MaM
Messaggio del 5 febbraio 1985:Figli cari! Io vi amo! Io sono vostra madre! Desidero che preghiate tanto perché Satana agisce con molta forza specialmente in questi giorni in cui cerca in tutti i modi di allontanare il vostro gruppo da me. Vuole fare in modo che ogni mia parola sia niente per voi. Non glielo consentite! Accogliete ogni mia parola come un passo verso di me! Ogni mia parola per voi deve essere vita. Siate preparati per ogni prova! Siate pronti a lottare contro Satana! Ma questo potete farlo solo con la preghiera! Perciò pregate, pregate, pregate!

Notizie dai giornali cattolici



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«Nel fare a tutti i miei migliori auguri per l’ormai prossima Solennità di tutti i Santi (e, quindi, di tutti i battezzati), vorrei invitare i lettori, soprattutto i giovani, a usare la testa anziché la zucca vuota che richiama a qualcosa di macabro e pericoloso. La partecipazione ad Halloween ci allontana dall’autentico significato cristiano della festa, nella quale la Chiesa celebra i santi come nostri modelli e potenti intercessori presso Dio». Ha il dono di essere franco il dottor Valter Cascioli, psichiatra psicoterapeuta, portavoce ufficiale dell’Associazione internazionale esorcisti, di cui è membro come esperto e consulente medico-scientifico.
L’onda d’urto della moda di Halloween sembra inarrestabile. Non c’è solo l’attrazione 'perversa' del buio, delle tenebre: c’è l’effetto moltiplicatore di infinite serie televisive provenienti dall’industria audiovisiva americana, in cui l’episodio di Halloween non manca mai. Ciò ha reso apparentemente innocua – un rito normale insomma – la festa pagana del 31 ottobre importata da oltreoceano. Che male può celarsi dietro il ritornello 'Dolcetto o scherzetto?', dietro i travestimenti da fantasma o da scheletro, dietro le zucche incavate? Molti educatori e sacerdoti hanno cercato di argomentare che l’apparenza più o meno innocente di festa carnevalesca vela una sostanza diabolica e favorisce l’affermarsi di valori e simboli fortemente anticristiani. Il fatto non è solo di natura spirituale, non riguarda solo la coscienza religiosa delle persone. Infatti, la festa delle zucche, con tutti i suoi elementi folcloristici, è diventata fatto di costume, ricorrenza obbligata, data immancabile nel calendario 'laico'.
Abbiamo la doppiezza e l’ansia addosso proprie del puritanesimo. Dobbiamo dimostrare che il male è fuori di noi e che il bene siamo noi (che siamo persone pulite e nessuna azione immonda ci sfiora). Siamo il trionfo dell’apparenza borghese
Un caso in corso all’ospedale San Raffaele di Milano ne ricorda uno recente accaduto a un giovane padre. Ecco cosa accadde
Vi anticipo gli auguri per la festa di tutti i Santi. Purtroppo questo mondo ateo si è dimenticato dei santi, sostituendo questa festa con uno stupido rito pagano.
Marco
Vi abbiamo spesso parlato dell’educazione jihadista ai bambini che vivono nei territori occupati dalle milizie dello Stato islamico. Un indottrinamento che, come al solito, viene poi riversato sui social network e Youtube, dove si trovano i video che mostrano minori che decollano bambole o ripetono a menadito i precetti della guerra santa: «Il mio desiderio, da grande, è diventare un mujaheddin, combattere contro il tiranno e quelli che non seguono la legge di Allah».
«Potrei andarmene facilmente. Ma voglio restare». Detto da un seminarista iracheno di 24 anni, che presto sarà prete e che è stato cacciato ad agosto dalla sua città e dalla sua diocesi dai terroristi islamici, non è poco.
«Tra i condannati c’era anche la migliore amica di mia madre». Yeonmi Park, 21 anni, gira il mondo per denunciare le atrocità del regime comunista: «Non opprimono o torturano semplicemente la gente, loro giocano con le vite umane»
Tutto quel che c’è da sapere sulla “Festa della Vigilia di Ognissanti”. Origine, storia, travisamenti di una ricorrenza di cui i cattolici, che professano una religione «ottimista e festosa», dovrebbero essere consapevoli
Della svolta in senso radicale di Silvio Berlusconi avevamo già avuto notizia e non occorreva particolare fiuto per profetizzarla. Intervistato da Il Foglio dichiara che “nel mondo occidentale si sono diffuse le unioni omosessuali” e visto che «anche la Chiesa cattolica ha le sue incertezze» e «fa le sue riflessioni sinodali, non possiamo attardarci su una posizione di chiusura totale alla questione dei diritti delle persone» C'è poco da dire, in Italia una ratifica normativa di questi sostituti di famiglia (comprese unioni omosessuali) è solo questione di tempo. Ma che la Chiesa cattolica abbia le sue incertezze sul tema appare un'interpretazione un po' ardita, anche se le recenti “riflessioni sinodali” ce l'hanno messa tutta per farlo credere.
Scriveva G.K. Chesterton nel libro Eretici: “La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. (...) Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”.
Superstizioni rituali, deportazioni, violenze, giustizia sommaria e indottrinamento sono i cardini su cui poggia il potere dei terroristi. Essi vogliono creare una “città perfetta” di natura teocratica e regressiva. Ma le utopie generano mostri - comunismo, nazismo - e terrore. Ai cristiani il compito di indicare ai musulmani il “vero volto” della loro religione e gli “elementi di violenza”.
"A questa generazione - a tante altre - hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un'idea, l'idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui". "La salvezza che ci dà Gesù è gratuita", ma siamo chiamati a difenderla.
Il film documentario sulla Beata Chiara Luce Badano.
Vangelo Gv 6,37-40: Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Gli esorcisti “nel particolare ministero esercitato, in comunione con i propri vescovi”, manifestino “l'amore e l'accoglienza della Chiesa verso quanti soffrono a causa dell'opera del maligno". È quanto scrive Papa Francesco in un messaggio inviato a padre Francesco Bamonte, presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti (Aie), che in questi giorni ha tenuto a Roma il suo primo Convegno dopo il riconoscimento giuridico da parte della Congregazione per il Clero, nel giugno scorso. Come riferisce la Radio Vaticana, l'evento, ha visto la partecipazione di 300 esorcisti giunti da tutto il mondo e ha trattato in particolare diffusione e conseguenze di occultismo, satanismo ed esoterismo.
Il 4 novembre si voterà nello Stato americano per decidere se inserire in Costituzione che "il diritto alla vita in ogni stadio di sviluppo deve essere riconosciuto e protetto"
Si tratta di don Jean-Berchomans Nguna della diocesi di Bunia. Il vescovo Uringi: "Tutti i tentativi del clero e dei fedeli per trovarlo non hanno dato risultati"
Le crude testimonianze sono state rilasciate a Human Rights Watch. Intanto, tra molto scetticismo, aleggia l'ipotesi di una tregua tra governo e terroristi
Nella coppia «la stima è più importante dell’astratta parità». Lo dicono alcuni recenti saggi provenienti da ambienti culturali lontani da posizioni confessionali
Oggi indossa l’abito talare e aiuta tante donne alle prese con gravidanze difficili. Eppure, sessant’anni fa, proprio una gravidanza resa difficile da un sinistro suggerimento avrebbe potuto strapparlo al ventre di sua madre. È la storia di mons. Zbignevs Stankevis, arcivescovo di Riga, capitale della Lettonia. L’ha raccontata nel corso di una struggente intervista rilasciata a Rome Reports. “Mia madre aveva quarant’anni e la sua dottoressa le propose di abortire”, spiega il presule ai microfoni dell’agenzia. Le motivazioni dietro questo inopinato consiglio? “Sei vecchia e avere un altro figlio non è una decisione saggia”, le disse.
«Prima la malaria era una maledizione, ora se scopri di averla tiri un sospiro di sollievo. Per dire come in pochi mesi la mentalità di un paese può essere completamente ribaltata». Quello della Sierra Leone è «un popolo che da Ebola uscirà cambiato», dice a tempi.it padre Natale Paganelli, camilliano bergamasco di 58 anni, in missione nel paese africano da trentun anni.
I seguaci del pensiero unico spesso cadono in contraddizione con loro stessi; questo è tipico di chi non possiede fondamenta culturali strutturate, e parla a schiovere di argomenti che non possiede; e tanto meno ne sanno, tanto più ne parlano. Una volta di chi tenesse un simile comportamento si diceva: parla per dare aria alla bocca.
Grazie a un'apprezzabile iniziativa della Fondazione Novae Terrae disponiamo di una ricerca, presentata oggi, sulle opinioni degli italiani in materia di matrimonio, famiglia e unioni omosessuali. La ricerca è stata realizzata dalla Lorien con il metodo Cati (Computer assisted telephone interviews) su un campione di mille intervistati. Se il campione, come si dichiara, è bilanciato, mille interviste non sono poche. Chi legge i risultati deve però tenere conto del fatto che - come dimostra il puntuale fallimento dei sondaggi elettorali, anch'essi effettuati quasi sempre con metodo Cati - pure le migliori indagini telefoniche si scontrano oggi con una certa riluttanza degli intervistati a rivelare le loro vere opinioni nelle risposte, non fidandosi completamente dell'anonimato. I risultati delle indagini Cati o via Internet - comprese, non ho difficoltà a precisarlo, quelle che ogni tanto sono dirette dal sottoscritto - vanno dunque sempre presi con beneficio d'inventario.
Trascorsi dieci giorni dalla chiusura del Sinodo, la disillusione è forte. Le attese di molti si sono infrante. I comunicati e le conferenze stampa avevano alimentato dibattiti e polemiche anche accese. Ma alla fine a una prima impressione sembra che si sia trattato di «una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e di furore, che non significa nulla» per usare un’espressione di Shakespeare (Macbeth 5,5).
Nel suo discorso del 27 ottobre, papa Francesco, riferendosi anche ai lavori della Pontificia Accademia delle Scienze, ha fatto un lungo riferimento alla teoria del Big Bang, riproponendo tra l’altro la perfetta compatibilità filosofica tra di essa e la fede in un Dio Creatore. Il Papa ha detto, tra l’altro: «il Big-Bang, che oggi si pone all'origine del mondo, non contraddice l'intervento creatore divino ma lo esige. L'evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di Creazione, perché l'evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono».
Premi un pedale ed un pene diventerà eretto. Premilo ancora ed eiaculerà. Non si tratta di un gadget di un pornoshop bensì di uno “strumento interattivo educativo” per bambini, uno dei tanti presenti alla mostra “Zizi sexuel” che si tiene presso i padiglioni del Museo della Scienza e dell'Industria di Parigi. La parola francese “zizi” potrebbe essere da noi tradotta come “pisellino”. La mostra è rivolta ai bambini tra i 9 e 14 anni e vuole introdurre queste anime candide alla scoperta del sesso. Come se questi bambini una volta diventati ragazzini non diventeranno dei veri e propri sommozzatori nel mare magnum del sesso.
Va bene, Giovanni Paolo II ha beatificato un'insolita quantità di uomini e donne, molto più dei predecessori. Va bene, dall'ultimo concilio il concetto stesso di santità si è fatto più accessibile, come testimonia il numero non indifferente di nuovi beati laici, madri e padri di famiglia. Va bene, casi come quello recente di Padre Pio dimostrano che la gente non è refrattaria ai modelli di perfezione cristiana, come si tenderebbe a credere. Va bene tutto; ma perché una ragazza apparentemente normale è riuscita a «scardinare le porte del cielo» in pochi mesi? Come ha potuto rifiutare la morfina che i medici volevano somministrarle per lenire i dolori atroci delle metastasi? Voleva avere ancora «qualche cosa da offrire»... Dove trovava la forza? Un'esistenza - altrimenti archiviata con qualche lacrima, un trafiletto sul giornale locale e un coro di «povera ragazza, così giovane» - continua a essere ricordata e imitata. Insomma, c'è la curiosità di capire come una ragazza abbia raggiunto in un niente, in pochi anni, vette di alta spiritualità. Scrivo queste righe dinanzi a una delle sue ultime fotografie, un primissimo piano ripreso mentre giaceva ormai paralizzata nel letto della sua stanzetta di Sassello: Una federa a trama scozzese, azzurra, gialla, rosa e bianca, e lei, che guarda verso il suo interlocutore, col braccio reclinato dietro il capo. Una peluria scura le ricopre il cuoio capelluto; non certo un taglio di capelli all'ultima moda, ma la testimonianza spudorata di una recente chemioterapia. Eppure i tratti del volto non sono quelli di un'ammalata in punto di morte, quanto di una ragazzina maturata in poco tempo. Sorride. Proprio così, sorride di un sorriso che tanti avevano amato. Con lei nella stanza, in quel momento, c'erano tre amici di Genova; avevano scambiato quattro chiacchiere con l'ammalata, avevano vissuto un altro di quei momenti di vangelo "in atto" che la ragazza prediligeva. «Momenti di unità», li chiamava. Il cielo era sceso tra loro: quel sorriso lo testimonia. Ma soprattutto lo testimoniano quei due occhi grandi che non posso non fissare. Hanno un perché, sono sereni, sinceri. Sanno che «la medicina ha deposto le sue armi», ma anche che «tutto vince l'amore». Ecco Chiara Badano, diciottenne. Anzi, Chiara Luce. Come scrive l'Abbè Pierre: «I santi non si limitano a un catalogo, e noi ne incrociamo certamente tutti i giorni». La giovane Badano era probabilmente una di questi. ...
Sono una cattolica divorziata e risposata. Assisto alla Messa ogni settimana. Quando i miei figli vogliono che li accompagni a fare la Santa Comunione, cammino dietro di loro e incrocio le braccia sul petto. Il mio figlio più piccolo è particolarmente entusiasta di ottenere la benedizione, anche se vuole sapere quando potrà prendere “il pane”. Io dico: “Quando capirai perché non è 'il pane'”.
Il tesoro del Santo Rosario è ricco di ogni grazia. Dalla storia della Chiesa e dalla vita dei Santi sappiamo che è incalcolabile il numero delle grazie di ogni genere legate al Santo Rosario. Basterebbe anche solo pensare ai magnifici Santuari mariani dedicati alla Madonna del Santo Rosario e a tutte le Chiese dedicate alla Madonna del Rosario nel mondo intero per comprendere quale immenso tesoro di grazie il Santo Rosario abbia portato e sia capace di portare all'umanità bisognosa di aiuto dall'alto. Il Santo Rosario è la dimostrazione più concreta ed esauriente della dottrina dogmatica su Maria Santissima Madre della divina grazia e Mediatrice universale di tutte le grazie. È il senso dei fedeli, animato dallo Spirito Santo, che sostiene e conferma validamente questa verità di fede su Maria Santissima Tesoriera del Paradiso e Dispensatrice di ogni grazia per la salvezza e la santificazione delle anime lungo tutta la storia della salvezza.
«Ora è solo un guscio. La luce nei suoi occhi ormai è svanita». È la prima volta che a un minore, non malato terminale, in grado di respirare autonomamente, sono interrotte le cure
Nella coppia «la stima è più importante dell’astratta parità». Lo dicono alcuni recenti saggi provenienti da ambienti culturali lontani da posizioni confessionali
Ultimamente si parla molto di uomini e donne, di maschile e femminile, di stereotipi di genere più o meno influenzati dalla cultura e dalla società di riferimento, e via discorrendo... E spesso l’impressione è che la confusione riguardo a queste tematiche sia tanta, anche all’interno delle realtà ecclesiali. Per dissipare qualche dubbio e contribuire a fare chiarezza, La Nuova Bussola Quotidiana ha interpellato Marco Scicchitano, co-autore con Tonino Cantelmi di Educare al femminile e al maschile (Ed. Paoline).
É scesa in piazza con altri duecento amici dell’associazione “No 194” per pregare per i bambini uccisi dall’olocausto abortivo e chiedere l’abrogazione dei una legge ingiusta e omicida. Ma soprattutto, per testimoniare e rassicurare che lei non si ritira dalla lotta pro life perché si fermi la strage degli innocenti e la “cultura dello scarto”. Chiara Margherita Ulisse, l’infermiera di Voghera che ha fatto obiezione di coscienza alla pillola del giorno dopo e per questo è stata costretta a dimettersi, è tornata in pubblico per la prima volta dopo il suo allontanamento, ospite del corteo che l’altro giorno ha sfilato per le vie del centro di Milano.
Halloween è la festa del demonio. Si nasconde dietro vestiti neri, cappelli a punta, zucche intagliate e riti dal dubbio significato che cominciano tutti con “dolcetto o scherzetto”. A mettere in guardia è Don Ermes Macchioni, prete ed esorcista della parrocchia di Sassuolo e che per il 31 ottobre prossimo ha organizzato una contro festa per fronteggiare la celebrazione del male: “Venite all’oratorio e portate i vostri bambini vestiti di bianco – ha detto il sacerdote ai suoi parrocchiani, – o meglio ancora travestiti da santi. Proteggete i vostri figli quella notte, perché, anche senza volerlo e a loro insaputa, gioirebbero e danzerebbero per quello che viene chiamato “il Grande Cornuto” e che non può salvarli. Portateli in Chiesa l’indomani, giorno dei Santi e custoditeli da queste frottole spirituali e di moda che purtroppo non sono mai innocue”.
Dall'anno scolastico 2014/15 il bambino di due donne, iscritto in una scuola cattolica di Toronto, potrà usare il bagno e gli spogliatoi delle femmine. La scuola elementare ha ceduto alla richiesta delle "due madri", che hanno presentato loro figlio al preside come una femmina, con le relative conseguenza del caso. A riportare la notizia è Tempi.it (26 settembre).
Il nuovo rapporto delle Nazioni Unite sulle donne non è piacevole da leggere, se si riesce a decifrare. Il motivo per cui si possono avere problemi a farlo è che il rapporto, intitolato “Indagine mondiale sul ruolo delle donne nello sviluppo 2014: uguaglianza di genere e sviluppo sostenibile”, è scritto in una sorta di codice. Vengono utilizzate parole ed espressioni che suonano ragionevoli – cosa potrebbe esserci di sbagliato, ad esempio, nella definizione “uguaglianza di genere”? - ma che, nella terminologia femminista usata dalle Nazioni Unite, hanno in realtà significati piuttosto radicali e sovversivi che sfuggono al pubblico generale.
Il patriarca Louis Raphaël Sako, alla guida della Chiesa cattolica caldea, ha sospeso dieci sacerdoti iracheno-americani che hanno lasciato l'Iraq per fuggire alla Guerra del Golfo negli anni Novanta e hanno stabilito parrocchie e ministeri negli Stati Uniti. Il patriarca aveva chiesto ai sacerdoti di tornare in Iraq prima del 22 ottobre 2014 o di affrontare la sospensione dal ministero sacerdotale.
La polemica infuria, anche violenta. Le parti sembrano lontane e le versioni sulla contesa sono discordanti. Ma la protesta sollevata contro la Chiesa ufficiale dai dalit cattolici in Tamil nadu, nel Sud dell’India, al di là della questione di merito, è spia del malessere vissuto, all’interno della Chiesa indiana, dai cosiddetti “fuoricasta” o “intoccabili” (Vatican Insider, 25 ottobre).
Krzysztof Witkowski è un imprenditore di successo: da 24 anni dirige in Polonia una ditta di radio-comunicazioni la “President Electronics Poland”, con sede a Czestochowa, città famosa per il suo monastero dove viene custodita l’icona della Madonna Nera. Ma come tanti imprenditori che conducono una vita frenetica e stressante, nel dicembre 2004 è stato colpito da un ictus che ha paralizzato il lato destro del suo corpo.
"Il Big-Bang, che oggi si pone all'origine del mondo, non contraddice l'intervento creatore divino ma lo esige. L'evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di Creazione, perché l'evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono!. Un "grave peccato" quando l'uomo prende il posto di Dio e distrugge il Creato.
Per i romani, ricordo l'incontro di preghiera del gruppo Medjugorje Roma che si terrà alla grotta delle Tre Fontane, sabato prossimo 1° novembre alle 15:00.
Il 9 novembre 1989 l’allora dirigente cigiellino Fausto Bertinotti guardava il muro di Berlino crollare come si guarda una storia di cui s’è già dolorosamente intuito l’inganno. «Il trauma vero, quello che produsse una ferita che non si sarebbe più rimarginata, era già avvenuto nel 1968 a Praga», spiega in questa intervista a Tempi. «Allora con i carri armati sovietici che stroncavano quella primavera che così straordinariamente aveva preso corpo la storia aveva sentenziato circa la irriformabilità dei paesi del socialismo reale». Una carriera da sindacalista iniziata tra le cotoniere del novarese, in anni in cui, ricorda, «i vecchi, i bambini e persino i parroci venivano a dirci di non mollare durante le occupazioni», è diventato leader di Rifondazione comunista, è stato il primo presidente della Camera a dedicare la sua elezione «alle operaie e agli operai», fu il comunista che fece cadere il primo governo di sinistra della storia della Repubblica. Rina Gagliardi, grande amica ed estimatrice, scrisse che già da giovane era «un ossimoro vivente: certezze granitiche e dubbio organico». Il suo ultimo libro, Sempre daccapo (Marcianum press), è scritto insieme a un sacerdote e vanta la prefazione del cardinal Ravasi.
Grande intervista al patriarca dei cristiani perseguitati: «L’Oriente ha bisogno di una laicità positiva. E di una nuova unità con l’Occidente. Nella fede»
Salvare i bambini non facendoli nascere. È una vecchia idea ma in questi giorni è tornata d'attualità con la campagna lanciata dalla nota Organizzazione Non Governativa (Ong) Save the Children (Salva i bambini). La campagna si chiama “Nati per morire”, che evidenzia come ogni anno 6,3 milioni di bambini muoiano prima di raggiungere i cinque anni di età. Tra questi 2,8 sono neonati.
