MaM
Messaggio del 10 giugno 2013:Cari figli, anche oggi desidero invitarvi a pregare in questo tempo particolarmente per le mie intenzioni. Pregate, cari figli, in questo tempo di grazia, perché desidero insieme con voi realizzare i miei progetti. Cari figli, grazie anche oggi perché avete risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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All’Angelus, Benedetto XVI commenta il brano della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Cristo è attento al bisogno materiale, ma vuole donare di più, perché l’uomo è sempre affamato di qualcosa di più, ha bisogno di qualcosa di più”.
Persone di tutte le età sono esortate a recitare il rosario ogni sabato in vista della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che si svolgerà dal 16 al 21 agosto a Madrid (Spagna). La campagna del rosario “Firm in the Faith with Mary” (Saldi nella fede con Maria), organizzata dal Family Rosary International in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre e altre organizzazioni cattoliche, sta chiedendo alla gente di recitare il rosario per la conversione, l'approfondimento della fede e l'impegno a seguire Cristo di quanti assisteranno alla GMG.
Anche quest'anno, la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola accoglierà migliaia di pellegrini giunti da ogni luogo per celebrare la festa del Perdono. Un comunicato dei Frati minori della Basilica ricorda le parole di Papa Benedetto XVI a proposito del luogo: “La Porziuncola è anzitutto un luogo, ma grazie a Francesco d’Assisi è divenuto una realtà dello spirito e della fede, che proprio qui si fa sensibile e diventa un luogo concreto in cui possiamo entrare, ma grazie al quale possiamo anche accedere alla storia della fede e alla sua forza sempre efficace”.
Nel mese di giugno, molti hanno appreso pubblicamente, attraverso i mezzi di informazione, che un gruppo evangelico pentecostale aveva individuato il momento del giudizio finale e il “rapimento” dei cristiani nel giorno 21 maggio 2011 alle ore 18.00. Grazie a Dio non è avvenuto alcun cataclisma o qualsivoglia disastro di grandi proporzioni, interpretabile da questo gruppo statunitense - denominato “Family radio” e creato da Harold Egbert Camping - come un segnale dell’inizio dell’apocalisse. D’altra parte, questa tendenza non è una novità. Nel corso del tempo diversi gruppi fondamentalisti biblici hanno pronosticato la fine dei tempi e la separazione dei giusti (il rapimento) dalla terra che sarebbe stata distrutta. Gli avventisti l’avevano prevista per il 21 marzo 1843, il 21 marzo 1844, il 22 ottobre 1844, e nel 1874 i Testimoni di Geova. Pat Robertson, un tele-evangelista, aveva annunciato la seconda venuta di Cristo per il decennio degli anni Ottanta.
Papa Benedetto XVI ha chiesto le preghiere dei credenti nel mese di agosto per la Giornata Mondiale della Gioventù. E' la proposta che fa nelle intenzioni di preghiera contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita da quasi 50 milioni di persone nei cinque continenti.
Alla fine dello scorso mese di giugno, è stata pronunciata dalla Corte Suprema iraniana la condanna a morte per apostasia del pastore evangelico Youcef Nadarkhani, convertito al cristianesimo, poi annullata – come ha riferito Asia News - a condizione del suo ritorno all’islam. La legge civile iraniana non prevede il reato di apostasia, anche se da tempo si discute per varare una legge sul tema. Nel caso del pastore Nadarkhani, che è stato descritto come “falsato” e “extragiudiziale”, sembra che ci sia stata una pressione politica sui magistrati, che si sarebbero divisi sulla condanna. La corte avrebbe fatto uso dell’art. 167 della Costituzione iraniana, che stabilisce che se i giudicanti non trovano le basi per una decisione nella legge civile devono “citare fonti islamiche attendibili o una fatwa valida da cui hanno tratto giudizio così da emanare un verdetto”. Il pastore Youcef Nadarkhani, membro della Chiesa d’Iran, è stato arrestato il 13 ottobre 2009 nella città di Rasht mentre cercava di registrar legalmente la sua chiesa. Si pensa che il suo arresto sia stato causato dalla sua posizione, critica del monopolio islamico nell’istruzione religiosa dei bambini. Inizialmente, è stato accusato di proteste, ma in seguito le accuse sono state cambiate in quella di apostasia e di evangelizzazione di musulmani.
Nel Continente americano bisogna proseguire con fervore l’opera di evangelizzazione facendo risplendere i frutti della fede e dell'apostolato. E’ quanto scrive Benedetto XVI nella lettera inviata al cardinale Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo emerito di Siviglia, inviato speciale dal 7 al 9 agosto prossimi alle celebrazioni per la chiusura dell’anno giubilare nel 500.mo anniversario dell’erezione canonica delle prime circoscrizioni ecclesiastiche delle Americhe, Santo Domingo e La Vega nella Repubblica Domenicana e San Juan a Porto Rico.
Tutte le informazioni sulla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Madrid dal 16 al 21 agosto, sono da oggi disponibili in una nuova originale applicazione per cellulari e dispositivi di ultima generazione, come iPhone, iPod e iPad. L’applicazione voluta dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, e approvata dal Pontificio Consiglio per i Laici, è stata realizzata in cinque lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo, portoghese), dalla Futurtech & Adv Production. Il costo del dispositivo, di soli 3,99 Euro, servirà a finanziare il viaggio dei giovani provenienti dai Paesi più lontani. Alla presentazione dell'applicazione, stamani presso la Sala Stampa della Santa Sede, è intervenuto Marcello Bedeschi, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, che al microfono di Claudia Di Lorenzi spiega come nasce l’iniziativa.
"Perché la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolge a Madrid incoraggi tutti i giovani del mondo a radicare e fondare la loro vita in Cristo”: è l’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di agosto. Il Papa dunque richiama tutti i fedeli a pregare per i giovani che parteciperanno alla Gmg. Su questa intenzione di preghiera,
I giorni dopo la tragedia nel racconto di p. Marco Villa, del Pime. L’impegno immediato dei cattolici. I soccorsi, l’opera paziente dei volontari; dakka rimozione delle macerie all’ascolto dei sopravvissuti. L’eroicità delle maestre della zona intorno a Fukushima, che cercano di tenere allegri i bambini, ma pensano ai loro figli ed elaborano menu senza, carne, pesce, uova, verdure.
Un professore cristiano ha fondato la All Pakistan Christian League (Apcl), per un Pakistan liberale e a garanzia delle minoranze. Critiche e scetticismo dell’arcivescovo emerito di Lahore: troppi partiti in passato, ma hanno avuto vita breve. Per il prelato manca la fiducia “nel sistema democratico” e la situazione resta “disperata”.
Le politiche delle Nazioni Unite sulla gioventù dovrebbero rispettare il diritto dei genitori di educare i propri figli, anche nel campo della sessualità umana e della “salute riproduttiva”. L'Arcivescovo Francis Chullikatt, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, lo ha osservato questo giovedì intervenendo al meeting di alto livello dell'ONU sulla gioventù. “Ogni giovane dovrebbe poter essere allevato in un ambiente in cui possa crescere e imparare, ovvero in una comunità e in una società caratterizzate da pace e armonia, libere da qualsiasi violenza e discordia. Ogni bambino, per lo sviluppo pieno e armonioso della sua personalità, dovrebbe crescere in un ambiente familiare, in un'atmosfera di felicità, amore e comprensione”, ha dichiarato l'Arcivescovo.
Ci sono persone che vivono nel fango, nel dolore, nella vergogna, e ci sono angeli che cercano e portano il bene proprio in questi luoghi di disperazione. Uno di questi angeli si chiama Francesca Bassi, una suora della Carità che appartiene alla Congregazione fondata da Santa Giovanna Antida Thouret. Suor Francesca ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, soprattutto dei più bisognosi, e ora ha deciso di raccontare la sua esperienza. Quarantadue storie raccolte in un volume edito da Cantagalli con il titolo “Non storie, ma storie vere, vite al bivio”.
Lavoro e impresa da un lato e famiglia e maternità dall’altro non dovranno essere più avversarie in futuro. Quello che è l’auspicio di tante mamme e famiglie in alcuni contesti è già una concreta realtà. È il caso di Happy Child, nata nel 2002 come rete di strutture per la prima infanzia. Oggi questo network conta oltre 50 strutture in tutta Italia, tra asili nido, scuole materne e ludoteche. L’idea di Rita Zecchel, fondatrice e presidente di Happy Child, è quella di sostenere le donne lavoratrici in un processo virtuoso che non le penalizzi sul piano economico e le preservi dai pregiudizi di cui spesso sono vittime, secondo i quali una donna con figli in azienda non è una lavoratrice affidabile, in quanto troppo distratta dalle esigenze familiari. Nulla di più falso. Come dimostra l’esperienza messa in piedi dalla Zecchel, le imprese possono sostenere in modo agevole la maternità e, al tempo stesso, le giovani mamme non saranno mai di impaccio per la produttività: al contrario, possono diventare una vera risorsa e mettere in gioco doti, esperienza e sensibilità di cui gli uomini e le donne senza figli non dispongono.
Sembra un secolo, e invece sono passati solo poco più di quattro mesi dallo tsunami che ha sconvolto il Giappone e il mondo. Tra i tanti problemi che affliggono questo Paese ci sono però anche tanta speranza e ottimismo. C’è lo splendore di Cristo che brilla sui volti dei cento ragazzi che, da molti mesi, sognano di partire dal Giappone per andare a Madrid e partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù. Così, a distanza di quattro mesi, riaffiora l'autenticità di un evento che non ha mai smesso d'essere attuale. Un terremoto è un'occasione, una scossa dell'anima, una chiamata a conversione, un fascio di luce sulla serietà della vita. E, per quel mistero che si chiama Incarnazione, proprio e solo la drammaticità della vita apparsa nella vicenda di Cristo innesca l'unico possibile ottimismo; il paradosso che spalanca un sepolcro di morte su un'alba eterna di resurrezione e di vita.
“Così dice il Signore: “O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti”.(Is 55,1-3) “Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: “Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla; perché vada nel villaggi a comprarsi da mangiare”. Ma Gesù disse loro: “Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare”. Gli risposero: “Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!”. Ed egli disse: “Portatemeli qui”. E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.”(Mt 14,13-21)
Per monsignor Juan del Río Martín, Arcivescovo castrense di Spagna, “ci sono due modi di vivere le vacanze”: “quello più potenziato dalla cultura edonista dominante è il 'dolce far niente'”, “l'altro modo è quello che propone Benedetto XVI di mettere il Vangelo nella valigia, che vuol dire diventare padroni delle nostre vacanze, saperle valorizzare ma non mitizzarle mai e scoprire i valori che racchiude questo periodo dell'anno”. Per queste ragioni, il presule indica dieci punti per vivere delle vacanze realmente cristiane, il primo dei quali è “il riposo”.
Prodotto in 70.000 copie, arriva il “Vademecum del pellegrino italiano”, predisposto dal Servizio Nazionale per la pastorale giovanile per i partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid, che si svolgerà dal 16 al 21 agosto. La GMG, ha spiegato il responsabile del Servizio, don Nicolò Anselmi, “è un pellegrinaggio, ed ogni pellegrinaggio è caratterizzato da momenti comunitari e momenti personali, di fraternità con gli amici e di intimità con Dio: la nostra speranza è che questo Vademecum possa essere utile in ambedue i momenti, sia quando i giovani saranno in mezzo a tanta gente, a cantare, a ridere, a pregare, sia quando torneranno a casa e da soli, con Dio, ne ascolteranno la voce o parleranno con lui”.
apri pdf Degna sepoltura per i bimbi non nati Degna sepoltura per i bimbi non nati di Francesco Agnoli 29-07-2011 La notizia non è nuova, ma ha ora un certo rilievo sui grandi media: a Caserta, l’associazione Difendere la vita con Maria, fondata e presieduta da don Maurizio Gagliardini, ha siglato un protocollo di intesa, approvato con delibera del 22 luglio 2011, con l'Azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano, per promuove il seppellimento dei «bambini non nati». Il sindaco della città ha dato la propria disponibilità a concedere un apposito spazio nel cimitero cittadino, ma, come sempe in questi casi, si è levata, violenta e intollerante, la voce di alcuni protestatari - rappresentati dal sindacato medico Fp-Cgil Medici - che sono divenuti, per il Corriere della Sera, "i medici" tout court. Il che non dovrebbe essere, dal momento che nel nostro Paese la maggioranza dei ginecologi sono obiettori e quindi ritengono l’aborto quantomeno qualcosa di negativo. Secondo il sindacato di sinistra, si tratterebbe di «violenza psicologica sulle donne da fermare».
Adesso, che sia io a difendere l'importanza, il valore, la sacralità del nome è davvero surreale. Io i nomi me li dimentico qualche decimo di secondo dopo averli sentiti, senza battere ciglio. A volte non li sento neanche mentre me li stanno dicendo, tutta presa come sono dall'osservare le facce, per cercare di carpire i segreti più profondi – sarà felice? - da una piega della palpebra, dalla postura. Non mi ricordo un generale, un presidente, una città neanche se mi pagano; attraverso sale piene di gente con un sottile senso di panico, studiando formule generiche e il più possibile vaghe – “eh, che bello, era tanto che mi chiedevo come stessi”; “ti ho pensata” - per prendere tempo nella speranza di ricordarmi come cavolo si chiama quella persona che lo so, ne sono certa, io conosco bene, benissimo.
Nessuna meraviglia, purtroppo, se vi è oggi la tendenza a mettere gli animali sullo stesso piano dell’uomo e non di rado al di sopra, almeno per quanto riguarda i loro diritti: leone, lupo ecc. possono – da carnivori – mangiare le carni delle loro prede. L’uomo, per contro, pur essendo onnivoro-carnivoro, deve diventare vegetariano come nella sostanza sembra affermare Enzo Bianchi nel suo saggio accolto nell'antologia di autori diversi Animalia (Rizzoli). Presentando il libro, il curatore Ivano Dionigi pare fornire una visione equilibrata nel rapporto uomo-animale. La stessa cosa non si può però dire dire del titolo complessivo con cui Avvenire del 21 luglio ha offerto stralci degl'interventi degli stessi Bianchi e Dionigi: Gli animali in paradiso?
Un Marco Pannella che diventi Presidente della Repubblica è incubo che per fortuna appartiene solo a una brutta notte in una cattiva locanda dopo una pessima cena. Però la realtà ci ha riservato in queste ore uno spettacolo non meno inquietante: il Presidente della Repubblica che va a rendere omaggio a Pannella, alle sue idee e alla sua creatura, il Partito Radicale.
La vera domanda che tutti si dovrebbero porre quando si tratta di rifinanziare le missioni dei militari italiani all’estero è: che cosa ci stanno a fare dei militari in Afghanistan? Per prendere come esempio il Paese dove in questo momento i nostri soldati sono più esposti.
Il Sinodo dei Vescovi sul Medio Oriente del 2010 è stato considerato un successo per molti aspetti, afferma il Vescovo copto cattolico di Luxor. Mons. Youhannes Zakaria, 61 anni, ha detto a ZENIT che questo avvenimento ecclesiale non ha solo permesso a tutti i Vescovi cattolici del Medio Oriente di incontrarsi per la prima volta col Santo Padre a Roma per discutere sulla situazione della Chiesa in questa regione, ma ha anche portato alle luci della ribalta questo angolo di mondo. In questa seconda parte dell'intervista mons. Zakaria parla delle conversioni forzate all'Islam, dei frutti dell'Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo di Vescovi e delle relazioni tra musulmani e cristiani.
Un nuovo atteggiamento di speranza serpeggia tra i cristiani d’Egitto, secondo il Vescovo copto cattolico di Luxor. Mons. Youhannes Zakaria, 61 anni, ha detto a ZENIT che se dalla Rivoluzione egiziana del 1952 il silenzio e la negatività avevano permeato la maggior parte degli egiziani cristiani, quanto accaduto all’inizio di quest'anno, con le rivolte di popolo che hanno portato alla deposizione del Presidente Hosni Mubarak dopo 30 anni di governo, ha reso la presenza dei cristiani nel paese più viva e vegeta che mai. In questa lunga intervista il Vescovo parla della situazione attuale in Egitto dopo i venti della Rivoluzione scoppiata il 25 gennaio scorso.
È stata probabilmente ritrovata la tomba dell’apostolo Filippo. Il ritrovamento è avvenuto a Pamukkale, l’antica Hierapolis, in Anatolia Occidentale (Turchia), città in cui Filippo, dopo aver predicato in Grecia e Asia Minore, morì. La scoperta si deve alla missione archeologica italiana avviata già nel 1957 e composta oggi da un’équipe internazionale diretta dal 2000 da Francesco D’Andria, docente all’Università del Salento. Un risultato importante nella ricerca della tomba di San Filippo, ricorda “L'Osservatore Romano”, era già stato raggiunto nel 2008, quando l’équipe riportò alla luce la strada processionale percorsa dai pellegrini per raggiungere il sepolcro dell’apostolo, e ora è arrivato questo nuovo e importante traguardo.
Vari gruppi di giovani di diverse nazionalità che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid (dal 16 al 21 agosto) hanno inserito nel proprio itinerario un pellegrinaggio al Santuario di Fatima, in Portogallo. Secondo quanto ha reso noto il servizio stampa del Santuario, alcuni gruppi prevedono di passare per Fatima prima di partecipare alla GMG, altri hanno programmato la visita in Portogallo dopo l'incontro. “Fino a questo momento si sono fatti annunciare 64 gruppi di giovani, che indicano di voler partecipare anche alla GMG. Di questi, 45 verranno prima della Giornata, 19 dopo”, ha reso noto Natalina Ferreira, direttrice del Servizio per i Pellegrini (SEPE) del Santuario di Fatima.
Alla Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà a Madrid (Spagna) dal 16 al 21 agosto prossimi, il Brasile sarà rappresentato da più di 13.000 giovani. In un articolo pubblicato sulla rivista arcidiocesana “O São Paulo”, il Cardinale brasiliano Odilo Scherer, Arcivescovo di San Paolo, commenta il tema dell'incontro, “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, che definisce “profondo e molto attuale”. La frase è tratta dalla Lettera ai Colossesi, e San Paolo esorta i fedeli a non vacillare nella propria fede in Cristo. Il tema della GMG, osserva il Cardinale, “sottolinea un aspetto centrale nella vita cristiana: il nostro riferimento e la nostra relazione con Cristo”.
C’è una via per non cadere vittime passive dei programmi televisivi, né della cultura nichilista proiettata nei film, né della furia paralizzante dei video della playstation, ed è quella di utilizzare le nuove tecniche di comunicazione per incrementare la capacità di relazioni umane come praticata dalla famiglia. Questo è quanto propone il Fiuggi Family Festival (FFF) giunto alla sua quarta edizione. Nel corso della conferenza di presentazione Antonella Bevere Astrei, Presidente del FFF, ha spiegato l’importanza delle relazioni familiari a fronte della fragilità che caratterizza gli esseri umani.
Il frate francescano e Vescovo passato alla storia come l'“oratore” della Costituzione argentina del 1853, Mamerto de la Ascensión Esquiú (1826-1883), potrebbe essere presto beatificato, secondo quanto ha rivelato il vicepostulatore della sua causa. Padre Jorge Martínez OFM, in risposta alle “insistenti richieste circa lo stato di questa causa”, ha rivelato che “il processo è già quasi terminato”. In una breve nota pubblicata sulla rivista “Nuestro Tiempo”, della quale è direttore responsabile, afferma che “dopo più di 80 anni di avanti e indietro e di arduo lavoro, il 16 dicembre 2006 Benedetto XVI ha approvato l'eroicità delle virtù di Esquiú e lo ha dichiarato 'venerabile', la definizione che precede quella di 'beato'”.
Si terrà a Squillace (Catanzaro) presso il Centro Congressi “Porto Rhoca” nei giorni 1-6 agosto il 26° Life Happening dei giovani del Movimento per la Vita Italiano (MpV), dal titolo “Vita, speranza infinita”, dedicato alla memoria di Vittoria Quarenghi, prima segretaria del Movimento per la Vita Italiano. Il Life Happening vedrà radunarsi nella cittadina costiera calabrese oltre 250 giovani e giovani famiglie, che vivranno una settimana di formazione, condivisione e vacanza.
«Non manchi a queste popolazioni sofferenti - ha chiesto Benedetto XVI - la nostra solidarietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà». Il riferimento è alla carestia nel Corno d’Africa, la peggiore degli ultimi 60 anni, che colpisce oltre 11 milioni di persone – soprattutto bambini – in Etiopia, Eritrea, Somalia, Kenya. A rischio anche l’Uganda, soprattutto il Nord, la Tanzania e il Sud Sudan. Caritas Italiana da anni è impegnata nel Corno d’Africa, in collaborazione con le Chiese locali, in ambiti diversi: la salute, la lotta all’esclusione sociale, l’istruzione. Quasi 20 anni fa lanciò una campagna di sensibilizzazione sulla situazione del Paese che purtroppo è ancora drammaticamente attuale. In occasione di questa nuova emergenza ha lanciato subito un appello e ha messo a disposizione 300.000 euro restando in costante contatto con le Caritas africane attive nei paesi colpiti dalla siccità. Nel contempo ha invitato a riflettere cause strutturali di queste sofferenze. La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato 1 milione di euro, invitando a pregare per le comunità colpite e a sostenere le iniziative di solidarietà promosse da Caritas Italiana.
“Il regno dei Cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano via”, “raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo”. E’ questo un passo del Vangelo odierno, tratto da Matteo, che invita i fedeli a soffermarsi sulla realtà del Giudizio finale. Una riflessione che si fa ancor più pressante, di fronte a realtà sconvolgenti quali la carestia nel Corno d’Africa che sta uccidendo migliaia di innocenti nell’indifferenza dell’opinione pubblica. Sulla realtà ultima del Giudizio e in particolare sul suo criterio, l’amore, Benedetto XVI ha svolto diverse riflessioni a partire dalla sua Enciclica, “Spe Salvi”.
Un movimento di persone che seguono Cristo in India ma non sono battezzate potrebbe arrivare a 50.000 membri, secondo alcuni sacerdoti che lavorano a stretto contatto con loro. I presbiteri che operano nella capitale spirituale induista di Varanasi (Benares), nel nord dell'India, hanno riferito che i Khrist Bhaktas - letteralmente i “Devoti di Cristo” - sono aumentati a livello sia di numero che di impegno religioso.
Scomparso nei giorni scorsi, Micael Digal è stato ritrovato morto questa notte vicino al villaggio di Mdikia. La polizia ha subito archiviato il caso come morte accidentale. Presidente del Global Council of India Christian denuncia polizia e autorità che da anni coprono i delitti dei radicali indù.
Il ferimento della donna ha scatenato uno scontro fra cristiani e musulmani del piccolo villaggio di Ezbet Jacob Bebawi. Il bilancio è di sei feriti. L’uomo era contrario all’installazione della campana della locale chiesa copta. Fonte di AsiaNews lamenta l’assenza di polizia e l’aumento delle violenze contro i cristiani dopo la caduta di Mubarak.
Tra Santa Sede e Irlanda, il clima non volge al sereno. Riassunto delle puntate precedenti: il 13 luglio è stato pubblicato il rapporto sugli abusi di minori da parte del clero della diocesi di Cloyne. Il 20 luglio il primo ministro Enda Kenny [nella foto] lo ha commentato in parlamento in un discorso durissimo, mentre due ministri annunciavano la presentazione di un disegno di legge che obbligherebbe i sacerdoti, sotto pena di cinque anni di prigione, a rivelare anche notizie di abusi su minori apprese in confessione. Di questi avvenimenti abbiamo dato notizia su La Bussola Quotidiana, esprimendo nello stesso tempo comprensione per la reazioni irlandesi a quelli che lo stesso Pontefice, nella sua Lettera ai cattolici dell’Irlanda del 19 marzo 2010, ha definito «atti peccaminosi e criminali» e ferma riprovazione per ogni ipotesi di attacco al segreto della confessione, che – tranne l’Albania comunista di Enver Hoxha (1908-1985) – neppure i peggiori regimi totalitari europei hanno mai osato toccare.
Non si è mai parlato tanto di costi della politica come in questi giorni. Anni di sprechi passati misteriosamente sotto silenzio, all'improvviso, sono entrati nel mirino dei cittadini che oggettivamente hanno ragione da vendere quando protestano contro la "casta". Di qui, il divampare seriale di inchieste giornalistiche e di pubblicazioni volte a svelare agli elettori le malefatte dei loro rappresentanti politici.
Fra tutte le montagne, le Dolomiti sono le più belle. Vette frastagliate che salgono al cielo, si dice siano fatte di carbonio e di roccia vulcanica che nei millenni si è sciolta facendole emergere dal fondo del mare. Girando lo sguardo nell’anfiteatro dei monti che avvolge un’immensa radura verde, improvvisamente nasce la percezione di trovarsi al centro del mondo. O forse già al centro della propria anima. Si ritrova l’essenziale da cui nasce la vita: terra, cielo, sole, acqua, e le persone che percorrono i sentieri.
Non è vero che non ci siano mai “buone notizie” nella nostra Italia di oggi, così malandata da tanti punti di vista. La nuova bocciatura, il 26 luglio, del progetto di legge (293 sì contro 250 no e 21 astenuti) che prevedeva un’aggravante per i reati di omofobia e transfobia è una buona notizia. Per diversi motivi.
Ha una parte del corpo paralizzata. Ha patito tre infarti e gli è stato diagnosticato un tumore al cervello. In carcere ha già trascorso quindici anni della sua vita. Eppure il suo nome continua a far paura al regime comunista vietnamita. Per il temerario padre Nguyen Van Ly il calvario continua. Il sacerdote, che ha ormai 65 anni, dal marzo 2010 era agli arresti domiciliari per le gravi condizioni di salute. Ma le autorità marxiste vietnamite, incuranti del suo stato fisico, hanno deciso di rimandarlo dietro le sbarre confermando l’ultima condanna inflitta al religioso nel 2007. Otto anni di reclusione per «attentato alla sicurezza nazionale e propaganda di opposizione alla Repubblica socialista del Vietnam».
La situazione in Corea del Nord “peggiora di giorno in giorno. Noi sappiamo che non si deve aiutare il regime, ma come cattolici ed esseri umani non possiamo rimanere a guardare mentre i nostri fratelli al di là del confine muoiono di fame. Ecco perché abbiamo deciso l’invio di 100 tonnellate di farina, che distribuiremo direttamente nelle mani degli abitanti”. Lo dice all'agenzia AsiaNews una fonte cattolica della Corea del Sud per spiegare l’invio di un carico di aiuti oltre confine.
Il Programma alimentare mondiale (Pam) ha annunciato che è partito oggi pomeriggio il primo ponte aereo di aiuti alimentari destinati alla Somalia, il Paese del Corno d'Africa più colpito dalla carestia. Da parte sua, la commissaria Ue agli aiuti umanitari Kristalina Georgieva, di ritorno dalla missione in Kenya e Somalia, ha definito la situazione una crisi “senza precedenti”. Per questo Bruxelles ha deciso di sbloccare immediatamente aiuti per 27,8 milioni di euro, a cui seguiranno altri 60 milioni che saranno resi disponibili in seguito oltre ai 70 già stanziati. La rappresentante europea ha riferito come a Daadab, in Kenya, "oltre 400mila persone vivono in un campo previsto per accogliere solo 90mila rifugiati", mentre ogni giorno più di 3mila somali fuggono dal loro Paese alla ricerca di cibo e sicurezza. Intanto l’organizzazione non governativa italiana Medici con l'Africa Cuamm ha affermato che in Uganda e in Etiopia si registra il più alto tasso di malnutrizione infantile dell'Africa sub-Sahariana, cioè il 48% dei bambini al di sotto dei 5 anni. Il direttore, don Dante Carraro, spiega che presso l'ospedale di Matany nella regione ugandese di Karamoja e presso l'ospedale di Wolisso in Etiopia nel febbraio 2010 è stato inaugurato proprio un reparto dedicato alla cura dei bambini malnutriti che in questi giorni è sottoposto ad un enorme carico di richieste di aiuto. Nel Corno d'Africa la carestia, la peggiore degli ultimi 60 anni, colpisce circa 12 milioni di persone, soprattutto bambini. Oggi a Nairobi è prevista la Conferenza dei Paesi donatori. Ma come interrogarsi da cristiani di fronte a simili tragedie?
