MaM
Messaggio del 25 aprile 1983:Il mio Cuore brucia d’amore per voi. La sola parola che desidero dire al mondo è questa: conversione, conversione! Fatelo sapere a tutti i miei figli. Chiedo solo conversione. Nessuna pena, nessuna sofferenza mi è di troppo pur di salvarvi. Vi prego soltanto di convertirvi! Pregherò mio figlio Gesù di non punire il mondo, ma vi supplico: convertitevi! Voi non potete immaginare ciò che accadrà, né ciò che Dio Padre manderà sul mondo. Per questo vi ripeto: convertitevi! Rinunciate a tutto! Fate penitenza! Ecco, qui c’è tutto ciò che desidero dirvi: convertitevi! Portate il mio ringraziamento a tutti i miei figli che hanno pregato e digiunato. Io presento tutto al mio divin figlio per ottenere che egli mitighi la sua giustizia nei confronti dell’umanità peccatrice.

Notizie dai giornali cattolici



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Scaricate il bellissimo commento al vangelo di domenica prossima, festa dell'Ascensione da Radio Vaticana.
In Croazia, fervono i preparativi per la visita del Papa in programma il 4 e 5 giugno prossimi. Il 19.mo viaggio apostolico internazionale di Benedetto XVI avverrà in occasione della Giornata nazionale delle famiglie cattoliche croate e avrà per motto “Insieme in Cristo”. Sul significato e i momenti salienti della visita, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha tenuto stamani un briefing.
Nel “bello ed entusiasmante” tempo di Pasqua, la liturgia della Chiesa “ci ha fatto intravedere la soglia della Pentecoste. Prepariamoci per la bella e profonda celebrazione della venuta dello Spirito Santo”. E' l'invito che ha rivolto ai cattolici in un articolo pubblicato sulla stampa l'Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile), monsignor Orani João Tempesta.
“Sono 11 milioni i musulmani in Europa: la loro presenza è un dato di fatto nei paesi e nelle parrocchie, così come molte esperienze di dialogo che vanno condivise per trovare una linea comune di orientamento”. Ha spiegato in questo modo mons. Duarte da Cunha, segretario del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, le motivazioni del secondo incontro dei delegati delle conferenze episcopali per i rapporti con i musulmani in Europa apertosi il 31 maggio a Torino. “Il Ccee – ha aggiunto da Cunha nella conferenza stampa che ha preceduto l’inizio dei lavori – ha scelto in particolare di affrontare i due temi del rapporto tra Chiesa, Stato e Islam in Europa e dell’islamofobia, cioè del pericolo di diffusione tra gli europei di un senso di paura e di intolleranza nei confronti dell’Islam”.
“La mia carne per la vita del mondo” (Gv 6, 51b) sarà il tema della 34ma Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), in programma dal pomeriggio di giovedì 2 giugno fino a domenica 5 presso la Fiera di Rimini. Il più importante appuntamento nazionale del RnS, movimento ecclesiale che in Italia conta 200.000 aderenti organizzati in oltre 1.900 gruppi e comunità, vedrà la partecipazione di più di 15.000 persone provenienti da tutta Italia e dalla Svizzera, ricorda un comunicato. Tra questi, ci saranno più di 300 sacerdoti e oltre mille bambini e adolescenti. Oltre 600 i volontari coinvolti nei vari servizi della Convocazione.
A meno di due mesi dalla sua nascita come Stato indipendente - in programma il 9 luglio prossimo -, l'ombra di un nuovo conflitto armato pesa sul Sud Sudan. Il governo del Nord ha inviato infatti sabato 21 maggio i suoi carri armati ad Abyei ed ha assunto il controllo del capoluogo della contestata regione che si trova a cavallo tra Nord e Sud. Lo mossa di Khartoum ha provocato la protesta da parte di Juba e della comunità internazionale, la quale teme un ritorno alla guerra su vasta scala. La tensione nella regione di Abyei, che gode di uno statuto speciale, era salita alle stelle dopo un attacco sferrato venerdì 20 maggio contro un convoglio militare di soldati di Khartoum e scortato dai caschi blu della Missione delle Nazioni Unite nel Sudan (UNMIS). Il Nord ha accusato il Sud dell'attacco, una tesi che non è stata smentita da fonti diplomatiche occidentali. Secondo il New York Times (22 maggio), a maggio forze del Sud hanno teso almeno due volte un agguato a militari del Nord, provocando decine di vittime.
abato 4 giugno, la Pontificia Academia Mariana Internationalis organizza un seminario di studio per preparare il 23° Congresso Mariologico Mariano Internazionale sul tema "La mariologia a partire dal Concilio Vaticano II. Ricezione, bilancio e prospettive". Lo scopo del seminario è quello di compilare una bozza di programma del Congresso Mariologico Internazionale che si svolgerà nel 2012. Considerando il grande interesse per le vicende che riguardano la Vergine Maria tra i fedeli cristiani e non solo, ZENIT ha intervistato padre Stefano Cecchin O.F.M., Segretario della Pontificia Academia Mariana Internationalis (http://accademiamariana.org).
Inizia oggi negli Stati Uniti una Missione Mariana del Rosario inizia per accompagnare il quadro della Madonna di Pompei nelle parrocchie di New York, Washington e altre città della costa orientale del Paese. A guidare la Missione, che terminerà a fine giugno, è mons. Carlo Liberati, arcivescovo prelato e delegato pontificio di Pompei.
Nel mondo, più di due milioni di persone ogni anno sono vittime delle nuove schiavitù. Un fenomeno che presenta diversi volti e che segue itinerari geografici internazionali. Per questo le delegate nazionali e regionali di "Talitha Kum", la Rete internazionale della Vita Consacrata contro il traffico di persone, sono riunite a Roma in una tre giorni di denunce, proposte e coordinamento delle attività future.
Il mese di maggio, dedicato a Maria, si concluderà questa sera, alla presenza del Papa, con la processione e la recita del Santo Rosario nei Giardini Vaticani. Benedetto XVI raggiungerà la Grotta di Nostra Signora di Lourdes al termine della liturgia della Parola, presieduta dal cardinale Angelo Comastri vicario del Papa per la Città del Vaticano, e impartirà la benedizione apostolica. Il sigillo di questo mese mariano è rappresentato dall’odierna Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria che, portando in grembo Gesù appena concepito, si reca dall’anziana cugina Elisabetta, giunta al sesto mese di gravidanza. Nel suo magistero, Benedetto XVI si è soffermato più volte su questo episodio, narrato nel Vangelo di Luca.
Benedetto XVI incontra i membri del neonato Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, riuniti in plenaria. Ad essi domanda un contributo per il prossimo Sinodo dell’ottobre 2012. Rinvigorire lo spirito missionario e offrire uno stile di vita credibile “di povertà e di distacco, di libertà di fronte ai poteri di questo mondo, in una parola, di santità”.
Dopo mesi di dibattito l’Assemblea nazionale francese è sul punto di approvare una nuova normativa in tema di bioetica. Il progetto contiene norme che violano il diritto alla vita e suscitano una vivace e grave discussione: tra di esse la disposizione che consente, sia pure in casi particolari, di svolgere attività di ricerca - anche distruttiva - su embrioni concepiti in vitro mediante procreazione artificiale, che non formano più oggetto di un “projet parental”.
Nel mese di giugno che sta per iniziare, Benedetto XVI chiede in particolare preghiere per i sacerdoti, perché siano testimoni autentici dell'amore di Dio. E' la proposta che fa nelle intenzioni di preghiera contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita da circa 50 milioni di persone nei cinque continenti.
La comunità di recupero ha sede nella basilica di S. Maria del Monte a Bandra. Fondato nel 1983, oggi il centro ospita 75 uomini cristiani, musulmani, indù e sikh. Senza alcuna discriminazione di fede o casta, nella devozione alla Madonna tutti hanno trovato una vita piena di dignità, sobrietà e serenità.
Il culto della Vergine in Indocina è nato sin dal 16mo secolo. Raccogliendo l’invito di Benedetto XVI, i fedeli hanno chiesto alla Madonna di proteggere la Chiesa cinese. In tutte le 200 parrocchie dell’arcidiocesi di Ho Chi Minh City solenni processioni, preghiere e offerta dei fiori.
Pieni di gioia hanno invaso le strade della Germania con canti e danze, ma soprattutto con l’annuncio di Cristo, i circa 25mila giovani del Cammino Neocatecumenale che si sono riuniti ieri a Düsseldorf, per un incontro vocazionale presieduto dall’arcivescovo di Colonia, cardinale Joachim Meisner, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid (Gmg). Prima dell’incontro vocazionale, i giovani hanno portato la loro esperienza in 100 città, invitando i giovani tedeschi alla Gmg di agosto.
A quasi un anno dall'annuncio, il 28 giugno 2010, dell'istituzione del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza il 30 maggio 2011 i partecipanti alla plenaria del nuovo Consiglio, cui ha offerto importanti precisazioni sulla nozione di nuova evangelizzazione.
Le campane disturbano, meglio non suonarle; e anche gli schiamazzi dell’oratorio, che diamine, vanno assolutamente limitati. Così, il 9 maggio, ha deciso un’ordinanza urgente del Tribunale di Roma che ha dato ragione al ricorso presentato il 2 maggio precedente da cinque condomini di Via Felice Cavallotti, nel quartiere gianicolense. Le campane e l’oratorio incriminati sono quelli della parrocchia di santa Maria Regina Pacis a Monteverde - affidata ai Canonici Regolari dell’Immacolata Concezione -, che inquieterebbero i sonni beati di alcuni cittadini i quali delle prime non vogliono sentir parlare fino alle 9,30 del mattino e così pure del secondo durante la pennichella postprandiale.
Arkan Jihad Yacob, vicedirettore di una fabbrica di cemento, era sposato e padre di quattro figli. Già in passato era stato vittima di due tentati sequestri, ma era sempre riuscito a sfuggire ai criminali. Il commando lo ha bloccato mentre si recava al lavoro, uccidendolo. Le armi erano munite di silenziatore. Paura fra i cristiani.
L’iniziativa, lanciata dall’arcivescovo mons. Sako, ha visto la partecipazione di leader politici, religiosi e moltissimi fedeli che hanno gremito la cattedrale. Presenti anche le famiglie delle vittime di attentati. Il prelato ha sottolineato il “valore” dell’incontro, in un periodo di “sofferenze”. E aggiunge: i cristiani lavorano per la riconciliazione, ma non vogliono ghetti né diaspore.
Nel parco madrileno del Retiro, quest'estate, durante la Giornata Mondiale della Gioventù, si svolgerà la tradizionale fiera vocazionale in cui i movimenti, le organizzazioni e le istituzioni della Chiesa universale proporranno chiamate, missioni e carismi. Verranno installate circa ottanta postazioni, nelle quali saranno rappresentate le più varie offerte vocazionali della Chiesa.
Alcuni organismi spagnoli agiscono per dimostrare l'aumento delle violazioni della libertà religiosa nel Paese. L'Associazione Statale degli Avvocati Cristiani (AEAC) ha denunciato all'ONU 153 violazioni di questo tipo registrate dal 2004. Il presidente dell'Associazione, Polonia Castellanos, ha presentato il 16 maggio all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, a Ginevra, un resoconto sugli attacchi alla libertà religiosa. L'AEAC denuncia il Governo Zapatero per “violazioni reiterate, persistenti e manifeste dei diritti umani collegati alla libertà di religione o di credo in Spagna”.
I cattolici impegnati in politica devono rimanere uniti sui valori anche se militano in schieramenti opposti e seguire la logica del confronto costruttivo. E' quanto ha detto mons. Mariano Crociata, Segretario generale della CEI, intervenendo questo lunedì alla Camera dei Deputati in occasione del Convegno “Cattolici e cattolici a confronto”. “La presenza dei cattolici nei vari partiti – ha spiegato – è una scommessa e una chance affinché la politica prenda la piega di un concorso costruttivo e non lacerante, alla ricerca del bene comune e non solo di quello di una parte”. “La sfida più grande è non farsi fagocitare dalle logiche conflittuali interpartitiche, ma far agire la logica del confronto costruttivo”.
In una società come quella odierna, spesso segnata dalla secolarizzazione, la Chiesa ha il compito di offrire agli uomini “un rinnovato annuncio di speranza”. Papa Benedetto XVI lo ha affermato questo lunedì mattina ricevendo in udienza i partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, da lui istituito lo scorso anno dando “uno sbocco operativo” alla riflessione che aveva condotto da lungo tempo “sulla necessità di offrire una risposta particolare al momento di crisi della vita cristiana”. “Il termine 'nuova evangelizzazione' richiama l’esigenza di una rinnovata modalità di annuncio, soprattutto per coloro che vivono in un contesto, come quello attuale, in cui gli sviluppi della secolarizzazione hanno lasciato pesanti tracce anche in Paesi di tradizione cristiana”, ha osservato il Pontefice nel suo discorso.
Più solidarietà da parte dei Paesi ricchi nei confronti dei più poveri che non hanno accesso ai farmaci, assunzione di responsabilità di ciascuno nei rapporti di natura sessuale e maggiore vicinanza ai malati di Aids che vivono l'onta della stigmatizzazione. A chiederlo in una due giorni di incontri a Roma, il 27 e 28 maggio, esperti, medici e rappresentanti ecclesiastici che hanno discusso di Hiv, della sua diffusione nel mondo e delle ipotesi di lotta adottate nei cinque continenti. Sessanta milioni i contagiati dal virus negli ultimi trent'anni, oltre 30 milioni di morti riferibili alla malattia nello stesso periodo, 2 milioni e 600 mila gli infettati nel 2009 e un milione e 800 mila i deceduti. Sono le cifre sulla diffusione dell'infezione, segno di un'emergenza davanti alla quale la Chiesa ha fatto e continua a fare molto cercando di rispondere attraverso una rete capillare di 117 mila strutture sanitarie che vanno da uno scarno dispensario nella giungla al policlinico d’avanguardia nelle grandi città.
Il rapimento del sacerdote messicano Salvador Ruiz Enciso, che era scomparso dalla sua parrocchia di Tijuana (nella zona settentrionale del Messico, vicino al confine con gli Stati Uniti) la settimana scorsa, è finito tragicamente. L'Arcivescovo di Tijuana, monsignor Rafael Romo Muñoz, ha infatti riferito che il presbitero è stato ucciso, riporta l'agenzia vaticana Fides. I funerali del sacerdote sono stati celebrati sabato 28 maggio nella parrocchia di cui era parroco, dedicata al Volto Divino di Gesù.
Benedetto XVI incontra i membri del neonato Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, riuniti in plenaria. Ad essi domanda un contributo per il prossimo Sinodo dell’ottobre 2012. Rinvigorire lo spirito missionario e offrire uno stile di vita credibile “di povertà e di distacco, di libertà di fronte ai poteri di questo mondo, in una parola, di santità”.
«Stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice ed all’inizio, come sempre, ci ha salutato col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha steso le mani e ha pregato qui su tutti voi un tempo più lungo. Poi ha pregato in modo particolare su di voi malati presenti ed in modo particolare ha benedetto tutti noi e tutto ciò che abbiamo portato per la benedizione, ci ha benedetti con la sua benedizione materna. Dopo questo la Madonna ha detto: “Cari figli, oggi desidero invitarvi: vivete i messaggi che vi sto dando, affinché possa darvi nuovi messaggi. Grazie, cari figli, per aver risposto alla mia chiamata”. Poi la Madonna ha pregato un tempo particolarmente per la conversione dei peccatori. Poi ho raccomandato in modo particolare tutti noi, tutti i nostri bisogni, le nostre intenzioni, le nostre famiglie ed in modo particolare tutti voi malati presenti. Poi la Madonna ha continuato a pregare qui su tutti noi e più tardi se n’è andata in questa preghiera nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”.
“La cattolicità non può esistere senza un atteggiamento mariano”. E' quanto ha detto questo sabato Benedetto XVI nel ricevere in Vaticano alcuni membri della Congregazione mariana maschile di Ratisbona. Nel corso dell'udienza il Papa ha ricordato che, all’età di 14 anni, venne accolto da questa Congregazione. Erano gli anni bui in cui Hitler aveva già sottomesso gran parte dell’Europa. “Sembrava – ha osservato il Pontefice – che il continente fosse nelle mani di questo potere che poneva in forse il futuro del cristianesimo”.
“C’è un rapporto inscindibile tra l’Unità d’Italia e storia del cattolicesimo” lo ha affermato monsignor Rino Fisichella, intervenendo a Roma il 26 maggio al convegno sul tema “Il contributo dei cattolici all'Unità d'Italia” organizzato dalla Fondazione Italia Protagonista e dall'Associazione Cuore Azzurro. Ribaltando i luoghi comuni che indicano l’Unità d’Italia come una guerra contro il Vaticano, il Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione ha spiegato che “ne è passata di acqua sotto i ponti da quando un frate francescano fra Giacomo da Poirino venne sospeso a divinis con la colpa di essere andato al capezzale di Cavour e di averlo confessato in punto di morte”.
“C’è un rapporto inscindibile tra l’Unità d’Italia e storia del cattolicesimo” lo ha affermato monsignor Rino Fisichella, intervenendo a Roma il 26 maggio al convegno sul tema “Il contributo dei cattolici all'Unità d'Italia” organizzato dalla Fondazione Italia Protagonista e dall'Associazione Cuore Azzurro. Ribaltando i luoghi comuni che indicano l’Unità d’Italia come una guerra contro il Vaticano, il Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione ha spiegato che “ne è passata di acqua sotto i ponti da quando un frate francescano fra Giacomo da Poirino venne sospeso a divinis con la colpa di essere andato al capezzale di Cavour e di averlo confessato in punto di morte”.
In occasione del trentennale dell'inizio delle apparizioni di Medjugorje, lunedì 30 maggio 2011, alle ore 21.10, torna l'appuntamento con Viaggio a... su Retequattro. Il 24 giugno 1981, nelle vicinanze del piccolo paese di Medjugorje, in Bosnia Erzegovina, una figura femminile luminosa è apparsa a 6 bambini. Tale fenomeno miracoloso è continuato ininterrottamente sino ad oggi e quei piccoli veggenti sono ormai diventati adulti. Paolo Brosio ripercorre per Retequattro questa straordinaria vicenda raccogliendo le dichiarazioni esclusive di protagonisti, di autorevoli testimoni e di credenti, guariti improvvisamente dopo i pellegrinaggi in quei luoghi misteriosi.
La vita sembra difficile a Esna, cittadina sulla riva del Nilo, a sud di Luxor. Anche Esna è una tappa del turismo che visita i magnifici templi dell’antico Egitto, ma qui, l’unico tempio di Khnum non ha creato il giro turistico e neppure un po’ della ricchezza della città di Karnak. Contadini abbrustoliti dal sole tornano la sera dai campi a dorso di qualche malconcio somaro, gruppi di operai viaggiano per vie di fango e polvere della città, agganciati fuori o stipati dentro dei buffi camioncini colorati. Le donne, tutte infagottate dentro i vestiti neri, trascinano sacchi immensi, prigioniere di una fatica che sembra non debba finire mai. A Esna si trova una delle case egiziane delle suore Minime del Sacro Cuore, un ordine fondato a Poggio a Caiano, a due passi da Firenze, dalla religiosa Margherita Caiani, che ebbe come sua missione principale quella di creare centri di cura per i poveri, scuole per i bambini.
A Malta il matrimonio indissolubile non ce l’ha fatta. Nel referendum di sabato 28 maggio che proponeva ai maltesi l’introduzione del divorzio il «sì» ha ottenuto il 53% dei voti – 122.547 voti validi su 230.518 –, il «no» si è fermato al 47%: 107.971 voti. I votanti sono stati il 72%, una percentuale bassa per le abitudini dell’arcipelago. Secondo alcuni osservatori, responsabili dell’astensionismo sono stati in particolare elettori di sinistra personalmente contrari al divorzio, i quali hanno ascoltato gli appelli di alcuni loro dirigenti secondo cui una vittoria antidivorzista avrebbe danneggiato il Partito Laburista. Al di là degli aspetti più strettamente politici, il 28% di astenuti – all’interno dei quali si annida certamente quel tre per cento che, sommato ai no e sottratto ai sì, avrebbe fatto la differenza – mostra il successo dell’argomento più usato dal fronte divorzista, nel 2011 a Malta come già nel referendum del 1974 in Italia: «Tu, cattolico, resterai libero di non divorziare, ma perché vuoi impedire di divorziare a chi non la pensa come la Chiesa?». Così molti, contrari al divorzio ma reticenti sia a «imporre agli altri» una scelta ritenuta tipica dei soli cattolici sia a votare esplicitamente a favore della proposta divorzista, sono rimasti a casa.
Con le rivoluzioni nei Paesi Arabi e nel Nord Africa, tutto il mondo ha compreso l’enorme importanza del Web nel condurre e nell’accompagnare questi processi. L’uso delle tecnologie rappresenta ormai un tassello fondamentale nelle vite di tutti. Ma come orientarsi in questo mondo? Il tema è al centro di "Cliccate e troverete, un missionario e un esploratore a spasso nella rete": si tratta del libro scritto da padre Giulio Albanese e dal prof. Sergio Pillon, presentato in questi giorni.
Benedetto XVI ha esaltato il ruolo della missione attraverso i secoli, fino ai tempi nostri, citando madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II, “un grande missionario”. “Là dove arriva il Vangelo, fiorisce la vita; come un terreno arido che, irrigato dalla pioggia, subito rinverdisce”. Ai polacchi: prego per la beatificazione del card. Wyszynski.
Dio non ci abbandona mai. E' quanto ha detto Benedetto XVI questo venerdì al termine del concerto offertogli dal presidente dell’Ungheria Pál Schmitt, nell’Aula Paolo VI. Duplice l’occasione per l’omaggio: la presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione Europea e il bicentenario del compositore Ferenc Liszt, nato il 22 ottobre 1811, che il Papa non ha tardato a definire “un artista veramente europeo, uno dei maggiori pianisti di tutti i tempi”.
La missione permanente della Chiesa è l'annuncio del Vangelo che solo porta la vita. E' quanto ha affermato questa domenica Benedetto XVI al Regina Caeli in piazza San Pietro. Nel suo discorso prima della preghiera mariana il Papa ha affermato che “là dove arriva il Vangelo fiorisce la vita”, soffermandosi sul passo degli Atti degli Apostoli che descrive le opere prodigiose del diacono Filippo in Samaria. "Filippo e gli altri discepoli, con la forza dello Spirito Santo, fecero nei villaggi della Palestina ciò che aveva fatto Gesù: predicarono la Buona Notizia e operarono segni prodigiosi. Era il Signore che agiva per mezzo loro”, ha spiegato il Papa.
Questa domenica, al momento dei saluti ai pellegrini presenti in piazza San Pietro per la recita del Regina Cæli, Benedetto XVI ha rivolto un pensiero gioioso a suor Maria Serafina del Sacro Cuore di Gesù (al secolo Clotilde Micheli), beatificata sabato a Faicchio, un piccolo paese del Beneventano. “Mentre ricordiamo il centenario della sua nascita al Cielo – ha detto il Santo Padre –, ci rallegriamo con le sue figlie spirituali e con tutti i suoi devoti.
Il linfoma, come altre malattie neoplastiche o meno del sangue, è stata una delle prime malattie, in cui si era evidenziato il fondamentale ruolo delle staminali del cordone ombelicale umano, passando rapidamente dal campo sperimentale all' utilizzo terapeutico sul paziente. StemEx consiste una popolazione espansa di staminali del cordone ombelicale e cellule progenitrici, derivate da parte di una singola unità di sangue cordonale ed infuse per via endovenosa insieme alle staminali non manipolate della stessa unità.
Benedetto XVI sarà in Croazia il 4 e 5 giugno per il suo primo viaggio apostolico internazionale del 2011, in occasione della Giornata nazionale delle famiglie cattoliche croate. A questo viaggio del Papa, padre Federico Lombardi, S.I., ha dedicato l'editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano.
“Rinnovo con gioia il mio sì alla lunga storia dell’Associazione e alla sua viva tradizione”. È quanto affermato da Franco Miano alla notizia della sua riconferma alla presidenza dell’Azione cattolica italiana, avvenuta il 25 maggio nel corso del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana. Campano, 50 anni, Miano vive a Pomigliano d’Arco (Na), nella diocesi di Nola. Sposato con Pina De Simone e padre di Armando e Irene, è ordinario di Filosofia morale nell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e ha già guidato l’Associazione nel triennio 2008-2011.
Benedetto XVI ha ricevuto, stamani, in Vaticano alcuni membri della Congregazione mariana maschile di Ratisbona. Un’udienza che ha offerto al Papa l’occasione di soffermarsi sul suo profondo legame con Maria. Il Papa ha ricordato che, all’età di 14 anni, fu accolto dalla Congregazione negli anni bui in cui Hitler dominava su gran parte dell’Europa e sembrava in forse il futuro del Cristianesimo nel continente. Quindi, si è soffermato sulla figura di Maria, “la grande credente” che ci indica la via del Signore ed ha affermato: “Essere cattolici significa essere mariani”.
Questo pomeriggio a Faicchio, piccolo paese del Beneventano, nella diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’Goti, solenne cerimonia di Beatificazione di Suor Maria Serafina del Sacro Cuore, fondatrice dell’Istituto delle Suore degli Angeli. A rappresentare il Santo Padre, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
La proposta del governo riguardante la restituzione delle proprietà ecclesiastiche confiscate durante il regime comunista verrà sottoposta ai rappresentanti delle Chiese e delle comunità religiose presenti nella Repubblica Ceca il 30 maggio dal ministro della Cultura, Jiří Besser. Come previsto, la commissione governativa ha in programma di restituire la massima quantità possibile di terreni, aree boschive e proprietà immobiliari.
La Caritas non è una ONG e la sua missione non è fare mera filantropia, ma dare testimonianza dell'amore di Dio agli uomini attraverso la Chiesa. Papa Benedetto XVI lo ha affermato questo venerdì ricevendo in udienza i membri di Caritas Internationalis, che hanno concluso la loro Assemblea Generale a Roma. Si tratta di una riunione importante per questo organismo ecclesiale, in cui si è dibattuto sul suo carattere ecclesiale e sulla sua missione caritativa nel mondo. Caritas Internationalis, ha sottolineato il Papa, “è diversa da altre agenzie sociali perché è un organismo ecclesiale, che condivide la missione della Chiesa”. “Questo è ciò che i Pontefici hanno sempre voluto e questo è ciò che la vostra Assemblea Generale è chiamata a riaffermare con forza”, ha aggiunto, ricordando che questa è stata la volontà di Pio XII quando l'ha istituita 60 anni fa. “Dopo gli orrori e le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, il Venerabile Pio XII volle mostrare la solidarietà e la preoccupazione della Chiesa intera di fronte alle tante situazioni di conflitto e di emergenza nel mondo”.
Le mansioni quotidiane del padre agostiniano Pavol Benedik lo portano a contatto con alcuni dei tesori più preziosi della Chiesa: la Cappella sistina rientra nella sua normale routine, così come i sontuosi paramenti e i calici ornati di pietre preziose, usati per onorare Nostro Signore attraverso i secoli. Il sacerdote slovacco è custode del sacrario pontificio dal 2006. Un lavoro che lo porta spesso a contatto anche con i tesori viventi della Chiesa: il Successore di Pietro e altri eminenti uomini di Chiesa. ZENIT ha parlato con padre Benedik del suo lavoro.
Le ultime proiezioni sugli aborti in Irlanda, diffuse questo mercoledì dal Dipartimento Britannico per la Salute, mostrano un'ulteriore riduzione del numero di donne irlandesi che si recano in Gran Bretagna per abortire. I dati sono riportati nel Summary Abortion Statistics of the Statistical Bulletin of England and Wales del 2010. Durante lo scorso anno, 4.402 donne irlandesi si sono recate in Gran Bretagna per effettuare un aborto, mentre l'anno precedente erano state 4.422.
Questo giovedì, il Cardinale Arcivescovo di Madrid, Antonio María Rouco, presidente del comitato organizzatore locale della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), ha pronunciato una conferenza nella quale ha reso noto che ci sono già circa 400.000 iscritti all'evento, provenienti da 182 Paesi. “I giovani hanno 'una vita davanti'; la Giornata Mondiale della Gioventù è un'opportunità perché si lascino illuminare da Cristo, e nel loro cuore e nei loro sentimenti di dedizione e solidarietà scoprano le basi della loro vita”, ha spiegato.
La tradizionale preferenza per il figlio maschio continua a provocare una vera e propria ecatombe di bambine in India. Dai dati dell'ultimo censimento della popolazione indiana (2011) è emerso infatti che nella fascia d'età 0-6 anni ci sono nel Paese solo 914 bambine per ogni 1.000 maschietti, il rapporto più basso mai registrato dall'indipendenza nel 1947. In cifre assolute, il "deficit" di femminucce rispetto ai maschietti raggiunge oggi in questa fascia di età i 7,1 milioni. Nel censimento 2001 questo divario era di 6 milioni e in quello del 1991 di 4,2 milioni. Mentre in tempi neppure tanto lontani il fenomeno dell'infanticidio o dell'abbandono di bambine era molto diffuso in alcuni Stati dell'India settentrionale ed occidentale, come il Gujarat, l'Haryana e il Rajastan, oggi prevale la pratica dell'aborto selettivo di feti di sesso femminile, un metodo forse meno clamoroso e senz'altro più silenzioso ma altrettanto efficace, anzi.
Oltre all’inaugurazione del nuovo parco pubblico dedicato a Giacomo Negro, a Pietra Ligure è stata intitolata alla “Beata Chiara Luce Badano” la nuova via di accesso all’area verde realizzata dall’amministrazione comunale. “E’ la prima volta che intititolano una strada a nostra figlia, siamo grati al sindaco e alla città di Pietra Ligure, siamo molto emozionati, una gioia grande per noi…Chiara già veniva a Pietra per curarsi al Santa Corona ed era ospite di nostri amici, quindi in qualche modo si chiude il suo cerchio: è tornata qui…” hanno affermato i genitori di Chiara.
Giovedì 26 maggio Benedetto XVI ha rinnovato l’affidamento dell’Italia alla Vergine Maria nella Basilica papale di Santa Maria Maggiore a Roma, recitando il Rosario insieme ai vescovi italiani riuniti in Assemblea generale. In un momento di forti tensioni politiche, e di contrapposizioni sul significato dell’unità politica dell’Italia, il Papa ha richiamato tutti a uno sguardo che contempli la Madonna come Mater unitatis: Madre, anche, dell’unità degli italiani che prima di ogni percorso politico sono uniti dalle comuni radici cattoliche e da una storia che nei suoi momenti lieti e tristi è sempre stata accompagnata, in mille modi, dalla Vergine Maria. Qui - nel riconoscimento delle radici mariane del Paese - sta la vera unità degli italiani. Come ha detto salutando il Papa il cardinale Angelo Bagnasco «l’attaccamento alla Madre del Redentore è nostra» è il «dato storico che sempre unisce gli italiani». Ed è significativo che a un momento difficile la Chiesa risponda, anzitutto, affidando l’Italia a Maria.
Le autorità sperano di portare a termine il lavoro entro tre mesi. Ancora a piede libero gli autori del gesto. Fonti di AsiaNews denunciano il doppio gioco dei militari, accusati di favorire le azioni degli estremisti islamici.
Il presidente della Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede, il Cardinale Velasio De Paolis, ha affermato questa domenica che l'esclusione di Dio dall'orizzonte umano metterà l'umanità a rischio di collasso. Il porporato ha parlato nel contesto del pellegrinaggio della Famiglia Scalabriniana a Fatima (Portogallo), dove ha presieduto il rosario, la processione e l'Eucaristia domenicale. Secondo quanto ha reso noto l'Ufficio Stampa del Santuario di Fatima, il Cardinale era accompagnato da un gruppo di circa 300 pellegrini, che celebravano con lui i 40 anni di missione degli Scalabriniani in Portogallo.
Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla 19ma Assemblea generale di Caritas Internationalis, riuniti a Roma in questa settimana. Ha ricordato che l’organizzazione è diversa dalle altre agenzie sociali, perché “condivide la missione della Chiesa”. Confermato presidente il card. Maradiaga, nominato un nuovo Segretario generale: Michel Roy.
Si ignora dove è stato portato. Da oltre un mese la polizia occupa il monastero e costringe i monaci alla “rieducazione patriottica”, portando via chi si oppone.
Ieri Benedetto XVI, nel corso di una cerimonia nella Basilica di Santa Maria Maggiore, ha affidato l'Italia alla Madonna. Con il nome di Mater Unitatis, l'affidamento è stato fatto in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Un'Italia, ha detto il Pontefice, che celebrano i 150 anni della sua unità politica può allo stesso tempo essere orgogliosa della presenza e dell'azione della Chiesa. La cerimonia si è tenuta ieri a margine dell'assemblea nazionale dei vescovi italiani che si tiene proprio in questi gironi a Roma. Erano presenti i cardinali e i vescovi di tutto il Paese. Il Papa ha rivolto parole forti sul tema dell'Italia, a cui ha indicato il futuro: unità certamente, ma anche costruzione del bene comune, che deve passare per forza di cose attraverso la difesa e la promozione della famiglia e della vita.
“Identità e profezia: teologia della vita consacrata, oggi”. Questo il tema dell’Assemblea dell’Unione Superiori Generali, convocata ogni sei mesi, riunita da ieri presso il Salesianum di Roma. Ad aprire i lavori è stato il presidente dell’USG, don Pascual Chavez Villanueva, rettore maggiore dei Salesiani.
«La cattura di Ratko Mladic per la Serbia significa la fine di un passato sanguinoso e l’apertura al futuro, che la vedrà sempre più integrata nell’Europa». A sottolinearlo è Silvio Ziliotto, dell’ufficio Politiche internazionali di Acli Milano, grande conoscitore dei Paesi balcanici come Serbia, Croazia e Bosnia-Erzegovina. Mdladic, ex capo di Stato maggiore dell’esercito della Repubblica Serba di Bosnia-Erzegovina nei primi anni ’90, è accusato di genocidio e crimini contro l’umanità. In particolare, è ritenuto il responsabile dell’eccidio di Srebrenica. Come sottolinea però Ziliotto, «Mladic ancora di recente si recava di persona a ritirare la pensione militare. Viveva indisturbato, non solo grazie alla popolarità di cui godeva in Serbia, ma anche all’inerzia di Paesi come gli Stati Uniti che non volevano riaprire un capitolo della storia che nasconde ancora troppi aspetti oscuri».
Yara è tornata a casa. La bara bianca, circondata dai fiori e la sua foto, sorridente. Yara è tornata a casa e il dolore stampato sul volto della gente che prega è lo stesso dolore lancinante e incredulo che per mesi ha accompagnato questa storia. Domani ai suoi funerali ci sarà tutta Brembate, ci sarà la sua gente, ci saranno i volontari, gli amici, ma ci saranno anche quelle centinaia di persone che non l’hanno mai conosciuta, eppure l’hanno amata come una figlia. Qui c’è la fede che scorre come un fiume in piena; la fede dei suoi genitori che ci hanno insegnato a non odiare, la fede della gente semplice che non ha mai smesso di chiedere un miracolo. La fede di don Corinno Scotti, il parroco del paese, che in questo lungo tempo dell’attesa, ci ha insegnato che la fede non lenisce il dolore, ma semplicemente rende possibile viverlo. Oggi è il tempo dell’ultimo saluto.
Si è tenuta a Monza nei giorni scorsi l’annuale giornata degli amici della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo. Nell’occasione, al teatro Manzoni, don Massimo Camisasca, fondatore e superiore generale della Fraternità, ha risposto alle domande di Andrea Tornielli presentando in anteprima un nuovo libro dedicato al tema della famiglia, che sarà pubblicato il prossimo ottobre. È invece uscito in questi giorni un altro libro di don Camisasca, intitolato La casa, la terra, gli amici. La Chiesa nel terzo millennio (San Paolo, pp. 136, euro 13). Nella parte finale dell’incontro, il superiore della Fraternità San Carlo ha risposto a due domande dedicate all’attuale e scottante tema della pedofilia, sulla scorta delle notizie provenienti da Genova.
