MaM
Messaggio del 8 marzo 1982:Prima di cominciare la Via Crucis pregate sempre il Credo.

Notizie dai giornali cattolici



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Sarà sicuramente un caso, una curiosa coincidenza, ma l’offensiva sui giornali e in Parlamento contro i presunti privilegi della Chiesa cattolica in fatto di fisco è scattata subito dopo la discesa in campo della Massoneria. Accade infatti che il 19 agosto Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, si lanci in dichiarazioni piene di struggimento per il popolo italiano costretto a gravi sacrifici a causa della crisi economica. Ragion per cui non possono più essere ammesse “esenzioni feudali né privilegi di casta che hanno il sapore di un autentico insulto alla povertà e a milioni di italiani che lottano quotidianamente per far fronte a difficoltà di ogni tipo”. E chi sarebbe a godere di esenzioni feudali e privilegi di casta? All’inizio il Gran Maestro cita politici e calciatori, ma si capisce subito che è soltanto un paravento perché poi il comunicato punta dritto sul vero obiettivo: la Chiesa cattolica, a cui va tolta l’esenzione dall’Ici “per i beni immobili non destinati al culto”, e inoltre va congelato “l’8 per mille per tre anni fino al raggiungimento del pareggio di bilancio”. “Non siamo certo nostalgici delle leggi Siccardi che abolirono i privilegi del clero - quasi si scusa Raffi – né presi da furore giacobino, ma chiediamo giustizia ed equità sociale. Chi ha di più, apra i cordoni della borsa e dia l’esempio”.
All’udienza generale, Benedetto XVI evidenzia come davanti a una scultura, un quadro, una poesia o un brano musicale si possa percepire che di fronte a noi non c’è solo materia, “ma qualcosa di più grande, qualcosa che parla, capace di toccare il cuore, di comunicare un messaggio, di elevare l'animo”. “Quante volte allora le espressioni artistiche possono essere occasioni per ricordarci di Dio, per aiutare la nostra preghiera o per la conversione del cuore”.
Nel mese di settembre, Papa Benedetto XVI invita i cristiani a pregare per i docenti e per le comunità cristiane in Asia, informa l'Apostolato della Preghiera. L'intenzione di preghiera universale del Papa per il mese che inizia è la seguente: “Per tutti gli insegnanti, affinché sappiano trasmettere l'amore alla verità ed educare agli autentici valori morali e spirituali”. Il Pontefice propone anche questa intenzione missionaria per la Chiesa in Asia: “Perché le comunità cristiane sparse nel continente asiatico proclamino il Vangelo con fervore, testimoniandone la bellezza con la gioia della fede”.
“Ancora una volta un dissapore tra due gruppi è sfociato in violenze e questo è preoccupante, triste e pure imbarazzante”. Con queste parole mons. Ignatius Ayau Kaigama, arcivescovo di Jos, esprime in un colloquio con l’agenzia Fides, tutta l’amarezza per le nuove violenze che hanno colpito la sua città ieri sera. Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, un gruppo di musulmani che si apprestava a celebrare la fine del Ramadan è stato attaccato da alcuni giovani cristiani in un quartiere della città della Nigeria centrale. Secondo l'agenzia Misna, gli scontri avrebbero causato almeno 20 morti e 50 feriti.
“Venite in Terra Santa, non c’è nessun pericolo, Gerusalemme aspetta sempre i suoi figli”: è l’appello della Custodia di Terra Santa dopo il netto calo di pellegrini registrato negli ultimi quattro mesi. All’origine di questa diminuzione dei pellegrinaggi ci sarebbero la crisi economica e soprattutto l’instabilità della regione mediorientale. Tuttavia, "per i pellegrini non c’è nulla da temere": è quanto sottolinea il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa.
Questa è la storia di Giulia Gabrieli, 14 anni, malata di tumore. Sappiate fin da subito che Giulia ce l'ha fatta. È vero, non è guarita: è morta la sera del 19 agosto, a casa sua, nel quartiere di San Tomaso de' Calvi, a Bergamo, proprio mentre alla Gmg di Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani. Eppure ce l'ha fatta. Ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale che l'ha portata a dialogare con la sua morte: «Io ora so che la mia storia può finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che io chiedo al Signore perché ho tanti progetti da realizzare. E li vorrei realizzare proprio io. Oppure incontro al Signore, che è una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali. L'importante è che, come dice la beata Chiara Luce, sia fatta la volontà di Dio». Giulia era fatta così: diceva queste cose enormi, che a noi adulti tremolanti sembrano impronunciabili, con la lievità dei suoi 14 anni. Eppure era una ragazza normale. Anzi, rivendicava spesso la sua normalità: era bella, solare, genuinamente teatrale, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato.
Una domanda sorge spontanea di fronte alle ripetute esternazioni estive sulla lotta all’evasione fiscale e l’obbligo morale di pagare le imposte, provenienti non soltanto dalle più alte cariche dello Stato ma anche dal mondo cattolico. La domanda è questa: è legittimo fare pressioni morali e psicologiche sul contribuente affinché paghi le imposte senza contemporaneamente ricordare l’ingiustizia di uno Stato che chiede allo stesso contribuente la metà dei propri guadagni (il 48, 6% secondo il Corriere della Sera del 28 agosto)? E ancora: è giusto affermare che il contribuente è così tartassato dal fisco perché molti suoi concittadini (in particolare i lavoratori autonomi) non pagano le tasse e contemporaneamente non ricordare che se lo Stato uscisse dagli ambiti che non gli competono (RAI, Poste, Ferrovie, scuola, università) non avrebbe bisogno di così tante entrate? La domanda mi sembra fondata per ogni cittadino e in modo particolare per i cattolici tenuti ad accogliere i criteri di giudizio della dottrina sociale della Chiesa, soprattutto il principio di sussidiarietà che vieta alle società maggiori, in particolare allo Stato, di invadere il campo delle realtà più piccole (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1883).
La pedofilia? Un fatto "normale", che siccome la nostra società "retrograda" ancora non percepisce come tale va "normalizzato" a tutti i costi. Convinti di questo e convocati dalla B4U-ACT - una organizzazione pro-pedofilia che agisce dietro la maschera della cura dell’igiene mentale -, il 17 agosto a Baltimora, nel Maryland, si sono dati convegno un nugolo di ricercatori provenienti da uno stuolo di università statunitensi per ascoltare e applaudire la star riconosciuta di tutta la materia, il sessuologo Frederick S. Berlin, fondatore del National Institute for the Study, Prevention and Treatment of Sexual Trauma e della Clinica per i disordini sessuali dell’ospedale universitario Johns Hopkins. Chi vi ha partecipato in veste critica ne dà resoconti scioccanti, per esempio Matt Barber, vicepresidente del Liberty Counsel Action e corettore della Liberty University School of Law, un ateneo evangelicale di Lynchburg in Viginia (preziosa anche la testimonianza di Bon Hamer, ex agente dell’FBI che per tre anni ha frequentato sotto copertura ambienti pedofili e che oggi illustra adeguatamente l’ideologia della B4U-ACT).
Otto Neubauer, direttore dell'Accademia per l'Evangelizzazione della Comunità Emmanuel a Vienna, ha parlato sabato scorso alla presenza di Papa Benedetto XVI all'incontro del “Ratzinger Schülerkreis” delle difficoltà nel processo di apprendimento che la Comunità Emmanuel ha affrontato nel suo impegno per la nuova evangelizzazione. Proprio il tema della nuova evangelizzazione, al centro del convegno tenutosi in questa occasione a Castel Gandolfo e che ogni anno dal 1978 riunisce gli ex allieviche con il Papa ottennero il dottorato o l'abilitazione nelle università di Bonn, Münster, Tubinga e Ratisbona, guiderà le riflessioni della XIII Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi in programma per l'​​ottobre del prossimo anno. Già quest'anno, tuttavia, il Papa si incontrerà con i rappresentanti della Chiesa che operano nell'ambito della nuova evangelizzazione in Occidente.
Dal 23 al 25 settembre, Reggio Emilia, città in cui è nato il tricolore, festeggerà il patrono d'Italia, San Francesco d'Assisi. “Difficilmente si potrebbe trovare un’altra figura che incarni in sé in modo altrettanto ricco e armonioso le caratteristiche proprie del genio italico”, disse il beato Papa Giovanni Paolo II sul Santo umbro. La terza edizione del Festival Francescano, promossa e organizzata dal Movimento Francescano dell’Emilia Romagna, “declina attraverso conferenze, spettacoli e attività per bambini il modo in cui il francescanesimo ha contribuito a costruire i valori di riferimento della cultura italiana”, spiegano gli organizzatori in un comunicato. Lo scorso anno, il Festival ha registrato 25.000 presenze.
La Chiesa cattolica e la Federazione Luterana Mondiale preparano una dichiarazione comune sulla Riforma in vista del quinto centenario della pubblicazione delle 95 tesi di Lutero nel 2017, ha sottolineato la “Radio Vaticana” questo lunedì. Il Papa ha voluto dare una dimensione ecumenica al suo prossimo viaggio in Germania. Il Presidente del dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Cardinale Kurt Koch, lo ha annunciato in un'intervista concessa all'agenzia cattolica tedesca KNA. Il testo dovrebbe analizzare la Riforma alla luce dei 2000 anni di cristianesimo, indica l'emittente pontificia, aggiungendo che la commemorazione comune di questo anniversario potrebbe essere l'occasione di un mea culpa reciproco. Per il Cardinale Koch, serve “una purificazione comune della memoria”.
«Vostro figlio è autistico. Ha già dato tutto quello che poteva dare». Il pugno allo stomaco arriva di Gina Codovilli nel pieno fiorire della sua vita. 40 anni, sposata felicemente con Walter e orgogliosamente mamma di Simone e Gicomo, rimane impietrita di fronte al neuropsichiatra infantile che freddamente esamina il suo terzogenito, Andrea, di appena pochi mesi, e pronuncia una sentenza di morte, “ha già dato tutto”. Per questa madre è l’inizio del baratro. La disperazione e l’angoscia le tolgono il respiro e le offuscano i pensieri e prima ancora di capire cosa sta realmente accadendo al suo bambino, sente su di lei impietoso arrivare un grosso castigo, una punizione terribile e si chiede «Perché? Cosa ho fatto per meritare tutto questo?».
«Per noi cattolici egiziani la cosa più importante è che il regime di Mubarak sia finito, anche se la situazione oggi è confusa e sul futuro pesa la minaccia integralista. In ogni caso invitiamo i nostri giovani a partecipare alla battaglia politica per una società civile e democratica». Il cardinale Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti, che incontriamo a Rimini dove ha partecipato al Meeting di Cl, appare diviso tra due sentimenti. Il sorriso bonario e la serenità con cui ci racconta dell’Egitto mostrano un certo ottimismo e fiducia nel futuro, ma sotto sotto si capisce la forte preoccupazione per l’emergere di forze integraliste che potrebbero trasformare il sogno di un Egitto libero e democratico in un incubo.
Quanti Meeting di Rimini esistono? Trentadue nella successione del tempo, avendo preso avvio – significativamente – a un anno dall’inizio del pontificato di Giovanni Paolo II. Ma ogni volta il Meeting di Rimini, chiusosi sabato scorso, presenta una così vasta gamma di iniziative, che ciascun visitatore ne può saggiare solo una piccola parte, ritagliandosi un suo personale catalogo. I padiglioni della Fiera sono immensi, le cose da vedere e da sentire, innumerevoli.
“Perché le comunità cristiane sparse nel continente asiatico proclamino il Vangelo con fervore, testimoniandone la bellezza con la gioia della fede”: è questa l’intenzione di preghiera missionaria di Benedetto XVI per il mese di settembre. Il Papa si sofferma dunque sull’importanza dell’evangelizzazione nel continente asiatico.
Da due giorni non si hanno più notizie di Sharoon Daniel. Testimoni e telecamere lo hanno visto entrare nell’edificio, poi si sono perse le tracce. La famiglia chiede di pregare per il suo rilascio. La polizia non ha elementi utili al ritrovamento. A Faisalabad studenti coranici aggrediscono una 64enne domestica cristiana.
Imprenditrice italiana racconta che per la città si aggirano bambini di 9 anni armati fino ai denti dai ribelli. Necessarie forze di polizia per riportare la sicurezza per le strade e impedire le vendette fra lealisti e ribelli. Gheddafi scappa con i figli maggiori a sud-est di Tripoli e manda la moglie e la figlia in Algeria.
Il Papa ha nominato il Prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, il Cardinale Jozef Tomko, suo inviato speciale alle celebrazioni conclusive dell'anno giubilare per il sesto centenario del “miracolo eucaristico di Ludbreg”, che si celebrerà nell'omonimo santuario, nella Diocesi croata di Varazdin, il 4 settembre. In una lettera al Cardinale Tomko, scritta in latino e diffusa questo sabato dalla Sala Stampa della Santa Sede, Benedetto XVI ricorda che “senza l’Eucaristia non possiamo essere veri cristiani e la stessa Chiesa non può edificarsi per la salvezza degli uomini”. 600 anni fa, nel 1411, un sacerdote vide il vino trasformarsi in sangue mentre celebrava la Messa dubitando della verità della transustanziazione.
Negli istituti missionari italiani impegnati in Giappone, come il Pime e i Saveriani, si discute sulla missione nel Paese del Sol Levante: è proprio necessario continuare a mandare missionari in un paese dove la Chiesa è ormai fondata e ha un buon numero di vocazioni alla vita consacrata? Domanda interessante, alla quale i missionari che sono in Giappone rispondono dicendo che la missione giapponese è, come dire, profetica per il nostro Occidente e in tutto il mondo, che sarà sempre più secolarizzato e laicizzato. Chiedo a padre Alberto Di Bello (40 anni in Giappone intervistato a Milano due mesi fa) se pensa che il Giappone ha ancora bisogno di Gesù Cristo. Risponde: “Il giapponese è un grande popolo,lavoratore, unito, obbediente alle autorità. E’ un popolo religioso, che crede in Dio, ma non lo conosce. Lo immagina come un qualcosa di vago, inafferrabile, inconoscibile, che è nella natura, nel bello, nell’armonia delle cose. Ha bisogno della fede che Dio è persona, che si è rivelato in Gesù Cristo. Capiscono bene il comandamento di amare il prossimo, non capiscono quello di amare Dio. I cristiani, a poco a poco, entrano in questa visione, ma è un messaggio difficile da fare accettare. Per loro tutto è divinità e poi magari niente è divinità”.
Nel 2011, i cristiani dello Stato indiano dell'Orissa hanno continuato ad essere presi di mira e perseguitati, sottolinea un nuovo rapporto. A tre anni dalla serie di attacchi ai cristiani dell'agosto 2008, che hanno provocato 18.000 feriti, 50.000 sfollati e decine o centinaia di vittime, l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha ricevuto un documento che testimonia la continua discriminazione e gli attacchi contro i cristiani dell'Orissa. Nel testo, l'avvocato cristiano K. J. Markose ha descritto l'assassinio di ministri cristiani e le difficoltà poste alla ricostruzione delle case distrutte durante le violenze di tre anni fa.
Sono trascorsi dieci anni da quando gli Stati Uniti hanno vissuto uno dei momenti più difficili e traumatici della loro storia con gli attentati dell'11 settembre 2001. In occasione del decimo anniversario di quella tragedia, la Chiesa nel Paese ha voluto commemorare l'evento con una serie di riflessioni, messaggi di sacerdoti che hanno assistito le famiglie delle vittime, risorse liturgiche per le parrocchie, dichiarazioni dei Vescovi e celebrazioni diocesane, messe a disposizione attraverso Internet.
Secondo la polizia facevano proselitismo tra i dalit e gli indù poveri. Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians: “La situazione è allarmante. I dalit si rinfrancano con la preghiera cristiana e gli indù hanno paura di questo”.
Dopo aver parlato di ICI e Chiesa cattolica, eccoci ad affrontare il tema ancora più delicato di 8xMille e Chiesa cattolica. È il cavallo di battaglia per eccellenza dei nostri amici "anticlericali": potremmo quasi dire che non ci si può definire autentici cattolici se non si è ricevuta almeno una critica su tale argomento... Il tema è delicato, perché investe nozioni di storia, di diritto, di laicità, di libertà religiosa. Ne vogliamo parlare senza, ovviamente, pretesa di esaustività: ma un punto chiaro della situazione può aiutare a fornire qualche risposta per i nostri interlocutori e, soprattutto, per “riconciliarci” con la nostra Chiesa su un punto che ci ha fatto sempre, diciamo la verità, sentire in difetto. Non si può del resto comprendere appieno l’8xMille se non si esamina la storia, del tutto peculiare a livello internazionale, dei rapporti tra la Chiesa cattolica e lo Stato italiano.
Lungo i secoli del Cristianesimo, Maria è apparsa varie volte, di tanto in tanto, quasi ad accompagnare l’umanità, che gli fu affidata da Gesù sulla Croce, nel cammino faticoso della vita di ognuno e delle Nazioni. Le apparizioni più conosciute e riconosciute dalla Chiesa, sono quella di Guadalupe in Messico all’indio Juan Diego nel 1548; quella del 1830 a Parigi, alla suora Figlia della Carità s. Caterina Labouré; quella di La Salette in Francia nel settembre 1846, ai due pastorelli Maximin Giraud e Mélanie Calvat; quella di Lourdes nel 1858 all’umile Bernadetta Soubirous, quella di Castelpetroso (Isernia) nel 1888, alle due contadine Serafina e Bibiana; quella di Fatima nel 1917 a tre pastorelli Lucia Dos Santos, Giacinta e Francesco Marto. E man mano in tempi più vicini ed in attesa della conferma ufficiale della Chiesa, a Medjugorje in Bosnia nel 1981 a sei veggenti e la recente lacrimazione di una statuetta a Civitavecchia. Fra tutte queste apparizioni e manifestazioni prodigiose, bisogna inserire la lacrimazione della Madonna a Siracusa, avvenuta nel 1953. Non c’era ancora la televisione, ma la radio, i cinegiornali e la stampa, diedero molto risalto al prodigio miracoloso, diffondendolo in tutta Italia e nel mondo. Raccontiamo in breve ciò che accadde. Due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusti, sposatisi il 21 marzo del 1953, abitavano in una modesta casa in Via degli orti di S. Giorgio a Siracusa. ...
Diversi giornali europei, compresi alcuni italiani, hanno dato rilievo nei giorni scorsi a uno studio pubblicato il 18 agosto dall'Hudson Institute di New York, il quale documenterebbe il sorpasso dei musulmani sui cattolici praticanti in Francia. Secondo lo studio, la pratica domenicale cattolica è scesa in Francia al 4,5% di coloro - il 64% - che si dichiarano cattolici, cioè in ogni weekend si recano a Messa un milione e novecentomila francesi, il 2,9% della popolazione totale. Per contro si dichiara "praticante" il 41% dei sei milioni di musulmani "etnici" presenti in Francia - dei quali il 75% si proclama "credente" - il che consentirebbe di stimare gli islamici praticanti a due milioni e mezzo, dunque ben di più dei cattolici che dichiarano di andare a Messa tutte le domeniche.
A proposito dell'articolo Dai radicali la ricetta per evitare la ricetta" di Tommaso Scandroglio, desidero intervenire sul terzultimo capoverso, che riconduce il diritto del medico a non prescrivere la pillola del giorno dopo alla obiezione di coscienza prevista dalla 194. Lo riporto integralmente: «Torniamo a ciò che hanno detto i radicali: perché sostenere poi che la ricetta viene negata illegittimamente? La 194 permette al medico che solleva obiezione di coscienza di astenersi non solo dagli atti che provocano direttamente l’aborto, ma altresì da tutte quelle condotte che sono d’ausilio a tal fine. Appare evidente che scrivere la ricetta per la pillola del giorno dopo configura una collaborazione ad un potenziale atto abortivo e quindi rientra perfettamente e dunque legittimamente nell’ombrello di protezione giuridica previsto dall’istituto dell’obiezione di coscienza».
“Il cristiano segue il Signore quando accetta con amore la propria croce”: è quanto ha detto oggi il Papa all’Angelus, a Castel Gandolfo. Grande l'entusiasmo dei pellegrini presenti.
Sono ancora molto difficili le condizioni di vita degli haitiani, colpiti dal terremoto nel gennaio 2010. Le agenzie umanitarie continuano a denunciare la mancanza di fondi ai quali si attribuisce la mancanza dei servizi sanitari primari nei campi per gli sfollati, che fa crescere la sfiducia e lo sconforto nelle persone. Secondo fonti locali, riporta l’agenzia Fides, in un campo usufruiscono in media 112 persone di una latrina e soltanto il 18 % delle strutture dispone di lavandini per lavare mani e faccia, e il 29% di un sistema di smaltimento dei rifiuti solidi.
Il Vietnam continua ad usare il pugno duro contro chi critica il regime e il partito unico. Come riferito dalle fonti, fra cui il sito Églises d'Asie (19 agosto), l'ultima ondata repressiva non ha risparmiato le Chiese. La polizia ha arrestato infatti nelle ultime settimane una quarantina di persone, tra cui due giovani protestanti e una decina di giovani cattolici. Questi ultimi sono quasi tutti originari della Diocesi di Vinh, una delle più attive del Paese.