Nel primo libro della Sacra Scrittura, il Genesi, leggiamo l'episodio della visione che ebbe una notte Giacobbe, mentre era in fuga dalla casa paterna per sottrarsi alla persecuzione da parte del fratello Esaù che aveva perduto la primogenitura. Giacobbe «fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa» (Gn 28,12). Nell'interpretazione dei Santi Padri e dei Santi, la Scala di Giacobbe simboleggia anche la Mediazione universale delle grazie di Maria Santissima, nel senso che per la Mediazione materna di Maria le nostre preghiere salgono fino a Dio, sorgente di ogni grazia, e per 1a Mediazione materna di Maria le grazie discendono dal Cuore di Dio attraverso le mani misericordiose di Maria che le distribuisce a tutti gli uomini bisognosi. Anche il Santo Rosario viene chiamato, per questo, Scala di Giacobbe, e la corona benedetta del Rosario è paragonata alla Scala di Giacobbe per quei cinquanta grani dell'Ave Maria che somigliano ai gradini di una scala su cui salgono le nostre preghiere a Dio e discendono le grazie da Dio: e tutto avviene attraverso e per mezzo di Maria Santissima, la Madre e Mediatrice universale di tutte le grazie da dispensare agli uomini.
Un episodio edificante si legge nella vita di san Giuseppe Cafasso. Nella città di Torino, un lunedì mattina, molto presto, il Santo, camminando per la strada, incontra una donnetta che percorre lentamente la strada con una coroncina del Rosario in mano. Il Santo, salutandola, non si trattenne dal chiederle come mai andasse girando a quell'ora insolita per le strade, e la donnetta con molta semplicità e modestia gli rispose: «Cammino per le strade di Torino e recito il Rosario seminando le Ave Maria per purificare la città da tutti i peccati della domenica... la Madonna sola può purificare la città dalle immondizie dei peccati commessi...». Il Santo rimase ammirato della donnetta e fece tesoro di questo esempio parlandone con frequenza nelle sue prediche e nelle esortazioni al popolo.
Pessime notizie per il sindaco di Roma: il Tar del Lazio ha dato ragione alle famiglie portate in piazza da Gigi De Palo e un sondaggio ha rivelato che non lo vuole più nessuno. Capito perché si è buttato sulle battaglie ideologiche gay?
Al confine tra Turchia e Siria, gli abitanti sunniti parteggiano per i jihadisti: «Non ci hanno mai fatto niente di male. Ho anche degli amici a Raqqa e mi dicono che si sta bene»
«Il presidente della Repubblica François Hollande ci ha detto che intende depositare un progetto di legge sul fine vita a marzo». È stato il presidente onorario del partito radicale di sinistra (Prg), Roger-Gérard Schwartzenberg, a confermare una voce che in Francia circola da settimane: Hollande baratterà una legge sull’eutanasia in cambio della fedeltà dei radicali, che hanno minacciato di non appoggiare più la maggioranza di governo.
«Se potessi andarmene, lo farei. Ma siamo come prigionieri sotto il loro controllo, non è possibile. C’è gente che ci accusa di voler vivere sotto lo Stato islamico volontariamente, ma non è così». La voce che si sente a Weekend, programma del Bbc World Service, è quella di una vedova di Mosul, madre di un bambino di otto anni.
Dopo il messaggio che l’arcivescovo Georg Ganswein ha letto lo scorso 21 ottobre alla Pontificia Università Urbaniana di Roma, il papa emerito Benedetto XVI ha dato, nel giro di pochi giorni, altri due messaggi importanti. Il primo è stato inviato come saluto al convegno internazionale “Il rispetto per la vita un cammino per la pace”, tenutosi in Colombia il 23 e 24 ottobre e promosso dalla Fondazione Ratzinger, mentre il secondo è stato recapitato al delegato generale dei fedeli legati al rito antico che in questi giorni a Roma hanno celebrato il loro annuale pellegrinaggio.
Sabato 25 ottobre 2014 Papa Francesco ha ricevuto in udienza il Movimento apostolico Schoenstatt in occasione del centenario della sua fondazione, avvenuta in Germania nel 1914, dialogando con i suoi membri e rispondendo alle loro domande. L'incontro è stato occasione per una forte denuncia degli attacchi alla famiglia e per alcune precisazioni sul tipo di «rinnovamento» che Francesco ha in mente per la Chiesa.
L’ex manifattura Tabacchi di Lecce - un’area di 51mila metri quadrati, di cui 8500 al coperto – potrebbe diventare la sede della prima università islamica in Italia. Anima del progetto Giampiero Khaled Paladini, presidente del Consorzio Confime (Confederazione Imprese Mediterranee) e da due anni convertito all’islam, che – come riporta il Quotidiano di Puglia ha spiegato: «L’Università islamica che vorremo realizzare nell’ex Deposito tabacchi di Lecce sarà aperta. E anche uno studente cattolico potrà iscriversi e partecipare alle lezioni. Come pure lo potranno fare gli induisti o coloro che praticano altre religioni. L’università islamica non sarà un ghetto e, se parliamo di un centro di crescita culturale, noi vogliamo far uscire la cultura islamica dai ghetti”. E ancora: “Vorremmo partire dalle facoltà di Teologia, di Lettere e di Filosofia ma potremmo allargarci ad altri studi interagendo con le grandi università islamiche. E vorremmo che fosse l’Università del Salento a garantire il raccordo. Vogliamo coinvolgere. Stiamo già pensando a un grande evento inaugurale: internazionale e interculturale e interreligioso. Ma è necessario chiudere la trattativa. Poi presenteremo il progetto e forniremo tutti i dettagli».
All'Angelus, papa Francesco sottolinea "il centro" "da cui tutto deve partire e a cui tutto deve ritornare e fare riferimento": l'amore a Dio e l'amore ai fratelli. Gesù non ci ha consegnato delle formule o dei precetti, "ma due volti, anzi un solo volto, quello di Dio che si riflette in tanti volti, perché nel volto di ogni fratello, specialmente il più piccolo, fragile e indifeso, bisognoso è presente l'immagine stessa di Dio". La beatificazione di madre Assunta Marchetti, scalabriniana, un esempio di questo "amore dei due volti, che sono un volto solo".
Può un vescovo impedire ai fedeli di pregare la Madonna che ha l’unica “colpa” di apparire in una località imprevista o poco gradita alla burocrazia curiale? Può un pastore della Chiesa impedire «incontri o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l’attendibilità di tali fenomeni»? Beh, non c’è bisogno di aver fatto grandi studi teologici o interpellato esperti mariologi per affermare che nessuno, tantomeno un sacerdote di Dio, può impedire a chicchessia, tanto più ai suoi fedeli, di rivolgere preghiere e fare digiuni in onore della Vergine. Che si riconosca o meno la veridicità delle sue apparizioni. Credere che Maria sia apparsa ai pastorelli di Fatima o a Bernadette di Lourdes (cosa già riconosciuta come vera) non è obbligatorio: la Chiesa lo propone ai credenti solo come aiuto, senza alcun vincolo di fede. Non la deve pensare così, invece, il vescovo di Alagni- Alatri, monsignor Lorenzo Loppa che ha vietato a fedeli e clero di partecipare a incontri di preghiera legati ai "fenomeni di Medjugorje". La circolare del vescovo inviata ai parroci riguarda «incontri o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l'attendibilità di tali fenomeni». Per questo, chiede l'annullamento di un incontro di preghiera, in programma a Fiuggi con Vicka Ivankovic, una delle veggenti di Medjugorje.
«Dobbiamo operare per evitare che si ripeta quanto avvenuto dopo la promulgazione di Humanae Vitae nel 1968». È uno dei concetti formulati dal cardinale George Pell durante la presentazione del volume di Juan José Pérez-Soba e Stephan Kampowski, entrambi docenti al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, intitolato "Il Vangelo della famiglia nel dibattito sinodale oltre la proposta del Cardinal Kasper".
Secondo il governo Usa i fondamentalisti islamici "guadagnano circa un milione di dollari al giorno soltanto con la vendita del petrolio". Vanno poi aggiunti i ricchi cespiti che derivano dai rapimenti - soprattutto di occidentali - e dal racket messo in piedi nelle città sotto il loro controllo. Gli Usa "vogliono più collaborazione" da Kuwait e Qatar, ma dimenticano che è un'azienda americana a vendere armi nell'area.
Capitava in Cina, durante la persecuzione comunista. Una delle accuse gravi contro i missionari cattolici era quella di avere fra le mani una radio ricetrasmittente, quando essi avevano e usavano la corona del Santo Rosario. «Tu hai una radio rice-trasmittente»: questa era l'accusa grave di spionaggio contro il governo comunista. «Che cosa è, infatti, quell'oggetto a piccoli grani che tieni fra le dita?» - chiedevano. «Tu pronunci parole misteriose mentre fai scorrere quei grani fra le dita: è evidente che stai comunicando con qualcuno attraverso quell'oggetto che è una segreta radio ricetrasmittente». E invece era una corona del Rosario! Ma, senza volerlo, essi davano della corona del Rosario una definizione perfetta, considerandola una misteriosa radio rice-trasmittente, così semplice da potersi tenere in una mano, fra le dita.
Ogni anno ci sono decine di migliaia di conversioni al cattolicesimo. Sono dati ufficiali e conosciuti. In Corea del Sud, negli Stati Uniti, in vari Paesi dell'Africa, in ogni luogo. Molti convertiti provengono da Chiese cristiane non cattoliche e molti dal paganesimo, mentre sono più rare le conversioni dall'islam o dall'ebraismo. La violenza psicologica – e a volte fisica – che si esercita sul convertito è difficile da eludere.
Luis Santamaría è un sacerdote della diocesi di Zamora (Spagna), nella quale è parroco di nove paesi e delegato diocesano per i Mezzi di Comunicazione Sociale. Da molti anni studia la nuova religiosità, ed è membro della Rete Latinoamericana di Studio delle Sette (Red Iberoamericana de Estudio de las Sectas, RIES). In questi giorni sta partecipando come oratore alle XXIV Giornate per Delegati Episcopali e Direttori di Segretariati di Relazioni Interconfessionali sul tema “La realtà delle sette e della nuova religiosità in Spagna”. Ha pubblicato vari libri sul tema, come “¿Qué ves en la noche? Religión y sectas en el mundo actual” e “Entre las sectas y el fin del mundo. Una noche que murmura esperanzas”.
La notizia è di oggi. Fonti dell'agenzia di stampa missionaria Misna dicono che sono per lo meno 60 le ragazze rapite nella regione di Adamawa nel nord est del paese dal gruppo islamista Boko Haram.
Sembra che in Italia la libertà di pensiero e il rispetto delle sensibilità religiose siano due concetti difficilmente conciliabili, la cui importanza si alterna a seconda delle situazioni e dei casi. Se infatti, per fare un esempio, si parla dell’Islam (questa religione tanto sconosciuta quanto lontana dalla nostra storia e dal nostro modo di pensare e di vivere) la sensibilità religiosa dei suoi adepti avrà la meglio sulla nostra libertà di pensiero e di espressione: in onore alla loro scelta di vita religiosa, dovremo stare attenti a cosa diciamo, a cosa festeggiamo, a cosa studiamo, a cosa disegniamo, a cosa mangiamo o a cosa facciamo loro mangiare. Non sia che che qualcuno si senta escluso a causa della nostra insensibilità e inospitalità.
Oggi inizia la Novena ai defunti.
Sulla famiglia naturale, è ormai cronaca quotidiana, si addensano nubi minacciose. La ferita maggiormente preoccupante, allo stato attuale delle cose, è nei continui tentativi, già andati a buon fine in alcuni Paesi, di approvare con diverse modalità le unioni omosessuali. Non bisogna dimenticare, però, che del cupo scenar, eccio fa parte anche un altro elemento che si potrà rivelare determinante per liquefare il concetto di famiglia: l’incesto. A questo proposito, va ricordato quanto affermato da Jean Paul Sartre: «Quanto alla famiglia, scomparirà soltanto quando avremo cominciato a sbarazzarci del tabù dell’incesto; la libertà deve essere pagata a questo prezzo».
Negli ultimi decenni la famiglia in Italia non ha vissuto momenti felici quanto a trattamento normativo o amministrativo. Ma il bombardamento sistematico cui la si sta sottoponendo da qualche mese sul piano della legislazione, dell’azione di governo, della giurisprudenza e degli atti degli enti territoriali non ha precedenti.
É notizia di pochi giorni fa che Apple e Facebook hanno proposto alle proprie dipendenti come “bonus” la possibilità di conservare i loro ovuli per rinviare le gravidanze. Stando alla stessa notizia, lo avrebbero fatto con l’intento di «attirare più lavoro femminile», essendo la Silicon Valley un contesto high tech nel quale la presenza delle donne è circoscritta al solo 30%, dicono. E già qui verrebbe da chiedersi se “il problema” vero sia nel fatto che le donne fanno i figli o che magari sono proprio ontologicamente diverse, con attitudini e preferenze che, forse, non sprizzano all’istante di entusiasmo all’idea di fare il nerd tutta la vita (detto da una del settore che preferisce di gran lunga cucinare e infilare perline).
Tre vescovi del Friuli Venezia Giulia – Pellegrini di Concordia-Pordenone, Mazzocato di Udine e Crepaldi di Trieste - hanno pubblicato ieri un documento coraggioso nel quale richiamano la bellezza del matrimonio e della famiglia e criticano la decisione dei sindaci delle loro città di trascrivere nei registri dello stato civile i “matrimoni” tra coppie omosessuali contratti all’estero. Con ogni probabilità la prima parte non verrà nemmeno notata dai media, mentre sulla seconda verranno lanciati gli strali. Vescovi poco aperti o, perché no?, omofobi…
Il Canada è in prima linea sul fronte del jihad insieme a tutto l’Occidente. L’attacco terroristico al Parlamento di Ottawa sta scatenando polemiche per la gestione della sicurezza che non dovrebbero riguardare solo il Canada ma tutto l’Occidente che ha aderito politicamente e anche con contributi militari alla Coalizione contro lo Stato Islamico (IS).
Vangelo Mt 22,34-40: Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Oggi inizia la Novena a Tutti i Santi.
Vogliamo continuare ad amare. Magari imparassimo ad amare con più maturità. Senza voler trattenere. Senza fermarci alle aspettative che non si realizzano. L'amore di Maria ci trasforma. Ella restituisce l'equilibrio che spesso perdiamo nel cammino convulso della vita. Ci regala quella pace perduta. Ci equilibra nel nostro disordine. Così ha fatto con l'anima di padre Josef Kentenich. È questo il ruolo che Maria ha giocato nella sua vita fin dall'inizio: “L'anima si è mantenuta in equilibrio grazie a un amore per Maria personale e profondo. Maria è il punto di intersezione tra l'aldilà e l'aldiqua, tra il naturale e il soprannaturale, è la bilancia del mondo. Mediante il suo essere e la sua missione mantiene il mondo in equilibrio”. Maria mantiene l'equilibrio in un mondo squilibrato. Un mondo spezzato, disunito, diviso.
Ora che il Sinodo straordinario sulla famiglia è terminato, non vi ritrovate a dire “Vorrei aver potuto dire questo ai Padri sinodali...”? E con il Sinodo ordinario sulla famiglia previsto per il prossimo anno, non vi ritrovate a dire “Spero di poter dire questo al prossimo Sinodo...”? Ecco su cosa vorrei dire di riflettere ai Padri sinodali, quelli di quest'anno e quelli dell'anno prossimo. Mi piacerebbe parlare loro del mio amico Pete (ho il permesso di raccontare questa storia). Pete è un vecchio amico, attivo nella sua parrocchia, un uomo generoso che tutti sperano di incontrare. Circa quattro anni fa, dopo 30 anni di matrimonio, la moglie lo ha lasciato. Era devastato. “Padre, non augurerei questo dolore al mio peggior nemico”, mi ha detto. Dopo il divorzio civile, amici e parenti, molti dei quali si dicono cattolici, hanno detto a Pete di togliersi la fede e di “andare avanti”. I loro commenti, in varie forme, erano questi: “Non tornerà mai. Il tuo matrimonio è finito. Ci sono altri pesci nel mare. Dio vuole che tu sia felice. La tua sofferenza non è utile”. Pete non li ha ascoltati. Ha indicato la sua fede e ha detto a tutti loro: “Sono un uomo sposato. Sapevamo cosa stavamo facendo il giorno del nostro matrimonio. Sapevamo cosa stavamo promettendo l'uno all'altro e a Dio; sapevamo cosa Dio ci aveva promesso”. Pete si è buttato nei sacramenti. Non può vivere senza adorazione eucaristica, rosario e divina misericordia. “Non smetterò di pregare per la ricostruzione della mia famiglia fino al giorno della mia morte”. Conoscendolo bene, ci credo.
È istruttiva per noi la riflessione sulla leggenda della mitologia che ci racconta del prode Teseo, un giovane eroe dell'Attica, il quale voleva affrontare ed eliminare un terribile mostro, il Minotauro, che aveva il corpo umano con la testa del toro, e che viveva in un mitico Labirinto, dove riceveva periodicamente il tributo espiatorio di sette fanciulli e di sette fanciulle ateniesi da lui sbranati e divorati. Entrare nel Labirinto, però, significava non uscirne più per l'intreccio delle stradine interne che si incrociavano senza alcun ordine o possibilità di orientamento. C'era infatti da scoraggiarsi da parte di tutti coloro che pur volevano eliminare quel terribile mostro per non dover più pagare l'orrendo sacrificio delle quattordici vite umane di fanciulli e fanciulle. Il prode Teseo, tuttavia, con coraggio e determinazione volle cimentarsi nell'impresa di eliminare il Minotauro, e si fece chiudere nel Labirinto; ma portò con sé un filo che Arianna, la figlia del re Minosse, gli preparò e gli diede. Entrato nel Labirinto, Teseo legò il capo del filo all'ingresso e lo distese via via avanzando per le vie intricate del Labirinto: l'espediente del filo, tanto semplice quanto utile, gli consentì di ritrovare la via dell'uscita dal labirinto, dopo avere affrontato e ucciso l'orribile mostro. Non è difficile vedere in quel filo di Arianna, così prezioso e salutare, un simbolo del Rosario di Maria. Se è vero, infatti, che, secondo la mitologia, interamente falsa e inconsistente, il filo di Arianna accompagnò Teseo nell'impresa vittoriosa contro il Minotauro e gli fu prezioso per non perdersi tra le mille vie del Labirinto, ritrovando la giusta via dell'uscita dal Labirinto, tanto più bisogna dire che, nella storia della salvezza, che è la nostra storia concreta, il Rosario di Maria aiuta realmente il cristiano a vincere ogni battaglia, senza perdersi nel selvaggio Labirinto del mondo, purché si segua la via della salvezza insegnata dalla santa corona. C'è forse un uomo sulla terra, infatti, che non abbia da combattere contro i numerosi «mostri» presenti sulle strade del mondo, presenti nell'uomo stesso? Non siamo forse noi circondati da nemici interni ed esterni? Non parla forse esplicitamente san Paolo dei nostri «vizi e concupiscenze» da crocifiggere (Gal 5,24) e della legge del peccato che è nelle «nostre membra» (Rm 7,23), in questo «corpo di morte» (Rm 7,24)?
Convegno sull’ultimo libro del prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Ma gli interventi hanno voluto anche sgombrare il campo dalle incomprensioni che hanno circondato i lavori del Sinodo.
«A 87 anni esco dal mio silenzio per difendere Jerome Lejeune, mio marito, morto 20 anni fa». Comincia così la lettera che Birthe Lejeune (qui intervistata da tempi.it), moglie del genetista che ha scoperto la sindrome di Down, ha deciso di scrivere al giornale francese La Croix per difendere il marito, di cui è in corso la causa di beatificazione, accusato in Francia di aver avuto un ruolo minore nella scoperta e di aver usurpato il lavoro di altri due ricercatori.
La lettera di un partecipante all’ultimo raduno dei veilleurs italiani. «Io che per anni non ho saputo dove stare, oggi sono qui, fermo, in mezzo a una piazza, che lotto con la sola forza della mia presenza»
«Mi chiamo Luca, sono sposato con Chiara da 15 anni, abbiamo nove figli ed abitiamo a Mestre. In questo momento mi sento un po’ spremuto: mi danno 200 euro e se ne riprendono 300».
L’illustrissimo dottor Giuseppe Tesauro e gli esimi togati della sua Corte Costituzionale dovrebbero adesso dire qualcosa, non certo fare autocritica, ma almeno abbassare un po’ le ali della loro onnipotenza e decidersi a dialogare con la realtà. Quella che continua a procedere in direzione ostinata e contraria alle presunzioni dell’ideologia e se ne impippa bellamente anche di codici e pandette. Ricordate? Gli ermellini dell’Alta Corte, solo qualche mese fa, hanno sentenziato che produrre figli attraverso la fecondazione eterologa è un diritto delle donne e che ogni divieto in tal senso è illegittimo e contrario alla civiltà. Ipse dixit Tesauro, tra gli applausi della stampa amica e le fanfare dei governatori della neo sinistra gender. Primo tra tutti il toscano Enrico Rossi, il più svelto a salire sul carro dei nuovi diritti promettendo eterologa gratis e illimitata. L’unica Regione ad apporsi, fu la Lombardia: senza una legge nazionale, non ne avrebbe mai preso in carico i costi, sottraendo risorse a ben più urgenti emergenze. Come quella dell’assistenza agli anziani o ai giovani disoccupati. Per questo il governatore Roberto Maroni venne subissato di fischi e insulti ( “bigotto” e “oscurantista” i più gentili) da parte dei colleghi del Pd.
Nella vulgata mediatica Ignazio Marino è il paladino dei diritti, il ministro Alfano e il prefetto di Roma incarnano invece la burocrazia più ottusa, cieca di fronte alle forme contemporanee di manifestazione dell’amore, così ripiegata su sé stessa da compiere l’atto di prevaricazione di cancellare le trascrizioni nei registri dello stato civile della Capitale. Esponenti di associazioni Lgbt impartiscono in queste ore sofisticate lezioni di diritto civile e di diritto amministrativo, e spiegano che solo il giudice potrebbe – se ne ravvisasse le condizione – disporre la cancellazione, non certo una autorità amministrativa, sì che il combinato della circolare del ministro e della iniziativa del prefetto non avrebbero altro significato che quello di un “marketing politico”. A differenza del suo collega di Bologna, Marino non attribuisce all’iniziativa un valore meramente simbolico, ma annuncia di andare oltre; per esempio, vuol riconoscere i congedi parentali ai componenti di una coppia da considerare “sposata” a seguito della trascrizione (immagino solo per i dipendenti del Comune di Roma che fruiscano del nuovo servizio: per gli altri, in virtù di quale competenza?).