Il “chiedete e vi sarà dato” spesso ci sembra troppo bello per essere vero, invece non solo siamo chiamati a chiedere, ma anche ad osare, e chiedere una cosa tanto grande da sembrare impossibile. Ecco che allora può accadere che un terrorista peruviano legato al Sendero Luminoso, rinchiuso in isolamento nel carcere Penal Castro Castro di Lima, riceva una lettera di Giovanni Paolo II destinata a cambiargli la vita prima dentro poi fuori le mura del carcere. Carlos Turrin Villanueva nasce nel 1958 a Lima e trascorre l’infanzia e la giovinezza in uno dei quartieri più poveri della città e presto si lascia affascinare dagli ideali del Sendero Luminoso: «Dicevano che lottavano contro le ingiustizie, che applicavano la dittatura del proletariato contro quella della borghesia e ho iniziato prima a condividere i loro ideali, poi ad appoggiarli».
Il padre delle giovani ha denunciato il sequestro. In risposta, la polizia lo ha accusato di alcolismo e aver abusato delle figlie. Vicino di casa: le autorità ribaltano i fatti, perché sono colluse coi criminali. Sacerdote cattolico: sequestri e uccisioni di giovani cristiane pratica comune, incentivata dai mullah e sostenuta dal governo.
Roberta De Monticelli sul Fatto quotidiano consiglia a una ragazza che volantinava per le elezioni di svegliarsi, perché stanno calpestando la sua libertà. Carlo, giovane universitario di Cl risponde in una lettera non ancora pubblicata dal Fatto: "Grazie alla campagna elettorale mi sono accorto che il cristianesimo autenticamente vissuto ti fa appassionare a tutto" .
Repubblica, 22 maggio: un lettore infuriato si scaglia contro l’onorevole Maurizio Lupi reo di aver detto che la Cassazione sul caso Englaro si è arrogata il diritto di decidere quali siano le vite degne di essere vissute e quali no. Il sofisticato Augias risponde domandandosi retoricamente quali delle seguenti due posizioni sia vera: “La vita è mia e la gestisco io”, oppure “la vita è un dono di Dio”? Possiamo vantare una “proprietà della vita”, oppure questa esistenza appartiene ad un Altro? Il sempre garbato Augias non ha dubbi: “che ognuno sia libero di fare della propria vita ciò che vuole è un dato di fatto; che si tratti di un dono andrebbe dimostrato, il che è impossibile”. Ergo noi abbiamo un vero e proprio diritto di proprietà sulla nostra esistenza.
Stando a Repubblica, il recente editoriale del direttore di Avvenire Tarquinio sarebbe un «segnale positivo del mondo cattolico raccolto da Pisapia». Eppure Avvenire non sostiene il candidato del Pd. E poi tutti giù a titolare "La Cei dice sì alla Moschea" dopo aver estrapolato una frase di Mariano Crociata, mentre se si legge tutto il discorso si scopre che...
Due avvocati cristiani dell’Orissa hanno denunciato false accuse di conversione dall’induismo nel villaggio di Bada Saara Sahi, vicino a Khurda. L’8 maggio tre uomini sono stati arrestati in base all’accusa di praticare conversioni forzate nel villaggio. Altre 55 persone sono state arrestate il 22 e il 23 maggio in episodi collegati al primo avvenimento. Manas Ranjan, attivista di diritti umani, e Rasmi Ranjan Jena, hanno condotto un’inchiesta sul posto. Accuse di proselitismo o di conversioni forzate – ricorda AsiaNews - vengono spesso rivolte dalle organizzazioni militanti indù contro i cristiani.
“La fede non è alienazione: sono altre le esperienze che inquinano la dignità dell’uomo e la qualità della convivenza sociale”. Così oggi pomeriggio il Papa nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove ha presieduto la recita del Santo Rosario, insieme con i vescovi italiani riuniti in Assemblea generale. Nel 150.mo dell’Unità nazionale, Benedetto XVI e la Chiesa italiana hanno affidano l’intera nazione a Maria, invocata con i titoli di Salus Populi Romani e di Mater Unitatis. Il Papa ha auspicato il superamento pregiudiziale della contrapposizione politica. Il Cardinale Bagnasco, presidente della Cei, nel suo indirizzo di saluto ha parlato di necessità di “un sussulto di responsabilità” politica “da parte di tutti”.
In preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Madrid il prossimo agosto, Kiko Argüello e Carmen Hernandez, iniziatori del Cammino Neocatecumenale, e il padre Mario Pezzi si incontreranno con 40.000 giovani provenienti da tutta l’Europa. L’incontro si svolgerà il 29 maggio prossimo, alle ore 15, nella Esprit Arena a Düsseldorf e sarà presieduto dal Cardinal Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia, secondo quanto ha spiegato lo stesso Argüello a ZENIT. Sulla via di Düsseldorf, questi giovani faranno delle 'missioni cittadine' in tutta la Germania annunciando Gesù Cristo attraverso la loro esperienza ed invitandoi giovani a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid con il Santo Padre Benedetto XVI. Durante l’incontro, prima della chiamata vocazionale, sarà eseguita l’opera sinfonica “La sofferenza degli innocenti”, composta da Kiko Argüello.
Il cuore dell'esperienza di Gesù è il rapporto di comunione intima con Dio. Ed è da essa che Gesù attinge la forza interiore del suo messaggio e del suo ministero messianico. Ne è convinto mons. Piero Coda, teologo e preside dell'Istituto Universitario Sophia, che con lo psicologo e psicoterapeuta Osvaldo Poli sarà protagonista di una lectio magistralis sulla figura paterna – di Dio e dell’uomo – venerdì 27 maggio, nella cornice del Festival Biblico di Vicenza. In anteprima abbiamo potuto scambiare qualche opinione con mons. Coda.
L’espressione politica dei cattolici in un solo (o prevalente) partito dipende da un giudizio prudenziale di convenienza, non è una necessità assoluta, ma non deve nemmeno essere demonizzata come sbagliata. Le forme della presenza politica diretta sono oggetto di deliberazione, tenuto conto delle esigenze del tempo. Perfino nel caso del Partito popolare italiano e della democrazia cristiana c’erano visioni diverse, non solo tra i politici cattolici ma anche nelle gerarchie ecclesiastiche. Ci sono due estremi opposti da evitare: da un lato l’appartenenza obbligata ad un solo partito come se si trattasse di un dogma di fede e come se questo partito non portasse avanti un programma politico ma un programma religioso; dall’altro la diaspora, ossia l’altrettanto dogmatica tesi della negatività di qualsiasi forma di unità e raccordo politico dei cattolici. Il primo atteggiamento non tiene conto della legittima discrezionalità del giudizio sull’appartenenza politica e stabilisce un nesso diretto ed obbligato tra appartenenza ecclesiale ed appartenenza partitica.
Proprietari terrieri musulmani hanno utilizzato trattori per arare un terreno su cui sorge un cimitero cristiano. L’obiettivo è la confisca illegale. Madre 29enne narcotizzata e violentata da sei persone. In entrambi i casi la polizia copre i criminali. Sacerdote a Faisalabad: il governo deve intervenire.
Secondo lo Scheduled Castes Order, solo i dalit indù e buddisti godono dei diritti previsti per il loro status. Cristiani e musulmani perdono ogni diritto, tra cui quello sulla rappresentanza politica. Ma anche all’interno del cristianesimo, i non dalit allontanano i loro fratelli fuoricasta.
In visita in Corea del Sud insieme a mons. Celata, il presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso incontra il presidente Lee: “Il vostro Paese porta avanti valori universali. Ma per l’unità non basta la politica: serve la religione e la cultura”.
"L'egoismo e il nazionalismo non sono i mattoni della casa Europa": così il cardinale Reinhard Marx durante la messa inaugurale del convegno Renovabis, celebrata domenica scorsa a Monaco. Nell'esortare gli europei a una maggiore solidarietà – riferisce l’agenzia Sir - il cardinale ha sottolineato che "tutti i criteri morali dell'Europa sono orientati all'immagine cristiana della persona. La politica, l'economia e i mercati finanziari devono servire allo sviluppo completo di tutti".
Oggi pomeriggio, alle ore 17.30, Benedetto XVI presiederà la recita del Santo Rosario nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, insieme con i vescovi italiani riuniti in Assemblea generale. Il Papa ha accolto l’invito del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. Con questo atto, nel 150.mo dell’Unità nazionale, il Papa e la Chiesa italiana affidano l’intera nazione a Maria, invocata con i titoli di Salus Populi Romani e di Mater Unitatis, Madre dell’Unità.
Secondo lo Scheduled Castes Order, solo i dalit indù e buddisti godono dei diritti previsti per il loro status. Cristiani e musulmani perdono ogni diritto, tra cui quello sulla rappresentanza politica. Ma anche all’interno del cristianesimo, i non dalit allontanano i loro fratelli fuoricasta.
Sebbene, come dice il rapporto della Fundación Santa María, “Dio è il grande assente nelle famiglie spagnole, in un momento segnato da stili di vita consumistici e edonistici, incentrati nel piacere”, nella vita dei giovani si insinua inconsciamente, come un grande fiume che scorre attraverso molti canali, la New Age, che si presenta come una tipica forma di sensibilità religiosa contemporanea, come una nuova religiosità. Non si tratta di un movimento religioso, di una religione o di una setta nel senso sociologico, ma di una rete globale che collega centri e gruppi che tra loro hanno in comune alcuni temi di riferimento e che non propone alcun vincolo stabile, permanente o gerarchico come nei movimenti. Ciò che dà vita alla rete della New Age è lo spirito “alternativo” alla tradizione religiosa dominante in Occidente, che è quella cristiana, e la speranza di una nuova era, l’era dell’Acquario, che subentrerà all’era dei Pesci.
È adesso la faranno finalmente finita con certe favolettesulle droghe. La cocaina infatti distrugge anche i volti (non solo la materia cerebrale), buca palati e sbriciola setti nasali. E la disapprovazione sociale degli stupefacenti ne abbatte uso e abuso. Com’è raccontato nelle “Linee di indirizzo sull’uso di cocaina e sulle lesioni distruttive facciali per specialisti otorinolaringoiatri”, presentate ieri e redatte dalla Società italiana di otorinolaringoiatria, otto università italiane, il ministero della Salute e il Dipartimento politiche antidroga. E come racconta uno studio monumentale realizzato negli Usa dal 1976 al 2007 effettuato su 986.003 adolescenti: che prova – ha sintetizzato il capo Dipartimento politiche antidroga, Giovanni Serpelloni – come «se il livello di disapprovazione sociale sia molto alto, nel tempo si riduce il consumo di sostanze stupefacenti».
“Tutte le parti coinvolte nel conflitto hanno commesso crimini di guerra e contro l’umanità” nelle violenze successive all’elezione presidenziale contestata di novembre 2010: lo afferma l’organizzazione per i diritti umani ‘Amnesty International’ in un dettagliato rapporto, diffuso oggi, sugli ultimi sei mesi di crisi ivoriana. “Centinaia di persone sono state uccise illegalmente, spesso su criteri di appartenenza etnica o di presunta affiliazione politica”.
“Esprimiamo il nostro profondo orrore e rifiuto, la nostra indignazione e vergogna per il massacro di 27 persone nella tenuta ‘Los Cocos’ del Municipio de La Libertad, come ultima e barbara espressione di una situazione generalizzata di violenza e insicurezza”. E’ quanto scrive mons. Mario Fiandri, vicario apostolico di El Peten in Guatemala, nel comunicato indirizzato a tutti i fedeli cattolici del vicariato, alle autorità e agli uomini e alle donne di buona volontà.
Le pagine dei Vangeli ci mostrano la tenera misericordia di Gesù verso le persone «malate» nel corpo, nello spirito, nelle relazioni sociali. Per costoro ha parole e atteggiamenti che esprimono compassione, comprensione, perdono, accoglienza e si trasformano, frequentemente, in «segni» potenti. Lui, visibile manifestazione dell’infinito amore del Padre, non è venuto solo per salvare le «anime» ma a offrire a ogni persona la «vita piena», in tutte le sue dimensioni (spirituale, psicologica, fisica, relazionale). Ha congiunto così in modo inscindibile non solo i concetti, ma la stessa vera e definitiva realizzazione della salute e della salvezza: in Lui ci viene donata una «salvezza salutare» e una «salute salvifica». La Chiesa cattolica, per non tradire il mandato di Gesù Cristo, deve prendersi cura dei malati, affetti da qualsiasi malattia e senza alcuna discriminazione; l’unica particolarità è una speciale attenzione per i più poveri. Inoltre, in quanto corpo mistico di Cristo e quale comunità da Lui sanata, diviene a sua volta sanante, ossia strumento di salvezza e di salute.
New Delhi, 25. In India mancano all’appello dodici milioni di bambine, sparite — se così si può dire — negli ultimi tre decenni a causa degli aborti selettivi, praticati dalle famiglie che preferiscono avere un figlio maschio, soprattutto quando il primogenito è femmina. È la stima contenuta in uno studio della prestigiosa rivista scientifica «Lancet» dedicata alla strage silenziosa che sta scavando un solco sempre più profondo nella popolazione indiana.
La notte della preghiera come combattimento della fede e vittoria della perseveranza. Ha usato questa metafora il Papa per spiegare il senso del racconto della lotta di Giacobbe con Dio al guado dello Yabboq. Benedetto XVI ha riproposto l’episodio, narrato dal libro della Genesi, questa mattina, mercoledì 25, ai fedeli presenti in piazza San Pietro per l’udienza generale.
Storm è un bambino di 4 mesi, con i capelli biondi e gli occhi blu. Ma potrebbe essere anche una bambina. Non lo saprà finché non deciderà lui/lei stesso/o, una volta più grande, il proprio orientamento sessuale. Si tratta di una controversa decisione adottata dai suo genitori, Kathy Witterick e David Stocker di Toronto, in Canada; i due hanno pensato che crescerlo «asessuato», all’insaputa del proprio genere di appartenenza, contribuirà a renderlo libero, nelle condizioni di decidere della propria identità sessuale senza costrizioni di sorta “imposte” dalla società. Storm, quindi, non apprenderà i concetti di maschio e di femmina. Solamente i suoi genitori, la levatrice e i due fratelli maggiori sono a conoscenza del suo sesso.
La notizia è questa: una coppia di Toronto ha avuto un terzo figlio e, viste le tendenze degli altri due, ha deciso di non dichiararne il sesso. Anzi, di non farlo sapere nemmeno all’interessato, il quale sceglierà da sé se essere maschio o femmina o altro. Leggo su BlitzQuotidiano che, stando ai genitori, i «preconcetti» potrebbero «solo turbarlo». Per la cronaca: i due parents si chiamano Kathy e David, il pargolo Storm [nella foto]. Che significa «temporale». Già la scelta del nome è indicativa della fantasia familiare. Ma c’è da capirli, Kathy e David: hanno già due figli, Jazz e Kio (la fantasia al potere!), che hanno avuto l’intempestività di dichiarare maschi. Solo che i due, rispettivamente 5 e 2 anni, mostrano di amare il rosa, le bambole e le gonne di mammà. Così, il terzo farà da sé. I genitori, stufi di stare un apprensione, hanno deciso di far decidere lui, quando sarà «pronto».
Fare l’insegnante non è un mestiere come gli altri. Se non ci credete, venire a sentire le voci di Eraldo Affinati, Valter Binaghi e Andrea Monda: tre scrittori che hanno lasciato altrettanti impieghi per dedicarsi esclusivamente alla scuola. Il perché ce lo spiegheranno domenica 29 maggio, ore 11, all’incontro “La mia sfida educativa” presso l’Oratorio del Gonfalone di Vicenza. Intanto lo abbiamo chiesto a Valter Binaghi, milanese, classe 1957, redattore della rivista Re Nudo negli anni Settanta, musicista blues, scrittore noir, professore di filosofia e storia nei licei. In due parole: il “prof” che tutti avremmo voluto.
Crescente preoccupazione per gli avvenimenti legati alla pubblicazione del nuovo piano industriale di Fincantieri”: l’hanno espressa in una nota gli otto presuli della Liguria impegnati in questi giorni a Roma per la 63ma Assemblea generale dei Vescovi italiani, sotto la guida del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Cei e Arcivescovo di Genova. “La consapevolezza che ad essere in gioco è la condizione di innumerevoli persone e di tante famiglie – afferma la nota a proposito della ventilata chiusura dei cantieri navali di Sestri Ponente (Genova) e Castellammare di Stabia (Napoli) con il taglio di 2.551 posti di lavoro - è pure legata alla percezione che in questa vicenda si determini il futuro di ampi settori del sistema-lavoro nella terra ligure”.
Una rondine non fa primavera, ma uno Stato europeo, e non dei minori, che si dà una Costituzione eurocompatibile che rispetta sia la Carta europea dei diritti fondamentali sia la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è un esempio da seguire. Lunedì 18 aprile 2011, in conformità con gli impegni presi dal primo ministro Viktor Orban quando nell’aprile 2010 vinse in modo eclatante le elezioni politiche (2/3 dei seggi alla Camera dei deputati), la Costituzione ungherese è stata modificata nello spirito e nella lettera. Il testo del 1990, adottato subito dopo la caduta del Muro di Berlino, è stato giudicato troppo liberale e ancora caratterizzato da residui comunisti.
La Pietas dello scultore fiammingo Jan Fabre raffigura la Madonna bambina che diventa uno scheletro il cui teschio spunta da sotto il velo. Il corpo morto ma intatto di Cristo sulle di lei ginocchia diventa il cadavere dell'artista stesso, in via di decomposizione. Perché bisogna per forza dissacrare Michelangelo?
La città di Cracovia e il suo rapporto con il Beato Giovanni Paolo II è stato oggetto dell’incontro “La mia Cracovia, città della mia vita”, svoltosi ieri all’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia. Un’occasione per ripercorrere i luoghi in cui Papa Wojtyla ha iniziato il cammino verso il suo pontificato.
Il Papa ha espresso il suo profondo cordoglio per le vittime del “catastrofico” tornado che ha colpito domenica la città statunitense di Joplin, in Missouri. I morti accertati sono oltre 120, ma centinaia di persone risultano ancora disperse. In un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, inviato al vescovo di Springfield-Cape Girardeau, James V. Johnston, Benedetto XVI esprime la sua “vicinanza nella preghiera”, invocando “il riposo eterno per i defunti, consolazione per quanti sono in lutto, e la forza e la speranza per i senzatetto e i feriti”. Nella consapevolezza “dell'immane lavoro di ricostruzione” che attende le autorità locali, invoca su quanti sono coinvolti nelle operazioni di soccorso, “i doni divini della sapienza, della fortezza e della perseveranza”. Il tornado è passato adesso nel vicino Oklahoma, dove si registrano già quattro morti.
Qualche mese fa, il plenum della Corte di Strasburgo ha riconosciuto, con la sentenza sul caso Lautsi contro Italia, che la presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche non è contraria al diritto alla libertà religiosa degli alunni, né al diritto dei genitori a scegliere l’educazione per i propri figli. Ha dato così sostegno alla decisione dello Stato italiano di mantenere i crocifissi negli istituti di istruzione poiché il crocifisso, oltre ad essere un simbolo religioso, costituisce un simbolo dei principi e dei valori fondanti della civiltà occidentale.
Per chi da anni denuncia la crisi della figura paterna suona quasi beffarda la grancassa mediatica e culturale di chi vorrebbe famiglie con due padri (come Repubblica del 23 maggio “I figli di due padri”). Ma lo psicanalista Claudio Risè ormai non si scompone più: «Nel nostro orizzonte culturale l’essere umano non viene più considerato come una persona con un suo corpo, ma solo come un oggetto prefabbricato. Qui si sta organizzando la produzione di bambini come adorabili oggetti di consumo». Sulla scia di sponsor del calibro di Elton John o Ricky Martin anche in Italia sarebbero un centinaio le coppie omosessuali che ricorrono all’estero (da noi è vietata) alla maternità “surrogata”: in pratica nell’utero di una donatrice che offre a pagamento il proprio utero viene inserito un embrione formato dall’ovocita di una donatrice e il seme di uno dei due padri. E la campagna mediatica si rianima mentre è in corso in parlamento il dibattito sulla legge sull’omofobia.
La presenza di cristiani immigrati a Vienna e in altre grandi città è "un dono per l'Europa": lo ha sottolineato il cardinale Christoph Schönborn domenica scorsa durante la grande festa "Sono cristiano a Vienna" organizzata per gli stranieri cristiani che vivono nella capitale austriaca. "L'Europa rischia oggi di perdere il Vangelo, dimenticare le proprie radici", ha detto Schönborn, ripreso dall’agenzia Sir, aggiungendo che "i cristiani che arrivano qui da altri continenti aiutano a far sì che il Cristianesimo da noi non muoia, bensì abbia una nuova vita".
La vita è come una “lunga notte di lotta e di preghiera”, nella quale l’uomo deve ricercare con perseveranza la benedizione di Dio. È uno dei pensieri che ha caratterizzato l’udienza generale di questa mattina, presieduta da Benedetto XVI in Piazza San Pietro. Il Papa ha proseguito il suo nuovo ciclo di catechesi dedicato al tema della preghiera, ispirandosi al racconto biblico della lotta di Giacobbe con Dio.
Il passaggio delle reliquie della Patrona delle missioni, iniziato lo scorso 14 marzo, è stato celebrato con processioni, momenti di preghiera e adorazione,in molte città. Per motivi di sicurezza, saltata la tappa di Gaza. L’urna con i resti mortali di Santa Teresa resterà in Terrasanta fino al 31 maggio.
Benedetto XVI spiega il senso della lotta di Giacobbe con lo sconosciuto. “Tutta la nostra vita è come questa lunga notte di lotta e di preghiera, da consumare nel desiderio e nella richiesta di una benedizione di Dio”. E alla fine del combattimento spirituale c’è la richiesta di un nome nuovo, il cui significato è conversione e perdono.
Laudato sii, o mio Pisapia. I frati­celli del convento rosibindi&C hanno scritto il loro Cantico delle creature rifondarole. E si sono alla fine schierati apertamente a fian­co del candidato della sinistra estrema, quello che da sempre so­stiene unioni gay, aborto ed euta­nasia. I valori cristiani possono aspettare, l’antiberlusconismo, evidentemente, no: pur di dare una botta al Cavaliere, i cattolici Dio&bandiera rossa non esitano a dare una botta anche ai precetti del catechismo. Uccidere? Ma sì, dai, un po’ si può. Purché muoia anche la giunta Mo-ratti.
I cristiani non si differenziano dal resto degli uomini né per territorio, né per lingua, né per consuetudini di vita. Infatti non abitano città particolari, né usano di un qualche strano linguaggio, né conducono uno speciale genere di vita. La loro dottrina non è stata inventata per riflessione e indagine di uomini amanti delle novità, né essi si appoggiano, come taluni, sopra un sistema filosofico umano. Abitano in città sia greche che barbare, come capita, e pur seguendo nel vestito, nel vitto e nel resto della vita le usanze del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, per ammissione di tutti, incredibile. Abitano ciascuno la loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutte le attività di buoni cittadini e accettano tutti gli oneri come ospiti di passaggio. Ogni terra straniera è patria per loro, mentre ogni patria è per essi terra straniera. Come tutti gli altri si sposano e hanno figli, ma non espongono i loro bambini. Hanno in comune la mensa, ma non il talamo. ...
I giovani cattolici – alcuni neobattezzati – vorrebbero partecipare all’ incontro con Benedetto XVI e con i giovani della Chiesa universale, ma non riescono ad avere la somma necessaria per il viaggio. AsiaNews chiede ai lettori e ai giovani della GMG un aiuto di 10mila euro.
Mons. Louis Sako ha ricevuto il riconoscimento dalla Fondazione Stephanus, in Germania. Per l’arcivescovo irakeno è il terzo premio ricevuto, dopo il Defensor Fidei nel 2008 e il Pax Christi nel 2010. Nel discorso di saluto ha sottolineato l’importanza del dialogo islamo-cristiano e ha chiesto maggiore impegno a favore della pace.
Il momento che si vive, non solo a Milano ma in tutta Italia, relativamente alla vicenda della costruzione di nuove moschee è delicato. Ma, si badi bene, il problema centrale non è la moschea a Milano o in qualsiasi altro posto, bensì la modalità con la quale la si chiede e con la quale poi la si gestirà. È evidente che una moschea debba stare nella nostra società secondo le regole che ne governano l’andamento e la convivenza, perché qui è il nodo decisivo.
A pochi giorni dal ballottaggio milanese, che vede contrapposti Letizia Moratti e Giuliano Pisapia, sui giornali si torna a discutere di voto cattolico. «Gli appelli a concentrarsi sulla dimensione della concretezza, del fare quotidiano e della progettualità sembrano cadere nel vuoto», ha dichiarato pochi giorni fa il Cardinale Angelo Bagnasco, criticando una politica troppo spesso ridotta a “litigio perenne”. Ieri lo scontro tra Il Giornale e Avvenire sulle parole del cardinale Dionigi Tettamanzi e il chiarimento di mons. Mariano Crociata sul tema delle moschee. Secondo il segretario generale della Cei, la costruzione di una moschea risponde infatti al diritto fondamentale della libertà religiosa, ma occorre tenere conto delle «esigenze di vita sociale e comunitaria della nostra Costituzione», dato che si tratta anche di «luoghi di aggregazione sociale». Ma come orientarsi in questo finale di campagna elettorale che vede i programmi dei candidati ancora in secondo piano? «Per un cattolico è molto più semplice di quanto si creda - dice Padre Piero Gheddo a IlSussidiario.net -. Nella scelta su chi votare il criterio non è la simpatia personale, ma le proposte che vengono portate avanti dai candidati sui temi che la Chiesa oggi ritiene decisivi, in Italia come in tutto il mondo».
Secondo il direttore di AsiaNews, p. Bernardo Cervellera, il regime comunista cinese ha permesso a pochissime persone oggi di recarsi al santuario della Madonna di Sheshang, in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa cinese indetta nel 2007 da Benedetto XVI. Cervellera: «La repressione del governo aumenta, hanno paura delle rivoluzioni» .
Ce la portiamo dentro di noi la data della nostra morte. Sì è proprio così: è scritto nella nostra carne quanto dobbiamo durare su questa “aiuola che ci fa tanto feroci”, per rubare una celebre espressione a Dante. Un pool di scienziati spagnoli ha messo a punto una particolare analisi del sangue grazie alla quale potremo capire quanto il nostro corpo velocemente invecchia. Ce lo dicono i telomeri, cioè le estremità del nostro cromosoma. Curioso: telos in greco vuole dire termine. Ecco perché telo-meri: cioè posti al termine del cromosoma. Ma l’accezione di “termine” oltre a quello spaziale rimanda anche a quello temporale: la fine, il traguardo ultimo. Telos altresì indica anche il fine. E allora misteriosamente i due significati si intrecciano: la fine della nostra vita deve avere un fine, uno scopo ultimo, un destino pieno di senso. La fine ci fa accedere al fine ultimo, a Dio che è infinto, cioè senza fine.
È un’altra pillola per abortire, si chiama EllaOne e sta per arrivare in Italia. Provoca l’espulsione precocissima dell’embrione se assunta entro 120 ore da un rapporto sessuale che sia stato fertile, ed è già disponibile negli Stati Uniti e in altri Paesi europei. Il fronte abortista e le aziende che fanno business con l’aborto chimico premono perché sia presto diffusa anche in Italia. Per ora, il cammino della “pillola dei 5 giorni dopo” ha incontrato un ostacolo nel Consiglio Superiore di Sanità: dal settembre dell’anno scorso l’organismo doveva fornire un parere decisivo, che per ora non è arrivato. Era stato il ministro Ferruccio Fazio a esigere un chiarimento, che spiegasse se la pillola funziona come contraccettivo o come abortivo, agendo dopo il concepimento. Se infatti di aborto si tratta, lascia intendere il ministero, occorrerà vedere se la pillola “rispetta” la legge 194 sull’aborto.
Quando si leggono interviste a sacerdoti come quella a don Paolo Farinella, pubblicata domenica scorsa su L’Unione Sarda, ci si chiede davvero se in Italia, parlando di preti, il problema più grave sia la pedofilia. Intendiamoci bene: quello degli abusi sui minori da parte di alcuni preti è davvero – come diceva il cardinale Bagnasco lunedì aprendo i lavori dell’Assemblea dei vescovi italiani – “un’infame emergenza non ancora superata, la quale causa danni incalcolabili a giovani vite e alle loro famiglie” e in nessun modo è lecito minimizzare o ridurre la portata e gravità della faccenda. Ma qui almeno la Chiesa è corsa ai ripari, sta agendo da anni per porre riparo ai danni provocati e prevenire quelli possibili. E abbiamo visto, numeri alla mano, che la cura Ratzinger funziona, anche se molto c’è ancora da fare. Ma questo non ci deve portare a sottovalutare un altro grave “scandalo” che sta minando la credibilità della Chiesa italiana: quello dei preti in “libera uscita” che frequentano i salotti tv e riempiono pagine di giornali con le loro scempiaggini e creazioni teologiche, creando grave confusione anche tra i fedeli. E questo senza che ci sia almeno l’intervento chiarificatore di un vescovo, che spieghi almeno a che titolo parlano questi signori.
E' partito il conto alla rovescia per l'appuntamento che vedrà Milano trasformarsi dal 29 maggio al 3 giugno 2012 nella capitale della famiglia. Infatti, in quei giorni si svolgerà l'Incontro Mondiale delle Famiglie, un evento voluto nel 1994 da Giovanni Paolo II, e che per questa edizione avrà come tema “La famiglia: il lavoro e la festa”. E proprio la volontà del Papa polacco scomparso di promuovere questa giornata ha permesso agli organizzatori di ritagliarsi uno spazio di visibilità in occasione della beatificazione tenutasi a Roma, durante la quale è stato proiettato un breve spot in vista dell'evento di Milano.
“Un largo consenso che sottolinea la preoccupazione per quanto sta vivendo il Paese soprattutto a livello sociale”: è stata questa la reazione dei Vescovi italiani, riuniti in Assemblea generale, alla prolusione del Presidente della Conferenza episcopale, il Cardinale Angelo Bagnasco, tenuta il 23 maggio in apertura dei lavori. Lo ha evidenziato monsignor Mariano Crociata, Segretario generale dell’organismo di coordinamento dei Vescovi italiani, parlando questo martedì alla stampa. La prolusione rappresenta, secondo Crociata, “lo sguardo con il quale la Chiesa segue la situazione italiana rispetto alla quale anche l’annuale Rapporto Istat conferma un quadro di difficoltà sociale preoccupante riguardo alle famiglie, al lavoro e alle emergenze che vi si collegano”.
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana, il commento è negli ultimi 10 minuti del file mp3.
Alcuni organismi spagnoli agiscono per dimostrare l'aumento delle violazioni della libertà religiosa nel Paese. L'Associazione Statale degli Avvocati Cristiani (AEAC) ha denunciato all'ONU 153 violazioni di questo tipo registrate dal 2004. Il presidente dell'Associazione, Polonia Castellanos, ha presentato il 16 maggio all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, a Ginevra, un resoconto sugli attacchi alla libertà religiosa.
Il 14 maggio, il prelato dell'Opus Dei Javier Echevarría ha ordinato 35 nuovi sacerdoti. La cerimonia ha avuto luogo nella Basilica di Sant'Eugenio a Roma. I presbiteri provengono da Italia, Spagna, Olanda, Singapore, Argentina, Colombia, Nigeria, Stati Uniti, Francia, Austria, Brasile, Messico, El Salvador, Polonia e Uganda. “La vostra esistenza si fonda con quella di Gesù eucaristico – ha esortato il prelato rivolgendosi ai nuovi sacerdoti nell'omelia –. Da oggi, la celebrazione quotidiana dell'Eucaristia deve essere per voi il momento centrale di ogni giornata; il centro e la radice della nostra vita, di ogni giorno del nostro itinerario terreno”.
Il sacerdote vietnamita ha abbandonato il Paese a 18 anni, su una piccola barca insieme ad altri profughi. Benedetto XVI lo ha nominato vescovo ausiliare di Melbourne, scatenando la gioia della comunità vietnamita australiana. Sacerdote locale: il suo esempio servirà ad aumentare le vocazioni.
Il presidente della Masihi Foundation conferma il crescente livello di allerta attorno alla madre cattolica, condannata a morte per blasfemia. La fede della donna resta salda, prega e digiuna per i cristiani e il Pakistan. L’attivista conferma che nel Paese prende piede “una forma peggiore di estremismo”.
I dieci punti percentuali (37.5% - 27.5%) con i quali il Partito Popolare ha distanziato il Partito Socialista alle elezioni municipali spagnole, possono essere visti in un’unica ottica: il fallimento e il declino dello zapaterismo. Mai nella storia della democrazia iberica il primo partito aveva distanziato in maniera così significativa il secondo in una tornata di amministrative. Zapatero ha perso perché le sue politiche hanno fallito da ogni punto di vista: la gestione della crisi economica ha portato ad un livello di debito pubblico altissimo, la Spagna è sotto un continuo monitoraggio degli organismi di sorveglianza dei conti pubblici dell’Unione europea. Inoltre il lavoro non c’è più. Con l’attuale Primo Ministro, che, secondo alcuni dovrebbe avere il coraggio di fare un passo indietro, ha perso anche la sua filosofia. Una filosofia che don Sturzo avrebbe definito «statolatrica».
Lartaun De Azumendi, giornalista spagnolo e collaboratore di Tempi, spiega i motivi della bruciante sconfitta alle comunali e regionali di Zapatero e del partito socialista: «Gli spagnoli volevano una politica economica seria, non più diritti civili. La gente non può reggere a lungo una politica senza politica e ha votato guardando a come stanno davvero le cose»
Pisapia porterà in Consiglio comunale una maggioranza dalle mille anime contrapposte: la fondatrice di soggettività lesbica Anita Sonego, l'ultracomunista Basilio Rizzo, la nichivendoliana che protegge i rom Ines Quartieri, l'"avvocato dei centri sociali" Mirko Mazzali, la donna pro aborto e contro la legge 40 Maria Elisa D'Amico, la statalista che vuole gli oratori laici Elisabetta Strada, il radicale per l'eutanasia Marco Cappato e diversi cattolici che vogliono tutto l'opposto.
Tutte le fazioni sono d’accordo nel reprimere ogni segno di dissenso che sfoci in una temuta “rivoluzione dei gelsomini”. Ma la repressione produrrà un allontanamento ulteriore del Paese dalla comunità internazionale. Un’analisi di uno dei più acuti conoscitori della realtà politica cinese.
Pastore protestante sudcoreano: “In Corea del Nord ci sono ancora circa 40mila cristiani: torturati e chiusi nei campi di lavoro, ma un esempio per tutti”. La Chiesa cattolica non conferma queste cifre ma loda l’atteggiamento di chi riesce a fuggire, “missionario di speranza per tutti noi”.
Pubblichiamo il passaggio dedicato alla politica italiana nella Prolusione del cardinale Angelo Bagnasco alla 63ma Assemblea generale dei vecovi italiani, pronunciata nel pomeriggio del 23 maggio 2011.
Con tutto il rispetto per l’elezione dei sindaci di alcune importanti città italiane, il voto più importante in Europa il 28 maggio sarà quello di Malta. Qui gli elettori dell’arcipelago, l’unico Paese dell’Unione Europea dove la legge non autorizza il divorzio, voteranno su un quesito referendario che propone d’introdurre il divorzio dopo quattro anni di separazione fra i coniugi. La proposta di legge è di un deputato del Partito Nazionalista, di governo e di tendenza centrista, Jeffrey Pullicino Orlando, ma non è sostenuta dal suo partito i cui maggiori esponenti hanno anzi criticato l’iter procedurale seguito dal deputato, mentre lo è dal leader dell’opposizione di centro-sinistra. Pullicino Orlando, nel 1997, scriveva contro il divorzio. Poi ha cambiato idea, secondo lui a causa delle mutate condizioni sociali ma certamente anche a causa di un suo problema personale.
