MaM
Messaggio del 2 dicembre 2014:Cari figli tenetelo a mente, perché vi dico: l’amore trionferà! So che molti di voi stanno perdendo la speranza perché vedono attorno a sé sofferenza, dolore, gelosia e invidia ma io sono vostra Madre. Sono nel Regno, ma anche qui con voi. Mio Figlio mi manda nuovamente affinché vi aiuti, perciò non perdete la speranza ma seguitemi, perché il trionfo del mio Cuore è nel nome di Dio. Il mio amato Figlio pensa a voi, come ha sempre fatto: credetegli e vivetelo! Egli è la vita del mondo. Figli miei, vivere mio Figlio vuol dire vivere il Vangelo. Non è facile. Comporta amore, perdono e sacrificio. Questo vi purifica e apre il Regno. Una preghiera sincera, che non è solo parola ma preghiera pronunciata dal cuore, vi aiuterà. Così pure il digiuno, poiché esso comporta ulteriore amore, perdono e sacrificio. Perciò non perdete la speranza, ma seguitemi. Vi chiedo nuovamente di pregare per i vostri pastori, affinché guardino sempre a mio Figlio, che è stato il primo Pastore del mondo e la cui famiglia era il mondo intero. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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I progetti per la costruzione di un ospedale e di un'università vogliono essere “simboli di speranza” per i cristiani iracheni, aiutandoli a costruirsi un futuro lontano dalla violenza e dalle intimidazioni che hanno costretto tanti fedeli a fuggire dal Paese. Le due iniziative, ricorda l'associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), sorgeranno ad Ankawa, un sobborgo del capoluogo curdo Erbil. Questo lunedì, il Governo regionale ha garantito il dono di due appezzamenti di terreno su cui costruire le strutture. Il sito di 30.000 metri quadri per l'università è vicino al lotto di 8.000 metri quadri destinato a ospitare l'ospedale, che avrà 100 posti letto e 8 sale operatorie.
Bob Fu avrebbe potuto essere una delle vittime del massacro di Piazza Tienanmen, se la sua ragazza (ora sua moglie) non si fosse ammalata qualche giorno prima che il Governo cinese inviasse l’esercito per soffocare le manifestazioni studentesche che si battevano per la democrazia. Fu non era in piazza quel giorno, ma il massacro ha cambiato comunque la sua vita: è stato quello il momento in cui ha perso la sua fede nel comunismo. Il suo successivo arresto ha portato poi anche alla sua conversione al Cristianesimo e alla sua fuga dalla Cina.
Le autorità stanno indagando sui moventi e sui responsabili dell'omicidio a colpi di arma da fuoco di due sacerdoti, avvenuto la notte del 26 gennaio in una zona residenziale a sud di Bogotà, secondo quanto ha reso noto la Conferenza Episcopale Colombiana. La polizia ha rinvenuto i cadaveri dei sacerdoti – Rafael Reátiga Rojas e Richard Armando Piffano Laguado – in un veicolo abbandonato. In base alle prime informazioni, l'assassino viaggiava con loro ed è fuggito dopo aver sparato. Il segretario generale della Conferenza Episcopale, monsignor Juan Vicente Córdoba Villota, ha spiegato che i presbiteri stavano viaggiando sulla vettura di uno di loro con una persona non identificata, che li ha uccisi per cause ancora sconosciute.
Un pensionato di Ancona, aderente allo Uaar (Unione atei agnostici razionalisti) ha chiesto l’esame del dna per le ostie consacrate. Per sostenere l’irragionevolezza della fede, un pensionato di Ancona ha ideato un bizzarro stratagemma, pensando di aver avuto un’idea geniale capace di spazzar via così 2000 anni di teologia. Lui si chiama Dante Svarca, 72 anni, ex comandante dei Vigili urbani di Ancona. E ha chiesto a monsignor Edoardo Menichelli, vescovo della diocesi, di «astenersi dal presentare ai fedeli l'eucaristia come il miracolo della transustanziazione, affermando la presenza effettiva nell'ostia consacrata della vera e viva carne di Gesù».
Cominciamo con l’ultima buona notizia, nei giorni scorsi il Ministro Frattini ha nominato l’amico Renato Farina suo consigliere per la libertà religiosa. Al di là della lunga amicia con Renato, devo felicitarmi perché nessuno come lui, nella sua esperienza al Consiglio d’Europa, ha mai lavorato così assiduamente sul tema e con lui abbiamo pensato a diverse risoluzioni su Cristianofobia e libertà religiosa, oggi in discussione in diverse Commissioni della Assemblea Parlamentare.
Critiche a Benedetto XVI per essersi “unito alla propaganda Occidentale” contro lo Stato islamico. I manifestanti pronti a sacrificare la vita in nome di Maometto. Il nuovo governatore del Punjab invitato a solidarizzare con l’assassino di Salman Taseer. Doppio attentato nel nord-ovest: 5 morti e 19 feriti.
Benedetto XVI è non solo tra i più grandi intellettuali viventi ma anche uno degli autori più letti al mondo. Tuttavia, anche tra i cristiani, di rado i suoi discorsi sono letti integralmente e quasi mai sono studiati a sufficienza. Talvolta, il suo Magistero viene spesso relativizzato, non riconosciuto e contestato. Per fare il punto sul Magistero di Benedetto XVI, il sociologo e storico delle religioni di fama internazionale, Massimo Introvigne, ha appena pubblicato il libro: “Tu sei Pietro. Benedetto XVI contro la dittatura del relativismo” (Sugarco, Milano 2011).
Nel mese di febbraio che sta per iniziare, Papa Benedetto XVI chiede ai fedeli di pregare per il rispetto della famiglia e il riconoscimento del suo ruolo nella società. E' questa, infatti, la proposta che fa nelle intenzioni di preghiera per il secondo mese dell'anno, contenute nella lettera pontificia che ha affidato all'Apostolato della Preghiera, iniziativa seguita da circa 50 milioni di persone nei cinque continenti.
Migliaia di donne in piazza senza velo, la croce come uno dei simboli della protesta, i manifestanti che hanno cacciato dal corteo i pochi fondamentalisti infiltrati che cercavano di far sentire i loro slogan. E’ il vero volto della rivolta dell’Egitto contro la dittatura di Mubarak, raccontato in esclusiva per Ilsussidiario.net dal professor Wael Farouq. Docente di Arabo all’American University egiziana e vicepresidente del Meeting del Cairo, Farouq è stato contattato dal nostro quotidiano on-line dopo una notte passata in prima linea insieme ai manifestanti di piazza Tahrir, vero cuore della protesta. «Questa è una rivoluzione guidata dalla classe medio-alta che chiede innanzitutto libertà, politica e religiosa – sottolinea Farouq -. I fondamentalisti non si impadroniranno della rivolta, quanto sta accadendo in questi giorni dimostra che il vero nemico della libertà religiosa in Egitto è il regime di Mubarak, che cerca di dividere cristiani e musulmani per controllare il Paese».
L’ala femminile della Jamaat-e-Islami (JI) ha sfilato per le vie della città, lanciando slogan contro quanti vogliono modificare la “legge nera”. I leader fondamentalisti chiedono l’espulsione dei rappresentanti vaticani per “l’ingerenza” di Benedetto XVI. Il 30 gennaio cristiani in preghiera per Asia Bibi e la pace nel Paese.
L'annuncio delle beatitudini è “una chiara proposta del Signore per vivere in comunione con Lui e raggiungere la felicità autentica”. Papa Benedetto XVI lo ha spiegato questa domenica nel saluto che ha rivolto ai pellegrini di lingua spagnola dopo la recita dell'Angelus, commentando il brano evangelico di questa quarta domenica del Tempo Ordinario, in cui viene prospettato il primo grande discorso che Gesù rivolge alla gente sulle colline intorno al Lago di Galilea.
“Dio ha bisogno anche di ciascuno di noi per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù”. Papa Benedetto XVI lo ha ricordato questo sabato mattina, ricevendo in udienza nella Sala dei Papi del Palazzo Apostolico la comunità del Pontificio Collegio Etiopico in Vaticano. Nel suo discorso, il Pontefice ha ricordato ai sacerdoti e ai seminaristi che Cristo “non sopprime le qualità caratteristiche della persona; al contrario, le eleva, le nobilita e, facendole sue, le chiama a servire il suo mistero e la sua opera”.
Durante il 2011 la popolazione mondiale raggiungerà quota sette miliardi. In un recente articolo pubblicato sul sito Internet Spiked, Brendan O'Neill ha osservato che questo porterà inevitabilmente ad un’ondata di catastrofiche previsioni malthusiane. La rivista National Geographic si incentra quest’anno sulla questione demografica, e in un articolo dell’edizione di gennaio cita effettivamente una serie di pessimisti tra cui Jared Diamond, autore del libro “Collapse”, in cui sostiene che il massacro di centinaia di migliaia di ruandesi nel 1994 è stato dovuto in parte alla sovrappopolazione.
Pubblichiamo la seconda parte dell'articolo “L'Aids e il preservativo”.
Il Consiglio Costituzionale di Francia – l'organo che Oltrealpe veglia sulla costituzionalità delle leggi - ha reso nota venerdì 28 gennaio la sua risposta ad una cosiddetta “Questione Prioritaria di Costituzionalità” (QPC) sollevata da due donne lesbiche - Corinne Cestino e Sophie Hasslauer - e ha stabilito che l'attuale proibizione del matrimonio omosessuale è conforme alla Costituzione del Paese. Secondo le due donne, che convivono da circa 15 anni e sono già legate da un PACS o Patto Civile di Solidarietà, l'unico modo per tutelare al massimo i quattro figli che crescono insieme sarebbe il matrimonio. Con il sostegno attivo dei gruppi per i diritti degli omosessuali SOS Homophobie e l'Associazione dei Genitori e Futuri Genitori Gay e Lesbiche (APGL), le due donne chiedevano dunque per il bene dei loro figli il diritto di potersi sposare, cosa che il legislatore finora ha negato.
La questione educativa è un impegno che interpella ciascuno di noi e su cui si gioca il destino del Paese. E' quanto ha detto in sintesi il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), mons. Mariano Crociata, durante la conferenza stampa conclusiva del Consiglio permanente della CEI, tenutasi venerdì a Roma presso la Radio Vaticana. Nel suo intervento, mons. Crociata ha preso le mosse dal Messaggio finale diffuso dai Vescovi italiani al termine della quattro giorni di incontri che li ha visti riuniti dal 24 al 27 gennaio ad Ancona per rilanciare l’opportunità della sfida educativa in chiave evangelizzatrice, in vista della programmazione del decennio alla luce degli Orientamenti pastorali dell’episcopato italiano, “Educare alla vita buona del Vangelo”.
“Le costanti notizie di cronaca che in queste ultime settimane si susseguono con spudoratezza sui nostri giornali e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche ci sgomentano e ci portano a pensare che siamo ancora molto lontani dal considerare la donna per ciò che è veramente e non semplicemente un oggetto o una merce da usare a piacimento per interessi personali”. Non è la voce di una femminista d’antan che si alza a condannare una visione del corpo femminile considerato alla stregua di un bene di consumo più o meno di lusso, ma quella di una donna che di femminilità ferita se ne intende perché da anni si è chinata sulle sfortunate vittime della tratta che riempiono le strade italiane. Suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, è responsabile dell’Ufficio “Tratta donne e minori” dell’Unione superiore maggiori d’Italia e quasi non avrebbe bisogno di presentazione perché per combattere, insieme a molte altre religiose in Italia, questa piaga specie per fini di sfruttamento sessuale, ha bussato a tutte le porte: dai conventi, perché si aprissero all’accoglienza delle donne che riuscivano ad uscire da questi gironi infernali, alla polizia, alle questure, ai Centri di permanenza temporanea, ai politici, ai media.
Benedetto XVI chiede “slancio missionario”, affinchè la “Nuova Evangelizzazione” porti frutti. Tradotto in termini pastorali significa una fede entusiasta nei pastori e nei fedeli e una varietà di iniziative di Vangelo che possa creare tanti stimoli e occasioni per tornare a Cristo. Mi spiego. Penso che spesso, soprattutto noi sacerdoti anziani, soffriamo di “arteriosclerosi pastorale”, accettiamo difficilmente le novità. Ma la missione e lo spirito missionario sono essenzialmente novità continua, sempre con lo stesso fine, portare le anime a Cristo. Non possiamo essere pessimisti. Visitando tante Chiese locali, in Italia e nelle missioni, ho spesso ringraziato il Signore nel vedere come la Chiesa si rinnova continuamente, ringiovanisce nello spirito e nell’annunzio del Vangelo. Io divento vecchio, la Chiesa no.
Altri due sacerdoti sono stati uccisi a Bogotà la sera di mercoledì scorso: secondo il comunicato della Conferenza episcopale della Colombia, l’omicidio dei due sacerdoti è avvenuto nel quartiere di Dindalito, che appartiene alla popolosa “Città Kennedy” alla periferia sud della grande capitale della Colombia. I sacerdoti uccisi sono don Rafael Reátiga Rojas, 35 anni, parroco della cattedrale Jesucristo Nuestra Paz, della diocesi di Soacha (suffraganea di Bogotà), e don Richard Armando Piffano Laguado, 37 anni, parroco della chiesa di San Juan de La Cruz, di Ciudad Kennedy.
Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati circa 650 mila nuovi casi di lebbra, di cui il 70 per cento in India. In Mozambico, in Indonesia, nella Repubblica Democratica del Congo e in Brasile gli aumenti più rilevanti. La 58.ma Giornata mondiale dei malati di lebbra, che si celebra oggi sul tema “C’è un solo cielo per tutto il mondo”, richiama l’attenzione sulla gravità di questa malattia. L’Aifo, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, da anni lavora per sensibilizzare l’opinione pubblica e per raccogliere fondi a favore di progetti di sostegno in quei Paesi in cui la lebbra è ancora diffusa. In molte piazze italiane saranno allestiti i banchetti della solidarietà, dove sarà possibile acquistare vasetti di miele. Fino al 10 febbraio, inoltre, è attivo il numero di Sms 45 592 al quale si può donare un euro.
La Chiesa non teme la persecuzione che contro di lei esercita una società troppo incline al benessere e poco ai valori dello spirito. Lo ha affermato questa mattina Benedetto XVI, commentando all’Angelus il Vangelo delle Beatitudini proposto oggi dalla liturgia. Al termine della preghiera mariana, il Papa ha ricordato la Giornata mondiale di lotta alla lebbra e quella di intercessione per la pace in Terra Santa, per poi concludere con il lancio delle colombe dalla finestra del suo studio, attorniato da due giovani dell’Azione Cattolica.
All’Angelus Benedetto XVI parlando delle Beatitudini, “non una nuova dieologia”, ma “un nuovo programma di vita”, dice che che “la Chiesa non teme la povertà, il disprezzo, la persecuzione in una società spesso attratta dal benessere materiale e dal potere mondano”. Auguri di “serentià e prosperità” ai popoli che celebrano il capodanno lunare.
Benedetto XVI ha ricevuto, stamani in udienza, la comunità del Pontificio Collegio Etiopico in Vaticano, in occasione del 150.mo della morte del loro patrono, San Giustino De Jacobis. Il Papa ha ricordato questa figura luminosa di evangelizzatore esortando sacerdoti e seminaristi ad essere segno di speranza per la Chiesa e a contribuire alla pacifica convivenza delle nazioni etiope ed eritrea.
Polemica decisa sulle pagine di Avvenire a proposito del Grande Fratello. Le continue bestemmie hanno infatti spinto il giornale della Conferenza episcopale italiana a scrivere un esplicito invito: "Chiudete il Grande Fratello": "Non ci sono più alibi. Non ci sono più scuse. Il «Grande fratello» è arrivato a fine corsa. È finito. All’estero l’avevano già capito tempo fa. E infatti l’hanno chiuso. In Italia, no. Finché fa ascolti – dicevano produttori e dirigenti Mediaset – va tenuto. E così hanno finto di non vedere che diventava ogni anno più volgare, più finto, più sbracato. Fino all’orrenda raffica di bestemmie che ha costellato quest’edizione. «Non è colpa nostra se i laureati e le persone di un certo tipo vengono bocciate dal pubblico» si è "giustificata" l’altro giorno la presentatrice Alessia Marcuzzi. Invece è proprio vero il contrario: questa deriva, fatta a fini dell’auditel, è colpa del programma. È il segno di una precisa selezione fatta verso il basso. E il risultato è una tv indegna, non più tollerabile. Il Grande fratello è finito: mandate tutti a casa" così ha scritto Avvenire.
Per documentare l'opera straordinaria di Dio nel cuore delle Giornate Mondiali della Gioventù, è stato diffuso il documentario “La forza del Vangelo”. Si tratta di una produzione in 21 lingue di Net for God, una rete internazionale di preghiera e formazione cristiana per la pace e l'unità tra le Chiese e i Paesi.
Benedetto XVI chiede “slancio missionario”, affinchè la “Nuova Evangelizzazione” porti frutti. Tradotto in termini pastorali significa una fede entusiasta nei pastori e nei fedeli e una varietà di iniziative di Vangelo che possa creare tanti stimoli e occasioni per tornare a Cristo. Mi spiego. Penso che spesso, soprattutto noi sacerdoti anziani, soffriamo di “arteriosclerosi pastorale”, accettiamo difficilmente le novità. Ma la missione e lo spirito missionario sono essenzialmente novità continua, sempre con lo stesso fine, portare le anime a Cristo. Non possiamo essere pessimisti. Visitando tante Chiese locali, in Italia e nelle missioni, ho spesso ringraziato il Signore nel vedere come la Chiesa si rinnova continuamente, ringiovanisce nello spirito e nell’annunzio del Vangelo. Io divento vecchio, la Chiesa no.
I cristiani della Tunisia chiedono di pregare per il felice esito del rinnovamento del Governo del Paese, e auspicano pace e tranquillità in questa situazione estremamente tesa, soprattutto nella capitale Tunisi. Secondo testimonianze di fonti cristiane locali raccolte dall'opera di aiuto Open Doors, c'è preoccupazione per l'ipotesi che le azioni di protesta che chiedono più democrazia e libertà terminino di nuovo in scontri violenti. Per i cristiani, inoltre, resta l'incertezza su come verranno interessati dal cambiamento di un regime autoritario. In Tunisia, l'islam è la religione di Stato, per cui la virata verso una democrazia in cui tutti possano avere voce e voto è incerta.
Giustizia e amore sono i due concetti chiave per lottare contro la lebbra, sottolinea la Chiesa in vista della Giornata Mondiale per la Lotta alla Lebbra 2011, che si celebrerà questa domenica, 30 gennaio. Nel suo messaggio per l'occasione, il Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), l'Arcivescovo Zygmunt Zimowski, esorta infatti a “unire i nostri sforzi per esprimere meglio la giustizia e l'amore” verso quanti sono affetti da questa malattia. La Giornata è stata lanciata 58 anni fa dal giornalista, filantropo e poeta francese Raoul Follereau, e viene oggi sostenuta dalla Fondazione che ne perpetua l’opera.
“Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. ...
Mons. Crociata: ''Assistiamo a un abbassamento della tensione morale'' che coinvolge l'intera società. Siamo di fronte a un ''disastro antropologico''. Poi invita chi ha maggiori responsabilità a essere d'esempio e la politica a ''non snaturare l'impianto della Costituzione''.
E' dedicata al sacramento della Confermazione la nuova serie mensile di catechesi del biblista don Fabio R. Con il Battesimo e l'Eucaristia, il sacramento della Confermazione costituisce l'insieme dei « sacramenti dell'iniziazione cristiana », la cui unità deve essere salvaguardata.
Il Rapporto Eurispes Italia 2011 pubblica i dati riguardo la pratica dell'eutanasia. Dall'inchiesta, risulta che il 66,2% degli italiani è favorevole. Un leggero calo, l'1,2% in meno rispetto al 2010. Il 67.9% degli uomini e il 64,6% delle donne si è dichiarata favorevole alla conclusione della virta di un'altra persona dietro sua richiesta, con l'eutanasia. I favorevoli all'eutanasia, secondo l'indagine, sono giovani: il 75,3% ha tra i 18 i 24 anni, il 70,9% tra i 25 e i 34 anni, il 67,5% agli adulti tra i 35 ai 44 anni, il 67,7% ai 45-64enni e il 53,7% a chi ha 65 anni e oltre. Dal punto di vista politico, i favorevoli all'eutanasia sono per l'82% appartenenti alla sinistra. Tra chi non si riconosce in alcuna formazione politica, i favorevoli alla "dolce morte" sono il 69,9% dei dichiaranti.
Benedetto XVI ha ricevuto stamani in udienza i partecipanti alla riunione della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Orientali Ortodosse. Il Papa ha esortato i fedeli ad approfondire la conoscenza reciproca in vista della piena comunione. Quindi, ha ricordato i tanti cristiani che, anche oggi, affrontano prove e difficoltà per testimoniare la propria fedeltà a Cristo.
Le manifestazioni non hanno rivendicazioni islamiche, ma di giustizia sociale. I prezzi del pane e di altri beni sono cresciuti in modo enorme, mentre i salari sono insufficienti. Manca una leadership che guidi la rivolta. El Baradei positivo, ma insufficiente. La comunità internzionale non deve stare a guardare.
“Gerusalemme… fino agli estremi confini. Percorsi educativi per un’Azione Cattolica che ama il mondo” è il tema del seminario di studio che inizierà nel pomeriggio del 28 gennaio, presso la Domus Mariae, a Roma, per iniziativa della Presidenza nazionale di Azione cattolica. “Nel suo servizio alla Chiesa – spiegano gli organizzatori –, l’Azione Cattolica è chiamata a promuovere e incoraggiare, a livello centrale e diocesano, esperienze di incontro, di studio, di formazione, di scambio con altri Paesi, aprendosi ad autentici “rapporti”, ovvero a relazioni di reciprocità in un clima di comunione, di solidarietà, di fraternità”. In questa prospettiva “la dimensione internazionale diventa ricchezza: lo spendersi per la costruzione di un laicato maturo in realtà diverse dalla propria, paradossalmente arricchisce chi si rende disponibile”. In altre parole “investendo in tali realtà si torna nelle diocesi e nelle associazioni di appartenenza con una fede più forte, con una percezione della Chiesa più profonda, con una consapevolezza della fraternità universale più concreta”.
Sono 5 milioni gli immigrati in Italia mentre secondo le stime delle Nazioni Unite sono 214 milioni nel mondo. Le imprese e le industrie, soprattutto nei Paesi avanzati, stanno beneficiando dei giovani immigrati, ma sono sorti problemi di assimilazione con culture e religioni diverse nei Paesi ospitanti. Il numero sempre più alto di immigrati e le conseguenti difficoltà in ambito sociale hanno suscitato un intenso dibattito sulle misure da prendere per regolare l’immigrazione. La parti si sono divise tra un approccio “assimilazionista” e uno “multiculturalista”. Secondo la Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana, i giovani immigrati sono insieme “risorsa e provocazione”. Possono rappresentare la promessa di un futuro in cui le diversità diventino un tesoro a cui attingere, piuttosto che una minaccia da cui difendersi.