Non dite che non ve l’avevamo detto. Su questo giornale spieghiamo da tempo che dove passano le leggi sull’omofobia, dove si riconoscono le unioni civili e i «matrimoni» omosessuali, dove si sostiene che i diritti degli omosessuali a non essere discriminati prevalgono su ogni altro diritto, è solo questione di qualche anno e poi si andranno a prendere e portare in prigione anche i preti e i pastori che si rifiutano di «sposare» persone dello stesso sesso. Oggi dobbiamo confessare ai lettori che ci eravamo sbagliati. Pensavamo fosse questione di qualche anno: ma si trattava di qualche mese. Negli Stati Uniti, che pure sono un Paese con una grande tradizione di rispetto per la libertà religiosa, ci siamo già arrivati.
La Nigeria è fuori pericolo e non corre più il rischio di essere devastata da Ebola. Alla scadenza dei 42 giorni senza nuovi contagi, tarati sull’incubazione del virus che è di 21 giorni, l’Organizzazione mondiale della sanità ha fatto l’annuncio che un popolo intero stava aspettando. Perché Liberia, Sierra Leone e Guinea sono stati falcidiati dal virus mentre la Nigeria ne è uscita senza troppe vittime? Per i giornali nigeriani, gran parte del merito va a Stella Ameyo Adadevoh.
«Abbiamo bisogno della vostra fede». È questo il messaggio che ieri sera il patriarca di Babilonia dei Caldei Louis Raphael I Sako ha rivolto alle oltre mille persone accorse ad ascoltarlo a Milano. L’incontro, organizzato da Fondazione Tempi, Diocesi e Centro Culturale di Milano, aveva come titolo “Sperando contro ogni speranza. Testimonianza dal martirio dei cristiani iracheni” e non è durato più di un’ora. «Non bisogna fare cose lunghe che poi la gente si stufa – ha detto Sako –, ma brevi e forti». Aperto dai saluti del vicario Luca Bressan e dell’assessore regionale Cristina Cappellini, l’intervento di Sako si è sviluppato a partire dalle domande poste dall’inviato di Tempi Rodolfo Casadei e coordinato dal direttore del Cmc Camillo Fornasieri.
Si celebra la memoria liturgica di Karol Wojtyla. Qui riportiamo le testimonianze che servirono per aprire il processo che lo portò a essere riconosciuto santo
Rientreranno a fine mese dalla Cina, dopo una permanenza di due settimane, 15 pellegrini olandesi accompagnati dal vescovo ausiliare di Roermond, mons. Everard de Jong. Il viaggio li porterà sui luoghi dove visse e fu ucciso il vescovo di origini olandesi Franz Schraven, bruciato vivo con altri otto compagni dai soldati giapponesi nel ‘37 perché si era rifiutato di “concedere” oltre duecento giovani cinesi come “donne di conforto”.
Ieri, 20 ottobre, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, amministratore apostolico dell’arcidiocesi Madrid, ha presieduto la cerimonia di traslazione alla parrocchia di Santa Maria de Caná a Pozuelo de Alarcón, comune della comunità autonoma Madrid, dei resti della piccola venerabile. La venerabile Mari Carmen Gonzáles Valerio y Sáenz de Heredia aveva 9 anni. Visse e morì durante la terribile guerra di Spagna (1936-1939) e subì le atroci persecuzioni anticattoliche scatenate dagli anarchici e dai marxisti la precedettero sin dal 1931 e la caratterizzarono. Mari Carmen nacque il 14 marzo 1930, a Madrid. Seconda un’antica usanza, la bambina venne consacrata alla Madonna del Carmine, di cui prese il nome. Fu battezzata poche ore dopo la nascita per paura di perderla e eccezionalmente a soli due anni venne cresimata, con il permesso del Nunzio apostolico mons. Todeschini, amico di famiglia; l’eccezionalità del fatto si giustificava con la percezione, che non ci fosse molto tempo per prepararsi alla lotta per la fede.
A proposito della relazione finale del Sinodo, si è molto discusso su tre paragrafi - 52 e 53, sulla comunione ad alcune categorie di divorziati risposati, e 55, sull'accoglienza delle persone omosessuali - che, non essendo stati votati dai due terzi dei padri sinodali, a norma dell'articolo 26 comma 1 del regolamento del Sinodo come riformato da Benedetto XVI nel 2006 non vanno considerati espressione ufficiale dell'assise sinodale.
Un episodio della vita del beato Giovanni XXIII ci fa ben comprendere come la preghiera del Santo Rosario sostiene e dona la forza di pregare anche a chi è stanco. Forse per noi è facile scoraggiarci se dobbiamo recitare il Santo Rosario quando siamo stanchi, e invece, a rifletterci anche solo per poco, capiremmo che basterebbe un po' di coraggio e di determinazione per fare un'esperienza salutare e preziosa: l'esperienza che la preghiera del Santo Rosario sostiene e fa superare anche la stanchezza. Al papa Giovanni XXIII, infatti, legatissimo alla recita quotidiana delle tre corone del Rosario, capitò che un giorno, per il carico delle udienze, dei discorsi e degli incontri, arrivò a sera senza aver potuto recitare le tre corone. Subito dopo la cena, lungi dal pensare che la stanchezza poteva dispensarlo dalla recita delle tre corone del Rosario, chiamò le tre suore addette al suo servizio e chiese loro: «Ve la sentireste di venire con me in Cappella a recitare il Santo Rosario?». «Volentieri, Padre Santo». ...
"Noi senza Cristo non abbiamo identità". Da "gente di strada" ci fa "concittadini dei Santi e familiari di Dio". "Il pagano - e tante volte noi cristiani ci comportiamo come i pagani - si dimentica di Gesù, pensa a se stesso, alle sue cose, non aspetta Gesù. L'egoista pagano fa come se fosse un dio: 'Io mi arrangio da solo'. E questo finisce male, finisce senza nome, senza vicinanza, senza cittadinanza".
Centinaia di persone hanno partecipato a un evento che, secondo gli organizzatori, voleva aiutare la gente a superare la paura di animali considerati "impuri" dai musulmani. Per quelli di loro che hanno toccato i cani, dei volontari hanno spiegato come compiere i lavaggi purificatori.
Ad agosto la 19enne Maria Bibi è stata rapita e costretta a unirsi in matrimonio con Mohammad Zohaib, un vicino di casa e compagno di scuola. Ora la vicenda è nelle mani di un tribunale. Intanto la Chiesa pakistana celebra una giornata di digiuno e preghiera per Asia Bibi. Leader musulmano: nessun innocente deve essere vittima “in nome della religione”.
È impressionante la serie degli episodi in cui il Santo Rosario è stato di aiuto e di sostegno nelle dure lotte della vita. Se si potessero leggere le cronache delle persecuzioni contro i cattolici si scoprirebbero tesori di testimonianze eroiche a conferma della preziosità della corona del Santo Rosario nell'affrontare e nel sostenere travagli e sofferenze incredibili per la ferocia e la disumanità dei persecutori. Un esempio bellissimo ci è offerto dalla cronaca che un deportato politico francese, Claude Humbert, scrisse al suo ritorno dai campi di concentramento nazisti. «Quando arrivai al campo di Neungamme fui destinato ai lavori di scavo. Misi il rosario al collo e andai al lavoro. Una guardia delle SS me lo strappò brutalmente e lo gettò fra le immondizie. Più tardi ne fabbricai uno con dei pezzetti di corda. Non avevamo assolutamente niente, né Messa, né oggetti di pietà: ogni culto era proibito sotto pena di morte. È allora che noi abbiamo compreso tutto il valore e l'utilità del Rosario. Tutti i deportati si ingegnavano a costruirne. Ce li imprestavamo parecchie volte nel corso della giornata, ed era una mezza battaglia poterne avere uno. (?) Quale conforto per noi quella preghiera, l'unica che ci fosse possibile recitare. I misteri dolorosi! Li vivevamo con Gesù Cristo e con la Vergine. Offrivamo le nostre sofferenze: la fame, il freddo, i colpi di frusta...
A Matteo Renzi piace il numero 80 e ieri a Domenica live, nello studio di Barbara D’Urso, è arrivata un’ulteriore conferma. I 500 milioni che la legge di stabilità destina alle famiglie serviranno per finanziare «un bonus di 80 euro alle neo-mamme per i primi tre anni».
«In Danimarca nemmeno un combattente tornato dalla Siria è stato arrestato. Al contrario, ritenendo che la discriminazione spinga i musulmani ad arruolarsi nell’Isis, vengono forniti ai rimpatriati consulenze psicologiche gratuite, posti di lavoro, iscrizioni all’università e nelle scuole». Lo scrivono Anthony Faiola e Souad Mekhennet in un reportage apparso domenica sul Washington Post, avvertendo che «alcuni progressisti si augurano che il modello sia esportato in altri paesi europei e negli Stati Uniti». Il modello danese ha preso piede ad Aarhus, città portuale danese che si affaccia sul Kattegat: qui, spiegano i cronisti del Washington Post, gli jihadisti sono «liberi di circolare per le strade». Il quotidiano americano racconta la storia di uno di loro, Talha (nome di fantasia), un musulmano di 21 anni, tornato lo scorso ottobre dalla Siria, dove ha combattuto per nove mesi. «Intabarrato in un costume del deserto, e con una lunga barba, Talha viene salutato dagli islamici del posto come un eroe»
Otto figli di cui quattro adottati dopo il genocidio. La clinica per aiutare le donne incinte in difficoltà. L’educazione delle coppie verso il matrimonio. Dopo la testimonianza davanti ai vescovi, i Gatsinga raccontano la loro storia a tempi.it
La decisione non ha precedenti. Aibi (Amici dei Bambini), uno dei principali enti italiani autorizzati a svolgere le pratiche per le adozioni internazionali, ha deciso di sospendere l’accettazione di nuovi incarichi. Una delle ragioni dietro questa decisione la si può cogliere osservando i dati dell’attività anche della sola Aibi per il 2014: 446 conferimenti dalle coppie all’associazione già attivati, altri 50 mandati in arrivo nei prossimi giorni, più altri 41 in stand by; ci sono già 500 coppie in lista d’attesa, ma quelle che adotteranno da qui a dieci mesi saranno 91. Malgrado le richieste da parte delle coppie italiane siano in crescita (il 20 per cento di conferimenti in più ad Aibi rispetto al 2013), i percorsi di adozione portati a termine in Italia scendono del 45 per cento in un anno. Marco Griffini, presidente dell’associazione, precisa a tempi.it: «Il nostro non vuole essere un atto di protesta, ma è un atto dovuto nei confronti delle famiglie».
Ashiq Masih era presente quando il giudice di appello ha confermato la condanna a morte per la cristiana accusata ingiustamente di blasfemia. «La mia fiducia nel sistema legale pakistano è distrutta. Ai miei figli non ho detto niente. Come potevo?»
5 milioni 438mila e 878. Questo è il numero aggiornato al 2012 dei bambini uccisi intenzionalmente prima di nascere per la "salute" della madre. Immaginate Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle D'Aosta e Liguria rese deserte da 36 anni di aborto legale. Intere regioni del nostro paese sono state eliminate con le loro gioie, dolori, speranze, delusioni. Sono stati spazzati via maschi e femmine, santi e briganti, allegri e musoni, geni e sempliciotti, sani e malati. Tutti buttati giù nell'insaziabile scarico, innumerevoli gemme vitali disperse nella immensa cloaca abortiva da cui solo un Dio infinitamente misericordioso non si schifa di raccoglierli, ripulirli, vestirli con abito regale ed accoglierli al banchetto eterno.
Circola ampiamente su internet un'intervista all'onorevole Ivan Scalfarotto a Italia Post sul tema delle Sentinelle in piedi (clicca qui). Il sottosegretario e renziano di ferro da cui prende il nome il disegno di legge sull'omofobia consiglia alle Sentinelle, se proprio vogliono leggere qualcosa in piazza, di prendere in mano la sua legge, perché secondo lui non l'hanno letta.
"Tanti nostri fratelli sono perseguitati e hanno dovuto lasciare le loro case anche in maniera brutale" e "nell'indifferenza di tanti". Il cardinale Pietro Parolin: necessaria una risposta della comunità internazionale al terrorismo dello Stato islamico e serve un negoziato che dia soluzione a tutti i problemi mediorientali, a partire dal conflitto israelo-palestinese.
Luisa (nome di fantasia) ha 26 anni ed è affetta dalla nascita da tetraparesi spastica. Ma in università ha conosciuto Valentina, che a tempi.it racconta come l’ha aiutata a studiare
«Quale diritto è più importante della possibilità di dire al proprio compagno o compagna “ti amo”?». Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, sabato scorso, ha giustificato la trascrizione sul registro di stato civile di otto nozze gay contratte all’estero.
Accade la discriminazione ai danni di una giovane donna perché rispetta la deontologia sanitaria che impone di agire per la vita e non per la morte, e non ne parla nessuno
«Nuovo attacco reazionario contro il diritto essenziale delle donne di scegliere se dare la vita o no e contro il matrimonio omosessuale e la scelta di vivere secondo il proprio orientamento sessuale». Così è stato attaccato l’arcivescovo di Malines-Bruxelles André-Joseph Léonard, a Roma in questi giorni per il Sinodo straordinario sulla famiglia, dalla deputata belga del partito socialista Karine Lalieux.
Il ministero dell'Istruzione in Bangladesh ha premiato una scuola cattolica, la St. Philip's High School and College, miglior scuola del distretto di Dinajpur. L'istituto missionario, ha spiegato un funzionario locale, "rappresenta l'istituzione educativa ideale. Gli insegnanti si dedicano al 100% al successo dei loro studenti. Non forniscono solo un'istruzione accademica, ma anche morale e spirituale, essenziale per renderli esseri umani perfetti".
Penso che non solo i Padri sinodali, ma anche tutti i cattolici e tutte le persone di buona volontà abbiano vissuto con molta sofferenza interiore il dilemma dibattuto al Sinodo tra l’essere fedeli alla parola di Cristo sul matrimonio e nello stesso tempo il venire incontro a tante situazioni di fragilità, di fallimento, di crisi della famiglia. Questa lacerazione interiore, presente certamente in tutti i Padri sinodali e in tutti gli altri partecipanti (coppie, religiosi e osservatori di altre confessioni), impedisce di classificare semplicisticamente le varie posizioni, contrapponendo i “conservatori” agli “aperti”, i “rigidi” ai “misericordiosi”.
La solenne beatificazione di Papa Paolo VI ha concluso il Sinodo dei vescovi. Papa Montini aveva uno stile completamente diverso da Papa Francesco: riservato, timido, tormentato quanto il suo successore è esuberante, volentieri scherzoso e solare. Tuttavia il Paolo VI tratteggiato nell’omelia della Messa di beatificazione e nell’Angelus da Francesco assomiglia molto al Pontefice argentino, soprattutto nei problemi che si trovò ad affrontare.
La prima donna ad aver baciato Elvis Presley sullo schermo è oggi priora dell'abbazia Regina Laudis, in Connecticut.
Oggi inizia la Novena alla Misericordia di Dio per l'intercessione della beata Chiara Badano.
Centinaia di fedeli vegliavano da tre mesi per impedire la distruzione della loro chiesa. La polizia ha approfittato dell’assenza di molti, che sono dovuti recarsi nei campi per preservare il raccolto
Il giudizio più tranchant è quello dell'arcivescovo di Ferrara Luigi Negri: «É da tempo che dico che la libertà in Italia sta finendo». Parole forti, parole grosse. Ma il presidente del Comitato Amici di Rolando Rivi, che ha promosso la causa di beatificazione del seminarista ucciso nel 1945 dai partigiani rossi in provincia di Modena, sa che queste operazioni puramente ideologiche nascondono l'intenzione di censurare ciò che non si deve e non può dire.
L'assemblea sinodale non approva i paragrafi sui temi più controversi - divorziati risposati, comunione spirituale e gay - malgrado fossero stati riformulati sulle indicazioni dei circoli minori. Una clamorosa sconfessione del cardinale tedesco che più di altri si era esposto su questi argomenti, ma anche della segreteria del Sinodo, responsabile della Relatio di lunedì scorso che, evidentemente, presentava una realtà ben diversa dal vero dibattito che c'era stato. Anche le parti bocciate tuttavia entreranno del documento finale del Sinodo, che il Papa ha voluto trasformare in Lineamenta, ovvero linee che serviranno da base per un ulteriore dibattito nelle Chiese locali. In conclusione del Sinodo è intervenuto anche il Papa con un discorso fuori programma in cui ha richiamato al rispetto dell'aautorità pontificia e ha messo in guardia i vescovi dalle tentazioni emerse in queste settimane di Sinodo.
"Abbiamo seminato e continueremo a seminare con pazienza e perseveranza, nella certezza che è il Signore a far crescere quanto abbiamo seminato". Proclamato beato Paolo VI, "il grande timoniere del Concilio". Presente al rito anche Benedetto XVI - calorosamente accolto dalla folla - che da Paolo VI fu creato cardinale nel 1977.
San Pio da Pietrelcina soleva chiamare «arma» la corona del Santo Rosario. Capitò una volta che un frate, aiutando Padre Pio ad andare a letto, sentì chiedersi dal Padre: «Prendimi l'arma nella tasca dell'abito». Il frate, sorpreso, guardò se nelle tasche dell'abito di Padre Pio ci fosse realmente un'arma, e poi disse al Padre: «Padre, non c'è nessun'arma nelle tasche del vostro abito». Ma Padre Pio insistette: «Vedi bene che c'è, prendila e dammela». Il frate infilò di nuovo le mani nelle tasche dell'abito, tirò fuori la corona del Rosario, e disse a Padre Pio: «Ma, Padre, non c'è nessun'arma nella tasca dell'abito, c'è soltanto la vostra corona del Rosario!». «E quella che cos'è? Non è forse l'arma?». Sì, il Santo Rosario è anche questo: è un'arma.
Pier Giorgio Frassati, giovane Beato della Chiesa, era uno studente universitario simpatico e brillante nella sua vivace testimonianza di cristiano coerente e franco, che non temeva gli affronti e non rifuggiva dal sostenere la sua fede adamantina senza complessi né di inferiorità né di superiorità. Un giorno, infatti, a Torino, camminava per la strada con la sua bella corona del Rosario in mano, che gli impediva di perdere tempo, impegnandolo interiormente a trasformare in preghiera i suoi passi svelti verso casa. Ad un certo punto incontrò un gruppetto dei suoi giovani compagni di Università, e uno di questi, vedendo la corona del Rosario nella mano di Pier Giorgio, esclamò ad alta voce: «Oibò, Pier Giorgio, sei mica diventato bigotto?...». «No no - fu la pronta risposta di Pier Giorgio - sta pur tranquillo che sono rimasto semplicemente cristiano». Bella la risposta, chiara come la luce dell'alba. Un cristiano che non sia figlio di Maria non è certamente fratello di Gesù Cristo, «il Primogenito tra molti fratelli», come insegna san Paolo Apostolo (Rm 8,29). E il Rosario è un segno evidente del legame che unisce il vero cristiano alla divina Madre di Cristo e dei cristiani.
nigeria-yola-boko-haram«Quando Boko Haram ha attaccato la città di Madagali, ci hanno riuniti tutti e poi hanno sparato a mio padre». Rejoice, studentessa di 19 anni, ricorda bene quando ad agosto i terroristi hanno invaso la sua città, nello Stato settentrionale di Adamawa, Nigeria. Ora la ragazza si trova in un campo profughi a Yola, insieme ad almeno 4.500 altri nigeriani scappati da diversi villaggi.
La relazione del ministero della Salute afferma che «il numero di non obiettori è congruo» e che i punti abortisti sono anche troppi. Gli aborti calano del 4,2% ma restano sopra i 100 mila nel 2013
siria-islam-crocifissione-raqqa-cristianiI militanti dello Stato islamico hanno iniziato a mozzare teste anche ai propri militanti. Lo rivela il Syrian Observatory for Human Rights. L’ong parla dell’esecuzione di due jihadisti di Isis ad Al-Bukamal, una cittadina siriana. Uno dei due uomini era accusato di aver «rubato soldi ai musulmani» (forse per usura), l’altro di «spionaggio e frode». Dopo l’arresto della “polizia” jihadista, entrambi i militanti sono stati condannati a morte dal tribunale islamico locale e quindi decapitati nella piazza principale di Al-Bukamal.
L’amministrazione comunale di sinistra ha deciso di non concedere il patrocinio alla presentazione di un libro sul giovane seminarista ucciso dai partigiani e beatificato da papa Francesco
La vita è terragna, i trucchetti possono sedarla, vincerla mai, perché «tu sol – pensando – o Ideal sei vero». E dateci un po’ di Ideale, invece di dare a noi (a noi!) dei conservatori. Darci dei conservatori fa ridere. Siamo anarchici terragni
Sui temi quali la comunione ai divorziati risposati, l’omosessualità, l’indissolubilità del matrimonio e simili sempre più prelati – sia dentro che fuori dal Sinodo - si sbilanciano nel dire che ci vorrebbe più pastorale e meno dottrina, quasi fossero in competizione tra loro. Da qui la strana idea che tanto più sei attento alla pastorale tanto meno dovrai esserlo sulla dottrina e viceversa.
«Decine di italiani», tanti italo-marocchini e italo-libici così come italo-algerini, combattono tra le fila dell'organizzazione dello “Stato Islamico” e arrivano al fronte «già indottrinati dal primo giorno», ma privi di esperienza nell'utilizzo delle armi. Fares Tammo coordinatore del Consiglio rivoluzionario curdo, ala militare dell'opposizione al regime di Bashar al Assad, è una miniera di informazioni sui combattenti stranieri che militano con il Califfato e all’agenzia Aki/Adnkronos ha raccontato molti dettagli utili a capire le dimensioni e la natura del problema.
Nella città russa di Perm una coppia di satanisti ha chiamato il figlio Lucifero, nonostante tutti i tentativi della responsabile dell’ufficio anagrafico di dissuaderli. Non c’è alcuna legge in Russia che vieti di chiamare il figlio come desiderano i genitori. Alcuni attivisti ortodossi locali, venuti a conoscenza della cosa, hanno chiesto di togliere la patria potestà ai genitori e di dare il bambino in affidamento a una famiglia di credenti ortodossi. La madre del bambino, Natalia Menshikova ha spiegato la sua scelta: “Noi siamo satanisti. Durante la gravidanza non ho condotto una vita modello, mi sono data agli eccessi e il parto è stato difficile. Allora ho fatto un voto: se il bambino fosse sopravvissuto lo avrei chiamato Lucifero. Il bimbo è nato affetto da una pesante asfissia. Lucifero è il simbolo della libertà di pensiero, dell’orgoglio e dell'intelletto. E comunque, se quando raggiungerà l'età di 14 anni mio figlio decidesse che il nome non gli piace, potrà tranquillamente cambiarlo”.
