MaM
Messaggio del 14 marzo 1984:Pregate e digiunate affinchè il regno di Dio venga in mezzo a voi. Mio figlio vi accenda del fuoco dello Spirito Santo.

Messaggi di altre apparizioni

Beata Anna Katharina Emmerick

La chiesa sofferente

Stanotte sono stata nel Purgatorio. Venni guidata in un abisso profondo. Vidi come grande spazio dove potevo scorgere commossa le Povere anime silenziose e tristi! Hanno impresso qualcosa nel volto come se portassero ancora gioia nel cuore al solo pensiero della misericordia di Dio. Io vidi su un trono maestoso la Madre di Dio così bella come non l’avevo mai vista prima di ora.
A questa comunicazione essa fece seguire la seguente calorosa raccomandazione: La prego vivamente di istruire la gente nel confessionale che deve pregare solertemente per le povere anime del Purgatorio poiché queste pregheranno certamente, per gratitudine, molto anche per noi. La preghiera per le povere anime è a Dio molto gradita perché le avvicina alla sua immagine».

Espiazioni per il Santissimo Sacramento

Il 3 giugno il “Pellegrino” così scrisse: La trovai indescrivibilmente martirizzata. Stanotte ella ha sofferto indescrivibili miserie, perché ha visto anche molti bisogni individuali di persone le quali si raccomandano alla sua preghiera. Nelle condizioni in cui si trova può parlare solo poco e mi prega di rivolgere le orazioni a due casi urgenti di grande bisogno: il primo riguarda una famiglia in campagna per la quale ha preoccupazioni e paura a causa di una disgrazia incombente. L’altra riguarderebbe l’indigenza e le preoccupazioni incombenti su una famiglia in città a causa ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Espiazioni per il Santissimo Sacramento - Tiepidezza e indifferenza dei cristiani

Nelle occasioni delle celebrazioni festive, Anna Katharina Emmerich con il suo compito espiatorio, veniva guidata nei suoi viaggi spirituali dal suo Angelo in diverse chiese della sua patria e dappertutto fino ai confini del globo terrestre del cattolicesimo. Essa doveva espiare, con la sofferenza e la preghiera, le ingiustizie che venivano compiute a causa della tiepidezza e l’indifferenza dei cristiani di questi luoghi. Tale indifferenza arreca un grave e permanente danno ai “Sacramenti dell’amore”. Appena Anna Katharina iniziò a rendersi conto di quest’espiazione fu assalita senza interruzioni dalle più penose malattie ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Il sacrificio della Messa

Nell’anno 1819 suor Emmerich raccontò la seguente visione: Io ho chiamato Dio. Egli vuole vedere suo Figlio agire per i peccatori e rinnovare il sacrificio d’amore per noi. Ebbi poi in questo momento l’immagine del venerdì santo, il modo come il Signore si immolò per noi sulla Croce, ed ho visto Maria e gli Apostoli sotto la Croce sull’altare mentre il prete celebrava la santa Messa. Quest’immagine mi appare giorno e notte e vedo come l’intera comunità preghi male, ed il modo in cui il prete adempie al suo ufficio. L’immagine della Chiesa universale e di tutte le chiese e le comunità intorno, la vedo raffigurata da vicino come un albero pieno di frutta, in un bosco, illuminato dal sole e circondato da altri alberi. Mi appare costantemente la celebrazione della Messa, di giorno e di notte, in tutto il mondo, tra le comunità lontane, dove viene letta interamente, come avveniva nel tempo degli Apostoli. Mi appare pure un Ufficio divino celeste e gli Angeli che aggiungono tutto quello che il prete trascura. Per mancanza di devozione della comunità mi sacrifico e offro in suffragio il mio cuore supplicando il Signore per la sua misericordia. Vedo molti preti adempiere il loro ufficio in modo miserabile, preoccupandosi troppo di conservare una buona esteriorità e trascurando così spesso le cose interiori. Pensano più o meno in questo modo: “Come vengo visto dal popolo?” preoccupandosi poco di come vengono visti da Dio. Gli scrupolosi vogliono essere coscienti della loro orazione. Io ho avuto questa sensibilità fin dalla più tenera età. Spesso durante il giorno ero assorta in contemplazione nella devozione della santa Messa e se qualcuno si rivolgeva a me in quei momenti era come se durante il lavoro una persona adulta venisse interrotta da un piccolo bambino. Gesù ci ama attraverso la sua continua opera di redenzione con la Messa. La Messa è la copertura della salvezza storica di tutti, per mezzo del Sacramento. Io vidi tutto questo già nella primissima gioventù, e credetti che anche tutti gli uomini avessero visto così.