Il fatto che la Chiesa cattolica metta a disposizione degli esorcisti potrebbe essere uno dei contributi per affrontare il clima di violenza generalizzata provocato dalle bande di narcotrafficanti che lottano per il controllo del territorio in diverse parti del Messico, e che spesso sono sottoposte a influenze decisamente sataniche. Lo ha affermato in alcune dichiarazioni recenti ai mezzi di comunicazione il sacerdote Pedro Mendoza Pantoja, coordinatore degli esorcisti che svolgono il proprio ministero nel vasto territorio dell'Arcidiocesi di Città del Messico. L'idea è che la Chiesa cattolica possa combattere l'ondata di insicurezza costata la vita nel 2010 a 12.000 persone e che in quattro anni ha raggiunto la cifra di 30.000 persone assassinate, per la maggior parte in “regolamenti di conti” tra bande criminali. Per padre Mendoza Pantoja, “uno dei modi per combattere la violenza in Messico è promuovere la fede, parlando molto più di Dio e molto meno del demonio”.
Intellettuali e teologi islamici disegnano le prospettive per un cambiamento anche dell’islam: valore della donna e mescolanza fra sessi; rifiuto del salafismo integralista; ricerca di una religiosità del cuore e della libertà, contro il formalismo del velo, della barba e delle pratiche rituali astruse. E soprattutto danno il benvenuto alla laicità, alla separazione dell’islam dalla politica.
Dopo una lunga sessione, durata fino alla sera di questo martedì, il Senato francese ha deciso di votare contro le tre proposte di legalizzazione dell'eutanasia in Francia presentate da altrettanti deputati, sia del Governo che dell'opposizione. E' così culminato un intenso dibattito nella società francese tra difensori dell'eutanasia, rappresentati soprattutto da Jean-Luc Romero, dell'Associazione per il Diritto a Morire con Dignità, e da settori progressisti della sinistra da un lato e associazioni pro-vita, associazioni mediche (lo stesso Collegio medico) e di cure palliative e istituzioni religiose e civili dall'altro.
Ha suscitato attenzione, curiosità e interesse nel mondo missionario, specialmente in India, la notizia della possibile apertura del regno buddista del Bhutan alla fede cristiana. Oggi in Bhutan sono consentite solo la religione buddista e quella indù ma, nelle scorse settimane, Chhoedey Lhentshog, rappresentante del governo per la gestione delle organizzazioni religiose, ha dichiarato che i gruppi cristiani possono registrarsi ufficialmente presso le autorità. Missionari e suore cattoliche hanno confidato all’agenzia Fides che “sono pronti a partire e avviare comunità di fede nel Paese, per portare anche lì il seme del Vangelo”. Padre Arul Raj, missionario degli Oblati di Maria Immacolata, che vive a Chennai, nel Tamil Nadu, è fondatore di due ordini religiosi: uno femminile, la “Società delle Figlie di Maria Immacolata”, e uno maschile, la “Società dei Missionari di Maria Immacolata”.
L’estremismo dilagante, l’intolleranza e la violenza tracciano un quadro a tinte fosche per il rispetto dei diritti umani in Pakistan: è quanto afferma l’organizzazione internazionale “Human Rights Watch” (Hrw) nel suo Rapporto 2011, presentato nei giorni scorsi a Islamabad, ripreso dall'agenzia Fides. In tale quadro, la vicenda di Asia Bibi - si afferma - è emblematica per la situazione di persecuzione dei cristiani e delle minoranze religiose.
"Se la cultura nichilista tende a cancellare l’interiorità, i sacerdoti devono aiutare i fedeli a riscoprirla. E in questa loro missione non possono aver paura neanche delle possibili incomprensioni e delle critiche. L’esempio da seguire è quello di Benedetto XVI, che ci insegna l’umiltà del tratto, la chiarezza disarmata della verità, la sapienza lucida del dialogo, la prudenza ardita dei gesti, la libertà di fronte al mondo, il coraggio che deriva dal sapersi nelle mani di Dio". Così il cardinale Angelo Bagnasco ha chiuso il Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana (Cei), svoltosi ad Ancona.
Non far dimenticare al mondo la lezione lasciataci dalla tragedia della Shoah è l’obiettivo dell’odierna “Giornata internazionale di commemorazione per le vittime dell’Olocausto”. Nel messaggio per questa Giornata, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ricorda in particolare “madri e figlie, nonne e sorelle che hanno visto la loro vita cambiare irrevocabilmente, le loro famiglie separate e le loro tradizioni in frantumi”. Storie legate anche all’orrore di campi di sterminio come quello di Auschwitz.
Ricorre oggi la Giornata internazionale in memoria delle vittime della Shoah, adottata nel 2005 dalle Nazioni Unite. Benedetto XVI è intervenuto più volte su questa tragedia che ha segnato la storia del XX secolo. Storiche e commoventi, inoltre, le visite del Papa al campo di sterminio di Auschwitz nel 2006 e al Memoriale dello Yad Vashem a Gerusalemme, nel 2009.
Uscirà la primavera prossima un film che racconta di guerra, amore e perdono e che ha tra i personaggi principali san Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei. ZENIT ha intervistato Roland Joffé, regista del film: “There Be Dragons”, conosciuto anche per aver diretto pellicole come "The Mission" e "The Killing Fields". Il film è ambientato durante la guerra civile spagnola e affronta tematiche quali la santità e il tradimento, l'amore e l'odio, il perdono e la violenza e la ricerca di senso nella vita di tutti i giorni. ZENIT ha intervistato Joffé all'inizio di quest'anno che segna i 75 anni dallo scoppio della guerra.
Il matrimonio è un autentico cammino di santità, motivo per il quale il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia ha organizzato a partire da gennaio un ciclo di conferenze su “Profili di santità coniugale”. In questo ciclo di conferenze verranno affrontati temi come la forza che viene dall'amore, la fedeltà all'amore o dimostrazioni d'amore, accompagnati da testimonianze di coppie in cammino verso la santità. Il ciclo di conferenze è stato inaugurato il 13 gennaio sul tema “un cammino d'amore e di fede in coppia”, prendendo come esempio Raissa e Jacques Maritain, due giovani intellettuali convertiti che si sono conosciuti nel 1900 e da quel momento hanno iniziato una vita insieme, scoprendo la via della fede e con l'unico obiettivo di santificare il loro matrimonio.
Ciò che preoccupa di più nel caso Ruby è spesso la reazione della gente che riflette il degrado morale in atto in Italia e la perdita di punti di riferimento per i giovani. E' questa la riflessione di mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo Ausiliare de L’Aquila e membro della Commissione per la cultura e le comunicazioni sociali della CEI, in un articolo apparso sul settimanale “Il Punto” in edicola giovedì. Lo scandalo è scoppiato il 18 gennaio scorso, quando su alcuni giornali sono state pubblicate le intercettazioni telefoniche di Karima el Marough detta Ruby, in cui la ballerina di origine marocchina rivela di aver partecipato ad alcune feste in casa del capo del governo, Silvio Berlusconi, fin da quando aveva 16 anni. Secondo gli inquirenti Berlusconi avrebbe pagato Karima el Marough, all'epoca dei fatti minorenne, per avere rapporti sessuali nella sua villa di Arcore.
Gerry Ortega era famoso per le sue trasmissioni radio in cui ospitava missionari e attivisti per i diritti umani. La battaglia che gli è costata la vita era in difesa dell’isola di Palawan da un progetto di sfruttamento minerario devastante.
Nel 2005, il giorno del mio cinquantesimo compleanno, Don Giussani mi ha messo di fronte al Senso religioso e, in tal modo, anche di fronte a una nuova versione della mia vita. A quell’epoca era morto ormai da tempo, ma ho l’impressione che così gli sia stato più facile arrivare a me. Come ho già raccontato altre volte, ero in viaggio verso Roma per festeggiare il mio compleanno quando incontrai Mario Biondi all'aeroporto di Dublino; da questo incontro casuale è iniziata una serie di eventi che mi hanno condotto a leggere il Senso religioso e a entrare sempre più in un’amicizia con Comunione e Liberazione.
Il momento attuale sembra dominato dalla lotta tra poteri ingigantita da casse di risonanza mediatiche che distorcono i contorni e le proporzioni delle cose nel contesto dei problemi reali del nostro Paese. Come ha sostenuto il cardinale Angelo Bagnasco, al recente Consiglio Episcopale Permanente della Cei, stiamo assistendo a una “convulsa fase che vede miscelarsi in modo sempre più minaccioso la debolezza etica con la fibrillazione politica e istituzionale, per la quale i poteri non solo si guardano con diffidenza ma si tendono tranelli, in una logica conflittuale che perdura ormai da troppi anni. Si moltiplicano notizie che riferiscono di comportamenti contrari al pubblico decoro e si esibiscono squarci - veri o presunti - di stili non compatibili con la sobrietà e la correttezza, mentre qualcuno si chiede a che cosa sia dovuta l’ingente mole di strumenti di indagine”.
n occasione del trentesimo anniversario delle Apparizioni della Madonna a Medjugorje, domenica 27 marzo 15.000 persone si riuniranno presso il Palasharp di Milano. Qui si svolgerá l’annuale giornata nazionale di preghiera a Maria Regina della Pace, organizzata dall’Associazione onlus MIR I DOBRO, sul tema “Maria ti guida alla santitá”. All’incontro parteciperanno i veggenti di Medjugorje Era il giugno del 1981 quando iniziarono le Apparizioni di Maria Regina della Pace ai sei veggenti di Medjugorje. Quest’anno dunque cade il trentesimo anniversario che verrá celebrato durante l’annuale giornata di preghiera nazionale che si svolge presso il Palasharp di Milano e che riunisce circa 15.000 devoti e pellegrini della Madonna di Medjugorje. L’evento si svolgerá domenica 27 marzo dalle 9.00 alle 21.00 ed À organizzato dall’Associazione onlus MIR I DOBRO (“Pace e bene” in croato) che quest’anno festeggia i suoi 20 anni dalla fondazione. Il tema guida dell’edizione À: “Maria ti guida alla santitá”.
Pubblichiamo il testo dell'intervento pronunciato questo mercoledì da Benedetto XVI durante l'Udienza generale svoltasi nell’Aula Paolo VI. Nel discorso in lingua italiana, il Papa ha incentrato la sua meditazione sulla figura di Santa Giovanna d’Arco (1412-1431).
Sin da tempi remoti, la Chiesa ha stabilito segni sensibili, che aiutassero i fedeli ad elevare l’anima a Dio. Il Concilio di Trento, riferendosi in particolare alla S. Messa, ha motivato questa consuetudine ricordando che «la natura umana è tale che non può facilmente elevarsi alla meditazione delle cose divine senza aiuti esterni: per questa ragione la Chiesa come pia madre ha stabilito alcuni riti [...] per rendere più evidente la maestà di un Sacrificio così grande e introdurre le menti dei fedeli, con questi segni visibili della religione e della pietà, alla contemplazione delle sublimi realtà nascoste in questo Sacrificio» (DS 1746).
Un ringraziamento all’Italia e un riconoscimento a quanto i politici e la società civile italiana stanno facendo per la liberazione di Asia Bibi, la donna cristiana detenuta in Pakistan, e per l’abolizione della legge sulla blasfemia in vigore nel Paese. Così si è espresso il presidente della Commissione per i Diritti umani del Pakistan, Mehdi Hasan, nel giorno in cui una manifestazione alla quale hanno preso parte centinaia di persone si è svolta a Roma, davanti al Palazzo di Montecitorio, per dire no all'esecuzione capitale della donna, no alle legge sulla blasfemia e sì alla libertà religiosa.
Nel Messaggio per la 45.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, presentato ieri nella memoria di San Francesco di Sales e intitolato “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”, Benedetto XVI ricorda che i cristiani sono chiamati ad entrare nel web con fiducia e creatività, perché la “rete” è parte integrante della vita umana. Nel documento il Papa aggiunge che “sta nascendo un nuovo modo di apprendere e di pensare, con inedite opportunità di stabilire relazioni”. Si stanno dunque affermando nuove forme di comunicazione e interrelazione, come sottolinea padre Antonio Spadaro, di Civiltà Cattolica.
"Il cammino verso l’unità deve essere avvertito come imperativo morale, risposta ad una precisa chiamata del Signore". Così in sintesi Benedetto XVI questa sera nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per i Secondi Vespri della solennità della Conversione di San Paolo Apostolo. L’evento di fatto chiude la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, quest’anno sul tema “Uniti nell'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera”. Riuniti con il Papa, anche rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali. Il cardinale presidente del dicastero per l’Unità dei Cristiani, Kurt Koch nel suo indirizzo di saluto ha ribadito che la preghiera per l’unità è l’anima di tutto il movimento ecumenico.
Giovanna d'Arco è la protagonista della catechesi dell'udienza generale di oggi, tenuta da Benedetto XVI in Aula Paolo VI. Il Papa ha definito, fra l'altro, la Santa francese "un bell’esempio di santità per i laici impegnati nella vita politica, soprattutto nelle situazioni più difficili".
Illustrando all’udienza generale la figura della Pulzella d’Orleans, Benedetto XVI ne sottolinea la “luminosa testimonianza” che “invita a una misura alta della vita cristiana: fare della preghiera il filo conduttore delle nostre giornate, seguire la volontà di Dio quale che essa sia, vivere la carità senza favoritismi e senza limiti”.
Il giornalista e scrittore Antonio Socci è stato ospite domenica scorsa al programma Domenica In, intervistato dalla conduttrice Lorella Cuccarini. Si è parlato della figlia Caterina, a cui Socci ha dedicato un intero libro. La ragazza, circa un anno e mezzo fa, subisce l'arresto improvviso per circa un'ora del cuore, dopo di che va in coma per lungo temo e ne esce, anche se si trova tutt'oggi in riabilitazione.
Ad appena 10 giorni di vita, l'Ordinariato personale per ex anglicani in Inghilterra sta compiendo i primi passi nel contesto di una grande attenzione internazionale. Padre Keith Newton, ex Vescovo anglicano e ora sacerdote cattolico, nonché primo Ordinario, ha parlato con la BBC domenica di alcune delle questioni che i membri dell'Ordinariato stanno affrontando. L'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham è la prima risposta alla Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus del 2009 di Benedetto XVI, che permette agli anglicani di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica pur mantenendo elementi del proprio patrimonio anglicano. Essendo il primo, questo Ordinariato servirà da modello per le realtà che si creeranno in futuro negli altri Paesi.
Il dettaglio che ha colpito da subito la fantasia dei giornalisti sono stati i sandali. Gianluigi De Palo, il nuovo assessore alla Famiglia del Comune di Roma, li indossa per un voto fatto anni fa di ritorno dalla Terra Santa. Ma per lui – trentaquattrenne, presidente delle Acli nella provincia di Roma e del Forum delle Famiglie del Lazio – l’ingresso in giunta non è solo una questione di immagine. Al Sussidiario parla della politica come servizio, «al di là delle appartenenze» di partito. «Oggi per decidere di fare figli bisogna essere matti – ironizza – ma il desiderio di famiglia che abbiamo nel cuore è ancora grande». La lista delle priorità di De Palo allora parte dal quoziente familiare e dall’attuazione concreta del principio di sussidiarietà.
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Una Giornata europea dei martiri cristiani per ricordare i tanti cristiani del nostro tempo uccisi in odio alla fede e alla Chiesa. L’ha proposta il sociologo italiano Massimo Introvigne, Rappresentante dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta all’intolleranza e alla discriminazione contro i cristiani, nel corso della sua audizione del 25 gennaio al Consiglio d’Europa di Strasburgo sul tema “Persecuzione dei cristiani orientali, quale risposta dall'Europa?”. All’audizione, promossa dal Centro Europeo per il Diritto e la Giustizia (ECLJ), hanno partecipato, oltre a Introvigne, mons. Antoine Audo, Vescovo cattolico di rito caldeo di Aleppo (Siria), e padre Emanuel Youkhanna, amministratore apostolico della Chiesa Assira d'Oriente.
Chi ha paura di Aleksandr Solženicyn? La recente uscita della monumentale biografia Solženicyn di Ljudmila Saraskina (San Paolo, pp. 1441, € 84) rappresenta un’occasione per tornare a leggere il grande autore russo, Premio Nobel per la letteratura nel 1970, imprigionato nei campi di lavoro e successivamente esiliato dall’Unione Sovietica. Strano destino, il suo: si dice che dopo aver letto il suo primo romanzo - Una giornata di Ivan Denisovič - la poetessa Anna Achmatova abbia detto: «Questo romanzo deve essere letto e imparato a memoria da ciascuno dei duecento milioni di cittadini dell’Unione Sovietica». Nikita Chruščëv in persona volle conoscere colui che aveva raccontato con tanta verità quello che accadeva nei campi di lavoro. Ma il favore sarebbe durato poco... ben presto il suo «umanesimo di compensazione» nonché l’«inutile senso di pietà» furono considerati ostacoli - così secondo la Pravda - contrari alla «battaglia per una moralità socialista».
Oggi, martedì 25 gennaio, la Camera alta del parlamento francese è chiamata ad esaminare una proposta di legge a favore dell'autorizzazione dell'eutanasia. Il disegno di legge in questione è stato approvato martedì scorso, 18 gennaio, dalla commissione per gli Affari sociali del Senato con 25 voti favorevoli, 19 contrari e 2 astenuti. Il progetto sottoposto all'esame del “Palais du Luxembourg”, intitolato “Proposta di legge relativa all'assistenza medicalizzata per morire”, è una sintesi “bipartisan” di tre disegni di legge depositati da altrettanti senatori della maggioranza e dell'opposizione, rispettivamente Alain Fouché (UMP o Unione per un Movimento Popolare), Jean-Pierre Godefroy (Partito Socialista) e Guy Fischer (Partito Comunista).
La diffusione della Buona Novella evangelica è il servizio più importante della Chiesa al mondo, sottolinea Papa Benedetto XVI nel Messaggio che ha scritto per la Giornata Missionaria Mondiale, che quest'anno si celebrerà domenica 23 ottobre. Il Pontefice inizia il testo, sul tema “Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi”, ricordando che in occasione del Giubileo del 2000 Papa Giovanni Paolo II “ha ribadito con forza la necessità di rinnovare l’impegno di portare a tutti l’annuncio del Vangelo 'con lo stesso slancio dei cristiani della prima ora'” (Lettera Apostolica Novo millennio ineunte, 58).
È morto ieri mattina per complicazioni legate all’ipertensione e al diabete di cui soffriva e che il 12 gennaio scorso avevano portato al suo ricovero in un ospedale di Città del Messico, mons. Samuel Riuz Garcia, vescovo emerito di San Cristóbal de las Casas, in Chiapas. Premiato nel 2002 dalla giuria del Premio internazionale per i diritti umani, istituito nel 1978 dall'Unesco, e candidato nel 1994 al premio Nobel per la Pace per il ruolo di mediazione svolto tra il governo messicano e l’insurrezione zapatista dell’Ezln (Esercito zapatista di liberazione nazionale), monsignor Ruiz è stato più volte definito il vescovo “degli indios e dei poveri”.
Nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale Benedetto XVI sottolinea l’attualità dell’“andate e annunciate” di Gesù, in un mondo nel quale molti ancora non conoscono il Vangelo mentre globalizzazione e relativismo fanno crescere il numero di coloro che vivono come se Dio non esistesse. Chi si dedica all’evangelizzazione si preoccupa anche del miglioramento delle condizioni di vita delle persone.
«Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21). In occasione del Giubileo del 2000, il Venerabile Giovanni Paolo II, all’inizio di un nuovo millennio dell’era cristiana, ha ribadito con forza la necessità di rinnovare l’impegno di portare a tutti l’annuncio del Vangelo «con lo stesso slancio dei cristiani della prima ora» (Lett. ap. Novo millennio ineunte, 58). È il servizio più prezioso che la Chiesa può rendere all’umanità e ad ogni singola persona alla ricerca delle ragioni profonde per vivere in pienezza la propria esistenza. Perciò quello stesso invito risuona ogni anno nella celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale. L’incessante annuncio del Vangelo, infatti, vivifica anche la Chiesa, il suo fervore, il suo spirito apostolico, rinnova i suoi metodi pastorali perché siano sempre più appropriati alle nuove situazioni - anche quelle che richiedono una nuova evangelizzazione - e animati dallo slancio missionario: «La missione rinnova la Chiesa, rinvigorisce la fede e l’identità cristiana, dà nuovo entusiasmo e nuove motivazioni. La fede si rafforza donandola! La nuova evangelizzazione dei popoli cristiani troverà ispirazione e sostegno nell’impegno per la missione universale» (GIOVANNI PAOLO II, Enc. Redemptoris missio, 2).
La rottura del dialogo col Vaticano preoccupa la Chiesa egiziana. Per giorni, il patriarca Naguib, vescovi e portavoce delle comunità cattoliche hanno presentato al governo egiziano e all’imam di Al Azhar la traduzione araba del discorso del papa che ha portato all’apparente rottura. Accuse ad al Jazeera, che avrebbe intenzionalmente travisato il messaggio papale. Per oriente e occidente la lotta al terrorismo e al laicismo avviene affermando una reale libertà religiosa.
Una piccola e interessantissima mostra allestita alla Biblioteca di via Senato fino al prossimo 27 marzo e collegata a quella più ampia di Palazzo Reale sull’arte islamica, mette a tema i rapporti tra Dante e l’Islam. L’intento è quello di documentare come la cultura islamica fosse diffusa in tutta l’Europa medievale e come ciò sia testimoniato nella Divina Commedia. La civiltà europea si è formata certamente dall’incontro del cristianesimo con la tradizione greca e romana, ma è stata anche permeata dalle correnti di pensiero ebraico e arabo.
«Il senso religioso di don Giussani è importante per chi vive in Egitto perché ci ha insegnato un metodo più utile anche del dialogo. L’idea per esempio di parlare di Dio a partire dai capolavori della poesia, dalla musica, della narrativa, mi ha colpito fin da subito. E ogni volta che qui al Cairo applico il metodo di don Giussani, ho la conferma pratica del fatto che è quello giusto». Ad affermarlo è Wael Farouq, musulmano, professore di Lingua araba all'American University del Cairo. Farouq ha letto per la prima volta Il senso religioso in inglese dieci anni fa, e lo ha quindi presentato quando nel 2007 è stato tradotto in arabo. Un’osservazione tutt’altro che scontata, quella di Farouq, se si pensa che per esempio nessuno nel mondo islamico finora ha mai osato applicare la critica letteraria al Corano.
La recente intervista del Sussidiario al ministro turco degli Affari Europei, Egemen Bagis, certamente riflette l’impegno del governo turco sulla questione dei rapporti interreligiosi nel paese e deve essere motivo di speranza per i cristiani e le altre minoranze religiose. Occorre però illustrare qual è la storia e la realtà turca per capire il contesto in cui i cristiani hanno vissuto e vivono tuttora. Il ministro afferma che la Turchia può vantare una lunga tradizione di tolleranza religiosa tale per cui ad esempio, l'Impero Ottomano permetteva al suo popolo di godere di un'atmosfera più tollerante rispetto alla sua controparte europea. Nonostante questo sia un pensiero diffuso, in realtà, a parte una certa tolleranza dettata da interessi economici, durante i nove secoli e mezzo di convivenza con i cristiani la situazione è stata ben diversa. In questo contesto i cristiani erano chiamati “giavur”, infedeli, ed erano soggetti alla legge islamica con lo status di “dhimmi”.