Paolo VI è stato definito amletico, dubbioso, titubante, incerto. Eppure il 19 ottobre sarà Beato. Perché? Per alcuni era troppo progressista, per altri era troppo conservatore. Intellettuale raffinato, non sarebbe mai entrato nel cuore della gente come Giovanni XXIII; cireneo della Chiesa, non avrebbe mai testimoniato una fede rocciosa come Giovanni Paolo II. Eppure sabato prossimo la Chiesa di Roma lo innalzerà sugli altari.
L'arcivescovo di Vienna interviene al briefing in Sala Stampa vaticana sui lavori del Sinodo, insieme ai coniugi Miano. Oggi la presentazione delle relazioni dei dieci Circoli minori
Il papa Pio XII definì il Santo Rosario «Preghiera della famiglia»: una preghiera fatta di rose profumate offerte alla Regina delle rose; una preghiera che è «sintesi di tutto il Vangelo», come dice ancora il papa Pio XII; una preghiera che è «meditazione dei misteri del Signore, sacrificio vespertino, corona di rose, inno di lode, compendio di vita cristiana, pegno sicuro del favore celeste, presidio per l'attesa salvezza»; e in un altro discorso ancora, lo stesso papa Pio XII descriveva i pregi e gli effetti salutari del Santo Rosario particolarmente per gli sposi novelli, per i fanciulli, per i giovani e per le giovani, per i genitori, per gli anziani, per i malati e per i morenti. Tutte le famiglie possono avere in casa questa aiuola di rose profumate da offrire ogni giorno alla «Regina della famiglia».
Oggi è il giorno delle reazioni alla notizia, diffusa ieri da Repubblica, secondo la quale il governo Renzi intende presentare entro fine mese una legge per il riconoscimento delle unioni gay, che ricalcherebbe il “modello tedesco” (di fatto uno pseudo matrimonio) e che farebbe “saltare” il testo firmato Cirinnà già in discussione al Senato.
«In Pakistan i cristiani sono trattati come cittadini di serie B, soprattutto quando ci sono casi di blasfemia». Così Sardar Mushtaq Gill, avvocato di Asia Bibi, commenta a tempi.it la sentenza con cui il giudice Anwar Ul Haq ha confermato ieri la condanna a morte per la donna cattolica. Il giudice ha «rigettato la nostra richiesta di appello» e ora per la donna rimane un’ultima strada: il ricorso alla Corte suprema.
Se è un metodo studiato a tavolino, funziona. Sui temi eticamente sensibili si solleva clamore mediatico su un provvedimento che non c’è, esplodono discussioni e polemiche, e intanto si approvano – grazie alla minore attenzione – ulteriori contributi alla frantumazione della famiglia. Ieri e ieri l’altro, mentre su giornali e tg si discettava di unioni civili, la Commissione Giustizia del Senato ha approvato la legge di conversione del decreto cosiddetto “taglia-liti”, che trasforma il matrimonio in un contratto di natura privatistica. Ne abbiamo illustrato i contenuti nelle settimane passate: con le nuove disposizioni la separazione e il divorzio vengono decisi sull’accordo delle parti davanti a un avvocato o a un impiegato del Comune, invece che andando al presidente del Tribunale.
La Relatio presentata lunedì viene sepolta sotto decine di pagine di emendamenti presentati dai dieci circoli minori. Nel mirino le aperture in tema di divorziati risposati, convivenze e unioni omosessuali. I padri chiedono di presentare modelli virtuosi di famiglia piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle situazioni difficili. Quella che emerge è una divisione netta fra i vescovi, che è figlia delle diverse filosofie cui si fa riferimento. È la grande influenza di Karl Rahner che riduce il senso del matrimonio e di tutti i sacramenti. E intanto il cardinale Kasper vive la sua giornata nera: non solo il colpo ricevuto dai circoli minori alla sua impostazione, ma ieri è scoppiato anche il caso dell'intervista "fantasma" dagli accenti razzisti, che ha fatto infuriare i vescovi africani.
Dopo cinque rinvii, l’Alta corte conferma la pena capitale per la madre cristiana, simbolo della lotta alla blasfemia. I legali annunciano ricorso alla Corte suprema, ultimo grado di giudizio. Vescovo di Islamabad: decisione straziante, appello alla preghiera. Domenica 19 iniziative di solidarietà nel Paese.
Sono oltre 600 i pellegrini dell’U.N.I.T.A.L.S.I., tra cui 200 malati e disabili gravi, che da ieri alle ore 19 sono bloccati nella stazione di Ventimiglia a causa dell’ennesimo sciopero delle ferrovie francesi (Société Nationale des Chemins de Fer Francaise - SNCF). Il pellegrinaggio era partito ieri alle ore 10,18 da Brescia e sarebbe dovuto arrivare a Lourdes alle ore 9 di oggi. In queste ore il personale TRENITALIA E RFI (Rete Ferroviaria Italiana) di Ventimiglia si è prodigata tutta la notte e questa mattina nell’assistenza alle persone ospitate sul treno. Solo da qualche minuto, dopo forti pressioni U.N.I.T.A.L.S.I. sulle ferrovie italiane, il treno è ripartito. L’ennesimo caso di disservizio in Francia che già a fine settembre aveva bloccato in Italia la maggior parte dei treni dell’U.N.I.T.A.L.S.I. diretti a Lourdes in occasione del pellegrinaggio nazionale e anche lo scorso 11 ottobre un treno proveniente da Milano era stato fermato alla stazione di Milano San Cristoforo tutta la notte per impossibilità di entrare in territorio francese.
E' veramente disarmante ciò che abbiamo visto e letto in questi giorni. Parlo della copertura giornalistica del Sinodo, in particolare da parte di non pochi giornalisti che Massimo Faggioli ha ben definito "giornalisti-attivisti". Sono tra l'altro operatori sbarcati a Roma per l'occasione con progetti precisi, studiati a tavolino, con buona disponibilità di risorse. Ovviamente, ogni giornalista ha diritto di avere una sua opinione e ha altrettanti diritti affinché essa circoli e si ponga su un piano di dialogo con altri pareri espressi da distinti commentatori. Sarebbe un pregevole contributo alla chiarezza e un gesto di buona educazione nei confronti dei lettori.
Al termine dell'Udienza generale, rivolgendosi ai fedeli e pellegrini di lingua polacca, Papa Francesco ha ricordato l'elezione di Papa san Giovanni Paolo II avvenuta il 16 ottobre di 36 anni fa: "Oggi - ha detto il Santo Padre - ricordiamo santa Teresa di Gesù, carmelitana scalza, vergine e dottore della Chiesa. Domani invece ricorre l’anniversario dell’elezione alla Sede di Pietro di san Giovanni Paolo II. Questi due santi sono uniti dall’affidamento di se stessi a Dio, dalla dedizione alla Chiesa e dalla vita mistica. Impariamo da loro la radicalità evangelica e la crescita nella piena comunione con Dio. Benedico di cuore tutti voi presenti e i vostri cari".
La devozione al S. Cuore di Gesù è sempre attuale. Essa è fondata sull'amore ed è espressione di amore. «Il santissimo Cuore di Gesù è fornace ardente di carità, simbolo e immagine espressa di quell'eterno amore con il quale «Dio ha tanto amato il mondo da dargli il suo figlio unigenito» (Gv. 3,16) Il Sommo Ponteficei, Paolo VI, in varie occasioni e in diversi documenti ci richiama a ritornare ed attingere sovente a questa divina fonte del Cuore di Cristo. «Il Cuore di Nostro Signore è la pienezza di ogni grazia e di ogni sapienza, dove possiamo noi diventare buoni e cristiani, e donde noi possiamo trarre qualcosa per dispensare agli altri. Nel culto del Sacro Cuore di Gesù troverete la consolazione se avete bisogno di conforto, troverete i buoni pensieri se avete bisogno di questa luce interiore, troverete l'energia per essere coerenti e fedeli quando foste tentati o di rispetto umano o di paura o di incostanza. Troverete soprattutto la gioia di essere cristiani, quando c'è il cuore nostro che tocca il Cuore di Cristo». «Desideriamo soprattutto che il culto al Sacro Cuore si realizzi nella Eucarestia che è il dono più prezioso. Di fatto, nel sacrificio dell'Eucarestia il nostro stesso Salvatore si immola e viene assunto, «sempre vivo per intercedere per noi» (Eb 7,25): il suo cuore è aperto dalla lancia del soldato, il suo sangue prezioso misto ad acqua si effonde sul genere umano. In questo sublime vertice e centro di tutti i sacramenti, si gusta la dolcezza spirituale alla sua stessa fonte, si celebra la memoria di quell'immenso amore che nella passione di Cristo ha dimostrato. Perciò è necessario - usando le parole di s. Giovanni Damasceno - che «ci avviciniamo a lui con ardente desiderio, perché il fuoco del nostro amore attinto a questo carbone acceso, bruci i nostri peccati e illumini il cuore». Ci sembrano queste delle ragioni molto opportune perché il culto del Sacro Cuore che - lo diciamo addolorati - si è affievolito in alcuni, rifiorisca sempre più, e sia da tutti stimato come una egregia forma di pietà necessaria che ai nostri tempi e richiesta dal Concilio Vaticano li, perché Gesù Cristo, primogenito dei risorti, realizzi il suo primato su tutto e su tutti» (Col 1,18). (Lettera apostolica «Investigabiles divitias Christi»). Gesù, dunque, ci ha aperto il suo Cuore, come una sorgente d'acqua zampillante per la vita eterna. Affrettiamoci ad attingervi, come il cervo assetato corre alla fonte.
Il mese di ottobre è il mese del Santo Rosario ed è anche il mese missionario. L'unione delle due cose è santa e salutare. Le Missioni hanno certamente bisogno di preghiera senza fine. E il Rosario è la preghiera che più di ogni altra si presta ad essere prolungata e continua per la sua semplicità e per la sua facilità: con una coroncina in mano si può pregare dappertutto, in chiesa e in casa, per le strade e al lavoro, di giorno e di notte, da sano e da ammalato. Così hanno fatto i Santi apostoli in patria o i Santi missionari nelle terre degli infedeli da evangelizzare. Per questo la Chiesa ha unito, nel mese di ottobre, il Rosario e le Missioni, raccomandando ai cristiani di recitare il Rosario con l'intenzione particolare di aiutare le Missioni nel loro sviluppo, e di sostenere i Missionari nelle loro fatiche apostoliche, nel loro sforzo di evangelizzazione dei popoli che non conoscono Cristo, ai quali donare Cristo, il Salvatore, per mezzo di Colei che lo ha generato e donato a tutto l'universo. Grande è infatti l'aiuto che la preghiera del Rosario dona ai missionari, i quali spesso si trovano soli e sperduti nelle terre lontane. Il santo missionario e martire dell'Oceania, Pietro Luigi Maria Chanel, fu un esempio mirabile di missionario del Rosario nella sua Missione tra gli infedeli. Il Rosario era il suo tesoro, il suo compagno di fatiche apostoliche, il suo conforto e la sua compagnia nelle solitarie e stancanti marce per le stazioni missionarie. Con la corona fra le mani egli attraversava le valli e le colline di Futuna, seminando ad ogni passo le Ave Maria.
Quando abbiamo mandato in stampa una delle ultime copertine di Tempi raffigurante una ragazza davanti a uno specchio e il titolo “Mi piaccio, mi sposo” non avremmo mai potuto immaginare che, come si dice in questi casi, la realtà avrebbe superato la fantasia.
«I miliziani dello Stato islamico ci hanno sradicato e buttato fuori dal nostro paese. Abbiamo lasciato Mosul con il cuore spezzato». Abu Safwan è uno dei 1.800 cristiani che dopo essere fuggiti dai terroristi islamici a Erbil, nel Kurdistan, sono stati trasferiti in un centro cattolico in Giordania, fuori dalla capitale Amman, su invito del re Abdullah II e della Caritas.
Oggi è l’anniversario della nascita del fondatore del movimento di Comunione e Liberazione. Per ricordarlo pubblichiamo una lettera scrisse all’amico Angelo Majo, in occasione del compleanno di quest’ultimo
Meno matrimoni, meno figli, nuclei famigliari più numerosi ma più piccoli ed enormemente più deboli. Nella sua disamina dello stato di salute della famiglia contemporanea lo statistico Roberto Volpi non scopre certo malattie nuove, ma ne individua le cause in maniera non scontata. A cominciare dalla crisi economica, che per Volpi è un fattore aggravante ma non scatenante. Se ci sposiamo a trent’anni abbondanti, se facciamo figli quando la natura sarebbe meno propensa a permettercelo, se i nostri bambini sono figli unici, se le nostre case sono una tana sempre meno affollata invece che il punto di partenza per essere creativi nel mondo, non è solo perché la disoccupazione galoppa e le tasse ci tolgono il fiato. Se accade tutto questo, sostiene Volpi, è perché da tempo la famiglia ha smesso di essere un fattore del nostro successo, anche come paese, per rimanere un peso, una palla al piede, un ostacolo alla realizzazione personale dei suoi componenti.
Con una decisione senza precedenti noti, il Comune di Houston, Texas, minaccia di utilizzare i sermoni di alcuni religiosi locali in tribunale contro di loro. Il municipio infatti ha citato in giudizio diversi pastori di varie denominazioni cristiane per costringerli a consegnare e a fare esaminare dagli avvocati del Comune tutte le prediche (e le comunicazioni rivolte ai membri delle rispettive chiese) in cui si siano occupati di omosessualità, di identità di genere o di Annise Parker, il sindaco della città, apertamente lesbica e ultrà dell’agenda Lgbt (foto a destra). I ministri che non osserveranno il mandato di comparizione potranno essere processati per oltraggio alla corte.
Al grido di «Allahu Akbar» un gruppo di uomini mascherati ha assalito degli studenti critici dell’Isil. Molti la pensano come un libraio vicino all’università di Istanbul: «Per noi non sono terroristi, ma eroi»
Domenica 19 ottobre papa Francesco, al termine del dell’assemblea straordinaria dei vescovi, beatificherà Paolo VI. Fu proprio papa Montini con la lettera apostolica-Motu proprio ”Apostolica sollicitudo” a istituire nel settembre del 1965 il Sinodo. Qui di seguito ricostruiamo il dibattito suscitato al tempo da una delle sue encicliche più importanti: l’Humanae Vitae.
Ancora una volta, il vero vincitore delle recenti elezioni tenutesi in Bosnia ed Erzegovina sembra essere l’astensionismo. Secondo i dati resi disponibili dai quotidiani locali, infatti, l’affluenza è stata del 54,14% a livello nazionale, del 52,73% nell’entità croato-musulmana (FBiH) e del 56,94% nella Repubblica Serba (RS). Queste cifre sottolineano ancora una volta la scarsa fiducia dei cittadini nelle istituzioni nazionali, verso le quali è forte il risentimento popolare per l’incapacità di traghettare il Paese fuori da una situazione economica e sociale estremamente difficile. Nonostante ciò, comunque, i risultati finali dimostrano che, ancora una volta, a spuntarla sono stati principalmente i vecchi rappresentanti dei partiti etnico-religiosi, che si sono impadroniti di quasi tutte cariche più prestigiose ed importanti. L’eccezione alla regola è rappresentata dall’inaspettata vittoria di Mladen Ivani? (Unione per il Cambiamento) contro Željka Cvijanovi?, pupilla di Milorad Dodik, nella corsa per diventare il membro Serbo della Presidenza Tripartita del Paese.
A leggere le anticipazioni di Repubblica, il disegno di legge che il governo si appresta a varare per le unioni civili non si discosta di molto da quello annunciato dal premier nella direzione del Pd di giugno; esso ha poi trovato articolata elaborazione nel testo-base depositato dopo qualche giorno in Commissione Giustizia al Senato dalla relatrice del provvedimento, la sen. Cirinnà.
È deceduto il 15 ottobre a Lipsia, in Germania, il medico sudanese ammalatosi di ebola mentre lavorava in Liberia per conto delle Nazioni Unite. Si teme ora per il personale sanitario che lo ha assistito. La minima violazione del protocollo può infatti rivelarsi fatale come dimostrano i primi casi di contagio al di fuori del continente africano verificatisi nei giorni scorsi. In Spagna ad ammalarsi è stata un’infermiera dell’equipe che ha curato un missionario riportato in patria dopo essersi infettato in Liberia. Forse durante la fase di decontaminazione la donna si è toccata il viso – presumibilmente gli occhi o la bocca – con una mano ancora inguantata ed è bastato questo a contagiarla. Negli Stati Uniti, sempre per una falla nel protocollo, si sono ammalate due infermiere che hanno curato un altro uomo proveniente dalla Liberia. Quest’ultimo, in aeroporto, alla domanda se avesse avuto contatti con persone infette aveva mentito negando: invece aveva partecipato alla sepoltura di un parente morto di ebola.
Qualche strumentalizzazione e forzatura è ovvia, da mettere in conto, ma sostenere che il poco esaltante spettacolo offerto dal Sinodo nei giorni scorsi sia solo frutto dei media, è quantomeno assurdo. Benedetto XVI aveva parlato di un Concilio Vaticano II reale e un Concilio dei media, ma pensare di poter applicare quello schema al Sinodo in corso è completamente fuori luogo: si deve riconoscere che i giornali hanno riportato esattamente ciò che dai briefing quotidiani, dalle conferenze stampa e dalle interviste veniva effettivamente comunicato, inclusa la Relazione Erdö di fine prima parte.
Vangelo Mt 22,15-21: Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Angelo Savarino, della Christian Music Italy etichetta che organizza a Roma “La Notte dei Santi”, una iniziativa pastorale per i più giovani per veicolare la bellezza del Vangelo come contraltare alla tenebrosità della festa di Halloween che ormai – pur non essendo una festa tipicamente italiana – è diventata occasione per feste e festini notturni, con una simbologia sempre più grottesca e spesso contro valoriale. Aleteia lo ha incontrato per farsi spiegare di cosa si tratta...
La città spagnola di Avila inizia questo mercoledì il suo “Anno grande”. In occasione del V Centenario della nascita della sua cittadina più insigne, Santa Teresa, si celebrerà un'Eucaristia presieduta dal presidente della Conferenza Episcopale Spagnola (CEE), monsignor Ricardo Blázquez.
La Silicon Valley si era già distinta per offrire posti di lavoro a manager brillanti in cambio della correzione dell'infertilità con spese coperte dall'aziende fino a 15mila dollari (Aleteia, 9 ottobre). Ma multinazionali come Facebook e Apple si sono addirittura superate. Ora, come racconta il Corriere della Sera (15 ottobre), hanno appena deciso di offrire come “bonus” alle dipendenti la possibilità di congelare e conservare i loro ovuli per rinviare una gravidanza che ora può essere di ostacolo alla loro carriera.
Il fatto che il Sinodo dei vescovi - anche nella relazione che riassume i lavori della prima settimana - insista sull'accoglienza delle persone omosessuali, menzionando pure che dal «prezioso» mutuo sostegno che due persone omosessuali si danno derivano diritti e doveri, ha portato alcuni vescovi italiani - da monsignor Mogavero al cardinale Scola, ognuno evidentemente con il suo stile e le sue idee - a intervenire con aperture di varia natura alle «unioni civili» tra persone dello stesso sesso, purché non le si chiami «matrimonio». Chi legge i giornali ha l'impressione che i vescovi, Renzi, Berlusconi ormai remino tutti nella stessa direzione. Ma non è proprio così, e un minimo di chiarezza è obbligatorio.
Se è vero che la maggioranza degli italiani è moderata ma i partiti di centrodestra sono minoritari in Parlamento, vuol dire che il ceto politico di quell’area politica non è più affidabile. Scelte strategiche sbagliate, bizantinismi esasperati, incapacità di selezionare la classe dirigente, distanze siderali dalla base, numerosi casi di corruzione soprattutto in alcune regioni del Sud: tutto questo è stato il centrodestra negli ultimi anni, sorretto da un leader che ha regnato incontrastato senza preoccuparsi minimanente di preparare la strada a un suo successore.
Il Ministero degli Interni con una nota firmata dal Vice ministro Filippo Bubbico ha risposto per iscritto ad una mia interpellanza relativa al suicidio di un giovane avvenuto il 26 ottobre dello scorso anno a Roma. Il tragico episodio era stato immediatamente enfatizzato dalla stampa e dalle associazioni LGBT come suicidio dovuto a discriminazioni subite dal giovane per la sua omosessualità.
"Tutti i popoli saranno insieme" nella Gerusalemme celeste e "non ci saranno più isolamenti, prevaricazioni e distinzioni di alcun genere - di natura sociale, etnica o religiosa - ma saremo tutti una cosa sola in Cristo". "La Chiesa ha allora il compito di mantenere accesa e ben visibile la lampada della speranza, perché possa continuare a risplendere come segno sicuro di salvezza e possa illuminare a tutta l'umanità il sentiero che porta all'incontro con il volto misericordioso di Dio".
Mons. Georges Abou Khazen è in contatto col frate francescano rapito e rilasciato nel nord del Paese. Egli è libero di visitare le comunità, ma “non può lasciare la Siria” prima dell’incontro col leader islamico locale. Ignote le cause del rapimento e i temi al centro del colloquio. Per i musulmani moderati i cristiani "sono fonte di dialogo e riconciliazione dentro una guerra assurda”.
Un episodio straordinario, fra i molti che capitavano con san Pio da Pietrelcina. Muore il papà di una signora, che era fervente figlia spirituale di Padre Pio. La signora abitava nel nord Italia. Dopo la morte del papà, la signora si mette in viaggio e arriva a San Giovanni Rotondo. Incontra Padre Pio e lo prega, in lagrime, di dirle che cosa fare per suffragare l'anima del papà morto piamente alcuni giorni prima. Padre Pio le risponde con serenità: «Recita duecento Rosari perché l'anima di tuo papà lasci il Purgatorio ed entri nel Regno dei cieli». La pia signora, confortata, si rimette in viaggio verso il nord Italia e inizia subito la recita dei duecento Rosari. In questo episodio leggiamo la potenza del Rosario nel sollevare e liberare le anime purganti dalle loro terribili pene, perché entrino nella Patria dei cieli. Anche in altre occasioni san Pio da Pietrelcina, donando la corona del Rosario a qualcuno, diceva: «Facciamo tesoro del Rosario. Vuotiamo il Purgatorio!». Sarebbe davvero salutare tener presente questa esortazione di san Pio da Pietrelcina, soprattutto in occasione della morte dei nostri parenti, per i quali, di solito, siamo pronti a versare lagrime e a spendere soldi in corone di fiori, mentre potremmo donare a loro le corone ben più preziose e sante dei Rosari recitati senza stancarci.