Qasr al-Yahud, è rimasto chiuso per vari decenni. Ora sono completati lo sminamento, e i restauri. E’ un luogo particolarmente caro agli ortodossi. Ma sulla riva orientale c’è al-Maghtas, un sito visitato da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e che ha più probabilità di essere il vero luogo del battesimo di Cristo.
Se parliamo di gioventù e di sette, pensiero magico, New Age, ecc., dobbiamo approfondire le attività che svolgono i giovani. A volte noi adulti dimentichiamo che i giovani non utilizzano il tempo libero come noi. In generale, in tutti i sondaggi e in tutti i Paesi (ci riferiamo sempre al Primo Mondo), i giovani hanno come prima attività (1) uscire con gli amici, mentre la seconda (2) è ascoltare musica. A partire da questo dato si producono le variazioni, perché i maschi puntano in terzo luogo (3) sullo sport, che è in genere preferibilmente di gruppo. L'attività successiva più realizzata dai giovani (4) è il consumo di televisione, Internet e giochi virtuali (console o computer). Gli ultimi posti sono occupati dalla lettura (5) e dal non far nulla (6) (che non è un'attività frivola e inutile, perché nel giovane, e per lo sviluppo particolare che sta vivendo, il tempo che dedica a se stesso, sia al riposo che a pensare a sé, è di importanza fondamentale per capire se stesso e il processo adolescenziale e di maturazione che sta vivendo). Questi dati si riscontrano in tutti i Paesi europei e del continente americano, così come nell'Asia sviluppata, con variazioni in base a proprie particolarità.
C’è ancora molto da conoscere sulla storia e sull’anima di Joseph Ratzinger. E solo una persona conosce questi aspetti così personali: suo fratello Georg. Prossimamente tutto ciò sarà rivelato nel libro “Mein Bruder, der Papst” (Mio fratello il Papa), un’intervista con monsignor Georg Ratzinger rilasciata a Michael Hesemann. Il più anziano Ratzinger si è intrattenuto con lo storico a Ratisbona e la loro conversazione copre le 256 pagine del libro che sarà pubblicato, completo di fotografie di famiglia, a Monaco, da Herbig, nel mese di settembre, poco prima del viaggio del Santo Padre nella sua terra natia.
La situazione dei cristiani in Iraq è delle più difficili. Alcune frange estremiste vogliono eliminare la loro presenza nel Paese, mentre altri approfittano delle violenze per arricchirsi. E’ quanto ha detto padre Amir Jaje, nuovo superiore dei domenicani di Bagdad e vicario provinciale per il suo Ordine nel mondo arabo – che conta due conventi in Iraq, uno al Cairo, uno ad Algeri e un confratello in Libano – ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), l’Opera di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, che nel solo 2010 ha sostenuto la Chiesa locale con iniziative per 500mila euro.
Milioni di libri sulla Madonna di Fatima distribuiti in tutto il mondo, altrettanti rosari ed immagini della Vergine diffusi nei paesi da poco usciti dal totalitarismo comunista, pellegrinaggi mariani nei paesi dell’Est, convegni. Sono solo alcune delle iniziative intraprese dall’Associazione Luci sull’Est in venti anni della sua attività, iniziata nel 1991, con l’obiettivo di soddisfare la sete di Vangelo di quei paesi dell’Est, soffocati per decenni dall’ateismo comunista.
I Vescovi Cattolici Nordici definiscono gli attentati terroristici che hanno provocato 76 morti in Norvegia “un'espressione di assurda violenza”. I presuli lo hanno affermato in una dichiarazione diffusa lunedì in cui trasmettono la loro “grande tristezza e costernazione” per le notizie dell'attentato esplosivo e della sparatoria che hanno avuto luogo a Oslo e nell'isola di Utoya.
A Lassa, vicino a Jbeil, gli sciiti impediscono con le armi i rilievi catastali per impadronirsi di appezzamenti di terreno della Chiesa maronita. Un incontro al patriarcato di Bkerke per risolvere pacificamente il problema. La forza trionferà sulla giustizia?
Agli occhi di uno studioso dei fenomeni religiosi l’Italia affascina e delude. Troppo spesso alle immagini delle devozioni, ai consensi di massa legati alla figura del Pontefice, agli spettacolari raduni nazionali si aggiunge la sensazione di una dimensione religiosa parziale dove, anche tra il 32% di quanti dichiarano di frequentare regolarmente la messa domenicale, i principi sono scelti in modo selettivo secondo il tribunale ultimo della propria coscienza, l’etica viene ridotta a principi di buon vicinato, mentre il messaggio di salvezza viene usato in funzione meramente consolatoria e di rassicurazione. Una religione ridotta a pratiche superficiali e incostanti, che supporta un insieme di credenze incerte, dove l’avvenimento vertiginoso di un Dio incarnato sembra sfociare in una generica morale del rispetto universale è, di fatto, qualcosa di significativamente riduttivo e, per molti versi, di preoccupante (almeno sotto il profilo pastorale).
Nel campo profughi di Dadaab, in Kenya, continua l’afflusso inarrestabile di persone, per lo più somale, che giungono in condizioni disperate per trovare riparo e cibo. I bambini, quando sopravvivono agli attacchi di iene e leoni, arrivano malnutriti. Gli adulti sono stremati dalla fame. Sono ormai decine di migliaia le persone che lasciano la propria terra, costrette dalla tremenda siccità che tre anni ha colpito la Somalia. Arrivano al ritmo di 1400-1500 al giorno per cercare rifugio nel nostro campo, dichiarato saturo già nel 2008, dove stiamo operando in accordo con l’agenzia ONU per i rifugiati e in cooperazione con il governo locale.
Da questo lunedì a mercoledì 27 luglio, migliaia di “dalit”, la casta degli “intoccabili”, stanno svolgendo un digiuno di massa nelle vie della capitale indiana, Nuova Delhi, in segno di protesta verso le discriminazioni di cui sono oggetto. Anche se la Costituzione indiana riconosce uguaglianza di diritti ai cittadini, i “dalit” continuano ad essere discriminati nelle pratiche sociali. Le difficoltà, poi, aumentano se questi si dichiarano cristiani o musulmani.
“Benedetto sei tu, Signore, per il nuovo giorno che ci fai vivere nel tuo amore. Dà la tua forza ai cristiani nel mondo, che non possono professare la loro fede!”. Un’intenzione di preghiera semplice, a mezza voce, di suor Suzanne del Mali apre le lodi della domenica, dopo un lungo silenzio. Già in questo appare una nota caratteristica della Chiesa del Marocco: umiltà e universalità. Con altre tre suore del Mali vive a Notre Dame de la paix la disponibilità e il servizio di una casa diocesana di accoglienza nel quartiere europeo di Agdal.
Recentemente un giornalista mi ha chiesto se la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che si terrà tra meno di un mese a Madrid, possa essere considerata come un antidoto o una forma di prevenzione rispetto al fenomeno delle sette e delle nuove religiosità. La mia risposta affermativa è stata semplice, ma penso che una domanda così intelligente e profonda come questa meriti una risposta più estesa, che vorrei dare qui in qualche modo. Nell’agosto del 2010, Papa Benedetto XVI, principale promotore di questo evento ecclesiale, ha pubblicato un lungo messaggio per invitare i giovani di tutto il mondo alla GMG di agosto del 2010. Questo documento può darci un’idea del perché la GMG può rappresentare un buon elemento di prevenzione (e guarigione) di fronte alla realtà delle sette.
La società narcisista in cui viviamo valorizza l'efficacia e rende culto a ciò che è giovane e bello. La vecchiaia è un controvalore e non viene stimata la “saggezza del cuore” rappresentata dagli anni. A causa di questa cultura e di altri fattori sociali, a volte gli anziani sono per alcuni figli un peso che ci si passa dagli uni agli altri, e molti finiscono per essere abbandonati. In questa stessa società, tuttavia, i nonni sono più protagonisti di quanto sembra, perché non pochi di loro sono attualmente un aiuto imprescindibile per quelle coppie giovani che, visto che sia il marito che la moglie lavorano fuori casa, vedono nei genitori la migliore assicurazione dell'educazione dei propri figli.
Un cospiratore capace e astuto che ha fondato una potente organizzazione cattolica? No, un prete con una profonda umanità che ha fatto del perdono, della compassione, della bontà, la sua missione e la sua testimonianza. Questo è quanto emerge da “There Be Dragons” una pellicola sul fondatore dell'Opus Dei, che verrà presentata in anteprima il 30 luglio prossimo al Fiuggi Family Festival. Il film diretto da Roland Joffé, già regista di “Mission” e “Urla del silenzio”, narra la storia di san Josemaría Escrivá de Balaguer nel contesto della guerra civile spagnola.
l Servizio Gesuita per i Rifugiati (Jesuit Refugee Service, JRS) ha chiesto aiuto per portare avanti un progetto di estensione dei servizi che realizza attualmente con i rifugiati somali in Etiopia e Kenya. In un comunicato, il direttore del JRS per l'Africa Orientale, padre Frido Pflueger, spiega che il progetto concreto d'azione consiste nell'estendere l'assistenza ai rifugiati del campo di Dollo Ado, in Etiopia. Per questo, il JRS “si sta accordando con l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNCHR) per iniziare a fornire servizi psicosociali ed educativi nel campo”.
Le vite cambiano. Nel 1999, Paolo Vigevano – storico editore di Radio Radicale e, insieme a Sergio Stanzani, costruttore principe dell’«impresa radicale» per conto di Pannella – vince più di un terno al lotto. Gli viene presentato un mecenate, il cui intervento, in termini di apporti economici, può evitare di rendere fallimentare la situazione debitoria in cui versano i radicali: sono circa 30 i miliardi di vecchie lire da pagare ai fornitori delle iniziative dell’ultimo anno volute da Pannella.
Proprio ieri si rifletteva su queste colonne a proposito dei fermenti nel mondo cattolico e dei pensieri su una eventuale aggregazione politica. E allo stesso tempo si registrava una certa qual confusione tra i politici cattolici – ma anche tra i vescovi – sui criteri di una tale eventuale aggregazione. Si chiariva allora che nulla c’è da inventare perché il Magistero ha già indicato molto chiaramente i princìpi non negoziabili – vita, famiglia, libertà di educazione – quale fondamento di ogni serio impegno politico per l’edificazione del bene comune.
Due (anzi, una coppia di) omosessuali palestinesi hanno ottenuto lo status di rifugiati in Italia, il bengodi dell’accoglienza. Dice l’Ansa (26 luglio 2011) che il Tribunale di Roma, «dopo numerose udienze», ha riconosciuto la «particolarità» del caso di due «omosessuali visibili in un contesto di guerra e occupazione militare». I due, attraverso la Germania, avevano cercato di raggiungere il Nord Europa. Nel 2005. Però, «bloccati», erano stati «dirottati su Verona». Qui avevano fatto la loro prima richiesta di asilo politico. Richiesta respinta. Ma non avevano demorso e, finalmente, ce l’hanno fatta. La cosa è riferita dal Circolo Pink di Verona e da Antagonismo Gay di Bologna. Fin qui la notizia. Ma diverse domande sorgono spontanee.
E’ insopportabile che, per superficialità o frettolosità, si sia fatto passare il folle assassino norvegese per un “cristiano”. Cristiane semmai sono le sue vittime (“non potevo nuotare, i vestiti mi trascinavano… ho pregato, pregato, pregato” ha riferito Roset, uno studente liceale). In odio all’Islam peraltro ha ucciso dei cristiani. Non si può e non si deve uccidere nessuno, chiunque esso sia. Questa è la base del cristianesimo. Non ci voleva tanto a capire che l’universo spirituale e morale di Anders Breivik è all’opposto del cristianesimo. Perché mai dunque definirlo “cristiano”? Perché lui si definiva “cristiano culturale”? Beivik si diceva anche “massone”, essendo affiliato – a quanto pare – a una loggia di Oslo (del resto ricava dalla letteratura esoterica i suoi deliranti riferimenti a templari e cose simili).
Dai manuali scolastici abbiamo appreso che, mentre l'Europa gemeva nell'oscura barbarie, la civiltà araba era nello splendore. Dai numeri "arabi" ai logaritmi, tutto quel che comincia per al- (algebra, alchimia, alcool, albicocca...) lo dobbiamo all'islam. Non solo: dato il millenario contrasto tra Roma e Bisanzio, gli europei poterono conoscere l'antica sapienza greca solo ritraducendola dall'arabo. Ora, però, un libro di Sylvain Gouguenheim, docente di storia medievale all'Ecole Normale Supérieure di Lione (Aristote au mont Saint-Michel: les racines grecques de l'Europe chrétienne, ed. Seuil), ribalta tutto: fu la presa di Costantinopoli nel 1453 da parte dei turchi a far fuggire in Europa una valanga di intellettuali greci, che fecero conoscere i classici al mondo latino. Il libro ha creato scalpore, perché fa passare dall'idea che si debba moltissimo all'islam all'idea che non gli si debba proprio niente.
Il processo alla radicale per procurato aborto non si è mai celebrato. Si fece eleggere in Parlamento e fu salvata dall'immunità. Ecco il racconto di una vicenda che si vuole dimenticare.
Il vescovo emerito di Hong Kong commenta la recente dichiarazione dell’Ufficio affari religiosi. Autorità non credenti che vogliono guidare evangelizzazione e pastorale. Vogliono creare uno scisma, si trovino un Lutero o un Enrico VIII. Ma il rigido inverno finirà.
Shi Enhao è stato arrestato settimane fa per avere praticato la sua fede anche contro i divieti della legge. E’ stato condannato senza processo e senza difesa. In Cina è in atto una durissima repressione contro tutti i cristiani “non ufficiali”, che non aderiscono alla Chiesa statale.
Il sacerdote, tra i fondatori di un movimento per la democrazia, che chiede la fine del partito unico, deve scontare una condanna a 8 anni di prigione. Era stato rilasciato lo scorso anno per le sue gravi condizioni di salute.
Chen Guangcheng, classe 1971, è un coraggioso pro-lifer cinese, cieco, che il regime di Pechino detesta come pochi. E, dal suo punto di vista, a ragione. Dal settembre 2005 al marzo 2006 Chen è finito in carcere per aver raccontato alla rivista Time la triste e perfettamente attiva (nonostante le smentite di comodo) politica del figlio unico che il regime neopostcomunista impone alle coppie attraverso l’aborto obbligatorio, pena ritorsioni anche feroci sulle famiglie e sui parenti. A Time Guangcheng aveva illustrato in modo specifico la situazione in cui versa la prefettura di Linyi, nella provincia di Shadong, da lui scrupolosamente monitorata, accusando le autorità governative di essersi macchiate della soppressione in un solo anno di almeno 130mila non-nati nonché della sterilizzazione forzata di un numero enorme di donne. Nel giugno del 2006 la polizia lo ha quindi arrestato nuovamente con l’accusa di aver organizzato manifestazioni di piazza che hanno intralciato il traffico automobilistico. Durante il processo che ne è seguito, agli avvocati di Chen è stato però impedito di presenziare in tribunale e così il pro-lifer si è trovato solo, impossibilitato a vedere, e senza riferimenti, conforti e supporti davanti alla corte. Risultato, il 24 agosto 2006 è stato condannato a quattro anni e tre mesi di detenzioni per danni al patrimonio e disturbo del traffico.
La figura dell’eroico poliziotto Trond Berntsen che affronta disarmato il pluriomicida Anders Behring Breivik per impedirgli di continuare il massacro dei giovani socialdemocratici partecipanti al raduno estivo sull’isola di Utöya diventa il simbolo della Norvegia, questa nazione ai limiti del polo, così arcana e felice, popolata di gente operosa, silenziosa e benestante, appartata ma ugualmente partecipe degli impegni comuni del mondo occidentale, tranquilla, ma coraggiosa mediatrice in sede internazionale, dove la “società aperta”, garantita da una solida democrazia, rifiuta di trincerarsi dietro barricate antiterroristiche e cordoni di polizia armati fino ai denti.
Abolire l’aborto dall’ordinamento giuridico di un Paese qualsiasi è possibile, e il farlo non viola affatto le norme del diritto internazionale, anche se il solo ipotizzarlo cozza contro il pensiero che oggi va per la maggiore praticamente in tutte le istituzioni del mondo occidentale. Lo afferma e lo dimostra con uno studio dettagliato e approfondito l’avvocato Grégor Puppinck che a Strasburgo dirige lo European Centre for Law and Justice - una organizzazione non governativa internazionale dedita alla promozione e alla protezione dei diritti umani in Europa e nel mondo intero - partendo dal caso polacco.
Dodici milioni di persone hanno bisogno di aiuti urgenti in tutto il Corno d'Africa colpito dalla carestia. Nella sola Somalia sono a rischio oltre 3 milioni e mezzo di persone. Per questo la Fao, l'agenzia Onu per l'alimentazione e l'agricoltura, ha ospitato oggi a Roma un’importante riunione ministeriale, che ha visto la presenza dei 121 Paesi membri della Fao e di numerose Ong. Durante l’evento il ministro dell'Agricoltura francese, Bruno Le Maire, promotore dell’iniziativa, ha inoltre annunciato una Conferenza dei donatori ''tra due giorni a Nairobi''.
Si sprecano su internet i messaggi di cordoglio delle star del Rock per la morte di Amy Winehouse. Per non parlare dell’immediato arruolamento compiuto dai media nel cosiddetto Club dei 27, una serie di grandi rocker morti a quell’età, che comprende Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Brian Jones dei Rolling Stones e, padre di tutti loro e mai citato in questi giorni, il grande bluesman Robert Johnson. Altri più o meno alla stessa età sono stati presi per i capelli e tirati fuori a forza (leggi Eric Clapton) e alcuni hanno perso per sempre la via di casa (Syd Barrett dopo aver fondato i Pink Floyd e Peter Green, anima dei primi Fletwood Mac).
Dunque, se ho capito bene, sono circa ottomila le famiglie che hanno usufruito del «bonus bebé» nel 2005-2006 e ora devono restituirlo per «autocertificazione mendace». Ricordate? Erano mille euro per ogni pargolo nato o adottato, Berlusconi in persona aveva spedito la lettera apposita alla creatura, felicitandosi e indicando l’ufficio postale in cui ritirare l’assegno.
Un po’ di poker per tutti. Nei giorni scorsi un decreto del governo ha stabilito che si possono puntare soldi – e soldi veri, non quelli del Monopoli – giocando a poker sulla rete internet. E insieme al poker, arrivano anche altri giochi d’azzardo. Come tutti i provvedimenti che liberalizzano il male, anche in questo caso lo Stato ostenta il suo lato materno dettando qualche limite: c’è un tetto alla cifra che ogni utente può lasciare sul tavolo. Ma, a parte questa pietosa pecetta, resta la svolta epocale: incoraggiare la gente a spendere tempo e denaro nel gioco d’azzardo, cavandoci sopra dei soldi attraverso le tasse.
Lo scontro in corso fra Irlanda e Santa Sede dopo la pubblicazione, il 13 luglio, del rapporto sugli abusi di minori da parte di sacerdoti della diocesi di Cloyne non ha precedenti nella storia europea recente. Il primo ministro Enda Kenny ha attaccato la Santa Sede in Parlamento in modo durissimo. Il nunzio apostolico è stato convocato dal governo. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano The Irish Independent, non solo la maggioranza dei parlamentari ma il 72% della popolazione sarebbe favorevole alla rottura delle relazioni diplomatiche con il Vaticano. L'aspetto più grave della vicenda è un progetto di legge che, se approvato, obbligherebbe i sacerdoti a riferire notizie su abusi di minori anche se apprese in confessione: se non lo facessero, rischierebbero cinque anni di prigione.
Lucia e Rebecca hanno un cuore solo. Un cuore solo e fegato e intestino fusi insieme. Due persone in un corpo solo. La vicenda delle piccole gemelline siamesi nate qualche giorno fa all’ospdale Sant’Orsola di Bologna ha suscitato non solo profonda commozione tra medici, operatori sanitari e gente comune, ma anche complicati dilemmi etici. Che fare? Intervenire per dividerle oppure lasciarle unite finché morte - è proprio il caso di dirlo - non le separi? Un rebus ma che forse si può risolvere. Il caso è complesso e qui vogliamo solo offrire qualche criterio di giudizio senza la pretesa di fornire una risposta a quesiti prima accennati che potesse fregiarsi del crisma della verità. Avviciniamoci ora al caso delle due gemelline per gradi, illustrando vari scenari possibili e le relative soluzioni eticamente percorribili.
In base alla documentazione scoperta di recente dagli storici, l'azione diretta di Papa Pio XII salvò la vita di più di 11.000 ebrei a Roma durante la II Guerra Mondiale. Il rappresentante per la Germania della Pave the Way Foundation, lo storico e ricercatore Michael Hesemann, ha scoperto molti documenti originali di grande importanza nella sua ricerca negli archivi della chiesa di Santa Maria dell'Anima, la chiesa nazionale della Germania a Roma. La Fondazione Pave the Way, con base negli Stati Uniti, fondata dall'ebreo Gary Krupp, ha annunciato il ritrovamento dei documenti in una dichiarazione inviata a ZENIT. “Molti hanno criticato Pio XII per essere rimasto in silenzio durante gli arresti e quando i treni lasciarono Roma con 1.007 ebrei che vennero mandati al campo di concentramento di Auschwitz”, ha dichiarato Krupp. “I critici non riconoscono neanche l'intervento diretto di Pio XII per porre fine agli arresti del 16 ottobre 1943”.
La Compagnia di Gesù e la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) lavorano insieme da mesi a una mostra sulle “Reducciones” (Missioni) Gesuitiche del Paraguay. L'esposizione parla del passato e del presente, di come i gesuiti sono stati e sono “inviati alle frontiere, sotto il Romano Pontefice”. Le “reducciones” del Paraguay (1609-1769) erano insediamenti di indios guaraní promossi dai padri della Compagnia di Gesù nelle terre conquistate dal Portogallo e dalla Spagna, con il desiderio di salvaguardare la loro identità di persone e di vassalli della Corona. Gli indios, che vivevano in base ai loro antichi costumi, sulle montagne, in piccoli gruppi molto distanti tra loro, si riunirono per iniziativa dei gesuiti per formare degli insediamenti di circa 5.000 persone ciascuno.
Molti nigeriani sono in grado di citare la Bibbia a memoria, ma non perché si sono messi lì, con il Vangelo, a fissarsi delle parole nella testa. In una popolazione in cui solo il 68% non è analfabeta, non è quello il modo per memorizzare. Allora dove imparano la Bibbia i nigeriani? A Messa. Hanno ascoltato la parola di Dio proclamata nelle loro chiese e l’hanno custodita nei loro cuori. C’è fame della parola di Dio in Africa, afferma padre Mose Adekambi, sacerdote diocesano della diocesi di Porto Nuvue nel Benin.
Una manciata di tende tra la sabbia e il cielo infuocato di luglio della Tunisia: è questo il campo profughi di Shousha affidato all’Unhcr (Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite), uno dei tre allestiti a poca distanza dal confine libico per far fronte alla massa di fuggiaschi generata dal conflitto nel paese del colonnello Gheddafi. Allo scoppio della rivolta, dal confine con la Libia si sono riversati in Tunisia circa 330 mila profughi, in maggioranza cittadini di altri stati africani che lavoravano nel Paese, a cui bisogna aggiungere i 120 mila libici che hanno lasciato le proprie case in attesa di tempi migliori e per i quali le frontiere sono aperte grazie ad un accordo di libera circolazione tra i paesi del Maghreb.
Il traffico illegale di armi ha contribuito a numerose situazioni di sofferenza umana, ed è necessaria una serie di regolamentazioni globali, afferma la Santa Sede. In una dichiarazione preparata per il Terzo Comitato Preparatorio per la Conferenza ONU sul Trattato sul Commercio delle Armi, che ha avuto luogo a New York dall'11 al 15 luglio, la Missione della Santa Sede presso le Nazioni Unite ha espresso sostegno a “una serie di standard concordati a livello internazionale”, che verrà discussa nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite sul Trattato sul Commercio delle Armi del prossimo anno.
Oggi la Chiesa celebra la festa di San Giacomo il Maggiore: figlio di Zebedeo e fratello di San Giovanni Evangelista, è il primo degli Apostoli a morire martire. Il Papa ne ha parlato nell’udienza generale del 21 giugno 2006.
L’Aministrazione statale per gli affari religiosi difende l’integrità dei due vescovi scomunicati (di Leshan e Shantou) e scimmiotta il Vaticano dicendo che il gesto della Santa Sede porta “ferite” e “tristezza” fra i cattolici in Cina. Si riafferma la decisione di andare avanti con le ordinazioni senza mandato del papa, ma la “resistenza” di fedeli, sacerdoti e vescovi al loro strapotere è in aumento. Hu Jintao e Wen Jiabao dovrebbero mettere le mani sulle violazioni alla “società armoniosa” e sulla corruzione dei rappresentanti responsabili della politica religiosa.
Una cristiana di 24 anni rapita, costretta a convertirsi all’islam e a sposare il suo rapitore. In tribunale ha dichiarato di averlo seguito volontariamente, per proteggere la sua famiglia di origine. Centinaia di casi simili accadono ogni anno in Pakistan, denuncia la commissione Giustizia e pace.
Cinque ragazze e cinque ragazzi francesi sono venuti a Kirkuk per testimoniare vicinanza e solidarietà alle famiglie cristiane del luogo, con le quali trascorrono la giornata di oggi. Ieri hanno partecipato alla messa celebrata dal vescovo, hanno cantato insieme alla corale e cenato con i loro coetanei. Un’occasione di forte comunione ecclesiale.
Sr. Jean: “Un peso sul cuore, è una perdita per me ma soprattutto per le migliaia di malati di lebbra”. P. George Kannanthanam, direttore dell’associazione per cui lavorava la religiosa: “Professionalità, compassione e tenerezza leggendarie”. Il governo le ha negato il rinnovo del visto, senza fornire alcuna spiegazione. ha un mese di tempo prima di tornare in Inghilterra.
L'Onu ha decretato che la Somalia è in stato di carestia. Le tribù fondamentaliste hanno riaperto le frontiere alla comunità internazionale dopo un anno e mezzo. Spiega a Tempi.it p. Piero Gheddo: «La situazione del paese è sconosciuta a tutti. Forse più che le Ong dovrebbero rientrare gli eserciti. Temo che mandare ora i civili in Somalia resti rischioso».
L'Italia e il Vaticano erano tra gli obiettivi del mostro di Oslo, Anders Behring Breivik, l'uomo che ha ucciso quasi cento ragazzi in una orribile strage. Il Papa: un codardo e un corrotto; quasi tutti i partiti politici del nostro Paese, definiti "cultural-marxisti". Ma anche le raffinerie di petrolio tra i suoi obbiettivi in Italia
Se non verrà approvata la riforma fiscale e assistenziale, la finanziaria, approvata dieci giorni fa dal Parlamento, dispone tagli a deduzioni e agevolazioni fiscali. Chi ha scritto la manovra avrebbe forse dovuto prendere bene in considerazione questi “bonus”, visto che valgono 160 miliardi di euro; invece si è optato per un loro taglio lineare percentuale. La “sborficiata” scatterà dal 2013 e il rischio, nel caso che non venga varata la riforma fiscale e assistenziale, è di vedere ridotte tutte le 483 agevolazioni in vigore, comprese quelle sulla famiglia. Diminuiranno quindi anche quelle sui figli a carico, sulle spese sanitarie e di istruzione, sui redditi da lavoro dipendente, sugli asili nido e a favore degli studenti universitari. Scenderanno anche i bonus per le ristrutturazioni edilizie, il Terzo settore, le Onlus, l’Iva, le accise e i crediti d’imposta. L’obiettivo è quello di recuperare 4 miliardi di euro nel 2013 e 20 miliardi di euro nel 2014. Ma, dato che le voci di agevolazione fiscale previste attualmente dall’ordinamento valgono 160 miliardi, un loro taglio del 20% comporterebbe risparmi per 32 miliardi.
La terribile strage di Oslo e dell’isola Utoya induce a molte riflessioni. Ma ce n’è una che riguarda davvero in modo radicale i credenti e il vero nemico della fede “alla fine dei tempi”. Chi è questo giovane attentatore norvegese? Un fondamentalista cristiano o un massone? Molti giornali italiani sottolineano il suo essere cristiano, pochi altri la sua appartenenza alla Massoneria. Certo è che nel suo sito Facebook campeggia una foto con il grembiulino e la “divisa” massonica. Si studiano le sue passioni e le sue farneticazioni religiose, e insieme neo naziste. La cultura contemporanea non può ammettere qualcosa che purtroppo è sempre più evidente dalla caduta del Muro di Berlino: ciò che domina davvero il Potere mondiale post comunista e post freudiano è l’Umanitarismo, la Religione della Massoneria. Scriveva Augusto Del Noce, recensendo su Il Sabato il libro di Benson, Il Padrone del Mondo: “Oggi che il marxismo è in un declino irreversibile, sino al punto che si rischia di essere ingiusti rispetto alla sua reale potenza filosofica, e che la rivoluzione sessuale e la combinazione marx-freudiana segnano il passo, la lotta contro il cattolicesimo avviene proprio sotto il segno dell’umanitarismo”.