“E' tempo di dare al Paese una decisa e comune inversione di rotta sul piano sociale, morale e spirituale”. E' quanto ha detto il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore Martinez, nel fare eco alla prolusione del Cardinale Angelo Bagnasco per l’apertura dei lavori del Consiglio Permanente ad Ancona. “La corsa verso una società neutra, sostenuta da un libero arbitrio individualista e competitivo, ha alterato in modo sensibile la coscienza del nostro popolo”, ha continuato il presidente del RnS, un Movimento ecclesiale che in Italia conta più di 200 mila aderenti, raggruppati in oltre 1.900 gruppi e comunità.
In alcune zone del mondo le persecuzioni anticristiane stanno assumendo sempre più le sembianze di una vera e propria “pulizia etnica o religiosa”. Lo ha detto questo lunedì il Cardinale Angelo Bagnasco nell'inaugurare la sessione invernale del Consiglio episcopale permanente che rimarrà riunito ad Ancona fino al 27 gennaio prossimo. Nella prolusione il Presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) ha richiamato da subito la strage avvenuta davanti la Chiesa dei Santi (Al-Qiddissine), ad Alessandria d’Egitto, il primo gennaio del 2011, e che ha causato la morte di ventitré cristiani copti e il ferimento di altri novanta.
Un invito a guardare con fiducia alla rete di Internet e alla comunicazione nell’era digitale: è quello che proviene dal Santo Padre Benedetto XVI attraverso il messaggio per la 45ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (che verrà celebrata il prossimo 5 giugno) sul tema “Verità, annuncio e autenticità nell’era digitale”. Lo ha sottolineato mons. Claudio Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, nella conferenza stampa di presentazione del messaggio tenutasi lunedì a Roma presso la Sala stampa della Santa Sede. “Il Papa – ha affermato Celli – evidenzia un atteggiamento di ‘stupore’ di fronte alle straordinarie potenzialità della rete Internet che, se usata con saggezza, può contribuire a soddisfare il desiderio di senso, verità e di unità che rimane l’aspirazione più profonda dell’essere umano”.
Il presidente della Cei apre l’assemblea dei vescovi italiani chiedendo che le istituzioni internazionali si facciano carico dell’esistenza nei singoli stati di un minimo di libertà per tutte le fedi. Europa e cristianofobia: “Un male sottile sta affliggendo l’Europa, provocando una lenta, sotterranea emarginazione del cristianesimo, con discriminazioni talora evidenti”.
Le nuove tecnologie mettono a disposizione degli utenti un intero mondo di possibilità, ma il loro uso richiede maturità e consapevolezza e non deve portare a sostituire “il contatto umano diretto” con i rapporti virtuali. Papa Benedetto XVI lo afferma nel Messaggio che ha diffuso questo lunedì, festa di San Francesco di Sales, per la XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà domenica 5 giugno. Nel testo, sul tema “Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale”, il Pontefice definisce il diffondersi della comunicazione attraverso Internet “un fenomeno caratteristico del nostro tempo”, e osserva che le nuove tecnologie “non stanno cambiando solo il modo di comunicare, ma la comunicazione in se stessa”.
Attenzione ai social network, sono sempre più gettonati dai pedofili. E' questo il grido di allarme lanciato questo lunedì da don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore dell’Associazione Meter (www.associazionemeter.org), che dal 1989 lotta per promuovere i diritti e la tutela dell'infanzia, ma anche per prevenire e aiutare le vittime degli abusi sessuali. Nel giorno in cui è stato reso noto il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2011 dedicato al fenomeno della Rete e alle sue opportunità, il sacerdote siciliano è tornato a puntare il dito sull’emergenza pedofilia nel mondo digitale.
Alla vigilia della manifestazione “Asia Bibi: libertà, giustizia, diritti umani”, che si terrà a Roma mercoledì prossimo, Peter Jacob, segretario esecutivo della Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza episcopale pakistana, esprime soddisfazione e gratitudine per “l’impegno dell’Italia per la salvezza di Asia Bibi e per l’abolizione della legge sulla blasfemia”. “Quello della società civile italiana – dice Jacob all’agenzia Fides – è un esempio unico di un Paese che si mostra vicino ai problemi del popolo pakistano. Già gli interventi del Santo Padre Benedetto XVI, del Ministro degli Esteri italiano e la recente risoluzione del Parlamento Europeo, hanno aiutato a calamitare l’attenzione internazionale sul caso di Asia Bibi”.
I vescovi indiani accettano e accolgono con rispetto la decisione della Corte Suprema di commutare in ergastolo la condanna a morte comminata a Dara Singh, l’uomo colpevole di aver arso vivo il missionario australiano Graham Steines e i suoi due figli in Orissa, nel 1999. In un comunicato inviato all’agenzia Fides, la Conferenza episcopale afferma: “La Chiesa ha sempre tenuto una posizione chiara sulla pena di morte, in quanto crede fermamente nella possibilità del pentimento e del cambiamento di vita. Anche nel caso di Dara Singh, la Chiesa vuole dare l’’opportunità di cambiare la sua vita, anche se ha commesso un crimine odioso. La Chiesa pensa a custodire e promuovere la vita, piuttosto che a toglierla, e per questo dà molta attenzione ai valori del perdono e della riconciliazione”.
San Francesco di Sales è il patrono dei giornalisti, perché per primo usò un sistema di comunicazione basato su fogli che faceva scivolare sotto gli usci delle case e che affiggeva sui muri di Ginevra, con lo scopo di diffondere maggiormente la fede. E’ anche considerato il padre della spiritualità moderna, basata non tanto sul rigore della vita ascetica, quanto sulla mitezza nella condizione di vita di tutti. Con la sua personalità e la sua dottrina ha influenzato le maggiori figure non solo del "grand siècle" francese, ma anche di tutto il Seicento europeo, percorso dalle lotte tra cattolici e protestanti.
Il Messaggio del Papa per la 45.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali è stato presentato stamani alla Sala Stampa Vaticana. Assieme al direttore, padre Federico Lombardi, sono intervenuti tra gli altri l’arcivescovo Claudio Maria Celli e mons. Paul Tighe, rispettivamente presidente e segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
All'angolo tra Via dei Cerchi e Via di S. Teodoro, preceduta da un ampio piazzale, si trova la Basilica di Santa Anastasia, una delle 25 chiese titolari originarie di Roma. Il suo “Titulus” risale al IV sec. e la sua particolarità è quella di essere la prima chiesa eretta nel cuore dell'antica Urbe. Si trova, infatti, alle pendici occidentali del Palatino, sotto il palazzo dell'Imperatore Augusto, tra l'Ara Massima di Ercole, il Circo Massimo e il Foro. La Basilica venne eretta sui ruderi di un colossale edificio risalente al primo secolo dell'Impero, che diversi studiosi hanno identificato con il vestibolo del Lupercale (la grotta dove si riteneva che Romolo e Remo fossero stati allattati dalla lupa).
I cristiani sono chiamati ad entrare nel web con fiducia e creatività, perché la cosiddetta “rete” è parte integrante della vita umana: è quanto afferma il Papa nel Messaggio per la 45.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, intitolato “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”. La Giornata verrà celebrata il 5 giugno prossimo nella Solennità dell’Ascensione. Come di consueto il Messaggio è stato presentato nella memoria di San Francesco di Sales, patrono della stampa cattolica. Il servizio di Sergio Centofanti.
Nel messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali, Benedetto VI sottolinea la trasformazione anche culturale che la comunicazione via internet sta producendo. Anch’essa deve mirare al bene integrale della persona. La verità va presentata nella sua integrità, piuttosto che cercare di renderla accettabile, magari “annacquandola”.
A quattro anni dalla partenza per le sue «grandi vacanze» (22 gennaio 2007), il ricordo dell’Abbé Pierre è ancora molto vivo. In Italia e nel mondo. Certo, la presenza più solida e più viva sono le sue 340 comunità e gruppi sparsi in Africa, Americhe, Asia ed Europa (14 in Italia) che cercano di vivere e testimoniare il messaggio dell’Abbé Pierre, oltre al limite della «logica», «perché non bisogna essere perfetti per cominciare qualcosa di buono». Da un capo all’altro della terra, Emmaus era per lui la prova che l’Amore portato a Dio passa attraverso l’amore agli Uomini, indissociabilmente. Senza «se» e senza «ma». Il mondo della comunicazione, tanto caro all’Abbé Pierre e mai trascurato quand’era in vita, non dimentica questo «gigante» dell’immagine. Infatti, è stato presentato a fine dicembre 2010 e uscirà nelle sale cinematografiche in Francia nel marzo prossimo, un film girato a Marsiglia (ove da tempo ci sono due Comunità Emmaus). Il documentario è scritto ed interpretato da un gruppo di senzatetto: clochards trasformati in registi, attori e sceneggiatori. Una vera fiction di denuncia realizzata con la Fondazione Abbé Pierre e l’associazione Time Code.
Sono un prete. Un prete della Chiesa cattolica. Uno dei tanti preti italiani. Seguo con interesse e ansia le vicende del mio Paese. Non avendo la bacchetta ma­gica per risolvere i problemi che affliggo­no l’Italia, faccio il mio dovere perché ci sia in giro qualche lacrima in meno e qualche sorriso in più. Sono un uomo che come tanti lotta, sof­fre, spera. Che si sforza ogni giorno di es­sere più uomo e meno bestia. Sono un uo­mo che rispetta tutti e chiede di essere ri­spettato. Che non offende e gradirebbe di non essere offeso, infangato. Da nessuno. Inutilmente. Pubblicamente. Vigliacca­mente. Sono un prete che lavora e riesce a dare gioia, pane, speranza a tanta gente bi­strattata, ignorata, tenuta ai margini. Un prete che ama la sua Chiesa e il Papa. Un prete che non vuole privilegi e non pre­tende di far cristiano chi non lo desidera, che mai si è tirato indietro per dare una mano a chi non crede. Un prete che, prima della Messa della se­ra, brucia incenso in chiesa per elimina­re il fetore sprigionato dalle tonnellate di immondizie accumulate negli anni ai margini della parrocchia in un cosiddet­to cdr e che vanno aumentando in questi giorni. Sono un prete che si arrabbia per le inef­ficienze dello Stato ai danni dei più debo­li e indifesi. Che organizza doposcuola per bambini che la scuola non riesce ad inte­ressare e paga le bollette di luce e gas per­ché le case dei poveri non si trasformino in tuguri.Sono un prete, non sono un pedofilo
Dal 2 al 9 febbraio presso la Sala espositiva del Rettorato dell'Università di Ancona (Piazza Roma 22) sarà aperta la Mostra fotografica "Medjugorje. L'ultima terra santa". Si tratta di un reportage del fotografo Samuele Travaglini di Potenza Picena, realizzato nel corso di un viaggio nella cittadina bosniaca meta di un intenso pellegrinaggio. La mostra, organizzata dal Circolo fotografico Archivivi di Ancona in collaborazione con il Fotoclub di Potenza Picena, sarà inaugurata SABATO 5 FEBBRAIO ALLE ORE 18:00 mentre sarà visitabile dal 2 al 9 febbraio con orario 17:00 / 19:30.
Rientrato da pochi giorni da Medjugorje, la sua seconda casa, dove sta costruendo un orfanotrofi o che diventerà un centro dedicato agli orfani di guerra, Paolo Brosio, giornalista e uomo di spettacolo, continua a raccontare la sua storia di conversione: ‘Grazie a Medjugorje ho ritrovato la fede e mi sono convertito, oggi sono un’altra persona, mi sento vivo’. ‘Ero insoddisfatto del mio stile di vita, non piacevo a Cristo, né a me stesso’. Due situazioni personali gravi ne avevano minato fede e certezze: ‘Ho passato anni diffi cili. Prima la scomparsa di mio padre, al quale ero molto legato, poi la separazione da mia moglie Gretel, molto dolorosa’.
Giovanni Paolo II sarà proclamato beato il prossimo primo maggio. Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che riconosce un miracolo avvenuto per intercessione di Papa Wojtyla. La beatificazione coinciderà con la Domenica in Albis, cioè la prima successiva alla Pasqua, nella quale lo stesso Papa polacco istituì la Festa della Divina Misericordia.
Benedetto XVI ricorda le prove che devono affrontare i cristiani di Terra Santa e Medio oriente, fino al sacrificio della vita. Ogni divisione è “un’offesa a Cristo”. Per questo occorre un cammino di conversione della Chiesa. Appuntamenti della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: l’incontro della Commissione per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e le Antiche Chiese Orientali; i vespri nella basilica di san Paolo, il prossimo 25 gennaio.
L’Ordinariato per gli anglicani che desiderano entrare nella Chiesa cattolica è “un gesto profetico” sulla strada dell’unità. A dirlo è padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa vaticana, nell'ultimo editoriale per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano. Il 15 gennaio, a Londra, nella Cattedrale di Westminster, sono stati ordinati sacerdoti tre ex Vescovi anglicani - Keith Newton, Andrew Burnham e John Broadhurst -, che nei mesi scorsi avevano presentato le loro dimissioni dalla Chiesa d’Inghilterra per entrare nella comunione della Chiesa cattolica. Per l'occasione Benedetto XVI ha inviato le proprie benedizioni ai tre ex Vescovi anglicani che sono entrati così a far parte del nuovo Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham, che sarà diretto da padre Keith Newton.
Certamente molte persone sono state contagiate con il virus dell’AIDS senza avere la minima responsabilità morale personale, attraverso le trasfusioni di sangue, gli errori medici o i contatti accidentali. Anche il personale infermieristico rischia il contagio, prendendosi cura dei pazienti sieropositivi. Non tratteremo tali casi in questa sede. Esamineremo invece le dichiarazioni esternate negli ultimi anni da diverse personalità di alto profilo del mondo accademico ed ecclesiastico, soprattutto moralisti e pastori. Li chiameremo dignitari, evitando di citarne i nomi per non personalizzare il dibattito e per concentrare l’attenzione sull’argomentazione morale .
Venerdì 21 gennaio, ho partecipato alla Marcia per la Pace a Muggiò, in provincia di Monza-Brianza, organizzata dal Decanato di Desio (12 parrocchie). Consola vedere, in una serata di gelo sottozero, tante persone, e anche giovani, che partecipano con fede. Partenza dalla parrocchia periferica di Muggiò (San Carlo) alle 21, con saluto del Sindaco e del Parroco Decano, e poi la marcia con preghiere e canti verso la chiesa centrale di Muggiò (SS. Pietro e Paolo), con la mia testimonianza e poi quella di un sacerdote della Chiesa greco-ortodossa di Grecia, in visita a Milano per la settimana dell’Unità dei cristiani. Nella grande chiesa parrocchiale strapiena abbiamo poi pregato per la pace, l’unità delle Chiese cristiane e che cessino odio e violenze contro i fedeli di Gesù Cristo. Una serata di fede e di riflessione che il Signore benedice.
Un albero di melograno è stato piantato il 22 gennaio da una delegazione della Chiesa luterana tedesca nel giardinetto della chiesa di San Marco a Milano dove, secondo la tradizione, soggiornò Lutero nel suo viaggio verso Roma nel 1510. “Un gesto – afferma una nota diffusa dall’ufficio stampa della diocesi di Milano - che ha unito idealmente Wittenberg, la città tedesca di Lutero, con Milano”.
Il cammino dell’Azione cattolica italiana verso la XIV Assemblea nazionale che si svolgerà a Roma dal 6 all’8 maggio prossimo con la partecipazione di oltre mille delegati provenienti da tutte le diocesi d’Italia: questo il primo punto all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio nazionale dell’Aci iniziati il 22 gennaio nella capitale presso la Domus Mariae.
A Frascati, presso il Centro Giovanni XXIII dal al 14 al 16 gennaio sono stati convocati il Comitato Nazionale di Servizio, il Consiglio Nazionale e l’Assemblea Nazionale , per il rinnovo degli Organismi Pastorali di Servizio del Livello Nazionale. Un evento speciale, dal forte significato comunionale, frutto di una lunga e profonda riflessione sulla “Pastoralità come Progetto di vita”, per continuare a scrivere la storia sacra del Rinnovamento nell’oggi della chiesa e del mondo; per continuare a offrire nel prossimo quadriennio un servizio ecclesiale e sociale adeguato alle attese e alle esigenze del nostro tempo!
Occorre “avere la massima cura pastorale” riguardo alla preparazione e ammissione al matrimonio perché coloro che intendono sposarsi sono i primi interessati a celebrare un matrimonio valido. E’ quanto ha detto il Papa stamani, ricevendo i componenti della Rota Romana per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario. Benedetto XVI ha quindi esortato a sviluppare un’efficace azione pastorale volta a prevenire le nullità matrimoniali.
L’importanza pastorale e canonica della preparazione alle nozze nelle parole rivolte da Benedetto XVI alla Rota Romana. Gli sposi debbono essere coscienti e volere un atto che, in definitiva, mira alla santità della vita. Ciò anche per evitare future nullità.
Guida spirituale ed evangelizzazione sono gli elementi di cui ha bisogno al giorno d'oggi l'Europa, sostiene il Cardinale Walter Kasper, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Il porporato lo ha affermato questo giovedì in un discorso pronunciato durante una cena offerta in suo onore dall'Arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, organizzata dal Nikean Club, un'associazione ecumenica anglicana. Il Cardinale ha confessato che quando ha iniziato il suo lavoro aveva “solo idee molto vaghe su ciò che fosse l'anglicanesimo”.
“Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao,(…). Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, assieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e infermità nel popolo” (Mt 4, 12-23).
Per 12 anni, il Capitano della Guardia Svizzera in pensione Roman Fringeli è stato formato e preparato per dare la propria vita per il Papa. Tra il 1987 e il 1999, ha difeso il futuro beato Giovanni Paolo II come una delle sue cinque guardie del corpo personali nei viaggi papali – un periodo che ha riguardato 15 viaggi apostolici in Asia, Europa, Africa e Americhe. Per tre anni e mezzo, in quel periodo, Fringeli ha guidato il contingente della Guardia Svizzera quando il Pontefice si recava all'estero. “Se le circostanze lo richiedessero, sacrificherei me stesso per il Papa”, ricorda. “Il mio pensiero durante i viaggi è sempre stato questo”. Originario di Basilea, nel nord della Svizzera, Fringeli ha lasciato l'antico esercito pontificio più di 10 anni fa, ma il suo entusiasmo resta lo stesso, ed è ansioso di condividere le sue esperienze felici – e a volte dolorose – relative a quelle visite fondamentali.
Fa discutere in Italia una sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di una signora invalidando la nullità del suo matrimonio, sancita dal Tribunale della Sacra Rota. A chiedere la nullità era stato il marito sostenendo che le nozze, celebrate nel 1972, erano viziate giacché la consorte gli aveva taciuto di non volere figli. La sentenza della Suprema corte italiana ha stabilito che non si possono annullare matrimoni di lunga durata, come in questo caso, adducendo riserve mentali o vizi del consenso. Una sentenza che avrà delle ricadute significative.
Nel mondo di oggi c’è “un senso di insicurezza, dovuto in primo luogo alla precarietà sociale ed economica, acuita però anche da un certo indebolimento della percezione dei principi etici su cui si fonda il diritto e degli atteggiamenti morali personali, che a quegli ordinamenti sempre danno forza”.
Javed Ahmad Ghamidi, grande studioso islamico, accusa i radicali: “Questi ulema stanno semplicemente mentendo alla gente”. Padre Joseph Habib sottolinea la stretta alleanza fra militari ed estremisti religiosi; finché c’è la legge sulla blasfemia “il Pakistan è intrappolato in un ciclo sempre più ampio di violenza”.
“La pace esige il lavoro più eroico”. E' quanto ha detto questo venerdì mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario militare per l'Italia, in occasione della messa a Roma in suffragio del caporalmaggiore Luca Sanna, il militare di 33 anni ucciso in Afghanistan il 18 gennaio scorso. Avvolto in una grande bandiera tricolore e trasportato dai commilitoni il feretro di Luca Sanna ha fatto ingresso nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri per i funerali, accolto da un lungo applauso e dal picchetto d’onore.
Dietro la decisione di congelare il dialogo con la Santa Sede vi è il rifiuto che nella delegazione vaticana vi sia un esperto dell’islam di nazionalità giordana, membro del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Ma vi sono anche convenienze politiche. Al-Azahr ha condannato il suicidio del tunisino che ha scatenato la rivolta popolare e la caduta di Ben Alì.
La Chiesa celebra oggi la memoria liturgica di Sant’Agnese e come tutti gli anni si è svolto nella mattinata il tradizionale rito della presentazione al Papa di due agnelli, benedetti precedentemente nella Basilica sulla Via Nomentana intitolata alla vergine e martire romana. La breve cerimonia si è tenuta, come di consueto, nella Cappella intitolata a Urbano VIII nel Palazzo Apostolico.
L’opera di Giuseppe Toniolo (1845-1918) si colloca in una dimensione sovranazionale e va considerata tenendo conto delle coeve esperienze maturate nell’ambito del cattolicesimo sociale non solo italiano, ma anche francese, belga e tedesco. Centrale in essa è il rapporto tra etica ed economia, come pure tra etica e politica. I due aspetti non possono essere disgiunti, nel senso che la componente etico-politica si spiega alla luce di quella etico-economica.
Il caso dei 2002 feti abbandonati vicino a un tempio buddista a Bangkok ha innescato un dibattito nazionale. Ogni anno dai 110mila ai 130mila casi di aborto volontario, su poco più di un milione di gravidanze. “E’ una cifra agghiacciante” dicono gli specialisti. Mons. Kovithavanij: “Nessuno ricorda la condotta etica e la virtù della famiglia. L’insegnamento cristiano promuove e sostiene il rispetto della vita”.
Il giovane indù aveva rubato la catenina d’oro di uno dei ragazzi. Per difendersi ha accusato i due giovani di volerlo convertire. La polizia gli ha arrestati senza alcuna prova. Arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar: “l’episodio è un chiaro segno della persecuzione compiuta da polizia e indù contro i cristiani”.
La massima autorità dell'Islam sunnita, l'Accademia delle Ricerche Islamiche di Al-Azhar, con sede al Cairo, in Egitto, ha annunciato questo giovedì di aver sospeso a tempo indeterminato il dialogo con la Chiesa cattolica perché offesa dai ripetuti appelli di Benedetto XVI contro le violenze anticristiane verificatesi in questo paese e nelle nazioni a maggioranza musulmana. Dal 1998, infatti, il Comitato Permanente di Al-Azhar per il Dialogo tra le Religioni Monoteistiche fa parte insieme al Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso di un Comitato Congiunto che si riunisce annualmente, alternativamente al Cairo e a Roma. Il 2 gennaio scorso, in occasione della recita dell'Angelus, il Pontefice aveva definito “vile gesto di morte” il grave attentato perpetrato la sera del 31 dicembre contro una chiesa di Alessandria d'Egitto, che ha provocato 23 morti e il ferimento di un'altra decina di persone.