«Con il permesso di Allah, conquisteremo Roma, spaccheremo le vostre croci e renderemo schiave le vostre donne. Questa è la promessa che Lui ci ha fatto (…) e Lui mantiene le promesse». Queste parole di Abu Muhammed al-Adnani al-Shami, portavoce dello Stato islamico, pronunciate in un file audio diffuso a fine settembre, sono state riprese in un lungo articolo pubblicato sul quarto numero della rivista dei jihadisti, Dabiq.
C’è un solo argine alla dottrina del loveislove: i diritti degli animali. È in loro nome che il ministro dell’Agricoltura danese, Dan Jorgensen, ha annunciato che in una legge più ampia che sarà approvata nel 2015, verrà inserito un emendamento che vieti il bestialismo, cioè la pratica sessuale tra uomini e animali.
«Aprite il vostro giornale, qualsiasi giorno della settimana, e troverete il resoconto da qualche parte nel mondo di qualcuno che è stato imprigionato, torturato o giustiziato perché le sue opinioni o la sua religione erano inaccettabili per il suo governo. Il lettore del quotidiano si sente un nauseabondo senso di impotenza. Se questo senso di disgusto in tutto il mondo potesse unirsi in una comune azione, qualcosa di efficace potrebbe venire fatto». Così scriveva Peter Benenson, il ricco ebreo londinese convertitosi al cattolicesimo che trasformò quel senso di impotenza in impegno globale per la difesa dei diritti umani. Così nacque Amnesty International, l’organizzazione oggi celebrata in tutto il mondo per le sue giuste e nobili cause. Ma se Benenson potesse aprire ancora per un giorno i nostri giornali, che ci troverebbe?
Sulle clamorose aperture contenute nella Relazione Erdo in fatto di convivenze e unioni gay, che hanno fatto il giro del mondo, scoppia la bagarre tra i padri sinodali: dopo gli interventi di dissenso in aula, arrivano dichiarazioni e interviste, con accuse ai responsabili del Sinodo di "pilotare" le sintesi e di inserimento di cose non discusse. E la Segreteria del Sinodo è costretta a precisare: la Relazione è solo un documento di lavoro, nulla di definitivo. E anche sul tema delle unioni civili, in Italia, c'è grande confusione.
Inviata la seconda tranche di aiuti, raccolti nel mese di settembre. In Medio oriente e in Iraq si gioca il destino dei rapporti fra oriente e occidente. L'appello di papa Francesco e del Sinodo. I governi tiepidi. Gli aiuti giunti da tutto il mondo: una nuova comunità internazionale che sconfigge la "globalizzazione dell'indifferenza".
La Segreteria del Sinodo ricorda che la Relatio post disceptationem è "un documento di lavoro" all'esame dei Circoli minori. La sintesi dei loro lavori sarà resa pubblica". L'idea dei Circoli è lavorare per mettere nelle mani del Papa un risultato che agirà da "antefatto" per il terzo momento del Sinodo della famiglia, l'Assemblea ordinaria dell'anno prossimo, nel quale ci sarà il suo "pronunciamento definitivo".
Torna la manifestazione #iostoconipasseggini. Dopo l'exploit in piazza del Campidoglio del 4 ottobre, martedì 14 gli organizzatori, con in testa Gigi De Palo, scendono in piazza per "far riflettere e mettere al centro dell'agenda le politiche demografiche e per la famiglia". Inizialmente nata per protestare contro l'abolizione al Comune di Roma della gratuità per il terzo figlio nelle rette dell'asilo nido, la protesta si è allargata a comprendere tematiche nazionali.
"La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa nel mondo contemporaneo" sarà il tema del Sinodo ordinario che si svolgerà dal 4 al 25 ottobre 2015. Il tema, deciso da Papa Francesco, è stato comunicato dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, all'apertura, alla presenza del Papa stesso, della seconda settimana dei lavori dell'assemblea straordinaria sulla famiglia (5-19 ottobre). "È stato annunciato oggi - ha spiegato il porporato toscano - perché, dopo la relazione post disceptationem (letta questa mattina dal cardinale relatore Peter Erdo, QUI IL TESTO), potete considerare anche l'ampiezza del tema. C'è un ampliamento di quello che era scritto nella relazione e i circoli (i "circuli minores", gruppi di lavoro linguistico, che hanno iniziato venerdì sera i loro lavori e li proseguiranno tutta la settimana, ndr.) possano tenerne conto e anche suggerire quali sono i temi che non sono stati trattati e devono essere trattati in maniera che nella seconda fase".
In un’intervista rilasciata alla sezione in lingua polacca della Radio Vaticana, il presidente dei vescovi della Polonia, l’arcivescovo di Poznan Stanis?aw Gadecki, non ha esitato a dire che la relazione riassuntiva della prima settimana di lavori del Sinodo sulla famiglia, presentata ieri mattina dal cardinale Peter Erdo, si discosta dall’insegnamento di Giovanni Paolo II sulla famiglia e perfino che in esso si possono riscontrare tracce di un’ideologia anti-famiglia. Per Gadecki il testo mette in luce la mancanza di una chiara visione (leggasi confusione) da parte dell’assemblea sinodale).
Nel castello di La Cour, presso Annecy (Francia), da pochi mesi era nato un bambino. Il piccolo, venendo in questo mondo, trovò una sorellina di tre anni, che fu subito assai gelosa verso di lui. Non le piaceva proprio quel “marmocchio” che ora riceveva tutte le attenzioni della mamma e del papà e di altri ancora. E un giorno la bambina gli sferrò un calcio in testa. Un’altra volta, gli gettò una manciata di sabbia negli occhi. Per la festa del 1º compleanno del piccolo, la sorella doveva offrirgli un mazzetto di fiori. Giunto il momento, lo buttò per terra e lo calpestò tenendo solo una rosa per se stessa, per farsi fotografare con lo sguardo sdegnato. Una vera peste questa bambina. Si chiamava Anna De Guigné ed era nata, figlia di conti, il 25 luglio 1911. Oltre a essere collerica, si rivelò ben presto intelligente, vivace, ardente. Ma proprio non sembrava chiamata a farsi santa. Invece... Dio compie meraviglie.
I capelli neri tagliati a caschetto, gli occhi vispi e fondi che danno luce a un viso pensoso e bello. La bambina che occhieggia dalla fotografia è Antonietta Meo, “Nennolina” per i familiari e per i suoi numerosi amici sparsi nel mondo, i quali attendono che la Santa Sede - al termine del complesso iter introdotto vari anni fa presso il Vicariato di Roma - si pronunci favorevolmente sulla santità di questa giovanissima serva di Dio elevandola alla gloria degli altari. Nennolina diventerebbe in questo modo la più giovane santa, non martire, della storia della Chiesa. Quasi a suggellare, per così dire, la profezia formulata un giorno da san Pio X: “Io vi dico che vi saranno dei santi fra i bambini!”. Nennolina ha lasciato un diario e più di cento letterine rivolte a Gesù, Maria e Dio Padre che rivelano una vita di unione mistica davvero straordinaria. Il “sistema” teologico che traspare dai suoi scritti, vergati con mano infantile e nella grafia semplice e spesso incerta dei bambini, è di una bellezza sorprendente, tanto da essere attualmente al vaglio degli studiosi. Qualcuno vorrebbe addirittura che venisse proclamata Dottore della Chiesa. Ma chi era Nennolina? E qual è la sua storia?
A tutti coloro che si lamentano del Rosario dicendo che è una preghiera monotona, che fa ripetere sempre le stesse parole, che alla fine diventa automatica o si trasforma in una cantilena noiosa e stancante, è bene ricordare un significativo episodio che capitò al celebre Vescovo della televisione americana, monsignor Fulton Sheen. Lo racconta lui stesso così ...
Nella vita del celebre direttore d'orchestra, Dimitri Mitropoulos, famoso in tutto il mondo, si legge questo episodio edificante che rivela la sua speciale devozione al Santo Rosario, a cui aveva legato in modo particolare tutta la sua grande arte di direttore d'orchestra. In una delle grandi serate di concerti, Dimitri Mitropoulos doveva dirigere l'orchestra della N.B.C. nell'esecuzione della settima Sinfonia di Ludwig Van Beethoven. La fastosa sala della Camegie Hall era piena e strapiena. Erano presenti musicisti e artisti, attori e studiosi dell'arte. Dimitri Mitropoulos era salito sul podio e stava battendo i primi colpi per l'avvio della Sinfonia, quando a un tratto rimase con la bacchetta levata in aria, fermo così per qualche secondo, mentre nella sala tutta la folla, all'oscuro, stava col fiato sospeso in attesa dell'inizio della Sinfonia. Ma di colpo, invece, Dimitri Mitropoulos, abbassò la bacchetta, la posò e, tra la meraviglia di tutti, scese dal podio e, senza dire nulla, si allontanò rapido dietro le quinte. La sorpresa lasciò tutti interdetti, non sapendo come spiegare una cosa del genere, mai successa in altri casi. Nel grande salone ritornò la luce, e tutti si chiedevano cosa mai fosse successo. Si conosceva bene chi era Dimitri Mitropoulos: un uomo distinto e posato, un artista celebre, uno dei massimi direttori d'orchestra di tutti i tempi, una persona mite e riservata, che abitava in una semplice cameretta al 63° piano di un grattacielo di New York, menando una vita ascetica di cristiano impegnato nella carità, perché devolveva ai poveri tutti gli incassi del suo lavoro di direttore. Come mai ora questo colpo di scena così a sorpresa? Che avesse avuto un malore improvviso?... Nessuno sapeva rispondere.
Dice Gesù (Mt 16,26): "Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde l'ani­ma sua?". L'affare perciò più importante di questa vita è la salvezza eterna. Volete salvar­vi? Siate devoti della Vergine Santissima, Me­diatrice di tutte le grazie, recitando ogni giorno Tre Ave Maria. Santa Matilde di Hackeborn, monaca be­nedettina morta nel 1298, pensando con timore al momento della sua morte, pregava la Ma­donna di assisterla in quel momento estremo. Consolantissima fu la risposta della Madre di Dio: "Sì, farò quello che tu mi domandi, figlia mia, però ti chiedo di recitare ogni giorno Tre Ave Maria: la prima per ringraziare l'Eterno Padre per avermi resa onnipotente in Cielo e in terra; la seconda per onorare il Figlio di Dio per avermi dato tale scienza e sapienza da sorpassare quella di tutti i Santi e di tutti gli Angeli; la terza per onorare lo Spirito Santo per avermi fatta, dopo Dio, la più miseri­cordiosa". La speciale promessa della Madonna vale per tutti, eccetto per coloro che le recitano con ma­lizia, con l'intenzione di proseguire più tran­quillamente a peccare. Qualcuno potrebbe obiettare che ci sia grande sproporzione nell'ot­tenere la salvezza eterna con la semplice recita giornaliera di Tre Ave Maria. Ebbene, al Con­gresso Mariano di Einsiedeln in Svizzera, P. Giambattista de Blois rispondeva così: "Se que­sto mezzo vi sembrerà sproporzionato, .dovete prendervela con Dio stesso che ha concesso al­la Vergine tale potere. Dio è padrone assoluto dei suoi doni. E la Vergine SS. ma, nella potenza d'intercessione risponde con generosità pro­porzionata al suo immenso amore di Madre".
«Con il permesso di Allah, conquisteremo Roma, spaccheremo le vostre croci e renderemo schiave le vostre donne. Questa è la promessa che Lui ci ha fatto (…) e Lui mantiene le promesse». Queste parole di Abu Muhammed al-Adnani al-Shami, portavoce dello Stato islamico, pronunciate in un file audio diffuso a fine settembre, sono state riprese in un lungo articolo pubblicato sul quarto numero della rivista dei jihadisti, Dabiq.
A Genova ha ripreso a piovere. Alessandro Cavo, dirigente della sezione pubblici esercizi di Ascom Genova, l’associazione locale della Confcommercio, parla a tempi.it dal secondo piano dell’ufficio cittadino, nel Quadrilatero, il cuore del centro della città della Lanterna: il primo piano del palazzo è inagibile, come tantissimi dei negozi della città. Distrutto dalla valanga di fango che ha travolto la città giovedì sera. «Per il momento la zona è stata evacuata, la città è deserta. È impressionante. Soffia un vento terribile, che odora di fango. Un odore che ti avvolge anche le narici, ti entra in testa. Gela il sangue nelle vene. Non c’è nessuno per strada» racconta Cavo.
Non si è limitato scrivere in francese contro i matrimoni gay, gli uteri in affitto e le tecniche Frankenstein di manipolazione della vita. Il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, dopo aver firmato insieme al collega viennese, il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, un editoriale pro Manif pour tous sul quotidiano parigino Le Figaro (clicca qui), questa volta le ha cantate in chiaro e forte italiano anche al sindaco Giuliano Pisapia. Invitando, lui che è stato eletto sull’onda di una (già deusa) speranza di rinnovamento sociale, a fare qualcosa di realmente popolare e progressista a favore delle giovani coppie milanesi e a smetterla di usare a sproposito la parola “famiglia”.
Per il priore di Bose Enzo Bianchi, con papa Francesco si respira finalmente aria di libertà dopo decenni di repressione. E per il filosofo Massimo Borghesi, papa Ratzinger è addirittura responsabile delle persecuzioni dei cristiani nei paesi islamici (a causa del discorso di Ratisbona). Così intellettuali di diverse provenienze accreditano l'idea di una Chiesa di Francesco in rottura con un passato oscurantista e repressivo. Ma è una immagine caricaturale della Chiesa, che si nutre di falsità teologiche e storiche.
Colpiti stupa, residenze per i monaci e pietre della preghiera. Il timore è che nei santuari vengano ricordati coloro che si sono auto-immolati contro la dominazione di Pechino. Proibita anche l'istruzione buddista a coloro che hanno meno di 12 anni. Nel sud della Cina continua l'opera di distruzione di chiese e croci cristiane.
23.100 visitatori che con perverso piacere hanno guardato e scaricato le immagini di neonati violati. 500 euro per acquistare – basta una email e tutto è recapitato nel proprio tablet o smartphone – la sequenza di foto con piccolissimi violentati e torturati. Un vero orrore. 1.290 pedofoto e video con circa 700 bambini violati. Anche donne coinvolte e una serie di raccapriccianti abusi perpetrate da uomini adulti, a viso aperto. Raccapricciante il contenuto delle foto con neonati e bambini che massimo arrivano a 8/10 anni. E’ la n. 1.015 la segnalazione che è stata immediatamente inoltrata alla Polizia Postale e delle comunicazioni di Catania dall’Associazione Meter onlus (fondata da don Fortunato Di Noto) – impegnata da 20 anni in una lotta senza tregua contro la pedofilia e la pedopornografia in Italia e nel mondo.
Il ricorso a presunti stregoni o streghe e la pratica di riti esoterici sono condotte in aumento in America Latina, con conseguenze molto negative e in qualche caso mortali. La superstizione, la suggestione, la paura e l'ignoranza giocano un ruolo fondamentale in questa tendenza che molti mezzi di comunicazione diffondono con morbosità o offrono nelle loro sezioni di avvisi a pagamento. “I promotori di questa nuova corrente eclettica approfittano della confusione, delle necessità e dell'ignoranza per trarre grandi profitti a scapito del portafogli dei loro ingenui clienti”, ha segnalato il sacerdote cileno Luis Escobar Torrealba. Escobar, esorcista della diocesi cilena di Rancagua, ha aggiunto che la gente abituata al consumismo e al soddisfacimento immediato delle proprie necessità cerca in streghe e magia soluzioni rapide. “Si tratta di non compiere altro sforzo che non sia mettere denaro per separare o unire coppie, attirare l'amore, comprare la buona sorte, guarire senza andare dal medico, annientare nemici, trovare lavoro, allontanare le vibrazioni negative eccetera. Ce n'è per tutti i tipi, ed è impressionante come anche i cristiani diano le spalle al Vangelo cadendo nell'idolatria costruendosi un dio su misura”.
"Come si fa a pregare con il cuore?" E' una domanda frequente fra i pellegrini che sono molto contenti di sapere, a contatto con la grande semplicità di Medjugorje, che lo sapevano già senza saperlo. Arrivano qui con delle domande intellettuali e ripartono con il solido buon senso dei bambini, dei piccoli ai quali sono rivelati i misteri del Regno. Un prete francese ci ha spiegato magnificamente la preghiera del cuore, l'altro giorno in chiesa, raccontandoci un fatto strano avvenuto a Parigi: Paolo passava gran parte del suo tempo fuori, ed era molto affezionato alla chiesa di San Giacomo sotto il cui portico mendicava. Bisogna aggiungere che la bottiglia era sua fedele compagna e la cirrosi epatica, tra le altre malattie, non lo lasciava mai. Il suo colorito non prometteva niente di buono e la gente del quartiere si aspettava da un giorno all'altro di non vederlo più, senza tuttavia interessarsi da vicino al suo caso.
«E' prossima l'ora della pace (diario del 7-4-45).
Se il mondo, e più ancora il Portogallo, sapranno essere grati per la grazia che fu loro data, la pace sarà duratura. Io regnerò tra gli uomini: fra di loro ci sarà sempre la mia pace divina.
Se non mi saranno grati, se non faranno orazione e penitenza, se non si rialzeranno dai loro crimini, presto tutto il mondo sentirà cadergli addosso non il fuoco delle armi ma il fuoco della giustizia divina, non la distruzione fatta dagli uomini, ma la distruzione che proviene dal potere e dalla maestà di Dio. E' Gesù l'implorante, è Gesù il mendicante. Chiedo amore per amore. Voglio essere amato perchè il mio Eterno Padre perdoni. Egli è adirato, adirato contro la terra; la sua indignazione è giusta, è santa, è divina...
Da' retta, o mondo crudele!...
O uomini, è il Signore che vi chiama, è il Signore della terra e del Cielo, il Signore che ha creato tutto, il Signore a cui dovete rendere conto di tutta la vostra vita.
Non tardate, non indugiatevi a guardare nulla. Presto, presto! L'ora è grave. Grida, grida, figlia mia: batti, sveglia il mondo! Esso è impazzito nei vizi, si è addormentato nel fango melmoso. Grida presto: sta per essere tardi per la riconciliazione.»
Forse un giorno, neppur troppo lontano, avremo un santo, regolarmente canonizzato, come patrono di internet e protettore di tutti i cybernauti. Già comunque adesso abbiamo un valido intercessore in Carlo Acutis, un ragazzo di 15 anni, “patito” di internet come i suoi coetanei, ma a differenza di tanti di loro, convinto che debba diventare “veicolo di evangelizzazione e di catechesi”.
Prima dell'Angelus, Francesco commenta il brano di Matteo sull'invito del re a partecipare a un banchetto di nozze: un invito "gratuito, largo e universale. Il Vangelo, respinto da qualcuno, trova un'accoglienza inaspettata in tanti altri cuori. La bontà di Dio non ha confini e non discrimina nessuno". L'intercessione di Maria per i cristiani perseguitati e per i lavori del Sinodo. La preghiera di Francesco per Genova: "La Madonna della Guardia aiuterà la città a superare questa disgrazia".
L’Anticristo è il Demonio e tutte le forze del male che si oppongono alla venuta del Regno di Dio e di Cristo negli ultimi giorni, ma anche nella storia dell’uomo (Apocalisse, I e II Lettera di Giovanni, II Lettera di Paolo ai Tessalonicesi). Ma è anche il titolo del libro di Friedrich Nietzsche (1844-1900), che un laico cattolico, Agostino Nobile, ha commentato nel volumetto pubblicato nel luglio 2014: “Anticristo superstar” (Edizioni Segno, Udine – pagg. 120). Agostino Nobile, sposato e padre di due figli, professore di storia della musica, 25 anni fa decise di lasciare l’insegnamento per studiare le culture non cristiane ed è vissuto per dieci anni nel mondo musulmano, indù e buddista, esperienza che ha rafforzato la sua fede cattolica. Nobile vive oggi in Portogallo con la sua famiglia, si dedica agli studi per approfondire la sua fede e ha lavorato fino ad un anno fa come pianista e cantante. Ecco le battute di partenza di “Anticristo superstar”: “Quando anni fa mi capitò di leggere L’Anticristo di Friedrich Nietzsche, pensai di trovarmi di trovarmi di fronte ad un insano di mente. Oggi l’Anticristo è diventato il Referente imprescindibile di tutti i governi occidentali. Se a Friedrich Nietzsche avessero detto che in poco più di cent’anni il suo “Anticristo” sarebbe stato una superstar, l’avrebbe considerata una ridicola provocazione” (il libro di Nietzsche è del 1888) .
Oggi si prega la Supplica alla Madonna di Fatima. Clicca sul link per leggerla.

Si giunge al 13 Ottobre 1917: l’attesa per il grande prodigio promesso dalla “Signora” è spasmodica. Verso le 11 del mattino incomincia a piovere: la folla (che a quell’ora tocca le 70.000 persone) resta stoicamente sul posto, con i piedi nel fango, con gli abiti inzuppati, in attesa del­l’arrivo dei tre pastorelli.Giunta alla Cova da Iria, mossa da un impulso interiore, Lucia dice alle persone di chiudere gli ombrelli per recitare il Rosario. Tutti obbediscono, e si recita il Rosario. Subito dopo la Signora appare sul leccio. “Che cosa vuole da me? “ “Voglio dirti che desidero che si eriga qui una Cappella in mio onore, perché io sono la Madonna del Rosario. Con­tinuate a recitare il Rosario ogni giorno. La guerra finirà presto e i soldati ritorneranno alle loro case.“ “Ho molte cose da chiederle: la guarigione di alcune persone ammalate, la conversione dei peccatori e altre cose… “ “Alcune le esaudirò, altre no… è necessario che si emendino, che chiedano perdono dei loro peccati“. Quindi con espressione triste dice: “Non offendete più Dio, Nostro Signore, perché Egli è già troppo offeso!“
Riprendere oggi a manifestare su temi di principio ma molto concreti non solo farebbe riappropriare del senso di appartenenza, ma certificherebbe per le istituzioni l’esistenza di un popolo della vita e della famiglia, come in Francia
Qual è l’attore francese più famoso del mondo? Facile: Gérard Depardieu. Nella mecca del cinema, Hollywood, per uno straniero non è facile entrare, anche perché si deve padroneggiare a menadito l’idioma americano. Prima di Depardieu, certo, altri francesi ci hanno messo piede, ma sempre in numero risicato: Jean Gabin, Yves Montand (che era italiano), Alain Delon, Jean-Paul Belmondo, Brigitte Bardot, Catherine Deneuve… Oggi, possiamo citare Vincent Cassel e Charlotte Gainsbourg, Eva Green e Sophie Marceau. Ma quando Hollywood deve far rivivere un personaggio storico o letterario di grande spessore, non comprimario, ma protagonista o cameo di rilievo, anzi mattatore, è a Depardieu che ricorre.