La Chiesa in Etiopia risale, nella storia, all’apostolo Filippo che aveva battezzato un etiope, secondo quanto è scritto negli Atti degli Apostoli. Oggi il Paese mantiene una maggioranza cristiana, anche se solo l’1% della popolazione è cattolico. La Chiesa ha comunque un importante valore da trasmettere alla Chiesa universale, secondo l’Arcivescovo di Addis Abeba e presidente della Conferenza episcopale di Etiopia ed Eritrea. L’Arcivescovo Berhaneyesus Souraphiel ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
Che cosa di quello che abbiamo ricevuto vogliamo comunicare a questi ragazzi, ai nostri figli? Che cosa abbiamo ricevuto e fatto nostro, come sangue che irrora la vita? Che cosa è sedimentato nel profondo dell’anima, diventando sorgente di memoria e slancio di iniziativa, principio di vitalità e di impeto? Che cosa ci ha aperto e ci apre a rapporti veri, costitutivi del nostro essere, capaci di resistere alla delusione e alla sconfitta? Di quale speranza e di quale presenza viviamo? Ce lo domandiamo di fronte ai bambini che in vario modo – con ingenua purezza e/o apparente distrazione – si protendono a domandare il pane eucaristico; di fronte ai genitori che – con fiduciosa vicinanza o impacciata lontananza – li guardano e li accompagnano; nel mezzo di un mondo disperso, dove il desiderio si impenna per mille proposte vacue.
Non bastano gli interessi economici per dare basi solide alla nuova Europa, ma è necessario far leva sulle comune radici cristiane: è quanto ha affermato il Papa ricevendo stamane, separatamente, le delegazioni della Bulgaria e della ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, giunte a Roma in occasione della Festa - domani nella Chiesa ortodossa - dei Santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa.
Domani, 24 maggio, nella memoria liturgica di Maria Ausiliatrice, tutti i fedeli cattolici sono stati invitati dal Papa a unirsi nella Giornata di preghiera per la Chiesa che è in Cina. L’appello è stato lanciato mercoledì scorso da Benedetto XVI durante l’udienza generale. Maria Ausiliatrice è venerata con grande devozione dai fedeli cinesi nel Santuario mariano di Sheshan, a circa 50 km da Shanghai.
Benedetto XVI ha istituito la data del 24 maggio per celebrare la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina nella Lettera ai cattolici cinesi pubblicata il 30 giugno 2007.
“L’estremismo prende piede senza che vi siano forze capaci di fermarlo” e le minoranze religiose, tra cui i cristiani, si trovano “annichilite e ridotte al silenzio”, anche se “in questo momento non sono il bersaglio preferito né significativo: lo sono, invece, i militari, le sedi del governo e gli uffici Nato”. È la drammatica testimonianza dal Pakistan di un sacerdote cattolico che vive a Faisalabad, padre Bonnie Mendes, che ha commentato alla Fides la situazione del Paese all’indomani del grave attacco a Karachi, dove i gruppi talebani hanno attaccato una base militare uccidendo 22 persone e prendendone molte in ostaggio.
A quasi un anno e mezzo dal terribile sisma che devastò l’isola di Haiti nel gennaio 2010, c’è ancora molto da fare per la popolazione coinvolta. Tra le tante associazioni di volontari presenti sul territorio, riporta la Fides, c’è l’Asvi, l’Associazione volontari per il servizio internazionale che sta realizzando tre nuovi centri nutrizionali a Port-au-Prince e si sta occupando dell’equipaggiamento e della formazione del personale in altri cinque centri sanitari di base a Les Cayes, nel Comune di Torbeck.
Ogni anno il santuario di Sheshan è trasformato in un campo di battaglia: poliziotti, controlli, telecamere, metal detector, per sconfiggere l’appello del papa all’unità della Chiesa in Cina, nella Giornata mondiale di preghiera per i cattolici cinesi. Lager, arresti domiciliari, divieti non frenano la preghiera anche nelle prigioni. I tentativi di dividere la Chiesa e la nostra solidarietà.
Sabato 21 maggio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza docenti e studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in occasione del novantesimo anniversario della sua fondazione. Ne ha tratto occasione per una riflessione sull’università, un tema che gli sta molto a cuore come mostra tra l’altro il «discorso proibito» del 17 gennaio 2008, che al Papa a causa dell’intolleranza di un piccolo gruppo di studenti e professori fu impedito di pronunciare all’Università La Sapienza di Roma ma che fu in seguito pubblicato. Si tratta di un testo fondamentale sui problemi delle università contemporanee, su cui La Bussola Quotidiana proprio nel suo primo numero aveva proposto una riflessione.
La nube di ipocrisia, che avvolge l’attacco della Nato alla Libia di Gheddafi, si è ulteriormente gonfiata qualche giorno fa quando sono state colpite le “navi da guerra” della Marina militare libica all’ancora a Tripoli e in altri due porti della Tripolitania.
«Non sono io che ho scelto il Brasile. Ma qualcuno che sta più in alto mi ha scelto. Sono entrato nella realtà dei ragazzi tirato per i capelli, difatti ora non ne ho più…». Il buonumore non l’ha mai perso padre Renato Chiera, eppure in oltre trent’anni di missione ha visto realtà tutt’altro che da ridere. Figlio di contadini piemontesi, originario di Villanova Mondovì (Cuneo) nel 1942, dopo la laurea in filosofia all’Università Cattolica di Milano, padre Renato è finito dall’altra parte dell’oceano, inviato come sacerdote diocesano (fidei donum) nella periferia di Rio de Janeiro.
Per Jean Paul Pougala, camerunese, docente di sociologia ed esperto di Africa, la guerra contro Gheddafi è troppo costosa e potrebbe durare anni. La No Fly Zone della Nato basata su fatti mai provati, nasconde interessi economici e frustrazioni di Europa e Lega araba. La lezione della Chiesa al muto mondo pacifista.
Ultimamente sembra dilagare la mania per la “fine dei tempi”. Un gruppo cristiano ha predetto per questo fine settimana la seconda venuta del Messia e il giorno del giudizio. E ci sarebbe ancora il 21 dicembre del 2012 come data di riserva per l'Apocalisse, secondo il calendario maya. Ma cosa pensa la Chiesa cattolica di queste profezie?
Dopo l’appello del papa, sacerdoti sotterranei sono stati portati via dalla pubblica sicurezza per una “gita” e non farli andare al santuario della Madonna di Sheshan. Preghiera per vescovi sotterranei, rapiti dalla polizia da decenni. Mons. Jia Zhiguo all’ospedale per cure al cuore, sotto vigilanza dei poliziotti. Dissacrata la tomba di un vescovo. Rosari, adorazioni e messe in obbedienza all’invito del papa. Ma alcuni dicono di non sapere del suo messaggio.
Ho partecipato il 18 maggio all’inaugurazione della statua dedicata a Giovanni Paolo II alla Stazione Termini e debbo dire che il clamore e le contraddizioni che l’evento ha suscitato da subito, mi lasciano perplesso. Sembra quasi che le critiche sino partite troppo presto, rispetto a una statua così rappresentativa. Ad esempio la critica più ricorrente “il viso non assomiglia per niente al Papa” è vera, ma va anche detto che di giudizi positivi ne ho sentiti pochi.
Pisapia vuole erigere una grande moschea a Milano perché «è importante anche in vista dell’Expo 2015. Non si può pensare di avere in città milioni di visitatori senza che ci sia per loro la possibilità di avere un proprio luogo di culto dove pregare». Però le moschee sono una cosa diversa da un luogo di culto e Pisapia lo sa. Ma vuole il voto degli immigrati islamici.
Benedetto XVI dal Palazzo Apostolico si è collegato con i 12 astronauti della Stazione spaziale internazionale per 20 minuti di collegamento storici. «Vi chiamo perché sono curioso di sapere da voi esperienze e riflessioni», ha detto il Papa, e poi: «Nel mezzo del vostro lavoro nello spazio vi fermate a riflettere sul mistero e vi capita di pregare il Creatore?»
Il Mar Mediterraneo continua ad essere solcato da barconi di immigrati che dalle coste nordafricane approdano sull’isola di Lampedusa e, negli ultimi giorni, anche in altre zone della Sicilia. Attualmente, sono poco meno di mille i migranti ospiti nel Centro d'accoglienza lampedusano. Tra i migranti ci sono anche dei minori, ma quello che deve far riflettere sono i numerosi naufragi nei quali trovano la morte molti uomini, donne e bambini. Secondo l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati, sono varie centinaia i migranti dei quali non si hanno più notizie. Sull’emergenza immigrazione Giancarlo La Vella ha parlato con mons. Agostino Marchetto, segretario emerito del Pontificio Consiglio Migrantes.
Famiglia, casa, occupazione, sicurezza, trasporti e ambiente. Sono i temi principali del programma del Sindaco Letizia Moratti che ha amministrato la città di Milano per cinque anni e che domenica e lunedì prossimo affronterà il ballottaggio per ottenere il secondo mandato alla guida del capoluogo lombardo. Dopo aver distribuito, a sue spese, ai cittadini milanesi il libro dei “100 progetti” realizzati in questi anni, Letizia Moratti ha raccolto in un opuscolo il programma per i prossimi 5 anni. Come primo punto il Sindaco si impegna a non applicare alcun “aumento di tasse e tariffe”. Così come è stato nei cinque anni trascorsi non ci saranno tasse, non aumenterà né il costo del biglietto per viaggiare in metropolitana né quello di autobus e tram. Lo stesso sarà per i servizi i cui costi in questi anni si sono mantenuti i più bassi d’Italia. Milano, inoltre, è l’unica città in Italia a non aver mai applicato l’addizionale Irpef.
La storia, seppur - in generale - non abbia trovato particolare spazio sui media, è ormai tristemente nota: una ragazzina sedicenne è morta perché voleva abortire la creatura che aspettava in grembo. Ha perso la vita in seguito all’assunzione della pillola abortiva Ru486. La morte, in particolare, è sopravvenuta dopo che la ragazzina ha subito uno shock settico da Clostridium Sordellii. Un’infezione che, fino ad oggi, negli Stati Uniti, ha provocato otto casi di decessi. «Le morti per aborto con Ru486 e prostaglandine - scriveva il sottosegretario alla Salute Eugenia Rocella - salgono così a venti, a cui se ne sommano altre 12 per persone che avevano preso la Ru486 per “uso compassionevole”, cioè al di fuori di protocolli stabiliti: in tutto 32 morti accertate dopo l’assunzione di Ru486. Vanno anche ricordate altre due donne morte per aborto farmacologico solo con prostaglandine, cioè solo con il secondo farmaco associato alla pillola abortiva».
Cinema e Sindone. Concordanze e discordanze è il tema che verrà affrontato questo lunedì, 23 maggio (ore 17.30), in una conferenza organizzata dall'Istituto di Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma (via degli Aldobrandeschi 190), nell'ambito del Diploma di specializzazione in Studi Sindonici. Il mondo del cinema, spiegano gli organizzatori, ha spesso raccontato la storia di Gesù e della sua Passione. Alcuni film hanno anche parlato della Sindone, offrendo interessanti spunti di riflessione e di dibattito su un tema che appassiona teologi e scienziati di tutto il mondo.
Nei saluti che ha rivolto ai fedeli e ai pellegrini presenti questa domenica mattina in Piazza San Pietro in Vaticano per la recita della preghiera mariana dell'Angelus, Papa Benedetto XVI ha avuto un pensiero speciale per il “folto gruppo” di membri del Movimento per la Vita. “Cari amici, mi congratulo con voi, in particolare per l’impegno con cui aiutate le donne che affrontano gravidanze difficili, i fidanzati e i coniugi che desiderano una procreazione responsabile; così voi operate concretamente per la cultura della vita”, ha affermato. “Chiedo al Signore che, grazie anche al vostro contributo, il 'sì alla vita' sia motivo di unità in Italia e in ogni Paese del mondo”, ha aggiunto. Il Pontefice ha poi benedetto “i bambini accompagnati dall’UNITALSI, i quali superando i disagi della malattia si fanno testimoni di pace”, ha incoraggiato “i malati e i volontari presenti in occasione della Settimana nazionale della sclerosi multipla” e salutato “i membri dell’Istituzione Teresiana, nel centenario dell’Associazione”.
La famiglia è la pietra angolare della società e il principale strumento di benessere degli individui. Giusto? Giusto. Affermazioni di questo tipo sono frequenti nelle istituzioni cattoliche fondate sull’antropologia cristiana. Ma è meno comune sentire proclamare queste verità da soggetti del mondo laico. Eppure, un recente rapporto sulle famiglie dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha espresso proprio questa tesi. In una relazione per i media che accompagna il rapporto, pubblicata il 27 aprile, si afferma che le famiglie sono una fonte di sostegno finanziario e sociale essenziale per le persone, oltre a essere uno strumento chiave per la solidarietà. “Le famiglie forniscono identità, amore, attenzione, un ambiente per la crescita e lo sviluppo dei loro membri e costituiscono il nucleo portante di molte strutture sociali”, si sottolinea.
Sono ormai numerose le sperimentazioni coronate da successo con le staminali del cordone ombelicale anche in settori medici in cui in passato si credeva avessero un ruolo minore, come il fegato e le malattie epatiche. Nel numero di febbraio 2011, la rivista scientifica World Journal of Gastroenterology pubblica un'interessante ricerca del professor Fang-Ting Zhang, realizzata insieme al suo team del Central Laboratory presso il Peking University Shenzhen Hospital, a Shenzhen (Cina). Lo scopo è sperimentare il trapianto intraperitoneale di micro-capsule di cellule simil-epatiche, ottenute da staminali cordonali, per la terapia dell'insufficienza del fegato nei ratti. Le micro-capsule sono formate da Alginato-Poli-L-lisina-Alginato (APA) e permettono di evitare i casi di rigetto GVHD, del resto già molto rari utilizzando le staminali del cordone ombelicale umano.
Ricevendo questo sabato in udienza dirigenti, docenti e studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in occasione del 90° anniversario di fondazione, Benedetto XVI ha esortato a non privare la sfera culturale dell'apporto della fede, perché “fede e cultura sono grandezze indissolubilmente connesse”. Il Pontefice ha riconosciuto che il nostro tempo è caratterizzato da “grandi e rapide trasformazioni, che si riflettono anche sulla vita universitaria”. “La cultura umanistica sembra colpita da un progressivo logoramento, mentre l’accento viene posto sulle discipline dette ‘produttive’, di ambito tecnologico ed economico”, ha osservato.
Se la premessa è che “Cristo è la via centrale della Chiesa e aiuta l’uomo a capire se stesso e a recuperare i suoi valori”, allora non è difficile scorgere nei documenti pontifici che Giovanni Paolo II ha lasciato in eredità alla fede cattolica “una sorta di linea guida”. Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi, commenta così l'iniziativa della casa editrice Treves di raccogliere in un'opera le 14 Lettere encicliche prodotte da Wojtyła in 27 anni di pontificato. Presentata a Roma il 18 maggio, al Conservatorio di Santa Cecilia, l'edizione “Splendor Veritatis” può considerarsi il sunto del pensiero teologico e sociale del Papa polacco. L’introduzione all’opera, suddivisa in tre volumi – per un totale di 2.600 pagine - con testo latino a fronte, è firmata da Papa Benedetto XVI.
L’impegno di annunciare Cristo, “la via, la verità e la vita”, costituisce il compito principale della Chiesa. E’ quanto ha affermato stamani Benedetto XVI al Regina Caeli, dedicato all’odierno Vangelo in cui Gesù Risorto annuncia ai discepoli la sua prossima ascesa verso la casa del Padre. I
Al Regina Caeli, Benedetto XVI rivolgendo un saluto all’ International Ecumenical Peace Convocation, organizzato dal Consiglio ecumenico delle Chiese con lo scopo di “eliminare ogni forma di violenza”, invita a impegnarci “a eliminare la violenza nelle famiglie, nella società e nella comunità interrnazionale”.
Come Dante ha concluso la Commedia, così anche Petrarca terminerà il suo capolavoro con un inno alla Vergine Maria. Il Rerum vulgarium fragmenta, più conosciuto come Canzoniere, è una sorta di breviario laico, composto di trecentosessantasei poesie, come fossero preghiere dedicate alla sua Madonna Laura, una per ciascun giorno dell’anno. La lode alla Vergine che conclude l’opera è segno di omaggio al Sommo poeta, senz’altro, ma ancor più di indefettibile amore per Maria.
Lo scorso 29 dicembre, l’Azerbaigian ha varato la nuova legge che rende più severe le pene pecuniarie previste dagli artt. 299 e 300 del Codice Amministrativo in materia di libertà di religione. Queste norme puniscono chi svolge qualsiasi attività religiosa senza autorizzazione, anche soltanto guidare un gruppo religioso non registrato o riunirsi per pregare insieme o l’importazione e la distribuzione di testi o documenti religiosi non approvati, come pure sono puniti i cittadini esteri che vengono a parlare della loro fede. E’ necessaria un’autorizzazione per fare catechismo ai bambini e per fare proselitismo. Le multe sono state aumentate 16-20 volte.
A sessant’otto anni dalla sua morte a Dachau, domenica 15 maggio, a Würzburg, in Baviera, la Chiesa cattolica ha elevato a beato il sacerdote tedesco Georg Häfner (1900-1942), la cui morte per mano dei nazisti è stata giudicata essere dovuta all’ “odio per la fede”
Nel Vangelo della IV domenica di Pasqua, Gesù, nel corso dell’ultima cena, cercando di preparare i discepoli all’addio imminente, risponde a due considerazioni di Tommaso e Filippo, la prima una domanda (Gv 14,5), la seconda una richiesta (Gv 14,8). Il Vangelo di Giovanni dedica ben cinque capitoli (su 21 complessivi) a ciò che Gesù disse nel corso dell’ultima cena, nella sera del nostro attuale giovedì, già in quel 14 nisan del calendario ebraico in cui il Cristo fu arrestato, processato, torturato, crocifisso e sepolto. Pensiamoci bene: cinque capitoli (dal 13 al 17) dedicati ad un intervallo di meno di 3 ore, quando solo altri due (il 18 ed 19) ci racconteranno, e minuziosamente, le 18 ore successive.
Sei Papi immortalati dai suoi magici clic, una carriera ricca di memorabili reportage, come quelli che hanno documentato, per la rivista Life, lo storico viaggio di Paolo VI in Terra Santa, nel gennaio del 1964, e l’invasione dei carrarmati sovietici in Cecoslovacchia. Il fotoreporter Vittoriano Rastelli, genovese, 75 anni portati magnificamente, ha cominciato la sua professione da quando ne aveva 23, lavorando per varie testate tra cui Epoca, dal 1974 al 1997, il magazine tedesco Stern e quello americano Time. Oggi, da freelance, Rastelli non si è ancora stancato di “creare immagini” che, attraverso personaggi e fatti di cronaca, “segnano i tempi”. Anzi, dimostra un entusiasmo da ragazzino. La sua più recente fatica è la mostra “All’Altare di Dio”, allestita ai Musei Capitolini, in Campidoglio, a Roma, che ripercorre i momenti e i gesti salienti del Magistero di Giovanni Paolo II. «Ho fotografato il Papa polacco in mezzo alla gente comune, quella che lui amava: le famiglie, i bambini, i giovani, i sofferenti - spiega Rastelli _ e tra le 150 immagini esposte non ce n’è nemmeno una che lo ritragga vicino a politici o a capi di Stato».
Militari di tutto il mondo sono a Lourdes come pellegrini, guidati dalle parole del ‘Padre Nostro’. “Uniti dal padre per una stesa preghiera” è infatti il motto del 53mo pellegrinaggio militare internazionale nel santuario mariano francese, come riporta il quotidiano Avvenire. Al pellegrinaggio prendono parte più di 3.500 soldati italiani, e anche una trentina di parenti dei caduti nelle missioni all’estero degli ultimi anni.
Con la benedizione alla partenza del cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis, questa mattina è partito dalla Stazione ferroviaria del Vaticano alla volta di Orvieto il “Caritas Express”, un convoglio d'epoca allestito per celebrare i 60 anni di fondazione della Caritas Internationalis.
Cari astronauti, sono molto lieto di avere questa straordinaria possibilità di una conversazione con voi durante la vostra missione. Sono particolarmente grato di potermi rivolgere a così tanti di voi, data la presenza contemporanea in questo momento di due equipaggi sulla Stazione Spaziale. L’umanità vive un periodo di rapidissimo progresso delle conoscenze scientifiche e delle applicazioni tecniche. In certo senso voi siete i nostri rappresentanti - la punta avanzata dell’umanità che esplora nuovi spazi e nuove possibilità per il nostro avvenire, andando aldilà dei limiti delle nostre esperienze quotidiane. Tutti ammiriamo il vostro coraggio, la disciplina e l’impegno con cui vi siete preparati per questa missione. Noi siamo convinti che siete animati da nobili ideali e che volete mettere i frutti delle vostre ricerche e delle vostre imprese a disposizione di tutta l’umanità e per il bene comune. Questa conversazione mi dà quindi modo di esprimere anch’io la mia ammirazione e il mio apprezzamento per voi e tutti quelli che collaborano a rendere possibile la vostra impresa e di incoraggiarvi cordialmente nel portarla a compimento con sicurezza e successo.
Una bellissima occasione d’incontro e di dialogo: così il Papa ha definito la straordinaria diretta audio-video con la Stazione spaziale internazionale (Iss), che si è svolta per 20 minuti a partire dalle 13.11. Nella Stazione si trovano 12 astronauti, di cui tre hanno dovuto curare la gestione della Stazione stessa, mentre gli altri hanno dialogato con Benedetto XVI. Nella missione in corso viene installato nella Stazione uno strumento che è stato sviluppato da 600 scienziati nel mondo, l’"Alpha Magnetic Spectrometer", per studiare la presenza di antimateria nell’Universo, la sua composizione e la sua origine. L’appuntamento straordinario è stato trasmesso dai media vaticani anche in streaming e sulla rete della Nasa, tramite la Nasa-tv.
Apriamo con la domanda, ovviamente fatta in tono provocatorio: tutti i musulmani sono terroristi? La migliore risposta è forse quella di Abdel Rahman al Rashed, all'epoca (2005) direttore del quotidiano egiziano Asharq al Awsat e oggi direttore generale della TV Al Arabiya: "L'amara verità è che, anche se non tutti i musulmani sono terroristi, la gran parte dei terroristi sono musulmani. Quasi tutti gli attentati suicidi negli autobus, nelle scuole e nei centri residenziali in tutto il mondo negli ultimi dieci anni sono stati compiuti da musulmani. (...) Noi musulmani non possiamo ripulire la nostra immagine se non ammettiamo questo fatto scandaloso. (...) La situazione è umiliante, dolorosa e aspra per tutti noi" (1). Al Rashed voleva innescare una reazione degli intellettuali arabi moderati contro le frange jihadiste. Compito arduo, visto che proprio in Egitto si fa sentire sempre di più l'influenza dei Fratelli Musulmani. Sin dall'inizio è stato possibile distinguere nell'islam due anime, le cui differenze riguardano — punto importante — non la meta bensì i metodi per arrivarci. Questa divergenza deriva dal modo in cui è stato composto il Corano, unica fonte di verità per i musulmani.
È stata proclamata beata appena due anni fa. Sarà la seconda religiosa proveniente dallo Stato del Kerala ad essere santa.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: ‘Vado a prepararvi un posto’? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado conoscete la via”. Gli disse Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin d’ora lo conoscete e lo avete veduto”. Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Gli rispose Gesù : “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi tu dire: ‘Mostraci il Padre’? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre” (Gv 14, 1-12).
Carissimi, ecco quanto Krizan ci ha comunicato sull’apparizione avuta da Ivan ieri sera, 20 Maggio 2011, sul Podbrdo, ore 22:00: Anche stasera la Madonna è venuta molto gioiosa e felice e all’inizio, come sempre, ha salutato tutti noi col suo saluto materno: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha detto: “Cari figli, oggi più che mai desidero invitarvi alla preghiera. Cari figli, satana desidera distruggere le famiglie di oggi, perciò desidero invitarvi al rinnovamento della preghiera famigliare. Pregate, cari figli, nelle famiglie, con i vostri figli, non permettete l’accesso a satana. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata”. Poi la Madonna ha pregato un tempo lungo su tutti noi qui con le mani distese, ha pregato per i malati presenti, ci ha benedetti con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che abbiamo portato per la benedizione. Poi la Madonna ha pregato un tempo lungo in modo speciale per la pace, la pace nel mondo. Poi Ivan ha raccomandato tutti noi, i nostri bisogni, le nostre intenzioni, le nostre famiglie, in particolare tutti i malati. Poi la Madonna ha continuato a pregare su tutti noi ed in questa preghiera se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”.
Del dialogo, dei giovani e della comunicazione, Wojtyla è stato però anche il Papa della prima visita ufficiale in una sinagoga. «No signorina qua si sbaglia»: il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni scherza con la presentatrice al concerto organizzato il 18 maggio da "Roma Capitale" a chiusura degli eventi per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Sale sul palco dellAuditorium della Conciliazione per raccontare il particolare «feeling» con lebraismo instaurato dal Papa polacco durante il suo mandato. «Se vogliamo essere precisi prosegue Di Segni , il primo Pontefice in assoluto a visitare una sinagoga è stato Pietro». In platea, tra migliaia di spettatori, una delegazione ebraica composta, tra gli altri, dal Presidente dellUnione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e dallassessore della Comunità ebraica di Roma Ruben Della Rocca in rappresentanza del presidente Riccardo Pacifici.
Monsignor Demetrio Fernández, Vescovo di Córdoba (Spagna), ha scritto una lettera in occasione delle elezioni municipali che avranno luogo in Spagna il 22 maggio spiegando ciò che un cristiano chiede a un politico. Il cristiano non si disinteressa delle elezioni, anzi, lo interessano vivamente, perché è cittadino di questo mondo con la prospettiva del cielo, osserva. In primo luogo, esprimiamo ai politici la stima per il loro lavoro, afferma il Vescovo. La politica è un compito nobile, che si assume per costruire il bene comune. Se si antepongono i propri interessi, personali o di partito, la politica si corrompe sottolinea . La quota di potere che si raggiunge con il sostegno dei propri elettori è per servire meglio la società e costruire un mondo più giusto e più umano.
Appartenere ad una minoranza religiosa, ad esempio quella cristiana, inoltre essere di sesso femminile e magari ambire ad una carriera lavorativa. Purtroppo, nel Pakistan di oggi non è per nulla una combinazione felice. Lo dimostra la storia della ventiquattrenne Farah Hatim, di Rahim Yar Khan, il capoluogo dell'omonimo distretto nel sud-est della provincia del Punjab. La giovane donna, che frequentava un corso per diventare infermiera professionale presso lo Sheikh Zaid Medical College della sua città e stava facendo un periodo di tirocinio presso il reparto di ortopedia, è stata rapita infatti la mattina di domenica 8 maggio mentre si stava recando al suo posto di lavoro.
Cresce la preoccupazione per i cristiani del nord del Sudan. Il 9 luglio la parte meridionale del Paese, in prevalenza cristiano-animista proclamerà la sua indipendenza dal nord a maggioranza musulmana. Il parroco di Nyala, capitale del sud Darfur, il comboniano Asfaha Johannes Weldeghiorghis fa però notare – lo riporta la Fides - come i cristiani rimasti al Nord siano in gran parte di origine meridionale e si aspettino un aiuto dalle chiese del Sud.
Il pensiero teologico e sociale di Giovanni Paolo II attraverso la raccolta della sue encicliche. E’ il contenuto del libro “Splendor Veritatis”, edito da Treves e presentato ieri a Roma. L’introduzione all’opera, suddivisa in tre volumi con testo latino a fronte, è firmata da Papa Benedetto XVI, mentre a completamento del testo vi è un ricordo biografico del cardinale Dziwisz, arcivescovo di Cracovia.
I membri di Caritas Internationalis di tutto il mondo invieranno rappresentanti alla 19ª Assemblea Generale, che si svolgerà presso la Domus Mariae di Roma dal 22 al 27 maggio, per celebrare il 60° anniversario della fondazione della confederazione. Gli oltre 300 delegati adotteranno anche decisioni sui progetti per rafforzare il servizio che prestano aiutando i poveri e in rappresentanza di questi.
La Chiesa ha sempre insegnato che non è lecito al cristiano appoggiare partiti che su questioni etiche fondamentali hanno espresso posizioni contrarie all'insegnamento morale e sociale della Chiesa.
Giuliano Pisapia è favorevole alla legalizzazione degli spinelli, all’istituzione delle camere del buco per permettere agli eroinomani di autodistruggersi in santa pace, all’istituzione del registro comunale delle coppie di fatto, ai pacs, alla fecondazione assistita omologa ed eterologa, alla selezione eugenetica degli embrioni. Don Colmegna non è turbato da tutto questo?
Alla vigilia del collegamento audio-video del Papa con la Stazione spaziale internazionale, riproponiamo alcuni pensieri di Benedetto XVI sulla bellezza del Cosmo. In ogni suo intervento, il Pontefice ci rammenta che il Cielo non è lontano da noi, perché è creato dall’amore di Dio.
Domani Benedetto XVI si collegherà con la Stazione spaziale internazionale in occasione dell’ultima missione dello Shuttle Endeavour. Il collegamento via satellite avverrà a partire dalle 13.11 e sarà trasmesso in diretta televisiva, grazie alla Nasa e all’Agenzia Spaziale Europea, ed in streaming nel sito Internet della Radio Vaticana (www.radiovaticana.org) e del Centro Televisivo Vaticano. Il Papa si rivolgerà agli astronauti presenti nella Stazione spaziale, tra cui i due italiani Paolo Nespoli e Roberto Vittori, che ha portato con sé la medaglia d’argento, dono di Benedetto XVI.
Milano apre le porte alla cultura islamica. Sesto San Giovanni segue la linea col candidato della sinistra: ok alla costruzione di un tempio islamico. Il rischio è che da ora in poi ne spuntino altri come funghi. Infatti a pagina 27 del programma del candidato sindaco della sinistra il progetto è chiaro: "Riteniamo che la realizzazione di un grande centro di cultura islamica che comprenda oltre la moschea, spazi di incontro e aggregazione possa essere, non solo l'esercizio di un diritto, ma anche una grande opportunità culturale per Milano".
Un collega musulmano ruba cellulare e denaro contante, poi accusa le due infermiere di furto. Le donne, tenute segregate per nove ore, hanno subito violenze fisiche. Musulmani irrompono nelle abitazioni di due famiglie nel Gujrat. Il raid ordinato da un ex parlamentare che vuole impossessarsi dei terreni. Medici musulmani rifiutano cure a poliziotto cristiano.
n albero che cade – com’è noto – fa più rumore di una foresta che cresce. I telegiornali sono pieni di alberi che cadono: lotte di potere, una serie infinita di omicidi, gli scandali sessuali, le guerre. Ne viene fuori ogni giorno una rappresentazione mostruosa della realtà. Una desertificazione umana dove sembra non ci sia più speranza. I media sono una fabbrica gigante di angoscia. Eppure c’è anche altro. C’è molto altro. C’è l’eroismo quotidiano della gente semplice, di tantissimi padri e di madri, c’è la grandezza di persone che portano amore e speranza, ci sono vite che cambiano e che – magari dall’abisso – ritrovano significato e verità, uomini che rinascono, il Male che batte in ritirata. E’ la storia di Bledar, un albanese di 37 anni, detenuto nel carcere “Due Palazzi” di Padova dove sta scontando addirittura l’ergastolo. Con una tale gravame sulle spalle – “fine pena mai” – questo giovane uomo deve avere un passato molto cupo, segnato da tragici errori e – secondo il giudizio umano – dovrebbe essere disperato e incattivito. Invece ha incontrato la salvezza in carcere ed è rinato. Un uomo nuovo che da sabato scorso si chiama Giovanni, come il discepolo a cui Gesù voleva più bene.
Trovo sconcertante che i giornali italiani, Corriere della Sera e Repubblica in primis, descrivano una protesta in una piazza di Madrid da parte di giovani di estrema sinistra, per lo più appartenenti alla sinistra anarchica spagnola, con un parallelismo con le rivolte della “primavera del Mediterraneo”. Le semplificazioni giornalistiche sono sempre accettabili, in questo caso sono tanto artificiali quanto assolutamente infondate. I giovani, descritti dalla stampa iberica come “movimento 15M” (15 maggio), sono per lo più appartenenti alla sinistra che noi chiameremmo dei “centri sociali”. Sono stato tre giorni in Spagna, ho visitato amici a Valencia, Madrid e Sevilla. Taluni di essi nemmeno erano a conoscenza del bivacco di Puerta del Sol, altro che Piazza Tahir del Cairo!
Gli Stati Uniti sono il Paese del mondo dove la Chiesa Cattolica è stata più colpita dalla tragedia dei preti pedofili. Sono anche il Paese dove questa tragedia è meglio conosciuta grazie alla storica decisione dei vescovi americani di affidare a uno dei più autorevoli istituti accademici di criminologia del mondo, il John Jay College della City University of New York, il maggiore studio sul tema mai realizzato su scala internazionale. La City University of New York non è un’università cattolica ed è anzi un tempio del «politicamente corretto». I vescovi americani - non da soli - hanno finanziato lo studio, ma non ne hanno in alcun modo influenzato i risultati. Il John Jay College ha prodotto un primo rapporto del 2004, che analizza in modo minuzioso statistiche riferite a cinquantadue anni, dal 1950 al 2002, un rapporto supplementare nel 2006 e ora un nuovo grande studio, datato maggio 2011, dal titolo «Le cause e il contesto dell’abuso sessuale dei minori da parte di preti cattolici negli Stati Uniti, 1950-2010».
“Venite con i vostri simboli sacerdotali e religiosi”. Oh, meno male dirà qualcuno: finalmente c’è un vescovo o un superiore che ricorda a sacerdoti e religiosi l’importanza dell’abito ecclesiastico. Dispiace deludere costoro, ma tale invito si trova nell’appello firmato da padre Alex Zanotelli – un missionario comboniano noto al grande pubblico per le sue battaglie progressiste e no-global - che convoca a Roma in piazza San Pietro il 9 giugno preti e religiosi/e “per fare un grande digiuno”. E per quale motivo? “Per salvare l’acqua”, ovvero per sostenere il referendum che si andrà a votare il 12 giugno contro la Legge Ronchi, accusata di privatizzare un bene fondamentale come l’acqua.
Siate capaci “di amare e di servire la Chiesa” in modo sempre più appassionato: è l’esortazione di Benedetto XVI alla comunità della Pontificia facoltà teologica “Teresianum”, ricevuta in Vaticano in occasione del 75.mo anniversario di fondazione. Il Papa si è soffermato sulla spiritualità di Santa Teresa d’Avila. Quindi, ha ribadito l’importanza per tutti i fedeli di essere accompagnati da una direzione spirituale. L’indirizzo d’omaggio al Pontefice è stato rivolto da padre Saverio Cannistrà, preposito generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
Nasce un sito per spiegare a scuola la Giornata Mondiale della Gioventù 2011 nell'ora di religione. Destinato agli insegnanti di religione, è stato realizzato, come scrive il Sir, dal Grupo Editorial Luis Vives, che ha messo in rete il materiale preparato dalla Delegazione diocesana di insegnamento di Madrid. Collegandosi all’indirizzo web www.edelvivesjmj.com, si potranno visitare le tre sezioni del sito.
Per approfondire ulteriormente i temi trattati nel precedente articolo dal sacerdote D. Luis Santamaría, [http://www.zenit.org/article-26451?l=italian], illustriamo di seguito l’andamento demografico dei giovani spagnoli in questi ultimi anni, con riferimento alle loro credenze. Se nel 1994 avevamo circa un 70% dei giovani [tra i 18 e i 24 anni] che diceva di sentirsi cattolico, il dato è passato al 60% nel 1999, secondo la rivista “Estudios de Juventud”, nº 53/01 dell’Instituto de la Juventud (Injuve) [http://www.injuve.es/contenidos.downloadatt.action?id=1505543774], per arrivare nel 2004 – per la fascia d’età 15-29 anni – al 63%. Di questo 63%, il 14% era cattolico praticante e il 49% era cattolico ma non praticante.