L'Arcidiacono Emanuel Youkhana, coordinatore degli aiuti umanitari alle famiglie cristiane in Iraq, ha chiesto in una conversazione con l'associazione cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre che il mondo occidentale e il Governo iracheno “chiamino le cose con il loro nome, cioè (dicano) che i cristiani sono vittime di attacchi sistematici per cacciarli dal Paese”. Padre Youkhana ha criticato il fatto che il Governo iracheno lo neghi e che nella comunità internazionale sorgano sempre più voci che affermano che il terrore “non è rivolto contro i cristiani, ma contro tutti”.
Musica e spiritualità ancora insieme per un’iniziativa che dà risalto alla musica italiana nel mondo. La città di Albano ha infatti promosso “Il Festival della Canzone Inedita Italiana”, organizzato dal cantante e musicista Valentino, nei giorni 15 e 16 gennaio. Al Festival erano presenti le autorità politiche e civili della città di Albano e il Vescovo Marcello Semeraro che ha benedetto la manifestazione. Tra i concorrenti anche un religioso, il sacerdote Camilliano don Sergio Palumbo, già ideatore del Musical “S. Camillo De Lellis” e del cd “Più cuore nelle mani”, il qual si è esibito con il brano “Casa di pane” tratto dal suo ultimo album “Bet.lehm”. ZENIT lo ha intervistato.
Per il politico cattolico la laicità è un valore acquisito e da difendere. Essa significa che la sfera politica è indipendente da quella ecclesiastica e che politica e religione sono ambiti distinti. Il cristianesimo ha contribuito molto a fondare l’autentica laicità. Infatti il cristianesimo non è una religione fondamentalista. Il testo sacro cui esso si ispira non va letto alla lettera, ma interpretato; l’autorità universale del papa libera i cristiani dalle eccessive sudditanze politiche nazionali; la costruzione del mondo è stata affidata da Dio alla libera e responsabile partecipazione dell’uomo. Ciò però non significa che la società e la politica siano totalmente altro dalla religione cristiana, che non abbiano con essa niente a che fare. La società ha bisogno della religione in quanto tale e possiamo anche dire che la società ha bisogno in modo particolare della religione cristiana se vuole mantenersi su livelli di sana laicità.
In Gran Bretagna, una coppia di albergatori cristiani, Peter e Hazelmary Bull, rispettivamente di 70 e 66 anni, è stata condannata martedì 18 gennaio dal giudice Andrew Rutherford, della Bristol County Court, a versare un risarcimento di 3.600 sterline alla coppia gay Martyn Hall, 46 anni, e Steven Preddy, 38 anni, di Bristol. La coppia Bull, che gestisce da 25 anni il Chymorvah Private Hotel, a Marazion, nei pressi di Penzance, nella Cornovaglia, aveva rifiutato nel settembre del 2008 di dare una stanza con letto matrimoniale alla coppia gay, legata da una cosiddetta “unione civile”, offrendole però la possibilità di un'altra sistemazione. Come si può leggere in una “nota speciale” inserita sulla pagina delle prenotazioni del sito internet dell'albergo, “al Chymorvah abbiamo poche regole, ma per favore, prendete nota che come cristiani abbiamo un profondo rispetto per il matrimonio, che è l'unione di un uomo e una donna per la vita con esclusione di tutti gli altri”. Per questo motivo, continua la nota, “la sistemazione nelle nostre stanze con letto doppio non è disponibile alle coppie non sposate. Grazie”.
Mercoledì scorso, per la prima volta dalla sua nomina, e dopo molteplici sollecitazioni da parte mia e del mio Gruppo politico, la Baronessa Ashton, Alto Rappresentante per la politica estera dell'UE, ha ammesso in aula che l'UE deve intervenire per proteggere i cristiani ed il cristianesimo nel mondo. "L'Unione europea non distoglierà lo sguardo". "Non dobbiamo cadere nella trappola che ci stanno tendendo estremisti e terroristi", ha aggiunto. "Dobbiamo resistere a coloro che vorrebbero fare della religione un motivo di divisione. La migliore risposta all'estremismo è creare un fronte internazionale unito che si appoggi su standard universali di libertà di credo e religione". Questo è un risultato che non deve passare inosservato perché indica che all'interno delle istituzioni europee le cose si stanno muovendo e che la nostra insistenza comincia a dare dei frutti.
Forse fu del tutto casuale il fatto che John Keats (1795-1821), uno dei poeti più importanti del romanticismo inglese, morì a Roma nel 1821 in un palazzo di Piazza di Spagna, a pochi passi dal Collegio di Propaganda Fide, nella cui cappella John Henry Newman, sette mesi dopo la sua conversione dall’anglicanesimo alla Chiesa cattolica, il 30 maggio 1846 fu ordinato sacerdote cattolico. Durante quell’importante soggiorno romano, inoltre, papa Pio IX approvò il suo progetto di introdurre in Inghilterra la Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri e lo nominò primo superiore dell’Oratorio inglese.
“La fedeltà all'insegnamento degli apostoli ci unisce”: è il tema odierno della Settimana per l’Unità dei Cristiani, che vivrà momenti di grande significato ecumenico. Lunedì 24, il Papa riceverà in udienza privata una delegazione della Chiesa Unita Evangelica-Luterana della Germania. Il giorno prima, invece, il cardinale presidente del dicastero per l’Unità dei Cristiani, Kurt Koch, presiederà un incontro ecumenico presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Come momento centrale dell’avvenimento, verrà piantato e benedetto un albero in gemellaggio con il progetto del “Giardino di Lutero” a Wittenberg in Germania. Infine, martedì 25 gennaio, alle ore 17.30, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, Benedetto XVI presiederà la celebrazione dei Secondi Vespri della solennità della Conversione di San Paolo a conclusione della Settimana di preghiera. Al rito prenderanno parte rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali presenti a Roma. Quest’anno la Settimana per l’Unità dei cristiani è dedicata in particolare ai fedeli vittime della persecuzione e delle discriminazioni.
Jeanne Yegmane era una suora agostiniana della Repubblica Democratica del Congo: è rimasta vittima di un agguato lo scorso 15 gennaio. Infermiera oftalmica specializzata, collaborava con Cbm Italia Onlus, che opera nel campo sanitario contro le malattie oculari e altre forme di disabilità. Era in viaggio con altri operatori, quando alcuni ribelli hanno sparato contro i loro veicoli, uccidendola.
“Fame di risposte e di punti di riferimento stabili” in un’epoca che spesso ne difetta. E’ la lettura che l’Osservatore Romano dà delle “cifre record” totalizzate finora dalle vendite del libro-intervista di Benedetto XVI “Luce del mondo”, realizzato con il giornalista Peter Seewald e pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV). L’edizione italiana, informa l’articolo, ha subito esaurito la prima edizione di 50 mila copie, mentre la seconda risulta “integralmente prenotata”. Analogo l’andamento registrato dalle vendite in lingua inglese (100 mila copie), francese (80 mila) e tedesca (200 mila), per un totale che “nelle diverse lingue sfiora il milione di copie”.
Verrà piantato e benedetto un albero presso la Basilica di S. Paolo fuori le Mura come momento centrale di un incontro, organizzato in gemellaggio con il progetto ecumenico del “Giardino di Lutero” a Wittenberg, in Germania. L'evento avrà inizio alle ore 16,00 di domenica prossima, 23 gennaio e vedrà la partecipazione del Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani, il Cardinale Kurt Koch. L'iniziativa si inserisce all'interno della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani e della visita di una delegazione dei responsabili della Chiesa Unita Evangelica-Luterana della Germania, guidata dal Vescovo Johannes Friedrich (Monaco). La Chiesa Unita Evangelica-Luterana della Germania, nata a partire dalla Riforma di Lutero nel XVI secolo, comprende tutti i fedeli luterani della Germania, ovvero circa 18 milioni di persone. Essa svolge un ruolo fondamentale all’interno della Federazione Luterana Mondiale, di cui è membro.
Le inondazioni che colpiscono da un mese il nord-est dell'Australia interessano oltre il 75% della regione del Queensland, una zona cinque volte più grande del Regno Unito, segnala un comunicato delle Pontificie Opere Missionarie (POM) australiane. Secondo un bilancio recente, circa 30 persone sono morte e 50 continuano ad essere disperse. I servizi d'emergenza non smettono di cercare tra le macerie. La capitale del Queensland, Brisbane, è l'ultimo centro urbano ad essere stato sommerso, ricorda l'agenzia Fides.
Ho tolto temporaneamente lo spazio per i pellegrinaggi e i gruppi di preghiera. Lo dovrò riorganizzare e mi ci vorrà un pò di tempo. Cercherò di pubblicare le agenzie conosciute e autorizzate, gli altri dovranno aspettare. Gli aggiornamenti li troverete su questa pagina, non scrivetemi per chiedere ulteriori informazioni. Grazie.
Di fronte all'individualismo che pervade sempre più la società attuale, tutte le componenti ecclesiali e, in particolare, la vita consacrata sono chiamate al “compito urgente” di educare alla vita buona del Vangelo. All’emergenza educativa è dedicato il messaggio per la 15ª Giornata mondiale della vita consacrata (2 febbraio 2011), dal titolo “Testimoni della vita buona del Vangelo”, pubblicato dalla Commissione per il clero e la vita consacrata della Conferenza episcopale italiana. Nel messaggio si legge che “a causa di un errato concetto di autonomia della persona, di una riduzione della natura a mera materia manipolabile e della stessa Rivelazione cristiana a momento di sviluppo storico, privo di contenuti specifici, il processo di trasmissione dei valori tra le generazioni è fortemente compromesso”.
Udienza generale dedicata alla Settimana di preghera per l’unità dei cristiani. L’ascolto del Vangelo, la comunione fraterna, la frazione del pane e la preghiera sono i quattro “fondamenti” dell’unità, necesaria perché si compia nel mondo intero il suo piano di salvezza di Dio.
A 30 anni dalla prima apparizione, La Storia Siamo Noi compie un interessante reportage a Medjugorje, fra scienza e fede. “La Storia siamo noi” presenta “I segreti di Medjugorje” di Elisabetta Castana in onda giovedì 20 gennaio alle ore 23.30 su RaiDue; con replica su Rai Tre la mattina successiva alle 8.00.
“Dire la verità chiaramente: i cristiani vengono regolarmente attaccati e spinti a lasciare l’Iraq”. A chiederlo al mondo occidentale è l’arcidiacono Emanuel Youkhana, coordinatore degli aiuti umanitari per le famiglie cristiane in Iraq della Chiesa assira dell’Est, in un’intervista all’associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). L’arcidiacono nega, come afferma il governo iracheno, che “il terrore è diretto non contro i cristiani ma contro tutti. Gli attentati sono chiaramente diretti contro i cristiani. Non è sufficiente condannare ciò che è successo. I cristiani non hanno paura per gli attentati attuali ma temono per l’avvenire e per ciò che ancora potrà arrivare”.
Patrick Strudwick, paziente omosessuale, finge di voler essere guarito dalla terapista psicologica britannica Lesley Pilkington. Lei accetta, lui registra le sedute e poi le usa per scrivere articoli per un giornale. Ora l'ordine professionale vuole radiare dall'albo la donna, mentre Strudwick vince un premio giornalistico .
Al termine dell’udienza generale il Papa ha salutato i membri dell’Associazione “Figli in paradiso: ali tra cielo e terra”, che riunisce i genitori colpiti dalla morte, spesso tragica, dei figli.
All’udienza generale di stamani, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, il Papa ha svolto la sua catechesi sulla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, iniziata ieri, e “nella quale – ha detto - tutti i credenti in Cristo sono invitati ad unirsi in preghiera per testimoniare il profondo legame che esiste tra loro e per invocare il dono della piena comunione. È provvidenziale il fatto che, nel cammino per costruire l’unità, venga posta al centro la preghiera: questo ci ricorda, ancora una volta, che l’unità non può essere semplice prodotto dell’operare umano; essa è anzitutto un dono di Dio, che comporta una crescita nella comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo”. “Queste preghiere in comune – ha detto il Papa citando il Concilio Vaticano II - sono senza dubbio un mezzo molto efficace per impetrare la grazia dell'unità e costituiscono una manifestazione autentica dei vincoli con i quali i cattolici rimangono uniti con i fratelli separati: «Poiché dove sono due o tre adunati nel nome mio, ci sono io in mezzo a loro» (Mt 18,20).” (Decr. Unitatis Redintegratio, 8)”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di Radio Vaticana di domenica prossima, terza domenica del tempo ordinario. Cliccate sul link qui sopra e scaricate il piccolo file mp3 con il commento audio.
I radicali islamici attaccano i luoghi di istruzione civile, in particolare quelli femminili. La diocesi di Peshawar ad AsiaNews: “La nostra società sta dirigendosi verso l’oscurità; l’istruzione è un raggio di speranza. Chiediamo con forza che il governo faccia sì che il raggio di speranza si diffonda in tutto il Pakistan”.
Nel Discorso alla Curia del 21 dicembre del 2009 Benedetto XVI aveva detto: “Io penso che la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di ‘cortile dei gentili’ dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero, al cui servizio sta la vita interna della Chiesa”. Per questo motivo, aveva proposto “al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea, ai quali Dio è sconosciuto e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente senza Dio, ma avvicinarlo almeno come Sconosciuto”. Ed è da questa indicazione del Pontefice che è nato l’ultimo libro scritto da monsignor Lorenzo Leuzzi, Cappellano di Montecitorio, dal titolo “La questione di Dio oggi. Il nuovo cortile dei gentili” edito dalla Libreria Editrice Vaticana.
Fede nella presenza di Dio e spirito missionario: sono questi i due pilastri dell'esempio di santità che Papa Giovanni Paolo II ha lasciato al mondo. Ne è convinto il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che in un'intervista rilasciata a “L'Osservatore Romano” ha commentato la beatificazione del Pontefice polacco, programmata per domenica 1° maggio. Secondo il porporato, Papa Wojtyła ha lasciato alla Chiesa e alla società contemporanea “essenzialmente due atteggiamenti”.
Cari amici, tanti di voi mi scrivono per chiedermi di Caterina. Questa manifestazione di vicinanza e di affetto è davvero toccante per me, anche se non riesco – purtroppo – a rispondere a tutte le mail. E anche se le mie risposte sono un po’ vaghe, perché non me la sento di entrare nei dettagli delle condizioni di salute. Tuttavia voglio raccontarvi un piccolo episodio di ieri da cui potrete capire qualcuno dei problemi di Caterina, ma anche la sua stupefacente consapevolezza. Dovete sapere anzitutto che Caterina è in grado di comunicare con il “sì” e il “no”. Facendole delle domande lei risponde benissimo. Salvo il fatto che per dire “sì” dice “a!” (perché la “s” è difficile da pronunciare), mentre pronuncia bene il “no”. Dunque, sua mamma, Alessandra, ieri stava parlandole di alcune cose e Caterina – capendo tutto bene – rispondeva, anche con risate ed esclamazioni varie che rientrano nella sua ampia espressività. A un certo punto Alessandra le ha chiesto: “Ma tu, Cate, vuoi bene a Gesù?”. Non aveva neanche finito la domanda che Caterina, con quella prontezza che si ha solo per le cose che ardono nel cuore, le ha risposto con i suoi occhioni che si riempivano di lacrime: “ A!!! A!!!”.
Valeria a 11 anni era malata di tumore maligno. I genitori si sono rivolti a Gesù per chiedere un miracolo per la loro figlia. Persone care ed il sacerdote hanno pregato per lei ed alla successiva visita all'ospedale di Milano dove era seguita i medici hanno riscontrato che il tumore era scomparso!
Il Papa invia in missione 230 famiglie del Cammino neocatecumenale, mentre viene approvato il Direttorio per la catechesi. Il Rinnovamento nello Spirito conferma Salvatore Martinez alla guida.
“Da oltre quarant’anni il Cammino Neocatecumenale contribuisce a ravvivare e consolidare nelle diocesi e nelle parrocchie l’Iniziazione cristiana”, pertanto la Chiesa lo considera “un particolare dono suscitato dallo Spirito Santo”. Così il Papa, ricevendo ieri in udienza nell’Aula Paolo VI in Vaticano, settemila membri del Cammino Neocatecumenale, con gli iniziatori Kiko Argüello, Carmen Hernandez insieme a padre Mario Pezzi, per l’invio di oltre 230 famiglie in 46 Paesi del mondo. Un invio per tredici nuove missio ad gentes, una forma particolare di presenza missionaria in luoghi in cui la Chiesa non è presente. Dopo l’udienza, Roberto Piermarini ha chiesto a Kiko Argüello cosa lo ha colpito di più del discorso del Papa.
Il compito arduo ma entusiasmante dell’unità di tutti i seguaci di Cristo anima la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in programma a partire da oggi fino al prossimo 25 gennaio ed incentrata sul tema: “Uniti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera”. Come ha ricordato Benedetto XVI domenica scorsa all’Angelus, “è fondamentale che i cristiani, pur essendo sparsi in tutto il mondo e, perciò, diversi per culture e tradizioni, siano una cosa sola”. Nell’intervento pubblicato dall’Osservatore Romano, il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, sottolinea inoltre che è giunta l’ora di una rinnovata “responsabilità ecumenica”.
Si è celebrata, ieri sera nella Cattedrale di Strasburgo, una “Messa per l’Europa” dedicata, in particolare, a quanti sono impegnati nelle istituzioni del Vecchio continente. L’iniziativa è stata promossa dall’osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, mons. Aldo Giordano. La Messa, presieduta dall’arcivescovo di Strasburgo Jean-Pierre Grallet, è stata celebrata in coincidenza con l’avvio della sessione plenaria del parlamento dell’Unione Europea.
“Suor Jeanne Yegmane è stata uccisa in un’imboscata stradale. Non si è trattato di un omicidio mirato” dice all’agenzia Fides mons. Richard Domba Madiy, vescovo di Doruma-Dungu, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, nel cui territorio il 15 gennaio è stata uccisa suor Jeanne Yegmane, infermiera e oftalmologa, ex superiora della congregazione delle “Augustine” (Ordine di Sant’Agostino) di Dungu. “Gli assalitori sono emersi all’improvviso dalla foresta, ed hanno sparato contro i veicoli di passaggio, uccidendo suor Yegmane. Dopo aver fermato le auto hanno saccheggiato i passeggeri e, prima di fuggire, hanno incendiato i veicoli. Nella colonna bloccata vi era almeno un militare che però non è riuscito ad intervenire” dice mons. Domba.
La proliferazione delle sette in Ghana minaccia di scalzare il cristianesimo dal Paese. È l’allarme lanciato dalla sezione ghanese dell’Unione dei religiosi africani (African Religious Union of the Catholic Church, Ghana – Arug, in sigla) nel corso di una riunione nei giorni scorsi a Ho, nella regione del Volta. Alla fine del 2010 si contavano ben 7.897 nuove sedicenti chiese in Ghana, un vero e proprio business, più che un fenomeno autenticamente religioso, denuncia l’Arug in un comunicato pubblicato sul quotidiano “The Ghanaian Chronicle” e ripreso dall’agenzia Apic, che mette in guardia la Chiesa. Molti dei leader di questi movimenti – afferma il comunicato - si auto-proclamano “uomini di Dio”, facendosi chiamare addirittura vescovi, profeti, diaconi, anziani, ma in realtà si tratta di persone con “un bassissimo livello di istruzione , che non capiscono la Bibbia e la interpretano in modo superficiale”, sicuramente più accattivante delle predicazione tradizionale del Vangelo proposta da un’istituzione antica come la Chiesa.
L’autopsia sul corpo di Saul Pradhan è stata resa nota oggi e scagiona i due estremisti indù accusati del suo omicidio. I familiari minacciano proteste e chiedono un nuovo test. Arcivescovo di Cuttack –à Bhubaneswar invita tutti i cristiani del villaggio a raccogliere prove contro i due assassini.
L’operazione dovrebbe essere compiuta entro sette giorni. Il provvedimento necessario per tutelare la vita della cristiana, 45enne e madre di cinque figli, minacciata di morte dai fondamentalisti islamici. Sacerdote pakistano: operare “in segreto” per garantire massima sicurezza. La campagna di AsiaNews ha superato le 8700 firme.
Giovanni Paolo II, sotto il cui pontificato hanno avuto inizio le Giornate Mondiali della Gioventù, è stato nominato patrono dell'edizione Madrid 2011, dopo l'annuncio della sua beatificazione, prevista per il 1° maggio prossimo. Il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, “ministero” vaticano incaricato delle Giornate Mondiali, ha annunciato la notizia questo venerdì in un congresso di oltre 200 delegati di tutto il mondo riuniti a Madrid per preparare la prossima Giornata. Il porporato polacco ha ricordato che Karol Wojtyła si considerava “amico dei giovani” e ha confessato una grande gioia “per poter comunicare la notizia durante questa riunione di delegati”. I presenti hanno accolto l'annuncio con emozione e un lungo applauso.
A scuola di omelia, corso intensivo per diventare provetti predicatori. L'insolita iniziativa prenderà il via all'ateneo Pontificio Regina Apostolorum dove si terranno vere e proprie lezioni per preti e seminaristi volte ad insegnare loro come fare omelie incisive. Un corso che, come spiegano gli organizzatori, si fonda sui desiderata di papa Ratzinger che in proposito ha più volte sottolineato la "necessità di migliorare la qualità dell'omelia". Seguendo il desiderio del Pontefice, dunque, l'Istituto Sacerdos dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha organizzato il corso intensivo sulla predicazione che riguarderà tutto l'ambito dell'Oratoria Sacra. Il corso sarà principalmente dedicato ai sacerdoti, ai seminaristi, ai diaconi. A loro verrà anche insegnato come impostare la voce per essere più persuasivi.
Benedetto XVI ringrazia la comunità cattolica della Siria per la sua “fedeltà al Signore e alla sua Chiesa, fedeltà al Vescovo di Roma e al suo ministero di Successore di Pietro”. Lo ricorda il messaggio, firmato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, che il Pontefice ha inviato in occasione della consacrazione della Cattedrale di Aleppo, avvenuta questo sabato mattina ad opera del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. “Il Santo Padre – recita il testo, come riferisce “L'Osservatore Romano” – conosce bene la fedeltà della comunità cattolica di Siria”. “La ringrazia per questa fedeltà e per la sua preghiera per la fecondità del suo servizio della verità e dell'unità”.
L’approvazione del Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale da parte delle competenti autorità della Santa Sede è un atto storico che conferma la bontà della liturgia, della catechesi e delle opere della Fondazione di beni spirituali che conta circa un milione di aderenti. Lo ha detto Kiko Arguello, fondatore del Cammino Neocatecumenale, nel corso di una conferenza che ha fatto seguito all’incontro con il Pontefice Benedetto XVI che si è svolta questo lunedì a Roma, nei pressi della Porta Angelica che introduce in Vaticano. Il fondatore del Cammino, ha raccontato il lungo cammino personale e della Fondazione per arrivare a questo riconoscimento. Kiko ha parlato delle tante difficoltà, dei pregiudizi di parroci e Vescovi, di accuse e strane storie diffuse da chi il Cammino non l’ha mai incontrato, ed ha raccontato della disponibilità, dell’aiuto e della premura con cui la Chiesa ed i Pontefici hanno aiutato il Cammino.