La notizia è di quelle che dovrebbero imporre risposte rapide e drastici cambi di rotta ai leader del Vecchio Continente ma in un’epoca dominata dal “politically correct” (che in italiano si traduce col termine “ipocrisia”) probabilmente farà fatica a occupare uno spazio adeguato su molti media. Solo a Londra sono "migliaia" i sospetti terroristi islamici sorvegliati da Scotland Yard e dal controspionaggio (MI-5) di Sua Maestà. A rivelarlo in un'intervista al Telegraph è il sindaco della capitale britannica Boris Johnson, lasciando intendere che la minaccia dell'estremismo islamico sia molto più grande di quanto ammesso finora. Nel Regno Unito, come in tutto l'Occidente, resta alta l'allerta in vista di possibili attentati organizzati dai jihadisti o da cellule di simpatizzanti dello Stato Islamico o di altri gruppi del jihadismo mondiale inclusi quelli legati ad al-Qaeda. Mentre i servizi di sicurezza europei e occidentali paventano spesso i rischi costituiti dal rientro di alcune migliaia di jihadisti che in Siria hanno combattuto contro le forze governative di Bashar Assad, un profilo più sfumato sembra venga mantenuto circa la ben più consistente minaccia portata nelle nostre città dai tanti simpatizzanti del Califfato o del jihad. Uomini che non sono mai andati a combattere in Siria, ma che sarebbero pronti a colpire con azioni terroristiche nei paesi che li ospitano, a volte dopo avergli dato pure la cittadinanza.
Il Beato Angelico affresca la cella n° 35 con la comunione distribuita agli apostoli. Siamo nel XV secolo, l’ambiente del refettorio si affaccia sul chiostro del Convento San Marco e, volutamente, viene messo in relazione con l’ambiente del coro. Questa particolare versione dell’Ultima Cena è letta dall’Angelico in relazione alla celebrazione eucaristica. La tavola, infatti, è spoglia come una mensa d’altare e Cristo dispensa ai suoi, pane e vino. Otto discepoli sono seduti a Mensa, significando così gli invitati a nozze, quelli di cui parla anche il Vangelo di Domenica (XXVIII del tempo Ordinario). È il popolo dell’ottavo giorno che in profonda relazione con il Mistero del Salvatore siede alla stessa mensa.
Non basta la crisi economica a spiegare come siamo diventati la nazione più povera di bambini al mondo. L’allarme di Roberto Volpi, studioso di demografia
Il 15 ottobre alle ore 20,30 presso l’Uci Cinemas Bicocca di Milano ci sarà la “prima” italiana di “Cristiada” (qui trovate tutte le informazioni sulla serata). Il settimanale Tempi in edicola dedica la copertina all’evento con una intervista esclusiva al famoso attore hollywoodiano Andy Garcia, il protagonista del film nei panni del generale Enrique Gorostieta.
La réclame era perfetta. “Dentro l’Isis” era stato annunciato come «l’eccezionale reportage di Vice News che Sky TG24 HD propone in esclusiva televisiva e che è stato realizzato all’interno dello Stato islamico, il gruppo terrorista che sta sconvolgendo l’Occidente e che in pochi mesi ha conquistato un territorio di circa 100 mila chilometri quadrati da Raqqa a Mosul, con sempre più imponenti ambizioni di espansione. Il reportage è l’unico documento girato all’interno dell’Isis, al seguito dei guerriglieri dell’organizzazione terroristica più temibile al mondo». Nella sovrabbondanza di immagini di orrore, la vita quotidiana dell’Isis. Che faccio? Guardo. Di più: mi ci butto.
L’imprenditore spiega: «Siamo appassionati e non ci fermeremo. Andremo avanti finché ci sarà possibile». Con lui lavorano anche donne scappate dalla capitale del Califfato, Raqqa, dove bere è vietato
Con sentenza n. 21107 la Prima sezione civile della Corte di Cassazione ha dato torto alla Provincia di Verbania e ragione al dipendente da essa licenziato. Leggendo il report dell’agenzia AdnKronos del 7 ottobre, lì per lì viene da approvare incondizionatamente: la Corte ha sancito che le abitudini sessuali delle persone sono fatti privatissimi e tali devono restare. Oh, yeah, dammi il cinque. Solo che, continuando a leggere, il cinque resta a mezz’aria perché il caso specifico su cui era chiamata a pronunciarsi la Corte con l’ermellino è davvero singolare.
«Morirò il primo novembre». A dirlo è stata Brittany Maynard, giovane donna appena 29enne che vive a San Francisco con il marito Dan. Nel gennaio di quest’anno le è stato diagnosticato un tumore al cervello. Nonostante un’operazione e massicce cure, il tumore si era espanso ancora di più. Quell’ospite indesiderato che ha nella testa le ha dato lo sfratto: sei mesi di vita, non uno di più. E così Brittany ha deciso di farla finita. Si toglierà la vita il primo novembre di quest’anno, il giorno dopo aver festeggiato il compleanno del marito. Morirà a casa sua, nel suo letto, circondata solo dal marito, dalla madre, dal patrigno e dalla sua migliore amica. Per accedere all’eutanasia si è trasferita in Oregon, uno dei cinque stati americani dove è legale la “dolce morte”.
Il Messaggio di papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica 19 ottobre 2014 incomincia così: «Cari fratelli e sorelle, oggi c’è ancora moltissima gente che non conosce Gesù Cristo. Rimane perciò di grande urgenza la missione ad gentes, a cui tutti i membri della Chiesa sono chiamati a partecipare, in quanto la Chiesa è per sua natura missionaria: la Chiesa è nata “in uscita”». E termina così: «La Giornata Missionaria Mondiale è anche un momento per ravvivare il desiderio e il dovere morale della partecipazione gioiosa alla missione ad gentes. Il personale contributo economico è il segno di un'oblazione di se stessi, prima al Signore e poi ai fratelli, perché la propria offerta materiale diventi strumento di evangelizzazione di un’umanità che si costruisce sull’amore».
In questi giorni di Sinodo si è anche descritta la famiglia quale luogo di bellezza e di relazione, culla in cui nascono le vocazioni, luogo di preghiera e di «accoglienza delle persone più fragili o più deboli, in particolare dei malati e degli anziani, come luogo di tenerezza e di conforto per la sofferenza». ma il dibattito sulla famiglia in questi giorni si è allargato anche alla società civile, al mondo della politica, dell’arte e della cultura. Noi ne abbiamo parlato con il regista e produttore cinematografico Pupi Avati, che la famiglia ha reso protagonista di molte sue pellicole.
Mons. Nona giudica “molto positivo” il messaggio lanciato ieri dai partecipanti al Sinodo. Lo spirito e l’animo dei profughi, spiega il prelato, si fa sempre “più difficile e disperato”. Per le famiglie cristiane irakene la sfida di restare unite ed educare i figli in un contesto di grave difficoltà. Le milizie dello Stato islamico pronte a lanciare l’attacco a Baghdad.
"Il suo è un rilascio parziale perché è una sorta di arresto ai domiciliari". Così Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, commenta la "liberazione" di padre Hanna Jallouf, il parroco siriano preso insieme a venti suoi parrocchiani da alcuni miliziani islamisti nel villaggio cristiano di Knayeh nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 ottobre. "Ora dovrà essere processato - spiega ai microfoni del Tg2000 padre Pizzaballa -. Il tribunale vuole verificare l'accusa di collaborazionismo con il regime di Assad". Padre Pizzaballa spiega: "Questi che sono chiamati e considerati terroristi si considerano uno Stato e hanno le struttura di uno Stato; hanno i loro tribunali che sono naturalmente islamici. Per loro non è un rapimento, ma un arresto. Si sono comportati come una sorta di polizia di questo nuovo Stato che ha voluto verificare la fedeltà o comunque un non tradimento di questa persona".
“Dare un nome al dolore - elaborazione del lutto per l'aborto di un figlio" è il titolo del libro di Benedetta Foà, appena uscito per i tipi di Effatà Editrice. Psicologa clinica, counselor, scrittrice, autrice di diverse pubblicazioni sul tema dell'elaborazione del lutto post-aborto, co-autrice del libro "Maternità interrotte - Le conseguenze psichiche dell'IVG” (San Paolo 2011), la dott.ssa Foà propone nel suo nuovo libro un percorso terapeutico scientificamente validato al fine di affrontare e risolvere le conseguenze psicologiche di una sofferenza che spesso è ancora taciuta: lo stress post-abortivo.
Capita sempre più spesso di incontrare giovani che si dichiarano attratti dall’occultismo. Perché accade questo? Che cosa spinge le nuove generazioni a cercare aiuto negli amuleti, nei riti magici o nella lettura delle carte? La risposta a questa domanda possiamo trovarla nella profonda solitudine e nel senso di smarrimento che provano tanti ragazzi di oggi. L’occultismo, purtroppo, trova spesso un terreno fertile nel disagio giovanile, nella paura del futuro, nell’incomunicabilità, nella crisi della famiglia. Rivolgersi alla magia, per tanti ragazzi, è come lanciare un grido disperato. Significa cercare di dare un senso alla propria esistenza, in quei giorni tristi in cui si torna a casa e non si ha neppure un padre o una madre con cui confidarsi, una mano amica da stringere, una spalla dove appoggiarsi per piangere. Quando si è soli è molto facile essere vittime della magia e della superstizione. Ci si attacca a tutto, anche a un amuleto o alla lettura delle carte. Si comincia quasi per gioco e si finisce per essere risucchiati in una trappola senza fine.
Quale corruzione, quale criminalità, quale tassazione vampiresca: se non l’avete capito, il problema dell’Italia sono loro, le crudeli Sentinelle in Piedi. E’ questa, nella sua sconcertante assurdità, la tesi che fior di giornalisti ed intellettuali, con poche eccezioni, stanno cercando di veicolare rendendosi ridicoli come Fantozzi e Filini al ricevimento della contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare. E dire che basta poco per capire che dei cittadini che vegliano leggendo un libro esprimendo dissenso verso un disegno di legge – quello contro l’omofobia, a firma dell’on. Scalfarotto – e verso il proposito di privare i bambini di padre e madre mediante adozione gay con la violenza non c’entrano; c’entrano molto di più quanti hanno dato spettacolo a suon di bestemmie, farneticazioni varie e in qualche caso vere e proprie aggressioni fisiche.
Le nozze omosessuali della coppia di Grosseto sono state annullate. La Corte di appello di Firenze, infatti, ha accolto il ricorso della procura contro la trascrizione del matrimonio tra Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci, che si erano uniti a New York nel 2012, e che il Tribunale di Grosseto aveva imposto al comune di riconoscere. Il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, ha detto di voler rispettare la sentenza («non potevo fare altrimenti», ha dichiarato) aggiungendo che «esiste comunque un vuoto normativo che soltanto il Parlamento, con una legge ad hoc, può risolvere».
Khadija (nome di fantasia) è una ragazza siriana di 25 anni, convinta da un religioso a unirsi allo Stato islamico a Raqqa per «instaurare il vero islam» e scappata in Turchia dopo aver visto troppe violenze sulle donne, decapitazioni e crocifissioni. Alla Cnn ha raccontato la sua storia celandosi dietro al niqab che i terroristi le hanno insegnato a portare ogni giorno.
In occasione del 34esimo anniversario della legalizzazione della legge sul figlio unico in Cina, l’unico occidentale noto per aver assistito di persona alle sue conseguenze ha raccontato che cosa ha visto. Steven Mosher, presidente del Population Research Institute, ricorda gli «aborti forzati, le sterilizzazioni e gli infanticidi». A permettere a Mosher di entrare in Cina per condurre una ricerca fu l’allora leader de facto del Dragone Deng Xiaoping.
Povero Landini, per portare il sindacato in piazza contro l’articolo 18 e convincere i suoi ultras della Fiom a occupare le fabbriche, ci sta rimettendo l’anima e salute. Non siamo più ai bei tempi quando la classe operaia andava in paradiso e il segretario del Pci picchettava ai cancelli della Fiat. Oggi Renzi fa i summit con la Merkel e Obama e nelle fabbriche non ci sono manco gli operai. Lavoro e disoccupazione non tirano più: a sinistra oggi vanno forte i gay e la fecondazione per conto terzi. Landini lasci perdere i metalmeccanici e impari dai sindaco disobbedienti, quelle che, senza se e senza ma, sono scesi in piazza contro lo Stato macho e sessista, pronti alla rivolta e alle barricate. In nome del dei diritti del popolo gaio e degli sposi omo.
Sollecitato da un amico, sono costretto ad occuparmi del Sinodo straordinario attualmente in corso e a leggere l'articolo di Marco Tosatti su «l'accoglienza di figli gay». Scopro che, in questo Sinodo sulla famiglia è stata invitata una coppia australiana che ha parlato dell'importanza della sessualità nel matrimonio. Non si sa bene per quale motivo, sta di fatto che i due coniugi hanno ritenuto opportuno aggiungere altra carne al fuoco parlando di accoglienza a «figli gay». Queste le loro parole nel virgolettato riportato da Tosatti: «Dei nostri amici stavano progettando la loro riunione di famiglia per Natale, quando il loro figlio gay ha detto di voler portare a casa il compagno. Loro credevano fino in fondo agli insegnamenti della Chiesa e sapevano che i loro nipoti avrebbero voluto vederli accogliere il loro figlio e il suo compagno in famiglia. La loro risposta potrebbe essere riassunta in tre parole: È nostro figlio».
Nessuna civiltà aveva mai fatto tanto per i bambini, per la loro sicurezza, la loro integrità fisica e morale, la loro serenità. Nella civiltà cristiana occidentale il diritto a un’infanzia felice e protetta si è affermato indiscusso, reso attuabile nel tempo di pace e di benessere crescente seguito alla fine del secondo conflitto mondiale. Nel 1946, per promuovere tale diritto ed estenderlo a tutti i bambini del mondo, è nato l’UNICEF, Fondo internazionale delle Nazioni Unite per l’infanzia, e nel 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la costituzione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, divenuto il trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche: vi hanno infatti aderito finora 194 stati.
A margine delle discussioni che hanno preceduto e tuttora accompagnano il Sinodo straordinario sulla famiglia (5–19 ottobre 2014) va osservato il continuo e crescente avvicendarsi di “cattivi maestri” e di “falsi profeti” che annunciano come già in arrivo una nuova Chiesa non più sottomessa ai vincoli del dogma e della morale, aperta alle istanze della “base” e pronta a cancellare gli “storici steccati” che separano i cattolici dai protestanti e dagli ortodossi.
L'ultimo rapporto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) dell'11 settembre scorso indicava che solo nella regione di Donetsk (Ucraina) migliaia di persone abbandonavano ogni giorno le zone di conflitto fuggendo dalle forze filorusse. La tregua accordata per queste settimane, anche se non sempre rispettata, ha contribuito allo sfollamento. Tra le tante necessità, quelle di 20.000 persone con handicap arrivate a rifugiarsi nella città di Zaporiyia. Pochi dei rifugiati arrivati in quel luogo sanno che parte del cibo, delle sedie a rotelle, dei medicinali e di altri mezzi che ricevono è frutto del lavoro di una giovane ucraina emigrante, Valentyna Pavsyukova, e dell'organizzazione umanitaria “Calice della Misericordia”, da lei fondata, con il sostegno di alcuni amici, nel 2007 negli Stati Uniti.
Accolte nella Chiesa con delicatezza e con amore fraterno, perché come dice Papa Bergoglio: “chi sono io per giudicare un gay”, ma per le coppie omosessuali non ci potrà mai essere una sorta di benedizione alla loro unione. Un conto è il rispetto, un’altra è l’istituzionalizzazione di una relazione stabile che non può essere paragonata al matrimonio. Cozza contro la dottrina, le Scritture, la prassi, i canoni. Insomma, non si può fare.
L’aborto in Francia è stato depenalizzato dopo l’adozione della legge Veil, approvata nel 1975. Ebbene, se simile intervento legislativo fosse avvenuto prima del 1948, il mondo del cinema sarebbe stato privato di uno dei più grandi attori e produttori cinematografici degli ultimi decenni sulla scena internazionale.
Lo hanno deciso i vescovi delle diocesi calabresi riuniti il 6 e 7 ottobre nei pressi di Lamezia Terme. Affrontato anche il tema dell'impegno della Chiesa rispetto alla criminalità.
La gioventù del futuro Paolo VI raccontata da monsignor Francesco Galloni, caro amico del Pontefice.
La conferma arriva dalla Custodia di Terra Santa. Il frate si troverebbe ora nel convento di Knayeh, villaggio dove è stato rapito da miliziani di al-Nusra.
Dio mai ti dà un regalo, una cosa che gli chiedi così, senza incartarlo bene, senza qualcosa di più che lo faccia più bello. E quello che il Signore, il Padre ci dà di più è lo Spirito: il vero dono del Padre è quello che la preghiera non osa sperare. "Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo: sono persone, non sono un'idea nell'aria... Questo Dio spray non esiste! Esistono persone!".
Dall'interno il Sinodo è diverso da come lo filtra l'informazione. La larghissima maggioranza degli intervenuti ha convenuto su alcuni punti. La dottrina non è modificabile; è così chiara che non è pensabile toccarla, senza provocare conseguenze devastanti. Bisogna però saperla spiegare bene, in profondità, e soprattutto usare un linguaggio attento a fare sì che nessuno si senta offeso. Ma è impresindibile insegnare quella che è la verità della Chiesa di sempre. Questo suona, o può essere interpretato, come una sconfessione del teorema Kasper, la cui attività prima del Sinodo è stata espressamente criticata da un vescovo non italiano.
A creare crisi la "dittatura del pensiero unico" che mira ad introdurre nella società quei controvalori che distorcono la visione del matrimonio come unione tra uomo e donna, il secolarismo, l'angoscia per la mancanza di un impiego sicuro. "Nessuno vuole togliere l'indissolubilità matrimoniale", ma "altri insistono su una realismo comprensivo, che deve accompagnare le sofferenze degli altri, anche se ci sporchiamo un po', perché il maestro Gesù era vicino a tutti".
L’attacco è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, durante le celebrazioni. Due uomini a bordo di una motocicletta hanno lanciato una bomba contro il luogo di culto. Al momento non vi sono rivendicazioni ufficiali, gli assalitori sono riusciti a fuggire. Il pastore Jerry Sanchez condanna le violenze.
Non è vero che in Toscana la fecondazione eterologa sarà somministrata gratis alle coppie italiane. L’annuncio trionfalistico proclamato un mesetto fa dal governatore Pd Enrico Rossi, che tanta fanfara aveva scatenato sui giornali “progressisti”, era appunto solo un annuncio. Peccato che, come nota il Foglio in un editoriale, adesso «solo un pezzetto in cronaca locale sulla Repubblica è incaricato di annunciare il “contrordine compagni”».
Il fatterello passato quasi come nota folkloristica contiene in realtà almeno tre notizie che dovrebbero sgomentare chiunque
Khadija (nome di fantasia) è una ragazza siriana di 25 anni, convinta da un religioso a unirsi allo Stato islamico a Raqqa per «instaurare il vero islam» e scappata in Turchia dopo aver visto troppe violenze sulle donne, decapitazioni e crocifissioni. Alla Cnn ha raccontato la sua storia celandosi dietro al niqab che i terroristi le hanno insegnato a portare ogni giorno.
Forza Italia o Forza Gay? Il dubbio era già serpeggiato durante l’estate e in tanti si erano fatti la domanda: ma Berlusconi ci è o ci fa? Oggi, dopo il diktat del ministro Alfano sul registro dei matrimoni gay (clicca qui) e le dichiarazioni dei capataz del fu partito delle libertà, non ci sono più dubbi: Silvio ci fa, eccome se ci fa. Fino al punto di mettere la fida Mara Carfagna a capo del neonato Dipartimento dei Diritti Civili di Forza Italia, una sorta di lib-lab, laboratorio di idee e proposte made in Arcore. Pure la sede, suggeriamo, potrebbe trovare ospitalità in una delle cento stanze della villa brianzola, magari nelle tavernetta ormai vuota e orfana dei notturni happening del bunga bunga. Tanto, le donne deputate del Dipartimento sono grosso modo le stesse che frequentavano quella serate.
In precedenti interventi sul tema del Sinodo sulla Famiglia ho indicato nel rapporto tra pastorale e dottrina il tema veramente centrale della importante convocazione episcopale. Può accadere che la pastorale guidi e modifichi la dottrina, pur tutti dicendo che la dottrina è chiara e non si tocca. Vorrei tentare di spiegare questo punto in parole semplici. Chi tiene gli incontri di preparazione al matrimonio si trova spesso davanti a coppie conviventi da anni e magari con figli. Questi operatori pastorali pensano così: se noi andiamo a dire a queste coppie che la loro situazione è di peccato esse non si disporranno ad ascoltare l’annuncio del matrimonio cristiano, ostacolate da questa condanna. Bisogna, invece, partire dal bene che in essi c’è per poi farlo evolvere e lievitare. Di conseguenza si deve dire che anche le situazioni della coppia di fatto convivente, dell’esercizio della sessualità fuori del matrimonio, della nascita di figli fuori del matrimonio sono un bene.
Mt 22,1-14: Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.