La dura realtà della disoccupazione e della povertà non è solo un problema economico, ma anche una sfida morale e un test per la fede, sostengono i Vescovi degli Stati Uniti. Il Vescovo Stephen Blaire di Stockton, in California, lo ha affermato in “Costi Umani e Sfide Morali di un'Economia in Crisi”, la dichiarazione annuale per il Labor Day della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB), diffusa mercoledì. Per il presule, presidente del Comitato dei Vescovi statunitensi per la Giustizia Interna e lo Sviluppo Umano, “la nostra fede ci dà un modo particolare di guardare a questa economia in crisi”.
“Pensare secondo il mondo è mettere da parte Dio, non accettare il suo progetto di amore, quasi impedirgli di compiere il suo sapiente volere”. Papa Benedetto XVI lo ha sottolineato questa domenica, affacciandosi a mezzogiorno al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l'Angelus con i fedeli e i pellegrini che erano giunti per l'occasione. Per il suo intervento, il Pontefice ha tratto spunto dal Vangelo del giorno, in cui Gesù spiega ai suoi discepoli che dovrà “andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno” (Mt 16,21).
Pubblichiamo l'intervento pronunciato da Papa Benedetto XVI questa domenica affacciandosi a mezzogiorno al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare la preghiera mariana dell'Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini giunti per l'occasione.
13 incontri, 321 relatori, 10 mostre, 26 spettacoli, grazie al contributo di quasi 4000 volontari (di cui 140 stranieri). Con il risultato di quasi 800mila visitatori di 38 nazionalità diverse. Sono i numeri dell’ultima edizione del Meeting dell’amicizia tra i Popoli, conclusasi questo sabato a Rimini sul tema “E l’esistenza diventa un’immensa certezza”. Il Meeting è stato aperto dal messaggio di Papa Benedetto XVI ai partecipanti, in cui il Santo Padre ha ricordato che “l’uomo non può vivere senza una certezza sul proprio destino”. All’inaugurazione dell’evento, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato la necessità di incoraggiare i giovani “a parlare il linguaggio della verità”, anche in tempi di crisi.
Un saggio dalla lunga gestazione che la scorsa primavera ha visto finalmente la luce e che venerdì scorso è stato presentato all’ultima edizione del Meeting di Rimini. In “Guerra contro Gesù” (Rizzoli, 2011), Antonio Socci mette in luce tutte le più recenti conferme della storicità e divinità di Cristo e tutti i tentativi di rimozione delle stesse da parte dei nemici del cristianesimo e della Chiesa. Presso il Caffè letterario Eni del Meeting, l’intervento di Socci è stato presentato dal giornalista Camillo Fornasieri e anticipato dal commento di Massimo Borghesi, professore ordinario di Filosofia morale all’Università di Perugia e docente in alcune università pontificie.
All’Angelus, Benedetto XVI mette in luce la “divergenza” fra “il disegno d’amore del Padre che giunge fino al dono del Figlio Unigenito sulla croce per salvare l’umanità” e “le attese, i desideri, i progetti dei discepoli”. Quando la vita “è orientata solamente al successo sociale, al benessere fisico ed economico, non si ragiona più secondo Dio, ma secondo gli uomini”. I saluti entusiasti dei giovani reduci dalla Gmg.
Le parrocchie del Sacro Cuore e di San Gennaro di Benevento organizzano per venerdì 9 settembre, nel 30° anniversario delle apparizioni, una giornata di spiritualità e testimonianza sul tema “I segreti di Medjugorje” con la presenza in città di Padre Petar Ljubicic da Medjugorje, il frate francescano che rivelerà al mondo i dieci segreti della Regina della Pace. L'articolato programma prenderà il via alle ore 18:00 con un convegno al Cinema San Marco, dal titolo: “La Regina della Pace rivela il futuro del mondo”. Ad esso interverranno appunto il padre francescano Petar Ljubicic, da Medjugorje, ed il professor Diego Manetti, collaboratore di Radio Maria. Alle ore 21:00, invece, presso la Chiesa del Sacro Cuore Adorazione Eucaristica con padre Petar ed alle ore 22:00 la Processione aux flambeaux con l’immagine della Regina della Pace verso la Chiesa San Gennaro. Infine, alle ore 22:30 padre Petar inaugura il nuovo Auditorium San Gennaro e presiede la Celebrazione Eucaristica e la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
“Successo assoluto”, “gente sana”, “energia positiva”, “ritorno ai valori”. Si esprime con queste parole decise in questa intervista David Hatchwell, vicepresidente della Comunità Ebraica di Madrid (www.cjmadrid.org), interpellato sulla Giornata Mondiale della Gioventù 2011.
“La guerra non è finita e i ribelli continuano a minacciarci”, ha confessato Madre Petronella Nkaza, Priora della Congregazione delle Figlie della Resurrezione, descrivendo all'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) la situazione nella Diocesi di Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo. Alla fine di luglio, i ribelli hanno distrutto le finestre di alcuni dei loro conventi, e le religiose si sono viste costrette a cercare rifugio in altre comunità.
La XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) è riuscita, tra i suoi tanti frutti, a salvare una vita umana, visto che alcuni pellegrini giunti a Madrid per l'evento sono riusciti a dissuadere una coppia dall'aborto. Il 19 agosto scorso, un gruppo di pellegrini pro-vita irlandesi si è messo a pregare davanti alla chiesa di San Martino di Tours, dove si trova un'importante clinica abortista, ha reso noto a ZENIT il Centro Internazionale per la Difesa della Vita Umana (CIDEVIDA). Una coppia è giunta sul posto con l'intenzione di abortire, e i giovani le sono andati incontro spiegando le ragioni per le quali non avrebbero dovuto farlo. Una volontaria di CIDEVIDA, organizzazione che aveva predisposto una mostra nel chiostro di questa centrale chiesa madrilena, si è aggiunta al gruppo e ha messo la coppia in contatto con la fondazione di sostegno, consulenza e aiuto alla donna incinta Red Madre. La rete si è impegnata a prestare sostegno per la nascita del figlio della coppia, che ha così deciso di non abortire.
È il secondo caso in pochi giorni contro una chiesa di Malankara, dopo l’assalto a Pune. Nel mirino degli estremisti la parrocchia di Mother Mary a Secundrabad. I fedeli hanno sporto denuncia, ma la polizia non ha ancora individuato i colpevoli. Quattro anni fa lo stesso edificio preso di mira dagli estremisti indù.
Nel presentare l’incontro “Giovanni Paolo II: quell’uomo afferrato da Cristo” Alberto Savorana, portavoce di Comunione e Liberazione ha detto: “Papa Wojtyla ci ha testimoniato con la sua vita che cosa può diventare un uomo se si lascia trascinare, afferrare dall’incontro cristiano”. Testimone d’eccezione all’incontro, che si è svolto al Meeting di Rimini il 22 agosto, è stato Josef Dabrowski, presidente nazionale dei ferrovieri cattolici in Polonia. Dabrowski ha raccontato di come ha conosciuto Wojtyla, dell’amicizia che lo ha legato a quell’uomo che sarebbe diventato Pontefice e di come questi gli ha cambiato la vita.
Il suo nome è Giulia, ha 8 anni ed è luce degli occhi di mamma e papà. Eppure, poco prima della sua nascita, a causa di una diagnosi di microcefalia e polimicrogiria, i medici avevano consigliato ai suoi genitori di non farla nascere. La storia di Giulia è stata raccontata mercoledì al Meeting di Rimini, dai suoi genitori, Riccardo Ribera d’Alcalà e Mariangela Fontanini, e da Bernard Dan, il neurologo che l’ha in cura. Sono intervenuti all’incontro i giornalisti Davide Perillo, direttore di Tracce, in qualità di moderatore, e Fabio Cavallari, collaboratore di Tempi. Mariangela e Riccardo hanno spiegato come la diagnosi della malattia sul feto di Giulia, non li abbia scoraggiati nemmeno per un minuto dal far nascere la loro terzogenita. La famiglia Ribera d’Alcalà, che da più di dieci anni risiede a Bruxelles, essendo entrambi i coniugi funzionari del Parlamento Europeo, ha rifiutato di vedere nella malattia della figlia una disgrazia, accogliendola – per usare le parole del filosofo Emmanuel Mounier – come “la visita di Qualcuno di molto grande”.
In quel tempo Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: “Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai”. Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: “Va dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”. Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuol salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sua azioni” (Mt 16,21-27).
Migliaia di giovani hanno espresso pubblicamente questo lunedì la propria disposizione a consacrarsi a Cristo nel sacerdozio o nella vita religiosa, durante un incontro vocazionale del Cammino Neocatecumenale celebrato in Plaza de Cibeles a Madrid. Rispondevano all'invito dell'iniziatore del Cammino, Kiko Argüello, che nel momento culminante dell'incontro ha lanciato ai presenti l'invito a donare la propria vita a Cristo. Argüello ha quindi sottolineato la necessità di vocazioni per evangelizzare il continente asiatico: “Bisogna preparare 20.000 sacerdoti per la Cina! Dobbiamo rievangelizzare l'Europa e bisogna evangelizzare l'Asia”.
Il sacerdote è amministratore diocesano della comunità, non ufficiale. Al processo non sono stati ammessi parenti o amici, ma una fonte cattolica dice ad AsiaNews: “Condannato per la sua fermezza nel rifiutare l’iscrizione all’Associazione patriottica”. La comunità chiede alla Chiesa universale e alla Santa Sede di pregare per lui e fare di tutto per ottenerne il rilascio. Intanto, è stato liberato il gruppo di 30 fedeli di Tianshui.
«Vogliamo essere una presenza di qualità. Non importa quanti siamo, quello che conta è che diventiamo sale della terra, vivendo con stile cristiano nella società civile». Sono le parole di Jean-Gabriel Diarra, Presidente della Conferenza Episcopale del Mali, in questi giorni al Meeting di Rimini dove ha partecipato ad un dibattito sul sostegno a distanza. «Le statistiche dicono che i cattolici sono circa il 2-3% della popolazione del Mali, che conta 12 milioni di abitanti. Io dico che il dato è leggermente sottostimato, è sempre difficile avere statistiche attendibili. In ogni caso quello che conta non è il numero, siamo comunque sempre una piccola comunità che vive in un paese in gran parte islamico, quello che ci sta a cuore al momento non è invertire la proporzione, ma fare della nostra presenza, piccola, una presenza di qualità ed è quello su cui lavoriamo ogni giorno».
Nuova Delhi. La Chiesa cattolica dell’India si è unita al crescente coro di voci che chiedono ardentemente all’attivista Anna Hazare d’interrompere lo sciopero della fame messo in atto da diversi giorni per costringere il governo a varare severe leggi che contrastino la corruzione che dilaga nel Paese. «Il digiuno di Hazare ha ottenuto il suo scopo. Ora l’attivista dovrebbe ascoltare i consigli del parlamento e del primo ministro che lo invitano a smettere», ha detto ieri a La Bussola Quotidiana don Babu Joseph, portavoce della Conferenza episcopale cattolica dell’India. Don Joseph ha così chiarito la posizione assunta dalla Chiesa dopo la relazione svolta in parlamento dal primo ministro Manmohan Singh, il quale ha pure riconosciuto il ruolo catalizzante svolto da Hazare nel risvegliare la nazione davanti alla sfida della corruzione.
Sono oltre 3.6 milioni i kenioti che hanno urgente bisogno di cibo. Secondo la Croce Rossa keniota (KRCS), gli agricoltori, che hanno un esubero di produzione alimentare, si sono organizzati per donare cibo ai propri compatrioti più sfortunati della Rift Valley Province. Non disponendo di denaro né di mezzi di trasporto con i quali inviare cibo – riferisce l’agenzia Fides - hanno finora donato oltre 500 sacchi di patate e diversi carichi di cavoli, carote e semi di zucca, che sono stati consegnati nel distretto settentrionale di East Pokot.
La comunità cristiana dell'India può tirare un piccolo sospiro di sollievo. La cosiddetta giornata di "Protezione della fede", annunciata dai fondamentalisti induisti per ricordare il terzo anniversario della morte violenta dello swami Laksamananda Saraswati, 85 anni, è trascorsa in una relativa calma. Fino a quest'ora non sono giunte notizie di gravi incidenti o di attacchi di massa contro obiettivi cristiani. Il capo induista, membro del movimento radicale Vishwa Hindu Parishad (VHP) e noto per la sua forte opposizione al cristianesimo, era stato ucciso assieme ad alcuni seguaci nell'Ashram Jalespta la sera di sabato 23 agosto 2008 da un commando armato nel distretto di Kandhamal, nello Stato nordorientale dell'Orissa.
La nuova evangelizzazione è il tema centrale sul quale Papa Benedetto XVI e i suoi ex allievi dibattono da questo giovedì mattina fino a domenica a Castel Gandolfo. Com'è abitudine da quattro anni, gli ex allievi del professor Ratzinger, il “Ratzinger Schülerkreis”, si sono riuniti con il loro docente nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. All'incontro partecipano 40 persone, tra cui il Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna, monsignor Hans-Jochen Jaschke, Vescovo ausiliare di Amburgo, e monsignor Barthélémy Adoukonou, segretario del Pontificio Consiglio per la Cultura.
Il 26 agosto ricorre il compleanno della beata madre Teresa di Calcutta. Quest’anno non ci sono ragioni speciali per festeggiarlo, come lo scorso anno che si celebrava il centenario della nascita. Ma è una ricorrenza da non dimenticare mai, perché quella piccola donna, insieme a Giovanni Paolo II e a padre Pio ha segnato profondamente la storia religiosa del nostro tempo. Ci ha lasciato insegnamenti preziosissimi, di una forza e di una attualità sconcertante, ha tracciato sentieri che guardano al futuro. E’ un esempio e una guida solidi come la roccia.
La Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro del 2013 non solo porterà Papa Benedetto XVI in Brasile per la seconda volta, ma lascerà anche un'importante eredità alla città. “L'emozione di sapere che Rio è stata scelta per un altro grande evento è totale, siamo in festa. Il Papa e i milioni di giovani delle varie parti del mondo sono i benvenuti”, ha affermato padre Omar Raposo de Souza, consulente arcidiocesano per i grandi eventi, secondo quanto ha reso noto l'Arcidiocesi di Rio. “Prepareremo la città, le chiese, le famiglie e i cuori perché possiamo accogliere tutti a braccia aperte, come il Cristo Redentore. Avremo l'opportunità di vivere un meraviglioso momento di fede, cultura e allegria”, ha detto.
In estate ritornano a Milano alcuni missionari per un po’ di vacanza. Si incontrano personaggi interessanti. Nel luglio scorso ho intervistato a lungo il padre Alberto Di Bello, in Giappone da quarant’anni, parroco di Shizuoka nella diocesi di Yokohama poco distante da Tokyo. La nostra crisi economico-finanziaria e la prospettiva, per il popolo italiano, di una vita più austera, più povera, mi spinge a chiedergli come vive il popolo giapponese questa stessa crisi. Padre Alberto dice che “c’è molta differenza fra il tenore di vita in Italia e quello in Giappone. Il giapponese è un popolo forte, unito, gran lavoratore. Sebbene il Giappone sia un paese più ricco dell’Italia, il loro livello di vita è inferiore al nostro”.
La consacrazione dei giovani al Cuore di Gesù realizzata da Benedetto XVI durante la veglia di Cuatro Vientos sabato 20 agosto a Madrid è stata il momento culminante della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Lo segnala in questa intervista a ZENIT monsignor José Ignacio Munilla, il Vescovo responsabile – insieme a quello di Solsona, monsignor Xavier Novell – del dipartimento di pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Spagnola. Il Vescovo di San Sebastián sottolinea l'imprevedibile mobilitazione dei giovani spagnoli per la GMG, favorita all'ultimo momento dalla testimonianza dei giovani stranieri durante le Giornate nelle Diocesi che hanno preceduto il grande incontro di Madrid. Il presule invita ora a rileggere tutti i discorsi che il Papa ha pronunciato – e quello che non ha pronunciato – durante la GMG e a cercare una guida spirituale come aiuto nella sequela di Cristo.
Alla fine di agosto Medjugorje è stracolmo di pellegrini provenienti da ogni dove. Numerosi sono i gruppi registrati presso l'Ufficio Informazioni provenienti da: Terra Santa, Corea, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Germania, Austria e, naturalmente, da Croazia e Bosnia-Herzegovina. Fra Pat O'Hagan è venuto dalla California dopo aver sentito parlare di Medjugorje molti anni fa. "Sono profondamente impressionato dall'entusiasmo e dalla religiosità di tutta la gente che viene qui e davvero amo questo posto. Ho visto che la fede è davvero forte, ed è ciò che mi aspettavo."
“Pochi istanti fa è stato identificato il corpo senza vita del sacerdote Marlon de Jesús García, che era scomparso da sabato. Il corpo è stato riconosciuto dagli studenti del Seminario La Purísima”. Lo ha reso noto alle 11.48 ore locali di Managua (Nicaragua) di questo martedì il quotidiano “La Prensa”, nella sua edizione Internet. “García – ha aggiunto il quotidiano –, della parrocchia Signora di Monserrat a La Concha, Masaya, è stato rinvenuto questa mattina al chilometro 16 della strada vecchia a León, in un secchio della spazzatura e avvolto in sacchi neri”.
Questa domenica, i giovani brasiliani hanno ricevuto a Madrid la Croce pellegrina e l'Icona della Madonna dalle mani dei giovani spagnoli in occasione della chiusura della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). Il Brasile ospiterà la prossima edizione dell'evento, nel 2013. La Croce, di legno e alta poco più di 3,5 metri, è stata consegnata ai giovani da Papa Giovanni Paolo II nel 1984, e dal 1994 peregrina nei Paesi che accolgono la GMG un anno prima di questa occasione.
I pellegrini riuniti intorno alla sigla MAGIS, convocati dai Gesuiti a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, sono tornati nei loro Paesi d'origine, stanchi ma molto felici. Il grosso dei tremila pellegrini è stato alloggiato nella scuola gesuita Nuestra Señora del Recuerdo – rende noto la Compagnia di Gesù in Spagna –, e ha iniziato la sua intensa esperienza il 5 agosto a Loyola. I giovani hanno partecipato a molte delle attività culturali e pastorali offerte dalla GMG. Li hanno colpiti in particolare le catechesi dei Vescovi, la visita all'esposizione delle Reducciones del Paraguay, la preghiera di Taizé e quel po' di turismo che sono riusciti a fare, come visitare il museo del Prado.
“La sua profonda coscienza che Dio l’aveva creato per un servizio preciso, uno scopo preciso, una missione, fanno di John Henry Newman un beato universale”. Così Javier Prades Lopez, direttore del dipartimento di teologia dogmatica e Preside della facoltà di San Damaso di Madrid, ha introdotto l’incontro “Cor ad Cor Loquitur. La Certezza di Newman, coscienza e realtà”, che si è svolto al Meeting di Rimini lunedì 22 agosto. All’incontro ha partecipato anche padre Edoardo Cerrato, dal 1994 Procuratore generale della Confoederatio Oratorii Sancti Philippi Neri, il quale ha spiegato che “per Newman San Filippo Neri è un ‘vir prisci temporis’, uomo del tempo antico. Un uomo, un santo in cui torna a farsi presente con evidenza l’origine del cristianesimo”. In merito al carisma oratoriano di san Filippo Neri, praticato dal beato Newman, ZENIT ha intervistato padre Edoardo Aldo Cerrato.
«Per dirla con una parola, è un casino». Così ha commentato un esperto giuridico interrogato dal giornale Glas Istre sulla disputa tra i benedettini di Praglia da una parte e la diocesi di Parenzo-Pola e la parrocchia di Daila dall’altra. L’estemporanea decisione del Ministro della giustizia croato Bosnjakovic di decretare nulle le delibere della Regione istriana emesse dal 1999 al 2002 che avevano sancito la restituzione dei beni alla diocesi istriana, con la motivazione, tra l’altro, che l’indennizzo ricevuto dai benedettini in applicazione dei Trattati di Osimo e di Roma rende nulla la restituzione, non solo non ha portato chiarezza, ma ha reso la situazione, se mai possibile, ancora più intricata. In primo luogo, il decreto del ministro non è esecutivo, ma dovrà seguire il normale iter procedurale presso il Tribunale Municipale di Buie dopo che saranno esaurite le altre cause in corso sulla questione; inoltre su tale decreto le parti in causa, se insoddisfatte, potranno aprire un contenzioso amministrativo della durata imprevedibile. Naturalmente si dovrà tenere conto anche del parere dell’Unione Europea, la quale, è opinione diffusa, boccerà questo provvedimento e costringerà il governo croato a una nuova e imbarazzante marcia indietro.
Non solo è egiziano e di cultura islamica. Abdel-Fattah Hasan è pure un convinto fedele di Allah, un imam che ogni venerdì tiene il suo sermone in una moschea del Cairo, un ex parlamentare del partito "Giustizia e libertà", il braccio politico dei Fratelli usulmani. Ecco, un personaggio che fa parte di quell'organizzazione che gli esperti indicano come l'origine dell'ultraintegralismo islamico di stampo wahabita ha fatto capolino al Meeting di Cl di Rimini riscuotendo un certo successo. Il motivo? Hasan - che è docente di Letteratura italiana all'Università del Cairo e ha fatto un dottorato su L'Orlando furioso di Ludovico Ariosto - ha tradotto in arabo uno dei più famosi saggi di don Luigi Giussani, Il rischio educativo, e lo ha fatto dopo aver essersi trovato quasi per caso nell'ottobre 2010 al Meeting del Cairo, dove all'ultimo minuto serviva un traduttore e spuntò lui, peraltro già collega e amico di Wael Farouq, l'organizzatore della manifestazione egiziana.
