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Messaggio del 25 ottobre 1983:Con il digiuno e la preghiera potrete ottenere tutto ciò che chiedete.

Senza Gesù non c è Natale.. e neppure senza Maria...

01/12/2023    251     Altri documenti su Medjugorje     Natale 
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È nota la barzelletta di San Giuseppe Lavoratore che, scoperto da san Pietro come fondatore della CGL in Paradiso, si apprestava a celebrare la Festa del 1° Maggio rosso. Viene convocato dal Padre Eterno e ripreso per questa iniziativa in contrapposizione a Dio Padre. Allora, fa un fischio a Maria e al Bambino e, con un cenno del capo, li invita a seguirlo fuori del Paradiso.. “Vedremo come faranno il Presepio l’anno prossimo senza di noi!...”

Al di là di tutto senza il Bambino di Betlemme non c’è il Natale Cristiano, ma senza Maria non possiamo avere neppure il Bambino e perciò neppure il Natale Cristiano.

E  che farà una Mamma senza il Figlio e senza i suoi figli? Quanti festeggiano il Natale senza il Bambino, ma anche quanti aspettano il Natale con la culla vuota fino alla mezzanotte, con Maria, Giuseppe, l’asino e il bue, sulla quale depongono il Bambino di Betlemme dopo la mezzanotte in un momento di preghiera!..

A Medjugorje, la Regina della Pace, per Natale, viene sempre con il Bambino Gesù tra le braccia. Ricordiamo quel Natale particolare con Maria silenziosa, quando il Bambino ha in iniziato a parlare e ha detto: “Io sono la vostra pace, vivete i miei comandamenti.” (25 Dic. 2012).

A Medjugorje il Suo venire tra noi come Madre è sempre sottolineato da Lei fin dal saluto iniziale “Cari figli!” come da altre esplicite affermazioni: “Io vengo a voi come Madre” “se voi venite a me come Madre con cuore puro e aperto” (2 Dic. 18). Questa espressione “Come Madre” ritorna spesso nei Suoi Messaggi. L’espressione: “Io sono con voi” indica poi la Sua vicinanza materna, come la Sua ‘Benedizione Materna’..

Maria sottolinea dunque il Suo rapporto di Maternità - figliolanza.

Se la Maternità di Maria nei riguardi di Gesù segna profondamente il Natale, la Sua Maternità nei nostri riguardi segna il Calvario. Gesù Le appartiene, ma anche noi Le apparteniamo!

A Natale siamo chiamati a riscoprire questa relazione. Non si tratta di un rapporto devozionale, ma di famiglia. Gesù è venuto sulla terra per farci conoscere il Padre, perché potessimo entrare in una relazione di figliolanza. Ora il Padre ci manda Maria per farci riscoprire la Madre. Entrambi sottolineano poi la relazione di fraternità con il prossimo. In questo modo attraverso Maria, il Padre viene a guarire le nostre relazioni famigliari, proprio in questo tempo nel quale si vuol distruggere la figura del padre e della madre, e così distruggere la famiglia umana, creata ad immagine della famiglia divina. Conosciamo la profezia di Suor Lucia di Fatima che satana avrebbe scatenato l’ultima battaglia proprio attorno alla famiglia.

Anche nei nostri Natali dobbiamo riscoprire la dimensione famigliare del nostro essere e riscoprire i nostri rapporti famigliari. Condivido a metà il detto: “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi.” Io direi piuttosto: “Natale con i tuoi e Pasqua non manchino i tuoi!” Mi piace pensare piuttosto a una festa di popolo, di famiglie che vivono insieme in armonia tra loro sia il Natale che la Pasqua (la pasqua ebraica..)..

Oggi tantissimi di noi siamo colpiti nei nostri rapporti famigliari. Pensiamo alle separazioni e ai divorzi, alle convivenze: non so quante famiglie si salvino oggi!... e mi domando: che cosa dobbiamo fare? A Medjugorje la Madonna insiste tanto sulla preghiera famigliare: credo che Lei ci incoraggi a pregare anche con i figli conviventi o separati e non solo per loro. Credo che, quando ci sarà il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, ci sarà anche il trionfo della famiglia, che verrà riscoperta come Vocazione di Santità, come lo sono la Vocazione Sacerdotale e Religiosa.

Chi si trova poi a vivere questa relazione di famiglia distrutta al suo interno volga il Suo sguardo al Presepe di Betlemme e si lasci illuminare e guidare come i Magi da quella Stella nella notte profonda del mondo verso la Rivelazione dell’Emanuele, del Dio con noi e tra noi, e dalla Sua Parola, molto chiara con i Suoi “Ma io vi dico...” Quante ferite da rimarginare! Quante realtà da ricomporre! Quello che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.

Per questo è necessaria la Conversione, che è un cammino, il passaggio attraverso la Croce, attraverso una Morte e Risurrezione. Chi vive in situazioni difficili cerchi di vivere un cammino di Conversione e di Riconciliazione, nella serenità, ma anche nella verità.

Preghiamo il Signore perché si prenda cura delle nostre famiglie e delle nostre relazioni famigliari.

Non faremo un Natale disimpegnato o sdolcinato, ma forte e ricostruttivo, pieno di Misericordia e di impegno nel cambiare il cuore. Il Signore che ha invitato San Francesco a riparare la Sua Chiesa, ci chiede oggi di restaurare il tempio delle nostre famiglie, e a Betlemme seguirà subito Cana.

In questo cammino verso Betlemme vi invito anche a leggere tutti i Messaggi del 25 Dicembre a partire da quello del 24 Dicembre 1981...

Vi benedico con l’augurio di Buon cammino e di Buon Natale insieme al Bambino di Betlemme.

P. Armando


Fonte: ML Informazioni da Medjugorje