Fuori il sole è ancora alto, ma le strade alle otto sono già semideserte. Theater Strasse 29, un vecchio palazzo appena ristrutturato che sa ancora di calce fresca. Delle famiglie neocatecumenali a Chemnitz ciò che più ti colpisce, quando le vedi insieme come questa sera, sono i figli: sei coppie, ciascuna con nove o dodici o anche quattordici ragazzi. In tutto sono una settantina, adolescenti o da poco sposati. E guardi le loro facce, i loro occhi lucenti, e pensi: che meraviglia, e che ricchezza abbiamo perso noi, europei del figlio unico (mentre da una stanza accanto arriva perentorio lo strillo di uno dei primi nipoti). Commuove, la piccola folla di ragazzi cristiani stasera a Chemnitz, ex Karl-Marx-Stadt. Perché in quest’angolo di ex Ddr la civiltà nacque, nell’anno 1136, da un pugno di monaci benedettini, che fondarono un’abbazia; e si erano portati dietro delle famiglie cristiane che vivevano attorno al convento e disboscavano le foreste, per farne terra da coltivare; e anche quelle famiglie avevano dieci figli ciascuna. Che la storia possa ricominciare, quando sembra finita? Te lo domandi in questa città silenziosa e spenta, dove un abitante su quattro è vecchio, e spesso solo, e soli sono i figli unici di famiglie disfatte. La gente di qui si volta, se una famiglia neocatecumenale esce con anche solo una metà dei suoi figli. E se un compagno di scuola capita a casa a pranzo, incredulo fotografa con il cellulare la lunga tavolata.
L’orribile tragedia di Oslo chiede anzitutto rispetto e preghiera per le vittime, quindi una riflessione sulle misure di vigilanza che anche società, come quelle scandinave, che tengono al loro carattere "aperto", oggi non possono mancare di adottare a fronte delle numerose e molteplici forme di terrorismo. Tra queste misure, però, non ci può e non ci dev’essere una stigmatizzazione dei "fondamentalisti cristiani", dipinti come criminali e potenziali terroristi. È veramente sfortunato che la polizia norvegese, subito ripresa dai media di tutto il mondo, abbia inizialmente presentato l’attentatore, Anders Behring Breivik, come un cristiano fondamentalista, e che in Italia alcuni media lo abbiano definito perfino - falsamente - un cattolico.
C’è un volto di bambina con degli orecchini e un piccolo crocifisso al collo. La fanciulla guarda qualcuno fuori campo, con espressione seria e interrogativa. Sopra la foto si legge: “Perché mi perseguiti?”. Il sottotitolo recita: “Libertà religiosa negata. Luoghi e oppressori, testimoni e vittime”. E’ l’eloquente copertina dell’annuale (e sempre drammatico) rapporto – per il 2010 – dell’associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”. Quest’anno è stato pubblicato in collaborazione con le edizioni Lindau. E’ un’agghiacciante finestra spalancata su uno scenario pressoché sconosciuto e certamente ignorato dall’opinione pubblica e dai mass media. Ma è questo il mondo in cui viviamo. Basti dire che il “Pew Forum on Religion e Public Life” di Washington, che ha analizzato la situazione di 198 Paesi, è arrivato alla conclusione che, sul pianeta, oggi, sono circa 5 miliardi gli esseri umani che vedono repressa, negata o limitata la loro libertà di coscienza e di religione. Si tratta quindi del 70 per cento della popolazione mondiale (oggi quantificata in 6,8 miliardi di persone).
Per godere appieno delle vacanze, Benedetto XVI raccomanda di coltivare l'amicizia con Dio e gli altri e ammirare la natura e l'arte. Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha raccolto i consigli che il Papa ha lasciato nelle ultime domeniche, in occasione dell'Angelus, a quanti possono godere in questa estate boreale di un periodo di vacanza. Il Pontefice ha invitato in primo luogo “a cercare di usare questi giorni per vivere in un modo nuovo le relazioni con gli altri e con Dio. Se si può interrompere il ritmo quotidiano frenetico o affannoso, è bene prendere un po’ di tempo da dedicare agli altri e al Signore”.
Nove giovani su dieci tra quelli che parteciperanno alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) credono che la loro vita cambierà a causa di questo evento. E' una delle conclusioni di uno studio d'opinione realizzato tra giovani iscritti alla GMG di Madrid e reso pubblico dall'organizzazione. Il sondaggio è stato realizzato su un campione di 1.800 giovani di vari Paesi e ha un margine d'errore del 3,2%. Il progetto è stato diretto dal sociologo Gonzalo González Sanz e realizzato dal Gabinetto di Analisi Demoscopica (GAD). I risultati sono di due tipi: da un lato si analizzano le motivazioni dei giovani per partecipare alla GMG, dall'altro le aspettative che suscita in loro questa partecipazione.
Monsignor José Ignacio Munilla, Vescovo di San Sebastián (Spagna), afferma che il contatto della Chiesa con il giovane deve essere più discreto, a causa dell'impatto profondo sulla persona del processo di secolarizzazione. “Dire che le cose vanno bene nella trasmissione della fede sarebbe ridicolo. Ci preoccupa molto l'evangelizzazione nel tempo in cui la secolarizzazione è un grande tsunami”, ha affermato il presule basco durante il suo intervento al corso estivo “I giovani e la Chiesa” presso l'Università Re Juan Carlos. “L'evangelizzazione dei giovani si fa con grande rispetto e affetto, ma non bisogna mai idolatrare la gioventù, perché dobbiamo avere come meta la maturità, non la gioventù permanente”, ha sottolineato monsignor Munilla.
Nelle parole che ha rivolto ai fedeli e ai pellegrini giunti questa domenica a Castel Gandolfo per recitare insieme a lui la preghiera mariana dell'Angelus, Benedetto XVI ha proposto di interrogarsi su cosa significhi avere “un cuore docile”. A questo proposito, ha tratto spunto dalla liturgia del giorno, la cui prima lettura presentava la figura del re Salomone, figlio e successore di Davide, all’inizio del suo regno. “Per prima cosa egli offrì a Dio un solenne sacrificio – 'mille olocausti', dice la Bibbia”, ha spiegato il Papa. “Allora il Signore gli apparve in visione notturna e promise di concedergli ciò che avrebbe domandato nella preghiera”.
Pubblichiamo le parole che Papa Benedetto XVI ha pronunciato questa domenica affacciandosi al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l’Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini giunti per l'occasione.
I fautori dell’eutanasia continuano a fare pressioni per la loro causa nonostante abbiano recentemente subito diverse sconfitte, tra cui la votazione del gennaio scorso del Senato francese contro una proposta di legalizzazione dell’eutanasia. Questa e altre battute d’arresto non hanno attenuato la pressione, come ha avvertito il procuratore Hugh Scher nel suo intervento al Terzo simposio internazionale sull’eutanasia e il suicidio assistito svoltosi a Vancouver, in Canada. Il 4 giugno, Scher, che è il consulente legale della Euthanasia Prevention Coalition, ha parlato di alcuni procedimenti giudiziari in Canada, secondo quanto riferito dal settimanale B.C. Catholic il 16 giugno.
Ricordando l’esempio di re Salomone, all’Angelus Benedetto XVI sottolinea l’esigenza di riconoscere il bene dal male. Quanti hanno responsabilità politica hanno particolare bisogno dell’aiuto di Dio.
Dal 16 al 21 agosto appuntamento a Madrid per centinaia di migliaia di giovani arrivati da tutto il mondo per partecipare alla 11° GMG. Strade, auditorium, piazze, collegi, scuole, musei, teatri, parchi della città ospiteranno concerti, mostre, visite guidate, spettacoli ecc.. Un programma culturale sotto il titolo “Festival della Gioventù”. Tra tutte c’è un’attività speciale, come dimostra il grande interesse dell’organizzazione stessa. Si tratta della presentazione della figura di Chiara Badano – una giovane italiana, recentemente beatificata, più conosciuta come Chiara Luce – con uno spettacolo che intreccerà musica, teatro, recitazione e coreografie. Sarà il 17 agosto, alle ore 22, nell’Auditorium Pilar García Peña, situato nel Parco Pinar del Rey. 3.000 persone previste.
«Luca era gay e adesso sta con lei / Luca parla con il cuore in mano / Luca dice sono un altro uomo». Quando il 17 febbraio 2009 sentì questi versi al Festival di Sanremo, Luca Di Tolve ebbe un sussulto: sul palco del teatro Ariston, Giuseppe Povia stava cantando la storia della sua vita. Luca era gay e adesso non lo è più. Lo è stato dai 13 ai 31 anni e si sentiva considerato niente più che «un bel pezzo di carne». Se gli chiedi il numero dei partner che ha cambiato in quel periodo, ti risponde, abbassando gli occhi, «almeno due a settimana», cioè poco meno di 1.900, il che lo pone una spanna al di sopra del cantautore Franco Califano, recordman dell’acchiappo, che ha cominciato anche lui a 13 anni e che mi ha confessato d’aver avuto nella sua vita 1.500 donne. Solo che quando il Califfo ha improvvisato questo calcolo era prossimo alla settantina e ancora si applicava di buona lena, mentre Di Tolve ha smesso per sempre di andare a uomini da quasi un decennio.
E’ il trionfo dell’ingiustizia e “il fallimento dello stato di diritto” – dicono i fedeli locali – quello che sta avvenendo in Orissa, mentre si avvicina il terzo anniversario dei massacri anticristiani del 2008. Il 24 agosto, il giorno simbolo prescelto, i cristiani dell’Orissa pregheranno e si riuniranno in assemblee per ricordare le vittime e per alzare la loro voce, chiedendo giustizia. Un tribunale locale ha appena condannato ai lavori forzati nove uomini, accusati di violenze, incendi e assemblee illegali, durante l’ondata di persecuzione che colpì i fedeli nel distretto di Khandamal nel 2008. La sentenza del tribunale è giudicata dalla comunità cristiana “troppo morbida e del tutto inadeguata”. Una fonte di Fides in Khandamal spiega: “La situazione nei tribunali è allarmante e non si mette bene per i cristiani, soprattutto perché i testimoni vengono intimiditi, si sentono insicuri e hanno paura.
"La gravidanza non è una malattia, e la fertilità non è una condizione patologica. La gravidanza e la fertilità non possono essere soppresse con qualsiasi mezzo tecnicamente possibile". Lo ha ricordato il cardinale Daniel DiNardo, arcivescovo di Galveston-Houston e presidente della Commissione episcopale sulle attività della vita, a nome dei vescovi degli Stati Uniti, i quali ribadiscono con forza la loro opposizione - insieme con i gruppi American United for Life - a una proposta legislativa, approvata dal Governo federale, che prevede la copertura finanziaria per la sterilizzazione chirurgica e il controllo nascite nei piani di assicurazione privata a livello nazionale.
La Chiesa ricorda oggi nella liturgia la compatrona d’Europa, Santa Brigida di Svezia. Moglie e madre, e poi vedova e mistica, Brigida di Svezia è vissuta lungo l’arco del 1300, in un periodo in cui si annoverano le pagine tra le più difficili del Papato, quelle della “cattività avignonese”. La Santa scandinava fu una delle donne che con fervore e determinazione si batté per l’unità della Chiesa e per restituire dignità al ruolo del Successore di Pietro. A lei, Benedetto XVI ha dedicato lo scorso anno un intenso ritratto.
Nella chiesa, percorrendo la navata fin dove inizia il presbiterio, giunti al punto che introduce all’altare dove pane e vino diventano corpo e sangue di Cristo, ci si ferma. Questa soglia è paragonata a quella che accedeva al sancta sanctorum, la stanza più interna del tempio di Gerusalemme, dove era posta l'arca dell’alleanza con le tavole della legge. Quello spazio più recondito dell’edificio era considerato il trono di Dio, il luogo dove era custodito il suo nome impronunciabile, il luogo della sua presenza, la shekhinah. Un velo, prezioso e finemente lavorato, lo separava dal resto. Questa soglia interna la oltrepassava «solamente il sommo sacerdote, una volta all’anno e non senza portarvi del sangue, che egli offre per se stesso e per i peccati involontari del popolo» (Eb 9,7).
In Zimbabwe, nonostante la Costituzione preveda la libertà religiosa, resta in vigore una legge del 2002 sull’Ordine pubblico e la Sicurezza che pone limiti molto gravi alla libertà di riunirsi, di esprimersi e di associarsi e che spesso viene invocata dal governo per interferire anche nelle attività delle organizzazioni religiose. I gruppi religiosi non hanno bisogno di registrarsi. Devono, però, farlo le organizzazioni che gestiscono istituzioni scolastiche e sanitarie. Le scuole cristiane costituiscono circa un terzo di tutte le scuole del Paese; specialmente nelle grandi città, ci sono anche scuole islamiche, indù ed ebree. Le attività missionarie sono considerate con sospetto, per timore che abbiano finalità politiche. In questo caso, la polizia interviene ad impedire ogni attività, persino nella distribuzione di viveri e vestiti o in altre operazioni di assistenza umanitaria. L’Istituto di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre”, riferisce nel suo rapporto che i gruppi cristiani sono piuttosto critici verso il governo, “accusato di continui abusi contro i diritti umani e di una politica economica fallimentare che ha portato il Paese letteralmente alla fame. Il governo non accetta queste critiche e colpisce i gruppi religiosi con diffamazioni e intimidazioni, soprusi e violenze”.
Asia Bibi langue in carcere in Pakistan, il suo Paese, dal 2009. Asia Bibi è cristiana, e nel suo Paese già questo è un reato. In Pakistan, nel suo Paese, Asia Bibi, cristiana, cattolica, attende in carcere l’esecuzione della sentenza capitale a cui è stata condannata per "blasfemia". Perché nel suo Paese, il Pakistan, vige una "legge contro la bestemmia" che serve per colpire arbitrariamente e severamente tutti coloro che in un modo qualsiasi vengano ritenuti “nemici” dell’islam. Un giorno del giugno 2009 Asia lavorava come ogni altro giorno alla fattoria del villaggio di Ittan Wali, nel distretto di Sheikhupura, in quel Punjab i cui governatori vengono ammazzati dalle proprie guardie del corpo poiché non fanatici pur se musulmani come Salmaan Taseer (1944-2011).
La Amazon, la più grande società mondiale di vendita di libri online, ha ripubblicato per il lettore elettronico Kindle un bel libro da anni difficile da trovare, Batavia’s Graveyard ("Il cimitero del Batavia", Crown, New York), del giornalista e storico di Cambridge Mike Dash. Il libro si può leggere come la ricostruzione di un’avventura molto nota agli olandesi e oggetto anche di film, ma interessa ai cattolici e a chi si occupa di religioni come spunto per una riflessione sul millenarismo, cioè su quell’insieme di dottrine che non solo prospettano un’imminente fine del mondo ma credono anche di conoscerne modalità e date precise.
“E’ scandaloso l’accanimento sulle famiglie e il disinteresse per i poveri che emerge da questa manovra economica”. E' quanto ha dichiarato questo venerdì il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, nel tornare a commentare la manovra finanziaria in corso di approvazione per la correzione dei conti pubblici. Le critiche del presidente nazionale delle Acli arrivano nel giorno in cui l’Istat, a proposito del 2010, ha denunciato la presenza in Italia di 1 milione e 156 mila famiglie in condizioni di povertà assoluta (il 4,6% della popolazione), per un totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2%), mentre sono 2 milioni e 734 mila le famiglie povere relative(l'11%), quelle cioè che non riescono a spendere più di 992,46 euro al mese ogni due componenti.
“Solo Cristo ci salverà”. In queste quattro parole il Cardinale Antonio Cañizares ha sintetizzato l'eredità spirituale lasciata da Papa Giovanni Paolo II. Il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha chiuso con questo messaggio il Congresso Teologico Pastorale “Giovanni Paolo II, testimone di speranza”, organizzato dall'Arcivescovado di Arequipa, in Perù. Il Cardinal Cañizares ha affermato che le sfide che ha affrontato Giovanni Paolo II continuano ad essere quelle che la Chiesa affronta anche oggi e che sono state esposte nel suo ultimo libro, “Alzatevi, andiamo!” (2004). “Ha detto a tutti noi, con lo sguardo fisso in Cristo sostenuto dalla speranza che non delude, di camminare insieme per le vie del nuovo millennio”, ha spiegato il porporato spagnolo.
E' stata presentata a Cotonou, la capitale del Benin, la visita di Benedetto XVI nel Paese, che avrà luogo dal 18 al 20 novembre, per esporre la “road map” della Chiesa in Africa. Il primo obiettivo del viaggio sarà la pubblicazione dell'esortazione apostolica in cui il Pontefice raccoglie le conclusioni del Sinodo dei Vescovi del continente africano, che egli stesso ha presieduto in Vaticano nell'ottobre 2009. Martedì 19 luglio, l'incaricato del comitato organizzatore della visita papale, monsignor Eugene Houdekon, ha offerto una conferenza stampa per ricordare che si tratta della terza visita di un Papa nel Benin, dopo quelle compiute da Giovanni Paolo II nel 1982 e nel 1993.
“Risvegliare l'anima cristiana e umana” nel mondo dell'educazione e della cultura per “la promozione integrale della persona”: è questo l'invito fatto da Benedetto XVI all’Istituzione Teresiana a cento anni dalla sua nascita. Inaugurate l’11 gennaio scorso nell'87° anniversario dell’approvazione pontificia dell’Opera, avvenuta l’11 gennaio del 1924 ad opera del papa Pio XI, le celebrazioni si chiuderanno il 15 agosto del 2012. In un messaggio a firma del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, letto durante la plenaria dell’Istituzione in corso nei pressi di Madrid, il Papa ricorda con gratitudine i buoni frutti raccolti da questa associazione internazionale di laici fondata da san Pedro Poveda, quando era canonico della Basilica di Santa Maria di Covadonga, nelle Asturie (Spagna del Nord).
Secondo alcuni non cè alternativa al dolore, meglio morire. Molti altri invece sostengono che è proprio nei momenti di massima sofferenza che Dio è più vicino. Monsignor Luigi Ginami è così convinto di questa seconda ipotesi al punto da scrivere tre libri sulla vicenda che ha colpito sua madre Santina Zucchinelli: Roccia del mio cuore è Dio (Piemme 2005), La Speranza non delude (Paoline 2008) e Quando sono debole è allora che sono forte (edizioni Velar 2011). La signora Santina Zucchinelli nel 2005 è stata ricoverata agli Ospedali Riuniti di Bergamo per un difficile intervento chirurgico al cuore e per la successiva lunga degenza in Terapia Intensiva. Un lungo itinerario di paure e di dolore che mostra però come dalla sofferenza possano nascere i doni più grandi e come la debolezza delluomo sia la forza di Dio.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo: un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il regno dei cieli è simile ad una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?”. Gli risposero: “Sì”. Ed egli disse loro: “Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche” (Mt 13,44-52).
I giovani cattolici di tutto il mondo si stanno preparando ad incontrare il Papa a Madrid per la Giornata mondiale della gioventù. Prima di arrivare all’incontro, i ragazzi del Cammino neocatecumenale che verranno dai diversi continenti, annunceranno il Vangelo nelle città dell’Europa invitando la gente a partecipare all’appuntamento. Daniel Calabuig, giovane spagnolo di 26 anni, di Valencia, ha partecipato a diverse Giornate mondiali della Gioventù e andrà anche quest’anno.
Il mondo si sta mobilitando per soccorrere il Corno d’Africa ancora una volta colpito da carestia, questa volta a causa di una persistente siccità, e intanto si interroga sulle cause di una catastrofe di tali proporzioni: colpa dei cambiamenti climatici – si legge di frequente sulla stampa italiana e internazionale – con l’aggravante di una domanda crescente di alcuni raccolti – ad esempio, quelli utilizzati per la produzione di biocarburante – che ne fa lievitare i prezzi sui mercati internazionali. In più c’è la crisi internazionale che oltre tutto rende “avari” i governi dei paesi industrializzati: avevano promesso aiuti ai paesi poveri e adesso non sono in grado di mantenere fede agli impegni. Questi e tutti gli altri fattori ritenuti responsabili della crisi in corso non vanno però alla radice del problema di cui costituiscono soltanto un’aggravante.
In questi giorni di riposo, Benedetto XVI prepara il suo nuovo libro su Gesù, i viaggi apostolici in Spagna e Germania e il 50° anniversario dell'inaugurazione del Concilio Vaticano II. Il Pontefice trascorre le vacanze estive per il secondo anno consecutivo a Castel Gandolfo, la residenza pontificia situata a circa 30 chilometri a sud di Roma, perché lì può contare su un ambiente noto e adatto alle passioni della sua vita: lo studio e la scrittura su questioni di teologia. Il Papa ha portato molti libri e documenti dal Vaticano per la preparazione dei suoi viaggi a Madrid, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù (dal 18 al 21 agosto), e nella sua terra natale, dove visiterà dal 22 al 25 settembre Berlino, Erfurt, Etzelsbach e Friburgo. “L'Osservatore Romano” conferma che in queste vacanze il suo “impegno prioritario è rivolto alla preparazione e alla scrittura della conclusione dell'opera su Gesù di Nazaret, dedicata a un'analisi dei Vangeli dell'infanzia”. Si tratta del terzo volume di questa serie di grande successo editoriale, dopo i due presentati nell'aprile 2007 e nel marzo 2011.
Nei giorni del G8 di Genova del luglio 2001 a manifestare per un mondo più equo c'erano anche i cattolici. Dal 19 al 22 luglio di dieci anni fa, in concomitanza con lo svolgimento dell'incontro dei Capi di Governo degli Stati più industrializzati, si svolsero numerose manifestazioni di protesta da parte di vari gruppi, alcuni dei quali violenti, che suscitarono le reazioni delle forze dell'ordine. “Noi cattolici volevamo essere presenti – ha affermato alla “Radio Vaticana” il Vescovo Domenico Sigalini, assistente generale dell'Azione Cattolica Italiana –, ma sapevamo che le manifestazioni sarebbero state strumentalizzate dai più violenti”. “Per questo, con un po' di anticipo, organizzammo a Genova una sorta di G8 cattolico per dire la nostra sui temi della globalizzazione. Sapevamo che durante i cortei successivi non avremmo avuto la possibilità di far emergere il nostro pensiero in termini dialogici e culturali”. “I cattolici che scesero in piazza nel luglio 2001 furono un po' imprudenti”, ha commentato il presule.
Per evangelizzare i giovani, la Chiesa ha bisogno di comprendere la loro cultura, in cui la libertà e la scienza sono valori dominanti, sostiene l'Arcivescovo Rino Fisichella. Non si può parlare di Cristo ai giovani, ricorda il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, “senza parlare della libertà, perché il giovane di oggi l'ha collocata nella sua cultura, ma la libertà deve essere sempre in relazione con la verità, perché è la Verità che produce la libertà”. Allo stesso tempo, “non si può parlare di Dio ai giovani senza conoscere la cultura dei giovani di oggi, che è quella scientifica. La cultura odierna, il suo contenuto, è piena di assiomi scientifici”.
“Giusto chiedere più severità, ma giù le mani dal segreto della confessione”. E' quanto ha detto questo giovedì a Vienna Massimo Introvigne, Rappresentante dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta alla discriminazione contro i cristiani. Il sociologo italiano è intervenuto così sul tema della crisi diplomatica tra Irlanda e Santa Sede dopo la pubblicazione del rapporto sugli abusi di minori da parte di sacerdoti della diocesi di Cloyne, con minacce di rotture delle relazioni diplomatiche e un progetto di legge che, se approvato, obbligherebbe i sacerdoti a riferire notizie su abusi di minori anche se apprese in confessione. Nel corso di un dibattito parlamentare sul Rapporto Cloyne, il premier irlandese Enda Kenny ha infatti attaccato duramente il Vaticano, accusandolo di non aver preso misure adeguate per fermare gli abusi sessuali dei preti cattolici sui minori.
“Un mondo senza armi nucleari non solo è possibile, ma è ora diventato urgente”. L'Arcivescovo Francis Chullikatt, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, lo ha affermato il 1° luglio intervenendo sul tema “La questione nucleare: l'insegnamento della Chiesa e la situazione attuale” presso il Centro Cattolico della Diocesi di Kansas City-St. Joseph (Stati Uniti). “La 'questione nucleare' è allo stesso tempo complessa e semplice”, ha dichiarato il presule, ricordando che “per più di 60 anni, dall'alba dell'era nucleare, il mondo, e particolarmente la Chiesa, ha dovuto affrontare il ruolo delle armi nucleari, la legalità di queste e le implicazioni morali della loro produzione e del loro dispiegamento e utilizzo”.
“La rivoluzione è il passaggio del Mar Rosso, la manifestazione del desiderio di libertà, di giustizia e di pace. Il dopo rivoluzione è la traversata del deserto, un periodo lungo e duro, caratterizzato dal prendere in mano la propria storia”. Definisce così la fase di transizione che interessa la Tunisia mons. Maroun Lahham, arcivescovo di Tunisi. Nella lettera pastorale “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” – che sarà diffusa il prossimo 24 luglio e anticipata ad alcuni giornalisti italiani durante un incontro a Tunisi insieme a Caritas italiana – Lahham si sofferma sulla lettura da dare ai recenti avvenimenti alla luce della Parola di Dio.
A una conferenza stampa che si è tenuta martedì scorso a Cotonou, il vice-presidente del Comitato organizzativo, mons. Eugène Houndekon, ha illustrato i tre obiettivi centrali della visita di Benedetto XVI in Benin a novembre – la terza di un Papa nel Paese africano dopo quelle del 1982 e del 1993 di Giovanni Paolo II - sottolineandone il carattere pastorale: la consegna dell’Esortazione apostolica post-sinodale frutto del secondo Sinodo per l’Africa del 2009; la celebrazione con il Santo Padre del “Giubileo dei 150 anni dell’evangelizzazionedel Benin” e, infine, la commemorazione del compianto cardinale beninese Bernardin Gantin.
Nessun sussidio alle giovani vedove, diritti di proprietà revocati, intimidazioni: i cristiani del Kandhamal, epicentro dei pogrom in Orissa del 2008, continuano a subire angherie d’ogni tipo, ora anche dalle autorità del distretto. Mithun Digal, cristiano del villaggio di Beladadi, non può registrarsi all’ufficio di collocamento del distretto di Kandhamal, perché l’ufficio competente della stazione di polizia di G. Udayagiri gli nega i certificati di residenza, casta e reddito.
Una coppia composta da un cristiano e da una musulmana è costretta a vivere nascondendosi: la società condanna il loro amore, che per uno studioso islamico “è passibile di morte”. Il vescovo di Islamabad: “Lo Stato li difenda, o scomparirà presto”.
“Il Vangelo ci dice che noi siamo 'luce del mondo', e non 'lampadine di noi stessi'”. E' quanto ha detto questo giovedì il teologo padre Luis Alfonso Orozco, LC,intervenendo al corso estivo per suoreche si sta svolgendo in questi giorni a Roma sul tema “Psicologia, pedagogia e formazione per la vita consacrata”, organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Il corso, che si concluderà sabato 23 luglio, ha come obiettivo quello di creare le condizioni per una vita religiosa completa in ogni sua dimensione: umana, formativa, spirituale, psicologica e pedagogica.
È un’onda gay quella scatenatasi contro Michele Bachmann, l’astro nascente dei Repubblicani, ma è un gay pentito che la difende. Nei giorni scorsi i media negli USA - riecheggiati da quelli italiani solo in piccolissima parte - si sono stracciati le vesti perché la candidata alle primarie del Partito Repubblicano, eroina del movimento dei "Tea Party" e notoria pro-lifer, è proprietaria, assieme al marito Marcus, Ph.D. in psicologia clinica, di un centro di ascolto, dichiaratamente cristiano, dove gli omosessuali vengono trattati da persone e persino invitati a confrontarsi con la natura, le sue leggi, la morale e addirittura il Padreterno. Uno "scandalo", insomma, che però un ex omosessuale come Greg Quinlan definisce invece una benedizione.
