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Messaggio del 17 giugno 2011:Cari figli, anche oggi la Madre con amore vi invita: decidetevi per mio Figlio, incamminatevi insieme a Lui. Seguite i miei messaggi, specialmente in questi giorni che verranno rinnovate i miei messaggi nelle vostre famiglie. Pregate, cari figli, affinché mio Figlio nasca nei vostri cuori, nelle vostre famiglie. Sappiate, cari figli, che la Madre prega per voi e che vi ama con amore materno. Perciò perseverate. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata.

La mia chiamata per voi è la preghiera

11/04/2024    318     Altri documenti su Medjugorje     Preghiera 
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Tante notizie ci raggiungono in questo tempo, notizie sconvolgenti, che ci lasciano senza parola. Anche noi sacerdoti non sappiamo che cosa fare e forse neppure che cosa dire: le chiese chiuse e senza celebrazioni eucaristiche comunitarie. Che desolazione e che sconforto!

Vengono certo alla memoria le parole del profeta Gioele: “Tra il vestibolo e l’altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: “Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al vituperio e alla derisione delle genti”. Perché si dovrebbe dire fra i popoli: “Dov’è il loro Dio?” (Gioele 2, 17).

Eppure la Regina della Pace ci aveva avvertito il 25 Luglio 2019 con queste parole: “La mia chiamata per voi è la preghiera. La preghiera sia per voi gioia e una corona che vi lega a Dio. Figlioli, verranno le prove e voi non sarete forti ed il peccato regnerà ma se siete miei, vincerete perché il vostro rifugio sarà il Cuore di mio Figlio Gesù. Perciò figlioli, ritornate alla preghiera affinché la preghiera diventi vita per voi, di giorno e di notte.”

E nell’ultimo: “Figli miei, unite le mani in preghiera e guardate verso la croce in silenzio.” (2 volte) e anche il riferimento all’Eucaristia: “La forza la troverete nell’Eucarestia: mio Figlio che vi nutre con il Suo corpo e vi rafforza con il Suo sangue.” Ma quale Eucaristia, se oggi ci viene tolta?

Comprendo lo smarrimento e lo sconforto. Tuttavia posso dire che Gesù non ci ha abbandonato. Forse L’abbiamo abbandonato noi.

Che cosa possiamo fare ora che improvvisamente ci viene a mancare Colui che spesso abbiamo trascurato?

Possiamo unire le mani in preghiera e guardare verso la Croce in silenzio: domani è la Festa del Santo Volto di Milano, che non sarà celebrato come al solito. Guardiamo verso la Croce per contemplare Colui che abbiamo crocifisso come il popolo eletto ha rivolto lo sguardo verso il serpente che Mosè aveva innalzato su un’asta.

Ma l’Eucaristia che è il cuore della vita cristiana, può essere molto vicina ancora. Suggerisco visite spirituali a Gesù che è dietro le porte chiuse di tante nostre chiese. E soprattutto fare tante Comunioni Spirituali, che possiamo fare sia di notte che di giorno e ovunque siamo. Auguro a tutti di saper riconoscere e incontrare il Signore là dove è in questo momento.

Prego perché il Signore doni a tutti la grazia di accrescere la nostra fede e di non perderci in questo momento difficile, per rimanere sempre nel Cuore di Gesù, e di appartenere a Maria più che mai.

Nel passato Maria ci ha anche detto: “Figlioli, chi prega non ha paura del futuro e chi digiuna non ha paura del male.” (25 Giugno 2000; 25 Gennaio 20019).

Vedo tante iniziative sorgere e proporre preghiere speciali, che incoraggio. Chi ha chiese ancora aperte, adorazioni e celebrazioni eucaristiche ancora attive di offrirle in comunione con chi almeno momentaneamente ha perso tutto.

A tutti auguro di rimanere nell’Amore del Signore, di rimanere con Lui, portando tutti coloro che non sanno o non possono farlo in questo tempo.

Vi assicuro la mia preghiera e vi benedico di cuore.

P. Armando