Sulla Messa sacrilega la Emmerich ebbe visioni sul sacrificio di un bambino nel tempo antico e a questo proposito così raccontò: «Quando vidi l’immagine terribile del bambino sacrificato alla mia destra mi voltai ma lo vidi egualmente a sinistra, e implorai il Signore di liberarmi dall’orrore’. Allora sentii il mio Sposo celeste così dirmi: “Vedi quanta rabbia, come essi quotidianamente si comportano con me e agiscono in mio nome!”. Vidi poi alcuni preti i quali, nonostante si trovassero in peccato mortale, celebravano la santa Messa, e l’Ostia, che come un bambino vivente era disteso sull’altare e veniva spezzato con la patena e ferito in modo orrendo. Il sacrificio della santa Messa, per questo genere di preti, non era altro che una forma di assassinio. Vidi ancora, tanta gente infelice, e tanta buona gente in molti luoghi, oppressa e perseguitata come se queste persecuzioni venissero fatte a Gesù Cristo stesso. Un tempo terribile. Non c’è nessuna scappatoia ma soltanto una grande nebbia di colpe che cala su tutto il mondo. Anche a Roma vedo preti cattivi martirizzare Gesù bambino nella Chiesa. Essi pretendono dal Papa qualcosa di molto pericoloso; anche il Papa si accorse di ciò che io pure avevo visto e, come un Angelo con la sua spada, li ricacciò via’. Noi abbiamo notato fin qui, spesso, quali effetti avessero su Anna Katharina Emmerich le benedizioni sacerdotali, specialmente durante le malattie più difficili e le più violente tentazioni. Nell’aprile del 1820 Anna Katharina Emmerich soffriva acutamente ed accusava i dolori più violenti e lancinanti, a tal punto che poteva appena parlare.

Espiazioni per il Santissimo Sacramento - Tiepidezza e indifferenza dei cristiani

Alla festa del Corpus Domini del 1819, tra le perduranti condizioni di sofferenze, Anna Katharina ebbe molte visioni di come ebbe inizio la festività del Santissimo Sacramento e di tutta la storia della sua adorazione fino al tempo attuale. Ma ella a causa della spossatezza comunicò solo quanto segue. Vidi un’immagine che spiegava l’introduzione della festività del Santissimo Sacramento. Il Signore Gesù Cristo sedeva al centro, parte laterale del tavolo, alla sua sinistra sedeva Pietro e alla sua destra un Apostolo esile e slanciato che rassomigliava molto a Giovanni 6 ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Espiazioni per il Santissimo Sacramento - Tiepidezza e indifferenza dei cristiani