Dettagli inediti della vocazione di Joseph Ratzinger sono rivelati nel libro “Mein Bruder, der Papst” (“Mio fratello, il Papa”), intervista concessa da monsignor Georg Ratzinger al giornalista e scrittore tedesco Michael Hesemann. L'opera ha 256 pagine, che raccolgono una serie di conversazioni avute alla fine della primavera di quest'anno a Ratisbona, durante le quali il fratello maggiore di Benedetto XVI ha raccontato al suo interlocutore i ricordi di una vita. Il volume, pubblicato a Monaco da Herbig e accompagnato da una quarantina di fotografie, sarà nelle librerie il 12 settembre, alla vigilia della visita che il Pontefice realizzerà in Germania.
Si susseguono i ricordi pieni di gratitudine nei confronti del Vescovo Cesare Mazzolari, Vescovo di Rumbek, nel Sud Sudan, morto sabato 16 luglio dopo un malore che lo ha colto mentre celebrava la Messa. Monsignor Mazzolari, di 74 anni, era stato nominato per la Diocesi di Rumbek nel mezzo della guerra civile che ha flagellato il Sudan per più di due decenni, provocando oltre 2,5 milioni di morti e costringendo milioni di persone ad abbandonare le proprie case. Mentre Rumbek e la zona circostante si trovavano sotto continui bombardamenti aerei, il Vescovo, missionario comboniano, ha rischiato la propria vita, venendo anche rapito dai ribelli per 24 ore.
Le parrocchie europee si trovano sempre più di fronte alla stessa sfida: l'indifferenza religiosa, ha constatato Josep Taberner Vilar, catalano, uno dei due copresidenti del Colloquio europeo delle parrocchie (Cep), all'inaugurazione a Nyíregyháza (Ungheria) della ventiseiesima edizione. L'incontro è dedicato quest'anno al tema “Parrocchie, luoghi di speranza. Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi”. Duecento i partecipanti, provenienti da 17 Paesi europei, che fino a questo venerdì hanno l'occasione di approfondire la riflessione, ascoltare testimonianze, visitare le Chiese locali e vivere incontri ecumenici.
Fuori il sole è ancora alto, ma le strade alle otto sono già semideserte. Theater Strasse 29, un vecchio palazzo appena ristrutturato che sa ancora di calce fresca. Delle famiglie neocatecumenali a Chemnitz ciò che più ti colpisce, quando le vedi insieme come questa sera, sono i figli: sei coppie, ciascuna con nove o dodici o anche quattordici ragazzi. In tutto sono una settantina, adolescenti o da poco sposati. E guardi le loro facce, i loro occhi lucenti, e pensi: che meraviglia, e che ricchezza abbiamo perso noi, europei del figlio unico (mentre da una stanza accanto arriva perentorio lo strillo di uno dei primi nipoti).
Con l’aiuto di amici e lettori, AsiaNews ha raccolto la somma necessaria per aiutare 15 giovani cattolici cinesi a partecipare alla Giornata mondiale della gioventù a Madrid. Nel loro ringraziamento, il desiderio di essere “la nuova generazione cattolica della Chiesa in Cina”, in “comunione con il Santo Padre e con la Chiesa universale”.
Il gruppo israeliano per i diritti umani critica il governo perché mette in carcere bambini palestinesi perché tirano pietre contro i soldati in Cisgiordania. Fra il 2005 e il 2010, 835 ragazzini sono stati portati in tribunale: uno solo giudicato innocente, tutti gli altri condannati alla prigione.
Cresce la preoccupazione internazionale per l'emergenza siccità nel Corno d'Africa, dove oltre 10 milioni di persone stanno soffrendo la fame e la sete. Le Nazioni Unite hanno ufficialmente dichiarato lo stato di carestia per due regioni della Somalia controllate dai ribelli: si tratta di Bakool e di Lower Shabelle. Sull’emergenza somala, Amedeo Lomonaco ha intervistato l’africanista del quotidiano ‘La Stampa’, Domenico Quirico, da poco rientrato dal Paese africano.
La Sala Stampa vaticana ha reso noto oggi il programma ufficiale della visita apostolica di Benedetto XVI in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi.
Venti morti a Hotan, nello Xinjang, è il bilancio di quello che le autorità di Pechino chiamano “attacco terroristico organizzato” e il Congresso Mondiale degli Uiguri, un’organizzazione di esuli con sede in Germania, parla di “repressione” della polizia che avrebbe sparato su una folla di pacifici manifestanti. La notizia – oscurata in Cina, dove come di consueto il regime ha bloccato l’accesso ai siti Internet internazionali e perfino le ricerche su Google con le parole “Hotan” o “disordini nello Xinjang” – ha richiamato ancora una volta l’attenzione della stampa internazionale sulla questione dello Xinjang, una parola un tempo trascritta in Occidente nella forma “Sinkiang” e il cui stesso uso è oggi contestato.
L’ONU "catechizza" i giovani per farne degli «avvocati del sesso». E il braccio operativo di cui si servono le Nazioni Unite è l’International Planned Parenthood Federation (IPPF), cioè il più famoso e famigerato, nonché potente e danaroso abortificio del mondo. Così denuncia del Catholic Family & Human Rights Institute di Washington.
Prima c'era l'infanticidio o l'abbandono di bambine, poi è arrivato l'aborto selettivo di feti di sesso femminile, tuttora diffusissimo (anche se proibito). Ma nell'India della tradizionale preferenza per il figlio maschio sembra farsi strada un'altra tecnica che alle coppie che vogliono ad ogni costo un maschietto consentirebbe di realizzare questo desiderio: l'intervento chirurgico di "genitoplastica".
Nonostante la secolarizzazione c’è un fenomeno che stupisce sociologi e studiosi della religione. Si tratta della devozione mariana, che sembra resistere a tutto. Centinaia di milioni di fedeli pregano ogni giorno il rosario e alimentano i gruppi di preghiera ed i pellegrinaggi mariani. I santuari mariani sono sempre più frequentati, e moltissime vocazioni provengono dai gruppi di devozione mariana. Il fervore mariano cresce particolarmente nei momenti di crisi. Per cercare di capire e di discernere un fenomeno così vivo nella Chiesa cattolica, ZENIT ha intervistato monsignor Nicola Bux,teologo e liturgistaconsultore dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.
Le autorità cinesi hanno annunciato che le ordinazioni illecite di Vescovi, senza mandato del Papa, continueranno, anche se il 16 luglio la Santa Sede ha confermato la scomunica dell'ultimo Vescovo ordinato in queste circostanze. Dopo le tre ordinazioni illegali degli ultimi tre mesi, un nuovo Vescovo illegittimo “ufficiale” - riconosciuto dall'Associazione Patriottica dei cattolici cinesi – dovrebbe essere ordinato nei prossimi giorni nella Diocesi di Harbin, il cui territorio copre la provincia di Heilongjiang, nel nord del Paese, secondo quanto ha reso noto “Églises d'Asie”.
La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha stanziato un milione di euro per aiutare le popolazioni colpite dalla siccità nel Corno d’Africa, rispondendo così all’appello lanciato dal Papa durante l’Angelus di domenica. La somma proviene dai fondi raccolti attraverso l’otto per mille.
“La situazione dei giovani in Spagna non è affatto facile, né esente da sofferenze”, ha affermato questo lunedì il Cardinale Antonio Cañizares, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, durante una conferenza in Spagna. Il porporato sta partecipando al Corso estivo “I giovani e la Chiesa cattolica” presso l'Università Re Juan Carlos. Nel suo intervento, ha riflettuto sulla delicata situazione che sta provocando l'alto livello di disoccupazione in Spagna, sottolineando che la mancanza di posti di lavoro e di un orizzonte lavorativo stabile è preoccupante per lo sviluppo delle persone e delle loro famiglie.
Dieci anni fa (20-22 luglio 2001) si svolgeva a Genova il G8. Gli otto Grandi del mondo si riunivano per discutere su come, nel tempo della globalizzazione, aiutare i “paesi in via di sviluppo”, specialmente quelli dell’Africa nera. Però in quei giorni vennero alla ribalta non i poveri che soffrono la fame, ma i “No Global” che manifestavano contro gli 8 Grandi e nelle frange estreme mettevano a ferro e fuoco la città di Genova. Nel movimento No Global, circa il 60% dei 200.000 manifestanti erano cattolici, venivano da parrocchie e associazioni cattoliche. Le guide, Vittorio Agnoletto, Luca Casarini e altri si proclamavano cattolici, ma l’ideologia che i No Global esprimevano non era certamente ispirata dalla fede.
“Internet fa sì che miliardi di immagini appaiano su milioni di schermi di computer in tutto il pianeta. Da questa galassia di immagini e suoni emergerà il volto di Cristo e si sentirà la sua voce?”. Lo ha chiesto il direttore del Segretariato Nazionale delle Comunicazioni del Patriarcato di Lisbona (Portogallo), padre António Rego, che mercoledì ha presentato il tema “Persona digitale: trasformazioni antropologiche nella società dell'informazione” nel I Seminario di Comunicazione per i Vescovi del Brasile, svoltosi fino a sabato a Rio de Janeiro. Secondo il sacerdote, promuovere la visione del volto di Cristo in Internet favorirà il fatto di fare di questo spazio qualcosa di autenticamente umano, “perché se non c'è posto per Cristo non ci sarà posto per l'uomo”.
Nell’intenzione di preghiera missionaria di luglio, Benedetto XVI invita i fedeli a pregare “per le religiose che operano nei territori di missione, affinché siano testimoni della gioia del Vangelo e segno vivente dell’amore di Cristo”. Le religiose professe – che nel mondo in base ai dati dell’Annuario Pontificio del 2011 sono oltre 729 mila – sono chiamate a testimoniare l’amore di Dio per ogni uomo, attraverso un carità che si manifesta in azioni concrete. E’ quanto sottolinea al microfono di Amedeo Lomonaco, la presidente dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia (Usmi), madre Viviana Ballarin, già priora generale delle Domenicane di Santa Caterina da Siena.
Madrid si prepara ad accogliere il Papa e i giovani che parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù. Manca ormai meno di un mese all’inizio dell’evento, il 16 agosto a Madrid. I momenti centrali della visita del Papa saranno celebrati nell'aerodromo di Cuatro Vientos, dove il Pontefice presiederà una Veglia, Sabato 20, e la Messa nella mattinata di domenica. Protagonista anche l’area di piazza Cibeles dove si terrà la Messa inaugurale il 16, l’accoglienza del Papa che arriverà il 18 e la Via Crucis il 19 agosto. Il numero dei volontari è stato aumentato a circa 30 mila, ha spiegato intanto il direttore esecutivo della Gmg di Madrid, Yago de la Cierva. Ieri sera, nella Cattedrale della capitale spagnola sono state accolte la Croce e l’Icona della Gmg e si è celebrata una Veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo di Madrid, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela.
Patriarcato di Mosca: i nostri fedeli all’estero crescono anche grazie all’aiuto della Chiesa cattolica, che ci ospita nelle sue strutture. Aumenta il numero di chiese ortodosse oltre confine: oggi sono oltre 400.
La famiglia Beckham è una famiglia irresponsabile che dà il cattivo esempio. E’ quanto hanno denunciato diversi studiosi inglesi saputo che il calciatore e la ex Spice Girl avevano dato alla luce un quarto figlio. In un mondo che tra pochi decenni sarà sovra affollato, dicono costoro, famiglie di persone che sono in vista come le celebrità non dovrebbero dare tale cattivo esempio. Quattro figli sono troppi, in sostanza. Secondo il professor Blangiardo, intervistato da Ilsussidiario.net, è invece l’opposto: “Quando parliamo di un caso come quello della famiglia Beckham, stiamo parlando del caso di una famiglia ricca con quattro figli, che diffonde benessere nella società, altro che famiglia irresponsabile. Quando uno fa quattro figli dà un contributo alla continuazione della società con il pagamento delle pensioni grazie ai figli e a tutto ciò che farà futuro”. Gian Carl Blangiardo, professore ordinario alla facoltà di scienze statistiche all’università Bicocca di Milano, dà poi a Ilsussidiario un’anticipazione in esclusiva: “A ottobre la Cei pubblica un libro documento proprio su questo tema, la crescita demografica. Si tratta de Il rapporto proposta della Cei sulla demografia, dà indicazioni su come agire se si vogliono modificare le conseguenze di quanto sta accadendo a livello demografico e soprattutto sottolinea come, piaccia o non piaccia, la famiglia svolgerà sempre un ruolo centrale in un paese come l’Italia”.
Preceduto da un servizio intitolato “Pedofilia: che cosa sapeva il Papa”, il canale di Sky “Current” ha mandato in onda in prima serata, il 14 luglio, il primo episodio del film-documentario “The Vatican Insider - Il denaro in nome di Dio”. Presentato come un documento dal respiro internazionale, che “si propone di raccontare la realtà della Chiesa cattolica in maniera esaustiva, chiara, indipendente. Un viaggio senza precedenti tra i misteri dello Stato più piccolo e segreto del mondo”, in realtà si è trattato di un delirio, durante il quale alla Chiesa – da che pulpito, poi – è stata insegnata la morale.
A partire dal gennaio 2012 nelle scuole pubbliche della California il «ruolo e il contributo» dato al Paese e al mondo da personaggi storici nazionali di orientamento omosessuale sarà materia d’insegnamento. Obbligatorio. (Si cercheranno così con il lanternino “padri della patria” ed eroi "diversamente americani" e, non trovandoli, andrà a finire che si applicherà il criterio opposto: non grandi personaggi gay, ma gay grandi personaggi.) Al contempo occorrerà far sparire qualsiasi affermazione o sussurro che possa anche solo lontanamente indurre a valutare criticamente gli omosessuali in ragione del loro comportamento sessuale. Per questo i libri di testo andranno tutti aggiornati, riveduti, messi in pari.
Fuori i volontari pro life dai consultori pubblici. Lo ha stabilito il Tar del Piemonte, che è intervenuto a piedi uniti sulla decisione del Governatore della Regione, Roberto Cota, il quale - insieme alla maggioranza sostenuta da Lega e Partito della Libertà - aveva invece aperto le porte alla collaborazione con la Federazione piemontese del Movimento per la Vita, guidata da Marisa Orecchia. La sentenza del Tar ha un forte significato politico. I giudici amministrativi, infatti, hanno cancellato un “esperimento” che poteva avere una straordinaria rilevanza innovativa anche a livello nazionale, perché vedeva una regione italiana riconoscere ai volontari antiabortisti un ruolo attivo all’interno delle strutture dello stato. Strutture nelle quali abitualmente prevale la logica della mera certificazione della volontà della donna, al punto che certi consultori si meritano l’appellativo di “abortifici”.
Mons. Cosma Hoang Van Dat guida da tre anni la diocesi di Bac Ninh, distrutta dai bombardamenti americani e sotto il tallone dei comunisti dopo la fine della guerra. Il presule ha ridato fiducia alla popolazione e sta combattendo con coraggio le sfide che ha davanti.
Sebbene l’esodo dei cristiani dall’Iraq sia in atto da diversi anni, la comunità internazionale è ancora troppo poco sensibile a tale questione che rischia di contribuire alla conflittualità in atto nell’intera regione. Ad affermarlo è Joseph Kassab, direttore della Chaldean Federation of America. Kassab ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, sulla piaga dei cristiani iracheni e su ciò che si deve fare per assisterli.
La stessa Commissione “Murphy” che ha portato alla luce tre rapporti in cui documentava i casi di abusi sessuali in Irlanda ha reso pubblico un quarto rapporto, questa volta sulla copertura di casi di abusi sessuali nella Diocesi di Cloyne. Nel rapporto, diffuso mercoledì, si dimostra che monsignor John Magee, Vescovo di Cloyne, che si è dimesso nel 2010, ha ignorato le direttrici sulle norme di protezione infantile del 1996 della Conferenza Episcopale Irlandese non informando su almeno 9 denunce su 15 relative ad abusi sessuali, anche risalenti a tre anni fa. Il rapporto di più di 400 pagine elaborato dal giudice Yvonne Murphy, che ha indagato su accuse contro 19 sacerdoti, è stato completato alla fine dello scorso anno e si riferisce al periodo che va dal 1996 al 2009.
I cattolici pakistani, che in genere vengono alla ribalta perché vittime di discriminazioni o fatti violenti a causa della propria fede, spiccano questa volta per un'iniziativa lodevole per combattere il lavoro minorile. Per far fronte a questa piaga, la comunità cattolica di Faisalabad, nel Punjab, con l'aiuto della Caritas nazionale ha infatti messo a disposizione un prestito di circa 230 euro per le famiglie più povere della Diocesi, riferisce “L'Osservatore Romano”. “Si tratta di una cifra modesta ma sufficiente al nucleo familiare per avviare una piccola impresa ed evitare che i bambini siano costretti a interrompere la scuola per essere sfruttati come manovalanza minorile”, spiega il quotidiano vaticano.
“È sempre più chiaro che il Paese ha bisogno di un soprassalto di coscienza civica, soprattutto in questi tempi di grave crisi economico-finanziaria”. E' quanto ha detto domenica il Cardinale Angelo Scola, Amministratore apostolico del patriarcato di Venezia nonché Arcivescovo eletto di Milano, nel tradizionale “discorso del Redentore”. Dal 2003, in occasione della festa del Santissimo Redentore, che cade nella terza domenica di luglio, il Cardinale Scola ha proposto di anno in anno alcune riflessioni su temi diversi di particolare rilevanza ecclesiale sociale, civile e antropologica per la città di Venezia e non solo. Quella del Redentore è una festa molto sentita dai veneziani e viene celebrata a memoria del pericolo scampato di una pestilenza che colpì la città nel 1575.
La Caritas italiana, in risposta anche all’appello pronunciato domenica da Benedetto XVI all’Angelus, ha già provveduto a mettere a disposizione 300.000 euro per l’emergenza che ha colpito i Paesi del Corno d’Africa. Sono circa 10 milioni le persone colpite da siccità e carestia che stanno affliggendo il Corno d’Africa per la scarsità delle precipitazioni degli ultimi 2 anni e il conseguente innalzamento del prezzo di cibo e acqua. Secondo i dati Onu riportati in una nota della Caritas si tratta della peggiore siccità degli ultimi 60 anni e coinvolge 3,2 milioni di persone in Kenya, 2,6 in Somalia, 3,2 in Etiopia, 117mila a Gibuti, ed anche parte della popolazione in Eritrea.
Mons. Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek, nella neonata repubblica del Sudan del Sud, è scomparso il 16 luglio all'età di 74 anni. Sacerdote comboniano, a lungo apostolo tra i messicani e i neri degli dell'America Settentrionale impegnati nei lavori di miniera, giunse in Sudan nel 1981, prima nella diocesi di Tombura-Yambio, quindi nell'arcidiocesi di Juba nel territorio dell'attuale Sud Sudan. La Bussola Quotidiana lo intervistò il1° febbraio scorso, all'indomani del referendum popolare che decretò la nascita del nuovo Stato africano. Domani si svolgeranno le esequie. Pubblichiamo di seguito l'Invocazione per la celebrazione dell'indipendenza della Repubblica del Sud Sudan, ultimo scritto del presule.
Insieme al premier Razak, sua moglie, rappresentanti musulmani e l’arcivescovo di Kuala Lumpur. Sottolineata l’importanza del dialogo interculturale e interreligioso. Nella Malaysia, a maggioranza musulmana, vi sono ingiustizie verso le etnie indiana e cinese e verso cristiani e indù. La polemica sull’uso della parola Allah. La questione dei diritti umani e delle elezioni “pulite” dopo la manifestazione del Bersih 2, in cui il governo ha arrestato 1600 persone.
In una strada polverosa e popolarissima della vecchia medina con negozietti, scrivani pubblici e continuo viavai di donne musulmane in jellaba e i bambini per mano, al n. 51 ci si imbatte con sorpresa in una croce. È l’entrata del Centro sant’Antonio dei francescani a Meknes, rue Driba. Umilissima e spaziosa la casa, costruita da secoli e aggrappata alle antiche mura della città: dalla sua terrazza tra i merli di cinta si ammirano sotto i vecchi quartieri di Meknes. Panni stesi e paraboliche, disseminati ovunque su poveri tetti: miseria e modernità insieme composte con tolleranza. E simbolo eloquente di un Paese uscito dal medioevo e lanciato nell’attualità. Qui dall’alto, al primo mattino, è anche un incantevole luogo di preghiera meditativa sulla città, mentre il sole apre un occhio sul filo dell’orizzonte. “Che la tua presenza, Signore, apporti la gioia ai suoi abitanti!”, senti mormorare sottovoce un giovane frate, Pietro, così sensibile a questo mondo musulmano e qui ormai da sette anni.
Il collaboratore della Caritas Jorge Herrera, contadino di Montelíbano, è stato assassinato dopo essere stato sottratto alla sua comunità da un gruppo armato che opera al margine della legge in quella zona rurale della Colombia. La Pastorale Sociale (Caritas) della Diocesi di Montelíbano, con cui Herrera collaborava, “lamenta e rifiuta questo fatto che attenta contro la dignità della persona umana e contro il dono più sacro che Dio ha fatto all'essere umano: la vita”. Come segnala la Caritas locale in una nota, questo episodio di violenza, che ha avuto luogo il 2 luglio, si somma ai tanti avvenimenti di questo tipo che hanno subito negli ultimi anni le comunità urbane e rurali dei 7 municipi del sud di Córdoba, animate e accompagnate dalla Pastorale Sociale della Colombia.
Dieci storie vere di mamme che si dibattono se accettare la gravidanza o interromperla, raccontate in un libro. Si tratta del saggio “L'amore cambia tutte le cose” scritto da Antonella Diegoli, presidente di Federvita dell’Emilia Romagna, e appena pubblicato dalle edizioni Interlinea Arricchito dalle note di Gianni Mussini ed Eugenia Roccella, il ricavato dei diritti d’autore del libro della Diegoli verrà devoluto al Progetto Gemma (http://www.mpv.org/pls/mpv/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=44), un servizio per l'adozione prenatale a distanza di madri in difficoltà. Attraverso questo servizio e con un contributo minimo mensile, si può adottare per 18 mesi una mamma e aiutare così il suo bambino a nascere. Finora il progetto Progetto Gemma ha aiutato a nascere circa 14.000 tra bambini e bambine. Per meglio conoscere il contenuto e le finalità del libro, ZENIT ha intervistato l’autrice Antonella Diegoli.
Fedeli e sacerdoti hanno fermato il “rapimento” di mons. Pei, designato a presiedere l’ordinazione illecita di Shantou. Ieri nelle diocesi del Guangdong è stata diffusa la dichiarazione della Santa Sede, accolta da applausi. Ad Harbin da mesi i sacerdoti resistono all’ordinazione illecita del vescovo. Membri della Chiesa sotterranea chiedono al Vaticano di procedere con ordinazioni episcopali per le loro comunità.
Mons. Cosma Hoang Van Dat guida da tre anni la diocesi di Bac Ninh, distrutta dai bombardamenti americani e sotto il tallone dei comunisti dopo la fine della guerra. Il presule ha ridato fiducia alla popolazione e sta combattendo con coraggio le sfide che ha davanti.
Un comunicato diffuso da rappresentanti della Santa Sede rende noto che l'Unione Cattolica Internazionale della Stampa (UCIP) non può più utilizzare l'aggettivo “cattolica” a causa della grave crisi di gestione che sperimenta da anni. Il Pontificio Consiglio per i Laici e il Pontificio Consiglio della Comunicazioni Sociali, in un comunicato congiunto, lamenta la decisione degli attuali gestori dell'organizzazione, che senza il dovuto permesso hanno adottato un nuovo nome che mantiene l'aggettivo “cattolico”: Organizzazione Cattolica Internazionale dei Media (ICOM). La nota, firmata dai Presidenti degli organismi vaticani, il Cardinale Stanisław Ryłko e l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, riconosce che l'UCIP, “dopo decadi di valido servizio all’evangelizzazione attraverso la stampa, negli ultimi anni ha vissuto una progressiva crisi di gestione”.
Mi continuano ad arrivare richieste di preghiera dallo spazio Contatta il webmaster. Inviarle a me serve ma a poco, pregherò solo io per voi. Vi invito a pubblicarle nello spazio Richieste di preghiera in questo sito oppure nel forum (iscrizione necessaria). Vi ricordo che nel sito Rosario on line all'inizio di ogni coroncina o rosario (clicca su questa news per vederlo) è presente un altro spazio per pubblicare le richieste di preghiera. Grazie.
La crisi economica e l’impasse politica riaprono la stagione dei “manifesti”: anche sulla scia di un riassetto dello scacchiere politico e di scadenze elettorali forse non lontane. Il Presidente della Repubblica in persona ha dato la sua adesione a nove impegni elencati da Il Sole 24 Ore: meno tasse sulle imprese, acceleratore sulle liberalizzazioni e sulle privatizzazioni locali, taglio ai costi della politica. Ma lo stesso Napolitano invita a guardarsi dai dibattiti “troppo generici”: il “manifesto” vero, in fondo, resta fatto dalle scelte del Governo in carica, partorite dal confronto parlamentare con l’opposizione. Dove non sempre contano i temi di merito: serve a poco discutere l’abolizione l’ordine degli avvocati se non si affronta il problema di cosa fanno 250.000 avvocati in Italia, dell’auto-produzione di milioni di cause fasulle e del loro costo. Le “caste” non sono fatte solo di politici e funzionari pubblici.
Vi regalo, qui sotto, la prefazione che ho scritto al libro di Alberto Reggiori, “La ragazza che guardava il cielo” (Rizzoli, pp. 210, euro 18). E’ una storia vera. E’ un grande libro. Leggetelo questa estate. Vi appassionerà e vi commuoverà… Vi cambierà! Vi farà vedere – in questo mondo di palloni gonfiati, celebrati dai media – dove sono e chi sono i veri eroi sconosciuti del nostro tempo.
L’Africa orientale è dunque in agonia per la peggiore siccità degli ultimi 60 anni che ha colpito in particolare la Somalia, ma anche Kenya, Etiopia e Gibuti. L’emergenza non è finita, mentre alcune zone sono ora devastate da piogge torrenziali che si abbattono sui campi profughi, ormai allo stremo. La Chiesa si è attivata fin da subito, attraverso l’invio dei primi aiuti economici e mediante il supporto delle tante associazioni presenti sul posto. Tra queste, la rete Caritas, che sta predisponendo un programma globale di aiuti d’urgenza per l’intero Corno d’Africa.
Una “mobilitazione internazionale” per salvare la Somalia dalla “tremenda carestia” e dalla “gravissima siccità” che la stanno devastando, uccidendo o costringendo alla fuga innumerevoli persone. È l’appello lanciato questa mattina da Benedetto XVI dopo la preghiera dell’Angelus, recitata dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. In precedenza, il Papa aveva offerto una breve riflessione sul senso delle parabole evangeliche, che mettono in risalto la bontà di Dio e l’invito per l’uomo a imitarla.
Benedetto XVI chiede a tutta la comunità internazionale soccorsi tempestivi per le popolazioni che fuggono “in cerca di cibo e aiuti”. Il seme del Regno di Dio ha “un’insopprimibile forza vitale” e matura “malgrado tutti gli ostacoli”.
OGGI INIZIA LA NOVENA AI SANTI GIOACCHINO E ANNA GENITORI DELLA B.V. MARIA (dal 17 al 25 luglio).
Geografia dell’Italia Cattolica del sociologo Roberto Cartocci (il Mulino, Bologna 2011) è un libro importante, che fornisce dati statistici interessanti sullo stato della religione cattolica nel nostro Paese, cui non hanno peraltro giovato alcune recensioni frettolose, fra cui spicca il tentativo del quotidiano la Repubblica, che il 7 luglio gli ha dedicato ben tre pagine, di presentarlo in chiave polemica nei confronti della Chiesa.