Altro che omofobia e leggi connesse. Oggi i discriminati sono i cattolici che non si piegano ai diktat delle lobby omosessualiste. Una sentenza del giudice federale John Schmidt, del distretto giudiziario della contea di Sagamon, ha stabilito che lo Stato dell’Illinois può disinvoltamente rifiutarsi di rinnovare le convenzioni e i permessi concessi alle strutture cattoliche che si occupano di adozioni giacché per motivi etici e religiosi si rifiutano di affidare bambini eventualmente anche a coppie di conviventi omosessuali.
Il Fronte Unito vuole prevenire l’elezione di un vescovo che provenga dalla comunità sotterranea. Tre amministratori apostolici sotterranei sono sotto il controllo della polizia. La Chiesa di Tianshui lancia una campagna di preghiere per la liberazione dei loro sacerdoti e fedeli.
Tra i quotidiani spagnoli che nei giorni scorsi hanno criticato maggiormente la visita di Benedetto XVI in Spagna c'è “El País”, che questo lunedì ha pubblicato un editoriale in cui ha definito la terza visita di questo Pontefice alla Nazione “un successo di partecipazione come si può vedere raramente”. Il quotidiano spagnolo più distribuito ratifica le sue differenze con le posizioni della Chiesa in questioni morali, ma riconosce che il Pontefice ha compiuto un'autentica “visita pastorale”. Se questo è il bilancio di uno dei quotidiani più critici nei confronti della Chiesa in Spagna, la gran parte ha sottolineato non solo la massiccia partecipazione (i quotidiani più timidi parlano di 1,5 milioni di partecipanti, altri ne registrano due milioni), ma soprattutto la qualità, descritta in generale con la formula “festa di fede”.
Dalle ricerche svolte da Giovanni Preziosi risulta che anche La Società del Sacro Cuore, situata al Gianicolo a Roma, nascose e protesse famiglie ebree, su diretta sollecitazione e indicazione di Pio XII. In un articolo pubblicato da L’Osservatore Romano lo scorso 11 maggio, Giovanni Preziosi ha raccontato di aver svolto una accurata ricerca nell’archivio Generale della Società del Sacro Cuore, dove ha rinvenuto dei documenti rimasti finora nascosti. Si tratta del Giornale della Casa ‘Villa Lante’, nel quale le religiose annotavano tutti gli avvenimenti che di giorno in giorno riguardavano l’istituto, a quel tempo sotto la guida spirituale della superiora generale di origini ispaniche Manuela Vicente, coadiuvata dalla madre vicaria Giulia Datti. Le due suore si occuparono degli aspetti logistico-organizzativi per facilitare l’ospitalità ai rifugiati ebrei e a molti altri antifascisti.
Come ogni anno al Meeting di Rimini si presentano personaggi sconosciuti ai più, ma la cui capacità di compiere opere di bene è molto vicina all’eroismo. Guido Piccarolo, per esempio, arrivato negli Stati Uniti dieci anni fa con una laurea in economia e commercio conseguita all’Università cattolica di Milano, è stato assunto dalla Walt Disney, ma dopo aver visitato una cooperativa di disabili, sognava di mettere insieme una no-profit per aiutare disabili e persone in difficoltà. Così desideroso di dedicarsi alla cura dei più disagiati, si è licenziato dalla Walt Disney e insieme alla collega Nancy Albin ha iniziato a prendersi cura dei reduci di guerra con disturbi da stress post traumatico e da lesioni al cervello.
Il riflesso pavloviano è inevitabile. Dici Giornata Mondiale della Gioventù e ti vengono in mente ragazzotti e fanciulle in braghette corte, t-shirt e foulard con il logo della GMG che festanti e ridenti camminano cantando sotto il solleone. Nell’immagine stereotipata - ma gli stereotipi sono tali perché hanno sempre un fondo di verità - non c’è mai posto per chi in realtà e alla guida di questi gruppi di giovani, cioè i sacerdoti. Forse perché spesso con abile mimetismo nell’abbigliamento questi ultimi si confondono tra i ragazzi e non è facile distinguerli. Anche loro però vivono appieno la GMG e viene da domandarsi cosa mai si porteranno a casa, meglio: in parrocchia, da questa esperienza madrilena. Ecco, il punto sta proprio in questa parola: "esperienza".
Una mostra che parla della crisi attuale, della necessità di ricominciare, della sete di speranza. Attraverso la vicenda dell’esilio babilonese del popolo di Israele "...E rivivrai. Il profeta Ezechiele, la crisi e la speranza” cerca di offrire all’uomo di oggi la spunta giusta per la rinascita. Nel cuore del Meeting di Rimini (padiglione A5), fino al 27 agosto, l’esposizione è curata da don Jonah Lynch insieme ad un gruppo di seminaristi della Fraternità di San Carlo. Si tratta della settima mostra realizzata per il Meeting dalla fraternità sacerdotale fondata da don Massimo Camisasca.
È di oltre 600 morti e di quasi mille feriti il bilancio degli scontri avvenuti nei giorni scorsi in Sud Sudan, lo Stato africano indipendente da meno di due mesi. Lo scenario in questo caso non sono le regioni di confine con il Sudan - Sud Kordofan, Abyei, Unity, Blue Nile - contese per le loro ricchezze petrolifere e ora presidiate dai caschi blu della missione ONU di peace-keeping Unmis per evitare il ripetersi dei gravissimi episodi di violenza ai danni della popolazione civile verificatisi nelle scorse settimane. Non si tratta neanche di un nuovo conflitto tra l’esercito e una delle bande - in certi casi dei veri e propri eserciti - guidate da ex comandanti Spla (il movimento che ha condotto per 20 anni la lotta contro Khartoum) ora divenuti leader dell’opposizione armata al governo sud-sudanese.
La proposta di legge del Ministero del Lavoro della Slovacchia, «definita a favore delle comunità svantaggiate» - stimate in 700, pari ad oltre 200mila persone - ha al suo centro il programma di sterilizzazione, in questo caso volontaria, delle donne, in particolare quelle appartenenti all’etnia rom. La notizia è comparsa sui giornali di tutto il mondo ed è stata definita scioccante. In realtà, come hanno documentato negli anni passati fonti autorevoli - l’Associated Press, per esempio - sono dozzine i casi di sterilizzazioni avvenute tra il 1979 e il 2001 nell’allora Repubblica Ceca, «senza che vi fosse stato consenso formale ed esplicito», quindi in modo forzato e molte donne romni hanno portato i loro casi in tribunale, senza peraltro vedere riconosciuti i loro diritti.
Benedetta crisi delle pensioni, verrebbe quasi da dire. Perché sembra che solo questa crisi abbia avuto il potere di aprire gli occhi ai politici sulla gravità dello squilibrio demografico provocata da quaranta anni di tassi di fertilità bel al di sotto del livello di sostituzione. Peraltro non ci voleva molto a capire che il crollo delle nascite, unito all’aumento della vita media, avrebbe portato nel giro di pochi anni a un rapporto insostenibile tra persone in età produttiva e pensionati. Ma , si sa, in un paese ubriaco di ideologie, guardare la realtà è un esercizio eroico.
Dopo i toccanti giorni della Giornata mondiale della Gioventù, ieri Plaza de Cibeles, a Madrid, si è nuovamente riempita dell’allegria e della fede dei giovani: circa 200 mila ragazzi del Camino neocatecumenale si sono riuniti per un incontro vocazionale, presieduto dal cardinale arcivescovo di Madrid, Antonio Maria Rouco Varela. Presenti altri cinque cardinali e circa 59 vescovi. A intervenire anche gli iniziatori del Cammino, Kiko Arguello e Carmen Hernandez, assime a padre Mario Pezzi.
Ancora tasse. E’ il refrain di moda adesso. Il governo, da una parte, propone una stretta sulle cooperative; il capo dell’opposizione, Pierluigi Bersani, dall’altra suggerisce di far pagare l’Ici agli enti ecclesiastici che svolgono attività commerciale. Un’idea balzana, quest’ultima: «Bersani dimostra di non conoscere la legislazione fiscale in merito, dato che gli enti ecclesiastici che svolgono prevalentemente attività commerciale pagano già l’Ici» commenta Stefano Zamagni interpellato da ilSussidiario.net.
L’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, Jonh Barwa, afferma che quegli eventi non furono “maledizione”. “Ci da' coraggio pensare che ora Kandhamal dà speranza alla Chiesa perseguitata in tutto il mondo. Dove c’è prova a persecuzione c’è anche luce”.
Mons. Giovanni Martinelli prevede vi sarà una forte resistenza della città contro i ribelli. Per portare la pace nel Paese , è necessario il dialogo, anche all’ultimo momento. Sulla Nato: E’ orribile vantarsi di aver bombardato per 6 mesi la popolazione civile. Centinaia di cristiane filippine, e un sacerdote, avevano tentato un’evacuazione via mare, ma l’insicurezza delle strade, dove si spara, ha reso impossibile la fuga. La chiesa di Tripoli è chiusa da giorni per sicurezza.
«La cosa da fare è considerare la nostra inadeguatezza nell’afferrare la Verità e la Divinità come una dimostrazione della grandezza di questa Verità, non di una sua debolezza. Questa è stata una delle svolte decisive nella mia vita». Andrew Davison, teologo anglicano docente a Cambridge, parla in questa intervista a ilsussidiario.net del suo particolare percorso di fede.
Il Cardinale Antonio María Rouco, Arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, ospite della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) che si è appena conclusa, ha rivelato questa domenica che Papa Benedetto XVI “si è emozionato quasi fino alle lacrime” in alcuni momenti della Giornata. In alcune dichiarazioni a COPE, l'emittente di proprietà della Conferenza Episcopale Spagnola, il porporato ha affermato che per il Pontefice uno dei momenti più emozionanti è stata la Via Crucis. “Sapendo che era stata adottata questa formula della Via Crucis con la tradizione delle stazioni a partire dai 'pasos' della Settimana Santa, con l'insieme dei canti e della preghiera della Via Crucis, si è entusiasmato”, ha affermato.
Una petizione europea affinché tutte le bambine e i bambini concepiti abbiano il diritto a nascere. Un milione di firme per convincere la Commissione Europea a emettere un atto giuridico che garantisca la vita fin dal concepimento. Una mobilitazione europea, che sarebbe la prima di democrazia diretta, è stata lanciata al Meeting di Rimini, dall’onorevole Carlo Casini, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo. Nel corso della presentazione di due libri “Sì alla vita. Storia e prospettive del movimento per la Vita” e “Non storie, ma storie vere. Vite al bivio” svoltesi al Meeting di Rimini domenica 21 agosto, Casini ha annunciato che nei prossimi mesi milioni di cittadini europei chiederanno che venga inserito nella Carta europea dei diritti fondamentali il riconoscimento del concepimento come inizio del diritto alla vita.
A tre anni dalla violenza che si è scatenata contro i cristiani nello Stato indiano dell'Orissa, i fedeli subiscono ancora vessazioni, e le autorità non permettono loro di ricostruire le chiese danneggiate negli attacchi. In questo contesto sempre più difficile, ricorda l'agenzia vaticana Fides, il 24 agosto, giornata commemorativa dei massacri del 2008, i cristiani dell'Orissa pregheranno e si riuniranno per ricordare le vittime e levare la voce contro le ingiustizie che continuano a subire. Fonti di Fides nella Diocesi di Cuttak- Bhubaneswar hanno infatti riferito che il Governo locale sta violando la libertà religiosa dei fedeli cristiani impedendo loro di ricostruire le chiese demolite durante le violenze o di costruirne di nuove nelle “colonie” cristiane nate dopo i massacri.
Da tempo l'avv. Marco Ciamei diffonde attraverso Facebook questa proficua riflessione su un tema di grande importanza che, visto il suo continuo ritorno di attualità, desideriamo, con il consenso dell'autore, proporre anche ai lettori de La Bussola Quotidiana.
L'uso corretto della libertà e la pratica del bene sono gli strumenti con i quali si può combattere il male, di fronte al quale il cristiano non può semplicemente rassegnarsi. Monsignor Murilo S.R. Krieger, scj, Arcivescovo di São Salvador da Bahia (Brasile), lo ha affermato in un articolo in cui riconosce che “il male, la sofferenza e la malattia fanno parte del nostro quotidiano. Le ingiustizie, la fame e il dolore sono così frequenti nel nostro mondo da sembrare normali e obbligatorie”.
Un fiume di pellegrini scaligeri verso la Bosnia-Erzegovina: già 60 pullman in agosto Si organizza e si ritrova quasi sempre con il passaparola, le telefonate lo scambio di informazioni.
Un'enorme ovazione dei giovani brasiliani presenti a Cuatro Vientos ha accolto l'annuncio ufficiale con cui Papa Benedetto XVI ha reso noto che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù avrà luogo nel loro Paese nel 2013. Il Papa, che allora avrà 86 anni, parlando poi in portoghese ha detto loro: “Spero di potervi incontrare fra due anni (...) a Rio de Janeiro”. I ragazzi e le ragazze brasiliani ballavano mentre ascoltavano queste parole.
Questa domenica, due ore prima di prendere il volo per far ritorno a Roma, Benedetto XVI ha avuto un breve incontro con i circa 12.000 giovani volontari della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. Il Papa ha voluto ringraziare personalmente i volontari, sottolineando soprattutto l'importanza del gesto di servire gli altri: “Con il vostro servizio avete dato alla Giornata Mondiale della Gioventù il volto dell’amabilità, della simpatia e della premura per gli altri”. Il servizio svolto da questi giovani, ha affermato, ha implicato l'aver “dovuto rinunciare a prendere parte in modo diretto nei vari atti, perché occupati in altri compiti dell’organizzazione”. Tuttavia, questa rinuncia “ha arricchito tutti nella vostra vita cristiana, che è fondamentalmente un servizio di amore”.
-Nella cerimonia di congedo tenutasi questa domenica all’aeroporto internazionale "Barajas" di Madrid, Benedetto XVI ha confessato di essersi sentito “molto bene in Spagna”. Il Pontefice è giunto in un'auto coperta all'aeroporto, dove era atteso dai Reali di Spagna, Juan Carlos I e Sofía – che avevano preso parte anche alla cerimonia di benvenuto – e alcuni rappresentanti del governo spagnolo. Benedetto XVI è apparso sorridente e non particolarmente stanco, nonostante la maratona di atti pubblici e le poche ore di sonno. Nelle sue parole di congedo, don Juan Carlos I ha rinnovato le dimostrazioni di "meritato affetto" che Benedetto XVI ha ricevuto costantemente durante la sua permanenza di quattro giorni nella capitale spagnola.
Mentre ancora si combatte a Tripoli, si può cominciare a disegnare una mappa di chi ha vinto e chi ha perso in Libia, e di come sarà il Paese nordafricano dopo Gheddafi. Si sa chi ha perso: Gheddafi, i suoi familiari e la sia cerchia immediata. Un mese fa, quando le sorti della guerra sembravano ancora in dubbio e i Paesi della NATO, colpiti dalla crisi economica, davano segni di stanchezza, il colonnello avrebbe potuto ottenere una soluzione negoziata a lui favorevole. Non ha preso in considerazione questa alternativa, ritenendo - erroneamente - con il suo orgoglio beduino di potere resistere per sempre a bombardamenti quotidiani di alcune fra le maggiori aviazioni mondiali, che alla lunga non potevano che fiaccarne le difese.
«Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede», è stato il motto della Giornata mondiale della Gioventù di Madrid, che si è conclusa ieri. «L’uomo non può vivere senza una certezza sul proprio destino», è il cuore del messaggio che Benedetto XVI, attraverso il Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha inviato al Meeting di Rimini, che si è aperto ieri pomeriggio.
Gli inglesi lo chiamano “slippery slope”, cioè tradotto in italiano: “se gli dai il dito ti prendono il braccio” o “effetto valanga”. In bioetica questo fenomeno è all’ordine del giorno: avuta la fecondazione artificiale omologa ci si batte per quella eterologa; imposto un limite alla “produzione” di embrioni per ogni ciclo di Fivet si è riusciti nell’intento di abbattere questo limite; non ancora tagliato del tutto il traguardo di una legge sulle DAT già si vocifera la possibilità di un referendum abrogativo per arrivare alla meta dell’eutanasia libera per tutti, e ottenuto l’aborto chirurgico-ospedaliero il fronte pro-choice ha portato a casa la vittoria di quello chimico-domiciliare. Tale ultimo obiettivo si è lucrato grazie alla commercializzazione con benedizione statale della RU486, domani della EllaOne (la pillola dei cinque giorni dopo), e della pillola del giorno dopo, preparato che, lo ricordiamo, può avere effetti sia contraccettivi che abortivi.
Alla messa conclusiva della Gmg, Benedetto XVI propone ai giovani di entrare in relazione personale con Cristo, di scoprirlo sempre più nella Chiesa, di andare in tutto il mondo a testimoniarlo. La comunione non viene distribuita a tutti i partecipanti a causa dei danni provocati dal temporale della sera prima. La prossima Gmg mondiale sarà a Rio de Janeiro.
Pomeriggio di preghiera il 16 settembre, nella parrocchiale, con una delle donne bosniache che affermano di aver visto la Madonna Marija Pavlovic racconta di apparizioni quotidiane Dopo un iniziale scetticismo, nel 2010 la Chiesa ha creato una commissione d'indagine sui fatti
“Dio vi premierà con il cento per uno”. Con queste parole Papa Benedetto XVI ha ringraziato i membri dei Comitati organizzatori della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che ha incontrato questo sabato pomeriggio nella Nunziatura Apostolica di Madrid. Il Pontefice ha ricordato che, “dal momento che è stata resa pubblica la notizia che la Arcidiocesi di Madrid era stata eletta come sede di questa iniziativa, il Signor Cardinale Antonio María Rouco Varela avviò i lavori del Comitato Organizzatore Locale, nel quale, con un profondo senso ecclesiale e con straordinario affetto verso il Vicario di Cristo, hanno collaborato i responsabili dei diversi ambiti coinvolti in un evento di tale grandezza, coordinati da Mons. César Augusto Franco Martínez”.
Anche se vi disprezzano non lasciatevi intimorire. Una vita radicata in Cristo attrae coloro che cercano Dio. Così in sintesi Benedetto XVI nell’omelia della Messa celebrata questa mattina nella Cattedrale di Santa Maria la Real de la Almudena, per i giovani seminaristi, sempre nell’ambito della Giornata mondiale della Gioventù. All’interno della cattedrale oltre mille seminaristi; altre migliaia da tutto il mondo hanno seguito l’Eucaristia all’esterno. Al termine Benedetto XVI ha annunciato che prossimamente dichiarerà il sacerdote San Juan de Avila Dottore della Chiesa. E all’uscita dalla sagrestia ha avuto un breve colloquio privato con Mariano Rajoy Brey, presidente del Partito Popolare, maggiore formazione dell’opposizione in Spagna; ieri pomeriggio si era svolto l'incontro col premier spagnolo Josè L. Rodriguez Zapatero. Quindi il pranzo con i cardinali spagnoli, i vescovi di Madrid e il seguito papale nella residenza del cardinale arcivescovo Antonio Maria Rouco Varela che proprio oggi festeggia il suo 75.mo compleanno.
Il Papa, prima di recarsi alla Veglia, ha visitato La Fondazione “Istituto S. José”, è stato accolto dal Superiore Fr. Rafael M Martinez e i dirigenti dell’istituto, presenti circa 200 bambini disabili. Dopo un canto di accoglienza, il caloroso benvenuto del Cardinale Antonio Maria Rouco Varela, ed il saluto di un giovane, il discorso del Papa. Poi la preghiera di benedizione, l’offerta di alcuni doni ed il saluto personale di Benedetto XVI a 10 bambini disabili. Quindi la firma del Libro d’Oro della Fondazione. "La misura dell’umanità - ha detto il Papa - si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e col sofferente (…) Una società che non riesce ad accettare i sofferenti e non è capace di contribuire mediante la com-passione a far sì che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente, è una società crudele e disumana".
Due milioni di giovani hanno partecipato ieri sera alla Veglia di preghiera del Papa con i giovani all’aeroporto di Cuatro Vientos, uno dei momenti centrali della Gmg assieme alla Messa di questa mattina. Il forte vento e la pioggia hanno causato l'interruzione dell’omelia di Benedetto XVI. Poi il Papa ha ripreso il proprio discorso acclamato dai giovani: “grazie per la vostra resistenza – ha detto - La nostra forza è più grande della pioggia”. Incontenibile la gioia dei ragazzi che applaudivano e scandinavano il nome di Benedetto XVI. Ma ancora più impressionante è stato il silenzio assoluto di due milioni di persone quando è stato il momento di adorare Gesù Eucaristia. Nella notte piena di luci di Cuatro Vientos quando è entrato il Santissimo Sacramento la folla di fedeli si è posta in ginocchio in profondo raccoglimento e preghiera.
In una veglia resa difficile da un temporale, Benedetto XVI chiede ai giovani di essere testimoni della Verità nella cultura relativista, essere “fari di libertà, di riconciliazione e di pace per il mondo intero”. Per il temporale il papa ha dovuto tagliare il discorso. I giovani felici sotto la pioggia, ma in silenzio e in ginocchio davanti all'eucaristia.