Mercoledì, 7 giugno alle ore 21 le sofferenze della pia suora, Anna Katharina Emmerich, avevano raggiunto il culmine; la pelle in tutti i punti le dolorava con inesprimibile pena. Con lo scemare dei dolori fu investita da una stanchezza mortale. Adesso sembrava paralizzata non poteva muovere più nessun membro, dare nessun segno, nessuna parola e nessun movimento. Il confessore era per questo fatto molto preoccupato e le faceva molte domande. Suor Emmerich lo capiva bene, ma, solo dopo alcune ore, potette replicare tra le lacrime, con voce sottile. Era stata nelle condizioni di una moribonda, ma adesso le pene erano passate. Il giorno seguente, il giovedì mattina presto, “il pellegrino” la trovo pallidissima, ma senza pene. Secondo le sue stesse parole essa stava quasi per finire dopo la penitenza e l’opera di suffragio. Lo scopo era stato ormai raggiunto. Dio solo avrebbe potuto aiutarla. Gesù, il suo Sposo celeste, l’avrebbe aiutata, ella godeva la sua vicinanza e il suo ristoro, indescrivibilmente dolce e benevolo. La suora disse che anche Chiara da Montefalco le era stata vicino e le aveva detto che il lavoro sarebbe terminato. Il giardino rappresentava i martiri, la vite il sangue di Gesù Cristo, e la fontana il Sacramento; vino e acqua si sarebbero dovuti miscelare. Il rosaio presso la fontana, con molte spine, non sarebbe stato ancora raggiunto, questo sarebbe avvenuto in ultimo. Essa era troppo debole per proseguire, eppure disse che con l’inizio del nuovo giorno avrebbe recitato il Te Deum, i salmi penitenziali e le litanie per ringraziamento. Per ristabilirsi dovrebbe avere quattro giorni di tranquillità., tener lontano tutto e abbandonarsi solo alla volontà di Dio.

Espiazioni per il Santissimo Sacramento

Il 9 giugno “il Pellegrino” così informava: “Sebbene la trovassi in un pallore mortale e non potesse trovare tranquillità per i disturbi, non respingeva nessuno. Mi disse che i suoi patimenti erano legati a quelli di Gesù, e perciò essa doveva darsi tre giorni di riposo con il suo corpo, come Gesù nel sepolcro. Non sa se è giunta al termine dei suoi giorni. Il medico voleva frizionarla con lo spirito; il padre confessore, nonostante si aspettasse la sua morte, protestò e non se ne fece niente. Il confessore vedendo che la malata riceveva ancora molte visioni considerò che la fine non fosse così prossima. Alla fine il confessore avrebbe voluto darle forza per mezzo del suo dito consacrato; a questo pensiero, quasi come se lo avesse recepito, la pia suora alzò il capo e lo girò verso di lui.

In quest’abbandono le vennero in soccorso santa Chiara da Montefalco, Giuliana di Liegi e Antonio da Padova. La prima le apparve e le disse; «Tu hai ben coltivato il giardino del Santissimo Sacramento, e il tuo lavoro è adesso adempiuto. Adesso però sei molto strapazzata e ti devo portare un ristoro.» «Poi vidi la Santa, avvolta di luce, scendere e venire da me con un boccone triangolare, poi sparì, io mangiai quel boccone con grande sollievo, eppure sono certa che più volte l’avevo già fatto ordinariamente, aveva un sapore molto dolce e mi fu di grande ristoro. La vita mi fu di nuovo regalata; sono certa che ho ricevuto questo solo per grazia di Dio. Adesso vivo ancora e posso continuare ad amare il mio Salvatore e con Lui soffrire, ringraziarlo e glorificarlo! Vidi anche le otto aiuole che avevo coltivato nel giardino di santa Chiara in questi otto giorni, cosa che senza la grazia di Dio sarebbe stata del tutto impossibile. L’albero dei fichi significava la ricerca del conforto e la debole arrendevolezza.