Presto anche l'Europa potrebbe avere il suo muro “della vergogna”. La Grecia del primo ministro socialista Giorgos Papandreou ne sta progettando uno di 12,5 chilometri di lunghezza (in un primo momento si parlava addirittura di 206 chilometri) per frenare il continuo flusso di immigrati illegali asiatici e africani lungo il tratto più sensibile e permeabile del suo confine con la Turchia, nei pressi della cittadina di Orestiada, l'unico punto dove non c'è alcun ostacolo naturale a fermarli. Lo ha confermato il 4 gennaio il ministro greco per la Protezione dei cittadini, Christos Papoutsis. Come riferisce lo Spiegel Online (1 gennaio), nel periodo che va da gennaio a novembre 2010 sono stati fermati 32.500 clandestini al varco situato nei pressi di Orestiada, che si è trasformato così nel principale punto d'ingresso per gli illegali. Per arginare il fenomeno, Atene aveva chiesto ad ottobre l'aiuto dell'agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne dell’Unione Europea, Frontex.
Papa Benedetto XVI ha ricevuto questo lunedì in udienza 7.000 membri del Cammino Neocatecumenale, tra cui circa 2.000 seminaristi, insieme agli iniziatori del movimento, Kiko Argüello e Carmen Hernández, nell'Aula Paolo VI per l'invio di 230 nuove famiglie in 46 Paesi del mondo. Questo invio di famiglie si aggiunge, come ha reso noto il Cammino Neocatecumenale in un comunicato, all'apertura di tredici nuove destinazioni per la “missio ad gentes”, una forma particolare di presenza missionaria in luoghi in cui la Chiesa non è presente.
In occasione della Giornata del dialogo ebraico-cristiano, ZENIT pubblica l'intervista concessa dal Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, al programma Cristianità, di Rai International.
La notizia della beatificazione di Giovanni Paolo II mi riempie di gioia. E’ una grande cosa che la beatificazione avrà luogo proprio in occasione della festa della Divina Misericordia”. Così ha detto a ZENIT mons. Stanisław Nowak, Arcivescovo metropolita di Czestochowa dal 1992, già allievo e collaboratore di Giovanni Paolo II. Secondo mons. Nowak, Giovanni Paolo II, insieme con santa Faustina Kowalska e il beato don Michał Sopoćko, è il grande testimone della Divina Misericordia.
Ancora una volta persone innocenti, tra cui religiosi, “sono vittime della violenza di uomini armati”, nella Repubblica democratica del Congo. Lo ha riferito all’agenzia Misna mons. Richard Domba, vescovo di Dungu-Doruma, confermando la notizia dell’uccisione di una religiosa congolese, suor Jeanne Yemgane, infermiera e oftalmologa, ex superiora della Congregazione delle “Augustine” nella sua diocesi. Tali violenze proseguono, ha denunciato addolorato il presule, “nonostante la presenza delle forze armate nazionali (Fardc), delle forze della Missione Onu (Monusco) e dell’esercito ugandese”.
“La Chiesa ha bisogno di sacerdoti ben preparati”, che cerchino la verità e siano “legati a Pietro”, ha affermato questo lunedì Papa Benedetto XVI ricevendo in udienza i sacerdoti che studiano al Pontificio Istituto Polacco di Roma, istituzione che celebra in questi giorni il suo centenario. Il Pontefice ha ricordato innanzitutto l'importanza di questo Istituto nella vita della Chiesa e della Polonia. Ad esso sono infatti legate figure storiche del calibro del Cardinale Adam Sapieha, primate polacco durante la difficile occupazione tedesca, e del Cardinal Wyszyński, figura di spicco del Concilio Vaticano II. Proprio quest'ultimo ha avuto l'opportunità, durante il suo soggiorno all'Istituto, di preparare la celebrazione del Millenario del Battesimo della Polonia e lo storico Messaggio di riconciliazione che i Vescovi polacchi rivolsero ai presuli tedeschi, due avvenimenti storici per il XX secolo.
Benedetto XVI ha ricevuto oggi nell’Aula Paolo VI in Vaticano gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale – Kiko Argüello, Carmen Hernández e padre Mario Pezzi –accompagnati dalle équipes itineranti responsabili del Cammino in più di 120 Nazioni. Ha partecipato all’udienza anche i 78 rettori del seminari Redemptoris Mater, presbiteri e seminaristi, famiglie in missione, “missio ad gentes”, “communitates in missionem” e i catechisti di Roma e Lazio. Nel corso dell’udienza il Santo Padre ha inviato 230 nuove famiglie in missione in 46 Nazioni dei cinque Continenti e inaugurato tredici nuove “missio ad gentes” in Europa (Germania, Austria, Macedonia, Francia, Ucraina, Svezia, Ungheria) e Sud America (Venezuela). Ciascuna di queste “missio ad gentes” è costituita da un presbitero, accompagnato da tre/quattro famiglie numerose, il quale, su richiesta di un vescovo, riceve un mandato per evangelizzare zone scristianizzate o non cristiane. Ecco il testo del discorso del Papa.
La Chiesa ha bisogno di sacerdoti ben preparati, che siano innamorati della Verità portata da Cristo, la “condividano con molti” e siano fedeli alla sede di Pietro. Sono gli argomenti centrali del discorso con il quale Benedetto XVI ha celebrato questa mattina i 100 anni di fondazione del Pontificio Istituto Ecclesiastico Polacco, ricevendone in udienza responsabili e studenti.
Le vittime sono nascoste in un luogo sicuro nel timore di nuove violenze. Una folla di estremisti islamici le ha percosse e dileggiate. A scatenare le accuse una “controversia familiare” fra un parente delle due donne e la moglie, di fede musulmana. Sacerdote pakistano: Stato e religione devono essere separati, altrimenti sarà guerra civile.
La controversa legge sulla blasfemia in vigore in Pakistan continua a turbare la comunità cristiana nel Paese asiatico che ne chiede l’abrogazione o quanto meno la modifica. La società civile pakistana, ricorda l'agenzia Fides, ha mostrato una forte spaccatura sulla questione. Per questo, i cristiani hanno accolto con grande soddisfazione la notizia che il presidente del Pakistan Asif Ali Zardari ha discusso e parlato della legge nel corso dei colloqui con il presidente Usa, Barack Obama, nella sua recente visita alla Casa Bianca.
La Beatificazione di Karol Wojtyla è “il riconoscimento a un grande Papa e a un grande uomo che io ho conosciuto molto bene”: è quanto affermato dal rabbino capo emerito di Roma, Elio Toaff, protagonista insieme a Giovanni Paolo II della storica visita papale alla sinagoga di Roma del 13 aprile del 1986.
Sono 639 le coppie di sposi italiane che l'anno scorso hanno adottato bambini disabili nel 2010. L'Italia è il paese che effettua il maggior numero di adozioni in Europa, 4.130 bambini adottati solo nel 2010. Presidente associazione Famiglie per l'accoglienza: «I coniugi si rendono conto che il bambino perfetto non esiste, e che è possibile amarlo anche se ha problemi».
Hossam Mikawy, presidente del tribunale di Cairo Sud, ha indirizzato questa lettera, tra gi altri, a Rodolfo Casadei, uno dei protagonisti del Cairo Meeting e inviato speciale di Tempi. Il giudice spiega come l'attentato che ha ucciso 23 cristiani si sia rivelato «una benedizione travestita da disgrazia, perché ha fatto sì che prendessimo in considerazione l'altro da noi e quanto è veramente umano il dialogo»
Questo lunedì, 17 gennaio, alle 12.00 nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre riceverà in udienza gli iniziatori del Cammino neocatecumenale, Kiko Argüello e Carmen Hernández, insieme a padre Mario Pezzi, accompagnati dalle équipes itineranti responsabili del Cammino in più di 120 Nazioni. Saranno presenti anche i 78 Rettori dei Seminari Redemptoris Mater, numerosi presbiteri e seminaristi, famiglie in missione, “missio ad gentes”, “communitates in missionem”, e i catechisti di Roma e del Lazio. Nel corso dell'udienza, il Papa invierà 230 nuove famiglie in missione in 46 Nazioni dei 5 continenti, che si aggiungono alle oltre 600 già inviate negli anni scorsi da Giovanni Paolo II e dallo stesso Benedetto XVI. Inaugurerà inoltre tredici nuove “missio ad gentes” in Europa (Germania, Austria, Macedonia, Francia, Ucraina, Svezia, Ungheria) e Sudamerica (Venezuela), che si aggiungono alle altre 30 già inviate precedentemente.
Il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio si è incentrato sul tema della libertà religiosa e dei problemi derivanti dalla persecuzione dei cristiani in molte parti del mondo. “Anche l’anno che chiude le porte è stato segnato, purtroppo, dalla persecuzione, dalla discriminazione, da terribili atti di violenza e di intolleranza religiosa”, ha osservato il Papa. Purtroppo il 2011 non sembra profilare nulla di meglio. Dopo appena mezz’ora dall’inizio del nuovo anno è esplosa una bomba all’esterno della chiesa copta dei Santi nella città egiziana di Alessandria, mentre stavano uscendo quasi mille persone, secondo quanto riferito da Associated Press il 1° gennaio. Il bollettino iniziale parlava di 21 morti, saliti poi a 25, con quasi cento persone ferite.
“Proseguendo la mia riflessione, non posso passare sotto silenzio un’altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei, là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un’antropologia contraria alla fede e alla retta ragione”. Questo il passaggio del discorso del Santo Padre rivolto al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede - pronunciato nella sala regia lunedì 10 gennaio 2011 - che ha suscitato le critiche di una parte della società e del mondo massmediatico.
Con la designazione del cardinale Attilio Nicora, giurista lombardo laureato alla Cattolica, la Santa Sede ha subito dato piena operatività alla nuova Autorità di informazione finanziaria (Aif): l’organismo di vigilanza sui flussi finanziari che attraversano il Vaticano e in particolare lo Ior. L’Aif sarà quindi una sorta di “banca centrale” della Santa Sede, definendo meglio l’operatività della stessa “banca nazionale” (l’Istituto per le opere di religione) e di altre istituzioni pontificie come l’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede (Apsa), il Governatorato dello Stato pontificio o la stessa Propaganda fide.
Fu Giovanni Paolo II, dieci anni fa, a spiegare il senso della beatificazione di un papa. Lo fece in occasione della cerimonia in cui elevò alla gloria degli altari due papi diversissimi fra loro e spesso anzi contrapposti: Giovanni XXIII e Pio IX. Il primo, il papa delle grandi aperture conciliari alla modernità; il secondo, il papa del Sillabo che condannava le idee liberali. Giovanni Paolo II, proclamandoli beati il 3 settembre 2000 nella stessa cerimonia, spiegava: «La santità vive nella storia e ogni santo non è sottratto ai limiti e condizionamenti propri della nostra umanità. Beatificando un suo figlio, la Chiesa non celebra particolari opzioni storiche da lui compiute, ma piuttosto lo addita all’imitazione e alla venerazione per le sue virtù a lode della grazia divina che in esse risplende».
Nella Giornata del migrante, all’Angelus Benedetto XVI ricorda come anche i cristiani siano a volte costretti a lasciare la terra natale. E’ “fondamenatale” che sparsi in tutto il mondo essi siano uniti, che è il fine della Settimana di preghiera per l’unità. “Gioia” per la beatificazione di Giovanni Paolo II, l prossimo 1 maggio. Preghiera per le popolazioni dell’Australia, del Brasile, delle Filippine e dello Sri Lanka, recentemente colpite da devastanti inondazioni.
Caro direttore, nell’articolo sul tema della persecuzione dei cristiani in Medio oriente apparso sul sussidiario, Robi Ronza esprime una ricostruzione dei fatti ed un punto di vista ampiamente condivisibili. Desta stupore come il grande imam di Al Azhar si sia chiesto perché il Papa non sia intervenuto a difesa dei musulmani dell’Iraq. A parte che Benedetto XVI ha sempre dichiarato di condannare la guerra e le sue conseguenze, ci chiediamo che cosa c’entrano gli effetti di una guerra, sia pure deprecabile, dove fra l’altro le uccisioni di musulmani avvengono per scontri inter-etnici interni, con la protezione doverosa da parte di uno Stato dei suoi cittadini diversamente credenti. Sul Corriere della Sera Raffaele La Capria si poneva il problema della asimmetricità nei rapporti fra Occidente e mondo islamico, notando, come fa Ronza, che è anche il nostro relativismo, la nostra mancanza di identità forte e di valori condivisi a renderci più deboli.
Nella cattedrale cattolica di Westminster sono stati ordinati venerdì tre sacerdoti sposati. Moglie e figli hanno partecipato con devozione alla celebrazione, officiata da monsignor Vincent Nichols, guida della chiesa romana d’Inghilterra. I tre preti che godono di questo particolarissimo status sono infatti ex vescovi della chiesa anglicana del Regno Unito, squassata da profonde lacerazioni dopo le aperture progressiste dei vertici ecclesiali ai vescovi donne e ai ministri omosessuali. Hanno accolto e accettato la mano tesa che gli ha offerto Benedetto XVI, che con molta cura e attenzione sta cercando un dialogo con l’episcopato di Londra. I tre potrebbero dunque essere i primi di una serie di ministri anglicani che potrebbero convertirsi al cattolicesimo, diventando così sacerdoti a tutti gli effetti, ma con coniuge e prole al seguito. Saranno riuniti in uno speciale ordinariato cattolico per anglicani convertiti, intitolato a Nostra Signora di Walshingam e presieduto da Keith Newton, uno dei tre sacerdoti consacrati ieri.
Il Cammino neocatecumenale, il controverso movimento cattolico fondato da Kiko Arguello, verra' ricevuto in udienza da papa Benedetto XVI. Un segno di favore nei che si aggiunge a quello delle scorse settimane, quando il pontefice ha respinto la richiesta dei vescovi del Giappone di sospendere le attivita' del Cammino per cinque anni. In Vaticano, Kiko sara' accompagnato dall'altra fondatrice, Carmen Herna'ndez e da p. Mario Pezzi, oltre che dalle e'quipes itineranti responsabili del Cammino in piu' di 120 Nazioni. Saranno presenti anche i 78 Rettori dei Seminari Redemptoris Mater, numerosi presbiteri e seminaristi, famiglie in missione, ''missio ad gentes'', ''communitates in missionem'' , e i catechisti di Roma e Lazio. Nel corso dell'udienza Benedetto XVI inviera' 230 nuove famiglie in missione in 46 Nazioni dei 5 Continenti, che si aggiungono alle oltre 600 gia' inviate negli anni scorsi, e inaugurera' tredici nuove ''missio ad gentes'' in Europa (Germania, Austria, Macedonia, Francia, Ucraina, Svezia, Ungheria) e Sud America (Venezuela), che si aggiungono alle altre 30 ''missio ad gentes'' gia' inviate precedentemente.
Per noi cristiani non sono gli ecclesiastici a fare i santi, ma è Dio (la Chiesa semplicemente li riconosce e invita a farsi loro amici). I santi sono anzitutto uomini veri, la cui persona è resa affascinante, autentica, meravigliosa dall’amicizia con Gesù. La loro vita però è un messaggio accorato di Dio a una certa generazione, a un’epoca e poi – più ampiamente – anche a tutte le altre. Allora la beatificazione di Karol Wojtyla impone anzitutto questa domanda: cosa ha voluto dire Dio all’umanità del XX e del XXI secolo mandando un uomo così? Perché quest’uomo è stato addirittura prefigurato e accompagnato da tanti segni anche soprannaturali ed è stato posto davanti al mondo intero con la sua elezione come Vicario di Cristo e con uno dei pontificati più lunghi della storia? Secondo me il Cielo ha voluto dirci anzitutto due cose decisive.
La figura e l’opera del Beato José Vaz, oratoriano, vengono specialmente ricordate domani dalla Congregazione di San Filippo Neri e da numerose diocesi asiatiche, in occasione del III centenario della morte. Discendente da una famiglia di bramini, il futuro missionario nacque il 21 aprile 1651 a Benaulim, un villaggio nel territorio di Goa, allora capitale delle colonie portoghesi di Estremo Oriente; ricevette la prima istruzione culturale e spirituale dai genitori, devoti cattolici, prima degli studi umanistici all’Università dei Gesuiti, a Goa, e della formazione teologica presso il Collegio dei Domenicani.
Giovanni Paolo II dopo la Beatificazione sarà il nuovo patrono della Gmg di Madrid. Lo ha annunciato ieri sera nella capitale spagnola il cardinale Stanisław Ryłko presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. Il porporato polacco conclude oggi il secondo incontro preparatorio cui hanno preso parte i delegati di 84 Paesi e 44 movimenti e associazioni di tutto il mondo.
Grande gioia in tutta la Chiesa e in particolare in Polonia per l’annuncio, ieri, della Beatificazione di Giovanni Paolo II il prossimo primo maggio, nella Domenica della Divina Misericordia. Migliaia di giovani si sono dati appuntamento in diverse città polacche per incontri di preghiera e cortei di ringraziamento. Adriana Masotti ha raccolto il commento del cardinale Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, che fu segretario particolare di Papa Wojtyla.
“L’ecumenismo è sempre frutto dell’azione di Dio”. Così il Papa ricevendo una delegazione ecumenica proveniente dalla Finlandia, che in questi giorni si trova tradizionalmente a Roma per la festa di Sant’Enrico, patrono del Paese scandinavo. A pochi giorni dall’inizio della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, Benedetto XVI ha ribadito l’importanza di proseguire nel cammino ecumenico, rafforzando la collaborazione tra luterani e cattolici, per raggiungere una visione comune della Chiesa.
La Congregazione per la Dottrina della Fede ha eretto oggi un Ordinariato Personale per i gruppi di pastori e i fedeli provenienti dalla Comunione anglicana desiderosi “di entrare nella piena e visibile comunione con la Chiesa Cattolica”. Contestualmente, come primo ordinario del nuovo organismo Benedetto XVI ha nominato il rev. Keith Newton, uno dei tre ex presuli anglicani che questa mattina, nella cattedrale londinese di Westminster, hanno ricevuto l’ordinazione sacerdotale per le mani del presidente della Conferenza episcopale inglese, l’arcivescovo Vincent Nichols. In una lettera di accoglienza, indirizzata ai tre nuovi ministri, il cardinale William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha impartito "di cuore" la benedizione a nome del Papa.
IL FATTO QUOTIDIANO ABORTI IN SARDEGNA - Un articolo su Il fatto Quotidiano di oggi pone l'accento alla situazione che si vive in una zona particolare della Sardegna, quella del Sulcis Iglesiente, sud ovest della crisi. Secondo quanto riporta l'articolo nel 2009 tra Iglesias e carbonai ci sarebbero stati 344 aborti (tra interruzioni volontarie e spontanee) su 881 nascite.
SOCCI: WOJTYLA E' IL SIGILLO DI DIO SULL'ETA' DEL COMUNISMO - Con un lungo articolo su Libero Antonio Socci accoglie l'annuncio della beatificazione di papa Wojtyla. La vita dei santi è «un messaggio accorato di Dio alla loro generazione». Allora «cosa ha voluto dire Dio all'umanità del XX e XXI secolo mandando un uomo così?». Due le risposte di Socci: una riguarda il fatto che «l'amicizia di Gesù rende più uomini, non meno uomini»; l'altra la fine dei totalitarismi.
DENUNCIA DEI CRISTIANI IN INDIA: AUTORITA' COMPLICI DEGLI ESTREMISTI HINDUTVA - Ci sarebbe una profonda disparità di trattamento da parte delle autorità indiane a favore degli estremisti religiosi Hindutva, secondo la denuncia del Global Council of Indian Christians (Gcic). L'accusa arriva a pochi giorni dall'attacco contro un pastore cristiano, coordinatore del Gcic Isaac Samuel, nello stato indiano di Karnataka.
Le proteste sono avvenute ieri a Karachi, Lahore e Rawalpindi e hanno coinvolto i principali partiti e gruppi radicali del Pakistan. Sotto accusa le dichiarazioni di Benedetto XVI per l'abrogazione della legge sulla blasfemia, definite “un attacco al cuore dei musulmani”.
Politiche organiche per la famiglia e garanzie perché le donne possano conciliare famiglia e lavoro: è l’appello lanciato dal Papa nel discorso ai Rappresentanti delle istituzioni della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma. Il Papa ha ricevuto l’on. Renata Polverini, presidente della Giunta regionale del Lazio, l’on. Giovanni Alemanno, sindaco di Roma, e l’on. Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Benedetto XVI ha parlato anche di rispetto della vita sotto diversi punti di vista, di crisi economica e in particolare di mancanza di lavoro per i giovani.
Il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha confermato questo venerdì che il miracolo riconosciuto da Benedetto XVI come attribuito alla intercessione di Giovanni Paolo II è la guarigione dal Parkinson di una religiosa francese. E' il caso di suor Marie Simon Pierre (il nome di battesimo è Marie-Pierre), dell'Institut des Petites Soeurs des Maternitès Catholiques, nata nel 1961 a Rumilly-en-Cambrésis. Secondo quanto dichiarato dal Cardinale Amato, “la malattia fu diagnosticata nel 2001 dal medico curante e anche da altri specialisti. La suora ricevette le cure relative, che ovviamente più che guarirla, ne attenuavano in parte i dolori”.
“La beatificazione di Karol Wojtyla sarà un evento di grande gioia perché è stato un uomo molto amato, dai credenti ma anche dai non credenti”. E’ quanto dichiarato a ZENIT dal Cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle cause dei santi dal 1998 fino alla morte di Giovanni Paolo II nel 2005. Questo venerdì la Sala Stampa vaticana ha dato notizia della promulgazione del decreto con il quale si riconosce il miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Karol Wojtyla, atto che chiude l’iter verso la beatificazione annunciata per il prossimo 1° maggio in Vaticano.
Il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, incontrando i giornalisti si è soffermato sui motivi che hanno portato alla scelta del primo maggio come data per la cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II.
Giovanni Paolo II sarà beatificato il prossimo primo maggio. La cerimonia sarà celebrata inVaticano e sarà presieduta da Benedetto XVI. La data è stata ufficializzata questa mattina, con la firma da parte del Papa del decreto di Beatificazione, nel quale figurano anche i nomi di altri prossimi candidati agli onori degli altari, tra i quali il prof. Giuseppe Toniolo – fondatore della Settimana sociale dei cattolici italiani – e cinque suore bosniache uccise in odio alla fede. Certamente, la notizia che sta facendo velocemente il giro del mondo riguarda la figura di Papa Wojtyla, spentosi il 2 aprile 2005 e giunto al traguardo della Beatificazione dopo il riconoscimento di un miracolo avvenuto poco dopo la sua morte, riguardante una suora francese.
Dal sito di Paolo Brosio pubblichiamo una lettera in cui il giornalista conferma pubblicamente l’abbandono del “Twiga Beach Club di Forte dei Marmi”, come già anticipato dalla stampa lo scorso 28 dicembre.