[ In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. ] Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Padre Gary Thomas, esorcista della diocesi di San José (California, Stati Uniti) – la cui formazione nel 2005 nel rito dell'esorcismo a Roma ha portato al libro di Matt Baglio del 2010 “The Rite: The Making of a Modern Exorcist” e al film del 2011 “Il Rito”, con Anthony Hopkins –, ama citare il papa emerito Benedetto XVI: “Quando la fede diminuisce, cresce la superstizione”. Se vogliamo identificare i fattori culturali che hanno portato al crescente interesse e alla pratica del satanismo e di altre attività occulte, dobbiamo iniziare constatando il declino della fede cristiana in Occidente.
Lo scrittore inglese Gilbert K. Chesterton (1874-1936) ha trattato in vari saggi la famiglia. Oggi la Chiesa ha convocato un Sinodo straordinario il cui oggetto è la pastorale in questo campo. Su Aleteia stiamo pubblicando una serie di articoli sul pensiero di Chesterton relativamente al modello familiare. Quello attuale verte sui bambini in famiglia. Dopo la I Guerra Mondiale ci fu un periodo di povertà in Europa, nel quale a Chesterton non sembrava redditizio che per il lavoro che rimaneva non svolto si contrattassero altre persone. È il meccanismo di un'abitudine radicata nelle famiglie inglesi, che consiste nell'inserire in famiglia diverse professioni.
La città curda siriana di Kobane al confine con la Turchia è stata in parte conquistata dai jihadisti, mentre Al Qaeda cerca di entrare in Libano. Warda (vescovo di Erbil): «La mia gente sta morendo»
Confesso anch’io, come Mario Adinolfi, che domenica 5 ottobre sono stato in una delle cento piazze italiane a montar di sentinella alle libertà mie e dei miei concittadini.
Il vescovo di Ferrara è tornato a parlare delle violenze subite dalla Sentinelle in piedi. «Già Aristotele diceva che quando non si hanno ragioni forti, si ricorre alle mani».
Quando lo Stato islamico ha invaso ad agosto il villaggio di Caramles, nella piana di Ninive, tutti i cristiani sono scappati di notte verso il Kurdistan. Invece Victoria (a fianco, © Aid to the Church in Need), 80 anni, non si è accorta di niente. Quando la mattina seguente si è alzata, come ogni giorno si è recata in chiesa e per la prima volta l’ha trovata chiusa. Vedendo le strade deserte, la vedova cattolica si è allora resa conto che i jihadisti erano arrivati.
“Texas House Bill 2”. È il titolo della legge firmata dal governatore repubblicano Rick Perry Il 18 luglio 2013 dopo un dibattito infuocato terminato ai tempi supplementari. Con un discorso di 11 ore ininterrotte pronunciato in piedi, la deputata democratica Wendy Davis era riuscita a fare superare i tempi utili per la votazione. Quello sforzo è servito ad assicurarle la candidatura a sfidante democratico per la carica di governatore. Ma dalle parti del grande Stato del Sud gli uomini sono uomini e così il governatore Perry ha usato i suoi poteri per aprire una sessione supplementare. In un clima che è stato una vera e propria bolgia, dove attiviste abortiste richiamate dalla multinazionale dell'aborto Planned Parenthood gettavano dall'alto sulla platea dei parlamentari ogni sorta di oggetti, contenute a stento dalle forze dell'ordine e fronteggiate da silenziosi ed espressivi pro-life che recitavano il rosario, la legge è finalmente stata approvata. L'ha difesa con le unghie e con i denti la relatrice repubblicana Jodie Laubenberg che per 36 ore non ha mollato il proprio presidio perché venissero respinti tutti i tentativi di annacquare la legge fino al colpo di scena, quando ha risposto a chi le mostrava cruccette di ferro insanguinate, mostrando un paio di scarpine da neonato.
La bella notizia, oggi, è che non moriremo americani. Perlomeno, non subito. E cioè: la pagliacciata arcobaleno dei registri dei matrimoni gay messa su da molti sindaci di sinistra è ufficialmente fuori legge e quei registri andranno subito stracciati. Fino a che legge non li autorizzerà. Il ministro dell’Interno c’è e finalmente ha battuto un colpo: l’Italia non sarà una contea yankee, almeno per quanto riguarda i sedicenti nuovi diritti. Proprio nel giorno in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti spianava la strada alle unioni omosessuali, Angelino Alfano fischiava lo stop alle registrazioni municipali delle nozze gay celebrate all’estero. Scritture e pandette prive di senso e valore legale, ma che molti sindaci in fascia arcobaleno si sono inventate al solo scopo di lisciare il pelo al movimento Lgbt. Ma da oggi (speriamo) la sceneggiata gay friendly dovrebbe essere finita e quei borgomastri ruffiani dovrebbero tornare a migliori occupazioni, magari ad amministrare meglio i loro Comuni.
Il cardinale Peter Erdo, nella sua Relatio ante disceptationem (relazione d'apertura), aveva aperto sì a modifiche della prassi pastorale circa l’insegnamento della Chiesa sulla famiglia, ma mettendo uno di fila all’altro dei paletti oltre i quali sarebbe stato meglio non andare: Humanae Vitae, approfondimento serio della prassi ortodossa, negazione che giustizia e misericordia possano essere scisse. Dire che «anche i divorziati fanno parte della Chiesa» non è una novità, visto che – lo ricordava anche il cardinale Velasio De Paolis al Corriere della Sera – nessuno mai l’aveva messo in dubbio.
Sono 185 le chiese incendiate, oltre 190.000 le persone costrette alla fuga. È il bilancio delle violenze perpetrate da Boko Haram negli ultimi due mesi nella diocesi di Maiduguri, il cui territorio comprende gli Stati della Nigeria settentrionale di Borno, Yobe e alcune aree di quello di Adamawa. Lo rende noto il direttore delle Comunicazioni Sociali della diocesi, don Gideon Obasogie, citato dall'Agenzia Fides.
In Francia, nessuno aveva portato finora sul grande schermo il tema delle conversioni di musulmani al cristianesimo. Un argomento considerato forse troppo complesso e spinoso per essere trattato attraverso i codici cinematografici. Tanto più in un Paese segnato da mai spente tentazioni istituzionali laiciste e da un trattamento non di rado superficiale riservato nei media al fatto religioso. Anche per questo, l’uscita nelle sale nei giorni scorsi di L’Apôtre (L’Apostolo), della regista Cheyenne Carron, ha suscitato l’attenzione di certi commentatori. Ma non si può dire lo stesso dei distributori, dato che appena 4 copie della pellicola circolano attualmente in Francia. A Parigi, solo un cinema, il Lincoln, ha programmato il film. E nella più vasta regione parigina, neppure questo spiraglio.
Sono considerati come dei mostri, con manie sadomaso come la difesa della famiglia, ma la pensano come l'hanno pensata finora gli uomini civili di ogni Paese del mondo, che così sono vissuti per millenni
I Padri Francescani della Custodia di Terrasanta hanno pubblicato sul loro sito e inviato all’agenzia Fides un comunicato in cui confermano le indiscrezioni secondo cui il rapimento del loro confratello padre Hanna Jallouf – sequestrato insieme a altri cristiani del villaggio siriano di Knayeh – è opera dei jihadisti di al-Nusra (cioè Al Qaeda). Per ora non si conosce il luogo dove sono stati portati né è stato possibile in alcun modo contattare loro o i rapitori.
"Fare memoria sulla propria vita è dare gloria a Dio. Fare memoria sui nostri peccati, dai quali il Signore ci ha salvati, è dare gloria a Dio". La nostra relazione con Dio "non incomincia il giorno del Battesimo: lì è sigillata". Incomincia "quando Dio, dall'eternità, ci ha guardati e ci ha scelto. Nel cuore di Dio, lì incomincia".
Qualcuno ce lo spiegherà il perché. Ce lo spiegherà magari Roberto Saviano, l’istigatore di tutta la violenza subita in una domenica pomeriggio da mamme e papà molti con i loro bambini, da ragazze e ragazzi, da sacerdoti e persone anziane che avevano deciso di vegliare per la libertà d’espressione di tutti per un’ora zitti in piedi leggendo un libro. Ce lo spiegherà Roberto, che ha scritto che le Sentinelle in Piedi sono fautrici di una “violenza culturale”, se è contento di aver sentito nei megafoni in cento piazze d’Italia che avrebbero “ficcato un calzino in gola” a chi in realtà manifestava senza dire neanche una parola.
Il Santuario di Pompei l'anticipa sempre alla domenica precedente il 7 ottobre, ma la vera festa è oggi. Nulla ci vieta di pregare di nuovo la supplica. La troverete nel link di questa notizia.
Ma che cosa viene insegnato ai figli nelle famiglie musulmane? Che educazione ricevono nelle loro moschee, nei loro centri culturali, ultimamente anche nelle loro scuole? C’è da chiederselo, dopo quanto avvenuto in una chiesa cattolica a Lignon, nei pressi di Ginevra, in Svizzera, lo scorso 27 settembre. Chiesa devastata dall’incendio appiccato da due ragazzetti islamici. I quali, trionfanti, definirono «eccellente» l’allucinante spettacolo, gridando ed insultando i Cristiani. In quel momento una famiglia si stava preparando per un Battesimo nel salone delle feste, nel sottosuolo del tempio. Nessuno di loro è rimasto ferito, né il parroco, né quattro religiose, presenti in quel momento. C’è stato solo un ricovero in ospedale, una persona rimasta intossicata dal fumo provocato dalle fiamme. L’intervento dei Vigili del Fuoco ha salvato dal rogo anche una scuola vicina. A darne notizia, è stato il quotidiano on line Forum Libertas.
Più di 500 mila a Parigi, almeno 30 mila a Bordeaux. Ieri la Manif pour tous è scesa di nuovo in piazza dopo otto mesi per «reclamare l’abolizione universale dell’utero in affitto (Gpa), rifiutare l’apertura alla fecondazione assistita senza padre e ricordare che queste derive (…) sono il risultato della legge Taubira sul matrimonio» omosessuale.
«I margini di libertà sono in progressiva riduzione nel nostro Paese, contrariamente al dettato costituzionale che mette la libertà personale e sociale a fondamento dell’intero ordinamento democratico»
Nella relazione di apertura dei lavori, il card. Erdo ha detto che in un mondo segnato dall'individualismo, la Chiesa non deve cedere al "catastrofismo o all'abdicazione", in quanto esiste "un patrimonio di fede ampio e condiviso". "Non viene messa in questione la dottrina dell'indissolubilità del matrimonio" e il Sinodo non riguarda "le questioni dottrinali, ma le questioni pratiche", "di natura squisitamente pastorale". Papa Francesco: parlare chiaro, dire tutto, ascoltare con umiltà.
“Texas House Bill 2”. È il titolo della legge firmata dal governatore repubblicano Rick Perry Il 18 luglio 2013 dopo un dibattito infuocato terminato ai tempi supplementari. Con un discorso di 11 ore ininterrotte pronunciato in piedi, la deputata democratica Wendy Davis era riuscita a fare superare i tempi utili per la votazione. Quello sforzo è servito ad assicurarle la candidatura a sfidante democratico per la carica di governatore. Ma dalle parti del grande Stato del Sud gli uomini sono uomini e così il governatore Perry ha usato i suoi poteri per aprire una sessione supplementare. In un clima che è stato una vera e propria bolgia, dove attiviste abortiste richiamate dalla multinazionale dell'aborto Planned Parenthood gettavano dall'alto sulla platea dei parlamentari ogni sorta di oggetti, contenute a stento dalle forze dell'ordine e fronteggiate da silenziosi ed espressivi pro-life che recitavano il rosario, la legge è finalmente stata approvata. L'ha difesa con le unghie e con i denti la relatrice repubblicana Jodie Laubenberg che per 36 ore non ha mollato il proprio presidio perché venissero respinti tutti i tentativi di annacquare la legge fino al colpo di scena, quando ha risposto a chi le mostrava cruccette di ferro insanguinate, mostrando un paio di scarpine da neonato.
Bisognerebbe aggiungerla a quelle tre buone notizie (di cui Alfredo Mantovano ha dato conto), perché il poker d’assi sia finalmente completo. Una quarta storia per dire che non tutto è perduto, che c’è sempre una scheggia di bene sfuggita al caos calmo e senza speranza della nostra società. Quella dei due baby genitori di Castelfranco Veneto, passata sui grandi giornali quasi invisibile, come la scia di una stella filante. Poi “scandalo” è tornato nell’ombra, uscito dalle pagine: ma forse è meglio così. Qualcuno avrebbe potuto guastarlo, buttarlo nella mischia delle solite battaglie abortiste. La storia, invece, ha qualcosa di inedito e meraviglioso.
Bologna, Rovereto, Torino, Milano, Napoli… in molte delle città in cui hanno vegliato le Sentinelle in Piedi, gli scorsi 4 e 5 ottobre, queste sono state oggetto di insulti e provocazioni, in alcuni casi vere e proprie aggressioni da parte di attivisti gay, partecipanti ai centri sociali, talora appartenenti a Rifondazione Comunista o a Sel o anarchici. Ci sono stati alcuni feriti, per fortuna lievi, è stato dato fuoco a del materiale, c’è stato un clima di intimidazione generale.
La casa farmaceutica tedesca Bayer sta facendo fronte alle domande di circa 8.900 persone negli Stati Uniti che hanno denunciato di aver subito “danni personali, alcuni dei quali fatali, a causa dell'utilizzo di prodotti come Yasmin e/o Yaz, o per l'uso di Ocella e/o Gianvi”. Nel suo rapporto finanziario per azionisti del secondo trimestre del 2014, la Bayer ha riconosciuto di aver pagato circa 2.000 milioni di dollari in accordi per denunce di danni provocati dai suoi farmaci anticoncezionali orali Yasmin, Yaz, Ocella e Gianvi negli Stati Uniti. Secondo quanto reso noto da Aciprensa, alla pagina 54 del suo rapporto la Bayer, il cui motto è “scienza per una vita migliore”, riconosce che “al 9 luglio la Bayer è giunta ad accordi, senza ammissione di responsabilità, per evadere le domande di circa 8.900 richiedenti degli Stati Uniti, per un ammontare complessivo di 1,8 miliardi di dollari”.
Tutto si è svolto riservatamente, attorno al 10 settembre scorso. Ma la notizia più importante, quella sul risultato della ricognizione, è trapelata e ve la proponiamo. A cento anni dall’ultima analisi c’è la conferma che le Sacre Particole conservate nella basilica di San Francesco, a Siena, si stanno ancora mantenendo miracolosamente intatte, contro ogni legge naturale. Nel contenitore sono state rinvenute – com’era prevedibile – muffe e batteri, ma incredibilmente nessuna ostia è stata intaccata. Un fenomeno inspiegabile perché per la loro composizione (come derivati del grano) le particole sono deperibilissime, molto vulnerabili da microrganismi e muffe. Sembra che su queste 233 ostie conservate a Siena le leggi di natura non possano nulla.
Il Sindaco di Roma aveva promesso di sostenere le famiglie. Un anno dopo ha cancellato l’esenzione per il terzo figlio al nido e ha aumentato le rette. Al via la manifestazione #io sto con i passeggini
È stata strappata a questo mondo ancora giovanissima dal suo ex fidanzato. Le cronache, le speculazioni, il dolore. Ma nelle parole dei genitori e degli amici prevale la certezza che in lei «qualcosa stava accadendo». E non è finita
All’indomani della grande veglia nazionale organizzata dalle Sentinelle in Piedi nella giornata di ieri sarebbe bello poter parlare solo del grande risultato raggiunto: più di 10.000 persone hanno riempito le piazze di 100 città italiane da nord a sud (si tratta di dati ancora provvisori) per testimoniare ancora una volta che in Italia esiste un popolo che non ci sta a piegarsi di fronte all’avanzata di leggi che minacciano la libertà d’espressione e la famiglia.
Una ventina di giovani anarchici a volto scoperto, prevalentemente vestiti di nero, si sono presentati, ieri pomeriggio, un quarto d’ora prima dell’inizio della veglia delle Sentinelle in Piedi a Rovereto, nella provincia di Trento. La portavoce del manipolo si è immediatamente rivolta con fare minaccioso ai referenti delle Sentinelle presenti sul posto, intimando loro di abbandonare la piazza. Alla risposta pacata ma ferma delle Sentinelle, che hanno ricordato loro di essere in possesso dell’autorizzazione di manifestare rilasciata dalla Questura, si è verificata un’escalation di violenza: dalle minacce verbali – l’appellativo “omofobi” si è sprecato – si è infatti repentinamente passati all’aggressione fisica e al lancio di uova fresche e gavettoni d’acqua. Da segnalare per gravità, anche il fatto che uno degli aggressori ha eloquentemente mostrato al portavoce delle Sentinelle, quale tacita minaccia, il calcio di una pistola (vera o finta, non si sa).
All’inizio del mese missionario di ottobre, un comunicato stampa del Centro San Fedele di Milano informa che la rivista missionaria mensile dei Gesuiti “Popoli” chiude nel dicembre prossimo. La rivista è nata nel 1915 col titolo “Le missioni della Compagnia di Gesù”, nel 1970 ha assunto il titolo di “Popoli e Missione”, negli anni ottanta “Popoli”, che chiude alla soglia dei cento anni. Ma allora, i gesuiti non hanno più missionari? Per carità, sono forse l’ordine religioso con il maggior numero di missionari “ad gentes”. Ma in Italia questo è un tema che interessa sempre meno e questo è il gravissimo problema dell’ottobre missionario, per noi missionari ma anche per tutta la Chiesa italiana.
Deve esserci un gran vuoto nelle case d’Italia se il bouquet d’affetti descritto da Piero Angela è sparito sotto i colpi della crisi, che dal tetto domestico, s’è portata via proprio loro, i bambini. La fotografia che il Censis ha “scattato” pochi giorni fa, presentando la sua ricerca sui genitori dei tempi presenti, non lascia dubbi: dal 2008 un Paese già in affanno demografico ha perso circa 62.000 nati. Nel 2013 si è registrata una riduzione delle nascite del 3,7% rispetto all’anno precedente, con un calo del tasso di natalità da 9 a 8,5 nati per mille abitanti. Non bastasse, cresce la media anagrafica delle madri, che partoriscono il loro primo bébé – sempre più spesso l’unico – oltre i 31 anni.
Non ci sono soltanto le notizie cattive. È che le buone hanno scarsissima eco: non sia mai che qualcuno prenda coraggio e provi a sostenere con maggiore convinzione le ragioni della famiglia! Eppure successi piccoli in apparenza insegnano che il dissolvimento della famiglia non è un destino ineluttabile, e che nessun impegno nella direzione giusta è vano. Lo confermano tre episodi accaduti negli ultimi giorni.
Il cardinale Gerhard Ludwig Müller ha consegnato al libro intervista La speranza della famiglia (in Italia edito da Ares, www.ares.mi.it) realizzato con Carlos Granados, direttore delle spagnole edizioni BAC, le sue riflessioni programmatiche in vista del Sinodo sulla Famiglia voluto per ottobre (dal 5 al 19) da Papa Francesco. Il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede (cioè dell’organismo vaticano garante della corretta interpretazione della Parola di Dio, della Tradizione e del Magistero della Chiesa) illustra qui la realtà sacramentale del matrimonio e il valore dell’istituto della famiglia dal punto di vista cristiano.
Un lettore ci segnala questo scambio tra una famiglia brasiliana e papa Benedetto XVI alla "Festa delle Testimonianze" del 2 giugno 2012 nell'ambito dell'Incontro mondiale delle Famiglie, svoltosi a Milano. È una testimonianza preziosa perché al problema dei divorziati risposati che non possono ricevere la Comunione, papa Benedetto XVI risponde dimostrando una grande comprensione per la sofferenza che provoca questa situazione, ma ponendola nella prospettiva del Mistero di Dio. Una risposta, quella di Benedetto XVI da meditare profondamente, tanto più all'inizio di questo Sinodo sulla Famiglia.
La traccia mariana che andiamo a esaminare insieme questa volta cari amici ci porta in Val Vigezzo (provincia di Verbania, Piemonte del Nord, al confine con la Svizzera) e precisamente nel piccolo comune di Re. È in tale località infatti che si trova il santuario della Madonna del Sangue, edificato in risposta a un miracoloso avvenimento risalente alla fine del XV secolo.
Comincia oggi il Sinodo Straordinario dedicato alla famiglia, preceduto ieri sera da una veglia di preghiera in Piazza San Pietro a cui hanno partecipato 80mila persone. Papa Francesco ha detto che il Sinodo è chiamato a «prestare orecchio ai battiti di questo tempo e percepire l'odore degli uomini di oggi», ma per discernere e «proporre con credibilità la buona notizia sulla famiglia» che viene dal Vangelo. E ha chiesto di pregare perché si sappia «mantenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo». Proprio per questo continuiamo a proporre l'insegnamento del Magistero in tema di comunione ai divorziati risposati, tema caldissimo di questo Sinodo. Oggi affrontiamo il tema della pastorale per chi si trova in questa situazione.
La cerimonia di benedizione si è svolta dopo una commemorazione religiosa delle vittime. Arcivescovo di Vladivkavkaz: "Evento dal significato storico". Dieci anni fa l'attentato terroristico, finito in strage.
sentinelle-in-piedi-tempi-copertinaLe Sentinelle in piedi, ovvero quanto di peggio possa capitare al giornalista collettivo. Perdigiorno omofobi o una nuova Rosa Bianca? Compulsivi occupatori di suolo pubblico, oppure – per dirla col sociologo Introvigne – «l’ultimo tassello della Controrivoluzione»? È bene chiarirsi le idee in fretta perché il 5 ottobre accadrà qualcosa che pochi si aspettano. In contemporanea in 100 città italiane (cento) le Sentinelle (Sip) sfideranno boicottaggi, fischi e sputi e scenderanno in piazza con la loro vincente (e poetica) ortoprassi: posizionati a scacchiera (a due metri l’uno dall’altro), in un potente e rigoroso silenzio, con un libro in mano in segno di approfondimento continuo («noi studiamo, voi?»).
«Il martirio è probabilmente la via più breve per il paradiso». Così Abu Mariam, francese, spiega a Foreign Policy la sua decisione di andare in Siria («un luogo sacro raccomandato dal Profeta»). Abu è uno dei tremila islamici con passaporto dell’Unione Europea ed è entrato nelle file degli jihadisti del califfo Abu Bakri Al Baghdadi per combattere i miscredenti e guadagnarsi il paradiso. Quando era adolescente, ha «bevuto, preso droga, fatto sesso», spiega a Fp. Poi, a 19 anni, si è convertito all’islam. È fuggito da un quartiere malfamato di Tolosa, dove viveva, e ora porta un kalashnikov e guerreggia sulle montagne Kassab, in Siria, per conto dello Stato Islamico. Sostiene di non essere «mai stato più felice».