"La Germania è il Paese più povero di bambini dell'Europa" (Welt Online, 3 agosto). A fare questa preoccupante affermazione è stato mercoledì 3 agosto a Berlino il direttore dell'Ufficio Federale per la Statistica (Statistisches Bundesamt o Destatis), Roderich Egeler, durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati dell'ultimo microcensimento, Mikrozensus 2010. Dai dati dell'inchiesta, ripresi dai maggiori quotidiani tedeschi e contenuti in parte nel comunicato stampa pubblicato dall'organismo federale, emerge infatti che nel periodo 2000-2010 il numero di bambini e minorenni nel Paese ha fatto registrare un calo del 14%. Mentre nel 2000 erano ancora circa 15,2 milioni, l'anno scorso la cifra era scesa a circa 13,1 milioni, vale a dire ben 2,1 milioni in meno in appeno un decennio.
Si sono seduti intorno allo stesso tavolo: il Papa circondato da 12 giovani, in rappresentanza dei cinque continenti e due ragazzi a nome della Spagna, Paese ospitante della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). “I 12 ragazzi sono tutti volontari della Giornata Mondiale della Gioventù e sono stati sorteggiati, non c'è stata alcuna raccomandazione”, ha detto sorridendo il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, raccontando durante una conferenza stampa il pranzo di Benedetto XVI con i giovani. Sorteggiati sono anche i tre ragazzi che sabato mattina verranno confessati dal Papa, nel Parco del Retiro.
Il dialogo tra fede e ragione consiste nel tornare a proporre e accreditare la fede cristiana di fronte all'intelligenza degli uomini, facendo dell'Università un luogo privilegiato di questo confronto. Papa Benedetto XVI ha descritto così giovedì, parlando ai giovani docenti universitari incontrati nel Monastero di El Escorial a Madrid, in cosa consiste questo dialogo e qual è il ruolo che interpella i cristiani. Anche se i tempi sono cambianti, ha spiegato il Papa, “le questioni essenziali dell’essere umano continuano a reclamare la nostra attenzione e ci spingono ad andare avanti”.
Siate “apostoli con Cristo e come Cristo, per essere compagni di viaggi e servitori degli uomini”, mostrando la carità verso tutti “senza escludere lontani e peccatori”: è questa la consegna lasciata da Benedetto XVI agli oltre mille giovani seminaristi riuniti questo sabato nella cattedrale di "Santa María La Real de La Almudena" La cattedrale dell'arcidiocesi di Madrid, la cui costruzione è cominciata nel 1883 e che nel 1993 è stata dedicata dal beato Giovanni Paolo II, si trova nella centrale piazza de la Armería, di fronte al Palazzo Reale, e come ricordato dal nome è dedicata alla Patrona della città madrilena, la “Virgen de La Almudena”.
Papa Benedetto XVI ha annunciato questo sabato la prossima proclamazione dello spagnolo San Giovanni d'Avila, patrono del clero spagnolo, come dottore della Chiesa. Lo ha fatto al termine della Messa con i seminaristi di tutto il mondo nella Cattedrale dell'Almudena, nel contesto degli atti della Giornata Mondiale della Gioventù e alla presenza di praticamente tutti i Vescovi spagnoli. “Nel rendere pubblica questa notizia qui, desidero che la parola e l’esempio di questo esimio Pastore illumini i sacerdoti e coloro che si preparano con gioia e speranza a ricevere, un giorno, la Sacra Ordinazione”, ha detto il Papa ai presenti.
Il Vescovo Joseph Coutts di Faisalabad, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Pakistan, ha espresso il proprio disappunto per la decisione del Governo del Paese di creare la figura del Ministro per l'Armonia Nazionale, incarico per il quale è stato nominato Akram Masih Gill. Il presule ha descritto il fatto come un “passo indietro” per i cristiani e quanti insieme a loro sono sempre più preoccupati per le minacce alla libertà religiosa nel Paese. Parlando con l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), il Vescovo Coutts ha sottolineato come il ruolo di Gill sia inferiore a quello di Shahbaz Bhatti, assassinato nel marzo scorso quando era Ministro federale per le Minoranze.
Non si esauriscono le polemiche sulle esenzioni fiscali per la Chiesa. Dopo l’attacco di alcuni esponenti radicali e socialisti, e alcuni interventi sulla stampa è la volta della rete. Il gruppo nato su Facebook “Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria” ha già raggiunto, in poco più di 48 ore, oltre 40 mila adesioni. Centinaia i messaggi degli utenti inferociti. Chiedono di cancellare l’esenzione dall’Ici e dall’Ires, di eliminare l’8Xmille, di abolire, con un tratto di penna, i patti Lateranensi, rinfacciano al Vaticano di possedere il 22 per cento del patrimonio immobiliare italiano e, soprattutto, contestano l’intervento di Bagnasco. Il presidente della Cei, infatti, aveva ammonito: le tasse vanno pagate. Immediato il commento, rintracciabile anche sui forum di altri quotidiani online e, inaugurato da Mario Staderini, Segretario dei Radicali Italiani: «da che pulpito!». Qualcuno lancia proposte di manifestazioni e volantinaggi per far conoscere alla gente la verità.
L’isola di Cipro si trova nel Mediterraneo orientale, a sud della Turchia. La Repubblica di Cipro – nell’Unione europea dal 2004 – occupa i due terzi del territorio. La parte restante, quella settentrionale, è occupato dalla Repubblica Turca di Cipro Nord, che così si autoproclamò dopo l’intervento turco del 1974. I greci di religione ortodossa rappresentano oltre l'80% della popolazione dell'isola (oltre 700.000 abitanti). Le altre minoranze sono costituite dai turchi (18% della popolazione, di religione musulmana), i quali risiedono per la maggioranza nella parte dell'isola il cui controllo è stato assunto dalla Turchia nel 1974. Sono inoltre presenti una minoranza armeno-cattolica, una maronita (Arcieparchia di Cipro), oltre ai cattolici di rito latino. I cattolici ciprioti ammontano a circa 25.000
Tra gli eventi della Giornata mondiale della gioventù, il musical sulla vita di questa giovane beata. Più di 5 mila gli spettatori all'auditorium Pilar García Peña.
Per un primo bilancio della Giornata mondiale della gioventù ascoltiamo le impressioni di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana.
Centinaia di migliaia di giovani si recheranno nelle prossime ore, con zaino in spalla, nella zona dell’aeroporto “Cuatro Vientos”, grande quanto 48 campi di calcio, per partecipare stasera, a partire dalle ore 20.30, alla Veglia di preghiera con il Papa. Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, nel briefing con i giornalisti ha reso noto che alcuni rappresentanti della delegazione norvegese alla Gmg incontreranno Benedetto XVI questa sera in occasione della Veglia. Questo incontro – ha detto padre Lombardi - indica anche “la partecipazione del Papa al momento drammatico vissuto dalla gioventù norvegese, dopo gli attentati del 22 luglio sull’isola di Utoya”.
Le famiglie cristiane di Nandagiri, ricollocate in quel luogo dopo i pogrom del 2008, hanno ricevuto un ordine di demolizione per la chiesetta che stanno costruendo, con i propri mezzi. Il Global Council of India Christians ha rivolto un appello alla Corte suprema contro la decisione del governo locale.
Benedetto XVI celebra una messa coi seminaristi di tutto il mondo presenti alla Gmg ed esalta la vocazione sacerdotale, “radicata in Cristo”. Alle migliaia di giovani chierici presenti chiede di essere grati a Cristo per questo “gesto di predilezione verso ciascuno di voi”. Imitare Cristo e testimoniare di fronte al mondo “senza complessi e senza meschinità”. San Giovanni d’Avila patrono del clero spagnolo, sarà proclamato dottore della Chiesa universale. Il papa confessa alcuni ragazzi della Gmg.
“La giovinezza è la scoperta del corpo e dello spirito… è lo stupore e il desiderio del proprio corpo e lo stupore e il desiderio della propria anima che arde di domande su di sé, sulla vita, la morte, l’amore e Dio. Ma è l’anima, lo spirito, che esplode verso l’infinito desiderio. Il corpo cerca solo, arrancando di stargli dietro”. Mi folgora così Alessandro D’Avenia. Invece la mentalità dominante vede, esalta e amplifica solo i desideri della carne fino a renderli ossessivi, alla fine malati perché non appagano. Perché anche il piacere più sublime, lascia alla fine insoddisfatti e soli. L’uomo è l’unica creatura sulla terra che non trovi in natura ciò che esaudisce totalmente il suo desiderio e la sua attesa. Così bisogna vedere le immagini di quel milione di giovani che sono andati a Madrid per ascoltare il papa, a ferragosto. O quelli che la settimana prossima andranno al Meeting di Rimini.
Benedetto XVI partecipa alla Via Crucis, uno dei gesti più sentiti della Gmg. Esposti alcuni preziosi gruppi scultorei tipici della devozione spagnola della Settimana santa. Ricordate le sofferenze dei giovani della Terra santa, dei perseguitati, dei senza lavoro, dei poveri. Una preghiera a María Santísima de Regla, la Madonna Addolorata venerata a Siviglia.
Benedetto XVI ha inaugurato la sua presenza alla Giornata Mondiale della Gioventù con un forte avvertimento contro la tentazione del relativismo morale, contro una fede che non si fa vita nella persona. E' necessaria, ha avvertito i giovani, una fede nella libertà e nella responsabilità di fronte agli uomini e a Dio, perché i cristiani si possano presentare come “un'alternativa valida” di fronte al disorientamento morale attuale. Dopo la cerimonia di accoglienza alla Porta di Alcalá, il Papa si è diretto alla Plaza de Cibeles, circa 200 metri più avanti, dove, dopo un saluto e una breve liturgia della Parola, ha rivolto il suo primo discorso ai giovani, parlando loro dell'importanza del fatto che la fede si radichi nella vita. Il Pontefice ha parlato ai giovani di due questioni: il modo di vivere la fede che deve distinguerli e il pericolo del relativismo morale che devono evitare.
"La ribellione dei giovani è una espressione di angoscia e frustrazione da essi subita". E’ quanto ha detto questo venerdì il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Pascual Chávez, che ha visitato la sede della Procura "Misiones Salesianas" di Madrid , approfittando del passaggio nella capitale della Spagna per la Giornata Mondiale della Gioventù. Per questo, ha spiegato don Chávez, “il primo messaggio di questa GMG è la necessità di credere nei giovani d'oggi".
No ai tagli alle spese per le famiglie e le missioni all'estero: è questo l’appello lanciato dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, in un'intervista alla trasmissione “Radio Anch'io” rilasciata da Madrid, dove sta partecipando alla Giornata Mondiale della Gioventù. "Quello della famiglia - ha spiegato il porporato parlando della manovra da 45,5 miliardi - è un punto centrale: è stata in questa crisi una valvola di sicurezza enorme e sarebbe miope e dannoso non considerarla e come un ganglio vitale. Non perdiamo questo patrimonio, questo punto fermo, se la famiglia non è al centro della politica, la società non va da nessuna parte".
Perché i giovani vanno alla Giornata Mondiale della Gioventù?, si chiede l'Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer. “Perché vanno? Vanno per incontrarsi, è vero, ma potrebbero farlo anche nei propri Paesi. Vanno a conoscere la Spagna e a fare i turisti? Sicuramente approfitteranno di questi giorni anche per assorbire qualcosa dell'immensa ricchezza culturale e turistica della Spagna. Il programma intenso e tutto organizzato, con metodi e obiettivi già stabiliti, non sarà però propriamente turistico”.
Io Giovanni Paolo,…successore di Pietro nella sede di Roma e Pastore della Chiesa universale, da Santiago grido con amore a te vecchia Europa: ritrova te stessa, riscopri le tue origini, ravviva le tue radici, torna a vivere dei valori autentici che hanno reso gloriosa la tua storia e benefica la tua presenza negli altri continenti…tu puoi essere ancora faro di civiltà e stimolo di progresso per il mondo". Mai come oggi le parole gridate ventidue anni fa da Giovanni Paolo II a Finis Terrae, il lembo estremo del continente europeo, suonano attuali in questi giorni. L’Europa sembra sperduta, in preda ad una crisi profonda.
I cristiani iracheni non hanno pace, e in due settimane le loro chiese sono state l'obiettivo di ben tre attacchi, l'ultimo dei quali è avvenuto il 15 agosto, festa dell'Assunzione. In questa occasione, padre Gewargis Elias, di Kirkuk, è riuscito a salvarsi dopo che lo staff di sicurezza aveva individuato un veicolo che trasportava apparecchiature sospette e gli ha ordinato di abbandonare la sua chiesa siro-ortodossa di Sant'Efrem pochi minuti prima di una forte esplosione. Riferendo l'accaduto, l'Arcivescovo Louis Sako di Kirkuk ha detto all'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS): “Oggi hanno attaccato la chiesa. Chi lo sa se domani attaccheranno il clero o il popolo?”.
I grandi cimiteri sotto la luna ormai dobbiamo scordarceli. Il solito Sartori, che ogni ferragosto ci rammenta che siamo troppi, dovrebbe preoccuparsi invece del caro estinto. Ci sono megalopoli, come Londra, che non sanno più dove mettere i morti. E meno male che la vita (pardon, la vecchiaia) si è allungata, dandoci un po’ di tempo per riflettere. Dice il «New Scientist» che a Londra, appunto, hanno cominciato a cavar di tomba quelli morti da più di un secolo e metterli in una fossa comune, per far posto alle new entry.
Nel secondo giorno della sua permanenza in Spagna, dopo la grande festa di accoglienza che ieri sera si è tenuta a piazza Cibeles, Benedetto XVI ha tenuto un grande discorso sull'università, un'istituzione che "non a caso", ha spiegato, "la Chiesa ha promosso".
La Giornata Mondiale della Gioventù, la GMG, è «una cascata di luce» su un mondo caratterizzato dalla persecuzione dei cristiani e da una crisi al cui centro stanno la corruzione morale e il relativismo. Questa la sintesi degli interventi di Benedetto XVI nella prima giornata della sua visita a Madrid, dal consueto colloquio in aereo con i giornalisti fino al saluto e al discorso nella festa di accoglienza con i giovani in Plaza de Cibeles, passando per la cerimonia di benvenuto con i Reali di Spagna all’aeroporto.
Solo una suora. Ma che suora Rosalina Ravasio! Capace, con la Comunità di recupero da lei fondata e pronta a festeggiare i primi 25 anni di vita, di abbattere tutti i cliché che circondano la cura da tossicodipendenza e alcol. Programmi, dinamiche, relazioni, è proprio tutto diverso nella Comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio, nel bresciano. A cominciare dal tasso di recupero degli ospiti, che qui si attesta intorno al 90%. Più alto, e di molto, rispetto alla media nazionale.
Al suo arrivo in Spagna, Benedetto XVI saluta i reali e spiega i motivi del suo essere a Madrid e il perché i giovani sono là. “É per me un’immensa gioia ascoltarli”. La Gmg, un aiuto economico al Paese, ma soprattutto “un messaggio di speranza, come una brezza di aria pura e giovanile, con soffio rinnovatore che ci riempie di fiducia di fronte al domani della Chiesa e del mondo”. Costruire una società nel rispetto e nella tolleranza.
Il presidente Zardari presenta una lista di 185 funzionari, ma non compare il nome del ministro cattolico assassinato dagli estremisti islamici. Presente, invece, il governatore del Punjab Salman Taseer. Vescovo di Islamabad: decisione “sorprendente”, Bhatti “ha sacrificato la propria vita” per le minoranze e il Paese.
Mentre tutto il mondo cattolico, ma anche ateo, è concentrato su Madrid e la giornata mondiale della gioventù, gli spagnoli cosa fanno? Meglio: la stampa, la radio, la televisione spagnoli, come introducono e commentano l'evento dell'estate 2011, l'evento positivo, l'evento buono, non quello angosciante della distruzione di ricchezza finanziaria e di perdita di certezze professionali, economiche e sociali? Come preparano, dicevo, quel fatto mondiale che mostra la speranza di tanti giovani, giovani che seguono un Papa anziano nella convinzione di ascoltare, attraverso di lui, una parola di amore che viene direttamente da Dio? I media spagnoli hanno preparato la GMG centrati su una preoccupazione. Su una concreta e apparentemente giusta attenzione alle pubbliche finanze: quanto costerà ai contribuenti questa invasione di cavallette cattoliche provenienti da ogni parte del pianeta?
La gioventù è “l’età in cui si è alla ricerca della vita più grande. [...] È parte dell’essere giovane desiderare qualcosa di più della quotidianità regolare di un impiego sicuro e sentire l’anelito per ciò che è realmente grande”: sono parole del messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Gioventù. La prima cosa che voglio sottolineare è che nessuno mi ha mai descritto in questo modo. Il Papa sa quello che desidero meglio di me: sento una vicinanza sorprendente tra ciò che dice e la mia esperienza e questo è un fatto che non posso ignorare. Cinque anni fa ho trovato un posto, la Chiesa, in cui l’unica pretesa che si ha nei miei confronti è che io sia più uomo, che possa fare un cammino nella mia vita. E questo mi interessa.
Al suo arrivo in Spagna, Benedetto XVI saluta i reali e spiega i motivi del suo essere a Madrid e il perché i giovani sono là. “É per me un’immensa gioia ascoltarli”. La Gmg, un aiuto economico al Paese, ma soprattutto “un messaggio di speranza, come una brezza di aria pura e giovanile, con soffio rinnovatore che ci riempie di fiducia di fronte al domani della Chiesa e del mondo”. Costruire una società nel rispetto e nella tolleranza.
Ho trascorso cinque ore sotto il sole, al «Parque del retiro» di Madrid, dove è stato montato il più grande confessionale del mondo all’aria aperta e dove una parte del mezzo milione di giovani che hanno invaso le strade di Madrid si è rifugiata per cercare un po’ di ristoro nelle ore più calde. La vigilia dell’arrivo del Papa alla GMG è stata una giornata impegnativa: le catechesi dei vescovi hanno impegnato tutta la mattinata. Non ho seguito quelle – i testi peraltro sono online – perché La Stampa mi ha chiesto di intervistare una decina di giovani, facendo loro qualche domanda sul futuro, sull’incertezza globale a cui ci ha ormai abituati questa crisi che non passa e che anzi assume contorni sempre più inquietanti.
In Italia, come è noto, vivono milioni di esperti di calcio. Loquaci commissari tecnici spuntano soprattutto nelle fasi calde dei mondiali di football, tutti con la loro invincibile formazione, i loro bravi schemi. In questi giorni di grave crisi economica invece si stanno moltiplicando gli economisti improvvisati. Ognuno ha la sua ricetta per sanare i conti pubblici: taglia di qua, privatizza di là, tassa su e giù. In questo concerto un poco stonato non poteva mancare la voce del razionalismo italico. O almeno di quelli che pretendono di rappresentarlo.
Hanno percorso più di metà Giappone, dal sud di Oita e Fukuoka sino al nord di Tokyo, passando per Hiroshima, Takamatsu ed Osaka. Mentre l'autobus ingoiava i chilometri e accoglieva i cento giovani diretti alla GMG di Madrid, è stato come raccogliere, idealmente, centimetro dopo centimetro, ansie, dolori e speranze di un intero popolo. Gli zaini già stipati dell'occorrente per il pellegrinaggio, si sono riempiti dei sentimenti di quanti, oggi, in Giappone, ancora non conoscono Cristo. Cento ambasciatori per centoventi milioni di persone. Così è iniziato il pellegrinaggio dei ragazzi che, per un autentico miracolo, parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid.
«Molti giovani hanno intrapreso un cammino di fede nel contesto della Giornata mondiale della gioventù, ritrovando Cristo e la Chiesa». È un fatto, questo, che schianta ogni polemica ideologica, come quella dei gruppi più radicali che non perdono l’occasione per andare contro la Chiesa e il papa, come El País, che ha parlato di «saldi di fine agosto» a proposito della facoltà, concessa ai confessori dal vescovo di Madrid card. Antonio María Rouco Varela, di assolvere le giovani che hanno praticato l’aborto. «La vera caratteristica del momento attuale è che in qualche modo le minoranze radicali, che ormai fanno parte della storia della Spagna, sono ben viste dal governo» dice a ilsussidiario.net José Miguel García, teologo, delegato per la Cultura nell’organizzazione della Gmg. Tutte le iniziative culturali della Giornata, spiega García, sono state pensate con lo scopo di offrire una «testimonianza della fede, proprio per far vedere che la fede è il vero senso della vita».
La crisi economica globale ha messo a nudo i problemi strutturali dell’economia cinese, in mano ai capitalisti sostenuti dalla violenza del regime comunista. Le piccole e medie imprese, vero motore dell’economia, chiudono mentre i fondi statali vanno alle imprese statali. Che le usano per speculare e peggiorare ancora di più la vita della popolazione. L’analisi del grande dissidente.
Venerdì 26 agosto si aprirà a Lourdes (Francia) l'ormai tradizionale pellegrinaggio della Diocesi di Roma sul luogo in cui la Vergine Maria apparve per la prima volta l'11 febbraio 1858 alla giovane Bernadette Soubirous. Il pellegrinaggio sarà presieduto dal Cardinale Agostino Vallini, Vicario di Papa Benedetto XVI per la Diocesi di Roma, e vedrà i pellegrini arrivare con 7 aerei, un treno e una nave.
In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, la Santa Sede ha lanciato un social network fotografico, attraverso il quale i milioni di giovani presenti in questi giorni a Madrid potranno dire (o meglio far vedere) il loro: "Io c'ero". "Living World Faces" (http://www.pope2you.net/livingworldfaces/) è il nome del nuovo servizio del portale Vaticano Pope2you.net del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, realizzato con la promozione della Conferenza Episcopale Italiana.