E' stata candidata dal Governo del suo Paese al Premio Nobel per la Pace nel 1988 e ha ricevuto due visite di Giovanni Paolo II, nel 1980 e nel 1991, un anno prima della sua morte. Suor Dulce Lopes Pontes sarà beatificata questa domenica a Salvador da Bahia, nel nord-est del Brasile, in una cerimonia celebrata dall'Arcivescovo emerito della città, il Cardinale Geraldo Majella Agnelo, in rappresentanza di Papa Benedetto XVI. “Ogni santo è un esempio di Cristo”, ha detto il porporato quando ha saputo della sua beatificazione, “come nel caso di suor Dulce, che si è dedicata ogni giorno della sua vita ai poveri e ai sofferenti”.
La comunità rom di tutto il mondo ha festeggiato il Beato spagnolo Ceferino Jiménez Malla – noto come “El Pelé” - con il 7° Pellegrinaggio Internazionale del Popolo Gitano, nel 75° anniversario del suo martirio (1936) in difesa della fede. Quest'anno ricorrono anche i 150 anni della sua nascita. “Il Beato Ceferino è una gloria della Chiesa per l'etnia gitana”, ha sottolinea monsignor Ciriaco Benavente, Vescovo di Albacete e presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Spagnola.
Venerdì 20 maggio si celebra la solennità di san Bernardino da Siena, compatrono di L’Aquila: un avvenimento importante perché i lavori di consolidamento e restauro della Basilica di San Bernardino – già in corso – sono un segno e stimolo dell’opera di ricostruzione in corso nella città abruzzese dopo il terremoto del 2009. Il programma delle celebrazioni prevede alle ore 10:00 presso la Sala dei Padri Conventuali la conferenza Bernardino e l’etica economica del suo tempo tenuta da padre Nicola Riccardi, professore di etica sociale alla Pontificia Università Antonianum. Successivamente alle ore 11:30 davanti alla Basilica di San Bernardino, solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Giuseppe Molinari, Arcivescovo metropolita de L’Aquila, e concelebrata da mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo ausiliare. Alla sera alle ore 19:00 vi sarà la processione con il trigramma del Nome di Gesù diffuso da san Bernardino.
A Fiuggi, dal 28 al 31 luglio, avrà luogo un festival all’insegna del grande cinema e del divertimento stimolante e intelligente. Si tratta del Fiuggi Family Festival, fondato e ideato dal compianto Gianni Astrei e organizzato con il patrocinio e la collaborazione del Forum delle Associazioni Familiari. Per conoscerne proposte e contenuti ZENIT ha intervistato Antonella Bevere, presidente del Fiuggi Family Festival.
La pena è di 5 anni, per incendi dolosi di un villaggio e disordini. Per il Global Council of Indian Christians la situazione dei cristiani è ancora “allarmante”. Un sacerdote cattolico gestisce un piano di ricostruzione delle case distrutte, rivolto anche alle vittime indù.
Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina il cardinale Telesphore Placidus Toppo, arcivescovo di Ranchi (India), e altri vescovi della Conferenza episcopale dell’India in visita "ad Limina".
I talk show post-elettorali in Italia sono di solito noiosi, perché danno l’impressione che tutti abbiano vinto. Questa volta, dopo il primo turno della tornata amministrativa del 2011, c’è qualcosa di nuovo. L’impressione è piuttosto che tutti abbiano perso. E – al di là delle analisi a caldo di politologi e giornalisti – l’idea della sconfitta generale sembra confermata dai primi dati di flusso, il principale strumento sociologico con cui va analizzata un’elezione. Questi dati sono stati prontamente messi a disposizione dall’Istituto Cattaneo con riferimento alle tredici maggiori città dove si è votato, mentre nei centri minori, la presenza rilevante di liste civiche rende quasi impossibili i raffronti. Questo istituto avverte che «il confronto con le elezioni comunali è, per molti versi, quello più corretto, in quanto le elezioni messe in relazione sono dello stesso tipo». Tuttavia, le ultime elezioni comunali si sono tenute nel lontano 2006, per cui interessa anche il confronto con le elezioni regionali del 2010.
P. Javed Gill, parroco ad Abbotabad, conferma che la situazione in città resta “critica” per le minoranze religiose. L’uccisione del leader di Al Qaeda ha aumentato paure e livelli di allerta, per prevenire attacchi. Preghiera e digiuno per la pace nella regione.
I fedeli celebravano alcuni riti legati alla Pasqua, secondo la tradizione locale. Attivista per i diritti umani denuncia l’inerzia delle forze dell’ordine, incapaci di arginare gesti “ostili”. Critiche anche al governo, che non va oltre i proclami di facciata nella tutela della libertà religiosa. La città da luogo “pacifico” si sta trasformando in centro del fondamentalismo.
Diversi luoghi comuni circa gli abusi sessuali commessi su minori da esponenti della Chiesa cattolica sono spesso il frutto di una errata percezione della realtà. È quanto emerge da un nuovo rapporto del John Jay College of Criminal Justice di New York, incaricato dai vescovi americani di indagare sulle cause e sul contesto nel quale si è sviluppato il fenomeno negli Stati Uniti.
Una preghiera speciale per la Chiesa cinese: il Papa l’ha rivolta al termine dell’udienza generale di stamani. Con toni accorati Benedetto XVI ha chiesto a tutti i fedeli del mondo di ricordare le sofferenze dei cattolici in Cina e sostenere la loro fede, in modo particolare martedì prossimo 24 maggio, nella festa della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, venerata con grande devozione nel Santuario di Sheshan a Shanghai.
Siate capaci “di amare e di servire la Chiesa” in modo sempre più appassionato: è l’esortazione di Benedetto XVI alla comunità della Pontificia facoltà teologica “Teresianum”, in occasione del 75.mo anniversario di fondazione. Il Papa si è soffermato sulla spiritualità di Santa Teresa d’Avila. Quindi, ha ribadito l’importanza per tutti i fedeli di essere accompagnati da una direzione spirituale. L’indirizzo d’omaggio al Pontefice è stato rivolto dal padre Saverio Cannistrà, preposito generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
“Educare i giovani alla giustizia e alla pace” è il tema scelto da Benedetto XVI per la Giornata mondiale della Pace del prossimo primo gennaio 2012. Il tema, sottolinea un comunicato del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, “entra nel vivo di una questione urgente nel mondo di oggi: ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella realizzazione del bene comune e nell’affermazione di un ordine sociale giusto e pacifico dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo”.
A 50 anni dalla sua emanazione (20 maggio 1961), l’enciclica Mater et Magistra del Beato Papa Giovanni XXIII appare, a un’attenta lettura, non solo attuale, ma anche profetica, in quanto ancora se ne possono cogliere e apprezzare spunti e riflessioni che se fossero opportunamente tradotti in operatività nel tessuto economico-sociale lo renderebbero più umano e giusto. Non mi sento di condividere il pensiero di alcuni che, sbrigativamente e pregiudizialmente, concludono che questa enciclica ormai cinquantenne sia datata. E questo lo affermo per due diverse motivazioni: ciascuna enciclica sociale, pur essendo figlia del proprio tempo, non può essere considerata “superata” in quanto, da un lato, la sua centralità di riferimento è sempre l’uomo e l’equa soddisfazione dei suoi bisogni economico-sociali; dall’altro, le varie encicliche sociali formano una sorta di continuità storica in quanto ciascuna trova la sua ragione d’essere, e quindi il suo radicamento, in tutte le precedenti e, a sua volta, la singola enciclica diviene riferimento per le successive. In altre parole, le encicliche sono fatte per il tempo, non per il momento. Nel momento suscitano interesse, poi occorre che il tempo lavori, o meglio che gli uomini “lavorino” su di esse e con esse nel tempo.
È dalla morte di Gesù Cristo che i cristiani vengono perseguitati e uccisi in tutto il mondo. Ultimamente in Egitto, Nigeria e Pakistan ci sono stati vari omicidi, il più eclatante per lo spazio trovato sui media mondiali è stata l’uccisione di Shahbaz Bhatti, ministro pachistano per le minoranze. Sapeva che poteva morire, che doveva morire. Ha affermato l’appartenenza a Gesù Cristo senza tentennamenti affrontando l’estremo sacrificio. Un martire. Storia scritta con il sangue che non si troverà sui libri di storia.
“C’è una festa in carcere, devi venire assolutamente”. Il mix tra il calore dell’invito, quasi una convocazione, e il suo contenuto, suonava strano. Però venendo da un amico - l’amicizia serve appunto a questo, a fidarsi di fronte alle stranezze (per questo l’apostolo Tommaso sbagliò, non per la pretesa di verificare personalmente, bensì per lo scarso credito accordato ai suoi amici che gli dicevano che Gesù era risorto) - mi son messo in macchina da Roma a Padova. Luogo d’appuntamento il carcere Due Palazzi, prigione di massima sicurezza, tutti detenuti condannati in via definitiva e non per qualche marachella. Robe brutte, di sangue, perlopiù omicidi. Alle ore 9 l’ingresso, lasciare tutto, anche i cellulari. In queste ore dietro le sbarre sarò almeno libero dal mio guinzaglio. Siamo più d’un centinaio gli invitati, rigorosamente senza cravatta, in gattabuia è pericolosa, è vietata.
Nel terzo intervento del suo ciclo di udienze del mercoledì che costituiscono una «scuola della preghiera», Benedetto XVI ha illustrato il 18 maggio l’episodio biblico di Abramo e della sua preghiera d’intercessione per le città malvagie di Sodoma e Gomorra. Il Papa ha così avuto l’occasione d’intervenire sul tema, oggi controverso, dei castighi di Dio.
Pregare per la Chiesa in Cina, uno dei Paesi dove Cristo è “rifiutato, ignorato o perseguitato”, per i vescovi di quel Paese “che soffrono”, perché “il loro desiderio di stare nella Chiesa una e universale superi la tentazione di un cammino indipendente da Pietro” e per “illuminare quelli che sono nel dubbio, di richiamare gli smarriti, di consolare gli afflitti, di rafforzare quanti sono irretiti dalle lusinghe dell'opportunismo”. E’ l’invito che Benedetto XVI ha rivolto oggi ai cattolici di tutto il mondo, in vista della giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, il prossimo 24 maggio.
Può trascorrere parecchio tempo prima che sopraggiunga la morte. Anche qualche decina di minuti. Di sussulti. Dipende dalla resistenza individuale e da un insieme di particolari tecnici, ad esempio il fatto che il sacchetto di plastica che copre la testa ed è allacciato al collo, sia ben chiuso. Si muore per soffocamento, quando i polmoni respirano solo elio. E’ una delle forme di morte che mette in atto Dignitas – i nomi, a volte, sono tutto un programma – l’organizzazione che in Svizzera ha l’obiettivo di ''assicurare ai suoi membri una vita e una morte dignitose, valori a cui ogni essere umano ha diritto'', dice lo statuto.
La bocciatura in Commissione Giustizia della Camera del progetto di legge Concia sulle “norme per il contrasto dell’omofobia e transfobia” ha suscitato – come era facilmente prevedibile – un’ondata di polemiche con accuse di inciviltà e barbarie contro i deputati di Pdl, Lega e Udc che hanno votato contro. Li si accusa di favorire la discriminazione degli omosessuali e dei transessuali, ma in realtà se andiamo a vedere il testo del progetto di legge comprendiamo che con la discriminazione contro gli omosessuali non c’entra un bel nulla.
Un progetto della Legge di Regolamentazione dei Diritti della Persona di fronte alla Parte Finale della Vita ha passato il primo iter di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di Spagna. Si pensa che verrà trasmesso al Parlamento a giugno. La futura legge, ha affermato il Ministro della Salute, Leire Pajín, ha l'obiettivo di far sì che i cittadini “affrontino i loro ultimi giorni con dignità e con la minor sofferenza possibile, indipendentemente dal luogo in cui risiedono”.
La giustizia divina crea il bene con il perdono, ma Dio ha bisogno di cuori aperti per salvare l'uomo dalla “spirale del peccato”. E' quanto ha detto questo mercoledì Benedetto XVI, in occasione dell’Udienza generale in piazza San Pietro, riflettendo sulla figura di Abramo e sulla sua capacità di intercedere presso Dio per la salvezza dell’umanità. Nella catechesi odierna il Papa ha infatti preso le mosse da un episodio che vede protagonista Abramo, il grande patriarca ebreo, tratto dal capitolo 18 della Genesi, in cui si racconta di quando Dio era pronto a distruggere gli abitanti di Sodoma e Gomorra per la loro malvagità.
L'hanno stuprata e brutalmente assassinata. Stiamo parlando della diciassettenne studentessa Banita o Nirupama Pradhan, il cui corpo senza vita è stato ritrovato nei giorni scorsi da alcuni contadini nei pressi del lago di Dhangadarna Hill, nel tristemente noto distretto di Kandhamal, nello Stato indiano dell'Orissa, da anni teatro di gravi episodi di violenza anticristiana da parte di estremisti indù. Secondo quanto riportato dalle agenzie AsiaNews e Fides (16 maggio), il corpo in fase di decomposizione della studentessa, che frequentava la classe finale del corso Plus II dell'istituto Kalinga Mahavidyalaya a Phulbhani, riportava evidenti segni di violenza ed aveva il volto sfigurato. Secondo il padre della giovane, Sitrian Pradhan, i responsabili dell'assassinio vanno cercati nell'ambito del nazionalismo indù. L'uomo sospetta un'attivista in particolare, Dinesh Naik.
Il Cardinale Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, è appena rientrato da una missione in Giappone, durante la quale ha visitato i luoghi più colpiti dal terremoto dell’11 marzo scorso, recando alle vittime la consolazione e l’affetto del Papa. I dati ufficiali del mese di aprile parlavano di 13.802 morti, 14.129 dispersi e 4.928 feriti, cifre che continuano a rattristare, a due mesi dal sisma e dal successivo maremoto che hanno spazzato via intere regioni del paese, danneggiando anche una centrale nucleare. Hanno preso parte a questa visita alle zone più colpite anche il Nunzio apostolico, mons. Alberto Bottari de Castello, il Presidente della Conferenza Episcopale del Giappone, mons. Leo Jun Ikenaga, S.I., e i presuli delle Diocesi più colpite, insieme ai rappresentanti di Caritas Giappone e al Sotto-Segretario di “Cor Unum”, mons. Segundo Tejado. Tutti hanno partecipato ad una toccante cerimonia di omaggio floreale a Shichigahama, uno dei luoghi più colpiti dallo tsunami. Abbiamo intervistato il Cardinale Sarah per raccogliere le sue impressioni e gli abbiamo chiesto di tracciare un primo bilancio dell’efficacia degli aiuti.
Avanzava barcollando non troppo sicura dei suoi passi, seppure bellissima su un cuscino di fiori bianchi e gialli. A prima vista, le luci di pizzerie e di snack bar, le lunghe scie di profumo di fish-and-chips non erano proprio terreno adatto alle sue abitudini. Questa lunga processione serale per le vie di Londra, alle nove di sera, sembrava un venerdi 13 maggio veramente originale. Tuttavia, la Madonna di Fatima avanzava con quel suo dolce e imperturbabile sorriso a fior di labbra.
Commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana. Il commento è negli ultimi 10 minuti del file mp3.
“Il mio tempo verrà”. Questo un giorno disse di sé Gustav Mahler, osannato direttore d’orchestra a livello internazionale tra fine Ottocento ed inizio Novecento, ma misconosciuto come compositore. E’ solo successivamente, per merito del grande direttore di origine ebraica Leonard Bernstein, che intorno agli anni ’60 il compositore boemo incominciò ad essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Oggi, 18 maggio, cade esattamente il centenario della sua morte e possiamo dire che quella profezia, pronunciata dallo stesso Mahler, si è pienamente e felicemente compiuta.
Sono passati trent’anni esatti (17 maggio) da uno dei due referendum più importanti della storia dell’Italia unita: quello sull’aborto. Correva l’anno 1981 e il Movimento per la Vita italiano, presieduto allora dall’avvocato Francesco Migliori, aveva raccolto un alto numero di firme per proporre la parziale abrogazione della legge 194, con cui era stato introdotto, nel 1978, l’aborto legale e gratuito. Quel referendum fu, per i pro vita, una grande sconfitta. Solo il 32 per cento degli italiani, infatti, votò per la tutela della vita dei nascituri. Una cifra più bassa di quella ottenuta anni prima dal mondo cattolico che si opponeva al divorzio. Una vera debacle, insomma, che ancora oggi non è stata digerita. Basti ricordare che nel 2005, in occasione del referendum sulla legge 40, moltissimi ecclesiastici e cattolici in generale erano attanagliati da una paura: “Perderemo come nel 1981”. Invece nel 2005 si vinse, mentre nel 1981, appunto, si era perso ignominiosamente.
Un Paese dove Cristo è “rifiutato, ignorato o perseguitato”, dove ci sono vescovi che “soffrono”. Che il loro desiderio di stare nella Chiesa una e universale superi la tentazione di un cammino indipendente da Pietro.
Il Caritas Express viaggerà dal Vaticano a Orvieto il 21 maggio. Alle 10.00, la frontiera ferroviaria tra l'Italia e il Vaticano si aprirà in occasione del 60° anniversario della fondazione di Caritas Internationalis. Il viaggio servirà per sensibilizzare il pubblico e raccogliere fondi destinati a vari progetti umanitari realizzati da Caritas Internationalis Il percorso si snoderà dalla Città del Vaticano a Orvieto, dove dal 22 al 27 maggio si celebrerà la 19ma Assemblea Generale Caritas.
Pubblichiamo il testo della catechesi che Papa Benedetto XVI ha pronunciato questo mercoledì in occasione dell'Udienza generale in Piazza San Pietro in Vaticano, iniziando un percorso biblico sulla preghiera e dedicando il primo intervento ad Abramo.
Come ogni anno i cattolici cinesi vengono frenati nel pellegrinaggio a Sheshan. La Giornata mondiale è stata decisa da Benedetto XVI per rafforzare l’unità fra cattolici sotterranei e ufficiali e l’unità col successore di Pietro. In Italia, la Giornata verrà celebrata a Rimini il 21 e il 22 maggio.
Il Papa ha proseguito oggi, durante l’udienza generale, la sua catechesi sulla preghiera, avviando un percorso biblico che - ha detto - "ci guiderà ad approfondire il dialogo di alleanza tra Dio e l’uomo che anima la storia della salvezza, fino al culmine, alla parola definitiva che è Gesù Cristo. Questo cammino ci porterà a soffermarci su alcuni importanti testi e figure paradigmatiche dell’Antico e del Nuovo Testamento. Sarà Abramo, il grande patriarca, padre di tutti i credenti (cfr Rm 4,11-12.16-17), ad offrirci un primo esempio di preghiera, nell’episodio dell’intercessione per le città di Sodoma e Gomorra. Vorrei anche invitarvi ad approfittare del percorso che faremo nelle prossime catechesi per imparare a conoscere di più la Bibbia, che spero abbiate nelle vostre case, e, durante la settimana, soffermarsi a leggerla e meditarla nella preghiera, per conoscere la meravigliosa storia del rapporto tra Dio e l’uomo, tra Dio che si comunica a noi e l’uomo che risponde, che prega".
Anche se in questi giorni i riflettori della cronaca sono puntati sull’esito delle recenti elezioni amministrative, e non potrebbe essere diverso, è comunque meglio non dimenticarsi che nel frattempo un gruppo di Paesi della Nato, di cui l’Italia fa parte, continua a bombardare in Libia; e che la maggior parte della riva sud del Mediterraneo compreso fra la Tunisia a est e la Siria a ovest, o è in guerra, o è in grave tensione, o sta vivendo comunque una fase di transizione delicata e instabile.
No, il suicidio assistito non si tocca. Si, si potrà continuare ad andare a morire in Svizzera. Qual è la novità? Nessuna. Eppure, dopo che il referendum nel cantone di Zurigo domenica ha bocciato sia la proposta dell’Unione democratica federale, che chiedeva di rendere punibile qualsiasi forma di istigazione al suicidio, sia quella del Partito Evangelico, che proponeva di limitare l’assistenza al suicidio a chi risiede nel cantone da almeno dieci anni, nel Belpaese non s’è persa l’occasione per dar fiato alle trombe e invocare a gran voce la necessità di approvare la legge sul testamento biologico. Senza accorgersi, o magari facendo finta di non accorgersene, che il suicidio assistito non c’entra nulla con l’opportunità, o meno, di disegnare i propri personalissimi confini oltre ai quali le cure diventano accanimento terapeutico.
Tempi ha raggiunto e intervistato Lech Walesa, cofondatore di Solidarnosc, vincitore del premio Nobel nel 1983 e presidente della Polonia dal 1990 al 1995: «A Roma ero colmo di gioia e allo stesso tempo sentivo una mancanza per la beatificazione del papa Karol Wojtyla. Insieme abbiamo chiuso l'epoca delle divisioni e del comunismo»
Non c'è traccia di reciprocità religiosa, né di valori non negoziabili nell'appello firmato da 219 cattolici che invitano i cristiani di Milano a votare Pisapia, nonostante si sappia che cosa il candidato sindaco pensi in materia di coppie di fatto, di aborto e di liberalizzazione delle droghe. Il fatto potrebbe essere circoscrivibile a uno sparuto gruppetto ininfluente. O comunque conosciuto, visto che tra i firmatari ci sono Vittorio Agnoletto e Sandro Antogniazzi, ex sindacalista della Cisl e leader dell'Ulivo in Consiglio comunale. Se non fosse che sul volantino compaiono anche le firme di sacerdoti con un ruolo non secondario nella Curia milanese. Fra loro don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità, ampiamente supportata dalla diocesi ambrosiana, e don Enrico Capitani.
La vicenda di don Riccardo Seppia, il prete della diocesi di Genova arrestato per abusi sessuali su minori e uso di droga, ha profondamente colpito l'opinione pubblica sia per la gravità dei reati commessi sia per la solitudine e la realtà di disgregazione - comunitaria e sacerdotale - in cui tale doppia vita è maturata. Proprio su quest'ultimo aspetto si era concentrato l'editoriale di ieri, firmato da Andrea Tornielli, che aveva lasciata aperta una domanda su come è stato possibile che una vita sacerdotale si sviluppasse così, quasi nell'indifferenza generale. Una provocazione a cui risponde oggi un sacerdote - che è anche collaboratore de La Bussola Quotidiana -, presentando la propria esperienza positiva di amicizia nella Chiesa, l'unica possibilità per non perdersi.
Oggi dovrebbe riprendere alla Camera la discussione sul disegno di legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT), che i partiti dell’attuale maggioranza sperano di approvare in fretta. Come è noto anche la Conferenza episcopale italiana spinge per una rapida approvazione di una legge che – nelle intenzioni – dovrebbe evitare il ripetersi di un altro caso Eluana Englaro. E’ altrettanto noto che nel mondo pro life molte sono le voci di disaccordo, che ritengono non necessaria o addirittura pericolosa questa iniziativa legislativa.
A 30 anni dal referendum che il 17 maggio 1981 cercò di abrogare parte di quella legge 194 con cui nel 1978 era stato introdotto l’aborto legale e gratuito nel nostro Paese, i pro-lifer italiani scendono finalmente per le strade a manifestare l’intangibilità del diritto alla vita come oramai si fa, e da tempo, in numerose città europee, americane e australiane. E, per colmare il ritardo storico, di marce gli antiabortisti italiani ne hanno organizzate ben due, a pochi giorni di distanza l’una dall’altra. La prima avrà luogo a Roma domenica 22 maggio 2011, con inizio alle 10,30 in Piazza Risorgimento. La seconda si svolgerà sabato 28 maggio a Desenzano del Garda, partenza alle 10,15 da Piazza Malvezzi, di fronte al Duomo.
Il 16 maggio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti al Congresso Internazionale promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, nel cinquantesimo anniversario dell’Enciclica Mater et magistra del Beato Giovanni XXIII (1881-1963), datata 15 maggio 1961. Fu un’enciclica che affrontò per la prima volta in modo sistematico il problema della giustizia sociale internazionale ed ebbe grande risonanza anche fuori della Chiesa Cattolica. Il Papa ne propone - come nell’enciclica Caritas in veritate aveva fatto per un’altra enciclica sociale sullo stesso tema, la Populorum progressio (1967) del servo di Dio Paolo VI (1897-1978) - un’interpretazione che ne fa emergere insieme gli elementi di novità e la continuità con il Magistero precedente della Chiesa, secondo un programma di «ermeneutica della riforma nella continuità» che è parte essenziale del pontificato di Benedetto XVI, applicato sistematicamente sia ai documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II sia al Magistero dei Papi del Concilio, il beato Giovanni XXIII e il servo di Dio Paolo VI.
La vicenda del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, esponente di punta del Partito Socialista Francese e (ex) probabile avversario di Sarkozy alle prossime elezioni presidenziali francesi, suscita diversi pensieri. Il primo, e forse più banale, è questo: per mesi ci hanno spiegato che i (presunti) comportamenti sessuali del nostro Presidente del Consiglio costituivano una vergogna davanti a tutto il mondo. Ora, tanto per restare in Francia, il sospetto violentatore di cameriere (e giornaliste, e collaboratrici...), lo scambista, il sado-masochista Strauss-Khan fa buona compagnia al parlamentare europeo pedofilo-confesso Cohn Bendit, o al ministro sospetto-pedofilo-confesso Frédéric Mitterand, nipote di Francois, a sua volta (pare) sessuomane e adultero, come (pare) Giscard d'Estaing e Chirac. Potremmo anche spostarci in Inghilterra, dove troveremmo l'adultera (ma tanto, tanto buona...) lady D e i sospetti pedofili Blair e Brown; oppure in Belgio, dove la famiglia reale pare connessa in qualche modo all'orribile affare Doutroux. E Clinton, il cui nome è ormai definitivamente associato alla stagista Lewinsky? E Kennedy? Sarebbe il caso di smetterla con questo falso ed ipocrita moralismo ad uso elettorale, che trascina nel degrado anche la morale.
Mentre riprende alla Camera la discussione sul disegno di legge sul fine vita, rimangono irrisolte alcune questioni, la principale delle quali va oltre il testo stesso e anche oltre le migliori intenzioni di chi vuole tutelare la vita sino al suo tramonto naturale. la questione è infatti che non esiste legge al mondo, perfetta quanto vogliamo, che possa ostacolare l'arbitrio dei giudici. Questo vale per il fine vita come per i danni da vacanza rovinata. Qualsiasi avvocato anche alle prime armi lo sa: le buone intenzioni del legislatore possono scontrarsi con le cattive intenzioni dei magistrati. Se la futura legge verrà promulgata ciò non comporterà automaticamente che i giudici la applicheranno fedelmente secondo i principi ispiratori degli estensori. In buona sostanza una nuova legge di per sé non porterà a cancellare il possibile orientamento ideologizzato di alcune toghe. E’ banale quasi ricordarlo.
Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha dato ieri notizia di alcuni prossimi importanti appuntamenti dell’attività del Papa. Stamani, a margine dell’udienza generale, in una delle salette adiacenti l’Aula Paolo VI, il Pontefice incontrerà il nuovo segretario della Lega Araba, Nabil al-Arabi, eletto due giorni fa. E’ stato invece fissato per sabato prossimo 21 maggio, alle 13.56, il collegamento audio-video tra Benedetto XVI e la stazione spaziale internazionale in occasione dell’ultima missione dello Shuttle Endeavour.
Il governo della città vuole demolire la casa delle suore di Saint Paul cancellando tutta la loro attività caritativa. Molte proprietà della Chiesa, che dovrebbero tornare ai legittimi proprietari vengono sequestrate e intestate come proprietà privata di membri del partito, alimentando la speculazione edilizia. Vietnam e Cina unite nell’oscurare il nostro sito web.
Non si può negare, neanche dai più strenui difensori delle chitarre nella liturgia, che l’organo è uno strumento che appartiene al patrimonio storico della Chiesa cattolica, e questo da vari secoli. Il suo uso, è stato vario ed è naturalmente anche coinciso con le evoluzioni tecnico-costruttive dello strumento. Pensiamo per esempio alla concezione di un organo ottocentesco italiano, che perfettamente si adattava a eseguire le composizioni di stile operistico dei musicisti più in voga di quel periodo. Insomma, l'organo si è spesso adattato alle esigenze (liturgicamente lecite o meno, non è qui il caso di dibattere) che la cultura del periodo e la conseguente liturgia gli presentava. Io insisterei più sul chiamare questo strumento, “strumento storico” della liturgia (anche se questa definizione non è il massimo) preferendo questa accezione a quella di “strumento tradizionale”. Questo perché, almeno qui da noi, alla parola “tradizione” si dà un senso di incatenamento, di irreformabilità, di irrigidimento (e questo non è certo il senso vero di queste bella parola).
Giovedì 12 maggio un sacerdote è stato assassinato nella capitale della Colombia, Bogotà. Volevano rubargli il telefono cellulare. Padre Gustavo García, di 34 anni, ha perdonato il suo assassino prima di morire in ospedale. Stava preparando i giovani della Colombia che assisteranno alla Giornata Mondiale della Gioventù di agosto a Madrid. “Ieri sera a Bogotà, Colombia, è stato assassinato il sacerdote di 34 anni Gustavo García, religioso eudista. Stava preparando il viaggio dei giovani alla GMG, con veglie di preghiera. Era il direttore spirituale dell'Università Minuto de Dios di Bogotà e conferenziere dell'emittente Minuto de Dios”, ha reso noto a ZENIT il 13 maggio Alfredo Peláez Ángel.
Si odono di frequente richiami a volgere l’attenzione all’Oriente cristiano, intanto sono omessi nel rito romano elementi che lo richiamano, come velare il calice e benedire l’incenso. La presenza di tende e veli nella liturgia è riconducibile al culto giudaico; per esempio il doppio velo all’ingresso del santuario nel tempio di Gerusalemme, segno di riverenza verso il mistero della Shekina, la presenza divina. Così per l’incenso e gli altri aromi che bruciavano sull’altare apposito antistante, al fine di elevare visibilmente l’anima alla preghiera, secondo le parole del salmo 140: Dirigatur, Domine, oratio mea, sicut incensum, in conspectu tuo – La mia preghiera stia davanti a te come incenso, o Signore. Nello stesso tempo il profumo copriva l’effetto sgradevole degli odori degli animali immolati e del sangue dei sacrifici.
Gli attuali squilibri mondiali, alimentati soprattutto da speculazioni finanziarie e da un’iniqua distribuzione delle risorse, sono aggravati anche dalla piaga degli sprechi alimentari. Da un recente studio, commissionato dalla Fao, emerge che oltre 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, circa un terzo di quanto viene prodotto ogni anno per il consumo umano, sono perse o sprecate. Sul tema delle disparità si è soffermato anche Benedetto XVI nell’incontro di ieri con i partecipanti al Congresso del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace per il 50.mo anniversario dell’Enciclica di Papa Giovanni XXIII Mater et magistra. Nella produzione alimentare mondiale, in particolare, gli squilibri sono determinati da due fattori.
“Un gesto disumano, contrario a ogni principio umano e religioso”: così l’arcivescovo di Kirkuk, mons. Louis Sako, ha definito l’uccisione di Ashur Yacob Issa, il 29enne che era stato rapito tre giorni fa all’uscita dal lavoro e il cui corpo è stato ritrovato ieri mattina dalla polizia con orribili segni di torture. “Nessun uomo che crede in Dio e ha rispetto della vita può commettere atti simili – ha detto il presule all'agenzia AsiaNews – lancio un appello agli autori del gesto affinché pensino a chi è rimasto senza padre e senza marito: se non ci sarà giustizia umana, presto o tardi ci sarà quella divina”.
Due celebrazioni grandiose a tre giorni di distanza una dall’altra. Una a Roma, l’altra a Londra, il mondo in visione. Il matrimonio del secolo di William e Kate, come qui lo intitolavano, e la beatificazione di Giovanni Paolo II. Due eventi diversissimi... ma non troppo. Se uno è un matrimonio che sa di favola, l’altro è un’alleanza luminosa e meravigliosa tra un uomo e Dio. Sì, questo significa essere santi – ce lo ricorda il mondo protestante attorno a noi - una splendida relazione a due, in cui Dio resta il vero protagonista. Per questo i due avvenimenti ci propongono due parole essenziali: l’idolo e l’icona. Due termini dalla stessa origine e dal significato di figura e d’immagine. Tutti e due coltivano lo stesso rapporto di fronte al sacro: un atteggiamento di rispetto e venerazione. E hanno lo stessa relazione con lo sguardo che si fa ammirazione e contemplazione.
Come forse i lettori sanno, dal 1980 mando in omaggio tutti i miei libri (e anche altri del Pime) ai conventi delle suore di clausura in Italia (550 all’inizio, 530 oggi), accompagnando l’invio con una lunga lettera in cui rifletto sul tema missionario e chiedo preghiere per i missionari, quelle giovani Chiese e i loro popoli. Quand’ero direttore di “Mondo e Missione” mandavo pure la rivista che dirigevo, cercando e trovando i benefattori che coprivano le spese. Poi ho sperimentato che la Provvidenza manda tutto il necessario e più del necessario. Mi hanno invitato e ho visitato decine e decine di conventi di clausura, in alcuni più vicini torno spesso e il Signore mi dà la consolazione di vedere quanto bene fa la lettura di libri e di una rivista dei missionari. Ricevo parecchie lettere dalle suore di clausura, che mi dimostrano come il bene seminato nella nostra vita, anche se non lo vediamo, con l’aiuto dello Spirito Santo porta sempre i suoi frutti. Ecco la lettera che ho ricevuto pochi giorni fa con gli auguri di Pasqua dalle suore della Visitazione di Treia (Macerata), che non ho mai potuto visitare. La riporto per stimolare nei lettori l’amore e l’aiuto alle care sorelle di clausura che con le loro preghiere e i loro sacrifici sostengono la Chiesa e tutti noi ...
Stati Uniti e Gran Bretagna esercitarono pressioni su Papa Pio XII perché mantenesse il silenzio sulla brutalità nazista per evitare che le sue proteste avessero altre conseguenze, rivelano documenti finora inediti. I testi sono stati scoperti dalla Fondazione Pave the Way, fondata dall'ebreo statunitense Gary Krupp, per il quale alla luce di queste rivelazioni si possono comprendere meglio le circostanze in cui agì Papa Eugenio Pacelli. Tra i documenti, apparsi negli archivi degli Stati Uniti, c'è la corrispondenza tra il rappresentante britannico presso la Santa Sede, sir D'Arcy Osborne, e Myron Taylor, rappresentante del Presidente statunitense Franklin D. Roosevelt presso il Vaticano.
Incontro con Marija a Ossana (Tn) 20 maggio prossimo.
La triste vicenda di don Riccardo Seppia, il parroco della chiesa di Santo Spirito Sestri Ponente arrestato nei giorni scorsi perché accusato di aver fatto avances sessuali a un sedicenne e per cessione di cocaina, lascia aperte domande drammatiche. Va dato atto all’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, di essersi subito recato nella parrocchia, di aver pubblicamente dichiarato la propria vergogna, di aver immediatamente sospeso il sacerdote in attesa degli sviluppi dell’inchiesta. Inoltre, ogni cristiano sa bene che nonostante le norme antipedofilia, l’inasprimento delle pene canoniche, etc. etc., la natura umana continua a rimanere ferita dal peccato originale. Purtroppo questi episodi vergognosi e tremendi – che mostrano come la persecuzione più terribile per la Chiesa non arrivi dai nemici esterni, come ha spiegato Benedeto XVI, ma dal peccato dentro la stessa Chiesa – accadono ancora.
Mons. Pietro Kang U-il, presidente della Conferenza episcopale coreana, ha visitato insieme a mons. Pietro Lee Ki-heon la diocesi di Sendai distrutta da terremoto e tsunami. I due hanno portato la colletta dei fedeli coreani per i loro fratelli giapponesi e hanno sottolineato: “La furia della natura non è la furia di Dio, che prepara invece grandi grazie per l’umanità”.