Come ha riferito l’”Agenzia Misna” lo scorso 6 giugno, “Amnesty International” ha chiesto al Governo ruandese, in suo recente rapporto, di rivedere le leggi sull’”ideologia genocida” e sul “settarismo”, la cui formulazione vaga permette di utilizzarle per criminalizzare le critiche nei confronti del governo e il legittimo dissenso di oppositori politici, attivisti per i diritti umani e giornalisti. “Difensori dei diritti umani, giornalisti e oppositori politici non sono liberi di formulare apertamente critiche nei confronti del governo senza rischiare un processo o il carcere” scrive Amnesty, citando in particolare i casi del’oppositore Bernard Ntaganda, agli arresti dall’11 febbraio scorso, delle giornaliste Agnes Nkusi Uwimana e Saisati Mukabibi, condannate sempre a febbrai a lunghe pene detentive, e... dell’uccisione il 24 giugno scorso di Jean-Leonard Rugambage, responsabile del giornale ‘Umuvuzigi’, che stava indagando sul tentato omicidio del generale dissidente Kayumba Nyamwasa in Sudafrica. Altri oppositori sono in carcere in Rwanda, come Victoire Ingabire Umuhoza e Deogratias Mushayidi, quest’ultimo estradato dal Burundi lo scorso marzo, mentre diversi militari, già alleati di Kagame, si sono dissociati scegliendo in diversi casi la strada dell’esilio.
La tua forza, infatti, è il principio della giustizia, e il fatto che sei il padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti. Padrone della forza, tu giudichi con mitezza e ci governi con molta indulgenza, perché quando vuoi, tu eserciti il potere. Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini, e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento (Sap 12,16-19).
Roberto Marchini, il militare ucciso in Afghanistan il 12 luglio, aveva compreso bene la lezione di Gesù: “non si raggiungono grandi realizzazioni umane e spirituali senza fatica, dedizione, sacrificio”. L'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, Ordinario militare per l'Italia, lo ha ricordato questo giovedì pomeriggio presiedendo, nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, le esequie del Caporal maggiore, caduto a seguito di un'esplosione a Bakwa, nella zona sud-occidentale dell'Afghanistan. Seguendo l'esempio di Gesù, “maestro della vita”, il militare “accoglieva tutti alla mensa del cuore, non aspettando il contraccambio, sempre disposto a quella espropriazione che lo svuotava di ogni possesso permettendogli di posare sui più piccoli, sui semplici, uno sguardo attento”.
Presto turisti e pellegrini potranno visitare i Giardini Vaticani a bordo di pulmini open ecologici a metano. E mentre vengono testati i percorsi di prova, alla fine di luglio ci sarà l’annuncio ufficiale e fra qualche mese sarà una realtà con audioguide in cinque lingue per tutti coloro che possiedono la card “Omnia”. Lo ha detto questo venerdì a ZENIT l’amministratore delegato dell'Opera Romana Pellegrinaggi (ORP), padre Cesare Atuire, a margine della presentazione della “Omnia Vatican & Rome”, uno strumento che permetterà ai visitatori di avvicinarsi ai tesori artistici e storici della Capitale, frutto di un progetto che ha unito insieme l'ORP - un'attività del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede – e il Comune di Roma.
Il Pontificio Consiglio Cor Unum, facendosi interprete della preoccupazione e dei sentimenti di solidarietà con i quali Benedetto XVI sta seguendo la grave situazione in cui versa la Somalia, ha disposto l’invio, a nome del Papa, di 50 mila euro. La somma – secondo quanto rivelato da Radio Vaticana – è stata affidata da questo dicastero vaticano, che proprio oggi festeggia i 40 anni dalla sua fondazione ad opera di Paolo VI, al Vescovo di Gibuti e Amministratore apostolico di Mogadiscio, mons. Giorgio Bertin.
E' uscito un nuovo rapporto della Food and Drugs Administration: negli Usa 14 donne sono morte per avere assunto la pillola abortiva. Ma solo nove casi sono stati denunciati. La Ru486 ha già fatto 38 vittime accertate. Non esiste un rapporto ufficiale in Europa. Non solo: una donna su 8 che ha assunto la pillola è stata ricoverata, il 33% ha dovuto ricorrere a una successiva operazione.
La Conferenza Episcopale del Bénin ha deciso di affidare a Papa Benedetto XVI la chiusura dell’anno giubilare, aperto il 18 aprile del 2010 per ricordare i 150 anni dell’evangelizzazione del Paese. Essa si terrà, quindi, tra il 18 e il 20 novembre, giorni in cui il Papa sarà a Cotonou per consegnare all’Africa il testo dell’Esortazione del secondo Sinodo della Chiesa per l’Africa sul tema: ”La Chiesa in Africa al servizio della giustizia, della riconciliazione e della pace”. Il frutto più confortante di questi anni è senz’altro “l’indigenizzazione” della Chiesa locale di cui fa parte il 23% della popolazione (8 milioni di abitanti), distribuita in 10 diocesi e 312 parrocchie, guidata da 11 vescovi e da circa mille sacerdoti diocesani, 224 dei quali impegnati all’estero.
L’avevano pubblicizzata come la forma di aborto meno traumatico, ma ora, dati della Food and Drug administration alla mano, che ha pubblicato un rapporto nel giugno scorso, aggiornato all’aprile 2011, dovranno rimettere in discussione il concetto stesso di aborto farmacologico, quello che più di tutti abbandona le donne a se stesse. Dalla commercializzazione della Ru 486 negli Stati Uniti nel 2000, infatti, riferisce il rapporto della Fda citato dal quotidiano Avvenire, 14 donne sono morte nel Paese a causa della pillola, più di una all’anno; 38 nel mondo.
‘Il linguaggio sintetico e incisivo di Twitter può insegnare molto alla comunicazione religiosa’. Con questa convinzione, dal 20 giugno scorso, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha cominciato a ‘twittare’ quotidianamente e cioè ad inviare ogni giorno una citazione biblica attraverso il social-network Twitter. Lo stesso Benedetto XVI, il 28 giugno scorso, aveva utilizzato Twitter per lanciare il nuovo portale informativo della Santa Sede news.va, a conferma del crescente impegno della Chiesa nel promuovere l’informazione e l’evangelizzazione attraverso il web.
Sulla drammatica situazione umanitaria che sta colpendo milioni di somali ascoltiamo la riflessione del nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
Il Pontificio Consiglio Cor Unum, facendosi interprete della preoccupazione e dei sentimenti di solidarietà con i quali Benedetto XVI sta seguendo la grave situazione in cui versa la Somalia, ha disposto l’invio, a nome del Papa, di un primo, piccolo aiuto di 50 mila euro. La somma è stata affidata al vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, Giorgio Bertin. La notizia è stata comunicata dallo stesso dicastero vaticano, che proprio oggi festeggia i 40 anni dalla sua fondazione, ad opera di Paolo VI.
La Cina è il maggior investitore del governo americano: oltre 1100 miliardi di dollari sono nelle sue casse. Ma lo spettro del default si avvicina, e se la Casa Bianca non trova un accordo con l’opposizione si rischia il vero crollo dell’economia mondiale.
I prelati accusati di ricevere regali dai politici, chiedono perdono, dopo le pressioni della Conferenza episcopale. Lo scandalo delle auto di lusso frutto di un attacco mediatico per screditare la Chiesa nella sua lotta contro il controllo delle nascite. Fonti di AsiaNews sottolineano la grandezza della Chiesa in grado di portare ordine e chiarezza nonostante le divisioni.
P. John Maxwell ha fondato la St. John Education System, una scuola d’inglese per ragazzi di strada. Cinque anni fa, l’incontro con Daud, un bambino venditore di giornali. Il racconto del sacerdote su come tutto è iniziato.
L’organizzazione per i diritti umani “Hammurabi” registra 92 assassinati e 47 feriti. Negli ultimi sette anni le vittime cristiane sono state 822; di queste 629 uccise per la loro appartenenza alla minoranza cristiana. L’esortazione di Benedetto XVI a non abbandonare il Paese, e i segni di vitalità della comunità cristiana.
Oscar e la dama in rosa di Eric-Emmanuel Schmitt, libricino che supera a mala pena le novanta pagine, non potrà essere trascinato e trattato come il classico romanzone da ficcare sotto l’obrellone tra palette e biglie, perché una volta che lo aprirete in circa un ora di lettura l’avrete esaurito. E in tutto questo vi sarete dimenticati anche di andarci, in spiaggia. Il problema della morte e del senso della vita sono domande che si tende ad evitare, soprattutto in periodo di vacanze, rotocalchi e abbronzature varie. La letteratura diventa mero intrattenimento. In questo racconto Smith ci mostra con delicatezza ed ironia la vita di Oscar, ragazzino malato di cancro, e gli ultimi giorni di degenza nell’ospedale. Attraverso una serie di lettere che invierà direttamente a Dio sotto consiglio di Nonna Rosa, infermiera più anziana, ed ex lottatrice di catch almeno all’apparenza nei suoi racconti funambolici.
Questo venerdì compie 40 anni il Pontificio Consiglio “Cor Unum”, istituito da Papa Paolo VI il 15 luglio 1971. In un articolo su “L'Osservatore Romano”, il Cardinale Robert Sarah, Presidente del dicastero vaticano, commenta l'anniversario ricordando che Paolo VI volle il Pontificio Consiglio “in una fase di grande cambiamento nella Chiesa e nel mondo”, quando a livello ecclesiale si riscontrava “un’attenzione sempre maggiore alle questioni sociali”. In questo contesto, “Cor Unum” “avrebbe dovuto favorire la testimonianza di carità nella Chiesa, creando, presso la Sede Apostolica, un luogo di incontro, di dialogo e di coordinamento tra i tanti organismi di carità della Chiesa”.
Soffia in Europa un vento che viene dell’Est, un vento che guarda alla vita e che con coraggio sfida la storia, la cultura dominante, la politica dei governi e soprattutto quell’atteggiamento socioculturale di indifferenza verso il destino ultimo dell’uomo che oggi pare trionfare ovunque. Questo vento dell’Est che soffia gagliardo interroga in particolare le coscienze tiepide e irresolute, invitandole, esortandole a spendersi con decisone per quel grande ideale di verità e di giustizia reale che è la preziosità della vita umana. Il governo russo si sta attivando, a vari livelli, per cercare di contrastare l’enorme numero di interruzioni volontarie di gravidanza che, come tutti sanno, non ha risolto il problema dell’aborto clandestino.
Le piogge troppo abbondanti creano da settimane seri problemi in Africa Occidentale e in altre parti del continente africano. In particolare, si registrano vittime, sfollati e ingenti perdite - raccolti compromessi, bestiame disperso e ucciso dalle esondazioni, abitazioni e infrastrutture danneggiate - in Nigeria, Costa d’Avorio, Benin, Togo e Namibia. Ma il peggio si sta verificando dove la tanto attesa stagione delle piogge invece non è arrivata o ha portato precipitazioni scarsissime. La siccità interessa quest’anno soprattutto i paesi del Corno d’Africa: ed è carestia per almeno dieci milioni di persone. In Etiopia necessitano di aiuti alimentari urgenti 4,5 milioni di abitanti, 1,3 milioni in più rispetto allo scorso anno. A Gibuti le persone in difficoltà sono circa 120.000, pari a oltre un sesto dalle popolazione del piccolo stato. In Kenya, dove il governo ha dichiarato lo stato di disastro nazionale, le persone in pericolo, soprattutto nell’arido nord, ma anche sulla costa e altrove, sono più di tre milioni. Ad aggravare la situazione del Kenya è l’incessante afflusso di disperati dai paesi limitrofi, spinti dalla fame verso i campi per profughi situati nel nord del paese. Il più affollato, Daadab, era nato per accogliere 90.000 persone, ma ne ospita ormai 370.000 che, di questo passo, diventeranno 500.000 entro poche settimane. Per la maggior parte si tratta di somali che in patria non sono in grado di sopravvivere alla carestia e, a causa della guerra in corso, non possono contare su regolari e sufficienti aiuti esterni. In Somalia il 50% dei bambini è affetto da malnutrizione acuta. Ogni giorno circa 800 minori somali varcano il confine con il Kenya in cerca di aiuto.
Settimana scorsa il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ha snocciolato i dati sullo stato di attuazione per l’anno 2009 della legge 40, legge che disciplina l’accesso alle pratiche di fecondazione artificiale. Veniamo ai numeri nudi e crudi. Innanzitutto c’è un incremento di coppie che passano dalla provetta per tentare di avere un bambino: superiamo le 63mila coppie, con un +4,666 rispetto al 2008. Il numero di nati tramite Fivet è 10.819: tale numero, confrontato con quello prima indicato, fa subito comprendere che sono ben poche le coppie che, entrate in clinica, ne escono con il loro tanto desiderato bebè in braccio poiché non tutti i cicli si concludono felicemente.
Domenica 17 luglio si chiude negli Stati Uniti la prima settimana di una massiccia campagna di sensibilizzazione antipornografica. L’iniziativa si chiama Be Aware: Porn Harms (“Sappilo: il porno fa male”) e si articola in quattro tranche a tema monografico. La prima ha affrontato l’argomento base della dipendenza dalla pornografia; la seconda (18-24 luglio) esaminerà i danni prodotti dal porno sui bambini; la terza (25-31 luglio) evidenzierà i legami che la questione ha con il traffico sessuale; e l’ultima (1-9 agosto) tratterà della violenza sulle donne. Gestita dalla crème delle associazioni a difesa della famiglia naturale, della morale e della decenza pubblica, la campagna è organizzata da Morality in Media. Presieduta oggi dall’avvocato, cattolico, Patrick A. Trueman (sembra uno pseudonimo da Capitan America della morale, ma è il suo vero nome), Morality in Media è stata fondata nel 1962 a New York dal padre gesuita Morton A. Hill, dal rabbino Julius Neumann e dal pastore luterano Robert Wiltenburg, a cui si unì subito padre Constantine Volaitis della Chiesa ortodossa greca.
Il Tour de France ritorna a Lourdes e chissà che non sia ancora una volta una tappa provvidenziale. Viste le tante cadute che stanno funestando questa edizione della grande corsa ciclistica a tappe sembrerebbe quasi una deviazione obbligata dell’ultim’ora. In realtà gli organizzatori avevano messo in calendario da tempo questo “omaggio”. Il 15 luglio, la carovana dei corridori approderà nella cittadina transalpina famosa per le apparizioni della Madonna alla giovanissima Bernadette Soubirous. Ma già dalla sera prima ci sarà un inconsueto fuori programma: i 180 ciclisti saranno al via della caratteristica processione “aux flambeaux” con tutti i pellegrini. E a seguire parteciperanno alla messa per loro presso la Grotta di Massabielle. Una nottata in preghiera per ritornare l’indomani a scalare ancora le vette pirenaiche nella tappa Pau-Lourdes che sancisce il ritorno nel luogo benedetto. Solo una volta infatti il Tour nella sua storia aveva posto il suo arrivo qui e non è un caso se si trattò di un evento destinato a lasciare il segno.
A me stupisce ascoltare Alberto quando racconta di queste situazioni di povertà assoluta, perché dà sempre la sensazione di non essere sopraffatto dall’enormità dei problemi e si vede in lui una forza calma che sorprende e una luce che vince ogni tenebra. Per esempio, del Sudan dice: “E' un territorio selvaggio circondato da montagne che esce da 30 anni di guerra civile (arabi contro neri cristiani) e che è spaventosamente arretrato (la gente dei villaggi vive ancora quasi nuda e nelle capanne), ma che ha anche un grande fascino, perché è possibile incontrare persone inaspettate e condividere con loro quanto abbiamo di caro. Io seguo l'aspetto sanitario insieme ad altri medici italiani ed africani che lavorano là”.
Chiesa cattolica e Benedetto XVI ancora sotto l'attacco di New York Times e Spiegel. Il quotidiano americano e il settimanale tedesco prendono spunto da due notizie per accusare l'allora arcivescovo di Monaco Joseph Ratzinger di sapere tutto su padre H., il prete abusatore proveniente da Essen, e di non aver fatto niente per impedire i reati. Gli organi di informazione preparano il campo per la terza visita pastorale del Pontefice in Germania dal 22 al 25 settembre
Mons. Martinelli: “Il lavoro dei cattolici resterà una della pagine più eroiche della testimonianza della Chiesa in Libia”. Oltre 2mila fra infermieri e medici filippini rimasti nel Paese per servire la popolazione, nonostante la guerra.
La dichiarazione del direttore della Sala stampa vaticana sulla ordinazione illecita di Shantou. “Un atto contrario all’unità della Chiesa universale”. Ma nella Chiesa si prega troppo poco per la Cina; presidenti e segretari di Stato tacciono sulle violazioni ai diritti umani; l’economia vince su tutto. Ma con questa miopia si prepara per la Cina un enorme e violento scontro sociale.
Il Presidente emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sostiene che nel dibattito sull'aborto bisognerebbe parlare chiaro. Il Cardinale Francis Arinze lo ha affermato sabato scorso durante una conferenza sulla bioetica ospitata dal Christendom College di Front Royal alla quale hanno partecipato, oltre al porporato, anche il Vescovo Robert Morlino di Madison (Wisconsin), l'autrice Janet Smith e padre Tadeusz Pacholczyk. Il Cardinal Arinze ha osservato quanto i diritti umani fondamentali siano inviolabili perché sono dati da Dio e sono inerenti alla persona umana.
C’è uno strano volume che si aggira per le librerie della Germania, un’autobiografia corposa, ma mai così corpulenta quanto il suo protagonista, Carlo Pedersoli, al secolo scorso e questo che stiamo vivendo, semplicemente Bud Spencer. In Italia quello stesso libro, uscito l’anno scorso con il titolo tratto da uno dei suoi oltre 60 film "Altrimenti mi arrabbio" (Aliberti), era passato quasi inosservato. Da Berlino a Lipsia, invece Mein Leben, Meine Filme (“La mia vita, i miei film”) uscito per le edizioni Schwarzkopf und Schwarzkopf, è diventato un bestseller che sta scalando la classifica, piazzandosi al primo posto nelle ultime settimane e avviandosi alle 100 mila copie vendute. Un successo che non coglie affatto impreparato l’inossidabile Bud Spencer che a 82 anni sente che questo è solo l’inizio di una nuova primavera di grandi progetti. «Me lo aspettavo, perché in Germania mi conoscono molto bene, già da prima della caduta del muro di Berlino.
È la prima dopo la scomunica ufficiale del vescovo illecito di Leshan. Alla cerimonia hanno partecipato solo 1500 persone, su 140 mila cattolici. Alcuni vescovi partecipanti hanno confessato di essere stati costretti al gesto. Mons. Pei Junmin, precettato per la cerimonia, è riuscito a non andarvi, grazie ai suoi sacerdoti.
Il cardinale chiede a Hu Jintao e a Wen Jiabao di fermare i “funzionari canaglia” che fanno violenza alla Chiesa e alla coscienza dei fedeli; mons. Tong chiede a tutti i fedeli della diocesi di pregare perché si rafforzi la fede dei cristiani in Cina. Giustizia e pace diffonde 60 mila copie di un giornale sulle ordinazioni illecite, la libertà religiosa e i sacerdoti imprigionati in Cina, oltre a brani della Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi.
A poco meno di un mese dal suo inizio, la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid è già quella che ha ricevuto il maggior numero di iscrizioni da parte dei giovani. Un buon augurio per ciò che sarà questa Giornata che si svolge a 28 anni dalla prima giornata realizzata a Roma. È curioso che, allora, l’attenzione dei media era incentrata sul rischio di devastazione delle zone verdi, ad opera della “orda dei giovani” che sarebbe avanzata su Roma: uno di quegli scoop catastrofici che a volte la stampa tira fuori per poi sospirare sollevata nel constatare che tutto si è risolto in una “pacifica invasione” che ha rallegrato il cuore dei romani e rispettato le scarse zone verdi di Roma.
L'ambasciatrice della Polonia presso la Santa Sede, Hanna Suchocka, ha espresso il desiderio che il beato Giovanni Paolo II diventi il patrono di un'Europa finalmente unita. Il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, monsignor Dominique Mamberti, ha presieduto questo martedì mattina nella Basilica di San Pietro una Messa per la Polonia e per il futuro dell'Europa, alla presenza degli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. L'Eucaristia ha avuto luogo su iniziativa dell'ambasciatrice polacca, ha reso noto la “Radio Vaticana”. La Polonia ha iniziato il 1° luglio la sua presidenza dell'Unione Europea.
La popolazione e le istituzioni ungheresi sono molto preoccupate dall’altissimo numero di interruzioni volontarie di gravidanza praticate nel Paese e per questo hanno sostenuto la campagna a favore dell’adozione. L’Ungheria ha una delle percentuali di interruzioni volontarie di gravidanza tra le più alte d’Europa, e per questo la campagna decisa dal governo di affiggere manifesti con l’immagine di un bambino non ancora nato accompagnata dalla scritta: “Lo capisco che non sei pronta per me, ma ti prego: dammi in adozione. Fammi vivere”, ha trovato il gradimento della popolazione. Manifesto che però non è piaciuto alla Vicepresidente della Commissione Europea, Viviane Reding, la quale ha dichiarato che “gli Stati membri non possono usare fondi UE per campagne contro l’aborto”.
I cristiani sono troppi discriminati; anzi, sono i più discriminati. Lo afferma la Commissione britannica per l’eguaglianza e per i diritti umani che quindi d’ora in poi vuole intervenire in loro favore nei casi riguardanti la libertà religiosa che finiranno davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo. A nome della Commissione, John Wadham ha detto: «Il nostro intervento in questi casi incoraggerà i giudici a interpretare la legge meno strettamente e più chiaramente a beneficio di chi è religioso e di chi non lo è. L’idea di apportare degli aggiustamenti ragionevoli che possano andare incontro ai bisogni di una persona ha per decenni servito bene la causa della legge contro la discriminazione dei disabili. Pare dunque ragionevole adottare un concetto analogo per consentire a qualcuno di manifestare il proprio credo religioso».
Settimana scorsa il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ha snocciolato i dati sullo stato di attuazione per l’anno 2009 della legge 40, legge che disciplina l’accesso alle pratiche di fecondazione artificiale. Veniamo ai numeri nudi e crudi. Innanzitutto c’è un incremento di coppie che passano dalla provetta per tentare di avere un bambino: superiamo le 63mila coppie, con un +4,666 rispetto al 2008. Il numero di nati tramite Fivet è 10.819: tale numero, confrontato con quello prima indicato, fa subito comprendere che sono ben poche le coppie che, entrate in clinica, ne escono con il loro tanto desiderato bebè in braccio poiché non tutti i cicli si concludono felicemente.
Un recente ciclo di catechesi che ha impegnato nei mesi scorsi Benedetto XVI, durante i mercoledì dell’udienza generale, ha riguardato la descrizione della vita e dell’opera di alcune grandi Sante del Medioevo. Dal settembre 2010 alla fine del gennaio 2011, il Papa ha offerto una galleria di ritratti di santità femminile che hanno segnato in modo indelebile il percorso del cristianesimo nell’Europa e nel mondo.
Sarà una processione aux flambeaux particolarmente suggestiva quella che si svolgerà domani sera, alle ore 21.00, presso il santuario mariano di Lourdes, in Francia. In prima fila, infatti, ci saranno anche 180 ciclisti che partecipano al Tour de France. I corridori arriveranno al Santuario mentre sarà in corso la 13.ma tappa della gara, quella che va da Pau a Lourdes, lunga 152,5 km. Bicicletta alla mano e in tenuta sportiva, i 180 ciclisti apriranno la processione non appena tutti gli altri corridori avranno raggiunto i Pirenei; quindi, si disporranno intorno alla statua della Beata Vergine Maria.
700mila franchi: a tanto ammontano gli aiuti immediati messi a disposizione dalla Caritas Svizzera per l’Etiopia e la Somalia, colpite da una grave siccità. In una nota diffusa ieri, l’organizzazione umanitaria cattolica ricorda che, negli ultimi sei mesi, 135mila somali sono rimasti vittime della situazione e sono fuggiti verso il Kenya e l’Etiopia. “Dopo numerose settimane di marcia – si legge nella nota – queste persone sono totalmente esauste. Soprattutto i bambini sono malnutriti e molti di loro rischiano di morire di fame”. Drammatica anche la situazione nei campi-profughi: nella sola struttura di Dadaab, in Kenya, ci sono 382mila persone ed il flusso dei nuovi arrivi non accenna a diminuire.
Una catastrofe umanitaria: è quanto si sta verificando in Somalia, colpita da una devastante siccità che sta colpendo milioni di persone. Centinaia di migliaia di uomini, donne, bambini, stanno fuggendo nei Paesi vicini in cerca di acqua e di cibo, mentre nel mondo continuano senza pietà le speculazioni che fanno alzare i prezzi dei generi alimentari. Quattrocentomila somali sono ammassati nel solo campo profughi di Dadaab in Kenya. Tardano gli aiuti umanitari. Secondo l'Unicef sono circa 10 milioni le persone ad avere urgente bisogno di soccorsi. Su questa situazione drammatica Sergio Centofanti ha sentito l’amministratore apostolico di Mogadiscio e vescovo di Gibuti, mons. Giorgio Bertin
La legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento, o biotestamento, approvata dalla Camera passa al Senato. Inevitabili le polemiche: la legge è per Livia Turco "autoritaria, per Nichi Vendola "violenta", per Ignazio Marino "inaccettabile". Per il segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini: «Ci rubano anche la morte». Ma a rubarci la morte sono loro: facendone l'oggetto di una decisione umana, le strappano tutto il potenziale di rivelazione che essa potrebbe avere per noi.
Con 287 voti favorevoli, 205 voti contrari e 7 astenuti è passata il 12 luglio alla Camera dei Deputati la legge sul fine vita. Ora la legge torna al Senato per l’approvazione definitiva. Le prime reazioni al voto sono arrivate dal Movimento per la Vita, dal Forum delle Associazioni Familiari e dall’associazione Scienza & Vita. “Esprimo la mia piena soddisfazione per l'approvazione di questa legge” ha affermato Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita (MpV).
La comunità cattolica greca si divide in quattro grandi arcivescovadi: Atene, Corfù, isola di Santorini (che comprende la grande diocesi dell’isola di Creta) nonché isole Cicladi e Mar Egeo. Quest’ultimo comprende in tutto otto isole: Naxos, Tinos, Mikonos, Andros e Paros, più Chio, Samo e Lesbo. Da 17 anni Nikolaos Printezis è il titolare di questo arcidiocesi enorme, non tanto territorialmente, ma quanto a distanze e difficoltà di comunicazioni, specie nei periodi invernali quando raggiungerne tutti gli anfratti con i traghetti di linea è davvero arduo. «Fino a quindici anni fa», afferma l’arcivescovo «in tutta la Grecia si potevano contare non più di 50mila cattolici. Oggi, a causa della grande immigrazione di albanesi e filippini che vengono a cercar lavoro da noi, siamo arrivati a 300mila anime. E le nostre possibilità di accoglienza sono invariate, con il numero dei sacerdoti che diminuisce. Non riusciamo cioè a servire tutti i fedeli posti sotto la nostra cura, e questo soprattutto in estate quando arrivano i turisti e i greci emigrati all’estero tornano a casa».
Facebook è una delle tante realtà che incrementano il frastuono di fondo (e il logorio) della vita moderna. Come YouTube e le mille altre isteriche invenzioni che hanno l’inutilità qual comune denominatore. Le cose inutili di solito sono anche dannose (vedi per esempio, le pagine di bestemmie e i fotomontaggi porno della Madonna: non so se ci sono ancora; non oso guardare per non aumentare i "contatti") ma talvolta nel bailamme qualcosa d’interessante c’è, non si può negare. Il "CorSera" del 3 luglio 2011 ha riportato la confessione amara di Enrico Galmozzi [nella foto], affidata appunto a Facebook e data in pasto ai "commenti". Galmozzi ha giustamente attirato l’attenzione dell’articolista Paolo Foschini perché non è uno dei tanti anonimi che cercano di ritagliarsi il loro "quarto d’ora di celebrità" tramite un social network. No, Galmozzi è stato uno dei fondatori di Prima Linea, insieme a nomi quali sergio Segio (oggi al fianco di don Mario Ciotti), Sergio D’Elia (poi parlamentare), Roberto Sandalo (di nuovo arrestato perché incapace di "reinserimento" alla grande come gli altri).
È ufficiale: la Francia, che l'ha voluta, e la NATO, che l'ha appoggiata, stanno perdendo la guerra in Libia. Una fitta coltre di propaganda nasconde questa verità, ma per dissiparla è sufficiente chiederei quali erano - rispettivamente - l'obiettivo dichiarato e quello reale della guerra. L'obiettivo dichiarato - proteggere la popolazione civile - è fallito fin dai primi giorni. Una guerra-lampo dove l'intervento della NATO avesse posto fine rapidamente a quella che era a tutti gli effetti una guerra civile tra libici avrebbe potuto in effetti limitare il numero delle vittime, che in questi casi più durano i conflitti, più aumentano. Parecchi mesi di bombardamenti senza esiti hanno fatto invece aumentare, non diminuire i civili colpiti perché le bombe, per "intelligenti" che siano, aggiungono sempre morti a morti.