La chiesa di Santa Maria a Malankara è stata dissacrata da ignoti lo scorso 15 agosto. È il primo attacco contro la comunità siro-malankarese di Poona, nel Mahrashtra. Una cerimonia di purificazione celebrata il 16 agosto. Violenze anticristiane in Kerala.
A Madrid, sono dunque iniziate le catechesi dei vescovi, suddivisi per gruppi linguistici: segno dell’universalità della Chiesa che riunisce persone di lingue e nazioni diverse. Debora Donnini ha intervistato don Niccolò Anselmi, responsabile del Servizio nazionale della pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana.
All'udienza generale del 17 agosto a Castel Gandolfo Benedetto XVI ha ricordato che ci troviamo ancora nella Festa dell'Assunta: una festa che da una parte ci ricorda che Maria è arrivata in Cielo in anima e corpo, dall'altra induce a riflettere su «come Maria vi è arrivata». La risposta del Papa è che «si è affidata a Dio, è entrata con la sua nella volontà del Signore e così era proprio nella via direttissima, nella strada verso il Paradiso. Credere, affidarsi al Signore, entrare nella sua volontà: questo è l'indirizzo essenziale».
Che futuro può avere una quattordicenne cresciuta in una famiglia poverissima della periferia di Bangkok, barattata dalla famiglia per mille dollari e condotta nella capitale tailandese per prostituirsi? Come potrà sopravvivere nella giungla della lussuria e nello squallore di una città di 8 milioni di abitanti, parlando solo il dialetto, umiliata nel corpo e nell'anima, ridotta schiava e completamente sola? Potrà mai sperare di avere una vita felice?
La prossima Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) avrà luogo a Rio de Janeiro (Brasile) nel 2013, ha rivelato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi S.J. In un incontro con i giornalisti avvenuto venerdì, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha precisato che l'annuncio verrà fatto solennemente da Papa Benedetto XVI domenica 21 agosto al termine della GMG di Madrid. L'edizione a Rio de Janeiro si svolgerà con un anno di anticipo, nel 2013 anziché nel 2014, per evitare che coincida con la Coppa del Mondo di Calcio, che si disputerà nel Paese proprio nel 2014.
Più di 130.000 giovani di tutto il mondo sono giunti in Spagna, prima dell'inizio a Madrid della Giornata Mondiale della Gioventù, per trascorrere giornate di convivenza con giovani spagnoli nelle Diocesi, 65 delle quali – incluse Gibilterra e la francese Bayonne – hanno accolto i pellegrini di 137 Paesi dei cinque continenti. Il programma di queste giornate è variato da un luogo all'altro. I pellegrini francesi accolti nella Diocesi di Oviedo hanno visitato il santuario di Covadonga. La delegazione italiana ha visitato questo santuario mariano e anche Santiago de Compostela. A Valladolid si sono svolte attività spirituali, di volontariato sociale e gastronomiche. Oltre a iniziare alla degustazione di “tapas” pellegrini provenienti da Tanzania, Filippine, India e Canada, tra gli altri Paesi, è stata offerta ai presenti una Via Crucis organizzata dai giovani di Fresno del Viejo.
Psicologa e psicoterapeuta della Svizzera, dove risiede, e docente universitario in Spagna, Mercedes Palet de Fritschi è un deciso difensore degli apporti del tomismo alla psicologia. Nel suo ultimo soggiorno spagnolo in occasione dei corsi estivi presso l'Università Abat Oliba CEU (www.uao.es), abbiamo chiesto di poter conversare con questa psicologa di fama sui ragazzi che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). La Palet de Fritschi riconosce che “in base alla pratica della psicologia è fonte di speranza poter aiutare i giovani a comprendere chi sono e perché o per chi vivono”.
Con un'affollatissima Messa nella Plaza de Cibeles, che sarà anche il teatro dell'accoglienza a Benedetto XVI giovedì, il Cardinale Antonio María Rouco, Arcivescovo di Madrid, ha inaugurato questo martedì la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) alla presenza di centinaia di migliaia di giovani. La Messa è stata concelebrata da circa 800 Vescovi e Cardinali provenienti da tutto il mondo e da 8.000 sacerdoti.
I giovani, giunti a Madrid da tutto il mondo, hanno avuto nei mesi passati un valido strumento per approfondire il significato della Gmg: il messaggio di Benedetto XVI, pubblicato nell’agosto dell’anno scorso. Un documento che sviluppa il tema scelto per la Giornata Mondiale della Gioventù: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, tratto da un passo della Lettera di San Paolo ai Colossesi. Riproponiamo alcuni passaggi del Messaggio, su cui il Papa si è soffermato all’Angelus del 5 settembre scorso.
Prende oggi ufficialmente il via la Giornata mondiale della gioventù di Madrid, con la Messa celebrata questa sera a Piazza Cibeles dal cardinale arcivescovo Antonio María Rouco Varela, dedicata al beato Giovanni Paolo II, uno dei 10 patroni della Gmg assieme ad altri nove Santi. Migliaia di giovani provenienti da ben 137 Paesi del mondo sono già arrivati e molti altri stanno arrivando.
Sono state arrestate nel marzo scorso, anche se la conversione sembra risalire ad almeno dieci anni fa. Finora in Iran non è mai stata eseguita una condanna a morte con questa motivazione. Le autorità temono una diffusione del cristianesimo: sequestrate 6500 bibbie.
Protesta dei fedeli contro il giro di vite imposto dal governo, che nelle ultime settimane ha causato oltre 40 fermi. Una messa per ricordare i raid compiuti dalla polizia nelle diocesi di Vinh e Thanh Hóa. Sacerdote a Saigon: alle preghiere partecipano anche non cattolici. Per i vietnamiti è “finito il tempo dell’omertà”.
Si apre oggi a Madrid la Giornata Mondiale della Gioventù dal tema «Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede» (cfr. Col 2,7). 440 mila i giovani che parteciperanno insieme a 14mila sacerdoti e 744 vescovi. Ma il numero dei partecipanti potrebbe toccare il milione di persone in occasione della Veglia di sabato sera e la messa di domenica mattina, all’areodromo di Cuatro Vientos.
Domenica 14 agosto Pontelandolfo, in provincia di Benevento, ha ricordato con una solenne cerimonia i centocinquant'anni dalla strage del 14 agosto 1861, forse la pagina più nera del Risorgimento. Il 7 agosto 1861 - forse animati dalla falsa notizia di uno sbarco dei Borboni - un folto gruppo di "briganti" - un epiteto su cui oggi molto si discute - della "banda" dell'ex capitano borbonico Cosimo Giordano (1839-1888) s'impadroniscono dei comuni di Casalduni e Pontelandolfo, nel Beneventano, uccidendo quattro "galantuomini" favorevoli al governo di Torino e cinque carabinieri. L'11 agosto i bersaglieri tentano di riprendere il controllo di Pontelandolfo: ma cadono in un'imboscata, e quaranta di loro sono condotti a Casalduni e uccisi. Sull'episodio gli storici non sono concordi: non manca una tesi " complottista" - ma non incredibile - secondo cui le false voci sarebbero state diffuse da "galantuomini", proprietari terrieri intenzionati ad alimentare il conflitto per profittare poi della successiva, inevitabile repressione.
La manovra finanziaria, in difesa e a sostegno della famiglia, non ha previsto praticamente alcuna misura. Anzi: le spese a carico dei nuclei familiari e per il ceto medio – hanno denunciato i Vescovi italiani – aumenteranno. Ed ecco far seguito alla denuncia il riemergere di antichi furori laici: «Senza la quota non dovuta dell'8 per mille e introducendo l'obbligo anche per la Chiesa di pagare l'ICI sugli immobili commerciali si recupererebbero almeno 8 miliardi di ero all'anno», denuncia Roberto Biscardini, segretario provinciale del PSI e consigliere Comunale a Milano. Gli fa eco il segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini, secondo il quale, eliminando esenzioni fiscali e 8 per mille si recupererebbero 3 miliardi l’anno.
In cammino verso Madrid. “La fiesta della fe” – la festa della fede – sta per cominciare. Migliaia di pellegrini arriveranno fra oggi e domani dal resto della Spagna. Sono i ragazzi di tutto il mondo, che hanno partecipato alle Giornate delle diocesi, sparsi in 63 punti del Paese iberico: da Barcellona a Saragozza, da Toledo a Siviglia. Domani inizia ufficialmente la 26.ma Giornata mondiale della gioventù: alle otto di sera, nella grande piazza di Cibeles – il cuore del paeseo della Castellana – sarà celebrata la Messa inaugurale. Da mercoledì mattina cominceranno le catechesi nelle chiese, nelle scuole, nelle palestre e nei palazzetti dello sport di tutta la capitale spagnola: vi parteciperanno centinaia di vescovi provenienti da tutto il pianeta. Giovedì il grande giorno dell’arrivo del Pontefice. A mezzogiorno, quando atterrerà l’aereo papale, le campane di tutte le chiese della regione madrilena suoneranno a festa. L’incontro del Papa con i giovani terminerà domenica mattina, con la Messa di chiusura all’aerodromo di “Cuatro Vientos”. Transenne, impalcature, lavori un po’ ovunque. Madrid si prepara. E cambia colore. Bianchi e rossi: sono i manifesti con il simbolo della Gmg, che hanno invaso la capitale spagnola. Bianchi e gialli: sono i fiori che illuminano la Porta di Alcalà, dalla quale giovedì sera entrerà simbolicamente Benedetto XVI. Bianchi: i 200 confessionali a forma di vela, installati nel Parco del Retiro. Verde è invece il colore delle magliette dei 30.000 volontari che accompagneranno, informeranno, aiuteranno i pellegrini. Sono circa 500.000 gli iscritti alla Gmg. Ma secondo gli organizzatori, potrebbero arrivare oltre un milione di persone. In questi giorni 10.000 agenti fra polizia, Guardia civil ed esercito, garantiranno la sicurezza della città.
Sul significato della Festa dell’Assunzione ascoltiamo padre Ermanno Toniolo, dell'Ordine dei Servi di Maria, direttore del Centro di Cultura Mariana.
Maria “non è un personaggio di altri tempi”, ma è “una persona viva, che si trova nel presente di Dio. In lei si manifesta il progetto eterno del Creatore, di redimere l’uomo intero – anima e corpo – e di rinnovarlo”. Così il Papa, oggi a Castel Gandolfo, nell’odierna Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Benedetto XVI ha presieduto, stamani alle 8.00, la Messa nella Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova e poi, a mezzogiorno, l’Angelus nel cortile del Palazzo apostolico.
L’ordigno è scoppiato nella notte, verso l’1.30. Non ci sono vittime, ma i danni alla chiesa sono enormi. Altri attentati contro i cristiani a Kirkuk sono avvenuti all’inizio di agosto.
Benedetto XVI, nella festa dell’Assunta, sottolinea la vittoria di Cristo sulla “morte interiore e fisica”. Anche noi cerchiamo “di vivere da risorti, portando nell’oscurità del male che c’è nel mondo, la luce del bene”. Cristiani d’oriente e d’occidente uniti dalla celebrazione.
Contrordine compagni, la storia si è voltata indietro: una inversione a u. Dal 1989-1991 si racconta questa favola: il comunismo è sparito dal mondo e trionfa la liberaldemocrazia in tutto il globo. Fine della storia, decretò un politologo americano facilone. Ebbene, venti anni dopo ci si sveglia bruscamente dal sonno: nella realtà la storia si è rimessa in moto e corre all’indietro. I sistemi liberaldemocratici sono alla frutta (in certi casi alla grappa) e trionfa invece la superpotenza cinese: un regime comunista che si appresta a diventare la prima potenza economica mondiale.
La Gmg e Cuba nel cuore di Benedetto XVI. All’Angelus, a Castel Gandolfo, il Papa ha rivolto un pensiero speciale, in più lingue, ai tanti giovani che stanno convergendo a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù che prenderà il via martedì prossimo. Quindi, il Papa ha salutato con particolare affetto un gruppo di una trentina di fedeli cubani in pellegrinaggio a Roma, guidati dal cardinale arcivescovo dell’Avana, Jaime Ortega, che sarà presente anche alla Gmg di Madrid. Dopo l'Angelus, il porporato cubano assieme a tre sacerdoti, che accompagnano i pellegrini, hanno salutato personalmente il Pontefice. Sempre all'Angelus, il Papa ha ricordato che oggi si celebra il 70.mo della morte di San Massimiliano Kolbe, ucciso dai nazisti nel lager di Auschwitz.
Alla Gmg di Madrid, ormai imminente, sarà presente anche una rappresentanza del Parlamento Universale della Gioventù (Pug). Si tratta di un foro permanente dove tutti i giovani, senza distinzione di credo, razza o nazionalità, possono dibattere i temi che sono oggetto della loro attenzione. Con l’associazione “Gioventù Idente”, parteciperà alla Giornata Mondiale della Gioventù presentando un’esposizione multimediale, intitolata “Cristo, pietra angolare di una nuova civiltà”.
All’Angelus Benedetto XVI domanda in diverse lingue il sostegno per il suo viaggio in Spagna e per i buoni frutti della Giornata mondiale della gioventù. “Ogni giorno il nostro cuore deve vivere l’esperienza della conversione, passare dall’uomo ripiegato su stesso, all’uomo aperto al’azione di Dio”. Per la prima volta, presente un gruppo di pellegrini da Cuba.
“La Chiesa è giovane. Essa porta in sé il futuro del mondo e perciò mostra anche a ciascuno di noi la via verso il futuro”: era il 24 aprile del 2005, quando Benedetto XVI pronunciava in Piazza San Pietro queste parole nella Messa di inizio Pontificato. Da allora, il Papa ha intessuto un rapporto speciale con i giovani, in continuità con il suo amato predecessore. Colonia, Sydney, ora Madrid - mancano appena tre giorni - e all’orizzonte Rio de Janeiro, le Gmg di Benedetto XVI che in ogni suo viaggio, internazionale o italiano, ha voluto riservare uno spazio all’incontro con la gioventù.
Grazie al missionario cattolico, scomparso nel 2010, Mayen e Deng possono studiare in Corea del Sud. Il loro obiettivo è diventare medico e ingegnere civile, per tornare nella loro terra e contribuire allo sviluppo. La passione e l’impegno del sacerdote e medico coreano per la popolazione sud-sudanese raccontate in un documentario.
La Madonna con in braccio il bambino Gesù: è un’immagine diffusa, difficile non trovarla in una chiesa; è un’immagine familiare, che si fa vicina al saluto, alle suppliche, al respiro di chi le va incontro. Un’immagine che non restituisce solo un momento di tenerezza o di regalità. Sulle sue ginocchia, infatti, «la vita si è fatta visibile» (1Gv 1,2). Nel particolare si rivela l’intero. In lei ha preso carne Colui che è fin dal principio. Il grembo di Maria ha contenuto l’incontenibile. Inni antichi cantano: «hai portato nella stretta stanza dei tuoi fianchi colui che i cieli non sanno contenere».
La conoscenza di san Massimiliano Kolbe, per moltissima gente, purtroppo, si limita ai soli 100 giorni dei suoi 47 anni di vita, cioè al suo ultimo atto sublime che l’ha reso noto al mondo intero, ma che lo ha anche rinchiuso in quel bunker freddo e scuro di Auschwitz. Per chi si è fermato alla cronaca e al racconto drammatico e struggente concluso il 14 agosto 1941, padre Massimiliano Kolbe è e sarà sempre il “martire di Auschwitz”, cioè colui che ha dato spontaneamente la vita per salvare un prigioniero condannato a morte, riconosciuto santo dalla Chiesa. Non andare oltre però si perde l’opportunità di conoscere la sua anima e l’influsso che ha avuto nel solco della storia recente, fino ad essere definito dal beato Giovanni Paolo II “patrono del nostro difficile secolo”. Ha posto, infatti, un sigillo indelebile nel secolo ventesimo, partecipando intensamente e direttamente al fascino del progresso e al dramma di cui è stato vittima e protagonista.
La popolazione attuale della Repubblica delle Maldive discende da popoli di religione buddhista migrate dall'India meridionale e dallo Sri Lanka intorno ai secoli IV e V. Quando gli arabi iniziarono a percorrere frequentemente le rotte commerciali verso il sud-est asiatico, le Maldive divennero un importante punto di scalo. I commercianti arabi esercitarono una forte influenza culturale sulla popolazione locale, che a partire dall'XI secolo si convertì gradualmente all'Islam. Nel 1153, le Maldive divennero un sultanato. Nel XVI, secolo le potenze europee iniziarono a minacciare le Maldive. I primi a conquistare l'arcipelago furono i portoghesi, che vi crearono un insediamento nel 1558. Questi furono però cacciati nel 1573 dai Devehi, guidati da Muhammad Thakurufar Al-Azam. Il sultanato rimase poi indipendente fino al 1887, anno in cui fu dichiarato protettorato britannico.
Nell’Ottocento tra le tante iniziative di riscossa cattolica bisogna annoverare le opere di assistenza del beato Bartolo Longo, fondatore del santuario di Pompei, ai figli dei carcerati. Nel 1885 il Longo si era incontrato con don Bosco, che gli aveva suggerito di diffondere il suo periodico Il Rosario e la Nuova Pompei con lo stesso sistema usato dal Bollettino salesiano: a tutti, anche a quelli che non pagavano. Riguardo all’iniziativa carceraria del Longo, «gli scienziati positivisti della Scuola antropologica criminale sostenevano l’”impossibilità di educare i nati delinquenti” e lo accusarono di creare a Pompei “un covo di belve”, usando per di più metodi educativi inadeguati, se non addirittura dannosi».
I disordini di Londra non possono esser spiegati esclusivamente con la crisi del modello multietnico. Forse il tutto è partito da un innesco di questo tipo, ma ora le immagini ci mostrano adolescenti e giovani bianchi che arraffano tutto quello che possono dalle vetrine infrante.
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi ha tenuto stamani un briefing per illustrare il programma del Viaggio Apostolico del Papa a Madrid, in occasione della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Si tratta del 20.mo viaggio internazionale di Benedetto XVI, il terzo in terra spagnola, ma il primo nella capitale Madrid.
Il Papa continua a seguire da vicino la drammatica situazione delle popolazioni del Corno d’Africa colpite dalla carestia: attraverso il Pontificio Consiglio Cor Unum, ha inviato un sostanzioso aiuto ad alcune diocesi dell’area, dove i civili continuano a fuggire non solo spinti dalla fame ma anche dalla guerra. Sul nuovo intervento di Benedetto XVI ascoltiamo mons. Giovanni Pietro Dal Toso, segretario di Cor Unum, al microfono di Sergio Centofanti.
La struttura, legata al Cammino Neocatecumenale, sorge sul Monte delle Beatitudini e riceve ogni anno molte migliaia di famiglie ebraiche.
In Spagna sale l'attesa per la Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Madrid il 18 agosto 2011. Quel giorno arriverà in un paese cattolico, anche se sempre più secolarizzato, il Santo Padre, Papa Benedetto XVI. Questo appuntamento vede tradizionalmente una larghissima presenza di giovani provenienti da tutto il mondo. Un esodo pacifico di giovani in preghiera che non ha mai creato problemi di ordine pubblico, al massimo qualche disagio organizzativo dovuto alla getione di un numero così alto di persone.
Il teologo don Alberto Cozzi spiega perché il nuovo libro di Paolo Flores d'Arcais, "Gesù - L'invenzione del Dio cristiano", cercando "un Gesù contro la Chiesa" è "un’operazione ideologica e di cattivo gusto, che parte dal sospetto che i discepoli di Gesù siano stati tutti stupidi o tutti maliziosi nel mistificare ciò che poteva fondare la loro vita"
“La modernità non consiste certo solo di negatività. Se così fosse, non potrebbe durare a lungo. Essa ha in sé grandi valori morali che vengono proprio dal cristianesimo, che solo grazie al cristianesimo, in quanto valori, sono entrati nella coscienza dell’umanità”. Estrapolato dal suo contesto, l’elogio dell’anima buona che si nasconde nelle pieghe profonde della modernità figlia della tradizione europea potrebbe sembrare a qualcuno un po’ romantico ed eccessivamente ottimistico: eppure è impregnato del sano realismo che sta alla base del giudizio storico-culturale elaborato da Joseph Ratzinger/Benedetto XVI in quanto sistematizzatore della posizione cristiana di fronte alle sfide del nostro contesto contemporaneo.
Una ventina di morti: tante sono state le vittime in Malawi della repressione delle manifestazioni antigovernative organizzate a luglio nella capitale Lilongwe, a Blantyre e in altre città. La deriva autoritaria del governo e le crescenti, ormai insostenibili difficoltà economiche patite dalla maggior parte della popolazione sono all’origine dello scontento popolare, sfociato il 20 luglio in un “Red day” di protesta: così chiamato perché i promotori dell’iniziativa avevano invitato i partecipanti a indossare per l’occasione una maglia rossa. Le forze dell’ordine hanno reagito duramente e per due giorni i maggiori centri urbani sono stati teatro di scontri violenti tra dimostranti e polizia accompagnati da saccheggi e devastazioni.