Nella struttura ci sono attività caritative, come un centro di aiuto per giovani donne in situazioni difficili, una casa per bambini orfani e disabili, un sezione pre-scolare e altro. Le religiose hanno offerto “piatti di minestra della carità” a molti pazienti poveri di ospedali e tengono un dispensario gratuito per i poveri.
E’ morta a soli 16 anni, per non portare a termine la gravidanza di un figlio che, non sappiamo perché, ma non voleva. A toglierle la vita è stata la pillola abortiva Ru486; il decesso è stato causato da uno shock settico da Clostridium Sordellii, infezione che finora era stata diagnostica nei decessi da aborto medico esclusivamente negli Stati Uniti. La ragazzina era portoghese e, in Europa, è il primo caso di morte accertata per Ru486. Al di là delle considerazioni sulla liceità o meno dell’interruzione di gravidanza, resta un fatto incontrovertibile: se fosse stata seguita in ospedale, probabilmente il virus sarebbe stato contrastato e si sarebbe salvata. Vincenzo Cagnano, medico che ha deciso di non optare per l'obiezione di coscienza e che, quindi, pratica l'aborto, ci illustra gli aspetti controversi della Ru486.
“Noi abbiamo sempre raccontato storie, fin dall’inizio della nostra specie: le storie sono il modo grazie al quale diamo un significato alla nostra vita” diceva lo scrittore americano di origine ebraica Chaim Potok nel 1999, tre anni prima della sua scomparsa. E proprio questa necessità di raccontare e raccontarsi fu la causa dei dissidi con la comunità di Brooklyn nella quale viveva. Lo dirà meglio lui stesso spiegando il cambiamento avvenuto nella narrativa contemporanea, e respingendo le accuse comuni mosse ad essa: “la tensione fra l’individuo solo che aspira alla propria realizzazione e la comunità è proprio l’argomento delle storie moderne, diversamente da quanto avveniva in passato. La vita non è semplice così le storie non sono semplici, la vita è tragica così le storie sono tragiche, la vita è piena di domande difficili così le storie sono colme di domande difficili”.
mmaginate di diventare, d’un colpo, il manager che dovrà organizzare il prossimo gran premio di Formula Uno a Monza. Fareste mai correre in quella gara, una Ferrari insieme ad una Fiat Punto? Gli enti locali ci regalano qualcosa di simile, quando scrivono i regolamenti di accesso ai nidi comunali, assegnando, in partenza, un vantaggio a figli di ragazzi/padre, ragazze/madri, di genitori separati o divorziati, o anche di genitori separati o divorziati con affidamento congiunto, che in diversi casi si rivela incolmabile per i figli di coppie solide. Dieci o sette punti a Firenze, sei a San Vincenzo (Livorno), cinque a Prato, passaggio blindato (al di là dal punteggio) a Pisa. Il risultato? Non sono poche le coppie che, per favorire l’ingresso di loro figlio al nido, scoppiano uno o due mesi dopo la nascita del pargolo, le mamme che prendono residenza dalle nonne per dimostrare che con il loro partner è veramente finita, i papà che riconoscono il loro pupo solo dopo tre anni di vita. È vero, nella compilazione delle graduatorie, i comuni tengono conto, in genere, anche di altri indicatori della effettività necessità di una famiglia di affidarsi al servizio pubblico: il tipo, gli orari, la distanza da casa del lavoro svolto dai genitori, o le loro condizioni economiche; ma non sempre il calcolo del punteggio attribuito a questi indicatori colma il gap iniziale. Emblematico il caso del regolamento per l’accesso ai nidi nel comune di San Giuliano Terme, nell’hinterland di Pisa: sul finire di un documento di 18 pagine ti accorgi che il figlio di genitori separati con affidamento congiunto, ha diritto a 85 punti, mentre, ad esempio, l’avere fratelli o sorelle in età scolare a 1 o al massimo 2 punti in più.
I leader dei partiti nati dopo la rivoluzione di piazza Tahrir si sono riuniti ieri al Cairo. Portavoce della Chiesa cattolica egiziana: “Una coalizione è l’unico strumento che abbiamo per evitare la creazione di uno Stato confessionale”. Dopo gli scontri fra musulmani e cristiani, l’esercito riapre 16 chiese copte chiuse per motivi di sicurezza.
Quando un chierico è accusato di aver commesso un abuso sessuale su un minore, il suo Vescovo o il Superiore maggiore della sua congregazione religiosa (se è religioso) devono ascoltare la denuncia ed assicurarsi che l'accusa sia verosimile. Se è così, hanno l'obbligo di affidare il caso alla Santa Sede e di avvisare le autorità civili, secondo quanto stabilito dalla Lettera circolare che la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) ha inviato alle Conferenze episcopali in prepazione delle linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici. “La responsabilità nel trattare i casi di abuso sessuale nei confronti di minori spetta in un primo momento ai Vescovi o ai Superiori Maggiori” degli Ordini e delle Congregazioni religiose, si legge nel documento.
La sofferenza fa parte del popolo haitiano, afferma il Vescovo ausiliario Joseph Lafontant. È una sofferenza che porta gli haitiani a immedesimarsi nelle sofferenze di Cristo e a sviluppare una particolare devozione per la Via Crucis. Questa devozione e questa fede del popolo haitiano si sono ulteriormente ravvivate e rafforzate in seguito al terremoto del gennaio 2010. A un anno dal sisma, il Vescovo ha parlato al programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
Non ci sarà dunque alcuna svolta riguardo al suicidio assistito nel cantone svizzero di Zurigo, il quale ospita nella località di Forch la sede legale della controversa associazione Dignitas. In un referendum locale, tenutosi domenica 15 aprile, gli "Stimmbürger" o "cittadini-elettori" del cantone germanofono, che conta circa 1,2 milioni di abitanti, cioè quasi un sesto dell'intera popolazione della Confederazione elvetica (più di 7,8 milioni di abitanti, suddivisi in 26 cantoni e semicantoni), hanno deciso infatti di lasciare le cose così come stavano e di non apportare alcuna modifica.
Centinaia di giovani del Pakistan che vorrebbero assistere alla Giornata mondiale della Gioventù (GMG) sono rimasti delusi da una decisione del Governo spagnolo, che “ha sospeso”, secondo quanto ha reso noto l'agenzia cattolica UCANews, la concessione di visti ai pellegrini pakistani. La sospensione non implica la mancata concessione, ma l'esame minuzioso di ogni richiesta da parte delle autorità spagnole, come hanno confermato a ZENIT fonti dell'organizzazione della GMG.
La Sacra Sindone, che per i credenti è il sudario che avvolse il corpo di Gesù crocifisso, è stata oggetto di due conferenze organizzate questo lunedì dall'Istituto di Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma nell'ambito del Diploma di specializzazione in Studi Sindonici. Bruno Barberis, docente di Fisica Matematica all’Università di Torino e Direttore del Centro Internazionale di Sindonologia, ha affermato che “la lettura, lo studio e la meditazione sull’immagine visibile sulla Sindone di Torino conducono sostanzialmente a due livelli di riflessione”.
Ashur Yacob Issa aveva 29 anni ed era padre di tre figli. Era stato sequestrato tre giorni fa; le trattative per il rilascio non sono andate a buon fine. Questa mattina la polizia ha rinvenuto il cadavere, con “orribili segni di torture”. La condanna dell’arcivescovo di Kirkuk, che parla di “gesto disumano” e invita alla cooperazione per “proteggere cittadini inermi”.
Ieri pomeriggio 5 diaconi del Collegio diocesano missionario “Redemptoris Mater” (che raccoglie le vocazioni del Cammino neocatecumenale) hanno ricevuto, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, l’ordinazione sacerdotale dalle mani del cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma. "Come buoni pastori dovrete sentire forte la passione dell’annuncio del Vangelo - ha detto loro il porporato nell'omelia - lo dovrete fare con il coraggio di San Pietro. Per essere degni sacerdoti dovrete stare voi per primi, ogni giorno, nella forza del mistero pasquale in Cristo, donandovi a lui affinché disponga di voi – ha aggiunto il cardinale Vallini –, servendolo anche quando questo servizio dovesse essere faticoso, non gradito o in contrasto con le vostre aspettative".
Emergenza per i profughi della Costa d’Avorio nel campo rifugiati di Bahn, in Liberia. Secondo un comunicato dell’organizzazione internazionale privata Sos Villaggi dei Bambini, nella struttura si trovano 3885 persone, tra cui oltre 2000 bambini. Le necessità più urgenti riguardano igiene e cibo. Il numero dei rifugiati aumenta ogni giorno, e molti non hanno neanche vestiti di ricambio.
Le cronache italiane parlano oggi con rilievo di un parroco genovese accusato di abusi su minori. Su questo doloroso caso e sulle Linee guida per affrontare la piaga degli abusi nella Chiesa, Fabio Colagrande ha intervistato il cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, che è stato oggi ricevuto in udienza da Benedetto XVI.
“Onestà e sincerità sulle proprie credenze e rispetto per quelle degli altri”: la raccomandazione del Papa a tutti i fedeli indiani, nel discorso rivolto ai presuli del Paese asiatico, in visita ad Limina, ricevuti stamane nella Sala del Concistoro.
La verità, l’amore e la giustizia sono indispensabili per superare gli attuali squilibri mondiali: è quanto ha detto il Papa ricevendo stamani i partecipanti al Congresso Mondiale promosso dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace per il 50.mo anniversario dell'Enciclica “Mater et magistra”, scritta nel 1961 dal Beato Giovanni XXIII, a 70 anni dalla prima enciclica sociale, la Rerum Novarum di Leone XIII.
Secondo un quotidiano giapponese oltre 200 tecnici altamente specializzati sarebbero stati inviati dal regime dei Kim in 12 province iraniane per aiutare gli ayatollah a sviluppare la bomba. E l’Onu pubblica un rapporto sullo scambio di armi fra i due Paesi “aiutato” dalla complicità di Pechino.
Il Global Council of Indian Christians fa appello al Primo ministro dello Stato di Orissa perché si faccia carico delle preoccupazioni dei cristiani. Si teme che sia in corso una serie di assassini seriali contro i cristiani. Il padre della ragazza ha fatto il nome del possibile responsabile dell’assassinio, finora senza esito.
Il governo spagnolo ha dato oggi, 13 maggio, il via libera al progetto di “Legge sul fine vita”, che verrà discusso in parlamento già a giugno. La decisione era già stata annunciata domenica 8 maggio dal primo ministro spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero. La legge, comunemente nota come “sulla morte degna”, secondo il ministro della Sanità Leire Pajin, “non depenalizza l’eutanasia né il suicidio assistito”, ma si prefigge di “mitigare il dolore” dei malati in fase terminale ed evitare “l’accanimento terapeutico”. Si tratta di prevedere, ha detto ancora la Pajin, “un sistema di diritti e garanzie” che offra “più garanzie a pazienti e familiari e più sicurezza al personale sanitario”. In realtà, secondo il progetto, la volontà del malato sull’accettazione o meno della terapia, una volta che ci sia un consenso informato, è vincolante e il medico è obbligato ad eseguirla anche se non è d’accordo. Lo stesso medico non potrà quindi essere perseguito per aver rispettato la volontà del malato. Nei casi più delicati e controversi sarà comunque chiamato a decidere un Comitato etico. Il progetto di legge non prevede inoltre e la possibilità dell’obiezione di coscienza da parte del personale sanitario.
Il 13 maggio Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti all’incontro promosso dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia in occasione del trentesimo anniversario di fondazione dell’Istituto, che il beato Giovanni Paolo II (1920-2005) volle creare contemporaneamente al Pontifico Consiglio per la Famiglia. Il Papa ha ricordato che all’Istituto il beato Giovanni Paolo II volle affidare «in particolare, per lo studio, la ricerca e la diffusione, le sue “Catechesi sull’amore umano”, che contengono una profonda riflessione sul corpo». Si tratta di una parte molto importante del Magistero del beato Papa Wojtyla, in una lunga serie di catechesi del mercoledì.
Un segno di vita da un campo di morte: è questo il significato dell’esistenza di don Georg Häfner, il parroco tedesco morto a Dachau nel 1942 che è stato beatificato oggi nella sua città natale, Würzburg, dove era nato nel 1900. In rappresentanza del Santo Padre, che oggi ha ricordato il sacerdote dopo il Regina Caeli, c’era il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, cardinale Angelo Amato.
Ieri la polizia ha arrestato i fedeli riuniti in piazza per pregare, per la 6° settimana consecutiva. Decine di seguaci sono ormai agli arresti domiciliare ogni fine settimana. Intanto decine di fedeli stanno perdendo lavoro o casa, per le pressioni delle autorità. Ma il caso sta diventando internazionale.
La morte di una ragazza di 16 anni in Portogallo, stroncata da un’infezione dopo aver preso la pillola abortiva, porta per la prima volta alla luce le conseguenze della Ru486 anche in Europa. In tutto dieci i decessi accertati nel Nord America, mentre in Europa finora le statistiche ufficiali parlavano solo di effetti collaterali di lieve entità. Al di fuori di qualsiasi valutazione di carattere morale, resta però da comprendere se i dati sulla sicurezza del farmaco diffusi da istituzioni come l’Organizzazione Mondiale della Sanità rispondano o meno al vero. Ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Monty Patterson, il padre della prima donna in tutto il mondo la cui morte per infezione è stata imputata alla Ru486. Era il 2003 quando Holly, 18 anni, si è spenta in un ospedale alla periferia di San Francisco. La sua morte ha squarciato per la prima volta il velo di silenzio e di menzogne con cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità cerca di difendere l’utilizzo della pillola abortiva a livello globale.
Dal 15 maggio è in edicola il nuovo numero di Medjugorje La presenza di Maria”. Il servizio di copertina è un’intervista a Roberto Bignoli, cantautore cattolico famosissimo fra il popolo cristiano e in particolare fra i fratelli e le sorelle con una forte devozione mariana.
Il 13 maggio sono passati trent’anni dall'attentato al papa, avvenuto in Piazza San Pietro nel 1981. Che cosa ne pensi? Ti sei fatto un'idea sui mandanti che hanno armato la mano di Alì Agca? Come sai sulla pista bulgara non ci sono prove, è appena uscito un ottimo libro di Marco Ansaldo e Yasemin Taskin che rilancia la pista più semplice, quella che l’attentato sia nato nell’ambiente dei dei Lupi Grigi, nel mondo del fanatismo islamico, senza infiltrazioni dell'Est europeo. Insomma, tu che conoscevi Wojtyla, che ne dici di quell'episodio sul quale non è ancora stata fatta chiarezza?
La tradizione della Chiesa ha da sempre riconosciuto nella Madonna la nostra avvocata e mediatrice presso il Figlio Gesù. La Madre, infatti, porta al Figlio e ce lo indica come unica via alla salvezza. Un fedele culto mariano non può che indirizzare a Colui che è «la via, la verità e la vita».
Il Novecento è stato anche in architettura il secolo della sperimentazione, del taglio netto con la tradizione e il passato, e gli architetti che confluirono nel movimento più importante della prima metà del secolo in Italia e in Europa, il Razionalismo, erano animati dalla certezza che l’architettura nel nuovo secolo avesse da giocare un ruolo messianico: nel loro lavoro come nelle dichiarazioni programmatiche è evidente la convinzione di poter cambiare il mondo e gli uomini con la forza dei principi con i quali si costruiva la nuova architettura. La tensione che li animava era etica, sociale, politica, ma mai religiosa e spirituale, tranne in qualche caso sporadico, come è quello di Cesare Cattaneo (1912-1943), di cui tra pochi mesi ricorrerà il centenario della nascita.
Come sottolinea il rapporto dell’organizzazione evangelica “Porte Aperte”, è antichissima la presenza cristiana in Marocco. Nel 298, San Marcello viene martirizzato a Tangeri, segno che già in quel periodo il Cristianesimo era presente nel paese. Nel 711, le armate musulmane conquistano tutta la regione nord-africana. Nel 788 il re Idris I, padre fondatore della dinastia presente in Marocco, elimina il Giudaismo e il Cristianesimo dalle pianure del Fez, Tadla e Chellah. Un secolo dopo, la Chiesa come organizzazione, non esiste più, ma il Cristianesimo continua in ogni modo ad esistere in mezzo alla popolazione. Tra il 1086 e il 1148 gli Almoravid, una dinastia musulmano-berbera, non osteggia particolarmente il Cristianesimo berbero. Poco prima della fine di questa dinastia, ci sono parecchi soldati e schiavi cristiani come pure tra i mercanti. Tra il 1146 e il 1275 è la dinastia Almohad, che rappresenta il punto di svolta nella definitiva scomparsa del Cristianesimo dal Marocco: in questo periodo aumenta oltremodo l’intolleranza verso le comunità cristiane. Nel 1237, i vescovi francescani e domenicani lasciano il Marocco.
Stimolati da uno dei Vangeli letti nelle sante Messe feriali dell’ultima settimana, possiamo osservare il segno della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che è un rarissimo caso di episodio presente in tutti e quattro i testi evangelici. L’esercizio è interessante, perché permette di constatare una volta ancora la storicità del racconto. I miracoli fatti da Gesù, propedeutici al suo farsi pane eucaristico, sono in realtà due, ben distinti e simili: la prerogativa di essere narrato da tutti e quattro i Vangeli vale solo per il primo. Furono tuttavia proprio due: che non ci sia confusione lo attesta Gesù stesso (Mt 16,8 e Mc 8,14), facendo il riassunto dei fatti e rimbrottando un po’ il comprendonio dei suoi discepoli.
Quando Karol Wojtyla diventò Papa io avevo sette anni, ma l'età della ragione era di là da venire. Prima, prima che arrivasse la ragione, le balle sulla parità io e le mie coetanee ce le siamo bevute tutte. “Uomini e donne sono uguali, bisogna competere sugli stessi campi, niente ci è precluso, e anche se un giorno diventeremo mamme non saremo certo tenute a scegliere, e che diamine”. Ma non è tutta colpa mia. Che ne sapevo della vita, di come siamo fatti, di cosa davvero significhi il fatto che «maschio e femmina li creò, a sua immagine»? A mio discapito, signori della corte, vorrei ricordare che a una adolescente degli anni '80 bastava accendere Videomusic (ve la ricordate?) per vedere maschi alla David Bowie con una messa in piega che neanche mia zia, femmine androgine o all'altro estremo aggressivamente sessuate come Madonna. Spero che la corte la ritenga un'attenuante per quei miei guanti di pizzo nero che rimarranno negli annali dei capi di abbigliamento più inspiegabili della fine del secolo scorso.
Al Regina Caeli “pressante appello” di Benedetto XVI per i due Paesi mediterranei. Oggi, domenica del Buon pastore e Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni “viene dunque spontaneo ricordare a Dio i Pastori della Chiesa, e coloro che si stanno formando per diventare Pastori”.
Ricevendo i partecipanti all’assemblea ordinaria del Consiglio superiore delle Pontificie opere missionarie, Benedetto XVI sottolinea come anche nel nostro tempo la Chiesa non può prescindere dal proclamare “esplicitamente” la sua fede e proseguire nella sua azione per l’avvento del regno di Dio, “Regno di giustizia, di pace, di libertà, di amore”.
Le femmine sono considerate un peso, e lo squilibrio di genere ha raggiunto il massimo livello dall’anno dell’Indipendenza: 914 bambine ogni 1000 bambini. La legge vieta l’esame agli ultrasuoni per conoscere il genere del nascituro, ma viene aggirata facilmente. “Il pregiudizio di genere è un male sociale profondamente radicato”.
L’insegnamento di Giovanni Paolo II sul diritto dei popoli e delle nazioni a disporre della loro esistenza e del loro futuro è ancora attuale per il Libano di oggi. C’è il tentativo di “cancellare dalla coscienza dei libanesi la loro memoria e la loro identità”.
L’accesso alle cure per tutti è il modo principale per sconfiggere la malattia”. E' quanto ha detto questo venerdì mattina a Roma il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), intervenendo alla VII conferenza internazionale della Comunità di Sant’Egidio su “Accesso universale al trattamento: il passo decisivo per vincere l’Aids”. L'incontro si inseriva nell’ambito di Dream (Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition), il programma per curare l’Aids in Africa avviato da Sant’Egidio nel 2002 e sostenuto fin dall’inizio dall'episcopato italiano. Il dramma dell’Aids, ha ricordato il porporato, “affligge ben 23 milioni di persone in Africa” e costituisce “un problema enorme, medico e umano, che vede la Chiesa partecipe, attenta e attiva”.
Nel trentesimo anniversario dell'attentato contro Giovanni Paolo II, è uscito - a cura dell'Istituto per la Memoria Nazionale (IPN) e del settimanale cattolico polacco “Gość Niedzielny” - il libro “'Il Papa doveva essere ucciso'. Le dichiarazioni rese da Ali Agca”. Si tratta di un'edizione delle fonti storiche preceduta da un'ampia prefazione in cui vengono analizzate le circostanze dei preparativi per l'attentato alla vita di Giovanni Paolo II. La pubblicazione è stata elaborata sulla base dei documenti emersi nel corso delle indagini svolte presso l'Istituto per la Memoria Nazionale sull'attentato contro Karol Wojtyła, ma anzitutto in base alle dichiarazioni rese da Mehmet Ali Agca ai giudici italiani.
Il pellegrinaggio anniversario di maggio al Santuario di Fatima – il 12 e il 13 – è un'azione di grazie per la beatificazione di Giovanni Paolo II. I Vescovi hanno invitato il popolo portoghese a unirsi “in preghiera grata, celebrando la santità di vita di questo Papa, la cui storia è molto legata al Portogallo, soprattutto a Fatima”, come segnalava il comunicato finale dell'ultima assemblea dell'episcopato cattolico del Paese, secondo quanto ha riferito l'agenzia Ecclesia. Giovanni Paolo II, beatificato il 1° maggio, è ricordato in Portogallo per il suo legame con Fatima, rafforzato dall'intercessione della Madonna nel recupero dall'attentato del 1981 e dalla beatificazione dei pastorelli Francisco e Jacinta, nel 2000.
“Il vero fascino della sessualità” nasce dalla grandezza degli orizzonti schiusi dall’amore di Dio: in questa prospettiva, corpo e spirito non si contrappongono: è quanto ha detto il Papa ricevendo i partecipanti all'incontro promosso dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, fondato 30 anni fa da Papa Wojtyla, nello stesso anno – ha ricordato Benedetto XVI - in cui subì l’attentato in Piazza San Pietro.
La Caritas Internationalis compie 60 anni: nata nel 1951, è una Confederazione di organismi caritativi, in genere Caritas nazionali, che coordina gli aiuti umanitari della Chiesa cattolica nel mondo. L’organismo festeggerà questa felice data il 21 maggio prossimo con una iniziativa particolare chiamata “Caritas Express”: un viaggio in treno con partenza dalla Stazione Vaticana e arrivo ad Orvieto. Torna così ad aprirsi eccezionalmente il grande portone scorrevole che divide i binari del Vaticano da quelli italiani. Il “Caritas Express” sarà trainato da una locomotiva a vapore del 1915 e sarà composto da vetture d’epoca, con al centro la carrozza del treno che il 4 ottobre 1962 ospitò Papa Giovanni XXIII nel suo storico viaggio ad Assisi. Ci parla di questa iniziativa Robert Vitillo, rappresentante della Caritas Internationalis presso l’Ufficio Onu di Ginevra e uno degli organizzatori dell’evento.
"L’accesso alle cure per tutti è il modo principale per sconfiggere la malattia”. Lo ha detto questa mattina a Roma il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, intervenendo alla VII conferenza internazionale della Comunità di Sant’Egidio su “Accesso universale al trattamento: il passo decisivo per vincere l’Aids”, nell’ambito di Dream (Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition), programma per curare l’Aids in Africa avviato da Sant’Egidio nel 2002. Il dramma dell’Aids, ha ricordato, “affligge ben 23 milioni di persone in Africa” e costituisce “un problema enorme, medico e umano, che vede la Chiesa partecipe, attenta e attiva”.
Camorristi e malavitosi non devono avere funerali in chiesa e, inoltre, non devono fare da padrini in occasione di cresime e battesimi, né da testimoni in occasione di matrimoni. Lo ha ribadito il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ai sacerdoti napoletani ai quali è in corso di distribuzione il nuovo volumetto di orientamento redatto dalla Curia. La notizia è stata data dallo stesso Sepe, che è intervenuto stamani alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del centro operativo Dia di Napoli.
Sacerdoti, religiosi e volontari impegnati in una difficile opera di sostegno a migliaia di malati che subiscono emarginazione e mancanza di cure da parte della società civile. Il vescovo di Kontum: “Bisogna avere una grande determinazione per riuscire ad aiutarli” .
Pubblicata oggi l’istruzione della Commissione Ecclesia Dei che regola modi e condizioni per la celebrazione della liturgia nella forma preconciliare. “Generosa accoglienza” per i fedeli che la chiedono, purchè non neghino valore a messa e sacramenti celebrati secondo la riforma e riconoscano l’autorità del Papa.
A mezzogiorno di oggi si prega la supplica alla Madonna di Fatima, cliccate su questo link qui sopra.
Nel passaggio dall’anno 2009 al 2010 l’Arcivescovo di Vienna, Cardinal Christoph Schönborn, ha visitato privatamente per la prima volta Medjugorje e la Comunità Cenacolo che vi opera da anni. Il Cardinale desiderava visitare il luogo da cui sono venuti “numerosi frutti buoni”. Medjugorje è per lui una “scuola di normale vita cristiana in cui si impara a credere in Cristo, a pregare, a vivere dell’Eucaristia, a praticare l’amore verso il prossimo, a rafforzare ciò che è essenziale nella vita cristiana di ogni giorno”, ha sottolineato il Cardinale in una intervista immediatamente successiva al suo ritorno a Vienna.
«Sono qui per gratitudine, perché mi avete letteralmente salvato la vita». Adelina non riesce a finire la frase, si commuove mentre guarda gli altri 80 volontari che la ascoltano. Quasi nessuno conosce ancora il doloroso calvario della sua vita, che oggi continua in una casa senza luce né riscaldamento a san Basilio, storica e poverissima borgata romana. Un calvario tanto pesante da portarla a desiderare di farla finita. A fermarla, un pensiero improvviso: il volto di Nerina, quella mamma che ogni mese le porta un pacco di alimenti, quella donna da cui, forse per la prima volta nella sua vita, si è sentita finalmente amata. Un raggio di speranza, che ha riempito il cuore di Adelina di una tale gratitudine, da voler diventare una volontaria anche lei. E così, una volta al mese, va all’Isituto Gerini vicino al carcere di Rebibbia dove ha sede il Banco di Solidarietà l’Armonia per preparare i pacchi di alimenti per oltre 100 famiglie bisognose che vivono nei più diversi quartieri di Roma.
Il 2011 risulta essere un anno particolarmente significativo per l’operatore poiché proprio in questi mesi ricorre il 30° anniversario sia della fondazione di Rusconi Viaggi sia delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, meta sulla quale il t.o. è leader italiano fin dal 1983. Proprio per la grande importanza di questo secondo avvenimento, Rusconi Viaggi supererà certamente il numero di pellegrini trasportati di tutti gli altri anni precedenti. L’operatore prevede infatti di portare nel 2011 a Medjugorje non meno di 15.000 persone. In particolare, per l’anniversario del 25 giugno si stima che arriveranno oltre 50.000 pellegrini provenienti da ogni parte del mondo e per questa data il t.o. ha già esaurito da tempo ogni disponibilità.
Oggi, 13 maggio, la Chiesa ricorda le apparizioni della Madonna di Fatima, ma in Italia c'e' qualcuno che ricorda la “Fatima italiana” ovvero le apparizioni avvenute in località Ghiaie di Bonate, in provincia di Bergamo, nel maggio 1944 e mai riconosciute dalla Chiesa. Il giudizio espresso nei confronti delle apparizioni, firmato dall’allora Vescovo Adriano Bernareggi, è sospensivo e si esprime con la formula “costa che non”. Non essendo il giudizio definitivo c’è sempre la possibilità che il caso venga riaperto e le apparizioni possano essere riconosciute, possibilità alla quale si appellano le migliaia di fedeli che ogni giorno, da ogni parte d’Italia, accorrono a Ghiaie a pregare, nonché diversi gruppi di sostegno alle apparizioni che si sono formati nel corso degli anni, alcuni mariologi e sacerdoti, storici, studiosi.
Se la morte in diretta televisiva è – fortunatamente – un’eccezione, quella annunciata via web è un fenomeno che annovera sempre più esempi. L’ultimo è quello di Derek Miller, che ha comunicato il suo stesso decesso qualche giorno prima che avvenisse, con un post sul suo blog personale. Malato da tempo di un tumore all’intestino, il più famoso blogger canadese sapeva di avere i giorni contati; ha voluto condividere con la platea globale della rete questo passaggio estremo, in una sorta di canto del cigno postumo.
Li chiamano pentiti. E sono uno dei fenomeni più controversi della giustizia italiana. La loro stessa denominazione è fonte di un clamoroso equivoco, ed espressione di un paradosso. Di un equivoco, perché il termine evoca il ravvedimento della coscienza della persona che ha commesso uno sbaglio morale: pentirsi significa accorgersi di aver fatto del male, e il desiderio di riavvolgere il nastro del tempo per cancellare il passato. Il paradosso sta nel fatto che, proprio in una società laicizzata e anticristiana, il diritto – testa di ponte della secolarizzazione di un popolo – decida di introdurre una categoria morale che è mutuata al cento per cento dalla dottrina cattolica sul perdono.
In occasione della XXIV edizione del Salone del Libro di Torino, apertosi ieri, si è accesa una nuova polemica attorno all'editoria cattolica. Già alcuni mesi fa infatti gli organizzatori del Salone, dedicato quest'anno ai 150 anni dell'Unità d'Italia, stilando un elenco di editori di questo periodo avevano ignorato totalmente la componente cattolica. Dopo le polemiche, gli stessi organizzatori hanno "rimediato" allestendo un angolo per i "libri della fede", aperto peraltro a soli sette editori ed escludendo perciò marchi storici. Da qui la nuova polemica, lanciata dall'editore Cantagalli, che parla di marginalizzazione e chiusura in riserva per i libri cattolici. Prendendo spunto da questa polemica, e constatando che la marginalizzazione del libro cattolico va ben oltre il Salone di Torino, abbiamo voluto allargare il discorso chiedendo il parere del direttore editoriale della Lindau, una casa editrice laica che si distingue però anche per la proposta di autori cattolici, classici (prezioso il recupero di G.K. Chesterton) e contemporanei.
Ricorre oggi il 30° anniversario dell’attentato a Giovanni Paolo II. Era infatti il 13 maggio del 1981 quando un sicario turco, Alì Agca, che si era mischiato alla folla dei pellegrini raccolta in piazza San Pietro in Roma, sparò contro di lui con una pistola Browning calibro 9 dalla distanza di tre metri e mezzo circa colpendolo due volte. C’è una sintomo sicuro dell’importanza cruciale di un avvenimento storico altamente drammatico: il fatto che i contemporanei che non ne furono testimoni diretti ricordino tuttavia in ogni particolare il luogo e le circostanze in cui ne ebbero notizia. Ricordo che, nella generazione precedente alla mia, era questo il caso dell’8 settembre 1943, l’armistizio annunciato d’improvviso e irresponsabilmente dal mai abbastanza esecrato generale Pietro Badoglio. Ognuno ti diceva come e dove ne aveva avuto la notizia, e che cosa stesse facendo quel momento. Nella mia generazione ciò vale più o meno per due eventi: l’attentato a Giovanni Paolo II e quelli dell’11 settembre 2001 conto le Torri Gemelle di New York, il Pentagono ecc.
Prima morte accertata in Europa per lo shock settico in seguito all’assunzione della Ru486. Una ragazza portoghese di 16 anni è stata uccisa dalla pillola abortiva dopo che le ha causato un’infezione di Clostridium Sordellii, un batterio che non lascia scampo nelle donne che si sottopongono ad aborto farmacologico. Una relazione, quella tra RU486 e shock settico, ben nota nel Nord America. Secondo il New England Journal of Medicine, finora sono state accertate nove morti per tale causa, di cui otto negli Stati Uniti e una in Canada (dieci se si calcola anche un decesso per emorragia), cui ora si aggiunge un’altra vittima in Portogallo. Un episodio drammatico, che impone, per l’ennesima volta, una riflessione sull’utilizzo della famigerata Ru486. Ne abbiamo parlato con Francesco D’Agostino. Lunedì Ilsussidiario.net pubblicherà un’intervista esclusiva a Monty Patterson, padre della 18enne Holly, la prima donna al mondo la cui causa di morte accertata è stata uno shock settico in seguito all’assunzione della pillola abortiva.
Il 13 maggio di trent’anni fa, l’attentato in Piazza San Pietro contro Giovanni Paolo II. Un evento che sconvolse l’umanità intera e che segnò profondamente il Pontificato del Beato Karol Wojtyla.
Benedetto XVI ha espresso il proprio dolore ricevendo la notizia della morte di nove persone nei due terremoti che mercoledì hanno colpito la località di Lorca (Murcia, Spagna). Un telegramma del Pontefice, inviato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, al Vescovo della Diocesi di Cartagena, monsignor José Manuel Lorca Planes, ricorda anche i 10.000 sfollati a causa del sisma.
Mai se lo sarebbe immaginato! Vestito di tutto punto, come un prete vero, nero da capo a piedi, eccolo pronto per l’arrembaggio. Sì, ogni domenica è una vera galoppata su e giù per la città, da mattino a sera, visitando le famiglie dei nostri emigranti portoghesi. Si tratta della metropoli di Londra e del nostro seminarista brasiliano, Eduardo, un giovane concreto e spirituale come si deve, dal sorriso angelico, che sa affrontare ogni situazione di emergenza. In questo caso, il fatto che domenica scorsa i missionari erano tutti impegnati per la messa nelle comunità filippina, italiana e brasiliana.
Il Santuario di Fatima lancia un invito speciale ai pellegrini, in forma individuale o in gruppo. La proposta passa per la concretizzazione di un itinerario nei luoghi delle apparizioni dell'Angelo ai pastorelli veggenti, con un percorso che più che fisico vuole essere spirituale, vissuto in atteggiamento di adorazione a Dio. L'iniziativa vuole rispondere agli appelli lanciati dall'Angelo della Pace a Fatima: preghiera, penitenza e conversione.
Nel mondo quasi un miliardo di persone soffre la fame. In questo stesso mondo 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vanno perse ogni anno, in gran parte sprecate, letteralmente buttate nella spazzatura, dai consumatori dei paesi ricchi. Si tratta di oltre la metà del raccolto annuale di cereali, un terzo circa della produzione totale di cibo. I numeri li snocciola la Fao in un rapporto che punta il dito su un duplice problema: la perdita e lo spreco di cibo. Nel primo caso i principali responsabili sono i paesi in via di sviluppo, dove molto cibo va letteralmente perso nel corso della produzione a causa di un’infrastruttura debole e degli scarsi investimenti nei sistemi di produzione e nella tecnologia. La Fao calcola che questo insieme di limiti strutturali comporti ogni anno la perdita di 630 milioni di tonnellate di alimenti.
Coinvolgendo con le sue iniziative e progetti migliaia di giovani di qualsiasi cultura e tradizione, lquesta manifestazione ha saputo mostrare quel mondo unito che è l’obiettivo fondamentale dei Giovani per un Mondo Unito (Gmu), e che durante questa Settimana– dal ’95 in poi – vuole uscire maggiormente allo scoperto. Descrivere, anche solo brevemente, ogni iniziativa sarebbe come fare un giro virtuale di tutto il mondo. Appassionante sicuramente, ma troppo lungo da riassumere in un articolo. Le centinaia di eventi sono rimbalzate da un social network all’altro, moltiplicando la visibilità e le persone coinvolte.
“L’orizzonte entro cui si è mosso Giovanni Paolo II è stato il mondo intero e il suo sguardo si è fissato su tutta l’umanità, in quanto tutti siamo figli di uno stesso Dio. Eppure egli, collocandosi storicamente nel suo tempo, ha riservato un’attenzione particolare all’Europa”. Mons. Aldo Giordano, Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, è intervenuto ieri sera nella sede del Parlamento Ue a un incontro inteso a ricordare Karol Wojtyla, intitolato “Il Papa delle sfide globali”.