False accuse montate contro giovani cristiani, mentre gli aggressori restano impuniti. Il presidente del Global Council of Indian Christians, Sajan K. George, fa un appello al governo: “Deve prendere immediate iniziative per proteggere le vite e le proprietà della microscopica comunità cristiana”.
Oggi inizia la Novena dello Sposalizio a Maria Santissima.
Christiane Claessens, la prima testimone della guarigione della svizzera Joëlle Beuret-Devanthéry a Medjugorje nell’Ottobre 2010, descrive il pellegrinaggio e gli eventi.
Preghiamo perché “i cristiani possano raggiungere la piena unità”. E’ l’intenzione di preghiera missionaria di Benedetto XVI per il mese di gennaio. Un tema, questo, sul quale il Papa si è soffermato più volte e che sarà al centro della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, in programma dal 18 al 25 gennaio prossimi.
La sentenza emessa dal magistrato di Firenze in tema di testamento biologico ha creato un ulteriore livello di confusione e di tensione rispetto all’etica di fine vita. Sembra che magistrati e politici si trovino, gli uni e gli altri, dalla parte sbagliata, chi per eccesso di iniziativa, chi per deficit di iniziativa. Se ai politici tocca fare le leggi, ai magistrati tocca invece applicarle e giudicare del loro grado di coerenza interna, anche in funzione sociale. Il magistrato di Firenze, interpellato dall’avvocato Santoni, si è assunto un ruolo che istituzionalmente non era di sua competenza; mentre la classe politica si è limitata a criticare l’intervento del magistrato, senza sforzarsi di assumere le proprie responsabilità in un modo più concreto. Una classe politica che da mesi è assente su questo tema, da quando è tornata dalla pausa estiva, come se il tema del fine vita fosse qualcosa che in un certo senso scotta e potrebbe bruciare che vi si avvicina.
La Camera dei deputati il mattino e il Senato poche ore dopo hanno approvato il 12 gennaio una risoluzione per la libertà religiosa e contro la cristianofobia. Il documento è stato firmato da tutti i gruppi, nessun voto contrario, alcune astensioni. Sono stato tra quelli che hanno materialmente redatto il testo, ed è stata un’esperienza unica. È come se in quelle ore avessimo ritrovato insieme il centro di gravità della politica, l’asse intorno a cui ruota un mondo dove sia possibile una vita buona e che la politica ha il compito non di generare o programmare, ma di difendere, di farsene serva.
- “Tra le norme che ledono il diritto delle persone alla libertà religiosa, una menzione particolare dev’essere fatta della legge contro la blasfemia in Pakistan: incoraggio di nuovo le autorità di quel Paese a compiere gli sforzi necessari per abrogarla, tanto più che è evidente che essa serve da pretesto per provocare ingiustizie e violenze contro le minoranze religiose. Il tragico assassinio del governatore del Punjab mostra quanto sia urgente procedere in tal senso: la venerazione nei riguardi di Dio promuove la fraternità e l’amore, non l’odio e la divisione”. Questo era l'appello a favore dell'abrogazione della molto discussa norma - in concreto gli articoli 295-B e 295-C del Codice Penale pachistano - rivolto lunedì 10 gennaio alle autorità del paese da Benedetto XVI nel suo tradizionale discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Queste poche parole sono state sufficienti per provocare un putiferio nel paese asiatico, nel quale la religione è sempre di più un fattore di profonda divisione, anzi che sta spaccando l'intera società.
Il cammino per la pace è costellato di speranza e preghiera ma anche di sofferenza e impegno. E' quanto si legge nel messaggio inviato da padre Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Custode di Terra Santa in vista della Terza Giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa che si terrà il 29 e 30 gennaio prossimi. Si tratta di una iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che per questa edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea.
I responsabili di più di 84 Paesi e di 57 realtà ecclesiali sono riuniti da questo mercoledì a Madrid (Spagna) per definire i dettagli dell'organizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) che si celebrerà nella capitale spagnola dal 16 al 21 agosto 2011. L'incontro è presieduto dal Cardinale Arcivescovo di Madrid Antonio Rouco e dal Cardinale Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici Stanisław Ryłko. Più di 234 delegati provenienti dai cinque continenti assistono a queste giornate di lavoro, che si celebrano a San Lorenzo de El Escorial, vicino alla capitale, nella Sierra di Madrid, dal 12 al 15 gennaio.
La rete islamica "Tehrik Tahaffuz Namoos-i-Risalat" (Ttnr, “Alleanza per difendere l’onore del Profeta”), ha annunciato per domani, dopo la preghiera islamica del venerdì, una manifestazione nazionale di protesta contro il Papa. L’obiettivo è condannare l’appello lanciato dal Santo Padre per l’abrogazione della legge sulla blasfemia, durante il discorso rivolto il 10 gennaio scorso al Corpo diplomatico presso la Santa Sede . La Ttnr è una rete trasversale di movimenti e partiti islamici radicali, costituitasi in occasione della vicenda di Asia Bibi, la prima donna condannata a morte per blasfemia e dopo l’emergere di un vasto movimento, nella società civile pakistana, che chiede la salvezza per Asia Bibi, il rispetto dei diritti umani e della libertà di coscienza, l’abolizione o la modifica della controversa legge sulla blasfemia, utilizzata, come nel caso di Asia Bibi, per compiere vendette personali. Secondo fonti dell’agenzia Fides, nella comunità cristiana in Pakistan, “il pericolo e l’obiettivo degli estremisti islamici, oggi venuti fuori apertamente in tutto il Paese, è quello di scatenare una guerra di religione contro il Papa e contro al cristianità”.
Nessuna misura speciale di sicurezza è stata presa per proteggere la vita di Asia BibI, la cristiana condannata a morte per blasfemia: lo afferma una relazione dei Servizi di intelligence provinciali al proprio quartier generale. Asia Bibi è stata condannata da un tribunale di primo grado nel novembre 2010, in seguito ad accuse poco credibili. La donna ha subito numerose minacce di morte. Un leader religioso - riferisce l'agenzia AsiaNews - è giunto a offrire una somma di denaro a chiunque la uccida. Le minacce sono divenute sempre più reali dopo l’assassinio del Governatore del Punjab, Salman Taseer, che aveva preso le difese della donna e criticato la legge sulla blasfemia.
Il dramma delle inondazioni continua a devastare il nord est dell’Australia. Il bilancio delle vittime, ancora provvisorio, è di almeno 16 morti. I dispersi, inoltre, sono più di 60. Molteplici gli sforzi della Chiesa e della Caritas per aiutare la popolazione. Benedetto XVI, tramite il Pontificio Consiglio Cor Unum, ha donato 50 mila dollari. L’emergenza in queste ore riguarda soprattutto la città di Brisbane, dove a destare preoccupazione è lo straripamento dell’omonimo fiume. Migliaia di persone hanno lasciato le loro case e hanno trovato rifugio nei centri di evacuazione.
Il celebre settimanale cattolico incorona miglior album del 2010 l'ultimo lavoro di una band italiana che fa rock vero e che dà il meglio nella sua dimensione live: Il teatro degli orrori, con l'album A sangue freddo, che tra l'altro è del 2009. L'album però offre testi particolari: in Direzioni diverse Pierpaolo Capovilla si auspica «un mondo libero senza né despoti né preti». In Padre Nostro viene cantato «non soltanto Dio non governa il mondo, ma neppure io posso farci niente»
Parla a Tempi il linguista Giovanni Gobber, docente dell'università Cattolica di Milano, che accusa i giornalisti di essere ignoranti e prevenuti nei confronti del Papa e denuncia l'ideologia statale che a partire dal linguaggio, dall'eliminazione come in America delle parole mamma e papà dai moduli per richiedere il passaporto, arriva a ledere il diritto dei bambini e cerca di cancellare la famiglia in nome di un nuovo comunismo.
Che la proposta di una “tassa sui divorzi” in Gran Bretagna sia stata avanzata da un governo conservatore - e osteggiata dall’opposizione laburista - potrebbe prestarsi a facili ironie e generalizzazioni. Meno evidente è lo spirito profondamente liberale di un simile provvedimento, che oltre a tutelare l’interesse dei figli nati da matrimoni in bilico sortisce un effetto positivo anche sulle finanze pubbliche, alleggerite di costi indebiti. Si tende, infatti, a dimenticare l’impatto negativo che la rottura dell’unione matrimoniale sortisce non solo sul portafoglio dei privati ma anche sulle casse statali, gravate da quel momento in poi di costi che pesano sul welfare.
Dopo Firenze, è la volta di Milano. “Perdona loro perché non sanno quello che indossano”, c’è scritto sui manifesti di un imprenditore che si è messo al posto di Gesù Cristo sulla croce. Sotto: “...Dio salvi il made il Italy. Dedicato a tutti quelli che ci credono ancora”. Ovviamente, come sempre capita quando si toccano a sproposito dei simboli che volenti o nolenti restano importanti per la vita di milioni di persone, si scatenano le polemiche. Del resto chi fa operazioni di questo tipo, cerca proprio lo scandalo come strumento sicuro per far parlare di sé. Come ha sottolineato il responsabile della pastorale sociale della diocesi fiorentina, dopo l’altro crocifisso ridotto a manichino che si visto alla presentazione di Pitti Uomo in corso a Firenze, è curioso che più si tentino di estromettere i segni della fede cattolica dai consessi pubblici, più se ne faccia uso per altri scopi. Il sacerdote fiorentino dice che questo suona come un’offesa: difficile non dargli ragione.
Una vita sempre alla ricerca del senso. Affascinato dalle idee di liberazione dell’ideologia comunista ne ha seguito le strade fino a diventare deputato e dirigente. Deluso ha praticato il nichilismo, l’evoluzionismo ed il relativismo finchè non ha ritrovato Gesù in un incontro passionale e commovente. Si tratta in sintesi della vicenda umana di Pietro Barcellona, docente di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania. Già membro del Consiglio Superiore della Magistratura e in seguito deputato e membro della Commissione giustizia della Camera, autore di innumerevoli pubblicazioni. Per raccontare la sua storia e soprattutto per comunicare le ragioni di questo innamoramento, il prof. Pietro Barcellona ha pubblicato il libro “Incontro con Gesù” (edizioni Marietti).
La controversa legge sulla blasfemia in vigore in Pakistan “deve essere emendata” per evitare il massacro della minoranza cristiana nel Paese. E’ quanto chiarisce , in un’intervista riportata dal quotidiano Avvenire, il Ministro delle Minoranze pachistano, Shahbaz Bhatti, in riferimento all’appello lanciato lunedì da Benedetto XVI parlando in Vaticano al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, che ha chiesto l’abrogazione della legge.
Asia Bibi è stanca e preoccupata. E’ giù di morale, è provata psicologicamente. Piange spesso e vorrebbe rivedere i suoi figli. Si sente costantemente in pericolo. Chiede e si affida all’aiuto di Dio. E’ quanto l’agenzia Fides apprende da fonti vicine alla famiglia della donna, condannata a morte per blasfemia e rinchiusa nel carcere di Sheikhupura. Ieri il marito Ashiq Bibi ha potuto incontrarla in prigione e ha riferito “lo stato di prostrazione psicologica e di disperazione” in cui versa Asia. Dopo l’uccisione del governatore del Punjab, Salman Taseer, e dopo le minacce di gruppi terroristi, in carcere le misure di sicurezza sono state rafforzate: le visite alla donna sono consentite solo al marito.
Adesso spetta a Benedetto XVI. Le ultime notizie sulla causa di beatificazione dello scomparso Giovanni Paolo II dicono che sono giunti i pareri favorevoli delle commissioni medica e teologica. A questo punto mancherebbe solo la firma di Benedetto XVI per ufficializzare il tutto.
Il Papa, nel suo discorso al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, ha sollevato la questione, relativa ad alcuni Paesi, dei corsi di educazione sessuale o civile «che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione». Per il quotidiano La Repubblica, Ratzinger ha detto: «l'educazione sessuale è contro la fede», da cui lo spunto per dar spazio, in un articolo intitolato “La mala educazione sessuale. A scuola resta ancora un tabù”alle proprie tesi avvalorate da alcuni dati e alcune testimonianze.
All’udienza generale, Benedetto XVI illustra la figura di santa Caterina da Genova, della quale si ricorda in particolare il Trattato sul Purgatorio. La sua vita esempio specialmente per le donne “che danno un contributo fondamentale alla società e alla Chiesa con la loro preziosa opera, arricchita dalla loro sensibilità e dall’attenzione verso i più poveri e i più bisognosi”.
Nel totonomi della giunta Alemanno, attesa nelle prossime 24 ore, si inserisce anche quello di Gianluigi De Paolo, presidente delle Acli di Roma. L’intenzione sarebbe quella di inserire un “big” nella nuova squadra del sindaco capitolino. Un nome che dia smalto al rilancio dell’azione dell’amministrazione comunale e contribuisca a catalizzare l’attenzione mediatica. De Paolo, oltre a presiedere le associazioni dei lavoratori cattolici della capitale, è anche presidente del Forum delle famiglie del Lazio, tra i principali promotori di una proposta di legge sostenuta dall’Udc che tanto assomiglia al quoziente familiare. Una mano tesa all’Udc, dunque, che finora si è rifiutato di entrare in giunta.
Mons. Fouad Twal è preoccupato per gli attacchi contro chiese e fedeli cristiani da parte dei radicali islamici, e per l’ebraicizzazione crescente della città, che vuole “escludere le altre fedi”. Vandalizzato lo storico cimitero musulmano di Mamilla, a Gerusalemme ovest.
Il fermo è avvenuto il 4 gennaio, durante una preghiera – autorizzata dalle autorità – per celebrare la nascita di Gesù. Ad oggi tre leader cristiani sono in galera con l’accusa di aver “organizzato un incontro segreto”. Famiglie costrette a firmare documenti di “rinuncia alla fede”.
Il Papa, oggi, durante l’udienza generale in Vaticano, ha parlato di Santa Caterina da Genova, nota soprattutto per la sua visione sul purgatorio. “Caterina – ha ricordato Benedetto XVI - nacque a Genova, nel 1447; ultima di cinque figli, rimase orfana del padre, Giacomo Fieschi, quando era in tenera età. La madre, Francesca di Negro, impartì una valida educazione cristiana, tanto che la maggiore delle due figlie divenne religiosa. A sedici anni, Caterina venne data in moglie a Giuliano Adorno, un uomo che, dopo varie esperienze commerciali e militari in Medio Oriente, era rientrato a Genova per sposarsi. La vita matrimoniale non fu facile, anche per il carattere del marito, dedito al gioco d’azzardo. Caterina stessa fu indotta inizialmente a condurre un tipo di vita mondana, nella quale, però, non riuscì a trovare serenità. Dopo dieci anni, nel suo cuore c’era un senso profondo di vuoto e di amarezza. La conversione iniziò il 20 marzo 1473, grazie ad una singolare esperienza. Recatasi alla chiesa di san Benedetto e nel monastero di Nostra Signora delle Grazie, per confessarsi, e inginocchiatasi davanti al sacerdote, “ricevette - come ella stessa scrive - una ferita al cuore, d’un immenso amor de Dio”, con una visione così chiara delle sue miserie e dei suoi difetti e, allo stesso tempo, della bontà di Dio, che quasi ne svenne”.
All’annuale edizione di Pitti Immagine Uomo, aperta ieri a Firenze, tale Alessandro Cantarelli (“chi era costui?”), presidente di un’azienda omonima di moda, ha trasformato il suo stand in una cappella, con panche, altare, chierichetti e un quadro raffigurante Cristo in croce. Sì, ma vestito alla moda, e un po’ sciamannato, senza corona di spine e segni di percosse e colpi di lancia, naturalmente: camicia sbottonata, fazzoletto nel taschino.
Carissimi, è passato un anno. È incredibile a pensarci: un anno dal terremoto, un anno dal giorno che ha cambiato per sempre la nostra vita, il nostro Paese, le nostre giornate, il cuore di ciascuno di noi. A guardarsi indietro, si ha il solito doppio effetto: da una parte sembra ieri che ci svegliavamo in un incubo mai visto prima, dall'altra sembra passato un secolo, tanto ci sentiamo emotivamente cambiati da allora. Eppure è davvero un anno, a pensarci bene: sono stati per ciascuno di noi i 12 mesi più difficili della nostra vita e anche quelli che ci hanno cambiati di più, che hanno lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi. Oggi le ferite del 12 gennaio 2010 non sono ancora rimarginate. Forse sanguinano meno, ma certo non sono guarite. In tanti ci dicono che ci vorrà del tempo, e noi ci sforziamo di crederci: che il tempo pian piano le guarirà, ma per ora ci sentiamo ancora con il cuore ferito.
Per farsi un’idea di che cosa siano le “inaccettabili ingerenze” a motivo delle quali l’Egitto ha richiamato in patria per consultazioni il proprio ambasciatore presso la Santa Sede vale la pena di andare a leggere il passaggio “incriminato” del discorso del Papa al Corpo Diplomatico (peraltro accessibile a chiunque nella sua interezza collegandosi al sito internet della Santa Sede medesima). Come nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2011, così anche in questo discorso Benedetto XVI ha messo a tema la questione della libertà religiosa.
Richiamato l’ambasciatore egiziano presso la Santa Sede. L’appello del Papa a proteggere i cristiani giudicato “ingerenza inaccettabile”. Un agente spara su un gruppo di cristiani a Salamut gridando “Allahu Akbar”.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima da Radio Vaticana. Cliccate su questa news per scaricare il file mp3 con il commento audio.
Nuove violenze in Nigeria. All'alba di oggi, almeno 13 persone hanno perso la vita nell’attacco contro il villaggio di Wareng, nello Stato centrale di Plateau, vera e propria cerniera tra il nord islamico e il sud prevalentemente cristiano e seguace delle religioni tradizionali, da settimane teatro di continui e sanguinosi scontri. Il villaggio assaltato è abitato in maggioranza da cristiani. L'eccidio è stato denunciato da fonti politiche locali, citate da un portavoce della polizia di Plateau, Abdulrahman Akano. Uomini armati di fucili e machete avrevrebbero ucciso aduilti e bambini bruciando poi i corpi nelle loro case.
La Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB) ha invitato i fedeli a chiedere a Nostra Signora di Guadalupe di pregare per Haiti a un anno dal terremoto che ha devastato il Paese e distrutto la capitale, Port-au-Prince. L'Arcivescovo di Miami (Florida), monsignor Thomas Wenski, presidente del Gruppo di Consulenza Speciale per Haiti della Conferenza Episcopale USA, ha affermato che l'isola ha ancora bisogno di “preghiere e solidarietà” a un anno dal sisma, avvenuto il 12 gennaio 2010. Il presule ha sottolineato la solidarietà tra i cattolici in ogni tipo di organizzazione, ricordando “i tragici avvenimenti di quel pomeriggio fatidico” e chiedendo una risposta “piena di fede”. La USCCB invita i cattolici a iniziare una novena a Nostra Signora di Guadalupe nell'anniversario della data, questo mercoledì. La novena terminerà con una Messa il fine settimana del 22-23 gennaio, data ufficiale della colletta nazionale per l'America Latina, includendo Haiti e tutti i Caraibi.
Il cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, prosegue la sua missione di solidarietà ad Haiti. Domani ricorre il primo anniversario del devastante terremoto che ha causato 250 mila morti. Oltre un milione di persone, di cui la metà bambini, continua a vivere nelle tende. Il porporato, che ha incontrato il presidente René Preval, celebra oggi una Messa nel campo sfollati di Parc Acra. Ad una situazione umanitaria che resta drammatica si aggiunge l’epidemia di colera, che - secondo l’Organizzazione mondiale della sanità - non ha ancora raggiunto il suo picco: da ottobre sono oltre 3.650 i morti. In questo contesto, un segno di speranza arriva dalla periferia di Waf Jeremie, a Citè Soleil, dove una religiosa francescana, suor Marcella, che da 5 anni vive ed opera nel Paese caraibico, è riuscita a costruire sulle ceneri di una vecchia discarica, un villaggio di 122 case dove le persone possono ricominciare una nuova vita.
Ha suscitato un vasto dibattito l’intenso discorso del Papa, ieri, al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Benedetto XVI ha ribadito con forza che la pace autentica passa attraverso il rispetto del diritto alla libertà religiosa in tutta la sua estensione.
Vivere ogni giorno come fosse una tappa lungo la strada che va verso la santità. Ciò che contraddistinse l’esistenza delle grandi donne e dei grandi uomini della storia cristiana è un obiettivo possibile per ogni persona di fede: Benedetto XVI lo ha ripetuto in molte occasioni e le sue parole acquistano un particolare rilievo proprio in questi giorni in cui – concluse le grandi celebrazioni del Natale – la Chiesa ma anche la società si ritrovano immersi nei ritmi della vita ordinaria.
Per mons. Sako il discorso di Benedetto XVI è fonte di “incoraggiamento”. I cristiani sono cittadini “autentici”, devono godere di “tutti i diritti” e il più importante è la libertà religiosa. Il “fanatismo religioso” la più grande minaccia alla convivenza armonica fra le diverse fedi; la pace si fonda sulla libertà.
Benedetto XVI ha radunato i vescovi giapponesi e alti rappresentanti della Curia per favorire il dialogo con i membri del Cammino. Tensioni reciproche di “troppo annuncio” e “troppo dialogo”.
“Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo: - so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: “Dammi il tuo cuore, amami come sei...”. Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non amarmi. Amami come sei. In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà, amami... come sei.., Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai. ...
I libanesi visitano la Kadisha, la Valle santa, ogni anno. Oggi le “valli sante” da visitare sono Baghdad e Alessandria. I cristiani orientali devono difendersi, e essere pronti ad accettare il martirio. E accettino di “abitare la storia”, luogo dell’incontro con Dio.
In vista dell’inaugurazione del suo mandato, che avverrà all’Hofburg di Vienna (Austria) il 12 gennaio, il Ministro degli Esteri della Lituania, Audronius Azubalis, presidente di turno per l’anno 2011 dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), ha nominato l’italiano Massimo Introvigne “Rappresentante OSCE per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un’attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni”. L’OSCE è la maggiore organizzazione internazionale nel campo della sicurezza e della promozione dei diritti umani.
Ghana, paese a maggioranza cristiana, paese di convivenza e tolleranza religiosa. A tracciare la fotografia del paese centro-africano è fra Bartolomeo Kamara, originario della Sierra Leone, provinciale della regione St. Augustin del Fatebenefratelli, che comprende Ghana, Sierra Leone, Senegal, Camerun, Kenya, Liberia e Zambia. “I cristiani in Ghana sono la maggioranza – dice – la popolazione è molto credente, molto devota. Anche se ci sono difficoltà economiche, politiche, sociali, si affidano a Dio. La fede è molto attiva e vivace. Con i musulmani, gli animisti, le altre confessioni cristiane c’è una grande tolleranza reciproca: è buono il dialogo interreligioso ed ecumenico. Si prega insieme, c’è rispetto”.
L’Africa è stata spesso definita il continente dimenticato. Tuttavia, con le visite dei Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, l’Africa si è rivelata ai fedeli come una delle popolazioni cattoliche in maggior crescita al mondo. Per la Società delle Missioni Africane, l’Africa è tutt’altro che dimenticata. Questa organizzazione ha infatti lavorato in Africa per più di 150 anni. Per conoscere questi missionari e il loro lavoro in Africa, il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, ha parlato il vescovo Kieran O’Reilly.