Gli “indignados” spagnoli non vogliono la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) a casa loro, perché risulta scandaloso uno spreco così grande di soldi pubblici per un festival giovanile che interessa soltanto i cristiani, in un paese sull'orlo del fallimento economico. Perciò è stata annunciata una grande marcia di protesta nel centro di Madrid alla vigilia dell’incontro del Papa con i giovani, la settimana prossima. Ovviamente l’iniziativa avrà una grande eco mediatica nel mondo. Non c'é da stupirsi: ormai dove Benedetto XVI mette i piedi ci sono i soliti gruppi che ne approfittano per servire le polemiche: basta uno sguardo veloce nelle emeroteche. Non importa la causa o la scusa: un viaggio di questo Papa verrà preceduto, come nei grandi film, da una grande operazione di marketing, ma alla rovescia.
Un terzo della popolazione mondiale non gode di libertà religiosa: è quanto emerge dall’ultimo rapporto del centro studi di Washington dedicato alle religioni, che si chiama Pew Research Center's Forum on Religion and Public Life. Il rapporto, che prende in considerazione il periodo 2006-2009, denuncia la tendenza dei governi ad adottare normative sempre più restrittive e il crescente numero dei fenomeni di violenza o ostilità nei confronti dei credenti, soprattutto cristiani. Risultano coinvolti 2 miliardi di persone, per le quali non è facile praticare una religione. Fausta Speranza ne ha parlato con il sociologo Massimo Introvigne, rappresentante dell’Osce per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un'attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni.
Islamabad ha consegnato l’estremista islamico, autore degli attacchi alle chiese alla vigilia di Natale del 2000. Il trasferimento atteso da mesi; ora è rinchiuso nel quartier generale delle forze speciali a Depok, nel West Java. Per la polizia “coopera”, ma va verificata l’attendibilità delle sue parole.
Il Papa ha concesso il dono dell’Indulgenza plenaria a quanti si recheranno in spirito di pellegrinaggio a Madrid in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù in programma dal 16 al 21 agosto. Oggi la Penitenzieria Apostolica ha pubblicato il relativo Decreto in cui si stabilisce anche che “potranno conseguire l’Indulgenza parziale tutti coloro che, ovunque si trovino, pregheranno per i propositi spirituali di questo incontro e per il suo felice esito”. Per ottenere l’Indulgenza occorre confessarsi, ricevere la Comunione e pregare secondo le intenzioni del Papa con la volontà di non peccare più.
Oggi la Chiesa celebra la memoria di Santa Chiara d’Assisi. Il Papa – nell’udienza generale del 15 settembre dell’anno scorso l’ha definita “una delle Sante più amate”: “la sua testimonianza – ha affermato Benedetto XVI – ci mostra quanto la Chiesa tutta sia debitrice a donne coraggiose e ricche di fede come lei, capaci di dare un decisivo impulso per il rinnovamento”.
Un’imprenditrice italiana racconta: “La gente è in difficoltà estrema: acqua, luce, gas e benzina scarseggiano”. Ma la Nato nega le accuse. Intanto, il Consiglio nazionale di transizione ha chiesto il rimpasto dell’esecutivo. Per la donna è “solo una lotta interna per la leadership”.
Mancano sei giorni all’inizio della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. Oggi pomeriggio 7mila giovani della diocesi di Roma partono per la Spagna.
“Dio parla nel silenzio, ma bisogna saperlo ascoltare”: così, Benedetto XVI nell’udienza generale di stamani, svoltasi nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Il Papa si è soffermato sull’importanza dei monasteri, oasi dello spirito in cui Dio parla all’umanità.
Non si ferma la mobilitazione per il Corno d’Africa, per la Somalia soprattutto, dove la peggiore carestia degli ultimi 60 anni sta mettendo a rischio la vita di milioni di persone. La Tanzania oggi ha deciso l’invio di 300 tonnellate di mais. Per varare misure urgenti il 17 agosto a Istanbul si riuniranno i 57 Paesi della Conferenza Islamica, mentre il giorno dopo sarà la volta, a Roma, dei ministri dell’Agricoltura dei 191 Paesi membri della Fao. La sopravvivenza di circa quattro milioni di somali è messa a rischio anche dai ribelli Shabaab che controllano le zone meridionali del Paese. Il Cesvi, assieme al consorzio Agire, opera nel campo di Dadaab, al confine tra Somalia e Kenya, dove ogni settimana arrivano 10 mila profughi. Le condizioni di vita non sono più sostenibili e il tasso di malnutrizione acuta supera il 25%. Per offrire aiuto bastano solo due euro, inviando un sms al numero 45500. Francesca Sabatinelli ha raggiunto telefonicamente a Dadaab, Lorena D’Ayala Valva, responsabile delle attività per le emergenze del Cesvi.
Perché l'artiglieria nordcoreana si è messa a sparare sulla Corea del Sud, e i servizi sudcoreani hanno denunciato un complotto dei loro omologhi del Nord per assassinare il ministro della Difesa di Seoul, Kim Kwan Jin, e tutto questo proprio mentre - per uno dei tanti paradossi dell'ONU - la Corea del Nord funge da presidente di turno della Conferenza delle Nazioni Unite per il disarmo? Per capire che cosa succede occorre sollevare il velo su un Paese di cui si parla pochissimo, e da cui filtrano scarsissime notizie. Si tratta dell'unico Paese al mondo da cui non esca nulla via Facebook, Twitter, SMS o E-mail, perché tutti questi strumenti sono vietati al normale cittadino nordcoreano. E tuttavia qualcosa si sa. In questi giorni si parla molto, e giustamente, dei tumulti in Gran Bretagna. Ma è da gennaio che rivolte popolari, represse nel sangue, si succedono in Corea del Nord non perché la gente assalti negozi alla ricerca di vestiti di marca - che in quel Paese non si vendono - ma perché, semplicemente, non ha da mangiare. La crisi economica ha colpito duramente, in uno dei Paesi più poveri del mondo.
Ha destato scalpore nelle scorse settimane il fatto che la Missione archeologica Italiana diretta da Francesco D'Andria ha annunciato di avere riportato alla luce a Pamukkale, l'antica Hierapolis, nella Turchia occidentale, la tomba di San Filippo, uno dei dodici Apostoli. Originario della Galilea, Filippo partì per evangelizzare l'Asia Minore, finendo però lapidato e poi crocifisso dai Romani a Hierapolis. Nel 2008 l'equipe italiana aveva già rinvenuto la strada processionale percorsa dai pellegrini per raggiungere il sepolcro dell’apostolo. Adesso le ultime acquisizioni dimostrerebbero che la tomba apparterrebbe proprio a san Filippo. La tomba per ora non è stata aperta. «Un giorno forse lo sarà», ha spiegato D'Andria.
«Chi-mi-ca pisce è bravo», scrive Vasco Rossi sulla sua pagina di facebook, annunciando che «assumo (da tempo) un cocktail di antidepressivi, psicofarmaci, ansiolitici, vitamine e altro, studiato da un equipe di medici che mi mantiene in questo 'equilibrio' accettabile». Il messaggio è rivolto ai giovani suoi fans, per far loro conoscere direttamente le ragioni del suo ricovero in ospedale. «Se sono vivo – aggiunge - lo devo a loro e a tutta questa valanga di chimica che assumo. Non avrei superato tutte le consapevolezze le sofferenze e la profonda depressione nella quale ero sprofondato nel 2001». In molti, nei giorni scorsi, hanno esaltato questo messaggio. Ad esempio, il professor Giovanni De Plato, che insegna Psichiatria all'Università di Bologna, ha commentato così a Repubblica: «Vasco Rossi ha lanciato un messaggio dal forte contenuto pedagogico ed educativo. Molte persone colpite da questo tipo di disturbi si vergognano a dirlo. Spesso si sentono sole, emarginate e faticano a rivolgersi ai servizi pubblici. Il fatto che una rockstar abbia esternato quelle emozioni, serve da esempio».
Ha dedicato 48 anni della sua vita alla pastorale e alla cura di poveri, lebbrosi, montagnard, bambini abbandonati, ragazze madri, studenti. Era divenuto il prete più famoso del Paese, conosciuto da tutti i diseredati. Ha passato anche 10 anni nei lager vietnamiti. Dal 2006 era stato direttore della Caritas Saigon. L’ultima sua invenzione: il mercatino del cibo, delle mense per i poveri segnati dalla crisi economica.
La denuncia della stampa coreana: gli ospedali della provincia di Jilin usano i resti umani per confezionare pillole da inviare in Corea del Sud. Qui sarebbero usate per curare patologie al momento incurabili. Seoul e Pechino annunciano indagini, ma questa aberrazione è frutto della politica del figlio unico e della violenza operata dal regime in nome della pianificazione familiare.
Il silenzio e la bellezza del creato sono condizioni “che rimandano alla meditazione e a Dio”, ha detto Benedetto XVI nell’udienza generale di Castel Gandolfo. In un’ottica spirituale quei luoghi “sono una struttura portante del mondo”. Molti i pellegrini ispanofoni, che accompagneranno Benedetto XVI alla Gmg di Madrid la prossima settimana.
Il mullah Abdul Aziz accusa il governo di aver “corrotto” il Paese e di aver attirato “la collera di Allah”. E aggiunge: pronti 5mila soldati per creare uno Stato islamico. Nel 2007 la Lal Masjid già teatro di violenti scontri fra esercito ed estremisti. La “grande preoccupazione” di analisti e cristiani, che domani celebrano il “Black Day”.
E’ il generale Daud Rajha, greco-ortodosso, praticante. Il mondo cristiano ha valutazioni diverse sulla scelta del presidente. Intanto continua la violenza nel Paese. Assad ribadisce dopo l’incontro con il ministro degli Esteri turco Davutoglu: le forze di sicurezza “non smetteranno di perseguire i gruppi terroristici”.
Il governo di transizione somalo ha offerto un’amnistia ai miliziani islamici, Shabaab, che negli ultimi giorni, hanno deciso di abbandonare i quartieri nord-orientali di Mogadiscio. Intanto, mentre la popolazione del Corno d’Africa è allo stremo per la carestia, ieri è atterrato nella capitale somala il primo volo d'emergenza organizzato dall'Acnur, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Sugli ultimi sviluppi, Alessandro Gisotti ha intervistato mons. Giorgio Bertin, vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio.
La vicenda ha avuto un certo rilievo sulla stampa alcuni giorni fa: un uomo malato, in fase terminale, vende a un magnate del web l’esclusiva del momento della sua morte, per eutanasia in una clinica svizzera. Ovvio clamore e boom di accessi per assistere allo “spettacolo” della morte. La storia di Nikolai Ivanisovich, 62enne russo malato di tumore al cervello, che vende le immagini della propria morte al miliardario inglese Alki David, proprietario di un sito internet specializzato in immagini shock riprese in diretta, in realtà si è rivelata uno scherzo di pessimo gusto, un modo per fare pubblicità al sito. Lo stesso David ha spiegato che Ivanisovich è in realtà il capitano del suo yacht.
Di questi giorni la notizia che l’asl di Puglia e Toscana usano la cannabis a scopo terapeutico. Il governatore della Puglia Vendola sta addirittura facendo un campo regionale per la coltivazione della cannabis. Si ripetono le solite sparate, la solita superficialità. Dopo trent’anni di esperienza* con i tossicodipendenti non riesco proprio a classificare alcune droghe come “leggere”. Se per droghe leggere si intendono le sostanze cannabiche (hashish e marijuana) occorre spiegare ai giovani e adulti che cosa si intende per “leggere”. Uno sbaglio, ormai diffuso, consiste nel classificare come “leggere” le sostanze con le quali si può convivere. L’alcool, ad esempio, è sempre stato considerato compatibile o comunque accettabile per ottenere quella necessaria euforia in famiglia, nelle feste, nei ritrovi. Ora assistiamo a giovanissimi consumatori di sostanze etiliche con manifestazioni comportamentali confuse, aggressive, di pericolo personale o pubblico. Similmente si procede nel pubblicizzare l’uso delle sostanze cannabiche. Si assicura l’opinione pubblica che tali sostanze non fanno male, che occorre permettere l’uso. Autorevoli personaggi fanno conoscere la loro opinione in merito, che il più delle volte suona come una sentenza o peggio, invito alla trasgressione.
«San Lorenzo, perché tanto di stelle per l’aere turchino arde e cade?». Così inizia la poesia del Pascoli X agosto, e io, scolaro elementare, mentre, costretto, la imparavo a memoria, mi chiedevo che cosa significasse quella «x». Solo alle medie avrei saputo che non era una lettera ma il numero romano che sta per 10. Il poeta aveva i suoi motivi (l’omicidio del padre) per collegare le festa di San Lorenzo al «pianto di stelle», ma il martire del III secolo non c’entrava con le meteore che si incendiano brevemente entrando nell’atmosfera. Io le ricordo, bisognava guardare in direzione delle Pleiadi, di notte e in campagna, attorno, appunto, al 10 agosto. Ma tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, quando l’inquinamento, anche quello luminoso, rendeva i cieli notturni del Sud letteralmente tempestati di stelle.
Una ragionevole pratica del digiuno è da sempre raccomandata dalle religioni, dall’ascetismo morale e dalla cura della salute fisica. Intendo qui per “digiuno” una moderata, volontaria, periodica e metodica astensione dagli alimenti, soprattutto quelli più pesanti per la salute, pratica finalizzata ad un perfezionamento della vita morale sotto le tre suddette angolature: religiosa, in quanto esso rappresenta un sacrificio cultuale e quindi avvicina a Dio; morale, in quanto, mediante un saggio dominio dell’appetito del cibo, modera le passioni, rafforza la volontà e favorisce la vita intellettuale; sanitaria, in quanto evita di affaticare le funzioni digestive, snellisce e irrobustisce l’agilità del corpo, allunga la vita.
L’incubo che in Siria si ripeta una situazione simile a quella irachena spiega perché molti leader cristiani sembrano appoggiare il regime del presidente Assad. L’appello di Benedetto XVI al dialogo e alla rinuncia alla violenza da entrambe le parti non è stato riportato dai media siriani.
La denuncia di un avvocato e politico cattolico, che segue le indagini sulla morte del ministro per le Minoranze. Egli esclude “dispute familiari” e conferma la pista iniziale: “forze della morte” vicine all’estremismo islamico. L’11 agosto, Giornata per le minoranze religiose, in Pakistan e nel mondo messe e preghiere per Bhatti.
Alla Giornata mondiale della gioventù (16-21 agosto) è atteso un milione di persone. Di questi, 1.732 sono gli iscritti ufficiali per l’India. La testimonianza di un giovane cattolico indiano, “entusiasta di poter essere ambasciatore della nostra nazione” per “ricordare sempre le nostre radici cristiane”. Per lui è il primo viaggio internazionale.
La Chiesa celebra oggi la Festa di Santa Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, compatrona d’Europa. Filosofa ebrea tedesca si convertì al cristianesimo nel 1921, dopo aver letto l’autobiografia di Santa Teresa d’Avila. Nel 1942 morì ad Auschwitz assieme alla sorella Rosa. Più volte Benedetto XVI si è soffermato, nelle sue catechesi, su questa straordinaria figura di martire. Toccanti le parole che il Papa pronunciò su Edith Stein, in occasione della visita al campo di sterminio nazista di Auschwitz nel maggio del 2006.
“Vivere nell’unità” per cercare una “comunione tra tutti i battezzati”. Ad una settimana dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, Frère Alois, priore della comunità di Taizé, in Francia, esprime, al microfono di Giorgia Innocenti, un sincero augurio per la Gmg, ricordando ai giovani l’importanza di ritrovare il coraggio di impegnarsi nella Chiesa e nella società.
“Mi chiedo se quella di Al-Shabaab sia una ritirata strategica per far confluire a Mogadiscio gli aiuti umanitari, per poi di colpo ritornare e prenderne una parte, oppure se la loro dirigenza abbia invece avvertito la fortissima pressione internazionale, in particolare da parte dei mass-media, che presentano gli Shabab come nemici del proprio popolo, ed ha quindi deciso di lasciare temporaneamente la scena della capitale somala”.
Due giovani iraniani convertiti al cristianesimo, Vahid Rofegar e Reza Kohnamuii, sono stati arrestati due settimane fa dalle forze di polizia nella piccola città di Kalibr. La notizia è stata resa nota solo oggi dal sito d'informazione attivo nell'ambito dei diritti umani 'Herana'. Secondo testimoni oculari i due, prima dell'arresto, sono stati fermati in una delle vie principali di Kalibr e percossi violentemente dagli agenti. Stando al sito, le famiglie dei due non hanno alcuna notizia sul loro luogo di detenzione. Negli ultimi anni sono aumentate in modo considerevole le conversioni, soprattutto dei giovani, dall'Islam ad altre religioni quali il cristianesimo, il zoroastrismo e la fede bahai, suscitando le dure reazioni delle autorità politico-religiose della Repubblica islamica.
“Con Maria sulle strade del mondo” si intitola l’opera del missionario del Pime. Sarà presentato in Indonesia in un tour che toccherà Jakarta, Java e Bali dal 10 al 13 agosto. Il libro è stato tradotto in indonesiano da Yohana Halimah, responsabile della Comunità missionaria Giovanni Paolo II.
Un solo cuore e un unico fegato: è questa la condizione di Lucia e Rebecca, le due sorelline gemelle siamesi nate più di un mese fa e attualmente ospiti al Policlinico Universitario di Bologna. Tra l’altro il loro unico cuore è affetto da una grave malformazione, hanno anche un tratto di intestino in comune. Le loro condizioni generali di salute sono buone: stanno crescendo e aumentano di peso di giorno in giorno. Sono circondate dall’amore della loro famiglia e dalla competenza altamente professionale dell’equipe medica guidata dal prof. Lima.
Il 27 maggio 2001 Giovanni Paolo II divulgò un messaggio in occasione della 35a Giornata delle Comunicazione Sociali. In questo messaggio il pontefice invitava i cattolici a non “aver paura di lasciare aperte le porte delle comunicazioni sociali a Cristo affinché la Sua Buona Novella possa essere udita dai tetti del mondo!“. Eppure questa fiducia non può essere cieca, perché “il rapporto fra la realtà e i mezzi di comunicazione sociale è divenuto sempre più intricato”. Uno studioso dei media, il cattolico Marshall McLuhan scrisse a questo proposito una frase ad effetto che divenne molto nota: “Il medium è il messaggio”. Ossia il mezzo di comunicazione stesso comunica, di più: plasma la nostra mente, dà ad essa una forma, in due parole: ci cambia. L'aformisma di McLuhan sembra aver trovato oggi una conferma più che mai attuale.
I giovani sono merce appetibile. Inutile negarlo: tutto quello che deve essere venduto, dagli abiti ai telefonini, dall’alcool alla droga, è confezionato perché possano esserne, i giovani, il volano per tutte le altre fasce d’età. Chi ha ormai valicato gli anta si affanna a fermare il tempo diventando, spesso, una ridicola caricatura di un giovanilismo che farebbe ridere se non facesse, in realtà, piangere. D’altro canto il tempo scorre e allora ecco che si apre l’altra grande fetta di mercato: quella dei vecchi (ma guai a chiamarli così… la vecchiaia non esiste più): pillole e carrucole per prolungare una improbabile virilità per illudersi di essere, ancora, giovani. Questi sono appetibili al mercato e dato che nel tempo del relativismo l’unico dio restato in piedi sembra essere questo, essere giovani significa diventare merce di scambio per altri beni di scambio.
“Auguri e figli maschi! E se non son maschi potranno diventarlo”. Tale augurio potrebbe presto diventare di uso comune in India. Infatti nella patria di Gandhi è da tempo diffusa una pratica a dir poco ripugnante: la genitoplastica in tenera età. Cioè la modificazione chirurgica degli apparati genitali a danno, nella quasi totalità dei casi, di bambine da 1 a 5 anni che così diventano “bambini” (ovviamente solo all’apparenza dato che il loro Dna rimarrà femminile). Insomma in India i fiocchi rosa se si vuole possono diventare azzurri.
Il Ventiduesimo Incontro Internazionale di preghiera dei giovani – Mladifest – che era iniziato a Medjugorje Lunedi' primo Agosto 2011 col tema „Ecco la serva del Signore, sia fatto di me secondo la tua parola“, e' terminato Sabato 6 Agosto con la Santa Messa di ringraziamento delle ore 5 del mattino sul Križevac presieduta da fra Danko Perutina, coordinatore del Festival. La sera precedente, il 5 Agosto, fra Petar Vlašić, Parroco di Medjugorje, in quanto padrone di casa, ha invitato i giovani al successivo Ventitreesimo Festival dei Giovani, che si svolgera' a Medjugorje nell'Agostodel 2012.
Mancano otto giorni alla Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Madrid dal 16 al 21 agosto. Cresce l’attesa dei fedeli, in particolare per l’arrivo di Benedetto XVI, il 18 agosto. In questi ultimi giorni di preparativi, la Spagna è pronta ad accogliere la visita dei giovani nelle 68 diocesi del Paese e le catechesi di preparazione che saranno tenute da 270 vescovi di tutto il mondo, in 30 lingue diverse. La GMG di Madrid si preannuncia quindi come “una sorta di Pentecoste”: lo conferma, al microfono di Isabella Piro, il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.
Autorità cristiane del Paese pensano che le parole di Benedetto XVI all’Angelus saranno un contributo al dialogo. Ancora scontri e morti ieri a Deir ez Zor e altre città. L’Arabia saudita richiama il suo ambasciatore. La preoccupazione dell’arcivescovo melchita Jeanbart: “L’opposizione è un’opposizione irosa e fanatica, di fondamentalisti musulmani, e tutto quello che vuole è affondare il regime”.