Alla vigilia del trentennale dell’attentato a Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro, avvenuto il 13 maggio 1981, due libri usciti in questo periodo in Italia ricostruiscono in modo divergente la trama di una vicenda molto complessa dal punto di vista giudiziario e internazionale. Il primo volume che vi presentiamo, scritto da due giornalisti – Marco Ansaldo, vaticanista del quotidiano "La Repubblica", e Yasemīn Taşkin, corrispondente in Italia del quotidiano turco "Sabah" – s'intitola “Uccidete il Papa – la verità sull’attentato a Giovanni Paolo II”. La loro tesi sostiene che la paternità dell’attentato non sia da attribuire al regime ex sovietico di allora – la cosiddetta “pista bulgara” – bensì a una precisa volontà del movimento eversivo turco dei “Lupi Grigi”, nel quale militava l’attentatore, Ali Ağca.
Farah Hatim, 24 anni, è stata rapita e obbligata a diventare musulmana. La famiglia ha denunciato il fatto, ma polizia e politici locali “coprono” i criminali. Avvocato e attivista: violazioni procedurali nella “testimonianza” resa dalla ragazza al giudice. Sacerdote cattolico: tasso “allarmante” di violenze anticristiane nella zona.
La loro situazione è difficile e gravosa, molti appartengono a classi sociali basse, svolgono lavori umili e vengono emarginati. Spesso le relazioni con i musulmani sono tra “servo e padrone”. Arcivescovo emerito di Lahore: senso di inquietudine e paura, ma la Chiesa è fonte di “consolazione”.
Su oltre 3mila denunce penali presentate, solo 327 casi sono arrivati davanti a un giudice. Un totale di 1.597 assoluzioni. A quasi tre anni dai pogrom anticristiani, i processi procedono all’insegna di irregolarità di ogni tipo.
Gli orrori della seconda guerra mondiale e la barbarie che si scatenò contro il popolo ebraico fu riscattata dalle azioni di tanti eroi sconosciuti i quali con le loro opere di bene salvarono l’umanità. E’ questo il caso di don Martino Michelone, parroco di Morasengo (Asti), un piccolo paese del Monferrato, il quale rischiò la vita pur di salvare una famiglia di ebrei perseguitati dai nazisti. Domenica 8 maggio l’ambasciatore d’Israele Ghideon Meir, i rappresentanti della Regione e della Provincia, don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera, la vicepresidente dell’Ucei, Claudia De Benedetti e i sindaci di molti comuni monferrini tra cui Morano, città natale di don Michelone, hanno celebrato il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni” del parroco di Morasengo.
Il direttore esecutivo della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG, in spagnolo JMJ), Yago de la Cierva, ha compiuto questo martedì un bilancio dei preparativi del grande evento di agosto a Madrid. Per la prima volta, ci sarà una radio ufficiale della Giornata di incontro dei giovani con il Papa. “Vogliamo che tutti i giovani siano molto vicini al Pontefice, e questo implica il sistema di accreditamento, di sicurezza...”, ha sottolineato. “E' suonata la campana dell'ultimo giro, e siamo entrati in una fase organizzativa molto intensa: i sette dipartimenti si sono divisi in 16 aree di lavoro per arrivare anche ai minimi dettagli”.
Centinaia di bambini nigeriani sono stati picchiati, bruciati e sepolti vivi perché accusati di stregoneria. Secondo il rapporto dell’organizzazione britannica “Stepping Stones Nigeria”, rilanciato oggi dall’associazione italiana Aibi, sono circa 250 i bambini vittime di queste violenze nello Stato Akwa Ibom. Anche piccoli di soli due anni, scrive l’Ong, sono stati bruciati, avvelenati, sepolti vivi o incatenati per settimane.
Ebrei e cristiani possono contribuire insieme al bene dell’umanità e rispondere alle sfide della società attuale. E’ quanto ha affermato Benedetto XVI incontrando, stamani, una delegazione della “B’nai B’rith International”, organizzazione ebraica fondata a New York nel 1843, che ha tra i vari obiettivi la lotta al razzismo e all’antisemitismo.
Si stava accingendo a condurre, come tutti i pomeriggi, una nuova puntata de La Vita in diretta, quando si è sentito male. Era stato colpito da un’emorragia celebrale. Da allora, era il 29 aprile, Lamberto Sposini giace sospeso tra la vita e la morte. Sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico, ora risponde agli stimoli, ma è in coma e le sue condizioni sono critiche. Non si sa se, quando e, soprattutto, come si risveglierà; un dramma umano di proporzioni infinite. Nel quale Sposini stesso, - nella sua condizione da sano -, diceva che se mai vi si fosse ritrovato, avrebbe preferito morire piuttosto che esser vittima dell’accanimento terapeutico.
«La morte di bin Laden? Il classico film americano: Clint Eastwood che uccide qualcosa e il gran finale rubato al film Master and Commander». Lo dice a ilsussidiario.net il giornalista e scrittore Maurizio Blondet. Già inviato di Oggi, Il Giornale, Avvenire, Blondet è un grande esperto di tesi cospirazioniste, ad esempio sugli attentati dell’11 settembre 2001 che furono, per Blondet, «un’autoaggressione». Nel libro 11 settembre colpo di stato in Usa, Blondet sostiene la tesi che dietro all’attacco alle Torri Gemelle ci sono lobby militari industriali, petrolifere, politiche ed ebraiche. E a proposito dell’uccisione di bin Laden, si tratterebbe solo di cattiva narrativa data in pasto a un’opinione pubblica ignorante, quella americana, per coprire ben altri scenari.
Che le cose fossero cambiate ce ne eravamo accorti. Ma adesso c’è l’ennesimo indice a certificarlo. Si chiama affordability index e vuole rappresentare la possibilità per le famiglie di accedere all’acquisto di un’abitazione. Al suo debutto nel Rapporto Immobiliare 2011 appena pubblicato dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare (Omi) dell’Agenzia del Territorio, con un calcolo retrospettivo che arriva fino al 2004, il nuovo indice calcolato dall’Associazione bancaria italiana (Abi) spiega con grafici e cifre che la percentuale di famiglie che può pensare concretamente all’acquisto di una casa (anche se non è detto che poi lo faccia) è sceso dal 62% del 2004 al 51% del 2010. L’ennesima conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la situazione non è buona e che continua a peggiorare.
Mentre scrivo, il paventato terremoto a Roma non si è ancora verificato (ma ci sono altre dieci ore di attesa…). In verità, più che una profezia di un defunto era una previsione basata su un certo allineamento dei pianeti. Astrologia, dunque? No, astronomia, sebbene il resto degli astronomi non confermi. Al grido di "non ci credo ma non si sa mai", pare che una non disprezzabile fetta di negozianti romani abbia tenuto abbassate le saracinesche. C’è da capirli: l’azienda è azienda. A ben rifletterci, l’eventuale terremoto l’azienda la distruggerebbe, quindi è la vita che viene messa in cautela. Ma perché i negozianti sì e i cardinali no? Boh. Nemmeno i finti centurioni del Colosseo si sono messi al sicuro.
A una settimana dall’inizio di quella che ha chiamato una «scuola della preghiera», che sarà proposta nel corso di numerose udienze del mercoledì, Benedetto XVI ha continuato a riflettere l’11 maggio sul ruolo della preghiera nella storia. Una riflessione, ha detto, fondamentale oggi «in un’epoca in cui sono evidenti i segni del secolarismo. Dio sembra sparito dall’orizzonte di varie persone o diventato una realtà verso la quale si rimane indifferenti». Ma le teorie della secolarizzazione non descrivono completamente il contesto contemporaneo. Ci sono anche «molti segni che ci indicano un risveglio del senso religioso, una riscoperta dell’importanza di Dio per la vita dell’uomo, un’esigenza di spiritualità, di superare una visione puramente orizzontale, materiale della vita umana».
E’ giunto nelle librerie il libro di Bruno Mastroianni “San Josemaria Escrivà. Una biografia per immagini del fondatore dell’Opus Dei” (Edizioni Lindau). Sono innumerevoli i libri che raccontano la vita e le vicende del fondatore dell’Opus Dei, ma come scrive l’autore nell’introduzione al volume, “questo libro è un esperimento”, un tentativo di “narrare la vita di San Josemaria attraverso immagini e racconti”. Un testo che si sfoglia come fosse un album fotografico di famiglia, dove i diversi personaggi presenti narrano la loro esperienza nell’incontro con un santo del XX secolo.
Giovedì 12 maggio, andrà in onda alle ore 21.00 sul primo canale dell'emittente pubblica britannica - BBC One - la seconda parte del documentario "Inside The Human Body", intitolata "First To Last". L'obiettivo della puntata è mostrare gli "innumerevoli piccoli miracoli" - così si legge sul sito della nota emittente - compiuti dal corpo umano per mantenerci in vita, dalla nascita fino alla morte. Gli spettatori potranno vedere non solo un "drammatico" parto in acqua ma anche seguire gli ultimi istanti di Gerald, un uomo ottantaquattrenne morto il 1° gennaio scorso a causa di un tumore.
Padre Ignacio Larrañaga ha iniziato nel 1974 l'apostolato degli “Incontri di esperienza di Dio”, che ha impartito in 33 Paesi di 3 continenti. Nel 1984 ha fondato i Laboratori di Preghiera e Vita, servizio ecclesiale approvato dalla Santa Sede e diffuso in più di 40 Paesi. Di recente ha pubblicato “Dios adentro” (Libros libres), un manuale per imparare a pregare. Con uno stile semplice e accessibile, approfondisce l'arte di pregare in modo pratico: attraverso le sue pagine, il lettore va dai primi passi alla contemplazione, superando le sue angosce e inondandosi di pace. Con questo libro, padre Larrañaga vuole offrire un aiuto efficace a quanti vogliono avviare un rapporto con Dio.
Lo scorso 11 aprile, nel suo discorso al nuovo Ambasciatore della Croazia preso la Santa Sede, Benedetto XVI ha riaffermato nitidamente ciò che è stato un vero leitmotiv della predicazione di Giovanni Paolo II: “Affermare che l’Europa non ha radici cristiane equivale a pretendere che un uomo possa vivere senza ossigeno e senza cibo”. Questa immagine coincide sostanzialmente con ciò che molti anni prima aveva detto Arnold Toynbee: che per recuperare i valori spirituali della cultura europea occorreva tornare “a respirare ossigeno” nel patrimonio della cultura occidentale cristiana.
Senza la spinta di Giovanni Paolo II oggi l’Azione cattolica in Polonia non ci sarebbe”. Hanno ben chiaro il debito nei confronti del nuovo Beato i due rappresentanti dell’Azione cattolica polacca – Halina Szydelko e Konrad Glebocki - che hanno partecipato il 9 e il 10 maggio alla riunione del Segretariato del Forum internazionale di Azione cattolica e oggi visitano la tomba di Giovanni Paolo II nella definitiva sistemazione della Cappella di S. Sebastiano nella basilica di S. Pietro.
Tra le vittime degli attacchi perpetrati sabato scorso contro due chiese in Egitto (cfr. ZENIT, 10 maggio 2011) c'è anche Abanob Karam, un ragazzo di 18 anni che frequentava l'Istituto Tecnico Salesiano al Cairo. Lo ha riferito a ZENIT padre Pier Giorgio Gianazza, missionario salesiano a Betlemme, riportando un messaggio inviato dal direttore della comunità salesiana della capitale egiziana, don Renzo Leonarduzzi. Sabato 7 maggio, Abanob Karam “è ritornato regolarmente a casa dopo la scuola. La sua abitazione si trova a Munira – Imbaba”, ha scritto padre Gianazza.
Lo rivela una organizzazione israeliana per i diritti umani. Le autorità israeliane sostituivano i documenti d’identità dei migranti della West Bank con altri validi per l’espatrio con durata di tre anni. Chi non rientrava dopo la scadenza perdeva residenza e diritti di proprietà. La procedura è rimasta in vigore fino al 1994.
S'intitola "La vera storia di un doloroso dramma d'amore", edizioni Shalom, l'ultimo libro scritto da Monsignor Girolamo Grillo, Vescovo Emerito della diocesi di Civitavecchia e Tarquinia. Il testo, composto da 239 pagine, che sarà presentato domani, alle 11, in una conferenza stampa all'Hotel Columbus, in Via della Conciliazione, 33, a Roma, illustra fatti inediti sulla vicenda delle lacrimazioni della Madonnina di Pantano, avvenute come noto il giorno della candelora, il 2 febbraio del 1995. Quindi ripercorre tutte le tappe emotivamente vissute dal Presule, dapprima scettico all'evento, successivamente tollerante ma tuttavia lontano dal credere alle lacrimazioni fino al 15 marzo di quello stesso anno, quando la statuina pianse tra le sue braccia. Nella circostanza saranno presenti: Monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino e Montefeltro, Angelo Serra, direttore editoriale delle Edizioni ART e il vaticanista Andrea Tornielli. Monsignor Grillo, raggiunto telefonicamente per una intervista, ha dichiarato di aver dedicato il suo volume a Giovanni Paolo II° , rispondendo così all'invito di Carol Woijtila a raccontare, per la prima volta, attraverso un libro, quanto raccolto per iscritto in 16 anni nei suoi diari personali in merito alla vicenda della Madonnina delle Lacrime.
In Italia esiste la storia di un massacro dimenticato, ed esiste un giornalista coraggioso di nome Roberto Beretta. Sono stati 130 i sacerdoti assassinati dai partigiani in questo paese tra il 1944 ed il 1951. Molti degli assassini sono ancora vivi, molti dei preti sono ancora insepolti. Ripeto per meglio chiarire: vi sono ancora dei corpi massacrati e lasciati marcire nelle campagne. Neanche si sono meritati una sepoltura cristiana. Solo perché erano preti. Questo giornalista ha scavato negli archivi diocesani di quasi mezza Italia scontrandosi molte volte contro l'omertà che ancora regna quando si chiedono informazioni su queste stragi. Molti, dicevo, sono ancora vivi... ma quasi tutti gli assassini morti hanno lasciato dei parenti che conoscono bene le storie e che non vogliono parlare.
Scaricate e ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima (quarta domenica di Pasqua) da Radio Vaticana.
l Papa ha proseguito oggi, durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, la catechesi sulla preghiera, iniziata mercoledì scorso. Benedetto XVI ha rilevato che oggi nonostante il secolarismo si nota un risveglio del senso religioso.
La visita pastorale del Papa ad Aquileia e Venezia è stata breve ma molto intensa: ascoltiamo in proposito il bilancio del patriarca di Venezia, il cardinale Angelo Scola.
“Sulle ali della libertà”: è il titolo di un libro-intervista con l’ex presidente polacco, Lech Walesa, curato dallo storico della Cattolica di Milano, Pierluca Azzaro. Nelle conversazioni con il leader di "Solidarnosc", emerge il ruolo straordinario del Beato Karol Wojtyla che, con la sola forza della fede, diede il via ad una rivoluzione epocale. Alessandro Gisotti ha chiesto al prof. Pierluca Azzaro di raccontare innanzitutto le emozioni provate nell’intervistare un protagonista della storia come Walesa.
Dunque Roma oggi è più vuota del solito. Molti hanno approfittato del sole e si sono dati ad una gita fuori porta. Altri hanno spiegato onestamente che temono che qualcosa accada. L’11 maggio hanno previsto un sisma devastante, il tam tam è cominciato su Internet ma poi si è propagato col passa parola. La cosa è diventata sempre più seria, tanto da indurre la Protezione Civile a scrivere sul suo sito, domande e risposte sul possibile evento.
Papa Wojtyla ha venerato nel suo appartamento la Madonnina di Civitavecchia, la statuina di gesso proveniente da Medjugorje che nel 1995 venne vista versare lacrime di sangue. E almeno una volta, in incognito, il Pontefice, indossando abiti borghesi, si sarebbe recato a pregare davanti alla statuina, nella piccola chiesa di Pantano dov'era conservata. Lo rivela il vescovo emerito di Civitavecchia, Girolamo Grillo, nel volume «La vera storia di un doloroso dramma d'amore» (Editrice Shalom, pp. 239). Nel libro il vescovo Grillo, inizialmente scettico sul fenomeno, poi convintosi quando la statuina lacrimò mentre lui la teneva nelle sue mani, riproduce per la prima volta la prova scritta della venerazione avvenuta in Vaticano il 9 giugno 1995: si tratta di una relazione sugli eventi accaduti in quei giorni, che lo stesso prelato inviò al Pontefice, il quale gliene restituì una copia dopo avervi apposto a mano la sua inconfondibile sigla.
Puoi chiamarti anche Filippo Il Bello, per un francescano come Giovanni Duns Scoto (1265-1308) la fedeltà al Papa non aveva prezzo. Così quando il re gli intimò di firmare un libello che incriminava Bonifacio VIII preferì essere cacciato dalla Sorbona piuttosto che cedere alle minacce del sovrano. Filosofo tra i più eccelsi della cristianità, questo seguace di Francesco d’Assisi di origini scozzesi (Scoto viene proprio da Scozia) sfidò anche i teologi del suo tempo raggiungendo le vette più alte della fede. Giovanni Paolo II che l’ha beatificato nel 1993 l'ha definito «torre spirituale della fede» e «pilastro della teologia cattolica».
Verrebbe quasi da dire: «Per una volta che ne ha detta una giusta…». Quasi. Sì, perché la posizione morale cattolica assomiglia a quella espressa dall’imam di Segrate. Ma non è la stessa. Riassumiamo: Ali Abu Shwaima, medico e storico imam della più antica moschea milanese, a proposito delle prossime elezioni amministrative ha praticamente vietato ai musulmani di votare per la lista Vendola perché la «condotta di vita» di certi candidati non è consonante con l’etica islamica.
Dopo la denuncia internazionale a mezzo stampa, in cui in Italia si è distinta La Bussola Quotidiana, il governo del Pakistan (in costante ricerca, ora, di nuova credibilità in Occidente) toglie al musulmano Rias Hussein Pirzada la titolarità del ministero per le Minoranze religiose affidatagli dopo l'assassinio del cristiano Shabhaz Bhatti. Nel rimpasto, che prevede anche un cambio di nome del dicastero, l'incarico va al cristiano Paul Bhatti, precedentemente ridotto a figura meramente consulativa. Ora sono entrambi cattolici i responsabili della politicia pakistana per le minoranze religiose. Finalmente un grande risultato.
Tutti sappiamo che una delle grandi passioni di Benedetto XVI è la musica, un tema su cui il cardinale Ratzinger si era più volte segnalato come critico raffinato e di grande competenza. Asceso al soglio di Pietro, Benedetto XVI non ha dimenticato questo suo interesse e - quando può - ne fa oggetto d'insegnamento per i fedeli. Il tema che gli sta a cuore è che non è proprio vero che la grande musica è cristiana fino al Seicento, dopo di che Chiesa e musica si separano. Molti grandi musicisti dell'epoca moderna erano cristiani, anche se talora con qualche caduta nella vita privata, e hanno continuato a comporre importante musica sacra, di cui però per evidenti ragioni si parla molto poco quando si ricordano questi maestri.
La notizia non ci stupisce, anzi, non fa che confermare i risultati delle statistiche condotte sui casi negli Stati Uniti: le complicazioni dalla pillola per l'aborto chimico detta RU-486 sono più frequenti degli interventi chirurgici standard. La conferma arriva da uno studio pubblicato in Australia, paese in cui l’uso della pillola è stato introdotto cinque anni fa. Da Sydeny arriva infatti un dossier che prende in analisi quasi 7000 aborti eseguiti nel 2009 e nel 2010, pubblicato sulla rivista dei medici generici, Australian Family Physician. Lo studio indica che il 3,3% delle donne che hanno usato la RU-486 nel primo trimestre di gravidanza ha dovuto rivolgersi al pronto soccorso di un ospedale, contro il 2,2% di chi aveva subito l'intervento chirurgico.
Gli impiegati del governo hanno sequestrato bambini “illegali”, nati oltre la quota permessa, ma anche figli unici. Un orfanotrofio che dava i bambini in adozione prendeva 2760 dollari per bambino venduto; gli impiegati 142 dollari. La piaga della legge sul figlio unico porta aborti e sterilizzazioni forzati, aborti selettivi su feti femminili, arresti di attivisti impegnati contro i soprusi.
Nella notte, i bombardamenti Nato colpiscono edifici civili. Quattro bambini sono rimasti feriti. Per mons. Martinelli l’Onu deve portare la pace non la guerra. Gravi le responsabilità dell’Italia nell’operazione di accanimento contro la popolazione libica.
Di 30 persone indagate in origine, arrestate solo 22. Tra queste, 17 sono in libertà dietro cauzione. Per l’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, episodi simili “straziano ancora di più i cristiani dell’India che già soffrono” e lo scenario futuro appare “scoraggiante”.
“Immigrare, voce del verbo sperare” è il titolo della canzone di uno dei 30 gruppi che sono saliti sul palco della ventesima edizione della Festa dei Popoli, svoltasi domenica 8 maggio in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. “La Festa dei Popoli vuole far vedere il lato positivo dell’immigrazione”, ha spiegato il portavoce e responsabile diocesano dell'evento, padre Gaetano Saracino, ricordando che “l’Italia è stata un Paese di emigrati”. “Questa è una festa di integrazione – ha proseguito - che non vuole dare lezioni a nessuno, ma che indica come l’immigrazione sia un fenomeno irreversibile e strutturale della nostra società, al di là di qualsiasi propaganda politica”.
12 morti e 200 feriti è il bilancio dei due attacchi perpetrati questo sabato contro chiese della Diocesi di Guizeh (Giza). Il Vescovo locale, Antonios Aziz Mina, ha affermato che la Polizia e l'Esercito egiziani erano “terrorizzati” e sono stati “lenti” a rispondere all'emergenza, nel sobborgo cairota di Imbaba. Parlando all'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), il presule ha chiesto di fare giustizia e ha accusato gli estremisti di voler far precipitare l'Egitto nella guerra civile.
Di fronte al fenomeno oggi sempre più diffuso delle migrazioni, è necessario promuovere “un'autentica cultura dell'accoglienza”, sostiene il Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, l’Arcivescovo Antonio Maria Vegliò. Questo mercoledì, il presule affronterà il tema della mobilità umana rivolgendosi a Sydney ai Vescovi australiani durante la loro Riunione Plenaria. Monsignor Vegliò si trova nel Paese dell'Oceania per compiere una visita pastorale e incoraggiare la Chiesa cattolica nell'azione pastorale per i migranti e i rifugiati.
“C’è bisogno che si guardi alla famiglia a partire dalla prospettiva bambini, dalla prospettiva figli”. E' quanto ha affermato lunedì il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in un videomessaggio ai partecipanti al convegno d’apertura della “Settimana del diritto alla famiglia”. L'iniziativa, promossa dall'Associazione “Progetto Famiglia” e che si concluderà il 15 maggio prossimo, prevede numerosi eventi, con partenza da Salerno per concludersi a Nomadelfia, dove una delegazione di famiglie affidatarie di diversi luoghi d’Italia incontrerà gli “eredi” di don Zeno Saltini, fondatore dell’omonima comunità di Grosseto.
Parlare di diritto alla famiglia ponendo al centro la persona del minore e il suo interesse è la premessa indispensabile per costruire una comunità accogliente, un insieme di famiglie capaci di fondare nuovamente le società. E' quanto è emerso lunedì in occasione del convegno di apertura a Salerno della “Settimana del diritto alla famiglia”, promossa da Progetto Famiglia Onlus, Federazione di enti no-profit per i minori e la famiglia (www.progettofamiglia.org), con lo slogan “Famiglie insieme, promotrici di accoglienza”.
Una bella testimonianza raccolta dal Tribunale diocesano per la beatificazione di Clemente Vismara, di Angelo Campagnoli, suo confratello di missione in Birmania. Ecco un estratto.
La cerimonia avverrà il 26 giugno prossimo. Il nuovo beato, missionario del PIME, ha vissuto per 64 anni nelle foreste e nelle montagne della zona di Kengtung accogliendo orfani, lebbrosi, vedove, introducendo nuove colture agricole e tecniche di sviluppo, facendo nascere la Chiesa fra i non cristiani. Un uomo di fede profonda e un grande scrittore. “Era straordinario nell’ordinario”.
La pillola abortiva Ru486 è più pericolosa dell’aborto chirurgico. E’ una delle conclusioni di uno studio pubblicato in Australia sulla rivista Australian Family Physicians.
La pioggia cade incessante dalla sera prima e il sentiero che porta alla bianca Signora sul Podbrdo sembra un torrente impazzito, ma nemmeno questo ferma Flavia, che con i suoi 82 anni finalmente corona il suo desiderio di salire sul monte delle apparizioni. E così il gruppo degli amici del Cristo pensante dopo un giorno di viaggio si ritrova proiettato in una realtà vicina ma altrettanto lontana dai nostri ritmi frenetici quotidiani.
Gli ingredienti del romanzo ci sono tutti: un Papa che in incognito, vestito da cacciatore, si presenta a pregare in una piccola chiesa di periferia dov'è esposta una statuina che ha lacrimato sangue. La statuina è quella di Civitavecchia, la chiesa è quella di Pantano, alla periferia della città laziale, il Papa è Giovanni Paolo II, nuovo beato, e, conoscendolo, si può credere che ciò che viene raccontato sia davvero accaduto.
La seconda e ultima giornata della visita di Benedetto XVI ad Aquileia e Venezia si è aperta con la santa messa nel Parco San Giuliano di Mestre, a cui è seguita la recita del Regina Cæli. Oltre trecentomila i fedeli presenti nell’area verde dove è stato costruito il palco per la celebrazione, che ha forma di una cappella aperta, con la riproduzione di mosaici. I calici, le patene e gli altri oggetti per la celebrazione sono stati appositamente realizzati in vetro soffiato di Murano da 181 maestri vetrai. Al Papa ha rivolto il suo saluto a inizio celebrazione il card. Angelo Scola, patriarca di Venezia.
Si chiama Baby kaputt. Sì, è proprio questo il nome non propriamente scientifico dell’ultimo preparato chimico che permette di ricorrere all’aborto senza passare da nessuna clinica. La pillolina, di origine cinese e non testata in alcun modo, sta impazzando in Siberia, contribuendo così a diffondere le pratiche abortive soprattutto tra le giovanissime, una delle categorie che più ricorrono a questa pratica in Russia. Infatti nel 2009 le under 19 hanno praticato 90.000 aborti in questa nazione.
Tra gli aspetti di quell’edonismo globalizzante in cui è immersa la società occidentale, ve n’è uno – atroce, di cui si parla di rado – che coinvolge la dignità e la vita dei bambini. E’ lo sfruttamento sessuale commerciale dei minori. Un fenomeno differente dalla pedofilia – che è la tendenza a preferire i bambini come partner sessuali - e dagli abusi, che di solito avvengono nel contesto familiare o amicale del bambino, senza scambio di beni o denaro. La Dichiarazione di Stoccolma del 1996 definisce lo sfruttamento sessuale commerciale dei minori come "... una violazione fondamentale dei diritti dei bambini. Comprende l'abuso sessuale da parte di un adulto e una retribuzione in natura e/o in denaro corrisposta al bambino da terze persone".
Giovedì scorso lo Scottish National Party (SNP) ha vinto a mani basse le elezioni “regionali” per il rinnovo del parlamento unicamerale di Scozia, conquistando la maggioranza assoluta dei 129 seggi che lo compongono, 69, e lasciandone 37 ai Laburisti, 15 ai Conservatori, 5 ai Liberal-Democratici, 2 ai Verdi e 1 a una indipendente (Margo MacDonald, ex deputata proprio dell’SNP). Un’apparizione inequivocabile dello spettro secessionista che si aggira per le brumose lande caledoniane. Perché questo l’SNP è: una classica formazione nazionalista, in cui la “religione civile” mirante a “dare uno Stato a una nazione” prevale su qualsiasi altro principio ideale o ideologico. Nel suo caso, dunque (così come in quello di partiti analoghi), la tradizionale dicotomia “destra”-“sinistra” serve ben poco a spiegarne l’orientamento. Eppure la netta opposizione alla conservazione di un determinato status quo istituzionale - nella fattispecie la Gran Bretagna in cui la Scozia nazionalista si sente costretta - colloca inevitabilmente partiti come l’SNP a sinistra.
Sabato scorso, da Aquileia, culla dell’evangelizzazione del Nordest, Benedetto XVI è tornato a ripetere il suo invito all’impegno dei cristiani in politica. Queste le sue parole: «Come attesta la lunga tradizione del cattolicesimo in queste regioni, continuate con energia a testimoniare l’amore di Dio anche con la promozione del “bene comune”: il bene di tutti e di ciascuno. Le vostre comunità ecclesiali hanno in genere un rapporto positivo con la società civile e con le diverse istituzioni. Continuate ad offrire il vostro contributo per umanizzare gli spazi della convivenza civile. Da ultimo, raccomando anche a voi, come alle altre Chiese che sono in Italia, l’impegno a suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilità dirette nei vari ambiti del sociale, in modo particolare in quello politico. Esso ha più che mai bisogno di vedere persone, soprattutto giovani, capaci di edificare una “vita buona” a favore e al servizio di tutti. A questo impegno infatti non possono sottrarsi i cristiani, che sono pellegrini verso il cielo, ma che già vivono quaggiù un anticipo di eternità».
“Gesù, che cosa ho fatto?”. Disperate, angosciate, terrorizzate, sono le uniche cinque parole che giravano vorticosamente in testa ad un padre l’attimo dopo aver assistito all’aborto del figlio. Non un padre qualunque, non un inesperto adolescente, non un uomo timido e insicuro alle prese con una situazione che non sapeva gestire, non un cattolico fervente la cui donna aveva deciso per due, no. Il grido silenzioso di rimorso è quello di Steve Tyler, rock star di fama internazionale nonché leader degli Aerosmith.
Una dozzina di sacerdoti anglicani ha ricevuto l'ordinazione diaconale lo scorso fine settimana, mentre un gruppo di circa 50 chierici continua il suo percorso verso il ministero sacerdotale nella Chiesa cattolica.
Per il Vicario apostolico di Tripoli la popolazione ha paura e vuole fuggire. L’appello per un immediato cessate il fuoco e l’apertura di trattative. Oggi, in Vaticano l’incontro tra il Segretario di Stato e il ministro italiano degli Esteri Franco Frattini, per discutere la situazione in Africa del nord e Medio oriente.
Il XXI Festival Internazionale di Musica Sacra “Gaude Mater”, uno degli avvenimenti musicali più importanti in Polonia e anche una delle maggiori manifestazioni di musica sacra a livello europeo, si è svolto dal 1° al 6 maggio scorso a Częstochowa ed è stato dedicato al neo Beato Giovanni Paolo II. Al Festival hanno partecipato circa 700 artisti da 14 paesi, tra cui Polonia, Inghilterra, Ucraina e Svizzera. La manifestazione è stata organizzata dal Centro di Promozione della Cultura “Gaude Mater” di Czestochowa sotto il patronato del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale, del Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, mons. Józef Michalik, dell'Arcivescovo metropolita di Częstochowa, mons. Stanisław Nowak, e del sindaco di Częstochowa, Krzysztztof Matyjaszczyk.
Le immagini sono al centro dei pensieri e dei progetti culturali e comunicativi dei tempi che viviamo. Non c’è mai stata nella storia un'epoca in cui si è fatto tanto uso delle immagini. Sorge però il problema sul loro utilizzo, perché se usate per fini utilitaristici ed egoistici potrebbero confondere l’uomo fino a perderlo, piuttosto che farlo progredire e salvarlo. Ma come si fa a distinguere tra un fine buono piuttosto e une fine riduzionista e meschino? E’ anche per rispondere a questa domanda che Francesca Pannuti ha scritto per le edizioni Fede & Cultura il libro “La difesa delle immagini tra ragione e Fede”. Nel volume l’autrice ricorda la denuncia fatta dal Cardinale Joseph Ratzinger contro una cultura iconoclasta, la quale, pur accettando di essere invasa da immagini di ogni genere, ha spesso perso il gusto per l’immagine bella e significativa, dalla sfera artistica a quella letteraria, in particolare nell’ambito del sacro.
Nonostante gli enormi aiuti alla popolazione haitiana colpita dal terremoto 16 mesi fa, il Paese caraibico ha bisogno ancora di tanto sostegno. Una nota del Catholic Transcript, periodico dell’arcidiocesi di Hartford, Connecticut, riporta che prima del terremoto il tasso di analfabetismo ad Haiti era del 52%, e la metà della popolazione viveva con meno di 1$ al giorno. Nel Paese si registra il più alto tasso di mortalità infantile della regione e ci sono solo 2 medici ogni 10 mila abitanti.
C’è un vero e proprio “corridoio color zafferano” – che è il colore utilizzato dai militanti dei gruppi estremisti indù – che si estende da un parte all’altra dell’India, sul versante occidentale e su quello orientale, con un unico scopo: colpire in tutti i modi le comunità cristiane, con atti aperti o subdoli e sotterranei. E’ la denuncia contenuta in due Memorandum presentati alle massime autorità dell’India dalle comunità cristiane, attraverso movimenti ecumenici come il “Global Council of Indian Chrstians” (Gcic) e il “Catholic Secular Forum”, entrambe organizzazioni che accolgono fedeli di tutte le confessioni e che costituiscono antenne sul territorio indiano per la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dei credenti in Cristo.
Babar Masih, 25 anni, avrebbe rivolto frasi ingiuriose nei confronti del profeta Maometto. Ad accusarlo i leader religiosi musulmani della zona, che avrebbero esercitato pressioni per ottenere “false testimonianze”. Il fermo degli agenti ha impedito il linciaggio da parte della folla. La famiglia del giovane è fuggita nel timore di rappresaglie.
Sotto il segno della prossima beatificazione di Giuseppe Toniolo, tra i fondatori dell'Azione cattolica (Ac) e delle Settimane sociali dei cattolici, e dell'incontro mondiale delle famiglie del 2012: due appuntamenti sotto il quale raccogliere due tra gli indirizzi fondamentali dell'Ac dei prossimi anni. Li ha indicati Franco Miano, presidente in carica dell'Ac italiana, nella replica al dibattito svoltosi in questi giorni in occasione dell'assemblea nazionale elettiva del movimento associativo da lui guidato.
Lasciata Aquileia, Benedetto XVI è giunto nel tardo pomeriggio di sabato a Venezia. Dal Molo di San Marco, “porta di accesso al cuore della Città”, da dove lo sguardo abbraccia l’inconfondibile profilo di Venezia, detta “la perla dell’Adriatico”, il Papa ha indirizzato il suo saluto alle autorità cittadine e ai fedeli accorsi per esprimere la propria fede e la devozione al Successore di Pietro.
Dare speranza alla modernità e superare le paure del nuovo nelle mutate condizioni politiche del nostro tempo. L’esortazione di Benedetto XVI nell’omelia della Messa celebrata nel Parco San Giuliano di Mestre, davanti 300 mila fedeli, accorsi per incontrare il Papa nella seconda giornata del suo viaggio apostolico nel Nordest d’Italia, dove ha fatto tappa ad Aquileia e Venezia. Ricordando gli esempi di santità venuti dal Triveneto - San Pio X, il beato Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I - il Papa ha citato anche il venerabile Giuseppe Toniolo, sociologo ed economista, esponente del sindacalismo cattolico della seconda metà dell’800, la cui beatificazione è ormai prossima. Alla Messa hanno partecipato tra gli altri, il sindaco di Venezia, Orsoni, ed i ministri del governo italiano Sacconi e Galan.