A leggere i titoli di Repubblica.it e Corriere.it, ieri, pareva che l’intero discorso di Benedetto XVI al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede riguardasse i timori della Chiesa per un’educazione sessuale fuorviante rispetto alla dottrina cattolica. In realtà in quel discorso - fa notare Sandro Magister, vaticanista de L’Espresso - c’è anche altro.
L’Africa è stata spesso definita il continente dimenticato. Tuttavia, con le visite dei Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, l’Africa si è rivelata ai fedeli come una delle popolazioni cattoliche in maggior crescita al mondo. Per la Società delle Missioni Africane, l’Africa è tutt’altro che dimenticata. Questa organizzazione ha infatti lavorato in Africa per più di 150 anni. Per conoscere questi missionari e il loro lavoro in Africa, il programma televisivo “Where God Weeps”, realizzato da Catholic Radio and Television Network (CRTN), in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che soffre, ha parlato il vescovo Kieran O’Reilly. Monsignor O’Reilly è stato ordinato Vescovo di Killaloe, in Irlanda, lo scorso Agosto. Prima è stato per quasi 10 anni il superiore generale della Società delle Missioni Africane.
Luca ha 38 anni, una moglie, due figli. E una grande fede nella Madonna, scoperta per caso. Tre anni fa, quando un amico gli ha parlato di Medjugorje. Fa il commerciante di piante da giardino, a Cosenza. Luca faceva parte della malavita, fino a poco tempo fa. Ora ha cambiato vita, completamente. «Quando stai in quel giro pensi di avere tutto - dice – invece non hai nulla. Vivevo di soldi, sesso, macchine, donne, mi sentivo immortale e invece non mi sono goduto niente».
Un appello a tutti i messicani ad abbandonare la pratica della venerazione di “Santa Muerte” è stato lanciato con preoccupazione dal portavoce dell'arcidiocesi di Città del Messico, padre Hugo Valdemar. Il sacerdote – riferisce L’Osservatore Romano - ha rilevato che la fede in “Santa Muerte”, rappresentata da uno scheletro con una falce in mano, è contraria al cristianesimo. “La sua venerazione - ha spiegato il portavoce dell'arcidiocesi - è oramai diventato un rituale preferito dagli esponenti della criminalità organizzata messicana e dai narcotrafficanti”. In merito al recente arresto di David Romo Guillén, ritenuto il leader del culto di “Santa Muerte”, padre Valdemar ha sottolineato che “il processo giudiziario determinerà se Romo è colpevole o innocente” ed ha esortato tutti i messicani “ad astenersi dal giudizio.
Il Padre generale della Congregazione dei Clarettiani, padre Josep Maria Abella, ha potuto visitare poco prima di Natale le zone missionarie di Kasal e Nason ad Haiti, e soprattutto ha incontrato la comunità locale dei Clarettiani, che dopo 12 lunghi mesi vive ancora il dramma del terremoto, aggravato dall'epidemia di colera, dai disastri della natura e dall'insicurezza e dalla violenza.
Una novena di preghiera a Nostra Signora di Guadalupe e una colletta di solidarietà per i terremotati di Haiti. La Conferenza episcopale degli Stati Uniti intende commemorare così l’anniversario del terribile sisma che ha colpito l’isola caraibica un anno fa. La novena inizierà il pomeriggio del 12 gennaio, giorno del terremoto, e terminerà il weekend tra il 22 e il 23 gennaio, che la Chiesa statunitense dedica tradizionalmente alla colletta annuale per l’America Latina.
Cristiani di tutto il Pakistan hanno ricordato ieri nelle Messe domenicali il sacrificio di Salman Taseer, governatore del Punjab, assassinato martedì scorso, 4 gennaio, per aver contrastato la legge sulla blasfemia, quale pretesto per violenze e ingiustizie. Ad Islamabad – riferisce l’agenzia AsiaNews - i fedeli si sono riuniti nella chiesa di Nostra Signora di Fatima, dove p. Anwar Patras Gill, durante l’omelia, ha chiesto di pregare per questo leader politico morto mentre “si stava battendo per la giustizia dei cristiani in Pakistan e la pace per tutto il mondo”.
Ricercare la via di una pace autentica attraverso il rispetto della libertà religiosa: è l’accorato appello rivolto da Benedetto XVI ai membri del Corpo Diplomatico presso la Santa Sede, ricevuti stamani in Vaticano in occasione dei tradizionali auguri di inizio anno. Parlando agli ambasciatori, il Papa ha compiuto un giro d’orizzonte sulla condizione della libertà religiosa nel mondo ed è tornato a condannare con forza le violenze anticristiane, in particolare in Iraq ed Egitto. Quindi, ha chiesto l’abolizione della legge sulla blasfemia in Pakistan. Il Pontefice ha inoltre messo in guardia dai tentativi, soprattutto in Occidente, di marginalizzare la dimensione della fede. L’indirizzo d’omaggio al Santo Padre è stato rivolto dall’ambasciatore decano Alejandro Valladares Lanza. Attualmente, sono 178 gli Stati che intrattengono relazioni diplomatiche piene con la Santa Sede.
Marzo 1861: 150 anni fa Vittorio Emanuele II veniva proclamato re d'Italia. Sulla pelle di un popolo cattolico. Perseguitato e oppresso. La storia che non si vuole ricordare.
La marcia organizzata da leader fondamentalisti, che celebrano l’assassino di Salman Taseer come “eroe dell’islam”. Appello del papa al governo pakistano per la cancellazione della norma, perché “pretesto” per violenze e ingiustizie. Cristiani pakistani pregano per il governatore del Punjab, definito “un martire” dal quotidiano saudita Arab News.
La nuova legge, promulgata in silenzio il 29 dicembre, aumenta fino a 20 volte le multe per chi prega insieme senza autorizzazione, fa catechismo ai bambini, usa un testo religioso “non approvato”. Condannati a multe e deportati sei Testimoni di Geova.
Nella diocesi di Ketapang la maggior parte dei cattolici vivono in zone remote, difficili da raggiungere. Ma l’attività pastorale non si ferma, come testimoniano i racconti di mons. Blasius Pujaraharja, vescovo della diocesi, e p. Alexander Joko Purwanto Pr. E sottolineano che per portare la parola di Dio “bisogna essere allenati nel corpo e nella mente”.
Benedetto XVI offre una specie di Abc di come attuare la libertà religiosa in Oriente ed occidente. Precise richieste ai governi del Medio oriente, della Cina, dell’Europa e dell’America latina. Nessuna società dovrebbe privarsi del contributo di persone e comunità religiose. L’esempio di Madre Teresa.
Nel discorso al corpo diplomatico, Benedetto XVI denuncia violenze e ingiustizie contro i cristiani in Iraq, Egitto, Cina, Pakistan, Nigeria, India e Medio Oriente. In Occidente c’è un processo che tende a trattare la fede come un fatto personale e irrilevante. “Non si può creare una sorta di scala nella gravità dell’intolleranza verso le religioni” e “libertà religiosa non è solo libertà di culto”.
Ci voleva la crisi per sbarazzarsi di una cultura che sognava il paradiso in terra ma ha prodotto solo orrori e rovine sociali. Per Pippo Corigliano ora finalmente è chiaro che «chi non santifica il lavoro e la vita quotidiana, neppure mangia».
Gli abortisti da tempo sostengono il diritto della donna di disporre del proprio corpo e quindi anche del bambino che porta in grembo. Recentemente, con una bizzarra decisione, un tribunale del Belgio ha esteso questo ragionamento per concludere che lo stesso bambino ha il diritto ad essere abortito. La rivista belga Revue Générale des Assurances et Responsabilités ha pubblicato questa decisione emessa dalla Corte d’appello di Bruxelles il 21 settembre scorso, sul caso di un bambino nato disabile in seguito ad una erronea diagnosi prenatale, secondo quanto riferito dalla rassegna stampa Gènéthique del 29 novembre – 3 dicembre.
Il Papa, denunciando il pericolo che sta vivendo la famiglia, ha invitato i genitori a dare ai propri figli nomi cristiani. La famiglia è in pericolo. Lo ha detto il Papa durante la messa nella Cappella Sistina nella quale ha dato il battesimo a 23 neonati. «L'istituto familiare è minacciato», ha detto il Pontefice, spiegando che «si trova a far fronte a non poche difficoltà nella sua missione di educare alla fede». In tal senso, «la collaborazione tra comunità cristiana e famiglia è quanto mai necessaria», ha aggiunto. Secondo Ratzinger l’origine di questo risiede nel «venir meno di stabili riferimenti culturali» oltre che nella «rapida trasformazione a cui è continuamente sottoposta la società che rendono davvero arduo l'impegno educativo».
Nella Cappella Sistina, Benedetto XVI amministra il battesimo a 21 neonati - 13 bambini e 8 bambine – figli di dipendenti vaticani. Il battesimo donato ai piccoli, ha bisogno poi di un’adesione libera e consapevole e per questo è importante educare alla fede i bambini. Le parrocchie devono aiutare le famiglie in questo compito di trasmissione della fede, nell’attuale contesto sociale in cui “l’istituto familiare è minacciato da più parti”. All'Angelus un saluto alla popolazione di Haiti, a un anno dal terremoto, e uno alla comunità copta.
Cari fratelli e sorelle, sono lieto di darvi un cordiale benvenuto, in particolare a voi, genitori, padrini e madrine dei 21 neonati ai quali, tra poco, avrò la gioia di amministrare il Sacramento del Battesimo. Come è ormai tradizione, tale rito avviene anche quest’anno nella santa Eucaristia con cui celebriamo il Battesimo del Signore. Si tratta della Festa che, nella prima domenica dopo la solennità dell’Epifania, chiude il tempo natalizio con la manifestazione del Signore al Giordano. Secondo il racconto dell’evangelista Matteo (3,13-17), Gesù venne dalla Galilea al fiume Giordano, per farsi battezzare da Giovanni; infatti, da tutta la Palestina accorrevano per ascoltare la predicazione di questo grande profeta, l’annuncio dell’avvento del Regno di Dio, e per ricevere il battesimo, cioè per sottoporsi a quel segno di penitenza che richiamava alla conversione dal peccato. Pur chiamandosi battesimo, esso non aveva il valore sacramentale del rito che celebriamo oggi; come ben sapete, è infatti con la sua morte e risurrezione che Gesù istituisce i Sacramenti e fa nascere la Chiesa. Quello amministrato da Giovanni, era piuttosto un atto penitenziale, un gesto che invitava all’umiltà di fronte a Dio, invitava ad un nuovo inizio: immergendosi nell’acqua, il penitente riconosceva di avere peccato, implorava da Dio la purificazione dalle proprie colpe ed era inviato a cambiare i comportamenti sbagliati quasi morendo nell’acqua e risorgendo ad una nuova vita. ...
La risposta ai terroristi autori dell’attentato di Capodanno alla comunità copta in Egitto è “il perdono”, ma occorre dire una volta per tutte “basta all’odio e al terrorismo, basta con il sangue”. Nel giorno della manifestazione di solidarietà in piazza della Repubblica, a Roma, a sostegno dei cristiani in Egitto, in seguito agli attentati di dieci giorni fa, monsignor Barnaba El Soryany, vescovo copto-ortodosso della comunità di Torino e Roma, lancia un appello: “Libertà religiosa per ciascuna confessione”.
Non desidero polemizzare con Vittorio Messori, nutrendo per lui amicizia e stima. Purtroppo però a volte nella polemica si è trascinati nostro malgrado, per un dovere di testimonianza alla verità: così anni fa insorsi per i giudizi (che ritenni non generosi) espressi da Messori su Giovanni Paolo II, subito dopo la sua morte. E oggi mi sento costretto a farlo per il dovere di verità che abbiamo verso i martiri cristiani che sono stati massacrati anche in questi giorni. “Amor mi mosse che mi fa parlare”: l’articolo di Vittorio uscito ieri sul Corriere della sera davvero fa un pessimo servizio ai cristiani. Ma soprattutto fa un pessimo servizio alla verità storica.
18 anni, una voce dal silenzio: Marco “Amato” Bettiol.
Saranno 21 – 14 maschietti e 7 femminucce – i bambini che domani riceveranno il Sacramento del Battesimo direttamente dalle mani di Benedetto XVI. La liturgia inizierà alle ore 10 e avrà per tradizionale cornice la magnificenza della Cappella Sistina. Nelle cinque occasioni analoghe, il Papa ha arricchito il proprio Magistero con intense riflessioni sulla ricchezza simbolica e spirituale del Battesimo.
Il Tempo di Natale si sta per concludere: in questo periodo la Chiesa ha rivissuto il grande mistero del Dio fatto bambino e nato poveramente in una grotta. I piccoli e i poveri esaltati dal Vangelo interpellano in modo particolare da quel giorno tutti i credenti del mondo, compreso il Papa.
Si è svolta il 5 gennaio scorso la prima udienza del processo a Malik Mumtaz Hussain Qadri, accusato di essere l’assassino del governatore del Punjab, Simon Taseer, ucciso il giorno precedente probabilmente a causa delle sue posizioni sulla legge in materia di blasfemia in vigore nel Paese. Qadri è stato accolto in tribunale da centinaia di fan che hanno versato sul suo capo petali di fiori, mentre la sua pagina facebook ha registrato il boom di consensi, oltre duemila; più di 500 leader islamici facenti capo al movimento di cui Qadri fa parte, Dawat-i-Islami, inoltre, gli hanno reso pubblico omaggio, invitando tutti i musulmani del Paese a boicottare le giornate di lutto indette per la morte di Taseer.
SOCCI A MESSORI, STAI CON IL PAPA E CON L'IMAM? - Dalle pagine di Libero Antonio Socci ha lanciato oggi un duro attacco contro l'«amico» Vittorio Messori. Al centro della contesa c'è l'articolo su Le radici dell'odio contro i cristiani che lo stesso Messori ha firmato ieri sul Corriere della Sera. Per Socci, l’articolo del collega dimentica «il cuore del problema (come benissimo lo enunciò il Papa a Ratisbona), cioè l’irrisolto rapporto dell’Islam con la violenza». Secondo Missori infatti il problema del «panislamismo» e della violenza che da esso scaturisce sta nell’«intrusione violenta del sionismo che è giunto a porre la sua capitale a Gerusalemme, città santa per i credenti quasi alla pari della Mecca».
Un contributo fondamentale alla nuova evangelizzazione può venire dai Paesi non cristiani, dove aumentano i fedeli. Lo ha rilevato il Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore Martinez, che dal 28 dicembre al 3 gennaio ha partecipato alla Conferenza Giubilare del Movimento Internazionale Jesus Youth, svoltasi nello Stato indiano del Kerala. Il Kerala, ricorda un comunicato stampa diffuso dal RnS, “vive da alcuni anni un risveglio di vita cristiana davvero unico al mondo”.
Per l’intelligence pakistana il gruppo Moaviya starebbe pianificando un attacco kamikaze contro la prigione di Sheihupura, dove la donna è detenuta dal 2009. A Lahore la prima udienza del processo per l’omicidio di Salman Taseer, governatore del Punjab, si apre con lanci di fiori e abbracci per il suo assassino.
Decine di migliaia di poliziotti controllano le chiese copte. I cristiani non si sono lasciati bloccare dalla paura. Nuove minacce dai siti radicali islamici. Da molte parti si punta il dito verso il governo: deve fermare l’ondata di fondamentalismo che sta distruggendo la convivenza e l’economia della società egiziana. I suggerimenti della Chiesa cattolica: uguale trattamento per cristiani e musulmani; riforma della scuola; lotta contro la discriminazione e contro media e predicatori che diffondono l’odio.
Il Cammino Neocatecumenale non sarà sospeso in Giappone nell'arco di cinque anni come aveva annunciato la Conferenza Episcopale del Paese, ma cercherà una soluzione dialogata ai possibili attriti. E' la conclusione principale della riunione svoltasi il 13 dicembre 2010 tra Papa Benedetto XVI, una rappresentanza di vari Vescovi giapponesi - tra cui il presidente della Conferenza Episcopale, monsignor Leo Ikenaga - e alcuni responsabili di dicasteri della Curia romana, tra cui il Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone. La decisione è stata comunicata di recente per iscritto dalla Segreteria di Stato agli iniziatori del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Carmen Hernández e Mario Pezzi, secondo quanto ha riferito a ZENIT Álvaro de Juana, delegato per le comunicazioni di questa realtà ecclesiale in Spagna.
3 agenti pastorali morti durante lo scorso anno, tra cui un Vescovo, 15 sacerdoti, un religioso, una religiosa, due seminaristi e tre laici: è il bilancio reso noto il 3 gennaio dalla Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli attraverso l'agenzia Fides. Questa cifra presuppone una riduzione importante rispetto al 2009, quando si registrarono 37 morti violente, 30 delle quali di sacerdoti. Tra il 2001 e il 2010 hanno perso la vita in tutto il mondo 253 agenti pastorali.
Celebrando le esequie di Matteo Miotto, il Caporal Maggiore ucciso in Afghanistan il 31 dicembre, l'Arcivescovo Vincenzo Pelvi, Ordinario militare per l'Italia, ha auspicato che “ogni persona sia animata dall'autentico spirito di pace”. Nell'omelia della Messa funebre, celebrata nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli il 3 gennaio, l'Arcivescovo ha auspicato che “la carità portata da Cristo, venuto bambino sulla terra, infiammi sempre più, fino a diventare capace di togliere dalla nostra civiltà la miseria e la guerra”. “Per questo difficile compito non bastano le parole, occorre l’impegno concreto e costante dei responsabili delle Nazioni, ma è necessario soprattutto che ogni persona sia animata dall’autentico spirito di pace, da implorare sempre nuovamente nella preghiera e da vivere nelle relazioni quotidiane, in ogni ambiente”, ha osservato.
Riportiamo di seguito la risposta di un sacerdote copto egiziano, don Yoannis Lahzi Gaid, redattore del sito web della Chiesa cattolica di Alessandria (www.coptcatholic.net), alla dichiarazione del Grande Imam di Al-Azhar, del 2 gennaio scorso, in merito all’attentato alla Chiesa dei Santi di Alessandria, che aveva giudicato come una interferenza negli affari interni dell’Egitto le parole del Santo Padre all’Angelus di domenica 2 gennaio.
Nello Rega, giornalista di Televideo Rai, è stato oggetto di un attentato. Il giornalista stava viaggiando sulla sua vettura in direzione di casa dopo una serata trascorsa con amici, a pochi chilometri da Potenza, sulla statale Basentana. Un'altra vettura lo ha affiancato e lo ha speronato, poi è stato esploso un colpo di pistola che ha infranto i vetri posteriori della sua macchina. Rega ha accelerato ed è riuscito a sfuggire raggiungendo Potenza e avvertendo subir le autorità. Nello Rega è autore del libro "Diversi e divisi" che tratta del convivenza tra islamici e cristiani. I carabinieri stanno adesso esaminando la vettura.
Il papa, le stelle, e il grande mistero del Creato. L’omelia pronunciata ieri da Benedetto XVI nella solennità dell’Epifania capovolge molti degli stereotipi sul rapporto fede e scienza. La mentalità comune vuole che i credenti basino le loro convinzioni circa l’origine dell’universo esclusivamente su un a priori indimostrabile chiamato “fede” (il racconto biblico della Genesi, preso più o meno alla lettera) mentre gli scienziati poggiano le loro teorie solo sull’osservazione e lo studio dei fenomeni naturali. Posto così, sarebbe e infatti molto spesso è un dialogo fra sordi.
Che la Chiesa abbia promosso a Roma un Convegno sull’unità d’Italia è certo un fatto significativo e, indubbiamente, inusuale. Lo scopo infatti, rispetto al passato, non è certo quello di legittimarsi, di fronte allo Stato, come parte integrante del corpo nazionale. Non ne ha bisogno. Si tratta di altro. In un momento in cui Un disperato qualunquismo, per dirla con Galli della Loggia (Corriere della Sera del 30 dicembre), è il chiaro sintomo di una disaffezione dalla politica, dal Paese, dalle istituzioni pubbliche, avvertite ad una distanza siderale rispetto alla realtà, la Chiesa “sente” questo scollamento, questo processo di disaggregazione, di disunione, di paura, di mancanza di speranza.
I gruppi estremisti hanno dichiarato di essere pronti a colpire nuovamente i copti, che ieri hanno celebrato il Natale. E ovunque nel mondo, dove ci sono comunità copte, l’allerta questa volta è massima, Egitto compreso. Ma a fare più scalpore sono le dichiarazione del grande imam di Al Azhar, Ahmed Al Tayyeb, che ammonisce il Papa invitandolo ad essere più cauto. Teme l’imam, infatti, come ha dichiarato ieri in un’intervista al Corriere, «che le parole di Benedetto XVI possano creare una reazione politica negativa nell’Oriente in generale, e in Egitto in particolare». Un’intervista che arriva a distanza di tre giorni come una precisazione alle parole ancor più severe dell’imam, pronunciate in risposta all’Angelus di Benedetto XVI del 2 gennaio.
A BAGNOLO PIEMONTE (CUNEO) CHIESA SAN PIETRO IN VINCOLI. SABATO 5 FEBBRAIO 2011 Incontro di preghiera Con la veggente di Medjugorje Mirjana e Padre Silvano INIZIO PROGRAMMA ORE: 15,00 recita della coroncina della Divina Misericordia e del S.Rosario seguirà la testimonianza della veggente Mirjana ORE: 18,00 S.Messa seguita dall’ Adorazione del Santissimo Sacramento e la preghiera di guarigione, al termine Benedizione per tutti i fedeli.
“Ma, allora, i re magi siamo noi!”, esclama orgoglioso un emigrato italiano appena terminata la Messa. Illuminato come da una rivelazione improvvisa, sta traducendo l’omelia di oggi, festa dell’Epifania, in termini quotidiani, spiccioli, con personaggi nostri. Avevo spiegato poco prima per filo e per segno la dinamica dei re magi: venire da molto lontano, trovarsi perduto, condividere ciò che si ha di più caro, di tipico o di prezioso, mettersi in ginocchio nella terra raggiunta, ammirare la vita in qualcosa di povero e di essenziale incontrato. Infine, essere un re nel proprio paese, ma, strada facendo, diventare un nomade qualsiasi...
Nel loro scrutare l’universo, che non è frutto del caso, erano alla ricerca della vera luce. Che alla fine trovarono seguendo la Scrittura. C’è un po’ di Erode in ognuno, quando vede Dio come un “limite” alla libertà. Un pensiero alle Chiese orientali che celebrano il Natale e sono "nella prova".
