Maria Valtorta - 21 ottobre 1943: le anime accolte nel Purgatorio
“Io non sono Dio. Il cibo, la bevanda, il sonno non sono Dio. Il lavoro, il riposo, le occupazioni, le opere del genio non sono Dio. La donna, o peggio: le donne, non sono Dio. Le amicizie non sono Dio. I superiori non sono Dio. Uno solo è Dio: è il Signore mio che mi ha dato questa vita perché con essa mi meriti la Vita che non muore, che mi ha dato vesti, cibi, dimore, che mi ha dato il lavoro perché mi guadagni la vita, la genialità perché testimoni d’essere il re della Terra, che mi ha dato capacità d’amare e creature da amare ‘con santità’ e non con libidine, che mi ha dato il potere, l’autorità perché ne faccia mezzo di santità e non di dannazione. Io posso divenire simile a Lui poiché Egli l’ha detto:[468] ‘Voi siete dèi’, ma solo se vivo la sua Vita, ossia la sua Legge, ma solo se vivo la sua Vita, ossia il suo Amore. Uno solo è Dio: Lui. Io sono il suo figlio e suddito, l’erede del suo regno. Ma se diserto e tradisco, se mi creo un regno mio in cui voglio umanamente essere re e dio, allora perdo il Regno vero e la mia sorte di figlio di Dio decade e si degrada a quella di figlio di Satana, poiché non si può contemporaneamente servire l’egoismo e l’amore, e chi serve il primo serve il Nemico di Dio e perde l’Amore, ossia perde Dio