Qualche giorno or sono il neosindaco di Milano Giuliano Pisapia ha affermato: «A differenza degli altri, io mantengo gli impegni presi in campagna elettorale. Istituiremo il registro delle unioni civili». A dire il vero è uno di quei rari casi in cui una promessa politica non mantenuta avrebbe di certo suscitato il plauso di molti. L’incoerenza a volte è una virtù. La decisione venne annunciata da Pisapia con straordinario tempismo laicista il 26 giugno scorso, proprio il giorno in cui mons. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo del capoluogo lombardo, beatificava tre religiosi. Ma, al di questo, la vera notizia è che sotto la Madonnina nascerà un registro per le coppie di fatto, etero e omosex.
La Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli spiega cause ed effetti della scomunica di p. Lei Shiyin, ordinato senza il mandato del papa lo scorso 29 giugno. Egli non può celebrare riti cattolici e non può governare la diocesi. La possibile cancellazione della scomunica e il perdono della Santa Sede non lo rendono automaticamente vescovo. I vescovi che hanno partecipato all’ordinazione sono ritenuti scomunicati a meno che non provino in modo evidente di essere stati costretti o forzati al gesto. Un appello alla preghiera per i vescovi alla vigilia di un’altra ordinazione episcopale illecita a Shantou.
Una manifestazione questa mattina davanti agli uffici del governo centrale cinese a Hong Kong. I cattolici chiedono il rispetto della libertà personale e religiosa dei vescovi e la liberazione dei prelati sequestrati dalle autorità.
Armati di bastoni e coltelli gli studenti stanno impedendo alla polizia di entrare nell’edificio. Sospetti sul coinvolgimento dei terroristi islamici della Jemaah Anshorut Tauhid. Allerta su possibili attentati del gruppo dopo la condanna a 15 anni del loro leader Abu Bakar Bashir.
La Suprema corte non ha cancellato la condanna capitale; avrebbe solo evidenziato errori procedurali nel caso di Youcef Nadarkhani. Il fascicolo è stato rimandato al tribunale inferiore; probabile il riesame in autunno.
Sarà l’Alta Corte di Multan a giudicare e ad appurare la verità sul caso di Farah Hatim, la ragazza cattolica rapita, islamizzata e costretta a sposare un uomo musulmano nella città di Rahim Yar Khan, nel sud Punjab. E’ quanto l’agenzia Fides apprende da Paul Bhatti, consigliere speciale del Primo Ministro per gli Affari della Minoranze religiose in Pakistan e leader dell’Apma (All Pakistan Minorities Alliance). L’Apma aveva tentato nei giorni scorsi una mediazione, chiedendo alla famiglia musulmana presso cui oggi Farah si trova, di incontrare la ragazza, ribadendo la richiesta ufficialmente a un giudice del tribunale di primo grado a Rahim Yar Khan.
Internet offre sempre maggiori opportunità di informarsi, stabilire relazioni e apprendere. Ma presenta anche numerose insidie. In particolare, sulla rete si stanno diffondendo, sempre più rapidamente, siti legati al mondo dell’occulto e del satanismo. Proliferano spazi web dedicati al maligno e sui social network sono in aumento gruppi di discussione a sfondo demoniaco. Su questo preoccupante fenomeno, che colpisce soprattutto i giovani e anche i minori, si sofferma al microfono di Amedeo Lomonaco, don Aldo Buonaiuto, responsabile del Servizio anti-sette della “Comunità Papa Giovanni XXIII”, fondata da don Oreste Benzi.
Ci sono già 175 mila prenotazioni per le celebrazioni che scandiranno il viaggio che Benedetto XVI compirà in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi. Ieri pomeriggio, a Berlino, la Conferenza episcopale tedesca ha fatto il punto sullo stato dei preparativi della visita apostolica.
Si chiamerà “Missione Metropoli” la nuova iniziativa pastorale per la nuova evangelizzazione che coinvolgerà contemporaneamente nella Quaresima del 2012, alcune delle maggiori città europee. E’ quanto è emerso dalla riunione promossa dal presidente del Pontifico Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione mons. Rino Fisichella, che ha convocato ieri in Vaticano, nella sede del nuovo dicastero, cardinali e vescovi di Barcellona, Esztergom-Budapest, Mechelen-Bruxelles, Dublino,Colonia, Lisbona, Liverpool, Parigi, Torino, Varsavia e Vienna.
Benedetto XVI invita i fedeli a pregare per il mese di luglio affinché "i cristiani contribuiscano ad alleviare, specialmente nei Paesi più poveri, la sofferenza materiale e spirituale degli ammalati di Aids": è questa l’intenzione generale affidata per questo mese dal Papa all’Apostolato della preghiera. La questione dell’Hiv ha un aspetto paradossale: dal punto di vista dei fatti, la Chiesa, attraverso le sue strutture, si prende cura del 25% dei malati di Aids in tutto il mondo. In alcune zone africane la percentuale arriva anche al 100%. Ma sul fronte mediatico, la comunità cattolica riceve spesso molte accuse, nonostante la Chiesa in questo campo – ha ricordato con decisione Benedetto XVI – faccia "più di tutti gli altri".
Pubblichiamo di seguito un articolo di don Enrico Finotti, parroco di S. Maria del Carmine in Rovereto (TN), che apparirà prossimamente sulla rivista formativa Liturgia “culmen et fons”.
Il 13 luglio grande festa a Budrie, frazione di san Giovanni in Persiceto vicino a Bologna. Si ricorda la morte di santa Clelia Barbieri, avvenuta il 13 luglio 1870, quando Clelia aveva 23 anni. Era una ragazza del popolo. Nata e vissuta alle Budrie, apparteneva a una famiglia che era forse la più povera della zona, ma la più ricca di amore. Il matrimonio dei genitori di Clelia era stato molto contrastato e aveva fatto scandalo. Giuseppe Barbieri, 20 anni, faceva il garzone presso i Nanetti, nobili e i più ricchi della zona. In quella casa c’era una ragazza, Giacinta, 28 anni, molto bella, e Giuseppe si innamorò di lei. Amore subito ricambiato. Ma si trattava di una storia impossibile, secondo i costumi del tempo. Giacinta doveva sposare un nobile e non certo un povero garzone analfabeta. Tutta la famiglia Nanetti insorse, scandalizzata. In particolare uno zio di Giacinta, Zefferino, medico. Giuseppe venne perseguitato, cacciato dal lavoro e Giacinta chiusa a chiave in casa. Ma i due innamorati non cambiarono idea e alla fine fu concesso che si sposassero, ma a crudeli condizioni: Giacinta, venne cacciata di casa e diseredata. Da ricca che era, per amore divenne poverissima. Un anno dopo il matrimonio, divenne mamma di Clelia e in seguito ebbe anche una seconda figlia, Ernestina. Nel 1878 il suo sposo, Giuseppe, colpito da colera morì a solo 33 anni. Per Giacinta le condizioni di povertà si aggravarono. Dovette affrontare enormi sacrifici per crescere le due figlie. Così Clelia ebbe una esistenza durissima, illuminata, però, da grande fede e da grande amore.
Offrire speranza all'Egitto è l'obiettivo di cinque progetti che l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) sta sovvenzionando. L'ufficio britannico dell'associazione lo ha annunciato parlando di un pacchetto di programmi per le comunità cattoliche di molti Paesi, dall'India all'Uganda. In Egitto, ACS fornisce in primo luogo aiuto economico alle suore che lavorano nella Diocesi di Assiut, dove le comunità religiose offrono educazione cristiana e aiutano a gestire i dispensari nelle zone più povere dell'Alto Egitto, a sud della capitale Il Cairo. Nella stessa zona, ACS Gran Bretagna sovvenziona la formazione di 15 seminaristi della Diocesi di Minya, che avviene nel monastero di San Leone Magno, nel sobborgo cairota di Maadi.
Ma l’Italia è ancora un paese cattolico? Forse fino a cinquant’anni fa era ancora innegabile la permanenza di una sorta di sentimento comune, o meglio “maggioritario”, di appartenenza a una certa storia familiare e sociale, a certi “valori” veicolati dalle istituzioni e dalle pratiche del cattolicesimo diffuso nella nostra nazione, percepiti ancora, poco o tanto, come essenziali alla nostra cultura (la famiglia, il lavoro, l’onestà, la generosità, la solidarietà ecc.). E questo, naturalmente, a prescindere dal fatto che tali riferimenti costituissero ancora, o piuttosto non costituissero più, il contenuto di un’esperienza personale di fede. Che cosa è successo da cinquant’anni a questa parte? Tali riferimenti non sono spariti, è vero; essi rappresentano come un’eredità che non si nega, anche perché per molti essa ha coinciso (e continua a coincidere) con un segmento importante della propria biografia - quello dell’adolescenza -, ma è come se essi avessero perso la loro funzione operativa nel determinare la mentalità e le azioni delle persone, e conservassero un peso residuale, ridotto ad una serie di regole di comportamento che ci si deve sforzare di realizzare.
Blasfema e sacrilega? Probabilmente no. Irriverente e forzata? Certamente sì. La nuova pubblicità per la campagna abbonamenti 2011/2012 di Sky, visibile sui giornali e in televisione, gioca sul potere miracolistico dello sport, usando come testimonial d’eccezione alcuni campioni d’Italia. Lo slogan è esplicito: “Solo su Sky lo sport fa miracoli”. Il claim finale è altrettanto chiaro: “Beato chi si abbona”. Fra i protagonisti, la parte del leone è riservata – poteva essere altrimenti? – ai calciatori. Pirlo (Juventus) riesce con un tiro di precisione riesce a far suonare le campane, Ambrosini (Milan) e Mauri (Lazio) gettano in acqua una rete e raccolgono un numero spropositato di palloni da calcio, Eto’o (Inter) resta sospeso a mezz’aria durante una rovesciata grazie alla funzione “pausa”, Piqué (Barcellona) elargisce a un’anziana signora il dono del palleggio funambolico, la statua di Totti (Roma) stilla una goccia di sudore visibile soltanto in alta definizione. Ma ci sono anche noti campioni di altri sport: il cestista Gallinari genera una pioggia di palloni da basket prontamente raccolti dal popolo “affamato” di Nba, il rugbista Castrogiovanni sfonda un muro di folla e solleva un passante nel gesto della “touche”, la nuotatrice Pellegrini compie al contrario il gesto di Mosè e ricongiunge due ali d’acqua per riempire una piscina vuota.
Lo slogan sta invadendo tutta la pubblicistica cattolica: i giovani d’oggi sono la prima generazione incredula. Questo accade dopo anni di catechismo parrocchiale e di insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Come può essere successo? E tuttavia non è una novità degli ultimi tempi. Una cinquantina di anni fa – e quindi ancor prima della cesura del ’68 - don Luigi Giussani era partito proprio dalla constatazione di cristianesimo solamente di facciata praticato dai giovani del suo tempo. Li aveva incontrati in treno e li incontrava a scuola: bravi ragazzi che frequentavano preti e oratorio, ma in scuola sparivano nel nulla. Evidentemente lo scollamento tra la generazione dei padri e quella dei figli ha radici profonde, che tuttavia ora emergono in superficie con una fioritura impressionante, manifestata dal palese allontanamento della gioventù dalla Chiesa.
unque, nella nuova manovra finanziaria è prevista una tassa sul divorzio. Sono 37 euro per le separazioni consensuali e 85 per quelle conflittuali che comportano questioni giuridiche relative a beni e figli, quindi l’intervento del giudice. La novità è contenuta nel capitolo Disposizioni per l’efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie», dove viene modificato l’elenco dei procedimenti da affrontare in tribunale che ora sono a costo zero. Secondo una stima resa nota dal quotidiano economico Il Sole-24 Ore, visto che nel 2010 le separazioni sono state circa 114mila separazioni e i divorzi oltre 66mila (nel 70% consensuali), la nuova tassa sul divorzio dovrebbe portare all’erario un gettito di circa 10 milioni e mezzo.
La Comunità Cenacolo, dedita alla riabilitazione dei tossicodipendenti, ha aperto la sua prima casa in Spagna, nella rettoria della parrocchia di Fogars de Montclús, in provincia di Barcellona. Monsignor Josep Àngel Sáiz, Vescovo di Terrassa, ha presieduto il 2 luglio una Messa nella parrocchia della piccola località in occasione dell'inaugurazione della casa, che in questi primi tempi accoglie dodici residenti. Nella sua omelia, il presule ha parlato dei pilastri della Comunità: la preghiera, il lavoro e l'amicizia. Ha quindi ringraziato la Comunità per la sua presenza nella Diocesi e si è riferito al Cuore Immacolato di Maria, che si celebrava quel giorno, sottolineando la fermezza della Vergine e la sua risposta generosa alla chiamata di Dio.
In un passaggio del Vangelo secondo Giovanni, Gesù disse a Nicodemo: “Dio, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” (Gv 3,16-18). E per salvare gli umani che cadono per la loro fragilità, la Chiesa ha il sacramento della confessione. Un sacramento la cui pratica è centrale per l’opera di conversione, e che sta tornando al centro dell’attenzione di fedeli e teologi. A questo proposito don Andrea Mardegan, cappellano del collegio universitario Torriana di Milano, ha pubblicato per le edizioni Paoline il libro "Il sacramento della gioia" in cui presenta brani evangelici che hanno un legame immediato con i temi della conversione, della richiesta di perdono, della confessione e della riconciliazione.
“Bisogna avere comprensione per i giovani che scelgono di costruirsi una vita parallela su internet, a volte anche indossando maschere, creando falsi profili sui social network o pseudo-identità nelle chat”. E’ il messaggio lanciato l'11 luglio dallo scrittore Carlo Climati, autore di saggi sul mondo giovanile, intervenuto al corso dal titolo “La suora nell’epoca digitale”, organizzato a Roma dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Il corso, che si concluderà il 13 luglio, si rivolge a tutte le religiose che desiderano approfondire l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione, per la vita personale e per l’apostolato.
Il 27 dicembre 1660 nacque santa Veronica Giuliani. Il 350° centenario della sua nascita che si sta celebrando è caratterizzato da numerosi interventi volti a illustrare la vita e spiritualità di questa santa clarissa cappuccina. Di seguito un interessante ritratto della santa scritto dalle clarisse suor Marie Colette Roussey e suor Marie Pascale Gounon.
Mi avventuro in un discorso che potrà sembrare dell'altro mondo, visti i tempi. Ma provate a leggere e rileggere senza pregiudizi o ideologie prima di considerarmi un pazzo totale. Allora: quindici giorni fa, nelle Marche, sono andato a trovare un caro amico malato di Sla, costretto a vivere in un piccolo appartamento insieme alla adorata moglie. Moglie che lo scorso dicembre, al momento del trasloco, ha dovuto rinunciare a tutti i ricordi della sua vita: dell'infanzia, del matrimonio, dei figli. Nel nuovo appartamento non ci stanno. E i soldi per rimanere nel vecchio appartamento non c'erano. E fossero solo quelli i problemi. Macchè, c'è di peggio; ogni giorno ne spuntano di nuovi. E' una lotta continua, quotidiana, per ottenere dalle istituzioni quei materiali curanti indispensabili per una persona; dalle garze alle bende, alle cannule, ai mille altri marchingegni che non sono benefit, ma in qualche modo dei veri e propri salvavita, a meno che non vogliamo che questo mio amico viva come un animale. O a meno che non si ritenga che la vita del mio amico non sia più degna di essere vissuta (a me questi discorsi di sapore nazista fanno terrore).
Ci chiediamo: veramente possiamo continuare a non vedere la forza economica, mediatica e quindi alla fine anche politica che hanno le associazioni e la lobby gay? Alcune notizie dal mondo messe in serie lasciano davvero esterrefatti. La decisione dello Stato di New York di permettere i matrimoni omosessuali, l'attrice Whoopi Goldberg che raccoglie fondi per Obama e sostiene la promozione del matrimonio gay. Umberto Veronesi rilascia incredibili affermazioni che sostengono che l’amore omosessuale è più puro di quello eterosessuale. Esemplare la storia della blogger Amina, siriana lesbica che tutti davano per scomparsa perché perseguitata dal regime per i suoi comportamenti sessuali; in verità non era scomparsa ma non era neanche una donna, era un signore americano di 40 anni che non aggiornava il blog da 10 giorni perché in vacanza in Turchia.
Il Vescovo della Diocesi spagnola di Orihuela-Alicante, monsignor Rafael Palmero, ha diffuso una lettera pastorale sul progetto della “Legge regolatrice dei diritti della persona nel processo del fine vita”, che il Governo vuole portare avanti. Monsignor Palmero afferma nel suo messaggio che “aspettarsi dalle sfere legislative o giudiziarie la soluzione di un problema assistenziale può finire per rivoltarsi contro i pazienti che si vogliono beneficiare”.
Numerose sono le sperimentazioni portate a termine negli ultimi anni, basandosi sulle eccezionali potenzialità delle staminali del cordone ombelicale, nella terapia delle patologie del sistema nervoso centrale, dalle malattie degenerative all'ictus, dalla paralisi al morbo di Parkinson. Anche per le lesioni traumatiche del cervello si dischiudono interessanti prospettive per la medicina rigenerativa delle staminali cordonali, sintetizzate in recenti studi, molto approfonditi, come quello del dottorHamad Ali dell'Institute of Human Genetics, nell'International Centre for Life, presso la Newcastle University (Gran Bretagna), e del dottor Hussain Bahbahani del Department of Pathology, nel College of Medicine, presso la Kuwait University, e delKuwait Institute for Scientific Research (KISR).
Il Codice Callistino, un'opera del XII secolo di valore incalcolabile, è scomparso dalla Cattedrale di Santiago de Compostela. Il Codice è uno degli elementi più preziosi del patrimonio storico e artistico della Spagna. La sua assenza è stata scoperta martedì pomeriggio, anche se secondo fonti della Polizia il furto deve essere avvenuto la settimana scorsa. Il decano José María Díaz ha informato mercoledì il Capitolo della Cattedrale e l'Arcivescovo Julián Barrio della scomparsa del Codice – promosso da Papa Callisto II, dal quale prende il nome –, e questo giovedì ha reso noto l'accaduto alla stampa.
La Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid terminerà nel fine settimana del 20-21 agosto con una grande festa. Lo scenario sarà l'aerodromo di Cuatro Vientos, una base aerea la cui estensione – che equivale a 48 stadi di calcio – permetterà di accogliere più di un milione di persone, numero previsto per l'incontro con Papa Benedetto XVI. L'aerodromo aprirà le sue porte sabato 20 alle 12.00 per accogliere i giovani che inizieranno ad arrivare per partecipare alla celebrazione finale della GMG. Dalle 14.00 comincerà l'animazione dello scenario principale, in fase di costruzione sul posto.
Per l'Arcivescovo Savio Hon Tai-Fai, il sacerdote deve incarnare 3 “M”, essendo missionario, mediatore e martire. Il segretario della Congregazione vaticana per l'Evangelizzazione dei Popoli lo ha affermato questo sabato pomeriggio presiedendo l'ordinazione sacerdotale di un frate francescano nella basilica romana di Santa Maria in Aracoeli, situata accanto al Campidoglio.
In Inghilterra una donna su tre prende psicofarmaci contro la depressione. Prozac e Cipramil vanno via come acqua fresca. Lo riferisce il quotidiano britannico The Independent, citando studi medici. Ora, non vorrei entrare con la mia rinomata delicatezza da elefante in un ambito tanto privato e delicato come la salute mentale, ma qualche domanda vorrei farmela. Perché le donne? Perché con una frequenza che ha indotto il ministero della salute a parlare di “crisi nazionale”? E perché in un paese che è stato ed è all’avanguardia nella battaglia per l’emancipazione, per la parità dei ruoli di uomo e donna?
Di sentenza in sentenza, si legittima il principio che nel nostro Paese possano essere consentiti comportamenti o atti, configurati dall’ordinamento come reati, che non sono considerati tali solo perché commessi da immigrati o da appartenenti ad etnie specifiche. Esemplare al proposito la sentenza nei giorni scorsi della Corte d’Appello di Bologna che ha respinto la richiesta della Procura dei minori che chiedeva l’affidamento coatto ai servizi sociali di una bambina rom di dodici anni per consentirle di frequentare con regolarità la scuola dell’obbligo.
È una bambina rom: il fatto che non vada a scuola non costituisce un pregiudizio nei suoi confronti, fa parte del suo normale modo di vita. Fa discutere una sentenza della Corte d’Appello di Bologna in risposta alla Procura dei minori che ha chiesto l’affidamento di una bambina dodicenne ai servizi sociali. La bambina, che vive in un campo rom ed è di etnia rom, secondo la Procura si recava a scuola un giorno sì e un giorno no. Assistenti sociali e polizia si sono recati nel campo dove vive la sua famiglia e hanno potuto accertare anche quelle che sono state definite “pessime condizioni igieniche”. La richiesta di affidare la bambina ai servizi, sottraendola così alla famiglia, è stata fatta in base alle norme che tutelano i minori di 18 anni, citando anche la convenzione di New York e il codice penale. Ma per la Corte di Bologna “la condizione nomade e la stessa cultura di provenienza non induce a ritenere la sussistenza di elementi di pregiudizio per la minore”.
Varcando la soglia della chiesa, si accede alla navata. Questo termine, che designa l’aula nella quale si raccoglie la comunità di fedeli, viene solitamente fatto derivare da “nave”. Le alte mura con le travi del tetto e gli spioventi di legno, visibili in molte chiese e in tutto simili a una chiglia rovesciata, devono aver suggerito fin dall’inizio l’immagine della nave.
Solo per le elezioni dello scorso mese di aprile, il Governo della Malesia ha autorizzato la stampa delle Bibbie in tutte le lingue, compreso il malese. Come ha riferito nel marzo scorso l'agenzia AsiaNews, la comunità cristiana della Malesia ha criticato aspramente la decisione delle autorità del Paese asiatico di porre il sigillo ufficiale del Ministero degli Interni su circa 5.100 esemplari della Bibbia in lingua malay, importati dall'Indonesia per conto della Società Biblica della Malesia (BSM) e bloccati dal 20 marzo 2009 nel porto di Klang, nello Stato di Selangor (Malesia Occidentale o Peninsulare).
Gli attivisti copti denunciano oltre 150 rapimenti dal 1993, ma spesso non portano prove sufficienti a dimostrare i fatti. Molte ragazze cristiane fuggono da casa per sposarsi contro il volere della famiglia. Capo redattore dell’Arab-West report sottolinea la sbrigativa interpretazione dei casi e la confusione fra problemi di natura sociale e religiosa.
Cristo “rispetta la nostra libertà”. Primo Angelus da Castel Gandolfo, dove il pontefice passerà il suo periodo di riposo estivo. Un ricordo ai marinai rapiti dai pirati, nella “Domenica del Mare”. Imparare da san Benedetto, patrono d’Europa, per “dare a Dio il posto che Gli spetta, il primo posto, offrendo a Lui, con la preghiera del mattino e della sera, le attività quotidiane”.
Don Biagio Amata sdb è stato per circa trent’anni docente all’Università Pontificia Salesiana nella Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche, della quale è stato anche preside per più di un decennio. Conoscendo il suo attaccamento al latino liturgico, ZENIT lo ha intervistato in merito all’Istruzione della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, del 30 aprile 2011, sull’applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI, in particolare sul forte riferimento al sacerdos idoneus (n. 20-23), cioè al sacerdote ritenuto idoneo a celebrare la forma extraordinaria del Rito Romano.
La discriminazione sessuale non è limitata al mondo del lavoro. In molti Paesi del mondo, si procede all’individuazione degli embrioni femminili per eliminarli. La giornalista Mara Hvistendahl racconta le origini di questo fenomeno nel libro “Unnatural Selection: Choosing Boys Over Girls, And the Consequences of a World Full of Men” (Public Affairs). Nel mondo nascono in media 105 maschi per ogni 100 femmine. I maschi hanno maggiore probabilità di morire in età più giovane, cosa che riporta in equilibrio la lieve sproporzione alla nascita. Tuttavia la drammatica situazione in Cina e in India, illustrata dai dati citati nel libro, è tale per cui l’attuale livello delle nascite maschili si attesta rispettivamente a 121 e 112 per 100 femmine.
Da oggi il sud del Sudan è finalmente uno stato libero e indipendente (se non verrà strozzato nella culla). Lì è stato perpetrato l’ultimo genocidio del Novecento, ma un genocidio ignorato dai media e dal “partito umanitario” nostrano. Forse perché le vittime non erano “politically correct”, trattandosi di neri cristiani e animisti. Autore di quell’orrore è stato il regime arabo- musulmano del nord che ospitò negli anni novanta anche Osama bin Laden e che, da qualche anno, è in combutta con la Cina comunista interessata al petrolio sudanese. I media si sono occupati del Sudan solo di recente, quando è scoppiata l’emergenza Darfur, che derivava da un conflitto non religioso (erano tutti musulmani). Invece per la Jihad – la guerra santa islamica – che per decenni ha sterminato il Sud cristiano e animista non hanno avuto tempo. Eppure le cifre sono terrificanti: due milioni di vittime, tre milioni di profughi, migliaia di donne e bambini catturati e venduti come schiavi nel Nord islamico del Paese.
Stasera la Madonna è venuta gioiosa e felice. Appena arrivata ci ha salutato tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha pregato su tutti noi con le mani distese per un lungo periodo di tempo. Ha pregato in particolare sui Sacerdoti presenti e sui malati presenti. Ci ha benedetti tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che avete portato perché fosse benedetto. Poi la Madonna ha pregato in particolare per i Sacerdoti, i Vescovi, il Santo Padre e per le vocazioni nella Chiesa. Poi la Madonna ha pregato un tempo lungo qui insieme a noi. Ivan ha poi raccomandato tutti noi, i nostri bisogni, le nostre intenzioni, le nostre famiglie ed in particolare i malati. Poi è seguita una breve conversazione tra la Madonna e lui e, dopo di essa, Lei se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”. Ivan ha poi nuovamente sottolineato che la Madonna ha pregato un lungo periodo di tempo per le intenzioni dei Sacerdoti, dei Vescovi, del Santo Padre e per le vocazioni nella Chiesa.
Un incontro sul tema “Conseguenze etiche della crisi economica” si è svolto mercoledì sera all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, con l’intervento dell’on. Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei Deputati, del prof. Ettore Gotti Tedeschi, presidente dell’Istituto per le Opere di Religione, del dott. Stefano Boccadoro, amministratore delegato della Santander Private Banking, e dell’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco, che ha introdotto i relatori. Parlando della crisi, l'ambasciatore italiano ha indicato un esempio classico nel rapporto tra etica ed economia: il mercato dei beni alimentari. “E' indubbio che trattare il cibo alla stregua di qualsiasi altra merce, così come succede con molte industrie dell'agrobussines, che guarda alla massimizzazione del profitto, porti a un'emergenza come quella che stiamo vivendo in scala planetaria. Si tratta quindi di riaffermare anche in questo caso il primato della persona umana sugli affari”.
Presentato oggi un nuovo appello contro la condanna a morte. Marito e figlie in carcere: “È fragile e parla a malapena, ma ha fede in Dio e non ha perso la speranza”. Un esperto legale: “Troppo forti le pressioni di fondamentalisti e imam, solo un miracolo può salvarla”.
Un pastore pentecostale è stato accusato di conversioni forzate. Nel distretto di Belgaum, esponenti del Bjp hanno attaccato una scuola religiosa femminile, minacciando di distruggerla, perché aveva rifiutato l’iscrizione di due ragazze indù.
Lo ha deciso nei giorni scorsi la Corte suprema egiziana. Sui documenti si potrà cancellare la dicitura “ex musulmano”, causa di discriminazioni. Portavoce della Chiesa cattolica egiziana: “Per avere dei risultati sarà necessario verificare la reale applicazione della legge”.
La Chiesa in India condanna fermamente le operazioni chirurgiche eseguite su neonate per far cambiare loro sesso, su richiesta dei genitori che privilegiano i figli maschi. Il fenomeno, riporta l'agenzia Fides, si sta diffondendo nello Stato del Madhya Pradesh, nell'India centrale, dove il Governo ha avviato un'indagine ufficiale per bloccare la pratica, nota come “genitoplastica”. Nella città di Indore sono già 300 i casi di bambine di meno di un anno operate per cambiare sesso. L'intervento costa circa 3.200 dollari, e nella città stanno arrivando famiglie provenienti da altre zone, come Nuova Delhi e Mumbai.
