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Messaggio del 3 ottobre 1984:Quando vi ripeto di pregare, non intendo solo che aumentiate la quantità delle vostre preghiere. Ciò che desidero è portarvi a un desiderio profondo di Dio, ad un anelito continuo verso di lui. Gesù riusciva a pregare tutta la notte senza stancarsi mai perché aveva un grande desiderio di Dio e della salvezza delle anime.

Beata Anna Katharina Emmerick - Vittoria della chiesa militante sui suoi nemici per l’intercessione dell’immacolata concezione della S. Vergine Maria

10 ottobre. Vidi la Chiesa di Pietro distrutta fino al coro e all’altare maggiore. Michele scese, con l’armatura e i legacci nella chiesa e impedì di entrare a molti pastori cattivi e li costrinse in un angolo oscuro dove sedettero e guardarono. I] danno alla Chiesa venne presto rimediato con qualche piccolo restauro e la santa Messa poté essere celebrata presto, in modo completo. Dall’esterno vennero eretti di nuovo i muri, con le pietre, da preti e laici, poiché i distruttori non riuscirono a sradicare le pietre delle fondamenta che erano rimaste intatte.

Anna Katharina passò, per un periodo, tutte le notti in preghiera con le braccia aperte e dovette contenere duri attacchi del maligno. Quest’ultimo piombò tre volte contro di lei per strangolarla. «Mi rinfacciò tutti i miei errori della giovinezza, che io non accettai, presi tutte le mie reliquie e così lo combattei. Finalmente mi vidi tranquilla nel mio letto, segnai ogni lato con piccole particelle della croce». La notte successiva la trascorse nella stessa preghiera e lottò ricca di successo, contro il nemico, tanto che più volte cantò il “Te Deum”. Alla sera del l ottobre il “Pellegrino” trovò Anna Katharina in uno stato di sfinimento, bagnata di sudore per le ininterrotte preghiere. La pia suora disse al “Pellegrino” che le sarebbe stato comandato da san Michele, insieme ad altri compiti, di chiedere suppliche per la Chiesa, in sette giorni essa avrebbe dovuto concludere la Missione.

«La Chiesa — si lamentò Anna Katharina —, è in grande pericolo, io devo chiedere e supplicare chi viene da me di pregare per la salvezza della Chiesa, pregarlo affinché reciti il Padre nostro. Si deve pregare affinché il Papa non lasci Roma; ci sono molti pericoli e sì deve invocare il Signore che faccia mantenere la presenza dello Spirito Santo nell’animo del nostro Papa’.
Quando il “Pellegrino” la mattina del 4 ottobre giunse da Anna Katharina Emmerich, la trovò sfinita per gli altri strapazzi notturni. Non posso nemmeno esprimere quanto ho sofferto disperatamente, tanto da restarne quasi morta. Questa lotta mi fu mostrata in precedenza da molto tempo; allora vidi una persona assalita da molti demoni che combatteva contro i medesimi. Adesso ho potuto riconoscere molto bene che io stessa ero questa persona. Ho dovuto combattere contro tutto un esercito di demoni, ho pregato tanto e sono stata aiutata. Se i Santi non mi avessero soccorso non avrei potuto superare tutto ciò. Caddi nella battaglia senza forze e mi trovai in difficoltà, ma sapevo quanto fosse importante lottare e vincere. Vidi un demonio in particolare fare del tutto per arrecarmi del male, inviandomi perfino gente da lontano per tormentarmi e indebolirmi.

Stanotte, in una visione sul Papa, ho visto San Francesco portare la Chiesa, la vidi anche portata sulle spalle da un piccolo uomo che aveva tratti giudei nel viso. Sembrava come se incombesse un pericolo grave. Maria apparve sul lato nord della Chiesa con il suo manto protettore aperto. Il piccolo Uomo sembrava cadere, e i dodici, che io continuavo sempre a vedere come i nuovi Apostoli, e che avrebbero dovuto aiutarlo, pur muovendosi molto lentamente, vennero e lo risollevarono, furono d’aiuto pure molti Angeli. La Chiesa era semidistrutta di nuovo ma c’era ancora il pavimento e la parte posteriore il resto era stato distrutto dalla Sette segrete e dagli stessi servitori della Chiesa. i dodici la portarono in un altro posto, mentre alcuni Palazzi sprofondavano intorno a loro come grano dalle spighe. Quando vidi la Chiesa di Pietro in quella condizione e come tanti religiosi avevano contribuito all’opera di distruzione, senza che ciò apparisse pubblicamente, ebbi una tale pena che invocai la pietà di Gesù. In seguito a tale invocazione mi apparve il mio Sposo celeste, come un giovane, e mi parlò per lungo tempo. Egli mi disse che la Chiesa solo apparentemente sembrava crollare sotto questo peso, ma in verità da questo carico ne verrà la tranquillità e la Chiesa risulterà sui suoi nemici nuovamente vincitrice. Se anche un solo cristiano cattolico le resterà fedele, essa potrà vincere ancora. Il Signore mi mostrò come alla Chiesa non siano mai mancate persone che pregano e soffrono per la sua causa e mi mostrò tutto questo in relazione al martirio che ha dato il contributo e la forza più grande alla Chiesa e allo sviluppo del cristianesimo, e come Egli stesso avreb— be dovuto continuare a patire a questo fine. In virtù di questi sacrifici e contributi di sangue la Chiesa risorgeva sempre di nuovo, in tutte le epoche. In innumerevoli immagini il Signore mi fece la grazia di farmi vedere, in sempre più vasti esempi, tutta la miserabile attività dei cristiani e dei religiosi, e perciò mi esortò a pregare e soffrire per tutti in modo perseverante. Fui resa consapevole che i cristiani intesi nel senso vero della parola non esistono più. Restai molto addolorata nell’apprendere questa realtà.