Ultima tappa di questa della visita pastorale del Papa ad aquileia e Venezia è stato l’incontro, ieri sera, con il mondo della cultura, dell’arte e dell’economia nella Basilica della Salute nel capoluogo veneto. Nel suo discorso il Papa ha detto che oggi Venezia, “città d’acqua” ammirata per le sue bellezze da tutto il mondo, è chiamata ad una scelta: affidarsi ad una cultura “liquida”, inconsistente, fondata sul relativo e l’effimero, o a una cultura che si fonda su basi solide e che “rinnova costantemente la sua bellezza attingendo dalle sorgenti benefiche dell’arte, del sapere, delle relazioni tra gli uomini e tra i popoli”. Quindi ha parlato della salute fisica e spirituale, ricordando che “la piena salute dell’uomo … consiste nello stare in relazione profonda con Dio”. Infine, ha spiegato che l’appellativo di Venezia, “Serenissima”, “ci parla di una civiltà della pace” a cui si arriva per “la via della carità nella verità”. Oggi – ha sottolineato – viviamo in un tempo “nel quale si è esaurita la forza delle utopie ideologiche e non solo l’ottimismo è oscurato, ma anche la speranza è in crisi”. Solo il Vangelo può riportare la vera pace, la vera gioia: “il Vangelo è la più grande forza di trasformazione del mondo, ma non è un’utopia, né un’ideologia”: è piuttosto una “via”, cioè “il modo di vivere che Cristo ha praticato per primo e che ci invita a seguire”.
Mercoledì scorso è stata resa nota la lettera pastorale “Solo Dio è il Signore della Vita”, dell'episcopato delle Diocesi dell'Aragona (Spagna), pubblicata in occasione della promulgazione, da parte del Governo autonomo aragonese, della “legge sui diritti e le garanzie della dignità della persona nel processo di morire e nella morte”. I presuli denunciano che la legge permetterebbe di fatto l'applicazione dell'eutanasia, oltre al fatto di “non considerare il diritto dei professionisti del settore sanitario all'obiezione di coscienza”.
«L’attacco dei salafiti alla Chiesa copta di Imbaba è una rappresaglia nei confronti dello storico accordo raggiunto sabato da tutti i partiti liberali egiziani», in grado di cambiare radicalmente i risultati delle prossime elezioni politiche di settembre. Lo afferma Wael Farouq, professore dell’American University del Cairo e vicepresidente del Meeting Cairo, in seguito alle violenze che hanno portato alla morte di una decina di persone, dopo che si era diffusa la voce che una donna convertitasi all’Islam sarebbe stata segregata in una chiesa.
Le radici cristiane hanno fatto dell’Europa e dell’Italia quello che sono. Per grazia di Dio, queste radici si mostrano ancora nell’esperienza quotidiana della Chiesa e della società. Oggi diversi fattori rischiano di farle dimenticare o di soffocarle, creando una «società liquida» senza memoria e senza radici. Rimanere fedeli alle radici è difficile ma possibile. Questo schema in quattro passaggi ritorna in molti viaggi brevi di Benedetto XVI – come in quelli del beato Giovanni Paolo II (1920-2005) – e il Papa lo ha riproposto il 7 e 8 maggio ad Aquileia e Venezia.
Don Gianni Baget Bozzo (1925-2009) non è mai stato banale. Anche quando il suo pensiero e il suo operato si sono momentaneamente staccati dalla comunione visibile con la Chiesa (durante il periodo della sospensione a divinis per essere stato eletto europarlamentare socialista), don Gianni non ha mai abbandonato la fede e neppure il suo progetto politico-culturale.
Il rosario è una preghiera radicata nell’annuncio del Vangelo. Esso consiste nel sostare sui vari momenti del mistero dell’incarnazione e della redenzione, accompagnandosi innanzitutto con la preghiera che Gesù ci ha insegnato (per imparare a compiere la volontà del Padre), poi ribadendo come Maria abbia detto il suo “sì” centrato su Gesù, per rendere infine, con la vita, gloria alla Santissima Trinità.
“Era l’agosto del 1944: quando a Varsavia scoppiò l’insurrezione contro i nazisti, il Cardinale Sapieha decise di riunire gli studenti in episcopio. Fu quella la prima volta che vidi Karol Wojtyla”. Monsignor Kazimierz Suder, classe 1922, legge con voce pacata i ricordi annotati con scrittura minuziosa sui fogli bianchi poggiati davanti a lui. Dall’altra parte del tavolo, come studenti in attesa di un esame, i giornalisti venuti a Cracovia a raccogliere la testimonianza dell’ultimo sopravvissuto degli otto giovani che componevano il seminario teologico clandestino organizzato quando era già in corso la guerra dall’indomito Arcivescovo di Cracovia, Adam Sapieha, l’ultimo Vescovo-principe della città.
ntroducendo la recita della preghiera mariana del Regina Coeli questa domenica, al termine della celebrazione eucaristica nel Parco San Giuliano a Mestre, Benedetto XVI ha esortato i presenti a seguire l'esempio di fedeltà di Maria e a invocarne il sostegno. “All’alba della Pasqua, Ella divenne la Madre del Risorto, e la sua unione con Lui è così profonda che là dove il Figlio è presente non può mancare la Madre”, ha osservato.
Una giornata quasi perfetta, splendida e solare, per Roma e per il mondo. Così si potrebbe riassumere sinteticamente la scorsa domenica 1° maggio, cioè il giorno in cui è stato proclamato beato Papa Giovanni Paolo II. La solenne liturgia, celebrata in piazza San Pietro, ha attirato all'Urbe secondo alcune stime fino a 1,5 milioni di fedeli e pellegrini, venuti da tutti il mondo, dal lontano Messico alla Polonia, la terra natia del nuovo Beato. Il tutto si è svolto con grande ordine e anche senza incidenti, ma non poteva mancare la solita “nota stonata”. Ci ha pensato il quotidiano indipendente guidato dal duo giornalistico Antonio Padellaro e Marco Travaglio, “Il Fatto Quotidiano”, che - guarda caso - proprio lo stesso 1° maggio ha pubblicato sulla copertina del suo inserto satirico “Il Misfatto” una caricatura molto irriverente - secondo alcuni semplicemente blasfema - nei confronti di Papa Wojtyła.
La beatificazione di Giovanni Paolo II, che ha attirato un milione e mezzo di fedeli ed è stata seguita da canali televisivi di tutto il mondo, è stata un “ritorno potente” di Papa Karol Wojtyła, che in questo modo prosegue la sua opera evangelizzatrice dal Cielo, constata il portavoce della Santa Sede. Per spiegare come sia stato possibile questo fenomeno, padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, cita le parole del Cardinale Stanisław Dziwisz, segretario di Wojtyła per 40 anni, che alla veglia del 30 aprile al Circo massimo di Roma ha detto: “Quando ho visto la cassa contenente il suo corpo sollevata dalla tomba aperta ho pensato: Ecco, torna fra noi!”.
Concludendo la sua visita a Venezia questa domenica pomeriggio, Benedetto XVI ha avvertito dei pericoli che presenta l'attuale società “liquida”, senza stabilità e relativista, e ha proposto come alternativa il modello di società “della vita e della bellezza”. L'incontro con il mondo della cultura e dell'economia nella suggestiva Basilica di Santa Maria della Salute, ultimo grande appuntamento del suo viaggio di due giorni ad Aquileia e a Venezia, ha dato al Pontefice l'opportunità di presentare la sua radiografia della cultura “liquida”, concetto coniato dal filosofo polacco Zygmunt Bauman (Poznań, 1925), che dal 1971 al 1990 è stato professore di Sociologia all'Università di Leeds.
Oggi i laici cristiani sono chiamati ad offrire con convinzione la bellezza e le ragioni della fede, oltre che la solidarietà fraterna, “affinché l’Europa sia all’altezza delle presente sfida epocale”: è quanto afferma Benedetto XVI, in un messaggio alla 14.ma assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana, che si è aperta ieri pomeriggio a Roma.
I cristiani di oggi sembrano come i discepoli di Emmaus: “immersi nel dubbio, nella tristezza e nella delusione”. Il rischio di “svuotare della verità” la fede nel Risorto e assumerla solo come un riferimento superficiale, soprattutto “negli aspetti sociali e culturali”. Ogni fedele deve trasformarsi in “testimone, pronto ad annunciare con vigore e con gioia l’evento della morte e della risurrezione di Cristo”, senza cedere alle “tentazioni della cultura edonistica ed ai richiami del consumismo materialista”. Al Regina Caeli un saluto e un invito ai laici a collaborare nella missione della Chiesa.
Torna in Egitto la violenza interreligiosa. Una chiesa coopta è stata data alle fiamme dai musulmani, hanno detto che pensavano che dentro l'edificio una donna che voleva convertirsi all'Islam era tenuta prigioniera dai cristiani. Il risultato di una notte di scontri al Cairo è di undici morti e di circa 150 feriti.
Vi ricordo che oggi a mezzogiorno si prega la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei.
Ha raccontato la sua conversione e la sua uscita dal mondo omosessuale: «Dio mi ha guidato, anche attraverso i consigli dei sacerdoti che ho consultato consultato. Una vita sessuale attiva con una persona del mio stesso sesso non mi ha potuto portare la felicità. A poco a poco mi sono reso conto che più tempo passavo senza fare sesso, e più mi sentivo meglio, ero felice, ero una persona stabile. Così ho cominciato ad essere attento e sono stato attratto dalla vita di castità. È stato un percorso lungo, a volte difficile, ma di certo emotivo e spirituale». Questo percorso -racconta Márquez su http://www.religionenlibertad.com/articulo.asp?idarticulo=14794 - gli ha permesso di trovare finalmente quello che stava cercando rifugiandosi nelle braccia di altri uomini. Ricordando il suo passato, ha affermato: «la Chiesa cattolica non mi ha mai respinto, né abbandonato. L’omosessualità non è genetica e non si nasce omosessuali. Non ci sono i gay o gli omosessuali, ci sono uomini e donne che hanno attrazione verso lo stesso sesso. Conosco entrambi i mondi, quello omosessuale e quello eterosessuale, e so che nel cosiddetto “stile di vita gay” nessuno può essere felice». Definisce il mondo omosessuale come pieno di «insicurezza, paura, insoddisfazione, rabbia, vuoto profondo e in molti casi, riempito con la promiscuità, la dipendenza dal sesso, la pornografia, la droga, l’alcol e l’infinita ricerca di amore attraverso relazioni distruttive e co-dipendenti».
Secondo P. D’Ambra, missionario Pime a Zamboanga, la situazione è sotto controllo e la maggioranza dei musulmani è disinteressata all’accaduto. Prosegue a Zamboanga il dialogo interreligioso fra cristiani e musulmani organizzato dal movimento di Silsilah.
Il Paese si confronta con le conseguenze del terremoto e dello tsunami. Almeno 25mila morti o dispersi; 126mila persone senza casa e senza lavoro vivono in ricoveri temporanei, senza un “dignitoso livello di vita”, come garantito dalla costituzione. Va ripensata anche la politica energetica nucleare.
Il matrimonio come via alla santità, al pari della vocazione alla verginità, è l’assunto centrale della Bottega dell’orefice, il magnifico testo teatrale di Papa Giovanni Paolo II, scritto nel 1960, quando Karol Wojtyla era ancora Vescovo di Cracovia. Tre dialoghi tra altrettante coppie si succedono secondo il ritmo paziente della coscienza che riflette sul passato e sulle scelte decisive per l’esistenza. Un personaggio accomuna le tre storie, quell’orefice che non prende mai direttamente la parola. La verità delle sue parole è rievocata nei dialoghi delle coppie.
Nell’enciclica Caritas in veritate Benedetto XVI ha denunciato «un eclettismo culturale assunto spesso acriticamente», in cui all’insegna del relativismo le culture sono «considerate come sostanzialmente equivalenti e tra loro interscambiabili». In realtà, secondo il Pontefice, le culture possono e devono essere oggetto di un «discernimento» alla luce della «legge morale universale», che la ragione può conoscere anche a prescindere dall’insegnamento religioso e che vale per ogni cultura. Una delle forme più aggressive del moderno relativismo culturale, promossa soprattutto da alcune tendenze dell’antropologia che hanno però contagiato anche missionari cristiani, è il relativismo antropologico, secondo cui non esistono verità e valori universali. Ogni verità presunta universale sarebbe un semplice prodotto di una determinata cultura e varrebbe solo all’interno di quella cultura. Chi volesse perciò proporre verità e valori nati in Occidente a popolazioni di altre zone della Terra, soprattutto «primitive», si renderebbe colpevole di genocidio culturale e di «etnocidio».
l parroco della cattedrale di Kathmandu all’inizio del mese di aprile, ha chiesto a tutti i cattolici di non introdurre borse e contenitori all’interno delle Chiese, dopo una serie di esplosioni contro auto pubbliche registrate nella regione del Terai (Nepal meridionale), costate un morto e oltre 50 feriti. Negli ultimi anni, in questa regione si è registrata una grande attività degli estremisti indù legati al Nepal Defence Army (Nda). Il gruppo è responsabile dell’attentato alla cattedrale dell’Assunzione di Kathmandu - il 23 maggio 2009, persero la vita tre cristiani e tredici rimasero feriti - degli attacchi alla sede del Congress Central Party dell’11 agosto 2010 ed alla moschea di Birantnagar del 26 aprile 2010 ed è anche sospettato della morte di padre John Prakash, di origine indiana, rettore della scuola salesiana di Sirsya (Morang) - “primo martire della Chiesa nepalese” - ucciso nel luglio 2007 a Bandel, villaggio a 45 chilometri dalla città di Kolkata.
Caro Vittorio, mi sembra doveroso dedicare il nostro «A Tavola» alla notizia della settimana, e probabilmente dell’anno: l’uccisione di Osama Bin Laden il re del terrore, l’ispiratore degli attentati dell’11 settembre. È stato «giustiziato» da un commando americano ad Abbotabad, non lontano dalla capitale pakistana Islamabad. Che cosa pensi di questo blitz che il 1° maggio ha tolto di mezzo il terrorista più famoso e ricercato del mondo? Caro Andrea, a me tutta questa vicenda è parsa al contempo ridicola e tragica…
Il beato Giovanni Paolo II lanciava un messaggio che avrebbe aiutato il nostro mondo ad evitare la recente crisi economica, e può ancora aiutare a superarla, sostiene il Cardinale Seán Brady. L'Arcivescovo di Armagh (Irlanda) lo ha affermato questo lunedì a Roma in una Messa con i pellegrini irlandesi celebrata in azione di grazie per la beatificazione di Papa Karol Wojtyła, avvenuta questa domenica.
La mia vocazione missionaria è nata per ispirazione del buon Dio e si è precisata leggendo “Operarii autem pauci” del beato padre Paolo Manna e gli articoli poetici e avventurosi di padre Clemente Vismara, missionario in Birmania e prossimo Beato della Chiesa universale: sarà beatificato in piazza Duomo a Milano domenica 26 giugno 2011 (ore 10-12). Ma devo dire che un influsso notevole hanno esercitato su di me i romanzi di Emilio Salgari. Quand’ero ragazzo, si leggeva molto anche perché non c’erano film né radio nè tantomeno televisione.
La fede cristiana non si basa sul credere in qualcosa, ma in Qualcuno, ha ricordato Benedetto XVI questo giovedì nel discorso che ha pronunciato dopo il Concerto per il sesto anniversario dell'inizio del suo pontificato. L'esibizione musicale è stata offerta in onore del Papa dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, ed è stata affidata all’Orchestra e al Coro del Teatro dell’Opera di Roma, diretti rispettivamente dal Maestro Jesús López Cobos e dal Maestro Roberto Gabbiani.
Giovanni Paolo II è il Pontefice che in tutta la storia della Chiesa è intervenuto più volte per parlare degli Angeli. E ' quanto sostiene don Marcello Stanzione, Presidente dell'Associazione Milizia di San Michele Arcangelo.
L'Auditorium Conciliazione di Roma ospiterà dal 12 al 21 maggio l'edizione 2011 di Mirabile Dictu-International Catholic Film Festival. L'evento verrà presentato lunedì 9 maggio alle 11.30 presso l’Auditorium (Via della Conciliazione, 4) nel corso di una conferenza stampa alla quale interverranno Liana Marabini, presidente del Festival, il biblista e compositore monsignor Marco Frisina, l'autore di documentari religiosi Alberto Di Giglio, monsignor Franco Perazzolo, del Pontificio Consiglio della Cultura, membro della giuria, e il presidente della giuria Andrea Piersanti. Quella di quest'anno sarà la seconda edizione del Festival, che al suo esordio ha riscosso grande successo e nasce “con l’intento di dare spazio ai produttori e ai registi di film, documentari, docu-fiction, serie tv, cortometraggi e programmi che promuovono valori morali universali e modelli positivi”, come ricordano gli organizzatori in un comunicato.
Ciro Cappellari, il regista del film “Francesco e il Papa”, attualmente in 69 sale cinematografice della Germania e della Svizzera, ha impiegato circa un anno e mezzo per ideare e concludere il documentario e 70 giorni per le riprese. Il costo complessivo della pellicosa si aggira sugli 1,8 milioni di euro. Tuttavia non è né un film né un servizio giornalistico, ma il primo documentario di 90 minuti girato da una troupe tra il Vaticano e Castel Gandolfo. Attraverso un osservatorio privilegiato - gli occhi di un bimbo del coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina - il regista racconta la vita quotidiana dei giovani, i viaggi di Benedetto XVI, le guardie svizzere, i gendarmi, il cerimoniale del Vaticano e la vita religiosa a Roma.
“Non poche volte si contrappone in modo maldestro tradizione e progresso. In realtà, i due concetti si integrano: la tradizione è una realtà viva, include perciò in se stessa il principio dello sviluppo, del progresso. Come a dire che il fiume della tradizione porta in sé anche la sua sorgente e tende verso la foce”. E' quanto ha detto il Papa questo venerdì mattina ai partecipanti al congresso internazionale promosso in occasione del 50° anniversario di fondazione del Pontificio istituto liturgico dell’Ateneo Sant’Anselmo.
“La straordinarietà vitalità e il dinamismo missionario dell’Azione cattolica italiana suscitano nella Chiesa universale grande ammirazione e speranza”: così il Card. Stanisław Riłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha salutato i circa 900 delegati all'assemblea nazionale dell'Azione cattolica italiana, che si è aperta questo venerdì a Roma per rinnovare i suoi responsabili nazionali come avviene ogni tre anni. “Come associazione di laicato cattolico – ha osservato –, siete un importante punto di riferimento per l’Azione cattolica di molti Paesi in vari continenti. In questo senso avete una importante missione da compiere”.
Cari amici, desideriamo chiedervi di offrire il digiuno di venerdì 13 maggio per il nostro paese: imploriamo la benedizione del Cielo perché protegga l'Italia contro ogni male. Preghiamo e digiuniamo affinché la Madonna interceda soprattutto in vista delle elezioni che coinvolgeranno alcune città, affinché chiunque sia eletto sia in grado di tutelare i nostri valori cristiani. Coraggio, il Cielo ci assicura che con la preghiera ed il digiuno si può cambiare la storia.
Tre bellissimi racconti su Maria tratti dal libro Le Glorie di Maria di S.Alfonso Maria de Liguori.
L’8 maggio 2009 veniva a mancare don Gianni Baget Bozzo, figura centrale nel cattolicesimo politico italiano del Novecento. L'attualità del teologo e politologo genovese è evidente in un suo libro L’impero d’Occidente. La storia ritorna. In questo volume il nuovo impero d’occidente non è Roma, ma gli Stati Uniti d’America in quanto guida della civiltà occidentale spesso smarrita e incapace di andare orgogliosa del proprio portato di valori, di storia, di identità, di riconoscimento nel destino della cristianità che ha indissolubilmente segnato il destino delle grandi nazioni moderne e democratiche. Di fronte all’islam, ad una minaccia che ritorna da Oriente e che don Gianni guarda prima di tutto con occhi da “orientale”, egli ha saputo spiegare come le società musulmane guardano i modelli culturali, sociali e politici occidentali.
Cinquant’anni fa, quando in Italia la televisione si sviluppava come fenomeno di massa, i dirigenti televisivi - definiti da una certa parte “bacchettoni” e proni a servire il “regime democristiano”, come veniva chiamato – erano uomini di cultura, consapevoli di quanto sia necessario per un popolo conoscere la sua identità ed acculturarsi. Chi ha l’età per ricordare, considera ancora oggi gli sceneggiati televisivi d’allora - “L’Idiota”, “I Buddenbrok”, “Il Mulino del Po”, “I Promessi Sposi”, solo per citarne alcuni – capolavori assoluti, generatori di sapere e di conoscenza. Anche le trasmissioni d’intrattenimento – lo “Studio Uno” di Falqui, ad esempio – erano realizzate con garbo, eleganza e professionalità, così come le rappresentazioni teatrali a presa diretta, con i grandi attori dell’epoca o l’opera lirica o l’informazione – pensiamo alle grandi firme ed ai grandi servizi di “TV7”. Altri tempi.
Gli appelli del vescovo di Tripoli alla tregua e al dialogo rimangono inascoltati. L’occidente non capisce la Libia, i suoi problemi tribali, lo sviluppo positivo del Paese, il freno al fondamentalismo. E c’è spazio per la testimonianza cristiana. A chi interessa questa guerra?
“Non poche volte si contrappone in modo maldestro tradizione e progresso. In realtà, i due concetti si integrano: la tradizione è una realtà viva, include perciò in se stessa il principio dello sviluppo, del progresso. Come a dire che il fiume della tradizione porta in sé sempre la sua sorgente e tende verso la foce”: è quanto ha detto il Papa ai partecipanti al Convegno promosso nel 50.mo anniversario di fondazione del Pontificio Istituto liturgico presso il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo. Di seguito il testo del discorso del Papa ...
Oggi la Guardia Svizzera Pontificia celebra la propria festa in memoria del sacrificio di 147 soldati del Corpo caduti nel “Sacco di Roma”, il 6 maggio 1527, nell’atto di difendere Papa Clemente VII dall’assalto dei Lanzichenecchi. Stamani il Papa ha riservato un’udienza speciale per l’occasione.
Cresce l’attesa nel Veneto per l’arrivo, il prossimo 7 maggio, del Papa in visita pastorale per due giorni nel nord est d’Italia. Il Santo Padre farà tappa nel pomeriggio di sabato ad Aquileia, dove nell’aprile del 2012 si terrà il Convegno delle diocesi del Triveneto, quindi si trasferirà a Venezia per incontrare la cittadinanza in Piazza San Marco, mentre domenica celebrerà al mattino la Santa Messa nel Parco di San Giuliano a Mestre. Fitto di appuntamenti il programma di questo viaggio apostolico, il 22.mo in Italia di Benedetto XVI, in 6 anni di Pontificato.
Benedetto XVI ha deciso di affidare l'Italia alla Vergine Maria. Un comunicato della Santa Sede diffuso il 4 maggio dice che, «accogliendo l'invito del cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, Benedetto XVI si recherà nella basilica di Santa Maria Maggiore, giovedì 26 maggio 2011, per presiedere la recita del Santo Rosario, insieme con i vescovi italiani». In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Chiesa desidera affidare a Maria, invocata con il titolo di Mater Unitatis, tutto il popolo italiano. Per questo il Consiglio Episcopale Permanente della Cei lo scorso marzo ha stabilito di invitare tutte le diocesi a proporre un momento di preghiera mariana.
Dopo le batoste elettorali subite quest’anno dalla CDU ad Amburgo e nel Baden-Württemberg, la guida politica del partito, nonostante la crisi economico-finanziaria del Paese sia ormai alle spalle, pare vacillare sempre più. Tra le varie anime, quella cattolica è da qualche tempo una delle più inquiete e deluse dall’attuale corso del partito a guida Merkel. Il tema della nascita di un nuovo partito conservatore in Germania si va ponendo ormai da tempo. E questo sebbene gli stessi responsabili della CDU facciano il possibile per evitare il dibattito. Di recente è stato fondato l’AEK, un gruppo di cattolici impegnati in politica, e tuttavia, ha dichiarato di recente p. Wolfgang Ockenfels, domenicano, docente di dottrina sociale ed etica cattolica alla Facoltà Teologica di Treviri e sostenitore dell’iniziativa, «il gruppo al momento non gode di alcuna considerazione da parte dei funzionari della CDU e il fatto che il partito non ritenga necessario prendere sul serio e confrontarsi con le legittime richieste e preoccupazioni di questo gruppo lo reputo un errore che non sarà certo privo di conseguenze».
L’attivista statunitense Wendell Phillips, vissuto nell’Ottocento, una volta ebbe a dire: “Il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza”. Ora pare proprio che occorra vigilare assai sulla proposta di legge denominata “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento”, in approvazione in questi giorni alla Camera. Infatti il testo, seppur non ancora definitivo, presenta alcune fessurazioni giuridiche molto pericolose e inquietanti. Infatti un elemento da tenere in considerazione quando si analizza un testo normativo è la sua efficacia. Cioè ogni volta che si giudica la validità di una legge bisogna farsi anche questa domanda: gli effetti delle disposizioni di tale legge rimarranno scritti sulla carta oppure produrranno identiche conseguenze giuridiche anche nella prassi? Detto in altri termini: questa legge è scritta così bene che anche il giudice più ideologizzato non potrà che applicarla in modo fedele ai principi che ispirarono gli estensori della stessa, oppure è piena di ambiguità e di oscurità che consentiranno di manipolarla a proprio uso e godimento? Se dunque il criterio di efficacia non viene soddisfatto si corre il rischio di scrivere ottime norme, ma vergate sull’acqua. La legge cosiddetta sul fine vita, come anticipato, sotto questo versante non ci lascia completamente tranquilli e per alcuni aspetti pare essere una legge fragile che paradossalmente nutre l’ambizione di tutelare i più fragili. Vediamo qui di seguito allora alcune criticità presenti nel testo attuale.
L’accordo storico che riconcilia Hamas e al-Fatah è nato da una furibonda guerra diplomatica, ma è nato; il 4 maggio, al Cairo, nella sala riunioni dei servizi segreti egiziani che han fatto da mediatori. Finisce qui la sfida che per quattro anni ha contrapposto le due anime del mondo palestinese, quella “estrema”, islamista, di Hamas, che dal 2005 governa sulla Striscia di Gaza, e quella “presentabile”, laica, dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) in Cisgordania, ruotante attorno all’Organizzazione per la Liberazione della Palestina egemonizzata dal partito al-Fatah. Nascerà - loro dicono entro l’anno - lo Stato palestinese unitario, che Khaled Meshaal, capo dell’ufficio politico di Hamas, benedice dicendo: «La nostra divisione serviva solo al nemico sionista». Cosa ciò significhi, lo si comprende ricordando chi sono i soggetti contraenti il nuovo patto di unità nazionale.
Non ricordo più dove ho visto la foto di Marco Travaglio che fa la comunione. Invito la "Bussola" a pubblicarla perché la cristiana correzione è un dovere cattolico. Così, tanto per ricordargli che non siamo musulmani. Infatti, il paradiso in cui il suo giornale, in vignetta, ha schiaffato Wojtyla è quello islamico, con le settanta vergini a cui, povere donne, ricresce dopo ogni copula l’imene. È vero, l’inserto satirico de Il Fatto è adesso diretto, se non ricordo male, da Stefano Disegni e, tecnicamente, non c’entrano più né Luca Telese, predecessore, né Travaglio. En passant, gli ultimi due hanno lavorato anni per il berlusconiano il Giornale: tanto per dire qual sia il giro mentale di chi per professione fa il giornalista. Come Marat, Mazzini, Marx (chissà perché tutti quelli che hanno la vocazione a insegnare al prossimo, anziché lavorare alle elementari vogliono fare i giornalisti).
«Ma di quali case-famiglia parla Repubblica? Quali rette sconsiderate? Quale lucro? Noi ci prendiamo cura dei minori che nessuno vuole, disabili e con gravi handicap, assistendoli di tasca nostra. Anzi paghiamo le inadempienze dello Stato. Vengano a visitare di persona le nostre realtà. Mi sembra davvero che ci sia un pregiudizio ideologico, solo perché spesso siamo noi enti ecclesiali impegnati sul fronte della carità». È molto amareggiato Paolo Ramonda, responsabile nazionale della Papa Giovanni XXIII, la comunità fondata da don Oreste Benzi nel 1968 che si batte contro ogni forma di disagio (handicap, tossicodipendenza, prostituzione). E proprio non riesce a mandar giù un articolo del quotidiano La Repubblica che accusa le case-famiglia di gestire un business da un miliardo all’anno sulla pelle dei minori.
Un insegnante ha effetto sull’eternità: non si può mai dire dove termina la sua influenza. (Henry Adams). Conobbi Emanuele Samek alla fine del liceo, invitato dal mio docente di religione ad un incontro presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, a Torino. Fu l’inizio di una frequentazione che sarebbe stata interrotta tre anni dopo dalla sua improvvisa morte. Ma l’amicizia no, quella non si interrompe. “Più forte della morte è l’amore..”; beh, vale anche per le grandi amicizie, in virtù della comunione dei santi. Ero già deciso a studiare filosofia, grazie al mio docente, il prof. Fornero, che sarebbe poi divenuto autore di uno dei manuali più diffusi nei licei italiani.
Repubblica commenta i dati Onu sulla demografia mondiale secondo cui nel 2100 supereremo i 100 miliardi. Si legge: «Se anche il pianeta riuscirà a sfamare tutti, se saremo di meno staremo meglio». Riccardo Cascioli, presidente del Cespas, dichiara: «Questa mentalità inaccettabile viene dal pensiero del movimento eugenetico che diede le basi al nazismo»
P. Giovanni Esti, sacerdote missionario comboniano, spiega la situazione dei cristiani in Egitto, commentando l'inserimento del paese fra gli Stati persecutori della libertà religiosa: «Chi ha fatto la rivoluzione vuole la convivenza tra cristiani e musulmani. Dopo Mubarak la situazione sembra peggiorata ma la speranza che le cose miglioreranno è motivata»
Il gruppo fondamentalista acquista sempre più spazio sui media e minaccia cristiani e musulmani moderati che appoggiano un governo laico. La paura di un regime islamico spinge anche la popolazione musulmana a emigrare in occidente.
Le nuove tecnologie pongono alla Chiesa una grande sfida, quella di evangelizzare con nuovi linguaggi e nuovi atteggiamenti. Lo ha affermato questo mercoledì a Roma monsignor Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. L'occasione è stata un seminario di studio promosso dall'Azione Cattolica italiana in vista della sua prossima assemblea nazionale, che avrà luogo nella capitale dal 6 all'8 maggio. “Le nuove tecnologie mettono di fronte a noi delle possibilità inimmaginabili”, ma allo stesso tempo “creano una cultura digitale, nella quale bisogna arrivare all’uomo con questo stesso linguaggio per convogliare nel suo interno il messaggio evangelico”, ha spiegato il presule.
Barbara Nicolosi incoraggia i cattolici a coinvolgersi nelle arti, soprattutto nel cinema, l'“arte del nostro tempo”. La fondatrice di “Act One”, un'organizzazione con base a Hollywood che promuove i valori cristiani nell'industria dell'intrattenimento, ha lanciato questo appello lunedì rivolgendosi agli studenti del Christendom College, in Virginia (Stati Uniti). La Nicolosi ha parlato del “Perché Hollywood Conta” traendo spunto dalla sua esperienza di consulente per il film “La Passione di Cristo” e di sceneggiatrice per una nuova pellicola su “Maria, Madre di Cristo”, nel cui cast figurano Al Pacino e Peter O'Toole e che verrà realizzata l'anno prossimo dalla MGM.
Sandra Samuel, che ha salvato la vita del piccolo Moshe Holtzberg, di appena due anni, durante gli attacchi terroristici a Mumbai (India) nel novembre 2008, riceverà un riconoscimento in Israele. L'omaggio avrà luogo in un atto commemorativo dell'Olocausto che hanno organizzato il 6 maggio la Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg, Casa Argentina in Israele Terra Santa e gli Amici Ispanofoni dell'Università di Tel Aviv. Sandra, cattolica nata in India, lavorava dal 2003 per il rabbino Gavriel Holtzberg e sua moglie Rivka nella Casa Jabad di Mumbai, ed era la bambinaia del piccolo Moshe fin dalla nascita.
Gli angeli sono una invenzione umana per rassicurare le persone o realtà concrete che intervengono nella storia di ognuno? A questa ed altre domande cerca di rispondere il libro di don Marcello Stanzione dal titolo “I Papi e gli angeli”
Impazzano le teorie dei complottisti che annoverano la morte di Osama bin Laden tra i grandi complotti come la presunta morte di Elvis, l'attentato alle Torri Gemelle, lo sbarco sulla Luna. Tante le teorie che circolano, tra cui: Osama è morto da anni, i pakistani l'hanno venduto, è fuggito dall'ospedale dove l'hanno portato, nella sua morte c'entra Donald Trump
Le scuole e le chiese cristiane hanno riaperto i battenti e le attività pastorali e sociali della comunità cristiana in Pakistan sono riprese a ritmi normali, anche se, dopo la morte di Bin Laden, il dibattito pubblico è infuocato e la tensione nella società resta alta. Come riferisce da Karachi all’Agenzia Fides padre Mario Rodrigues, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Pakistan, alla riapertura degli istituti (chiusi per motivi di scurezza dopo la morte del leader di Al Qaeda) “i fedeli sono prudenti, si cerca di portare avanti ogni attività con cautela, mentre restano le misure di sicurezza davanti alle strutture cristiane”.
Il movimento ecumenico indiano “Global Council of Indian Christians” (GCICC) ha annunciato per domani, 6 maggio, una Giornata di sciopero della fame che si terrà a Bubaneshwar, capoluogo dell’Orissa. Il Consiglio, come spiega a Fides il suo Presidente nazionale, Sajan K.George, intende attirare l’attenzione delle istituzioni sull’attuale situazione dell’Orissa, dove il fenomeno delle violenze, manifeste o latenti, sui cittadini di fede cristiana “continua in modo strisciante, pronto a riesplodere, con la copertura delle autorità civili”.
Questo venerdì, 6 maggio, esce negli Stati Uniti “There Be Dragons”, una storia d'amore, guerra e perdono scritta e diretta da Roland Joffé (“Mission”, “The Killing Fields”, “La Città della Gioia”), in cui il fondatore dell'Opus Dei è uno dei personaggi principali. In questa intervista concessa a ZENIT, Joaquín Navarro-Valls, portavoce di Giovanni Paolo e di Benedetto XVI dal 1984 al 2006, spiega i motivi per i quali ha deciso di investire in questo film, insieme a varie imprese televisive e circa un centinaio di investitori privati.
Il 23 aprile scorso, durante la veglia pasquale, mentre benediceva l’acqua prima di amministrare i battesimi, è deceduto mons. Pietro Li Hongye, vescovo della diocesi di Luoyang (Loyang), nella provincia di Henan (Cina Continentale). Il presule aveva 91 anni. Era nato il 6 gennaio 1920 in una famiglia cattolica da tre generazioni, nel villaggio di Xicunxian nella provincia di Henan. A 12 anni entrò nel seminario minore e, terminati gli studi nel seminario maggiore di Kaifeng, fu ordinato sacerdote il 22 aprile 1944. Fu più volte arrestato e messo in prigione, già da sacerdote, a partire dal 1955. Nel 1956 fu giudicato “ostinato” e condannato al carcere nella lontana provincia di Qinghai, dove rimase per 28 anni. Rilasciato nel 1984, era l’unico sacerdote in tutta la diocesi di Luoyang. Il 10 settembre 1987 fu ordinato vescovo di Luoyang. Il 25 giugno 1994 fu arrestato nuovamente e, poi, ancora nel 2001 mentre predicava un ritiro spirituale alle religiose della Diocesi.
La Chiesa è missionaria per sua natura: lo ha sottolineato stamane Benedetto XVI incontrando in Vaticano i membri della Papal Foundation, associazione caritativa statunitense fondata nel 1990 dal cardinale John Krol. Sostiene diocesi in difficoltà e interviene in Paesi colpiti da povertà, guerre, carestie.
Il consigliere speciale racconta ad AsiaNews le prime settimane di lavoro, nel dicastero del fratello assassinato. “Incontri interreligiosi ed educazione” per promuovere l’idea di convivenza interconfessionale. Il governo nomina un musulmano ministro per le Minoranze religiose. Che dichiara: legami “solidi” con le minoranze, lavorerò per la “sicurezza” di tutti.