Intervista al legale dei buttafuori del locale, tutti assolti. Il caso ebbe grande risonanza sui media che iniziarono a parlare dell’urgenza di una legge che contrastasse le discriminazioni per l’orientamento sessuale.
Sono musulmani, nati in Europa, cresciuti nelle grandi città e molti di loro hanno meno di trent’anni, i tremila cittadini dell’Unione Europea arruolatisi in Siria e in Iraq nell’esercito dello Stato Islamico. Da quando l’Isis ha travalicato i confini con l’Iraq è stato chiaro a tutti i paesi europei che i militanti islamici espatriati e mandati a combattere contro Assad, sarebbero diventati un pericolo per la propria sicurezza. A una settimana dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che impegna i paesi membri a evitare le trasferte dei potenziali jihadisti, le nazioni più “multi-culturaliste” stanno cercando di affrontare il problema.
Mi sento come una persona scelta perché possa avvenire il miracolo. Claudia aveva chiesto un appuntamento con me per riversare un po’ della sua grande preoccupazione nella relazione importante creatasi, due mesi fa, tra noi. Il nostro primo incontro: «Ho una grave situazione di salute: due fibromi molto grandi si sono formati nel mio utero. I medici sanno di non potermi praticare un taglio cesareo per la possibilità di gravi emorragie, ed è molto improbabile che possa avere un parto spontaneo. Come faccio a portare avanti questa seconda gravidanza?». Così diceva guardando con sofferenza la sua prima bambina, quasi come si dicesse perché Cecilia sì e quest’altro figlio no?
L’ultima tappa del pellegrinaggio di Padre Filippo Neri era la Basilica di Santa Maria Maggiore dove i fedeli si recavano per inginocchiarsi di fronte all’immagine della Madonna “Salus populi romani”. L’icona, che ora si trova nella cappella Paolina o Borghese, dalla tradizione è ritenuta opera dell’evangelista Luca che su un legno di cedro di dimensioni piuttosto significative dipinse la Vergine, con il manto azzurro scuro filettato d’oro, che tiene tra le braccia il Bambino Gesù. Proprio a questa Madonna il cardinale Bergoglio si rivolse all’indomani della sua elezione al soglio pontificio.
Si parla molto in questi giorni sulla stampa internazionale del caso del vescovo di Ciudad del Este, in Paraguay, monsignor Rogelio Livieres Plano, sollevato dal suo incarico dal Santo Padre dopo che non aveva accolto il «consiglio» di dimettersi. Certamente - sul punto sono d'accordo la Santa Sede e lo stesso Livieres - le ragioni dell'intervento vaticano vanno al di là di vicende personali del vescovo, e derivano dal contrasto insanabile fra il prelato e gli altri vescovi paraguaiani. Livieres - che era l'unico vescovo del Paese ad avere un seminario fiorente e pieno - ha idee di tipo teologico e politico conservatrici, mentre gli altri vescovi del Paraguay la pensano grosso modo all'opposto.
La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna! Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. E’ questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
Per i sacerdoti "si tratta di 'essere' preti, non limitandosi a 'fare' i preti, liberi da ogni mondanità spirituale, consci che è la loro vita ad evangelizzare prima ancora delle loro opere". "Una vocazione curata mediante una permanente formazione, nella comunione, diviene un potente strumento di evangelizzazione, al servizio del popolo di Dio".
Il giorno 21 maggio 2014 due militanti del Movimento Politico Cattolico Militia Christi sono stati aggrediti da più di una ventina di esponenti dei centri sociali i quali hanno anche aggredito i due poliziotti corsi in loro difesa. Il fatto è successo nel VII Municipio di Roma Capitale a margine di un convegno presieduto dall’On. Costantino con la quale i due esponenti del Movimento cattolico avevano intenzione di parlare. La medesima Onorevole, infatti, aveva pesantemente accusato il Movimento Cattolico che aveva diffuso una lettera nelle scuole dell’infanzia del Comune di Roma per allertare i presidi delle stesse di un’iniziativa, di cui erano all’oscuro anche i genitori, volta a promuovere la teoria del gender tra i bimbi dai due ai sei anni.
L’esperienza insegna che non v’è persona che cerchi di vivere in conformità della sua fede, la quale non si fermi angustiata davanti a questa domanda: Mi salverò o mi dannerò? Turbini di pensieri le passano allora per la mente conturbata ad accrescere la sua apprensione: la conoscenza della sua debolezza, la propria incostanza, l’assalto furibondo delle passioni, le suggestioni del male, le mille insidie di cui è circondata, l’ambiente malsano in cui deve vivere: discorsi provocanti, derisioni, schemi, insulti, scandali, cattivi esempi, tutto coopera a farle nascere un senso di grande sfiducia fino a gettarla nel più profondo avvilimento. Ecco allora venirle incontro l’infinita misericordia del Cuore di Gesù che le sussurra: «La Grande Promessa che vengo a suggerirti farà svanire i tuoi timori e ti ridonerà pace e serenità. Pensa che metto a tua disposizione l’Onnipotenza del mio Amore per mettere al sicuro la sua salvezza. Fidati di me che ho impegnato la mia parola; fidati di me che ti amo infinitamente e null’altro desidero che di vederti un giorno entrare in Cielo a godere la felicità eterna. Incomincia subito a fare le Nove Comunioni dei Primi Venerdì del mese. Non devi pensare però alla tua personale salvezza soltanto, ma sii sollecito pure della salvezza degli altri. Proponi di diventare zelatore di questa devozione consigliando altri a fare i Primi Venerdì. Ricordati: «Chi salva un’anima assicura la salvezza della sua». Su dunque, mettiti all’opera diffondendo largamente questo opuscolo tra i tuoi parenti, amici e conoscenti. Il denaro che spenderai in questa maniera ti frutterà il cento per uno per il Cielo, e nello stesso tempo ti servirà a riparare il denaro speso malamente nella tua vita passata. Chi si salva? Si salva chi fa una buona morte, cioè chi muore in grazia di Dio. Chi al contrario muore in peccato mortale si perde per sempre e sarà condannato alle pene eterne dell’inferno. Possiamo noi sapere con certezza quale sarà la nostra morte, se buona o cattiva? No, non possiamo saperlo con certezza assoluta, perciò questa incertezza su un punto di così capitale importanza deve tenerci in una salutare trepidazione riguardo alla nostra salvezza eterna e spingerci a vivere bene, per sperare di morire bene. Però dinnanzi a questa angosciosa incertezza possiamo aprire il cuore alla più consolante speranza, anzi alla certezza morale di assicurarci il Paradiso mediante una buona morte: ed è l’ineffabile bontà del Cuore misericordioso di Gesù che ci ha voluto concedere questo supremo conforto mediante la Grande Promessa. Impegniamoci quindi a fare fedelmente i Nove Primi Venerdì secondo le intenzioni del Cuore di Gesù. Non facciamo i pigri dicendo che è possibile salvarsi l’anima anche senza questa pia pratica. San Gregorio Magno ci ammonisce che «quando si tratta di una eternità, le precauzioni non sono mai troppe!».
Intervista a Francesco Belletti (Forum Famiglie): «Il governo impone per decreto la privatizzazione radicale del matrimonio. La famiglia non è un bene comune?»
Dominus production e Tempi vi invitano alla visione del film “Cristiada” il 15 ottobre alle ore 20,30 presso l’Uci Cinemas Bicocca di Milano. Con la partecipazione straordinaria di Andy Garcia
In vista del Sinodo straordinario sulla famiglia, che si apre domenica fino al 19 ottobre, 6 vogliamo qui ricordare alcuni documenti del Magistero o della gerarchia cattolica in merito alla problematica dell’ammissione dei divorziati risposati al sacramento dell’Eucarestia. Questa disanima si articolerà in più puntate. Iniziamo con il punto dogmatico fondamentale che impedisce a chi ha voluto in modo deliberato il divorzio di accedere alle sacre specie, anche se poi decide di non risposarsi: l’indissolubilità del matrimonio. Se il matrimonio è indissolubile, tentare di scioglierlo tramite il divorzio è un atto gravissimo che porta all’esclusione del battezzato dalla possibilità di comunicarsi. Il coniuge che invece ha subito ingiustamente il divorzio, se vive castamente, può comunicarsi.
Lui aveva 40 anni, lei 10. In altri mondi sarebbero stati padre e figlia. Invece in Sudan erano marito e moglie. Per l’appunto: erano. Perché ieri il Tribunale amministrativo della cittadina di Karary, a nord di Khartoum, ha annullato il contratto di matrimonio, firmato tre anni fa, dopo una lunga battaglia legale che ha visto contrapposti la famiglia della bambina e quella dell’uomo. Era stata la suocera, cioè la mamma della piccola Ashgan Youssef, a portare il caso davanti a una organizzazione governativa che nel Paese africano si occupa (faticosamente) di combattere contro la violenza sulle donne: lei coraggiosamente si era riportata la figlioletta a casa, ma il mese scorso il marito aveva bussato alla porte per reclamare la sua sposa.
Mt 21,33-43: Darà in affitto la vigna ad altri contadini.
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
L’angelo custode esiste, non è una dottrina fantasiosa, ma un compagno che Dio ci ha posto accanto nel cammino della nostra vita: è quanto ha detto Papa Francesco nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta, nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria dei Santi Angeli Custodi.
Fa discutere il seminario della senatrice Pd Fattorini. Gli attivisti LGBT già esultano. In realtà strumentalizzano uno spiraglio di confronto sui diritti, che esclude nozze e adozioni.
Proseguono senza sosta i combattimenti della coalizione internazionale in Iraq e Siria contro lo Stato Islamico, responsabile nei giorni scorsi della decapitazione di sette curdi, tra cui tre donne.
La famiglia è un “patrimonio universale”, una “cellula fondamentale” e una “decisiva palestra dell’umano”. Così l’ha definita il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, nel suo saluto alla Plenaria annuale del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, che si sta svolgendo a Roma.
Sabato prossimo, primo sabato del mese. Siamo ad ottobre, mese del Santo Rosario. Facciamo uno sforzo, sabato prossimo iniziamo i primi cinque sabati del mese. Clicca su questa notizia per informazioni.
Richiama l'attenzione il fatto che sempre più credenti recitino il Rosario, e non solo cattolici. Anche membri di altre confessioni religiose stanno infatti scoprendo la ricchezza di questa preghiera, e non poca gente deve la propria conversione al fatto di recitarla. Non mancano, tuttavia, quanti non lo recitano perché hanno delle obiezioni. Per questo, approfittando dell'inizio di ottobre, mese del Santo Rosario, vale la pena di rispondere a ciò che viene in genere obiettato.
Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli. In premessa confesso. Ho le mie colpe. Ho contribuito a far nascere il principale partito della sinistra italiana, sono stato candidato alla segreteria nazionale alle primarie fondative (eravamo in cinque, non sono neanche arrivato ultimo, ma quarto) di quel Pd veltroniano nel 2007; ne ho scritto lo statuto, ne sono stato dirigente e pure parlamentare. Poi, dopo aver deciso di non ricandidarmi a deputato, non pago ho pure scritto un libro dalla copertina rossa che insiste sulla parola “resistenza” (il titolo del libro è Voglio la mamma, qualcuno di voi l’ha letto?). Capirete che è normale, dato questo retaggio, che mi compaia di tanto in tanto in sogno il compagno Lenin pronunciando il suo slogan più famoso: “Che fare?”.
Strappata alla sua famiglia a soli tre anni di età per soddisfare le voglie di un anziano leader jihadista afghano. È la storia di Christina, bambina irachena originaria di Ankawa sequestrata dallo Stato islamico lo scorso 22 agosto davanti agli occhi dei suoi genitori. Intervistati dal quotidiano Mcn Direct i genitori della piccola, rifugiati ad Erbil, raccontano il sequestro della loro bambina.
In Belgio nel 2013 sono morte con l’eutanasia cinque persone al giorno, 1.816 in tutto l’anno. Rispetto al 2003 si è verificato un aumento di oltre il 700 per cento
L’Anticristo è il Demonio e tutte le forze del male che si oppongono alla venuta del Regno di Dio e di Cristo negli ultimi giorni, ma anche nella storia dell’uomo (Apocalisse, I e II Lettera di Giovanni, II Lettera di Paolo ai Tessalonicesi). Ma è anche il titolo del libro di Friedrich Nietzsche (1844-1900), che un laico cattolico, Agostino Nobile, ha commentato nel volumetto pubblicato nel luglio 2014: Anticristo superstar (Edizioni Segno, Udine – pagg. 120). Agostino Nobile, sposato e padre di due figli, professore di storia della musica, 25 anni fa decise di lasciare l’insegnamento per studiare le culture non cristiane ed è vissuto per dieci anni nel mondo musulmano, indù e buddista, esperienza che ha rafforzato la sua fede cattolica. Nobile vive oggi in Portogallo con la sua famiglia, si dedica agli studi per approfondire la sua fede e ha lavorato fino ad un anno fa come pianista e cantante.
Prove tecniche di arroganza ideologica. La Manif pour Tous di Empoli ha organizzato per oggi 2 ottobre 2014 un incontro dal titolo “Sarà ancora possibile dire Mamma & Babbo?”. Relatore l’avv. Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la Vita. Troppo secondo gli agguerriti attivisti LGBT del luogo. Immediata la denuncia per lo scandalo che proprio ad Empoli sia stato possibile organizzare un “incontro omofobo”. Brenda Barnini, Sindaco di quella cittadina toscana, non si è lasciata fuggire l’occasione per unirsi al coro dei censori dell’iniziativa promossa dalla Manif. Anzi, ha ritenuto di dover dare proprio un segnale politico preciso come reazione alla conferenza.
«É invidioso e ti odia». «É astuto». «Ti coinvolge, ti tenta e poi si giustifica». E ancora: «Quando lo respingi, gira, cerca alcuni compagni e, con questa banda, ritorna». Sembra il racconto di una persona in carne e ossa. Ed è proprio così che papa Francesco parla del nemico di Dio per antonomasia: il Diavolo. Non un mito, non una superstizione. E anche se la stessa Chiesa, non di rado, lo riduce a semplice metafora, Francesco lo descrive come un essere reale, il più insidioso antagonista della storia. Così ci ammonisce: «i cristiani non devono essere ingenui: devono conoscerlo e combatterlo». Ne abbiamo parlato con Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, che su Satana ha scritto diverse pubblicazioni.
Molte persone collezionano immagini di angeli perché sono diventate di moda, ma cosa sono gli angeli? Secondo il Catechismo della Chiesa cattolica, gli angeli sono creature spirituali che glorificano Dio senza sosta e servono i suoi disegni salvifici con le altre creature: “Gli angeli cooperano a tutte le nostre opere buone” (San Tommaso d'Aquino).
Visto che le attività e gli eventi promozionali satanici ultimamente hanno conquistato ampio spazio sui media, ho pensato che sarebbe stato utile risalire al padre fondatore del satanismo americano: Anton Szandor LaVey, un emarginato liceale il cui certificato di nascita di Cook County (Chicago) riporta un nome ben meno esotico: Howard Stanton Levey, figlio di Michael e Gertrude Levey. Anche se la maggior parte della gente pensa che il satanismo esista da millenni, negli studi religiosi di “Esoterismo contemporaneo” i professori e autori Egil Asprem e Kennet Granholm confermano che LaVey ha fondato la prima “ininterrotta tradizione esplicitamente satanica, nel senso di un gruppo di persone che aderiva a un insegnamento di quel tipo” per un periodo di decenni o più. Quali insegnamenti sposava LaVey? È provato come sia tremendamente difficile separare i fatti dalla finzione nella sua vita e nei suoi scritti perché, come ha annotato nel suo libro del 1988 “Satan Speaks!”,
Venerdì 3 ottobre a Roma, in vista del prossimo Sinodo per la famiglia, avrà luogo la conferenza internazionale “Le strade dell’Amore, per una pastorale con le persone omosessuali e transessuali". L’obiettivo che persegue questo meeting è quello di elaborare «un documento di contributi e proposte al Sinodo per la nuova pastorale che sarà elaborata a partire dal Sinodo». Un pressing psicologico sui padri sinodali dunque. Nell’Appello che spiega il contenuto e le finalità di questa conferenza possiamo leggere: «I cristiani omosessuali italiani stanno effettuando una rivoluzione copernicana: passare dalla condizione di attesa, quella in cui si rimane ai margini, nascosti, sperando che qualcosa accada, che qualcuno faccia qualcosa per cambiare la tua condizione di sofferenza, a quella di abbracciare una visione della speranza che si fa azione, che ti porta a non volerti nascondere più, ad assumere consapevolezza che la propria esistenza è bella, degna e piena come quelle di ogni altra persona e che, quindi, può diventare spunto, materia per interrogare le comunità tutte perché dal Sinodo stesso esca una nuova pastorale, elaborata anche ‘con’ le persone omosessuali e transessuali».
Sono una grazia data da Dio, sono dati per il bene di tutta la comunità e sono un bene: "quando la Chiesa, nella varietà dei suoi carismi, si esprime in comunione, non può sbagliare", ma "guai se questi doni diventano motivo di invidia o di divisione, di gelosia!".
Padre William Carmona era una vocazione tardiva, aveva 51 anni. L'8 settembre scorso, nella festa della Natività della Vergine Maria, è stato ordinato presbitero. Due giorni dopo, il 10 settembre, è morto per un cancro al colon che non gli ha impedito di realizzare il suo sogno di diventare sacerdote di Cristo. La sua storia ha richiamato l'attenzione di vari mezzi di comunicazione grazie alla testimonianza di vita e di donazione illimitata a Dio di questo sacerdote di origine colombiana, la cui storia ha commosso i cuori, a cominciare da quello del vescovo di Nashville (Stati Uniti), monsignor David Choby, che gli ha amministrato il sacramento dell'Ordine.
«Un caso di violenza sul lavoro». Così è stata definita dall’Fbi la decapitazione di una donna, Coleen Hufford, da parte di Alton Nolen, un estremista islamico americano a Oklahaoma City, giovedì scorso. L’assassino lavorava per una impresa agroalimentare della città, Vaugham Foods. Dopo essere stato licenziato, forse a causa dei ripetuti tentativi di convertire all’islam i colleghi, si è presentato davanti all’azienda e ha assalito un’ex collega, decapitandola. Il killer stava per aggredire un’altra donna, ma è stato fermato dall’intervento di un dirigente, Mark Vaughan, che gli ha sparato contro, ferendolo.
Se un imprenditore non versa l’Irap finisce nei guai, giusta o sbagliata che sia l’imposta. Succede la stessa cosa per i “diritti” Lgbt? Succede la stessa cosa ai sindaci che “riconoscono” i matrimoni fra persone dello stesso in barba alla legge?
Sei cristiani e un pastore protestante sono stati arrestati in Laos per aver esercitato la libertà religiosa prevista dalla Costituzione del paese comunista ed essersi riuniti in una casa per pregare. Il capo villaggio, insieme alla polizia, ha fatto irruzione nella casa durante il pranzo e ha portato via i presenti.
«Dobbiamo dare la precedenza ad altri disegni di legge importanti, come la riforma delle comunità di valle e legge di stabilità», così, ieri, il presidente della provincia di Trento ha commentato la decisione di rinviare a gennaio la discussione della legge sull’omofobia trentina. Il disegno di legge di iniziativa popolare concernente “Disposizioni per il contrasto alle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dall’intersessualità” era stato presentato lo scorso gennaio. Si tratta di uno stop momentaneo. Il centrosinistra si è limitata a riconoscere una temporanea inopportunità della norma, così come avevano già denunciato le opposizioni e l’arcivescovo di Trento, Luigi Bressan.
«L'opzione del male minore può essere accolta da un cristiano solo in forma circostanziale e transitoria, senza cadere nella tentazione di farne la sua parola d'ordine». Così scrive monsignor Josè Ignacio Munilla, vescovo di San Sebastian, per ricordare a tutti i politici, quelli spagnoli in particolare, «che per la via del male minore si arriva alla fine al maggior male». L'articolo, intitolato “Voce dei senza voce”, si riferisce alla questione del ritiro del progetto di legge che avrebbe dovuto mettere paletti alla pratica dell'aborto procurato. Ne sarebbe nata una legge comunque ingiusta, ma che avrebbe segnato una sconfitta per gli abortisti. Non se ne farà nulla però, perché il premier spagnolo Rajoy ha dichiarato che «non c'è sufficiente consenso» per portarlo avanti, e così la Spagna rimane ferma alla legge Zapatero. Non ci voleva particolare fiuto politico per sapere che di consenso ce ne sarebbe stato poco, bisognava mettere in campo il coraggio.
Scherza coi fanti ma lascia stare i santi. O se preferite la maniera guevarista: “Lo simbolos ayer, hoy y siempre, son sagrado”. Giù le mani dai santini della rivoluzione castrista che ieri, oggi e sempre sono sacri: lo scrive Granma, il quotidiano portavoce del regime cubano annunciando severi provvedimenti contro i responsabili di Labiofarm, l’azienda farmaceutica di Stato de L’Avana. Che sono accusati di “tentata eresia” controrivoluzionaria. Perché? Nel corso del suo meeting annuale, l’azienda aveva mostrato a giornali e tv esteri le prime boccette di due profumi dedicati alla coppia più famosa della révolucion castrista: “Ernesto” e “Hugo”, cioè il mitico Che e il defunto presidente venezuelano Chavez. Alle due fragranze, i dirigenti della Labiofarm avevano lavorato per quasi un anno e mezzo, coinvolgendo, a loro detta, anche i familiari dei due eroi che si sono dimostrati moti soddisfatti e onorati per il profumato omaggio. Ma a far svaporare il progetto, è intervenuto duramente il Consiglio dei ministri cubano, presieduto da Raúl Castro, che ha cancellato la sacrilega iniziativa e ne ha scomunicato i responsabili. Contro di loro si stanno preparando severe «misure disciplinari» perché «iniziative di questo genere non saranno mai accettate né dal nostro popolo né dal governo rivoluzionario». Insomma, come sempre, a Cuba la libertà non può neppure essere “annusata”.
Ottobre, mese del Santo Rosario. Leggi le meditazioni, aggiornate giorno x giorno, dal sito Rosario on line.