Nella solennità dell'Epifania, il Papa nell’omelia ha ripercorso stamani il cammino dei Magi alla ricerca del Messia. I Magi – ha detto il Santo Padre – “erano probabilmente dei sapienti che scrutavano il cielo, ma non per cercare di ‘leggere’ negli stri il futuro”. Erano piuttosto uomini “in ricerca” della vera luce “che sia in grado di indicare la strada da percorrere nella vita.
a Corte Costituzionale ribadisce il n alle nozze fra persone dello stesso sesso. Il pronunciamento viene dopo l'analisi di quanto accaduto a Ferrara, dove il comune aveva vietato le pubblicazioni di un matrimonio gay. Per la Corte Costituzionale, "la diversità di sesso è elemento essenziale nel nostro ordinamento per poter qualificare l'istituto del matrimonio". E' un no ai matrimoni fra persone dello stesso sesso, i matrimoni gay e nel caso in particolare, l'ufficiale dei stato civile del comune di Ferrara ha agito nel rispetto della legge vietando la pubblicazione del matrimonio della coppia gay. Nell'ordinanza si legge l'esclusione dell'illegittimità costituzionale degli articoli 93, 96, il 98, il 107, 108, 143, 143 bis, 156 bis e 231 del Codice Civile.
Lo chiamano il “Gemelli dei Bambini”: è il reparto Pediatria del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, tappa della speciale visita del Santo Padre, questo pomeriggio, in occasione della festa dell’Epifania. Cuore della visita è la benedizione del Centro per la cura della spina bifida, grave malformazione congenita della colonna vertebrale e del midollo spinale.
“Gli attacchi contro le chiese in Nigeria hanno rafforzato la nostra fede. Nonostante la violenza di questi giorni, la convivenza tra cristiani e musulmani nel nostro Paese è possibile. E lo documenta una serie di fatti che fanno meno rumore delle bombe, ma che sono più decisivi”. Lo sottolinea l’arcivescovo di Lagos, il cardinale Anthony Olubunmi Okogie, intervistato da . A pochi giorni dalle bombe contro le chiese di Jos, che la vigilia di Natale hanno falciato 86 vite, e dal nuovo attacco di ieri contro un luogo di culto dei cristiani pentecostali a Maiduguri - riferisce l’agenzia Asca - l’arcivescovo di Lagos spiega perché gli attentati non sono stati in grado di distruggere il tessuto sociale del suo Paese.
Il corpo governatore del Punjab è stato sepolto oggi al Cavarly Ground di Lahore. Al funerale hanno partecipato le principali autorità del Paese. Intervistato da AsiaNeews mons. Saldhana, arcivescovo di Lahore condanna l’omicidio di Taseer e invita il mondo e i media ad alzare la voce contro la legge sulla Blasfemia.
All’udienza generale Benedetto XVI dice che Il Natale “non è solo un ricodo del passato, ma un fatto che si svolge sotto i nostri occhi”. Occorre riscattare questo Tempo da “un rivestimento troppo moralistico e sentimentale”, esso “non ci propone solo degli esempi da imitare, quali l’umiltà e la povertà del Signore, la sua benevolenza e amore verso gli uomini; ma è piuttosto l’invito a lasciarci trasformare totalmente da Colui che è entrato nella nostra carne”.
Allarme per i cristiani copti d'Egitto ma non solo. Attraverso il sito web «Mujaheddin» si lancia un avvertimento: nuovi attacchi contro i cristiani sarebbero in arrivo. I terroristi ai copti: «Vi ho già avvertiti, prima della prossima esplosione, che sarà molto presto» si dice sul sito. Si rivolgono direttamente al capo della chiesa copta in Egitto Shenuda III: «Un messaggio molto urgente prima della prossima esplosione, che sarà molto presto. Vi ho già avvertiti e Dio ne è testimone». Sul sito, l'elenco preciso delle chiese da attaccare con attentati terroristici. Nella lista è compresa anche la chiesa dei Santi di Alessandria che poi è stata effettivamente colpita nel sanguinoso attentato del 31 dicembre. Il messaggio viene recepito anche in Italia.
«Gli attacchi contro le chiese in Nigeria hanno rafforzato la nostra fede. Nonostante la violenza di questi giorni, la convivenza tra cristiani e musulmani nel nostro Paese è possibile. E lo documenta una serie di fatti che fanno meno rumore delle bombe, ma che sono più decisivi». Lo sottolinea l’arcivescovo di Lagos, cardinale Anthony Okogie, intervistato in esclusiva da Ilsussidiario.net. A pochi giorni dalle bombe contro le chiese di Jos, che la vigilia di Natale hanno falciato 86 vite, e dal nuovo attacco di ieri contro un luogo di culto dei cristiani pentecostali a Maiduguri, l’arcivescovo di Lagos spiega perché gli attentati non sono stati in grado di distruggere il tessuto sociale del suo Paese.
Ascoltate il bellissimo commento al Vangelo di domenica prossima, 9 gennaio 2011, Festa del Battesimo di Gesù. Cliccate sul link qui sopra e scaricate il piccolo file mp3.
La Chiesa al servizio della famiglia: è uno dei temi sottolineati con maggiore convinzione nella Costituzione conciliare Gaudium et Spes. Un documento profetico sulle problematiche che mettono oggi in difficoltà l’istituzione familiare. Il gesuita, padre Dariusz Kowalczyk, si sofferma su questo aspetto della Costituzione dogmatica nella nona puntata della sua rubrica dedicata alla riscoperta dei documenti conciliari: La costituzione Gaudium et spes voleva evidenziare come il Concilio “intende la presenza e l'azione della Chiesa nel mondo contemporaneo” (n.2). Considerando i momenti principali dell’incontro tra Chiesa e società, la Costituzione ha posto in prima posizione la famiglia in quanto “il bene della persona e della società umana e cristiana è strettamente connesso con una felice situazione della comunità coniugale e familiare”.
“Perché le ricchezze del creato siano preservate, valorizzate e rese disponibili a tutti, come dono prezioso di Dio agli uomini”: è l’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di gennaio. Un tema, quello della salvaguardia del Creato, sul quale il Papa si è soffermato più volte e a cui è dedicata anche una parte importante dell’Enciclica Caritas in Veritate.
Essi sono una fonte di ricchezza per l’avvenire, anche se la loro presenza è a volte “indesiderata”. L’islam vive una fase di cambiamento, ma la politica deve essere separata dalla religione. I cristiani restano una comunità “assetata di modernità”, senza la loro presenza, il mondo arabo “non ha futuro”.
Finora il patriarca copto ha dichiarato che celebrerà la messa natalizia, ma potrebbe desistere. Rafforzata la sicurezza attorno alle chiese del Paese. La violenza dei giovani copti, segno di non fiducia nel sistema egiziano. Le discriminazioni contro i cristiani: per riparare un Wc in una chiesa, occorre il decreto di un governatore della provincia; i musulmani possono costruire moschee liberamente, ricevendo anche gratis i materiali di costruzione. L’attacco alla chiesa di Alessandria inaugura “uno stile nuovo e più crudele”. A Sydney cancellata la celebrazione natalizia. Misure di sicurezza in Francia, Canada, Germania.
Salman Taseer è stato ucciso oggi a Islamabad da una delle sua guardie del corpo. Secondo il ministro dell’interno l’assassino lo avrebbe ucciso per aver definito “Nera” la legge sulla Blasfemia.
Dopo gli attentati alla cattedrale di Baghdad e ai copti d’Egitto una delegazione di rappresentanti arabi fa visita all’arcidiocesi di Kirkuk esprimendo preoccupazione e vicinanza per le sorti della “comunità di fratelli”. Uccisa una donna cristiana a Baghdad. Era scampata al massacro nella chiesa siro-cattolica del 31 ottobre scorso.
Isaac Samuel, ricoverato in ospedale dopo il tentato assassinio con una mannaia, accusato di “promuovere inimicizia in base alla religione”. Due suoi assistenti arrestati con la stessa accusa. Il Consiglio globale dei cristiani indiani denuncia le collusioni fra polizia ed estremisti indù.
Nella seconda metà di gennaio è prevista la visita in Spagna di Maria Voce (Emmaus), presidente del Movimento dei focolari. Un giro con tappe a Barcellona, Siviglia e Madrid per salutare le diverse comunità… e un appuntamento tutto particolare coi giovani. Le abbiamo parlaro prima della partenza.
«Negli ospedali lombardi non cambierà nulla perché la prassi è ormai consolidata»: questo il commento di Roberto Formigoni alla sentenza con cui il Tar lombardo ha dichiarato illegittime le linee guida regionali sull'aborto, emanate due anni fa. Il governatore ha ragione: nell'atto di indirizzo, l'amministrazione non faceva altro che estendere a tutta la Lombardia alcune modalità di applicazione della legge 194 sull'aborto, stabilite in base a criteri condivisi dalla comunità scientifica e medica, e già adottati fin dal settembre del 2004 dalla clinica milanese Mangiagalli, l'ospedale simbolo della battaglia politica per legalizzare l'aborto in Italia, che sicuramente non può essere sospettato di voler boicottare la 194.
Trentotto giorni sono passati. Trentotto giorni senza Yara. Giorni lunghi da sopportare per Mauro e Flavia, il padre e la madre di questa ragazzina tredicenne che sembra rapita dal nulla. Da quando hanno deciso di rompere il silenzio con un accorato appello, sono tornati a chiudersi nel loro silenzio. Non una traccia è stata trovata in 200 km quadrati passati al setaccio. Non una testimonianza che prevalga sull’altra, non un’ipotesi investigativa che possa squarciare questo insopportabile velo di mistero.
Matrix in onda il martedi 4 gennaio 2011, in seconda serata su Canale 5, condotto da Alessio Vinci, dedica la puntata alla spiritualità, quella dei miracoli di Medjugorie. Alessio Vinci racconterà, attraverso filmati e interviste, la storia e i miracoli di Medjugorie, la piccola cittadina croata resa famosa nel mondo dalle apparizioni mariane, ma non ancora riconosciuto ufficialmente dal Vaticano come sito mariano, ospite in studio a parlare del tema della puntata ci sarà Paolo Brosio.
Don Bernard Boiro, primo sacerdote di etnia peul, è stato ordinato il 28 dicembre scorso nel villaggio di Pakour, nella diocesi di Kolda. “Si tratta di un avvenimento straordinario se si pensa che l’etnia peul, sparsa in tutta l’Africa sub-sahariana, è quasi totalmente islamizzata da secoli” dice all’agenzia Fides padre Bruno Favero, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie del Senegal.
Le violenze anticristiane non si fermano nel mondo. Una chiesa ortodossa è stata data alle fiamme in Inguscezia, piccola Repubblica autonoma russa situata nel Caucaso settentrionale: non ci sarebbero vittime. Il rogo è stato appiccato da una granata lanciata da ignoti che ha colpito il tetto di una chiesa a Ordzhonikidze, cittadina a ridosso del confine con la Cecenia, spesso violato dai ribelli separatisti islamici per compiere incursioni e attentati.
In questo inizio del 2011, sono già numerosi i sanguinosi attacchi in varie zone dell'Iraq. Da segnalare anche un nuovo attentato ai danni della comunità cristiana irachena. Una donna è stata uccisa a Baghdad nella sua abitazione.
La Vrije Universiteit di Bruxelles ha pubblicato sulla rivista scientifica Health and Place uno studio sull'eutanasia. Lo studio è incentrato per la prima volta sulle " differenze in termini di decisioni di fine vita, ovvero le decisioni dei medici circa i trattamenti di fine vita che possono potenzialmente influire sul tempo che rimane al paziente di vivere". Lo studio dimostra come l'eutanasia in Belgio, quella involontaria effettuata cioè senza il consenso del paziente, sia più diffuso in città come la capitale Bruxelles che nelle aree di campagna. Fuori dalla città di Bruxelles i casi di eutanasia volontaria costituiscono il 3,2% di tutti i decessi, questa percentuale sale al 5,4% nell'area metropolitana. Quasi tripla la percentuale dei casi di eutanasia attiva senza l'esplicito consenso del paziente nella città di Bruxelles rispetto alle aree non metropolitane (rispettivamente 4,3% e 1,5%).
Assurde le accuse contro la comunità copta che terrebbe prigioniere due donne convertite all’islam. La psicosi delle conversioni in un Paese che proibisce di cambiare religione. Gli attacchi islamici contro Shenouda III; le critiche dell’imam di Al-Ahzar contro Benedetto XVI. L’Europa deve aprire canali di dialogo culturale con i Paesi islamici, rifiutando laicismo e fondamentalismo. Proprio come dice il papa.
Sandro Magister legge per Tempi le notizie più importanti di oggi: «L'imam che ha risposto al Papa ha usato in modo strumentale un linguaggio anticattolico tipico dell'Occidente; al dialogo formale purtroppo non corrisponde quasi mai una posizione contro la violenza dei propri fedeli; l'Ue non farà niente contro il regime egiziano che considera alleato».
Nel denunciare l'”ingerenza” di Benedetto XVI, lo sceicco si comporta come un esponente della leadership nazionale, preoccupato dell'indebolimento del governo e dell'eventualità che le tensioni in Egitto sfocino in una guerra di religione vera e propria. Grave il vuoto di memoria sulle parole che il Santo Padre spende da anni anche contro le violenze subite dai musulmani.
L’ossessione di fondo del pensiero utopico, di tutte le utopie, è l'esemplificazione. Si escogita uno schema a tavolino e poi lo si applica. E se i fatti contraddicono le teorie (come diceva un illustrissimo filosofo marxista, Ernst Bloch), tanto peggio per i fatti. I giacobini, dopo aver ridotto sul lastrico l'erario della Francia (lo Stato allora più potente), ne diedero la colpa ai “nemici della Nazione” e se la presero con gli aristocratici, i preti, i vandeani. Quella di “smascherare i complotti” fu praticamente l'unica attività di Robespierre prima di cadere vittima della sua stessa fissazione. Il molto più efficiente nazismo imputò tutti i mali della patria tedesca ai capri espiatori che sappiamo. Lo stesso fece il regime bolscevico in Russia, come ben videro i poveri Kukaki e quanti rimasero intrappolati nelle maglie della grandi “purghe” staliniane.
Il ministro per gli Affari Religiosi tenta di placare i partiti islamici e annuncia che il governo non vuole modificare la controversa legge. Scontri fra manifestanti islamici e polizia vicino alla casa del Presidente pakistano Asif Ali Zardari. Si attende che l’Alta corte di Lahore fissi la data dell’appello per la cristiana condannata a morte.
Cliccate qui per scaricare il commento audio al messaggio di Marija e Ivan di Padre Livio da Radio Maria.
L’aggressione è avvenuta ieri sera, durante un servizio di preghiera a Davanagere. La vittima, colpita con una mannaia, è salva per miracolo. Sotto accusa la legge ‘anti-conversione’ voluta dai radicali indù. “E’ pretesto per violenza anticristiane”, afferma il presidente del Consiglio globale dei cristiani indiani, che ricorda il messaggio del Papa sulla libertà religiosa.
Erika Kadlecová (1924) è un nome che difficilmente si trova nelle pubblicazioni dedicate alla Primavera di Praga. Eppure questa sociologa in quel periodo ricopriva l’importante incarico di direttrice del Segretariato per gli affari delle Chiese presso il ministero della Cultura, che fino a poco tempo prima era stato retto dallo stalinista Hruza. Le cosiddette «democrazie popolari» erano solite istituire questi uffici non tanto per normalizzare i rapporti con la Chiesa, quanto perché intervenissero a limitarne il raggio d’azione.
«Davanti a questa strategia di violenze che ha di mira i cristiani, e ha conseguenze su tutta la popolazione, prego per le vittime e i familiari e incoraggio le comunità ecclesiali a perseverare nella fede e nella testimonianza di non violenza che ci viene dal Vangelo». Lo ha detto ieri Benedetto XVI all’Angelus, riferendosi alla strage di cristiani copti nella notte di Capodanno fuori dalla chiesa dei Santi in Alessandria d’Egitto, e costata la vita a 21 persone.
Come iniziare meglio l’anno nuovo, se non con un nuovo macello di cristiani? Gli agnelli sacrificali sono sempre gli stessi, sono a portata di mano dei carnefici e nessuno li difende. I ventuno morti per un’autobomba piazzata all’ingresso di una chiesa ad Alessandria d’Egitto, vanno a sommarsi alla cinquantina di vittime fatte in un’altra chiesa, a Bagdad, il 31 ottobre, a cui è seguito poco dopo il supplizio di altri sei cristiani (con 33 feriti). Tragedie che vanno a sommarsi alla terribile condizione dei cristiani in Pakistan, alle ragazzine cristiane che lì sono ritenute schiave a disposizione di ricchi signori islamici, per non dire del caso di Arshed Masih che è stato bruciato vivo per la sua fede cristiana, mentre la moglie – andata a denunciare l’orrore dalla polizia – è stata violentata davanti agli occhi dei figli (sono cronache dell’anno appena trascorso). Ma non importa niente a nessuno dei cristiani. Come ha scritto Bernard Henri Lévy un mese fa sul Corriere della sera: “oggi i cristiani formano, su scala planetaria, la comunità più costantemente, violentemente e impunemente perseguitata”.
Continua a salire il numero dei morti per colera ad Haiti. Gli ultimi dati ufficiali, diffusi dal ministero della Salute dell’Isola caraibica, parlano di oltre 3.300 vittime dall’ottobre scorso. Quanto alle persone che hanno contratto la malattia, nel complesso ammontano ormai a quasi 150 mila. Una situazione critica, dunque, che rischia di peggiorare ulteriormente, anche a causa del caos che regna sull’isola, colpita lo scorso gennaio da un terribile terremoto. In questo contesto, duro è l’atto di denuncia di Medici senza Frontiere, che parla di "morti evitabili", per una malattia facilmente curabile se gestita in maniera adeguata.
La Chiesa cattolica in Francia dedica il nuovo anno alla famiglia mediante l’iniziativa “Famiglie 2011”, un articolato programma di ascolto e sinergia con tutte le componenti del nucleo familiare e di confronto e dialogo con la cultura contemporanea. Il progetto ecclesiale muove dalla presa d’atto di nuove situazioni e cambiamenti intervenuti nella struttura e nella vita familiare, per individuare i punti di forza e di debolezza della famiglia di oggi, valorizzare ciò che le famiglie apportano ai singoli e alla società e riproporre l’attualità del messaggio cristiano con l’annuncio della “Buona Novella della famiglia”, cellula base della società e Chiesa domestica.
Benedetto esprime il suo dolore per l’uccisione dei fedeli copti ad Alessandria d’Egitto e per le bombe contro le case dei cristiani a Baghdad. Una “strategia di violenze che ha di mira i cristiani”. Il papa chiede che la risposta dei cristiani sia non violenta. Un messaggio per la Chiesa spagnola radunata a Madrid per “La famiglia cristiana, speranza per l’Europa”.

“Cari figli, oggi vi invito alla comunione in Gesù, mio Figlio. Il mio Cuore Materno prega affinché comprendiate che siete la famiglia di Dio. Per mezzo della libertà spirituale della volontà che vi ha donato il Padre Celeste, siete chiamati a conoscere da voi stessi la verità, il bene o il male. Che la preghiera e il digiuno aprano i vostri cuori e vi aiutino nella scoperta del Padre Celeste attraverso mio Figlio. Con la scoperta del Padre, la vostra vita sarà indirizzata al compimento della volontà di Dio ed alla creazione della famiglia di Dio, così come desidera mio Figlio. Io non vi abbandonerò su questo cammino. Vi ringrazio”.
Mirjana ha sentito di poter dire alla Madonna: “Tutti siamo venuti a te con le nostre sofferenze e croci. Aiutaci, ti preghiamo”.
La Madonna ha rivolto le mani verso di noi ed ha detto: “Apritemi i vostri cuori, datemi le vostre sofferenze. La Madre vi aiuterà”. La Madonna ha benedetto tutti i presenti, tutti gli oggetti di devozione ed ha sottolineato ancora una volta l’importanza della benedizione sacerdotale.
Giuseppe Moscati nasce a Benevento il 25 luglio 1880, settimo di nove figli del giudice Francesco e dalla marchesa Rosa del Roseto. A Napoli, sua patria di adozione, nel 1887 si iscrive alla facoltà di medicina e si laurea nel 1903. Nel 1908 diventa assistente ordinario nell’istituto di chimica fisiologica . E agli ammalati che, sempre più numerosi si rivolgono a lui, spesso non chiederà mai di essere pagato. “ Il dolore – egli diceva – va trattato non come un guizzo o una contrazione muscolare, ma come il grido di un’anima a cui un altro fratello, il medico, accorre con l’ardenza dell’amore”. In un momento di sofferenza e di opposizione di qualche collega da lui beneficiato scrive per se stesso: “ Ama la verità; mostrati quale sei e senza infingimenti, senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, tu accettala; e se il tormento tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, tu sii forte nel sacrificio”.
Ecco le parole di Ivan: «Desidero descrivere anche a voi, avvicinarvi ciò che è più importante dell’incontro di questa sera. Stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice, all’inizio ha salutato tutti noi col suo consueto saluto materno: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi la Madonna ha detto: “Cari figli, anche oggi la Madre con gioia vi invita: pregate, pregate, pregate. Pregate, cari figli, e aiutatemi nella realizzazione dei miei piani che desidero realizzare col mondo, con questa parrocchia. Cari figli, in modo particolare oggi vi invito: pregate per le vocazioni nella Chiesa, per la fede forte dei miei sacerdoti. Sappiate, cari figli, che prego sempre con voi, che sono sempre con voi quando attraversate momenti più difficili. Perciò perseverate nella preghiera, pregate insieme a me. Oggi desidero dirvi grazie perché avete risposto ed accolto i miei messaggi e vivete i miei messaggi”. Poi la Madonna ha pregato un tempo più lungo qui su tutti noi con le mani distese, ci ha benedetti tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto ciò che voi avete portato per la benedizione. Poi ha pregato particolarmente su voi malati qui presenti. Ho anche raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e in modo particolare, come sempre, ho raccomandato i malati. Poi è seguita una conversazione mia con la Madonna e della Madonna con me. Dopo questa conversazione, la Madonna ha pregato ancora su tutti noi e in questa preghiera se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace, cari figli miei!”».
Le parole non bastano, le nazioni si impegnino in un rinnovato “spirito di pace” perché l’umanità cessi di essere travolta dalle sofferenze prodotte dalla guerra. E’ uno dei pensieri più intensi espressi questa mattina da Benedetto XVI durante l’omelia della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, presieduta nella Basilica di San Pietro. Riferendosi alla 44.ma Giornata Mondiale della Pace che si celebra oggi sul tema “Libertà religiosa, via per la pace”, il Papa ha anche invitato alla tutela dei cristiani troppo spesso vittime di violente discriminazioni.
Nella Giornata mondiale della pace, Benedetto XVI ribadisce la “drammatica urgenza” del rispetto della libertà religiosa, emarginata dal laicismo e imposta dal fondamentalismo. A ottobre andrà ad Assisi dove inviterà di nuovo i leader delle religioni mondiali a rinnovare l’impegno dei “credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio per la causa della pace”.
L’attentato è stato compiuto poco dopo la mezzanotte del 1 gennaio 2011, mentre stava terminando una messa. Il bilancio è al momento di 21 morti e 43 feriti. Un possibile collegamento con le minacce di Al Qaeda dopo la strage della cattedrale siro-cattolica di Baghdad.
Un'autobomba davanti alla Chiesa dei Santi, «bagno di sangue»: almeno 21 i morti, 8 i feriti.