai lontana. Al ritorno Benedetta si mise a piangere e a cercare, ma senza perdere la pazienza. Poi la Signora torna e le dice: "Hai fatto bene a non impazientirti. Ho voluto provare la tua pazienza". Dopo la prova, le carezze. Un'altra volta la Regina del Cielo, vedendo la sua cara figlia sfinita per la fatica, l'invita a riposarsi accanto a lei. Benedetta obbedisce e si addormenta dolcemente appoggiata a lei.

Un ammonimento alla padrona di Benoîte Rencurel

Tutti vogliono vedere e sentire Benedetta: essa parla a tutti di ciò che la riempie di gioia, anche se non sa ancora chi sia la bella Signora. "Che sia la Vergine quella che vede?" dice la gente. Ma Benedetta non lo suppone né cerca di saperlo: vede, ama, è felice, questo le basta. La sua padrona, stupita, vuole rendersi conto di ciò che succede alla valle dei Forni e un giorno esce di casa di nascosto raggiungendo la grotta prima di Benedetta. Quando questa arriva, la Signora le dice che la padrona è nascosta dietro una roccia. “E’ qui. Avvertila di non bestemmiare più perché se continua così non ci sarà il Paradiso per lei: la sua coscienza è in cattivissimo stato, faccia penitenza, distribuisca ai poveri il cibo e il vino che prenderebbe nei giorni di Pasqua, di Pentecoste e di Natale ed essa non si cibi che di pane e acqua in quelle tre festività".

Io sono Maria di Benoîte Rencurel

Il giudice della vallata ordinò a Benedetta di chiedere alla Signora chi fosse, accompagnandola sul posto insieme ad una processione di Figlie di Maria. La bella Signora disse di non costruire una chiesa in quel luogo perché ne aveva scelto un altro e aggiunse: "Io sono Maria, la Madre di Gesù. Tu non mi vedrai più in questo luogo, né mi vedrai più per un po"'.

Recati al Laus di Benoîte Rencurel

Dopo un mese, al di là di un piccolo monte dove si cela il Laus, vede una luce splendente più del sole e, in quell'abbagliante aureola, la sua Signora. Più veloce del lampo vola verso quella miracolosa visione. Ansimando per la fatica e per l'emozione, sale il pendio e in pochi istanti si trova ai piedi della Madre! La saluta, ma subito si lamenta con lei per quella lunga assenza. La Vergine sorride e le dice: "Recati al Laus. Là troverai una piccola cappella dalla quale sentirai provenire un gradito profumo: là mi vedrai e mi parlerai molte volte". Il luogo di questa apparizione si chiama Pindreau e attualmente vi si vede un suggestivo monumento. Benedetta corse subito verso il luogo indicatole dalla Vergine, ma i boschi coprivano la valle e nulla sembrava distinguere il futuro palazzo della Regina del Cielo dalle povere capanne dei semplici contadini. Ma ecco che dalla porta semiaperta di una casupola ella sente un profumo che non assomiglia a nessuno di quelli terreni. "É qui !" esclama Benedetta. E infatti, ritta su un altare spoglio e polveroso, vede la sua buona Mamma che l'accoglie con materna tenerezza. Alla vista della bella Signora, Benedetta si inginocchia e poi, alzando gli occhi su quel nudo altare, le offre il suo grembiule bianco perché possa poggiarvi i piedi. La Vergine glielo lascia, ma la pastorella continua a lamentarsi della povertà della cappella. Maria però desidera ora manifestarle i suoi progetti. "Non stare in pena per questo - le dice - non passerà molto tempo che qui non mancherà più nulla, né tovaglie, né ceri, né ornamenti. Voglio edificare in questo luogo una grande chiesa e una casa per la residenza di qualche sacerdote. Questa chiesa sarà costruita in onore del mio carissimo Figlio e in mio onore: sarà della lunghezza e della larghezza che io voglio. Molti peccatori vi si convertiranno e tu mi vedrai qui spessissimo". "Edificare una chiesa? ma non c'è denaro! Bisognerà stare in questa cappella così come si trova!". "Non preoccuparti insiste la Vergine - quando sarà tempo si troverà tutto ciò che è necessario. Il denaro dei poveri fornirà tutto: vedrai che non mancherà niente".

La devozione di Laus sarà molto contrastata, di Benoîte Rencurel

E la Vergine diceva a Benedetta: "La devozione di Laus sarà molto contrastata, ma tu non perderti di coraggio, piuttosto prega con più insistenza il mio caro Figlio: i nemici di Laus saranno confusi e la devozione sarà più grande che mai". Così le inchieste terminarono e tutte in mezzo a miracoli e prodigi: questo confermò l'origine divina delle apparizioni del Laus.

Crocifissa con Gesù di Benoîte Rencurel

All'ingresso della valle di Laus era stata innalzata una croce. Benedetta provava una attrattiva particolare nell'andare a pregare ai piedi di quella croce. Là si commuoveva al ricordo delle sofferenze di Gesù e piangeva tanto. E Gesù volle ricompensare un amore così grande. Si fece vedere crocifisso, agonizzante e coperto di sangue, così com'era stato un giorno sul Calvario. Intanto un angelo diceva a Benedetta: "Vedi quanto ha sofferto il tuo e il mio Signore? Vorresti soffrire anche tu per amor suo?". Questo fa crescere ancora di più il suo amore al Crocifisso e l'unione del suo spirito a Lui.

Crocifissa con Gesù di Benoîte Rencurel

Nel 1673, mentre stava ai piedi della croce, Gesù le disse: "Figlia mia, io mi faccio vedere in questo stato per renderti partecipe dei dolori della mia Passione". E la parola divina si realizzò subito: da quel giorno, ogni settimana, dal giovedì sera fino a verso le quattro del sabato mattina, Benedetta riviveva sul suo letto la crocifissione. Questo durò per circa quindici anni e proprio in quell'epoca cominciò la persecuzione che l'inferno le fece subire per lo spazio di trent'anni.

La Corona di Spine di Benoîte Rencurel

Un giorno del 1678 Maria SS. apparve alla pastorella in mezzo a due sante. Una di esse portava una corona di spine e l'altra una corona di fiori. La Madonna le disse: "Figlia mia, se vuoi una corona di gloria in Cielo, devi portarne una di spine sulla terra". Benedetta disse di sì e il suo angelo le rivelò che le sante erano S. Barbara e santa Caterina da Siena.

In lotta con il demonio di Benoîte Rencurel

La Vergine Maria le diceva: "I tuoi nemici vorrebbero che tu fossi folle, per la rovina del Santuario".