Spesso avevo da fare con la vite del giardino, mi ero legata alla stessa con le braccia aperte come in croce. Scorsi anche il motivo per cui avevo lavorato negli otto giorni e quali colpe dovevo suffragare. Vidi questo simbolicamente ed in relazione ad una processione del Santissimo Sacramento, in occasione di una festa ecclesiastica, nella quale i beati celebravano i tesori delle grazie che erano stati guadagnati dalla Chiesa in quest’anno, per mezzo della devozione al Santissimo Sacramento.
Queste grazie erano esposte nella forma di preziosi vasi della Chiesa, pietre preziose, perle, fiori, uva, frutta. La processione veniva guidata da bambini orfani, a questi seguivano suore degli ordini religiosi particolarmente devoti al Santissimo Sacramento. Tutti portavano sul loro abito il simbolo del Santissimo Sacramento. Giuliana di Liegi guidava tutti; vidi anche Norberto, con i religiosi del suo Ordine ‘, e in modo numeroso anche altri ordini religiosi e sacerdoti. Il tutto era avvolto in un’indescrivibile delizia e dolcezza; l’avvenimento era racchiuso in un insieme armonioso.

Si presentò poi una chiara immagine sulla carenza e la trascuratezza dell’Ufficio divino e il modo di celebrarlo sulla terra. Mi è difficile e impossibile dire come tante visioni in questo senso si intreccino tra di loro. Vedo pure, tra l’altro, la dissipazione dei preti nei confronti delle azioni sante, e innanzitutto il loro atteggiamento nella celebrazione della santa Messa. In questo contesto mi venne data la visione di un prete che nella veste sacerdotale della Messa usciva dalla sacrestia ma non per recarsi sull’altare, bensì per correre fuori dalla chiesa e andare in un’osteria. Altre volte in un giardino, da un cacciatore, da una signorina, in compagnia. Lo vedo poi nei suoi pensieri, si trova in uno stato pietoso e dannoso per sé e gli altri.

Quando tra questi preti ci è data la possibilità di riconoscere un uomo consacrato a Dio sull’altare, allora veramente c’è da commuoversi. Io vidi, in molte comunità, molta polvere e fango essere spazzate via dai sacri oggetti di Cristo, e tutto ritornare lucente e nuovo».

Espiazioni per il Santissimo Sacramento

Nella notte tra il 12 e il 13 giugno la pia veggente ricevette immagini confortanti dalla vita di sant’Antonio: ‘Vidi questo caro Santo - raccontò - dall’aspetto molto fine e nobile, vestito bene e mi ricordava Saverio. Aveva capelli neri, un naso fine e appuntito, occhi dolci e una piccola barbetta divisa. Il suo colore era molto bianco e smorto e il suo vestito color marrone, indossava anche un mantellino, non del tutto come i francescani di adesso. Aveva un temperamento istintivo, molto rapido, pieno di fuoco ma anche pieno di ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Espiazioni per il Santissimo Sacramento - Tiepidezza e indifferenza dei cristiani

18 maggio: ‘ ‘La sua fame per il Sacramento diveniva sempre più forte, ed era in preda ad uno struggimento. Ella si lamentava della perdita del gusto ingerendolo e cadendo in estasi chiamò, lamentandosi, il suo Sposo celeste: “Perché mi lasci così affamata dite? Senza dite muoio. Tu solo mi puoi aiutare. Se io devo vivere, dammi dunque la vita!” Quando ritornò in sé così aggiunse: “Il Signore Gesù Cristo mi ha detto che questo avrebbe servito per farmi comprendere cosa sarei senza di lui”.
Anna Katharina è oggetto di visioni ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Ricompensa e punizioni nell'altra vita

Nelle Visioni che seguono Anna Katharina Emmerich fu guidata dal beato Nicola di Flùe . Nell’anno 1819, nella notte precedente la 9 domenica, dopo Pentecoste, ricorrendo la narrazione del Vangelo relativa al banchetto nuziale. Vidi il beato Claus, uomo grande e vecchio, con i capelli come l’argento cinti da una bassa corona lucente costellata di pietre preziose. Aveva in mano una corona di pietre preziose, indossava una camicia color neve fino alla caviglia. Gli domandai perché invece delle erbe avesse nelle mani solo una corona luccicante. Egli allora prese a parlare, conciso ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)