Suora del Punjab parla a Fides della drammatica situazione delle donne in Pakistan, raccontata proprio sul numero 27 di Tempi dal 7 luglio in edicola: «Le donne cristiane portano lo stigma di appartenere a una minoranza religiosa, subiscono abusi, maltrattamenti, stupri e debbono restare in silenzio, pena altre violenze contro la loro famiglia»
l prossimo 8 luglio andrà in onda alle 23.30 su canale 5 uno speciale su Marija Judina. Per ricordare chi è la pianista che riuscì a commuovere Stalin, ripubblichiamo l'intervista di Caterina Giojelli a Giovanna Parravicini, ricercatrice di Russia Cristiana, il centro fondato da padre Romano Scalfi nel 1957 a Milano come ponte fra le tradizioni cristiane di Oriente e Occidente.
Il Papa “esorta i coltivatori diretti ad offrire il proprio specifico contributo per il progresso integrale della società, fondato sulla centralità della persona umana, sulla tutela della famiglia, sulla crescita economica improntata alla solidarietà e posta al servizio della collettività, seguendo il fondamentale insegnamento proposto dalla Dottrina sociale della Chiesa": è quanto si legge nel messaggio inviato a nome di Benedetto XVI dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone al presidente della Coldiretti, Sergio Marini, in occasione dell'assemblea annuale in corso a Roma. Il Pontefice incoraggia i membri della Coldiretti “a proseguire generosamente nella testimonianza dei valori del mondo rurale, animati dalla lunga e radicata tradizione di fede e di civiltà cristiana".
enedetto XVI ha lasciato ieri pomeriggio il Vaticano per trasferirsi in elicottero nella residenza estiva di Castel Gandolfo, dove è giunto verso le 18.00: qui trascorrerà un periodo di riposo. Il Papa si è affacciato dal balcone che dà sulla piazzetta di Castel Gandolfo per salutare i fedeli radunatisi per dargli il benvenuto: Grazie. Cari amici, auguro a tutti voi una buona sera. Sono arrivato in questo momento per cominciare le mie vacanze e qui trovo tutto: montagna, lago, mare, una chiesa bella con una facciata rinnovata e gente buona. E così sono felice di essere qui. Speriamo che il Signore ci dia buone vacanze. Imparto a tutti voi con tutto il cuore la mia benedizione. Vi benedica Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Buona sera. Grazie.
Dopo l’approvazione degli articoli 1 e 2 della Legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), avvenuta mercoledì, l’aula della Camera ha approvato il 7 luglio due emendamenti all’articolo 3 – presentati da Paola Binetti (Udc) e Lucio Barani (Pdl) – che prevedono di poter indicare nel testamento biologico solo i trattamenti terapeutici cui si vuole essere sottoposti in caso di perdita di coscienza e non quelli a cui invece non si vuole essere sottoposti. Un altro “paletto” importante che si aggiunge ai primi due articoli che escludono qualsiasi forma di eutanasia e prevedono l’obbligo del consenso informato. Per avere una prima valutazione su quanto sta avvenendo in Parlamento abbiamo chiesto un parere al professor Adriano Pessina, docente di Filosofia Morale all’Università Cattolica di Milano e noto esperto di bioetica, nonché membro della Pontificia Accademia della Vita.
In Inghilterra una donna su tre prende psicofarmaci contro la depressione. Prozac e Cipramil vanno via come acqua fresca. Lo riferisce il quotidiano britannico The Independent, citando studi medici. Ora, non vorrei entrare con la mia rinomata delicatezza da elefante in un ambito tanto privato e delicato come la salute mentale, ma qualche domanda vorrei farmela. Perché le donne? Perché con una frequenza che ha indotto il ministero della salute a parlare di “crisi nazionale”? E perché in un paese che è stato ed è all’avanguardia nella battaglia per l’emancipazione, per la parità dei ruoli di uomo e donna? Se trentatré donne su cento, che è una cifra esorbitante, devono prendere antidepressivi per andare avanti, siamo autorizzati a pensare che sia un fatto culturale, sociale, di identità collettiva, e non di malattia, perché nessuna malattia può avere un’incidenza tanto alta.
In Gran Bretagna, dove la lobby della "dolce morte" mira alla depenalizzazione dell'eutanasia e del suicidio detto "medicalmente assistito", la BBC ha mandato in onda il 13 giugno scorso il discusso documentario dal titolo "Choosing to Die". Il filmato, realizzato dal noto scrittore Sir Terry Pratchett, ha mostrato gli ultimi istanti della vita del 71enne milionario e proprietario di alberghi Peter Medley, che affetto da SLA (sclerosi laterale amiotrofica, nota anche come malattia del motoneurone o morbo di Gehrig) ha scelto nel dicembre 2010 il suicidio assistito in una "clinica" della controversa associazione svizzera Dignitas di Ludwig Minelli.
Dopo la 24 ore di euforia per la rasoiata che il raggiunto quorum referendario ha dato a Berlusconi e al suo governo, vorrei provare a spiegare perché, all’indomani del trionfo dei quattro “sì” referendari, i cattolici dovrebbero essere attraversati da un brivido di inquietudine piuttosto che accomodarsi con serenità sulla “macchina delle sberle” (per dirla con la bella espressione coniata dall’amico e direttore di Avvenire Marco Tarquinio) e rallegrarsi di una vittoria che, a parer mio, come cercherò qui di seguito di argomentare, mortifica la ragione e, sì, oso provare a dimostrarlo, la stessa dottrina sociale della chiesa.
Il 5 luglio si è svolta in Vaticano l’inaugurazione della mostra ''Lo splendore della verità, la bellezza della carità”, omaggio di 60 artisti - tra pittori, scultori, musicisti, cineasti, fotografi - a Benedetto XVI per il 60° di sacerdozio. In questa occasione il Pontefice ha rivolto agli artisti presenti un discorso centrato sul rapporto tra bellezza, verità e carità. Ne estrapoliamo un passaggio: “Cari amici vorrei rinnovare a voi e a tutti gli artisti un amichevole e appassionato appello: non scindete mai la creatività artistica dalla verità e dalla carità, non cercate mai la bellezza lontano dalla verità e dalla carità, ma con la ricchezza della vostra genialità, del vostro slancio creativo, siate sempre, con coraggio, cercatori della verità e testimoni della carità; fate risplendere la verità nelle vostre opere e fate in modo che la loro bellezza susciti nello sguardo e nel cuore di chi le ammira il desiderio e il bisogno di rendere bella e vera l'esistenza, ogni esistenza, arricchendola di quel tesoro che non viene mai meno, che fa della vita un capolavoro e di ogni uomo uno straordinario artista: la carità, l'amore''.
L’ennesimo ammazzamento per futili motivi fa la gioia dei talkshow di cronaca nera, ultimo grido nella caccia all’audience. Molte golose carriere salutano con esultanza ogni nuovo «caso», specialmente se è di quelli atti a tirarla lunga. Avetrana, la teen ginnasta, la prova del dna che riapre i cold case, Garlasco, Meredith e il sesso a tre… Nuove professioni emergono, con gran vantaggio dell’occupazione. C’è l’assalto ai corsi di laurea in criminologia e a quelli di sgomitologia, atti a insegnare a coloro che porgono il microfono al p.m, alla p.r., a Ruby, a Samantha come avvicinare il più possibile lo strumento di lavoro alla bocca di uno o una che entra o esce da una Procura, in contemporanea con decine di altri intervistatori che cercano di fare lo stesso. I più deludenti tra i casi di nera sono quelli in cui si sa subito chi è il colpevole e perché. Infatti, è roba da redazione, che li tira via quotidianamente e l’indomani più non se ne parla.
Un gruppo di 50 militanti di gruppi indù radicali ha fatto irruzione nella scuola San Giuseppe, delle suore Canossiane a Belgaum, per imporre alle religiose di iscrivere nella loro scuola due ragazzi, figli di un leader radicale indù. E’ accaduto in Karnataka (India sudoccidentale), dove la Chiesa locale riferisce all’agenzia Fides il verificarsi di un paradosso: gli indù radicali vogliono costringere le scuole cattoliche ad istruire i loro figli. “E’ assurdo, in quanto i gruppi estremisti indù criticano e combattono con ogni mezzo possibile l’impegno della Chiesa nel campo dell’istruzione e del servizio sociale” commenta una fonte nella Chiesa locale.
Da lunedì 11 luglio sarà in onda il nuovo palinsesto di Tv2000, l’emittente dei cattolici italiani. Si tratta di un nuovo contenitore giornalistico che conterrà tutti i programmi diurni della tv. Una svolta giornalistica già iniziata con il nuovo Tg delle 19.40 e il nuovo TgTg, la trasmissione di recensione dei maggiori telegiornali nazionali, in onda alle 20.45. E il direttore di Tv2000, Dino Boffo, già direttore di Avvenire, tornerà a dialogare con i telespettatori tutte le sere, prima del telegiornale.
Il 7 luglio di due anni fa, in un’affollatissima Sala Stampa vaticana, i cardinali Renato Raffaele Martino e Paul Josef Cordes presentavano ai media internazionali la prima Enciclica sociale di Benedetto XVI, la Caritas in veritate. Immediate furono le reazioni in tutto il mondo per un documento che, nel solco della Populorum Progressio di Paolo VI, enunciava, uno ad uno, i grandi principi necessari a uno sviluppo solidale dell’umanità agli inizi del 21.mo secolo. Il giorno dopo, un mercoledì, Benedetto XVI dedicava l’intera catechesi dell’udienza generale alla spiegazione della sua Enciclica.
Lo riferisce il “padre del nucleare pakistano”, Abdul Qadir Kahn, che avrebbe fatto da intermediario nella transazione. Islamabad nega, mentre diversi analisti occidentali ritengono che sia tutto vero. Ci sarebbe anche un documento ufficiale che lo prova.
La “liberazione” di Ai Weiwei è uno specchietto per le allodole occidentali. La verità è che la repressione in Cina continua e, anzi, peggiora. Complici le grandi multinazionali, che per il denaro hanno svenduto i diritti umani della popolazione cinese e i loro stessi valori. La denuncia del grande dissidente cinese.
Il Cardinale José Policarpo, Patriarca di Lisbona (Portogallo), ha diffuso una lettera in cui chiarisce che sull'ordinazione sacerdotale di donne è “in comunione con il Papa”. Il Patriarca ha voluto far fronte alla polemica suscitata da alcune sue dichiarazioni sul tema apparse in un'intervista pubblicata sull'ultimo numero della rivista portoghese “Ordem dos Advogados”. Nell'intervista, interpellato sulla questione, il porporato affermava che a suo avviso “non esiste alcun ostacolo teologico fondamentale” all'ordinazione di donne, anche se sottolineava che “non c'è alcun Papa che abbia potere a questo proposito. Ciò porterebbe a tensioni, e avverrà solo se Dio vorrà che accada e se rientrerà nei Suoi progetti”.
La Commissione per la dottrina della Conferenza Episcopale Canadese (CECC) ha pubblicato il 27 giugno una lettera sul ministero pasorale con giovani che provano attrazione per persone dello stesso sesso. “Mentre gli atti omosessuali sono sempre oggettivamente sbagliati, le inclinazioni non costituscono di per sé un peccato o una mancanza morale”, indicano i Vescovi. “Per molta gente l'attrazione omosessuale è una prova – continuano –. I pastori devono quindi avvicinarsi con molta prudenza e carità”. Le persone che provano un'attrazione erotica e affettiva per persone dello stesso sesso in modo predominante e non solo episodico “devono essere accolte con rispetto, misericordia e delicatezza”, sottolinea il testo, evitando qualsiasi “discriminazione ingiusta”.
Il primo passo verso l’auspicata svolta storica la Polonia lo ha compiuto. La sua legislazione che, seppur a certe condizioni, consente l’aborto è ora un po’ meno impenetrabile. Come peraltro ci si attendeva, venerdì 1° luglio il Sejm, la "Camera bassa" del parlamento di Varsavia, ha votato la proposta di legge d’iniziativa popolare presentata all’aula il giorno precedente che, forte di 600mila firme raccolte dalla Fundacja PRO con l’appoggio dell’associazione civica Piotr Skarga, mire alla cancellazione totale e senza eccezioni dall’ordinamento giuridico polacco dell’interruzione volontaria della gravidanza. Per sostenere la decisione dell’aula, 40 deputati di diversi partiti hanno scelto di rendere alcune testimonianze davvero commoventi, in qualche caso persino personali.
“Il settore nucleare può rappresentare una grande opportunità per il futuro. Ciò spiega il «rinascimento nucleare» a livello mondiale. Questo rinascimento sembra schiudere orizzonti di sviluppo e prosperità.”[…] “Tutti sono coinvolti in questo progetto ambizioso e indispensabile, sia all’interno sia all’esterno del settore nucleare ed energetico, sia nel settore pubblico sia in quello privato, a livello sia governativo sia non governativo”. L’argomento energia nucleare, dopo i referendum, sui mass media suscita lo stesso interesse dell’inquinamento della città di Pechino dopo la fine delle Olimpiadi. Sarebbe comunque interessante sapere quanti, dopo quello che si è scritto sui quotidiani a proposito della presunta contrarietà del Vaticano all’energia nucleare, penserebbero che le frasi citate in apertura siano estratte dal recente intervento della Santa Sede alla conferenza ministeriale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) il 21 giugno scorso.
Colpo di mano in Pakistan. Sparisce quel ministero per le Minoranze religiose che ha coinciso con l’apostolato cristiano del martire Shabhaz Bhatti (1968-2011) - ne sta partendo il processo di canonizzazione - e che pure gli è costato la vita. Quel Ministero fu dapprima istituito di fatto obtorto collo, una volta scomparso Bhatti il governo di Islamabad ci ha lesinato sopra, quindi ha pensato bene di gettare fumo negli occhi a tutti e alla fine, mentre il mondo guardava altrove, lo ha eliminato. «È una cosa gravissima», dice a La Bussola Quotidiana Shahid Mobeen, pakistano, classe 1975, docente incaricato di Pensiero e religione islamica nella facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense. «In questo modo il Paese torna indietro di un quarantennio. Le minoranze religiose non hanno più la benché minima tutela giuridica, anche perché la nostra Costituzione, che in teoria garantisce la libertà di espressione e di culto per tutti, contiene mille contraddizioni in termini che costantemente penalizzano i non-musulmani. E in special modo i cristiani, che restano soli».
La Santa Sede ha sottolineato la necessità di adottare una serie di iniziative pastorali concrete per favorire il dialogo interculturale nei viaggi turistici e approfittare del patrimonio culturale al servizio dell'evangelizzazione. Lo ha fatto nel Messaggio del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, che si celebrerà il 27 settembre sul tema “Turismo e avvicinamento delle culture”.
Benedetto XVI ha visitato questo mercoledì la mostra dedicata a Giovanni Paolo II allestita nel Braccio di Carlo Magno in Vaticano in occasione della sua beatificazione. L'esposizione ripercorre per immagini la vita e il pontificato di Karol Wojtyła dall’infanzia al processo canonico che lo ha portato alliscrizione nell'albo dei beati. L’allestimento è stato curato da Barbara Jatta, curatore delle stampe della Biblioteca Apostolica Vaticana, e da Roberto Pulitani, della Direzione dei Servizi Tecnici del Governatorato. La mostra – come ricorda L'Osservatore Romano – permette di vedere il kayak che, negli anni Sessanta Karol Wojtyła, già ausiliare di Cracovia, usava per fare canottaggio; oppure le scarpe che indossava con gli sci; ma anche un sasso delle cave di pietra di Zakrzówek e una divisa da operaio della Solvay, dove il giovane Wojtyła lavorò durante la seconda guerra mondiale; così come la riproduzione di un manifesto di una serata letteraria a cui partecipò.
Pochi sanno che Bernardino da Siena non fu solo un santo padre dell'Ordine dei Frati Minori e che dalle sue prediche volgari traspare un messaggio civile, politico ed economico di valore eccelso. Dal libro “San Bernardino da Siena. Antologia delle prediche volgari” curato da Flavio Felice e Mario Fochesato ed edito dalla Cantagalli, emerge che l’amore di Cristo, insieme alla carità che ne scaturisce, sono i fondamenti di ogni possibile agire politico ed economico. E’ impressionante scoprire l’attualità, la saggezza e la lungimiranza delle prediche volgari di san Bernardino da Siena.
Benedetto XVI si prepara a lasciare Roma per raggiungere Castel Gandolfo, dove trascorrerà un periodo di riposo. Giovedì pomeriggio, il Papa si trasferirà nella sua residenza estiva ai Castelli Romani. Dunque, a partire da oggi e per tutto il mese di luglio, sono sospese le Udienze generali del mercoledì, che riprenderanno dal prossimo 3 agosto.
Un 18enne racconta al New York Times del senso di angoscia e mancamento che prova nell'essere nato e cresciuto senza sapere chi sia il padre: «Non si può comprendere il vuoto che molti bambini, nati tramite fecondazione assistita, sperimentano. Chi nasce ha il diritto di sapere chi siano i propri genitori. Io sono uno di quelli e voglio sapere chi è mio padre»
Ci siamo già occupati sulla Bussola, lo scorso 9 maggio, dell’immondo commercio dei corpi dei bambini a fini sessuali. La novità in questa materia è rappresentata dal testo di una petizione, firmata da 2,3 milioni di persone, presentata nei giorni scorsi da due organizzazioni internazionali – “ECPAT International” e “The Body Shop” – al commissario europeo Cecilia Malmstrom. ECPAT International” è una rete globale composta da organizzazioni indipendenti, che operano in 75 paesi nel mondo per combattere lo sfruttamento sessuale. La rete “The Body Shop” opera in 64 paesi. Pur essendoci una direttiva europea che vuole prevenire il traffico di bambini, perseguire i criminali con più rigore ed efficacia, per assicurare che i bambini vittime del traffico ricevano un adeguato supporto, assistenza e protezione che riguarda la prevenzione e la lotta alla tratta degli esseri umani e la protezione delle vittime, gli Stati dell’Unione europea, tranne la Danimarca, non l’hanno ancora recepita nei loro ordinamenti. Non esistono metodi standardizzati che rivelino, all’interno dell’Unione europea, i dati sul traffico di bambini. ECPAT sostiene che “sembra chiaro che ogni anno un numero significativo di bambini siano resi vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, sfruttamento del lavoro o per altri lavori degradanti".
Un giornale unico che aiuta i fedeli a valutare i segni dei tempi con la speranza della fede: così, Benedetto XVI ha definito “L’Osservatore Romano”, nella visita al quotidiano della Santa Sede, avvenuta stamani. Occasione dell’avvenimento, il 150.mo di fondazione del giornale, celebrato lo scorso primo luglio. Il Pontefice, che ha parlato quasi interamente a braccio, ha espresso riconoscenza a quanti “fanno” questo giornale “con passione umana e cristiana e con professionalità”. Un lavoro definito “prezioso e qualificato, al servizio della Santa Sede”. L’indirizzo d’omaggio al Papa è stato rivolto dal direttore, il prof. Giovanni Maria Vian.
Lo prevede un disegno di legge approvato alla Duma. Il governo continua a combattere contro il calo demografico: ogni anno oltre 1,5 milioni di interruzioni di gravidanza.
L'Archivio Segreto del Vaticano sarà oggetto di un'esposizione ai Musei Capitolini nel febbraio 2012, intitolata “Lux in Arcana”. Per il pontificato di Pio XII bisognerà aspettare ancora qualche anno prima della sua apertura ai ricercatori, ma è prevista l'esposizione di documenti importanti sul massacro degli armeni. L'esposizione è stata presentata questo martedì mattina in Vaticano dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, dall'Archivista Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, il Cardinale Raffaele Farina, da monsignor Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno, dall'Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale Dino Gasperini e dal Sovraintendente ai Beni Culturali di Roma Capitale, Umberto Broccoli.
Il 4 Luglio è il giorno più glamour degli Stati Uniti, quello cui le bandiere garriscono al vento, così pure le maniche delle t-shirt e le gambe delle brache, l’aria è un tripudio di fanfare che suonano inni e musiche patriottiche, il cielo si colora di mille fuochi di artificio e ogni famiglia-cuore non rinuncerebbe nemmeno per tutto l’oro del mondo al tradizionale pic-nic a base di hamburger e hot-dog. Quest’anno, però, gli atei uniti d’America hanno pensato di farne la giornata dell’orgoglio ateo, buona per un colossale outing da parte di tutti coloro che sono convinti che per essere buoni patrioti non solo non serve essere cristiani ma occorre proprio mandare Dio in soffitta. «Il 4 luglio», ha infatti detto Roy Speckhardt, direttore esecutivo dell’American Humanist Association, «offre agli americani non-teisti una grande opportunità di “uscire dallo sgabuzzino” e farsi apertamente riconoscere».
Franz Josef Otto von Habsburg, noto in Italia come Otto d'Asburgo, nato il 20 novembre 1912, è morto il 4 luglio all'età di 98 anni. Capo della Casa imperiale d’Asburgo dal 1922 al 2007, anno in cui ha abdicato in favore del figlio Carlo d’Asburgo-Lorena, era figlio del beato Carlo I, imperatore austriaco e re d’Ungheria, e della serva di Dio Zita di Borbone-Parma. Essendo stato imperatore titolare (cioè non regnante) dal 1922 al 2007, Otto ha incarnato un primato storico assoluto: è stato il capo di Stato più longevo della storia, forte di 85 anni di carica.
Le carte che saranno raccolte in un volume sono tratte dall’Archivio segreto. L’annuncio in occasione della presentazione di una mostra che sarà aperta l’anno prossimo a Roma. Entro du o tre anni completata la sistemazione delle carte relative alla Seconda guerra mondiale e al pontificato di Pio XII.
Praveen D’Souza avrebbe aiutato un adolescente indù scappato di casa. La denuncia dei radicali indù con la complicità della polizia. Sajan K George: “Classico esempio di accuse infondate e costruite ad arte”. Il cristiano è ancora in carcere.
Nonostante il devastante crollo della nascite che colpisce l’Europa, le istituzioni comunitarie continuano a professare e praticare un'ideologia contraria alla vita nascente, al punto che gli Stati facenti parte dell'Unione Europea non possono utilizzare i fondi comunitari per campagne che cercano di limitare gli aborti. Il caso in discussione riguarda l’Ungheria, dove sono stati affissi manifesti con l’immagine di un bambino non ancora nato accompagnata dalla scritta: “lo capisco che non sei pronta per me, ma ti prego: dammi in adozione. Fammi vivere”. L’iniziativa è cofinanziata da “Progetto Progress”, che fa parte della “Agenda sociale europea”.
Si sente spesso dire che il progresso della scienza porta nuovi problemi e incertezze morali. Non nego la validità di questa affermazione, ma dovremmo anche concentrarci su quei problemi che si risolvono semplicemente perché la scienza e la tecnica progrediscono. E dichiaro fermamente che è Dio stesso ad accompagnare i loro progressi. In tempi precedenti ai farmaci contro la tubercolosi si poteva discutere, ad esempio, chiedendosi se tagliare a una persona quasi la metà inferiore del corpo, eliminando i fianchi e tutte e due le gambe nel caso di una grave tubercolosi pelvica, fosse un accanimento terapeutico, ma oggi il dibattito non esiste più grazie ai progressi farmaceutici. Il problema è svanito. E sono convinto che Dio e sua Madre non abbiano trascurato le suppliche di tante generazioni di malati di tubercolosi. Pensiamo che moltissimi miracoli di Lourdes sono guarigioni di persone affette da questa malattia in tempi in cui la medicina poteva fare molto poco al riguardo.
- Visitando questo martedì mattina la sede de “L'Osservatore Romano”, il quotidiano vaticano, Papa Benedetto XVI ha sottolineato l'importanza di informare in modo autenticamente umano, indicando che ciò si può conseguire avendo come linee guida la giustizia e la speranza. Il Pontefice si è recato nella sede del quotidiano in occasione di quello che ha definito il “notevole traguardo” del 150° anniversario della sua fondazione, celebrato il 1° luglio. “Vorrei dirvi di vero cuore come si fa in casa: buon compleanno!”, ha detto nel saluto che ha rivolto ai presenti. La ricorrenza “suscita sentimenti di gratitudine e di legittima fierezza”, ha spiegato, affermando che la sua visita era motivata dalla volontà di esprimere la sua riconoscenza “a ciascuno di coloro che il giornale concretamente lo 'fanno', con passione umana e cristiana e con professionalità”. Il “modo moderno” di realizzazione del quotidiano, ha proseguito il Papa, “esige molta più, diciamo, creatività umana che lavoro tecnico”. Per questo, l'“officina” in cui nasce “L'Osservatore Romano” “è certamente dedicata al fare, ma prima, soprattutto, al conoscere, al pensare, al giudicare, al riflettere”.
Celebrando questo martedì mattina il funerale del Caporal Maggiore Scelto Gaetano Tuccillo, ucciso sabato in Afghanistan, l'Ordinario militare per l'Italia, l'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, ha ricordato che la pace per la quale si impegnano le missioni italiane all'estero “prima che traguardo è cammino”, “e per giunta cammino in salita”. In una gremita Basilica di Santa Maria degli Angeli, a Roma, il presule ha ricordato che “l’amore è lotta e la persona non raggiunge la sua piena maturità se non quando fa scelte di fedeltà che valgono più della vita”. Gaetano Tuccillo, ha ricordato, era un “uomo ricco di quella pace che illumina gli occhi e rapisce il cuore”, un “ragazzo tranquillo, discreto e sorridente” che “fa parte di quella lunga schiera di persone che partono perché vogliono proteggere la Patria e il bene comune”.
La celebrazione nella capitale della Spagna della XXVI edizione della Giornata Mondiale della Gioventù è il motivo dell'emissione congiunta di un francobollo commemorativo tra la Spagna e la Città del Vaticano. I francobolli di entrambi i Paesi riproducono il logotipo ufficiale dell'evento. La data di emissione è il 1° luglio 2011, con stampa in offset e base fosforescente. Il francobollo misura 28,8 mm x 40,9 mm, e il suo valore è di 0,80 €. La tiratura non è limitata. Nel 1984, durante il pontificato di Giovanni Paolo II – spiega l'ufficio virtuale delle Poste spagnole –, nacque l'idea di celebrare periodicamente una riunione internazionale di giovani cattolici di tutto il mondo per incentivare la loro partecipazione alla Chiesa cattolica.
Lo ha detto nell’omelia della messa per celebrare il 60mo anniversario del sacerdozio del papa. Oltre alla liturgia, l’arcidiocesi di Colombo e la Nunziatura apostolica hanno organizzato la premiazione di un concorso artistico e un piccolo concerto. Più di 800 bambini tamil e singalesi hanno partecipato, da tutto il Paese.
Un gruppo di musulmani ha tentato di impadronirsi con la forza dell’ospedale cristiano di Taxila, a 32 km dalla capitale Islamabad, presentando false accuse alla polizia. L’intervento dei leader cristiani e del vescovo Rufin Anthony ha sventato la minaccia.
L'ospedale di Taxila, aperto nel 1922 da un gruppo di missionari della Chiesa presbiteriana, è stato vittima di un tentativo di esproprio illegale da parte di alcuni islamici. Un gruppo di influenti e potenti musulmani della zona, con l'appoggio di esponenti del partito islamico PML-N ha depositato una accusa, dimostratasi poi completamente inventata, secondo la quale l'ospedale era stato venduto a loro e il contratto non rispettato. I personaggi hanno anche accampato accuse di blasfemia nei confronti del personale medico, accusa che però non è stata aggiunta all'esposto presentato all'autorità giudiziaria. Senza porre in atto alcuna verifica, uomini della polizia si sono recati nell'ospedale arrestando quattro dirigenti.
C'era anche il bustocco Raffaele Nappi, con la moglie Cristina, tra i pellegrini di Medjugorje intervistati, nel 30° anno di apparizioni della Madonna, dalla troupe del programma di Rai 2 “Sulla via di Damasco”, presentato da monsignor Giovanni D'Ercole e andato in onda l'altra mattina. I due coniugi, che hanno partecipato al 1° Meeting internazionale dei Cavalieri della luce, hanno descritto Medjugorje come un luogo importante per la loro vita personale e familiare. «E' stato Raffaele a portarmi a Medjugorje l'anno scorso ad agosto - ha raccontato Cristina davanti alle telecamere - l'anno scorso siamo venuti per un corso per fidanzati e quest'anno ci torniamo da sposati».
