10 ottobre. Vidi la Chiesa di Pietro distrutta fino al coro e
all’altare maggiore. Michele scese, con l’armatura e i
legacci nella chiesa e impedì di entrare a molti pastori
cattivi e li costrinse in un angolo oscuro dove sedettero e
guardarono. I] danno alla Chiesa venne presto rimediato con qualche
piccolo restauro e la santa Messa poté essere celebrata
presto, in modo completo. Dall’esterno vennero eretti di nuovo
i muri, con le pietre, da preti e laici, poiché i distruttori
non riuscirono a sradicare le pietre delle fondamenta che erano
rimaste intatte.
Anna Katharina passò, per un periodo, tutte le notti in
preghiera con le braccia aperte e dovette contenere duri attacchi del
maligno. Quest’ultimo piombò tre volte contro di lei per
strangolarla. «Mi rinfacciò tutti i miei errori della
giovinezza, che io non accettai, presi tutte le mie reliquie e così
lo combattei. Finalmente mi vidi tranquilla nel mio letto, segnai
ogni lato con piccole particelle della croce». La notte
successiva la trascorse nella stessa preghiera e lottò ricca
di successo, contro il nemico, tanto che più volte cantò
il “Te Deum”. Alla sera del l ottobre il “Pellegrino”
trovò Anna Katharina in uno stato di sfinimento, bagnata di
sudore per le ininterrotte preghiere. La pia suora disse al
“Pellegrino” che le sarebbe stato comandato da san
Michele, insieme ad altri compiti, di chiedere suppliche per la
Chiesa, in sette giorni essa avrebbe dovuto concludere la Missione.
«La Chiesa — si lamentò Anna Katharina —,
è in grande pericolo, io devo chiedere e supplicare chi viene
da me di pregare per la salvezza della Chiesa, pregarlo affinché
reciti il Padre nostro. Si deve pregare affinché il Papa non
lasci Roma; ci sono molti pericoli e sì deve invocare il
Signore che faccia mantenere la presenza dello Spirito Santo
nell’animo del nostro Papa’.
Quando il “Pellegrino”
la mattina del 4 ottobre giunse da Anna Katharina Emmerich, la trovò
sfinita per gli altri strapazzi notturni. Non posso nemmeno esprimere
quanto ho sofferto disperatamente, tanto da restarne quasi morta.
Questa lotta mi fu mostrata in precedenza da molto tempo; allora vidi
una persona assalita da molti demoni che combatteva contro i
medesimi. Adesso ho potuto riconoscere molto bene che io stessa ero
questa persona. Ho dovuto combattere contro tutto un esercito di
demoni, ho pregato tanto e sono stata aiutata. Se i Santi non mi
avessero soccorso non avrei potuto superare tutto ciò. Caddi
nella battaglia senza forze e mi trovai in difficoltà, ma
sapevo quanto fosse importante lottare e vincere. Vidi un demonio in
particolare fare del tutto per arrecarmi del male, inviandomi perfino
gente da lontano per tormentarmi e indebolirmi.
Stanotte, in una visione sul Papa, ho visto San Francesco portare
la Chiesa, la vidi anche portata sulle spalle da un piccolo uomo che
aveva tratti giudei nel viso. Sembrava come se incombesse un pericolo
grave. Maria apparve sul lato nord della Chiesa con il suo manto
protettore aperto. Il piccolo Uomo sembrava cadere, e i dodici, che
io continuavo sempre a vedere come i nuovi Apostoli, e che avrebbero
dovuto aiutarlo, pur muovendosi molto lentamente, vennero e lo
risollevarono, furono d’aiuto pure molti Angeli. La Chiesa era
semidistrutta di nuovo ma c’era ancora il pavimento e la parte
posteriore il resto era stato distrutto dalla Sette segrete e dagli
stessi servitori della Chiesa. i dodici la portarono in un altro
posto, mentre alcuni Palazzi sprofondavano intorno a loro come grano
dalle spighe. Quando vidi la Chiesa di Pietro in quella condizione e
come tanti religiosi avevano contribuito all’opera di
distruzione, senza che ciò apparisse pubblicamente, ebbi una
tale pena che invocai la pietà di Gesù. In seguito a
tale invocazione mi apparve il mio Sposo celeste, come un giovane, e
mi parlò per lungo tempo. Egli mi disse che la Chiesa solo
apparentemente sembrava crollare sotto questo peso, ma in verità
da questo carico ne verrà la tranquillità e la Chiesa
risulterà sui suoi nemici nuovamente vincitrice. Se anche un
solo cristiano cattolico le resterà fedele, essa potrà
vincere ancora. Il Signore mi mostrò come alla Chiesa non
siano mai mancate persone che pregano e soffrono per la sua causa e
mi mostrò tutto questo in relazione al martirio che ha dato il
contributo e la forza più grande alla Chiesa e allo sviluppo
del cristianesimo, e come Egli stesso avreb— be dovuto
continuare a patire a questo fine. In virtù di questi
sacrifici e contributi di sangue la Chiesa risorgeva sempre di nuovo,
in tutte le epoche. In innumerevoli immagini il Signore mi fece la
grazia di farmi vedere, in sempre più vasti esempi, tutta la
miserabile attività dei cristiani e dei religiosi, e perciò
mi esortò a pregare e soffrire per tutti in modo perseverante.
Fui resa consapevole che i cristiani intesi nel senso vero della
parola non esistono più. Restai molto addolorata
nell’apprendere questa realtà.