La Russia è uno dei Paesi più religiosi in Europa. Il 50% dei credenti si dice ortodosso; il 4% musulmano. Pochi cattolici, protestanti, ebrei, buddisti.
In occasione della Domenica per la Vita (quest’anno anticipata per coincidere con la beatificazione di Giovanni Paolo II) il presidente della Commissione episcopale per la bioetica mons. Chang accusa: “La cultura della morte è dilagante e va fermata”.
Nel centro di Milano sono apparsi grandi manifesti che pubblicizzano l’eutanasia. Responsabili dell’iniziativa sono i soliti radicali dell’Associazione Luca Coscioni. Un consigliere comunale, Fabio Luoni, ha immediatamente sollevato il caso in Consiglio, chiedendo l’intervento del sindaco Letizia Moratti, la quale ha prontamente diffuso una nota per denunciare questa provocazione che offende la sensibilità della maggioranza dei milanesi e per rendere noto che ha incaricato gli uffici competenti per verificare se ci siano le condizioni per la rimozione della pubblicità.
“Ma quale protezione dei civili, questa è una guerra per eliminare una persona, e la si fa a qualunque costo. E non c’è nessun criterio cristiano in tutto questo”. La voce di monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, al telefono è ferma e decisa anche se lascia trapelare una certa amarezza per quanto sta accadendo. Quando sente parlare di protezione dei civili sbotta: “Forse che la popolazione di Tripoli non sono civili? Eppure bombardano da più di un mese, senza sosta, distruggendo la vita di questo popolo. Anche il figlio di Gheddafi era un civile. Hanno centrato la sua casa con un missile: è morto lui, un suo amico e tre bambini, nipoti di Gheddafi. Forse questi non sono civili? Non è vero che stavano in una area militare. La villa colpita era in un’area residenziale, dove abita molta gente benestante di Tripoli”.
Dopo l’uccisione di Osama bin Laden nel compound di Abbotabad i servizi segreti di mezzo mondo hanno alzato il livello di allerta segnalando il pericolo di ritorsioni jihadiste contro obiettivi occidentali e cristiani. Il pensiero non può non correre subito al Paese dove lo “sceicco del terrore” è stato scovato. Eppure il problema vero del Pakistan è che le sue mille ambiguità nei confronti del terrorismo danzano in ordine sparso attorno a un’unica verità certa: la legge sulla blasfemia che colpisce al cuore la comunità cristiana. È questa, infatti, la minaccia oggi peggiore. «La morte del capo di al-Qa’ida non ha mutato la condizione dei cristiani pakistani. La loro situazione attuale non è né peggiore né migliore di prima poiché il loro problema non è mai stato, direttamente, la galassia qaidista. Il vero, enorme guaio dei cristiani pakistani è il Codice penale del Paese». Secondo Shahid Mobeen, pakistano, classe 1975, docente incaricato di Pensiero e religione islamica nella facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense, quel Codice basta, infatti, e avanza.
Da anni, in quasi tutti i paesi d’Europa e non solo, vi è ogni anno un raduno nazionale, che prende il nome di “marcia per la vita”. Lo scopo è quello di manifestare pubblicamente una concezione della vita come dono intangibile, che è stata negata dal tempo in cui l’Occidente ha legalizzato e reso via via sempre più indifferente e banale il ricorso all’aborto. Questa marcia può essere di vari tipi, a seconda della sensibilità degli organizzatori e delle diverse attitudini dei vari popoli. Costituisce, però, in ogni modo, un richiamo pubblico, e soprattutto è l’occasione per trovarsi, tra quanti ogni giorno cercano di portare avanti la loro piccola o grande battaglia per la vita: i cosiddetti pro life, o, come si diceva in passato, pro vita.
Benedetto XVI ha detto di recente che per ora non ripeterà, come il suo predecessore Giovanni Paolo II, gli atti di consacrazione alla Madonna di diverse parti del mondo. Ma ha deciso di affidare l'Italia alla Vergine Maria. Un comunicato della Santa Sede diffuso ieri dice che, «accogliendo l'invito del cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, Benedetto XVI si recherà nella basilica di Santa Maria Maggiore, giovedì 26 maggio 2011, per presiedere la recita del Santo Rosario, insieme con i vescovi italiani».
La preghiera consiste nel parlare con Dio ed è un’arte da apprendere da Gesù stesso. E' quanto ha detto questo mercoledì, in piazza San Pietro, Benedetto XVI nell'inaugurare il nuovo ciclo di catechesi per l’Udienza generale. “Signore, insegnaci a pregare”: citando questo versetto del Vangelo di Luca (11, 1) il Papa ha voluto introdurre questo nuovo percorso di riflessione che attinge alla Sacra Scrittura e alla grande tradizione dei Padri, dei maestri di spiritualità e della liturgia per proporre ai credenti una sorta di “Scuola della preghiera”. La prima lezione, ha spiegato il Pontefice, ci viene dal Signore attraverso il suo esempio. I Vangeli ci descrivono, infatti, “Gesù in dialogo intimo e costante con il Padre: è una comunione profonda di colui che è venuto nel mondo non per fare la sua volontà, ma quella del Padre che lo ha inviato per la salvezza dell’uomo”.
La beatificazione di Giovanni Paolo II è servita per aprire nuove frontiere alla comunicazione della Santa Sede, soprattutto su Internet. Una delle grandi novità è stata rappresentata dai servizi in diretta e in differita che il Centro Televisivo Vaticano ha diffuso in streaming su Internet in modo praticamente ininterrotto, trasformandosi in un'autentica televisione mondiale. E' stato un nuovo passo per la comunicazione della Santa Sede, perché questa piattaforma servirà per trasmettere gli eventi in diretta della Santa Sede, iniziando dalle udienze generali del mercoledì o dall'Angelus domenicale.
In un secolo, la storia rimane caratterizzata dagli “eventi”; in un decennio sono le persone e le loro azioni – anche le piccole azioni – che la determinano. Se questo è vero, mi sia consentito sintetizzare la storia della vita di Giovanni Paolo II – così come io la vedo – con un piccolo aneddoto. In una delle sue visite in Polonia si accorse di un pezzo di pane per terra; si inginocchiò, lo baciò e lo mise sul prato perché lo mangiassero gli uccelli.
La difesa della libertà di religione e di culto è una “sfida” da “accogliere”, afferma Papa Benedetto nel Messaggio che ha inviato al Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, la prof.ssa Mary Ann Glendon, in occasione della XVII Sessione Plenaria dell’Accademia, svoltasi in questi giorni in Vaticano sul tema “Diritti universali in un mondo diversificato. La questione della libertà religiosa”. “Le radici della cultura cristiana occidentale restano profonde”, sottolinea il Papa nel testo, ricordando che “è stata quella cultura che ha dato vita e spazio alla libertà religiosa e che continua ad alimentare la libertà di religione e la libertà di culto, costituzionalmente garantite, di cui godono molte persone oggi”.
I partecipanti all'incontro di bloggers organizzato il 2 maggio in Vaticano dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali e dal Pontificio Consiglio per la Cultura hanno rivolto un appello alla Chiesa a non aver paura del dibattito. I 150 presenti hanno dato vita ad un'assemblea molto diversa da quella che in genere viene convocata in Via dell'Ospedale, accanto a Via della Conciliazione. Appena seduti, praticamente tutti hanno acceso il proprio computer portatile o hanno tirato fuori il telefono cellulare per collegarsi a Internet. Durante l'incontro, la discussione su Facebook o Twitter ha raggiunto un'enorme intensità.
“Vivere la fede, amare la vita. L’impegno educativo dell’Ac”: è questo il tema della XIV Assemblea nazionale dell'Azione cattolica italiana che si aprirà nel pomeriggio di venerdì 6 maggio a Roma (Domus Pacis, via di Torre Rossa 94). "Da sempre l'Azione cattolica - afferma una nota della Presidenza nazionale - sceglie di condividerere la vita delle persone attraverso un concreto accompagnamento educativo calibrato a misura di ogni età".
Tema: consacrarsi a Maria, interverranno Mons. Domenico Sigalini, Marija Pavlovic Lunetti, messa con don Giovanni d'Ercole.
L’autentica libertà religiosa permette alla persona umana di realizzarsi pienamente e in tal modo contribuire al bene comune della società. Lo sottolinea Benedetto XVI nel messaggio inviato alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, riunita per cinque giorni in Vaticano, sul tema “Diritti universali in un mondo diversificato. La questione delle libertà religiosa.” Esperti di varie discipline si sono interrogati ed hanno cercato risposte rispetto ai nuovi scenari geopolitici, alle nuove sfide ideologiche e culturali ed ai rischi crescenti di violazioni della libertà religiosa nel mondo.
All’udienza generale di stamani in una Piazza San Pietro gremita di fedeli, Benedetto XVI ha iniziato una nuova serie di catechesi dedicata al tema della preghiera. L’uomo di tutti i tempi, ha osservato il Papa, prega perché “non può fare a meno di chiedersi quale sia il senso della sua esistenza”. Al momento dei saluti ai pellegrini, il Papa ha rivolto un pensiero speciale ai fedeli polacchi venuti a Roma per la Beatificazione di Giovanni Paolo II e, all’inizio del mese mariano, ha affidato alla Vergine i giovani, i malati e le famiglie.
Una donna è morta a Roma, nel centro, a due passi dal capolinea degli autobus, ma anche della sontuosa Galleria Colonna, dalle vie dello shopping e dai palazzi della politica. L’hanno trovata così, un fagotto immobile accoccolata sui gradini di una porta. Chiamiamola Marietta: cinquant’anni, poco più, ma poteva averne settanta, ottanta, tante le ferite e le cicatrici della vita su un volto senza età. Non è morta di freddo, non fa freddo in questa Roma che si scrolla di dosso a fatica il clima di festa e di attesa per la beatificazione del Papa. In migliaia hanno passato le notti all’aperto, sulle rive del Tevere, sull’erba umida del Circo Massimo, in queste ultime notti. Non faceva freddo, anzi, l’aria profuma di primavera e di tigli fioriti.
Ascoltate il bellissimo commento al vangelo di Radio Vaticana di domenica prossima, terza domenica di Pasqua.
L’esultanza del popolo americano per l’uccisione di Osama bin Laden è comprensibile: per dieci anni ha rappresentato il simbolo del male, colui che aveva inferto agli Stati Uniti una ferita inguaribile con l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2011. Per catturarlo e per fargli terra bruciata intorno è stata lanciata una guerra contro l’Afghanistan e poi un’altra contro l’Iraq, due guerre che si trascinano ancora con pesanti conseguenze nella società americana e grave imbarazzo del governo di Washington che non ha ancora chiaro in che modo uscirne.
Non una gita fuori porta per il giorno di Pasquetta, né un ‘respiro’ di qualche giorno nella ‘casa in montagna’, come ormai sempre più frequentemente si usa, con la famiglia o con gli amici. Nemmeno una gita più o meno esotica, per il matrimonio reale inglese o verso le decantate spiagge atlantiche.
“Tre fratelli cristiani torturati per forzarli a confessare di aver ucciso la sorella convertita all’islam”: con questo titolo va in onda su iReport di CNN un terribile video ripreso, evidentemente, con un telefonino nella stazione di polizia di Kirdash, a detta del suo autore. Le scene drammatiche sono evidentemente quelle di un pestaggio nei confronti di tre uomini.
Se lo status di “rifugiato economico” venisse riconosciuto dal diritto internazionale, probabilmente milioni di africani rientrerebbero nella definizione - persone costrette a espatriare a causa di condizioni permanenti e generalizzate di sottosviluppo - e meriterebbero asilo. Si può infatti negare lo stato di pericolo costante di chi vive con meno di un dollaro al giorno? In questa situazione si trova attualmente quasi il 53% della popolazione africana, secondo le stime ufficiali, e i tassi di disoccupazione astronomici lo confermano. Il primato spetta alla Liberia con un tasso di disoccupazione dell’85%, seguita dallo Zimbabwe con l’80% e dal Burkina Faso con il 77%.
Il Cardinale Arcivescovo dell'Avana, Jaime Ortega, ha invitato i fedeli a partecipare alla Santa Messa presieduta, in occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, dal Nunzio Apostolico Angelo Becciu nella Cattedrale della capitale cubana questa domenica pomeriggio. Funzionari del Governo di Raúl Castro erano presenti alla celebrazione, diffusa dalla televisione vaticana e ritrasmessa in differita da quella statale.
L'Arcidiocesi di Washington sta aprendo un nuovo seminario che porta il nome del Beato Giovanni Paolo II, beatificato questa domenica in Vaticano. L'Arcidiocesi ha annunciato sabato che il Cardinale Donald Wuerl ha istituito formalmente il “Seminario Beato Giovanni Paolo II”, che verrà benedetto il 22 ottobre, giorno della festa del Pontefice defunto. “Papa Giovanni Paolo II è stato un modello speciale per tante persone come sacerdote, Vescovo e Papa straordinario”, ha dichiarato il porporato.
La Sindone studiata da diversi punti di osservazione: storico, archeologico, chimico e perfino botanico e numismatico. Di questo si è parlato alla conferenza organizzata l’Istituto di Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”, a cui ha preso parte il prof. Pierluigi Baima Bollone, medico legale tra i più conosciuti in Italia e all’estero, autore di numerosi studi scientifici sulla Sacra Sindone e considerato uno dei maggiori esperti dell’argomento.
Centocinquanta bloggers, autori di scritti personali su Internet, si sono ritrovati, ieri pomeriggio, in Vaticano, su invito dei Pontifici Consigli per la Cultura e per le Comunicazioni Sociali. Diverse altre centinaia erano state le richieste di partecipazione, impossibili da esaudire per limiti logistici.
I media e l’etica al centro dell’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di maggio. Ne parliamo oggi, in concomitanza con la Giornata mondiale per la libertà di stampa, “che rappresenta – sottolinea il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon in un messaggio per la ricorrenza – uno dei mezzi più potenti per svelare i misfatti e ripristinare la fiducia nell’opinione pubblica”, quando "i governi reprimono i propri popoli sottraendosi ad ogni controllo.”
Editorialista pakistano: la guerra fra religioni è un “pericolo reale”. Paul Bhatti, consigliere speciale per le Minoranze, spiega che la morte del leader di al Qaeda “è il primo passo verso l’eliminazione del terrorismo”. Per mons. Rufin Anthony “non si può esultare per la morte di un uomo”. Vescovo anglicano chiede maggiore attenzioni per i cristiani, nel timore di attentati.
Ieri sera, dopo la chiusura della Basilica di San Pietro al pubblico, si è svolta la cerimonia per la reposizione delle spoglie del Beato Giovanni Paolo II, trasferite - come annunciato nei giorni scorsi - sotto l’altare della Cappella di San Sebastiano, all’interno della Basilica stessa. Il rito è stato presieduto dal cardinale Angelo Comastri, mentre già da questa mattina i pellegrini possono venerare il Beato nella sua nuova collocazione.
I “taglia lingua” e i “taglia gola”. I primi rappresentano l’Islam radicale “in giacca e cravatta”, cioè coloro che “sfruttano le nostre leggi per affermarsi e la sharia per sottometterci”. I secondi sono invece coloro che “perseguono la conquista del potere sormontando i cadaveri dei nemici dell’Islam”. Con l’uccisione di Osama Bin Laden, scrive Magdi Cristiano Allam nel suo articolo su Il Giornale, per l’Occidente sarà più facile sconfiggere il terrorismo dei “taglia gola”, dei “bombaroli”, anche se l’attenzione dovrà rimanere alta perché “questo terrorismo cercherà nell’immediato di assestare dei colpi particolarmente cruenti”. Prima o poi “sgomineremo i terroristi” mentre “i simboli del potere islamico che si diffondono tra noi finiranno per trasformarsi in una realtà strutturale” e alla fine “ci imporranno l’islamizzazione”.
Quarant’anni di vita dedicati alla promozione della missione in Burundi, 82 anni il prossimo 4 agosto, padre Giacomo Massa è un frate francescano che vive oggi presso la comunità della Spezia dopo aver per quindici anni svolto il compito di ministro provinciale di Genova. Scopriamo con lui come l’esempio di san Francesco d’Assisi sia giunto fino nella terra degli hutu e dei tutsi.
Un mese fa un terremoto violentissimo ha colpito il Giappone causando circa 27mila morti, un’immane tragedia che tutto il mondo ha vissuto emotivamente ora per ora attraverso i mass media. Un'altra tragedia colpisce la stessa nazione pur essendo questa una delle più ricche e tecnologiche potenze mondiali: nel 2009 il numero dei suicidi ha superato per il dodicesimo anno consecutivo la soglia dei 30mila, ogni anno ci sono stati più morti di quelli dovuti al terremoto ed allo tsnumani. Tutto però è avvenuto senza dirette TV e senza che il grande pubblico sia stato coinvolto ed informato: la somma di 30mila apocalissi individuali fa molto meno clamore di una apocalisse collettiva.
Dopo la beatificazione di Giovanni XXIII (1881-1963), che convocò il Concilio Ecumenico Vaticano II, quella di Giovanni Paolo II (1920-2005) proclama per la prima volta beato uno dei padri conciliari che animarono le discussioni nell’aula dell’assise ecumenica. Nell’omelia per la Messa di beatificazione, Benedetto XVI ha voluto insistere su questo speciale legame fra il beato Giovanni Paolo II e il Concilio, leggendo all’immensa folla convenuta in Piazza San Pietro le parole del Testamento di Papa Wojtyla: «Desidero ancora una volta esprimere gratitudine allo Spirito Santo per il grande dono del Concilio Vaticano II, al quale insieme con l’intera Chiesa - e soprattutto con l’intero episcopato - mi sento debitore. Sono convinto che ancora a lungo sarà dato alle nuove generazioni di attingere alle ricchezze che questo Concilio del XX secolo ci ha elargito. Come vescovo che ha partecipato all’evento conciliare dal primo all’ultimo giorno, desidero affidare questo grande patrimonio a tutti coloro che sono e saranno in futuro chiamati a realizzarlo. Per parte mia ringrazio l’eterno Pastore che mi ha permesso di servire questa grandissima causa nel corso di tutti gli anni del mio pontificato».
Con ancora negli occhi le commoventi immagini della beatificazione di Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro a Roma, cui hanno partecipato almeno un milione e mezzo di fedeli, pubblichiamo il testo dell'omelia pronunciata da papa Benedetto XVI nell'occasione.
Lenin Raghuvanshi, attivista per i diritti umani, commenta per AsiaNews gli insegnamenti del papa polacco nel campo dei diritti umani, a un giorno dalla sua beatificazione. Papa Wojtyla, insieme a Madre Teresa, ha mostrato come la stessa povertà sia una forma di violenza.
L’arcivescovo emerito di Lahore chiede maggiore protezione per i fedeli, nel timore di attacchi da parte dell’ala fondamentalista pakistana. Chiuse scuole, uffici e istituti nel timore di attentati. Movimenti estremisti negano la morte del leader di al Qaeda. Per un alto esponente dei servizi segreti pakistani è una mossa elettorale di Barack Obama. Ancora due vittime cristiane.
È morto il 19 aprile a 88 anni agli Ospedali Riuniti di Bergamo, Gervasio Chiari, fondatore nel 1957 della Sebino Bambole. Alpino, reduce della battaglia di Nikolajewka (meritò anche una medaglia d’argento) nel Dopoguerra fondò a Pilzone d’Iseo la sua azienda che nel 1960 trasferì a Cologne il suo paese natale. Dallo stabilimento di via Antonelli nei primi anni ‘60 uscì il “Cicciobello”, il bambolotto per antonomasia, mito e delizia di generazioni di bambine. Ma cosa ne è di Cicciobello? Se ne sono perse le tracce dall’immaginario e dalla pubblicità. Eravamo soliti vedere bambine che giocavano per ore con questo bambolotto; ora non più: negli spot il bambolotto è stato rimpiazzato da Barbie, Bratz, Winx, cioè dalle giovani pseudo anoressiche che sostituivano il modello bimba-futura-madre, con quello bimba-futura-modella. E non sappiamo se fosse meglio un modello culturale o l’altro: entrambi davano un significato omologante, da cui non ci si tirava fuori, proprio come i maschietti giocavano prima tutti coi fucili, poi tutti con i videogame (che evoluzione!).
Alle 18 circa di ieri, 2 maggio 2011, i cancelli della basilica di san Pietro sono stati chiusi, e quel giro di chiave ha chiuso, di fatto, il triduo di celebrazioni per la beatificazione di papa Wojtyla. La lunga fila non si era ancora esaurita, molti fedeli sono rimasti fuori, forse un po' delusi ma non ci sono state proteste. Quelli che oggi sono ancora a Roma potranno dire una preghiera di fronte al nuovo definitivo sepolcro di Giovanni Paolo II, allestito nella cappella di San Sebastiano, la seconda sulla destra entrando nella basilica vaticana, subito dopo la Pietà di Michelangelo.
Il simbolo della croce rossa risale a San Camillo, che nel XVII secolo fu il fondatore dei Ministri degli infermi e che è tuttora il patrono dei malati e degli infermieri. Oggi, il suo primo figlio spirituale in Sri Lanka spera di poter portare avanti la sua missione, aprendo un giorno un centro di cure per i malati di Aids nella sua terra d’origine. Il padre camilliano Massimiliano Ranatunga è nato a Ragama vicino Colombo. Da giovane, Nihal (Massimiliano è il suo nome di battesimo) è stato buddista cingalese. Ma le difficoltà economiche conseguenti alla morte di suo padre hanno innescato una catena di eventi che hanno portato alla sua conversione e poi alla sua vocazione religiosa. Padre Ranatunga ha parlato con il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre.
“L’abuso è nel cuore dell’uomo, ed è il cuore a dover cambiare”. Lo ha detto mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, nel celebrare il 29 aprile, alla presenza di autorità civili, militari, religiose, ragazzi di tutte le scuole di Avola, la Santa Messa presso la parrocchia Madonna del Carmine di Avola. Con la presenza di mons. Staglianò, la XV edizione della Giornata bambini vittime della violenza, dell'indifferenza e dello sfruttamento, apertasi il 25 aprile sul tema “Abbiamo ritrovato la vita” e organizzata dall'Associazione Meter (www.associazionemeter.org) di don Fortunato Di Noto, ha vissuto il suo momento spirituale. Per l'occasione, una gigantesca icona del “Gesù buono e bel pastore” con la scritta “chi accoglie i bambini accoglie me” dominava la navata centrale.
La Sacra Sindone è stata da sempre al centro di un grande interesse da parte del mondo scientifico. Si tratta, forse, dell’oggetto più studiato al mondo, da diversi punti di osservazione: storico, archeologico, chimico e perfino botanico e numismatico. Per approfondire ancora di più questo tema l’Istituto di Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” di Roma ha invitato il prof. Pierluigi Baima Bollone, medico legale tra i più conosciuti in Italia e all’estero, autore di numerosi studi scientifici sulla Sacra Sindone e considerato uno dei maggiori esperti dell’argomento. “Ricordo – ha detto durante la conferenza il medico legale – che in occasione degli esami svolti sul lenzuolo nel 1978 ho chiesto ed ottenuto di prelevare alcuni fili sui quali ho potuto dimostrare l’esistenza di sangue e che si tratta di sangue umano. Questi risultati sono stati confermati da tutti ricercatori che si sono successivamente occupati della questione”.
Sembra che un paese della campagna veneta, radicato nel suo mondo tradizionale, non sia l’osservatorio più adatto per analizzare in diretta lo svolgersi degli avvenimenti del mondo, tanto più quando si tratta di quegli avvenimenti che la società, distratta da ben altri interessi, evita di mettere in rilievo. Eppure, per vie strane e misteriose, lampi di conoscenza svelano panorami lontani, ma così familiari a noi che crediamo, le chiamerei prospettive di vitalità che ci parlano di una fede che unisce come una grande rete coloro che credono, a qualunque nazione appartengano. L’interesse per l’adorazione a Cristo Signore nell’Eucaristia è diventata in me un interesse e una esigenza apostolica dal giorno in cui mi sono accorto che questo atto di fede non era un’utopia legata a tempi ormai tramontati, ma una pratica in sintonia con la sensibilità dei giovani.
Più di 77 incontri, concerti, mostre, spettacoli di cinema e teatro si svolgeranno tra Milano, Varese, Lecco e Monza, tra il due e il 29 maggio. L’iniziativa è promossa dal servizio per il Coordinamento dei Centri Culturali Cattolici della diocesi di Milano ed ha per tema “I Giovani – il futuro”.
Una preghiera a Maria, Madre di Cristo, perché “rinnovi il mondo dal di dentro”: l’ha pronunciato ieri sera Benedetto XVI, in video collegamento con il Circo Massimo di Roma, dove si è svolta la Veglia di preghiera in preparazione alla Beatificazione di Giovanni Paolo II. Circa 200mila i fedeli presenti che hanno vissuto l’evento con commozione ed hanno poi animato con la preghiera le otto Chiese di Roma rimaste aperte tutta la notte.
Decine di migliaia di persone sono tornate a riempire questa mattina Piazza San Pietro per partecipare alla Messa di ringraziamento per la Beatificazione di Giovanni Paolo II. Presieduta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, la celebrazione si è aperta con un indirizzo di omaggio del cardinale arcivescovo di Cracovia, Stanislaw Dziwisz, che ha definito Papa Wojtyla il “grande apostolo” della Divina Misericordia assieme a Santa Faustina Kowalska.
Si avvicina la beatificazione di padre Clemente Vismara, missionario e “Patriarca della Birmania”, in piazza Duomo a Milano la domenica 26 giugno 2011. Fervono i preparativi da parte della Curia diocesana di Milano, della cittadina di Agrate Brianza (patria di Clemente) e del Pime di Milano, l’Istituto a cui apparteneva il prossimo Beato. Si prevedono circa 10-12.000 fedeli in piazza Duomo (ore 10-12) per la Messa e la cerimonia di beatificazione. Ma si avverte anche il bisogno di preghiere affinchè Clemente susciti tante e sante vocazioni sacerdotali, religiose e missionarie, come ha sempre fatto con i suoi scritti mentre era ancora in vita (1897-1988).
«Un tempo da segretario del Partito Comunista affiggevo murales per la festa del 1 maggio. Oggi però bisognerebbe mettere manifesti per denunciare logiche produttive che annullano la dignità dell’uomo. Nel mondo del lavoro va rimessa al centro la persona, come insegna il cristianesimo». Con questo spirito si appresta a celebrare la giornata dei lavoratori, il filosofo Pietro Barcellona, che dopo anni di militanza comunista ha scoperto la fede in Cristo, come ha raccontato in un libro recente Incontro con Gesù (Marietti, pp. 144, euro 14).
Quale responsabilità ha uno scrittore di fronte ai fatti, alla vita, agli avvenimenti anche tragici che accadono? Un testo della sociologa francese Gisèle Sapiro, edito recentemente da Seuil, indaga il compito dello scrittore. Il titolo è emblematico: La responsabilità dello scrittore. Nella storia contemporanea un intervento dell’intellettuale Émile Zola intitolato J’accuse è diventato l’emblema dell’impegno dell’intellettuale nei confronti della società, per la difesa della verità e della giustizia.
Vi sono pillole davvero difficili da mandar giù, soprattutto perché non di rado il loro incarto è la menzogna ideologica. Una di queste è sicuramente la cosiddetta pillola del giorno dopo. La vulgata corrente, che spesso la confonde con la RU486, pensa che questo preparato chimico abbia effetti solo contraccettivi. Se la prendi entro 72 ore dal rapporto sessuale non rimarrai incinta, così ci viene fatto credere.
Per p. Lombardi, direttore della Sala Stampa, il leader di Al Qaeda ha diffuso “divisione e odio fra i popoli”, ma “di fronte alla morte di un uomo, il cristiano non si rallegra mai” e si impegna a non creare “crescita ulteriore di odio”. Negli Usa si continua a festeggiare la morte di Osama. In Pakistan un giornale cita il Vaticano solo a metà: per sottolineare l’odio di Bin Laden.
La folla ha assaltato case e luoghi di culto. La minoranza cristiana abbandona la città nel timore di nuove violenze. Il ritrovamento di una copia del Corano bruciata in un cimitero cristiano ha scatenato la reazione dei musulmani. In città vietati gli assembramenti. Paul Bhatti conforta le vittime e invita le persone alla calma.
I seguaci ella Chiesa domestica di Shouwang da quattro domeniche si riuniscono in piazza per pregare, dopo che le autorità li hanno cacciati dai loro locali. La polizia ogni volta arresta decine di cristiani, i loro pastori sono ristretti a casa da un mese.
Erano già stati selezionati, i successori di Osama bin Laden, il leader di Al Qaida ucciso ieri notte dalle forze armate congiunte di Stati Uniti e Pakistan. Si sono riuniti immediatamente dopo la notizia della sua morte presso Mir Ali, nelle regioni tribali del Pakistan al confine con l'Afghanistan. La notizia è data dal sito del quotidiano tailandese Asia Times che cita fonti del Nord Waziristan.
Le 200.000 persone che hanno partecipato questo sabato sera alla veglia di preparazione alla beatificazione di Giovanni Paolo II hanno scoperto aspetti sconosciuti della sua vita grazie alle testimonianze dei suoi più stretti collaboratori. L'intervento più atteso, seguito anche dai canali televisivi di oltre 100 Paesi, è stato però quello di suor Marie Simon-Pierre, religiosa delle Maternità Cattoliche, la cui guarigione dal morbo di Parkinson è stata il fenomeno scientificamente inspiegabile che ha permesso il riconoscimento della beatificazione del Pontefice polacco. “Giovanni Paolo II vi sta guardando dal cielo, e sorride”, ha detto la religiosa, che ha riferito dettagli sulla sofferenza che le aveva provocato la stessa malattia che affliggeva Papa Wojtyła e ha confessato: “Sono colpita dal fatto che la mia esperienza abbia partecipato alla beatificazione di Giovanni Paolo II, e di poterlo testimoniare qui”.
Il Cardinale Stanislaw Dziwisz è l'attuale Arcivescovo di Cracovia, però finora tutti lo conoscevano come il segretario personale di Giovanni Paolo II, incarico che ha ricoperto per quarant'anni, da quando cioè Karol Wojtyla era stato nominato alla guida della sua stessa diocesi. In questa intervista, che si può vedere per intero sul sito di Aleteia, il porporato spiega qual è il segreto del nuovo Beato.
Quando alle 10 e 38 di ieri 1° maggio il velo che copriva il grande ritratto di Giovanni Paolo II posto sulla facciata di San Pietro è stato lasciato cadere ed è comparso il volto giovanile e radioso del papa polacco, la piazza e via della Conciliazione e tutte le strade e le piazze di Roma sono esplose di gioia. Una felicità profonda, motivata, piena di ragioni. Benedetto XVI aveva appena pronunciato le solenni parole del rito: “Con la nostra Autorità Apostolica concediamo che il venerabile servo di Dio Giovanni Paolo II, papa, d’ora in poi sia chiamato Beato”.
Il gruppo di ricercatori, diretto dal Professor Jung Yeon Kim, del Cell and Gene Therapy Research Institute, presso il Pochon CHA University College of Medicine, a Seoul (Corea del Sud) ha ottenuto un nuovo successo per le cellule staminali del cordone ombelicale, applicandole alla terapia di ferite particolarmente difficili da curare, come quelle diabetiche. Nel numero di febbraio 2011 dell'importante rivista scientifica Cell Transplantation ha spiegato come utilizzare le cellule progenitrici endoteliali, derivate dalle staminali cordonali, per accelerare in modo significativo la chiusura di gravi lesioni diabetiche in un modello murino. Secondo il “corresponding author” dello studio, il dottor Wonhee Suh, anch'egli del CHA University Stem Cell Institute, il diabete è spesso associato con la presenza di frequenti ulcere con capacità di guarigione indebolite, se non, addirittura, compromesse.
Giovanni Paolo II è riuscito, “con la forza di un gigante”, a restituire al cristianesimo la sua forza trasformatrice del mondo e a far sì che i cristiani smettessero di aver paura di esserlo, ha affermato Papa Benedetto XVI questa domenica durante l'omelia della cerimonia di beatificazione del suo predecessore, in Piazza San Pietro. Davanti a più di un milione di pellegrini giunti a Roma da tutto il mondo, il Pontefice ha definito il nuovo beato un “gigante” che ha dedicato la sua vita a una “causa”: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”.
Con una cerimonia a cui hanno partecipato centinaia di migliaia - forse un milione – di fedeli, cardinali, patriarchi, delegazioni internazionali, Benedetto XVI ha proclamato beato Karol Wjtyla. È l’uomo devoto a Maria, che ha traghettato la Chiesa nel terzo Millennio, attuando la ricchezza del Concilio Vaticano II. Egli ha aperto a Cristo “la società, la cultura, i sistemi politici ed economici”, invertendo la tendenza ad emarginare la fede. Nei confronti di marxismo e ideologia del progresso ha rivendicato la forza della speranza cristiana, aiutando “i cristiani di tutto il mondo a non avere paura di dirsi cristiani, di appartenere alla Chiesa, di parlare del Vangelo. In una parola: ci ha aiutato a non avere paura della verità, perché la verità è garanzia di libertà”.
L’ex movimento indipendentista NII si è trasformato in una cellula del terrorismo islamico. Fra gli obiettivi un attentato dalla portata devastante, nei giorni di Pasqua, a una chiesa protestante. L’esplosione doveva coinvolgere anche un oleodotto poco distante l’edificio cristiano. La società civile chiede al presidente Yudhoyono meno parole e più azioni concrete.
Benedetto XVI, prima ancora dell’inizio della messa in piazza San Pietro, ha ufficialmente proclamato beato Giovanni Paolo II. È stato quindi scoperto l’arazzo che riproduce una foto di Karol Wojtyla del 1995 che capeggia sopra l’altare centrale e l’ingresso della Basilica. Dalla folla radunata in piazza e anche lungo via della Conciliazione si è levato un lungo applauso e anche le grida “Santo subito”, già sentite in occasione del funerale di Giovanni Paolo II, avvenuto l’8 aprile del 2005.
Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II, è stato proclamato beato. Una folla immensa diottre un milione di persone ha invaso Roma nella speranza di avvicinarsi a Piazza San Pietro dove si teneva la celebrazione di beatificazione. Ovviamente ci sono riusciti in pochi, mentre tutti sono comunque rimasti dove possibile per seguire lo storico evento. Papa Ratzinger, Benedetto XVI; ha ricordato con una omelia colma di emozione e gioia, la figura del suo predecessore. Ecco il testo integrale del suo discorso.
La folla in piazza San Pietro grida ancora “Santo subito” - Appena Benedetto XVI ha proclamato beato Giovanni Paolo II, dalla folla in piazza San Pietro è partito un applauso, mentre veniva anche scoperto l’arazzo che ritrae una foto del beato datata 1995, e spontanee sono partite le urla: “Santo subito”.
Benedetto XVI oggi in Piazza San Pietro ha già proclamato beato Giovanni Paolo II e prosegue la celebrazione in onore di Karol Wojtyla (clicca qui per la diretta streaming) in una Piazza San Pietro gremita di fedeli e pellegrini. Dopo la giornata di oggi, secondo quanto dispone il decreto circa il culto da tributare in onore del beato Giovanni Paolo II Papa, che trovate alla pagina successiva, nell’arco dell’anno successivo alla beatificazione di Giovanni Paolo II, ossia fino al 1° maggio 2012, sarà possibile celebrare una santa Messa di ringraziamento a Dio in luoghi e giorni significativi.
Fausto Bertinotti, una carriera politica di comunista, di sindacalista, di uomo delle istituzioni, coronata da un imprevisto premio alla memoria di Giovanni Paolo II. Perché da non credente critico come si definisce, ma aperto alle domande fondamentali, ha sempre provato per il Papa polacco ammirazione e stima per la sua visione dell’uomo. Ne parla con ritegno, e si è rifiutato in questi giorni convulsi ai talk show che liquidano 27 anni di pontificato in chiacchierate superficiali, condite da rivelazioni che sconfinano nel gossip.