Una minoranza tollerata, più che accettata da una società una volta esempio di armonia etnica e religiosa in cui la guerra ha fatto prevalere la logica dell’appartenenza identitaria dell’etnia e della religione. È la fotografia della comunità cattolica in Bosnia-Erzegovina oggi, quale emerge da una lunga intervista dell’agenzia Apic al cardinale Vinko Puljic. Nel colloquio, l’arcivescovo di Sarajevo, elevato al cardinalato da Giovanni Paolo II nel 1994 nel pieno dei bombardamenti della capitale bosniaca, traccia un quadro con luci e molte ombre ancora, in cui non mancano accenti critici anche alla comunità internazionale e in particolare all’Europa. La guerra – spiega - ha profondamente modificato gli equilibri etnico-religiosi nel Paese balcanico a vantaggio della comunità musulmana e a scapito soprattutto dei cattolici, per lo più croati, a cui è stato impedito di tornare nelle proprie terre.
Guardando le reazioni della stampa alla nomina del patriarca Angelo Scola a Milano viene da domandarsi quanto il marchio di Comunione e Liberazione (CL) abbia segnato la sua figura nelle paginate che i quotidiani gli hanno dedicato. Sembrano emergere due principali chiavi di lettura. Da una parte c’è chi afferma che la sua formazione ciellina è una sorta di peccato originale: anche quando viene cancellato dal battesimo, le conseguenze restano; ciellino sei, ciellino resterai. Dall’altra parte c’è chi afferma che il patriarca Scola, soprattutto nei nove anni trascorsi a Venezia, ha dimostrato di aver ben superato la sua origine ciellina, aprendosi a un orizzonte assai più vasto di quello suggerito dalla precedente appartenenza fino a sorprendere veneziani e non veneziani. Che pensare di queste valutazioni?
Il 2 luglio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti a un pellegrinaggio della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, cui ha dedicato un discorso sulla natura della Chiesa e sulla corretta interpretazione dell’espressione «popolo di Dio» privilegiata dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Non bisogna mai perdere di vista, ha detto il Papa, che la «Chiesa [è] comunità pellegrina nella storia verso il suo compimento escatologico in Dio». Questo significa «riconoscere che la Chiesa non possiede in se stessa il principio vitale, ma dipende da Cristo, di cui è segno e strumento efficace». La Chiesa opera nella storia perché anche chi non è vissuto in Palestina duemila anni fa possa incontrare il Signore. «Nella relazione con il Signore Gesù essa trova la propria identità più profonda: essere dono di Dio all’umanità, prolungando la presenza e l’opera di salvezza del Figlio di Dio per mezzo dello Spirito Santo». La Chiesa è dunque un mistero: «è essenzialmente un mistero d’amore a servizio dell’umanità in vista della sua santificazione».
Il vescovo era stato rapito dalla polizia poco prima della sua ordinazione, voluta dal papa. I due sacerdoti sono scomparsi dopo un dialogo coi rappresentanti governativi dell’Ufficio affari religiosi.
Il vescovo di Baoding (Hebei) ha compiuto 80 anni. Dal ’97 è scomparso nelle mani della polizia. Per il governo è il prelato “più reazionario” perché non si piega a rompere i legami con il papa; per i fedeli egli “è il più grande e il più famoso vescovo cinese per la sua fedeltà alla Santa Sede”.
“La politica cinese del figlio unico provoca più violenza contro le donne e le bambine di ogni altra politica sulla terra, di ogni politica ufficiale nella storia mondiale”. Queste sono le parole appassionate di Reggie Littlejohn, un avvocato statunitense, fondatrice di Women's Rights Without Frontiers, un’associazione internazionale che lotta contro l’aborto forzato e la schiavitù sessuale in Cina. Californiana, in gioventù ha lavorato accanto a Madre Teresa nei bassifondi di Calcutta. Littlejohn ha avuto i primi contatti con questa politica quando ha rappresentato dei rifugiati cinesi che chiedevano asilo politico negli Stati Uniti negli anni Novanta. “Sono stati prima perseguitati per essere cristiani e poi forzatamente sterilizzati”, ha ricordato. “Questo mi ha aperto gli occhi a una realtà che non conoscevo”.
“Non scindete mai la creatività artistica dalla verità e dalla carità, non cercate mai la bellezza lontano dalla verità e dalla carità, ma con la ricchezza della vostra genialità, del vostro slancio creativo, siate sempre, con coraggio, cercatori della verità e testimoni della carità”. E' quanto ha detto questo lunedì Benedetto XVI nell’atrio dell’Aula Paolo VI, dove gli è stata presentata in anteprima la mostra “Lo splendore della verità, la bellezza della carità”, che nel pomeriggio è stata aperta al pubblico. La mostra, che potrà essere visitata per due mesi, fino al prossimo 4 settembre, riunisce le opere di sessanta artisti, credenti e non - sei architetti, sette fotografi, cinque poeti, sei musicisti, sei orafi, diciotto pittori e dodici scultori -, che hanno presentato personalmente la loro creazione a Benedetto XVI.
Nel 2011, più della metà delle ordinazioni negli Stati Uniti riguarderà giovani con un'età compresa tra i 25 e i 34 anni. La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha pubblicato le statistiche di quest'anno, riferendo del quinto anno consecutivo in cui aumentano le ordinazioni di sacerdoti giovani. Sono stati intervistati circa 333 ordinandi su un totale di 480, ordinati nelle Diocesi o per gli ordini religiosi durante quest'anno.
“La politica cinese del figlio unico provoca più violenza contro le donne e le bambine di ogni altra politica sulla terra, di ogni politica ufficiale nella storia mondiale”. Queste sono le parole appassionate di Reggie Littlejohn, un avvocato statunitense, fondatrice di Women's Rights Without Frontiers, un’associazione internazionale che lotta contro l’aborto forzato e la schiavitù sessuale in Cina. Californiana, in gioventù ha lavorato accanto a Madre Teresa nei bassifondi di Calcutta. Littlejohn ha avuto i primi contatti con questa politica quando ha rappresentato dei rifugiati cinesi che chiedevano asilo politico negli Stati Uniti negli anni Novanta.
I Vescovi cattolici dell'America Centrale e del Nord e del Caribe hanno espresso profonda preoccupazione di fronte alla svalutazione che ha subito negli ultimi tempi la vita dei migranti. I presuli che si occupano della cura pastorale dei migranti nei rispettivi Paesi si sono riuniti a San José (Costa Rica) a giugno per analizzare la situazione. Il 30 giugno hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui raccolgono le conclusioni dell'incontro. I Vescovi presenti, in rappresentanza delle Conferenze Episcopali di Stati Uniti, Messico, Costa Rica, Panama, Honduras e Guatemala, così come del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM) e di Caritas Internationalis, si sono incontrati per esprimere la loro solidarietà e preoccupazione per la situazione dei migranti nell'emisfero. Erano accompagnati da esperti in questioni migratorie, religiosi e laici.
L’aborto è segno di un qualcosa di pervasivo e profondamente radicato nella società: la perdita della identità dell’uomo, in cui gli uomini e le donne non si riconoscono più come esseri chiamati a partecipare del potere creativo di Dio. Questa è l’osservazione espressa da padre Robert Gahl, professore associato di etica presso la Pontificia Università della Santa Croce. Al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, padre Gahl ha parlato della storia dell’aborto e di cosa implichi per il futuro.
È ufficialmente il «promotore di giustizia» della Congregazione per la dottrina della fede. Di fatto monsignor Charles J. Scicluna è il braccio destro di Joseph Ratzinger nella lotta contro la pedofilia nella Chiesa. In un’intervista rilasciata a Vatican Insider, a firma di Andrea Tornielli, monsignor Scicluna ha usato parole dure per stigmatizzare i casi di abusi che uccidono la fede quando vengono commessi da sacerdoti: «È vero – ha detto il prelato di origini maltesi – esiste una differenza specifica tra l’abuso perpetuato da un laico e quello di un sacerdote. Il prete si permette di commettere questi atti in quanto prete, su vittime che confidano di incontrare in lui il “buon pastore”». E ha aggiunto: «Se l’abuso l’ha commesso un sacerdote, la traccia nella vittima rimane ancora più grande, c’è una fiducia spirituale che viene distrutta, una fede che viene uccisa».
Un sacerdote diocesano messicano, don Marco Antonio Durán Romero, è rimasto ucciso venerdì 2 luglio. Lo riferisce l'agenzia vaticana Fides, spiegando che il presbitero è morto durante un conflitto a fuoco tra militari e un gruppo armato nello Stato di Tamaulipas, al confine con gli Stati Uniti. La Diocesi di Matamoros ha riferito in un comunicato a Fides che nel primo pomeriggio di venerdì padre Marco Antonio era a bordo della sua auto, nei pressi della sua parrocchia di San Roberto Bellarmino, quando si è trovato in mezzo a una sparatoria.
In una Dichiarazione resa nota oggi, si afferma che il Vaticano non riconosce il nuovo vescovo, che egli non può amministrare la diocesi e che è scomunicato. Voci a Leshan dicono che il nuovo vescovo abbia due figli. Il Vaticano aveva comunicato da tempo che egli non poteva essere accettato come candidato “per motivi gravi”. Avvertimento anche ai vescovi che hanno partecipato all’ordinazione. Timori che il governo voglia creare uno scisma di fatto, ordinando decine di altri vescovi senza il mandato papale.
Il 1° maggio 2011 è stato beatificato Giovanni Paolo II, la cui biografia riserva ancora molti aspetti profetici. Ad esempio questo aneddoto che si trova nel volume del postulatore della causa di beatificazione di Papa Wojtyla: Slawomir Oder, "Perché è santo” (BUR extra, 2011, pag. 37) non aggiunge niente alla santità del grande Pontefice, ma può aiutare noi tutti a non perdere mai la fiducia nell'amore e nella misericordia di Dio.
“La Chiesa non è un’organizzazione sociale, filantropica, come ve ne sono molte: essa è la comunità di Dio”. E' quanto ha detto Benedetto XVI nell'incontrare sabato mattina, nell'Aula Paolo VI, i fedeli di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, impegnati nel primo Sinodo pastorale diocesano. Rivolgendosi alle più di 7000 persone partite dalla Murgia per prendere parte all'udienza, il Papa ha ricordato che la Chiesa “è la Comunità che crede, che ama, che adora il Signore Gesù e apre le 'vele' al soffio dello Spirito Santo, e per questo è una Comunità capace di evangelizzare e di umanizzare”.
Al termine del tradizionale Angelus domenicale Benedetto XVI ha rivolto il suo pensiero al Vescovo János Scheffler (1887-1952) beatificato questa domenica a Satu Mare, in Romania, in una cerimonia concelebrata dall’Arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria, il Cardinale Péter Erdő e alla presenza del Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza del Papa. “Cari fratelli e sorelle – ha detto il Pontefice –, mi unisco alla gioia della Chiesa in Romania, in particolare della Comunità di Satu Mare, dove oggi viene proclamato Beato János Scheffler, che fu Vescovo di quella Diocesi e morì martire nel 1952. La sua testimonianza sostenga sempre la fede di quanti lo ricordano con affetto e delle nuove generazioni”.
“Lo splendore della verità, la bellezza della carità” è il tema della mostra che verrà inaugurata il 4 luglio, a Roma, nell’atrio dell’Aula Paolo VI dove sono state allestite le opere di 60 artisti, uno per ogni anno di sacerdozio di Benedetto XVI. Unico cineasta tra gli artisti scelti dal Pontificio Consiglio per la cultura per realizzare questo nuovo incontro tra il mondo dell’arte e il Santo Padre dopo l’“arrivederci” con il quale si era concluso quello del 21 novembre 2009 nella Cappella Sistina è il regista italiano Pupi Avati, intervistato da ZENIT.
Yousef Nadarkhani, giovane cristiano residente a Rasht, è stato giudicato colpevole di apostasia. Il ragazzo è nato in una famiglia musulmana ma ha dichiarato di non essere mai stato islamico, mentre avrebbe abbracciato il cristianesimo a 19 anni.
Il 1° luglio Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla 37ma Conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e ha rivolto loro un discorso sulla situazione attuale dell'agricoltura - di cui spesso si parla troppo poco - alla luce della dottrina sociale della Chiesa. L'agricoltura, infatti, ha una diretta relazione con l'alimentazione e quindi con il problema della fame, che non può essere affrontato né con affermazioni meramente retoriche né in una chiave soltanto tecnica, che rischia facilmente di diventare tecnocratica. Il discorso costituisce una sorta di aggiornamento dei temi dell'enciclica del 2009 «Caritas in veritate», alla luce dell'attuale crisi dei mercati alimentari che sta colpendo, oltre all'Africa dove il problema è endemico, oggi in particolare l'Asia e si manifesta anche in Paesi a economia solida e prospera.
Cronaca locale di un giorno a caso, il 3 luglio 2011. Milano: mamma 46enne accoltellata in una frazione dell’hinterland, è grave. Il fatto: la donna vede un uomo orinare coram populo nel piccolo parco dove giocano i bambini, lo rimprovera e quello la pugnala cinque volte. E’ un macellaio salvadoregno che va in giro con un lungo arnese del mestiere alla cintura. Fatto due, in centro città, ore 22,45: due immigrati molestano pesantemente un prostituta romena che passeggia in attesa di clienti; un tale vede le scena e interviene a difesa della ragazza; riesce ad allontanare i molestatori sfoderando una pistola giocattolo ma commette l’errore di attardarsi a rimproverare la romena per il suo abbigliamento. Il quale è senz’altro ai limiti dell’osceno, come non fatichiamo a immaginare. L’errore è questo: qualcuno ha visto e chiamato la polizia, che denuncia il “moralista” (così il Corsera) per minacce a ignoti.
Vito Mancuso è un tipo minuto dall’aria dimessa e stropicciata. E’ uno dei figli spirituali del cardinal Martini e oggi è approdato a scrivere per Repubblica. Commentando la nomina del cardinale Scola a Milano, ha spiegato che “la questione è politica” (curioso modo di considerare la Chiesa): siccome la Curia di Milano è stata per trent’anni nell’orbita di Martini e della sua corrente, secondo Mancuso tale doveva restare. Invece con Scola il “cattolicesimo democratico” avrebbe subito – a suo dire – “un’umiliazione pesante” perché avrebbe perso “l’unico punto di riferimento nazionale”. Benedetto XVI – afferma l’intellettuale di Repubblica – scegliendo Scola ha scelto di “contrastare frontalmente” quella linea “cattolico democratica”.
La fedeltà trasparente e intima a Gesù è la cifra stilistica che caratterizza la vocazione di Benedetto XVI. E' quanto ha detto padre Federico Lombardi nel suo editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano, riflettendo sui 60 anni di sacerdozio del Papa, celebrati il 29 giugno scorso. “Nel giorno anniversario della sua ordinazione sacerdotale – ha detto il portavoce vaticano –, solennità dei Santi Pietro e Paolo, l’omelia che il Papa ha pronunciato è stata un’intensa testimonianza della sua spiritualità sacerdotale.” “Ciò che più colpisce – ha continuato il gesuita – è l’insistenza sul rapporto personale con Gesù, che nel momento dell’ordinazione si è rivolto a lui e lo ha accolto nella cerchia di coloro a cui si era rivolto nel Cenacolo”.
La possibilità di sostituire tessuto alterato o difettoso con normale per mezzo del trapianto di cellule staminali cordonali è stato proposto come un approccio terapeutico per molte malattie, comprese le distrofie muscolari. Molti esperimenti in vivo ed in vitro sono stati attuati, prima di iniziare un vero e proprio trattamento sui pazienti colpiti da queste patologie. Infatti la comprensione della biologia di queste cellule staminali è fondamentale per la loro utilizzazione a scopo terapeutico. Il 14 Gennaio 2009 il Journal of Traslational Medicine ha pubblicato un importante studio della Professoressa Tatiana Jazedje sulle potenzialità rigenerative delle staminali del cordone ombelicale per il tessuto muscolare. La ricerca è stata condotta con la sua equipe delDepartment of Biology, presso Human Genome Research Center, e del Fetal Medicine Institute, a San Paolo (Brasile).
All’Angelus Benedetto XVI dice che “nei rapporti umani, interpersonali, sociali, la regola del rispetto e della non violenza, cioè la forza della verità contro ogni sopruso, è quella che può assicurare un futuro degno dell’uomo”.
Sarà celebrata domani mattina a Satu Mare, in Romania, la cerimonia di Beatificazione del servo di Dio Giovanni Scheffler, vescovo della diocesi dal 1942 al 1952. Il rito sarà concelebrato dall’arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria, Péter Erdő, alla presenza di molti presuli e nel nunzio apostolico in Romania. In rappresentanza del Papa, vi sarà il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, cardinale Angelo Amato.
In Venezuela, nei 12 anni di egemonia di Hugo Chàvez, l'inflazione è arrivata al 733%, ogni fine settimana vengono uccise oltre 300 persone. Per far fronte al suo fallimento il dittatore permette attacchi contro la comunità ebraica e cristiana, urla in televisione "a morte lo stato di Israele" e cerca di dividere la Chiesa. Per rimanere lui l'unico dio della patria.
“Cari figli, oggi, per la vostra unione con mio Figlio, vi invito ad un passo difficile e doloroso. Vi invito al riconoscimento completo ed alla confessione dei peccati, alla purificazione. Un cuore impuro non può essere in mio Figlio e con mio Figlio. Un cuore impuro non può dare un frutto d’amore e di unità. Un cuore impuro non può compiere cose rette e giuste, non è un esempio della bellezza dell’Amore di Dio per coloro che gli stanno attorno e che non l’hanno conosciuto. Voi, figli miei, vi riunite attorno a me pieni di entusiasmo, di desideri e di aspettative, ma io prego il Padre Buono di mettere, per mezzo dello Spirito Santo del mio Figlio, la fede nei vostri cuori purificati. Figli miei, ascoltatemi, incamminatevi con me”.

Mentre se ne andava, la Madonna ha mostrato sul lato sinistro la tenebra e sul destro una croce come in una luce dorata. Mirjana ritiene che la Madonna abbia voluto mostrare la differenza tra un cuore purificato ed uno non purificato.
La situazione sociale del Kenia è ben descritta in un testo inviato e diffuso di recente dall’Agenzia Fides da padre Daniele Moschetti, missionario comboniano che opera da molti anni nel Paese. «Korogocho - spiega Padre Moschetti - è una delle baraccopoli tra gli oltre 200 slums esistenti a Nairobi. Nairobi conta più di 4 milioni di abitanti di cui 2,5 milioni vivono negli slums, in meno del 5% del territorio della città. L’80% dei baraccati paga l’affitto per vivere in una baracca che non hanno costruito loro. Un apartheid economico e sociale e un'ingiustizia assurda dove il profitto disumano calpesta la dignità dell’uomo, in vari ambiti della sua vita, di chi vive in questi inferni illegali resi legali dall’indifferenza generale».
Quando si entra in una chiesa, capita, e neanche troppo di rado, di trovarsi davanti a un fatto che in un primo momento può apparire incomprensibile e che può anche provocare un effetto di delusione: ci sono opere d'arte collocate in posizioni tali da essere viste con difficoltà.
Quaranta candeline: sono quelle che si appresta a spegnere idealmente Caritas italiana domani per festeggiare i 40 anni dalla sua istituzione, il 2 luglio del 1971. Voluta da Paolo VI nello spirito del rinnovamento determinato dal Concilio Vaticano II, fu istituita con decreto dell’allora presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Antonio Poma mentre ad un Comitato promotore, coordinato da mons. Giovanni Nervo, fu affidato il compito di stabilire il rapporto con le diocesi e promuovere l’elezione dei delegati regionali che avrebbero costituito il Consiglio nazionale in attuazione dello Statuto provvisorio.
Una manovra con “troppe incognite sul futuro”. La scelta di rimandare ai prossimi due anni il grosso del risanamento dei conti lascia “perplesse e preoccupate” le Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), che hanno commentato così il decreto varato giovedì dal Consiglio dei ministri per ridurre notevolmente il debito dell’Italia, fino ad arrivare al deficit zero nel 2014. “Molti annunci e troppi rinvii generano inevitabilmente confusione e inquietudine. Sia per quanto riguarda i tagli che le riforme”. Per il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, “la manovra non sembra dare al Paese le certezze di cui ha bisogno. Ci sono i tagli preoccupanti agli enti locali, che mettono definitivamente a repentaglio i già scarsi servizi sociali, oltre a pregiudicare lo stesso sviluppo del federalismo. Mentre la riduzione dei costi della politica appare poco più di una generica dichiarazione di intenti. Il tema dell’abolizione delle province non è neppure accennato. Ma il Paese ha bisogno di riforme almeno quanto ha bisogno di conti a posto”.
Occorre impegnarsi con ogni mezzo per sconfiggere il dramma della fame non soltanto però in chiave tecnica, perché la povertà è spesso “il risultato di atteggiamenti egoistici” che si manifestano “nell’agire sociale, negli scambi economici, nelle condizioni di mercato, nel mancato accesso al cibo”. Lo ha detto Benedetto XVI nel ricevere questo venerdì in Vaticano i partecipanti alla 37.ma Conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), proseguendo così una lunga tradizione iniziata sessanta anni fa con l’insediamento della FAO a Roma.
O Cuore Immacolato di Maria, ardente di bontà, mostra il Tuo amore verso di noi. La fiamma del Tuo cuore, o Maria, scenda su tutti gli uomini. Noi ti amiamo tanto.
Imprimi nei nostri cuori il vero amore così da avere un continuo desiderio di te. O Maria umile e mite di cuore ricordati di noi quando siamo nel peccato. Tu sai che tutti gli uomini peccano. Donaci per mezzo del tuo Cuore Immacolato la salute spirituale.
Fa che sempre possiamo guardare alla bontà del Tuo Cuore materno e che ci convertiamo per mezzo della fiamma del tuo cuore. Amen.
Suor Teresita è la monaca di clausura che vive da più tempo in un monastero: 84 anni, un vero record. Ha 103 anni e continua a vivere nel convento in cui ha trascorso tutta la vita, a Buenafuente del Sistal (Guadalajara, Spagna). Appartiene all'Ordine cistercense ed è stata per più di 20 anni superiora della sua comunità religiosa. Spagnola nata a Foronda (Álava), ha collaborato con altre nove monache di clausura a un libro intitolato “¿Qué hace una chica como tú en un sitio como éste?” (“Che cosa ci fa una ragazza come te in un posto come questo?”, LibrosLibres) per spiegare la ricchezza interiore e la felicità che comporta vita contemplativa.
In quel tempo Gesù disse: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo, infatti, è dolce, e il mio peso leggero” (Mt 11,25-30).
La missione della Chiesa deve essere più consapevole e più motivata dalla misericordia di Dio, ha affermato il segretario generale di un Congresso mondiale in programma a ottobre in Polonia. Padre Patrice Chocholski ha parlato con ZENIT del II Congresso Apostolico Mondiale della Misericordia (WACOM), definendolo “una risposta di tutta la Chiesa ad una chiamata universale alla Misericordia di Dio, indirizzataci tramite i Vangeli”.
L'Arcivescovo di San Paolo, il Cardinale Odilo Scherer, ha definito “infelice e irrispettosa” la collocazione di cartelloni con immagini di santi cattolici in alcuni punti dell'Avenida Paulista durante la “Parata Gay” svoltasi domenica a San Paolo (Brasile). In un'intervista concessa al quotidiano “O Estado de S. Paulo”, il porporato ha affermato che l'“uso strumentale” delle immagini da parte dell'organizzazione dell'evento “offende il sentimento della Chiesa cattolica”. “A mio avviso, l'associazione delle immagini di santi a questa manifestazione della Parata Gay è stata infelice e irrispettosa. E' un modo scorretto di usare le immagini dei santi, che per noi meritano tutto il rispetto”, ha sottolineato.
Pubblichiamo un intervento del vescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi, apparso su Vita cattolica, rivista diocesana, che critica la posizione assunta da tanti cattolici in occasione del referendum sull'acqua: "Il raggiungimento del quorum non sarebbe stato possibile senza le parrocchie. Durante la campagna molti cattolici hanno abusato di citazioni bibliche ed evangeliche. Perché una così diffusa mobilitazione per una questione pratica e invece una scarsissima o addirittura inesistente mobilitazione per la vita? Molti cattolici penseranno di avere 'vinto', in realtà hanno fatto vincere il vento del mondo, e ad un prezzo piuttosto alto"
Pubblicato il Rapporto Annuale 2010 dell’Opera di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs), fondata da padre Werenfried van Straaten nel 1947: nell’anno 2010 Acs ha raccolto un totale di donazioni mai raggiunto in 63 anni, con un incremento delle offerte del 13,5% rispetto al 2009.
Il Governo del Gujarat, stato dell’India occidentale, ha ammesso che tutte le prove relative ai massacri del 2002 – quando persero la vita circa 2.000 cittadini musulmani, attaccati da migliaia di militanti radicali indù – sono state distrutte: tutti i file e rapporti di intelligence sono stati eliminati “secondo le procedure vigenti” che permettono di distruggere “documenti di indagine irrilevanti”. La notizia ha creato sconcerto e indignazione fra i legali delle vittime e nella società civile, anche perché molti dei processi ai presunti responsabili sono ancora pendenti.
“Certo non sono contento dell’abolizione, ma i cristiani pakistani hanno bisogno di appoggio e di aiuti concreti, al di là dell’esistenza di un ministero o meno”: così Paul Bhatti, fratello di Shabhaz, e Consigliere speciale del primo Ministro sulle questioni delle minoranze religiose, commenta oggi in una intervista all'agenzia Sir, l’abolizione in Pakistan del Ministero federale per le minoranze religiose.
La comunità internazionale si impegni senza indugio a sconfiggere la fame, contrastando le speculazioni sul cibo: è il vibrante appello levato stamani da Benedetto XVI. L’occasione è stata offerta al Papa dall’udienza, in Vaticano, ai partecipanti alla 37.ma Conferenza della Fao. Nel suo intervento, il Pontefice si è soffermato sull’importanza di un modello di sviluppo che rispetti la dignità della persona umana e non ceda allo sfruttamento frenetico delle risorse naturali. Il Papa ha ringraziato il direttore generale uscente Jacques Diouf ed ha rivolto un caloroso augurio al neo direttore della Fao, il brasiliano José Graziano da Silva.
Parlando ai partecipanti alla 37ma conferenza della Fao, Benedetto XVI sottolinea l’urgenza di un modello di sviluppo che a fianco dei problemi economici e delle soluzioni tecniche ponga la dimensione umana e quindi il principio di solidarietà. L’attenzione dovuta ai giovani e la tutela delle famiglie rurali.
“Un lungo e significativo cammino ricco di gioie, di difficoltà, di impegno, di soddisfazioni, di grazia”. Così Papa Benedetto XVI definisce i 150 anni di vita de “L'Osservatore Romano” in un Messaggio che ha inviato al Direttore del quotidiano, Giovanni Maria Vian, per l'anniversario di fondazione. La ricorrenza, ha spiegato, “è innanzitutto motivo di ringraziamento a Dio pro universis beneficiis suis: per tutto quello, cioè, che la sua Provvidenza ha disposto in questo secolo e mezzo, durante il quale il mondo è cambiato profondamente, e per quanto dispone oggi, quando i cambiamenti sono continui e sempre più rapidi, soprattutto nell’ambito della comunicazione e dell’informazione”.
Celebrando questo mercoledì nella Basilica di San Pietro la Messa nella festa dei Santi Pietro e Paolo, Benedetto XVI ha ricordato a 41 nuovi Arcivescovi che il giogo di Cristo è d'amicizia, ma è anche esigente e “plasma”. Ogni anno, in questa festa, i nuovi Arcivescovi della Chiesa (o coloro che erano già Arcivescovi ma che sono stati designati a nuove Arcidiocesi) ricevono il pallio, una fascia circolare che porteranno sulle spalle, segno di comunione con il Papa. Questo mercoledì la celebrazione è stata ancora più importante visto che il Pontefice celebrava il suo 60° anniversario di ordinazione sacerdotale.
Nel mese di luglio ormai alle porte, il Papa chiede ai fedeli di pregare per i malati di Aids, soprattutto nei Paesi poveri. E' questa la proposta che rivolge nelle intenzioni di preghiera contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita in tutto il mondo da circa 50 milioni di persone. Ogni mese, il Pontefice affida due intenzioni, una generale e una missionaria.