Pensando a Maria Assunta in Cielo...

Il giorno di questa Solennità volge ormai al termine. Tra un po’, pian piano, scenderanno le tenebre su questa mia terra. Mi sento circondato dal tempo e dallo spazio, nel giorno e nella notte, ovunque mi trovo, e penso a Maria, che  invece è fuori di ogni tempo e di ogni spazio, tutta immersa nell’Immensità e nell’Eternità di Dio.

Tra un po’ Maria,  eternamente giovane, bella più che mai, entrerà di nuovo nel nostro tempo e scenderà su un lembo di questa nostra terra per l’appuntamento serale con alcuni dei Suoi figli, per invitare tutti a volgere lo sguardo al Padre del Cielo, per invitare tutti a cercare e a far spazio alle cose che valgono, che restano e che non subiscono corruzione.

Mentre guardo quanto mi circonda, alcune parole di San Paolo risuonano dentro di me con forza: “La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l’ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo... Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.” (Rom. 8, 19-23. 26- 27).

L’uomo e tutta la creazione fanno la quotidiana esperienza della caducità, in cui tutto nasce e tutto muore. Ma non è tutto così scontato, accettato e definitivo. C’è l’attesa di una grande liberazione tra due gemiti: quelli delle doglie del parto da parte di tutto quello che è creato e quelli inesprimibili dello Spirito.

Giustamente questa ricorrenza mi fa sentire i limiti e il desiderio di una Libertà senza fine. Ma nello Spirito vedo la via che conduce alla Libertà: bisogna lasciare che lo Spirito soffi ancora su queste ossa aride per farle rivivere. E comprendo che questo è il “Tempo dello Spirito”, che è Signore e dà la vita, la Vita Nuova, la Vita che non finisce più, che non subirà alcuna corruzione.

Guardo con fiducia al sepolcro vuoto non solo di Cristo, ma anche di Maria, che è stata creatura come noi e che, guidata dallo Spirito, ha superato la soglia della natura corrotta, per entrare nella Vita Eterna. La Vita Nuova è nata nella Sua anima e nel Suo cuore, con un Sì generoso dato a Dio, per  fiorire poi anche nel Suo corpo, per una Eternità senza più alcun limite: di tempo, di spazio e di terreno,.. e comprendo che è lo Spirito la formula prodigiosa di Dio, il segreto dell’Eternità.

Maria Assunta in Cielo è più che una speranza, perché mi appartiene già.

In questo tempo di travaglio interiore ed esteriore, più che mai guardo alla Stella e invoco Maria.   

Buon riposo a tutti!

Vi benedico.

P. Armando