Arnold Archie Dass è stato freddato da un commando armato. L’agguato è avvenuto in un’area un tempo a maggioranza cristiana. Da tempo i musulmani hanno espropriato case e terreni, relegando i cristiani ai margini. Karachi, la metropoli più violenta: uccise 800 persone nei primi sette mesi del 2011.
Avevano scritto “Gesù ci salva” vicino a un tempio indù. Per Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), l’apatia delle autorità incoraggia gli estremisti indù ad aggredire la minoranza cristiana. È il terzo caso dall’inizio di giugno in Andhra Pradesh.
Il 75enne sacerdote pakistano ha guidato per tre anni l’organismo cattolico, restituendo ordine e continuità nel lavoro. Egli invita a potenziare il lavoro di formazione dei giovani asiatici e auspica finanziamenti e personale competente per continuare i progetti. Un appello ai vescovi perché garantiscano il loro sostegno e un auspicio: il successore sia un laico.
Kenya, Etiopia, Gibuti, Somalia. Gli affamati da assistere in questi quattro paesi aumentano di giorno in giorno e hanno ormai ampiamente superato i 12 milioni. Da un corrispondente che vive a Eldoret, Kenya, proprio ai margini di una delle regioni più colpite dalla siccità, giunge la conferma che i kenyani in attesa di assistenza sono saliti a quattro milioni, quasi il doppio rispetto al mese di marzo. Nel solo nord est, una delle zone meno popolate del paese, 720.000 persone necessitano aiuto con estrema urgenza e già si sono registrati numerosi decessi per inedia. L’emergenza umanitaria interessa persino i distretti costieri di Kilifi, Magarini e Kwale, benché benedetti da una redditizia industria turistica in piena espansione. Nell’immediato entroterra le tribù agricole Mijikenda hanno perso molti raccolti e rischiano di perdere tutto il bestiame, ucciso dalla siccità, o di doverlo abbattere per cibarsene.
Il ministro della Salute Fazio, con la consueta relazione annuale al Parlamento, ha reso noto i dati sul numero di aborti avvenuti nel 2010 che ammontano a più di 115.000. Si registra una flessione del 2,7% rispetto al 2009 e del 50% rispetto al 1982, anno in cui le italiane abortirono di più in assoluto. C’è da rimaner contenti dunque? Di primo acchito verrebbe da dire di sì, dato che gli aborti negli ospedali diminuiscono.
La Chiesa in Orissa saluta con favore, la decisione dell’Alta Corte dello Stato indiano di riaprire un’inchiesta imparziale sull’assassinio del leader (swami) estremista indù Laxmanananda Saraswati avvenuto tre anni fa nel distretto di Kandhamal. Nonostante fosse stato inizialmente rivendicato dai ribelli maoisti, l’assassinio era stato attribuito dai fondamentalisti indù ai cristiani, scatenando i sanguinosi pogrom dell’estate 2008. Per l’omicidio sono stati citati in giudizio 14 persone. Giovedì la notizia della riapertura delle indagini decisa dalla suprema corte dell’Orissa. Una decisione giudicata positivamente dalla Chiesa locale.
Oggi la Chiesa celebra la Festa della Trasfigurazione del Signore. Un evento – ha affermato Benedetto XVI – che ci ricorda come "le gioie seminate da Dio nella vita" non siano "punti di arrivo", ma "luci che Egli ci dona nel pellegrinaggio terreno", perché solo Gesù sia "il criterio che guida la nostra esistenza".
Benedetto XVI domanda preghiera dei cattolici e impegno del governo e della popolazione siriani “perché si ristabilisca quanto prima la pacifica convivenza e si risponda adeguatamente alle legittime aspirazioni dei cittadini”. In Libia è importante “il dialogo costruttivo”, dato che “la forza delle armi non ha risolto la situazione”. “In mezzo a tante preoccupazioni, problemi, difficoltà che agitano il mare della nostra vita, risuoni nel cuore la parola rassicurante di Gesù: Coraggio, sono io, non abbiate paura!, e cresca la nostra fede in Lui”.
Carissimi, ecco quanto Krizan ci ha riferito sull'apparizione avuta da Ivan ieri sera, 5 Agosto 2011, sul Podbrdo alle ore 23.00: La Madonna è venuta molto molto gioiosa e felice, è venuta con tre angeli. Appena arrivata ci ha salutato tutti col suo materno saluto: Sia lodato Gesù, cari figli miei! Poi ha detto:
"Cari figli, anche oggi in questa mia grande gioia quando vi vedo in tale numero, desidero invitare voi ed invitare tutti i giovani a partecipare oggi all'evangelizzazione del mondo, a partecipare all'evangelizzazione delle famiglie. Cari figli, pregate, pregate, pregate. La Madre prega insieme a voi ed intercede presso Suo Figlio. Pregate, cari figli. Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata".
Poi la Madonna ha pregato su tutti noi con le mani distese, in particolare sui malati presenti, ci ha benedetto con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che abbiamo portato per la benedizione. Poi Ivan ha raccomandato tutti noi, i nostri bisogni, le nostre intenzioni, le nostre famiglie ed in particolare i malati. Poi la Madonna ha pregato in particolare sui giovani presenti. Poi se n'è andata in questa preghiera nel segno della luce e della croce col saluto: andate in pace, cari figli miei! Ivan alla fine ha detto che la Madonna invita tutti noi e tutti i giovani a partecipare all'evangelizzazione, a diffondere la Parola di Cristo e a portarla oggi nel mondo.
Negli scorsi giorni, l’associazione evangelica “Porte Aperte”, ha dato la notizia della liberazione, dopo due anni e mezzo di prigionia, del pastore evangelico William Reyes. Il 25 settembre 2008, venne rapito da uno dei gruppi armati fuorilegge che operano nella regione di Guajira, nel nord della Colombia. Sparì senza lasciare tracce. Dopo essere stato rilasciato dai suoi rapitori, il pastore William ha deciso di attendere prima di tornare dalla moglie e dai figli, poiché grande era la paura di essere costantemente seguito e sorvegliato: tornare immediatamente a casa avrebbe potuto rappresentare un pericolo per i suoi cari. La sua scelta di stare nell’ombra per proteggere i suoi, lo ha costretto alla latitanza per un po’, fino a quando, passato sufficiente tempo, non si è definitivamente riunito con la famiglia.
Trentacinque anni dopo la sua fine, la rivoluzione culturale in Cina (1966-1976) è rievocata a Vienna in una grande mostra al Museum für Völkerkunde, che resta aperta fino al 19 settembre. La mostra non fa sconti alla sinistra radicale europea, di cui si documenta la lunga complicità con la propaganda di Mao Tse-tung (1893-1976), continuata anche quando era ormai ovvio che il comunismo cinese aveva fatto più morti di ogni altro regime della storia.
Il cartello “Pericolo: campo minato” non è esattamente ciò che ti aspetti di trovare in un luogo di pellegrinaggi. Ma è un elemento essenziale per capire Qasr al-Yahud, il luogo del Battesimo di Gesù da poche settimane tornato accessibile in Israele per i cristiani che si recano in Terra Santa. Nell'era dell'archeologia spettacolo le nuove scoperte sono da prendere sempre con le molle: ad esempio sull'ultima presentata con grande enfasi a Gerusalemme dall'Israel Antiquities Authority - una campanella di duemila anni fa che avrebbe fatto parte dell'ornamento del Sommo Sacerdote - ci sono archeologi che hanno espresso grosse perplessità. Eppure, a poche settimane dal rinvenimento, il suono di questo “frammento del Tempio” è già ascoltabile sul web
Mariam Gill è stata rapita mentre si trovava al mercato. Il padre e il fratello hanno sporto denuncia, ma la polizia non è intervenuta perché il rapitore “è un rispettabile uomo d’affari musulmano”. Leader islamico: ha agito secondo la Shariah, gesto nobile. Vescovo di Islamabad: “crescita allarmante” delle conversioni forzate.
I sacerdoti stavano tenendo un ritiro spirituale per preti. Sono tenuti in isolamento nella prigione di Dongming, senza acqua, né cibo. La pubblica sicurezza e l’Ufficio affari religiosi vuole costringerli ad aderire all’Associazione patriottica, che cerca di costruire una Chiesa indipendente dal papa. I cattolici sotterranei domandano l’aiuto della Santa Sede e della Chiesa universale per la loro liberazione.
Mancano 11 giorni all’atteso appuntamento della Giornata Mondiale della Gioventù. In Italia, in particolare, non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni, cresce la trepidazione per questo evento, in programma dal 16 al 21 agosto a Madrid.
Stamani a Roma nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, nel giorno in cui si ricorda la sua Dedicazione, si è svolta la Messa Pontificale con la tradizionale pioggia di fiori in ricordo del miracolo della neve. Il Papa, il 26 maggio scorso, vi ha presieduto il Rosario per i 150 anni dell’Unità d’Italia ricordando che si tratta del più antico santuario d'Occidente dedicato alla Madre di Dio. I
La Fao, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha lanciato oggi un nuovo appello alla comunità internazionale affinché s’intensifichino gli aiuti per le popolazioni del Corno d’Africa. La carestia che si è abbattuta sulla regione - afferma l'agenzia Onu - ha già provocato decine di migliaia di morti, ma gli stanziamenti promessi dagli Stati affluiscono con il contagocce e le stesse organizzazioni regionali come l’Unione Africana non riescono ad intervenire efficacemente. Sul pericolo che la carestia possa ulteriormente aggravarsi colpendo aree sempre più vaste del Corno d’Africa Stefano Leszczynski ha sentito Filippo Ortolani, coordinatore nella regione dei programmi umanitari dell’Ong internazionale Oxfam.RealAudio
Ha subito isolamento e fame. Per vincere la solitudine e l’abbandono, ha disegnato un’immagine del Santissimo sacramento sul muro della sua cella, pregando per molto tempo. Il governo vuole costringere lui e altri sacerdoti a farsi registrare e iscriversi all’Ap, che vuole costruire una Chiesa indipendente dal papa.
Era il mattino del 5 agosto 358 quando il colle romano Esquilino fu coperto dalla “neve”. Fu lì che Papa Liberio (352-360) volle una cappella in seguito al cosiddetto “miracolo della nevicata”, tramandato per tradizione e confermato per iscritto da Fra Bartolomeo da Trento (1250). La struttura della chiesa fu ingrandita da Papa Sisto III (432-444) e con qualche modifica effettuata nel corso dei secoli è giunta fino ad oggi, realizzando così la nota basilica di Santa Maria Maggiore dedicata alla Madonna. I mosaici all’interno della basilica ricordano la storia del miracolo. Fu la Madonna premonitrice ad apparire in sogno a Papa Liberio dicendogli di erigere una chiesa, la stessa notte la Madonna apparve in sogno anche al Patrizio Giovanni Romano ed alla moglie suggerendogli il posto dove edificare la chiesa, che loro desideravano offrire, annunciando un miracolo il 5 agosto. La mattina del 5 agosto avvenne la straordinaria nevicata, ed in seguito a questa Patrizio Giovanni parlò con Papa Liberio e fu deciso di costruire lì la cappella.
I giudici non sono che la "bouche de la lois", la bocca della legge, diceva Montesquieu. A leggere invece un decreto del magistrato civile Clarice di Tullio pare che la legge debba trovare altre bocche per farsi ascoltare. Ma veniamo ai fatti avvenuti nel mese di gennaio, resi noti però solo di recente. Una donna del trevigiano di 48 anni, testimone di Geova e malata di sclerosi multipla, paventando nel futuro di perdere la capacità di intendere e volere ha espressamente dichiarato al giudice quanto segue mettendolo nero su bianco: “Voglio che mio marito possa negare il consenso alle emotrasfusioni e ad altre terapie volte a protrarre artificiosamente la mia vita laddove i medici ritengano che la mia situazione sanitaria sia senza speranza”. Insomma se non potrò decidere io per il rifiuto delle cure che possa farlo mio marito.
Mandando un sms al 45500 doniamo 2€ per l'emergenza siccità Africa Orientale. E' una piccola goccia, se siamo in tanto possiamo formare un oceano.
«Il disegno di legge sul biotestamento non entra nel merito di casi come quello della donna di Treviso. Chi lega questa vicenda con la legge che in settembre tornerà al Senato, lo fa per confondere le acque e cercare di introdurre l’eutanasia in Italia». Lo afferma il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, a proposito della sentenza del giudice di Treviso, che ha dato ragione a una 48enne con una malattia rara appartenente ai Testimoni di Geova, che aveva chiesto di non essere curata nel caso in cui si fosse in condizioni di salute disperate.
Abiba è poco più di una bambina. Una bambina madre di due figli, di cui il secondo nato nel campo di Ifo. È arrivata qui da noi tre mesi fa, dopo aver lasciato Salgale, in Somalia, senza dire nulla al marito, un nomade impossibile da rintracciare da mesi. È partita con la mamma, una figlia di sette anni e uno nel pancione. Per il viaggio si era organizzata. Aveva una macchina, dei viveri e persino la benzina, ma è stata assalita dai banditi prima ancora di arrivare al confine: le hanno portato via tutto. Ha camminato due giorni prima di trovare un’altra macchina che l’accompagnasse alla frontiera. Da qui ha proseguito ancora a piedi, impiegando due giorni per arrivare al campo di Dadaab. Oggi vive con la mamma e i figli, senza avere notizie del marito. La sua storia è una delle tante. Noi di Avsi continuiamo a lavorare nel campo su input della Cooperazione Italiana insieme a Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, responsabile del campo in cooperazione con il governo keniota. Gli arrivi sono incessanti, è difficile far fronte a tutto e stare di fronte alle storie dolorose che ci raccontano.
Pensieri sparsi di questa mattina prima del mio solito caffè all’alba: «Oggi è il compleanno di Mamma. Sì, oggi Mamma Maria compie 2027 anni». «Sono i veggenti di Medjugorje che ce l’hanno detto appena Lei glielo ha rivelato». «Cielo, come vorrei poter assistere a un’apparizione di Marja oggi: Mamma ama ricevere gli auguri per il suo compleanno e scambiare veri e propri abbracci…». «Oggi è il mio turno a egoiaisia… A dire la verità, non mi sento proprio all’altezza di formulare gli auguri alla nostra madre celeste…». Dopo il caffè: «E se provassi a mettermi nei panni di una madre qualunque per cercare di capire col cuore la grandezza di chi è Mamma di tutti?».
Allarme del Comitato media e minori: l’Italia sta smantellando il sistema di protezione dei minori da pornografia e violenza in tv. Due i passi pericolosi compiuti dall’Agcom. Il primo è il via libera ai film vietati ai minori di 14 anni anche in orario diurno per i canali con <+corsivo>parental control<+tondo>, cioè su digitale terrestre. La seconda è la decisione di non applicare la legge che permette i film porno solo su canali a pagamento e di notte, con un codice di accesso sicuro. Codice tecnicamente impossibile sul 70% dei televisori. Ma l’Agcom ha deciso che si può fare lo stesso.
Sarà annunciato la prossima settimana il piano operativo della rete internazionale Caritas per aiutare il Corno d’Africa colpito dalla siccità e dalla carestia. Subirà probabilmente modifiche entro fine mese, poiché la drammatica situazione di milioni di persone allo stremo, data la carenza di precipitazioni in primavera e la scarsità di cibo, rischia di peggiorare ulteriormente. Il primo intervento di emergenza durerà fino al 30 settembre, costerà 20 milioni di euro e aiuterà almeno 300mila persone avviando anche interventi strutturali per il rifornimento di acqua potabile e la salvezza del bestiame sopravvissuto. Caritas italiana contribuirà con 300mila euro in attesa della colletta nazionale del prossimo 18 settembre. A Nairobi, due giorni fa, le Caritas dei Paesi colpiti e quelle europee (inclusa quella italiana) hanno tracciato il quadro della drammatica situazione in ogni Stato e definito le linee guida dell’intervento. Ecco come si muoverà la Caritas nei prossimi 55 giorni.
«Lascio tutto. E seguo il Signore». Mariachiara Ferrari, 28 anni, si presenta all’incontro sul piazzale di un ospedale di Roma col camice bianco. Lo indosserà di sicuro ancora per qualche mese: il tempo di finire il 3° anno della Scuola di specializzazione in Medicina interna. In futuro chissà. Proprio lei — considerata tra le migliori specializzande dell’Università di Modena (e appena trasferita al Policlinico Gemelli per poter conciliare convento e corsia) — è disposta ad abbandonare il sogno di diventare medico: «Sono pronta a giocarmi tutto, nonostante la paura che spesso mi toglie il respiro, per realizzare il desiderio più profondo che ho nel cuore. Vivere sui passi di Dio!».
Nel castello di La Cour, presso Annecy (Francia), da pochi mesi era nato un bambino. Il piccolo, venendo in questo mondo, trovò una sorellina di tre anni, che fu subito assai gelosa verso di lui. Non le piaceva proprio quel “marmocchio” che ora riceveva tutte le attenzioni della mamma e del papà e di altri ancora. E un giorno la bambina gli sferrò un calcio in testa. Un’altra volta, gli gettò una manciata di sabbia negli occhi. Per la festa del 1º compleanno del piccolo, la sorella doveva offrirgli un mazzetto di fiori. Giunto il momento, lo buttò per terra e lo calpestò tenendo solo una rosa per se stessa, per farsi fotografare con lo sguardo sdegnato. Una vera peste questa bambina. Si chiamava Anna De Guigné ed era nata, figlia di conti, il 25 luglio 1911. Oltre a essere collerica, si rivelò ben presto intelligente, vivace, ardente. Ma proprio non sembrava chiamata a farsi santa. Invece... Dio compie meraviglie.
Non ho fatto in tempo a mettermi alla tastiera per un commento sulla morte del ventunenne lombardo ucciso a Mikonos da una bottigliata in discoteca che mi raggiunge la notizia di una ventenne precipitata dal balcone dell'albergo a Maiorca. La memoria va alla ventunenne uccisa l'anno scorso a Lloret de Mar, o al ventiseienne morto per un “tuffo dal balcone” a Ibiza, sempre l'anno scorso. Tutti giovanissimi, tutti morti nei “paradisi dello sballo” dove abbondano musica, alcol e droga.
Niente handicappati, siamo inglesi. In Gran Bretagna si abortiscono i bambini “difettosi” con sempre maggiore leggerezza, anche per futili motivi. Lo si è appreso nei giorni scorsi, quando sono stati finalmente resi pubblici i dati sugli aborti tardivi legati a malattie del feto. Tra le patologie che spingono le madri ad abortire spiccano la spina bifida e la sindrome di Down, ma anche difetti rimediabili come il labbro leporino: solo nel 2010 sono stati registrati sette casi di questa malformazione al palato, che hanno comportato l’eliminazione di altrettanti nascituri. Un aborto praticato ben oltre il limite di ventiquattro settimane, che in Inghilterra è il tempo gestazionale entro il quale l’intervento abortivo non ha limitazioni: basta chiederlo per “motivi sociali” e lo si ottiene. Proprio come accade in Italia entro i primi 90 giorni, a norma della legge 194.
Un diplomatico statunitense alle Nazioni Unite ha definito ieri "grottesca" la posizione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sulla Siria. Non si è riusciti a ottenere dal Consiglio di Sicurezza neppure una risoluzione di condanna del regime, ma ci si è dovuti accontentare di una semplice "dichiarazione", l'equivalente diplomatico di un buffetto sulla guancia. Nel frattempo, le vittime della repressione del regime secondo gli Stati Uniti hanno superato il numero di duemila.
Quel politico è cattolico, non deve diventare presidente della commissione pari opportunità. Se qualcuno aveva dubbi sulla deriva zapateriana di alcune amministrazioni ecco che la vicenda della Regione Emilia Romagna ci offre l’ennesimo spunto di riflessione. Bologna. La giunta di centro-sinistra guidata da Vasco Errani e il consiglio regionale erano praticamente pronti per votare il presidente della commissione Pari Opportunità. Il candidato prescelto, Silvia Noè, capogruppo dell’Udc, aveva ottenuto il placet di tutti, o quasi, governatore compreso. Una scelta politica per un ruolo di garanzia, per il quale servono esperienza, competenza e imparzialità. Ma qualcosa, all’approssimarsi del voto è andato storto.
Leggo su Repubblica del 3 agosto 2011 un bell’articolo sulla toponomastica, stimolato dalla notizia che il municipio di Aberdeen, stato americano di Washington, ha respinto la proposta di intitolare un ponte a Kurt Cobain, il musicista della band dei Nirvana che ha onorato la «maledizione del 27» suicidandosi a 27 anni come altri grandi nomi del rock. I quali sono diventati «icone» proprio per l’epilogo (ultima, Amy Winehouse). Il municipio ha ritenuto, saggiamente, che un tossicodipendente non è l’esempio che si vuole dare ai giovani. In effetti, un bambino che leggesse la targa «Ponte K. Cobain» potrebbe chiedere al papà: chi era? E il papà dovrebbe rispondere, imbarazzato: be’, non era proprio Biancaneve…
Dal voto favorevole, espresso il 2 agosto dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, al disegno di legge che proibisce il burqa, esce sconfitto più il cattolicesimo democratico che il fondamentalismo islamico. Vale la pena di ripercorrere il dibattito che sul tema si svolge da qualche anno, se non altro allo scopo di ricostruire la genesi di un provvedimento che rischierebbe seriamente di essere tacciato di islamofobia, se la relatrice non fosse invero Souad Sbai, una parlamentare del PdL di origini arabe, che da anni combatte, assieme a tante altre, nei tribunali per la difesa delle donne. È lei stessa a spiegare chi l’ha ostacolata, commentando la vittoria che, nell’attesa di un’approvazione da parte dell’aula di Montecitorio, «dovrebbe far riflettere qualcuno sulla sua posizione falsamente multiculturale e sulla sua insostenibile concezione dei diritti di libertà, dalla quale, ringraziando il cielo, non abbiamo mai avuto nulla da imparare».
