MaM
Messaggio del 21 febbraio 1985:Cari figli, di giorno in giorno vi sto pregando di rinnovare la preghiera nella parrocchia, ma non rispondete. Oggi vi invito per l'ultima volta. Adesso è Quaresima, e voi - come parrocchia - potete aderire ora per amore verso la mia chiamata. Se non lo farete non desidero darvi altri messaggi. Ciò mi è consentito da Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Mons. Ottavio Michelini - 12 gennaio 1976 - I PECCATI SOCIALI

Figlio mio, scrivi.

Ecco i tre grandi peccati sociali dell'umanità:

- L'umanità ha peccato in Adamo ed Eva.

- L'umanità ha peccato, col deicidio, nel popolo eletto, il popolo di Dio.

- L'umanità pecca, oggi, con il rifiuto di Dio.

1) Il peccato dell'umanità in Adamo ed Eva sconvolge interamente il piano stupendo di Dio; ne muta le sorti.

All'ordine subentra il più sconcertante disordine. Alla felicità del Paradiso terrestre segue l'infelicità, alla luce seguono le tenebre dell'ignoranza.

All'amore l'odio; al bene - per cui l'uomo fu creato - il male in tutta la gamma delle sue manifestazioni; alla pace seguono le guerre e le violenze.

Alla vita eterna - scopo della creazione - si può preferire la morte eterna, nella cupa disperazione dell'Inferno.

Questo è il peccato originale. Questa è stata la (p. 133) risposta data all'amore di Dio dall'umanità intera, in Adamo ed Eva.

Una mostruosa ingratitudine consumata dal primo uomo e dalla prima donna ai quali non mancò la grazia, non solo necessaria, ma sovrabbondante in misura della loro immensa responsabilità.

Dio, per un suo atto di amore senza confini, ha raccolto un insulto tremendo.

 

Giustizia genera misericordia

2) Peccato sociale è il declino consumato dal Popolo eletto.

Alla ribellione dell'umanità in Adamo ed Eva, Dio risponde non con la cattiveria ma con la giustizia e la misericordia.

Con la giustizia punisce il peccato nella umanità intera. Dall'origine alla fine, l'uomo mangerà il pane con il sudore della fronte. La Giustizia peserà sull'umanità sino alla fine dei tempi.

Subito però esplode anche l'infinita misericordia. Ottenuta la confessione ed il pentimento da parte dei progenitori, Dio fa seguire il perdono con la promessa della Redenzione.

A preparare il grande evento della liberazione (p. 134) dell'umanità dalla schiavitù dell'Inferno, Dio si sceglie un popolo, il popolo prediletto, che Dio vuole santo, ma che santo non diventa nonostante la pioggia di grazie e di miracoli.

Fatto oggetto del suo amore, questo popolo risponde con l'ingratitudine alla predilezione.

Dio fa sorgere profeti che con voce forte richiamano il popolo alla missione a cui è stato predestinato.

I profeti, che sono gli altoparlanti di Dio, annunciano favori, grazie e liberazioni. Dinnanzi alla cieca ostinazione minacciano anche, e annunciano castighi che il popolo conoscerà nel dolore.

Si ricorderanno dei padri nella sofferenza, e allora esploderà di nuovo la misericordia. La giustizia divina genera sempre la misericordia anche se gli uomini non vogliono capire questa realtà, oscurati dal loro egoismo.

Maturando i tempi spunta l'alba radiosa della nascita del Salvatore.

Le ostilità contro il Verbo fatto carne sono promosse e fomentate da Satana che si impegna in una tremenda lotta che non era mai cessata, ma che venne allora rinnovata con furore. Ed ecco il Fanciullo divino prendere la via dell'esilio per sfuggire al crudele e corrotto Erode. (p. 135)

Più tardi Satana sobillerà i sacerdoti del Tempio e i grandi del popolo ebreo che trameranno e consumeranno il deicidio.

Dio ha amato il suo popolo all'inverosimile, ed il suo popolo Lo mette in croce.

 

La distruzione della Chiesa

3) L'umanità pecca oggi col rifiuto di Dio.

Dal suo Cuore aperto, sospeso alla Croce, Gesù dona all'umanità la sua Chiesa.

Da questo momento, nuovo piano di Satana e delle sue legioni contro il Corpo Mistico di Gesù.

Satana ne vuole la distruzione. Si è già illuso di aver ucciso il Capo, ora trama la distruzione del Corpo. Ecco la guerra logorante, che si combatte senza tregua da quasi duemila anni.

La Chiesa non sempre risponde a dovere a questa lotta. Ne ha conosciute, in venti secoli, di ferite dolorose...

Oggi poi Satana segna molti punti a suo favore.

La battaglia, la grande battaglia è in atto.

La parziale e irresponsabile visione delle realtà da parte di non pochi pastori e sacerdoti, ha incoraggiato (p. 136) il Nemico nei suoi tenaci sforzi per distruggere la Chiesa e il suo divino Fondatore.

La battaglia in atto, che solamente gli incoscienti non avvertono, divamperà sempre più furente e segnerà moltissime vittime fra il clero e i fedeli. Il mondo, ma specialmente l'Europa, ne brucerà in una ora senza precedenti.

Ora di giustizia e anche ora di misericordia sarà l'avvento di una novella primavera di pace e di giustizia, per l'umanità e per la Chiesa.

La Madre mia e vostra schiaccerà di nuovo, per la seconda volta, la testa a Satana. Scomparirà l'ateismo dal mondo (...). (p. 137)