Una folla di almeno 100 persone ha assalito e dato alle fiamme un centro di preghiera della Christian Batak Synod (Hkbp). In precedenza avevano attaccato un altro edificio cristiano a cinque km di distanza. Le violenze sono avvenute il primo giorno del mese sacro di digiuno e preghiera per i musulmani.
Messaggio del 1 agosto 1984
Il cinque agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a me. In quei giorni non lavorate. Prendete la vostra corona del rosario e pregate. Digiunate a pane e acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare almeno tre giorni a me?
Perdono, pace, riconciliazione. Sono le tre parole-chiave che la Chiesa cattolica degli Stati Uniti sta portando avanti in vista del decimo anniversario degli attacchi terroristici dell’11 settembre. Per commemorare nel modo migliore le migliaia di vittime dei quattro attentati compiuti dagli uomini di Al Qaeda, la Conferenza episcopale americana ha creato una sezione apposita sul proprio sito Internet, contenente sussidi liturgici e suggerimenti pratici per le celebrazioni di tale anniversario. “9/11. La Chiesa cattolica ricorda”, si intitola la sezione web, che si apre con una riflessione spicciola: “911. Per anni, questi numeri hanno significato semplicemente una chiamata al Pronto Intervento. Ora, essi ci ricordano anche l’11 settembre 2001, la data del peggior attacco terroristico agli Stati Uniti d’America ed uno dei giorni più tristi per la nazione americana”.
Fiorisce la comunità cristiana in Nepal, dove aumentano le conversioni e i battesimi degli adulti che vengono celebrati nel corso di cerimonie pubbliche. Il Nepal, infatti, dopo la caduta della monarchia, è diventato uno Stato laico, ma ora una parte della classe dirigente vorrebbe reintrodurre l’induismo come religione di Stato, come accadeva prima del 1990, per porre un freno al dilagare delle conversioni. “Quando sono arrivato per la prima volta in Nepal, nel 1976, c’erano solo tre laici, tutti stranieri, che partecipavano alla Messa domenicale – è la testimonianza rilasciata ad AsiaNews del superiore regionale dei Gesuiti, padre Lawrence Maniyar – oggi, dopo 60 anni di presenza della Chiesa, ci sono circa ottomila cattolici”.
«I siti sono quasi tutti allocati in USA, Germania, Russia, Brasile… I contenuti della violenza sono di una gravità tale che non riusciamo a descrivere. Speriamo nell’azione tempestiva e mirata delle forze dell’ordine. A volte, caro don, siamo preoccupati per la vastità del fenomeno dello sfruttamento che non si riesce ad arginare. Stasera pregheremo di più». È questa la nota commossa che gli operatori di Meter hanno lasciato sul tavolo di presidenza e di lavoro di don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter onlus.
Avevano garantito di poter prendere Tripoli in poche settimane invece le truppe lealiste hanno dimostrato di poter colpire il cuore di Bengasi, la capitale dei ribelli. Questi ultimi, insieme alla Nato che ha lanciato raids aerei mirati, avrebbero dovuto uccidere Muammar Gheddafi, invece hanno cominciato a uccidersi tra loro con l'esecuzione di Abdel Fattah Younes, ex Ministro degli interni del regime schieratosi con i ribelli, dei quali era diventato il capo militare.
A circa due settimane dalla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, le diocesi spagnole sono in fibrillazione per i preparativi di quello che sarà uno degli eventi destinati a segnare profondamente la Chiesa e la società spagnola. Più di 400.000 giovani, 30.000 religiosi, 750 vescovi e 22.500 volontari si apprestano a vivere l'evento incentrato sul tema "Radicati i Cristo e saldi nella fede". (cfr. Col 2,7)
Il 24 giugno scorso il Parlamento dello stato di New York ha approvato il matrimonio omosessuale, 33 voti a 29, facendo di New York il Sesto stato, su cinquanta, ad emettere la licenza matrimoniale a coppie dello stesso sesso. La stampa di tutto il mondo si è occupata di questa vittoria della lobby gay, anzi LGBT, l’acronimo ormai universalmente riconosciuto per i generi “lesbiche, gay, bisex, trans”, dando l’impressione che il matrimonio gay sia entrato nella cultura americana e che per questo ormai sia ormai solo questione di tempo prima che venga riconosciuto in tutto il Paese.
A Castel Gandolfo il 3 agosto Benedetto XVI ha ripreso le udienze del mercoledì interrotte nel mese di luglio. Come si ricorderà, nelle ultime udienze prima della pausa il Papa aveva iniziato quella che promette di essere una lunga “scuola di preghiera”, affrontando alcune “pagine difficili” del Vecchio Testamento da cui di volta in volta aveva ricavato insegnamenti per la vita interiore, la meditazione e la spiritualità.
Oltre quattro milioni di firme in favore della vita e contro l’aborto in Colombia. È il risultato dell’iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale del paese che intende favorire l’emendamento all’articolo II della Costituzione ed impedire, così, «tutte le possibilità di aborto e di eutanasia» La bomba esplose nel 2009 quando a Medellín – per i colombiani “la ciudad de la eterna primavera”, per gli europei semplicemente la capitale del narcotraffico mondiale, balzata agli onori delle cronache negli anni '80, complice il famigerato “cartel” di Pablo Escobar – qualcuno ebbe l'iniziativa di dare vita a una “Clinica della donna” votata alla diffusione di ideologie femministe.
L’iniziatore del cammino neocatecumenale diede una testimonianza sulla sua conversione il 1/11/1996 ad Assisi, durante l’incontro con centinaia di giovani non tutti appartenenti al cammino neocatecumenale. Per la forza della sua testimonianza riproponiamo integralmente le sue parole: “Sono figlio di una famiglia normale, borghese, di Madrid. Mio padre era avvocato. Una famiglia agiata. Sono primogenito di quattro fratelli. I miei genitori erano cattolici. Dopo avere finito la scuola, andando all’università, entrai in crisi con la mia famiglia e con me stesso, soprattutto per l’ambiente nella facoltà di Belle Arti di Madrid che era completamente ateo, marxista. Subito mi resi conto che la formazione che io avevo ricevuto, tanto nella famiglia come nella scuola, non mi serviva a niente per rispondere ai problemi di ogni tipo che avevo (affettivi, psicologici, di identità). Mi domandavo: chi sono io?, perché esiste l’ingiustizia nel mondo?, perché le guerre?, eccetera… Mi allontanai dalla Chiesa fino ad abbandonarla totalmente. Ero entrato in una crisi profonda cercando il senso della mia vita. Alle Belle Arti feci teatro, conobbi il teatro di Sartre e militai un po’ in questa linea atea. Mi dedicai alla pittura, a esporre…
Sono 13 milioni le persone colpite da siccità e carestia nel Corno d’Africa. Gli ultimi drammatici dati sono stati diffusi dal Programma Alimentare Mondiale, che ha iniziato la distribuzione di aiuti umanitari nell’area. E intanto, gli Stati Uniti, hanno annunciato l’intenzione di allentare le sanzioni imposte contro le milizie al-Shabaab per garantire l’arrivo dei generi di prima necessità in Somalia. Sulla situazione nel Corno d’Africa, Salvatore Sabatino ha intervistato Mario Raffaelli, presidente di Amref Italia, da oltre 50 anni presente nei Paesi colpiti da questa carestia.
Benedetto XVI offre dei “consigli per le vacanze”: leggere i libri poco noti della sacra Scrittura (quello di Tobia, Ester, Rut), o quelli più impegnativi come Giobbe, Qoelet, il Cantico dei Cantici.“Non siamo fatti solo per lavorare, ma anche per pensare, riflettere”, e per “alimentare la conoscenza di Dio e il dialogo con Lui, la preghiera”.
Sabato scorso la notizia: il sito del magnate inglese Alki David avrebbe trasmesso in diretta l’eutanasia di Nikolai Ivanisovich, malato terminale di cancro al cervello che, vendendo i diritti a riprendere la propria morte, avrebbe assicurato un futuro economico tranquillo alla propria famiglia. Eutanasia in diretta, quindi, da una clinica svizzera segreta nella quale il sessantaduenne russo in fin di vita avrebbe deciso di farsi uccidere legalmente.
In estate, tempo di relax, scoprite quanto sia bello leggere la Bibbia: è l’invito di Benedetto XVI durante l’udienza generale di stamani a Castel Gandolfo, la prima dopo la pausa di luglio. Rivolgendosi ai fedeli raccolti nella piazza antistante il Palazzo apostolico, il Papa ha messo l’accento sull’arricchimento spirituale e culturale che possiamo trarre dalla lettura anche di singoli libri della Bibbia. Al termine della catechesi, il Papa è andato a salutare personalmente i malati e i fedeli in prima fila dietro le transenne.
Dal 2007 il centro di riabilitazione ha dovuto sacrificare il dormitorio per poveri e senzatetto, perché il governo non ha rinnovato l’affitto su tutti i terreni. Alla fine di luglio, la religiosa ha rischiato di dover lasciare l’India, dove lavora da 29 anni.
«Roma locuta, causa finita». Questa citazione dai Sermones di Sant’Agostino un tempo significava che dopo una decisione presa dalla Santa Sede su una particolare questione, essa doveva considerarsi definitivamente chiusa. Nella Chiesa di oggi questo non vale più, neppure presso un episcopato, quale quello croato, in passato considerato tra i più fedeli al Santo Padre. Protagonista di questa storia di aperta ribellione al Papa è il vescovo di Parenzo-Pola, Istria, mons. Ivan Milovan. Questi non ha accettato la decisione della Santa Sede, frutto dei lavori di una Commissione composta da tre membri cui faceva parte anche l'arcivescovo di Zagabria, cardinal Josip Bozanic, di risolvere in favore dei benedettini di Praglia (Padova) una disputa tra questi ultimi e la diocesi di Parenzo-Pola circa la proprietà dell'ex-abbazia benedettina e di 380 ettari circostanti siti nei comuni della parrocchia di Daila, tra Cittanova e Verteneglio. Il vescovo non ha voluto controfirmare il provvedimento, obbligando il Papa a sospenderlo temporaneamente dalle sue funzioni e ad affidare la firma al vescovo spagnolo Santos Abril y Castello, ex nunzio apostolico in Serbia e Slovenia, attualmente vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Il 27 luglio, con un giorno di ritardo, dovuto – e ha dell’incredibile! – all’insorgere di “problemi doganali”, è iniziato il ponte aereo da Nairobi, Kenya, a Mogadiscio, Somalia, deciso con urgenza dalla comunità internazionale per assistere le popolazioni colpite dalla carestia che da mesi interessa tutto il Corno d’Africa a causa di una protratta siccità.
Ma che fine fanno i nostri animali domestici? È una domanda che avrà assalito senz’altro chi ha visto morire il proprio cane o il proprio gatto. Esisterà anche per loro un Paradiso? Hanno o non hanno un’anima? Questioni spinose a cui non si sottrae il teologo domenicano, Angelo Bellon.
A circa due settimane dalla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, le diocesi spagnole sono in fibrillazione per i preparativi di quello che sarà uno degli eventi destinati a segnare profondamente la Chiesa e la società spagnola. Più di 400.000 giovani, 30.000 religiosi, 750 vescovi e 22.500 volontari si apprestano a vivere l'evento incentrato sul tema "Radicati i Cristo e saldi nella fede". (cfr. Col 2,7)
Sabato 30 luglio «Castel Gandolfo è diventato un villaggio bavarese». Lo ha detto Benedetto XVI ricevendo una delegazione del comune di Traunstein, in Baviera, dove nel 1951 celebrò la sua prima Messa, in un discorso di cui la Sala Stampa vaticana ha ora diffuso la traduzione italiana.
L’ordigno ha colpito la chiesa siro-cattolica, che ha subito molti danni. Fra i feriti diversi bambini e sacerdoti; un giovane versa in gravi condizioni. Una seconda autobomba era pronta per colpire una chiesa evangelica. Arcivescovo di Kirkuk: presi di mira “un luogo sacro e persone innocenti”.
A tre mesi esatti dalla sua Beatificazione, e nell’anno in cui ricorre il decennale della sua storica visita in Romania (nel maggio 1999, su invito del Patriarca Teoctist), la città di Bucarest ha dedicato un busto a Giovanni Paolo II, che è stato scoperto ieri.
“La croce è simbolo di consolazione e di conforto per coloro che hanno perso i propri cari, ma è stata anche speranza e sostegno per i sopravvissuti e specialmente per coloro che sono stati impegnati nei soccorsi, per i vigili del fuoco, per i poliziotti e per gli operai addetti alla ricostruzione e per molti altri”. Così, padre Brian Jordan, religioso francescano, risponde alla denuncia portata avanti dall’associazione che promuove la difesa dei diritti degli atei degli Stati Uniti, l’American Atheist, contro la World Trade Center Cross, la croce alta sei metri che la comunità cristiana di New York ha voluto trasferire presso il National September 11 Memorial and Museum a partire dal prossimo anno.
Nuovo attacco contro la comunità cristiana irachena: stamani, un’autobomba è esplosa nei pressi della chiesa siro-cattolica della “Sacra Famiglia” a Kirkuk, provocando almeno 20 feriti e ingenti danni materiali. Tra i feriti anche bambini e una suora. Altre due bombe sono state disinnescate dalla polizia. E’ la prima volta che questa chiesa della città nord irachena viene presa di mira dai terroristi.
“Perché i cristiani dell’Occidente, docili all’azione dello Spirito Santo, ritrovino la freschezza e l’entusiasmo della loro fede”: è questa l’intenzione missionaria di preghiera del Papa per il mese di agosto. Un tema, quello della nuova evangelizzazione dell’Occidente, particolarmente caro a Benedetto XVI che proprio per affrontare questa sfida dei nostri tempi ha voluto istituire un nuovo dicastero vaticano.
Le straordinarie immagini di Maria che l'arte popolare ha saputo rendere nella loro maternità regale. La "grande mostra" riminese.
Cinque miliardi di dollari da Iran e Iraq per finanziare il regime siriano e tre «nemici» storici come Iran, Arabia Saudita e Israele uniti dal timore di una caduta di Assad. Una vittoria dei ribelli libererebbe infatti i due terzi dei siriani, cioè la maggioranza sunnita, dal predominio di una piccola setta, gli alawiti, con effetti destabilizzanti sull’intera regione. E con la creazione di una situazione molto simile a quella irakena per i cristiani siriani, che rappresentano il 10% della popolazione del Paese. E’ l’interpretazione del generale Carlo Jean, intervistato in esclusiva da Ilsussidiario.net dopo i bombardamenti di Hama costati la vita a centinaia di manifestanti inermi.
Alcune notizie sui veggenti Vicka, Ivan e Ivanka che si è recata in Vaticano per parlare con la Commissione Vaticana su Medjugorje.
Ad Assisi, presso la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, sono iniziate le celebrazioni per la solennità del Perdono che, come ogni anno, si ricorda domani, 2 agosto. Migliaia i pellegrini giunti per ricevere l’indulgenza plenaria chiesta ed ottenuta nel 1216 da San Francesco.
Quindici anni fa, il primo agosto del 1996, veniva ucciso in Algeria mons. Pierre Claverie, vescovo di Orano, domenicano, vittima a 58 anni - insieme al suo autista musulmano - di un attentato mentre rientrava in auto, alla sera, nella sua residenza. La tragica morte del presule avveniva 70 giorni dopo quella di sette Frati trappisti, rapiti nella comunità di Tibhirine, vicino Medea, ed uccisi dopo inutili trattative il 21 maggio. Diciannove le vittime cattoliche del terrorismo in Algeria tra il ’94 e il ’96, sulle quali è stato aperto il processo di Beatificazione. Roberta Gisotti ha intervistato fra Bernardino Prella, predicatore domenicano, socio del Maestro dell’Ordine per l’Italia e la penisola Iberica.
A circa due settimane dalla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, le diocesi spagnole sono in fibrillazione per i preparativi di quello che sarà uno degli eventi destinati a segnare profondamente la Chiesa e la società spagnola. Più di 400.000 giovani, 30.000 religiosi, 750 vescovi e 22.500 volontari si apprestano a vivere l'evento incentrato sul tema "Radicati i Cristo e saldi nella fede". (cfr. Col 2,7)
E’ entrato nella chiesa dove celebra messa da 40 anni e ha trovato un pope ortodosso che smantellava le statue dei santi. Alla richiesta di spiegazioni, il religioso rumeno non ha fatto altro che allargare le braccia e invitarlo a rivolgersi in curia. Succede a Reggio Emilia nella chiesa del Cristo, piccolo santuario dove da 40 anni tutte le mattine il rettore don Luigi Veratti celebra la messa delle 9.30 di fronte ad un nutrito gruppo, circa 50, di fedeli.
Quando essere anticomunisti era considerato un reato. La viltà di chi ha voluto nascondere le vere dimensioni della persecuzione comunista. L’incomprensione della natura ideologica del marxismo-leninismo.
3 milioni di somali rischiano di morire di fame. O divorati dalle bestie feroci mentre tentano la fuga. Don Alfonso Poppi, missonario in Kenya e Leo Capobianco, responsabile Avsi, spiegano a Tempi le forti contraddizioni di una crisi che minaccia di decimare la Somalia.
All'Università di Stanford, negli Stati Uniti, ci hanno dedicato anche un corso di studio. Si chiama "Progetto perdono". Altre due università americane, quella del Michigan e quella del Tennessee, hanno invece annunciato dopo uno studio approfondito che perdonare fa bene alla salute: abbassa lo stress, diluisce la rabbia, abbassa la pressione sanguigna. Tutto molto bello, ma i recenti fatti di cronaca, con tragedie scaturite da assurde banalità come una lite al semaforo o, peggio, la follia che ha portato alla morte di oltre settanta ragazzi, istintivamente tengono molto lontani dalla parola perdono. Una parola che si sente sempre più raramente, quando la vita mette davanti a fatti così devastanti che il perdono sembra proprio l'ultima possibilità. IlSussidiario.net ha chiesto alla professoressa Silvia Vegetti Finzi, psicanalista e docente presso l'Università di Pavia, che cosa può permetterci di perdonare, anche di fronte al male. Vegetti Finzi ha partecipato attivamente al Movimento femminista, collaborando con la "Università delle donne Virginia Woolf "di Roma e con il Centro Documentazione Donne di Firenze. Nel 1990 è tra i fondatori della Consulta (laica) di Bioetica.
Il Ministero per la tutela delle minoranze religiose torna in vita ma si chiamerà Ministero per l’armonia nazionale e sarà guidato da un politico cattolico, Akram Gill. Era guidato, in passato, dal ministro cattolico, Shahbaz Bhatti, assassinato lo scorso mese di marzo da estremisti islamici.
Vietato essere indifferenti davanti alla tragedia degli affamati e assetati: così il Papa all’Angelus torna a rivolgere l’attenzione alle popolazioni del Corno d’Africa. Nella domenica in cui il Vangelo parla del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, Benedetto XVI ricorda che Cristo, “attento al bisogno materiale incoraggia a dividere il pane con i bisognosi”. Il Papa ricorda Sant’Ignazio di Loyola di cui oggi la Chiesa fa memoria.
Concerto per il Papa, sabato pomeriggio, nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo: ad offrire l’omaggio musicale a Benedetto XVI in occasione dei suoi 60 anni di sacerdozio, è stata una delegazione di Traunstein, cittadina della Baviera meridionale dove il Papa ha celebrato la sua Prima Messa l’8 luglio 1951. Al Pontefice è stato anche consegnato "l’anello d’onore” del distretto di Traunstein, una speciale onorificenza istituita nel 1969 per quelle persone il cui operato ha contribuito al beneficio della comunità locale.
Tutto cominciò una notte del 1216. Mentre Francesco d’Assisi era immerso in preghiera alla Porziuncola vide, in una luce molto forte, Cristo e alla sua destra la Madonna con gli Angeli. Gli fu chiesto che cosa desiderasse per la salvezza delle anime e lui senza esitazione rispose: «Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe».
Le tragiche notizie provenienti dalla Siria unite alla sconcertante situazione di stallo in Libia dovrebbero spingere i responsabili della politica estera europea, come minimo, a pubbliche scuse per aver raggirato l’opinione pubblica e per aver fatto perdere qualsiasi credibilità alla diplomazia dei paesi dell’Unione Europea.
Un articolo di Scott Stewart pubblicato il 7 luglio sul sito internazionale di intelligence Stratfor parte dai recenti attentati in Afghanistan, portando l’attenzione in particolare su quello del 28 giugno all'Hotel Intercontinental, per riproporre un vecchio quesito: a che cosa serve il terrorismo suicida? In una logica puramente militare si dovrebbe concludere che serve a poco. Né i talebani né al-Qa'ida negli ultimi anni hanno colpito obiettivi di rilievo, e i loro attentati non hanno cambiato le sorti di guerre in corso. Dal momento che le organizzazioni terroristiche sono composte sì da criminali, ma non da sprovveduti, Stewart suggerisce che lo scopo degli attentati vada cercato al di fuori delle valutazioni strettamente militari, analizzando i benefici che i terroristi possono ottenere sul piano propagandistico e simbolico.